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Il SUCCESSO del BIGLIETTO MENSILE a 9 euro: boom dei mezzi pubblici, crollo di traffico e inquinamento. La strada giusta per Milano?

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Credits jakob5200-pixabay - Metro Berlino

A fine agosto è terminato l’esperimento del biglietto mensile low cost per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto tedeschi salvo i treni ad alta velocità o i Flixtrain. Vediamo come è andato.

Il SUCCESSO del BIGLIETTO MENSILE a 9 euro: boom dei mezzi pubblici, crollo di traffico e inquinamento. La strada giusta per Milano?

# 52 milioni di biglietti venduti in soli 3 mesi

Biglietto 9 euro Germania

L’iniziativa voluta dal governo tedesco del biglietto mensile a 9 euro per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto della Germania, eccetto treni ad alta velocità o i Flixtrain, è terminata il 31 agosto. In questo abbonamento sono stati compresi i mezzi di trasporto locali e regionali, in seconda classe. L’esperimento è durato tre mesi e ha contribuito a diminuire sensibilmente l’impatto ambientale degli spostamenti in Germania. Sono stati infatti venduti 52 milioni di biglietti.

# Fino al 7% in meno di inquinamento

Credits scholty1970-pixabay – Berlino

Tra gli effetti positivi del biglietto low cost c’è stata la riduzione dell’inquinamento, alcune ricerche dell’Università di Potsdam l’hanno stimata in circa 6-7%. Inoltre secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica tedesco un quinto dei tedeschi ha scelto il trasporto pubblico e nel periodo giugno-luglio 2022 si è registrata una crescita dei viaggi in treno del 42% rispetto al medesimo periodo precedente la pandemia.

# L’utilizzo maggiore nelle grandi aree urbane

Credits jakob5200-pixabay – Metro Berlino

Un’indagine dell’Università di Kassel ha rilevato come l’iniziativa sia stata recepita in modo diverso nelle differenti aree della Germania. In base ai risultati il ticket sarebbe stato utilizzato maggiormente nelle grandi aree urbane rispetto alle città di dimensione più piccola. 

# Molte luci e qualche ombra

All’interno di un quadro positivo, all’inizio di novembre sarà disponibile uno studio preciso e approfondito sull’impatto generale, è emersa qualche piccola ombra sull’esperimento. In particolare sembrerebbe che, pur essendosi registrata una diminuzione del traffico privato, secondo i sondaggi della VDV (Associazione delle aziende di trasporto tedesche) solo il 3% delle persone è passata al treno come alternativa alla macchina. A questo va aggiunto che un quarto dei viaggi che sono stati fatti non sarebbero stati in programma senza il ticket da 9 euro e che il poco preavviso ha causato il alcuni casi un sovraffollamento dei mezzi pubblici.

Da una prima analisi pare quindi che questa iniziativa abbia generato molti più effetti positivi che negativi, perché non replicarla anche a Milano?

Fonte: Berlino Magazine

Continua la lettura con: Congelato l’AUMENTO dei BIGLIETTI della METRO: il braccio di ferro tra Comune e Regione

FABIO MARCOMIN

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ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

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Alex Baroni

La prematura scomparsa a nemmeno 36 anni ha interrotto bruscamente la carriera di uno dei talenti più limpidi della musica italiana. Riavvolgiamo il nastro sulla vita e la carriera di Alex Baroni.

ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

# Quanto conquistò Dalla e Pavarotti

Alex Baroni

Siamo al Festival di Sanremo del 1997 e, nel “Dopo-Festival”, Lucio Dalla (in collegamento telefonico) e Luciano Pavarotti (in presenza) elogiano un cantante milanese che poco prima sul palco si era esibito nella sezione nuove proposte: “un mese fa l’ho visto a Domenica In e sono rimasto colpito dalla sua intensità, ce ne sono pochi al mondo che cantano come lui“, furono le parole di Lucio Dalla. Parole indirizzate a quel ragazzo, allora trentunenne, che in studio ascolta con evidente emozione. Quasi incredulità.

# Alex Baroni, laurea in chimica e passione per la musica

Quel ragazzo è Alex Baroni, all’anagrafe Alessandro Guido Baroni, nato a Milano il 22 dicembre 1966, da mamma Marina e papà Gianni: lei è matematica, lui fisico. Alex ha un fratello minore, Guido. Questo prodigio milanese, così elogiato da Lucio Dalla, è un laureato in chimica che, subito dopo aver finito gli studi, la chimica la va ad insegnare negli istituti tecnici, dove si mescola alla meccanica e all’elettrotecnica. Però la sua grande passione è la musica: prese lezioni da Luca Jurman, milanese pure lui, dopo aver scoperto di avere una spiccata vocazione canora, durante un periodo trascorso a letto dopo un incidente.

Intorno ai 20 anni Alex inizia ad esibirsi con un gruppo di amici, il loro genere spazia dal funk al blues. Un bel salto lo effettua a 25 anni, quando diventa corista di Eros Ramazzotti, Ivana Spagna e Rossana Casale. Nel 1997 ecco che c’è la grande occasione del Festival, nella categoria “giovani”. A dire il vero in questa kermesse aveva già partecipato l’anno prima, ma come “dipendente” e non come concorrente, in qualità di corista dell’orchestra Rai.

# Miglior voce del Festival e migliore interpretazione a Sanremo del 1997

Credits raiuno – Alex Baroni Sanremo 1997

Nel 1997, tra le nuove proposte vincono Paola & Chiara, ma si mettono in evidenza Niccolò Fabi, un certo Mikimix (diventato poi Caparezza) e Alex Baroni, che finirà per vincere il premio come “Migliore voce del Festival” e quello “Volare”, per la migliore interpretazione. La canzone è “Cambiare” e Luciano Pavarotti, al Dopo-Festival, commenta così l’esibizione di Alex: “ha cantato recitando il proprio brano con una forza incredibile, con fegato. Baroni ha tirato fuori tutto quello che ha dentro – disse il compianto tenore – ascoltandolo hai la sensazione di andare dietro a lui, di farti trascinare da lui“.

# Gli album di esordio e le collaborazioni con Zero, Tozzi e Giorgia

Credits ilmurettodialexbaroni IG – Alex Baroni

Nel ’98 a Sanremo è tra i Big, con “Sei tu o lei (quello che voglio)”. Partecipa poi a diverse iniziative discografiche, con una forte propensione a raccogliere consensi ed elogi, poi nel 1999 esce l’album “Ultimamente” (quello con, tra gli altri, “Pavimento liquido”, “Fuori di qua” e “Voci di notte”), e Alex Baroni dichiarò: “con questo lavoro voglio voglio vedere come me la cavo senza il traino del Festival, qui parlo anche di argomenti drammatici, come ne “E il cielo mi prese con sè”, scritto da Renato Zero“.

Oltre che con il Re dei Sorcini, Baroni collaborò con Umberto Tozzi, Elio e le Storie Tese, Massimo Di Cataldo e Giorgia, con la quale ebbe una relazione dal 1997 al 2001.

# La tragica scomparsa dopo un incidente in moto

Il 19 marzo 2002 Alex è sulla propria moto e, mentre si trova in Circonvallazione Clodia a Roma, finisce contro un’auto. L’impatto è terribile, le condizioni appaiono subito disperate, morirà il 13 aprile. Il ricordo di Alex rimane indelebile nel tempo, soprattutto la certezza che, se la vita lo avesse ancora accompagnato lungo gli anni, sarebbe diventato un riferimento internazionale inossidabile.

Continua la lettura con: MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”

FABIO BUFFA

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Fermata del giorno: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LANZA

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https://culturefor.com/2014/03/24/la-torre-a-spirale-di-arnaldo-pomodoro-milano/

La fermata di Brera, nel cuore di Milano.

Fermata del giorno: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LANZA

# Il Quartiere di Brera

https://www.paesionline.it/

Il quartiere di Brera è uno dei più pittoreschi, creativi e particolari quartieri di Milano. La sua via principale è, appunto, via Brera, raggiungibile dalla stazione di Lanza in pochissimi minuti. Storicamente quartiere a luci rosse della città, oggi è dominato dall’atmosfera bohémienne dei suoi negozi di antiquariato, delle boutique, delle numerose gallerie d’arte e dagli imponenti palazzi storici. Tra le varie attrazione che il quartiere propone, ci sono l’Orto Botanico, il Museo Astronomico di Brera e Osservatorio e infine la stupenda Biblioteca Nazionale Braidense.

# I Teatri, i luoghi di espressione artistica per eccellenza

Teatro Strehler

Intorno alla stazione della metropolitana di Lanza ci sono diversi teatri che offrono spettacoli, concerti e momenti conviviali memorabili. Partendo dal Piccolo Teatro Strehler, in Largo Greppi 1, particolarmente famoso per i suoi arredi rossi e gli spettacoli in prosa. Poco più in là, in via Rivoli 6, c’è il Piccolo Teatro Studio Merlato, dedicato specialmente a performance sperimentali e spettacoli di flamenco.

