Milano si conferma al primo posto per numero di reati in Italia nella classifica aggiornata sulla criminalità elaborata da Il Sole 24 Ore che fa riferimento alle denunce del 2021. Sono 193.749 i reati, quasi 6mila ogni 100.000 abitanti, seppur in calo dell’11,8% rispetto al 2019 e in linea con un trend che si riscontra in tutte le grandi città della penisola salvo qualche eccezione. Il capoluogo lombardo primeggia per densità di furti (2.943 ogni 100mila abitanti), in particolare nei negozi e nelle auto in sosta, è secondo per rapine in strada, terzo per associazioni per delinquere e settimo per denunce di violenza sessuale.
Ma si tratta di fredde statistiche oppure qualcosa che corrisponde al vero? Per capirlo, ti chiediamo:
Sei mai stato vittima di una di queste situazioni?
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Il creatore del questionario è l’unico responsabile del suo contenuto. La risposta è volontaria e sarà mantenuta anonima. I risultati non hanno alcun valore statistico.
“Sono partito da Milano con una moto sportiva, una yamaha R7, per provare a raggiungere Londra, la mia avventura più grande”. Il video del viaggio di Giovanni Fois
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Francesco del Prete - Giardino Santa Maria presso San Celso
Un piccolo gioiello “verde” sul retro di una delle chiese più belle e meno conosciute di Milano.
La MERAVIGLIA del GIARDINO NASCOSTO (sul retro di una delle chiese più belle ma meno conosciute di Milano)
# La Chiesa di Santa Maria presso San Celso, una delle più belle e meno conosciute di Milano
Credits federsalva IG – Chiesa di Santa Maria presso San Celso
La Chiesa di Santa Maria presso San Celso è una delle chiese più belle e forse meno conosciute di Milano. La facciata è imponente e sontuosa con i suoi magnifici marmi, l’interno è impreziosito da un pavimento straordinario, i dipinti e gli stucchi modellati ad arte e dorati.
Credits francescogarza IG – Interno chiesa Santa Maria presso San Celso
Si trova lungo Corso Italia e la vista è quasi nascosta dal colonnato che corre lungo il marciapiede. La vera meraviglia si trova però dietro la chiesa.
Francesco del Prete – Giardino Santa Maria presso San Celso
Sul retro della chiesa, arrivando da via Vigoni, si trova un piccolo gioiellino “verde, un giardino meraviglioso: il Parco di San Celso. All’interno di questa oasi in pieno centro città c’è una piccola fontana, alcune statue di santi, dei grandi alberi, un prato curato alla perfezione e siepi con colori che sfumano dal verde al viola.
Credits uoscintoneveniu IG – Parco San Celso
Da qui si possono ammirare il campanile, il più antico ancora in funzione a Milano, e l’abside delle due chiese.
Vediamo come arrivare a Milano dall’Aeroporto di Orio al Serio, con prezzi e durata in base al mezzo di trasporto utilizzato.
Come ARRIVARE a Milano dall’AEROPORTO di ORIO al SERIO
@tpicture-pixabay – Aeroporto Orio al Serio
L’aeroporto di Milano-Bergamo Orio al Serio è il terzo aeroporto del capoluogo lombardo, dopo Linate e Malpensa, secondo per numero di passeggeri e utilizzato principalmente dalle compagnie lowcost. Dispone di un unico terminal ed è l’hub italiano di Ryanair. La distanza dal centro di Milano è di circa 53 km. Vediamo le alternative per arrivarci.
L’alternativa più rapida per arrivare da Milano dall’Aeroporto di Orio al Serio, traffico permettendo, è in auto prendendo l’autostrada A4 al casello di Bergamo e poi le tangenziale est, nord o esterna di Milano. Meno stressante ma più costoso c’è l’opzione del taxi. Il tempo previsto è di circa 45 minuti/1 ora.
# Come arrivare a Milano dall’Aeroporto di Orio al Serio in pullmann
Aeroporto Bergamo-Milano in pulmann
Nel piazzale esterno dedicato agli arrivi ci sono numerose compagnie di autobus shuttle che effettuano il servizio di trasporto fino alla stazione centrale di Milano. Il prezzo varia dai 6 ai 12 euro e il tempo di percorrenza è di circa un’ora, la frequenza delle partenze è ogni 15 minuti.
# In treno, l’alternativa più economica
Aeroporto Bergamo-Milano in treno
L’ultima possibilità per raggiungere Milano è in treno, recandosi prima alla stazione di Bergamo prendendo uno degli autobus ATB, dell’Azienda Trasporti Pubblici di Bergamo, che compiono il tragitto dall’aeroporto in circa 10-15 minuti. La durata del viaggio in treno senza cambi fino alla Stazione Centrale di Milano è di circa 48 minuti e il prezzo è di 5,80 euro.
Nell’ultimo anno si è registrato un boom delle case all’asta in Lombardia. A pagare il prezzo la fascia di reddito medio-bassa. Vediamo il quadro della situazione.
Il PREZZO della CRISI: in LOMBARDIA 2 IMMOBILI su 3 all’asta valgono MENO di 100 mila euro
# Boom delle case all’asta in Lombardia, due su tre valgono meno di 100 mila euro
Credit Andrea Cherchi – Porta Romana
Nell’ultimo anno si è registrato un vero boom delle case all’asta in Lombardia, con un aumento dell’11,6%. Sandro Simoncini, professore di Economia e Gestione delle Imprese e direttore scientifico del Centro studi Sogeea analizza questo fenomeno: “Il 64% delle abitazioni all’asta ha un prezzo inferiore ai 100mila euro, percentuale che sale fino all’88% se si prendono in esame anche gli immobili appartenenti alla fascia tra 100mila e 200mila euro. Nella stragrande maggioranza dei casi, insomma, non si tratta certo di case di particolare pregio.”
# Piccoli imprenditori, artigiani e commercianti i più colpiti dalla crisi
Credit Affaritaliani
Simoncini spiega come questo dato, uniforme a livello nazionale, dimostri che “sia sempre la fascia di reddito medio-bassa a pagare il tributo più rilevante alla crisi.” Aggiungendo che “gli effetti della pandemia e della pregressa stagnazione economica che stenta a interrompersirisultano sempre più devastanti con il passare degli anni. Cresce il numero di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti che sono riusciti a far fronte per anni alle proprie difficoltà ma che, in questo drammatico periodo, non possono che pagare un dazio altissimo, arrivando a intaccare anche il patrimonio personale più prezioso: la propria casa“.
