Home Blog Pagina 288

NOLO è diventato la nuova ISOLA?

1
Credits duende_san IG - Nolo

Da quartiere popolare a uno dei più cool della città, anche grazie a un’operazione di rebranding. Come nasce e la continua trasformazione in atto.

NOLO è diventato la nuova ISOLA?

# Da quartiere popolare a uno dei più cool di Milano

NoLO_ via Facebook 1
NoLO_ via Facebook 1

L’area che oggi è conosciuta come Nolo, compresa tra Greco, Casoretto e Turro, fino a circa dieci anni fa era un quartiere popolare con un passato critico, che trovava forza nella sua vita di comunità e abitata da immigrati del Sud Italia poi sostituiti da latinoamericani, nordafricani e orientali, e solitamente nota alle cronache per fenomeni come spaccio, prostituzione, scippi, case occupate oltre a degrado e sciatteria di strade e muri.

Negli ultimi anni grazie a una trasformazione spontanea, che riguarda principalmente la composizione sociale del quartiere, la zona è diventata una delle preferite da studenti, giovani professionisti e creativi attratti dai prezzi bassi delle case e degli affitti, ma anche da quell’atmosfera multiculturale che ora non fa più così paura, e viene anzi spesso vissuta come un plus.

Se solo ieri il Parco Trotter era un luogo noto per il problema della droga, oggi è il fulcro intorno a cui ruotano hipster, florist designer, bikers e biciclettai, artisti di ogni genere con lunghi cappelli e cappelloni, baffi. Un’intera generazione di artisti e creativi che ha riconquistato l’area.

# Come nasce Nolo

Nolo -North of Loreto

Il nome Nolo nasce nel 2012 come un’idea di marketing da parte dagli architetti Francesco Cavalli, Luisa Milani e Walter Molteni, mentre scherzavano sulla possibilità di creare un marchio di quartiere: come SoHo a New York sta per South of Houston, Nolo identifica NOrth of LOreto. Da quel momento ha iniziato concettualmente a prendere forma, e le manifestazioni, i mercati cittadini e le iniziative del territorio hanno cominciato a portare un nuovo nome fino a che è entrato a far parte parte ufficialmente del Comune di Milano come nuovo quartiere.

# L’esplosione di locali e iniziative

Credits: @ghepensi_mi
Ghe Pensi MI

La trasformazione della zona si è caratterizzata anche per un vero e proprio boom di locali e iniziative. Da Hug Milano, un bistrot sorto in un’antica fabbrica di cioccolata che fa anche da ostello, ciclofficina, spazio coworking e un po’ da portineria, a Zia Barbara, un po’ bar, un po’ zia e anche un po’ luogo di aggregazione, dove tutti o quasi si conoscono e almeno una volta al giorno devono passare di qua, fino a Ilgelatochenonce, dove i gelati vengono preparati al momento con l’azoto liquido. Oppure al Ghe Pensi Mi e al NoLoSo, il locale con le pareti rosa e blue Tiffany diventato in poco tempo un punto di riferimento per la comunità gay friendly.

Credits svevamnf IG – Caffineria

Altri ancora Caffineria, una piccola caffetteria aperta dalla mattina fino a dopo cena con  tavolini che si affacciano su Piazza Morbegno, più defilato Iurio, un cocktail bar & bistrot caratterizzato da un’affascinante atmosfera con le pareti rosse che ricordano il passato dell’edificio da sede del Partito Comunista, e infine Osteria della Pasta e Fagioli, una trattoria rustica con prezzi economici e cucina pugliese.

Leggi anche: 10 migliori PUBS e LOCALI LGBT a Milano

# I negozi tradizionali che hanno cambiato pelle

Credits: foodyas.com – Spazio Nolo 43

Ci sono poi i negozi tradizionali che si sono reinventati in moderni e trendy “concept store”, dove anziché vestiti si vendono “esperienze sensoriali” come Spazio Nolo 43, anziché fiori o biciclette si vendono entrambi anche in coppia, facendoti sentire pioniere di uno stile di vita più misurato e sostenibile, da Bici e radici. Ci sono anche associazioni culturali come la Salumeria del Design che fra le altre cose anima la via Stazio con un mercatino del vintage dall’improbabile nome Le Pulci Spettinate.  

# La creatività di Nolo con la radio di quartiere, il festival delle arti e quello alternativo a San Remo

Radio Nolo

Nel quartiere è però la socialità ad avere espresso il massimo delle sue potenzialità.  Sara e Daniele sono i due fondatori di NoLo Social District, che a forza di colazioni organizzate in strada hanno messo su un bel gruppo di gente appassionata e coesa che crede al nuovo quartiere. Sono nate altre iniziativa per rafforzare lo spirito di comunità come il CorNolo, il gruppo lavoro a maglia LaNolo, il gruppo di fotografia PhotoNolo e così via. C’è persino una radio di quartiere che ovviamente si chiama RadioNolo, e trasmette un radiogiornale che non poteva non chiamarsi GiorNoLo.

Non manca poi il Fringe Festival, dedicato alle arti, Biennolo, e il Festival di SanNolo, che nel 2022 ha festeggiato la sua quinta edizione, una sorta di contro festival della canzone italiana.

Leggi anche: In arrivo a Milano SanNOLO, il (contro)FESTIVAL della CANZONE ITALIANA

# Il Tunnel Boulevard

Credits tunnelboulevard Fb – Via Pontano vista laterale

Oltre alle trasformazioni sociali sono in corso alcune riqualificazioni importanti che interessano una buona parte del quartiere. A inizio dicembre 2021 è stata infatti inaugurata una prima tappa di Tunnel Boulevard con una galleria di poster art di Pablo Pinxit, proprio nei tunnel di via PadovaI temi rappresentati sono legati alle culture, al sociale, all’attualità, all’ambiente, alle arti, letteratura e filosofia, “Via Padova come il mondo”, un diario di viaggio con la direzione artistica di Christian Gangitano.

# La riqualificazione di via Padova

Credits: Comune di Milano – MM . Rendering del progetto

L’investimento complessivo è di 10 milioni di euro, per metà coperto dalle risorse del Patto per Milano. I primi cantieri sono partiti il 19 aprile 2022, la seconda fase è iniziata a febbraio 2023 con la costruzione dei marciapiedi nel sottopasso di via Pontano. Per via Padova si prevede la realizzazione di “8 nuove piazze”, la piantumazione di 230 alberi e marciapiedi allargati e in granito, con aiuole e panchine. In totale saranno 22 gli incroci riqualificati e 35 gli attraversamenti pedonali rialzati. 

Credits Urbanfile – Nolo mappa

Continua la lettura con: Dopo il TUNNEL BOULEVARD via al countdown per la RIVOLUZIONE di VIA PADOVA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

VALENTINA CORTESE: la stella milanese di Hollywood

0
Credits: @Fabu023 Valentina Cortese

Tutti gli attori devono essere un po’ cialtroni, io lo sono stata, poi con il passare degli anni non lo sono più”. Con questa frase, citata nel 1995, Valentina Cortese aveva dato una definizione del come, chi recita sul palco di un teatro o davanti ad una cinepresa, deve comportarsi per poter sopravvivere nel complicato ed affascinante mondo dello spettacolo.

VALENTINA CORTESE: la stella milanese di Hollywood

# A Hollywood con Spencer Tracy, James Stewart e Orson Welles

Credits: @classici_del_cinema_italiani
Valentina Cortese e Orson Welles

 

Nata a Milano il 1° gennaio 1923, a Porta Nuova, la sua non è un’infanzia felice: viene cresciuta da parenti, in quanto i genitori non riuscivano a darle le necessarie attenzioni. Vive i periodi della fanciullezza in provincia di Cremona: sale su un palco per la prima volta a tre anni per interpretare un angelo vestito di azzurro e d’argento, con le ali bianche. Dotata di una luminosa bellezza, a 17 anni debutta al cinema nel film “L’orizzonte dipinto” di Guido Salvini,  a 19 anni ha un ruolo importante nella pellicola di genere epico-drammatico “La cena delle beffe” di Alesandro Blasetti, su soggetto di Sem Benelli. La bellezza di Valentina Cortese toglie il fiato, ma soprattutto evidenzia una personalità ed un carisma unici, così per lei inizia una carriera che, dopo altri quattro film girati in Italia, sbarca ad Hollywood: firma un contratto con  la 20th Century Fox, e lavora al fianco di Spencer Tracy, James Stewart, Orson Welles e una ancora sconosciuta Andrey Hepburn.

# C’è chi dice no a Charlie Chaplin

La carriera di Valentina Cortese non conosce limiti, è diretta da Joseph Mankiewicz accanto ad Ava Gardner, Rossano Brazzi ed Humphrey Bogart nel film “La contessa scalza”, mentre Charlie Chaplin nel 1951 la vuole per “Luci della ribalta”, ma Valentina ha appena partorito il figlio Jackie avuto con l’attore statunitense Richard Basehart, e deve dire “no” alla prestigiosa opportunità.

Torna a lavorare dopo la separazione con il marito: nel 1961 è protagonista di “Barabba”, accanto a Anthony Quinn, Silvana Mangano e Vittorio Gassman, mentre nel 1965 la vuole Federico Fellini per “Giulietta degli spiriti”. Poi è la volta del teatro, guidata da Giorgio Strehler, dove troviamo una Valentina Cortese capace di esprimere tutta la propria generosità scenica nel recitare davanti ad un pubblico, in un’intimo feedback tra lei e gli spettatori che fa risaltare ancor di più la sua classe. È guidata dalle regie di Visconti, Antonioni, Zeffirelli e Truffaut e instaurerà buoni rapporti di amicizia con Vittorio de Sica, Gregory Peck e Grace Kelly.

# Una grande stella milanese: ha recitato in circa 90 film al cinema e in 20 opere teatrali

Credits: @studiolorenzarotti
Valentina Cortese

Se dovessi rinascere farei ancora l’attrice“, confidò in un’intervista degli anni Ottanta, periodo in cui si prende una pausa dal teatro e dal cinema impegnati per passare alla commedia italiana tipica di quei periodi, recitando in “Via Montenapoleone” dei fratelli Vanzina, dimostrandosi felice di aver trovato in questo prodotto cinematografico il modo di poter fare qualcosa di leggero, effimero e, proprio per questo, stimolante. Mi sono divertita a lavorare in via Montenapoleone, è stato un piacere farmi guidare da Carlo ed Enrico Vanzina, a cui sono legata per l’amizia che ho con i loro genitori”.

