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🛑 4 dicembre. DIMEZZATI i decessi in Lombardia nelle ultime 24 ore. RISALE il tasso di positività nazionale. Rt inferiore a 1

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Andamento casi covid in Europa

La notizia della giornata è la dichiarazione di Fontana: «Lombardia in zona gialla dall’11 dicembre». Se i dati dovessero confermare il trend in corso, da venerdì prossimo in Lombardia potrebbero riaprire bar e ristoranti e si potrebbe tornare a muoversi al di fuori del proprio comune. 

Oggi i dati tornano a migliorare nel complesso anche se bisogna dire che il triste primato dei 993 decessi di ieri pare viziato nel conteggio da quasi centocinquanta morti in più aggiunti dalla Lombardia che si riferivano a decessi avvenuti la settimana precedente. Peggiora invece il tasso di positività nazionale. Italia sempre prima per decessi in Europa. Ma vediamo i dati. 

🛑 4 dicembre. DIMEZZATI i decessi in Lombardia nelle ultime 24 ore. RISALE il tasso di positività nazionale. Rt inferiore a 1

#1 MORTI IN LOMBARDIA DIMEZZATI IN 24 ORE: in calo anche in Italia 

I morti in Lombardia tornano a diminuire. Dai 347 di ieri, numero più alto nella seconda ondata, oggi i morti ini regione sono stati 147. Il picco massimo nella prima ondata il 21 marzo era stato di 546 morti.
Dopo il record di ieri, calano i decessi anche in Italia: dai 993 morti di ieri agli 814 di oggi. 

#2 PROSEGUE IL CALO DEI RICOVERI: -14 in terapia intensiva in Lombardia, -233 i ricoveri in altri reparti. Oltre 25.000 persone guarite dal Covid in Italia nelle 24 ore

Per l’undicesimo giorno negli ultimi dodici calano i ricoveri in Lombardia: dai -19 di ieri ai -14 di oggi, per un totale di 822 ancora ricoverati. 

Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione scende al 53%. Scendono di 233 i ricoverati non in terapia intensiva (ieri -197). 
Andamento simile anche in Italia sul fronte dei ricoveri: per l’ottavo giorno negli ultimi nove scendono i ricoverati: -572 quelli non gravi (ieri -682), mentre diminuiscono di 30 quelli in terapia intensiva (ieri erano stati -19).  

Crescono i guariti: +6.015 in Lombardia (quasi il doppio di ieri) e +25.576 in Italia (oltre 2.000 più di ieri). Gli attuali positivi in Italia sono 757.702, oltre 2.000 in meno di ieri. 

#3 CRESCONO I CONTAGI IN LOMBARDIA (con tamponi in crescita) E IN ITALIA (con tamponi in calo) 

Cresce il numero di nuovi contagi in Lombardia: dai +9.221 di venerdì scorso, ieri erano stati +3.751, oggi sono +4.533. 
Crescono ancora i contagi in Italia: dai +16.377 di lunedì e i +23.225 di ieri, oggi sono +24.099. 
Calano però i tamponi in Italia: dai 226.729 di ieri ai 212.741 di oggi. Mentre in Lombardia i tamponi sono aumentati: dai 36.271 di ieri ai 42.276 di oggi.

#4 TASSO DI POSITIVITA’ IN ITALIA SOPRA IL 10%: Rt inferiore a 1

Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia sale dal 10,3% di ieri al 10,7% di oggi, al di sotto della media nazionale. 
In Italia risale sopra quota 10%, per la crescita dei contagi con tamponi in calo: oggi è all’11,3%.  

Perché l’epidemia sia sotto controllo bisogna scendere a un tasso di positività inferiore al 10% e avere un Rt nazionale sotto all’1%.

L’Rt nazionale scende da 1,08 a 0,91 (periodo 11-24 novembre). La Lombardia cala a 0,93, il dato più basso è della Liguria (0,68).

Fonte dati: Protezione Civile

#5 ITALIA ANCORA SECONDA NEL MONDO E PRIMA IN EUROPA PER MORTI NELLE ULTIME 24 ORE

Al momento in cui scriviamo l’Italia si mantiene al secondo posto nel mondo, dietro gli Usa che anche ieri hanno superato i 2.000 decessi. Mentre l’Italia si conferma ormai da tempo sempre prima in Europa per morti totali e per morti nelle ultime 24 ore. Nel numero dei decessi giornalieri l’Italia è seguita da Russia (+569), Polonia (+531), UK (+504), Francia (+324), Spagna (+254), Romania (+176) e Germania (+166). In coda, tra i principali paesi, si conferma la Svezia con +20.
 
Decessi in UE per 100.000 abitanti/settimana (principali paesi): ITALIA TERZA, SVEZIA ULTIMA
Polonia: 8.9, Rep. Ceca: 8.7, Italia: 8,4, Belgio: 7,95, Austria: 7,8
Romania: 5,85, Portogallo: 5, Francia: 5,4, Regno Unito: 4,75
Spagna: 4,05, Paesi Bassi: 2,4, Germania: 2,4, Svezia: 1,65
 
(fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento 2/12/2020)
 

Continua la lettura con: Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

 MILANO CITTA’ STATO

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La CITTÀ IDEALE del FUTURO è già in costruzione: un “paradiso” per ogni forma di vita

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credit: Terminus Group

E’ già in costruzione la città ideale del futuro: “AI City” è il suo nome. Vediamo dove la stanno costruendo e quali caratteristiche avrà.

La CITTÀ IDEALE del FUTURO è già in costruzione: un “paradiso” per ogni forma di vita

Fonti: Elle Decor e Infobuildenergia

L’uomo si interroga de sempre sul futuro delle città e su come potrebbe essere una città perfetta. Il primo a pensare ad una città ideale fu Platone ma il termine “utopia” fu ideato solo nel 500 da Thomas More. Da quel momento si sono susseguiti una serie di filosofi e architetti che hanno tentato di ideare una città utopica anche per muovere critiche nei confronti della realtà a loro contemporanea. Si è arrivati così progetto di “Al City”, una città ideale già in costruzione.

# AI City, la città ideale del futuro, è un grande “smartphone”

credit: infobuildingenergia.it

Ancora la città perfetta non è stata trovata ma Bjarke Ingels, fondatore dello studio BIG, e Victor Ai, fondatore e CEO di Terminus Group stanno presentando proprio in questi giorni il progetto per la città intelligente che intende essere la città ideale del futuro. I due ideatori hanno deciso di presentare il progetto al Web Summit 2020, che si svolge dal 2 al 4 dicembre ed è definito il “conclave dei sommi sacerdoti della tecnologia”. Dove sorgerà questo futuristico progetto? Ovviamente in Cina, a Chongqing, la città più popolata al mondo.

BIG Unveils AI CITY for Terminus Group in Chongqing, China from BIG on Vimeo.

In realtà la città per quanto futuristica ha già iniziato ad essere una realtà concreta, infatti i lavori per AI City sono iniziati lo scorso aprile, e darà vita ad un paradiso non solo per gli umani ma anche per tutte le altre forme di vita: quella vegetale, animale e persino la vita artificiale. Non si può non notare la definizione che ne danno i due progettisti “It’s a big smartphone”, che richiama volutamente la realtà che ci aspetta negli anni a venire; Entro il 2025 oltre 75miliardi di dispositivi avranno l’accesso a Internet e l’interconnessione dovrà essere messa al centro di ogni ambito socio-culturale.

# Non solo digitalità: vi sarà simbiosi tra uomo, natura e tecnologia

credit: Terminus Group

Nonostante la città sia stata progettata per essere dotata di intelligenza artificiale, un aspetto centrale anche nella sua architettura è la “coesistenza ecologica tra uomo, natura, clima e tecnologia”. Gli edifici dalle coperture incurvate richiamano il profilo di una montagna e vi sono cortili interni con gli uffici e i servizi pubblici ma senza una barriera fisica tra natura, edifici e intelligenza artificiale.

credit: Terminus Group

Giardini e alberi monumentali spuntano qua e là in spazi alcuni coperti e altri scoperti ma la ciliegina sulla torta è proprio un grande giardino pensile coperto che può sembrare un semplice giardino ma al tramonto si trasforma nel più grande display digitale della Cina.

Ci sarà un grande parco tecnologico in cui si svolgeranno eventi sportivi, mostre d’arte e fiere di prodotto. Il prezzo ecologico di tutto ciò sarebbe elevatissimo se non si fossero studiate delle soluzioni alternative efficienti. La mobilità all’interno di AI City sarà del tutto sostenibile e intelligente, con e-bike e veicoli robotici, senza il bisogno di targhe alterne e ZTL.

# Una città tecnologica ma a misura d’uomo

credit: Terminus Group

Adesso potreste pensare che la città ideale del futuro sarà fredda, impersonale e governata da robot che lentamente prenderanno il nostro posto. E invece no. La tecnologia sarà solo a misura d’uomo e l’architetto afferma che “le porte della città si aprono automaticamente perché sanno chi sei, l’ospitalità è fatta di macchine, ma è molto accogliente”.

credit: Terminus Group

Sarà anche un tentativo di ricostruire quei rapporti sociali necessari per l’uomo che nelle grandi metropoli spesso si perdono e permangono solo nelle piccole cittadine: la città sarà “come un villaggio dove tutti si conoscono e si salutano”. Per tale scopo non mancheranno caffè e piccoli mercati, per permettere alle persone di creare dei luoghi di ritrovo e di socialità.

Fonti: Elle Decor e Infobuildenergia

Continua la lettura con: La CITTÀ INCANTATA di Akon: dall’Africa a MILANO?

ROSITA GIULIANO

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Le DEFINIZIONI date a Milano: la TOP 10 più BELLA di sempre

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Credit: @AndreaCherchi

Milano, nel corso della sua lunga storia, è stata chiamata con diversi appellativi e descritta per le sue bellezze e la sua posizione. Quali sono le definizioni migliori che le siano mai state date? Abbiamo fatto una ricerca delle migliori, sia famose che scovate sui social. Ecco la nostra top 10.

