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Il RUSH FINALE di MARZO: eventi e spettacoli da non perdere dal 27 al 31 #ToDoMilano

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Shen Yun - Credits: Epoch TImes

Marzo finisce e si entra nel vivo della stagione primaverile, anche grazie ad eventi, spettacoli, nuovo cartellone teatrale e leggende della musica

Il RUSH FINALE di MARZO: eventi e spettacoli da non perdere dal 27 al 31 #ToDoMilano

#Trova nella settimana:

#Lunedì 27/3: il giorno di Roger Waters

  • Roger Waters – Credits: billboard italia

    Più mutande per tutti!: evento a cura di FreddoCane, per la sensibilizzazione verso i cittadini senza fissa dimora. Si svolge alle 18.00 alla Fondazione Somaschi, in corso Garibaldi 117.

  • Maria João Pires e la Filarmonica della Scala: il lunedì della stagione sinfonica al Teatro alla Scala, opsita Maria João Pires. Accompagnata dalla Filarmonica residente e diretta da Gianandrea Noseda, inizia alle ore 20.00.
  • Insopportabilmente Donna: tra esercizi di stile un po’ assurdi e colpi di scena, Tess Masazza porta in scena una storia di amicizia e bisticci. Come incrinare i rapporti cercando di dimenticare un ex, al Teatro San Babila alle ore 20.00.
  • Le mie canzoni: dietro alle composizioni di una vita, Carlo Verdone racconta insicurezze e successi al Carcano. In compagnia di Ernesto Assante, alle ore 20.30 per Follow the Monday.
  • Dolore di Dio, storia dell’uomo: lettura teatrale e interpretazione musicale della Via Crucis, vista con la sensibilità di diversi artisti, tra cui Gianluca Capuano, Francesco Zago, Adele Pellegatta e Fabio Pizzul. All’Auditorium San Fedele alle ore 20.45.
  • Mao Fujita: il giovane pianista giapponese, opsite della Sala Verdi del Conservatorio, esegue un programma dedicato a Mozart. Inizio alle 20.45.
  • Gesù di Nazareth: la storia, la narrazione scritta e interpretata da Paolo Colombo, va in scena al Teatro Filodrammatici alle 21.00.
  • La Passione – Oratorio laico spirituale: evento corale che coinvolge, tra gli altri, il Coro Amici della Nave, gli artisti del Coro della Scala e della Fenice e gli allievi del CPM di Franco Mussida. Si tiene alla Basilica di S. Ambrogio alle 21.00.
  • Roger Waters: è il primo grande evento epocale del 2023 legato alla musica. A Milano arriva il leggendario Pink Floyd per due doppi appuntamenti. Prima serie di concerti lunedì 27 e martedì 28 al Forum di Assago alle 21.00. Tornerà nel weekend.
  • Pronti all’Improvviso: modulo avanzato del corso gratuito sull’improvvisazione teatrale. Creato da Imprevisti Su Misura, si tiene alla Corte dei Miracoli in via Mortara, dalle 21.20 in avanti.
  • Read&Beer: unione tra gli amanti della lettura e della buona birra, con questa nuova rassegna. Ospite è l’autore Alessandro Robecchi, che presenta il suo ultimo romanzo a EDIT di via Berina 1. Inizio alle 21.30.

#Martedì 28/3: Milano in tram, vibrano gli archi di Arod e un duo inedito di violini

Ara Malikian e Vasko Vassilev – Credits: Zero.eu
  • Dramatram: scoprire i luoghi e gli aneddoti di Milano, girando su un tram che mette in prosa la storia della città. Doppio spettacolo alle 19.00 e alle 20.30, con partenza da piazza Fontana a cura di Dramatrà.
  • L’esperimento: un vero e proprio esperimento sociale che, dal palco dell’Elfo Puccini, potrebbe trasferisri in sala verso il pubblico. Lo spettacolo debutta alle 19.30 e resta in scena fino a domenica 2 aprile.
  • Amazonia 2040: prima assoluta per l’Italia dello spettacolo che si interroga sulla foresta amazzonica. In replica anche mercoledì 28 alle 19.30, alla Triennale.
  • Paolina Leopardi racconta Mozart: sono 250 anni dai viaggi di Mozart in Italia e Sonia Bergamasco, accompagnata al pianoforte da Marco Scolastra, celebra con i ricordi della sorella del poeta. Sipario alle 19.30 al Teatro Carcano.
  • Nova Twins: unica data italiana per le due gemelle inglesi del rock, un po’ prog e un po’ heavy. È possibile applaudirle alla Santeria Toscana, a partire dalle ore 20.00.
  • Riccardo III: Paolo Pierobon interpreta in maniera esemplare il cattivo di Shakespeare. Per una settimana in scena, a disposizione del pubblico dell’Elfo Puccini. Sipario alle 20.30.
  • Ara Malikian e Vasko Vassilev: grande incontro di violini al Teatro Dal Verme. In esclusiva insieme il più giovane primo violino della Royal Opera House e la rockstar, per dare vita ad un evento imperdibile. Si inizia alle 20.30.
  • Quartetto Arod: il quartetto d’archi di origine francese, propone un programma che contiene anche brani inediti di cui sono autori loro stessi. L’evento è alle 20.30 nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi.
  • Coppie e doppi: gioco di scrittura e drammaturgia, ideato e interpretato da Anna Galiena, in cui giocano rimandi e seduzione. Protagonista fino al 6 aprile nella Sala A del Teatro Franco Parenti. Il sipario di debutto è alle 20.30.
  • Jorge Rossy Vibes Trio: protagonista al vibrafono, arriva drumming Rossy nella prima serata del Blue Note. Doppio spettacolo alle 20.30 e 22.30, accompagnato da Robert Landfermann al contrabbasso e Jeff Ballard ai tamburi.
  • Ragazze di vetro: storie di vita vissuta tra due ragazze conoscenti e suicidi non riusciti. In scena fino al 2 aprile al Pacta Salone, con debutto alle 20.45.
  • Vlad – Dracula: arriva anche uno dei musical più annunciati della stagione, quello ispirato dalla storia di Bram Stocker. In scena al Teatro Nazionale per tutta la settimana, con sipario alle 20.45.
  • Elio canta Jannacci: di generazioni tra Elio e Jannacci ce ne sono molte, legate a filo doppio con la musica milanese. Il recital omaggio è in scena al Teatro Lirico fino a domenica 2/4, debutta alle 20.45.
  • Grasso che cola: monologhi comici vanno a comporre lo spettacolo di Zelig “più unto” di sempre. È Antonio Ricatti che intrattiene il pubblico, alle ore 21.00.
  • Shiva: ultimo incontro tra il rapper di Legnano e il pubblico milanese, aggiunto a grande richiesta. Si danno appuntamento al Fabrique alle 21.00.
  • Enzo Jannacci e Fabrizio De Andrè, le stesse periferie esistenziali: al Teatro Alfredo Chiesa, a San Cristoforo, si celebra un omaggio a due grandi cantautori del passato, tra musica, letture e riflessioni. Inizio spettacolo alle 21.00.

#Mercoledì 29/3: i Modà con l’orchestra, Melissa Aldana con il suo sax, la chitarra di Damien Rice e le atmosfere latine di Gaia

Modà & Orchestra – Credits: Grattacielo.net
  • Melissa Aldana: classe 1988 e già una star del sax e del jazz, arriva al Blue Note. Tiene banco con la formula del club: doppio spettacolo alle 20.30 e alle 22.30.
  • Modà: per la seconda settimana di fila, Milano inizia ad ospitare anche i big della musica italiana. Per la prima volta accompagnati dagli archi di un’orchestra, Kekko &C sono al Teatro Arcimboldi, dalle ore 20.45.
  • Breaking Italy Podcast: registrazione in diretta col pubblico del podcast di Alessandro Masala. Ospite della puntata è il comico Valerio Lundini, entrambi sono ospiti del Teatro Carcano a partire dalle ore 21.00.
  • dEUS: per il momento unica data italiana dell’attesa band di Anversa, che fa tappa a Milano per il tour europeo. Sono in programma ai Magazzini Generali alle 21.00.
  • Damien Rice: nomade musicale per eccellenza, arriva a Milano al Teatro Dal Verme con la sua chitarra e la solita scaletta improvvisata. Potrebbe essere una delle ultime date “terrestri”, prima del tour in barca a vela che sta ideando per la prossima estate. Sipario alle 21.00.
  • Gaia: anima latina e liriche in italiano e portoghese, sono gli ingredienti di Alma Tour, che Gaia propone alla Santeria Toscana a partire dalle ore 21.30.

#Giovedì 30/3: suoni del Mediterraneo e la vera storia di Cassina De’ Pecchi, insieme alla grande danza cinese, ai FASK e le più belle citazioni di Woody Allen

Shen Yun – Credits: Epoch TImes
  • Convegno Stelline: nuovo appuntamento al Palazzo delle Stelline, con l’argomento Visioni future: Next Generation Library. Apertura lavori con Fabio Massa alle 9.30, continua anche venerdì 31.
  • Not to scale (fuori scala): curiosa esperienza di autoteatro, da raggiungere a coppie attraverso disegno, cancellatura e ascolto. Fa parte di Fog, della Triennale e propone slot alle 11.00, 12.30, 14.00, 15.30, 17.00 e 18.30. In replica fino a domenica 2 aprile.
  • Ingresso nel Labirinto: apertura del Labirinto, l’installazione di Arnaldo Pomodoro nella sede dell’omonima Fondazione. Dalle 19.00 parte la visita guidata, negli spazi interrati della ex Riva-Calzoni.
  • Un mare di suoni: seconda rassegna della manifestazione che aggrega suoni e artisti di calibro dell’area mediterranea. Primo evento al Volvo Studio alle 19.30, tornerà poi in maggio.
  • Cassandra: la Sala Tre del Franco Parenti ospita la versione che Cecilia Lupoli, diretta da Carlo Cerciello, propone dell’opera di Christa Wolf. In replica fino al 6 aprile, debutta alle 19.45.
  • Shen Yun: la danza cinese è di scena a date alterne al Teatro Arcimboldi. Uno spaccato della Cina prima del comunismo, debutta alle 20.00 e rimane a Milano fino al 30 aprile.
  • Marco Giani diretto da Stefano Montanari: il clarinetto di Giani è protagonista al Teatro Dal Verme, accompagnato da I Pomeriggi Musicali. Spettacolo alle 20.30 e, il programma, prevede di esaltare le doti clarinettistiche del solista.
  • Il mormorio del vento: una partita a scacchi tra Lucifero e Dio, scritta da Luca Doninelli, è in scena al Teatro Oscar dino al 2/4. Interpretato da Maurizio Donadoni con musica dal vivo di Nicola Alesini, debutta alle 20.30.
  • Tony Momrelle: frontman degli Incognito, cantante soul e autore jazz, porta tutto questo bagaglio sul palco del Blue Note. Momrelle si prende lo spettacolo delle 20.30 e anche quello delle 22.30.
  • Dio è morto, e neanch’io mi sento tanto bene: si intitola così il nuovo spettacolo che Tullio Solenghi dedica a Woody Allen. Un collage sapientemente costruito di citazioni, lette e raccontate al Teatro Carcano, con debutto alle 20.30.
  • My Generation: la storia vera di Cassina de’ Pecchi e delle esperienze di un quartiere, nate e cresciute intorno alla balera e alla cultura. Si racconta al Piccolo Teatro Martesana alle 21.00, nello spettacolo ideato e interpretato da Ermanno Nardi.
  • Fast Animals and Slow Kids: la band umbra è di nuovo in tournée accompagnata da una piccola orchestra da camera. I FASK sono al Teatro Arcimboldi per la tappa milanese del loro tour, il sipario è alle 21.00.

#Venerdì 31/3 (diurno e preserale): apre la mostra dedicata a Zanele Muoli, prima di entrare nel vivo del weekend e dare il benvenuto ad Aprile

Zanele Muoli al Mudec – Credits: segnonline
  • Muholi. A Visual Activist: un’altra mostra incentrata su “razza” e “genere” si aggiunge al programma milanese. Le controverse foto di Zanele Muoli sono esposte al Mudec fino al 31 luglio, la mostra apre alle 9.30.