Ha recitato in circa 90 film per il Cinema, 18 per la Televisione e in una ventina di opere teatrali, facendosi dirigere dai più grandi registi di tutti i tempi. Valentina Cortese è morta a Milano il 10 luglio 2019, lasciando un grande vuoto nel mondo della recitazione, ma regalandoci un’eredità di lavori che rappresentano una vera e propria opera d’arte da difendere e da rivedere.

FABIO BUFFA

Continua la lettura con altri milanesi d’autore:

 ERMINIO SPALLA, il PUGILE ARTISTA adottato da Milano

EDOARDO FERRAVILLA: uno degli ATTORI del teatro DIALETTALE più importanti di sempre

MARIA MONTI, la prima “CANTAUTRICE” della storia

ENZO JANNACCI, il cardiologo chansonnier

LIÙ BOSISIO, l’artista milanese con viso e voce più CELEBRI del nome

Quando, a Milano, VISCONTI girava “ROCCO E I SUOI FRATELLI”

MARCELLO MARCHESI, un ciclone di ironia

NANNI SVAMPA, l’ironico artista della canzone milanese

ADRIANO CELENTANO, il “molleggiato” nato a due passi dalla CENTRALE

GINO BRAMIERI, il RE delle BARZELLETTE

CLAUDIO ABBADO, il GENIO eternamente insoddisfatto

Quelli di VIA OSOPPO: la STANGATA di Milano

GIORGIO GABER, l’inventore del TEATRO CANZONE

ADRIANA ASTI, l’artista ribelle amata dai grandi del cinema e del teatro

GIANLUIGI BONELLI, il creatore di TEX WILLER, sempre in lotta contro il POTERE

LUISA AMMAN: un’OPERA d’ARTE di Milano

LUCIANO LUTRING: il bandito più popolare di Milano

BRUNO ARENA, il fico di Milano

Sandra MONDAINI: uno dei punti fermi della televisione italiana

TINO SCOTTI, il milanese del “Ghe pensi mi”

ORNELLA VANONI, Milano e Settembre

MARIANGELA MELATO, da “ranocchietta” a mito del cinema

MARTA ABBA: la musa di Pirandello

Quelle DIABOLIKE sorelle GIUSSANI

GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese

COCHI e RENATO: una coppia diventata il MARCHIO del CABARET

Giorgio AMBROSOLI: il RIVOLUZIONARIO in GIACCA e CRAVATTA che sfidò anche lo Stato

Peppin MEAZZA: il più grande MITO MILANESE del calcio mondiale

FRANCO CERRI: quel genio che partì suonando nei cortili

I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano

LILIANA SEGRE, la testimonianza milanese dell’Olocausto

MARIA CALLAS, la Scala e BIKI, quel legame che ha fatto la storia dell’arte

WALTER VALDI, cintura nera di dialetto milanese

LORENZO BANDINI, lo sfortunato campione adottato da Milano

ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”

BEPPE VIOLA: il geniale raccontatore del calcio

Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le VEDOVELLE di Milano: perché si chiamano così e che cosa le rende così uniche

0

Come ogni città che si rispetti, anche Milano possiede fontanelle civiche, dalle quali ci si può abbeverare gratuitamente. Qui sono chiamate Vedovelle o talvolta Drago-Verde a seconda delle frequentazioni dei vari quartieri della città. Sono uno dei simboli di Milano, presenti in tantissime piazze, dal centro alla periferia. Tutti le conoscono ma pochi sanno tutti i loro segreti. 

Le VEDOVELLE di Milano: perché si chiamano così e che cosa le rende così uniche

Vedovella

Le fontanelle sono presenti in tutte le città italiane: a Milano sono chiamate Vedovelle, a Torino i Torelli (torèt) e a Roma i Nasoni. Ad oggi, nella nostra città, ce ne sono di funzionanti e distribuite su tutto il territorio del Comune più di 400. 

# Perchè “vedovelle”?

Il nome di Vedovella deriva dal filo d’acqua incessante che sgorga dal loro rubinetto, simile al pianto perenne di una vedova inconsolabile. Invece, l’altro soprannome, Drago-Verde, deriva dal loro rubinetto in ottone a forma di drago. Tipica era o è, tra i milanesi, l’usanza di dire: “andiamo a bere al bar del drago verde”! (Tanto è gratis!).

Oltre al nome presentano delle caratteristiche uniche. 

# La bacinella per far abbeverare gli animali

fontanella Milano o Vedovella ghisa catalogo anno 1898
fontanella Milano o Vedovella ghisa catalogo anno 1898

Le Vedovelle hanno una struttura in ghisa, dipinta del color verde scuro. Sono alte circa un metro e mezzo e larghe cinquanta centimetri. Le tipiche fontanelle di acqua potabile sono composte da una torretta a base quadrata marchiata con lo stemma del Comune di Milano, sormontata da un pignone, un “cappellino a pigna”. Alla base sono munite di una bacinella semi-circolare (che serviva per far abbeverare gli animali) e dal pilastrino dal quale spunta una testa di drago.

# La prima vedovella di Milano: l’unica dorata

La leggenda narra che la prima Vedovella sia quella istallata in piazza della Scala verso la fine degli anni Venti del ‘900. Tuttavia vi sono testimonianze fotografiche che risalgono alla fine dell’800 che mostrano la presenza di una fontanella, più piccola, proprio nello stesso punto.

Quella di Piazza della Scala oltre ad essere la più antica tra le Vedovelle, è l’unica realizzata in ottone dorato e non in ghisa. È incorniciata da una elegante greca in mosaico, e fu disegnata dall’architetto Luca Beltrami. Questa fontanella ha la bocca di drago ispirata da uno dei doccioni del Duomo, scoli d’acqua visibili sulle parti laterali della cattedrale, che hanno la forma di mostri  – figure spaventose, da cui scola l’acqua piovana.

# Senza rubinetto

Come notano in molti le Vedovelle non hanno il rubinetto. Questo non comporta uno spreco di acqua in realtà. Anzi il suo flusso continuo, svolge l’importante funzione di mantenere l’acqua in movimento. Ed è di quantità irrisoria in confronto alla portata distribuita dall’acquedotto milanese. Infatti, a fronte di un flusso istantaneo medio erogato di circa 7500 litri/secondo, la portata dell’insieme delle fontanelle è pari a 8 l/s.

# Dove va a finire l’acqua

La portata di acqua in uscita dalle fontanelle, non viene dispersa: raggiunge i depuratori di Milano attraverso la fognatura, per poi essere impiegata dai consorzi agricoli per l’irrigazione dei campi a sud della città. Inoltre questo flusso continuo ne preserva la freschezza e la buona qualità, soprattutto in corrispondenza delle “teste morte”, ovvero delle tubazioni terminali cieche.

# La mappa delle Vedovelle

Dove trovare le Vedovelle? Si può girare per la città oppure dare uno sguardo al sito www.fontanelle.org che visualizza la posizione delle fontanelle d’acqua a Milano, Roma e in altre città. 

Continua la lettura con: Milano ha la stessa bandiera dell’Inghilterra

TIZIANA LEOPIZZI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il “RIFUGIO dei PECCATORI” nascosto in una GROTTA

0
Credit: @mauripino97

Un susseguirsi di pareti rocciose, decine di scalini e poi, all’improvviso, uno squarcio che mostra questo tempio incastonato nel cuore della terra.

Nascosto tra le pareti di un’antica grotta, il tempio del Valadier ha davanti a sé solo il panorama della natura in cui è immerso. Scopriamo insieme questo luogo magico.

Il “RIFUGIO dei PECCATORI” nascosto in una GROTTA

# Il rifugio nella grotta

Credit: @mauripino97
Credit: @mauripino97

Questo luogo surreale si trova nelle Marche vicino a Genga e alle Grotte di Frasassi.

Il Tempio del Valadier è un santuario ottagonale in stile neoclassico fatto costruire da Papa Leone XII su disegno dell’architetto Giuseppe Valadier.

Fu nel 1828 che Papa Leone XII decise di far costruire sopra una vecchia chiesa già esistente un nuovo luogo di culto più grande, così nacque l’attuale tempio. Per secoli, questo luogo misterioso è stato usato come rifugio dalla popolazione locale per scampare alle razzie un tempo frequenti.

Successivamente divenne un luogo di pellegrinaggio per i cristiani che volevano chiedere perdono, da cui il soprannome “rifugio dei peccatori”.

# Armonia e contrasti tra uomo e natura

Credit: @eugeniojacopo

Il tempio del Valadier è un perfetto esempio di contrasti ed armonia.

La fusione totale tra ambiente e lavoro dell’uomo permette di ammirarne e comprenderne la bellezza solo se lo si guarda all’interno del panorama e del contesto naturalistico in cui è inserito. Allo stesso tempo però, ogni elemento naturalistico sembra quasi accentuare il contrasto con gli elementi del santuario.

Dal marmo su cui poggia la base il cui colore risalta ancora di più all’interno della grotta,  alla statua della Vergine con Bambino di Antonio Canova (ora sostituita da una copia) che sembra ancora più preziosa perché inserita in un contesto così duro e spoglio.

Il tempio del Valadier oggi è una meta di grande suggestione soprattutto quando a Natale viene rappresentato il tradizionale presepe vivente.

# Come raggiungerlo

Credit: @fever_old_stones

Questo luogo capace di lasciare senza fiato chiunque è raggiungibile grazie a una strada ampia e lastricata, adatta quindi sia per le bici ma anche ai bambini.

Dopo un percorso di circa 800 metri in salita, lo spettacolo naturalistico ripèaga di ogni sforzo. Con il santuario incastonato nel cuore della terra.

Continua la lettura con : Questo è il BORGO più ANTICO d’ITALIA

ARIANNA BOTTINI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Disco verde per gli SCALI: via alla TRASFORMAZIONE di FARINI e SAN CRISTOFORO

0
Oma - Rendering San Cristoforo

Presentato il progetto al pubblico e agli investitori, avviata la fase di vendita delle aree. I prossimi passi e come verranno trasformati i due ex-scali.

Disco verde per gli SCALI: via alla TRASFORMAZIONE di FARINI e SAN CRISTOFORO

# Partita la vendita dei lotti di 360.000 mq dei due ex-scali

Credits Comune di Milano – Scali Farini e San Cristoforo

Il gruppo Ferrovie dello Stato ha ufficialmente dato il via al processo di rigenerazione dell’ex Scalo Farini e dell’ex Scalo San Cristoforo. Il 27 aprile 2023 ha infatti presentato al pubblico e agli investitori le potenzialità del progetto e fatto partire le procedure di vendita delle due aree. In totale sono 360.000 mq di terreni, dei quali 250.000 destinati a parco e il resto a residenze, attività artigianali e manifatturiere. La vendita dei lotti è prevista in tre fasi, con conclusione entro il 2024, a cui seguirà l’iter autorizzativo e poi la costruzione degli edifici e dei siti ecologici. 

