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Il video del giorno: cosa pensano i NAPOLETANI di Milano e dei MILANESI

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La capitale del Nord e la capitale del Sud a confronto. Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi? Il video di Easy Italian

“I milanesi sono persone rispettabilissime. I trapiantati che si sentono milanesi lo sono un po’ meno

“Quella è una città che funziona, la nostra no”

“Milano è l’unica città europea d’Italia

“I milanesi sono meravigliosi, Milano è più bella di Parigi

“Mi piacerebbe che riuscissimo a valorizzare la nostra città come fanno loro”

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

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In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

 

 

Le borseggiatrici della metro

clicca per il video

Le intrusioni dei maranza

 

I nuovi poveri di Milano

 

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

 

Street Style a Milano

 

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

 

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Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

 

Avvisi storici sul tram

 

La sfida: di corsa contro la metro

 

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

 

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

 

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La domenica di Milano vs di Roma

 

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Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

 

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

 

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

 

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

 

Mi sono trasferita a Milano

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DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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I PALAZZI MULTICOLOR del “quartiere del futuro” dividono i milanesi: botta di vita o pugno negli occhi?

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Credits archdaily - Torri Cascina Merlata

Il nuovo quartiere nato a fianco del sito di Expo2015, inizialmente per ospitare i delegati di tutti gli Stati partecipanti all’evento, è caratterizzato da una serie di torri multicolor nella sua parte residenziale. Edifici che dividono i milanesi. Vediamo perché.

I PALAZZI MULTICOLOR del “quartiere del futuro” dividono i milanesi: botta di vita o pugno negli occhi?

# Il “quartiere del futuro” a due passi da MIND

Stato dei lavori Cascina Merlata

Cascina Merlata è uno dei nuovi quartieri di Milano, adiacente all’ex-sito di Expo 2015. Il nome deriva dalla cascina ancora presente, ristrutturata qualche anno fa, che oggi ospita numerose attività di ristorazione e servizio per la comunità.

Credits Andrea Cherchi – Vista Torri Cascina Merlata dal costruendo Merlata Mall

L’area di Cascina Merlata si estende su una superficie di circa 900.000 mq e al suo interno sono in fase di ultimazione: un grande parco urbano di 250.000 mq, un plesso scolastico di 12.000 mq, un centro commerciale di 60.000 mq, il Merlata Bloom, oltre alle abitazioni suddivise in più lotti, di cui molte in housing sociale. Pensato per essere uno dei quartieri più innovativi della città, non tutti sono d’accordo sulla qualità estetica delle costruzioni realizzate.

# Le torri multicolor della discordia: capolavoro o schifezza?

Credits int.baumit.com – Cascina Merlata

Proprio la parte residenziale, con le torri multicolor progettate da MCA Mario Cucinella Architects, sta facendo discutere i milanesi. Si tratta di sette palazzi ad uso abitativo con 397 alloggi di varie metrature realizzati prima di Expo2015 per ospitare i delegati di tutti gli Stati partecipanti all’evento e riconvertiti in residenze di social housing nei mesi successivi.

Credits archdaily – Torri Cascina Merlata

L’impatto a prima vista è spiazzante. Da un lato c’è chi le ritiene il vero elemento iconico del progetto “Cascina Merlata”, un landmark riconoscibile per la Milano del futuro grazie al suo design innovativo. Dall’altro lato c’è chi considera le torri come qualcosa di riuscito male, un’accozzaglia di linee, blocchi e colori messi alla rinfusa: i materiali di alcune torri vanno dal verde al grigio, altre presentano sulla stessa facciata l’ocra, il marrone, l’azzurro e il bordeaux. Un’insieme che ricorda più una zona industriale del nord Europa che un quartiere milanese.

Riuscirà questo design innovativo ad affermarsi nel cuore dei milanesi?

 

Leggi anche: BLOOM: la nuova FRONTIERA VISIONARIA di Milano

Continua la lettura con: Cascina Merlata o Tor Bella Monaca? Milanesi divisi sull’ULTIMA CREATURA URBANA

Leggi anche: Milano Città Stato: Dossier Autonomia

FABIO MARCOMIN

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La SCIATTERIA delle SCUOLE di Milano

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Credits Urbanfile - Cancellata Liceo Virgilio con scritte

Foto interne e di copertina Urbanfile.

Il degrado e la sciatteria colpisce da tempo le scuole di Milano. Il blog Urbanfile.org ci porta in uno dei licei storici della città tutelato dalla Sovrintendenza e oggi ricoperto da tag e graffiti.

La SCIATTERIA delle SCUOLE di Milano. Reportage di Urban File

# Il Liceo Virgilio ricoperto di tag e graffiti

La sciatteria e il degrado colpiscono da tempo anche gli edifici scolastici della città. Il blog Urbanfile mostra lo stato pietoso in cui versa l’edificio razionalista dell’Istituto Magistrale Virgilio di Piazza Graziadio Isaia Ascoli 2 a Città Studi, oggi occupato da due istituti scolastici, il Liceo Virgilio e la Scuola Media Statale Giovanni Battista Tiepolo.

Realizzato tra il 1933 e il 1936 su progetto dell’architetto Renzo Gerla per l’Ufficio Tecnico del Comune di Milano, il complesso è tutelato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti ma questo non basta a tenerlo in condizioni ottimali e in salvo dalle vili azioni di writer. La situazione è identica ormai in quasi tutte le scuole e in particolar modo quelle di grado superiore. 

Leggi anche: La SCIATTERIA tra Duomo e Castello. La DENUNCIA di Urbanfile

Dalle immagini si può vedere come scritte e tag di ogni genere ricoprano i muri e colonne dell’ingresso, le pareti sotto e attorno alle finestre esterne, le cancellate e i muretti, così come le stesse finestre, le tapparelle e persino i gradini in pietra. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione per evitare che Milano diventi un’unica lavagna a disposizione di qualche gruppo di delinquenti o almeno fare in modo che gli edifici, partendo da quelli pubblici, vengano ripuliti il prima possibile?

Reportage: Urbanfile

Continua la lettura con: gli altri MILANO NON FA SCHIFO MA…

FABIO MARCOMIN

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Bovisa o Calcutta? I CUMULI di SPAZZATURA abbandonati in strada

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Milano non fa schifo ma…i palazzi INSUDICIATI dagli scarabocchi sì

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il MARCIAPIEDE di Via Pirelli

Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni

La SPAZZATURA ACCUMULATA agli angoli delle strade

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 I progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati…

 La CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA

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 Le BUCHE sull’ASFALTO

Milano ha troppi PALI

Il SOTTOPASSO CHIUSO di Piazzale Lugano

I TRENI IMBRATTATI

La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

Le STRISCE PEDONALI “SCOMPARSE”

Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

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WEEKEND ricco mi ci ficco: gli eventi dal 21 al 23 ottobre #ToDOMILANO

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Andy Wahol a Milano - Credits: Okdiario

Tecnologia e informatica, un viaggio spaziale alla scoperta di nuovi pianeti da abitare, la Puglia alle porte di Milano e ampia offerta di musica (pop e sinfonica). C’è anche il primo mini derby della storia di Milano. Vediamo che cosa ci regala Milano nel fine settimana in arrivo.

WEEKEND ricco mi ci ficco: gli eventi dal 21 al 23 ottobre #ToDOMILANO

#Sommario:

#Venerdì Sera 21/10: l’arrivo di Piano Mirroring a Milano, la musica dei Rasmus e un evento per i nerd della geo spazializzazione

The Rasmus – Credits: Longliverocknroll.it
  • #MILANOGIS: aperitivo-meetup per gli appassionati della geo spazializzazione. Non esiste una piattaforma per data analyst e appassionati del settore e #MilanoGIS intende colmare questo gap. Alle 19.00 al Giardino Blu di via Teodosio 19.
  • Luci del Jazz: Milano rinasce a tempo di swing, al Teatro Dal Verme di via San Giovanni sul Muro. Claudio Sessa, con Enrico Pieranunzi al pianoforte, Carlo Bavetta al contrabbasso e la special guest Simona Severini come vocalist, eseguono un programma per Milano. Alle ore 20.00.
  • Dove ci sei tu: debutta la nuova stagione del Teatro Martinitt, in via Pitteri 58. Apre la stagione lo spettacolo per la regia di Enrico Maria Lamanna, con Gaia De Laurentiis, Fabrizia Sacchi, Cecilia Guzzardi e Alessandro Blasioli.
  • Gran Milan Dixieland Society: torna la band che porta le sonorità della New Orleans degli anni ‘20/’30 e ’40. All’Ostello Bello Centrale di via Lepetit 33, dalle 20.00 in avanti.
  • Piano Mirroring: evento di creazione ed improvvisazione, con i pianisti che creano musiche ispirate dagli ospiti del 57 Events, di viale Monza 57. Preparatevi ad essere “interpretati” sulla tastiera di ebano e avorio, a partire dalle 20.30.
  • The Rasmus: unica data italiana della band finlandese. Successi come In the Shadow e Hide from the Sun sul palco del Fabrique di via Fantoli, alle ore 20.00.
  • Tu sei la bellezza: in occasione della giornata mondiale della salute mentale, il Teatro Litta di corso Magenta 24 ospita uno spettacolo a tema. Scritto e diretto da Alberto Milazzo, con Sebastiano Bottari e Filippo Renda, debutta alle 20.30.
  • Il Circo in festa: alla Vecchia Arena di piazza Lega Lombarda, a grande richiesta, ospita una serata di festa dedicata al circo. Non manca nulla: domatori, leoni, ballerine, clown, impersonati dal pubblico sotto la guida di Milo e Ricky. Dalle 22.30. 