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

LAURA LIONTI

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La “PICCOLA ATLANTIDE” di Segrate

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Comune di Segrate - Oasis

Un progetto ambizioso e innovativo, un’oasi di relax in una location contemporanea e di design. Vediamo cosa prevede il progetto.

La “PICCOLA ATLANTIDE” di Segrate

# Un’oasi nel quartiere verde

Credits ilmagicomondodirosa IG – Centro Parco

Il 24 marzo 2023, al Centro Verdi di Segrate, è stato presentato l’ambizioso e innovativo progetto di rigenerazione urbana che prenderà forma nel lago del Centro Parco, l’area un tempo occupata dalla cave e oggi oasi nella natura vissuta dai cittadini. Commissionato dall’amministrazione comunale di Segrate allo studio danese Mast fondato dall’Architetto Marshall Blecher, “Oasis – L’Oasi di Segrate” prende ispirazione dai altri progetti disegnati dallo studio specializzato in costruzioni sull’acqua e design marittimo e vincitore di svariati concorsi di architettura internazionali. Il finanziamento sarà a carico dell’Unione Europea.

Leggi anche: Che FINE ha FATTO il “più grande centro commerciale d’;Europa” alle porte di Milano?

# Una darsena con costruzioni avveniristiche galleggianti

Comune di Segrate – Oasis

All’interno del rinnovato laghetto Centro Parco, che ha visto la riqualificazione della sponda sud con realizzazione di più punti di aggregazione per lo sport e il tempo libero di bambini, giovani, meno giovani e famiglie, e della sponda nord, sorgerà una darsena dedicata a piccole imbarcazioni. La struttura sarà caratterizzata da una serie di installazioni e nuove soluzioni fruibili totalmente “green” e dal design avveniristiche che galleggeranno sull’acqua e saranno collegate da passeggiate lungo le sponde e ponti pedonali. L’obiettivo è mettere a disposizione un’oasi di relax in una location contemporanea e di design.

 

Leggi anche: L’EAST GATE HUB: la RIVOLUZIONE per i TRASPORTI con la PORTA d’ACCESSO del futuro a Milano

Continua la lettura: Il fortino ovattato di MILANO DUE

FABIO MARCOMIN

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I QUARTIERI più GETTONATI a Milano dove COMPRARE CASA

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Credits Andrea Cherchi - Casa Galimberti

Prosegue la crescita del numero delle compravendite immobiliari a Milano, con distacchi sensibili rispetto alle altre grandi città italiane, e cresce anche il valore delle abitazioni. Vediamo la fotografia della mercato e le zone più richieste dove comprare casa.

I QUARTIERI più GETTONATI a Milano dove COMPRARE CASA 

# Nel 2022 si è registrata una crescita delle compravendite del 36%: Milano prima in Italia

In base ai dati dell’Agenzia delle Entrate le compravendite di immobili nelle grandi città italiane hanno registrato una sensibile crescita nel 2022. Milano è la città con l’aumento più considerevole con +36%, più del doppio di Palermo e Bari rispettivamente con +15,5% e +13,5% e oltre 5 volte il dato di Roma e dieci quello di Genova che si trovano in coda a questa graduatoria rispettivamente con un +6,4% e un +3,6%.

# L’area in maggiore crescita? Per appartamenti signorili in zone di pregio è Garibaldi-Moscova seguita dalle zone a Ovest del Centro

Credits corriere – rielaborazione dati Tecnocasa e Mutuionline – Quartieri preferiti per comprare casa a Milano

Oltre all’aumento del numero delle compravendite immobiliari Milano registra un trend in salita anche per i prezzi delle abitazioni. In base alle rilevazioni di Tecnocasa, per l’acquisto di un appartamento signorile di 100 mq in zone di pregio il quartiere più richiesto e che ha ricevuto un maggior apprezzamento rispetto all’anno precedente è quello di Garibaldi-Moscova con +8,7%. Seguono l’area di Pagano con +6,5%, la zona Sempione con +5,53%, Porta Nuova con 2,5% e infine Corso Vercelli con +0,6%. Gli altri quartieri, da Citylife a Vincenzo Monti, da Corso Magenta a San Babila, Brera e Palestra non hanno segnato alcuna variazione.

# Montenero e Corso Genova le più richieste tra le zone residenziali di livello medio-alto 

Credits corriere – rielaborazione dati Tecnocasa e Mutuionline – Quartieri preferiti per comprare casa a Milano livello medio-alto

Tra le zone residenziali di livello medio-alto il maggiore interesse è per quella di Montenero che segna un +12,9% di aumento dei valori immobiliari. A seguire Corso Genova-De Amicis con +12,8%, poi Porta Romana-Crocetta con +8.3%, Wagner-De Angeli con +6,6%, Arena-Arco della Pace con una crescita dei prezzi del 6,2% e per concludere Sarpi-Canonica e Isola-Lagosta rispettivamente con +4,5% e 4,2%

Continua la lettura con: Il FINANCIAL TIMES scopre la “VALLE DEI LAGHI”: a un’ora da Milano e a “COSTI UMANI”

FABIO MARCOMIN

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MILANO INTERNAZIONALE: 10 LUOGHI dove incontrare persone di tutto il mondo

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Ph. Medi2Go

Milano è la New York o la Londra italiana, la città dove è maggiore la presenza di persone di tutto il mondo. Ecco dove andare per sentirsi cittadini del mondo.

MILANO INTERNAZIONALE: 10 LUOGHI dove incontrare persone di tutto il mondo

#1 All’Ostello Bello

Credits ostellobello.com – Ostello Bello

Si definisce the best hostel in Milan. Si parla più inglese che italiano, bevendo cocktail a 5 euro. Atmosfera internazionale nei pressi di via Torino, ma non solo: è stato aperto un Ostello Bello in Myanmar e un altro in zona Stazione Centrale con tanto di cortile col ping pong e terrazza con le amache, in via Lepetit 33.

#2 Al Madama

Credits esstille – Ostello Madama

Ostello nato qualche anno fa dietro a Calabiana, all’interno di una palazzina Liberty in perfetto stile Vecchia Milano che un tempo accoglieva un hammam e prima ancora un Commissariato della Polizia da cui prende il nome. Turisti stranieri, serate Karaoke, serata lettura. È difficile sentire parlare italiano.

Indirizzo: via Benaco 1

#3 All’aperitivo in lingua

Pret a parler- Aperitivo in lingua

L’aperitivo in lingua è l’opportunità di passare un momento di svago bevendo un cocktail e gustando qualche stuzzichino conversando con insegnanti di madre lingua, come negli eventi proposti da Prêt à Parler, oppure con altre persone interessate a uno scambio culturale come durante la serata internazionale del mercoledì al Palo Alto Cafè in Porta Romana, frequentata dagli studenti Erasmus di Milano.

#4 Alle serate Erasmus in discoteca

The Club

Un’altra occasione per più giovani di incontrare persone provenienti da tutto il mondo sono le serate Erasmus in discoteca. Tra le più famose quella del giovedì sera al The Club in zona Moscova, del venerdì sera all‘Alcatraz e il sabato universitario dei Magazzini Generali.

#5 Internations

Internations

Iniziativa nata in Germania da un ex studente Erasmus della Bocconi che pare si sia ispirato dalle serate internazionali della nostra città. Ora si è diffusa in tutto il mondo: è un sito (internations.org) ed eventi sia spontanei che organizzati da Internations.

#6 Pogue Mahone’s

Credits poguemahones_milano IG – Pogue Mahones

Pogue Mahone’s è il pub irlandese di Porta Romana da quasi 30 anni punto di riferimento per gli studenti internazionali, e non solo, di Milano. Alle pareti poster che ritraggono classici cinematografici, personaggi storici o visitatori famosi, nel locale musica, tanta birra e il maxi schermo per vedere gli eventi sportivi, rubgy su tutti.

Indirizzo: Via Vittorio Salmini, 1

#7 Bar Jamaica

Credits: @_triolescano_ Bar Jamaica

In generale basta passeggiare per Brera per incontrare turisti e studenti Erasmus. Un luogo di ritrovo classico è il bar Jamaica, autentica istituzione delle serate milanesi. La sua storia nasce nel 1911 e già dall’inizio si differenzia per essere uno dei primi bar muniti di telefono e macchina del caffè espresso. Era molto apprezzato da Ernest Hemingway.

Indirizzo: via Brera, 32

Leggi anche: Il BAR JAMAICA: il leggendario ritrovo dei grandi artisti di Milano

#8 Al Blue Note

Credits antropodiario_temporalia IG – Blue Note

Uno dei rimpianti della Milano del passato è la musica dal vivo. Negli anni novanta c’erano molti locali, specie sui Navigli, che offrivano spettacoli che hanno di fatto favorito l’arrivo sulla scena di gruppi di successo, come i Bluvertigo o Le Vibrazioni. Oggi resistono in pochi tra cui il Blue Note, molto apprezzato dagli ospiti internazionali dal palato fino, con musica jazz, blues e cori gospel.

Indirizzo: via Pietro Borsieri, 37

#9 Offside Sport Pub

Credits the_offside_mi IG – Offside Sport Pub

L’Offside Sport Pub si è fatto un nome soprattutto per la programmazione di eventi sportivi che hanno grande impatto sul pubblico internazionale. Trasmette il calcio, il rugby e altri numerosi eventi sportivi live da gustare a birra di ottima qualità, 9 tipi diversi alla spina, e hamburger della casa.

Indirizzo: Via Losanna, 46

#10 Le model night

Ph. @justme.milano IG

Anche se sono meno quotate di un tempo, persistono le serate frequentate da modelle di tutto il mondo. Tra i locali dove questa presenza è più assidua ci sono l’Armani Bamboo Bar, il Just Cavalli e l’11Clubroom.

Continua la lettura: La PRIMA VOLTA a Milano: 10 cose da mostrare per fare COLPO

FABIO MARCOMIN

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I VILLAGGI NASCOSTI di Milano

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Il villaggio dei fiori - @baronpower1 IG

Sono nascosti dentro ad altri quartieri. Spesso formati da poche case. Ma basta un’occhiata e si riconoscono subito. 

I VILLAGGI NASCOSTI di Milano

#1 Villaggio Lincoln

Villaggio Lincoln

In zona Cinque Giornate si trova il celebre mini villaggio formato da una serie di villette coloratissime che lasciano il visitatore a bocca aperta. Il villaggio di via Lincoln ricorda un po’ Murano. Nasce alla fine dell’800 per ospitare gli operai della vicina Porta Vittoria. Con il tempo, gli abitanti di quelle case hanno cominciato una vera e propria sfida alla facciata più sorprendente della propria abitazione. Passeggiando in quella stretta via sembra di tornare indietro nel tempo.

Leggi anche: Sette cose che non sai sul QUARTIERE ARCOBALENO di Milano

#2 Il Villaggio dei Giornalisti

credit: @rebeca_frangulea (INSTG) – Case Igloo

Il Villaggio dei Giornalisti, è un prezioso e raffinato agglomerato urbano nato in mezzo a palazzi e condomini ben poco eleganti, all’interno del Municipio 2, che si estende da Porta Nuova a Greco. Tra i diversi stili architettonici che si possono incontrare alla Maggiolina, che è il nome con cui si denomina il quartiere più grande di cui è parte, spiccano quello Vittoriano, neo-medievale e gotico. L’edificio più riconoscibile è la Palafitta, nome vintage di Villa Figini e, soprattutto, le case Igloo di via Lepanto, delle anticonformiste creazioni d’architettura.

Leggi anche: Le 3 curiosità del VILLAGGIO dei GIORNALISTI di Milano

#3 Mirabello

Villa Mirabello
Villa Mirabello

Mirabello, nella parte Nord della Maggiolina, nasce nel 1939 con la costruzione di un complesso di 12 palazzine di due-tre piani ad opera dell’Istituto Fascista Autonomo Case Popolari di Milano. L’intento era quello di ospitare la nuova classe dirigente: medio-alta borghesia, professionisti, industriali, artisti. Si affiancarono poi nel tempo villette d’epoca e abitazioni con giardino molto gradevoli. Il nome è da ricondurre a Villa Mirabello di inizi ‘400, uno degli esempi di maggior interesse per quanto riguarda la tipologia di villa-cascina suburbana di epoca rinascimentale, all’epoca questa zona era aperta campagna.

Leggi anche: VILLA MIRABELLO e il quartiere costruito per la nuova classe dirigente

#4 Le ville Tudor in Porta Lodovica

Credits: @pari.silvia IG – Ville Tudor

Ci spostiamo nel distretto di Porta Lodovica, compreso tra le vie Tabacchi, Castelbarco, Viale Tibaldi e da Via Giambologna. Si tratta di un piccolo gruppo di villette e case singole di piccole dimensione, costruite tra il 1920 e il 1930, caratterizzate in prevalenza da uno stile eclettico, Liberty o Art-decò. Tra queste spiccano le due “ville Tudor” con le facciate a grate di legno e i tetti spioventi con uno stile che ricorda il medioevo del nord Europa, pare fatte costruire da una coppia tedesca per ricreare un pezzo di Baviera a Milano.

Leggi anche: Il MISTERO sulle VILLE TUDOR in zona Navigli: sono INGLESI o TEDESCHE? 

#5 Il Villaggio dei Fiori

Credits: @cristinamalaussene
IG – Villaggio dei Fiori

In zona Lorenteggio troviamo il Villaggio dei Fiori, chiamato così perché ogni sua via ha come riferimento il nome di un fiore. Infatti, questo mini quartiere così particolare è formato da via delle Camelie, via dei Gigli (via Primaticcio), via dei Giaggioli e via dei Giacinti. La caratteristiche di questo quartiere è la presenza delle cosiddette “case minime”, casa a schiera unifamiliare progettate dell’Ufficio Tecnico Comunale, disposte su due piani e un piccolo giardino sul retro. In totale ci sono 233 alloggi costruiti su 19 schiere, ogni schiera prevede 11 abitazioni. Di recente i muri delle case sono stati colorati di murales che rendono ancora più variopinto il villaggio. 

Leggi anche: Il quartiere delle CASE MINIME nel villaggio dei FIORI

Continua la lettura: I COLORI dei QUARTIERI di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il BENZINAIO meno CARO di Milano

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Benzinaio (da pixabay)

Nell’ultimo anno il costo della benzina è un argomento caro a tutti. Ci sono momenti dove il prezzo del carburante sale alle stelle e altri dove ormai quando si legge che la benzina costa solo 1,80€ al litro ci luccicano gli occhi. A questo punto la domanda pare ovvia: qual è il benzinaio meno caro di Milano? 

Il BENZINAIO meno CARO di Milano

# La media dell’ultima settimana: 1,855 €/L

È vero che a Milano si tende ad evitare di usare la macchina e anche i pendolari, che vengono in città tutti i giorni, preferiscono i mezzi pubblici a quello privato. Rimane però che chiunque possieda la patente, negli ultimi tempi, è particolarmente attento al cambio dei prezzi del carburante. Il Ministero dei Trasporti, circa ogni settimana, fornisce dati sulla media del prezzo nei distributori italiani di benzina, diesel e GPL. Per la settimana dal 13 al 19 marzo, il prezzo medio della benzina era 1,855€ al litro, quello del gasolio auto 1,801 € e quello del GPL si aggirava intorno agli 0,797€/L. Eppure anche nella “carissima” Milano ci sono dei distributori che vendono carburante anche a prezzi più bassi.

# Qui la benzina costa meno di 1,60 euro al litro

Credits: google.com/maps
Esso

Se non si considera esclusivamente il comune di Milano ma tutti i benzinai nel raggio di 10km dalla città, secondo i dati del sito eurocharging.eu aggiornati al 21 marzo di quest’anno, il distributore più economico è un Esso Milano in via Marocchetti tra Milano Rogoredo e San Donato. Qui infatti la benzina costa 1,589€/L mentre il Diesel viene 1,629 al litro.

Spostandoci dall’altra parte della città, per trovare il secondo distributore economico, bisogna andare a Novate Milanese. Qui i prezzi già si alzano e si aggirano intorno alla media: la benzina costa infatti 1,789€ al litro mentre il Diesel lo si paga 1,749. Il distributore si trova in Via Giacomo Brodolini. Completando il podio dei benzinai meno cari di Milano e dintorni, per non spendere troppo, bisogna rifornirsi a Segrate in Via Piaggio 1 dove la benzina si paga 1,797/L mentre il Diesel 1,757. Per questo benzinaio ci sono anche i dati del metano, che infatti viene 1,699€/L.

# Il benzinaio più economico del Centro

Credits: google.com/maps
Api-IP Milano

Stiamo ora in centro città e non spostiamoci di più di 2km. Sempre secondo i dati eurocharging.eu, è ancora un Esso ad essere il benzinaio più economico di Milano Milano e si trova vicino a Piazza Sant’Erasmo, non molto lontano da Brera. Qui i prezzi della benzina sono più alti della media settimanale italiana, ma neanche troppo, per questo è il più economico della città: 1,876€ è il prezzo della benzina al litro, mentre quello del Diesel è 1,836€/L.

Segue in classifica il benzinaio Pompebianche in zona San Babila/Palestro. E con 1,899€/L per la benzina e 1,889€/L per il Diesel, Api-Ip in un’area di parcheggio di Piazza della Repubblica è il terzo distributore meno caro della città. Ciò che sicuramente preoccupa intanto è che a Milano ci sono ancora alcuni benzinai che hanno prezzi che superano i 2€ al litro, forse per questo bisognerebbe sapere quali sono i distributori con i prezzi più bassi.

Continua la lettura con: La TRATTORIA più ECONOMICA del CENTRO di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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OLIMPIADI a MILANO: le 7 opere da MEDAGLIA d’ORO

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Credits: Skidmore, Owings & Merrill

I Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026 saranno l’occasione per rigenerare aree abbandonate, riqualificare edifici sportivi e realizzare nuove infrastrutture. Vediamo come si trasformerà la città e quale sarà il lascito dell’evento.

OLIMPIADI a MILANO: le 7 opere da MEDAGLIA d’ORO

#1 Il nuovo quartiere di Scalo Romana con il Villaggio Olimpico 

Masterplan Scalo Romana

Il tassello più importante, nel lascito complessivo delle Olimpiadi Invernali del 2026, sarà la rigenerazione urbana dello Scalo Romana e la nascita di un nuovo quartiere.

Credits: Skidmore, Owings & Merrill – Vista aerea villaggio olimpico

Il masterplan definitivo è stato presentato a luglio del 2021 e prevede sull’area di 190.000 mq:

  • un grande parco pubblico di circa 100 mila mq nel mezzo, caratterizzato da un “Bosco sospeso’’ che collegherà l’area più a est con quella più a ovest e passerà sopra la ferrovia, che per circa 400 metri sarà interrata entro il 2028;
  • una nuova piazza su più livelli in prossimità di piazzale Lodi con alcuni palazzi per uffici, negozi e ristoranti e la stazione ferroviaria della Circle Line entro il 2031;
  • infine nella zona ovest dello scalo il Villaggio Olimpico su una superficie di 60 mila mq. Progettato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill, è a impatto ambientale zero e il suo cuore sarà la “piazza olimpica”, l’unica zona accessibile durante le Olimpiadi anche dai visitatori esterni. Il villaggio si costituirà di sei stecche, posizionate parallelamente ai binari ferroviari, unite tra loro in gruppi di tre tramite delle strutture aeree e delle piccole torri, e ospiterà 1300 atleti. La costruzione è affidata a Coima Sgr, Covivio e Prada Holding. I lavori sono in anticipo di qualche mese rispetto a quanto previsto e la consegna è programmata per luglio del 2025
Credits: Skidmore, Owings & Merrill

Al termine delle Olimpiadi il villaggio olimpico verrà riconsegnato ai proponenti del progetto per un’immediata riconversione, entro quattro mesi dalla fine delle gare, in un quartiere a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building). Il complesso diventerà una residenza per 1.000 studenti universitari, gli edifici lato parco e ferrovia nell’area dell’Olympic Village Plaza, che sarà la nuova piazza del quartiere con negozi e esercizi al piano strada, saranno destinati a residenza libera e agevolata, ci saranno serre e orti per la produzione di cibo all’interno dell’area e spazi di co-working. 

Leggi anche: SCALO ROMANA: presentato il VILLAGGIO OLIMPICO

#2 Pala Italia, il nuovo palasport da 16.000 posti

Ph. @Onirism IG – PalaItalia

L’opera più attesa è senza dubbio l’arena che ospiterà le gare di hockey maschili ai giochi olimpici di Milano-Cortina 2026 e che in futuro verrà utilizzata per eventi sportivi come basket, oltre a spettacoli teatrali e musica dal vivo: il Pala Italia. Il progetto è dello studio di architettura Onirism Studio di David Chipperfield, su incarico ricevuto dalla società Eventim CTS vincitrice del bando, e prevede un palazzetto che con 10.000 mq di superficie e 16.000 posti diventerà il più grande d’Italia.

Un capolavoro architettonico di forma ellittica sospeso da terra e che si sviluppa in altezza e ampiezza grazie a 3 cerchi che di notte faranno parte dello spettacolo, con i LED che illuminandosi proietteranno effetti multimediali. I lavori sono in fase di partenza e termineranno nel 2025. In salita i costi dell’opera, la previsione iniziale era di 180 milioni di euro, all’incirca del 30%.

Leggi anche: Il NUOVO PALASPORT di Milano: in partenza i CANTIERI del capolavoro di architettura per lo sport milanese

#3 La nuova metrotranvia 13, da Repetti M4 a Rogoredo M3 

Percorso Metrotranvia 13

L’infrastruttura più importante prevista per le Olimpiadi sarà la metrotranvia 13, che collegherà la fermata della M4 Repetti su viale Forlanini e la stazione M3 di Rogoredo e relativo hub ferroviario dei treni regionali, suburbani e alta velocità. Sarà la prima linea ad avere i nuovi tram bidirezionali acquistati di recente dal Comune di Milano. Lungo 4,7 km per 17 fermate, con 9 già presenti e in condivisione con il 27 e 8 da realizzare da zero, il tracciato attraverserà la porzione nord del quartiere di Santa Giulia in costruzione, servendo il Pala Italia, e infine quella sud già esistente. L’obiettivo è quello di vedere in funzione la linea in tempo per i primi mesi del 2026, anche se a marzo 2023 i cantieri non sono ancora iniziati.

Leggi anche: OLIMPIADI: ci sarà anche la METRO 13

#4 Il nuovo svincolo della Paullese con l’ingresso in città sotto Santa Giulia

Nuovo svincolo paullese Credits_ @Jpius.it

Tra le infrastrutture secondarie, ma funzionali anche a servire l’area del Palaitalia, ci sarà la conclusione dell’innesto della Paullese all’ingresso della città, rimasta tutt’ora monca, che vedrà però una sola corsia per senso di marcia. In questo intervento è previsto anche l’ammodernamento dello svincolo Mecenate e del sottopasso Paullese, uniti da un collegamento tramite Via Toledo già interessata da lavori di adeguamento. 

#5 Il Mediolanum Forum riqualificato e ampliato per pattinaggio di figura e short track

Credits orcoshrek IG – Mediolanum Forum

Entro il 2026 il Mediolanum Forum di Assago, che dispone attualmente di 12.000 posti a sedere, verrà ampliato e riqualificato per ospitare il pattinaggio di figura e lo short track. Saranno interessati dai lavori sia la pista centrale, che si trova a 4,60 metri d’altezza rispetto al suolo, sia quella secondaria al pianterreno.

#6 La rinascita del Palasharp in Arena Hockey

Credits emanuele_fitdaddy IG – Palasharp

Un altro importante intervento di riqualificazione sarà la rinascita del Palasharp, in zona Lampugnano, ormai in stato di abbandono da anni dopo aver ospitato importanti eventi sportivi e concerti. La Milano Arena Hockey, o Hockey Arena, dovrebbe avere una capienza di 8.200 posti per le manifestazioni sportive e 9.700 per gli eventi di spettacolo. La tensostruttura ospiterà le competizioni di hockey su ghiaccio femminile in occasione dei giochi invernali di Milano-Cortina del 2026. Il progetto dovrà però essere modificato e ci sono molti timori sui tempi di consegna.

Leggi anche: La riqualificazione del Palasharp si è incagliata

#7 La “Medals Plaza” temporanea di Piazza del Duomo

Piazza del Duomo

Anche se per sole due settimane, Milano si trasformerà in Medals Plaza insieme a Cortina, con allestimento e arredo temporaneo per cui verranno investiti 207.000 euro e dove verranno premiati gli atleti che gareggeranno in città e nelle Alpi lombarde tra Livigno e Bormio. A questo si affiancheranno le “fan zone” in Piazza Castello, Piazza Gae Aulenti, Tre Torri e Darsena.

Continua la lettura: Tra il TRENTINO e TORINO spunta RHO per il PATTINAGGIO alle OLIMPIADI 2026

FABIO MARCOMIN

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FORO BUONAPARTE o… FURTO BONAPARTE?

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Foro Buonaparte

Il condottiero corso è uno dei grandi personaggi della storia la cui fama nei secoli non si è mai affievolita. Tuttora lo si ricorda non solo come grande stratega militare, ma anche come un governante moderno e innovatore. Possiamo però certo dire che tra le sue caratteristiche ci fu anche quella di essere un grandissimo ladro.

FORO BUONAPARTE o… FURTO BONAPARTE?

Napoleone, infatti, una volta giunto in Italia con la sua invincibile armata, al grido di libertà! libertà! iniziò una sistematica e gigantesca opera di sottrazione del nostro patrimonio artistico.

# “E’ venuto il momento di trasferire in Francia le bellezze d’Italia”

Credits: economymagazine.it
Napoleone

«Cittadino generale, il Direttorio esecutivo è convinto che per voi la gloria delle belle arti e quella dell’armata ai vostri ordini siano inscindibili. L’Italia deve all’arte la maggior parte delle sue ricchezze e della sua fama; ma è venuto il momento di trasferirne il regno in Francia, per consolidare e abbellire il regno della libertà. Il Museo nazionale deve racchiudere tutti i più celebri monumenti artistici, e voi non mancherete di arricchirlo di quelli che esso si attende dalle attuali conquiste dell’armata d’Italia e da quelle che il futuro le riserva. Questa gloriosa campagna, oltre a porre la Repubblica in grado di offrire la pace ai propri nemici, deve riparare le vandaliche devastazioni interne sommando allo splendore dei trionfi militari l’incanto consolante e benefico dell’arte. Il Direttorio esecutivo vi esorta pertanto a cercare, riunire e far portare a Parigi tutti i più preziosi oggetti di questo genere, e a dare ordini precisi per l’illuminata esecuzione di tali disposizioni.»

(Ordine del Direttorio a Napoleone Bonaparte, 1796)

«La Repubblica francese, con la sua forza e la superiorità del lume e dei suoi artisti, è l’unico paese al mondo che può dare una dimora sicura a questi capolavori. Tutte le altre nazioni devono venire a prendere in prestito dalla nostra arte.»

(Petizione degli artisti francesi al Direttorio, 1797)

# La Francia si fa bella con le opere italiane

D’altronde con simili presupposti cosa aspettartisi? Con la scusa della Grandeur si impossessò di innumerevoli capolavori, quadri, manoscritti, gioielli, opere d’arte di ogni genere alcune delle quali tornate legittimamente in patria altre rivendute in fretta e furia o andate disperse ma molte altre rimaste in terra di Francia a fare bella mostra di sé oltralpe. Grottesca fu invece la sorte del cavallo alato in bronzo rubato alla Serenissima, il quale è stato issato su una fontana agli Invalides. Quando gli operai incaricati dall’esercito austriaco cercarono di rimuoverlo, cadde a terra e si ruppe in migliaia di pezzi, tra le grandi risate di compiaciuta soddisfazione della folla di francesi presenti. Ai giorni nostri lunghissime file di italiani pagano il biglietto per ammirare la refurtiva nei musei francesi che gli fu sottratta con le armi. Catalogare tutte le opere trafugate dal “franco-corsaro “risulta quasi impossibile.

# Le opere rubate a Milano

Credits: @andy_an_art_odyssey
Vergine delle rocce, da Vinci

Le spoliazioni dell’esercito francese spaziarono dalla Spagna al Regno di Napoli, dall’Olanda alla Prussia. Milano città particolarmente amata dal generale non fu certo risparmiata. Tra le opere rubate e mai restituite possiamo citare alcune delle più importanti: il disegno preparatorio di Raffaello per la Scuola di Atene al Vaticano, dodici disegni e il Codice Atlantico di Leonardo, il prezioso manoscritto delle Bucoliche di Virgilio con le miniature di Simone Martini, e cinque paesaggi dipinti da Jan Brueghel per Carlo Borromeo. L’incoronazione di spine di Tiziano. Oltre a queste la più importante, la vergine delle rocce di Leonardo Da Vinci.

Napoleone non si “limitò” a trafugare tesori di nostra appartenenza, per le sue manie di grandezza, diede il via ad una serie di devastazioni che cambiarono volto alla città. Fece demolire l’antichissima Chiesa di San Francesco, la seconda chiesa più grande di Milano! Una splendida costruzione della quale non resta più traccia, fece demolire palazzi gotici per creare l’attuale area davanti al Castello Sforzesco proprio a lui intitolata.

# Foro Buonaparte da rinominare in Furto Buonaparte

Credits Andrea Cherchi – Foro Buonaparte

Il suo amore per Milano era smisurato tanto che voleva persino staccare il muro che conserva l’affresco più famoso al mondo: L’ultima Cena! Fortunatamente l’operazione sarebbe stata troppo rischiosa per l’integrità dell’opera per cui dovette desistere. Delle opere trafugate in Italia ne tornarono meno della metà, i francesi fecero di tutto per trattenere quanto illegittimamente si erano presi. Mentre tedeschi, belgi e spagnoli si presentarono con le armi a farsi ridare il maltolto, gli italiani dovettero accontentarsi di quelle che le potenze vincitrici gli fecero restituire.

Insomma, Napoleone non fu proprio un personaggio al quale dedicare una piazza così importante. In nessuno paese conquistato gli sono stati tributati gli onori riservategli dai milanesi. E se fosse il caso di rinominare Foro Buonaparte in Furto Buonaparte?

Continua la lettura con: La MILANO di NAPOLEONE

ANDREA URBANO

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Il PAESE con le CASE meno CARE d’Italia è a due ore da Milano

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Saletto

Il costo medio delle case nel nostro Paese è decisamente più basso al sud che al nord. Se si va però a cercare il comune dove le case costano meno in assoluto questo assunto viene smentito. Vediamo di quale si tratta secondo un noto motore di ricerca immobiliare e quali sono i prezzi al mq.

Il PAESE con le CASE meno CARE d’Italia è a due ore da Milano

# Al sud le abitazioni hanno mediamente un costo più basso, ma c’è un’eccezione

Credits nicolagiordano-pixabay – Ragusa

Il fatto che il prezzo delle abitazioni sia decisamente più elevato al nord non è affatto una sorpresa, la stessa cosa si può dire per il costo della vita. Vivere al sud è in generale molto più economico come confermano tutti gli studi e le indagini del settore o quelle sulla qualità della vita. Come riporta invece Esquire, secondo le statistiche rese pubbliche da Mitula, un motore di ricerca che si occupa di compravendite immobiliari e annunci, si troverebbe nel Settentrione il comune con le case più economiche d’Italia

In questa località il valore medio immobiliare è di 707 al mq. Bastano quindi 60.000 euro per una casa da 100 mq, ma questo significa che si possono trovare prezzi ancora inferiori. Ecco di quale stiamo parlano.

# A 2 ore mezza da Milano il comune con le case più economiche d’Italia

Credits upborgoveneto – Foto aerea chiesa

Il comune in questione si trova a poco più di 2 ore mezza di auto da Milano, la città con i prezzi medi delle case più alta in Italia, in una delle regioni più ricche insieme alla Lombardia: il Veneto. Stiamo parlando di Saletto, borgo di poco più di 2.800 abitanti un tempo comune autonomo prima della fusione insieme ad altri all’interno del nuovo comune di Borgo Veneto, nell’area ovest della provincia di Padova.

Sarà la nuova località più ambita per lo smart working dei milanesi?

 

Fonte: Esquire

Continua la lettura: La TRATTORIA più ECONOMICA del CENTRO di Milano

FABIO MARCOMIN

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I RISTORANTI in MOVIMENTO d’Italia

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Credits editricerendena IG - Cena in telecabina

I più curiosi mezzi di trasporto pubblico, da nord a sud del Paese, dove mangiare mentre si è in viaggio.

I RISTORANTI in MOVIMENTO d’Italia

# Cena in Telecabina in Trentino Alto Adige

Credits editricerendena IG – Cena in telecabina

In Trentino Alto Adige si può cenare in telecabina. Il servizio offerto dalla Pro Loco di Madonna di Campiglio è attivo da qualche anno e viene proposto solo in estate. Ci si siede comodi ad un tavolo riservato all’interno di una cabina della linea Pinzolo-Campiglio Express, da Madonna di Campiglio a località Patascoss e di nuovo fino a località Plaza, per un menu stellato a base di piatti con i prodotti del territorio e godere di uno spettacolare tramonto sulle Dolomiti di Brenta e la meravigliosa conca di Madonna di Campiglio. La prossima data è il 22 luglio 2023.

# Il Treno dei Sapori in Lombardia

Credits il_treno_dei_sapori IG – Degustazione di prodotti tipici

Il Treno dei Sapori è un’iniziativa di TRENORD e si compone di una motrice diesel e due carrozze color arancio del primo ’900 con gli interni rinnovati e dotati dispositivi multimediali, aria condizionata e un sistema di telecamere rivolte all’esterno per proiettare il paesaggio circostante sui grandi schermi installati nel convoglio. La stazione di Iseo é il punto di partenza e arrivo del treno.

Scegliendo fra i 9 itinerari disponibili si può viaggiare degustando prodotti tipici lombardi, come antipasti salumi e formaggi e piatti caldi con polenta e funghi trifolati e salamina alla griglia, accompagnati da una selezione di vini scelti da Sommelier certificati, dove il Franciacorta è il re indiscusso ma anche liquori e grappe artigianali.

Leggi anche: Il TRENO dei SAPORI, il viaggio più gustoso della LOMBARDIA

# Atmosfera a Milano, a bordo del mitico tram “1928”

Credits lnr_pgn IG – ATMosfera

Rimaniamo in Lombardia. A Milano si può salire a bordo di un tram di sera per mangiare mentre si è in viaggio. La scelta è tra una cena di gusto o un brunch, con tre menu differenti: carne, pesce e vegetariano. I due tram di ATMosfera, gli storici Carrelli riadattati, sono i primi ristoranti itineranti d’Italia, entrambi con 24 posti a sedere. La salita è davanti al Castello Sforzesco e l’esperienza dura circa due ore e mezza, durante le quali si possono ammirare i luoghi e i monumenti più iconici di Milano.

Leggi anche: Il video del giorno: gli AVVISI STORICI sui TRAM di Milano

# Ristocolor e Gustotram, per fare aperitivo, pranzare o cenare tra le vie di Torino

Credits gustotram_ristocolor IG – Gustotram e ristocolor

Anche a Torino dal 2006 si può mangiare a bordo di storici tram della serie 2800 adibiti a veri e propri ristoranti con tanto di tavoli, sedie e vettovaglie varie che possono ospitare fino a 32 persone. Sono due, Ristocolor e Gustotram arrivato qualche anno dopo. Mentre si gira per le vie della città si può fare aperitivo, un pranzo o una cena, il servizio di “Cene in Movimento” è offerto dall’azienda dei trasporti torinesi, ammirando palazzi, monumenti e le grandiose piazze.

# Il Tramjazz sferraglia sui binari di Roma, per cenare accompagnati da musica dal vivo

Credits occhiverdi72_ IG – Tramjazz

A Roma c’è il Tram Jazz. Si sale a bordo di una vettura della collezione Storica di Atac riadattata a ristorante e sala da concerto viaggiante per un tour, e una cena accompagnati da musica dal vivo con vista sulle bellezze della capitale. Nelle tre ore di durata dell’esperienza si ascolta si possono gustare piatti preparati con prodotto a km 0 e ascoltare le esibizioni di alcuni dei più acclamati e rinomati musicisti italiani e stranieri della scena contemporanea.

# In Sicilia si mangia seduti nei “treni storici del gusto”

Credits enzo_annuario IG – Treni storici del gusto

In Sicilia si può viaggiare mangiando sui “treni storici del gusto“. Seduti in convogli d’epoca, il servizio è offerto dall’Assessorato al turismo della Regione Siciliana, in collaborazione con Fondazione FS e Slow Food Sicilia, si percorreranno le linee più panoramiche e meno conosciute dell’isola. Sono 23 gli itinerari disponibili, molti in in concomitanza di sagre, eventi fieristici, e mettono in connessione Catania, Palermo, Messina con i borghi dell’Isola, come Modica, Bronte e Marsala, o i meravigliosi centri storici di Taormina, Siracusa, la Valle dei Templi di Agrigento e l’antichissima Ragusa Ibla.

Nelle carrozze si parteciperà a degustazioni di prodotti tipici, tutelati da 50 presidi Slow Food, per riscoprire gli antichi sapori e le tradizioni culinarie della Sicilia.

Leggi anche: Il TRENO dei SAPORI, il viaggio più gustoso della LOMBARDIA

Fonte: style.corriere

Continua la lettura: I MIGLIORI RISTORANTI di PESCE di Milano

FABIO MARCOMIN

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La CENA SPETTACOLO: a un’ora da Milano si MANGIA con gli EFFETTI SPECIALI

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Credits le.petitchef IG - Il piccolo chef all'opera

Un’esperienza immersiva surreale e spettacolare per una cena a cinque stelle.

La CENA SPETTACOLO: a un’ora da Milano si MANGIA con gli EFFETTI SPECIALI

# Una cena spettacolo con proiezioni in 3D

Credits le.petitchef IG – Le Petit Chef

Una cena dove si mescola tecnologia, arte, teatro e cucina di alta qualità. Un’esperienza immersiva surreale itinerante dal nome Petit Chef, nata nel 2015 da un’idea dell’agenzia artistica belga Skullmapping, conosciuta per le sue creazioni artistiche con immagini proiettate e tecnologie avanzate in 3D. Il primo video di prova sull’esperienza diventò virale e si decise di replicare il format di ristorazione temporary in tutto il mondo.

# Al centro della scena il cuoco più piccolo del mondo

 

Si tratta di una cena-spettacolo con proiezioni 3D, accompagnata da un sottofondo musicale studiato per l’occasione, in cui si assiste in diretta alla preparazione del piatto. Al centro della scena il cuoco più piccolo del mondo, alto appena 6 cm, che usa il tavolo per dare forma alle pietanze che si andranno a gustare. Si vedrà in azione ad esempio mentre agguanta un polipo dai tentacoli per farne un piatto di pesce, oppure mentre affetta la verdure, mescola la minestra o cuoce alla brace la bistecca. 

# Tre tipi di menu: “Le Petit Chef”, “Le Petit Chef Vegetarian” e “Le Petit Chef Junior”

Credits le.petitchef IG – Il piccolo chef all’opera

Lo chef è frutto di tecnologie digitali che proiettano le immagini sul tavolo, ma i piatti sono veri e verranno portati in tavola proprio come sono stati “realizzati” durante la performance in 3D. Si può scegliere tra carne e pesce, proposte vegetariane e piatti anche per gusti più difficili come quelli dei bambini. I menu disponibili sono tre e tutti di 5 portate: “Le Petit Chef” al prezzo di 159 euro a persona, “Le Petit Chef Vegetarian” a 129 euro” e “Le Petit Chef Junior” a 59 euro per i più piccoli. 

# Dove provare questa esperienza culinaria e fino a quando

Credits elenabeliavina IG – Hotel Hilton Como

Il format è stato replicato in oltre 50 ristoranti nel mondo, passando per Honk Kong, Singapore, Taipei, Parigi, Mosca, Roma e Ostuni, con milioni di persone che hanno preso parte all’esperienza culinaria. Dal 24 marzo fino al 31 agosto 2023 si può provare all’Hilton hotel di Como, a un’ora da Milano. Ci sono due turni di cena a disposizione, 18:30 e 21:00, e il tutto avrà una durata totale di circa un’ora e mezza

Non rimane che prenotare e godersi lo spettacolo.

 

Fonte: Le Petit Chef Fb

Continua la lettura: UNDER, il primo RISTORANTE SOTTOMARINO d’Europa, il più grande del mondo

FABIO MARCOMIN

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei Tasso, la spiaggia più piccola del mondo, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommerso, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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ENZO JANNACCI, il cardiologo chansonnier

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Jannacci

La vita di un milanese doc. Un personaggio unico: cantautore, cabarettista, attore e, prima di tutto, cardiologo.

ENZO JANNACCI, il cardiologo chansonnier

# Dieci anni senza Enzo Jannacci

Credits wikipedia – Enzo Jannacci

Sembra ieri, ma sono già dieci anni che Milano non ha più Enzo Jannacci. Però, Enzo esiste ancora, attraverso le sue canzoni, le interviste, i film, gli spettacoli di cabaret. Bastava guardarlo per star meglio, magari all’ora di cena dopo una faticosa giornata di lavoro, oppure la domenica sera, per alleviare il traumatico pensiero di iniziare la settimana il giorno dopo.

Jannacci vive ancora, anche grazie al lavoro certosino del figlio Paolo che, soprattutto negli ultimi anni di vita, lo ha accompagnato, invertendo i ruoli, come una padre accudisce amorevolmente il figlio. È stato un accudimento artistico, quello di Paolo Jannacci verso papà Enzo, che ha reso ancor più struggente la notizia rimbalzata la mattina del 30 marzo 2013: “ieri sera è morto Enzo Jannacci”. Si spense presso la clinica Columbus la sera del giorno 29, sconfitto dal cancro.

# Cantautore, cabarettista, attore e…cardiologo

Jannacci era un personaggio unico: cantautore, cabarettista, attore e, prima di tutto, cardiologo. Tutto ciò che ha realizzato lo ha fatto al fianco dei più grandi: negli anni cinquanta ha inaugurato il Rock italiano insieme a Celentano, Tenco e Gaber, ha suonato il Jazz con Chet Baker, Franco Cerri e Gerry Mulligan, nel cinema è stato diretto da Carlo Lizzani, Mario Monicelli, Ettore Scola e Lina Wertmuller. Perfino nell’attività di medico si è formato con il “top” del settore, visto che, tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta, entrò nell’equipe di Christiaan Barnard, il primo chirurgo a realizzare un trapianto di cuore. 

# Le canzoni di successo

Jannacci

Le sue canzoni di maggior successo le conosciamo tutti, “Vengo anch’io/no tu no”, “La fotografia”, “Se me lo dicevi prima”, “Ci vuole orecchio”, “Allora andiamo”, “L’importante è esagerare”, “Ragazzo padre”, “Quelli che”, “Vincenzina e la fabbrica”, ha saputo raccontare la Milano di un tempo, emozionando chi l’aveva vissuta, quella Milano, e affascinando i giovani, che tramite le sue canzoni la sognavano.

Jannacci aveva la capacità di emozionare sia quando era struggente, che quando era ironico, addirittura comico. Con quella voce così spigolosa e aspra, sapeva raccontare situazioni e persone con un’efficacia unica, come “El purtava i scarp de tennis”, che lui, nel 1964, raccontava così: “le mie canzoni parlano di gente strana, particolare, gente che si veste come capita, col paltò d’estate e la giacchetta d’inverno, ma non perché sono degli originali. Sono dei nullatenenti che a Milano chiamano “barboni”. Parlano sempre da soli, in milanese e, pur non essendo degli sportivi, portano le scarpe da tennis”.

# Il debutto a teatro

Poco prima aveva debuttato a Teatro ne “Milanin Milanon, poi lo troviamo ne “El barchett de Boffalora”, con Milly e Piero Mazzarella. dimostrando tutta la sua giovanile capacità di tenere il palco.

Era nato a Milano il 3 giugno 1935, parallelamente all’attività di medico ha sempre esercitato quella di uomo di spettacolo, tra musica, canzoni, cabaret e cinema. Ogni impegno lo ha sempre svolto con passione, “forse ciò che ha sempre permesso a mio padre di rendere al massimo è stata quella sua propensione a non sentirsi mai totalmente soddisfatto di ciò che faceva, non si è mai sentito sugli allori, raccontò alcuni anni fa il figlio Paolo.

# La famiglia e gli amici

Jannacci al Derby

La sua famiglia gli è sempre stata vicina e lo ha sempre incoraggiato: certamente la moglie, Giuliana Orefice, è stata tanto riservata quando preziosa nel badare ad un nucleo famigliare ovviamente impegnativo, con la presenza così “speciale” di una persona come Enzo. Il figlio Paolo, come abbiamo detto, oltre a diventare un riferimento della musica italiana, ha saputo accompagnare il papà con amore e rispetto professionale. Poi c’erano gli amici: Cochi e Renato, Gaber, Dario Fo, Massimo Boldi, Teo Teocoli…ma quali sono stati, per lui, i più empatici? Certamente Beppe Viola e Carlo Hintermann, che con Jannacci hanno avuto un forte legame che andava al di là della professione.

“Nelle favole le fanciulle aspettano sempre il Principe Azzurro, ma un operaio azzurro no? E un contadino blu?”. Parola di Enzo.  

FABIO BUFFA

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Quando, a Milano, VISCONTI girava “ROCCO E I SUOI FRATELLI”

MARCELLO MARCHESI, un ciclone di ironia

NANNI SVAMPA, l’ironico artista della canzone milanese

ADRIANO CELENTANO, il “molleggiato” nato a due passi dalla CENTRALE

GINO BRAMIERI, il RE delle BARZELLETTE

CLAUDIO ABBADO, il GENIO eternamente insoddisfatto

Quelli di VIA OSOPPO: la STANGATA di Milano

GIORGIO GABER, l’inventore del TEATRO CANZONE

ADRIANA ASTI, l’artista ribelle amata dai grandi del cinema e del teatro

GIANLUIGI BONELLI, il creatore di TEX WILLER, sempre in lotta contro il POTERE

LUISA AMMAN: un’OPERA d’ARTE di Milano

LUCIANO LUTRING: il bandito più popolare di Milano

BRUNO ARENA, il fico di Milano

Sandra MONDAINI: uno dei punti fermi della televisione italiana

TINO SCOTTI, il milanese del “Ghe pensi mi”

ORNELLA VANONI, Milano e Settembre

MARIANGELA MELATO, da “ranocchietta” a mito del cinema

MARTA ABBA: la musa di Pirandello

Quelle DIABOLIKE sorelle GIUSSANI

GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese

COCHI e RENATO: una coppia diventata il MARCHIO del CABARET

Giorgio AMBROSOLI: il RIVOLUZIONARIO in GIACCA e CRAVATTA che sfidò anche lo Stato

Peppin MEAZZA: il più grande MITO MILANESE del calcio mondiale

FRANCO CERRI: quel genio che partì suonando nei cortili

I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano

LILIANA SEGRE, la testimonianza milanese dell’Olocausto

MARIA CALLAS, la Scala e BIKI, quel legame che ha fatto la storia dell’arte

WALTER VALDI, cintura nera di dialetto milanese

LORENZO BANDINI, lo sfortunato campione adottato da Milano

ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”

BEPPE VIOLA: il geniale raccontatore del calcio

Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI

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I 10 MONUMENTI più ALTI d’EUROPA: due sono in LOMBARDIA

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Credits: lisbona-italiani.it

Nella classifica dei monumenti più alti d’Europa l’Italia fa bella figura. In particolare a svettare è la Lombardia, l’unica regione europea a piazzarne due. Scopriamo la graduatoria completa.

I 10 MONUMENTI più ALTI d’EUROPA: due sono in LOMBARDIA

#10 Il Duomo: 108,5 metri in altezza grazie alla Madonnina

Credits: Andrea Cherchi – Duomo

Il Duomo di Milano rientra nella classifica dei monumenti più alti d’Europa piazzandosi al decimo posto. Il merito va ascritto alla Madonnina di oltre 4 metri posta sulla guglia maggiore che porta il simbolo della città a un’altezza di 108,5 metri.

#9 La statua dal Cristo-Rei a Lisbona: 110 metri

Credits: lisbona.italiani.it

Cristo supera la Madonna. Il nono posto è infatti occupato dalla statua dal Cristo-Rei, posizionato di fronte alla città di Lisbona e al Ponte “25 de Abril” in località Almada. I suoi 110 metri di altezza ne fanno il monumento più alto del Portogallo.

#8 Il Torrazzo di Cremona: 112 metri

Credits: originalitaly.it

Poco conosciuto a livello turistico internazionale, il Torrazzo di Cremona è il più alto monumento della Lombardia e si posiziona all’ottavo posto in Europa. È accanto al duomo ed è l’attrattiva simbolo della città della bassa lombarda, con un’altezza pari a 112 metri.

#7 Il Duomo di Mortegliano, in provincia di Udine: 113 metri. Il più alto monumento d’Italia

Credits: grantouritalia Twitter

Il settimo posto della classifica spetta a un altro monumento italiano, il Duomo di Mortegliano in un piccolo comune della provincia di Udine. Pochi sanno che si tratta del più alto in Italia, capace di raggiungere i 113 metri con il suo campanile. 

#6 Il Duomo di Vienna, la cattedrale di Santo Stefano: 136 metri. Uno dei campanili più alti del mondo

Credits: paesionline.it

Al sesto posto troviamo il Duomo di Vienna, ribattezzato dai viennesi con l’appellativo di Steffl, diminutivo di Stephansdom. La cattedrale di Santo Stefano presenta uno dei campanili più alti del mondo, con i suoi 136 metri d’altezza.

#5 La Basilica di San Pietro: 138 metri. Il monumento più grande del mondo

Credits: siviaggia.it

La Basilica San Pietro occupa il quinto posto della top 10 dei monumenti più alti d’Europa con 138 metri. La chiesa simbolo della cristianità nel mondo è anche il monumento più grande in assoluto. 

#4 La Cattedrale di Notre-Dame a Parigi: 151 metri

Credits: ilfogliettone.it

La Cattedrale di Notre-Dame tocca quota 151 metri grazie alla torre della crociera e si aggiudica il quarto posto della classifica. 

#3 La Cattedrale di Ulm, in Germania: 161 metri. La chiesa protestante più grande del mondo

Credits: loookingforeurope.wordpress.com

Al terzo posto la Cattedrale di Ulm, in Germania, la chiesa protestante più grande del mondo. Grazie al suo campanile raggiunge un’altezza di 161 metri, che lo rende quindi il più alto monumento tedesco.

#2 La Sagrada Familia di Gaudì a Barcellona: 172 metri. La vetta della Spagna

Credits: tourscanner.com

La Sagrada Familia progettata dal genio di Gaudì a Barcellona, in realtà mai terminata, occupa il secondo posto tra gli edifici della classifica con la quota di 172 metri.

#1 La Tour Eiffel: 324 metri. Tre volte l’altezza del Duomo di Milano

Credits: sognandoparigi.it

Per il primo posto non c’è partita. La Torre Eiffel fa il vuoto alle sue spalle: è di gran lunga il monumento più alto d’Europa. Contando l’installazione dell’antenna il simbolo di Parigi raggiunge i 324 metri. Tre volte l’altezza del Duomo di Milano e quasi il doppio del secondo monumento più alto.

Continua la lettura con: I 5 MONUMENTI ITALIANI più FAMOSI del MONDO: uno è a Milano

MILANO CITTA’ STATO

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Il “PANINO più BUONO d’Europa” si mangia a MILANO

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Credits: @italyfoodprnmilano Porcobrado Milano

Il panino è un must milanese, si parla sempre del risotto, dell’ossobuco del panettone o della cotoletta, ma quasi mai viene accennata la bravura dei milanesi nel preparare sandwich. Nonostante il panino sia considerato come snack, è una delle pause pranzo più veloci e goduriose che si possano fare. Di posti dove poter mangiare panini a Milano ce ne sono tanti, ma lo sapevi che c’è anche quello che fa il panino più buono d’Europa?

Il “PANINO più BUONO d’Europa” si mangia a MILANO

# Il “Best Sandwich” milanese

@quantobbasta.it
Porcobrado Milano

A Milano abbiamo una paninoteca che non è stata premiata una sola volta, e neanche due. Il pluripremiato panino milanese è quello di Porcobrado, locale in Via Jacopo dal Verme, 17, zona Isola. La panineria toscana, sì perché gli ingredienti del Porcobrado vengono quasi tutti da Cortona (Arezzo), ha conquistato prima il capoluogo lombardo e poi l’Europa intera. Nel 2017 ha vinto il “Best Sandwich” al “The European Street Food Awards 2017” di Berlino, è stato Campione Regionale (Lombardia) Street Food Gambero Rosso 2018, ha avuto una Menzione Speciale nel 2019 al Tuscany Food Awards ed è stato Vincitore del The European Street Food Awards Italia 2020. Ma cos’avrà questo panino per essere così buono da aggiudicarsi tutti questi riconoscimenti?

# 100 ore di lavoro per un panino

@italyfoodprnmilano
Porcobrado Milano

Dietro al panino di Porcobrado ci sono tantissime ore di lavoro, ben 100 per la precisione. Il panino è farcito con carne, spalla di cinta cortonese, salse e cipolla. Prima di arrivare nella pagnotta realizzata con Grano Verna di Cortona, grano antico toscano, la carne viene sottoposta a 100 ore di lavorazione. Prima di tutto viene profumata e affumicata con legno di melo e ciliegio, fatta riposare poi qualche giorno nella marinatura realizzata con la ricetta segreta, fatta di spezie, del Porcobrado. Dopo una cottura molto lenta, è pronta per essere mangiata. Anche le salse sono tutte fatte con ingredienti toscani e la cipolla viene sempre da Cortona.

Gli ingredienti del panino del Porcobrado sono tutti assolutamente di origine Toscana, anzi, provengono quasi tutti dall’Azienda Agricola di Porcobrado a Cortona.

# Il prezzo

La carne è di qualità e la paninoteca ha ormai una fama che la precede. Nonostante ciò i prezzi non sono neanche così alti, e se si pensa di mangiare il panino più buono d’Europa ne vale la pena. Da Porcobrado Milano un panino classico costa infatti intorno ai 10/12 euro (senza patite né bibita).

Continua la lettura con: A Milano i PANINI più buoni del mondo? Questi i 5 POSTI TOP

BEATRICE BARAZZETTI

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I 7 GRATTACIELI più IMPRESSIONANTI in costruzione nel MONDO

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Zaha Hadid - Shenzhen Tower C

Il grattacielo torcia, il più alto del mondo, la città verticale. Ecco dove e quando verranno realizzati.

I 7 GRATTACIELI più IMPRESSIONANTI in costruzione nel MONDO

#1 La nuova sede di JP Morgan Chase a New York, alta 434 metri, sarà il quarto grattacielo più alto 

Credits newyorkyimby ATCHAIN – Nuova sede Jp Morgan

Dopo la demolizione all’inizio del 2021 della vecchia sede, JP Morgan Chase ha dato avvio ai lavori per realizzare la sede sostitutiva. Il nuovo grattacielo fa parte del piano di rizonizzazione di East Midtown ed è stato progettato dallo studio di architettura britannicoFoster + Partnerssede. L’edificio ospiterà oltre 15.000 dipendenti, sarà alto 434 metri e conterà 70 piani. L’investimento complessivo è di 3 miliardi di dollari e alla sua inaugurazione prevista nel 2025 diventerà il quarto grattacielo per altezza di New York.

#2 One Tower a Mosca, un prisma smussato con facciate in vetro sfumato e il record europeo di 100 piani

Credits: Sergey Skuratov Architects – One Tower Mosca

One Tower è un grattacielo residenziale in costruzione lungo il MIBC nel quartiere Presnensky di Mosca, con la forma di un prisma smussato con facciate in vetro sfumato. La sua altezza al completamento nel 2024 sarà di 442,8 metri con 109 piani.

Ecco tutti i record che batterà: sarà l’edificio più alto di Mosca e il secondo edificio più alto in Russia e in Europa, il primo edificio in Europa con più di 100 piani fuori terra e avrà il ponte di osservazione più alto d’Europa al 100° piano. Come edificio residenziale, sarà il più alto d’Europa e il secondo più alto del mondo dopo la Central Park Tower di New York City.

#3 Il più alto edificio della Malesia con 680 metri, tra i primi al mondo

Credits: turnerconstruction.com

Il Merdeka PNB 118 con i suoi 680 metri diventerà l’edificio più alto della Malesia, togliendo il primato alle Torri Petronas, oltre che del sud-est asiatico e si classificherà tra i primi al mondo. Sono previsti 83 piani di spazi per uffici premium, mentre il lussuoso hotel Park Hyatt prenderà la residenza ai piani più alti, con circa 250 camere e suite, progettate per abbracciare le impareggiabili viste panoramiche sullo skyline della città. L’inaugurazione è prevista per il mese di giugno 2023.

#4 Torch Tower a Tokyo ha la forma ispirata a una torcia per “illuminare” il Giappone

Credits futurarch Mitsubishi Jisho Sekkei – The Torch Tower

Il grattacielo Torch Tower sarà il punto focale di un quartiere in riqualificazione chiamato Tokyo Torch. La sua forma ispirata a una torcia e il nome è stato scelto nella speranza che la torre “illumini” il Giappone. Nel 2027 a conclusione dei lavori con i suoi 390 metri di altezza diventerà sarà l’edificio più alto del Giappone, superando i 300 metri dell’Abeno Harukas di Osaka. Una degli ambienti più particolari sarà il grande parco all’interno, con alberi e colline, dal quale le persone potranno osservare la città dall’alto.

#5 La Torre C del Super Headquarters di Shenzen, a firma Zaha Hadid: sarà una città verticale

Zaha Hadid – Shenzhen Tower

La torre C di Zaha Hadid Architects è in costruzione all’interno del Super Headquarters della baia di Shenzhen e si posiziona all’incrocio tra l’arteria verde che va da nord a sud della città e l’asse urbano che va da est a ovest. L’edificio è stato progetto tramite degli speciali strumenti di modellazione 3D e si sviluppa come una città verticale multidimensionale di due torri con un’altezza massima di 400 metri. Ospiterà spazi per uffici, negozi, locali e ristoranti, hotel, un centro congressi e strutture culturali con gallerie espositive, alcune di queste nei ponti sospesi che uniscono le due torri e che permettono di godere di viste panoramiche della città. La fine dei lavori, iniziati nel 2020, è programmata per il 2025.

#6 “Jedda Tower” in Arabia Saudita sarà il più alto grattacielo al mondo, il primo a superare 1 km in altezza e i 200 piani

Credits: wisebizrealty – Jeddah Tower

La Jedda Tower, precedentemente chiamata Kingdom Tower, è in costruzione a Jeddah, un’importante città portuale sulla costa del Mar Rosso dell’Arabia Saudita. Al momento i lavori sono bloccati a causa di alcuni problemi di corruzione delle aziende appaltanti e poi della pandemia, ma la sua conclusione non è stata messa in dubbio anche se a marzo 2023 il cantiere non è ancora ripreso. Dopo il suo completamento, la Jedda Tower sarà per qualche anno l’edificio più alto del mondo, raggiungendo 1.008 metri d’altitudine e i 200 piani, sempre che il prossimo in elenco non lo batta sul tempo.

#7 “Dubai Creek Tower”, il grattacielo di Dubai futuro re del mondo con 1.300 metri d’altezza. In cima una “Pinnacle Room” a forma di bocciolo con terrazze panoramiche

Credits: archpostdecostruttivista.altervista.org – The Tower a Dubai

Progettata dall’architetto Calatrava, “Dubai Creek Tower” sarà la torre più alta di Dubai con circa 1.300 metri di altezza, battendo il record del Burj Khalifa di 100 metri e della Jedda Tower. Sulla sommità verrà posto un faro e la “Pinnacle Room” che offrirà una vista a 360° sulla città. Il design si ispira al fiore del giglio, con in cima il bocciolo ovale che ospiterà alcune delle terrazze panoramiche. I lavori avrebbe dovuto concludersi nel 2022 dopo alcune vicissitudine giudiziarie che li avevano rallentanti, ma con la pandemia si sono fermati. Se riprenderanno nel 2023, la data di completamento stimata sarebbe nel 2025.

Continua la lettura: I NUOVI GRATTACIELI in arrivo a Milano nel PROSSIMO TRIENNIO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La PIZZA più BUONA di Milano: 2023 edition

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Ph. SalvatoreMonetti IG

Le migliori pizze di Milano secondo l’insindacabile giudizio dei milanesi. Almeno di quelli che leggono la nostra testata che, secondo i dati di Google, rappresentano la crème de la crème di Milano. 

La PIZZA più BUONA di Milano: 2023 edition

#10 Pizzeria di Porta Garibaldi 

Credits robertino1509 IG – Pizzeria Garibaldi

Apre la classifica la pizza al trancio della Pizzeria di Porta Garibaldi, tramandata di padre in figlio dalla stessa famiglia Giuntoli da oltre 60 anni.

Indirizzo: corso Como, 6

#9 Pizza Am 

Credits antonelafecheta IG – Pizza AM

In nona posizione c’è Pizza Am, dove sfornano pizze alla napoletana e nell’attesa del posto a sedere offrono un aperitivo con prosecco e un piccolo panuozzo di pizza.

Indirizzo: corso di Porta Romana, 86

#8 Le Specialità

Credits josephmacario IG – Le specialità

In ottava posizione tra le pizze preferite dai milanesi c’è quella dello storico ristorante pizzeria “Le Specialità” in zona XXII marzo. Aperto dal 1977 propone pizze gourmet croccanti e sottili in un ambiente semplice e rustico. Ristorante rinomato anche per il pesce fresco

Indirizzo: via Pietro Calvi, 29

#7 Berberé

Ph. Andrea Bruschi IG

Nata nel 2010 con la missione di servire “una pizza artigianale buonissima, con solo lievito madre vivo, digeribile, senza fronzoli” ha moltiplicato nel tempo i punti vendita riuscendo comunque a garantire uno standard di qualità elevato.

Indirizzo: 5 punti vendita (Porta Romana, Centrale, Isola, Navigli, Colonne)

#6 La pizza dal 1964 

Credits il_marietto IG – Pizza al trancio 1964

Un’altra pizzeria al trancio: “La pizza dal 1964”. Le fette si presentano alte, soffici e con mozzarella filante. Ambiente informale, tavolini sul marciapiede. Un’istituzione a Milano. In zona Casoretto

Indirizzo: via Teodosio, 82

#5 Piccola Ischia

Credits cesare_butti IG – Piccola Ischia

Altra pizzeria napoletana in classifica, da anni ai primi posti in città. Locale piccolo ma accogliente grazie anche alla simpatia di proprietario e dei camerieri, pizze gustose con ampio cornicione soffice.

Indirizzo: viale Abruzzi, 62

#4 Marghe

Credits _dominic__toretto IG – Marghe

Altra presenza fissa da anni in questo tipo di classifiche. Diversi locali in città con pareti in mattoni a vista, che servono pizza napoletana tradizionale con un tocco moderno e dessert.

Indirizzi: via Cadore 26 e via Plinio 6

#3 Pizza Mundial

Credits margoschachter IG – Pizza Mundial

La medaglia di bronzo spetta all’ennesima pizza al trancio della selezione, Pizza Mundial, in questo caso in prevalenza da asporto. Si trova di fronte alla stazione di Lambrate ed è tra le preferite degli universitari.

Indirizzo: piazza Bottini, 2

#2 Pizzeria da Giuliano

Credits pizzeriadagiuliano IG – Pizzeria da Giuliano

La medaglia d’argento si trova nel cuore di Chinatown: la storica Pizzeria da Giuliano aperta dal 1969. Anche qui la pizza, cotta in forno a legna, è solo al trancio e preparata con l’unica vera mozzarella italiana del Monte Penice.

Indirizzo: via Paolo Sarpi 60

#1 Pizzeria alla Fontana

Credits pizzagram IG – Pizzeria alla Fontana

Al primo posto c’è Pizzeria alla Fontana, nascosta tra le vie che dal quartiere Isola portano verso Maciachini. Qui si mangia una pizza al trancio alta, come da tradizione, e lievitata in modo curato. 

Indirizzo: via Thaon di Revel, 28

Continua la lettura: Il video del giorno: com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

FABIO MARCOMIN

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Il SUPERMERCATO MENO CARO di Milano

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Ph. ElasticComputeFarm

Secondo la più recente indagine di mercato effettuata da Altroconsumo è questo il punto vendita più economico in città. 

Il SUPERMERCATO MENO CARO di Milano

# L’indagine di Altroconsumo sui prezzi dei supermercati in Italia

Credits altroconsuemo – Inchiesta supermercati

Nell’ultima indagine annuale di Altroconsumo, che rileva i prezzi dei supermercati di tutta Italia, sono stati analizzati 1,67 milioni di prezzi relativi a 126 categorie di prodotti (le più acquistate secondo l’Istat) compresi alimentari, prodotti per la cura della persona, della casa e pet food, in 1.171 negozi in totale con superficie superiore a 750 mq: 125 ipermercati, 700 supermercati e 346 discount. Nell’area milanese sono stati 59 quelli coinvolti.

# Il meno caro di Milano

Credits Cristian1989-wiikipedia – Esselunga di via Losanna

I prezzi sono stati elaborati sulla base di calcoli e ponderazioni ottenendo un indice su base 100, che misura quanto sono convenienti insegne e punti vendita. A fregiarsi del titolo di supermercato più economico di Milano è l’Esselunga di via Losanna 20/22, traversa di Corso Sempione, con il punteggio più basso della classifica di 107 punti. Da anni ai primi posti tra quelli dove fare la spesa è più conveniente. 

# Il più economico dell’Hinterland

Credits goditilavita2557 IG – Iper Il Centro

Nell’hinterland il più economico è risultato e l’Iper Il Centro di Arese, inserito all’interno del centro commerciale più grande d’Europa al momento della sua inaugurazione con i suoi 200 negozi e 35 ristoranti, che ottiene un punteggio di 108.

# Il più caro in assoluto è in Porta Venezia

Credits nicelocal IG – U come tu mi vuoti in Porta Venezia

Il punto vendita della catena Unes di via Lazzaro Spallanzani in zona Porta Venezia, U! Come tu mi vuoi, risulta il più caro in assoluto in città. Si piazza infatti all’ultima posizione, la 59esima, con il punteggio di 125.

Continua la lettura: I record di ESSELUNGA: il PRIMO supermercato d’Italia, il più grande d’Europa, il punto più a SUD

FABIO MARCOMIN

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Questo è il NOME più diffuso a MILANO

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Come si chiamano i milanesi? Queste le statistiche ufficiali.

Questo è il NOME più diffuso a MILANO

# A Milano spopolano gli evangelisti

Secondo i dati dell’ufficio anagrafe del Comune di Milano, i genitori milanesi amano molto gli evangelisti. I dieci nomi maschili più diffusi a Milano sono questi: 

Fonti: ISTAT, Anagrafe di Milano

Continua la lettura con: Il cognome più diffuso a Milano

MILANO CITTA’ STATO

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Il Primo Weekend di PRIMAVERA: gli appuntamenti da non perdere dal 24 al 26 marzo #ToDoMilano

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Ora legale - Credits: annca, Pixabay

Risotti, passeggiate, attività per bambini e grandi star della musica. Tutto questo e molto altro nel primo fine settimana di primavera a Milano

Il Primo Weekend di PRIMAVERA: gli appuntamenti da non perdere dal 24 al 26 marzo #ToDoMilano

# Trova il tuo evento:

#Venerdì 24/3: la notte del pugilato, l’ultimo concerto in gondola

Opi Fragomeni Boxing Night – Credits: Ris8
  • Opi Fragomeni Boxing Night: è la notte del pugilato, con 8 incontri che si disputeranno tra atleti provenienti anche dall’estero. La cornice ideale per il main event che vede in palio la cintura WBC dei pesi super medi. All’Allianz Cloud a partire dalle 18.00.
  • Diario di un poeta in prosa – Delio Tessa: Giulia Lazzarini torna in scena con una delle sue grandi passioni, la poesia di Tessa. Accompagnata da Giacomo Bertazzoni al sax, è al Teatro LabArca alle 19.00.
  • (S)permaloso, quattro risate sull’infertilità maschile: scoprire di non poter essere padre e nemmeno più figlio nel giro di poche ore. Scritto e interpretato da Antonello Taurino, il dramma diventa ironia al Teatro della Cooperativa. Debutto alle 20.00, in scena fino al 2 aprile.
  • Concerto in Gondola: ultima occasione per i concerti a pelo d’acqua. La rassegna si conclude con gli Slide Pistons, con Raffaele Kohler alla tromba, che danno appuntamento in Darsena alle ore 20.00.
  • Saverio Raimondo: l’uomo sbagliato al momento sbagliato, protagonista della Comedy Night del Blue Note. La proposta di stand-up debutta alle 20.30 e resta fino al 31 marzo.
  • Da tastar con ogni sorta di stromento da tasto: rassegna per clavicembalo e tastiere antiche, in programma alla Sala del Cenacolo al Museo Leonardo Da Vinci. Alle 21.00 il clavicembalo napoletano, con Enrico Baiano.
  • Lettere Romane: il ventennale epistolario tra due matrone romane, Flavia e Drusilla, letto da Marco Barbieri e Alessandro Fullin. In scena allo Zelig alle 21.00, in replica anche sabato 25.
  • Vi racconto il mio Mudù: è Uccio De Santis a portare in scena un’auotbiografico monologo, accattivante e ironico. Con lui sul palco anche Umberto Sardella e Antonella Genga. Al Teatro Dal Verme alle 21.00.
  • Candle Light omaggia Ennio Morricone: nella cornice del Teatro Gerolamo, il candle light tributa una serata al grande compositore romano. Le colonne sonore, interpretate dal Quartetto Arceus, in scena alle 21.30.
  • Da Gaber a Gaber: Enrico Ballardini e Riccardo Dell’Orfano si sfidano sul palco della Scighera, per decidere chi sia il vero Signor G. Una serata all’insegna di Gaber, che inizia alle 21.30.

#Sabato 25/3: passeggiate, le prove della Scala aperte al pubblico, Jackob Lee e Treves Blues Band, arriva l’ora legale

Treves Blues Band – Credits: Asti Musica

Ora legale: nella notte tra sabato e domenica, alle 2.00, arriva il momento di spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora. Notte più corta, giornate più lunghe

  • Da Expo 2015 alle Olimpiadi 2026: viaggio tra la Milano e di Expo e quella del futuro. Dal sito espositivo a Cascina Merlata, in passeggiata con Christian Busato dalle ore 9.00.
  • Un’educazione milanese: altro intinerario dal Cavalcavia Bussa fino a piazza Prealpi, con il libro di Andrea Rolla in mano. Scoprire “Come si diventava milanesi, a prescindere dal luogo di nascita” camminando. Dalle ore 9.00. Info QUI.
  • Prove aperte alla Scala: si può assistere alle prove della Filarmonica della Scala, diretta da Gianandrea Noseda. L’iniziativa richiede un prezzo simbolico dato poi in beneficenza. La prova è alle ore 10.00.
  • Milan Machinima Festival: 6^ edizione del programma esclusivo in sala, dedicato alla video arte ludica. Presso Museo Interattivo del Cinema, dalle ore 16.00.
  • I quattro demiurghi della bacchetta: presentazione del libro di Aldo Ceccato nella Sala Piccola del Teatro Dal Verme. Dalle 16.00 Angelo Foletto dialoga con l’autore.
  • I Pomeriggi Musicali: Julian Rachlin al violino dirige l’Orchestra i Pomeriggi Musicali, al Teatro Dal Verme. Sipario alle 17.00.
  • Il Mago di Oz: edizione con la regia di Pietro Clementi, della favola di Dorothy e tutte le strane creature incontrate nel suo viaggio. Doppio spettacolo al Teatro Manzoni, alle 15.30 e alle 17.30.
  • Concerto da gustare: musica e cioccolato insieme, protagonisti di un insolito concerto all’Auditorium. Insieme la Sinfonica di Milano, diretta da Ruben Jais e praline create ad hoc da Ernst Knam. Si inizia alle 18.00.
  • Murder Party: atmosfere noir e un nuovo mistery game che non è solo una cena con delitto. L’esperienza interattiva è alle 19.30 presso Level Up Associazione Ludica, via Alex Visconti 22.
  • Tres Bien Ensamble Acustic Trio: tribute band dei Beatles, con il repertorio del quartetto di Liverpool, ospite di Heracles Gymnasium. Inizio spettacolo alle 20.30.
  • Jacob Lee: unica data italiana per l’autore australiano, rivelazione indie-pop degli ultimi anni. Lee porta il suo Lowly Lyricist 2023 Tour al Legend Club, alle 20.30.
  • Buster Keaton… come non lo avete mai sentito: inedita interpretazione e commento delle opere di Buster Keaton, grazie al lavoro del pianista Carlo Balzaretti. In scena al Teatro di Nova Milanese alle 21.00.
  • Ma che musical, maestro!: viaggio attraverso le sigle che hanno fatto la storia della televisione italiana. Al Teatro Guanella alle ore 21.00.
  • Treves Blues Band: il Puma di Lambrate e la sua storica band, portano gli spettatori di Spazio 89 nel viaggio per scoprire il blues. Sipario alle 21.30

#Domenica 26/3: il mattino ha i mercatini in bocca, un omaggio a Nanni Svampa e il primo di 3 concerti di Shiva

Shiva – Credits: Gogo Magazine
  • Mercatone dell’antiquariato dei Navigli: l’ultima domenica del mese di Marzo, porta con sé la tradizionale sfilata di bancarelle dell’Alzaia Naviglio Grande. Vintage e antiquariato di buon mattino, a partire dalle 8.00.
  • Le Carrousel, Il bello del fatto a mano: stilisti, designer e artigiani danno appuntamento a Cascina Cuccagna, con nuove collezioni e idee. L’esposizione apre alle 10.30, fino alle 19.30.
  • Orlando hater e Angelica furiosa: liberamente tratto dall’Ariosto, il teatro per i giovanissimi è in scena al Piccolo Teatro – Mariangela Melato alle 11.00. In replica fino al 2 aprile per le scuole.
  • Professori d’Orchestra del Teatro alla Scala: uno strano quartetto d’archi, con il pianoforte di Michele Gamba insieme agli archi di Andrea Pecolo, Matteo Amadasi e Massimiliano Tisserant, alla Scala alle 11.00.
  • Ai piedi dell’Olimpo: l’Orchestra dei Piccoli Pomeriggi Musicali, diretta da Daniele Parziani, accompagna lo spettacolo per famiglie con bambini, al Teatro Dal Verme alle 11.00.
  • Tour delle Merlate del Castello Sforzesco: il giro delle guardie delle mura del Castello, per famiglie con bambini, in programma domenica alle 15.00. Una vista diversa di Milano dall’alto.
  • Passeggiate BAM: puntuale con la primavera, ritornano le passeggiate per gli amanti di urbanistica ed architettura organizzate dalla Biblioteca degli alberi. Appuntamento a Porta Nuova alle 15.30.
  • Il mondo di Nanni Svampa: vita, morte, miracoli e canzoni del grande cantautore milanese. Esegue Riccardo Machiachini, già chitarrista con Svampa, al Teatro della Memoria alle 16.00.
  • Forza venite gente: il patrono d’Italia e la sua vita, in scena al Teatro Lirico – Giorgio Gaber sotto forma di musical. Sipario alle 17.30.
  • Degustazioni Letterarie: reading e degustazione di vini nel foyer del Teatro Manzoni. In programma alle 20.00 La piazza del diamante di Mercè Rodoreda, con Maria Pilar Pérez Aspa
  • Savana Funk ft. Willie Peyote: il trio bolognese e il rapper torinese sono la proposta della Santeria Toscana. Per la prima volta insieme, in uno spettacolo che inizia alle 21.00.
  • Shiva: è il più atteso del momento, sold out dappertutto. Milano Demons Tour del giovane rapper di Legnano, approda al Fabrique alle 21.00. Replica anche lunedì 27 e, a grande richiesta, triplica martedì 28.

#Tutto il fine settimana : festival dei risotti dentro al Beer Fest, le giornate FAI di primavera, fumetti inediti, il musical Miraculous e le atmosfere di Andrea Motis

Risotto da Abele
  • Festival dei Risotti: all’interno del Lombardia Beer Fest, in piazza Città di Lombardia, si possono gustare varietà di risotti, cucinati e mantecati sul momento. Non solo giallo, risotto a volontà tutto il weekend fino alla 1.00 di domenica 26/3.
  • Giornate FAI di primavera: sabato e domenica, 750 luoghi della cultura sono aperti al pubblico. Tra le oltre 400 città c’è anche Milano. Info QUI.
  • Vienna Sinfonica: due appuntamenti con i compositori viennesi dell’ottocento, interpretati dalla Sinfonica di Milano diretta da Giuseppe Grazioli. Venerdì 24 alle 20.00 e domenica 26 alle 16.00, presso l’Auditorium di largo Mahler.
  • Chi non lavora, non: monologo ambientato nella Germania del 1930, in una società allo sbando tra le due guerre. In scena al Teatro LinguaggiCreativi venerdì alle 20.30 e domenica alle 19.00.
  • Stand-up poetry: un nuovo modo di fare poesia e concerto senza musica, ideato e interpretato da Lorenzo Marangoni. Venerdì e sabato al Teatro del Borgo, alle 20.30.
  • Le nozze dei piccolo borghesi: gli allievi diplomati all’accademia del Teatro Officina, portano in scena un’edizione ispirata a Brecht per la regia di Massimo De Vita. Sabato alle 21.00 e domenica alle 16.00.
  • Fog Performing Arts: weekend ricco per la rassegna della Triennale. Sabato 25 e domenica 26 in programma Senza Titolo con Annamaria Ajmone e Personne, chroniques d’une jeunesse, con Ugo Fiore e Federica Furlani.
  • Il Relitto di Via Poma, Inganno Strutturale: uno dei misteri irrisolti d’Italia, in scena al Teatro Alfredo Chiesa. Tra criminologia, scienza e drammaturgia teatrale sabato alle 20.00 e domenica alle 17.00.
  • La foto del Carabiniere: viaggio nei di un figlio, grazie alla foto di Salvo D’Acquisto che il padre teneva nel portafoglio. Al Teatro Gerolamo il 25/3 (ore 20.00) e 26/3 (ore 16.00).
  • Andrea Motis: poker di appuntamenti con la trombettista spagnola, che abbraccia swing e bossanova, insieme a funky e neo-soul. È al Blue Note sabato 25 e domenica 26, con doppio spettacolo alle 20.30 e alle 23.00.
  • Bricola Festival: presentazione del fumetto indipendente ed autoprodotto. Sabato e domenica, presso WOW Spazio Fumetto, è l’ora delle opere uniche ed originali, praticamente introvabili.
  • Miraculous – The Musical Show: ispirato dalla celebre serie animata, con spettacolari effetti scenici e almeno 20 personaggi in azione. Arriva a Milano il musical del Teatro Arcimboldi, in scena sabato alle 15.00 e domenica alle 11.00.

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

LAURA LIONTI

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Alla SCOPERTA di MILANO: tutte le cose da sapere PRIMA di visitare la metropoli

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Credits Andrea Ferrario-unsplash - Milano

Ogni anno ospita milioni di turisti da qualsiasi angolo della nostra nazione e del mondo. Per scoprire tutta la sua bellezza è necessario dedicarle qualche giorno, ma si presta anche a visite “mordi e fuggi”.

Da molti considerata la capitale economica del nostro Paese, Milano è la seconda città italiana per popolazione (dietro alla capitale). Questa metropoli ha molto da offrire a livello architettonico, culturale e anche gastronomico.

Nell’articolo di oggi abbiamo raccolto alcuni consigli pratici per scoprire Milano in totale sicurezza. Speriamo di offrirti qualche spunto utile.

Alla SCOPERTA di MILANO: tutte le COSE da SAPERE prima di visitare la metropoli

# Quando visitare Milano

La scelta del periodo dell’anno in cui visitare Milano è influenzata da diversi fattori personali e oggettivi. Se la canicola estiva non è un problema per te e preferisci scoprire la città senza doverti fare largo fra la folla, agosto potrebbe essere la soluzione ideale. Mentre tutti sono al mare, avrai la possibilità di visitare i punti cruciali della città senza dover sgomitare.

D’altro canto, le temperature possono diventare insostenibili già dalle prime ore della mattina.

# Ultima cena? Bisogna partire per tempo

Credits Andrea Cherchi – Ultima Cena

Una delle principali perle meneghine è senza dubbio “L’ultima cena”, il famosissimo dipinto di Leonardo da Vinci. Viste le limitazioni poste alla visita (numero contingentato di persone al giorno, suddivise in slot di 15 minuti), è necessario pianificare per tempo l’esperienza. Immaginare di presentarsi il giorno stesso e pensare di entrare sarebbe assurdo.

Queste limitazioni non sono fondate sull’intenzione di aumentare i prezzi del biglietto o far percepire un valore superiore all’opera. Dal punto di vista tecnico, non si tratta di un affresco ma di un dipinto parietale a secco su intonaco. Questo dettaglio provoca un deterioramento più veloce dell’opera. Pertanto, al fine di ridurre i rischi, si è scelto di limitare il numero di persone che ogni giorno può vederla dal vivo.

# Milano vuol dire design

Credits: isaloniofficial IG

Nel cuore di aprile si svolge l’annuale Fiera del Mobile di Milano. Se sei appassionato di design, non puoi lasciarti sfuggire quest’occasione. In questo periodo si possono trovare feste ed eventi legati alla kermesse, durante i quali lasciarsi ispirare dalle innovazioni più interessanti degli esperti di architettura, design e arredamento provenienti da ogni angolo del mondo.

Se l’argomento non ti interessa, meglio evitare il periodo intorno al 20 di aprile perché la città si riempie ancora di più e i prezzi medi di Hotel e B&B si alzano.

# Protezione per il corpo e per i tuoi dispositivi

Nonostante la recente siccità che ha colpito Milano e tutto il nord Italia, la metropoli è considerata una delle città più piovose del nostro Paese. Ecco perché è importante viaggiare sempre muniti di ombrello o giacca impermeabile.

Se necessario, potrai trovare rifugio in uno dei tanti locali delle vie della città. Qui potrai anche trovare una connessione Wi-Fi gratuita per navigare senza consumare Giga. Ma attenzione, perché queste reti possono essere pericolose e aprire il fronte ad attacchi hacker che potrebbero portare al furto dei tuoi dati. Per proteggere anche il tuo smartphone, puoi provare una VPN online. Dopotutto, la sicurezza in viaggio è garantita anche dall’affidabilità dei tuoi dispositivi digitali.

# Tante visite gratis

Credits: @margheritagroaz IG

Per chi vuole scoprire Milano senza spendere tanto, ogni prima domenica di ogni mese c’è un’opportunità molto interessante. Tutti i musei civici, infatti, possono essere visitati in modo totalmente gratuito. Parliamo di strutture di grande interesse storico e architettonico come il Museo del Novecento, il Castello sforzesco, la Galleria d’Arte Moderna, la Casa Museo Boschi di Stefano e il MUDEC, fra i tanti altri. Ovviamente non ci si può aspettare di trovare poca gente, dato che in queste occasioni si trova spesso il pienone, ma l’opportunità è comunque interessante per chi desidera risparmiare.

Continua la lettura: 7 cose da FARE di SERA a CITYLIFE

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