# La Casa Iberica, “Tutti i nostri piatti sono pensati e creati per essere condivisi a tavola”

https://squisitalia.com/l

Questo ristorante in via Mercato 3 offre una genuina e raffinata cucina spagnola. Ma è anche molto di più: come si legge sul loro sito ufficiale, si definiscono infatti un’azienda che di dedica alla “commercializzazione e alla degustazione di prodotti di maiale iberico alimentato a ghianda”, serviti con l’obiettivo di insegnare al cliente come consumarli al meglio.

# Atelier della Natura di Bonomelli, “in una tazza tutto il piacere della natura”

https://www.tripadvisor.it/

Gli amanti degli infusi e delle tisane, ma non solo, avranno facilmente intuito già dal nome “Bonomelli” quel che propone questo posto. In Corso Garibaldi 12 si trova l’Atelier di Bonomelli, che vende un’ampissima selezione di infusi e tisane, offrendo persino la possibilità di comporre la propria collection speciale di bustine. Presente all’interno anche un’aerea bar.

# L’Acquario civico

https://www.familywelcome.org/

In Viale Gadio 2, nel Parco Sempione, si trova il terzo acquario più antico d’Europa, l’Acquario Civico di Milano. Tra il percorso espositivo e le varie attività che il calendario propone, l’Acquario Civico è una delle maggiori attrazioni della zona, se non della stessa città.

# Hosteria della musica, ” il connubio perfetto tra cucina e musica”

FB @hosteriadellamusicabrera

Questo ristorante in Vicolo Fiori 2 accompagna al menù dei “dinner shows“, cioè programmi artistici e spettacoli musicali dal vivo dedicati alla musica di tutti i generi, dal jazz al pop al soul. La cucina è tradizionale italiana, caratterizzata da una ricercata selezione delle materie prime.

# Salsamenteria di Parma, uno scorcio della città emiliana nel centro di Milano

https://restaurantguru.it/Salsamenteria-di-Parma-Milan

In via Ponte Vetero 11 si possono scoprire i sapori di Parma, grazie a questa trattoria che promette “un viaggio enogastronomico e culturale nella terra dei prodotti più prestigiosi che non possono mancare nell’esperienza conviviale di ogni buongustaio”, come scrivono sul sito ufficiale.

# La Torre a Spirale di Arnaldo Pomodoro

https://culturefor.com/

Proprio alle porte del Teatro Strehler si trova questa scultura, opera di Arnaldo Pomodoro, le cui opere sono numerose nella città meneghina. Questa spirale in bronzo vuole rappresenta il divenire, la ricerca continua di elevarsi verso l’alto, il susseguirsi delle esperienze della vita di ognuno di noi.

# Bioesserì Milano Brera

https://www.bioesseri.it/bioesseri-milano-brera/

Bioesserì è un locale e ristorante molto moderno e dall’atmosfera intima, il cui tratto caratteristico è però la cucina biologica e sana. In questa sede di Brera, in via Fatebenefratelli 2, la cucina è anche pizzeria, ovviamente sempre coerente con la filosofia di Bioesserì.

# Cinc, Food and Drinks

IG @cincbrera

Questo locale si trova in via Formentini 5 ed è il luogo perfetto se si vogliono sperimentare nuovi cocktail, studiati ad arte dagli esperti mixologist. Tanti cocktail ma non solo: qui è anche possibile consumare una veloce ma di qualità pausa pranzo, merenda o organizzare un tea time. 

Continua a leggere con: FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di TURATI

ALICE COLAPIETRA

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🔴 Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

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Credits Urbanfile - Degrado a Milano

Milano è ritornata ai livelli di afflusso turistico del 2019, anno precedente l’arrivo della pandemia, in alcuni mesi si sono registrati persino numeri superiori rispetto a tre anni fa. I prossimi anni saranno importanti per ritrovarsi pronti all’evento più importante dopo Expo2015, le Olimpiadi Invernali del 2026, e presentarsi al mondo nel migliore dei modi possibili. I milanesi rientrati però hanno avuto anche una spiacevole sorpresa. Ad accoglierli anche degrado, sporcizia e sciatteria addirittura nelle zone centrali. Vediamo un reportage fotografico poco edificante del blog Urbanfile.

Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

# San Babila, degrado, disordine e sporcizia imbarazzante nello snodo dello shopping milanese

Partiamo da piazza San Babila, fulcro dello shopping milanese: da qui partono Corso Vittorio Emanuele II, Corso Venezia e il Quadrilatero della Moda. Interessata ormai da anni dai lavori per la realizzazione della stazione metropolitana della futura M4 e del parcheggio interrato, la piazza si trova ormai in uno stato di degrado, disordine e sporcizia imbarazzante. Nessuno spazio è risparmiato: dalla fontana spenta alle aiuole spelacchiate, comprese quelle riprogettate e rifatte da pochi mesi, fino ai marciapiedi e a tutta l’area pedonale invasi da motorini, monopattini e biciclette.

# Le fontane abbandonate di piazzale Dateo a Porta Monforte

Spostandoci in direzione est nel grande piazzale Dateo a Porta Monforte la situazione non migliora affatto. Qui ci sono due fontane, la principale nei giardini intitolati allo scrittore Alberto Vigevani e una più piccola all’ingresso del parcheggio sotterraneo laterale. Entrambe sono state costruite all’incirca tra la fine degli anni Novanta e i primi anni 2000 ma non sono mai entrate in funzione. Nel tempo sono diventate un luogo di degrado, abbandonato dalle amministrazioni comunali che si sono succedete, con tag e scritte ovunque e sporcizia in ogni anfratto.

# Il disordine e la sciatteria dell’arredo urbano di via Solferino in Brera

Arriviamo infine in uno dei quartieri più rinomati di Milano: Brera. Il problema in questo caso è il disordine e la sciatteria dell’arredo urbano. Camminando in via Solferino nel tratto compreso tra largo Treves e via della Moscova, dove fanno bella mostra i palazzi sede del Corriere della Sera, è impossibile non notare i classici “panettoni” in cemento che invece di essere un rimedio temporaneo al parcheggio selvaggio stazionano sui marciapiedi o a bordo strada da decenni e posizionati senza un senso logico. A questi si affiancano i bruttissimi archetti gialli ormai scrostati sull’altro lato della via. Immancabili poi le erbacce che infestano i bordi della strada.

Reportage fotografico: Urbanfile

Continua la lettura con: Il grave degrado dei GIARDINI MENDEL

FABIO MARCOMIN

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10 TESORI NASCOSTI che puoi trovare a Milano ALZANDO lo SGUARDO al CIELO

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Credits Andrea Cherchi - Orologio del palazzo dell'orologio

Camminando per la città, di norma con lo sguardo ad altezza uomo, capita di perderci dei piccoli tesori poco conosciuti o più nascosti. Scopriamone alcuni che valgono la pena di essere visti.

10 TESORI NASCOSTI che puoi trovare a Milano ALZANDO lo SGUARDO al CIELO

#1 L’orologio del Palazzo dell’Orologio

Credits Andrea Cherchi – Orologio del palazzo dell’orologio

Sul retro del Duomo c’è uno splendido edificio, sede della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, poco considerato dai milanesi: il Palazzo dell’Orologio. Costruito dall’architetto Pietro Pestagalli tra il 1841 e il 1853, sulla sua sommità spicca un imponente orologio affiancato da due statue: una rappresentante il Giorno, una donna che si copre gli occhi dal sole, e la Notte, rappresentata invece da una donna assopita.

#2 Le campane del Palazzo dell’Orologio

Credits Andrea Cherchi – Campana Palazzo dell’Orologio

Sulla sommità dello stesso palazzo, dietro l’orologio, sono posizionate due campane sovrapposte sormontate da una copertura in metallo che ricorda un drappo. Si può vedere parzialmente mettendosi solamente in un punto ben preciso di Corso Vittorio Emanuele, all’inizio di via Santa Radegonda all’angolo con la Rinascente.

#3 La statua con lo stendardo visconteo sul campanile della chiesa di San Gottardo in Corte

Credits Andrea Cherchi – Statua campanile di San Gottardo

Alzando gli occhi al cielo sulla cima del campanile della chiesa di San Gottardo in Corte, a pochi passi dal Duomo, si può notare una statua in rame dorato che sostiene lo stendardo visconteo. Si tratta del San Michele Arcangelo alato in posizione maestosa, voluto da Orazio Visconti e posta sulla punta del campanile nel 1335.

Leggi anche: Il PRIMO OROLOGIO pubblico del MONDO si trova a MILANO

#4 Gli stemmi di Piazza Beccaria

Credits Andrea Cherchi – Stemmi piazza Beccaria

Sulla parete dell’edificio al civico 6 di piazza Beccaria c’è un rombo che contiene al suo interno gli stemmi di Milano e di altre città.