#Sabato 22/10: apre la mostra di Andy Warhol, musica di Gaia, 50 Cent e notte nostalgia anni ‘90

Andy Wahol a Milano – Credits: Okdiario
  • Andy Warhol – La Pubblicità della Forma: alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini apre una delle mostre più annunciate. La pubblicità che diventa talento attraverso la pop art, rappresentata da alcune delle immagini più iconiche del portfolio di Warhol.
  • Linux day Milano: torna la principale manifestazione italiana dedicata a GNU/Linux, al software libero, alla cultura aperta e alla condivisione. Dalle 9.00 all’edificio U6 dell’Università Bicocca, in piazza Ateneo Nuovo.
  • Evviva il Coding: allo SpazioVita Niguarda, in piazza Ospedale Maggiore 3, mattinata dedicata al coding, alla scrittura di codice e al pensiero computazionale. Dalle 10.00 alle 12.30, evento rivolto a bambini e giovani, dai 9 ai 17 anni.
  • Flora: da foglia a foglio, un laboratorio creativo per riciclo e carta fatta a a mano. In Cascina Cotica di via Natta (Lampugnano) dalle 10.30 alle 12.00.
  • Sfarzi nascosti: apre alle 16.00 la mostra dello Spazio Espositivo di via Aosta 17. Le fotografie a cura di Luigi Matteoni dedicate a luoghi abbandonati, simbolo dello sfarzo di una volta.
  • La famiglia Bach e il barocco milanese: stravaganze e musica alla Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate, in Largo Vittorio Veneto 12.
  • Quartetto Indaco: all’Auditorium Rosetum di via Pisanello 1, uno tra i più interessanti quartetti d’archi italiani, che esegue musiche di Haydn e Schubert, alle 18.00.
  • Milan – Monza: il primo mini derby di Serie A della storia di Milano. Berlusconi sfida la sua ex squadra in un San Siro che si annuncia al limite della capienza.  
  • Esiste un pianeta B?: al Planetario di Milano un viaggio tra scienza e fantascienza, con Amedeo Balbi e Fabio Peri. Si va alla scoperta di nuovi mondi da abitare alle 18.30.
  • Manzoni Family: inizia al Teatro Manzoni la rassegna dedicata alle famiglie. Dal 22 ottobre e fini ad aprile 2023, una serie di spettacoli pomeridiani a cura della Compagnia Un Teatro da Favola. Prima rappresentazione: Frrr … dentro il regno di ghiaccio, alle 15.30. 
  • Ciack si balla: serata danzante sulle note delle colonne sonore più conosciute di sempre. L’evento prevede esibizioni di allievi di scuole di ballo, dal tango argentino ai classici di Fred Astaire. Al Teatro San Babila alle 21.00.
  • 50 Cent: spazio all’Hip Hop americano al Forum di Assago. Inizio ore 21.00.
  • Gaia: l’ex amici porta al Fabrique di via Fantoli l’Alma Tour 2022. Inizio spettacolo ore 21.00.
  • Che ne sanno i 2000: dall’aperitivo del sabato alla colazione di domenica mattina, festa anni ’90 con DJ set ai Magazzini Generali di via Pietrasanta. Serata e nottata nostalgia per un periodo iconico di Milano.

#Domenica 23/10: CorriBicocca, l’eplorazione del Labirinto di Pomodoro, le prove e il concerto della Scala, Sangiovanni e The Driver Era

Labirinto Arnaldo Pomodoro – Credits: Arte Magazine
  • CorriBicocca: quinta edizione della corsa organizzata Università degli Studi di Milano-Bicocca e CUS Milano. 10 km competitiva, ma anche 10 e 5 km non competitiva, per la corsa che quest’anno raccoglie fondi per la Fondazione Asilo Mariuccia. Partenza ore 10.00, ritrovo 7.00-9.30.
  • Mercato della Terra: torna il binomio Parco Agricolo Sud e Slow Food alla Fabbrica del Vapore. Per tutta la domenica mattina dalle 9.00 alle 14.00.
  • Visita guidata al Parco Lambro: ultimo appuntamento delle visite guidate nei parchi cittadini, con ritrovo alla pista da skateboard di via Feltre. Storia e architettura del parco, origine degli alberi e informazioni botaniche, a cura delle guardie ecologiche volontarie.
  • Ingresso nel Labirinto: nel sotterraneo dell’ex Riva Calzolari, Arnaldo Pomodoro ha progettato un labirinto, installazione che ha richiesto 16 anni di lavoro. Sarà possibile visitarlo dalle ore 15.00, con accesso dallo Show Room Fendi di via Solari 35. Leggi anche: il labirinto di Milano
  • La Milano di Leonardo: tre giorni di prove di abilità e orientamento con la mappa, per individuare i luoghi progettati da Leonardo nella sua seconda casa: Milano. Alle ore 16.00, fino a domenica, al Leonardo3museum (ingresso Expo-Merlata).
  • Prove aperte alla Scala: ultima occasione di quest’anno per assistere alle prove della Filarmonica più prestigiosa d’Italia. Dalle 10.30 al Teatro alla Scala, con possibilità di donare alla LILT.
  • Hack, che fisica: al Museo Farfalla della Fabbrica del Vapore, alle 14.30, un evento dedicato ai giovani fisici milanesi. 90 minuti di spettacolo per coinvolgere i bambini coi concetti della fisica, applicata.
  • La Filarmonica della Scala in concerto: con la direzione del M° Chailly, la Filarmonica esegue Čajkovskij, il Concerto per violoncello di Schumann, solista Pablo Ferrández e la Sinfonia in re minore di Franck. Alle ore 20.00.
  • Sangiovanni: al Mediolanum Forum di Assago, il giovanissimo Sangiovanni porta i brani del suo tour live 2022. Dalle 21.00.
  • The Driver Era: il duo musicale formato dai fratelli Rocky e Ross Lynch, arriva sul palcoscenico dell’Alcatraz di Via Valtellina.
  • Smielegnano: una giornata di festa per imparare la smielatura. Per tutta la giornata al Castello di Legnano è possibile osservare questo magico mondo, mettendo miele dal favo al barattolo.

#Per tutto il fine settimana: la Tattoo Convention che assegna un premio prestigioso, MuseoCity che apre location inaccessibili, icone del design al cinema e la Puglia DOC alle porte di Milano

MTC – Credits: Felix, Pixabay
  • Milano Tattoo Convention: alla Fiera Milano City del MiCO, 500 artisti tatuatori aspettano gli appassionati del genere. La convention assegna anche uno dei premi più prestigiosi al mondo, al tatuatore che realizza l’opera migliore nei 3 giorni di show.
  • New Buildings 2022: mostra fotografica con le 10 architetture finaliste, per celebrare le nuove icone dell’architettura urbana. Visitabile fino al 25 ottobre allo showroom Turri di via Borgospesso 11.
  • Milano Walking Week: evento dedicato alla camminata, osservata in ogni sua declinazione. Talk e corsi di camminata veloce, ma soprattutto passeggiate nei parchi cittadini e nei Municipi di Milano. INFO
  • AMART: al Museo della Permanente di via Turati, torna la rassegna di riferimento, sia artistico che commerciale, per tutto il mercato antiquario italiano. Fino a domenica 23/10 con apertura dalle 11.00 alle 20.30.
  • Museo City in tour: tre giorni di aperture straordinarie, che prevedono gli ingressi anche laddove non è mai aperto al pubblico. Ideata dall’associazione MuseoCity, info e location si possono trovare qui.
  • Le icone del design al cinema: tre giornate di proiezioni no-stop ripercorrono la storia del design made in Italy svelando pensieri, movimenti e progetti. Presso ADI Design Museum di piazza Compasso d’oro 1, orario serale.
  • Collettivo Sotterraneo al Paolo Grassi: tre giorni di spettacoli a cura de collettivo fiorentino al Teatro Grassi di via Rovello 2. In scena L’Angelo della Storia, sabato e domenica alle 20.30.
  • Il Borghese Gentiluomo: Enrico Beruschi interpreta il borghese di Moliere, nel 4° centenario della nascita del grande autore. All’Eco Teatro di via Fezzan 11, angolo Caterina da Forlì, dal venerdì sera alla domenica (pomeriggio).
  • 100% Puglia: un villaggio itinerante, tutto pugliese al 100%, che sbarca a Desio (MB) in piazza Don Giussani; porta anche i trulli, entro i quali si possono gustare i prodotti tipici pugliesi e conoscere le bellezze della regione.

Appuntamento a Lunedì 24, per scoprire #To-DO a Milano nell’ultima settimana di ottobre

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

LAURA LIONTI

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I segreti di CRESPI D’ADDA: Paradiso socialista o villaggio INFERNALE?

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Crespi d'Adda

Prendiamo due capitani d’industria illuminati come Cristoforo Benigno Crespi e il figlio Silvio Benigno, un bassopiano triangolare all’interno del suggestivo Parco dell’Adda Nord, la voglia di costruire il perfetto borgo operaio nell’epoca della rivoluzione industriale e abbiamo creato Crespi D’Adda, il primo villaggio industriale d’Europa.

