Home Blog Pagina 229

#61 – La CHIESINA ROSSA: il tesoro segreto della periferia di Milano

0
Credits: alfonsonapoliainiktes IG

Milano ha origini molto antiche, e le sue ricchezze storiche sono molteplici, dalla chiesa di Sant’Ambrogio al Castello Sforzesco passando per le porte della città. Ma non tutti conoscono il piccolo gioiello di periferia che si trova sul Naviglio Pavese.

La CHIESINA ROSSA: il tesoro segreto della periferia di Milano

# Un tuffo nel passato

Tra i resti medievali di Milano si può trovare una piccola chiesina nei pressi della Conca Fallata, a sud della metropoli, che dà il nome al quartiere che la ospita. Si tratta della Chiesina Rossa che prende il nome dalla colorazione dei suoi mattoni.

La piccola costruzione porta indietro nel tempo. Il luogo dove è costruita è rimasto nel passato, infatti la città è cresciuta intorno a lui, dimenticando la chiesa qualche metro sotto la strada che ora costeggia il naviglio. Non solo le origini di questa chiesina sono misteriose ma sotto di essa ci sono resti ancora più antichi della chiesa stessa, che vengono studiati ancora oggi per scoprire la loro origine e funzione. Oltre alla bellezza dell’architettura in sé e i segreti che racchiude, la chiesa si trova all’interno di un parco ricavato dalla ristrutturazione di un’antica cascina, la cui stalla è diventata una biblioteca.

Credits: miriambadalotti
IG

Leggi anche La leggenda della CHIESA del DIAVOLO dove si sposò Teodolinda 

# I segreti della chiesa Rossa

Le prime informazioni inerenti alla costruzione di questo gioiellino artistico risalgono al 1130 circa ma la datazione corretta potrebbe essere di qualche secolo precedente. I segreti che racchiude sono molteplici, infatti le sue pareti interne nascondono i resti di antichi affreschi datati in epoca altomedievale, e sotto le sue fondamenta si trovano resti di una antica villa romana e i suoi possedimenti, trasformati probabilmente in area sepolcrale in epoca longobarda, visibili tramite vetrate poste sul pavimento. A riportare queste bellezze artistiche all’attenzione del pubblico, ha contribuito un progetto del 2015 dell’università IULM di Milano, il cui intento era quello di promuovere una coscienza collettiva del proprio patrimonio di quartiere attraverso l’utilizzo di tecniche moderne, in questo caso l’audiovideo.

Credits: miriambadalotti
IG

Leggi anche La CHIESA a PIRAMIDE: la più strana di MILANO

# La vita nel quartiere

La storia della Chiesa Rossa attraversa tutta la storia milanese, da palude, a villa romana, da luogo di sepoltura longobardo, a chiesa cristiana, status che mantiene ancora oggi. Ad abitare la chiesa e la sua canonica è una piccola comunità di frati cappuccini, che hanno legato con la realtà sociale del quartiere e permettono diverse iniziative artistiche all’interno dell’edificio. La Chiesa condivide il soprannome con Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, posizionata poco lontano e molto più grande e recente, con essa condivide anche la popolazione del Quartiere Stadera, quartiere di case popolari e atmosfera periferica, a cui le comunità attorno alle due chiese portano aiuto e sostegno con iniziative culturali e distribuzione di beni primari.

Credits: fiorenza_preda, IG

Leggi anche La “VILLA TRISTE”: la CHIESA più NASCOSTA di Milano 

# Antico e nuovo

Credits: vltln1973
IG

La chiesina mantiene la sua bellezza medievale, grazie ai mattoni rossi e gli affreschi colorati. Al suo fascino contribuisce il parco che la circonda e la fontana costruita per ricordare la sua antica origine di “Santa Maria ad Fonticulum” (Santa Maria alla Fonte), che prendeva il nome dall’area acquatica di fianco alla quale è stata costruita. La costruzione tipicamente medievale contrasta la modernità della fontana e del parco ma ricorda l’antica origine di un quartiere milanese che un tempo era campagna. Si può ancora notare nelle case vicine: i portoni, infatti, sono infossati nel terreno e i vecchi camini ricordano la presenza di cascine, dove ora sono ricavati i piccoli appartamenti che accolgono una comunità multietnica e multiculturale.

 

Continua la lettura con: #62 – Alla scoperta dell’ICEBERG, la “MONTAGNA di GHIACCIO” di Milano

SARAH IORI

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

I 10 LAGHI più BELLI d’Europa: in classifica c’è anche la Lombardia

0
Credits: meteoweb

La classifica stilata da ecobnb vede nella TOP 10 due laghi italiani. Ma quale lago si aggiudica il primo posto in classifica?

I 10 LAGHI più BELLI d’Europa: in classifica c’è anche la Lombardia

#10 Lago di Eibsee, tra la foresta di conifere a due passi dal monte più alto della Germania

Credits: siviaggia.it

Il lago di Eibsee si trova in Germania ed è un vero e proprio paradiso d’acqua immerso tra il verde della foresta di conifere. Nella visita non ci si può perdere un viaggio in funivia con destinazione Zugspitze, la montagna più alta della Germania.

#9 Lago Kozjak, un parco nazionale dei laghi in Croazia con tanto di trenini panoramici

Credits: minube.it

Il lago Kozjak si trova nel complesso montuoso di Lička Plješivica, in Croazia, e fa parte dei 16 fiumi che, circondati dalle foreste croate, sono collegati tra loro da cascate mozzafiato. All’interno del parco è possibile sfruttare la presenza di trenini panoramici che ti permetteranno di visitare in lungo e in largo tutti i panorami che la natura ha da offrire. All’interno della riserva sono presenti ben 157 specie di uccelli, 20 tipi di pipistrelli, 321 spesi di farfalle, l’orso bruno, la lince e in fine i caprioli.

#8 Lago di Kerid, il centro del cratere d’Islanda

Credits: meteoweb

Nonostante le sue dimensioni, il lago di Kerid affascina i turisti per la sua posizione. Si trova in Islanda, in un territorio caratterizzato da ghiacciai e vulcani e giace sul cratere di un antico vulcano che ne colora i contorni. Il lago fa parte del Circolo d’Oro, un percorso di circa 300 km tra geyser e cascate. 

#7 Lago di Como, il fascino del “bel paese”

Credits: wsimag.com

Al settimo posto il primo lago italiano. Famoso in tutto il mondo, attira le celebrità hollywoodiane per i suoi scorci romantici e per i paesaggi che hanno la capacità di far innamorare ogni anno i turisti in visita. Tra le vittime di questa passione troviamo lo scrittore Flaubert, Einstein e i musicisti Rossini e Verdi. Tipica della zona è la sagra di San Giovanni, che si festeggia il 24 giugno quando dall’Isola Comacina partono fuochi d’artificio che si rispecchiano sulle acque del lago.

#6 Lago Saimaa, tra le isolette della Finlandia

Credits: beautytudine.com

Il lago Saimaa è lungo quasi 200 km e si immerge nella natura e alle foreste finlandese. A caratterizzarlo sono le numerose isole tra cui quella dove risiede un antico castello. Inoltre per gli amanti dello sport è possibile noleggiare una canoa o una barca per immergersi nel silenzio del lago e per riscoprire gli angoli più instagrammabili del mondo.

#5 Loch Lomond, la Scozia selvaggia e il giro in kayak

Credits: lochlomond-trossachs.org

Il Lago Loch Lomond è facilmente raggiungibile da Edimburgo  ma una volta arrivato ci si trova davanti a un panorama totalmente differente nel Parco Nazionale dei Trossach. Il lago è circondato da una natura selvaggia caratterizzato da una ricca fauna selvatica. Imperdibile è il giro in kayak attraverso le 30 isolette di Loch Lemond.

#4 Lago di Costanza, tra Germania, Austria e Svizzera

Credits: consigli.it

Ai piedi delle Alpi, incastonato tra tre stati, si trova il Lago di Costanza. Il terzo l’ago d’Europa attraversa la Germania, l’Austria e la Svizzera. Caratterizzato da vivaci città colorate, vigneti e paesaggi spettacolari, è imperdibile nella parte tedesca la Lindau, cittadina pittoresca in una piccola isola collegata alla terra ferma da due ponti.

#3 Lago di Garda, il più grande d’Italia

Credits: mostrabotero.com

Il Lago di Garda è una meta di turismo nazionale e internazionale caratterizzato da acque limpide e borghi mozzafiato. Il lago di trova tra Trentino, Veneto e Lombardia. Si può viaggiare in battello per scoprire alcune città come Sirmione, Malcesine, Riva del Garda o Sarlò, capaci di sorprenderti.

#2 Lago di Ginevra, tra Francia e Svizzera sbuca un borgo medioevale

Credits: trueriders.it

Il Lago di Ginevra si trova tra la Francia e la Svizzera. Su di esso si affacciano grandi città come Ginevra e Losanna. Il lago dalla forma di mezzaluna è circondato da vigneti terrazzati ma soprattutto dalle Alpi. Particolarmente attraenti sono il borgo medioevale di Yvoire, sulla sponda francese, o l’esperienza sullo storico battello a vapore, mezzo più comodo per visitare la vastità del lago.

#1 Lago di Bled, il simbolo della Slovenia

Credits: 10cose.it

Uno dei simboli della Slovenia e conosciuto in tutto il mondo per l’isoletta pittoresca con una chiesa al centro, è il Lago di Bled, in Slovenia. Dal castello sopra la cittadina di Bled è possibile ammirare l’acqua color verde smeraldo da immortalare con una macchina fotografica. Per soggiornare e visitare tranquillamento questo angolo di paradiso terrestre è possibile noleggiare un piccolo chalet di legno in un campeggio di lusso.