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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.
Un’importante editor qualche giorno fa mi diceva che Milano le sembra abitata da puntini di sospensione. Mi diceva che i milanesi, sempre così sicuri della loro carriera, della loro posizione sociale, sempre in ordine, per la prima volta sembrano spaesati.
Persone in attesa, che si guardano attorno, che sembrano non sapere più dove è il loro posto. Da punti fermi i milanesi sono diventati dei puntini di sospensione, in cerca di un posto nel mondo.
Ed è la stessa Milano che sembra essersi trasformata: invece di trasmettere sicurezza è un ambiente provvisorio che rende traballante ogni certezza.
La città che appagava chi era in cerca di un lavoro, di una carriera o di una casa, è ora un luogo dove gli stipendi hanno perso il contatto con il costo della vita, le carriere sono dei fili sottili, le case sono un miraggio.
Non solo. Quello di cui nella Milano del presente forse si sente di più la mancanza è il futuro. Era l’atmosfera stessa di Milano, messo a disposizione di chiunque, una presenza costante che ognuno poteva attendere con fiducia, ma che ora non si vede più.
Come affrontare questa situazione per molti aspetti angosciante?
Alcuni pensano di scappare. Ma questo modo di reagire non è all’altezza di chi ha scelto Milano.
In un momento in cui Milano non appare più come la madre protettiva che provvede ai suoi figli, forse è il momento di crescere, di diventare grandi come lo è stata lei.
Di smettere di dipendere dagli altri per ricevere sicurezza e successo, ricercando invece la forza all’interno di noi stessi, per aiutare Milano ad abbracciare una trasformazione che sembra inesorabile.
Perché forse la mutazione da punti fissi a puntini di sospensione non è un fatto incidentale, ma sarà il modo di essere per il tempo che ci resta…
Energia e affitti stanno stringendo una morsa le fasce più deboli. Milano sta segnando nuovi record: ormai una stanza nel centro storico quota 800 euro. Ma ci sono altre quattro città che stanno raggiungendo cifre supersoniche.
🔴 Una STANZA a 800 euro: il nuovo RECORD di Milano. Altre 4 città da ALLARME ROSSO
# +20% il prezzo di una stanza a Milano rispetto a un anno fa
@fietzfotos-pixabay – Milano centro
Uno studio di Immobiliare.it fotografa la nuova situazione del mercato italiano degli affitti. La crescita è in doppia cifra rispetto al 2021 sia dei prezzi per le stanze singole, +11%, che per le stanze doppie, +9%. Il valore medio di mercato è rispettivamente di 439 e 234 euro. Milano è sempre la città più cara per distacco: una stanza si paga in media 620 euro, con picchi di 800 euro in centro, registrando un aumento vertiginoso rispetto all’anno scorso: +20% (dell’8,2% rispetto al periodo pre-pandemia).
# Il capoluogo lombardo nella top 5 europea per gli affitti: i tre quartieri più cari
Amsterdam @pixabay
Per l’affitto di un appartamento Milano è tra le città più care anche in Europa. La crescita dei prezzi, rispetto al 2021, è stata del 26,5% contro la media europea del 20,7% per un costo medio di 1.833 euro. I tre quartieri più costosi sono Garibaldi, Porta Nuova e Moscova. Nel Vecchio Continente solo tre città sono davanti al capoluogo lombardo: Amsterdam con 1950 euro, Lisbona con 1940 euro e Parigi con 1908 euro.
# Le altre città italiane con prezzi fuori controllo
Credits Kookay-pixabay – Roma
Nella top 5 delle città più care d’Italia troviamo Roma, Firenze, Padova e Bologna. Nella capitale per una stanza singola servono in media 506 euro, con una crescita del 9,3% rispetto al 2021, mentre un appartamento costa circa 1800 euro, in salita del 25,5%, subito dietro a Milano in Italia e in Europa.
A seguire Firenze dove il canone medio di una stanza singola e di un appartamento è rispettivamente di 500 e 1400 euro, Padova che ha registrato un aumento del 42% e un costo medio per una stanza di 458 euro e infine Bologna con 447 euro.
L’iniziativa fa parte di una strategia complessiva dell’amministrazione comunale volta a ridurre il consumo di energia elettrica, aumentarne la produzione propria, ottimizzare il consumo energetico degli impianti esistenti e diventare più indipendenti dal gas.
La mossa di BRUNICO: PANNELLI FOTOVOLTAICI su ogni balcone
# L’impianto fotovoltaico plug & play gratis per le famiglie
Il Comune e l’Azienda Pubbliservizi di Brunicorimborserà i cittadini che installeranno un pannello fotovoltaico plug & play sul proprio balcone. L’iniziativa fa parte di una strategia complessiva dell’amministrazione comunale volta a ridurre il consumo di energia elettrica, aumentarne la produzione propria, ottimizzare il consumo energetico degli impianti esistenti e diventare più indipendenti dal gas. I residenti riceveranno un pannello fotovoltaico, da installare sul balcone o sulla facciata dell’edificio, collegato alla rete elettrica dell’edificio tramite una presa. Le parole del sindaco Gustav Mischi: “per i clienti, questo si traduce in un costante risparmio sui costi senza limite di tempo“.
# Verrà coperto il 25% del fabbisogno di una famiglia media
Credits Kindel Media-pexels – Panello fotovoltaico
Il risparmio per i cittadini sarà sia per l’acquisto del pannello che per il costo delle bollette. Un impianto fotovoltaico di questo tipo costa in media tra i 650 e 1.200 esclusa l’installazione e consente, al massimo delle potenzialità, di produrre 800kWh di energia che equivarrebbero indicativamente a 240 euro facendo riferimento ad un costo complessivo dell’energia elettrica di 0,30 euro/kwh (mercato tutelato). Si stima che ogni impianto possa coprire fino al 25% del fabbisogno energetico di una famiglia media.