Forse non tutti sanno che, a neanche 40 km da Milano, nel 1878 Cristoforo Benigno Crespi costruì il suo piccolo e personalissimo feudo, dove il suo castello e il suo cotonificio scandivano la vita degli abitanti del villaggio come incarnazioni perpetue della sua autorità e filantropia.

Paradiso socialista…

Tutte le famiglie residenti avevano un membro all’interno della fabbrica, un dottore da cui farsi auscultare, una chiesa in cui pregare, una scuola per i propri figli, un lavatoio pubblico e una casa in cui dormire.

Ed era proprio la casa a rappresentare la posizione sociale delle famiglie all’interno del villaggio. Ancora oggi Crespi d’Adda annovera diversi tipi di abitazioni, identiche tra loro per posizione lavorativa dell’epoca. Abbiamo i palazzotti gialli dei primi operai, le villette bifamiliari con giardino degli operai specializzati e dei capufficio, le ville hollywoodiane dei dirigenti e di chiunque ricoprisse una posizione privilegiata. Il tutto organizzato in quattro vie ai piedi della fabbrica e del castello, per non far dimenticare il motivo di cotanta generosità.

Crespi d'Adda
Casa bifamiliare operaia
Crespi d'Adda
Casa dirigenziale

All’interno di questo microcosmo autosufficiente non poteva certo mancare un cimitero per compiangere i proprio cari: una landa desolata di piccole croci ai piedi del maestoso mausoleo sede della cappella dei Crespi.

Crespi d'Adda
Cimitero di Crespi

Di sicuro c’è che quando quelli dell’Unesco hanno inserito Crespi D’Adda tra i siti del Patrimonio Mondiale della Cultura, non potevano mica sapere che tutta questa particolarità architettonica e urbanistica, unitamente al singolare posizionamento in una conca tra la confluenza di due fiumi, avrebbe donato al villaggio un che di sinistro e inquietante con conseguente nomea di luogo di culti satanici.

…o villaggio dannato?

Noi che ci siamo nati abbiamo sempre sfruttato questa leggenda per movimentare le nostre noiose serate di provincia con vere e proprie spedizioni di coraggio al cimitero, sfidando la presenza di presunti “incappucciati” che di notte si nascondevano dietro i cipressi del viale di ingresso per catturare gatti neri o compiere riti mefistofelici di svariata natura.

Ogni volta che si parlava di Crespi c’era sempre qualcuno pronto a giurare che qualche “amico di amici” era stato strattonato da satanisti, anche se a ben vedere, vista l’esigua densità di abitanti del comune di Capriate San Gervasio Crespi, questi amici di amici sarebbero dovuti essere, con ogni probabilità, cugini di secondo grado o vicini di casa.

Oppure si raccontava di persone morte di spavento trovate appese al cancello del cimitero stroncati da un infarto nell’eroica impresa di scavalcarlo; di coppiette in cerca di intimità interrotte da maniaci pronti a rapirli per sacrifici umani; di animali sgozzati ritrovati nel greto dei fiumi.

Insomma, il villaggio di Crespi conosce delle notti molto movimentate per essere un borgo di 10 case, un parrucchiere e un minimarket.

Di vero c’è che anche il principe dell’horror Dario Argento ha voluto il cimitero di Crespi in Profondo Rosso e che Le Bestie di Satana tra il 1994 e il 1998 “impararono” proprio lì i loro riti.

Ma nonostante la lugubre aurea, la storia di questo piccolo villaggio industriale di 400 anime e 85 ettari perfettamente conservati, è arrivata anche al Padiglione Zero dell’Expo 2015 dove un grande plastico di Crespi D’Adda lo ha consacrato tappa significativa della lunga lotta verso l’evoluzione civile.

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

STEFANIA CERVI

Vedi anche: Torrechiara, Dossena, Civate, Oasi Zegna, Bormio, le Marmitte dei Giganti, Isolino VirginiaLuganoPomponescoMeranoMorcote, Mantova, le “Filippine Italiane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, Cumiana, MonzaValsassinaBardinetoValle d’Intelvi, Como, Maranello, Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal VigezzoPunta SassoPortofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamoMadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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Qui Milano è una MERAVIGLIA: i punti più belli dove GUARDARSI ATTORNO

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Ci sono luoghi di Milano capaci di stupire a tal punto da sembrare di essere altrove, circondati dalla bellezza, naturale o architettonica o semplicemente dall’atmosfera che si viene a creare. Scopriamoli insieme.

Qui Milano è una MERAVIGLIA: i punti più belli dove GUARDARSI ATTORNO

#1 La spazialità dell’Arco della Pace

andrea cherchi fotografo
Andrea Cherchi – Arco delle Pace

Non si può partire che dall’Arco della Pace come punto di osservazione per ammirare la bellezza di Milano. Oltre all’incredibile monumento voluto da Napoleone è difficile rimanere impassibili di fronte allo spettacolo che si apre sul Parco Sempione e il Castello Sforzesco sullo sfondo. Ruotandosi di 180 gradi si possono guardare gli stupendi edifici della piazza che seguono l’andamento curvilineo della stessa e lo scenografico corso Sempione. Una spazialità unica a Milano, che si può trovare solo nelle grandi capitali europee. 

 

Leggi anche: L’ARCO di TRIONFO è stato IMPACCHETTATO: dove si potrebbe fare anche a Milano?

#2 Quartiere Arcobaleno, la “Burano” milanese

@solynou IG

Via Lincoln è uno degli angoli più pittoreschi e stranianti di Milano. Da qualche anno questo piccolo angolo colorato di Milano, soprannominato il “quartiere arcobaleno“, sta entrando nelle tappe obbligate per i turisti e i milanesi in cerca di una Milano insolita. Le case che lo compongono sono state progettate e pensate nell’Ottocento da una cooperativa edilizia per gli operai e ferrovieri della fu stazione di Porta Tosa. I variegati e vivaci colori di queste abitazioni la fanno sembrare una piccola Burano.

 

Leggi anche: Le tre aree residenziali con le VILLETTE più belle di Milano

#3 In Gae Aulenti si è circondati dal futuro

@francescopesce71 IG – Piazza Gae Aulenti

Piazza Gae Aulenti è il cuore del centro direzionale di Milano. La piazza circolare, con la fontana a sfioro e i giochi d’acqua colorati, è circondata da tre edifici tra cui il grattacielo Unicredit progettato da Cesar Pelli che con i suoi 235 metri è il più alto d’Italia. In questo luogo si ha la sensazione di essere proiettati verso il futuro e non a caso è stato il primo tassello del “nuovo quartiere” avveniristico di Porta Nuova. 

 

#4 Biblioteca degli Alberi, una piccola Central Park

Credits: @monicaritah
BAM

La Biblioteca degli Alberi, abbreviata BAM, è il primo grande parco pubblico del centro di Milano senza recinzioni e quindi accessibile 24h al giorno. La sua peculiarità è dettata dal suo design fatto a quadrati e cerchi dentro i quali dimorano centinaia di alberi a formare un quadro della natura. A questo si aggiungono i nuovi grattacieli che lo circondano, la Torre Solaria che è il grattacielo residenziale più alto d’Italia, il Diamantone, il grattacielo Unicredit, il prossimo Nido Verticale, il Bosco Verticale premiato come il più bello al mondo oltre agli altri in costruzione, che la fanno sembrare una piccola Central Park.

 

Leggi anche: Il nuovo spettacolare MURALE alla BAM

#5 In Piazza Leonardo Da Vinci sembra di essere a Berlino Est

Credits rezen_ IG – Piazza Leonardo da Vinci

Camminando attraverso Piazza Leonardo da Vinci si ha l’impressione di ritrovarsi sulla Museuminsel di Berlino Est. Attorno al parco si sviluppano una serie di edifici storici, che ospitano il Politecnico, e un’area pedonale vissuta quotidianamente dagli studenti universitari provenienti da tutto il mondo che si mescolano agli abitanti del quartiere e fanno sembrare questa parte di Milano una vera metropoli europea.

 

Leggi anche: NUOVO CAMPUS di ARCHITETTURA del Politecnico: ecco il progetto di Renzo Piano

#6 Nel Parco delle Cave ci si ritrova in mezzo a una foresta

Credits Andrea Cherchi – Parco delle Cave

Il Parco delle Cave è uno di quei luoghi che fa dire “non sembra nemmeno di essere a Milano”: lo stupore di essere in città ed entrare in un parco dove la natura è in grado offrire il migliore spettacolo possibile. I tre laghi all’interno del parco ospitano numerose specie animali e vegetali, ma è tutta l’enorme area verde a regalare incontri inaspettati con animali che solitamente non si vedono a Milano e vivere sensazioni stranianti come quella di ritrovarsi nel bel mezzo di una foresta dentro una metropoli.

 

Leggi anche: 5 PARCHI SORPRENDENTI vicino a Milano (mappa)

#7 Al cospetto del Cavallo di Leonardo, la statua equestre più grande al mondo

Credits massimosalin IG – Cavallo di Leonardo

L’opera originale fu concepita nel 1482 dal genio toscano su commissione di Ludovico il Moro, duca di Milano, che voleva dedicare l’opera alla memoria del padre Francesco. Realizzata tutta in bronzo dalla scultrice statunitense Nina Akamu, alta 7,30 metri e pesante 10 tonnellate, dal 1999 è ospitata all’ingresso della tribuna secondaria dell’Ippodromo di Milano. Ad oggi è la statua equestre più grande al mondo e fa da biglietto da visita per lo storico edificio dell’ippodromo, il parco circostante e il circuito di gara per fantini e cavalli.