Continua la lettura con Le 7 CITTÀ di MARE più BELLE d’ITALIA

MARCO ABATE

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Il MISTERO dei LUCCHETTI disseminati sui PALI di MILANO: a che cosa servono?

0
Ph. melia.spam

“Perché ai pali, alle inferriate e ai tubi adiacenti ai condomini di Milano (marciapiedi) sono  agganciati migliaia di casseforti portatili?” Lo chiede melia.spam allegando una foto che pubblichiamo. Siamo andati alla ricerca della risposta. 

Il MISTERO dei LUCCHETTI disseminati sui PALI di MILANO: a che cosa servono?

In molti di noi li hanno notati. I lucchetti disseminati su pali e inferriate di Milano. In questo caso non c’entra il romanticismo, come i lucchetti attaccati sul Ponte delle Sirene al Sempione o ai Navigli per augurarsi un amore indissolubile. Il motivo in questo caso è molto più funzionale. 

Si tratta infatti di contenitori con una chiavetta interna. Una usanza nata dai surfisti per evitare di lasciare le chiavi della macchina presso bar o altri posti più rischiosi. Meglio invece questi dispositivi a combinazione dentro cui chiudono le chiavi dell’auto o della moto fintanto che sono in acqua. 

Un’abitudine nata tra i surfisti che si è diffusa a Milano. In questo caso la tecnica è utilizzata da possessori di moto o bici e da chi vuole tenere una chiave di riserva. Ma non solo questo. C’è chi utilizza questi dispositivi se deve andare a correre oppure per lasciare una chiave per b&b privi di reception. 

Qui di seguito le immagini di uno di questi dispositivi: 

Continua la lettura con: La ragazza che vive come negli anni Quaranta

MILANO CITTA’ STATO

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Video: A MILANO conviene essere UOMO o DONNA?

0

A Milano conviene essere uomo o donna per affermarsi nel mondo professionale? Scopriamo cosa pensano i milanesi del tema del Gender Gap.

Il nuovo video di Milano Città Stato. Iscriviti al canale su YouTube per i video esclusivi. In coda al video le risposte alla domanda “Che cosa ami di Milano?”

Interviste di Sabrina Falagna. Produzione di Silvia Arosio. 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

SILVIA AROSIO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

MILANO senza AUTOMOBILI: è possibile?

SICUREZZA a MILANO: i TRE LUOGHI più TEMUTI

FUGA da MILANO, in quale CITTÀ dell’HINTERLAND vorrebbero andare a vivere i MILANESIDove le MILANESI comprano ABITI di BUONA qualità a POCO PREZZO?Copertina Negozi

L’ESTATE a Milano all’inizio degli anni SESSANTA (a colori)

Le GRIDA nelle STRADE di MILANO (1973)

INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

Il TRAM di Milano che si crede una METRO

Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

Le STRADE SOLARI, la nuova VIA per il futuro di Milano?

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

M4 San Babila: MILANO prende il VOLO (foto e video dell’inaugurazione)

VOLANDO sui NAVIGLI di MILANO

Il Naviglio in secca

STAZIONE CENTRALE 1995, com’era trent’anni fa

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

CHRIS MARTIN (Coldplay) canta OH MIA BELA MADUNINA a San Siro

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

La PAURA fa 90. Una notte sulla “linea più pericolosa” di Milano

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

“Milano è la metafora dell’amore”

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Paninari a Milano

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

EMO & TRUZZI, i RAGAZZI di MILANO di VENT’ANNI FA

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

“RE NUDO”: la WOODSTOCK ITALIANA al PARCO LAMBRO. Dove è successo di tutto

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

NavigaMi, in CROCIERA a MILANO

Avvisi storici sul tram

Cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Spada (Assolombarda): «MILANO deve ALLARGARE i suoi CONFINI»

0
progetti milano citta stato
progetti milano citta stato

«Prima del 2014 questa era soltanto la città della finanza e della moda, ora è molto di più in tanti settori, praticamente è diventata Milano a 360 gradi». Queste le zone di luce. Ma esistono anche delle ombre sulla città: «Non va affatto tutto male, ma dobbiamo cogliere i motivi di malessere. Per esempio quello che riguarda i giovani, naturalmente attratti da una città che però, proprio per la spirale che lega investimenti, costi e prezzi, tende a essere sempre più cara». 

# Milano deve allargarsi a tre milioni e mezzo

 

Il vero tema sul tavolo secondo Spada è una battaglia a noi molto cara: «E poi c’è una questione strutturale, noi da sempre sosteniamo che Milano non possa essere una città da un milione e mezzo di persone ma deve allargarsi almeno a tre milioni e mezzo. Però ci scontriamo con una Città metropolitana che di fatto non è mai nata».

Che cosa c’entra il tema dei confini amministrativi di Milano con quelli di una città dei giovai? «Perché se si parla del caro affitti che penalizza i giovani, per esempio, una risposta potrebbe stare nello sviluppo della città, con politiche armonizzate su un territorio più ampio. Ma affrontare sfide simili servono poteri, persone e risorse economiche».

# Milano più grande è la grande priorità: serve un’alleanza

Non si tratta di un dettaglio: «Di certo è una priorità per il futuro, dobbiamo rendere la città più grande, più collegata, più omogenea». Anche «se Milano si svuota di persone e di risorse è un problema per tutti».

Per realizzare questa priorità il Presidente di Assolombarda propone una grande alleanza trasversale alla politica e alla società, in cui le imprese del territorio possano essere il principale traino, in qualità di «“custodi della città”. Perché questa deve continuare a essere la città del fare. Come disse l’arcivescovo Ariberto da Intimiano: “Chi sa lavorare venga a Milano e chi viene a Milano è un uomo libero”. E le imprese sono i custodi di questa libertà».

La Milano dei tre milioni di abitanti. Con i confini estesi alla città metropolitana. Con poteri e risorse all’altezza dei tempi. Una vera città stato europea. Per l’alleanza noi ci siamo. Da quando questa testata è nata. 

Fonte: Corriere della Sera

Continua la lettura con: Carrozzone Lombardia: la regione va divisa in due

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

 

STOCCOLMA vieterà le auto a BENZINA e DIESEL a partire dal 2025

0
Stoccolma

La prima città in Europa a bannare le auto a combustione fossile è Stoccolma. 

STOCCOLMA vieterà le auto a BENZINA e DIESEL a partire dal 2025

Ph. GLady

# Accesso in 20 isolati di Stoccolma vietato ad auto diesel o benzina

Secondo Bloomberg, la capitale svedese ha presentato un piano per vietare le auto a benzina e diesel in una parte della città a partire dal 2025: il divieto avrà inizio in un’area di 20 isolati attorno al polo finanziario e commerciale della capitale, afferma il rapporto.

Stoccolma ammetterà in tali aree solo “auto elettriche, alcuni camion ibridi e veicoli a celle a combustibile”, afferma il rapporto, citando le regole riportate da SVT che saranno presentate a metà settimana.

# La prima in Europa

Stoccolma si appresta così a diventare la prima tra le principali capitali ad imporre un divieto su una scala mai vista prima. La proposta supera gli sforzi di città come Parigi, Atene, Madrid e la stessa Milano, che hanno in agenda il divieto per le auto diesel. Supera anche Londra che ha implementato misure come le zone a basse emissioni, dove i conducenti di veicoli con motore a combustione più vecchi sono tenuti a pagare una tariffa giornaliera per l’accesso al centro città. Tuttavia, il primo ministro britannico Rishi Sunak ha ritardato il piano del governo britannico di vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel fino al 2035.

Riguardo alle altre città in Europa, Bruxelles ha vietato il traffico automobilistico non essenziale e non locale in 10 strade del centro città a dicembre.  Nella capitale norvegese, Oslo, nota per l’adozione dei veicoli elettrici, l’agenzia municipale per l’ambiente ha raccomandato l’introduzione di una zona a emissioni zero nel centro città. Inizialmente, nel 2025, l’obiettivo sarebbe quello dei trasporti pesanti e dei camion, per poi estendersi alle automobili nel 2027.

Stoccolma

# La vendita di auto elettriche non decolla in Svezia

La misura non dovrebbe modificare di molto la vita per i cittadini di Stoccolma: la città ha una rete metropolitana che copre l’intero territorio e nelle zone centrali le automobili costituiscono già un’eccezione. 

Non si sa ancora se invece rilancerà le vendite di veicoli elettrici in Svezia che, anche per il rallentamento dell’economia, stanno registrando una crisi. Mobility Sweden ha recentemente abbassato le sue previsioni per il 2023 per le nuove immatricolazioni di veicoli elettrici dal 40% al 35% delle immatricolazioni totali. Lars Stromgren, un parlamentare locale responsabile della politica del traffico, ha dichiarato a  Bloomberg:  “Vogliamo creare un ambiente di vita migliore per le persone che vivono e lavorano qui”.

Fonte: Bloomberg

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

RISCHIO CONTO SALATO per il CONTACTLESS nelle “Free Exit”: quanto costa dimenticarsi di passarlo all’uscita?

0
Credits automoto - Contactless

Dal 2018 sulla metropolitana di Milano è possibile pagare il biglietto in modalità contactless. In questo modo si evitano le code alle biglietterie automatiche e di stampare biglietti cartacei, ma si pone un problema nel caso dei tornelli con uscita libera. In questi casi il contactless può trasformarsi in conto salato. Vediamo perchè. 