#5 I volti inquietanti di Largo Mattioli 3

Credits Andrea Cherchi – Maschere Largo Mattioli 3

Sulla facciata dell’ultimo piano di un edificio in Largo Mattioli 3, affiancato alla Casa degli Omenoni, spuntano delle raffigurazioni di volti di uomini e donne senza occhi e denti, simili a delle maschere e dall’aspetto inquietante.

#6 Sant’Ambrogio sulla Torre del Filarete

Credits Andrea Cherchi – Sant’Ambrogio Torre del Filarete

Difficile non notare la Torre del Filarete, posta all’ingresso del Castello Sforzesco. Quello che forse può sfuggire è la statua posta tra gli stemmi del Ducato di Milano, circa a metà della sua altezza, e che rappresenta Sant’Ambrogio. A realizzarla fu lo scultore Luigi Secchi che prese ispirazione dallo stile scultoreo della seconda metà del Quattrocento.

#7 Gli animali in Cordusio

Credits Andrea Cherchi – Animali sul palazzo del Credito Italiano Cordusio

Sui cornicioni e sulle anfore posizionate sulla parte sommitale del palazzo del Credito Italiano, stringendo gli occhi per focalizzare la vista su quel punto, si possono notare una serie di teste di animali, verosimilmente dei felini.

#8 I gargoyle del Castello di Cova

Credits Andrea Cherchi – Gargoyle Castello di Cova

Anche il Castello di Cova in stile revival medievale, in zona Sant’Ambrogio, ha i suoi gargoyle. Spuntano appena sotto la corona che fa da cappello alla torre, uno per ogni angolo.

#9 I cavalli alati sulla Stazione Centrale

Credits 21177668-pixabay – Cavallo alato Stazione Centrale

Sollevando la testa verso l’alto in direzione della parete frontale della Stazione Centrale, alle due estremità, si possono vedere due Cavalli Alati. Sono stati realizzati dall’artista Armando Violi nel 1932 e sono lunghi 8 metri dalla testa alla coda. Simboleggiano il progresso, guidato dalla volontà e dalla intelligenza.

#10 L’aquila che stringe la scrofa

Credits Andrea Cherchi – Loggia degli Osii

Basta alzare di poco lo sguardo, nella Loggia degli Osii in piazza dei Mercanti, per osservare un’aquila che stringe una scrofa affiancata da due “biscioni”. In base alla ricostruzione di alcuni autori rappresenterebbe la pubblica memoria di Milano feudo imperiale.

Continua la lettura con: I 7 ANGOLI NASCOSTI da visitare di MILANO

FABIO MARCOMIN

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Le 10 più BELLE SPIAGGE d’ITALIA (National Geographic)

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Credits cesare.luf IG - Baia di Riaci

Il National Geographic ha stilato una classifica con le migliori spiagge della nostra penisola. Vediamo le prime dieci in graduatoria e perché sono state premiate.

Le 10 più BELLE SPIAGGE d’ITALIA (National Geographic)

#10  Maronti a Ischia, per gli amanti di terme e spa (Campania)

Credits salvotech84 IG – Spiaggia dei Maronti

Al decimo posto troviamo la Spiaggia dei Maronti, nell’isola di Ischia in Campania. La scelta di inserire questa spiaggia in classifica è dovuta alla presenza di terme e spa che ne fanno una delle mete più ricercate per gli amanti del benessere e del relax.

 

#9 Viareggio, per la tipica architettura balneare (Toscana)

Credits la.21.na IG – Viareggio

In nona posizione si piazza Viareggio con il suo litorale di oltre 4 chilometri di sabbia soffice e di fondale basso, con stabilimenti balneari dotati di tutti i comfort, e un ampio lungomare pedonale affollato di ristoranti, bar e negozi a pochi metri dalla spiaggia. La cittadina toscana è stata inserita in classifica per la sua tipica architettura balneare.

 

#8 Spiaggia delle Due sorelle a Sirolo, per gli avventurieri (Marche)

Credits rivegauche1976 IG – Spiaggia delle due sorelle Sirolo

La Spiaggia delle Due Sorelle a Sirolo, in provincia di Ancona, si prende l’ottavo posto. Una spiaggia ai piedi del Monte Conero con mare cristallino dai cui sbucano due bianchi faraglioni che le danno il nome. Secondo il National Geographic è perfetta per chi cerca l’avventura.

 

#7 La Spiaggia dei Conigli a Lampedusa, la migliore per isolarsi (Sicilia)

Credits: @perinicarol Isola dei Conigli

Si aggiudica il settimo piazzamento la Spiaggia dei Conigli sull’Isola di Lampedusa. Inserita in un’area protetta dove il gabbiano reale e moltissime tartarughe vivono serenamente, si caratterizza per sabbia bianca e un mare trasparente. Selezionata per essere la “spiaggia migliore per l’isolamento” in Italia.

 

#6 Santa Maria di Castellabate in Cilento, per vacanze dai ritmi di una volta (Campania)

Credits house_of_voza IG – Santa Maria di Castellabate

In sesta posizione c’è Santa Maria di Castellabate nel Cilento. Il National Geographic l’ha indicata come scelta ideale per chi cerca vacanze fuori dai ritmi della contemporaneità.

 

#5 Cala Rossa a Favignana, meta ideale per i fotografi (Sicilia)

Credits chef_gennaro_pernice_ IG – Cala Rossa Favignana

La Spiaggia di Cala Rossa, sull’isola di Favignana, nell’arcipelago delle Egadi nella Sicilia Occidentale, è una delle più belle tra quelle incastonate nella scogliere. Si aggiudica il quinto posto in quanto meta ideale per i fotografi.

 

Leggi anche: La SPIAGGIA NASCOSTA sul lago di GARDA a due ore da Milano

#4 Pescoluse, la più adatta per le famiglie (Puglia)

Pescoluse – capperi_bb_salento IG

La quarta piazza è di una pittoresca spiaggia del Salento con sabbia candida e acque turchesi poco profonde: la Spiaggia di Pescoluse. Per il National Geographic è la più adatta ad ospitare famiglie.

 

#3 Marina di Alberese, per la sua natura (Toscana)

Credits massimo.de.cillis IG – Marina di Alberese

Sul gradino più basso del podio troviamo la Marina di Alberese in Toscana, la spiaggia più conosciuta del Parco della Maremma. Questa spiaggia è stata premiata per la sua rigogliosa natura in cui è immersa.

 

#2 Baia di Riaci, per il suo mare turchese e cristallino e la natura incontaminata (Calabria)

Credits cesare.luf IG – Baia di Riaci

In seconda posizione c’è una delle più belle spiagge della Calabria per il suo mare turchese e cristallino e la natura incontaminata: Baia di Riaci. Perfetta per lo snorkeling, questa mezzaluna di sabbia è cinta su entrambi i lati da rocce ricche di fossili.

 

#1 Capo Peloro, per la sua vista unica (Sicilia)

Credits mars_wei_ IG – Capo Peloro

Il premio di spiaggia più bella d’Italia secondo la prestigiosa rivista naturalistica va a Capo Peloro, in Sicilia. Il litorale situato sull’estrema punta nordorientale della Sicilia, affacciato sullo Stretto di Messina, è stato scelto come il migliore della nostra penisola per la sua vista unica, luogo di incontro tra il mar Ionio e il mar Tirreno.

 

Continua la lettura con: Le SPIAGGE più STRANE del MONDO

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: il mitico SPOT della “MILANO da BERE”

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Lo spot simbolo della Milano nei ruggenti anni ottanta. 

“Questa Milano da vivere, da sognare, da godere. Questa Milano da bere”.

Da questo spot è nato il termine che ha identificato un intero decennio. 

Continua la lettura con: Il video del giorno: LA CODA per la FAME

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

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To do Milano: 7 APPUNTAMENTI da non perdere nel PRIMO WEEK END end di SETTEMBRE 

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Credits basemilano IG - Yoga in terrazza

Il primo weekend di Settembre è da sempre l’inizio di una nuova stagione di eventi per Milano. Si festeggia il rientro dalle vacanze e si coglie l’occasione per vivere la città in atmosfere ancora estive. Questi sono 7 appuntamenti da non perdere a Milano e dintorni. 

To do Milano: 7 APPUNTAMENTI da non perdere nel PRIMO WEEK END end di SETTEMBRE 

#1 Al via l’Eurobasket 2022 al Mediolanum Forum di Assago

Credits eurobasket2022 Tw – Eurobasket 2022

L’evento di cartello del week end. Da venerdì 2 a giovedì 8 settembre al Mediolanum Forum di Assago va in scena l’EuroBasket 2022. Si disputeranno le gare del Girone C dove oltre all’Italia guidata da Marco Pozzecco ci saranno la Grecia, Croazia, Estonia, Ucraina e Gran Bretagna. Ci sono ancora diversi biglietti disponibili sui circuiti ufficiali. Si parte con Italia-Estonia,
Ucraina-Gran Bretagna, Croazia-Grecia il venerdì e Grecia-Italia, Gran Bretagna-Croazia
Estonia-Ucraina il sabato.