Un’iniziativa da esportare anche nel resto d’Italia per contribuire a ridurre il costo delle bollette di famiglie e imprese?
Ecco quale è la linea ferroviaria più vecchia d’Italia, quanto era lunga alla sua inaugurazione e le caratteristiche del treno utilizzato.
Quale è la LINEA FERROVIARIA più VECCHIA d’Italia?
Credits arbalate-wikipedia – Napoli-Portici
La prima linea ferroviaria costruita nella penisola italiana è stata quella di Napoli-Portici, inaugurata ufficialmente il 3 ottobre 1839 con un primo viaggio della durata di 9 minuti e mezzo con 48 personalità, una rappresentanza militare costituita da 60 ufficiali, 30 fanti, 30 artiglieri e 60 marinai. A bordo c’era anche il re Ferdinando II delle Due Sicilie che ha commissionato la ferrovia. Il tracciato era lungo 7,25 km, a doppio binario, con una pendenza massima della linea del 2 per mille e un raggio di curvatura del tragitto media tra i 1300 e i 1400 metri. Oggi fa parte dell’attuale linea Napoli Salerno.
# La locomotiva “Vesuvio” ha trainato il convoglio del viaggio inaugurale
@marina_ufogirl IG – Treno modello Bayard
A trainare il convoglio di 8 carrozze del viaggio inaugurale fu la locomotiva a vapore di costruzione inglese Longridge dal peso di 13 tonnellate e una potenza di 65 CV battezzata Vesuvio in onore del vulcano napoletano. Il treno di 46 tonnellate complessive viaggiava a 50 km/ora. La concessione per la costruzione in quattro anni della linea ferroviaria fu affidata all’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie, il cui cognome fu utilizzato per intitolare la prima stazione di Napoli e la stessa locomotiva.
Un’associazione di cittadini ha trasformato una vecchia ferrovia dismessa in un nuovo spazio a disposizione della cittadinanza. Un’ispirazione per Milano?
Il PONTE di LEGO nella città dei grandi sbalzi
# La città dei grandi sbalzi
Wolfgang Bügel – bahnen-wuppertal.de
Siamo a Wuppertal, città del Nord Ovest della Germania, non lontana da Düsseldorf. Nel territorio cittadino vi sono notevoli differenze di quota e vi si trovano molte strade ripide e scale: il punto più elevato si trova a 350 m s.l.m. mentre quello più basso è a 100 m s.l.m. Questo ha portato la città a sviluppare una rete di infrastrutture che rappresentano una vera e propria attrazione.
Come la Wuppertaler Nordbahn (Ferrovia del nord di Wuppertal), linea ferroviaria costruita tra il 1873 ed il 1879 dalla Rheinische Eisenbahn-Gesellschaft (Compagnia Ferroviaria Renana) che congiungeva le città di Düsseldorf e Dortmund passando da Wuppertal.
La costruzione non fu agevole data la natura movimentata del suolo in quella regione ed il suo tracciato è costellato di ponti, viadotti e gallerie.
Questa linea faceva parte di una densa rete ferroviaria sviluppatasi nella seconda parte dell’Ottocento per sfruttare economicamente sia le miniere di carbone della regione sia per trasportare i passeggeri di quelle popolose zone.
Tuttavia la storia di questa linea non fu sempre felice, culminando nella chiusura della tratta nel 1991 a favore di altre linee più comode e rapide.
Dopo la sua dismissione nel 1991, per molti anni rimase inutilizzata, fino all’iniziativa di un’associazione di cittadini che pensò di poter riutilizzare il percorso occupato dalla ferrovia. Fu così inaugurata nel 2014 la Nordbahntrasse, una pista pedonale, ciclabile e per pattini della lunghezza di circa 22 km attraversando anche l’area urbana della città di Wuppertal.
Questo percorso sicuro ha contribuito allo sviluppo urbano sostenibile delle aree che attraversa, contribuendo alla costruzione di scuole e istituzioni pubbliche lungo la pista migliorando la qualità di vita dei cittadini.
Oltre alle cinque gallerie (lunghe fino a 722 m) e ai numerosi viadotti con vista sulla città, si è riusciti anche a rendere la Nordbahntrasse un’attrazione da visitare sfruttando due stazioni riportate al loro aspetto originale.
Al suo completamento, l’amministrazione cittadina di Wuppertal ritenne che mancasse ancora qualcosa alla nuova infrastruttura creata grazie all’iniziativa dei cittadini. In particolare i grigi ponti di cemento armato che attraversavano la città non erano coerenti con lo spirito dell’iniziativa.
Nel 2011 e 2020 è stato ingaggiato lo street artist MEGX che ha ideato un disegno che richiamasse i classici mattoncini Lego, richiamando alla mente di tutte le persone che li vedono, i momenti piacevoli e spensierati della propria infanzia.
Da sabato 1 ottobre i possessori di veicoli Euro 2 benzina, diesel Euro 4 (anche con filtro antiparticolato) e i diesel Euro 5, oltre a quelli già sottoposti a divieti, non possono più circolare o entrare dentro Area B, una ZTL che coincide quasi per intero con il territorio comunale di Milano. Che cosa ne pensi?
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Nel capoluogo lombardo continua il trend, in atto da circa cinque anni, che vede crescere il numero di retribuzioni annue necessarie all’acquisto di un appartamento. Vediamo l’analisi dell’Ufficio Studi Tecnocasa e il confronto con le altre città italiane.
A MILANO ci vogliono 13 ANNI di STIPENDIO per comprare CASA. Tre volte Torino
# Milano al primo posto dal 2017, quasi il doppio della media italiana
Andrea Cherchi – Skyline di Milano ottobre 2022
L’Ufficio Studi Tecnocasa, con i dati raccolti dalle agenzie affiliate, ha condotto un’analisi relativa al prezzo al metro quadro di un immobile medio usato nel secondo semestre del 2021. Il gruppo immobiliare ha preso come riferimento per la ricerca le retribuzioni contrattuali annue di cassa dei dipendenti a tempo pieno ricavate dalla banca dati Istat, escludendo i dirigenti, e ha ipotizzato l’utilizzo dell’intero reddito per l’acquisto di una casa di 85 mq. Dai risultati Milano si conferma per il quinto anno consecutivo al primo posto in Italia per numero di retribuzioni annue necessarie a comprare un’abitazione, 12,8, quasi il doppio rispetto alla media nazionale di 6,9 anni delle grandi città.