RISCHIO CONTO SALATO per il CONTACTLESS nelle “Free Exit”: quanto costa dimenticarsi di passarlo all’uscita?

# Il pagamento contactless è attivo dal 2018 nella metro milanese

Il pagamento del biglietto della metropolitana tramite modalità contactless è attivo a Milano dal 2018. Passando la carta di credito, bancomat o gli smartphone con app di pagamento installata è possibile passare dai tornelli senza fermarsi nelle biglietterie automatiche e evitando di stampare biglietti cartacei. In questo modo l’accesso ai binari è più semplice e rapido. Anche per uscire dalla metro occorre passare lo strumento di pagamento sul pos dei tornelli abilitati per concludere il viaggio e vedersi addebitare la tariffa prevista. Cosa si deve fare in caso di tornello con la scritta “free exit”?

# La pena? Il pagamento della tariffa massima prevista per raggiungere la stazione più lontana 

Credits automoto – Contactless

Dal 2016 al 2018 sono stati anche progressivamente bloccati quasi tutti i tornelli in uscita dalla metropolitana, che si possono aprire solo timbrando il biglietto, strisciando l’abbonamento o passando la carta di credito o bancomat. Gli unici tornelli a rimanere aperti sono quelli nelle stazioni troppo affollate nelle ore di punta o quelli troppo vicini alle scale per la salita dai binari. Nel primo caso si leggerà solamente la dicitura “accesso libero” nel display del tornello, nel secondo caso è apposto anche un’adesivo giallo con la scritta “free exit“.

Dai tornelli con questa scritta si potrà quindi uscire senza obliterare nuovamente biglietto o abbonamento, ma non tutti sanno che è obbligatorio “timbrare” per chi ha scelto la modalità contactless all’inizio del viaggio. La pena è il pagamento della tariffa massima prevista per raggiungere la stazione più lontana da quella in cui si è entrati in metropolitana.

# La comunicazione di Atm potrebbe essere migliorata

Domande e risposte sul contactless sul sito Atm

Secondo logica per determinare la tariffa di un viaggio, che sia in metropolitana o in autostrada, il sistema che gestisce i pagamenti deve essere a conoscenza del punto di partenza e del punto di arrivo dell’utente. Sul sito di Atm, nella sezione “Viaggia con noi – Contactless, domande e risposte”, è indicato il funzionamento in caso di tornelli a uscita libera: “in metropolitana, ricordatevi sempre di passare la carta sia per entrare sia per uscire dai tornelli, anche nelle stazioni dove l’uscita è libera.” 

La comunicazione di Atm a riguardo si esaurisce però qui. Nei tornelli non è indicato in alcun modo l’obbligo di passare la carta in caso di tornelli a uscita libera sotto la dicitura “free exit”, nemmeno nel percorso dalle scale ai tornelli e su tutti quei tornelli che solitamente solo bloccati ma che diventano liberi nelle ore di punta. Proviamo a immaginare uno straniero o un turista che legge la scritta libera uscita, passerà la carta o uscirà dalla metropolitana senza farlo? Oltre al costo inaspettato ci sarà anche una pessima figura per Milano. 

Continua a leggere con: COLORARE le LINEE di AUTOBUS di Milano per INDIVIDUARLI anche a distanza?

FABIO MARCOMIN

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

 

#62 – FUGGIRE a BEREGUARDO: come il piccolo paese si sta rivelando PIÙ ATTRAENTE di MILANO

0
Ph. ilpointerkaboom1971 IG

Quello che è successo negli ultimi tre anni ha stravolto il modo di vivere di molte persone e, grazie anche alla possibilità di fare smartworking, si è registrata una fuga dalla metropoli verso centri ritenuti più a misura d’uomo. Il piccolo comune nel pavese è uno di quelli che ha mostrato la crescita più alta di residenti. Scopriamo i segreti del suo successo.

FUGGIRE a BEREGUARDO: come il piccolo paese si sta rivelando PIÙ ATTRAENTE di MILANO

# La pandemia ha accelerato la fuga dalle città. Ma nel milanese svetta Bereguardo: +7% di crescita di residenti nell’anno della pandemia

Credits: giornaledisicilia.it

Secondo l’analisi dei bilanci demografici mensili Istat riportati da Il Sole24ore la pandemia da Covid-19 ho provocato un crollo dei trasferimenti nelle grandi città, e una fuga dalle stesse per chi già ci viveva, mentre mare, lago e hinterland attirano nuovi residenti. Il dato complessivo relativo alle grandi città mostra una riduzione del 2,4% degli abitanti di cui solo nell’ultimo anno lo 0,7%, le iscrizioni anagrafiche sono calate in media del 23% e le cancellazioni dell’8,7%.

Le uniche due eccezioni fino al 2020 erano state Bologna e Milano rispettivamente con una crescita del 2,3% e del 4,1% dei residenti, con quest’ultima che aveva superato la soglia di 1,4 milioni. Nel corso del 2020 hanno però entrambe perso cittadini. Una tendenza che invece fuori Milano non è stata ovunque la stessa. Anzi. 

Il comune di Bereguardo in provincia di Pavia, nel parco naturale della Valle del Ticino, è uno di quei comuni che durante la pandemia ha registrato una delle crescite più consistenti di nuovi residenti: +7%. Andiamo alla scoperta dei suoi segreti.

# Il “Belriguardo”: la natura incontaminata tra Milano e Pavia

Credits: antoniomartija IG – Ponte delle Barche di Bereguardo

Il nome del paese deriva da “Belriguardo”, l’appellativo dato da Luchino Visconti al Castello che trasformò in residenza nel ‘300. Il borgo agricolo di Bereguardo ha poco più di 2600 abitanti e si trova in una zona collinare molto bella dal punto di vista naturalistico, dista da Pavia solo 15 km e 30 km da Milano. Immerso nel Parco Naturale del Ticino, per raggiungerlo da ovest occorre attraversare un ponte di barche sul fiume Ticino: un manufatto antico, ideato e realizzato dai cinesi, utilizzato poi dai persiani, dai greci e dai romani fino a oggi.

Credits: realdannalessandro IG – Castello Bereguardo

# Il Castello Quadrato 

Da vedere appunto il Castello Visconteo, più volte ristrutturato, conserva ancora la facciata del ‘400 ed è circondato dai ben visibili resti dell’antico fossato. La sua pianta è quadrata, ma mancando interamente l’ala nord presenta oggi un’insolita struttura a U. Iniziato come detto da Luchino Visconti, fu ampliato da Bernabò Visconti nel suo progetto di rafforzamento dello stato di Milano. Presumibilmente utilizzato soprattutto come residenza estiva e villa di piacere, oggi ospita il Municipio e la biblioteca comunale.

# Anche Bereguardo ha il suo Naviglio

Credits: raffaella_rogledi IG – Approdo Naviglio a Berguardo

Nei pressi del Castello scorre il naviglio di Bereguardo realizzato per volontà di Francesco I Sforza duca di Milano tra il 1457 e il 1470.

Credits: wikipedia.org – Naviglio di Bereguardo

Il corso d’acqua è lungo 19 km si stacca dal Naviglio Grande all’altezza di Castelletto di Abbiategrasso, e si dirige verso sud, raggiungendo il Ticino, nel quale sfocia al ponte di Bereguardo.

Continua le lettura: La gita più bella #63 – Perché SANKT MORITZ è così amata dai milanesi? 7 MERAVIGLIE UNICHE della perla dell’Engadina

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/11

#62 – Alla scoperta dell’ICEBERG, la “MONTAGNA di GHIACCIO” di Milano

0

L’edificio è diventato in poco tempo uno dei più fotografati nel milanese. Scopriamo le sue caratteristiche tecniche e come è stato realizzato.

Alla scoperta dell’ICEBERG, la “MONTAGNA di GHIACCIO” di Milano

# Cucinella ha firmato il nuovo padiglione dell’Ospedale San Raffaele

Credits Urbanfile – Iceberg lato

I lavori per la costruzione del padiglione per il nuovo Polo Chirurgico e delle urgenze I.R.C.C.S. dell’Ospedale San Raffaele di Milano, a firma dallo studio di Mario Cucinella Architects, si sono conclusi nel 2021 e a fine settembre 2022 è avvenuto il trasferimento del Pronto Soccorso. L’investimento complessivo di oltre 50 milioni di euro da parte del Gruppo San Donato ha consentito di ampliare gli spazi del polo ospedaliero.

Il nuovo edificio, in via Olgettina nel quartiere di Cascina Gobba, è stato realizzato con materiali e soluzioni sostenibili come l’utilizzo della luce naturale convogliata anche nei collegamenti sotterranei con il resto dell’ospedale.

# Un edificio iconico di 40.000 mq soprannominato “Iceberg” per la sua somiglianza a una montagna di ghiaccio

Un nuovo edificio iconico a Milano, soprannominato “iceberg” per la sua somiglianza a una montagna di ghiaccio, al centro del complesso ospedaliero tra i prestigiosi in Italia. La struttura occupa una superficie di 40.000 mq e si compone di “due grandi elementi complementari sul piano architettonico e funzionale: la piastra tecnica, che ospita le funzioni ospedaliere più importanti come il nuovo pronto soccorso, e la parte alta, all’interno della quale sono collocati i reparti di degenza, gli studi medici e gli ambulatori.”