 

Leggi anche: La complicata storia del CAVALLO di Leonardo

Continua la lettura con: Le COSE più BELLE di CORSO SEMPIONE, dove Milano ha il sapore Parigi

FABIO MARCOMIN

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Il LATO OSCURO di un “VU’ CUMPRA’”

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Ph. dimitrisvetsikas1969 - Pixabay

Rientrano tra gli invisibili delle nostre città, passano le giornate nelle piazze, nelle vie affollate dai turisti e dalla movida ma nessuno ci fa veramente caso. Quando si interagisce con loro le risposte vanno dal “no grazie” allo “sparisci” per i meno gentili. Ma chi sono i cosiddetti “vù cumprà” e cosa c’è dietro queste persone che abbiamo imparato ad ignorare?

Il LATO OSCURO di un “VU’ CUMPRA’”

Il termine dispregiativo “vù cumprà” è entrato ormai nel dizionario italiano per indicare commercianti irregolari o abusivi immigrati. Sono spesso ambulanti e vendono di tutto: infradito, occhiali, bracciali, cinture, collane, giocattoli, accendini, anelli, borse, capi d’abbigliamento, articoli con finte griffe e altro ancora. Sono persone che sono entrate a far parte della nostra quotidianità ma spesso non ci facciamo nemmeno caso.

# L’identikit del venditore abusivo tipo

Per comprendere meglio il fenomeno è stata svolta un’indagine dell’Unicri (l’istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia) effettuata a Torino. Secondo il documento, pubblicato nel 2017, l’identikit tipo dell’ambulante abusivo è: nazionalità bengalese, età media di 29 anni, la maggioranza ha famiglia (il 69% è sposato, il 61% con figli). Il documento riporta che il 47% degli intervistati dichiara di non avere i documenti in regola, il 10% ha chiesto l’asilo politico ed è in attesa di una risposta. Solo il 17% ha detto di avere un permesso di soggiorno, ma «nella maggioranza dei casi non è stato in grado di spiegare quale. Gran parte degli intervistati non ha nemmeno le idee troppo chiare su come si possa ottenere» affermano i ricercatori.

# I guadagni giornalieri e l’ombra del racket

Ph. mohamed_hassan – Pixabay

I venditori abusivi intervistati parlano di intere giornate di lavoro per pochi euro, guadagni giornalieri che vanno dai 5 ai 20 circa, ma ci possono essere anche giornate in cui non si riesce a vendere niente.

È un sistema difficile da indagare essendo che tratta di transazioni illecite e spesso di immigrati irregolari, alcuni di loro affermano di svolgere questo tipo di attività per conto proprio, ma gli investigatori delle forze di polizia hanno portato alla luce alle loro spalle l’esistenza di racket organizzati da organizzazioni di stampo mafioso.

Esiste un business malavitoso dietro molti dei venditori ambulanti abusivi. Le organizzazioni mafiose forniscono le merci e controllano direttamente i venditori tramite i “caporali”, persone il cui compito è quello di fare la “spunta”. In pratica il caporale controlla la merce rimasta nella borsa del venditore e la confronta con quella che è stata consegnata in mattinata. Ciò che è stato venduto deve ovviamente poi corrispondere con l’incasso della giornata. Solo se tutto è in regola allora il venditore abusivo riceve la paga quotidiana, altrimenti sono guai.

Molti venditori abusivi sono quindi l’ultimo anello della catena di un sistema che approfitta delle loro difficoltà economiche e della totale mancanza di tutele nei loro confronti.
Dietro ai prodotti venduti ci sono spesso le mafie o rifornitori che aggirano il fisco vendendo all’ingrosso merce scadente a prezzi stracciati. Le merci vendute percorrono infatti un circuito che è, nella maggior parte dei casi, illegale. Le mercanzie sono contraffatte, senza autorizzazioni né certificazioni e ovviamente sono assenti le registrazioni. Questo tipo di attività rientrano interamente nel giro dell’economia sommersa, alimentando una concorrenza sleale e sottraendo risorse allo Stato e alimentando la criminalità organizzata.

# 4.250 euro per poter vendere rose in Italia

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Ph. shameersrk – Pixabay

I venditori abusivi intervistati, parlando del proprio viaggio per arrivare in Italia, raccontano delle loro aspettative lavorative e speranze. Secondo l’indagine infatti i venditori di rose per lasciare il Bangladesh spendono in media 4250 euro, una cifra impressionante considerando il tenore di vita medio del paese e le condizioni economico-sociali di chi emigra (si tratta soprattutto di operai, negozianti e contadini).

L’osservazione di queste forme di microcriminalità e povertà ci portano necessariamente a riflettere sulle mancanze e sulle debolezze strutturali del nostro paese. Tutto ciò infatti si inserisce nel tradizionale e più ampio sistema di espansione delle mafie, queste infatti hanno saputo sostituirsi in molti casi allo Stato anche nei settori della sicurezza dei cittadini, nel campo dei servizi pubblici locali, nelle politiche del lavoro e nell’economia legale.

# La soluzione? Fermare la produzione dei tarocchi

Mamadou Ndou, ex commerciante abusivo, si esprime così sulla questione: “In primo luogo – scrive – se veramente volete fermare i miei vecchi e nuovi compagni di sventura, fermate la produzione dei “tarocchi” e le loro fabbriche. E le mafie che di quelle fabbriche sono i veri titolari e padroni. Fabbriche e laboratori che senza mafia e senza protezioni politiche non potrebbero esistere”.

Mamadou parla di “compagni di sventura”, di persone che hanno deciso di cambiare radicalmente la propria vita e quella della propria famiglia per costruirsi un futuro, di speranze e progetti che troppe volte non trovano riscontro in una realtà come quella italiana.

Continua la lettura con: i MARANZA alla conquista di Milano

JACOPO CESARETTI

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CRESCE il VERDE a Milano, ma ROMA e NAPOLI ne hanno almeno il 20% in più

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Credits: fondoambiente.it - Parco Lago Nord

Secondo un’indagine Istat il verde a Milano sta crescendo di anno in anno. Grazie agli interventi per diventare più green, alla costruzione di nuovi parchi e, banalmente, alla realizzazione di nuovi viali alberati e piazze più verdi, Milano sta facendo passi in avanti, diventando sempre più ecologica. Ma, nonostante i diversi impegni, la percentuale del verde a Milano è ancora ben al di sotto di quella nelle sue due grandi città italiane concorrenti, Roma e Napoli.

CRESCE il VERDE a Milano, ma ROMA e NAPOLI ne hanno almeno il 20% in più

# Il grande ruolo dei parchi nel verde milanese

Parco Nord – eugeniotagliabue IG

Complessivamente, dal 2018 a oggi il verde urbano milanese è aumentato di 60 ettari: l’indagine Istat ha infatti rilevato una superficie verde che è passata da  24.611.481 a 25.273.739 metri quadrati. Come contributo a questo aumento e, più in generale al verde urbano, i parchi milanesi hanno un ruolo fondamentale: tra i più famosi e più grandi ci sono il Parco Nord (3,2 milioni di metri quadrati), il Forlanini (1,6 milioni), il Parco delle Cave (1,35 milioni), il Boscoincittà (1,1),senza dimenticare poi Parco Sempione nel centro storico (386 mila metri quadrati), il Monte Stella (311 mila), i Giardini Indro Montanelli e il parco Alessandrini (172 mila) e tanti altri. Anche la Biblioteca degli Alberi in Porta Nuova, inaugurata proprio ne 2018, ossigena 90 mila metri, mentre il Parco di Citylife è stato addirittura candidato al premio europeo «Green Cities Awards» e definito il parco più bello d’Italia.

# Milano ha il 13,8% di verde urbano: Roma e Napoli superano di quasi 20 punti percentuali

@marco.9lli
BAM

Nonostante i parchi milanesi e in generale il verde in città registra un trend in continua crescita, sul territorio milanese la percentuale di verde è ancora relativamente bassa, o meglio, è nettamente più bassa rispetto a quella a Napoli e a Roma. A Milano la superficie verde totale è del 13,8%, fatto 100 l’intero territorio della città, mentre Roma e Napoli presentano rispettivamente il 35,8 e 31,5%.Nello specifico, a Milano, il quasi 14% di aree verdi è costituito da: per il 5,7% da parchi, per il 3,9% da giardini di quartiere (per il resto sono aree verdi storiche e arredo urbano). La vera differenza con la Capitale è che, se a Milano il verde è principalmente costituito da aree verdi urbani, a Roma ci sono aree naturali protette che corrispondo al 32,2% del totale. Lo stesso vale per Napoli con il suo Parco Metropolitano delle Colline di Napoli.

Questi dati confermano che a Milano in verde non è ancora abbastanza, ma che comparato con le altre due grandi città italiane il problema milanese è quello di non avere aree protette. L’impegno di Milano di diventare più green è però ben evidente: nella città meneghina è iniziata infatti l’attuazione del progetto «Forestami», che prevede di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030. Una buona pratica che, insieme alla diminuzione dei consumi energetici e la dispersione dell’energia e una serie di accorgimenti, potrebbe portare ad una transazione ecologica della città.