Le DEFINIZIONI date a Milano: la TOP 10 più BELLA di sempre

#10 Milan l’è on gran Milan

Alfredo Bracchi nella canzone “oh mia bela madunina” ci diceva: “Tutt el mond a l’è paes e semm d’accord ma Milan l’è on gran Milan” (tutto il mondo è paese e siamo d’accordo ma Milano è la grande Milano!)

#9 Nasconde le sue bellezze

“Milano, le sue bellezze invece di metterle a portata d’occhi e d’ammirazione, te le nasconde, costringendoti ad andarle a scoprire” (Giovanni Titta Rosa)

#8 Antica e moderno, cielo e acqua

“Milan, la grande Milano con palazzi medievali, chiese antiche, abbazie, musei, ville nobiliari ma anche la Milano con edifici costruiti con modernissimo design ed architetture. Con gli occhi al cielo per le guglie del Duomo e la Madonnina più alta di tutte ma anche lo scorrere lento delle acque dei navigli. (@DianaCocco)

#7 Il senso di timore della prima volta

“Non è facile descrivere Milano soprattutto arrivando per la prima volta, hai quasi un senso di timore per la grande città dalla vita frenetica. Ma è sufficiente un giorno per abituartici, ammirarla ed appassionarti ad essa. Milano è sicuramente un grosso punto di riferimento, a livello europeo, per la cultura, l’arte, la moda, il design a tanto altro” (@piru24)

#6 Una città che dà tanto ma chiede tanto

“Milano è una città che dà tanto ma chiede tanto. Chi viene da fuori va via con il mal di testa, è come una giostra veloce, ma se ci sali è molto bello” (Enrico Bertolino)

#5 La città più divertente del mondo

“La città più divertente del mondo è Milano” (Angie Everhart)

#4 Una grande Babilonia dentro l’aroma collettivo del risotto giallo

“Milano è una grande babilonia vitale di palazzoni luccicanti, di magazzini, di ragazze d’ufficio, di agenti di borsa, di ragionieri, di caffè, di ristoranti, di sartorie, dentro l’aroma collettivo del risotto giallo” (Guido Piovene)

#3 C’è bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni

“Sì, Milano è proprio bella, amico mio, e credimi che qualche volta c’è proprio bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni, e restare al lavoro” (Giovanni Verga)

#2 Roma è un pianeta, Milano è una stella

“Roma è un grande pianeta. Milano è una stella. La più grande” (Andrea Fiorgentili)

#1 Milano è in quello che fa

“Milano, quel che non dice lo ritrovi in quello che fa” (Tom Gore)

Continua la lettura con: Le 10 PAROLE che fanno più RIDERE del milanese

ANDRA STEFANIA GATU

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Una RIVOLUZIONE nella Città Metropolitana: il PROGETTO SICUREZZA

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Credits: progettosicurezzamilanometropolitana.it

Sarà uno dei più grandi progetti integrati di Smart City d’Europa per la tutela dell’ambiente e la riduzione degli incidenti, a tutela di pedoni e ciclisti. Intelligenza artificiale e “Iot” insieme per aumentare la sicurezza della comunità.

Una RIVOLUZIONE nella Città Metropolitana: il PROGETTO SICUREZZA

# Gli obiettivi principali del piano: tutela del territorio, cura dell’ambiente e lotta all’abbandono dei rifiuti

La Città Metropolitana di Milano ha presentato il “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana”, un piano pluriennale di interventi e attività affidato a un raggruppamento di imprese del settore, Safety21 SpA -Municipia SpA, in seguito ad un bando di gara europeo. Sarà uno dei più grandi progetti integrati di Smart City d’Europa per la tutela dell’ambiente e la riduzione degli incidenti, a tutela di pedoni e ciclisti.

Il “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana” prevede tra gli obiettivi principali: la tutela del territorio, la cura dell’ambiente e il contrasto a reati come l’abbandono dei rifiuti che si verificano spesso nelle aree di sosta presenti nelle immediate vicinanze della rete stradale.

# 100 sistemi di videosorveglianza sulla rete stradale e 60 dispositivi per il monitoraggio del traffico. L’intelligenza artificiale collegata all’Iot sarà il fattore chiave del progetto

Credits: progettosicurezzamilanometropolitana.it

Il piano prevede l’installazione di innovativi sistemi di videosorveglianza delle piazzole di sosta. Sono previste circa 100 videocamere, sulla rete stradale della Città Metropolitana, in funzione 24h/7 con un sistema di “analisi intelligente della scena” che si attiva in presenza di movimenti sospetti che avvengono nell’area di sosta e registra eventuali infrazioni allertando direttamente la Polizia Locale e fornendo i video dell’abuso. 

Credits: progettosicurezzamilanometropolitana.it

Sempre in ottica di tutela dell’ambiente il progetto prevede l’installazione di un massimo di 60 dispositivi per il monitoraggio del traffico che forniranno dati e informazioni utili per elaborare analisi e pianificare interventi atti a migliorare la circolazione, decongestionare eventuali aree di traffico intenso e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria.

# La sicurezza dei pedoni l’altro macro obiettivo da raggiungere, grazie a un innovativo dispositivo di controllo dei passaggi pedonali: lampeggianti led ad elevata luminosità e telecamere con vista a 360 gradi

Credits: progettosicurezzamilanometropolitana.it

Un altro macro obiettivo del Progetto Sicurezza Milano Metropolitana è di intervenire con misure e soluzioni tecnologiche avanzate in grado di prevenire e ridurre il numero degli incidenti e di aumentare la sicurezza soprattutto dei pedoni. Nell’area metropolitana di Milano gli incidenti sono stati 13.607, i feriti 18.097 ed i morti 106. In merito ai pedoni,  gli incidenti rilevati sono stati 2.018.

Tra le azioni previste o già implementate: l’installazione di un innovativo dispositivo di controllo dei passaggi pedonali che prevede quattro lampeggianti LED ad elevata luminosità installati in prossimità delle strisce pedonali e due segnalatori più esterni, che si attivano solo in presenza del pedone, e allertano i veicoli in transito, risolvendo il problema della scarsa visibilità diurna e notturna.

Il sistema è dotato di una telecamera che registra un’area di 360°, archiviando in un “cloud” certificato, 24 ore su 24, tutto ciò che avviene nel territorio circostante l’attraversamento, garantendo il controllo della zona coperta e il recupero delle registrazioni video da parte della Polizia in caso di responsabilità in un incidente. Saranno 90 gli apparati che verranno montati: entro la fine dell’anno saranno 3, di cui 2 già installati ad oggi.

# Nell’ottica della sensibilizzazione al problema della sicurezza stradale 100.000 studenti seguiranno dei corsi formativi ad hoc, mentre per i cittadini è prevista una campagna di comunicazione 

Il “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana” sarà anche oggetto di un programma di formazione e sensibilizzazione alla buona guida rivolto alle nuove generazioni, con una serie di corsi didattici per bambini e ragazzi in età scolare: 156 Istituti scolastici con un coinvolgimento di oltre 110.000 studenti.

Per informare i cittadini verrà messa in campo una diffusa campagna di comunicazione “online”, finalizzata alla sensibilizzazione di tutti gli utenti della strada verso un comportamento più responsabile e più consapevole dei rischi.

Fonte: Città Metropolitana di Milano

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A Milano la GALLERIA DEL VENTO più grande d’Europa

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Twitter: GVPM Polimi

La galleria del Vento fu inventata da Gustave Eiffel. Pochi sanno che a Milano si trova un esemplare sofisticato, unico in Europa. Al suo interno avvengono i test che vedono come protagonisti ponti, edifici ma anche atletici olimpici. Ma come funziona esattamente? E dove si trova?

A Milano la GALLERIA DEL VENTO più grande d’Europa

# L’intuizione di Eiffel: soffiare il vento contro un oggetto fermo. Il Politecnico di Milano ospita la più grande d’Europa

Credits: vehiclecue.it

La prima galleria del vento dello storia fu realizzata nel 1912 da Gustave Eiffel, l’ideatore del famoso monumento parigini che porta il suo nome, la Tour Eiffel. La sua idea innovativa fu quella di provare l’inversione cinematica quindi di soffiare il vento contro un oggetto fermo e non viceversa.

Dal 2001, dopo circa dieci anni dalla sua ideazione, il Politecnico di Milano ospita la galleria del vento a strato limite più grande d’Europa. Furono proprio i ricercatori e i professori dell’università a progettare i 14 metri di larghezza per 4 di altezza con una camera a bassa turbolenza di circa 4×4 metri.

# La camera a strato limite e quella a bassa turbolenza. Sportivi olimpici come Viviani e Zanardi hanno testato le sue funzionalità

Twitter: GVPM Polimi

La galleria può essere vista come un laboratorio nel quale testare, tra le tante opzioni, veicoli e aerei, semplicemente utilizzando la camera a strato limite e una a bassa turbolenza. Ma cosa si intende per “camera a strato limite“?

Significa che riproduce in scala il vento naturale per soffiare contro un qualcosa che è fermo come, per esempio, un edificio. La camera a bassa turbolenza invece viene utilizzata per testare gli oggetti che si muovono in aria ferma, come elicotteri e treni ad alta velocità. Dalla galleria sono passati numerosi atleti italiani e non solo. Tra i tanti spiccano per i loro meriti sportivi, i campioni olimpici Elia Viviani e Alex Zanardi. 