Credits barbysca70 IG – Iceberg San Raffaele Milano

L’involucro dell’edificio è stato progettato puntando alla sostenibilità grazie all’utilizzo “di tecnologie e materiali ecosostenibili, come le lamelle esterne frangisole in ceramica in grado di disintegrare le particelle di smog, al pari di quaranta alberi, e preservare il calore, abbattendo i consumi energetici del 60%” e svolgendo quindi una doppia funzione bioclimatica.

# Un andamento curvilineo con spazi per le degenze anche negli angoli

Credits francescobiacca IG – Iceberg San Raffaele

Tutto l’edificio si sviluppa in pianta con un andamento curvilineo. In questo modo la piastra tecnica riesce ad assicurare flessibilità alle attività ospitate e garantire immediata accessibilità ai percorsi, mentre la torre è accogliente e sinuosa. Un altro elemento che caratterizza la struttura sono le ampie superfici vetrate in corrispondenza degli angoli dell’edificio, dove trovano spazio dei soggiorni comuni per le degenze.

 

Continua la lettura: Luogo nascosto #63 – La CLASSIFICA dei 7 LUOGHI più STREGATI di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il TOUR degli UMARELL: il trenino che porta a vedere i CANTIERI di Milano

0
Da video milanotoday

L’iniziativa del Municipio 6 per gli appassionati dei cantieri: un percorso in 20 tappe su una locomotiva elettrica per immaginare la Milano del futuro. 

Il TOUR degli UMARELL: il trenino che porta a vedere i CANTIERI di Milano

Sono diventati una vera e propria icona urbana. Gli “umarell”, come vengono definiti gli anziani che usano trascorrere le loro giornate presso i cantieri con la classica posa delle mani dietro la schiena e lo sguardo indagatore. Un’icona urbana di cui esistono ormai anche dei caratteristici pupazzetti colorati.

Ora gli umarell hanno un modo più comodo per assistere ai lavori in corso. Il Municipio 6 ha infatti messo a disposizione un trenino elettrico che fa il tour dei cantieri, compresa una guida che descrive le opere pubbliche in costruzione.

“In collaborazione con l’associazione ‘I Gelsi Milano’ abbiamo pensato di portare gratuitamente gli umarèll in giro per i quartieri di Giambellino, Bande Nere e Lorenteggio – spiegano Fabrizio Delfini e Francesca Gisotti, assessori all’Urbanistica e al Welfare del municipio 6, a MilanoToday -. È un’iniziativa rivolta a una figura che qui da noi è un vero e proprio mito, ma che è nata anche per far conoscere il territorio a tutti i cittadini, spiegando loro come sta cambiando la nostra città. Perché lo spirito dell’umarèll in fondo è proprio questo: essere curiosi dei cambiamenti e vedere come le cose intorno a noi si modificano con il tempo. È un qualcosa che da un lato ti mette un po’ di nostalgia, ma dall’altro ti trasmette anche speranza per il futuro”.

Da video MilanoToday

Fonte: MilanoToday

MILANO CITTA’ STATO

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

Molte AUTO IBRIDE pagheranno l’AREA C?

0
Credits alvolante - Auto ibrida

Sta arrivando il nuovo balzello per l’ingresso nella Cerchia dei Bastioni: il ticket aumenta del 50% a fine ottobre. Ma non finisce qui. In futuro potrebbe prospettarsi una beffa per chi è in possesso di auto considerate poco inquinanti.

Molte AUTO IBRIDE pagheranno l’AREA C?

# Dal 30 ottobre il ticket aumenta del 50%

Credits cheautocompro.it IG – Area C

L’accesso all’Area C al momento è consentito in modo gratuito a tutti i possessori di auto elettriche e ibride, con alcune eccezioni. Tutte le altre, dai benzina Euro 3 e dai diesel Euro 6 a salire, devono pagare il ticket di ingresso che dal 30 ottobre subirà un aumento. Il prezzo passa infatti da 5 euro a 7,50 euro, con un incremento quindi del 50%. Presto però anche molti possessori di auto ibride dovranno pagare.

Leggi anche: AREA C, AREA B, PARCHEGGI: le novità in arrivo con l’AUTUNNO

# Si abbassa ancora la soglia di emissione consentita per le auto ibride?

Credits alvolante – Auto ibrida

Sempre meno auto ibride potranno entrare e circolare gratis in Area C. Poco alla volta anche le auto rientranti nella categoria di quelle poco inquinanti pagheranno il ticket. Un processo iniziato già il 30 settembre 2022 quando l’esenzione per autovetture classe M1 (fino a 8 posti a sedere) ibride è stata limitata a quelle con contributo emissivo di CO2 >100 g/Km. Dall’1 ottobre 2023 è scattato il pagamento per tutti gli autoveicoli ibridi diversi dalle autovetture (M2, M3, N1, N2, N3), mentre per il futuro in è probabile un ulteriore abbassamento del limite di emissione di CO2 dei veicoli classe M1 ibride a 80g/km o addirittura 60 g/km

Fonte: automoto.it

Continua la lettura con: Il MUNICIPIO 1 alza le BARRICATE: “in centro DIVIETO di INGRESSO alle auto dei NON RESIDENTI”

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

EFFETTO METRO sulla CASA: le NUOVE FERMATE che hanno fatto AUMENTARE di più i PREZZI

0
Credits _zhangaoxuan_ IG - Metro nel condominio

Dove passa la metro i prezzi delle case crescono di più che nelle zone senza fermate. Si sa. Ma quanto sono aumentati quelli attorno alle stazioni delle ultime linee metropolitane ce lo rivela l’analisi del Centro Studi di AbitareCo.

EFFETTO METRO sulla CASA: le NUOVE FERMATE che hanno fatto AUMENTARE di più i PREZZI

# Crescita del 35-40% dei prezzi dove passa la metro (+10% rispetto alle altre): entro 500 metri dalla fermata

Credits: @ior_leibler_photography Metro Milano

Dove passa la metro i prezzi delle case crescono di più che nelle zone senza fermate, un fenomeno che si registra addirittura già quando il tracciato di una linea è definito ma ancora non operativo. Nell’arco degli ultimi 5 anni, dal 2019 ad oggi, i prezzi medi al mq di un’abitazione sono saliti del 35%-40% rispetto al 30% della media cittadina. I dati provengono da un’analisi del Centro Studi di AbitareCo che hanno confermato anche come l’impatto positivo di una nuova metropolitana sia duraturo nel tempo anche se meno sensibile e in misura diversa tra i vari quartieri. L’effetto è molto più evidente se la fermata è al massimo a 500 metri da casa, se prima della costruzione i mezzi di superficie erano inadeguati e se viene ridotta la distanza dal centro. Ma quali sono le singole fermate che hanno visto crescere di più il prezzo delle case?

# Sulla M4 è la zona attorno alla futura fermata San Cristoforo a registrare l’aumento maggiore, sulla M5 è Monumentale

Impatto M4 e M5 sull’andamento dei prezzi delle case

Se come spiega Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi, questi fattori hanno fatto in modo che “l’effetto metro sui prezzi è stato molto più marcato per le prime due linee della metropolitana, la rossa e la verde” anche se le ultime due linee M4 e M5 hanno registrato aumenti considerevoli. 

Le nuove denominazioni delle stazioni delle linea blu

La prima vede la zona attorno alla stazione ancora in costruzione di San Cristoforo FS, attesa per l’autunno del 2024, registrare la crescita maggiore: +41,5%. A influire in questo caso anche l’avvio dei lavori del nuovo progetto residenziale del BoscoNavigli di Stefano Boeri. La realizzazione di progetti urbanistici è infatti una delle altre variabili che incidono sull’aumento dei valori immobiliari.

Sul podio della M4 anche l’area attorno alle future fermate di Sant’Ambrogio e California rispettivamente con un +33,2% e +31,2%. Attorno al 30% anche Coni Zugna con 30,3% e Santa Sofia con 29,6%.

Tracciato M5

Per la M5 troviamo la zona della fermata Monumentale al primo posto con un +40,1%, a seguire Zara con +39,9% e Marche con +39,8%. A percentuali simili anche Garibaldi FS e Isola rispettivamente con +39,6% e +38,8%.

Fonte: Milano Finanza

Continua la lettura con: La SCOMMESSA M6: le ZONE dove INVESTIRE in IMMOBILI sul percorso della LINEA ROSA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

#63 – Perché SANKT MORITZ è così amata dai milanesi? 7 MERAVIGLIE UNICHE della perla dell’Engadina

0
Credits badruttspalace IG - Badrutt’s Palace

Perla delle Alpi incastonata a 1822 metri di altitudine, questa piccola località a soli 50 km dai confini con l’Italia è da decenni una meta obbligata per la borghesia milanese e non solo. Scopriamo perché.

Perché SANKT MORITZ è così amata dai milanesi? 7 MERAVIGLIE UNICHE della perla dell’Engadina

#1 Centro termale dalla fine dell’800

Credits iamchabba IG – Terme Sankt Moritz

Sankt Moritz è nata e si è sviluppata come centro termale agli inizi dell’800 e ancora oggi immergersi nelle acque ricche di ferro della zona è un appuntamento unico, in estate come in inverno. Le terme si trovano nella parte bassa del paese, Saint Moritz Bad, al Kurhaus.

