Il DEGRADO delle PORTE di Milano

Il degrado e l'incuria si stanno diffondendo sempre più nelle zone storiche della città

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Credits Urbanfile - Porta Venezia degrado

Foto copertina: Urbanfile

Mentre interi quartieri nascono o vengono rigenerati, altre zone di Milano vengono lasciate all’incuria e al degrado e a farne le spese è anche il centro storico. Soprattutto le parti che testimoniano il passato di Milano. Vediamo qual è la situazione di alcuni dei caselli daziari cittadini.

Il DEGRADO delle PORTE di Milano

# Porta Venezia sempre più allo sbando

Il degrado e l’incuria raggiungono anche i quartieri più di lusso della città. Come Porta Venezia. Il reportage fotografico del blog Urbanfile si concentra sui due caselli daziari e su piazza Oberdan. I caselli sono invasi da rifiuti, bottiglie di vetro rotte e utilizzati dai senzatetto per bivaccare e dormire, nonostante la recinzione, oltre alle immancabili tag che deturpano un monumento storico che dovrebbe invece essere conservato nel migliore dei modi.

L’entrata dell’ex-diurno, che attende da tempo di essere riqualificato sia all’esterno che all’interno, è invece interamente ricoperta di scarabocchi, disegni e scritte di ogni tipo.

Ma Porta Venezia non è l’unico caso. Anzi. 

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# Porta Volta tra fotocopiatrici e immondizia

Porta Volta Milano – spazzatura fuori dalla sede pubblica

Porta Volta ha visto inaugurare negli ultimi anni le due piramidi di vetro e cemento di Herzog, sedi di Microsoft e Feltrinelli, ma il degrado è presente anche qui. Accanto a uno dei nuovi edifici, all’ingresso di uno degli storici caselli, si possono trovare macchine fotocopiatrici di qualche decennio fa, bidoni della differenziata accatastati con attorno altri rottami e il giaciglio un senzatetto. 

Porta Volta e Porta Venezia: due aree al centro di rigenerazioni e di progetti di archi-star. Ma a Milano il futuro va costruito rispettando il passato. 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.