#2 La “Domenica gratis” nei musei di Milano

Credits: Dimitris Vetsikas via Pixabay – Pinacoteca di Brera

Come ogni prima domenica del mese ritorna anche il 4 settembre l’iniziativa “Domenica al Museo” che consente di entrare gratuitamente agli istituti museali e culturali della città. Si possono visitare senza pagare il biglietto: la Pinacoteca di Brera, le Gallerie d’Italia di piazza Scala, con la possibilità di visitare le collezioni permanenti e la mostra temporanea dedicata ai marmi di Torlonia, la collezione permanente del Museo del Novecento i Musei del Castello Sforzesco, il Museo Archeologico, l’Armani/Silos. Per la Galleria d’Arte Moderna sarà disponibile invece un biglietto ridotto speciale.

#3 Yoga in terrazza con aperitivo

Credits basemilano IG – Yoga in terrazza

In esclusiva per i titolari di carte Mastercard ci sarà un evento dedicato al relax per addolcire il rientro dalla vacanze. Nello di spazio di 700 mq della terrazza di BASE Milano, che per l’occasione chiude al pubblico, domenica 4 settembre dalle 18 alle 20 si terranno 2 lezioni di Yoga con gli insegnanti della realtà BaliYoga.it. Al termine ci sarà un aperitivo con vista sulla città.

#4 La magia del labirinto

Credits fondazione_arnaldo_pomodoro IG – Labirinto Arnaldo Pomodoro

Alla Fondazione Arnaldo Pomodoro nelle giornate di sabato e domenica 18 c’è un’iniziativa dedicata ai bambini dai 6 agli 11 anni: “La magia del labirinto”. Una visita guidata per far conoscere l’arte del grande scultore attraverso l’esplorazione della spettacolare installazione “Ingresso nel labirinto (1995-2011)” ispirata all’Epopea di Gilgamesh e costruita nell’arco di 16 anni. Tutti i partecipanti verranno dotati di mappe e torce per scoprire passaggi segreti, arcane calligrafie e le forme monumentali di questo spazio magico. Ingresso gratuito.

Leggi anche: Il LABIRINTO DI MILANO, il capolavoro nascosto di Arnaldo Pomodoro

#5 La mostra di David La Chapelle 

Mostra LaChapelle

Fino all’11 settembre sarà possibile visitare una grande mostra personale dedicata al celebre fotografo statunitense David LaChapelle dal titolo “David LaChapelle. I Believe in Miracles” al Mudec in zona Tortona. Sono oltre 90 opere le opere esposte, tra cui una video installazione, che portano il visitatore in un mondo molto suggestivo e inedito dell’artista. L’ingresso è a pagamento. Gli orari sono: sabato 9.30 – 22.30, domenica 9.30 – 19.30.

#6 Haydn, Beethoven e Webern a Palazzo Marino

Credits yesmilano – Musica a Palazzo Marino

Il Quartetto Leonardo propone domenica alle 11, nella splendida cornice della Sala Alessi di Palazzo Marino, un confronto tra le pagine di due giganti della cultura musicale occidentale, Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven, e il rappresentante della Seconda Scuola di Vienna, Anton Webern. L’ingresso è gratuito previa prenotazione del posto.

#7 Nei dintorni… A San Donato Milanese la prima edizione del Lambrate Beer Park

Birrificio Lambrate

A San Donato Milanese dall’1 al 4 settembre 2022 si terrà il Lambrate Beer Park.  Sarà la prima edizione della festa dedicata alle artigianali del Birrificio Lambrate, vera leggenda brassicola milanese.

Continua la lettura con: MARANELLO: le sorprese del mondo della Ferrari a due ore da Milano

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1 SETTEMBRE, il vero CAPODANNO di Milano: 10 propositi per ripartire meglio di come si è finito

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Ph. pixel2013 - Pixabay

Lo sappiamo. A Milano l’Anno Nuovo non inizia il primo Gennaio. Inizia a Settembre, dopo la pausa estiva. Questo momento è accompagnato da un reset dei mesi precedenti per lasciare spazio ad una nuova fase di vita. Tanto più urgente in un’epoca in cui si passa da un’emergenza a un’altra. 
Come fare allora ad affrontare nel modo migliore l’anno nuovo che inizia a settembre?

1 SETTEMBRE, il vero CAPODANNO di Milano: 10 propositi per ripartire meglio di come si è finito

#1 Attività fisica

credits: lapalestra.it

In primavera l’orizzonte era la prova costume, a settembre è mettersi in forma per avere l’energia giusta per affrontare le nuove sfide. 

Palestra o no, ci sono anche altri modi, come quello di programmare una serie di attività sportive all’aria aperta. 

#2 Crescita personale

Confessiamolo. In un mondo che ci sembra frantumarsi nell’incertezza, un pensiero più o meno grande a una dimensione più spirituale lo stiamo facendo tutti. C’è chi desidera virare alla metafisica e chi invece vuole rivedere i suoi obiettivi di realizzazione. Ci sembra il momento giusto per inserire qualche nuovo obiettivo di crescita in agenda. 

#3 Organizzare i prossimi viaggi 

Pescoluse – Credits: @siviaggiare_puglia (INSTG)

Mark Twain diceva: ”Il viaggio è fatale al pregiudizio, al bigottismo e alla ristrettezza mentale, e molti di noi ne hanno estremamente bisogno proprio per questo motivo. Le vedute ampie, sane e buone non possono essere acquisite vegetando in un piccolo angolo della Terra”. Anche se siamo in un periodo in cui si vive alla giornata e gli orizzonti diventano sempre più incerti, può essere di stimolo pianificare ora i viaggi per la stagione 2022-23, week end, festività. 

#4 Iscriversi ad un nuovo corso

Siamo entrati nell’era del cambiamento in cui tutto viene messo in discussione. Per essere preparati ad affrontare le sfide del futuro bisogna aumentare le nostre conoscenze. Può essere fondamentale iscriversi a un corso per accrescere il proprio bagaglio di competenze. 

#5 Cambiare lavoro/mettersi in proprio

Sempre più difficile credere nel posto fisso. Non solo, anche la prospettiva della pensione diventa sempre più traballante sotto i colpi di inflazione e crisi economica. Inutile rimpiangere il passato o aggrapparsi a un castello di carte: facciamo di necessità virtù e usiamo questo nuovo periodo come un’opportunità per reinventarsi e lanciarsi in nuove avventure, tirando fuori quell’audacia e quella creatività che molti di noi hanno soffocato nella routine. 

#6 Risparmiare

Per tutte le ragioni sopra descritte, risparmiare è diventato il mantra di tutti. Che sia per realizzare un progetto personale e lavorativo, per far fronte a situazioni di disagio o semplicemente per affrontare spese improvvise, la necessità di mettere da parte del denaro spinge molti ad inserirlo nei buoni propositi della stagione a venire. Con l’inflazione che galoppa bisogna essere dei veri assi per cogliere le occasioni per proteggere i propri quattrini il cui valore si consuma giorno dopo giorno. 

#7 Guadagnare di più

L’inflazione galoppa? Tutto diventa più caro? I risparmi vengono divorati dal costo della vita? Niente panico: bisogna surfare sulla nuova corrente dei prezzi in rialzo e aumentare anche le nostre entrate. Più si cresce sopra il tasso di inflazione e più si sta riuscendo a migliorare la propria posizione, anche in un periodo così duro. Potrebbe essere una scossa salutare. 

#8 L’amore

Giovanni-Maria-Benzoni-amore-e-psiche

“La vita non vale di essere vissuta senza amore” diceva Serge Gainsbourg. E come dargli torto. Alzi la mano chi non vuole trovare l’amore. Ragion per cui, impossibile non inserirlo nei buoni propositi dell’anno nuovo. Sarà che la percentuale delle relazioni che finiscono aumenta con l’arrivo dell’estate, o per le vacanze che mettono a dura prova anche le coppie più stabili, Settembre è il mese giusto per guardare avanti e desiderare qualcuno di nuovo! E se già siete innamorati, perché non aggiungere una nuova passione. Non per qualcuno ma per qualcosa. Un’attività, un hobby, un’esperienza.

#9 Nuove conoscenze

C’è chi dice che il successo di una persona si misura dalla qualità delle sue relazioni. In un periodo come questo, in cui mai come ora ci siamo sentiti sulla stessa barca in mezzo a una tempesta, fare nuove conoscenze di valore e di reciproca cooperazione può essere non solo più facile ma anche determinante per affrontare ogni insidia. 

#10 Obiettivo salute

Altra novità di questi due anni e mezzo. L’attenzione, a volte ossessiva e terrorizzante, per la salute. Abbiamo capito tutti che fidarsi ciecamente di media o dei politici quando si tratta del nostro benessere può essere pericoloso. Abbiamo capito che dobbiamo avere più cura e attenzione su come stiamo, perché dipende solo da noi. E che la vera prevenzione è fatta di stile di vita, cibo sano, attività fisica, contatto con la natura e atteggiamento mentale positivo. Obiettivo: una vita più sana. 