#2 Un lago scenografico su un altopiano spettacolare

Credits anntraveldiaries IG – Lago di Sankt Moritz

Da una città dell’acqua a un paese sull’acqua. I milanesi non possono che sentirsi a casa in un villaggio di montagna su un altopiano in riva a un lago. Sia in estate, con i suoi bei colori vivaci, sia forse ancora di più in inverno, quando ghiaccia il piccolo lago di Sankt Moritz è scenografico e assume dei contorni fiabeschi. Inoltre sulla sua superficie scintillante si pattina, si fanno corse coi cavalli, la famosissima gara White Turf e si gioca a cricket. D’inverno sulla distesa bianca si individuano le sagome di persone che lo percorrono a passeggio. 

#3 Emblema del lusso in stile british

Credits FeJo4711-pixabay – Carlton Hotel 5 stelle Sankt Moritz

Una delle località turistiche più antiche ed esclusive d’Europa, perla delle Alpi incastonata a 1822 metri di altitudine, è da sempre emblema del lusso. Si è affermata come destinazione per le vacanze d’élite durante il secolo scorso, grazie al boom degli sport invernali, ha ospitato ben 2 edizioni delle Olimpiadi. Un lungo elenco di hotel di super lusso, boutique d’alta moda e ristoranti stellati. Pochi sanno che furono gli inglesi all’inizio del secolo scorso a renderla una icona internazionale. Era il luogo infatti dove gli aristocratici che provenivano da oltremanica sostavano prima di proseguire per le località sul mare in Italia e in Francia. Gli inglesi hanno forgiato il luogo, realizzando i primi impianti sportivi, tra cui lo skeleton che serviva ad allenare i militari, e organizzando i primi club esclusivi, il cui accesso ancora oggi è quasi impossibile. 

#4 Regina degli sport invernali

Credits julia.dizhak IG – Piste da sci Sankt Moritz

Sankt Moritz è una meta ideale anche per praticare molti tipi di sport: bicicletta, mountain bike, vela, canoa. A dettar legge però sono gli sport invernali: hockey sul ghiaccio, pattinaggio, bob, curling, ovviamente sci grazie a 350 km di tracciati e sci di fondo, senza scordare lo snowpark. La prima pista di bob e di skeleton fu ralizzata proprio qui. Esiste anche una pista nera per gli amanti della slitta

#5 Il casinò nel Grand Hotel Des Bains

Credits andrea.grazioli1992 IG – Sankt Moritz Casinò

Il Casinò nel Grand Hotel Des Bains è famoso per essere il più alto della Svizzera, a oltre 1.800 metri di altitudine. Un luogo imperdibili pe gli amanti del gioco d’azzardo, ma anche per chi vuole ammirare una location d’epoca e lussuosa.

#6 La pasticceria Hanselmann, il paradiso dei dolci

Credits leonessaribelle IG – Pasticceria Hanselmann

La storica Pasticceria Hanselmann, finemente decorata con i suoi interni che richiamano l’arredamento tipico della Belle Époque, è nata nel 1894 ed è una vera e propria istituzione a Sankt Moritz. Gestito dalla stessa famiglia da quattro generazioni questo paradiso dolci è una tappa da non farsi assolutamente mancare. Altro luogo iconico è l’Hotel Salastrains, con la vista mozzafiato sulle montagne. 

#7 Il viaggio per arrivarci a bordo del Bernina Express

Credits Peggychoucair-pixabay – Bernina express

La soluzione perfetta per arrivare da Milano a Sankt Moritz è recarsi in auto o in treno fino a Tirano e poi salire a bordo del treno rosso del Bernina Express. Nelle due ore mezzo di viaggio per arrivare a destinazione si attraversano dei paesaggi da favola, soprattutto se c’è la neve, tra dirupi, montagne e laghi che si possono ammirare grazie alle enormi vetrate dei vagoni. L’arrivo a Sankt Moritz è uno spettacolo da lasciare a bocca aperta. La ferrovia è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco

Leggi anche: Il TRENINO ROSSO: la NOSTRA FERROVIA delle ANDE (VIDEO)

 

Continua la lettura con: #64 – VAL D’INTELVI: un’isola tra i LAGHI (a un’ora da Milano)

FABIO MARCOMIN

 

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

#63 – La CLASSIFICA dei 7 LUOGHI più STREGATI di Milano

0
Credits: flawlesslife.com

Andiamo alla scoperta del lato oscuro, magico e stregato di Milano, in queste 7 tappe.

La CLASSIFICA dei 7 LUOGHI più STREGATI di Milano

#7 Il simbolo di Milano: il drago che si nutriva di bambini

biscione

Anche il simbolo di Milano ha la sua storia. Secondo la leggenda, in epoca medievale esisteva un drago di nome Tarantaso, che abitava in una grotta vicino al lago Gerundo, che a quei tempi bagnava un’area compresa tra Lodi e Milano. Il drago si nutriva di bambini e aveva un fiato pestilenziale, che era ritenuta la causa della febbre gialla. Dopo vari tentativi, Uberto Visconti riuscì ad uccidere il drago. Il capostipite della casata volle celebrare la sua impresa con uno stemma che raffigurasse quel gesto eroico: un biscione con un bambino in bocca.

Leggi anche: il mostro del lago Gerundo

#6 Porta Nuova e il fantasma della figlia illegittima di Bernabò Visconti

Credits: paranormale.com

Tra i cortili di Santa Radegonda e Porta Nuova, si dice che si aggiri il fantasma di Bernardina, figlia illegittima di Bernabò Visconti. La ragazza fu costretta dal padre a sposare un uomo che odiava, vietandole così di vivere con il cortigiano che amava. Scoperto l’adulterio, il padre la rinchiuse in una delle due torri che sorreggono le arcate di Porta Nuova, che oggi non ci sono più, e la lasciò morire di fame.

#5 La colonna del diavolo, “memoria” della lotta con Sant’Ambrogio

scultureAnche Sant’Ambrogio ha due leggende dovute alla presenza della colonna del Diavolo. Questa colonna, di età romana, ha due fori. Qui Sant’Ambrogio lottò contro il diavolo, che causò i due fori. Secondo la prima leggenda una mattina, nel cortile della basilica di Sant’Ambrogio, il santo milanese incontrò il diavolo, che cercò di convincere sant’Ambrogio a passare al maligno, ma senza successo. Il santo gli diede un calcio per cacciarlo dalla basilica, ma così colpì la colonna con le corna, che si conficcarono producendo i due buchi.. Il diavolo restò conficcato nella colonna per un giorno, poi sparì attraverso i due buchi creando così un varco per l’inferno.

Seconda l’altra leggenda, il diavolo, cercando di trafiggere il santo con le corna, finì invece per conficcarle nella colonna. Dopo aver tentato di divincolarsi, il demonio riuscì a liberarsi e, spaventato, fuggì. Secondo la leggenda, se ci si avvicina ai fori della colonna si sentirà odore di zolfo e appoggiando l’orecchio alla pietra si possono sentire i suoni dell’inferno.

Leggi anche: Il DIAVOLO è a Milano: i luoghi dove si può trovarlo

#4 La “Dama velata” nel Parco Sempione

Credits: it.blastingnews.com – La Dama Velata

Nel Castello Sforzesco si trovano tanti fantasmi delle dame che vi hanno vissuto come Isabella d’Aragona, Bianca Sforza e la strega Isabella da Lampugnano. Secondo la leggenda però, se camminate nel parco e sentite profumo di violetta, potreste incappare nella Dama Velata. Secondo la leggenda, una donna vestita di nero con un velo sul viso irretisce gli uomini e li porta nei luoghi più nascosti del parco. Il risultato è la pazzia con l’innamorato che vagherà per il parco per tutta la vita alla ricerca del bellissimo fantasma.

Leggi anche: 7 STORIE curiose del CASTELLO SFORZESCO

#3 Carlina, il fantasma del Duomo

Se pensate di sposarvi in Duomo state attenti perché potrebbe comparire nella vostra foto di nozze un fantasma! Carlina abitava a Schignano, vicino a Como, dove le giovani spose dovevano vestirsi di nero per evitare che i feudatari del luogo pretendessero lo ius primae noctis. 

Quando si sposò con Renzo andarono in viaggio di nozze decisero a visitare il Duomo di Milano salendo sul tetto. Era ottobre, c’era molta nebbia, e Carlina, che prima di sposarsi si era concessa a un giovane straniero ed era rimasta incinta, corse verso la Madonnina per chiedere perdono per il suo tradimento, ma per la scarsa visibilità cadde nel vuoto. Il suo corpo non fu mai ritrovato.

Leggi anche: I 5 FANTASMI più terrificanti di Milano

#2 Piazza Vetra tra streghe e la colonna infame

Piazza Vetra, vicino a San Lorenzo, un tempo era un luogo malfamato, dove vivevano i “vetraschi”, giovanissimi lavoratori che utilizzavano il vetro per grattare i panni e poi conciarli. Proprio nella piazza venne prima eretta una croce, poi la statua di San Lazzaro, il santo che assiste alla sofferenze. E sempre in questo luogo venne adibita un’area per la tortura dei condannati e per la loro esecuzione e successivo rogo. Prima delle esecuzioni, i processi per stregoneria avvenivano in Sant’Eustorgio e successivamente a Santa Maria delle Grazie.

