Disco verde per gli SCALI: via alla TRASFORMAZIONE di FARINI e SAN CRISTOFORO

Come verranno trasformati i due ex-scali

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Oma - Rendering San Cristoforo

Presentato il progetto al pubblico e agli investitori, avviata la fase di vendita delle aree. I prossimi passi e come verranno trasformati i due ex-scali.

Disco verde per gli SCALI: via alla TRASFORMAZIONE di FARINI e SAN CRISTOFORO

# Partita la vendita dei lotti di 360.000 mq dei due ex-scali

Credits Comune di Milano – Scali Farini e San Cristoforo

Il gruppo Ferrovie dello Stato ha ufficialmente dato il via al processo di rigenerazione dell’ex Scalo Farini e dell’ex Scalo San Cristoforo. Il 27 aprile 2023 ha infatti presentato al pubblico e agli investitori le potenzialità del progetto e fatto partire le procedure di vendita delle due aree. In totale sono 360.000 mq di terreni, dei quali 250.000 destinati a parco e il resto a residenze, attività artigianali e manifatturiere. La vendita dei lotti è prevista in tre fasi, con conclusione entro il 2024, a cui seguirà l’iter autorizzativo e poi la costruzione degli edifici e dei siti ecologici. 

Vediamo come verranno trasformati i due ex-scali.

# Lo Scalo Farini avrà un parco lineare, corridoi verdi, Limpidarium d’aria e il nuovo campus dell’Accademia di Brera

Masterplan OMA Scalo Farini

Lo Scalo Farini è quello più grande tra tutti quelli che verranno rigenerati nei prossimi anni a Milano. Il 65% dei 300.000 mq è destinata a verde con un lungo parco pubblico lineare attrezzato con servizi, 1034 alloggi a canone sociale e 500 appartamenti destinati all’edilizia convenzionata e libera. Anche le passerelle sopraelevate di collegamento, che andranno a ricucire i quartieri divisi dai binari, saranno dei veri e propri corridoi verdi rispetto ai semplici camminamenti previsti nel progetto originale.

Il masterplan realizzato da “Agenti Climatici” del team Omaprevede che la nuova configurazione dello scalo insieme al parco saranno in grado di raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l’aria dalle particelle più tossiche. Nello specifico lo Scalo Farini fungerà da Limpidarium d’aria con l’obiettivo di ridurre l’effetto “isola di calore” generata dalla città e di depurare l’aria.

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Oma – Parco Farini

Gli edifici attualmente presenti nello scalo verranno riqualificati e sono previsti: una promenade, una ciclofficina, una “corte aperta” per lo scambio culturale tra studenti, docenti e visitatori del quartiere, uno spazio eventi e concerti e un “Giardino d’Inverno” che ospiterà un’area per le startup. La costruzione di nuovi palazzi o grattacieli sarà valutata in base allo scenario del mercato immobiliare del momento.

Modello Campus delle Arti Accademia di Brera

All’interno di un edificio preesistente, riqualificato e rimodulato, troverà spazio il Campus delle Arti dell’Accademia di Brera su una superficie complessiva a regime di 15.000 metri quadrati che ospiterà 1.800 studenti. Quest’ultimo è al momento l’unica parte che vedremo realizzata nei prossimi anni, i lavori sono partiti nell’estate del 2022 e si dovrebbero concludere nel 2025.

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# Lo scalo di San Cristoforo sarà un mix di verde e acqua

Oma – Rendering San Cristoforo

L’intera superficie dell’ex scalo di San Cristoforo sarà invece a verde, come previsto all’Accordo di Programma, e la sua rigenerazione andrà a rinforzare il sistema ambientale del Parco Agricolo Sud e le relazioni con la nuova stazione di M4 e i quartieri Giambellino e Lorenteggio.

Oma – San Cristoforo

La funzione di filtro ecologico di questo scalo sarà demandata al Limpidarium d’acqua che, mediante un procedimento naturale, depura l’acqua e consente la creazione di piscine adatte alla balneazione e a nuove attività sportive all’aperto per milanesi.

Fonte: Il Giorno

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.