Felice Anno Nuovo!

Continua la lettura con: I sette angoli nascosti da visitare a Milano

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CORRIDOI VERDI per le TANGENZIALI?

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Autostrada A58 Olanda

Sul gruppo facebook Cantiere Urbanfile viene lanciata una proposta per le tangenziali di Milano, ricavata da alcune esperienze internazionali. Vediamo come si potrebbero realizzare e quali vantaggi apporterebbero.  

CORRIDOI VERDI per le TANGENZIALI?

# Tangenziali milanesi in verde

Tangenziale Ovest Milano

Le tangenziali milanesi potrebbero essere circondate da corridoi verdi? La proposta viene lanciata sul gruppo facebook Cantiere Urbanfile dove ci si chiede se i numerosi spazi verdi tagliati delle arterie stradali, in particolare sul percorso della tangenziale ovest che passa più esternamente rispetto all’aera urbanizzata e attraversa il Parco Agricolo Sud, possano essere ricuciti mettendo a dimora alberi nelle aree che affiancano le carreggiate. Oggi sono presenti in prevalenza terreni agricoli sia coltivati che incolti.

# Gli esempi internazionali

Autostrada A58 Olanda

Sono diverse le esperienze internazionali da cui prendere spunto. Una di queste è l’autostrada A58 in Olanda che in alcuni tratti presenta dei ponti verdi alberati a parziale copertura della stessa infrastruttura affiancati da dei corridoi sempre in erba connessi ai parchi e alle aree verde limitrofe, oltre a percorsi ciclopedonali.

Credits urbanist_dispatch – Madrid Rio

Un altro intervento è quello avvenuto tra il 2003 e il 2007 in Spagna quando parte della M-30, un’arteria della circonvallazione cittadina costruita negli anni ’70 parallelamente al fiume Manzanares, è stata interrata e ricoperta da un parco: il Madrid Rìo.

# I vantaggi principali dalla realizzazione di corridoi verdi

Credits mirkobozzato-pixabay – Smog a Milano

I vantaggi principali nella creazione di questi corridoi verdi sarebbero sostanzialmente tre. Il primo è l’assorbimento dell’inquinamento prodotto dai veicoli in transito sulla strade, con ricadute positive su tutte le aree limitrofe. Il secondo è la mitigazione dell’impatto ambientale delle stesse infrastrutture di asfalto e cemento che attraversano il territorio cittadino. L’ultimo è il miglioramento generale del paesaggio.

Continua la lettura con: L’AUTOSTRADA del futuro: pannelli solari e UNA CICLABILE NEL MEZZO, coperta dal sole

FABIO MARCOMIN

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Dove vai in DUE ORE di TRENO da Milano?

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Credits chronotrains - Le località raggiungibili in poche ore in treno da Milano

Il sito chronotrains.com, prendendo ispirazione dal quello di Direkt Bahn Guru, mostra una mappa da cui si può calcolare la distanza in ore viaggiando in treno da una determinata città europea. Vediamo come funziona e in quali località si può arrivare partendo dalla Stazione di Milano Centrale.

Dove vai in DUE ORE di TRENO da Milano?

# La mappa per calcolare quanto lontano si può viaggiare in Europa in treno 

Credits chronotrains – Le località raggiungibili in poche ore in treno da Milano

Ispirato al sito Direkt Bahn Guru, chronotrains.com consente di calcolare quanto lontano si può viaggiare in Europa in treno meno di 5 ore passando il mouse su una stazione per vedere le isocrone di quella città. La mappa presuppone che gli interscambi tra i treni siano al massimo di 20 minuti e che il transito tra le stazioni sia leggermente superiore alla velocità di camminata. I tempi previsti vanno quindi interpretati come quelli ottimali anche se potrebbero non corrispondere alla realtà. Vediamo dove si può arrivare potenzialmente in due ore di treno partendo dalla Stazione di Milano Centrale. 

# Da Milano verso il nord-ovest: si entra anche in Svizzera o in Francia

Da Milano Centrale al nordovest

Puntando verso nord-ovest partendo da Milano, oltre alle città più grandi quali Novara, Vercelli, Torino, Genova, raggiungibili in circa un’ora, si potrebbe arrivare ad esempio in due ore a Colico, Domodossola, Bussoleno, Sestri Levante in Italia, Modane in Francia, Brig, Locarno, Lugano, Bellinzona in Svizzera.

# Da Milano in direzione nord-est: si arriva in Emilia, Veneto o Trentino

Da Milano a nordest

In direzione nord-est in un tempo massimo di due ore si dovrebbe raggiungere Bergamo, Brescia, Desenzano sul Garda, Mantova in Lombardia, Piacenza, Fiorenzuola in Emilia Romagna, Verona, Vicenza e Padova in Veneto e infine Rovereto in Trentino Alto Adige.

# Dalla Milano verso il centro Italia: la “frontiera” è Firenze

Da Milano al centro Italia

Spingendoci verso il centro Italia in massimo due ore, oltre a Parma e Reggio Emilia, si dovrebbe arrivare a Ferrara, Felice sul Panaro, Modena, Imola, Faenza, Forlì e Firenze.

Fonte: Chronotrains

Continua la lettura con: Il boom dei viaggi vintage: il RITORNO del TRENO ARLECCHINO

FABIO MARCOMIN

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COMO: non solo LAGO

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Ph. Maurizio Moro - Como

Famosa nel mondo per il lago, tra i più belli che esistano. Eppure forse la fama del lago mette in ombra una città che è tra le più sorprendenti della Lombardia. Per scoprire Como, questi i nostri consigli. 

COMO: non c’è solo il LAGO (a meno di un’ora da Milano)

Como è piombata al centro delle cronache per le nuove ville che sta puntando Clooney e per lo sport, con l’acquisto della squadra di calcio da parte del presidente più ricco tra tutti quelli che possiedono una squadra italiana. La città a Nord di Milano, vicina al confine con la Svizzera, ha una posizione fantastica.

Como è all’estremità meridionale del ramo occidentale dell’omonimo lago, in una piccola conca circondata da boscose colline moreniche. Il lago attira turisti di tutto il mondo anche per la sua conformazione originale, a forma di Y, stretto, incoronato dalle montagne, che tra l’altro è il più profondo d’Italia. 

Una passeggiata sul lungolago Mafalda di Savoia fino a piazza Cavour è d’obbligo. Se si vuole allungare il passo ma senza allontanarsi troppo, i paesi più prossimi e ricchi di vita soprattutto la sera sono Cernobbio e Laglio, diventato famoso per George Clooney. Da non sottovalutare insieme alle coste del lago anche i monti attorno, che si aprono in valli che trasformano l’ambiente in territorio alpino, come la Valle d’Intelvi. Dalla parte opposta Como confina con il Canton Ticino. Pochi chilometri e si arriva su un altro lago, per certi aspetti, gemello di quello di Como: il lago di Lugano

Ma Como non è solo lago. Possiede numerosi spunti di attrazione. Come questi sette.

#1 Il centro storico, il castrum romano

Il nucleo storico presenta ancora l’aspetto dell’originario castrum romano. Como è una delle poche città che possono vantare un perimetro quasi totalmente intatto delle mura cittadine medioevali. Tra camminamenti, torri e portali è possibile fare un salto indietro nel tempo fino al 1192, anno in cui vennero innalzate le mura attuali e la celebre Porta Torre.

#2 Il Duomo, secondo solo a Milano

Credits: wikipedia.org – Duomo di Como

E’ uno dei più rinomati monumenti dell’Italia settentrionale. Si tratta dell’ultima Cattedrale gotica realizzata in Lombardia, per l’esattezza nel 1396, e la terza per dimensioni dopo Milano e la Certosa di Pavia. Oltre alla facciata gotica e agli interni manieristi con opere di Bernardino Luini, merita una menzione la sua cupola, progettata da Filippo Juvarra nel 1731.

#3 La Basilica di Sant’Abbondio,la “cappella sistina lariana”

Con le sue inconfondibili “torri gemelle”, è un piccolo gioiello romanico. Sorta fuori dalle mura, la chiesa è stata Cattedrale fino al 1013 e successivamente affidata all’ordine benedettino che le diede l’aspetto attuale.
Al suo interno si resta stupefatti nell’ammirare il bellissimo ciclo di affreschi dell’abside realizzati nel trecento ad opera del Maestro di Sant’Abbondio e denominata la “cappella sistina” lariana.

#4 Villa Olmo

Tra le numerose ville che si affacciano sulle acque del lago, Villa Olmo, oggi sede del comuneè sicuramente la più bella. Realizzata nel 1782 dall’architetto Simone Cantoni come dimora estiva dei Marchesi Odescalchi, l’edificio prende il nome dall’enorme olmo ultracentenario che una volta adornava i suoi giardini. Nel corso dei secoli la villa fu visitata da Napoleone, Ugo Foscolo, l’Imperatore Franz e Garibaldi, che qui sposò l’infedele Giuseppina Raimondi.