Continua la lettura con: Il PARCO SEMPIONE: storia, leggende e curiosità del central park di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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Il RISTORANTE che ricrea L’ESPERIENZA del TRAMONTO

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Credits: dezeen.com Baovan Valencia

Andare al ristorante ormai non significa solamente cercare del buon cibo, a volte il mangiare passa addirittura in secondo piano. Anche nei ristoranti si cerca l’esperienza e sono gli stessi locali a volerla creare: in Italia, ad esempio, c’è chi ti fa mangiare sospeso nel cielo o in un vecchio aereo, o ancora quello che ti fa stare seduto su delle altalene. Ma il ristorante che ricrea il tramonto non esiste ancora, o meglio, non è nel BelPaese. Infatti se si vuole mangiare al chiuso ammirando il tramonto bisogna andare all’estero, è questo il ristorante che ti fa sembrare di essere in spiaggia a goderti il calar del sole.

Il RISTORANTE che ricrea L’ESPERIENZA del TRAMONTO

# A Valencia il ristorante a tema surf che ricrea l’atmosfera della spiaggia

Credits: dezeen.com
Baovan Valencia

Baovan è un ristorante specializzato nei panini bao cinesi al vapore che ha aperto durante la pandemia a Valencia, in Spagna. È stato progettato dallo studio locale Clap Studio e il brand è legato al mare. Lo spirito di Baovan è ben preciso: birre, spiaggia e bao, ed è proprio questo che si è voluto ricreare nel locale. Un arredamento ispirato al surf per trasportare sulla spiaggia, almeno con la mente, il cliente, magari portarlo a godersi il tramonto sorseggiando una birra e mangiando un tipico panino cinese. Seppure ci si trova a Valencia, il vero mare e la vera spiaggia non sono stati contemplati nel progetto. I designer si sono trovati davanti una stanza a pianta molto stretta e priva di illuminazione naturale e hanno dovuto trasformarla in un ristorante tipico da spiaggia. Come hanno fatto? Hanno ricreato un tramonto e ora andare a mangiare da Baovan è un’esperienza unica.

# Un pannello a mezzaluna ricrea il sole al tramonto

Credits: dezeen.com
Baovan Valencia

Per accedere al ristorante bisogna attraversare un portico dove ci sono corde di un verde intenso che pendono dal soffitto come a voler ricreare una foresta tropicale. Una volta entrati effettivamente nella stanza dove si può mangiare, si nota come Clap Studio ha voluto giocare con i colori per ricreare una spiaggia: un lato della stanza è di color pesca sabbioso e l’altro di un blu oceano. Sul soffitto ci sono poi pannelli in tessuto ondulato che ricreano delle nuvole. Ma la particolarità di Baovan è appunto il suo tramonto. In centro ad una parete, c’è un pannello luminoso a mezzaluna che ricrea i colori del tramonto. Per la durata della cena, infatti, il colore della mezzaluna parte da un colore più tenue fino ad arrivare al giusto mix di rosso, giallo e arancione che di solito il sole assume e che fa incantare chiunque lo guardi.

Fonti: dezeen.com

Continua la lettura con: Il RISTORANTE SOSPESO nel cielo d’Italia

BEATRICE BARAZZETTI

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Il video del giorno: l’ESTATE in AUTUNNO a MILANO

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“Mi aspettavo fosse molto più fredda”. “Vengo dalla Polonia, che in ottobre è molto fredda, qui sono sorpresa di come sia bello il tempo”. 

L’estate in autunno a Milano con le ottobrate e lo stupore dei turisti internazionali. Il video di LocalTeam.

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Bovisa o Calcutta? I CUMULI di SPAZZATURA abbandonati in strada

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Spazzatura via Calabria - ph. Andrea Urbano

Torniamo nuovamente a segnalare una situazione riguardante la spazzatura abbandonata, purtroppo uno dei mali endemici di Milano. Questa volta in Via Calabria, strada notoriamente problematica anche per la troppa tolleranza per i sacchi della spazzatura accumulati sul marciapiede.

Atmosfere da Detroit e Calcutta alla Bovisa, con uno spettacolo che oltre a essere degradante emana un odore decisamente sgradevole e rappresenta un problema igienico sanitario.

Colpa dei cittadini? Colpa di chi dovrebbe pulire? In attesa di capirlo, ci auguriamo un tempestivo intervento dell’AMSA per sanare una situazione che si ripete troppo spesso. Non solo su questa strada.

Continua la lettura con: gli altri MILANO NON FA SCHIFO MA…

ANDREA URBANO

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Milano non fa schifo ma…i palazzi INSUDICIATI dagli scarabocchi sì

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Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni

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Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

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Le STATUE che VOLANO: da realizzare anche a Milano?

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Credits: pinterest.com

Fate volanti e denti di leone scompigliati dal vento. La scultura di Robin Wight non è soggetta alla forza di gravità, le sue figure si librano dell’aria sostenute dalla magia.

Le sculture magiche che prendono il volo

# Sculture magiche

Una passeggiata nel bosco, immerso nella natura, ha convinto Robin Wight che creare fate capaci di volare non fosse poi così difficile. L’autore ha iniziato il suo lavoro come un hobby ed ha poi finito per esporre le proprie magiche creature nei Giardini di Trentham, in Inghilterra. Le figure dello scultore spiegano le ali e si librano in volo accompagnate dal vento che scompiglia i fiori di leone pronti per la semina. Ognuna di queste sculture nasconde al suo interno un piccolo segreto, che solo l’artista può rivelare e che contribuisce a conservare la magia dell’oggetto.

Credits: pinterest.com

Leggi anche La CASA delle FATE: un presente fiabesco, un passato piccante 

# Acciaio e fantasia

A permettere il dinamismo delle fate di Robin Wight è l’acciaio inossidabile, che forma il solido scheletro delle figure e la loro anatomia, tramite intrecci sinuosi e sottili che conferiscono aria di leggerezza. Le sculture magiche resistono alla gravità grazie ad un sostegno rigido ricoperto di materiale più sottile, il dinamismo, la sinuosità dei corpi e i giochi di equilibrio permessi dall’acciaio, fanno in modo che le fate, anche di grandi dimensioni, siano mosse dal vento o sollevino un fiore. Il risultato è un giardino magico, abitato da eleganti esseri che giocano con la fantasia del visitatore.

Credits: pinterest.com

Leggi anche Il MONDO di CRISTALLO di SWAROVSKI: l’incanto poco oltre il confine 

# Il segreto delle fate

All’interno di ciascuna scultura, l’autore ha nascosto un segreto, ogni fata è dotata di un cuore magico. Wight ha posto in ciascuna delle sue creazioni un cuore in acciaio, sul quale ha inciso un messaggio. Ogni cuore custodisce un segreto diverso, che non è visibile dallo spettatore, perché nascosto tra gli intricati fili d’acciaio che compongono l’anatomia della fata. Il segreto rimane tale e così anche la magia che circonda gli abitanti dei Giardini di Trentham.

Credits: re-tourism.cn

Leggi anche L’incanto della FORESTA delle FARFALLE, la guida per le anime perdute 

Fonte: Sculture, l’incredibile opera in acciaio di Robin Wight 

Continua la lettura con Atmosfere nord americane nel nuovo parco di SEIMILANO 

SARAH IORI

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Il video del giorno: QUARTO OGGIARO, la periferia che spaventa Milano

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La serie Quartieri Criminali tocca anche Milano, in uno di quei quartieri che “quando chiedi di andare in Taxi spesso hai difficoltà a farti portare”. Video di Cicalone Simone

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Proteggersi dall’inflazione: come si investe in ORO?

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Stevebidmead - Pixabay

Anno nero per gli investimenti. La Borsa di Milano ha perso un quarto del suo valore dall’inizio dell’anno. Un disastro anche le altre borse internazionali. Ma va poco meglio per chi tiene i soldi sul conto: l’inflazione si è divorata il 10% dei nostri risparmi. A questo punto come mettere in salvo quello che resta? Una delle storiche soluzioni per proteggersi da inflazione e mercati traballanti è l’oro. Ma tanti si chiedono: come si fa a investire in oro? 

Proteggersi dall’inflazione: come si investe in ORO?

# Investire in oro finanziario

fill – pixabay

 Per l’investimento finanziario la scelta più vicino all’acquisto del bene fisico è quello dell’ETF (Exchange Traded Fund). Si tratta di fondi quotati in tempo reali sui mercati finanziari che si possono acquistare e vendere con le stesse modalità delle azioni. Per effettuare l’acquisto è sufficiente indicare il nome del prodotto, il valore e il numero di pezzi. Gli ETF riproducono il prezzo dell’oro con un rapporto di quasi uno a uno, al prezzo infatti detraggono le spese di gestione. Quando il prezzo dell’oro sale, aumenta anche il valore dell’ETF e viceversa, quando il prezzo dell’oro scende. Gli ETF permettono di partecipare all’andamento del prezzo dell’oro offrendo agli investitori la possibilità di investire in oro fisico, senza dover sostenere costi per il trasporto, l’assicurazione o il deposito: il patrimonio viene custodito presso la banca che gestisce l’ETF. 

Un investimento più aggressivo, e rischioso, collegato all’oro è quello di acquisire azioni di aziende che estraggono oro. Le più grandi del mondo sono: Barrick Gold. Newmont Mining e AngloGold Ashanti. 