Vediamo come verranno trasformati i due ex-scali.

# Lo Scalo Farini avrà un parco lineare, corridoi verdi, Limpidarium d’aria e il nuovo campus dell’Accademia di Brera

Masterplan OMA Scalo Farini

Lo Scalo Farini è quello più grande tra tutti quelli che verranno rigenerati nei prossimi anni a Milano. Il 65% dei 300.000 mq è destinata a verde con un lungo parco pubblico lineare attrezzato con servizi, 1034 alloggi a canone sociale e 500 appartamenti destinati all’edilizia convenzionata e libera. Anche le passerelle sopraelevate di collegamento, che andranno a ricucire i quartieri divisi dai binari, saranno dei veri e propri corridoi verdi rispetto ai semplici camminamenti previsti nel progetto originale.

Il masterplan realizzato da “Agenti Climatici” del team Omaprevede che la nuova configurazione dello scalo insieme al parco saranno in grado di raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l’aria dalle particelle più tossiche. Nello specifico lo Scalo Farini fungerà da Limpidarium d’aria con l’obiettivo di ridurre l’effetto “isola di calore” generata dalla città e di depurare l’aria.

Oma – Parco Farini

Gli edifici attualmente presenti nello scalo verranno riqualificati e sono previsti: una promenade, una ciclofficina, una “corte aperta” per lo scambio culturale tra studenti, docenti e visitatori del quartiere, uno spazio eventi e concerti e un “Giardino d’Inverno” che ospiterà un’area per le startup. La costruzione di nuovi palazzi o grattacieli sarà valutata in base allo scenario del mercato immobiliare del momento.

Modello Campus delle Arti Accademia di Brera

All’interno di un edificio preesistente, riqualificato e rimodulato, troverà spazio il Campus delle Arti dell’Accademia di Brera su una superficie complessiva a regime di 15.000 metri quadrati che ospiterà 1.800 studenti. Quest’ultimo è al momento l’unica parte che vedremo realizzata nei prossimi anni, i lavori sono partiti nell’estate del 2022 e si dovrebbero concludere nel 2025.

Leggi anche: La TORRE A CUBI: sarà questo il NUOVO GRATTACIELO allo SCALO FARINI?

# Lo scalo di San Cristoforo sarà un mix di verde e acqua

Oma – Rendering San Cristoforo

L’intera superficie dell’ex scalo di San Cristoforo sarà invece a verde, come previsto all’Accordo di Programma, e la sua rigenerazione andrà a rinforzare il sistema ambientale del Parco Agricolo Sud e le relazioni con la nuova stazione di M4 e i quartieri Giambellino e Lorenteggio.

Oma – San Cristoforo

La funzione di filtro ecologico di questo scalo sarà demandata al Limpidarium d’acqua che, mediante un procedimento naturale, depura l’acqua e consente la creazione di piscine adatte alla balneazione e a nuove attività sportive all’aperto per milanesi.

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura: I 10 PROGETTI di ARCHITETTURA che hanno RIVOLUZIONATO Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 Slitta l’apertura M4 a SAN BABILA: la nuova data e le prime immagini delle STAZIONI in arrivo

1
Credits lamisangeles66 IG - Interno carrozza M4

Ooops, we did it again. Lo hanno fatto ancora: un’altra inaugurazione dell’M4 prima annunciata viene poi smentita con una nuova proroga. Lo stesso sindaco aveva dato l’appuntamento a giugno per la tratta da Dateo a San Babila e invece si dovrà attendere ancora. Vediamo perché e la situazione dei cantieri nelle due stazioni che apriranno in estate.

Slitta l’apertura M4 a SAN BABILA: la nuova data e le prime immagini delle STAZIONI in arrivo

# M4 sospesa nei week end per “colpa” del nuovo tratto

Credits lamisangeles66 IG – Interno carrozza M4

Ma la sospensione non riguarda solo l’inaugurazione della nuova tratta. Il Comune di Milano ha annunciato la sospensione dell’intero servizio di M4 per tutti i fine settimana di maggio e giugno. Sospensione che riguarderà anche l’intera settimana dal 24 al 30 giugno, su tutto il tracciato operativo. La motivazione? Consentire i test di pre-esercizio sulla tratta Linate-San Babila come previsto dalle normative sulla sicurezza dei sistemi di trasporto. Le prove di collaudo devono essere fatte in assenza di passeggeri come richiesto dalla Commissione di Sicurezza ministeriale. Pertanto la data di inaugurazione del 30 giugno non potrà essere rispettata.

# La nuova data per l’inaugurazione di San Babila: metà luglio

Se tutto andrà per il verso giusto, quindi se non si presenteranno problemi o anomalie durante i test, il prolungamento fino a San Babila con relativo interscambio con la M1 slitterà a luglio, con molta probabilità non prima della metà del mese visto che in caso di esito positivo dei collaudi si dovranno attendere le autorizzazioni per la partenza del servizio sulla linea.

# La nuova fermata Tricolore

Nell’attesa dell’inaugurazione procedono i lavori di sistemazione in superficie e di allestimento degli accessi delle due stazioni, Tricolore e San Babila. La prima è quella in fase più avanzata. Le ultime immagini di Urbanfile mostrano come l’area pedonale in pietra sia di fatto conclusa sul lato dei civici pari di Corso Concordia, più indietro quella sul lato opposto, mentre per le uscite è in corso la posa finale del rivestimento delle pareti e mancano le ultime rifiniture così come in pannelli esterni in vetro della copertura delle scale mobili. Rispetto al progetto originale sono sparite le aiuole.

# Le foto dalla stazione di San Babila

Il cantiere di piazza San Babila è leggermente più in ritardo. Le foto di Liberata Grasso pubblicate sul gruppo facebook “Milano – Progetti e cantieri” qualche settimana fa e quelle di Urbanfile mostrano gli ascensori e le scale mobili già allestite con copertura e insegna e le scale fisse già realizzate al grezzo. Sulla piazza saranno presenti scale fisse e un ascensore. Su corso Europa scale mobili con uscita e entrata a livello strada. Per i marciapiedi e l’area pedonale è in corso la posa di pietre e porfido. La stazione avrà un interscambio con la linea M1, anche se si dovrà uscire e rientrare dai tornelli.

Leggi anche: METRO MILANO: come saranno le STAZIONI del prossimo FUTURO

Continua la lettura: Le ESTENSIONI IPOTIZZATE della METRO più URGENTI da fare

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il GIARDINO ARTISTICO più FAMOSO della Lombardia è alle porte di Milano

0
Credits patatinis IG - Oceaniche, Giulio Turcato

Un parco dell’arte incredibile realizzato in un luogo scelto per la sua posizione suggestiva ed il panorama spettacolare tra Milano e i monti. Dove si trova, quando è aperto e come è stato sviluppato.

Il GIARDINO ARTISTICO più FAMOSO della Lombardia è alle porte di Milano

# Un parco di sculture di 10 ettari nel cuore della Valle del Lambro

Credits balzarottidario IG – Rossini Artsite

Si chiama Rossini Art Site il giardino artistico più famoso della Lombardia, realizzato dall’imprenditore e mecenate Alberto Rossini: nel cuore verde del parco della Valle del Lambro ha scelto di mettere in mostra parte della sua collezione di arte del Secondo Novecento. La scelta del luogo non è casuale ma proprio per la sua posizione suggestiva ed il panorama mozzafiato che si schiude sulle Alpi con vedute incredibili e mutevoli. Il parco si estende su una superficie di 10 ettari ed è pensato per essere dinamico e mutevole, aperto ad accogliere nuovi stimoli tramite l’acquisizione di opere e la collaborazione con artisti di fama internazionale.

# Il pavillon di ingresso progettato dallo studio SITE e dall’architetto newyorkese James Wines

Credits flaneur_76 IG – Porta del Cremlino n. 10 di Pietro Consagra

Il pavillon di accesso al parco, progettato dallo studio SITE e dall’architetto newyorkese James Wines, esponente della Green Architecture maestro di design ambientale e dell’architettura organica, è il fulcro del progetto. Un luogo che dialoga direttamente con il territorio e che ne diventa parte integrante unendo arte, ambiente e architettura.

# Il percorso espositivo con cinque collezioni permanenti

Credits il_borro_ IG – Arte al parco

Le collezioni permanenti del percorso espositivo sono cinque: “L’età dell’oro della scultura italiana”, “I maestri dell’Astrattismo Concreto”, “Il Nouveau Réalisme”, “Arte e Industria” e “I giovani e le residenze d’artista”. Tra le opere presenti spiccano quelle di artisti di fama internazionale come Mario Negri, Lorenzo Pepe, Andrea Cascella, Francesco Somaini, Giò Pomodoro, Quinto Ghermandi per il primo gruppo, di Turcato, Consagra, Leoncillo, Munari e Melotti per il secondo, di Spoerri, Arman e César per il terzo. 

Tra le opere da segnalare la “Casa della Pace” di Massimiliano Fuksas e quelle di altri artisti che hanno collaborato con Rossini, come Erik Dietman e Dennis Oppenheim.

Credits Enjoy Briosco FB – Casa della Pace

Alle opere d’arte si affianca un programma di mostre e iniziative relative agli artisti della collezione permanente, curato dalla Fondazione Pietro e Alberto Rossini con la guida artistica di Francesca Guerisoli, per la promozione dell’arte contemporanea, dell’architettura, del design e della formazione artistica, in particolare attraverso la realizzazione di performance e opere temporanee.

# A 30 km da Milano: aperto la domenica

Riaperto da inizio aprile 2023, il Rossini Art Site si trova a poco più di 30 km da da Milano, raggiungibile in auto attraverso la SS36 che collega la città al vicino Lago di Como, a Briosco in via Col del Frejus 3. Il costo del biglietto è di 10 euro, per la visita guidata, da prenotare in anticipo, ne vanno aggiunti 4. Attenzione: è aperto solo la domenica. Info e orari sul sito: rossiniartsite.com

Spunto: lovebirdsontheroad_ IG

Continua la lettura: Il PARCO dei DINOSAURI a mezz’ora da Milano

FABIO MARCOMIN

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei Tasso, Bellano, il parco dei dinosauri, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommerso, Isola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Sfuma il sogno di MILANO LONDRA in 30 minuti? L’erede del Concorde non decolla

0
Aerion Corporation - Jet supersonico

Era uno dei progetti più attesi per Milano. Il Jet Supersonico che avrebbe collegato le due città in mezz’ora. Ma sembra tramontato. Rivediamo il progetto e perché è stato acceso il semaforo rosso.