Nel 1327 inizia la vera e propria caccia alle streghe da parte della Chiesa, tramite l’Inquisizione. Il 26 maggio 1390 viene processata e bruciata in Piazza Vetra la prima strega: Sibillia Zanni arrestata per stregoneria da parte dell’inquisitore di Sant’Eustogio fra’ Beltramino di Cernuscullo. Il 4 marzo 1617 tocca a Caterina de Medici, accusata di stregoneria e di aver tentato di avvelenare il nobile senatore Luigi Melzi d’Eril. Per la sua esecuzione venne eretto per la prima volta un palco, per dar modo al pubblico di assistere allo strangolamento che precedeva il rogo.

colonna infame

Qui fu anche condannato il barbiere Gian Giacomo Mora e il suo amico Guglielmo Piazza, che vennero giustiziati il 1° agosto 1630. Mora, che aveva il negozio proprio in piazza, era stato accusato di essere un untore e di diffondere la peste e proprio in questo luogo venne eretta la “Colonna infame”. La sentenza prevedeva anche l’abbattimento della casa-bottega di Gian Giacomo Mora, lo spazio poi occupato dalla colonna infame a memoria perpetua delle punizioni che sarebbero toccate a chi si fosse macchiato della colpa di essere un untore. Fu poi demolita nel 1778 durante l’amministrazione austriaca di Maria Teresa d’Austria.

Leggi anche: La COLONNA INFAME: la tragica fake news che segnò la storia di Milano

#1 San Bernardino alle Ossa, costruita sui resti di un antico cimitero

Credits: flawlesslife.com

Situata in Piazza Santo Stefano, vicino all’Università degli Studi, San Bernardino alle Ossa è stata costruita sui resti di un antico cimitero. Quando si entra, l’impatto iniziale è di una chiesa come tutte le altre, ma proseguendo la visita nel corridoio di destra, si arriva all’ossario e tutto ad un tratto l’atmosfera cambia. Sedersi per qualche minuto sulle panche poste all’interno è d’obbligo per assaporarne la storia. Le decorazioni delle pareti e delle colonne infatti sono proprio quello che sembrano: miriadi di teschi e ossa umane incastonate nelle nicchie e sul cornicione.

Ma di chi sono tutte queste ossa? Le ossa provengono principalmente dai malati deceduti in ospedale, dai frati della chiesa, da aristocratici e canonici della basilica di Santo Stefano. La costruzione dell’ossario di San Bernardino alle Ossa è merito dei Disciplini, la confraternita che gestiva il complesso durante il medioevo. Il nome Disciplini derivava dalla loro regola di vita basata sull’autoflagellazione. Anche il loro culto dei morti era molto particolare, con i corpi dei confratelli che venivano mummificati lentamente nel putridarium sotto la chiesa. Si possono ancora vedere le scale che portano ai sotterranei da una griglia posta nella sala.

Secondo la leggenda, sulla sinistra dell’altare dell’ossario giace lo scheletro integro di una bambina. La notte di Ognissanti, il 2 novembre, questa prende vita e, insieme agli altri scheletri, dà inizio a una danza dei morti. Se volete organizzare la visita, l’ossario è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00, mentre il sabato dalle 9.30. Domenica chiuso.

Continua la lettura: #64 – C’è una STRASBURGO da FIABA tra le corti nascoste di MILANO

MILANO CITTÀ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Su MILANO girerà una RUOTA PANORAMICA?

0
Ruota panoramica

Sono quasi 15 anni che a Milano si discute su un’attrazione presente da tempo in molte metropoli del mondo. In realtà un tempo c’era: alle Varesine insieme al Luna Park dove è stata smantellata per far spazio al nuovo quartiere di Porta Nuova. Vediamo come sarebbe e quando potrebbe entrare in funzione.

Su MILANO girerà una RUOTA PANORAMICA?

# Il primo tentativo nel 2009, il secondo in vista di Expo 2015

credits: biapri.58 IG

Nel 2009 ci fu il tentativo dell’allora Assessore al decoro Urbano, Maurizio Cadeo, di far costruire una ruota panoramica all’Arena Civica. Dopo l’approvazione della Soprintendenza e la vittoria del bando da parte della Wonder Wheel di Fulvio Pelucchi, già concessionaria della giostra con cabine di Gardaland, il ricorso al Tar di Europark Milano di Trebino ha fatto propendere per il ritiro della gara. La successiva proposta di una ruota nella Fossa dei serpenti al Parco Sempione non era gradita ai residenti.

Un secondo tentativo arrivò da parte della giunta Pisapia, per avere la ruota in tempo per Expo 2015, ma in questo caso fu stato il Consiglio di zona 1 a non volerla. Nel 2022 l’idea è venuta a Vittorio Sgarbi, attuale sottosegretario alla Cultura del governo, bocciata dal Sindaco Sala. 

# Il nuovo progetto

Credits Andrea Cherchi – Porta nuova dall’alto

Una nuova proposta arriva da Riccardo Trebino di Europark (il lunapark all’Idroscalo), colui che aveva fatto ricorso per il bando del 2009 e che già nel 2022 ha provato a installare una ruota panoramica in Gae Aulenti ma, nonostante l’accordo con la socierà Big Spaces che gestisce lo spazio commerciale della piazza e collabora con Coima e Biblioteca degli alberi, il Comune di Milano non ha mai rilasciato l’autorizzazione.

La ruota sarebbe alta 32 metri, una base di oltre 200 metri quadrati e avrebbe un disco rotante con 24 cabine e 3mila led multicolore che può caricare 144 passeggeri. L’idea era di installarla dietro al Castello Sforzesco ma l’area non è più utilizzabile per questo tipo di attrazione in base alle indicazioni della Soprintendenza. Il problema è che non ci sarebbero spazi adeguati e disponibili per posizionare una struttura di questo tipo, dentro il centro storico, per 2 mesi consecutivi. Riccardo Trebino spiega a Dossier di Milano Today che “queste attrazioni devono stare dove passano i turisti” perché in periferia gli incassi non sarebbero sufficienti a coprire i costi per lo scarso afflusso di persone.

# Quando potrebbe entrare in funzione

Ruota panoramica

Al momento è in corso una trattativa con il Comune di Milano. Giovedì 12 ottobre c’è stato un primo incontro con i tecnici comunali per ragionare su spazi e caratteristiche della ruota a cui dovrebbe seguirne uno con l’assessore competente. L’obiettivo è installare e fare entrare in funzione l’attrazione entro Natale e aprirla solo nel periodo delle feste con parte del ricavato andrebbe alla Cbdin, una onlus che sostiene l’Istituto neurologico infantile Carlo Besta. Almeno per due mesi, Milano potrebbe allinearsi alle altre metropoli mondiali come Vienna, Londra, Singapore, Las Vegas, Hong Kong e Dubai. Rimanendo in Italia ci sono già diverse città che in alcuni periodi dell’anno mettono a disposizione questa attrazione, ad esempio a Rimini, Genova, Ancora, Bari. 

Dopo che quella del Luna Park delle Varesine è stata smantellata definitivamente, la nostra città avrà nuovamente una ruota panoramica?

Continua la lettura con: La GRANDE ONDA si alza su MILANO: le IMMAGINI e i tempi per l’INAUGURAZIONE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il VIDEO del giorno. Il SUPERMERCATO senza cassa: come funziona

0

Come funziona un supermercato senza cassa e senza personale? Questo video dalla Svizzera ce lo mostra. Potrebbe funzionare anche da noi?

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

 

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

MILANO senza AUTO, è POSSIBILE?

SICUREZZA a MILANO: i TRE LUOGHI più TEMUTI

FUGA da MILANO, in quale CITTÀ dell’HINTERLAND vorrebbero andare a vivere i MILANESIDove le MILANESI comprano ABITI di BUONA qualità a POCO PREZZO?Copertina Negozi

L’ESTATE a Milano all’inizio degli anni SESSANTA (a colori)

Le GRIDA nelle STRADE di MILANO (1973)

INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

Il TRAM di Milano che si crede una METRO

Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

Le STRADE SOLARI, la nuova VIA per il futuro di Milano?

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

M4 San Babila: MILANO prende il VOLO (foto e video dell’inaugurazione)

VOLANDO sui NAVIGLI di MILANO

Il Naviglio in secca

STAZIONE CENTRALE 1995, com’era trent’anni fa

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

CHRIS MARTIN (Coldplay) canta OH MIA BELA MADUNINA a San Siro

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

La PAURA fa 90. Una notte sulla “linea più pericolosa” di Milano

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

“Milano è la metafora dell’amore”

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Paninari a Milano

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

EMO & TRUZZI, i RAGAZZI di MILANO di VENT’ANNI FA

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

“RE NUDO”: la WOODSTOCK ITALIANA al PARCO LAMBRO. Dove è successo di tutto

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

NavigaMi, in CROCIERA a MILANO

Avvisi storici sul tram

Cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

#64 – C’è una STRASBURGO da FIABA tra le corti nascoste di MILANO

0
credit: Filomena Schiattone

Un’altra delle bellezze nascoste di Milano: un angolo fiabesco, una piccola Strasburgo. Ma dove si trova?

C’è una STRASBURGO da FIABA tra le corti nascoste di MILANO

Milano come una fiaba di Andersen. Ormai è risaputo che le cose più belle a Milano o svettano evidenti nel cielo, oppure si nascondono tra i vicoli e i cortili nascosti. Questa è una di quelle cose che appartengono all’ultima categoria: le bellezze meneghine che restano segrete a moltissimi turisti ma non solo, anche a tantissimi milanesi. Un angolo di città in cui l’atmosfera si fa improvvisamente fiabesca e anche i grandi possono tornare per un secondo bambini, rivivendo quelle sensazioni Nord Europee che si vivono attraverso i racconti di Andersen. Ma dove è possibile visitare questa piccola Strasburgo fiabesca?