Acquisti di ETF e di aziende estrattive si possono effettuare tramite la banca, specie se si è attivato il conto online con deposito titoli, oppure piattaforme di trading. Tra le più quotate ci sono: InteractiveBrokers, LiquidityX, EToro e DeGiro. 

# L’oro fisico si può tenere in forma di lingotti, monete, barre o gioielli

credits: @goldcareoro

L’alternativa più scomoda ma più sicura, specie se si ha un posto dove custodirlo, è l’acquisto dell’oro fisico. In questo caso lo si possiede anche fisicamente. Le forme più conosciute e facilmente liquidabili, sono il lingotto e le monete. Il lingotto può avere diversi pesi, ma può diventare scomodo nel momento in cui si desideri vendere solo una parte del metallo posseduto. In questo senso più comode sono le monete che forniscono più liquidità e agilità nel rivendere. Le più famose e con un mercato più ampio sono le sterline d’oro, che hanno un valore attuale compreso tra i 400 euro (per la vendita) e i 440 euro (per l’acquisto). Discorso diverso è per le monete d’oro antiche, il cui valore si discosta dal prezzo effettivo dell’oro.

Per quanto riguarda i gioielli è ancora più complesso che per i lingotti: per il prezzo dipende da gioiello a gioiello. 

# L’oro fisico non si può comprare ovunque ma da specifiche autorità dotate di certificazione

L’oro si compra presso operatori abilitati alla vendita da investimento. Si parla di banche, gioiellieri purché forniti di idonea autorizzazione, oppure si può acquistare online, sempre da chi ha l’autorizzazione.

# Sull’oro non si paga l’IVA ma al momento della rivendita si deve pagare una tassa

L’oro non è soggetto all’IVA: ma nel momento in cui si venderà, se si guadagnerà una certa cifra, ci sarà una tassazione del 26% sul guadagno per il capital gain, come accade per qualunque titolo finanziario. 

# Perché investire in oro in questo momento?

Negli ultimi 5 anni il prezzo dell’oro ha registrato mediamente una continua crescita ed è vicino al record di sempre. In generale, è considerato lo strumento di riferimento per neutralizzare l’effetto dell’inflazione. 

Continua la lettura con: Bank of England e Governo Tedesco: SCACCO MATTO agli STATI?

ANDREA ZOPPOLATO

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🔴 “Aumentate gli stipendi!”: tra blocchi di carburante e scioperi, FRANCIA ad alto rischio CONTAGIO

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Mi trovo in Francia. La situazione vista da qui pare più seria di quello che riportano i nostri media.

“Aumentate gli stipendi!”: tra blocchi di carburante e scioperi, FRANCIA ad alto rischio CONTAGIO

Parigi 16 ottobre 2022
Parigi 16 ottobre 2022
 
Francia. Proseguono le carenze di carburante. In certe regioni si sfiorano le tre ore di coda per fare benzina, con oltre il 40% delle pompe con problemi di approvvigionamento. I primi effetti: turismo con prenotazioni in picchiata e grossi problemi per i lavoratori. 
 
Questo è dovuto allo sciopero nelle raffinerie, in particolare di TotalEnergies: i lavoratori chiedono un aumento di stipendio che compensi il rialzo dei prezzi. 
In sintesi dicono: perché le aziende dove lavoriamo si arricchiscono per il caro energia mentre i nostri salari si deprezzano per l’inflazione?

# In arrivo il blocco dei reattori nelle centrali nucleari

Lo stesso discorso lo stanno iniziando a fare anche i lavoratori delle centrali nucleari che minacciano il blocco di alcuni reattori a partire dall’ultima settimana di ottobre. 
Si teme in Francia che ci possano essere problemi di fornitura di elettricità per i prossimi mesi.

# Manifestazioni e sciopero generale

Non solo. Divampano manifestazioni in molte città per richiedere l’aumento dei salari che pareggi l’inflazione. Domenica 16 ottobre 140.000 persone, secondo gli organizzatori, hanno protestato contro il caro vita e per togliere le sanzioni contro la Russia che starebbero portando al “collasso dell’economia francese”. Per martedì 18 ottobre le principali organizzazioni sindacali hanno proclamato lo sciopero generale. A rischio in particolare i trasporti pubblici.
 
Parigi 16 ottobre 2022
Parigi 16 ottobre 2022

# Il Governo stretto tra scioperi e rischio inflazione

Il governo è in impasse. Mercoledì ci sarà l’incontro per la rinegoziazione salariale, anche se la primo ministro Elisabeth Borne ha chiarito in diretta tv che già sono stati concessi lo scorso luglio aumenti nei salari (dal 2,2% al 3,7%), che lo sciopero è portato avanti da una minoranza e ha invitato le imprese private a intervenire a favore dei lavoratori. 
 
Rialzi nei salari ritenuti insufficienti dai lavoratori perché non coprono la crescita dei prezzi con un’inflazione che sfiora il 10%. 

# Rischio contagio

Il pericolo che allarma è l’effetto contagio: se il governo cede con i lavoratori delle raffinerie, tutte le altre categorie potrebbero fare lo stesso bloccando il paese. E, se accontentati, si innescherebbe una spirale inflazionistica incontrollata, perché il rialzo dei salari si proietterebbe in un ulteriore rialzo dei prezzi da parte delle aziende. 
Un effetto contagio che potrebbe estendersi non solo alle altre categorie ma anche in altri Paesi. 
 
La sensazione da qui è che sia solo l’inizio di un’ondata di violente richieste di rinegoziazione salariale che, a breve, potrebbe investire anche il nostro Paese. Probabilmente non appena sarà insediato il nuovo governo.
 

Continua la lettura con: Tornerà la luce a Milano?

 
ANDREA ZOPPOLATO
 

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Non solo San Colombano: EXCLAVE ATTORNO a MILANO

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Credits samuli2mariaa IG - Campione d'Italia

A San Colombano al Lambro si produce ancora il vino di Milano ed è l’unica exclave della città: quando venne creata la provincia di Lodi che si staccò da quella milanese. Per colmare alcune lacune la nostra città potrebbe però aver altri territori da inglobare nella Città Metropolitana. Vediamo quali potrebbero essere.

Non solo San Colombano: EXCLAVE ATTORNO a MILANO

#1 Malpensa, l’ “aeroporto internazionale di Milano”

@deliluna IG – Malpensa

L’Aeroporto intercontinentale di Milano-Malpensa è il principale aeroporto gestito dal Comune di Milano ed è situato nei comuni di Somma Lombardo e Ferno in provincia di Varese, area storicamente dell’Alto Milanese. Per questi due motivi il secondo aeroporto più trafficato d’Italia dovrebbe diventare exclave della Città Metropolitana rimettendo le cose al loro posto.

 

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#2 Erba e i “laghi di Milano”

Credits nespolo82 IG – Lago di PusianoPerché Como sì e Milano no? Anche Milano dovrebbe avere un suo lago, anche perché l’Idroscalo non ci basta. Basterebbe considerare come exclave di Milano il territorio di Erba, piccolo comune comasco a 320 metri sopra il livello del mare, ai piedi delle Prealpi lombarde. Nei suoi dintorni si trovano uno dei siti paleolitici più importanti della Lombardia, la grotta Buco del piombo, e parte delle sponde del Lago di Pusiano e del Lago di Alserio

 

#3 Montevecchia, “il monte di Milano”

Federica Abbinante-unsplash – MontevecchiaQual è il monte di Milano? Chi risponde il Monte Stella non è di Milano. Il vero monte di Milano è Montevecchia, così viene definito familiarmente. Manca solo l’ufficializzazione amministrativa, rendendolo un’exclave della Città Metropolitana. Dista appena una trentina di km dal capoluogo e sfiora i 500 metri dove sulla cima si erge il santuario della Beata Vergine del Carmelo, di origini medievali. Noto per la produzione di erbe aromatiche, di vini e formaggi di latte vaccino, Montevecchia sarebbe la montagna che manca a Milano con una vista magnifica sulla città.

Leggi anche: 7 buone ragioni per andare a MONTEVECCHIA, il “monte di Milano” con le sue piramidi misteriose

 

#4 Saronno, l’ “amaro di Milano”

Saronno

L’Amaretto di Saronno a base di mandorle e zucchero è tra i liquori più amati al mondo. Se il comune della provincia di Varese entrasse come exclave nella Città Metropolitana di Milano, la nostra città saprebbe valorizzare ancora meglio questo prodotto. Inoltre Saronno ritornerebbe a far parte del territorio milanese a cui è da sempre legata per motivi geografici, culturali ed economici e da cui è stata “sottratta” nel 1927 per cambiare provincia.

 

#5 Campione d’Italia, per ritornare dentro al Canton Ticino

Credits samuli2mariaa IG – Campione d’Italia

Campione d’Italia dovrebbe essere l’exclave milanese in territorio svizzero. Questo risponderebbe alle motivazioni storiche quando il Ducato di Milano comprendeva anche la parte a noi più vicina del territorio elvetico. Oltre ad affacciarsi sullo splendido lago di Lugano, darebbe un Casinò a Milano che saprebbe gestirlo al meglio e garantirebbe maggiori entrate nelle casse comunali da ridistribuire in servizi per i cittadini.