# 14 ventilatori elettrici e un costo di funzionamento di oltre 300 mila euro l’anno

Credits: industriaitaliana.it

Per la realizzazione il Politecnico di Milano ha investito ingenti quantità di denaro, motivo per il quale tuttora gli investimenti dipendono totalmente dall’ateneo anche se direttamente finanziati da istituzioni o tramite collaborazioni con aziende private. Per il solo mantenimento tra costi di funzione e costi per il personale, vengono investiti annualmente la bellezza di 300 mila euro che rendono possibile il funzionamento della struttura dotata di 14 ventilatori elettrici con una potenza di due megawatt.

La velocità raggiunta all’interno della camera a strato limite è di 15 metri al secondo, a differenza di quella a bassa turbolenza che raggiunge i 55 metri al secondo, oltre i 200km/h. 

# I 4 settori trattati 

Credits: windtunnel.polimi.it

Sono quattro i settori in cui vengono testate le funzionalità della Galleria e sono: l’ingegneria civile, il settore collegato agli aeromobili e agli elicotteri, il progetto per la riduzione delle emissioni nel trasporto aereo “Clean Sky” di Horizon 2020 e per finire il settore legato alla wind energy portato avanti soprattutto grazie ai sistemi di finanziamento istituzionali della Comunità europea. Tempi più ristretti, circa 1/3 dell’anno, vengono impegnati nell’ambito sportivo, attività senza alcun dubbio più divertente rispetto alle precedenti.

# Juventus Stadium, City Life e Bosco verticale sotto la lente d’ingrandimento della Galleria 

Credits: juventus.com

In passato le potenzialità della galleria sono state sfruttate per testare la distribuzione della pressione sul mantello esterno di edifici come lo Juventus Stadium di Torino o quelli di City Life a Milano, dando agli ingegneri i carichi che servono per dimensionare la facciata. I test che hanno portato a un dimensionamento corretto traducibile in risparmi economici.

Un altro progetto testato è quello che vede come protagonista il “Bosco verticale”, dove l’obiettivo era quella di evitare che gli alberi, che tanto contraddistinguono l’opera di Stefano Boeri, potessero volare. Il costo dei test per palazzi o stadi si aggira intorno ai 50 mila euro, diversamente per un ponte di grande luce che può arrivare fino ai 150 mila euro.

# Il ponte sullo stretto di Messina aveva il via libera alla costruzione

Credits: ideegreen.it

Uno dei progetti posti sotto osservazione dalla Galleria è quello inerente al ponte sullo stretto di Messina dove, nel 2004 e nel 2010, si è giunti alla conclusione che il vento non avrebbe impossibilitato la realizzazione del ponte sullo stretto. I test riguardanti i ponti sono i più delicati perchè sbagliando potremmo trovarci davanti a brutte situazioni. Per questo motivo tutti i progetti passano attraverso più valutazioni indipendenti.

Fonte: Corriere.it 

Continua la lettura con Le 5 COSTRUZIONI più FUTURISTE di Milano

MARCO ABATE

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LE 7 COSE STORTE che vorrei RADDRIZZARE ai tempi del covid

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Credit: Andrea Cherchi (c)

Chissà quante cose storte state vedendo anche voi in questa nuova realtà di vita, fra un lockdown e l’altro, messi all’angolo da provvedimenti insperati o disperati.
Qualcuno guarisce e qualcuno muore. C’è chi si salva e chi soccombe, non parlo solo di salute fisica. Mi piacerebbe poter vedere modificare piccole grandi cose, che proprio non mi vanno giù e voi ne avrete altre, ma chissà che qualcuna delle mie la troviate condivisibile.

LE 7 COSE STORTE che vorrei RADDRIZZARE ai tempi del covid

#1 Riconoscere agli infermieri e al personale medico uno stipendio più alto

@alessandra.pist
L’avevano promesso, non lo stanno facendo.

#2 Riconoscere alle aziende un ristoro pari alla copertura dei costi fissi

Vengono chiuse centinaia di professioni senza neppure provare a limitare i danni. Imprese che hanno costi fissi da 30 mila euro al mese, si vedono recapitare 1000 euro.
Questo equivale a strappare la maschera dell’ossigeno dalla faccia della gente, ma certo in modo meno visibile.

#3 Vietare di trasformare gli spazi televisivi in volgari talk show in cui il clima del terrore la fa da padrone 

Ci deve essere un limite al massacro mediatico. Per questo e altre tematiche, certo. Si fa a gara a chi urla il maggior numero di morti, peggio del mercato del pesce.

#4 Non impedire ma invitare i cittadini a visitare i musei proprio nei momenti di lockdown

@pinacotecabrera
Nessun museo italiano è mai stato congestionato di visitatori (purtroppo). Basterebbe creare un numero verde per prenotare le entrate e far respirare alle persone un’ora d’aria di cultura e bellezza. Mai come adesso la nostra mente necessita di evasione e di riflessione.

#5 Far incontrare i ragazzi delle scuole anche un’ora a settimana, in uno spazio aperto, con la supervisione di un professore

@csm_treviso
Sarebbe modo di guardarsi meglio occhi, di percepire il loro contesto sociale,  di sentirsi uniti in questo drammatico momento che sta facendo danni abnormi anche alla loro generazione. Trattati come pacchetti senza voce e certo senza capacità di voto, per ora.

#6 Lavorare ad un piano serio di supporto psicologica che le istituzioni dovrebbero garantire gratuitamente a tutti coloro che usciranno con le ossa rotte da questi lockdown

Il tempo sta consumando i conti in banca e la psiche della gente. L’ossigeno manca ben oltre i polmoni, ormai.

#7 Prendere a campione cento cittadini alla volta, in ogni comune di Italia, e chiedere loro quali siano le vere criticità, le vere esigenze, le reali priorità della vita

Sarebbe poi interessante mettere insieme le informazioni per creare la priorità dei decreti ma forse questo ultimo punto, più che avere il sapore di un desiderio, è pura utopia.
 

Continua la lettura con: “POI VORREI”: i 5 più bei desideri per il “dopo”

PAOLA MERZAGHI
 

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BLOOM: la nuova FRONTIERA VISIONARIA di Milano

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Credits: Urbanfile

Si ispira alle proprietà e alle caratteristiche di una pianta di cactus, fungerà anche da collegamento tra UpTown e MIND e sarà un valore aggiunto per l’intero quadrante nord ovest di Milano. Al suo interno anche una fattoria urbana. L’inaugurazione è prevista nel 2022, scopriamo come sarà.

BLOOM: la nuova FRONTIERA VISIONARIA di Milano

# Merlata Bloom si ispira alle proprietà e alle caratteristiche di una pianta di cactus

Credits: Urbanfile
Credits: Urbanfile

Il nuovo complesso commerciale Merlata Bloom, tradotto fioritura della Merlata, avrà una forma che si ispira alle proprietà e alle caratteristiche di una pianta di cactus: in particolare alle sue capacità termoregolatrici e di resistenza agli agenti atmosferici, come l’esposizione diretta al sole, l’umidità e la ventilazione.

Il richiamo della natura ha ispirato il design e la scelta degli ambienti, e questo è chiaramente riconoscibile dai lampioni, dall’uso diffuso del legno, dai pavimenti e dalle sedute. Le fioriere sono espressione della ricerca di un forte legame con l’ambiente. Progettato anche per consentire alle radici degli alberi di crescere in profondità nel terreno sottostante garantendone bellezza e vita.

# I numeri del progetto: 70.000 mq di superficie complessiva, oltre 150 negozi, 40 ristoranti. Ci sarà anche un cinema multisale e una fattoria urbana

Credits: Urbanfile – Planimetria di “Merlata Bloom”

Il nuovo centro commerciale si estenderà su una superficie di circa 70.000 mq, avrà oltre 150 negozi, una food court con 40 ristoranti e un mercato del fresco, un cinema multisala, oltre 10.000 mq di intrattenimento e cultura e 20.000 mq di fattoria urbana.

# Farà anche da barriera sonora per le residenze nel nuovo quartiere residenziale “Uptown”. Inaugurazione prevista nel 2022

Credits: Urbanfile – Il contesto urbanistico di riferimento del progetto

Il centro commerciale servirà il quartiere della Merlata e anche il quartiere in sviluppo di Mind, nell’area ex-Expo, fungendo anche da barriera sonora per l’area residenziale a ridosso dell’A4. I lavori sono partiti da diversi mesi, l’inaugurazione è prevista nel 2022.

# La Serra Bioclimatica “Winter Garden” garantirà un ambiente a temperatura controllata, caldo d’inverno e fresco d’estate, senza macchinari

Il sistema di serra solare passivo “Winter Garden” sarà la vera chicca di tutto il progetto. La Serra Bioclimatica infatti garantirà un comfort ottimale senza macchinari, grazie ad un ambiente a temperatura controllata, caldo d’inverno e fresco d’estate. L’edificio, caratterizzato da finestre a tutta altezza ad alta efficienza energetica, consentirà di risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2. 

Il progetto segue i più alti standard della nuova urbanistica in termini di utilizzo dei materiali e delle fonti energetiche: le ampie vetrate che filtrano la luce naturale, l’accurata selezione dei materiali e il design organico sono funzionali ad armonizzare gli edifici con la natura e il parco adiacente. Grazie a uno studio computazionale del territorio e del clima si è cercato di ottimizzare l’energia generata dall’esposizione solare e ridurre i fenomeni di stress climatico.

Estratto articolo: Urbanfile

Continua la lettura: I 7 QUARTIERI NASCENTI di Milano

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5 CIBI squisiti da provare a domicilio che FORSE NON CONOSCI

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A Milano a causa della pandemia per il covid-19 siamo tornati a una sorta di lockdown.
I ristoranti sono aperti solo per il delivery e per l’asporto. Ne consegue che il servizio di consegna a domicilio sia ormai l’unico modo (o quasi) per concedersi qualche vizio gastronomico, o per chi non cucina è proprio l’unico modo per organizzare il pasto.
Inoltre ordinando del cibo a domicilio non solo si aiuteranno i ristoratori che altrimenti non avrebbero guadagni, ma sarà anche un’ottima occasione per assaggiare delle cose nuove.

5 CIBI squisiti da provare a domicilio che FORSE NON CONOSCI

Un cibo NON vale l’altro, ci sono degli alimenti che si mantengono al meglio con la consegna a domicilio.
Abbiamo fatto una lista dei 5 cibi che si mantengono bene nonostante il trasporto e che non sono ancora molto conosciuti, quindi perfetti da consumare comodamente a casa.

#1 Pulled Pork

Straccetti di maiale lasciati cuocere per ore con aromi e salse. Un nome decisamente onomatopeico che lascia intendere quanto questo piatto sia gustoso e prelibato. Si tratta di una specialità nativa degli Stati Uniti, in particolare della Carolina del Nord.

#2 Pancit

Un piatto tipico filippino, molto simile ai noodles. In pratica sono degli spaghetti di riso saltati e conditi nei modi più svariati. Possono essere a base di carne o pesce, oppure in una versione del tutto vegetariana.

#3 Trapizzino

Sono delle piccole piramidi di impasto di pizza ripieni di tutto ciò che si desidera. Dalla parmigiana, alla salsiccia e tante altre varianti.

#4 Lobster Roll

Sono dei prelibati panini all’astice di origine americana. Il segreto sta nella cottura del crostaceo, che deve essere perfetta. Sono resi ancora più gustosi grazie all’utilizzo di uno speciale pane e dalle salsine di accompagnamento.

#5 Giappo/pugliese

Il sushi è indubbiamente uno dei piatti più amati negli ultimi anni. In questo caso si tratta di una cucina particolare: il connubio tra il piatto tipico giapponese con altre specialità. In questo caso l’ispirazione arriva dalla Puglia e dai suoi tradizionali sapori.

Speciale: Cucina Giappo/Pugliese con consegna a domicilio

Il ristorante Xiongdi di Milano propone la sua particolare cucina giappo/pugliese, fatta di sapori nuovi e innovativi. Una cucina che ha conquistato moltissimi clienti nei suoi 5 anni di attività.
L’inusuale cucina giappo/pugliese del ristorante Xiongdi nasce dalla curiosità e dalla voglia di ottenere un risultato sorprendente partendo da materie prime di per sé fantastiche, che unite e mescolate insieme creano una nuova arte, per ottenere qualcosa di unico tra tradizione e innovazione.
Il qualificato staff del ristorante ha studiato degli speciali menù con consegna a domicilio, per continuare a far conoscere tutti i suoi insoliti piatti. Immancabile il menù delivery: ALL YOU CAN EAT, la formula adottata anche presso il ristorante per permettere ad ogni commensale di provare tutti gli inconsueti piatti, oltre a quelli della tradizione.
La consegna a domicilio è sempre GRATUITA se effettuata entro i 3 chilometri dal ristorante che si trova in Via Schiapparelli al civico 21, all’angolo con Via Melchiorre Gioia.
Inoltre il premuroso staff è sempre molto attento a soddisfare le esigenze di ogni cliente, offrendo un accurato servizio di consigli telefonici personalizzati sulla base dei gusti e delle esigenze di ognuno.
Per qualsiasi dubbio o consiglio potrete contattare lo staff del ristorante Xiongdi di Milano, sia online sia telefonicamente, 24h su 24h (call center informazioni & prenotazioni: 02 84571125 ).

REDAZIONE

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🛑 3 dicembre. 993 MORTI in Italia. Mai stati così tanti. Tasso di POSITIVITÀ sceso sotto al 10%

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Paesi con più morti Covid in rapporto alla popolazione (selezione)

Giornata tremenda sul fronte dei decessi. Quasi mille in un giorno. Si è superato il drammatico record dei 969 decessi del 27 marzo. Migliori notizie sul fronte del tasso di positività che finalmente scende in Italia sotto la soglia del 10% e su quello dei ricoveri con un numero record di pazienti che hanno lasciato gli ospedali italiani. Italia sempre prima per morti giornalieri in un’Europa che sta vedendo calare la pressione dei contagi. 

🛑 3 dicembre. 993 MORTI in Italia. Mai stati così tanti. Tasso di POSITIVITÀ sceso sotto al 10%

#1 MORTI IN LOMBARDIA RADDOPPIATI IN 24 ORE: il numero più alto della seconda ondata. Record di sempre in Italia: quasi 1.000

I morti in Lombardia tornano a crescere. Dai 207 di giovedì e i 175 di ieri, oggi sono raddoppiati a 347. E’ il numero più alto nella seconda ondata. Il picco massimo nella prima ondata il 21 marzo era stato di 546 morti.
Rialzo record anche in Italia: martedì erano stati 785, ieri erano scesi a 684, oggi sfiorano i 1.000: +993 morti. Mai erano stati tanti da inizio epidemia: il record precedente era stato il 27 marzo con 969 decessi, per una buona parte in Lombardia. 

#2 PROSEGUE IL CALO DEI RICOVERI IN OSPEDALE: -19 in terapia intensiva in Lombardia, -197 i ricoveri in altri reparti. Quasi 700 persone hanno lasciato gli ospedali in Italia nelle 24 ore

Per il decimo giorno negli ultimi undici calano i ricoveri in Lombardia: dai -21 di ieri ai -19 di oggi, per un totale di 836 ancora ricoverati. 

Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione scende sotto al 55%. Scendono di 197 i ricoverati non in terapia intensiva (ieri -120). 
Andamento simile anche in Italia sul fronte dei ricoveri: per il settimo giorno negli ultimi otto scendono i ricoverati: -682 quelli non gravi (ieri -357), mentre diminuiscono di 19 quelli in terapia intensiva (ieri erano stati -47).  

Molto alti i guariti: +3.869 in Lombardia e +23.474 in Italia. Gli attuali positivi in Italia sono 759.982, oltre 2.000 in meno di ieri. 

#3 STABILI I CONTAGI IN LOMBARDIA: crescono in Italia (ma crescono anche i tamponi)

In linea con ieri il numero di nuovi contagi in Lombardia: dai +9.221 di venerdì scorso, ieri erano stati +3.425, oggi sono +3.751. 
Crescono i contagi anche in Italia: dai +16.377 di lunedì e i +20.709 di ieri, oggi sono +23.225. 
Crescono però anche i tamponi in Italia: dai 207.143 di ieri ai 226.729 di oggi. In Lombardia i tamponi sono stabili: dai 36.077 di ieri ai 36.271 di oggi.

#4 TASSO DI POSITIVITA’ IN ITALIA SCENDE SOTTO IL 10%: la quota  da “controllo dell’epidemia”. In Lombardia risale AL 10,3%

Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia risale sopra il 10%: dal 9,4% di ieri al 10,3% di oggi
In Italia scende sotto quota 10%: dal 10% di ieri al 9,1% di oggi.  

Perché l’epidemia sia sotto controllo bisogna scendere a un tasso di positività inferiore al 10% e avere un Rt nazionale sotto all’1%.

Fonte dati: Protezione Civile

#5 ITALIA ANCORA PRIMA PER MORTI IN EUROPA NELLE ULTIME 24 ORE. IN CALO I CONTAGI IN EUROPA

La curva dei contagi si muove verso il basso pure in Europa come indica l’OMS: «La scorsa settimana, per la terza consecutiva, il numero di nuovi contagi in Europa è diminuito, questa volta del 13%» — ha spiegato Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa. Europa che pesa il 40% circa di tutti i nuovi casi mondiali. 

Al momento in cui scriviamo l’Italia risale al secondo posto nel mondo, dietro gli Usa che ieri hanno superato i 2.000 decessi. Mentre si conferma ormai da tempo sempre più prima in Europa per morti totali e per morti nelle ultime 24 ore. Nel numero dei decessi giornalieri l’Italia è seguita da Polonia (+620), Russia (+554), UK (+414), Francia (+310), Spagna (+273), Romania (+211) e Germania (+200). In coda, tra i principali paesi, si conferma la Svezia con +26.
 
Decessi in UE per 100.000 abitanti/settimana (principali paesi): ITALIA TERZA, SVEZIA ULTIMA
Polonia: 8.9, Rep. Ceca: 8.7, Italia: 8,4, Belgio: 7,95, Austria: 7,8
Romania: 5,85, Portogallo: 5, Francia: 5,4, Regno Unito: 4,75
Spagna: 4,05, Paesi Bassi: 2,4, Germania: 2,4, Svezia: 1,65
 
(fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento 2/12/2020)
 

Continua la lettura con: Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

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Se non SORRIDI, non entri: un’IDEA per riportare il BUONUMORE a Milano?

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La deliziosa trovata di un negozio danese che ti apre le porte solo se fai un sorriso.

Se non SORRIDI, non entri: un’IDEA per riportare il BUONUMORE a Milano?

# “Se vuoi entrare sorridi”: in Danimarca un sorriso ti apre le porte

Scena 1. Cos’è quella faccia? Così non si entra

“Se vuoi entrare sorridi”. È questa la deliziosa trovata di un negozio di Copenaghen, dove le porta automatiche si aprono solo se sorridi, altrimenti si è costretti a rimanere fuori.

scena 2. Inutile che ci provi. Senza sorriso, non si entra

Sorridere fa bene alla salute, all’umore e alla psiche perché aiuta il nostro corpo a rilasciare endorfine, riducendo lo stress e aumentando la fiducia in noi stessi.

Scena 3. Dress Code
Scena 4. Smil her. sorridi

E sorridere, anche solo perché te lo chiede una telecamera, ti trasmette allegria.

Un’iniziativa che se replicata a Milano, anche con restrizioni imposte dal Covid  basterebbe abbassare un attimo la mascherina per regalare un po’ di buonumore, potrebbe farci diventare tutti un po’ più gentili e nella giusta disposizione per fare del bene.

Nonostante questi tempi bui, un motivo per sorridere si può sempre trovare. 

Scena 5. Ecco, così si entra

GUARDA IL VIDEO: Pagina “No Signal” Facebook

Continua la lettura con: Problemi psicologici per il Covid

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CASE a MILANO: come si stanno MUOVENDO i PREZZI, zona per zona

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Credit: Andrea Cherchi (c)

Anche Milano ha accusato il colpo Covid nel settore immobiliare. i Secondo una rilevazione dell’Ufficio studi di Gabetti nel primo semestre del 2020 in città sono calati i volumi transati. Rispetto ai primi mesi dell’anno quando il lockdown ha congelato i trasferimenti, in media per vendere una casa si impiegano 3 mesi e lo sconto medio è di circa l’8,7%. Ma vediamo come si stanno muovendo i prezzi. 

CASE a MILANO: come si stanno MUOVENDO i PREZZI, zona per zona

# I prezzi in centro e in semicentro: si allungano i tempi nel Quadrilatero, buon momento per la zona Palestro

Credits: guesthero.com

Restano stabili i prezzi nelle zone del Centro StoricoBrera e Magenta. Le quotazioni per immobili di pregio in Centro Storico vanno dai 6.300 – 7.400 euro al mq per l’usato ai 7.800 – 8.850 euro al mq per il nuovo/ristrutturato. In zona Magenta gli immobili di pregio nuovi/ristrutturati vanno dai 7.800 ai 9.350 euro al mq, mentre oscillano tra i 9.150 agli 11.200 euro al mq in zona Brera. Nel Quadrilatero (10.900 – 13.850 euro al mq per il nuovo/ristrutturato), si fatica spesso a trovare un punto d’incontro tra offerta e richiesta, fattore che contribuisce ad allungare i tempi di vendita dettati dalla ricerca di un accordo. La zona Palestro caratterizzata da un’offerta di immobili di pregio con quotazioni intorno ai 7.400 – 8.350 euro al mq per l’usato e ai 8.900 –10.400 euro al mq per il nuovo/ristrutturato è una delle più ambite.

# Zone semicentrali: Pagano in evidenza

tramonto navigli
tramonto navigli

Per chi ha un budget medio-alto i prezzi oscillano tra i 4000 euro al mq fino ad arrivare ai 6000 euro al mq. In zona XXII Marzo – Cadore, le quotazioni risultano essere stabili per soluzioni signorili in buono stato che oscillano tra i 4000 euro al mq e i 5000 euro al mq. Stabilità si può trovare anche nei quartieri di Lodi, Porta Romana, Navigli, Indipendenza, Sempione, Fiera e Pagano, quartieri che nonostante il Covid provano a tener testa alla pandemia. Stando a quanto affermato da Chiara Dellisanti, responsabile dell’agenzia Professionecasa di Milano Bocconi, l’attenzione di coloro che vogliono acquistare una nuova casa è volta verso immobili corredati da spazi esterni e che grazie alla classe energetica non facciano lievitare i consumi. Motivo che spinge ad acquistare casa in questo momento è il Suporbonus 110%, un vantaggio economico da non tralasciare. Uno dei quartieri con un appeal importante è Pagano che conferma le sue quotazioni per il signorile in buono stato intorno dai 6000 euro al mq fino ad arrivare al 6700 euro al mq per l’ottimo stato.

# Portello e Citylife, quotazioni in crescita per i bilocali

Credits: urbanfilemilano.blogspot.com

Si intravvede una piccola crescita nelle zone di Portello e Fiera. Marco Pirola della Grimaldi di Milano Fiera afferma che i bilocali sono i più richiesti, soprattutto da coppie o lavoratori mentre gli acquisti per investimenti sono diminuiti a causa della pandemia. Il budget per i bilocali va dai 250.000 euro fino ai 300.000 per le zone limitrofe a Citylife.

# Zone Isola e Garibaldi colpite dall’elevata classe energetica

Credits: jeyjoo.it

L’elevata classe energetica che caratterizza le due zone e che incide soprattutto sul valore degli immobili ha provato a mettere il bastone tra le ruote a Isola e Garibaldi ma le quotazioni hanno iniziato una, seppur molto moderata, fase ascendente. In zona Isola i prezzi oscillano dai 4350 ai 5500 euro al mq quadro mentre in Zona Garibaldi con circa 1000 euro in più al mq ci si può assicurare un appartamento signorile in ottimo stato.

# Buenos Aires – Loreto, alta variabilità nei prezzi al mq

ottavi mondiali
Foto aerea di corso Buenos Aires

Prezzi che si aggirano tra i 4000 euro al mq fino a sfiorare i 5000 euro al mq mostrano come la zona di Buenos Aires e Loreto le quotazioni risultano essere in crescita anche se è da sottolineare una forte variabilità a seconda delle offerte immobiliari come nel caso dell’usato in buono stato in zona Loreto che può raggiungere i 3350 euro al mq.

# I prezzi della periferia Milanese: buone occasioni a Certosa e Villapizzone

Credits: milanoweekend.it

Zona Certosa e Villapizzone hanno quotazioni più basse rispetto alle zone del semicentro. Le fasce si aggirano tra i 1300 e i 2100 euro al mq per l’usato in buono stato e tra i 1150 e i 1750 euro al mq  per le soluzioni da ristrutturare. Più alte le quotazioni in zona Farini che registrano quotazioni intorno ai 3200 euro al mq per il buono stato che salgono fino ai 3400 euro al mq per immobili signorili fino ad arrivare ai 3900 euro al mq per il signorile ottimo. Cifre tra i 2000 euro al mq e i 2500 euro al mq le troviamo nei quartieri di Niguarda, Affori, Viale Monza, Precotto, Gorla, Turro, Nolo mentre le zone di Città Studi e Corsico raggiungono cifre poco al di sopra dei 4000 euro al mq.

# La Periferia Sud è tra le più economiche. Si scommette sull’area Fondazione Prada – Scalo Romana

Credits: milanoallnews.it

Zona Barona, Famagosta, Lodi e Corvetto i prezzi si aggirano tra i 1500 e i 2000 euro al mq. Le zone limitrofe alla Fondazione Prada, Val di Sole e Morivione sono tra quelle più ambite per gli affari di compravendita, quindi per coloro che acquistano, investendo denaro, per rivenderle e trarre profitti.

# Periferia Ovest, in calo la zona Bande Nere. Occhio a San Siro: sarà la nuova CityLife?

Credits: cavourimmobiliare.it

Bande nere è uno dei quartieri che ha sofferto maggiormente la pandemia. Possiamo trovare quotazioni dai 2800 euro al mq per il medio usato in buono stato e i 3400 euro al mq per il signorile. Zona più economica è Lorenteggio dove si attestano prezzi che si aggirano tra i 1900 euro al mq fino ai 2500 euro al mq per le soluzioni medie. Per finire la Zona San Siro registra valori tra i 3400 per il civile in buono stato fino ai 4400 euro al mq per il signorile in ottimo stato. Alla luce delle novità su Stadio, nuove Terme e riqualificazioni, molti si chiedono se il quartiere sarà la nuova frontiera dell’immobiliare. 

Fonte: Repubblica.it

Continua la lettura con Quasi RADDOPPIATE le CASE IN AFFITTO a Milano. Ma i PREZZI non cambiano

MARCO ABATE

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Anche negli USA COVID presente almeno dal DICEMBRE 2019: le PROVE inconfutabili

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Credits: dagospia.com

Dopo ricerche in Spagna, Regno Unito, Brasile, Francia e Italia, anche negli USA si sono trovate le prove della presenza del Covid già alla fine del 2019. La conferma arriva dal “Center for Disease Control and Prevention”. Ecco i risultati dell’analisi sui campioni ematici.

Anche negli USA COVID presente almeno dal DICEMBRE 2019: le PROVE inconfutabili

# Dopo gli studi europei che hanno dimostrato presenza Covid già a settembre 2019, dagli Usa conferma della presenza a fine anno

Secondo lo studio della CDC americana gli anticorpi anti Covid erano presenti in campioni di sangue negli Stati Uniti già a dicembre del 2019, cioè oltre un mese prima che la Cina lanciasse l’allarme. Anche in Italia uno studio dell’Ircss aveva evidenziato che il Covid fosse in Italia in campioni di sangue già a settembre 2019 e ci sono ricerche con risultati simili anche in Spagna, Regno Unito, Brasile e Francia.

# La studio americano della CDC ha scoperto anticorpi in più di 100 campioni di sangue prelevati nell’ultimo mese del 2019

Lo studio americano della CDC, pubblicato lunedì, ha rivelato che 39 campioni di sangue presi tra il 13 e il 16 dicembre dello scorso anno in California, Oregon e Washington, sono risultati positivi agli anticorpi del Coronavirus: significa che le persone erano state infettate nelle settimane precedenti. Si tratta della prima traccia del virus sul suolo statunitense. A questi si aggiungono altri 67 campioni tra il 30 dicembre e il 17 gennaio che sono risultati positivi al Covid in Connecticut, Iowa, Massachusetts, Michigan, Rhode Island e Wisconsin. E di fronte a queste prove, le affermazioni che l’epidemia globale abbia avuto inizio da un mercato di Wuhan lo scorso inverno sembrano sempre più ridicole.

Così come questi risultati mostrano che il virus girasse già mesi prima lo scoppio dell’emergenza e pone seri interrogativi sull’efficacia delle restrizioni adottate in occidente a partire dal marzo 2020. 

Fonte: Dagospia

Continua la lettura con: 🛑 Il Covid già a Milano nell’estate 2019

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🛑 Nuovo DPCM sulle “vacanze” di NATALE: cosa succederà a MILANO e in Lombardia?

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credit: https://www.theitaliantimes.it/

I DPCM spuntano come funghi in quest’anno molto particolare. Ma cosa possiamo fare o no durante quest’ultimo mese del 2020 e a inizio 2021?

Nuovo DPCM sulle “vacanze” di NATALE: cosa succederà a MILANO e in Lombardia?

# DPCM con effetti per periodi più lunghi: fino a 50 giorni

@giuseppeconte

Nel nuovo documento, uscito ieri sera, si parla di una nuova concessione per il Presidente del Consiglio, che potrà firmare decreti che avranno effetto per più lungo tempo: dai 30 attuali potranno arrivare a 50 giorni. Questo cambiamento è stato fatto in vista di un decreto che possa riguardare il periodo da dicembre fino all’Epifania.

# Misure più rigide a prescindere dal colore: confini chiusi per tutte le regioni durante le feste

@_.lisolachenonce._

Resta confermata la situazione dell’Italia divisa a zone. Ma dal 21 dicembre fino al 6 gennaio non ci si potrà spostare al di fuori della propria regione o provincia autonoma. Sarà consentito uscire dai confini regionali solo per lavoro, salute e “situazioni di necessità”, oltre che per tornare nella propria residenza, domicilio o abitazione. Non sarà permesso spostarsi nelle seconde case fuori regione durante questo periodo.

# Dalle regioni “gialle” si può uscire dal 4 al 20 dicembre: dall’11 si potrebbe muoversi al di fuori della Lombardia

Chi vive nelle Regioni in fascia gialla potrà muoversi liberamente dal 4 al 20 dicembre, superando i confini regionali e andando in altre Regioni in fascia gialla. Se  la Lombardia tornerà gialla, come hanno anticipato i vertici del Pirellone, si potrà andare oltre i confini. Un passaggio che però non potrà avvenire prima dell’11 dicembre.

# Natale, Santo Stefano e Capodanno: chiusi nel proprio comune

In questi giorni di festa (25, 26 dicembre e primo gennaio) non solo non sarà permesso lo spostamento fra regioni ma nemmeno quello fra comuni, ovviamente salvo comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Sarà però consentito tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione come sempre. A Natale e Capodanno, dunque, tutti i milanesi che non si sono trasferiti fuori dalla regione prima del 21 dicembre o in altre località della Lombardia, resteranno in città.  

# Numero massimo di 10 persone in casa (da confermare)

Nel nuovo documento che uscirà entro sera è possibile che il governo chieda ai cittadini di non ospitare persone conviventi in questo periodo e imponga un massimo di 10 persone per casa, in modo da evitare assembramenti festivi.

# Scuola e sci dal 7 gennaio, quarantena di 10 giorni per chi torna dall’estero 

@sancarlo1988

Si sta ancora discutendo sul tema scuola e impianti sciistici: la decisione più probabile sarà riprendere la didattica in presenza per le superiori e riaprire gli impianti il 7 di gennaio. Sembra anche molto dura la linea su chi arriva dall’estero, che dovrà fare la quarantena. Chi torna da tutti i Paesi extra-UE deve fare la quarantena, a partire dal 4 dicembre e per l’intera durata del Dpcm. Per chi torna da uno dei 27 Paesi della Ue c’è l’obbligo dal 10 dicembre, prima di partire per l’Italia, di fare il tampone e presentarlo all’arrivo: se è negativo, si può entrare senza dover fare la quarantena. Il governo impone poi la quarantena di 10 giorni anche per tutti coloro che andranno all’estero a partire dal 21 dicembre e fino all’Epifania. Questo per scoraggiare le trasferte per andare a sciare dove è consentito, in particolare in Svizzera, Slovenia e l’Austria che, con decisione a sorpresa, ha deciso di aprire gli impianti ma di imporre una quarantena di 10 giorni a chi arriva dall’estero. 

FONTE: ANSA

Continua la lettura con: Non solo DPCM: Le 10 LEGGI più STRANE del mondo

ANDRA STEFANIA GATU

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A un’ora da Milano si può DORMIRE nella CAMERA appesa a un ALBERO

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credits: luganoregion.com

A meno di un’ora da Milano si può dormire appesi agli alberi. Inoltre sono tante le sorprese che la “Million Stars Tree Tent” ha da offrire ai propri turisti che dal primo momento saranno immersi nella natura ma con tutti i confort a loro disposizione.

A un’ora da Milano si può DORMIRE nella CAMERA appesa a un ALBERO

# Dormire in una camera appesa agli alberi? A 1 ora da Milano si può fare

Per amore, per puro divertimento, per romanticismo, per provare nuove emozioni o anche per starsene tranquilli in quarantena, a Carona, in Canton Ticino, si può dormire, anche in due, in una “camera” appesa nel bel mezzo del Parco San Grato.

# Un paesaggio da ammirare tra verde, monti e laghi

A poca distanza dall’ Hotel Villa Carona, una casa patriziale all’interno del borgo, è stata creata la “Million Stars Tree Tent” da dove, sotto alle stelle, si possono ammirare il Monte San Salvatore ed il sottostante lago Ceresio.

# Serve spirito di adattamento alla solitudine, ai rumori e fruscii del bosco

Dormire tra gli alberi, consentito solo se le condizioni metereologiche lo permettono, presuppone un certo spirito di adattamento alla solitudine, ai rumori e fruscii del bosco, ma d’altra parte consente di immergersi, giorno e notte in ambienti naturali ricchi di energia. Le passeggiate ed esplorazioni della natura sono innumerevoli. Non c’è tempo per annoiarsi.

# Un’avventura selvaggia, a due passi dal lusso dell’Hotel Villa Carona

Senza dimenticare che nei pressi della tenda ci sono i servizi igienici del Parco e a poca distanza il lusso dell’Hotel Villa Carona, con i seguenti servizi inclusi: una camera ove lasciare bagagli e usufruire del bagno, una piscina, la carta Ticino Ticket e il Ristorante la Sosta, ove pranzare o cenare e certamente gustare una prima colazione a buffet. Si ricorda che il Parco è un luogo assolutamente protetto dove non è possibile accendere fuochi e neanche fumare.

# Una nuova offerta da capogiro tra natura e confort

In questi momenti nei quali il mondo dell’ospitalità alberghiera ha dovuto inventarsi nuove tipologie di offerte, quella presentata dal Villa Carona rientra nella riscoperta della formula “staycation” , ma con un taglio decisamente unico, con un mix di natura e di confort che certamente sarà apprezzata dalla clientela anche nei mesi futuri.

 

Continua la lettura con Il TRENO del FOLIAGE: a un’ora da Milano uno dei 10 percorsi più belli del mondo

GIUSEPPE MARZAGALLI

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🛑 2 dicembre. Tasso di positività sotto il 10% in LOMBARDIA. Scendono contagi, ricoveri e decessi. Boom di GUARITI

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Tassi di incremento dei contagi (media mobile) in relazione alle misure di contenimento (Lombardia)

La notizia del giorno è l’approdo, dopo una lunga discesa, al 10% del tasso di positività in Italia, livello sotto cui la pandemia si considera sotto controllo. In Lombardia è addirittura inferiore. Tutti i dati sono incoraggianti, in particolare per la Lombardia. In Italia resta elevato il numero dei decessi, sempre i più alti in Europa. 

🛑 2 dicembre. Tasso di positività sotto il 10% in LOMBARDIA. Scendono contagi, ricoveri e decessi. Boom di GUARITI

#1 MORTI IN CALO: in Italia scendono sotto i 700, in Lombardia tornano sotto i 200

I morti in Lombardia tornano sotto quota duecento. Dai 207 di giovedì e i 248 di ieri, oggi sono stati 175. Il picco massimo nella prima ondata il 21 marzo era stato di 546 morti.
Scendono i morti anche in Italia: ieri erano stati 785, oggi scendono a 684.  

#2 PROSEGUE IL CALO DEI RICOVERI IN OSPEDALE: -21 in terapia intensiva in Lombardia, -120 i ricoveri in altri reparti. Quasi 40.000 guariti in un giorno in Italia

Per il nono giorno negli ultimi dieci calano i ricoveri in terapia intensiva in Lombardia: dai -30 di ieri ai -21 di oggi, per un totale di 855 ricoverati. 

Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione scende attorno al 55%. Scendono di 120 i ricoverati non in terapia intensiva (ieri -91). 
Andamento simile anche in Italia sul fronte dei ricoveri: per il sesto giorno negli ultimi sette scendono i ricoverati: -357 quelli non gravi (ieri -376), mentre diminuiscono di 47 quelli in terapia intensiva (ieri erano stati -81).  

Crescono i guariti: +5.487 in Lombardia e +38.740 in Italia (ieri erano stati +27.088). Gli attuali positivi in Italia sono 761.230, oltre 18.000 in meno di ieri. 

#3 CALANO I CONTAGI IN LOMBARDIA: tornano sopra i 20.000 in Italia (ma crescono anche i tamponi)

Torna a scendere il numero di nuovi contagi in Lombardia: dai +9.221 di venerdì scorso, ieri erano stati +4.048, oggi sono +3.425. 
Leggera crescita dei contagi invece in Italia: dai +16.377 di lunedì e i +19.350 di ieri, oggi sono +20.709. 
Crescono però i tamponi in Italia: dai 182.100 di ieri ai 207.143 di oggi. In Lombardia i tamponi crescono: dai 34.811 di ieri ai 36.077 di oggi.

#4 TASSO DI POSITIVITA’ IN ITALIA SCENDE AL 10%: la quota  da “controllo dell’epidemia”. In Lombardia è anche meno: 9,4%

Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia scende sotto al 10%: dall’11,6% di ieri al 9,4% di oggi, al di sotto della media nazionale. 
Scende in Italia: dal 10,6% di ieri al 10% di oggi.  

Perché l’epidemia sia sotto controllo bisogna scendere a un tasso di positività inferiore al 10% e avere un Rt nazionale sotto all’1%.

Fonte dati: Protezione Civile

#5 ITALIA ANCORA PRIMA PER MORTI IN EUROPA NELLE ULTIME 24 ORE

Al momento in cui scriviamo l’Italia scende al terzo posto nel mondo, dietro gli Usa e il Messico, mentre si conferma ormai da tempo ancora prima in Europa per morti totali e per morti nelle ultime 24 ore. Nel numero dei decessi giornalieri l’Italia è seguita da UK (+648), Polonia (+609), Russia (+589), Francia (+466), Spagna (+442) e Germania (+185). In coda, tra i principali paesi, si conferma la Svezia con +23.
 

Continua la lettura con: Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

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Non solo DPCM: Le 10 LEGGI più STRANE del mondo

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Occhio all'Iowa

Se parliamo di leggi, non possiamo non considerare ciò che disse Hobbes: “È il potere, non la verità, che crea le leggi“. Forse a qualcuno saranno venute in mente le parole del filosofo britannico a sentire alcune disposizioni bizzarre contenute nei vari DPCM. Ma è difficile dargli torto a guardare alcune leggi che sfiorano il ridicolo.

Ecco la nostra top 10 delle leggi più strane del mondo.

Non solo DPCM: Le 10 LEGGI più STRANE del mondo

#10 Vietato il divorzio (Filippine – Città del Vaticano)

Ebbene sì. Ci sono ancora dei paesi al mondo in cui il matrimonio è per sempre. Sono le Filippine oltre, ovvio, la Città del Vaticano. Comunque non possiamo ridere di loro: l’Italia introdusse il divorzio dopo che altri 110 paesi lo ebbero già fatto. E in Europa solo la Spagna di Franco ritardò più di noi. 

#9 Vietato masticare chewing-gum, pena multa di 1000 dollari (Singapore)

Una delle leggi più strane che sono più famose nel mondo. A Singapore se butti una cicca scatta la multa di 1.000 euro. Per avere strade più pulite forse non sarebbe così male introdurla anche da noi. 

#8 Legale sposare la cugina, ma solo se entrambi sono over 65enni (Utah, USA)

Chi non ha mai avuto una cotta per una sua cugina o un suo cugino alzi la mano? In ogni paese al mondo ci sono restrizioni tra consaguinei, ma quasi ovunque tra cugini ci si può sposare, a meno che non siano di primo grado. Un’eccezione è lo Utah: nessun matrimonio tra cugini. Ma con l’età il divieto si smussa: se si resiste oltre i 65 anni allora significa che è vero amore. 

#7 Illegale lasciarsi andare a flatulenze in luogo pubblico (Florida,USA)

Divieto di peto. Ma solo in luogo pubblico. Altrimenti gli abitanti della Florida sarebbero tutti in gattabuia. 

#6 Illegale portare un tavolo sul marciapiede (Gran Bretagna)

Chissà cosa deve essere successo in Inghilterra per spingere il legislatore a inserire il divieto di portare un tavolo sul marciapiede. Deve essere capitato qualcosa di molto bizzarro. 

#5 Illegale avere più di un vibratore in casa (Arizona, USA)

In Arizona bisogna fare molta attenzione a chi ti porti in casa. Soprattutto se hai più di un vibratore. In caso di scoperta occhio alla delazione. 

#4 Possibile picchiare la propria moglie una volta al mese. Oltre è illegale (Arkansas, USA)

Se non facesse ridere verrebbe da piangere. In Arkansas è consentito a ogni uomo di picchiare la propria moglie. Ma solo una volta al mese. 

#3 Vietato per una donna sposata farsi installare denti finti senza il permesso del marito (Vermont,USA)

Altra legge che sa di medioevo sempre negli Stati Uniti. Se una donna si sposa non ha più la libertà di farsi installare dei denti finti. 

#2 E’ vietato per un uomo con i baffi baciare una donna in pubblico (Iowa, USA)

Non sappiamo se sia una legge per scoraggiare i baci oppure i baffi. Però una donna deve fare attenzione alla rasatura del pretendente prima di cedere alla sua corte in luogo pubblico. 

#1 Vietato dimenticare il compleanno della propria consorte (Samoa)

Una legge sacrosanta. 

Continua la lettura con: le 10 metro più strane del mondo

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Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI in arrivo

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Progetto San Babila pedonale. Credits: Comune di Milano

Nel contesto dell’apertura della nuova fermata metropolitana della linea M4 San Babila che si interseca con la linea M1, verrà ampliata l’area pedonale dal Castello Sforzesco fino a San Babila estendendola in corso Europa, via Durini, fino a largo Augusto. Tutti i dettagli e i numeri del progetto, con masterplan e rendering.

Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI in arrivo

# I numeri del progetto: 70 nuovi alberi e 14.000 mq di nuove aree pedonali

Credits: Comune di Milano

L’obiettivo del “Piano Quartieri” del Comune di Milano è quello di ampliare l’area pedonale, nel contesto dell’apertura nel 2022 della nuova fermata metropolitana della linea M4 San Babila che si interseca con la linea M1, che dal Castello Sforzesco arriva appunto fino a Piazza San Babila prolungandola in corso Europa, via Durini, fino a largo Augusto. Altri punti chiave del progetto sono le aree per le bici, la piantumazione di alberi e la realizzazione di spazi per valorizzare le realtà commerciali e culturali del centro.

Credits: Comune di Milano  – I percorsi ciclabili previsti da progetto

A lavori conclusi infatti ci saranno 70 nuovi alberi, 14.000 mq di area pedonale aggiuntiva, una nuova pista ciclabile su Corso Europa e la nuova piazza in Largo Augusto. In questo modo anche quest’area centrale della città sarà raggiungibile esclusivamente con trasporto pubblico e taxi, oppure a piedi o in bicicletta.

# Le trasformazioni del centro città nel dettaglio: da Piazza San Babila a Largo Augusto

Saranno 5 le zone o vie che subiranno le maggiori trasformazioni all’interno del masterplan complessivo:

  • Piazza San Babila diventerà completamente pedonale e sarà avrà due fermate di metropolitana, ovvero quella delle nuova linea M4 e della M1
  • Corso Europa diventerà un viale alberato tutto ciclabile e pedonale pensato a senso unico di marcia nel tratto tra via Borgogna e il parcheggio di largo Corsia dei servi e tra via Cavallotti e largo Bersaglieri
  • largo Toscanini verrà trasformato in zona pedonale con panchine e alberi
  • via Verziere avrà un doppio filare alberato e sarà riservato ai pedoni
  • largo Augusto sarà pedonale e avrà una nuova pavimentazione in cubetti di granito, piante, sedute e verrà valorizzata con la collocazione della colonna del verziere nel punto dove sorse originariamente. 

Fonte: Milano Today

# La nuova viabilità per auto e taxi con l’introduzione di una nuova Ztl

Credits: Comune di Milano – Viabilità e taxi

Corso Europa mediante la creazione di una ZTL sarà reso accessibile solo al trasporto pubblico, ai taxi e ai mezzi del carico/scarico negli orari consentiti. Di conseguenza, in via Borgogna si ipotizza la manovra torna indietro riservata ai soli taxi e ai veicoli privati.

Continua la lettura con: M4: TERMINATI gli SCAVI delle gallerie per la futura linea metropolitana

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ARMANI e gli ALTRI: chi c’è a MILANO per i MILANESI

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credit: affaritaliani.it

Lo stilista milanese ha diffuso il suo messaggio di amore per la città di Milano: “Io ci sono per Milano, con i milanesi, con sentimento”. In questo momento così duro stanno fiorendo molte iniziative di milanesi e non che stanno venendo in soccorso della città. 

ARMANI e gli ALTRI: chi c’è a MILANO per i MILANESI

# Armani lancia alla sua città un messaggio di sostegno: “io ci sono per Milano”

Armani ha trovato un modo raffinato e di impatto per manifestare amore alla propria città: un messaggio appeso come un’affissione, in occasione proprio del periodo natalizio, in cui scrive “Io ci sono per Milano, con i milanesi, con sentimento”. Armani dimostra così il suo sostegno alla città anche in un periodo di difficoltà e crisi, lasciando che il suo messaggio positivo circoli, nel vero senso della parola, per la città: le affissioni sono ovunque tra schermi delle pensiline di tram, autobus e sulle pagine dei quotidiani.

Il messaggio di Armani è sicuramente quello che fa più scalpore. Per fortuna non è una voce nel deserto. 

# Dalla rubrica MILANO PER MILANO, ecco altre iniziative milanesi per i milanesi

credits: ediltecnico.it

Nella rubrica di Milano Città Stato, chiamata proprio Milano Per Milano, ci siamo occupati di raccogliere tutte le informazioni riguardo alle possibili soluzioni ai bisogni dei cittadini suddivisi per tematiche. Eccone alcune direttamente offerte dai milanesi per i milanesi:

  • ASSISTENZA PSICOLOGICA: Il municipio 3 ha aperto uno sportello online gratuito per il supporto psicologico e di mediazione familiare che è aperto alle altre zone. 
  • CORSI DI FORMAZIONE: AFOL METROPOLITANA offre corsi di formazione professionale che riguardano l’intero arco della vita delle persone, coprendo tutta la gamma della filiera formativa. Dopo l’emergenza Covid, tutti i lavoratori che sono momentaneamente sospesi dall’attività possono usufruire dei corsi Dote Unica Lavoro. AFOL Metropolitana è attiva anche con un servizio informativo gratuito dedicato ai cittadini e alle imprese dell’area metropolitana milanese.
  • CONSEGNA FARMACI A DOMICILIO: Il centro sociale Cantiere offre alla cittadinanza il servizio Staffette di Mutuo Soccorso. Le Staffette di Mutuo Soccorso consegnano farmaci a domicilio in bicicletta.
  • SOSTEGNO ALIMENTARE: Il Portale dei Cittadini di Niguarda si prefigge lo scopo di aiutare il Quartiere ad uscire dal periodo che stiamo vivendo, attivando il “cesto solidale” in coordinamento con altre Associazioni.
  • LE APP PIU’ UTILI NELL’ERA COVID: Marco De Rossi, studente 30enne con formazione accademica in Bocconi, ha recentemente creato la piattaforma WeSchool. Grazie alla quale, con un ricco portafoglio di didattica digitale, 180mila professori tengono lezioni a distanza a 1,4 milioni di ragazzi.
  • ASSISTENZA AGLI ANZIANI: Dal 12 marzo è attivo “Milano aiuta”, un servizio del Comune di Milano dedicato ai cittadini, tra cui è stato attivata una sezione per gli over 65. I supermercati che hanno aderito all’iniziativa (come Esselunga, Coop, Conad, Cortilia) consegnano gratuitamente la spesa con solo un minimo di 15 euro.

