Dove MILANO ha il sapore PARIGI: le 5 cose più BELLE di CORSO SEMPIONE

Gli Champs-Élysées di Milano presentano delle attrazioni uniche

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Credits Andrea Cherchi - Corso Sempione dall'alto

Milano e Parigi, nel corso del tempo, sono state fonte di ispirazione una per l’altra in
diverse occasioni e Corso Sempione è simbolo di questo legame. Inaugurato a inizio
800 e progettato sul modello degli Champs-Élysées, era stato concepito come primo
tronco della statale che avrebbe collegato Milano a Parigi.

Frutto della reciproca influenza artistica tra queste due città sembra essere anche la
stessa Torre Eiffel, ideata da Monsieur Eiffel che si ispirò alla galleria Vittorio
Emanuele II e al suo scheletro di ferro.

Se però gli Champs-Élysées si possono facilmente identificare come il viale della
moda, Corso Sempione offre molto di più. Dall’Arco della Pace a Piazza Firenze, camminare per questo viale significa attraversare diverse realtà della vita quotidiana di Milano. Ma quali sono le attrattive che questo viale ci propone?

Dove MILANO ha il sapore PARIGI: le 5 cose più BELLE di CORSO SEMPIONE

#1 L’ingresso trionfale alla città dalla Francia

credits: @andreacherchi_foto

Piazza Sempione, uno dei due estremi del Corso, è luogo di svago e vita notturna, in
cui avviene gran parte della movida milanese.
A fare da sfondo ai festeggiamenti e agli aperitivi c’è il maestoso Arco della Pace,
anche conosciuto come la Porta Sempione, pensata come ingresso della città italiana
per chi proveniva dalla Francia.
L’Arco venne costruito negli stessi anni in cui veniva realizzato l’Arco di Trionfo
parigino, anche lui posto ad una delle estremità degli Champs-Elysee.

Le correlazioni con il monumento francese però finiscono qua, poiché l’Arco della Pace fu trasformato per celebrare la pace tra le nazioni europee raggiunta nel 1815 con il congresso di Vienna.
Per quanto riguarda le statue, è curioso sapere che la posizione dei cavalli che
trainano la pace fu scelta dagli austriaci. Vennero infatti ruotati i carri di 180° in
modo da rivolgere il fondo schiena dei cavalli verso la Francia.

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#2 La sede della RAI: appuntamento fisso di ogni manifestazione

Credits Andrea Cherchi – Antenna Rai

In contrapposizione alla vita notturna e festaiola, a pochi metri dai locali troviamo la
sede della RAI, edificio razionalista entrato in funzione negli anni 50, progettato
dall’architetto Gio Ponti. Il numero civico 27 di Corso Sempione infatti ospita una
delle rappresentanze dello Stato nella città ed è di conseguenza destinazione della maggior parte delle manifestazioni che avvengono in città: dalla marcia Friday for Future alle proteste contro i Green pass, questo viale è diventato un simbolo di ribellione e insubordinazione all’autorità, in particolare a quella esercitata attraverso i mass media.

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#3 Gli edifici architettonici: Torre Vespa e Casa Rustici

Credits scottbudzynski IG – Casa Rustici

Da entrambi i lati del Corso si incontrano numerosi edifici degni di nota: bellezze
architettoniche e simboli storici. Uno di questi simboli è sicuramente la Torre Vespa,
un progetto realizzato all’alba del boom economico e finanziato dalla Piaggio, che ne
voleva fare una propria vetrina d’esposizione. Se però la Torre Vespa non è
particolarmente esteticamente degna di lode, lo è invece Casa Rustici, un altro
edificio esempio dell’architettura razionalista.

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#4 Il polmone di Milano

Credits: Andrea Cherchi – Parco Sempione

Rilevante da un punto di vista estetico è sicuramente anche il Parco Sempione, che
con i suoi 386.000 m² offre la possibilità di prendersi una pausa dalla frenesia
urbana immergendosi in una flora ricca e curata.