#5 Il tempio voltiano

Credits: eccolecco.it – Il Tempio Voltiano

L’omaggio della città ad uno dei suoi figli più illustri, inaugurato nel 1928 nel centenario della morte di Alessandro Volta. Al suo interno sono raccolti alcuni cimeli e strumenti del grande inventore.

#6 Piazza San Fedele e le botteghe storiche delle stradine attorno

Credits: rete.comuni-italiani.it – Piazza San Fedele

Siamo nel vero cuore di Como, dove un tempo sorgeva il foro romano e dove dal medioevo fino alla fine dell’ottocento si teneva il mercato cittadino. È una piazza senza tempo circondata da edifici medioevali, portici, negozi, locali e dall’imponente facciata romanica della basilica di San Fedele. Nelle strade circostanti, come via Diaz, via Bellini o via Volpi, si concentrano negozi e botteghe storiche dove si possono trovare prodotti artigianali di altissima fattura, dal tessile alla gastronomia. 

#7 Un giro sulla funicolare di Brunate

Credits: piuturismo.it – La funicolare Como-Brunate

Nei fine settimana la si riconosce dalla coda sul lungolago fino alla stazione. Ideale per ammirare la città e il suo lago dall’alto, la salita in funicolare da Como a Brunate dura appena 7 minuti e consente dal 1891 di raggiungere il cosiddetto “balcone sulle alpi”. Una volta giunti a Brunate è possibile salire fino al Faro Voltiano, una torre alta 29 metri costruita nel 1927 per commemorare l’inventore comasco della pila. Da qui la vista spazia sull’arco alpino fino al Monte Rosa. Una curiosità? La funicolare è gestita dall’ATM.

Leggi anche: Visita a Brunate, “Il Balcone sulle Alpi”, con il BRUCO alla milanese

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

Bormio, Maranello, Tremosine, Madonna di Campiglio, Val Vigezzo, Punta Sasso, Portofino, Bellagio, Legnano, Sottomarina, Bobbio, Brolo, Preda Rossa, Lomello, Bergamo, Madruzzo, Gaggio, Pusiano, Gera Lario, Chamois, Lerici

ANDREA ZOPPOLATO

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Il video del giorno: un ROMANTICO a MILANO

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Una delle canzoni su Milano più amate dai milanesi. Opera dei Baustelle. Il video fa innamorare di Milano. 

TESTO

MammaChe ne dici di un romantico a Milano?Fra i Manzoni preferisco quello vero: PieroLeggiC’è un maniaco sul ‘Corriere della Sera’La sua mano per la zingara di Breraè neraFuggiCosa fuggi non c’è modo di scappareHo la febbre ma ti porto fuori a bereNon è niente stai tranquilla è solo il cuorePorta ticinese piove ma c’è il soleQuando il dandy muore fuore nasce un fioreLe ragazze fan la file per vedereLa sua tomba con su scritte le parole“Io vi amoVi amo ma vi odio peròVi amo tuttiè bello è brutto io non lo soIo vi amoVi amo ma vi odio peròVi amo tuttiè bello è brutto è solo questo”ScusiChe ne pensa di un romantico alla Scala?Quando canta le canzoni della mala scolaQuasi centomila Montenegro e Bloody MaryMocassini gialli e sentimenti chiaro-scuriCaraScriverà sulle tovaglie dei NavigliQuanta gioia, quanti giorni, quanti sbagliQuanto freddo nei polmoniChe doloreNon è niente non è nienteLascia stareSe la Madonnina muore nasce un fioreLui non vuole che la sua ragazza leggaQuelle frasi incise quelle frasi amare“Io vi amoVi amo ma vi odio peròVi amo tuttiè bello è brutto io non lo soIo vi amoVi amo ma vi odio peròVi amo tuttiè bello è brutto è un giglio marcioIo vi amoVi amo ma vi sputo peròVi amo tuttiè bello è brutto è solo questo”L’erba ti fa male se la fumi senza stile!

Continua la lettura con: Il video del giorno: LA CODA per la FAME

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

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🔴 ROMA in prima pagina sul NY TIMES: “la monnezza è il simbolo della capitale nel mondo”

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Per la prima volta nella sua storia editoriale, il New York Times utilizza la parola “monnezzaro” in un articolo sul degrado e sulla sporcizia di Roma. 

ROMA in prima pagina sul NY TIMES: “la monnezza è il simbolo della capitale nel mondo”

Il titolo dell’articolo “Striving to clean up Rome”, “la lotta per pulire Roma”. 

“Un sindaco ottimista riuscirà finalmente a trovare una soluzione per l’eterno problema dell’immondizia di Roma?”, questa la domanda di fondo di Sason Horowitz nell’articolo che campeggia sulla prima giornale. 

Il tema cruciale è che l’immondizia è diventata “il simbolo della caduta di Roma” e che il problema è ormai di interesse nazionale. Anche perché la disputa sulla costruzione di un inceneritore a Roma “è stato uno dei motivi della caduta del governo Draghi”, scrive il quotidiano americano. Fatto di cui, scrive, sembra che i romani, in primis il sindaco Gualtieri, ne vadano quasi fieri. 

Segnale, per il corrispondente, di quanto i romani di oggi siano superficiali e cerchino di ridimensionare un problema che in realtà “è diventato la misura del declino di Roma”. 

Il paradosso è che l’allarme per “il nuovo simbolo di Roma nel mondo”, la sua sporcizia, fatta di ratti, di rifiuti sulle strade, di fumi tossici, compare sulla prima pagina sui giornali di oltre oceano ma guadagna pochi o nessun cenno sui media nazionali. Quasi che ormai venga considerato una tradizione secolare. Immutabile, irrisolvibile, un problema come tanti che nell’Italia di oggi si affrontano con un’alzata di spalle. “Ao’, ma de che…?”.

Continua la lettura con: Roma chiede aiuto a Milano per la gestione dei mezzi pubblici

Credits odisseaquotidiana IG – Bus a fuoco a Roma

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🔴 Milano non è città per neonati: nuovo record negativo di NUOVI NATI

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Ph. Marjonhorn - Pixabay

Prosegue il trend negativo dei nuovi nati a Milano. Gli ultimi dati riguardano il primo trimestre del 2022 che segna un calo di oltre 100 neonati rispetto allo stesso periodo del 2021. E il confronto con il periodo pre Covid è drammatico

Milano non è città per neonati: nuovo record negativo di NUOVI NATI

Ph. ThorstenF – Pixabay

Tra gennaio e marzo si sono registrati 2.082 nuovi nati, oltre 100 in meno rispetto al 2021. Ma il dato risulta ancora più inquietante se paragonato all’ultimo periodo pre Covid in cui c’erano stati 2.596 neonati, quasi 500 in più rispetto a quest’anno. Questo significa che nel periodo pre Covid nasceva il 25% di bambini in più, un neonato in più ogni quattro. 

Il trend negativo delle nascite sembra comune in tutto l’Occidente anche se a Milano la situazione era già in forte calo prima dell’arrivo del Covid. 

Infatti, il 2019 aveva già segnato il record negativo dell’ultimo secolo, con la nascita nell’anno di 9.671 bambini (l’anno prima erano stati 10.831). Dal 2018 al 2020 ci sono stati quasi duemila nati in meno a Milano. E se il trend di quest’anno dovesse proseguire, per la prima volta nell’ultimo secolo a Milano nasceranno meno di 9.000 bambini. Anzi, si rischia perfino di andare sotto gli 8.000.

Leggi anche: Il COGNOME più diffuso a Milano è HU. Tra i NOMI dei neonati i primi sono LEONARDO e SOFIA

Ph. HuyNgan – Pixabay

Continua la lettura con: Quanti sono gli abitanti di Milano nel 2022?

Credits: milanolife.it

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🔴 Addio a Milano: gli ultimi LOCALI CHIUSI per SEMPRE

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Credits scattidigusto - Pizzeria Queen

Prosegue il periodaccio per i locali. Dopo lockdown Green Pass, la nuova mazzata sui locali arriva dall’impennata dei prezzi di gas e luce. Una situazione per molti insostenibile: “meglio chiudere”. Vediamo i locali che non riapriranno più le saracinesche.

🔴 Addio a Milano: gli ultimi LOCALI CHIUSI per SEMPRE

# Il centro perde il Bistrot Duomo, Crocetta e l’Angolo di Brera

Credits vivernaitalia.it IG – Bistrot Duomo

Tra i locali la cui chiusura ha fatto più rumore c’è il Bistrot Duomo, il bar aperto nella primavera 2021 in una collaborazione con Terrazza Calabritto, che si trovava negli spazi della Mondadori. In questo caso è stato il Comune di Milano che ha deciso di riprendere l’utilizzo dell’edificio per raddoppiare il Museo del ‘900 costringendo la casa editrice a spostare il punto vendita negli ex-spazi di Benetton all’angolo con via Mazzini e rescindere il contratto della società con le inevitabili proteste dei dipendenti del locale rimasti senza lavoro.

