L’AUTOSTRADA CENERENTOLA: l’eterna chiusura notturna della Como – Chiasso

Uno degli incubi di chi percorre un'autostrada. Venire buttati fuori. Soprattutto di notte. Un incubo reale sull'autostrada che collega Milano alla Svizzera

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Uno degli incubi di chi percorre un’autostrada. Venire buttati fuori. Soprattutto di notte. Un incubo reale ormai da tempo immemore sull’autostrada che collega Milano alla Svizzera.

L’AUTOSTRADA CENERENTOLA: l’eterna chiusura notturna della Como – Chiasso

In Europa esiste un’autostrada Cenerentola. Come la protagonista della favola, le auto che la percorrono devono tornare a casa prima che arrivi la notte. Sì, perchè ormai da tempo immemore, quando scendono le tenebre un bel pezzo di autostrada viene chiusa costringendo gli automobilisti a dover ripiegare su strade statali, non sempre tenute in condizioni ottimali. Ma ripercorriamo questa storia assurda che capita su una delle arterie autostradali più importanti d’Europa, quella che collega Milano alla Svizzera e, attraverso la Svizzera, il centro e il Nord Europa. 

# La situazione: la chiusura tra le 22 e le 5

Chi percorre l’autostrada dei laghi sa di cosa sto parlando. Ogni giorno i pannelli luminosi segnalano la chiusura notturna del tratto tra Como Centro e Chiasso. Fino a maggio la chiusura avveniva tra le 21 e le 5. Successivamente la chiusura è stata posticipata alle 22. Ma lo scenario non cambia. Anzi, con l’arrivo del traffico delle vacanze sta diventando anche peggio. 

# La “deviazione” su strade da panico

Il problema non è solo la chiusura di un’autostrada molto affollata, soprattutto dai turisti del centro e Nord Europa che arrivano in Italia o tornano nel loro Paese. L’aggravio sono le strade che si devono prendere una volta espulsi dall’autostrada. Strade che per giunta spesso vengono sbagliate dal navigatore di Google Map. Infatti percorrere al di fuori dell’autostrada il tratto da Como Centro a Chiasso significa ritrovarsi in strade di paese, con semafori, rotonde e gincane tortuose. Addirittura su un breve tratto si ritrova una segnaletica orizzontale con le frecce ancora tracciate sull’asfalto in direzione contraria che sembrano indicare di procedere contromano. E tutto questo coinvolge una quantità di auto che in queste settimane di traffico da vacanza richiederebbe almeno tre corsie, altro che una statale o una strada comunale. Quindi una carovana di auto, di camper e roulotte spesso forma una coda notturna che fatica ad avanzare tra semafori rossi e rotonde complicate, intasando alcuni quartieri di Como. Una storia resa assurda dalla cattiva comunicazione: a parte i pannelli che segnalano giorno per giorno i disagi, la comunicazione latita e, anzi, spesso fornisce informazioni poi disattese. Ma facciamo qualche passo indietro. 

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# L’autostrada dei Laghi

Credits: divinamilano.it

Ci troviamo sulla A9, gestita da Autostrade per l’Italia, che collega Milano con Como e la Svizzera. Ha inizio a Lainate e viene comunemente chiamata Autostrada dei Laghi. L’A9 termina con la dogana per la Svizzera di Borgeda e prosegue poi in territorio elvetico come A2 continuando con Lugano, Bellinzona e dopo il San Gottardo arriva nella Svizzera Tedesca puntando verso Germania e Nord Europa. 

Si tratta di un’autostrada molto trafficata, percorsa in particolare dalle decine di migliaia di frontalieri che lavorano in Svizzera e, nei periodi di vacanza, dai turisti che arrivano in Italia, o che tornano in patria, provenienti da centro e nord Europa. Arrivando da Milano l’ultima uscita in territorio italiano è “lago di Como”. Se la si percorre in ore diurne. Perché quando cala la notte, quasi sempre l’ultima uscita obbligatoria è quella di Como centro per poi ritornare a Chiasso. Restano infatti chiuse le uscite di Como Olimpino e di Lago di Como con annessa frontiera. 

# Lavori senza fine

Ormai da tempo immemore accade questa interruzione notturna a causa di lavori sulla carreggiata e nelle gallerie. Ad aprile 2023 l’ultimo annuncio ufficiale: il cantiere verrà sospeso a partire dal 16 maggio. Questo per agevolare il traffico estivo. Una breve tregua fino a settembre quando, secondo il cronoprogramma, si dovrebbe completare il lavoro nella galleria di San Fermo Nord che dovrebbe portare alla riapertura del tratto entro fine anno. 

Ma anche la tregua sembra svanita. In data odierna, a metà giugno, durante i giorni feriali compare sempre il famigerato pannello luminoso che segnala la chiusura notturna del tratto. Annuncio dato solo in lingua italiana nonostante il gran numero di turisti stranieri che la percorrono. E che, come Cenerentola, se osano avventurarsi su questo tratto di notte rischiano di ritrovarsi in mezzo al nulla

Continua la lettura con: La prima autostrada del mondo parte da Milano

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.