 

#5+1 Vigevano, la città del pavese da sempre nell’orbita di Milano

Credits valeriananni IG – Vigevano

Vigevano è una città da record, più nell’orbita di Milano che di Pavia, a lungo tra i primi centri di produzione di scarpe al mondo. Tra i motivi per cui dovrebbe diventare un’exclave c’è la meravigliosa piazza Ducale in stile rinascimentale, realizzata su volontà del “milanese” Ludovico il Moro, e il fatto che da anni stia chiedendo di essere annessa alla Città Metropolitana di Milano per affinità culturali e di lavoro.

Come dite, ci sarebbe anche Monza? Questa è un’altra storia: Monza, la città più milanese d’Italia (secondo i milanesi). 

 

Leggi anche: 7 Paesi da INCORPORARE nella città metropolitana di Milano

Continua la lettura con: 7 CITTÀ che potrebbero fare da EXCLAVE alla città metropolitana di Milano 

FABIO MARCOMIN

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Il BORGO più COLORATO d’Italia: qual è e dove si trova

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Credits: @terremarsicane Aielli

In Italia c’è un borgo che può sfidare Burano. Non sarà di certo l’unico, ma qui le case sono diventate un arcobaleno di colori e i muri pagine dove raccontare storie.

Il BORGO più COLORATO d’Italia: qual è e dove si trova

Si chiama Aielli e si trova in Abruzzo, in provincia dell’Aquila. È un paesino immerso in una valle a circa 1000 metri di altezza ed è diventato famoso grazie al Festival Borgo Universo organizzato.

# Una storia antichissima colpita da due brutti eventi

Credits: @visitaielli
Aielli

La storia di Aielli, come quella di altri borghi italiani, ha origini molto antiche. Nato probabilmente nell’Età del Bronzo, fa notare la sua importanza nel Medioevo, quando la sua rocca era considerata una delle più inespugnabili. Una roccaforte che ha resistito a numerosi attacchi, anche a quelli degli eserciti più potenti, ma che nel Trecento purtroppo è stata demolita. Il castello fu ricostruito, ma Aielli dovette affrontare un altro attacco, questa volta non causato dalla mano dell’uomo.

Credits: @kerfuffle______
aielli

Nel 1915, infatti, ad Avezzano ci fu un forte terremoto che causò migliaia di morti. Avezzano e Aielli distano solo circa 20 minuti tra loro, quindi, dopo il brutto terremoto, i cittadini del borgo colorato decisero di abbandonare le loro case e ricostruire il paese nel fondovalle.

# Un’esplosione di colori

Credits: @beatricestriglioni
Aielli

Ma Aielli alto dopo più di 100 anni è ancora perfettamente intatto, quasi nuovo. Se ci si reca in questo paesino non si può fare a meno di avere una macchina fotografica o il telefono in mano e scattare selfie e foto ricordo in ogni angolo. Nel 2018 il borgo infatti ha iniziato ad avere una nuova vita. Un gruppo di artisti di strada ha colorato le case del paesello con le parole dello scrittore Ignazio Silone, quelle del libro che l’ha reso famoso, Fontamara. L’anno dopo, poi, nel 2019, l’artista spagnolo dei “colori geometrici”, Okuda San Miguel, ha ricoperto di arcobaleni geometrici un muro di case. Da qua Aielli è diventato forse il borgo più colorato d’Italia, non sarà certo Burano, ma i suoi colori lo rendono una meta imperdibile.

# Aielli: un museo a cielo aperto

Credits: @streetartaroma
Torre Aielli

Aielli è ormai un vero e proprio museo a cielo aperto. In un insieme di storia e colori, nel borgo ci si può alternare tra l’andare a visitare le chiese del luogo e i loro quadri seicenteschi e ammirare i colori dei murales realizzati poco tempo fa. Aielli è un borgo da vivere. Camminando tra le sue vie bisogna per forza attraversare le tre porte principali del paese, Porta Montanara, Porta Jannetella e Porta Terra, ma anche recarsi alla Torre delle Stelle, l’antica torre medievale affiancata da un murales dai disegni psichedelici.

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

LORENZO ZUCCHI

Vedi anche: Oasi Zegna, Bormio, le Marmitte dei Giganti, Isolino VirginiaLuganoPomponescoMeranoMorcote, Mantova, le “Filippine Italiane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, Cumiana, MonzaValsassinaBardinetoValle d’Intelvi, Como, Maranello, Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal VigezzoPunta SassoPortofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamoMadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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Il video del giorno: tutta su CICLABILE da Milano a Lecco lungo la MARTESANA

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Sapevate che è possibile arrivare da Milano a Lecco pedalando per 75km tutto su pista ciclabile? Il viaggio di Pietro Franzese

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Come funziona la linea senza conducente

 

La Metropolitana Milanese nei secoli

 

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

 

 

Le borseggiatrici della metro

clicca per il video

Le intrusioni dei maranza

 

I nuovi poveri di Milano

 

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

 

Street Style a Milano

 

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

 

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

 

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

 

Avvisi storici sul tram

 

La sfida: di corsa contro la metro

 

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

 

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

 

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

 

La domenica di Milano vs di Roma

 

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

 

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

 

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

 

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

 

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

 

Mi sono trasferita a Milano

ALTRI VIDEO DEL GIORNO:

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milano

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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Cosa succede in città? Gli appuntamenti della settimana (dal 17 al 21) #ToDoMilano

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The music of Harry Potter - Credits: Highlight Concerts

Settimana di debutti teatrali, con un super martedì e grandi incontri sportivi.  E poi tanta musica e qualche sorpresa.

Cosa succede in città? Gli appuntamenti della settimana (dal 17 al 21) #ToDoMilano

#Sommario:

#Lunedì 17/10: presentazione del Giro d’Italia 2023 e la musica dei Deep Purple, Macy Gray, Renga e All Them Witches

Giro d’italia 2023 – Credits: Cicloweb
  • Sagra della Zucca: a Palazzo Archinti di Mezzago (MB), l’autunno entra in una delle sue fasi più importanti. Una settimana di risotti, workshop e divertimenti, tutti incentrati su uno dei frutti più attesi della stagione in corso.
  • Mostra ane leid is nivver eneuch – Anna Giuntini: ultima settimana per godere della mostra/installazione. Presso la Galleria Manifesto Blanco di Via Benedetto Marcello 46, dalle 16.00 alle 22.00.
  • Presentazione Giro d’Italia 2023: presentazione ufficiale della Corsa Rosa che prenderà il via l’8 maggio 2023. Alla presenza di protagonisti e organizzatori, scopriamo le tappe al Lirico di via Larga, a partire dalle 17.30.
  • Daria Bignardi, La coscienza dell’ansia: al Teatro Carcano di corso di Porta Romana, Daria Bignardi intesse un dialogo per raccontare dei libri che le hanno rovinato la vita.
  • Deep Purple: recupera dopo due anni di rinvii, il concerto della storica band, accompagnata dai Jefferson Starship (formazione nata dal fork con Jefferson Airplane). Al Forum di Assago alle 20.00.
  • Macy Gray: accompagnata da The California Jet Club, torna l’interprete di The Reset. All’Auditorium Cariplo di Largo Mahler alle 20.30
  • All Them Withces: il lato grezzo del garage, del punk e dell’hard rock sbarca sul Palco della Santeria Toscana, in viale Toscana 41. La band del Tennessee, accompagnata dagli Slift, propone i brani dell’album Nothing As The Ideal, uscito ad inizio settembre.
  • Francesco Renga: all’Arcimboldi di via dell’Innovazione, arriva Insieme tour 2022. Un’occasione per ascoltare Renga in versione teatrale, più intima.

#Martedì 18/10: teatro e musica alla grande

The music of Harry Potter – Credits: Highlight Concerts
  • Attilio Melo: ultima settimana anche per la retrospettiva dedicata al pittore milanese di adozione. Alla Galleria Ponte Rosso di via Brera 2, ingresso su appuntamento.
  • Motherland – Storie di donne, cibo e imprese: Eataly presenta, a partire dalle 18.30, la startup fondata dalle imprenditrici che operano nel mondo del cibo.
  • Syd, fin qui tutto bene: monologo con sottofondo Hip Hop al Franco Parenti di via Pierlombardo, una prosa che parla dei drammi dell’immigrazione.
  • Il marito invisibile: commedia con Maria Amelia Monti e Marina Missironi al Manzoni in scena fino al 30 ottobre. Una videochat con annuncio shock, per la regia di Edoardo Erba.
  • Mara Sattei: in concerto sul palco della Santeria Toscana di viale Toscana, l’Universo Tour. Dopo lo strepitoso successo ottenuto con Fedez e Tananai, l’ex di Amici porta i brani di successo, dalle ore 21.00.
  • Uriah Heep: torna il pop/progressive della band di Mick Box. In scena al Teatro Dal Verme di via S. Giovanni sul Muro, dalle ore 20.00.
  • Vektor: unica data italiana per il tour Activate della band progressive. Al Legend Club di viale Enrico Fermi 98, dalle 20.30.
  • Cirano di Bergerac: debutta lo spettacolo di Corrado D’Elia al Teatro Leonardo Da Vinci di via Ampere 1. In scena fino al 30 ottobre.
  • Ditegli sempre di sì: la commedia di Eduardo portata al Teatro Strehler dalla compagnia Elle-Di-Effe. Debutta il 18 e replica fino al 30 ottobre.
  • Swedish House Mafia: unica tappa italiana del Paradise Again World Tour. Al Forum di Assago il trio svedese più famoso del mondo propone i successi di Don’t You Worry Child e Save The World.
  • The Magical Music of Harry Potter: al Teatro Lirico – Giorgio Gaber di via Larga, la London Symphonic con la Philharmonic Film Orchestra e un ospite a sorpresa. Per gli amanti della saga del maghetto è un evento eccezionale.

