La nuova FRONTIERA per Milano: la METROTRANVIA ad IDROGENO?

Il primo progetto che potrebbe essere fatto a Milano

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il primo tram ad idrogeno (Cina)

L’idrogeno sarà, insieme all’elettricità, la soluzione ecologica della mobilità.

La nuova FRONTIERA per Milano: la METROTRANVIA ad IDROGENO?

Mentre le batterie permetteranno il passaggio dai motori termici a quelli elettrici per le auto, con conseguente annullamento dell’inquinamento, soprattutto in città, per i grandi mezzi di trasporto, non basteranno i kwh delle batterie, ma si richiederà molto di più.

Il di più lo fornirà l’idrogeno che, per combustione con l’ossigeno, genera energia ed acqua come prodotto residuo della combustione. Sarà impiegato per i grandi mezzi, TIR, treni e navi che possono sopportare il peso dei serbatoi di idrogeno ad alta pressione e delle celle a combustibile per la reazione. Ma a che punto siamo con l’utilizzo di questo combustibile pulito?

Idrogeno in Italia: TIR e treni

Treno all’idrogeno. Credits: radiolombardia.it

Da qualche anno circolano in Italia 12 TIR a idrogeno con 1000 km di autonomia.
Le Ferrovie Nord Milano hanno ordinato ben 14 treni ad idrogeno alla Alstom che sono stati consegnati nel 2023, basandosi sull’esperienza di un treno che da circa tre anni circola in Germania con 600 km di autonomia.

Ed ora, perché questo interessa Milano?

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La prima metrotranvia alimentata ad idrogeno da Cologno a Vimercate?

Da innumerevole tempo si discute del prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate, senza successo perché l’analisi dei costi/benefici è negativa.
E allora perché non pensare ad una metrotranvia che corra in superficie su sede propria alimentata ad idrogeno?
L’eliminazione della linea aerea di contatto ripaga l’acquisto dei treni necessari alla tratta.
La tecnologia disponibile è sicura, il tempo di ricarica dei serbatoi è di circa 15 minuti per una percorrenza di almeno 400 km, i tempi di esecuzione dell’opera sono ridotti rispetto ad una soluzione tradizionale.

Come risolvere il punto critico: la produzione di idrogeno

Milano è una città che non ha paura del nuovo e questo è il momento di investire in una modalità avanzata di trasporto.
Certo, rimane il problema della produzione di idrogeno. Ora, l’idrogeno, detto grigio, è ottenuto dal metano o idrocarburi con il difetto di generare anidride carbonica in rapporto 10:1. 10 tonnellate di anidride carbonica per 1 tonnellata di idrogeno.
Ma l’idrogeno può essere prodotto per elettrolisi dell’acqua, detto blu, benché a costi elevati, 45 kwh per 1 kg di idrogeno: 1 kg di gasolio vale circa 13 kwh.
L’espandersi delle energie rinnovabili, in particolare l’energia eolica o quella idraulica, comportano un eccesso di produzione di notte, causa i bassi consumi.
Appunto, l’eccesso può essere impiegato per l’elettrolisi per la produzione di idrogeno.
 

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FRANCO NICETI

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Franco Niceti
Franco Niceti, di anni 81, sposato con un figlio e un nipote, laureato in ingegneria chimica a Genova nel 1963, con vasta esperienza in logistica per una importante multinazionale nel mondo della chimica, giunto a Milano subito dopo la laurea, ho immediatamente apprezzato il pragmatismo milanese unito ad una aperta disponibilità ai rapporti sociali.

2 COMMENTI

  1. Mi sembra un’ottima idea quella di usare idrogeno, specialmente se di origine blu. Tale soluzione potrebbe essere impiegata anche per la monorotaia della Valbisagno a Genova (sempre che sia costruita).

    • Il problema è che se non vi spazio per il sedime a terra e si è obbligati a viaggiare in quota, conviene una alimentazione elettrica con terzo binario stile metrò

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