# Una sorpresa inaspettata tra le mura di una palazzina Liberty

credit: tripadvisor.it

Con tutte queste restrizione imposte dalla pandemia, i musei sono ormai chiusi da mesi e agli amanti delle nuove scoperte, come me d’altronde, non resta che girovagare per la città in cerca di soprese inaspettate. Ecco, Via Enrico Toti 2 è davvero una di quelle sorprese che non ti aspetti ma che poi non vedi l’ora di raccontare ai tuoi amici e postare sui social. L’esterno inganna facilmente gli ingenui passanti, infatti l’edificio in cui la corte si nasconde – la Residenza Vignale – appare come una delle tante palazzine in stile Liberty disseminate per la città.

# C’era una volta… un principe austriaco innamorato di una bella milanese

credit: Filomena Schiattone

La facciata infatti combina elementi liberty milanesi, come ad esempio i putti, con delle decorazioni austriache. E anche questa, come tante altre fiabe, inizia con “C’era una volta”. C’era una volta un principe austriaco che si era innamorato così follemente di una giovane milanese da voler a tutti i costi risiedere nella sua stessa città. Preso dal desiderio il principe incaricò due famosissimi architetti –  Gattermayer e Adolf Loos – di costruire un palazzo per lui e per la sua servitù.

# Il fiabesco giardino. Una passeggiata a Strasburgo o un viaggio tra i libri di Andersen?

credit: Filomena Schiattone

Ma a contrastare l’eleganza delle zone destinate ai regali c’è il fiabesco giardino, che in origine era il luogo in cui risiedeva la servitù. Quando si supera la zona principale della Residenza e si entra nel cortile, si viene proiettati in un’altra dimensione: le finestre a golfo, la scuderia, gli intagli in legno scuro e le piante rampicanti, teletrasportano tutti i visitatori tra le vie di Strasburgo, mentre gli amanti della fantasia vincono un viaggio nei libri di Andersen.

Ad oggi è possibile non solo visitare la Residenza Vignale ma anche affittarla, visto che è una location esclusiva in cui poter organizzare eventi, matrimoni e meeting aziendali. Indubbiamente è perfetta come scenografia per i giorni speciali, ma qual è la cosa più bella di questo giardino segreto? Rendere favolosi anche i giorni ordinari.

 

Fonte: Residenza Vignale

Leggi anche: Luogo nascosto #65 – La Statua della Libertà è un PLAGIO! L’originale è a Milano

ROSITA GIULIANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

#64 – VAL D’INTELVI: un’isola tra i LAGHI (a un’ora da Milano)

0
Ph. Maurizio Moro

Un’isola tra i laghi. Questa la Val d’Intelvi, valle di color smeraldo che è circondata dal lago di Como e il lago di Lugano (fino a Porlezza). Si tratta della valle più prossima a Milano: a poco più di un’ora da Milano, raggiungibile sia passando da Como per la parte bassa, che dalla Svizzera per la parte più in alto, a Lanzo. Una valle che ha furoreggiato tra i milanesi fino agli anni Settanta e che presenta straordinari motivi di interesse. Vediamoli assieme con le spettacolari foto di Maurizio Moro

VAL D’INTELVI: un’iso la tra i LAGHI (a un’ora da Milano)

Curiosa la sua forma, quella di una Y rovesciata che ben si abbina con la più celebre Y del lago di Como. Ideale per una gita o per un week end, questa valle presenta notevoli attrazioni, spesso più note ai vicini svizzeri che agli italiani. Vediamole. 

#1 Sighignola: il Balcone d’Italia

 
Ph. Maurizio Moro

Il “Balcone d’Italia” è una terrazza naturale panoramica con una vista spettacolare sul nostro paese e sul Canton Ticino. Si trova in cima al Monte Sighignola e segna il confine tra Italia e Svizzera a 1.320 metri d’altezza. Ha ricevuto questo soprannome per il fatto di essere situato ancora in territorio italiano: la linea di confine esatta è tracciata tra le due Nazioni è posta su due terrazze differenti dove si trovano le rispettive bandiere. Si raggiunge da Lanzo d’Intelvi. 

I panorami che si possono ammirare da questa terrazza, nelle giornate limpide, vanno dal Ceresio al Lago di Lugano sul quale sorge, fino alle vette alpine di oltre 4.000 metri come il Monte Rosa e il Monte Cervino. 

Leggi anche: Il balcone d’Italia

#2 Erbonne: il borgo dei contrabbandieri

Ph. Maurizio Moro

Il borgo è un mix tra case in pietra e la pace delle Alpi che si raggiunge in auto oppure attraverso due diversi sentieri. 
Visitando i vicoli del borgo ci si imbatte nelle antiche case in pietra, un bellissimo lavatoio e l’osteria. Erbonne vive intorno ai pochi residenti, cinque in tutto, la vita si svolge intorno all’osteria. È questo l’elemento che conferma che il tempo, qui, si è fermato. Come nella Milano dei Corpi Santi, è l’Osteria del Valico che regola la vita del borgo, dona ristoro ai viandanti e, per l’ottima cucina, attira anche qualche curioso da fuori.

Per la posizione di confine e per le caratteristiche di facilità che presenta la mulattiera che porta in cima, Erbonne è stata in passato un luogo che prosperava per i contrabbandieri. 
Tra gli anni ’30 e la fine degli anni ’70 a Erbonne c’era la caserma della Guardia di Finanza a presidiare il territorio. Chiusa nel 1977, lo spazio è diventato il Museo del Contrabbando.

#3 Il Monte Generoso

Ph. Maurizio Moro

Altro punto di confine tra Italia e Svizzera è il monte Generoso, la vetta più alta che supera i 1.700 metri. Dal versante italiano si arriva solo a piedi con un percorso ad anello. Sul versante svizzero invece c’è una storica ferrovia a cremagliera che arriva quasi in vetta. Sulla vetta si trova un hotel con un ristorante panoramico . Il nuovo ristorante panoramico, chiamato “fiore di pietra”, progettato dall’architetto Mario Botta, molto rinomato nel Canton Ticino. 

#4 Schignano: il sentiero delle espressioni

Ph. Maurizio Moro
 

L’arte non è solo nei musei. A volte, la si può trovare camminando e facendo trekking in mezzo a un bosco.

Le sculture sono ricavate dai tronchi del bosco, riproducono creature misteriose ma benevole ed espressive, che riproducono tutta la gamma delle emozioni: dalla gioia alla sorpresa. Ci sono anche creature molto enigmatiche e che incutono timore, in modo da rendere il viaggio nel sentiero più simile ad un’avventura fiabesca che non alla sola escursione sportiva.

Alla fine del percorso si giunge su un punto panoramico mozzafiato dove si assiste alla congiunzione dei due rami del lago di Como. 

In cima al sentiero delle espressioni – ph. Maurizio Moro

#5 Pigra e la funivia a picco sul lago

Ph. Maurizio Moro

Per arrivare agli ottocento metri di Pigra si può prendere l’auto da San Fedele d’Intelvi, il centro più grande della valle, oppure da Argegno si può salire con la storica funivia, che in cinque minuti supera un dislivello di 540 metri e una pendenza del 71%. Aggrappato alla montagna, Pigra si affaccia sul lago in uno dei più ampi panorami del Lago di Como. La vista spazia dal primo bacino al gruppo delle Grigne fino ai monti dell’alto lago.

#6 Eremo di San Zeno

Ph. Maurizio Moro

E’ un po’ il simbolo della valle. L’unico punto che si vede da Dizzasco a Lanzo d’Intelvi. Domina al confine tra Schignano e Cerano, soprattutto di notte, quando viene illuminato dalle luci. Si tratta di un eremo non aperto al pubblico tranne che in occasioni speciali. Sulla sua origine ci sono varie versioni che si perdono attorno all’anno mille. L’origine più quotata è che sia stato costruito come atto di devozione alla Madonna in seguito al salvataggio durante una tempesta. Paradosso vuole che proprio nel ventesimo secolo sia stato distrutto durante un forte temporale che lo incenerì con un fulmine. Ricostruito, è meta di visite che meritano sia per il fantastico panorama che per il particolare sentiero che si snoda lungo la piramide naturale su cui è stato costruito. 

Ph. Maurizio Moro

#7 I sentieri e i rifugi

Ma il principale motivo per cui si viene nella Val d’Intelvi è per immergersi nella natura: percorrendo i numerosi sentieri, rifiatando negli splendidi alpeggi e rifocillandosi nei numerosi rifugi. Luogo ideale per fare movimento. Trekking e bici la fanno da padroni. E per i meno amanti dei dislivelli, si può passeggiare nel territorio di Lanzo ad ammirare le numerose ville in stile liberty in buona parte opera di milanesi. Che hanno scelto la valle più prossima a Milano come sede di villeggiatura fino ai primi anni Ottanta. 

Continua la lettura con: La gita più bella #65 – Mergozzo: il LAGO più PULITO d’EUROPA a un’ora da Milano

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Una CENTRALE NUCLEARE a MILANO? Ecco dove si potrebbe COSTRUIRE

0
Centrale nucleare a Milano

La proposta del Ministro Salvini: costruire un impianto nucleare a Milano per risolvere i problemi energetici della città. Nel caso si trasformasse in un progetto concreto dove potrebbe essere realizzata? Abbiamo provato a immaginarlo. 