Il Ponte delle Sirenette rappresenta una delle attrattive più curiose che propone Parco Sempione: inaugurato sui Navigli nel 1842, trasferito in seguito al Sempione, fu grandissima fonte di scandalo fin da subito a causa proprio di quelle 4 statue in ghisa raffiguranti delle sirene che lo decorano, così sensuali e senza veli, esposte agli sguardi pudichi dell’epoca.
Se si è in vena di romanticismo, la città sorella della città dell’amore permette di
godere di una meravigliosa vista panoramica della città salendo sulla Torre Branca,
accessibile proprio dal Parco Sempione.

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#5 Da Parigi alla Cina in pochi metri

credits: @visit_milano IG – Chinatown

Non molto lontano dal Parco, avventurandosi per le vie traverse di Corso Sempione
si accede alla Chinatown di Milano. Nel corso degli anni 20 dello scorso secolo, le
ondate di migranti provenienti dalla Cina scelsero questa zona della città poiché
offriva la possibilità di creare dei laboratori di manifattura nei cortili interni delle
abitazioni.
In un paese come l’Italia dove la cultura del cibo è importante, si consiglia di
approfittare della vasta offerta gastronomica che questo quartiere propone ai
Milanesi e ai turisti. In particolare nel periodo di Febbraio, mese del capodanno
cinese: spettacoli, eventi e colori vivaci animano l’intera zona.

Al di là di tutti i paragoni che si possono fare con altre città, girare per le strade di
Milano è un’esperienza unica e Corso Sempione è solo una delle tante zone della
capitale industriale e finanziaria che permette di vivere la cultura italiana
respirando un’atmosfera internazionale. 

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ALICE COLAPIETRA

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Alice Colapietra
Nata a Milano nel 1999, studio sociologia. Cercare il mio posto nel mondo è la mia occupazione principale, ma nel resto del tempo amo passare il tempo con i miei cani e viaggiare il più possibile.

3 COMMENTI

  1. Beh, non si può pretendere che per Corso Sempione sfilino parate militari e giubilei con la partecipazione del Presidente delle Repubblica, le Freccie Tricolore e quant’altro, e nemmeno di trovarci le vetrine che fanno del boulevard francese un discreto luogo da shopping. Però ha un potenziale, e quello che mostra il servizio è una base di partenza. A Milano molte zone che qualcuno come me ricorda piuttosto sciatte, come l’asse Viale Liberazione fino a Gae Aulenti, prima ravvivato giusto dalle Varesine, piacciano o meno, sono state rivitalizzate.
    Così Sempione, con lo spazio che ha, potrebbe gradualmente riqualificarsi non solo con la risistemazione che vedremo prossimamente, ma favorendo l’insediamento degli esercizi che ne farebbero un “boulevard” capace di un suo “struscio”, con posto sui marciapiedi per lo spazio esterno dei locali e tutto quello che può attirare per un passeggio. E poi da Sempione a City Life lungo Domodossola la stessa cosa; si creerebbe un tutt’uno dalle dimensioni paragonabili all’asse Castello – Duomo – San Babila, al quale tra l’altro darebbe continuità.

  2. Non vi è alcun riscontro storico sul fatto che la Sestiga di Abbondio Sangiorgio sia stata ruotata di 180 gradi ed è molto improbabile che ciò sia avvenuto, perché fu posta in opera nel 1837 ovvero ventitré anni dopo l’uscita dei Francesi da Milano, quando fu terminato l’Arco che noi milanesi abbiamo sempre chiamato “l’Arc del Sempion”. La posizione sta semplicemente a simbolizzare la Pace che entra in Milano.

  3. Bell’articolo, ma con una dimenticanza non essendo stata citata l’ex sede gruppo rionale fascista P. E. Crespi in Corso Sempione 25 (ora sede del Comando della Guardia di Finanza). L’edificio “razionalista” progettato da Gianni Angelini, Giuseppe Calderara, Tito Varisco (1938-1939), risultato vincitore di un apposito concorso, appare su “Guide di Architettura – Milano; Comune di Milano, Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Umberto Allemandi & C. 1990

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