Sfuma il sogno di MILANO LONDRA in 30 minuti? L’erede del Concorde non decolla

# Avrebbe superato il muro del suono: 1.610 km/h

Credits: aerionsupersonic.compersonic.com

Il jet supersonico era stato sviluppato dalla società Aerion Corporation, fondata da Robert Bass nello Stato americano del Nevada, in collaborazione con Airbus. L’AS2, il nome prescelto per quello che avrebbe dovuto essere l’erede del Concorde, avrebbe volato a una velocità Mach 1.4 pari a circa 1.610 chilometri orari. Un po’ più lento rispetto al suo “predecessore”, che raggiungeva i 2.179 km orari, ma comunque oltre la velocità del suono. Da Milano a Londra ci sarebbe voluti appena 30 minuti di volo. Inoltre, a differenza dell’areo anglo-francese, sarebbe stato un jet privato. Oltre alla grande velocità erano previsti altri servizi di lusso. 

# Interni di extra-lusso con le più avanzate tecnologie

Credits: aerionsupersonic.com – Interni Jet

L’AS2 era stato pensato per trasportare 8-10 passeggeri, con un design di lusso sostenibile, sedili proprietari di Aerion, cabina insonorizzata e climatizzatore, connettività ad alta velocità, ambiente full digital, illuminazione OLED avvolgente e cucina completa con suite di elettrodomestici di ultima generazione. Il cronoprogramma segnalava un avvio imminente. 

# La produzione dei velivoli doveva iniziare nel 2023. Il primo volo commerciale nel 2027

Credits: aerionsupersonic.com – Aerion Park

La costruzione dei velivoli sarebbe dovuta iniziare nel 2023 all’interno dell’Aerion Park della società, in Florida, un campus integrato per la ricerca, la progettazione, la produzione e il supporto degli aerei supersonici di Aerion. Una produzione che sarebbe stata il più possibile attenta all’ambiente, con lo stabilimento alimentato tramite energia solare per limitare al minimo le emissioni inquinanti e l’utilizzo di un sistema di riciclo dell’acqua. L’A52 sarebbe stato inoltre il primo velivolo progettato per accettare carburanti sintetici ingegnerizzati per ridurre l’impatto inquinante.

I primi voli di prova erano previsti per il 2025Il primo volo con passeggeri era stato programmato nel 2027 dalla pista dell’aeroporto di Orlando Melbourne da realizzare accanto all’Aerion Park. 

Ecco come avrebbe dovuto essere in volo:

 

# Lo stop al progetto, nonostante 10 miliardi di dollari di ordinativi

Aerion Corporation – Jet supersonico

Tutto sembrava procedere secondo i piani. All’inizio del 2021 erano arrivati già circa 10 miliardi di dollari in ordinazioni, tra cui uno da parte di Netjets, leader in voli charter con jet privati nel mondo. Purtroppo è arrivato il triste annuncio: la chiusura dei cancelli dell’azienda e la liquidazione del personale.

Tra le cause dello stop la crisi economica per la pandemia e la crisi di Boeing, principale partner economico e tecnologico del progetto, in seguito alle tragedie avvenute con i suoi Airbus 737 con il conseguente azzeramento degli ordini di nuovi aerei.

Il fallimento dell’azienda arresterà il progetto o si rivedrà all’orizzonte un nuovo erede del Concorde?

Fonti: Viaggi News, Aerionsupersonic

Nell’attesa consoliamoci con: Avanza la costruzione per il treno più veloce del mondo

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il video del giorno: cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

0

Tipo dividere in 30 per pagare meno. Video divertente (e un po’ angosciante) dei The Show. 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

L’ESTATE a Milano all’inizio degli anni SESSANTA (a colori)

Le GRIDA nelle STRADE di MILANO (1973)

INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

Il TRAM di Milano che si crede una METRO

Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

Le STRADE SOLARI, la nuova VIA per il futuro di Milano?

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

Il Naviglio in secca

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

“Milano è la metafora dell’amore”

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Paninari a Milano

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

EMO & TRUZZI, i RAGAZZI di MILANO di VENT’ANNI FA

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I 7 PONTI più IMPRESSIONANTI del MONDO

0
Credits: tripadvisor.it

Dall’elica del DNA al ponte che si srotola: sette meraviglie architettoniche.

I 7 PONTI più IMPRESSIONANTI del MONDO

#1 The Helix a Singapore: ricorda la struttura ad elica del DNA

Credits: turistacurioso.it

A Singapore c’è “The Helix” (l’elica), l’opera ricorda la struttura del DNA. L’intero ponte è stato inaugurato il 18 luglio 2010 per completare l’intera passerella intorno a Marina Bay. La sua lunghezza è di 280 metri per un peso complessivo di 1.700 tonnellate.

#2 Il “Rolling Bridge”: il ponte che si srotola a Londra

Credtis: 10.aeccafe.com

A Londra si può ammirare il Rolling Bridge, terminato nel 2004: consiste in un ottagono che si “srotola” in un ponte di 12 metri. La struttura si apre tramite una serie di arieti idraulici integrati nella balaustra. Mentre si arriccia, ciascuno dei suoi otto segmenti si solleva simultaneamente, facendolo rotolare fino a quando le due estremità si toccano e formano un cerchio.

#3 Falkirk Wheel in Scozia: l’ascensore rotante per il transito di imbarcazioni 

Falkirk Wheel in Scozia, è un ascensore idraulico rotante per imbarcazioni con la struttura di un ponte. Collega il canale Forth and Clyde allo Union Canal il cui dislivello, nel punto in cui è stata realizzata la ruota, è di 24 metri, come un edificio di otto piani. La ruota ha un diametro totale di 35 metri ed è costituita da due bracci contrapposti estendibili di 15 metri, alle cui estremità sono collocati due grandi cassoni che possono contenere fino a 250.000 litri o 500 tonnellate tra acqua e barche

#4 “Ponte di Mosè”, Olanda: spezza le acque in due

Credits: turistacurioso.it

Questo incredibile ponte “affondato” nell’acqua che si trova nei Paesi Bassi offre ai visitatori un’esperienza unica per accedere al “Fort-de-Roovere”, una fortezza del 17° secolo nelle immediate vicinanze circondata da un fossato. Come una diga, le pareti del ponte contengono le acque del fossato, e come Mosè, il ponte divide le acque in modo che i pedoni possano passare.

#5 Golden Bridge, Vietnam: il ponte sostenuto da due mani giganti

Credits: tripadvisor.it

Il Golden Bridge, in vietnamita Cau Vang, è senza dubbio una delle opere architettoniche moderne più incredibili ed originali del pianeta. Si tratta di un ponte pedonale sospeso tra le montagne Ba Na in Vietnam. La peculiarità principale di questo ponte è che sotto la struttura in legno e acciaio si sollevano due mani enormi, con i palmi rivolti verso l’alto, che sembrano sostenere la passerella, offrendo un effetto davvero suggestivo.

#6 Living root bridge, India: il doppio ponte vivente costruito con le radici degli alberi

Credits: wikipedia.org

I “living root bridge” della città di Cherapunji sono costituiti dall’albero di ficus elastia che cresce con una serie di radici secondarie che si estendono a grandi distanze. Poiché questi ponti sono vivi, continuano a rafforzarsi con il tempo. Alcuni dei ponti in quella zona potrebbero avere più di 500 anni, uno di questi è l’Umishiang Double- Decker Root Bridge che si ritiene sia l’unico del suo genere al mondo. Questo ponte è in realtà costituito da due ponti picchettati uno sull’altro e si trova nel villaggio di Nogriat in India.

#7 Banpo Bridge, Corea del Sud: il ponte con la più lunga fontana al mondo 

Il Banpo Bridge di Seul, ponte in acciaio a due livelli sopra il fiume Hangang, nel 2007 è stato rinnovato, entrando nel “Guinness dei Primati” grazie alla Moonlight Rainbow Fountain. Una fontana unica nel suo genere, nonché la più lunga fontana al mondo situata su un ponte: 190 tonnellate di acqua al minuto e 380 getti d’acqua, da entrambi i lati, creano un emozionante caleidoscopio di luci multicolori che si muovono a tempo di musica e danno vita ad uno spettacolo imperdibile.

Continua la lettura con: I dieci PONTI più importanti d’Italia

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La TERRAZZA SEGRETA “a colori” con vista DUOMO (con prezzi alla portata di tutti)

0
Credits: @sunelevenrooftop SunEleven Rooftop

Conosciamo tutti le famose terrazze dai nomi dei tipici aperitivi alcolici che si affacciano su piazza Duomo, ma se vi dicessimo che c’è un altro rooftop segreto dalla vista mozzafiato proprio in centro città? In pochi lo conoscono e, rispetto a quello che si potrebbe pensare, i prezzi per un aperitivo non sono neanche così alti. Ecco dove ci troviamo.

La TERRAZZA SEGRETA “a colori” con vista DUOMO (con prezzi alla portata di tutti)

# Una vista spettacolo: dalle guglie del Duomo a fin dopo Isola

Credits: @sunelevenrooftop
SunEleven Rooftop

Imperdibile soprattutto all’orario dell’aperitivo quando il sole inizia a tramontare e a colorare di mille sfumature il cielo, il rooftop che pochi conoscono ma che si candida per diventare uno dei locali più glam di Milano. Si trova in piazza Cesare Beccaria, all’undicesimo piano dell’iH Hotels Milano Ambasciatori. Si chiama SunEleven e da qui si può ammirare lo skyline milanese a 360°, dalle guglie del Duomo fin dopo Isola, mentre si sorseggia un drink e si mangia qualche stuzzichino. Un locale colorato, friendly e informale che è stato voluto dall’Architetto Corti, la cui creatività ha convinto il Ceo di iH Hotels Group a realizzare all’undicesimo piano del suo edificio un lounge bar piuttosto che una suite panoramica. Aperta da inizio settembre 2020, è disposta su due e accoglie tutti i milanesi che hanno voglia di godersi dall’alto la loro città.

# Aperitivo a 8 o 10 euro

Credits: @sunelevenrooftop
SunEleven Rooftop

Il SunEleven è aperto tutti i giorni dalle 17 alle 23 e il sabato prolunga l’orario di chiusura di un’ora, l’ingresso è quello dell’iH Hotels Milano Ambasciatori. Il lounge bar a cielo aperto è l’ideale per fare aperitivo e il prezzo di questo è nella media dei classici aperitivi milanesi: si aggira intorno agli 8-10€, con calice/cocktail e stuzzichini. Il cibo che ti portano non è molto, non si tratta infatti di uno dei tipici aperitivi abbondanti che fa anche da cena, ma piuttosto sono stuzzichini come patatine, taralli e olive. Il costo di birre e vini parte da 7 euro, mentre i cocktail costano dai 10 ai 16 (quelli un po’ più elaborati). In più anche se non ti portano tanto cibo, si può sempre accompagnare l’aperitivo con nachos e guacamole (circa 6 euro), open sandwich e maritozzi salati. Un locale quindi dai prezzi nella media, ma con una vista che rappresenta un vero lusso. Così come l’originale abbinamento tra i colori pastello dei suoi arredi con le luci colorate della Milano illuminata.

Continua la lettura con: 4 RISTORANTI con TERRAZZA PANORAMICA a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Gli APPUNTAMENTI dell’ultimo WEEK END di aprile #ToDoMilano

0
Vintage market - Credits: Jon Tyson, Unsplash

Aprile si conclude con il week end del ponte del Primo Maggio. Scopriamo cosa c’è in programma

Gli APPUNTAMENTI dell’ultimo WEEK END di aprile #ToDoMilano

#Trova il tuo evento:

#Venerdì 28/4: 100 anni di colonne sonore a lume di candela, Ligabue a sorpresa e due proposte di comicità e divertimento

Ligabue – Credits: Regionline
  • 100 anni di Warner Bros: concerto a lume di candela, interno alla Candle Light experience, che celebra il secolo di storia della casa di produzione. Il Quartetto Arceus esegue le colonne sonore storiche dei film WB, in doppio spettacolo al Teatro Gerolamo. Orari: 19.30 e 21.30.
  • Superhorror: forse l’ultima occasione di applaudire live la formazione completa, che ha annunciato il suo ultimo disco. Si esibiscono al Legend Club, preceduti dalle guest Nastyville e Bad Bones. Inizio spettacolo alle 20.30.
  • Alabaster De Plume: un’idea di jazz arrangiata con il contributo di strumenti classici, è la proposta di questo artista britannico per FOG Triennale. Alle 21.00 inizia lo show sul palco di viale Alemagna 6.
  • Come fosse amore: tre donne deluse e il loro psicoterapeuta, tutti reduci da un fallimento d’amore. Cosa succede ai personaggi è la storia da scoprire al Teatro Martinitt. Debutta alle 21.00 e resta in scena fino al 14 maggio.
  • Breaking Italy Podcast: Alessandro Masala, live dal Teatro Carcano, realizza una nuova puntata del suo podcast, intervistando Ale Cattelan. Tutta la storia del conduttore TV, a partire dalle ore 21.00.
  • Game Show: insolita serata di gioco all’Area Zelig, in cui il pubblico si sentirà come a casa di amici a giocare a Pictionary o Twister. A sfidarsi due squadre di comici, aiutati dal pubblico in sala e guidati da Lorello. Sipario alle ore 21.00.
  • Ligabue: seconda delle due date a sorpresa annunciate dal rocker emiliano, approntate per l’uscita di un nuovo singolo. A Milano si esibisce ai Magazzini Generali alle 21.00.
  • Comedy Central: prima serata del weekend stand-up comedy al Blue Note. Dalle 21.30 si avvicendano sul palco Saverio Raimondo, l’uomo sbagliato nel momento del politically correct e Daniele Gattano, che sogna il suo monologo comico da quando aveva 9 anni.

#Sabato 29/4: Festival del gioco da tavolo, e musica per i giovanissimi prima del tramonto. La sera debutta una trilogia teatrale, la comicità dello Zelig o la musica, da Smino a Lucio Dalla

Giochi da tavolo – Credits: Mick Haupt, Unsplash
  • GiocaMi: edizione 2023 del Festival del Gioco da Tavolo, dedicato a bambini e adolescenti. Dalle 10.00 e per tutto il giorno, il Palazzo delle Stelline diventa ludoteca, con centinaia di scatole da gioco a disposizione per tutti.
  • Mille e Una Notte: spettacolo per bambini e ragazzi, in programma all’Auditorium di Milano nell’ambito della rassegna Crescendo in Musica. Appuntamento alle 16.00 con la Sinfonica di Milano diretta da Enrico Lombardi.
  • Pensiero – Gesto – Astrazione: mostra collettiva che inaugura alle ore 17.30 e resta in allestimento fino al 11 maggio. Pittura, fotografia e grafica alla Galleria Click Art di Cormano.
  • Prima: debutta di sabato una trilogia di Pascal Rambert, in cui i protagonisti intrecciano riflessioni durante le prove di uno spettacolo. È in scena al Piccolo Teatro – Paolo Grassi fino al 28 maggio, con gli altri due episodi “Durante” e “Dopo”. Sipario alle 19.30.
  • Eleven days. Che fine ha fatto Agatha Christie?: indagini per la ricerca della scrittrice, misteriosamente scomparsa da casa la notte del 3 dicembre 1926. In scena al Teatro Guanella, sipario alle ore 21.00.
  • Senza rete: i comici del web passano dalla comfort zone online al contatto live con il pubblico dello Zelig. Come potrà finire? Da influencer al giudizio del palco, nella serata condotta da Lorello e Melissa Greta alle 21.00.
  • Smino: rapper americano che si esibisce per la prima volta in Italia nella sua giovane carriera. In programma alla Santeria Toscana alle ore 21.00.
  • The Tallest Man On Earth: unica data italiana del tour di questo artista svedese, che propone il suo ultimo lavoro discografico. Ospite sul palco del Fabrique alle 21.00.
  • Soul Motel Band: viaggio attraverso il blues e il rock, con le atmosfere proposte dalla cover band. Si esibiscono al Bonaventura Music Club di Buccinasco, a partire dalle ore 21.30.
  • Comedy Central: seconda serata di monolghi e comicità al Blue Note di via Borsieri. Sul palco la stand-up comedy di Carmine Del Grosso e Barbascura X. Inizio alle ore 21.30.
  • Settima Luna: concerto tributo agli 80 anni dalla nascita di Lucio Dalla, interpretato per l’occasione dal cantautore Damiano Fiorella. Insieme ad un gruppo di eccezione si propone al Garage Moulinski dalle 22.00.

#Domenica 30/4: matinée alla Scala, mercatini dal vintage dei Navigli al baratto di Monza e sfida per la Champions a San Siro

Vintage market – Credits: Jon Tyson, Unsplash
  • Mercatone dell’Antiquariato: l’ultima domenica del mese riporta sui Navigli centinaia di espositori per il consueto appuntamento per gli appassionati del vintage. Dalle 9.00 alle 19.00 le proposte si sviluppano lungo il Naviglio Grande.
  • Remira Market: mercatino dedicato al vintage, all’usato e ai prodotti handmade, organizzato persso il Teatro Martinitt. Apre alle 10.30 e accoglie fino alle 20.00 con oggetti da collezione, street food, musica e dj set finale.
  • Professori d’Orchestra della Scala: domenica mattina che si può passare con un appuntamento fisso nel Ridotto Arturo Toscanini del teatro scaligero. Quintetto d’archi e programma di Boccherini e Schubert, a partire dalle ore 11.00.
  • Inter – Lazio in pausa pranzo: in attesa della semifinale di Champions e fresca di finale di Coppa Italia, l’Inter si rituffa nel campionato dove le cose sembrano messe peggio. A San Siro scontro decisivo con la Lazio per un posto al sole d’Europa. 
  • World pinhole photography day: laboratori di fotografia stenopeutica per bambini, ragazzi e adulti, a cura del fotografo Alessandro Gatto. Dalle 14.30 presso Spazio Pitteri 8.
  • Baratto di vestiti, libri, giochi: dalle 15.00 alle 18.00, in via Correggio a Monza, è aperta l’opportunità di barattare oggetti portati da casa, con quelli trovati sul posto. Max 8 oggetti ciascuno, per scoprire (il problema?) della doppia coincidenza dei desideri. Ingresso gratuito, non sono ammessi gli ingombranti.
  • Il Principe Ranocchio: la fiaba senza tempo del principe trasformato in rospetto da un incantesimo, che può riacquistare le sembianze umane grazie al bacio della sua bella. In scena alle 15.30 al Teatro Repower, orario per famiglie con bambini.
  • GDR al buio: giochi di ruolo, senza conoscere il ruolo prima. Dalle 16.30 alle 23.30 presso la Forgia degli Eroi di via Ampere, ti siedi e giochi a quello che capita.
  • Inaugura il Cinema Diffuso: alle ore 19.30 presso Mare Culturale Urbano (centro culturale e di produzione artistica in Via Giuseppe Gabetti 15 – zona San Siro Municipio 7) una selezione di cortometraggi pluripremiati al FESCAAAL di Milano e in diversi festival internazionali
  • Pota Boyz: serata di improvvisazioni e monologhi di stand-up comedy chiude la settimana e il mese dell’Area Zelig. In scena alle 21.00 Andrea Saleri, Tiberio Cosmin, Davide Omino, Davide Sberna, Giovanni Romano e Adriano Pariante.

#Tutto il we (lungo): rassegna dedicata ad uno dei distillati più amati, laboratori per bambini al Museo, raddoppio dello Street Food International fino a domenica

Gin & Sound – Credits: John Fornander, Unsplash
  • Gin & Sound: produttori e amanti del distillato si incontrano per tre giorni, nella III^ edizione dell’evento. Dalle 17.00 di venerdì 28 alla 1.00 di domenica 30, degustazione, cocktail e food, in piazza Città di Lombardia.
  • Laboratori per bambini: attività e workshop per bambini al Museo della Scienza e della Tecnologia di via San Vittore. Dedicato a fasce di età da 3-6 anni e da 9 anni in su, sabato 29, domenica 30 e lunedì 1 maggio. Info QUI.
  • International Street Food raddoppia!: 3 giorni per degustare cuoppi, panini e godere di musica dal vivo, nella doppia location dell’Idroscalo e di Cornaredo. Truck food si sfidano, rispettivamente, dalla Porta Maggiore del mare di Milano e in piazza della Libertà (Cornaredo) dalle 18 del 28/4 fino alle 00.00 di domenica 30.
  • Stars – Pop Rock Celebration: tributo ai grandi artisti del pop contemporaneo, con solisti e un coro di oltre 100 voci. In scena 28 e 29 al Teatro Repower alle 21.00.
  • Visita al Prologis Park Romentino: visite guidate, ad ingresso gratuito, del Park in provincia di Novara, per ammirare le opere 3D degli esponenti della street art. Sabato 29 e domenica 30 aprile, dalle 10.30 con prenotazione obbligatoria QUI.
  • Sagra del Salame di Casatenovo: 48ma edizione della sagra che richiama, a Casatenovo in p.le Giovanni Paolo II, le buone forchette di tutta la Lombardia. Specialità lombarde e musica dal vivo dalle 17.00 di sabato 29 fino al 1 maggio compreso.
  • Rolling Truck Street Food: 4 giorni con le specialità italiane ed internazionali, da consumare come cibo di strada. Da venerdì fino al 1 maggio compreso, in piazza Ardizzone a Castano Primo.
  • Asian Street Food Festival: cucina e cultura asiatica, in strada nei Boschetti Reali della Villa di Monza. Oltre alle specialità gastronomiche, workshop di calligrafia, prova di costumi tradizionali orientali, origami e tanto altro. Da venerdì 28 a lunedì 1 maggio, con orari vari.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

Le ESTENSIONI IPOTIZZATE della METRO più URGENTI da fare

1
Sbinamento M5

Tra le estensioni della rete metropolitana utili ai milanesi e ai residenti dell’hinterland alcune sono state ipotizzate anche se ancora non hanno un progetto o risorse stanziate. Vediamo quelle da realizzare il prima possibile.

Le ESTENSIONI IPOTIZZATE della METRO più URGENTI da fare

# La M1 (o la M4) fino ad Abbiategrasso

Milano-Abbiategrasso M4

Era stato lo stesso Sindaco Sala ad avanzare l’idea di estendere la linea M1 a ovest fino al Comune di Abbiategrasso, allungando ulteriormente il ramo che nei prossimi anni dovrebbe portare la metro da Bisceglie a Baggio i cui lavori dovrebbero partire tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. In alternativa si potrebbe prolungare la linea M4 oltre Corsico e Trezzano sul Naviglio sgravando il traffico della Vigevanese fino a raggiungere il comune più grande dell’hinterland.

Leggi anche: I 7+1 PAESI da RECORD dell’HINTERLAND di Milano

# La linea M2 da Cologno Nord a Vimercate

Prolungamento M2

Si passa a un’estensione più volte ipotizzata ma ancora in attesa dei primi passi progettuali. Il prolungamento della linea M2 da Cologno Nord a Vimercate, anche se sotto forma di metropolitana leggera. Si è ancora in attesa di un approfondimento per definire gli standard infrastrutturali del sistema, effettuare un’analisi planoaltimetrica del tracciato, verificare le principali interferenze e vincoli. A questo dovrebbe seguire lo studio di fattibilità tecnico-economica per individuare il percorso migliore per servire i comuni di Brugherio, Carugate, Agrate Brianza, Concorezzo e Vimercate. 

# La M2 fino a Rozzano o Binasco

M2 a Rozzano

Riguarda sempre la M2, ma dall’altro lato, l’estensione ipotizzata nel PUMS fino a Rozzano a sud, prolungando la M2 dalla fermata di Assago Forum. Per questo prolungamento non esiste ad oggi nemmeno uno studio preliminare. Dai sindaci del sud Milano-Binaschino era arrivata la sollecitazione a reinserire nel PUMS l’estensione fino a Binasco, utile ai cittadini di Lacchiarella, Binasco, Zibido San Giacomo, Noviglio, Casarile e Vernate. Ma allo stato attuale tutto questo resta ancora nel cassetto. 

# L’estensione della M3 a fino a Paderno Dugnano

Credit: nord24milano.it

Alla fine del 2020 era stata messa a disposizione una somma di 350mila euro per finanziare lo studio di fattibilità del prolungamento della M3 a nord di due fermate, nei comuni di Cormano e Paderno Dugnano. Da allora non ci sono stati aggiornamenti. Insieme alla futura metrotranvia, che attende di ricevere ancora la risorse necessarie per l’avvio dei cantieri, aiuterebbe a ridurre il traffico privato della SP35 e della SP44. Invece sembra aver ricevuto il disco verde il tanto atteso prolungamento della M3 a sud, direzione Paullo con due nuove fermate della metro e otto di metrotranvia. 

Leggi anche: LINEA GIALLA fino a PAULLO: è la volta buona?

# Il prolungamento della futura M4 a ovest fino a Trezzano sul Naviglio

Credits: giornaledeinavigli.it – Diverse ipotesi di prolungamento M4 a ovest

La linea M4 potrebbe estendersi a ovest. Tra le 6 ipotesi sul tavolo il Comune di Milano e Regione Lombardia pare che la scelta sia ricaduta su quella che prevede una sola fermata a Buccinasco. La più suggestiva sarebbe quella fino a Trezzano sul Naviglio. In questo modo si intercetterebbe il traffico esterno alla città, attestandosi la fermata appena oltre la tangenziale ovest. Arrivati fino a quel punto si potrebbe proseguire fino ad Abbiategrasso come accennato di sopra. 

Leggi anche: I FUTURI PROLUNGAMENTI della METROPOLITANA di Milano

# La M5 fino a Cusano Milanino e Cinisello Balsamo

Sbinamento M5

Le risorse per sviluppare il progetto di sbinamento della linea M5, alla fermata Bignani, sembravano essere state trovate ma al momento non se ne farà nulla. Sarebbe propedeutico all’estensione della linea M5 di circa 5,5km dal Parco Nord a Cinisello Balsamo. Nelle ipotesi iniziali erano state previste cinque fermate: due a Bresso, una a Cusano Bresso, e due a Cinisello Balsamo. 

Leggi anche: La NUOVA METRO FRENA: Bresso e Cusano si allontanano?

# La M5 da San Siro Stadio a Magenta

Milano-Magenta M5

In fase di partenza lo studio fattibilità per il prolungamento della lilla a ovest da San Siro Stadio verso Settimo Milanese. Le nuove fermate sarebbero 5: Caldera, Quinto Romano, San Romanello, Figino, Settimo Milanese. Una delibera regionale della precedente legislatura aveva approvato uno studio di fattibilità molto più ambizioso per un’estensione supplementare da Settimo Milanese a Magenta per quasi 20 km di nuovo tracciato.

Leggi anche: La M5 va oltre SAN SIRO: il PROGETTO per estendere la linea di 11 chilometri

Continua la lettura con: La METRO D’AUTORE è in LOMBARDIA. Ma non dove pensate

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il CINEMA DIFFUSO a Milano: film GRATIS al chiuso e all’aperto

0
Nuovo Cinema Diffuso – La città del cinema di prossimità

Milano è un grande palco. Una città perfetta per i festival diffusi. L’ultima novità riguarda il cinema. Ecco gli eventi in programma.

Il CINEMA DIFFUSO a Milano: film GRATIS al chiuso e all’aperto

# Un calendario ricco di eventi da maggio a fine luglio

Locandina “Nuovo Cinema Diffuso – La città del cinema di prossimità”

Domenica 30 aprile partono le proiezioni diffuse nei vari municipi della città. Si tratta dell’iniziativa “Nuovo Cinema Diffuso – La città del cinema di prossimità”, proposta da Associazione culturale Cinevan e APS Seiseneca per il Cinemino e promossa dalla Fondazione Cariplo. Una serie di proiezioni che durerà fino a fine luglio, portando, prima al chiuso e poi all’aperto, la cultura cinematografica nelle piazze dei quartieri. Otto municipi per un calendario ricco di eventi.

# I primi film in programma: cortometraggi da Festival e Neighbours

Le pellicole per le prime tre serate sono già state selezionate: domenica 30 aprile si parte alle ore 19.30 presso Mare Culturale Urbano (centro culturale e di produzione artistica in Via Giuseppe Gabetti 15 – zona San Siro Municipio 7) con una selezione di cortometraggi pluripremiati al FESCAAAL di Milano e in diversi festival internazionali. Il tema? I diritti e i ruoli delle donne nella cultura araba e africana. Si prosegue poi martedì 9 maggio alle ore 20.30 al Barrio’s (centro sociale e culturale in via Barona angolo via Boffalora Municipio 6) con il cortometraggio Tangente, che narra il riscatto di una giovane carcerata, e infine l’appuntamento per giovedì 18 maggio, alle ore 21.30, è al Nuovo Cinema Armenia (in Via Livigno 9 – Municipio 9) con il lungometraggio Neighbours di Mano Khalil.

# Obiettivo? Usare il cinema come elemento conviviale e di partecipazione collettiva

Film prima serata: Nuovo Cinema Diffuso – Sur la tombe de mon père

L’iniziativa ha un obiettivo: portare il cinema dal suo pubblico e al contempo renderlo protagonista. In un periodo dove il cinema sta perdendo un po’ di appeal, sostituito in parte dalle piattaforme streaming che ti fanno vedere i film comodamente sul divano, si vuole far riscoprire la bellezza del cinema come esperienza collettiva e occasione di socialità. Per far conoscere la cultura cinematografica, le serate del cinema diffuso saranno gratuite e proporranno contenuti che siano anche spunto di riflessione e confronto sul grande schermo. Nel frattempo il pubblico diventerà protagonista di storie di quartiere, proprio perché durante le serate saranno proiettate anche testimonianze degli abitanti dei luoghi storici della città. Sarà un racconto dell’identità di una comunità, che parta dalle comunità stesse, e che ridà identità a luoghi periferici.

Continua la lettura con: Le trame dei film famosi se fossero stati girati a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Facili e a basso costo: i MAGNIFICI PIATTI POVERI della cucina milanese

1
Credits: pinterest - Pasta e fagioli

La cucina povera milanese era prevalentemente composta da elementi che si trovavano facilmente e a basso costo. Poca carne e solo di seconda o terza scelta, “di chela buona ghe n’era minga”, verdure e tanto riso.

Facili e a basso costo: i MAGNIFICI PIATTI POVERI della cucina milanese

#1 Riso e latte, il piatto della sera 

Riso e latte

Una semplice pietanza serale a base di latte, rigorosamente intero e non pastorizzato, più del riso che veniva scelto, nel caso si potesse scegliere, tra le qualità meno prelibate, di solito l’Originario. Si iniziava facendo pulizia tra i chicchi eliminando qualche rimasuglio della lavorazione, spesso piccoli sassolini. Nel mentre si faceva scaldare il latte al quale si aggiungeva una noce di burro. Raggiunta l’ebollizione si aggiungeva il riso che doveva passare di cottura ed arrivare ad ammorbidirsi.