Una CENTRALE NUCLEARE a MILANO? Ecco dove si potrebbe COSTRUIRE

# La proposta del Ministro Salvini

Credits attualita_e_politica IG – Salvini

Il ministro Salvini non è nuovo a cambi di opinione e a proposte un po’ fantasiose. Però la sua ultima dichiarazione riguardo la possibile costruzione di una centrale nucleare a Milano sta scuotendo l’opinione pubblica milanese. 

Costi e i tempi non sono certi ovviamente in un Paese come l’Italia e Milano non fa eccezione, nel quale per terminare una qualsiasi opera pubblica spesso si dilatano i tempi a dismisura e si decuplicano i costi preventivati. Anche per opere non certo faraoniche come il tratto mancante di corsia preferenziale della linea 90/91. (Qualcuno ha notizie?)

Però proviamo a immaginare che la proposta sia autentica: dove si potrebbe realizzarla?

Leggi anche: La “PREFERENZIALE SCOMPARSA” tornerà alla luce. A un PREZZO RECORD

# Inaugurazione nel 2032 insieme agli Europei di Calcio?

Credits: Andrea Cherchi – Stadio San Siro

Si vocifera che la data di fine lavori della nuova centrale nucleare meneghina con “reattore di ultima generazione”, (miglioria tecnologica che il ministro saprebbe benissimo spiegarci quali caratteristiche tecniche lo differenzierebbero dai precedenti reattori), potrebbe essere il 2032, anno che vedrà Sicilia e Calabria collegate dal ponte sullo Stretto, dal completamento della TAV Torino Lione e anno durante il quale si svolgeranno gli Europei di calcio congiunti tra Italia e Turchia.

Ipotizziamo che i lavori per la costruzione della nuova centrale, superati iter burocratici, psicopandemie, rimpasti di governo, proteste di movimenti ambientalisti, governi tecnici e altri pastrocchi dovessero davvero iniziare, i cantieri dovrebbero poi soprattutto scontrarsi con agguerriti comitati di quartiere contrari alla sua costruzione e soprattutto contrari ad ospitarne le scorie radioattive… Anche se almeno queste potremmo mandarle a Roma, dove tanto nel 2032 la spazzatura accumulata sarà così tanta che qualche sacco di residuo nucleare non farà certo la differenza.

# Dove costruire la nuova centrale

Credits badtaste.com – Centrale Springfield

Resta però da chiarire l’aspetto più importante” dove costruire la nuova centrale modello Springfield”. Ecco alcune proposte:

  • La CENTRALE-STADIO, al posto del vetusto e inutilizzato Stadio di San Siro. Ampio spazio, zona pianeggiante, disponibilità di acqua (esiste una fonte termale proprio li accanto) e soprattutto un modo per rendere operativo il vecchio stadi ormai abbandonato da tutti. Una centrale-stadio potrebbe meravigliare il mondo.
  • In AREA C, in pieno centro Milano. Dove già nella seconda meta dell’ 800 si ospitava la prima centrale termoelettrica d’ Europa! Tra i tanti vantaggi la possibilità che diventi un’attrazione turistica alla pari del Duomo o del Castello, e il poco traffico automobilistico che agevolerebbe il passaggio di mezzi per la sua costruzione. Così all’ingresso dell’area dei privilegiati oltre ai cartelli di divieto e alle telecamere posizioneranno dei cartelli con il simbolo del nucleare. Sarebbe soprattutto un modo per dimostrare che non è vero che gli abitanti del centro sono egoisti e pensano solo ai loro privilegi.
  • A PONTE LAMBRO o in qualche orrendo quartiere periferico dopo averlo in buona parte spianato. Primo fra tutti Ponte Lambro vista anche la somiglianza urbanistico architettonica con la ucraina Pripyat (ma ce ne sarebbero altri come Grattosoglio e Quarto Oggiaro), una  zona orrenda, da anni in attesa di un vero recupero, lontano dagli occhi dei milanesi che in gran parte non sanno nemmeno dove si trovi e soprattutto abitato da gente povera della cui opinione non importa a nessuno.
  • A CASA di SALVINI. Un’altra opzione, la più apprezzata dalle opposizioni, potrebbe essere sotto la casa del Ministro che darebbe il segnale di essere forse il primo politico italiano che mette l’interesse del Paese al di sopra del proprio.

Resterebbe da pensare a quale nome darle, Centrale nucleare San Siro o Centrale Greta. In ogni caso, una volta ultimata e funzionante, pretendiamo bollette a costo zero, rimborsi per rifare facciate delle case, la piantumazione di 1 miliardo di alberi oltre ad aree attrezzate per la nidificazione delle cicogne e aree cani perfettamente pulite ed attrezzate.

Continua la lettura con: Il COMUNE non deve essere un’AGENZIA IMMOBILIARE

ANDREA URBANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le STRADE del VINO a poca distanza da Milano

0
valtellinaofficial IG - Via dei Terrazzamenti

Tra natura, storia, cultura, buon cibo e vino di alta qualità. Scopriamo quali sono.

Le STRADE del VINO a poca distanza da Milano

#1 La Via dei Terrazzamenti della Valtellina

valtellinaofficial IG – Via dei Terrazzamenti

La Via de Terrazzamenti collega Morbegno a Tirano, in piena Valtellina, dove si distribuiscono oltre 950 ettari di vigne distribuiti su circa 2.500 chilometri di terrazzamenti. L’arte della costruzione dei muri a secco della Valtellina nel 2018 è stata riconosciuta come patrimonio mondiale tra i beni immateriali da parte dell’Unesco, mentre i terrazzamenti sono stati inseriti nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici.

Gli itinerari di questo percorso sono perfetti per gli amanti del trekking e delle passeggiate gastronomiche. Sono infatti 40 i punti di sosta attrezzati, tra cui Grumello, Sassella, Inferno, Maroggia e Valgella, dove riposarsi e e degustare uno dei vini prodotti nella zona.

#2 La strada del Franciacorta

Credits decanter IG – Franciacorta

La strada del Franciacorta a circa 1 ora da Milano si snoda tra le colline di Brescia e il Lago d’Iseo, con grandi e folti vigneti e circa 70 cantine dove sorseggiare le bollicine lombarde. Si può fare tappa in cantine vecchio stile o in quelle più moderne dove degustare piatti locali accompagnandoli a uno degli spumanti più conosciuti e pregiati d’Italia. Tra le più famose Berlucchi, la prima della Franciacorta a produrre metodo classico e Ca’ del Bosco.

Per accontentare la voglia di cultura e storia ci sono i borghi medievali, partendo da Erbusco con il castello oggi inglobato nelle antiche dimore e Palazzo Lechi, un elegante e imponente palazzo della seconda metà del secolo XVI con giardino all’italiana, per finire ad Adro, che conserva ancora splendidamente le mura di difesa trecentesche.

#3 L’itinerario del vino lungo i Colli Morenici

elena_casarini_ IG – Colli Morenici

Spostiamoci nei pressi del Lago di Garda. Qui si snoda un itinerario del vino lungo i Colli Morenici, ideale per chi usa la mountain bike, con stradine che portano fino a Mantova. Si possono assaggiare i vini ad Indicazione Geografica Tipica Alto Mincio e Provincia di Mantova o Doc Garda e Doc Garda Colli Mantovani sostando nei vigneti e nelle cantine lungo il fiume Mincio. Tra i borghi che meritano una visita ci sono Cavriana con Villa Milla Siliprandi, oggi sede del museo archeologico dell’Alto Mantovano, Monzambano e il suo castello e il centro agricolo di Ponti Sul Mincio.

#4 Strada del vino di San Colombano e dei Sapori Lodigiani

Credits: @barbysca70
vigneti San Colombano al Lambro

A San Colombano al Lambro troviamo l’unico vino DOC di Milano. Completamente accerchiata dalle province di Pavia e Lodi è l’unica enclave (o exclave) della Città Metropolitana di Milano dalla quale dista circa 22 chilometri a sud-est. Si tratta di un piccolo borgo di poco più di 7.000 abitanti da dove parte un percorso lungo 120 chilometri che arriva fino a Lodi, per un viaggio enogastronomico dai sapori decisi dove al vino si possono affiancare i salumi e formaggi tipici della zona come la famosa raspadura lodigiana.

Leggi anche: San Colombano, il “VINO di MILANO” sulla collina con vista della Madonnina

#5 Tra le colline dell’Oltrepò pavese

credits: @boscolonghino

A soli 40 minuti da Milano c’è l’Oltrepò Pavese. Tra le sue colline si possono trovare numerose cantine che offrono degustazioni guidate dove poter deliziare il palato assaggiando il Pinot Nero, questa è una una delle prime zone a livello mondiale per la produzione di questo vino, ma anche Riesling, Barbera, Sangue di Giuda, Bonarda, Croatina e Moscato. In abbinamento per completare il percorso enogastronomico possiamo trovare invece il salame di Varzi, il pane di Stradella, il Miccone (un panino fritto), la torta di Mandorla e la Formaggella di Menconico.  

Oltre a questo vale pena godersi la natura con scorci rilassanti e suggestivi attraverso itinerari attrezzati fra fiumi e campagna. Tra questi, il più famoso conduce all’eremo di Sant’Alberto, un’oasi di spiritualità e silenzio vicino a una falesia panoramica con vista meravigliosa sulla Valle Staffora.

Leggi anche: La “Piccola Toscana vicino a Milano”: inglesi innamorati dell’OLTREPÒ PAVESE. Queste cose lo rendono unico al mondo 

Fonte: Deejay.it

Continua la lettura con: La STRADA del PROSECCO: in viaggio sulla più antica via del vino d’Italia

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion