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Riaperta una delle CASCATE più ALTE d’Italia. A 2 ore da Milano

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Credits: @fra.scer Cascate Del Serio, Valbondione

Nel periodo estivo ha riaperto una delle cascate più alte d’Italia. La riapertura avviene però solo 5 volte l’anno e dura poche decine di minuti. Scopriamo per quale motivo e dove si trovano.

Milano-Cascate del Serio

Riaperta una delle CASCATE più ALTE d’Italia. A 2 ore da Milano

# Un triplice salto d’acqua di 315 metri

@tiraccontolamontagna Cascate Del Serio, Valbondione

Alta Valle Seriana provincia di Bergamo. Qui si può trovare una delle cascate più alte d’Italia: stiamo parlando delle Cascate del Serio. La testa della cascata è a circa 1.750 m di altitudine mentre l’altezza complessiva è di 315 metri, divisi in 3 salti: 166, 74 e 75 metri. In Italia è dietro solo a quella di Stroppia in Piemonte, alta 500 metri, ma è comunque nei primi posti in Europa. La sua peculiarità però è un’altra: sono visibili solo 5 volte durante l’anno. 

# Per quale motivo vengono aperte e chiuse?

Credits danilobenetti IG – Cascate del Serio chiuse

Per quale motivo vengono aperte e chiuse? Le Cascate del Serio sono naturali e nascono pochi metri dopo l’omonimo fiume pochi chilometri, che poi attraversa la Val Seriana, ma la Diga del Barbellino costruita dall’Enel nel 1931 per produrre energia idroelettrica ne blocca il corso. Per questo motivo le cascate non sono quasi mai visibili e nei giorni di chiusura si può ammirare solamente il paesaggio circostante, che comunque è una meraviglia. Allo stesso tempo la loro apertura, che avviene dal 1969, è un evento importante per la valle dato che lo spettacolo si può godere così di rado. Sono circa 10.000 i metri cubi di acqua rilasciati.

# Le date delle prossime aperture

@zucchelliangelo
Cascate Del Serio, Valbondione

Dopo lo stop di due anni per la pandemia e la riapertura nel 2022, che aveva visto durante la prima giornata la presenza di oltre 2500 persone, anche nel 2023 è possibile ammirarle. La prima volta è stata domenica 11 giugno mentre le prossime 4 aperture saranno:

  • 15 luglio: dalle 22:00 alle 22:30 l’unica apertura notturna delle cascate del Serio. 
  • 20 agosto: terza apertura della stagione dalle 11:00 alle 11:30.
  • 10 settembre: dalle 11:00 alle 11:30.
  • 08 ottobre: dalle 11:00 alle 11:30.

Non ci sono limiti o vincoli di persone, l’acqua delle cascate non va infatti nel circuito della potabilità. 

# Come arrivare alle cascate

Credits eleonoraongaro.it – Sentieri per le cascate

In auto da Milano si prende l’autostrada A4 con uscita Bergamo e poi prosecuzione verso Gorle centro dalla SS470, quindi in successione la SP35, verso Nembro, che diventa prima SS671 e infine SP49. A quel punto si arriva fino via Planivere a Valbondione dove parcheggiare l’auto per proseguire a piedi.

Per raggiungere le cascate ci sono 3 sentieri alternativi: il CAI 305, consigliato per l’apertura delle cascate di notte o in presenza di bambini e con un dislivello di 250 metri, il CAI 306, consigliato invece solo di giorno e con un dislivello di 400 metri e infine il CAI 332 di difficoltà media e un dislivello di 250 metri.

 

Continua la lettura: Il “GIRO delle CASCATE”: ponti, passerelle e scalini per andare sopra, sotto e dentro i salti d’acqua

FABIO MARCOMIN

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“Nei MENU almeno tre piatti e tre vini LOCALI”: l’ordinanza del SINDACO di PORTOFINO. Da estendere a Milano?

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Credits: gustoincucina.com - Trofie al Pesto

Arrivare un ristorante in Liguria e non trovare nessun piatto tipico? Non succederà più. Almeno a Portofino. Una decisione che sta sollevando polemiche. Ma ci sono altre realtà che stanno invece pensando di fare lo stesso. Lo farà anche Milano?

“Nei MENU almeno tre piatti e tre vini LOCALI”: l’ordinanza del SINDACO di PORTOFINO. Da estendere a Milano?

# Il sindaco di Portofino: “Tre piatti e tre vini locali nel menù di tutti i ristoranti”

Credits: silverstaryatching.it – Portofino

Arriva il menù con piatti locali obbligatori. Almeno nel Levante Ligure. Il sindaco di Portofino ha deciso di ufficializzarlo nel nuovo piano commerciale del Comune: almeno tre prodotti di origine certificata della Liguria devono essere inseriti nel menù di tutti i ristoranti del suo territorio. E fra i vini almeno tre etichette di aziende agricole della zona. L’obiettivo è “il rafforzamento della presenza delle eccellenze regionali, la protezione e l’innalzamento del loro livello”, soprattutto in una località che registra l’85% di turisti stranieri. Il principio è semplice: i ristoranti godono del richiamo del luogo sui turisti di tutto il mondo, almeno devono contribuire a valorizzare le eccellenze locali.  Una disposizione che si applica anche ai locali etnici che dovranno far posto di diritto a pesto e dintorni.

# Gli Chef: “Perché il sindaco ci deve obbligare?”

Credits: lacucinaitaliana.it
mondeghili

Secondo La Repubblica gli chef d’Italia sono piuttosto contrari. In sintesi, non vogliono interferenze. Anche se inserire tre prodotti locali più che un’ingerenza sembra un atto doveroso, soprattutto considerando le eccellenze della nostra cucina locale. Anzi: e se Milano facesse lo stesso per valorizzare i suoi piatti tipici? Ne parlerebbe il mondo intero. E tutti sarebbero felici e contenti. No?

Continua la lettura con: Le gastronomie migliori di Milano

ANDREA ZOPPOLATO

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M6: sarà questo il PERCORSO della nuova LINEA ROSA?

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Mappa M6

Mentre la quinta linea metropolitana di Milano, la M4, avanza verso Ovest già si torna a progettare la sesta. Scopriamo come potrebbe cambiare la rete milanese.

M6: sarà questo il PERCORSO della nuova LINEA ROSA?

# La linea rosa nel futuro della rete metropolitana di Milano? Finanziato lo studio di fattibilità

Mentre la M4 avanza da Dateo a San Babila accelerando verso Ovest, Milano intravede nel suo futuro la sua sesta linea, la M6 o linea rosa.

Un progetto ipotizzato già nel 2010 con orizzonte prima a Expo e poi posticipato al 2030 ma che sembrava essere stato messo del cassetto per sempre. Invece potrebbe vedere la luce. Nella finanziaria 2022 infatti tra gli 800 milioni di euro messi a disposizione per ampliare la rete milanese ci sono quelli per la realizzazione dei prolungamenti della M1 a quartiere degli Olmi e della M4 fino a Segrate, per i progetti di estensione della M2 fino a Vimercate e della la M3 fino a Paullo e Peschiera, ma anche quelli per la realizzazione di un primo studio di fattibilità per la M6, propedeutico per le successive fasi progettuali.

Leggi anche: Le ESTENSIONI FUTURE delle linee della METROPOLITANA

# Da Baranzate a Noverasco/Ponte Lambro, quasi 40 fermate e circa 20 km di tracciato

La linea M6 con le varianti previste nel PUMS
La linea M6 con le varianti previste nel PUMS

Il percorso della nuova linea, per circa 40 fermate e 20 km di lunghezza, dovrebbe andare dal quadrante nord-ovest (Quarto Oggiaro) al quadrante sud-est (Ponte Lambro), con diverse ipotesi di diramazione.

I binari di snoderebbero lungo l’asse di viale Certosa e poi corso Sempione per intersecare la M5 a Domodossola, la M1 a Pagano e la M2 a Porta Genova oppure la M1-M2 a Cadorna e la M3 a Missori. A sud le ipotesi allo studio vedono la linea dirigersi verso est incrociando la M3 a Rogoredo con eventuale, in alternativa la linea punterebbe verso Noverasco lungo l’asse di Ripamonti per servire il quartiere Vigentino e la nuova area in sviluppo di Symbiosis e Scalo Romana.

Tra le estensioni possibili ci sarebbero quelle di Baranzate e Molino Dorino a nord e di Ponte Lambro a est.

# Lo studio di fattibilità per i primi 8 km di linea

Credits Comune di Milano – Progetto M6

Lo studio di fattibilità sottoposto al Ministero dal Comune di Milano avrebbe un costo di circa 388.000 euro e riguarderebbe al momento solo la tratta sud della M6, nello specifico la diramazione verso Noverasco. La metropolitana partirebbe dal Comune di Opera, dove verrebbe realizzato il deposito-officina, per servire poi l’abitato di Noverasco, lo IEO e il quartiere Vigentino.

Per il secondo lotto di questo tratto di linea le ipotesi sono due: proseguire a nord-ovest incrociando la prima stazione della futura Circle Line di Tibaldi oppure verso nord-est incrociando la stazione di Lodi M3 a servizio del nuovo quartiere di Scalo Romana. La lunghezza del tracciato oggetto dello studio è di 8 km per 7-8 stazioni. I cantieri della M6 non dovrebbero iniziare prima del 2030.

Leggi anche: Il fotoreportage della stazione Tibaldi

Continua la lettura con: M6, M7 fino all’M11: i PERCORSI delle sei linee della METRO che ancora NON CI SONO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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VAL TIDONE, la PICCOLA CHIANTI dei milanesi

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Pianello Val Tidone - Ph. @igerspiacenza IG

Ricorda i bucolici e suggestivi paesaggi della Toscana, tra borghi, castelli e vigneti. A pochi chilometri da Milano. 

Milano-Val Tidone

VAL TIDONE, la PICCOLA CHIANTI dei milanesi

# Paesaggi da cartolina a un’ora da Milano

Credits lucio118 IG – Val Tidone

A un’ora da Milano c’è la piccola Chianti dei milanesi, la Val Tidone, ricorda che ricorda i bucolici e suggestivi paesaggi della Toscana. Geograficamente fa parte dell’Appennino Ligure ed è formata dal torrente Tidone, che nasce nei pressi della località Casa Matti di Romagnese alle pendici del Monte Penice, a metà fra la provincia di Piacenza e l’Oltrepò pavese, a circa 1000 metri sul livello del mare. Si divide in una parte “bassa”, quella pianeggiante, e una “alta”, montana, chiamata “Alta Val Tidone” e che arriva fino alle pendici del monte. 

# Tra colline, vigneti e buona cucina

Credits essecimilano IG – Vigneti Val Tidone

Negli ultimi decenni è una delle prime scelte da parte dei milanesi per una gita fuori porta o per l’acquisto di una seconda casa. Il legame con Milano ha però origini antiche per via del suo passato sotto il Ducato. Ha il pregio di essere simile nei luoghi alla più distante Toscana, di essere meno affolatta degli altri luoghi di vacanza e di trovarsi in un punto strategico all’incrocio tra quattro regioni: Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. 

Sulle sue colline è un susseguirsi a perdita d’occhio di vigneti, sono otto i vini a indicazione geografica tipica. Anche la cucina si fa apprezzare e si può degustare tra let tante osterie tipiche e agriturismi presenti nella zona. Tra i piatti tipici troviamo la tortelli con le ortiche di Genepreto e il brasato di cinghiale, oppure altri prodotti come la chisöla di Borgonovo Val Tidone, una focaccia tipica del borgo.

# I borghi e gli antichi castelli

Credits agoyle – Rocca d’Olgisio

La Val Tidone è ricca anche di borghi caratteristici, spesso di origini celtiche e romane. C’è Pianello Val Tidone sulle colline dei Colli Piacentini tra i più visitati per gli amanti delle passeggiate tra i sentieri e per i luoghi di interesse storico e culturale come la Rocca d’Olgisio posizionata su un’alta rupe da dove godere di un panorama mozzafiato e il museo archeologico. La frazione, Arcello Val Tidone, è conosciuta per i diffusi campi di lavanda che riportano alla mente la Provenza, mentre Borgonovo Val Tidone è famoso per i suoi castelli e un’imponente Collegiata. Infine il comune con più viti in Italia in rapporto alla popolazione, Ziano Piacentino.

Tra i castelli più grandi e scenografici c’è la Rocca di Agazzano, un tempo residenza di famiglie nobiliar come quella dei Principi Gonzaga Del Vodice. 

# Come arrivare da Milano

 

Da Milano la Val Tidone si raggiunge in meno di un’ora di auto percorrendo l’omonima ex strada statale 412 che supera il Po nei pressi di Castel San Giovanni e risale la valle fino all’ex strada statale 461 del passo del Penice giusto pochi chilometri prima dell’omonimo passo. 

Continua la lettura con: La “Piccola Toscana vicino a Milano”: inglesi innamorati dell’OLTREPÒ PAVESE. Queste cose lo rendono unico al mondo 

FABIO MARCOMIN

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

Adda,  Arco, Barolo, Biella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei TassoBellano, il Giardino delle Grotte, il parco dei dinosauriMonte San Salvatore, la passeggiata dell’amore, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommersoIsola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, Val Vestino, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraGiardino RossiniNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda Rossale grotte del CaglieronLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

copyright milanocittastato.it

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I MINI FRECCIAROSSA per viaggiare da MILANO alla SICILIA a tempo di RECORD

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Credits ferrovie.it - Frecciarossa per la Sicilia

Con questa soluzione i tempi verrebbero ridotti drasticamente, compresa la tratta in aliscafo da Reggio Calabria a Messina. Quando nasce il progetto e quali sono i convogli previsti.

I MINI FRECCIAROSSA per viaggiare da MILANO alla SICILIA a tempo di RECORD

# Dimezzato il viaggio da Milano a Messina: da 19 a 10 ore 

Traghetto treni regionali tra Messina e Reggio Calabria

Le origini del progetto risalgono al 2021 a seguito di un sondaggio condotto da Trenitalia sulle abitudini di viaggio e sull’interesse verso nuovi collegamenti dei clienti che hanno viaggiato da/per la Calabria e la Sicilia. Tra le domande poste anche quelle inerenti a quali servizi e a quali prezzi sarebbero disponibili a usufruirne. I risultati hanno portato la società ferroviaria italiana a ipotizzare un nuovo collegamento ferroviario fornito dal FrecciaRossa con queste caratteristiche:

  • meno fermate del tragitto attuale;
  • tempo dimezzato per portare i viaggiatori da Milano a Messina, da 19 a 10 ore compreso l’aliscafo di collegamento tra Reggio Calabria e Messina.  

Il convoglio andrebbe a coprire la fascia notturna oggi servita dall’Intercity notte.

# Le fermate previste lungo il tragitto

Credits sierraalpha_ita IG – Frecciarossa 1000

Le fermate previste dal nuovo collegamento, con partenza a nord da Milano e Torino e capolinea Reggio Calabria, sarebbero setteBologna, Reggio Emilia, Firenze, Paola, Lamezia Terme e Villa San Giovanni. Secondo quanto immaginato a parte del Ministero delle Infrastrutture del precedente governo Draghi, il servizio consentirebbe di velocizzare e migliorare i collegamenti tra il “continente” e la Sicilia e la sua calendarizzazione era stata prevista per la fine del 2023. Difficilmente però tale data sarà rispettata.

# Il viaggio a bordo dei “Mini Frecciarossa”

Credits ferrovie.it – Frecciarossa per la Sicilia

La scelta finale sulla tipologia di treni da acquistare è ricaduta sugli elettrotreni tipo ETR.1000 lunghi 103 metri con composizione ridotta di quattro casse con una capacità di 200 passeggeri. Non si tratterebbe quindi dei classici Frecciarossa, ma dei “Mini Frecciarossa”. 

Questo consentirebbe di evitare la perdita di tempo per scomporre il convoglio, prima dell’imbarco verso la Sicilia, che proseguirebbe direttamente il viaggio trasporto a bordo del traghetto. Per evitare di usare le macchine Diesel da manovra il treno verrebbe dotato di attrezzaggio con batterie per imbarco e sbarco con mezzi propri sulle navi. La velocità massima commerciale rimarrebbe di 300 km/h.

Sono stati previsti 12 convogli, che al costo di 15 milioni di euro ciascuno, necessiterebbero di un investimento complessivo pari a 180 milioni di euro, da finanziare attraverso il PNNR. Insieme all’adeguamento a doppio binario elettrificato in corso sul tratto ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri tra Catania e Messina, si riuscirà a collegare Milano e la Sicilia nella metà del tempo?

Leggi anche: Il video del giorno: INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

Fonte: Ferrrovie.it

Continua la lettura: OGNI GIORNO un TRENO per Capo Nord: ripristiniamo il LAPPONIA EXPRESS?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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RIAPRE la VIA dell’AMORE

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Credits aandreabonatti IG - Riaperta la Via dell'Amore

Forse il tratto di sentiero più celebre d’Italia, tra i più famosi al mondo. Sono passati 11 lunghi anni da quando una terribile frana portò alla sua chiusura. Da alcuni giorni ne è stata aperta una parte che sarà presto accessibile ai turisti. Ecco cosa ha previsto l’intervento di ripristino e quando sarà percorribile per intero.

RIAPRE la VIA dell’AMORE 

# La via dell’amore: dove un tempo si appartavano i giovani in cerca di intimità e lontani da sguardi indiscreti

La suggestiva Via dell’Amore, uno dei tesori delle Cinque Terre chiusa il 24 settembre 2012 a seguito di una frana che ferì persone, ha finalmente riaperto in totale sicurezza giovedì 8 giugno 2023. Si tratta solo di una porzione del sentiero, 170 metri, ma è un primo passo verso il ripristino totale dei 900 metri tra Riomaggiore e Manarola e che consentivano a innamorati, turisti e appassionati paesaggisti di camminare sul sentiero a strapiombo sul mare con una vista da togliere il fiato, celebrato in tutto il mondo. Nato negli anni ’20 come passaggio di servizio per il cantiere del tunnel ferroviario, è diventato prima collegamento tra le due frazioni e poi luogo dove i giovani si appartavano.

Credits gabriella.pistoia IG – Via dell’Amore

I primi a percorrerla, a partire dalla zona sopra la stazione ferroviaria di Riomaggiore sono stati i bambini dei borghi nati tra 2009 e 2011. Dal primo luglio sarà accessibile a tutti, su prenotazione per gruppi di 30 visitatori alla volta al costo di 5 euro ad ingresso, mentre per i residenti sarà ad accesso libero.

Leggi anche: Il SENTIERO dell’INFINITO: il nuovo percorso di trekking a picco sul mar ligure

# Cosa ha previsto l’intervento di ripristino

Credits aandreabonatti IG – Riaperta la Via dell’Amore

L’intervento, che consiste nella messa in sicurezza di un percorso parte di un parco nazionale e di un sito Unesco, ha visto il disgaggio di 80mila metri quadrati di roccia pericolante e il “vestimento” della scogliera con una rete metallica ad alta resistenza di 8mila mq, 850 mq di barriere paramassi e 8,3 km di ancoraggi passivi in acciaio anticorrosione. A questo si aggiungono drenaggi per 1,1 km, micropali per il fissaggio del camminamento alla parete rocciosa e l’installazione di un parapetto di 160 metri in acciaio verniciato.  La scelta di materiali e finiture si integrerà con i manufatti del paesaggio sarà realizzata ed è previsto l’inserimento di elementi vegetali individuati tra le specie locali. Sui totali 16,5 milioni di euro stanziati dalla Regione Liguria ne sono stati utilizzati 2,5 per questa prima parte di cantiere.

# Quando riaprirà per intero

Percorso via dell’Amore

Il cantiere attivo dal 2021 sarà attivo ancora circa un anno. La Via dell’Amore, parte del Sentiero Azzurro lungo 12 km che si inerpica tra vigneti e colline connettendo tutti i borghi delle Cinque Terre, tornerà ad essere interamente percorribile nel mese di luglio 2024.  

 

Leggi anche: Il SENTIERO AZZURRO: il più bel cammino d’Italia?

Continua la lettura con: La “PASSEGGIATA dell’AMORE” a un’ora e mezza da Milano: con passerelle sull’acqua, il giardino segreto e l’albero giraffa

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Il WEEK END a Milano: MODA, SUSHI e MOTORI (#ToDoMilano dal 16 al 18 giugno)

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Ph. Surprising_Shots

Ultimo week end di primavera. Inizia la settimana della moda maschile, rombano i motori al MIMO e c’è il festival del piatto tipico di Milano. Tutto questo e molto altro.

Il WEEK END a Milano: MODA, SUSHI e MOTORI (#ToDoMilano dal 16 al 18 giugno)

# Trova il tuo evento

#Venerdì 16/6: inizia la settimana della moda maschile 

 
Ph.
palinska
  • Milano Fashion Week: in passerella fino a martedì 20 giugno, la moda uomo primavera-estate 2024. Oltre 70 eventi, molti debutti e conferme ma, soprattutto, le sfilate.
  • Musica (mai) sbagliata: dj set a cura di Lina Giselle, che intrattiene il pubblico con le sue sonorità nel cortile di Base Milano. A partire dalle 19.00 musica latino e afro, “contaminata” da elettronica e techno.
  • Cose che fanno ridere: edizione n. 4 di Welcome to Socotra, festival della satira di Fondazione Feltrinelli. In programma alle 19.00 Poverina: ridere della sfiga, incontro con Chiara Galeazzi, a seguire alle 21.00 Gioconde, l’arte come non l’avete mai ascoltata, con Michela Giraud e Maria Onori; guest star Francesco De Carlo.
  • L’avventura terrestre: anteprima del nuovo spettacolo scritto e interpretato da Mauro Covacich, tratto dal suo stesso romanzo. Inizia alle 21.00 al Teatro Franco Parenti con l’introduzione della padrona di casa, Andrée Ruth Shammah.
  • Breaking Italy Night: è l’ora anche del podcast di Alessandro Masala, che incontra il principe dell’irriverenza. Ospite è Giuseppe Cruciani che, dalle 21.00 al Teatro Carcano, dialoga con Masala, in pieno stile La Zanzara.
  • D4vd: l’artista indipendente che ha iniziato a registrare brani nel guardaroba della sorella, è la proposta indie di Unaltrofestival. Si esibisce al Circolo Magnolia di Segrate, alle ore 21.00.
  • Zelig Poetry Slam: è la finalissima del torneo di poesia, rappresentata come non l’abbiamo mai vista. Conducono la finale Paolo Agrati, Davide Passoni e Ciccio Rigoli. Decide il pubblico di Zelig Cabaret, dalle ore 21.00.
  • Après Comedy: diretto e presentato da Francesca Puglisi, lo spettacolo dove è concesso sbagliare e i nuovi talenti si alternano davanti al pubblico. Sipario alle 21.30 presso Après Coup.
  • Iconic Closing: closing party per il venerdì sera dell’Alcatraz, che saluta per l’estate. Spille e gadget in omaggio, nella serata con il classico repertorio di animazione e body painting. Si comincia alle 23.00.

#Sabato 17/6: arcobaleno danzante, il Macbeth alla Scala, la discoteca dei cantautori e una giovanissima promessa del blues nostrano

Macbeth – Credits: Connessi all’Opera
  • Holi Dance Festival: 9 ore di festa musicale e colorata al Carroponte. Ogni ora lancio di polvere colorata che trasforma i partecipanti in un arcobaleno danzante. Si balla con i dj set dalle 15.00 alla mezzanotte.
  • Dalla Scala al Ripostiglio: il primo clarinetto della Filarmonica della Scala, Fabrizio Meloni, si esibisce insieme a Musica da Ripostiglio nel foyer del Teatro Menotti. L’ospite d’onore si esibisce con la band residente, in uno spettacolo dissacrante e pieno di energia che comincia alle 17.00.
  • Cose che fanno ridere: serata di stand-up comedy al festival della satira di Fondazione Feltrinelli. Alle 19.00 Beppe Cottafavi, Claudio Giunta e Luca Ravenna, segue Il punto definitivo sulla comicità mondiale, con ospiti a sorpresa alle 21.00.
  • Ino: nell’ambito di Circonferenze, festival di circo e teatro di strada, va in scena al Teatro De Silva di Rho la performance di Alba Ramió i Güell. Protagonista lei stessa, alle ore 21.00. insieme a performer di provenienza internazionale.
  • Macbeth: debutta l’opera d Verdi, per la regia di Davide Livermoore e le coreagrafie di Daniel Ezralow. Resta in scena fino all’8 luglio al Teatro alla Scala, sipario alle ore 20.00.
  • Pota Boyz: 6 comici bresciani si esibiscono su due turni di stand-up comedy, da soli, cui segue una sessione di improvvisazione, tutti insieme. Sipario alle 21.00 sul palco dello Zelig Cabaret.
  • Ciao, Discoteca italiana: il progetto di Torino, che prende spunto dal design, è ospite della Triennale. Si balla rivalutando la musica italiana d’autore dagli anni ‘60 ai ‘90. In viale Alemagna, a partire dalle ore 21.00.
  • Viola Thian: la giovane cantautrice marchigiana propone il suo recente repertorio di blues, folk e rock. Lo fa a partire dalle 21.30 sul palco di Après Coup.

#Domenica 18/6: picnic gigante e parate al Parco Sempione, workshop di ciclomeccanica e l’Incompiuta alla Scala

Picnic per 1000 – Credits: zero.eu
  • White Milano 2023: i giovani talenti della moda incontrano i maggiori player internazionali del loro settore, in una 3 giorni di networking al Superstudio Più. Da domenica a martedì, la rassegna dedicata alla moda contemporanea dalle 9.30 alle 18.30.
  • Goalkeeper Training: allenamento per portieri, all’aperto nel Parco Sempione. 2 ore di esercizi per migliorare le tecniche e le parate. Dalle 10.00 alle 12.00, a cura di Mirko Di Biase.
  • Food Wave picnic: evento collettivo, con 500 metri di tovaglia, su cui sviluppare un picnic all’aperto per 1.000 persone. Si tiene dalle 12.00 al Parco Sempione, prosegue con animazione dopo pranzo.
  • Festa Dasa 2023: torna la festa, con una gara di 6 ore che promette tanto divertimento e sfida per gli amanti della corsa. Starter alle ore 14.00 da via Neruda a Cernusco S/Naviglio.
  • Cara bici, non hai segreti: Cesare Montini del team Rossignoli ci insegna le basi della ciclomeccanica. Il workshop di 3 ore, inizia alle 15.00 presso l’Hub Dergano di via Guerzoni 23.
  • Alla scoperta degli insetti: safari fotografico accompagnati da un esperto entomologo, alla scoperta degli insetti. Laboratorio per bambini e famiglie a Seveso, con ritrovo alle 16.30 presso il Bosco delle Querce in via Ada Negri.
  • L’incontro con il canto e il canto dell’incontro: inizia Martesana Dimanche, letture teatrali e spettacoli delle domeniche pomeriggio all’Anfiteatro Martesana, in via Agordat, alle ore 18.00. Protagonisti Massimo de Vita e Domenico Schiattone.
  • L’amore è un’altra cosa: concerto + dialogo di Arisa, che si esibisce raccontando al pubblico i suoi successi. Insieme c’è Antonio D’Amico a moderare. Lo show inizia alle 19.30 nel cortile di Palazzo Bagatti-Valsecchi.
  • Incompiuta e La Grande: concerto speciale al Teatro alla Scala, interamente dedicato a Franz Schubert. Sul podio il M° Daniel Barenboim, che dirige la Filarmonica a partire dalle ore 20.00.
  • La donna più grassa del mondo: spettacolo grottesco, dove una crepa nel soffitto minaccia il vicino del piano di sotto. Potrebbe cadergli in testa l’inquilina che vanta un peso da record mondiale. Politeatro chiude così la stagione teatrale, alle ore 20.30.
  • Discorso delle Dorotke: reading teatrale, che offre un viaggio poetico e crudo intorno al tema dell’essere sorelle. In programma alle 21.00 presso Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro, nella rassegna de La Milanesiana.

#Tutto il we: motori, il festival del piatto tipico milanese, TZN e anche un coro di stonati in città, mentre alle porte di Milano ci sono sagre e feste enogastronomiche

Milano-Monza Motori – Credits: HDmotori.it
  • Mimo – Milano Monza Motor Show 2023: la passione per i motori all’Autodromo di Monza, dal 16 al 19 giugno. Supercar e auto storiche, moto e testdrive a non finire, tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00. Ingresso gratuito, info QUI.
  • Sushi Festival: da patrimonio Unesco a piatto tipico milanese, il sushi ne ha fatta di strada! Tanto da essere il protagonista per 3 giorni in piazza Città di Lombardia. Tante poroposte gastronomiche, insieme al tipo street food giapponese, da venerdì a domenica.
  • Fashion Film Festival: un diverso modo di raccontare la moda, attraverso la proiezione di film dedicati al settore. In programma anche conversazioni e progetti speciali, fino a domenica 19, presso The Space, cinema Odeon.
  • Omaggi d’Autore & Food Summer Fest: cibo di strada e musica dal vivo si avvicendano per 3 giorni al Legend Club. Dal 16 al 19 un palco interno e uno esterno raddoppiano l’offerta musicale. La partecipazione è gratuita.
  • Pane e petrolio: spettacolo teatrale che potrebbe essere un pranzo o l’ultima cena, che si insinua nel festival Da Vicino Nessuno È Normale. In programma all’ex Ospedale Psichiatrico Pini, dal 16 al 19. Sipario alle 20.45.
  • Il giaguaro mi guarda storto: è tornata a grande richiesta Teresa Mannino, con il suo nuovo show teatrale. La si può trovare al Teatro Manzoni fino a lunedì 19. Spettacoli alle 20.45 (domenica alle 15.30).
  • Buon Compleanno Mosso: primo anniversario dell’apertura del Mosso, con tanti eventi, mercatino, attrezzeria e gli immancabili talk sull’inclusione. Nei 2.400 m² del Parco Trotter inizia venerdì alle ore 10.00 e termina domenica alle 22.00 circa.
  • Tiziano Ferro: TZN recupera tutte le date annullate nel 2020, accomodandosi a San Siro sabato e domenica. Entrambi i giorni l’attesissimo show inizia alle 21.00.
  • Il Coro degli Stonati: esibizione finale del corso diretto da Maria Teresa Tramontin, che insegna a cantare divertendosi. Stonati si diventa, non si nasce. Le esibizioni sono in programma all’Auditorium di Milano sabato 17 e domenica 18 alle ore 20.00.
  • Conchiglie Viventi: laboratorio gratuito per età compresa tra 2 e 99 anni, presso Fondazione Prada. Alla scoperta della formazione di ogni tipologia di conchiglie, sabato e domenica alle 11.00, alle 14.00 e alle 16.00.
  • El dì de la festa: edizione 2023 della sagra di Paullo. Protagonista il riso, ma anche mercatini, laboratori e tanti concerti, da venerdì alle 17.00 a domenica sera, presso il Parco Muzza di Paullo.
  • Vinissimo 2023: mostra mercato di vini biologici, biodinamici, naturali e piwi. Si tiene nel giardino di Villa Verri a Biassono, sabato 17 e domenica 18.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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CARLO CATTANEO è considerato uno dei più grandi milanesi: sognava per l’Italia un SISTEMA FEDERALE di tipo svizzero

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L’eroe delle Cinque Giornate. Strenuo oppositore dei Re Savoia. Fiero sostenitore del modello federale per la nuova Italia. Molti si domandano: come sarebbe l’Italia se si fosse fatto come voleva lui?

CARLO CATTANEO è considerato uno dei più grandi milanesi: sognava per l’Italia un SISTEMA FEDERALE di tipo svizzero

Quando nel 1859 le truppe austriache lasciarono la città, Napoleone III e Vittorio Emanuele II vennero acclamati trionfanti all’Arco della Pace.

A Milano mancava però il grande protagonista delle Cinque Giornate di dieci anni prima, Carlo Cattaneo. Esiliato a Lugano fece ritorno a Milano mantenendo però un atteggiamento fortemente critico verso i piemontesi, da lui considerati “peggiori degli austriaci”. Non aveva ancora perdonato il tradimento di Carlo Alberto che dopo le Cinque Giornate aveva restituito Milano all’Austria.

Per Cattaneo prima di fare l’Italia bisognava fare gli italiani e come modello di stato riteneva più giusto realizzarne uno federale sul tipo della Svizzera.
Eletto deputato nel Regno d’Italia nel 1860 Cattaneo si rifiutò di andare in Parlamento per non giurare fedeltà al re.

Continua la lettura con: L’Arco della Pace: una delle più grandi prese in giro della storia

MILANO CITTA’ STATO

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L’AUTOSTRADA CENERENTOLA: l’eterna chiusura notturna della Como – Chiasso

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Uno degli incubi di chi percorre un’autostrada. Venire buttati fuori. Soprattutto di notte. Un incubo reale ormai da tempo immemore sull’autostrada che collega Milano alla Svizzera.

L’AUTOSTRADA CENERENTOLA: l’eterna chiusura notturna della Como – Chiasso

In Europa esiste un’autostrada Cenerentola. Come la protagonista della favola, le auto che la percorrono devono tornare a casa prima che arrivi la notte. Sì, perchè ormai da tempo immemore, quando scendono le tenebre un bel pezzo di autostrada viene chiusa costringendo gli automobilisti a dover ripiegare su strade statali, non sempre tenute in condizioni ottimali. Ma ripercorriamo questa storia assurda che capita su una delle arterie autostradali più importanti d’Europa, quella che collega Milano alla Svizzera e, attraverso la Svizzera, il centro e il Nord Europa. 

# La situazione: la chiusura tra le 22 e le 5

Chi percorre l’autostrada dei laghi sa di cosa sto parlando. Ogni giorno i pannelli luminosi segnalano la chiusura notturna del tratto tra Como Centro e Chiasso. Fino a maggio la chiusura avveniva tra le 21 e le 5. Successivamente la chiusura è stata posticipata alle 22. Ma lo scenario non cambia. Anzi, con l’arrivo del traffico delle vacanze sta diventando anche peggio. 

# La “deviazione” su strade da panico

Il problema non è solo la chiusura di un’autostrada molto affollata, soprattutto dai turisti del centro e Nord Europa che arrivano in Italia o tornano nel loro Paese. L’aggravio sono le strade che si devono prendere una volta espulsi dall’autostrada. Strade che per giunta spesso vengono sbagliate dal navigatore di Google Map. Infatti percorrere al di fuori dell’autostrada il tratto da Como Centro a Chiasso significa ritrovarsi in strade di paese, con semafori, rotonde e gincane tortuose. Addirittura su un breve tratto si ritrova una segnaletica orizzontale con le frecce ancora tracciate sull’asfalto in direzione contraria che sembrano indicare di procedere contromano. E tutto questo coinvolge una quantità di auto che in queste settimane di traffico da vacanza richiederebbe almeno tre corsie, altro che una statale o una strada comunale. Quindi una carovana di auto, di camper e roulotte spesso forma una coda notturna che fatica ad avanzare tra semafori rossi e rotonde complicate, intasando alcuni quartieri di Como. Una storia resa assurda dalla cattiva comunicazione: a parte i pannelli che segnalano giorno per giorno i disagi, la comunicazione latita e, anzi, spesso fornisce informazioni poi disattese. Ma facciamo qualche passo indietro. 

# L’autostrada dei Laghi

Credits: divinamilano.it

Ci troviamo sulla A9, gestita da Autostrade per l’Italia, che collega Milano con Como e la Svizzera. Ha inizio a Lainate e viene comunemente chiamata Autostrada dei Laghi. L’A9 termina con la dogana per la Svizzera di Borgeda e prosegue poi in territorio elvetico come A2 continuando con Lugano, Bellinzona e dopo il San Gottardo arriva nella Svizzera Tedesca puntando verso Germania e Nord Europa. 

Si tratta di un’autostrada molto trafficata, percorsa in particolare dalle decine di migliaia di frontalieri che lavorano in Svizzera e, nei periodi di vacanza, dai turisti che arrivano in Italia, o che tornano in patria, provenienti da centro e nord Europa. Arrivando da Milano l’ultima uscita in territorio italiano è “lago di Como”. Se la si percorre in ore diurne. Perché quando cala la notte, quasi sempre l’ultima uscita obbligatoria è quella di Como centro per poi ritornare a Chiasso. Restano infatti chiuse le uscite di Como Olimpino e di Lago di Como con annessa frontiera. 

# Lavori senza fine

Ormai da tempo immemore accade questa interruzione notturna a causa di lavori sulla carreggiata e nelle gallerie. Ad aprile 2023 l’ultimo annuncio ufficiale: il cantiere verrà sospeso a partire dal 16 maggio. Questo per agevolare il traffico estivo. Una breve tregua fino a settembre quando, secondo il cronoprogramma, si dovrebbe completare il lavoro nella galleria di San Fermo Nord che dovrebbe portare alla riapertura del tratto entro fine anno. 

Ma anche la tregua sembra svanita. In data odierna, a metà giugno, durante i giorni feriali compare sempre il famigerato pannello luminoso che segnala la chiusura notturna del tratto. Annuncio dato solo in lingua italiana nonostante il gran numero di turisti stranieri che la percorrono. E che, come Cenerentola, se osano avventurarsi su questo tratto di notte rischiano di ritrovarsi in mezzo al nulla

Continua la lettura con: La prima autostrada del mondo parte da Milano

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

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Una TERRAZZA di 2000 METRI con giardino: l’ “UFFICIO più BELLO di Milano”

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Credits: ilprisma.com Nuovi uffici LVMH

Uno spazio di lavoro che si inserisce nel nuovissimo complesso di Symbiosis in Porta Romana e che si candida a diventare l’ufficio più bello della città. È la nuova sede di LVMH Beauty a Milano, ecco com’è.

Una TERRAZZA di 2000 METRI con giardino: l’ “UFFICIO più BELLO di Milano”

# La terrazza con giardino 

Credits: platformarchitecture.it
Nuovo ufficio LVMH

Una terrazza di circa 2000 metri quadrati dove lavorare in armonia con la natura, uno spazio dove le persone sono messe al centro e dove i dipendenti sono stati coinvolti nella realizzazione del progetto. È la nuova sede milanese di LVMH Beauty Italia, leader mondiale del lusso che comprende brand come Parfums Christian Dior, Givenchy, Guerlain e tanti altri, ed è stata progettata dallo studio di architettura il Prisma per due dei piani del complesso Symbiosis in Porta Romana. In un periodo dove la pandemia ha fatto scoprire la comodità dello smart working, creare uno spazio fisico in grado di invogliare i lavoratori a recarsi in ufficio è un tema molto delicato. Per questo la società di architettura internazionale Il Prisma ha progettato 4000 metri quadri (2000 per piano) rivoluzionando il modello di spazi di lavoro con un’attenzione al comfort, all’acustica, alla luce e alla convivialità eccezionali per un ufficio. Una sede aperta, flessibile e inclusiva, pensata per favorire lo scambio e la condivisione. Aree comuni centrali e spazi dedicati alle singole maison ai lati esterni dell’edificio.

# Un secret e working garden con WorkCafé

Credits: domusweb.it
nuovi uffici LVMH

All’interno dell’ufficio c’è anche il Workcafè, il bar gestito da una cooperativa di persone con disabilità. Punto forte della nuova sede LVMH è però il suo giardino di 2000 mq con accesso dedicato, dove grazie ai vari tavoli e alle sedute, si possono fare incontri, riunioni o lavorare individualmente godendosi il paesaggio milanese. Ma nel giardino non si potrà solo lavorare. Questo infatti è anche spazio per eventi (abbastanza unico nell’area). In più è stata progettata un’area dedicata al benessere psicofisico e alla preservazione della biodiversità, un secret garden, separato dal resto della terrazza per meditare o fare esercizio, e un working garden con diverse tipologie di postazioni di lavoro cablate, all’aperto o sotto pergole.

# L’ufficio in una Milano in trasformazione

All’interno ogni maison ha a disposizione spazi open space con postazioni fisse, ma anche aree per la collaborazione informale come i tavoli atelier e i salottini separati. E fuori dalle vetrate, la Milano in trasformazione dello scalo di Porta Romana e del progetto olimpico in arrivo. Il progetto è stato firmato da Il Prisma nel 2022 e riguarda l’allestimento interno del terzo e quarto piano dell’edificio Symbiosis. Ecco altre immagini:

Credits: ilprisma.com
Nuovi uffici LVMH
Credits: ilprisma.com
Nuovi uffici LVMH
Credits: ilprisma.com
Nuovi uffici LVMH
Credits: ilprisma.com
Nuovi uffici LVMH

Continua la lettura con: Meglio che in UFFICIO: i LOCALI di Milano dove lavorare GODENDOSI la vita

BEATRICE BARAZZETTI

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La SHUTTLEBIKE: la BICICLETTA galleggiante sull’ACQUA a un’ora da Milano

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Credits canottieri_outdoor IG - Shuttlebike sul lago

Pedalare in acqua come fosse un miracolo. Dove si può provare e quanto costa l’esperienza.

Milano-Omegna

La SHUTTLEBIKE: la BICICLETTA galleggiante sull’ACQUA a un’ora da Milano

# La shuttlebike: per muoversi utilizza il principio di galleggiamento del catamarano

Credits h2onboat.com – Shuttlebike

In provincia di Verbano Cusio Ossola in Piemonte, a Omegna, si può pedalare su delle curiose biciclette galleggianti, stabili e divertenti a bordo delle quali spostarsi nel bacino del Lago d’Orta circondanti dalle montagne con in lontananza l’incantevole isola di Orta San Giulio. Le shuttlebike sono realizzate con un kit costituito da 2 galleggianti e da una deriva con elica: un cavo torto trasmette la pedalata in acqua mentre la deriva permette di manovrare e guidare il mezzo come una normale bicicletta. Per muoversi utilizza il principio di galleggiamento del catamarano.  

Tutte hanno il sellino regolabile e si può salire in costume e a piedi nudi oppure anche con vestiti e scarpe. Le dotazioni disponibili sono un cestino porta oggetti rimovibile e impermeabile, per teli da bagno e pranzo al sacco, o una borsa da manubrio con portacellulare Touch-Screen.

Leggi anche: Il PAESE DIPINTO al lago d’;Orta: un’idea per un quartiere di Milano? (Gallery)

# L’itinerario sul lago

Itinerari con bicicletta sull’acqua

La partenza è dallo scivolo, dalla spiaggia o dal pontile Canottieri di Omegna. Da qui si viene fatti scivolare in acqua e pedalando nel Lago d’Orta si possono ammirare o fermarsi nell’ordine in questi punti:

  • piazza Salere che in antichità ero uno spazio dove le donne omegnesi erano solite lavare i panni al lago;
  • il Vicolo dei Pescatori abitato storicamente dai pescatori;
  • il Monumento dei Caduti, dove inizia la piazza dei giardini, uno spazio di origine artificiale nato grazie al deposito delle scorie dell’estrazione del ferro;
  • i giardini pubblici;
  • il Parco Lamberto tratto dalla fiaba di Rodari sul Barone Lamberto che mostra delle installazioni raffiguranti alcuni personaggi del racconto;
  • il porticciolo di Omegna;
  • la Chiesa Nuova di Bagnella;
  • il Lido di Omegna;
  • la foce del fiume Fiumetta con annesso parco e zipline;
  • l’antica darsena del Conte Tarsi, con una villa in barocco piemontese.

# Quanto costa l’esperienza

 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Francesco&Veronica🗺️👀 (@positivitrip)

Per una pedalata sull’acqua la tariffa standard è di 10 euro per ogni bicicletta, per un giro della durata di un’ora, per un’esperienza in famiglia che comprende quattro biciclette il costo è di 32 ore. Se si vuole rimanere fuori 4 ore si paga invece 25 euro a testa.

# Come arrivare a Omegna

Credis sweet_cappuccini IG – Omegna

Da Milano ci si arriva in circa un’ora e mezza di viaggio in automobile. Si prende l’autostrada A8 in direzione della Statale 34 del Lago Maggiore e dopo circa 90 km si esce a Gravellona Toce. Da qui si imbocca Corso Roma, Via Novara, la SP229 e infine Via Verta in direzione del Lungolago Buozzi a Omegna.

 

Spunto: positivitrip

Continua la lettura con: La PISTA CICLABILE scavata nell’ACQUA: un’idea per l’Idroscalo?

FABIO MARCOMIN

 

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaArco, Barolo, Biella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei TassoBellano, il Giardino delle Grotte, il parco dei dinosauriMonte San Salvatore, la passeggiata dell’amore, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommersoIsola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, Val Vestino, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraGiardino RossiniNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda Rossale grotte del CaglieronLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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Le prime dieci città da ANNETTERE a Milano Città Stato

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Il futuro di Milano è diventare la “Grande Milano”, il centro di gravità permanente di un territorio unico al mondo. Come accade per Berlino, Londra o Parigi. Nell’attesa di creare questo territorio autonomo dalla Regione, abbiamo provato a chiedere alla community: quale città vorresti annettere a Milano città stato? Come si vede dalle risposte, l’orizzonte dei milanesi ha confini molto molto estesi. 

Le prime dieci città da ANNETTERE a Milano Città Stato

#10 New York

“Perché vogliamo crescere in altezza, per unire la statua della libertà con la sua copia americana e per avere una piccola Italia nel centro di Milano.”

Leggi anche: La Statua della libertà è una copia: l’originale è sul Duomo 

#9 Londra

“Per salvarla dalla Brexit, per avere un palazzo reale più grande e per riprenderci i nostri quadri. E così ripristiniamo il museo delle cere che avevamo in Centrale.”

Leggi anche: Che fine ha fatto il museo delle cere di Milano?

#8 Bari

“Perché è la comunità italiana più numerosa di Milano”

#7 Venezia

“Perché abbiamo in comune la vocazione del trasporto sull’acqua, possiamo mettere assieme la Biennale e la Triennale ed è la città-stato per eccellenza: la possiamo riportare agli antichi fasti”

#6 Milano Marittima

“Perchè è un effetto naturale: dopo milano 2, milano 3, milano marittima. La faremmo diventare la più famosa spiaggia d’Europa”

Leggi anche: Milano Marittima, la “spiaggia ufficiale” di Milano

#5 Genova (+ Santa e Portofino)

“Per avere dopo porta Genova la fermata Genova Porto

#4 Svizzera

“Perché era già di Milano. Con il sistema fiscale elvetico e la carica di Milano diventerebbe il centro del mondo”

Leggi anche: 10 motivi per cui il Canton Ticino va riannesso a Milano

#3 Torino

“Perché è una Milano che non ce l’ha fatta. Così potrebbe recuperare”

Leggi anche: Una gita a Torino

Ph. Travelato_eu (pixabay)

#2 Monza

“Perché è già un quartiere di Milano.”

 

#1 Nessuna

“Perché non c’è nessuna all’altezza”

#PS. Altre nominations

Altre nominations (emerse dalle risposte dei milanesi): Stoccolma (per le comuni origine longobarde), Vienna (per risollevarla dalla decadenza), Berlino, Villach, Vaduz, tutti i comuni tra il lago di Como e l’Oltrepò pavese.

Continua la lettura con: La Grande Milano: il nuovo orizzonte per Milano

MILANO CITTA’ STATO

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La METROPOLITANA più CORTA d’Italia ALLUNGA il suo percorso

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Stazione Skytram

Le metropolitana più corta d’Italia, la settima più corta del mondo, il 13 giugno 2023 ha festeggiato i 33 anni dalla sua inaugurazione. 8 fermate per 7 chilometri. Negli ultimi tempi sta però cercando di recuperare il terreno perduto.  

La METROPOLITANA più CORTA d’Italia ALLUNGA il suo percorso

# I cantieri in corso per l’apertura di 2 nuove fermate

wikipedia.org – Metro Genova

Genova detiene il primato della metropolitana più corta d’Italia: collega il centro storico con il quartiere di Rivarolo ed è costituita da 8 fermate per 7 km. Nel mondo è al settimo posto. Negli ultimi anni sta però cercando di recuperare il terreno perduto: aggiungerà nuove stazioni e chilometri di tracciato alla sua rete composta da una sola linea.

Tra i cantieri attivi c’è quello per prolungare la linea verso la Valpolcevera e il quartiere di San Fruttuoso. Pur con qualche intoppo, i lavori si sono dovuti fermare a causa del ritrovamento di un’antica fornace romana, si sta procedendo. L’estensione verso nord con l’abbattimento del tronchino di Brin e la stazione Canepari sarà pronto a luglio del 2024, invece che a a febbraio dello stesso anno, mentre verso est il completamento della stazione Martinez/Terralba, con il parco alberato, la piazzetta coperta con tettoie metalliche, il parcheggio d’interscambio da 135 posti e l’accesso dal ponte di Terralba, slitta alla fine del 2024.  

L’investimento complessivo, come indicato dal progetto esecutivo redatto da Hypro, Ferrotramviaria, Ets e Atp, e approvato da determina comunale, è salito a 96,3 milioni di euro.

# Entro l’estate 2023 i lavori per completare la stazione Corvetto

Rendering stazione Corvetto Genova

Il 15 maggio è parita invece la progettazione esecutiva per il completamento della stazione di Corvetto mai terminata sino ad oggi, grazie a 43,8 milioni di euro provenienti dal Pnrr, e posizionata a metà percorso tra le due stazioni esistenti di De Ferrari e l’attuale capolinea di Brignole. I cantieri dovrebbero partire entro l’estate e concludersi nel 2026.

# Ipotesi prolungamento fino a Rivarolo e all’Ospedale San Martino

@genova_metropoli_italy
IG

Per la linea metropolitana di Genova sono stati studiati altri prolungamenti nei prossimi anni. Il primo è quello di una fermata successiva a Canepari, quella in piazza Pallavicini a Rivarolo che dovrebbe diventare il capolinea definitivo verso nord. Qui avverrà l’interscambio con i treni locali della linea dei Giovi e con le linee bus. Le risorse necessarie, 75,5 milioni di euro, sono state stanziate dal MIT e attendono il via libera definitivo dalla Conferenza Stato-Regioni.

Verso Levante è stato richiesto invece il finanziamento, pari a 180 milioni di euro, per allungare la metropolitana fino all’ospedale di San Martino, con due fermate: una sotto viale Benedetto XV e una in corrispondenza di via Mosso. Questa estensione rivestirebbe un’importanza ancora maggiore rispetto ad anni fa visto che nelle stesse aree è prevista la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Terralba, il capolinea per i treni metropolitani.

# Attesi i fondi per la realizzazione di 4 nuove stazioni verso ovest

Prolungamento metropolitana di Genova

A uno stadio precedente è invece la diramazione di un chilometro verso Ponente. In questo caso è stato redatto lo studio di fattibilità per realizzare 4 nuove stazioni che richiedono un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro.  ed entro l’autunno, se verranno assegnati i finanziamenti dal governo,

La nuova tratta per Sampierdarena si allungherà dalla stazione di Dinegro, con le seguenti fermate:

  • la prima sotto via Dino Col a servizio del Matitone, del casello di Genova Ovest e dei numerosi uffici della zona;
  • la seconda sotto Villa Scassi a beneficio dell’ospedale;
  • la terza in piazza Montano con l’interscambio con la ferrovia;
  • l’ultima a Fiumara, a servizio del centro commerciale e di importanti luoghi di lavoro tra cui Arpal e la Asl.

Il Comune di Genova attende la luce verde del governo sui fondi per poi procedere all’affidamento del progetto definitivo. I lavori dovrebbero durare circa 5 anni.

Leggi anche: Curiosità e record delle 7 METROPOLITANE delle città ITALIANE

# Il progetto Skymetro: la metropolitana sopraelevata nella Valbisagno

Stazione Skytram

Farà parte della rete metropolitana del capoluogo ligure anche Skymetro, già finanziato con 398 milioni, attualmente in fase di progettazione definitiva. Sarà una metropolitana aperta e sopraelevata di cinque metri che arriva al livello di Brignole, a binario unico da Brignole a Molassana e correrà lungo sette chilometri in raddoppio della linea con 8 fermate. Tra le ipotesi future un ulteriore prolungamento per collegare il quartiere Prato.

Leggi anche: Lo SKYTRAM: il nuovo “TRAM VOLANTE” di Genova. Perché non portarlo anche a Milano? Si potrebbe fare qui

Continua la lettura con: La linea della METRO che passa DENTRO un CONDOMINIO

FABIO MARCOMIN

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La “STRADA DELLA MORTE”: lasciate ogni speranza voi che la percorrete

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Credit: @boliviahop
A volte bisognerebbe ammettere di non essere all’altezza e rinunciare a percorrere una strada che è catalogata tra le più pericolose al mondo.
I numeri parlano chiaro: centinaia di persone muoiono ogni anno percorrendo questa via di collegamento tra la capitale boliviana di La Paz e la foresta amazzonica.
 

La “STRADA DELLA MORTE”: lasciate ogni speranza voi che la percorrete

# La strada frutto del lavoro dei prigionieri di guerra

Credit: @highluxphoto

Costruita negli anni ’30 da prigionieri paraguaiani caduti nelle mani dell’esercito boliviano durante la guerra (per gran parte della popolazione mondiale assolutamente sconosciuta) scaturita per il dominio del territorio del Chaco, la Yungas Road è per gran parte ricavata scavando lungo i precipizi che caratterizzano queste regioni montuose.

Tra erosione della pioggia e continua caduta di massi e detriti, si è conquistata il triste soprannome di strada della morte. Prevalentemente è affrontata da ciclisti senza paura ma è anche continuamente percorsa da mezzi pesanti che, grazie a questa via di collegamento, riducono sensibilmente tempi e distanze, azzerando però i margini di errore, pena una emulazione di Icaro che tanto di finale.
 

# I numeri di questa strada maledetta

Credit: @boliviahop
Si parte dai 3500 metri oltre il livello del mare della capitale boliviana per arrivare ai 2000 metri di Coroico. In mezzo si sale fino a oltre 4600 metri e si affrontano comunque continui dislivelli resi ancora più ardui, oltre che dalle difficoltà già elencate, da una nebbia quasi costante.
 
Si consideri che nel 1983 si registrò un incidente nel quale perirono oltre 100 persone, giusto per avere una idea ben chiara di quali pericoli si nascondono, nemmeno troppo celatamente, lungo la strada.

# Sicurezza? Inesistente

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Nell’ottica di scongiurare ulteriori problemi dal 1990 c’è obbligo di tenere la sinistra per chi guida lungo la Yungas Road.
Teoricamente è proibito mettersi alla guida, di qualunque mezzo, in caso di condizioni meteorologiche avverse ma i repentini cambi di situazione rendono questo avvertimento pressoché inutile.
 
Il video: 
 

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ROBERTO BINAGHI

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La storia VERA del FORNO dei Promessi Sposi

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Uno dei passaggi più evocativi del più celebre romanzo italiano. Si tratta di un fatto realmente accaduto, anche se Manzoni ci ha messo del suo. 

La storia VERA del FORNO dei Promessi Sposi

# Il forno si trovava nell’attuale corso Vittorio Emanuele

Il Forno delle Grucce era una bottega di Milano assaltata dalla folla il giorno di San Martino del 1628, in seguito al rincaro del pane. Si trovava nell’allora Corsia dei Servi, oggi corso Vittorio Emanuele. Nella storia narrata dal Manzoni, dopo avere abbattuto la porta, la folla entrò nel forno, saccheggiando tutto ciò che riusciva a portar via. All’assalto assistette anche Renzo, arrivato da poco in città, pensando in cuor suo che la distruzione dei forni non sia “una bella cosa“. Pochi sanno che quel forno era ancora in attività ai tempi dell’uscita del romanzo di Alessandro Manzoni. 

# Il ringraziamento del proprietario a Manzoni

Nel XIX secolo il forno fu restaurato e il proprietario Ambrogio Valentini, alla vigilia di Natale del 1870, inviò a Manzoni un omaggio di dolci accompagnato da queste parole: “Ad Alessandro Manzoni / il celebre forno delle Grucce / di nuova vita ringiovanito / a grata testimonianza / il presente saggio / devotamente offre”.
Manzoni rispose: “Al forno delle Grucce / ricco oramai di nova fama propria / e non bisognoso di fasti genealogici / Alessandro Manzoni / solleticato voluttuosamente / con un vario e squisito saggio / nella gola e nella vanità / due passioni che crescono con gli anni / presenta i più vivi e sinceri ringraziamenti”.

L’autografo manzoniano venne a lungo conservato nella bottega in un quadro, finché non venne chiusa definitivamente nel 1919 (in seguito la casa venne demolita).

Fonte: http://promessisposi.weebly.com/forno-delle-grucce.html

Continua la lettura con: 10 cose che sconvolgerebbero Manzoni se tornasse a Milano oggi

MILANO CITTA’ STATO

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Le SCALE MOBILI che finiscono SOTT’ACQUA (ed è uno spettacolo): le IMMAGINI

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Credits viralgaleri IG - Scale mobili sott'acqua

Un’attrazione incredibile che potrebbe essere bello vedere replicata dalle nostre parti. Ecco dove si trovano e dove conducono.

Le SCALE MOBILI che finiscono SOTT’ACQUA (ed è uno spettacolo): le IMMAGINI

# Le scale mobili subacque

Credits martin.c819 IG – Acquario

La Cina ci ha abituato a stupirci con soluzioni ingenieristiche incredibili e infrastrutture da record. Anche in questo caso non è da meno. Queste scale mobili “subaque” sono un’altra delle meraviglie da far strabuzzare gli occhi. Si trovano dentro allo Shanghai Ocean Aquarium, nella zona finanziaria e commerciale di Lujiazui nel distretto di Pudong e adiacente alla famosa Oriental Pearl Tower e alla Jin Mao Tower, uno dei più grandi acquari oceanici del mondo. Progettato Advanced Aquarium Technologies è costituito da due edifici a forma di piramide per un’area coperta è di 20.500 mq a cui si aggiunge un negozio di articoli da regalo e un ristorante che può ospitare 300 persone.

# Gli ambienti marini che si possono osservare

Credits wo_ai_shanghai IG – Acquario

Il tour dell’acquario copre i cinque continenti e i quattro oceani del mondo. L’edificio principale mostra diverse zone espositive: China Zone, South America Zone, Australia Zone, Africa Zone, Southeast Asia Zone, Cold Water Zone, Polar Zone, Sea and Shore, Deep Ocean Zone e Special Exhibitions.

Creidts filette_verte IG – Pesci acquario

Al suo interno sono ospitate oltre 300 razze e 15.000 creature acquatiche e pesci rari, come rane velonese, meduse, pesci luna, draghi marini frondosi e pinguini imperatori.  

# Le scale mobili che si “tuffano” nell’aqua tra i pesci 

Torniamo ora alle scale mobili che si “tuffano” nell’acqua.

Credits _jesstravels_ IG – Acquario oceanico

I visitatori scendono lungo queste scale, inserite all’interno di un tunnel trasparente, per finire avvolti dall’acqua. Il viaggio prosegue nel cuore dell’acquario lungo questo tunnel di osservazione sottomarino, con circa 150 metri è tra i più lunghi del mondo, che attraversa una barriera corallina, l’oceano aperto, una grotta di alghe, una baia di squali. Un’esperienza emozionante a stretto contatto con gli animali acquatici più spettacolari del mondo.

 

Continua la lettura con: Le SCALE MOBILI più LUNGHE di Milano

FABIO MARCOMIN

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Due passi ed è finita: la VIA più CORTA d’Italia è a 3 ore da Milano

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Streetview Maps - Via degli Agrumi

Basta fare letteralmente due passi per arrivare alla fine. Scopriamo quanto misura e dove si trova.

Due passi ed è finita: la VIA più CORTA d’Italia è a 3 ore da Milano

# La via più corta d’Italia è in Liguria

Credits mamenissa_socca_chihuahua IG – Bordighera

A Bordighera, in provincia di Imperia, c’è la via più corta d’Italia. Non è stata ufficializzata da nessun libro dei record ma nessun’altra località fino ad oggi ha rivendicato questo tipo di primato. La segnalazione di questo curioso record della cittadina ligure di Ponente è stata fatta durante una seduta di Consiglio Comunale a giugno del 2010 da parte del consigliere comunale di opposizione del gruppo ‘Unione Cittadina’ Marco Farotto. La via in questione è Via degli Agrumi, lungo Via Romana e di fronte all’inizio di Via Coggiola.

Leggi anche: Questa è la STRADA più STRETTA del mondo

# Misura circa 3 metri

Maps – Via degli Agrumi

La via si trova a poco meno di 600 metri in linea d’aria dal Lungomare Argentina, la passeggiata a mare pedonale più lunga della Riviera che nel tratto di Bordighera si estende per 2 km, e a ridosso della zona collinare. Misura circa 3 metri e forse anche qualche decina di centimetri in meno. Basta fare letteralmente due passi per arrivare alla fine.

# Una rientranza di un ingresso condominiale

Streetview Maps – Via degli Agrumi

Si tratta di fatto di una rientranza di un ingresso condominiale dopo il marciapiede, con un cancello di ingresso ed un’altra rientranza sulla sinistra, non toponomastizzata, con i citofoni.

 

Leggi anche: La STRADA più CORTA del MONDO: 2 metri e 5 centimetri

Fonte: Sanremonews

Continua la lettura: La VIA del VINTAGE di Milano: 5 negozi old fashion nella strada

FABIO MARCOMIN

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I 25 anni delle BICICLETTE: così è cambiata la SERA di MILANO dagli anni NOVANTA

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Uno dei locali storici della Milano di sera festeggia mercoledì 14 giugno i suoi primi 25 anni. Queste le curiosità sul locale del Ticinese. 

I 25 anni delle BICICLETTE: così è cambiata la SERA di MILANO dagli anni NOVANTA

# Perché si chiama “le biciclette”?

In origine il locale era un pezzo della fabbrica della Legnano, storica marca di biciclette. Poi è diventato un negozio di ricambi di biciclette. La proprietà del locale quando lo ha rivelato ha voluto mantenere con il nome il legame con questa tradizione. 

# Com’è nata l’idea?

Il proprietario è lo stesso che lo ha fondato: Ugo Fava. Allora proprietario del Beau Geste: “a 33 anni non avevo più voglia di andare in discoteca e il mio pubblico voleva altro. Ho pensato una formula intelligente per chi doveva svegliarsi la mattina. Un luogo di ritrovo senza rintronarsi.”

# La novità del locale nel 1998: il primo lounge bar aperto su strada

Quanto ha aperto, nel 1998, era di fatto il primo lounge bar a Milano che univa aperitivo, cena e dopocena. Ha precorso i tempi: a quell’epoca per il divertimento serale o c’erano i locali da aperitivo o c’erano le discoteche. E’ stato anche il primo aperto su strada.

# Il concept del locale: un luogo dove raccontare storie

L’idea era di creare un luogo dove “raccontare storie”: ospitare eventi live, esporre quadri e installazioni, c’era un pavimento trasparente con installazioni sotto. Le prime furono fatte da Cattelan e Schmidt. E ha mantenuto nel tempo questa sua caratteristica mettendo in scena arte, musica e design.

# La Milano del 1998

Al momento dell’inaugurazione delle Biciclette, i locali che andavano di più, escluse le discoteche, erano l’Atlantique, lo Shu, il Pois (ora l’Ex Pois alle Colonne), il Casablanca, il Bahnhof di fronte alla stazione Garibaldi. Locali che non ci sono più. In quell’anno in Corso Como si arrivava con la macchina. C’era il boom di MTV Italia e delle dot.com, le start up di internet. 

Credits: sikiproduction.it
TRL-Mtv

# In 25 anni cosa è rimasto lo stesso

Il locale ha subito progressivi miglioramenti diventato nel tempo più completo coprendo ora interamente la fascia dall’aperitivo al dopocena. Per il resto la gente non è cambiata: il mood è lo stesso. Talmente accogliente dove ti senti a casa. 

# Le crisi

Negli ultimi 25 anni il locale ha dovuto superare alcune crisi che hanno investito i locali serali. Il divieto del fumo che inizialmente sembrava una disgrazia ma che poi si è rivelato positivo per chi usciva la sera, gli attentati terroristici di matrice islamica che mettevano paura a stare in un luogo affollato, la crisi finanziaria del 2008 fino al Covid, l’ultima grande preoccupazione. 

# La festa di compleanno del locale

L’anniversario cade mercoledì 14 giugno. Ci sarà un grande ritrovo di vecchi e nuovi clienti, con il dee jay Danilo Paz che metterà la musica. In più anche qualche sorpresa. 

Le Biciclette, Via Giovanni Battista Torti 2 (Zona Ticinese)

 

Continua la lettura con: La nuova terrazza con piscina dove brindare al tramonto

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I VIAGGI ROULETTE: arrivare in AEROPORTO senza sapere dove volerai

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Aeroporto (da pixabay.com)

Spopola la moda di fare un viaggio a sorpresa. Ma di che cosa si tratta? E come lo si può fare?

I VIAGGI ROULETTE: arrivare in AEROPORTO senza sapere dove volerai

# La nuova frontiera del turismo

Viaggi a sorpresa

I viaggi a sorpresa sono l‘ultima frontiera del turismo. Negli ultimi anni sono nati dei siti che propongono viaggi organizzati senza però dire alla persona che li farà dove andrà e quando andrà. Partendo da un budget di 100 euro, il viaggiatore può solitamente scegliere quante notti star fuori e indicare almeno l’area di destinazione, ad esempio scegliere se volare in Europa oppure in un altro continente. Dato il grande successo alcuni organizzatori ti permettono anche di scegliere il periodo e di eliminare fino a 3 destinazioni dalla lista, per evitare di portarti in posti in cui sei già stato. Ma la destinazione vera e propria la si scopre fino a massimo una settimana prima.

Questa nuovo modo di viaggiare in realtà tanto nuovo non è. Si ispira infatti ai così detti viaggi Roulette, ovvero una formula di viaggio nata circa 20 anni fa in cui la struttura alberghiera dove si avrebbe alloggiato veniva comunicata al cliente poco prima della partenza e non in fase d’acquisto del pacchetto vacanza.

# Una formula di successo

Aeroporto
(da pixabay.com)

Perché hanno così tanto successo i viaggi a sorpresa? Prima di tutto alla maggior parte delle persone piace l’effetto sorpresa, se questo poi lo si unisce alla tipica adrenalina pre-partenza, la proposta di questi viaggi è già vincente. In più il viaggio è quasi tutto organizzato, volo, hotel e se si vuole anche qualche attività sono scelti da chi ti propone la vacanza. E infine un viaggio a sorpresa potrebbe permetterti di vedere posti che invece non avresti mai considerato, oltre al fatto che non sono affatto costosi.

# I siti dove prenotare un viaggio a sorpresa

Credits: lemozionediunviaggio.it
Waynabox

I siti principali dove poter comprare un viaggio a sorpresa sono Waynabox, ToraTora e Flykube. Per prenotare basta seguire tra semplici passaggi. Con Waynabox, ad esempio, prima di tutto bisogna scegliere il tipo di viaggio che si vuole fare, ad esempio se un viaggio in Europa o un roadtrip, poi si personalizza la propria prenotazione selezionando il periodo e scartando alcune destinazioni. Il prossimo passaggio è il viaggio e si scoprirà la destinazione due giorni prima della partenza. I viaggi proposti durano da un minimo di 2 giorni ad un massimo di 6 e il costo del viaggio parte da circa 150 euro a persona.

Per ToraTora Travel il meccanismo è lo stesso, ma la destinazione viene comunicata una settimana prima della partenza, con essa arrivano per mail il biglietto aereo, la ricevuta dell’hotel e una guida online preparata apposta per il viaggiatore. I prezzi per un viaggio con ToraTora partono da 199 euro e di media vanno dai 3 ai 7 giorni. Infine c’è Flykube, che ti comunica la destinazione 48 ore prima, ma che per il resto funziona come Tora Tora.

Continua la lettura con: 7 VIAGGI IMPERDIBILI da fare NEL MONDO almeno una volta nella vita

BEATRICE BARAZZETTI

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I 5 migliori EXPO della storia

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Credits: pinterest.it, wiki

L’EXPO di Milano del 2015 è stata solo un nuovo spartiacque di crescita, che ha confermato e rinnovato l’immagine internazionale che Milano ha nel mondo. Ma quali sono state le esposizioni universali che più hanno riscosso successo, sia nell’evento in sé, sia per l’impatto sulla città che hanno rappresentato? 

I 5 migliori EXPO della storia

# 1 Expo nel Regno Unito (1851)

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Il nome ufficiale della prima esposizione è Grande Esposizione delle opere dell’industria di tutte le Nazioni, comodamente contratta poi nella forma Grande Esposizione Universale di Londra e ricordata dai britannici semplicemente come Great Exhibition. Ebbe luogo ad Hyde Park dal 1 maggio al 15 ottobre del 1851 e fu promossa dal principe Alberto insieme a illustri membri della Royal Society of Arts, con l’obiettivo dichiarato di presentare al mondo le nuove e modernissime tecniche ingegneristiche che sarebbero poi state lanciate del tutto con la seconda rivoluzione industriale (dal 1870 in avanti). Per ospitare i padiglioni fu costruito il celebre Crystal Palace in ferro e vetro che ispirò le nuove costruzioni di New York. Inoltre, la Great Exhibition fu la sede del primo torneo scacchistico internazionale.

Leggi anche Palazzo Italia, la TRASFORMAZIONE dopo Expo 

# 2 Expo francese (1889)

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L’Esposizione universale del 1889 si tenne a Parigi dal 6 maggio al 31 ottobre, nella sede di Campo di Marte. L’evento è ricordato in particolare per la costruzione della Torre Eiffel posizionata all’entrata della zona espositiva e per il fatto che cadeva nel centenario della Rivoluzione Francese e della Presa della Bastiglia. La commissione organizzatrice decise di finanziare l’evento con fondi statali e cittadini oltre che con una lotteria. Adolphe Alphand fu il direttore generale dei lavori, mentre Charles Garnier – già progettista dell’Opera di Parigi – era consigliere dell’architettura.  L’EXPO di Parigi fu uno dei primi eventi in cui si sperimentò l’uso dell’energia elettrica su vasta scala come fonte di energia alternativa al vapore. Oltre alla Torre Eiffel, furono inaugurate la Galeries des Machines, una ricostruzione su scala minore della Bastiglia, un giardino zoologico e un villaggio africano con centinaia di uomini di colore. Per la durata dell’esposizione e per agevolare la visita delle strutture venne poi costruita anche una linea ferroviaria provvisoria di 3 chilometri di lunghezza.

Leggi anche In AUTO sopra la TORRE EIFFEL? Il progetto di un visionario che anticipò un’altra opera grandiosa 

# 3 Expo negli Stati Uniti (1915)

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L’Esposizione internazionale Panama-Pacifico di San Francisco del 1915 (in inglese Panama–Pacific International Exposition, abbreviato PPIE) si tenne a San Francisco, negli Stati Uniti, tra il 20 febbraio e il 4 dicembre 1915, e il suo scopo era quello di celebrare il completamento del Canale di Panama ma, di fatto, venne considerata globalmente dalla città come un’opportunità di riscatto dopo il terremoto del 1906. L’esposizione è citata nel film del 1987 dei fratelli Taviani Good Morning Babilonia, che ha come protagonisti due artigiani italiani emigrati i quali, nella finzione, avrebbero preso parte alla costruzione del padiglione italiano della fiera.

Leggi anche La “casa del lupo” è lo SKI CHALET più BELLO d’Italia 

#4 Expo in Germania (2000)

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Interessante è stato anche il primo evento di esposizione internazionale del nuovo millennio, l’Expo 2000 di Hannover, organizzato in Germania dal 1 giugno al 31 ottobre, e il cui tema è stato Umanità, Natura e Tecnologia. L’area espositiva è stata allestita su vecchie strutture preesistenti all’insegna della sostenibilità come la vecchia fiera cittadina, i padiglioni sono stati 155 per i rispettivi paesi partecipanti e l’evento ha attirato 18 milioni di persone. A differenza delle precedenti Expo, che rivolgono l’attenzione sul progresso tecnologico e scientifico del momento, l’Expo 2000 si focalizza maggiormente sullo sviluppo e la presentazione di soluzioni per il futuro.

#5 Expo cinese (2010)

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Chiudiamo infine con l’esposizione che ha anticipato Milano di cinque anni, ovvero l’Expo 2010 di Shanghai, il cui tema scelto è stato Better city, better life (Una città migliore, una vita migliore): migliorare la qualità della vita in ambito urbano.  L’esposizione si svolse per un totale di sei mesi tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2010, esattamente come sarebbe avvenuto per l’EXPO Milano 2015. I padiglioni espositivi vennero situati sulle due rive del fiume Huangpu che attraversa Shanghai, per un totale di 192 Paesi espositori e 50 organizzazioni internazionali. Come fatto saliente, l’Esposizione universale del 2010 è ricordata come la più costosa e con il maggior numero di partecipanti mai organizzata fino ad oggi. A Shangai si è discusso molto del problema della pianificazione urbana e dello sviluppo sostenibile nelle nuove aree cittadine, ma anche del come effettuare le riqualificazioni nel tessuto urbano esistente. Inoltre, sia in fase progettuale che durante l’esposizione, vennero evidenziate importanti sottotematiche come l’interazione fra aree urbane e rurali e la rimodellazione delle comunità cittadine.

Continua la lettura con: La città dove si paga il BUS con i rifiuti di PLASTICA 

CARLO CHIODO

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