# A Roma e Firenze servono 9,1 anni di stipendio, a Torino meno di 5
Milano Finanza
Nel confronto con le altre città italiane il capoluogo lombardo segna un solco sempre più marcato. Al secondo posto troviamo Roma e Firenze dove servono 9,1 anni di stipendio per l’acquisto di una casa, al terzo Bologna con 7,9, a seguire Napoli con 7,3. Il dato di Milano è superiore di quasi tre volte rispetto a Verona, Bari e Torino dove bastano rispettivamente 5,2, 5,1 e 4,9 anni di stipendio. A Palermo e Genova ne servono rispettivamente “solo” 3,6 e 3,5.
Lunedì 3/10: festa della vendemmia al Quadrilatero e grande musica dal vivo
Pasticceria – Credits: Pexles
La Vendemmia 2022: torna, nel cuore di Montenapoleone District, l’appuntamento con La Vendemmia a Milano. Per tutta la settimana, fino al 9 ottobre, nel Quadrilatero si potranno incontrare sommelier e consigli per la degustazione di vini.
World Pastry Stars & Italian Pastry Awards: dalle 9.00 alle 19.00 al Melià Hotel di via Masaccio, va in scena il grande evento della pasticceria mondiale. Professionisti e aziende si confrontano in un unico e golosissimo punto di Milano.
San Siro, le ragioni dell’intervento: alla Sala Conferenze di Palazzo Marino, il Comune incontra la cittadinanza per spiegare le operazioni intorno allo stadio di San Siro. Possibilità di accreditarsi anche per i giornalisti. Inizio alle ore 17.00.
Corso di difesa per le donne: alla Casa delle Associazioni, in via Marsala 10, dalle 19.45 alle 21.15 il trainer Elia mostra i fondamenti di auto difesa personale. È gradita la prenotazione e il corso è dedicato alle donne.
Zerocalcare: alla libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte 2, anteprima e presentazione di No Sleep Till Shengal con inizio alle ore 21.00.
Negramaro: seconda serata della band di Giuliano Sangiorgi, al Teatro Arcimboldi di via dell’Innovazione. Ore 21.00
Parov Stelar: recupero del concerto rinviato a Marzo scorso. All’Alcatraz di Via Valtellina alle 21.00. I biglietti acquistati in precedenza sono sempre validi.
Will & the People: al Biko Club di via Ettore Ponti 40, recupero del concerto rimandato fin dal febbraio scorso. Inizio spettacolo ore 21.00.
Giusy Ferreri: al Teatro Dal Verme di via San Giovanni sul Muro, la vocalist porta in scena Cortometraggi, il suo nuovo progetto. Ogni cortometraggio è una piccola storia autobiografica di Giusy Ferreri. Ore 21.
Martedì 4/10: il surreralismo di Max Ernst e il rock di Devil wears Prada e i Sigur Ros
Max Ernst – Credits: Palazzo Reale Milano
Max Ernst: inaugura a Palazzo Reale la mostra dedicata al maestro del surrealismo. La rassegna dura fino al 23 novembre.
Mercatino contadino di piazza S. Eustorgio: davanti alla suggestiva basilica prende vita Il Buono in Tavola. Dalle 8.30 alle 13.30 il mercato di bontà certificata vede la partecipazione di 14 aziende agricole bio.
Go international: unica fiera in Italia dedicata all’esportazione del Made in Italy. Al Palazzo delle Stelline di Corso Magenta, inizio ore 10.00 e programma che prosegue fino alle 18.00. Prosegue anche il 5 ottobre.
I Navigli Milanesi, dalla Cerchia alle periferie e ritorno: all’Aria Ex Macello dalle 18.30 alle 20.00, ultimo appuntamento de La Casa dei Quartieri. Si va sul Naviglio Grande oltre la cerchia dei Navigli cittadini.
Finger Food, Fall Edition: al Signature Kitchen Suite Showroom di via Manzoni 47, parte alle 18.00 l’edizione autunnale dedicata al finger food con effetto wow.
Chi da luce rischia il Buio: allo spazio Aprés Coup di Via della Braida 5, Giulia Ciarapica presenta il suo nuovo romanzo. Dalle 18.30 alle 19.30.
Corpus in a tongue: serata dedicata alla poetessa milanese Vera Linder, classe 1992. Allo spazio NOI Libreria di via delle Leghe 18, con inizio alle ore 19.00, lettura delle raccolte di Vera Linden, con la partecipazione di Laura Pezzino.
Aperivino: all’enoteca Un’Ottima Annata degustazione di due calici a scelta tra Bianco, Rosso e Bollicina. Tra le 18.00 e le 22.00 in via Procaccini 66.
Pick your Mystery – The New Season of Art: talk alla Triennale di viale Alemagna, incentrato sulle domande esistenziali del movimento dell’arte. Con Sangiovanni, Lorenza Liguori e Andrea Crespi – in dialogo con l’astrofidica Ersilia Vaudo, dalle 18.30 si ricerca intorno alle nuove strade dell’arte.
Un viaggio alla scoperta della Valtellina: al Winelivery PoP di Corso di Porta Ticinese 60, dalle 20.00 si degusta e si scopre il profumo emanato dai calici di vino.
Variazioni di bellezza: la danza del corpo della Scala all’Arcimboldi di via dell’Innovazione in scena fino a domenica 9 ottobre. Orari spettacoli alle 20.30 (domenica pomeridiano alle 14.30).
Amon Amarth e Machine Head: una co headliner al Lorenzini District di via Lorenzini 3. Due rockstar che hanno fatto la storia del metal insieme sul palco dalle 21.00.
Jeremy Pelt Quintet: tocca al Blue Note di via Borsieri 37 ospitare uno degli appuntamenti più attesi di JazzMI. Alle 21.00 il trombettista in quintetto.
Frank Sinutre: JazzMI va anche in Bicocca Village. La serata inizia alle 19.30 con l’apertura di Fan Fath Al e AsanteSinutre è in programma dalle 22.00 circa.
Sigur Rós: al Mediolanum Forum di Assago atmosfere islandesi con il concerto della band capitanata da Jón Þór Birgisson.
Devil Wears Prada: il Legend Club di viale Enrico Fermi ospita invece il Metal di Devils War Prada, accompagnati anche da Wage Wars e Siamese.
Godspeed You! Black Emperor: all’Alcatraz va in scena quella che è considerata l’orchestra rock più importante del pianeta. Inizio spettacolo alle ore 21.00.
Mercoledì 5/10: Fintech Week, Gastronomika, danze irlandesi, rock Finlandese e Marco Mengoni
Marco Mengoni – Credits: skuola.net
Milano Fintech Week: all’Hotel Melià di via Masaccio inizia la Fintech Week, dal 5 al 7 ottobre. Al centro dell’ecosistema Fintech Milano reclama un ruolo da protagonista in Europa. Dalle 8.30 alle 17.00, info: https://www.milanfintechsummit.com/
Colazione con MOPI: dalle 8.30 in Galleria Meravigli, colazione di networking organizzata da Marketing e Organizzazione Italiana delle Professioni.
Mercatini in Piazza San Nazaro in Brolo: dalle 8.00 alle 19.00 in orario continuato, mercatini e curiosità per uno dei mercati più antichi di Milano.
Gastronomika Festival: il primo evento per i protagonisti dell’enogastromonima italiana. Al Teatro Franco Parenti di via Pierlombardo 14, dalle 14.30 un think tank dedicato agli Under 40.
Big Tech Interview – Tips and Tricks: al Poli di Piazza Leonardo Da Vinci, l’ex Data Scientist di Amazon, Flavio Di Palo, spiega i segreti di una Big Tech a tutti coloro che ne vogliono far parte. Inizio alle ore 17.30.
POV, Relazioni: al 21WOL Milano Centro di Via Enrico Nöe 24, un talk che spiega come i social ci stanno cambiando. Francesco Oggiano incontra Isabel Gangitano e Valeria Montebello dalle 19.00.
Ape Special x 2: al Say CHEESE Bistrot di Via Luisa Battistotti Sassi 12, sono di scena birre artigianali e specialità del Piemonte. Dalle 18.00 alle 21.00 la serata si sviluppa attraverso la degustazione dedicata a due persone.
Serata di danze irlandesi: allo Spirit de Milan di via Bovisasca 57, serata danzante con musiche irlandesi in due tempi. Lezione primi passi dalle 20.30 alle 21.30 e a seguire esibizione live con The Northern Breeze.
Jazz Drummers: continua JazzMi che al Blue Note propone la serata con i ritratti del fotografo milanese Roberto Polillo.
Cinematic Orchestra: all’Alcatraz di via Valtellina in esamble con Ninja Tune, i Cinematic sono protagonisti della musica jazz legata ai film, nell’ambito di JazzMI.
Kaleo: la band finlandese di JJ Julius Son porta Fight Or Flight Tour al Fabrique di via Fantoli 9.
Marco Mengoni: al Forum di Assago il primo di tre concerti che Marco Mengoni dedica al pubblico milanese. Replica poi nel fine settimana.
Giovedì 6/10: giornata di mercatini, Tom O’Dell e Jeff Mills (con Phi Dary) in serata
Tom O’Dell – Credits: Sentire Ascoltare
Reinventing 2022: inaugurazione di una due giorni dedicata all’innovazione e allo sviluppo del noprofit e terzo settore. Evento presso MTM Teatro Litta in Corso Magenta, 24.
Mercatino della Pusterla: tocca a Via Olona l’appuntamento con un mercatino di nicchia. Esposizione e vendita di prodotti creati con materiali di riciclo, collezioni etniche, artigianato e collezionismo.
Il Buono in Tavola: ripartono anche i mercatini di via Ansperto 7. A due passi dai Navigli e dalla Basilica di San Maurizio, è l’occasione per vivere una pagina tipica della Vecchia Milano.
Piccolo mercato dei Legami: piccolo farmers’ market del giovedì all’interno del Villaggio Barona a Milano. Dalle 13.30 alle 19.00 in via Ettore Ponti 21, si possono trovare prodotti freschi a km. zero.
Gin & Tonica all’italiana: dalla Scuola Medica Salernitana alle microdistillerie dei giorni nostri, scuola di mixologist al Signature Kitchen Suite Showroom di via Manzoni 47. Serata dalle 18.00 alle 20.30.
Festival del Vino: a Lazzate (MB) inaugurazione del Festival del Vino. Tre giorni di festa per celebrare la vendemmia e l’arrivo dell’autunno. In Piazza Giovanni XXIII.
Tom O’Dell: il cantante britannico è all’Alcatraz con il tour ispirato da Monsters. Dopo tre anni di assenza torna l’electro-pop alle ore 21.00.
Jeff Mills and Jean-Phi Dary: al Conservatorio, nella Sala Verdi alle 21.00, The Paradox, progetto electro-jazz del leggendario DJ di Detroit, Jeff Mills, insieme al tastierista francese Phi Dary.
Venerdì 7/10 (orario diurno): Giornata Mondiale del Sorriso e Wired Next Fest
Giornata Mondiale del Sorriso – Credits: eHabitat.it
Giornata mondiale del sorriso: da un’idea della World Smile Foundation, ogni primo venerdì di ottobre è il giorno in cui si regalano sorrisi e buonumore agli altri. Facciamo atti di gentilezza a caso.
Wired Next Fest: alla Fabbrica del Vapore il più grande evento in Italia dedicato all’innovazione e alle tecnologie digitali. Primo dei due giorni con inizio alle 9.30.
Reinventing 2022: secondo e ultimo giorno dell’evento formativo per il Terzo settore, a MTM Teatro Litta in Corso Magenta 24.
La Lombardia è dei giovani: secondo giorno a tema Benefici dell’Esport: soft skill e opportunità professionali. Il venerdì a Isola SET in via Galvani 27, incontro con Shmeky e ErBacce, dalle 15.30 in avanti.
Appuntamento a Giovedì mattina per gli eventi del fine settimana
La classifica aggiornata degli edifici più alti del mondo: questa la top 10 che supera il mezzo chilometro.
Gli EDIFICI più ALTI del MONDO: la TOP 10 sopra il MEZZO CHILOMETRO di ALTEZZA
#10 Taipei 101 è stato il grattacielo più alto del mondo fino al 2008 grazie ai suoi 509 metri
@mshuichunchen-pixabay – Tapei
Apre la classifica il Taipei 101. Ideata a forma di bambù, e costituita da 8 moduli sovrapposti che s’innalzano da un basamento piramidale, è una torre in vetro e acciaio che fino al 2008 è stato grattacielo più alto del mondo. Progettata dallo studio di architettura C.Y.Lee & Partners nei suoi 509 metri d’altezza sono ospitati uffici, ristoranti, servizi e una rotonda panoramica all’ultimo piano.
#9 Il “re” di Pechino: il China Zun, 528 metri
@zhang kaiyv-pexels – China Zun
Il “re” di Pechino è il China Zun, chiamato anche CITIC Tower, è un grattacielo situato nel Central Business District della capitale cinese. Dal 2018 è il più alto di Pechino, con 528 metri e 108 piani, ed è stato progettato dallo studio Kohn Pedersen Fox.
#8 Guangzhou CTF Finance Centre, 530 metri
Credits Dagerotip George-unsplash – Guangzhou CTF Finance Centre
Il Guangzhou CTF Finance Centre, noto anche come East Tower, è il settimo più alto al mondo. Alto 530 metri per 111 piani è situato nel complesso delle Twin Towers di Guangzhou del quale fa parte anche la Guangzhou International Finance Center alta 439 metri, a poca distanza dalla torre gemella.
#7 Tianjin CTF Finance Centre, alto 530,40 metri
@afaa_h IG – Tianjin CTF Finance Centre
Il Tianjin CTF Finance Centre, chiamato anche Chow Tai Fook Binhai Center, soffia di poco la settima piazza al Guangzhou CTF Finance Centre. Questo grattacielo realizzato nel 2019 si trova nella città di Tianjin, progettato dalla Skidmore, Owings and Merrill, si innalza per 530,40 metri e ha al suo interno 97 piani.
#6 Freedom Tower a New York, sulle ceneri delle Torri Gemelle, si innalza per 541 metri
@nextvoyage-pixabay – Freedom Tower
Realizzato nell’ambito di un progetto di ricostruzione e riqualificazione di Lower Manhattan, il One World Trade Center o Freedom Tower nasce sulle ceneri delle Torre Gemelle e infatti poco distante è ubicato anche il National September 11 Memorial & Museum. Alto 541 metri per 94 piani, di cui colo 86 disponibili, è il sesto grattacielo più alto del mondo. Ai piani chiamati 100 e 101 c’è un ristorante mentre al piano 102 un punto di osservazione.
#5 Lotte World Tower a Seul, 554 metri d’altezza e una forma che si ispira ai pennelli calligrafici coreani
@lcmmellow-pixabay -otte world tower
La Lotte World Tower è il quinto grattacielo più alto del mondo e il terzo più alto dell’Asia con i suoi 554,55 metri e 123 piani. Inaugurato nel 2017 è un punto di riferimento di Seul, capitale della Corea del Sud. La forma e la curvatura dell’edificio, con il tetto a forma di lanterna in Diagrid, si ispira alle eleganti forme delle ceramiche e dei pennelli calligrafici coreani.
#4 Ping An Finance Centre a Shenzen, 599 metri d’altezza
Credits s_olo_traveler IG – Ping An Finance center
Appena giù dal podio troviamo il Ping An Finance Centre, un grattacielo di 599,10 metri per 115 piani a Shenzhen, nella provincia cinese di Guangdong. Completato nel 2017 questo grattacielo è stato progettato dallo studio di architettura statunitense Kohn Pedersen Fox.
#3 Mecca Royal Hotel Clock Tower, l’hotel più alto del mondo con 601 metri
Credits dbmontecarlo IG – Mecca Tower
La terza piazza mondiale spetta al Mecca Royal Hotel Clock Tower, nel complesso edilizio l’Al-Bait Abraj in Arabia Saudita. Costruito dopo la demolizione nel 2002 del castello di Ajyad, una fortezza ottomana del XVIII, si eleva per 601 metri e detiene tre record assoluti: è l’hotel e la torre con orologio più alta al mondo e ha il più grande orologio da facciata esistente.
#2 Shanghai Tower, 632 metri, il più alto della Cina
@Randgruppe-pixabay – Shanghai Tower
Il secondo edificio più alto del mondo, e il più alto della Cina con 632 metri, è la Shanghai Tower. Progettata dallo studio di architettura Gensler con criteri di sostenibilità, la vertiginosa torre a forma di spirale si erge per 128 piani e può ospitare fino a 16mila persone: una piccola città verticale con giardini, caffè, ristoranti, e spazi commerciali e una vista a 360° della città. A 562 metri d’altezza c’è un ponte di osservazione, il più alto al mondo all’interno di una struttura, primato in condivisione con il Ping An Finance Centre.
#1 Burji Kalifa a Dubai detiene il primato mondiale per l’altezza con i suoi 829,80 metri e 163 piani
pixabay
Il grattacielo più alto del mondo con 829,80 metri è il Burji Kalifa. Si tratta della più alta struttura realizzata dall’uomo superando l’antenna radio di Varsavia e l’antenna della KVLY-TV di Blanchard in Nord Dakotae oltre a detenere il record di maggior numero di piani con 163 fuori terra e 2 sotterranei. L’edificio è frutto dell’ambizione dello sceicco Mohammed Āl Maktūm, primo promotore del rilancio economico di Dubai agli inizi degli anni ‘2000.
Nella “50 Top Pizza Italia 2022”, la classifica annuale che premia le migliori pizzerie italiane, Milano piazza quattro pizzerie e otto tra le “best 100”. Il podio è tutto napoletano ma la prima pizzeria milanese è in top ten. Scopriamo quali sono.
Le PIZZERIE MILANESI tra le MIGLIORI d’Italia
#8 Marghe: una combinazione di tradizione e innovazione
@_dominic__toretto IG – Marghe
Apre la classifica delle pizzerie milanesi Marghe, al 90esimo posto generale, con due sedi: una in via Cadore zona Porta Vittoria e l’altra in via Plinio. Una combinazione di tradizione e innovazione, che porta ad avere insieme alle classiche pizze napoletane anche quella vegana, ogni mese diversa, e la pizza stagionale della settimana, in un ambiente caratterizzato da rustici tavoli di legno collocati in uno spazio contemporaneo ed essenziale.
#7 Bioesserì: il concept Restaurant del mondo biologico
@bioesseri IG – Bioesserì Porta Nuova
Alla settima posizione tra le pizzerie milanesi c’è Bioesserì, alla numero 86 in Italia, con due location: via Fatebenefratelli 2 in Brera e in via Amerigo Vespucci 11 in Porta Nuova. Si definisce come un concept Restaurant del mondo biologico dove mangiare sano senza rinunciare al gusto. La pizza è preparata con un impasto di farine macinate a pietra e lievitato naturalmente per 72 ore.
#6 Capuano’s: la pizza verace napoletana
@enricolucido IG – Capuano’s Milano
Pizzeria Capuano’s si prende la sesta piazza a Milano, al 73esimo in Italia. La pizza verace napoletana in tutte le sue varianti, dal calzone al quella con il cornicione ripieno, da provare in due locali in città: in via Pietro Orseolo 1 zona Solari, il primo ad aprire, e in via Londonio, parallela a Corso Sempione.
#5 Cocciuto: la pizza napoletana con prodotti IGP e DOP
Credits m.teresa_fitgram86 IG – Cocciuto
In 68esima posizione troviamo Cocciuto, con la proposta della classica pizza napoletana con prodotti IGP e DOP. Sono salite a tre le sedi, dopo la prima di via Bergognone 24 si è aggiunta quella di via Gian Carlo Passeroni, 2 in zona Corso Lodi e Via Melzo in Porta Venezia. All’alta qualità della pizza vengono abbinate ottime birre artigianali, mentre tutti i locali sono caratterizzati da muratura in pietra faccia vista, stile rustico, che rendono l’ambiente caldo e accogliente.
#4 Modus, con menu omaggio al Cilento
@modus_milano IG – Modus Milano
In quarta posizione a Milano, al 42esimo in Italia, c’è Modus. La nuova pizzeria di Paolo De Simone, che ha portato con sé il proprio bagaglio di esperienza e di amore per il Cilento, si fa notare subito per design modaiolo dei tavoli, del bancone e dei dettagli che arricchiscono l’ambiente. Il menù rende omaggio al Cilento, con prodotti quali le alici di menaica o il carciofo bianco di Pertosa, dove alle pizze tradizionali napoletane si affiancano proposte più croccanti a base di farine integrali.
#3 Denis: la pizza di montagna
@denispizzadimontagna IG – Denis Pizza
Sale sul podio la pizzeria di Denis Lovatel, con la pizza di montagna, al 34esimo posto generale. Il design del locale richiama calore intimo di un baita chic nel cuore movida della zona di Moscova. Il menù delle pizze è a base di formaggi erborinati, erbe selvatiche, patate arrostite. A completamento della proposta c’è una prestigiosa carta dei vini e un menù dei dolci di altissima qualità.
#2 Crosta: un luogo di sperimentazione della pizza
@crosta_milano IG – Crosta Milano
Crosta si piazza in seconda posizione tra le migliori pizzerie milanesi, al 17esimo in Italia. Un forno, una pizzeria, ma anche un luogo di sperimentazione dove si può provare la pizza alla pala in ogni sua forma, da quelle con hummus di ceci, con porchetta, con maionese al rafano alle più complesse come quella al gusto di radicchio, ventricina e gorgonzola.
#1 Dry con la formula pizza+cocktail+movida
@drymilano IG – Dry
La migliore pizzeria milanese in classifica è Dry, al nono posto della classifica generale, che propone la formulapizza+cocktail+movida. La cura per la pizza in ogni suo singolo aspetto, dall’impasto alla presentazione, si abbina alla parte drink & cocktail. L’offerta culinaria è completata da una selezione di deliziose focacce. In sintesi un locale dall’ambiente caldo e contemporaneo perfetto per aperitivo, cena, o dopo-cena.
Quale è la strada più lunga d’Italia, quanti chilometri misura e quali regioni attraversa nel suo percorso.
Quale è la STRADA più LUNGA d’Italia?
@allonestefano IG – Termine SS16 Adriatica
La strada più lunga d’Italia è la strada statale SS16 “Adriatica” con una lunghezza complessiva di 1000,06 km attraverso sei regioni: Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia. La maggior parte del percorso è situato lungo la fascia costiera Adriatica e quindi la statale mette in comunicazione le principali località del litorale.
# Il percorso da Padova a Otranto
arbalate-wikipedia – SS 16 Adriatica
Il tracciato inizia a Padova in Veneto e termina a Otranto in Puglia. Entrata in Emilia Romagna la strada prosegue verso Ferrara e successivamente con la Variante di Alfonsine, per poi puntare verso Ravenna e Rimini fino al confine con la regione Marche. Da qui il percorso continua da Pesaro, passa attraverso Fano, la Variante di Ancona e poi Porto d’Ascoli, fino a giungere al confine con l’Abruzzo.
La Strada Statale Adriatica prosegue fino a Pescara, dove per un tratto è denominata Strada Statale 714 “Tangenziale di Pescara”, per poi chiamarsi di nuovo SS16 verso Vasto e il confine con il Molise. Dopo il passaggio da Termoli il tracciato prosegue fino in Puglia, con alcune interruzioni a Foggia, Brindisi e Lecce, per poi concludersi dall’innesto con la strada statale 694, a Sud di Lecce, fino a Otranto.
Will_ita-numbeo - Affitto medio in percentuale all'affitto
Milano è prima in Italia per il costo degli affitti. Se parametrato allo stipendio risulta tra i primi posti anche in Europa. Vediamo la classifica delle città del Vecchio Continente.
MILANO e ROMA al TOP in EUROPA: le città dove l’AFFITTO è più CARO in base allo STIPENDIO
# Tra le città europee con il più alto costo dell’affitto, in proporzione alla stipendio, ci sono Milano e Roma
Milano e Roma
Italia al vertice in Europa per il prezzo degli affitti in base al reddito. Almeno nelle grandi città. Se in Italia Milano distacca tutte le altre città per quanto il riguarda il costo degli affitti, in Europa viene preceduta dalla capitale nella poco edificante classifica delle città dove l’affitto pesa maggiormente sullo stipendio, ma si posiziona comunque ai primi posti. Nella grafica rappresentata da Will_ita, su dati forniti da Numbeo, è stato utilizzato il peso in percentuale dell’affitto di un monolocale di 38 mq fuori dal centro rispetto allo stipendio percepito dai residenti per stabilire la graduatoria delle città.
# Roma al secondo posto, Milano al terzo con Londra. Ci supera solo Lisbona
Credits will_ita-numbeo – Affitto medio in percentuale all’affitto
Al primo posto della classifica troviamo Lisbona dove una locazione di 747 euro incide sul 69% della retribuzione. Alle sue spalle si trova Roma con il 49%, qui un monolocale costa in media 697 euro al mese, divorandosi così metà dello stipendio. Al terzo gradino del podio a pari merito ci sono appaiate Londra e Milano con il 48%. Nel capoluogo lombardo un monolocale di 38 mq fuori dal centro viene circa 814 euro di media. La top 5 è chiusa da Barcellona con il 43%.
Scopriamo cosa vedere lungo i Navigli a Milano, cosa fare di giorno e di sera e perché è una delle zone più amate della città.
Cosa VEDERE lungo i NAVIGLI a Milano?
Andrea Cherchi – Navigli al tramonto
La zona dei Navigli, con il Naviglio Grande e Pavese e la Darsena, è una delle più frequentate dai turisti e milanesi di giorno per rilassanti passeggiate e di sera per il divertimento con decine di locali per fare aperitivo o cenare. L’area si estende dalla Darsena fino all’incrocio con via Valenza dall’Alzaia del Naviglio Grande e fino all’incrocio via Darwin lungo il Naviglio Pavese.
# Le attrazioni principali da vedere
@sara_gypsy_soul IG – Darsena by night
Le attrazioni principali da vedere lungo e attorno ai Navigli:
la Darsena, l’antico porto rinnovato qualche anno fa con un nuovo mercato rionale, bar e ristoranti affacciati sull’acqua;
in direzione del Naviglio Grande, la prima meta da vedere è il Cortile degli Artisti. Si trova al civico 4 dell’Alzaia Naviglio Grande ed è una corte di un’antica casa a ringhiera dove si possono ammirare e comprare quadri e manufatti realizzati da artigiani milanesi, fotografie d’epoche e altre opere esposte all’aperto;
il Vicolo dei Lavandai si trova poco più avanti. Fino agli inizi del ‘900 lo storico lavatoio era utilizzato per lavare i panni e ancora oggi conserva il fascino di un tempo;
le suggestive case colorate che si affacciano sui canali, soprattutto il Naviglio Grande;
il Mercatone dell’Antiquariato che si tiene lungo l’Alzaia del Naviglio Grande ogni ultima domenica del mese dove trovare vestiti vintage e oggetti d’antiquariato;
infine la deliziosa Chiesa di San Cristoforo che si può ammirare anche mentre si naviga a bordo dei battelli che vanno dal Naviglio Grande alla Darsena.
Milano Dateo sulla mappa un neo: Calcutta le ha intitolato perfino una canzone. Fermata del passante che incrocia la nuova M4. Apparentemente fuori dai giri principali, la fermata presenta diversi motivi di interesse.
FERMATA DEL GIORNO: 7 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di MILANO DATEO
# Le atmosfere brasiliane del Vinthiages Café
https://area.events/item/vinthiages-cafe/
Locale in via Mameli 8 che prende il nome dall’unione dei due titolari: Vincenzo e Thiago. Uniti dall’amore per il Brasile, i proprietari hanno creato questo accogliente cocktail bar in cui vivere una vera e propria drink experience.
# La fontana di Pinocchio
Credits: zero.eu Pinocchio della Madonnina
Nei giardini in Corso Indipendenza si trova questa statua in bronzo raffigurante Pinocchio, il famoso burattino. Realizzata negli anni ’50 da Attilio Fagioli, l’opera raffigura un Pinocchio ormai bambino che osserva il proprio corpo da burattino. Non mancano anche due altri personaggi importanti della storia: il gatto e la volpe.
# Putea, Sfizioteca Salentina
IG @putea_milano
In Corso Indipendenza 12 è possibile scoprire e gustare i veri sapori del Salento e della Puglia. Con un dehor esterno che si aggiunge alla possibilità di consumare all’interno questa “sfizioteca salentina” propone delle originalissime “salento pokè” e le famose pucce, sia in versione leccese sia gourmet.
# WOW, Museo del Fumetto
In Viale Campania 12 si trova il Museo dedicato al Fumetto, all’illustrazione e all’immagine animata, considerate “arti minori” in quanto spesso non ricevono l’attenzione che meritano. Aperto al pubblico nel pomeriggio, durante il mattino apre le porte alle scuole per attività didattiche e laboratori.
Il calendario delle numerose attività e mostre che il Museo propone sono consultabili sul sito ufficiale.
# Nonna Maria, Osteria Romana
https://zero.eu/
La capitale italiana in un piatto servito in questa osteria in via Macedonio Melloni 9. Porzioni abbondanti e sapori romani sono le chiavi della cucina dell’osteria di Nonna Maria, caratterizzato da un arredamento rustico e accogliente.
# Rifugio Antiaereo 56
https://www.unsardoingiro.it/
A distanza di decenni esiste ancora oggi uno dei rifugi che proteggevano i civili durante i bombardamenti aerei durante le Seconda Guerra Mondiale. Nei sotterranei della scuola primaria Giacomo Leopardi, viale Bodio, è possibile visitare il rifugio, dotato di pannelli illustrativi che arricchiscono ulteriormente l’esperienza.
# Mezè, l’autentica cucina libanese a Milano
La tradizionale cucina libanese prevede tanti piccoli assaggi accompagnati dal Kebhez, il tipico pane sottilissimo cotto sul Saj, che viene portato direttamente al tavolo. Questo ristorante segue un itinerario culinario, che passa dalla città di Akkar, Beirut e Tiro, attraversando da Nord a Sud l’intero paese.