La versione originale prevedeva un pizzico di sale alla fine e nulla più. Un buon bicchiere di robusto vino rosso accompagnava il tutto. Perfetto per tutte le età, per i più piccoli era meglio evitare il vino anche se spesso un goccio lo si versava nel bicchiere dell’acqua giusto per colorarlo. Nutriente

#2 Nervetti con le cipolle, anche nella michetta per i lavoratori

Credits: tripadvisor.it – Nervetti di vitello con cipolle

Per nervetti si intendono le cartilagini del ginocchio e del piedino del vitello. Si faceva bollire il pezzo intero in acqua con carote, sedano e cipolle. Dopo circa tre ore si scolavano e si facevano raffreddare, poi si tagliavano le cartilagini in listarelle e si aggiungeva la cipolla fresca anch’essa in listarelle, qualcuno completava con del peperone sott’aceto. Condito il tutto con olio, sale e pepe era un secondo leggero ma proteico. Il primo assaggio difficilmente risultava idilliaco ma abituati al sapore diventava un piatto basilare dell’alimentazione della Milano povera. Si utilizzavano anche nella michetta come pranzo per i lavoratori. Anche del vitello non si buttava via nulla, o quasi.

#3 Pancotto, il piatto povero gradito anche dai Re

Credits: lombardiafood.it – Pancotto all’uovo

Il pane bianco era sempre una rarità e difficilmente rimanevano avanzi. Nel caso accadesse lo si faceva bollire in acqua salata per alcuni minuti. Spento il fuoco vi si aggiungeva un uovo crudo per persona e si girava (rugava) fino a ottenerne un impasto quasi cremoso. I più fortunati aggiungevano anche del grana grattugiato. Grana padano ovviamente, quel che costava de men. Piatto povero ma gradito anche dai Re.

#4 Pasta e fagioli, quando c’era si aggiungeva qualche fetta di lardo

Credits: pinterest – Pasta e fagioli

Da consumarsi calda o fredda prevedeva l’utilizzo di fagioli borlotti secchi e di pasta corta, quando c’era si aggiungeva qualche fetta di lardo. Per provarne la buona riuscita era immergere un cucchiaio in verticale: se il cucchiaio rimaneva in piedi data la cremosità del composto il risultato era positivo, se il cucchiaio cadeva ci si rivolgeva al cuoco di turno facendo notare che non si era impegnato al meglio. Sostituto della carne e adatto a tutte le età regalava la pancia piena e eventuali emozioni notturne a chiunque fosse vicino…

#5 Minestrone alla milanese, il piatto più colorato e profumato della tradizione

Credits: today.it – Minestrone alla milanese

Sedano, zucchine, patate, piselli, verze e fagioli erano la base del minestrone meneghino ai quali si aggiungevano il riso e del lardo a fette. Qualcuno alla fine schiacciava le verdure con una forchetta per rendere il composto più cremoso ma l’importante era la perfetta cottura di tutti gli ingredienti.

A rendere poetico il tutto era la cottura in pentola di terracotta col fuoco della cucina economica. Obbligatorio annusare la fondina piena prima di affondare la prima cucchiaiata. Un goccio di olio a crudo e una fetta di pane aggiunta dopo l’impiattamento rendeva il tutto irresistibile. Il piatto più colorato e profumato della tradizione, indicato ai più piccoli.

#6 Busecca, piatto nutriente e ben bilanciato sinonimo di convivialità

Credits: duomo24.it – Busecca alla milanese

Busecca o più comunemente trippa è una pietanza a base di interiora di bovino, per precisione la parte prestomacale, precedentemente lavate accuratamente, fagioli di Spagna, cavolo, sedano e carote. Per alcuni non va messo il pomodoro e per altri si, ma non esistono documenti certi su chi abbia ragione riguardo l’originalità del piatto nella versione milanese. Per i meno giovani è possibile ricordare le tripperie, quei negozi che vendevano solo i composti della busecca, con il tavolato in marmo grigio leggermente inclinato e il secchio con i fagioli in ammollo.

Rivisitata dai vari chef stellati rimane, nella versione originale, una sorta di zuppa che non poteva mancare nelle feste invernali e nelle sagre di paese. La vigilia di Natale che per i milanesi NON era il momento in cui si scartavano i regali, veniva vissuta con trepidazione da tutti e la trippa era la fedele compagna di queste indimenticabili emozioni. Piatto nutriente e ben bilanciato era sinonimo di convivialità e insieme alla cassoeula la tipica prelibatezza invernale. Per chi ama le tradizioni della vecchia Milano

#7 La cassoeula (Casoola), la regina della cucina invernale

Credits: lacucinaitaliana.it – Cassoeula maiale e verza

La regina della cucina invernale era il tripudio delle mangiate alla Pantagruel. Regola ferrea per cucinare questo piatto era attendere che la verza nell’orto gelasse, così da essere più tenera a facilmente cucinabile. Unendo le verdure di stagione alle parti povere del maiale, dal piedino alle cotiche (mai chiamarle cotenne) e a volte il musetto, si otteneva una minestra dai sapori forti e molto energetica. La spartizione delle cotiche avveniva in base alle preferenze della casa e se c’era chi non le gradiva esisteva anche il fronte opposto che era disposto a tutto pur di averne un pezzo in più. A sedare i dissapori interveniva il padrone di casa che con decisione salomonica teneva generalmente per se il pezzo conteso.

Per coadiuvare la digestione si beveva un goccio di grappa a stomaco vuoto prima di sedersi a tavola. Era una usanza che probabilmente non ha basi scientifiche ma alla quale nessuno si è mai sottratto. Finito il piatto, generalmente accompagnato da qualche bicchiere di vino rosso genuino e sincero, era sempre meglio avere un divano nelle vicinanze, teoricamente per sentire la radio, in pratica per perdere i sensi per almeno un paio d’ore. Adatta a chi ha stomaco forte e molto capiente.

Continua la lettura con: Le gastronomie più buone di Milano

ROBERTO BINAGHI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La METRO D’AUTORE è in LOMBARDIA. Ma non dove pensate

0
Credits metrobrescia IG - Murales treno metro Brescia

In occasione del suo decimo anniversario la metro diventa un’opera d’arte viaggiante. 

La METRO D’AUTORE è in LOMBARDIA. Ma non dove pensate

# Il primo murales su un intero treno della metro in Italia

Credits metrobrescia IG – Murales metro Brescia

La metropolitana di Brescia si fa bella. In occasione del suo decimo anniversario, nell’anno in cui Brescia e Bergamo sono capitali italiane della cultura, la metro della Leonessa diventa un’opera d’arte in movimento: un convoglio d’arte viaggiante. Per la prima volta in Italia un intero treno viene ricoperto da tele in movimento. Anche parte nel deposito di via Magnolini è stato coinvolto nel progetto artistico, in totale 400 mq di murales. La firma è di Luca Font, street artist di fama internazionale di origini bergamasche che si divide tra Milano e New York.

# Una metafora del viaggio sulla metropolitana

Credits metrobrescia IG – Murales deposito

Il progetto si chiama Connessioni, con la curatela di Emotitech, e si caratterizza per pattern, colori, geometrie minimaliste. Rappresenta una metafora del viaggio sulla metropolitana di Brescia attraverso il racconto di paesaggi urbani immaginari con “un’elegante mascheratura iconica” su una parete del deposito “a tagliare e sagomare la decorazione illustrativa che rappresenta Brescia e la sua continua mobilità, attraverso le linee dinamiche e sinuose che descrivono la forma di un volatile immaginario”. L’estensione del progetto dal deposito arriva sui vagoni del convoglio decorati con la replica dell’opera d’arte che racconta i profili e gli scorci di Brescia

# Le stazioni dell’arte a Milano vedranno mai la luce?

Credits Urbanfile – Opera d’arte bambino nella M4

La metropolitana di Milano sembra rimasta a guardare. Dopo Napoli con le stazioni dell’arte, ora anche Brescia punta sul design. A dire il vero Metro4 Spa, che come concessionaria del Comune di Milano si occupa della progettazione, realizzazione e gestione dell’ultima linea metropolitana, aveva lanciato nel 2020 un bando dal nome Arte4 per interventi di natura creativa e artistica, sia permanenti sia temporanei, all’interno delle stazioni della linea. Da allora però tutto tace. Nell’immagine in alto un’idea del blog Urbanfile mostra come potrebbero trasformarsi le grandi pareti interne delle nuove fermate attraverso opere d’arte suggestive e evocative. 

Leggi anche: Con queste OPERE d’ARTE la M4 sarebbe uno SPETTACOLO: la proposta di UrbanFile

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura: L’UNICA METRO di Milano che NON ha la SOSTITUTIVA di NOTTE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

10 segnali che PADRONEGGI la METROPOLITANA di Milano

0
Ph. roegger

La metropolitana di Milano non è enorme, ma richiede comunque un certo grado di expertise per essere adoperata a dovere.

Non tutti sono in grado di destreggiarsi abilmente tra tornelli, biforcazioni e turisti.

10 segnali che PADRONEGGI la METROPOLITANA di Milano

metropolitana di milano

#1 Consideri il biglietto un oggetto da antiquariato. Usi solo il contactless. 

#2 Riesci a capire chi è lo sprovveduto che rallenterà l’uscita fin sulle scale mobili.

#3 Hai imparato a dribblare chi chiede l’elemosina con la freddezza di un gatto.

#4 Destreggiarsi nei cambi non è difficile, basta imparare 6 nomi: Cadorna, Duomo, Garibaldi, Centrale, Loreto e se proprio devi andartene dalla città anche Repubblica.

#5 Non ti capita mai di dire frasi come “dobbiamo scendere a Cordusio”. Tu dici “dobbiamo scendere tra quattro fermate“.

ph. Lwcy – pixabay

#6 Conoscere a memoria tutte le fermate della metro, colori e gli incroci non è niente. Chiunque abbia una mappa della metro può riuscirci. Tu conosci quali sono i varchi più vantaggiosi per riemergere in superficie.

#7 Per ogni stazione della metropolitana di Milano sai perfettamente quali sono le attrattive urbane limitrofe: ristoranti, locali, negozi.

#8 Nella tua testa i tragitti in metro sono suddivisi in base alle attività che puoi svolgere durante il tempo di percorrenza. Tratta breve: check dei social. Tratta media: controllo mail. Tratta lunga: lettura di un libro.

#9 Grandi conoscenze implicano grandi responsabilità. Ogni volta che scorgi un turista spaesato lo affianchi e lo aiuti a districarsi nel dedalo di colori della metro.

#10 La metro di Milano ti è così familiare che quando visiti una città straniera la prima cosa che fai è un viaggio in metro per fare i confronti.

#smailand

Continua la lettura con: Il mistero della metro viola sulla linea verde 

FRANCESCO BOZ

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La RINASCITA del PAESE FANTASMA diventato una grande meta TURISTICA

0
Credit: Ancient Origins

Una moderna storia di dignità e coraggio. La storia di un esodo silenzioso, della testardaggine di una comunità che non si arrende a un destino avverso.

La RINASCITA del PAESE FANTASMA diventato una grande meta TURISTICA

# La storia di Craco si ferma nel 1963

Credit: Pinterest

Parlare di insediamenti umani in una città fantasma è quasi il colmo, ma merita.
Le prime tracce risalgono addirittura all’VIII secolo a.C., poi Craco è stata a lungo sotto il regno bizantino. Bizantina è infatti molta della tradizione lucana, ed è una delle diversità più intriganti. 

La posizione geografica permette all’edificio più alto, la Torre Normanna, di godere di una meravigliosa vista e soprattutto sorveglianza militare su tutto il circondario. Per questo all’epoca di Federico II, Craco divenne un importante centro, con lo scopo di proteggere i territori circostanti. Nel 1276 divenne la sede di una università.
Una storia così ricca e affascinante si arresta all’improvviso. 

Il tempo si ferma nel 1963, quando una frana minaccia la maggior parte delle abitazioni: due edifici su tre risultano in pericolo. Un intero blocco di argilla, esteso mezzo chilometro lungo la collina, determina lo smottamento del paese a valle. Gli abitanti non hanno scelta e devono abbandonare il paese: si spostano così in località Craco Peschiera. Sembra così arrivata la parola fine per il comune di Craco, che da quel momento viene nominato Craco Vecchio o – con orgoglio dei crachesi- Craco Vero.

La mancanza dei cittadini ha trasformato Craco in un paese fantasma, consegnando la custodia del luogo ad un invisibile guardiano: il tempo.

# Il grande sogno: ritornare a casa

Credit: basilicataonmymind

Non è per niente facile sottrarre la terra ad una comunità. Il senso di appartenenza, la cultura e l’amore verso i luoghi d’origine, sono radici che non si possono “spostare”.
Certo i crachesi sono stati messi in salvo, ma molti di loro conservano un grande sogno: rientrare a Craco Vecchio e riabitare le loro case.

Lo smottamento, innanzitutto, è stato causato da lavori di infrastrutturazione. Negli anni ’70 un’alluvione ha aggravato le condizioni della frana, ma le varie amministrazioni non si sono mai arrese e hanno impiantato una serie di sensori per valutare eventuali movimenti della frana e della montagna, alla luce anche del considerevole fatto che Craco è situato in una zona ad alto rischio sismico.
Da lungo tempo i sensori segnalano una situazione stabile.

# Tutto si trasforma: la rinascita di Craco

Credit: comuniitaliani

Dopo aver affidato la propria città al tempo, gli abitanti di Craco hanno trovato come far rivivere i luoghi del cuore. 
Il centro storico è stato recuperato al meglio per trasformarlo in parco scenografico e laboratorio di ricerca sulle frane.

Nel 2015 Craco Vecchio è stato dichiarato sito di notevole interesse pubblico e intorno alla vita virtuale di questo paese fantasma sono nate una serie di attività culturali che riguardano la storia di Craco, prima e dopo gli insediamenti umani.

Craco Vecchio diventa così una meta turistica tra le più visitate di tutta la Lucania: non si contano cittadini stranieri che vengono a visitarlo.
Craco è uno dei paesi di maggiore interesse turistico, geologico e di studio, e il nome del paese si può trovare in cima ai risultati dei motori di ricerca, in almeno 5 ricerche diverse, anche in più lingue straniere.

Non solo. La città fantasma è diventata una delle location cinematografiche più suggestive e richieste dell’intera penisola italiana, grazie all’aspetto dei resti dopo la frana, formati dal nucleo del centro storico medievale.
Dal 1953 ai giorni nostri, sono stati ambientati a Craco Vecchio film come “La Lupa” di Alberto Lattuada, “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi, fino ad arrivare a “La passione di Cristo” di Mel Gibson del 2004.

Il paese che è stato spostato è l’esempio della creazione di valore e ricchezza dopo la tragedia più nera, di come creare economia con la rinascita dalle polveri di una frana, da una situazione probabilmente irrimediabile.

# Il video

In attesa di poter visitare Craco Vecchio di persona (qui potete anche dare un’occhiata alle golosità enogastronomiche tipiche di quel territorio movingitalia.it), ci possiamo godere il viaggio con questo video:

 

Continua la lettura con: Il paese PARANORMALE dove chi entra SPARISCE

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

PETTINAROLI, l'”artigiano della stampa”: la bottega più storica di Milano

0
Credits: @pettinarolimilano Pettinaroli

A Milano basta dire Pettinaroli e si pensa alle partecipazioni, alle carte da lettere, ai biglietti d’invito, carte geografiche, mappamondi e più in generale ad un pezzo di storia milanese. Pettinaroli & Figli è una vera e propria istituzione meneghina e, anche se con l’era del digitale la domanda è cambiata, rimane sempre nel cuore dei milanesi. Ecco allora la sua storia.

PETTINAROLI, l'”artigiano della stampa”: la bottega più storica di Milano

# Una storia lunga (quasi) quella della Galleria

Credits: @breradesigndistrict
Pettinaroli

Accanto alla nuova Galleria Vittorio Emanuele II, inaugurata solo quattro anni prima, nel lontano 1881, apre una cartoleria con annesso laboratorio di tipografia e legatoria. È l’inizio della storia della famosa bottega storica milanese Pettinaroli, apprezzata fin da subito da tutta la città. In un periodo di intenso sviluppo industriale, il negozio tipografico Pettinaroli sembra proprio quello che stanno cercando i meneghini, che si affidano alla bottega per realizzare carte pregiate dalle lavorazioni accurate, oppure comprare oggetti di cartotecnica.

# Vicini a un secolo e mezzo di attività

Credits: @pettinarolimilano
Pettinaroli

Gli inviti a comunioni, matrimoni ed eventi in generale dei milanesi iniziano ad avere tutti la stessa firma, quella di Pettinaroli. La prima fattura del negozio, che oggi la quarta generazione ricorda con orgoglio, è datata 2 ottobre 1881 ed è un ordine di cento biglietti da visita. Purtroppo la guerra e i vari traslocchi hanno fatto sì che qualche documento storico venisse perso, quindi sulla vera data di inizio di attività si è ancora incerti, ma si è sicuri comunque che Pettinaroli opera a Milano da ben 142 anni.

# L’arte della tipografia

Credits: @pettinarolimilano
Pettinaroli

Pettinaroli è sempre rimasto all’ombra della Madonnina, nonostante in tutti questi anni si è spostato più e più volte, fino a qualche hanno fa, quando apre in via Brera. Il primo trasloco avviene solo due anni dopo l’apertura della cartografia, da Via San Raffaele si sposta in Via Santa Radegonda. Nel 1959 cambia ancora location e arriva in Piazza San Fedele angolo Via Marino e poi, nel 2017, si trasferisce nella sua sede odierna in via Brera 4. Non è un caso che abbia scelto proprio il quartiere artistico e culturale della città per la sua nuova sede, Brera infatti sottolinea la vena artistica e artigianale di Pettinaroli. La tipografia è una vera e propria arte, che va seguita personalmente in ogni fase della lavorazioni. La bottega milanese realizza ancora le sue stampe esclusivamente a mano o con macchinari semi-automatici, l’artigiano è ancora fondamentale nelle lavorazioni: vengono infatti utilizzati i classici caratteri mobili tipografici in piombo affiancati uno ad uno.

# “Pettinaroli è simbolo di una certa milanesità”

Credits: @smithbranddesign
Pettinaroli

Come lo definisce Corriere Milano, Pettinaroli è simbolo di una certa milanesità, quell’eleganza discreta, minimal eppure inconfondibile, integra e tramandata di padre in figlio. Oggi c’è la quarta generazione a gestire la bottega F. Pettinaroli e figli, Francesco Junior apre ogni giorno il suo negozio ad eccezione della domenica. Un must del made in Italy apprezzato anche dai più grandi critici internazionali, che hanno parlato di Pettinaroli anche su giornali di spessore di Stati Uniti, Inghilterra, Francia fino ad arrivere in Giappone.

 

Continua la lettura con: Prima della RIVOLUZIONE FRANCESE c’era già questo NEGOZIO, il più ANTICO di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

TIKI BAY, il mare in città: la nuova “ISOLA DELLA POLINESIA” alle porte di Milano

0
#acquaworld - Ph. @milanomoms IG

In attesa del mare vero, accontentiamoci di quello artificiale. In arrivo a pochi chilometri da Milano. 

TIKI BAY, il mare in città: la nuova “ISOLA DELLA POLINESIA” alle porte di Milano

Tiki Bay Island

Non bastava l’unico parco acquatico al coperto d’Italia. Con la bella stagione l’Acquaworld di Concorezzo raddoppia, aprendo una vasta area esterna. A giugno viene inaugurata Tiki Bay, 10 mila metri quadrati di sabbia bianca e piante tropicali ispirati alle isole della Polinesia. 

# Le caratteristiche di Tiki Bay

Ma cosa c’è nella Tiki Bay di Milano? Un nuovo playground acquatico con una vasca di quasi 1.000 mq con acqua a 20 centimetri per sentirsi a mollo come su un atollo del Pacifico. Poi c’è una grande Torre d’Acqua: la “Maki Maki Tower”, da cui si può scendere da 6 scivoli immersi nella giungla tropicale. Non mancano spiagge stile oceano dove si trova anche “Kaora”, un’area con altre 4 tipologie di scivoli: un mini “magic cone”, un mini boomerang e 2 scivoli da cui ci si lancia su gommoni doppi. Completa il tutto una gigantesca spiaggia da 1.500mq di sabbia bianca.

# La spiaggia del Pacifico

Acquaworld – Ph. @benny.asia.margot

Per sentirsi come su un atollo del Pacifico, c’è la spiaggia con ombrelloni in paglia e grandi palme. Come punto di ristoro il Tiki Beach Bar, un chiringuito in legno. L’area relax è offerta da “Cabanas Paradise”: 3 pittoreschi gazebi in un’area ad accesso ristretto comprensivi di due vasche idromassaggio dedicate. Tiki Bay è la grande novità del 2023 di Acquaworld, il grande parco acquatico alle porte di Milano. 

Continua la lettura con: L’unico PARCO ACQUATICO al COPERTO d’Italia è a pochi minuti da Milano

MILANO CITTÀ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 


TLAPSE | Your Project in Motion