#Mercoledì 19/10: abbracci al MEET, degustando Milano in 10 ristoranti contemporaneamente, il Signore degli Anelli al Lirico

Degustando Milano – Credits: Milano Weekend
  • It’s ELETTRICA: alla Fiera Milano City del MiCo, parte l’esibizione che si rivolge a tutto il comparto dell’elettricità. Declinata in tutti gli aspetti della vita quotidiana, Elettrica è aperta fino al 22 ottobre.
  • Workshop V Call BiUniCrowd: alla Sala Sironi di piazza della Scienza 4, un workshop per imparare a finanziare le proprie idee con il crowdfunding. Dalle 10.00 alle 12.00.
  • Dibattito pubblico, Stadio Milano: dalle 10.00 alle 13.00 nella Sala Olivetani del Municipio 7, incontro di approfondimento su inclusione e sostenibilità sociale dell’intervento.
  • Plumcake: il nuovo futurismo del collettivo formatosi a Milano nel 1983, allo Spazio HUS di via San Fermo 19. Apre il 19/10 e chiude il 12/11.
  • Being Human, fotografie di Bruna Rotunno: alla Galleria Epipla di Via Sant’Antonio 2, per la prima volta, in mostra entrambi i progetti dell’artista. Fotografia e video di chi da sempre esplora la natura dell’essere umano attraverso un obiettivo.
  • Design della comunicazione: messaggio, impresa e attualità: al Le Village di corso di Porta Romana 61, si parla di tutti gli step necessari per strutturare un piano di comunicazione efficace. Dalle 17.00 alle 18.00.
  • Peaceful Places: aperitivo e performance, che vede coinvolto il pubblico in una fragile ed emozionante danza di abbracci. Alle 18.30 al MEET di viale Vittorio Veneto 2.
  • Rider che cambiano la città: un ragazzo che pedala per un delivery, può cambiare la città? Scopriamolo all’Upcycle Milano Bike Cafè di via Ampère 59, alle 19.00.
  • Puzzle: spettacolo della Lucian Blaga University of Sibiu, che conclude la rassegna Morsi. Con la partecipazione di Isabela Haiduc, Andrada Oltean e Constantin Gajim, per la regia di Ianoș Petrașcu, presso la Sala Teatro della scuola Paolo Grassi, in via Salasco 4, alle 19.30.
  • Degustando Milano: mangiare in 10 ristoranti “contemporaneamente”, grazie all’evento del NHOW Milano di via Tortona 35. Chef stellati, provenienti da 10 ristoranti, per show cooking e degustazione.
  • Einstein $ Me: commedia di e con Gabriella Greison, in un monologo in cui interpreta la prima moglie di Einstein. Al Teatro Menotti di via Modotti 11.
  • Il Muro del Canto: pop/folk romano alla Santeria di viale Toscana 31. Dopo il grande successo estivo, il Maestrale tour arriva anche a Milano alle 21.00.
  • The Lord of the Rings The Hobbit: concerto per orchestra e cori al Lirico – Giorgio Gaber di via Larga. J.R.R. Tolkien’s arriva a in teatro a Milano dalle 20.45.

#Giovedì 20/10: inizia la Milano Jewelry Week, visite al Palazzo Litta, musica di Godsmack, Donavon Frankenreiter e gli Editors

Milano Jewelry Week – Credits: Milano Jewelry Week
  • Milano Jewelry Week: 750 espositori, oltre 100 location e più di 150 eventi in programma nelle vie di Milano. Un calendario interessante fino al 23 ottobre
  • Covid e osteoporosi, cosa abbiamo imparato: open day nell’aula magna al Gaetano Pini, nella via omonima, dalle ore 12.00. In occasione della giornata mondiale dell’osteoporosi, alla clinica ortopedica milanese si parla di prevenzione.
  • Cinema, sguardi di Celluloide sulla Terra Santa: presso l’Auditorium dei Cappuccini in via Kramer 5, selezione di filmati tratti da una quarantina di documentari storici girati in Terra Santa.
  • Tour guidati del Corvetto: dalle 17.00 alle 19.00 alcuni residenti del Corvetto, opportunamente formati, sapranno intrecciare i racconti di storia con la “S” maiuscola con le storie del quartiere.
  • Apertura straordinaria di Palazzo Litta: si può accedere dalle 18.00 alle 20.30 a Palazzo Litta in corso Magenta 24. Il Barocco per gli appassionati di dimore storiche e arte.
  • AAA Cercasi nuovo Adriano Olivetti: evento dedicato ai giovano allo Spirit de Milan di via Bovisasca 57 alle 18.30. Dibatti, esposizione, networking a base di lavoro, futuro, design e arte.
  • The Shell – Proiezione del film + Drink: proiezione del pluripremiato The Shell, che esplora il potere del dolore. Allo Spazio Cinema Anteo di piazza XXV Aprile alle 19.15. Dopo il cineforum con l’autore, drink gratis al bar dell’Anteo.
  • Pio e Amedeo: Felicissimo tour di nome e di fatto per il duo comico. Al Teatro Lirico – Giorgio Gaber fino al 22 ottobre.
  • Godsmack: alternative/metal made in USA sul palco dell’Alcatraz di via Valtellin Dalle ore 20.00 l’unico concerto italiano del tour Europeo 2022.
  • Donavon Frankenreiter: il surfista americano, che è anche un fine autore di ballad e serenate, incontra il pubblico milanese alla Santeria di viale Toscana 31.
  • Editors: torna l’EBM britannico della band capitanata da Tom Smith. In scena al Fabrique di via Fantoli 9, dalle ore 21.00.

#Venerdì 21/10 (orario diurno): approfondimenti a tema sport al CONI, apertura straordinaria per MuseoCity in tour e presentazione del prossimo 800nario di Francesco d’Assisi

S. Francesco d’Assisi – Credits: Umbria Notizie Web
  • Expo Detergo: alla Fiera di Rho parte una manifestazione quadriennale che è leader nel mondo. Macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e pulizia; continua fino al 24/10.
  • Incontro approfondimento – Le attività sportive: alla sede CONI di via Piranesi 46, incontro dibattito per parlare del futuro delle attività sportive. Dalle 10.00 alle 13.00 con prenotazione o accredito giornalisti obbligatoria.
  • MuseoCity InTour: ultima occasione per visitare l’esposizione Rachele Bianchi: geo-metrie al femminile. All’Archivio Rachele Bianchi di via Legnano 14, per l’apertura straordinaria che replica anche domenica 23/10.
  • Verso gli 800 anni di Francesco d’Assisi: dalle 14.30 la presentazione degli anniversari francescani, nell’ambito delle giornate dell’archeologia. Presso l’ Auditorium Museo dei Cappuccini di via Kramer 5.

Ci vediamo Giovedì 20 ottobre per il weekend #To-DO a Milano dal 21 al 23 ottobre

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

LAURA LIONTI

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A Milano si può MANGIARE in un SOTTOMARINO

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Alla lista dei ristoranti più particolari dove è possibile mangiare a Milano, bisogna inserire anche quello che riproduce un sottomarino. Ecco dov’è e qual è la sua specialità.

A Milano si può MANGIARE in un SOTTOMARINO

# Mare, oblò e banco di pesce, tutto all’interno di un ristorante

osteriailsottomarino

Sapevi che a Milano si può mangiare in un sottomarino? All’esterno può sembrare un semplicissimo ristorante, ma una volta entrati ci si trova davanti ad un ristorante un po’ particolare, non tanto per la sua cucina ma per l’ambiente che si cerca di ricostruire.

Si tratta dell’ “Osteria il Sottomarino” e si trova in Via Arbe, 47, una via parallela di viale Zara, è facilmente raggiungibile scendendo alle fermate della metro lilla Marche o Istria, oppure alla stazione della M3 Zara. Il nome del ristorante suggerisce già ai clienti come sarà l’arredamento, com’è allora l’Osteria Il Sottomarino?

Credits: @mymilanofood
@mymilanofood

Il nome descrive alla perfezione l’arredamento. L’interno del ristorante riproduce un primo tratto di mare con tanto di pesci e alghe dipinte sulle pareti, mentre in tutto il resto dell’osteria ci sono gli oblò tipici di un sottomarino, da cui si intravedono animali che sguizzano nel mare (anche questi disegnati). In fondo alla sala si trova invece la ricostruzione di un banco di pesce, con esposto il pesce fresco che verrà poi cucinato.

# Pesce in tutte le forme

@mymilanofood
Osteria il Sottomarino

All’interno di un ristorante che ricostruisce un sottomarino, indovinare la cucina è facile. L’osteria infatti è specializzata nella preparazione di pesce, ha aperto nel 2015 e fin da subito ha offerto principalmente pietanze di pesce in tutte le forme, crudo, cotto, grigliato. Su Tripadvisor l’Osteria il Sottomarino è valutato come nella media, 3,5 stelle su 5, il pesce è fresco e seppure le porzioni non siano particolarmente abbondanti il rapporto qualità/prezzo è definito ottimo.

Continua la lettura con: Mangiare in un IGLOO a Milano? Si può fare nel PICCOLO VILLAGGIO ESCHIMESE

BEATRICE BARAZZETTI

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