Credits angolodibrera IG – L’Angolo di Brera

In via Baracchini all’angolo con piazza Diaz ha cessato invece l’attività Crocetta Milano 1982, in una parte della piazza con locali chiusi da tempo, compreso il Grand Hotel Plaza, mentre in via Tivoli all’angolo con Foro Buonaparte ha chiuso il ristorante l’Angolo di Brera.

# Dopo 12 anni Gap chiude per sempre e lascia l’Italia

Credits huyle74 IG – Gap Milano

In corso Vittorio Emaunele II chiuderà a Novembre anche il flagship store di 2.400 mq e 3 piani di Gap, storico brand americano di abbigliamento di proprietà della stessa società che detiene il marchio Banana Republic, il cui negozio si trovava a fianco e già chiuso dal 2017. Il brand Gap lascia Milano e l’Italia avendo ceduto tutti i suoi negozi a Ovs nel febbraio di quest’anno.

# Nella zona est è durata poco la pizzeria-museo dei Queen 

Credits scattidigusto – Pizzeria Queen

Passando alla zona est hanno abbassato le serrande il locale di Andrea Marconetti in viale Umbria “Killer Milano” sorto dalle ceneri della storica discoteca Plastic e dopo pochi mesi di attività anche la Pizzeria & Queen Museum Italy, in piazza Santa Maria del Suffragio,  che oltre a essere una pizzeria era anche un piccolo museo con una collezione di memorabilia legate ai Queen e a Freddie Mercury.

# In Stazione Centrale tra alti e bassi

Credits scattidigusto – Negozi chiusi Stazione Centrale

L’area commerciale della Stazione Centrale vive di alti e bassi. Sul lato orientale alcuni locali hanno chiuso, tra cui Gud e Sicilia’s, nonostante le recenti aperture seguite al rinnovamento generale dell’edificio voluto da Grandi Stazioni che non sembra al momento aver portato gli effetti sperati.

All’interno del Mercato Centrale, inaugurato l’estate scorsa, la situazione è migliore anche se ha già cambiato attività lo spazio di Empanadas del Flaco aperto dagli chef del ristorante stellato milanese Contraste: Matias Perdomo, Simon Press e Thomas Piras. Al suo posto una caffetteria.

Fonte: scattidigusto

Continua la lettura con: A MILANO il bar dove fare colazione con LATTE e CEREALI

FABIO MARCOMIN

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🔴 La CAPITALE delle MULTE: una ogni sei minuti da autovelox. Qui i PUNTI più a RISCHIO

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Credits automoto.it - Mappa autovelox Milano

Tra i primati di Milano c’è anche quello dei milioni di euro frutto delle multe da autovelox, quasi tre volte di più della capitale, malgrado i molti abitanti di meno (e, forse, gli automobilisti più disciplinati). Ma quali sono le postazioni attive e quelle più “pericolose” in città? 

La CAPITALE delle MULTE: una ogni sei minuti da autovelox. Qui i PUNTI più a RISCHIO

# A Milano una multa ogni 6 minuti da autovelox nel 2022

Credits manfredrichter-pixabay – Autovelox

Nel 2021 il Comune di Milano ha sanzionato automobilisti e motociclisti per quasi 13 milioni di euro, per la precisione 12 milioni e 978 mila euro, tramite le postazioni fisse degli autovelox. Un primato italiano, il Comune di Roma non è arrivato a 5 milioni, e un trend che prosegue anche nel 2022. Nei primi sei mesi dell’anno è stata comminata una multa ogni 6 minuti

# Undici punti in cui sono attive delle postazioni fisse sulle strade della città

Credits automoto.it – Mappa autovelox Milano

In città sono undici i punti in cui sono presenti delle postazione attive fisse che rilevano la velocità.

Quelle dove il limite è di 50 km/h sono in:

  • viale Famagosta, nel tratto via Cusi/via Beldiletto;
  • due punti su via dei Missaglia, in entrambi i sensi di marcia;
  • via della Chiesa Rossa, poco prima del numero civico 277;
  • viale Fulvio Testi, in direzione centro;

Gli autovelox che sanzionano al superamento del limite di 70 km/h sono in:

  • via Palmanova, all’altezza della stazione metropolitana “Cimiano”;
  • viale Fermi, posizionato dopo il ponte ferroviario all’altezza di via Zubiani/via Moreschi;
  • viale Fulvio Testi direzione periferia;
  • via Parri, in entrambi i sensi di marcia;
  • Cavalcavia del Ghisallo, in corrispondenza della sottostante viale Certosa;
  • via Virgilio Ferrari, in entrambi i sensi di marcia.

# I punti più a rischio sono Viale Fulvio Testi e il cavalcavia del Ghisallo

Credits robertoantolini1950 IG – Viale Fulvio Testi

Tra questi punti di controllo dei limiti c’è ne sono alcuni dove è più facile ricevere una contravvenzione per eccesso di velocità. Viale Fulvio Testi con i suoi due autovelox ha fatto registrare nei primi sei mesi del 2022 ben 47.705 multe, la maggioranza per il superamento del limite di 50 km/h. A seguire quello sul cavalcavia del Ghisallo, dove il limite è di 70 km/h in direzione centro, con 22.550 sanzioni, e quelli su via Fermi e via dei Missaglia con circa 12.700 a testa.

Tutte le altre postazioni hanno rilevato meno di 10.000 infrazioni. Il cavalcavia di via Renato Serra è risultato il meno “rischioso” per gli automobilisti con sole 790 multe elevate nei primi sei mesi del 2022.

Fonte: Automoto

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FABIO MARCOMIN

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I 7 parchi divertimento che fanno andare più FUORI di TESTA nel mondo

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Holy Land

Quest’estate grande boom dei parchi di divertimento. Voglia di recuperare il tempo perso, questa la ragione ufficiale. Ma se si vuole esagerare, ci sono sette parchi che sono davvero assurdi. 

I 7 parchi divertimento che fanno andare più FUORI di TESTA nel mondo

#1 Tra Gesù e l’arca di Noé: il parco dedicato alla religione cristiana

Credits: www1.cbn.com

Holy Land Experience. Come si può intuire già dal nome, questo parco è una vera e propria “esperienza in terra santa”. Si tratta del primo parco a tema dedicato alla religione, in particolare a quella cristiana, in cui si possono provare attrazioni ispirate ai passi più famosi della Bibbia. Si trova a Orlando, negli Stati Uniti, e tra l’arca di Noè in scala e figuranti ispirati a Gesù e ai suoi discepoli, non manca davvero nulla.

#2 Divertirsi come un ergastolano

Credits: matcha-jp.com

Hokkaido Abashiri Prison. La particolarità di questo parco è data dal luogo in cui è situato. Non è stato costruito ad hoc, ma è veramente una vecchia prigione che è stata resa un’attrazione turistica. Viene offerto un tour tra le celle e i luoghi più significativi della vita carceraria, ma in questa località del Giappone si sono spinti oltre. Infatti, per rendere l’esperienza più immersiva, sono presenti attori che interpretano il ruolo dei carcerieri e dei prigionieri.

#3 Nella tenuta del re dei Narcos

Credits: comunidadclubmarcopolo.com

Hacienda Nápoles. Qui ci troviamo in Colombia, in uno dei luoghi meno convenzionali che ci si potrebbe aspettare. Infatti, il parco in questione è sorto esattamente nella tenuta di Pablo Escobar, uno dei più celebri e famigerati trafficanti di droga al mondo. Dopo la sua caduta e l’acquisizione dell’area da parte del governo colombiano, fu scelto di donarle un nuovo scopo, grazie comunque alle bellezze che offriva. Infatti, una delle attrazioni principali è la presenza di animali esotici come ippopotami, elefanti e varietà di rettili che lo stesso Escobar aveva adottato nel tempo.

#4 L’ebbrezza di vivere in un regime totalitario

Credits: azillphoto.com

Survival Drama. Se siete curiosi di fare un viaggio indietro nel tempo, anche se in un periodo non troppo disteso, la Lituania ha il parco che fa per voi. “Survival Drama” è un’esperienza che porta a visitare un bunker scavato ben 5 metri sottoterra, dove tutto è stato allestito per far provare ai visitatori un assaggio da cittadini sotto un regime totalitario. Saranno presenti guardie e soldati che faranno rispettare serie e rigide regole per comprendere le sensazioni di vivere senza libertà.

#5 Nel Regno dei Nani

Credits: trip.com

Kingdom of the Little People. Questo parco in Cina è tanto particolare quanto una bella iniziativa. Una comunità di persone affette da nanismo si è riunita e gestisce questo luogo dedicato proprio a loro, con case fatte su misura e abiti particolari. Un modo anche per prendere con un sorriso la propria particolarità e offrire divertimento ai visitatori con spettacoli e recite.

#6 Il covo dei coccodrilli

Credits: viator.com

Crocosaurus Cove. In Australia, terra degli animali più strani e pericolosi al mondo, non poteva mancare un parco dedicato esclusivamente ai coccodrilli. Oltre a spettacoli e musei interattivi, l’esperienza più estrema consiste nel fare un bagno nella stessa vasca dei grossi rettili, anche se protetti dentro una gabbia in plexiglass. I più coraggiosi e impavidi, sicuramente, apprezzeranno l’esperienza.

#7 Il parco delle ruspe

Credits: dadncharge.com

Diggerland è la dimostrazione che un parco a tema può essere dedicato davvero a qualsiasi cosa. Qui, in Gran Bretagna, ai visitatori sono offerte svariate attrazioni basate sulle ruspe ed escavatrici. Si può prendere parte a giostre o provare a pilotarne una in uno spazio sicuro. Inoltre, sono anche offerti spettacoli adrenalinici con stuntman e professionisti.

 

Continua a leggere con: 10+1 PARCHI TEMATICI di livello mondiale da realizzare a MILANO

MATTEO GUARDABASSI

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MARANELLO: le sorprese del mondo della Ferrari a due ore da Milano

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Un nome noto in tutto il mondo e che rappresenta un mondo a parte in Italia. Sì, perché nella campagna modenese si entra in un paese che può sembrare Disneyland in versione Ferrari. Turisti internazionali in processione come a Lourdes e ogni forma di attrazione che rimanda al Cavallino Rampante. Eppure Maranello non è solo questo.  

MARANELLO: le sorprese del mondo della Ferrari a due ore da Milano

In realtà la Ferrari è nata a Modena. Maranello è sede degli stabilimenti solo dal 1943, da quando è stato necessario spostarsi a causa della guerra e per ampliare la fabbrica. Comunque Enzo Ferrari non si è mosso lontano da casa: appena 19 chilometri a Sud di Modena. Una curiosità? La prima scelta di Ferrari era per un altro paese dei dintorni di Modena: Formigine. Ma l’amministrazione locale pose un rifiuto. 

# Prima sorpresa: dove la pianura incontra le colline

La prima sorpresa per chi non è mai stato nel paese è dato dalla conformazione fisica del territorio. Maranello è compresa tra la pianura e le colline che si innalzano proprio nel suo Comune, creando dei panorami suggestivi. 

# Seconda sorpresa: capitale gastronomica

Una seconda sorpresa è che Maranello si considera non solo un riferimento per gli appassionati di automobili. E’ anche una capitale gastronomica. Si dice che proprio qui si trovi la Ferrari dell’aceto balsamico più celebre del mondo: quello di Modena. Non solo: davanti all’ingresso della fabbrica della Ferrari  è presente il celebre Ristorante Cavallino, oggi gestito dal famoso chef Massimo Bottura, considerato tra i migliori d’Italia. 

# Terza sorpresa: produzione di eccellenza e attrazione turistica

La terza sorpresa  come Maranello riesce a mettere insieme produzione di eccellenza con l’attrazione turistica per appassionati di tutto il mondo, ma senza cedere a fenomeni da baraccone. 

Nel paese ci sono anche due monumenti che rimandano alla Ferrari: nel centro di Maranello, oltre al Mosaico Piazza Libertà, si trova il monumento a Enzo Ferrari, opera dello scultore modenese Marino Quartieri. Poi c’è il monumento al Cavallino Rampante, al centro di una grande rotonda vicino agli stabilimenti ed alla Galleria del vento. Il simbolo della Ferrari si ispira al pilota della prima mondiale Francesco Baracca che lo usava sul suo velivolo. Si dice che Ferrari abbia scelto questo simbolo quando gli venne fatta la profezia che se lo avesse usato le sue auto sarebbero state le più veloci e longeve del pianeta.

# Quarta sorpresa: la fabbrica, una disneyland della Ferrari

Il primo dei luoghi Ferrari da visitare sono gli stabilimenti che rappresentano anche delle pregevolezze estetiche, come il centro ricerche realizzato da Massimiliano Fuksas o la galleria del vento di Renzo Piano. Si possono visitare gli stabilimenti con visita guidata in pullman. Si viene così catapultati in un mondo a parte: un vero e proprio paese in cui gli unici mezzi a girare sono delle Ferrari, che vengono fatte girare come primo collaudo, e persone con indosso la celebre divisa del Cavallino Rampante. Gli ordini coprono oltre un anno. Quando si compra una Ferrari la si acquista quando non è ancora nata.

Accanto alla fabbrica c’è infine la pista di Fiorano dove vengono collaudate le auto appena uscite dagli stabilimenti. Si dice che quando correva in Ferrari Michael Schumacher fosse così ossessionato da testare l’auto da girare sul circuito anche di notte, senza luci. 

# Quinta sorpresa: le meraviglie del Museo Ferrari

Altro luogo immancabile è il Museo della Ferrari. Il paradiso per gli appassionati. Ci sono vetture di ogni epoca, da quelle usate nei gran premi di Formula Uno o in altre corse a quelle destinate alle strade normali. In particolare ci sono le auto a edizione limitata con caratteristiche estetiche e motoristiche uniche. Curiosa l’area in cui si possono simulare il cambio gomme o un test drive in gara. Di culto il merchandising con ogni tipo di oggetto brandizzato Ferrari (con il relativo prezzo che lievita). Una curiosità? Sapete perché la Ferrari è rossa? In origine era gialla. Ma nelle competizioni di un tempo le auto da corsa dovevano avere un colore diverso in base alla nazioni. Tutte le auto italiane dovevano essere rosse. 

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano): Bormio, Tremosine, Madonna di Campiglio, Val Vigezzo, Punta Sasso, Portofino, Bellagio, Legnano, Sottomarina, Bobbio, Brolo, Preda Rossa, Lomello, Bergamo, Madruzzo, Gaggio, Pusiano, Gera Lario, Chamois, Lerici

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🔴 Sondaggio choc: MILANO ha virato a DESTRA?

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Fonte: sondaggibidimedia.com

Gli ultimi sondaggi nazionali segnalano una probabile vittoria della coalizione del centro destra. Fratelli d’Italia cresce ogni giorno, affermandosi come primo partito italiano, votata da quasi un italiano su quattro. Il PD sembra in caduta libera: aumentano le perplessità sulla campagna elettorale del segretario del PD. Ma gli ultimi dati più clamorosi arrivano da Milano, fino a un anno fa roccaforte del centro sinistra. 

Sondaggio choc: MILANO ha virato a DESTRA?

# Il PD rischia di perdere anche Buenos Aires

Fonte: sondaggibidimedia.com

L’ultima elaborazione di sondaggibimedia.com ha eseguito una simulazione in base agli ultimi sondaggi declinata sui singoli territori. Anche in Lombardia sembra confermata la tendenza dello spostamento a destra del sentiment elettorale. Ma i risultati più clamorosi potrebbero arrivare da Milano dove, secondo le simulazioni, il centro destra potrebbe fare l’en plein, riuscendo ad aggiudicarsi perfino la zona Buenos Aires- Corso Venezia, ossia quella che da quasi un decennio è stata definita la nuova “Stalingrado d’Italia”, roccaforte dell’area progressista.

Ad appena un anno dalla affermazione di Sala, Milano potrebbe segnare un radicale cambiamento. Quali sono i motivi della disfatta? Sicuramente sono variegati, anche se alcuni analisti segnalano il crollo di consensi del PD da quando è partita la campagna elettorale del segretario Letta. Dal momento dell’avvio della nuova campagna i sondaggi registrano la perdita di quasi l’1% di voti al giorno per il partito di Letta. 

# Polemiche sulla campagna del PD: “un 1984 che non ce l’ha fatta”, “da giornalino delle medie”

Indiscrezioni dal mondo del PD dicono che si respira già aria di disfatta e che ormai l’attenzione sia più per il congresso post elezioni che per il voto del 25 settembre. C’è maretta nei confronti del segretario, soprattutto per una campagna che si sta rivelando un boomerang. Una divisione manichea tra “bene e male” che sembra uscita dai tempi del primo Berlusconi, da anni Ottanta reaganiani, certo non coerente con la più nobile tradizione della sinistra italiana. 

C’è chi l’ha definita “una campagna da 1984 di Orwell” e chi invece la assimila ai contenuti di un giornalino delle medie. Il lato positivo è che la campagna sta spadroneggiando sui social, trasformandosi in meme virale: fioccano ovunque le prese in giro delle alternative di scelta. Succederà come per #tuttacolpadipisapia quando un meme ha impresso una direzione contraria a quanto previsto dagli strateghi elettorali (ai tempi della Moratti)?

Continua la lettura con: La notizia del giorno: il boom dei viaggi vintage

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