Queste sono solo alcune delle iniziative: tutte le iniziative le trovate ai link sopra indicati o nella sezione Milano Per Milano del nostro sito.

# L’INVITO: aiutiamo tutti Milano!

credit: newnotizie.it – I Ferragnez volontari per “Milano Aiuta”

Al momento ci sono tantissime iniziative attive e personaggi che si stanno mobilitando per la città di Milano che ha un grande bisogno di sostegno, ma non è abbastanza. Lanciamo quindi un appello a tutti i personaggi e alle imprese del territorio che amano la nostra città e che possono concretamente fare qualcosa per aiutarla a ripartire: AIUTIAMO TUTTI MILANO, FACCIAMOLO PER MILANO.

Continua la lettura con: Le RESIDENZE a Milano per isolare i POSITIVI: quelle operative e quelle in arrivo

ROSITA GIULIANO

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EMERGENZA CASA? 5+1 SOLUZIONI per Milano e la città metropolitana

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credit: comune.desio.mb.it

L’iniziativa “Milano per Milano” intende rispondere ai bisogni dei cittadini che si sono creati a causa del Coronavirus, direttamente e indirettamente. I cittadini chiamano e Milano Città Stato risponde. L’articolo di oggi si occupa di trovare delle soluzioni concrete all’emergenza abitativa. Eccone 5+1.

EMERGENZA CASA? 5+1 SOLUZIONI per Milano e la città metropolitana

L’emergenza abitativa è stata da subito sottolineata ed è diventata una delle priorità da affrontare. Per risolvere questa problematica sono stati messi in piedi strumenti sia da Regione Lombardia che dal Comune di Milano.

#1 Un Sostegno per chi non riesce a pagare l’affitto: Misura Unica Affitto

Misura Unica Affitto è un bando, rivolto a cittadini e famiglie con emergenza abitativa in Lombardia che mira a sostenere economicamente le famiglie in affitto e in difficoltà. Attualmente è stato rifinanziato e ha scadenza a dicembre 2021.
Il cittadino, dopo aver controllato di possedere i requisiti necessari, fa domanda al proprio Comune e può partecipare al bando.

#2 Sfratto Esecutivo? C’è Fondo Morosità Incolpevole

Con la delibera 2974 del 23/03/2020, la Regione Lombardia ha lanciato il bando sulla morosità incolpevole dedicata a tutti coloro che hanno già lo sfratto esecutivo e hanno perso il reddito a causa dell’emergenza Covid. I comuni beneficiari dei fondi sono i cosiddetti “Comuni ad alta tensione abitativa”. Le famiglie interessate ad accedere a questa misura possono presentare domanda fino al 31.12.2021 recandosi presso il proprio Comune di residenza. Per avere ulteriori informazioni riguardo al Fondo Morosità Incolpevole accedere al sito web dedicato.

#3 Le soluzioni per gli inquilini delle case ALER

Regione Lombardia gestisce le case ALER. L’Assessore Bolognini sta spingendo molto su un nuovo approccio incentrato sulla comunicazione per passare da semplice gestore amministrativo degli alloggi a fornire un servizio agli inquilini, tramite regolamenti molto snelli.

  • In caso di caduta di reddito, si può fare immediatamente istanza di revisione del canone di locazione. Tramite il Comune e gli uffici ALER, le istituzioni sono tenute a rivedere il canone al ribasso. Si tratta di una misura di sollievo volta a sostenere il recupero dell’autonomia economica e sociale del nucleo familiare.
  • Contributo Regionale di Solidarietà è un fondo attivo già dal 2016 che supporta i nuclei assegnatari di case ALER in difficoltà economica. Si tratta di una misura di sollievo volta a sostenere il recupero dell’autonomia economica e sociale del nucleo familiare. Per ulteriori informazioni visitare il sito web dedicato.

#4 Le soluzioni offerte dal Comune per fronteggiare l’emergenza abitativa

Il Comune si trova a fronteggiare numerose situazioni di emergenza abitativa, in particolare derivanti dall’esecuzione di sfratti alle quali risulta impossibile far fronte unicamente mediante i Servizi Abitativi Pubblici. Per risolvere la questione il Comune offre diverse soluzioni:

#5 CGIL e CISL gestiscono i Sindacati Inquilini

Per chi ha casa in affitto, diverse sono le sigle sindacali a disposizione per la tutela degli inquilini.

Il SICET , sindacato inquilini della CISL, agli inquilini con lo sfratto e in emergenza abitativa offre (oltre ai servizi offerti agli inquilini di alloggi pubblici e privati):

  • L’assistenza legale e l’eventuale opposizione alla procedura di sfratto
  • La presentazione dell’istanza di rifissazione della data di sfratto
  • L’assistenza per la compilazione e la consegna delle domande di assegnazione di un alloggio pubblico per sfratto o altra emergenza abitativa

Il SUNIA, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, e l’APU, Associazione Proprietari Utenti, sono gestiti invece dalla CGIL e offrono altrettanti servizi tutti disponibili sul sito web.

#+1 Lasciamoci ispirare: storie tutte al milanese

  • Fondazione San Bernardino, propone di introdurre nel primo dispositivo di legge utile procedure di esdebitazione veloci per le famiglie incapienti. Una riforma che renderebbe più facile a privati e consumatori negoziare coi creditori piani di rientro per cancellare il debito, e che fortunatamente è prevista dal nuovo Codice della crisi. Purtroppo, però, il Codice entrerà in vigore solo alla fine del 2021.
  • A Milano due anziani schiacciati dai debiti rischiano di perdere la casa. Fortunatamente la legge “salva suicidi”, che stabilisce che l’esecuzione non possa proseguire se il debitore è sovra-indebitato, li ha salvati: il giudice ha concesso di avviare la procedura per la cancellazione del debito. I coniugi hanno 4 anni di tempo per vendere la casa e utilizzare il ricavato per pagare una parte del debito. La cifra restante verrà cancellata.
  • Anche se in questa emergenza la regola numero uno è il distanziamento sociale, ci sono alcune realtà nelle quali il lockdown è condiviso e diviene un’esperienza di socialità e partecipazione: il cohousing. Un esempio in pieno centro città è COventidue, situato in corso XXII Marzo, ma ne troverete tantissimi altri anche grazie ai gruppi facebook dedicati al cohousing.

Continua la lettura con: Hai bisogno di un AIUTO ECONOMICO per il tuo lavoro o la tua attività? Ecco 10+1 soluzioni disponibili

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Le MASCHERINE proteggono davvero? Il DOSSIER CHOC di nove studi sperimentali e del confronto tra 41 paesi

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Credits: The Conservation

In situazioni di laboratorio controllate, le mascherine facciali sembrano funzionare bene nel ridurre la diffusione del coronavirus e di altri virus respiratori. Tuttavia alcuni studi sperimentali dimostrerebbero che nella realtà quotidiana le mascherine hanno tutto un altro impatto. Vediamo i risultati ottenuti combinando i dati sperimentali di nove studi e confrontando gli effetti in 41 paesi. 

Le MASCHERINE proteggono davvero? Il DOSSIER CHOC di nove studi sperimentali e del confronto tra 41 paesi

Pubblichiamo estratto traduzione articolo di Paul Glasziou* e Chris Del Mar** per “The Conversation” – Face masks cut disease spread in the lab, but have less impact in the community. We need to know why

# Le mascherine in una situazione di laboratorio controllato funzionano, in una comunità di persone hanno un impatto ridotto

Il mondo reale è più complesso di una situazione di laboratorio controllata. Le persone devono indossare una determinata mascherina, nel modo giusto, nei momenti e nei luoghi giusti. L’impatto nel mondo reale delle mascherine per il viso sulla trasmissione dei virus dipende non solo dal comportamento del virus, ma anche dal comportamento delle goccioline di aerosol in diversi contesti e dal comportamento delle persone stesse. Sulla base delle prove attuali i professori di Medicina e Salute Pubblica della Bond University Paul Glasziou e Chris Del Mar ritengono chel’impatto sulla comunità sia modesto e potrebbe essere meglio concentrarsi sull’uso della mascherina in situazioni ad alto rischio.”

# La correlazione tra tassi di infezione e persone che indossano le mascherine può essere fuorviante

Il semplice confronto dei tassi di infezione nelle persone che indossano mascherine con quelle che non lo fanno può essere fuorviante. Un problema è che le persone che non indossano mascherine è più probabile che siano meno ligi a comportamenti prudenti ed è meno probabile che rispettino il distanziamento sociale. Le persone più preoccupate spesso si attengono a diversi comportamenti protettivi: è probabile che evitino la folla e rispettino le distanze sociali oltre a indossare maschere.

Questa correlazione tra indossare la mascherina e altri comportamenti protettivi potrebbe spiegare perché gli studi che confrontano i portatori di mascherina con quelli che non indossano la maschera (noti come “studi osservazionali”) mostrano effetti maggiori rispetto a quelli osservati negli esperimenti. Parte dell’effetto è dovuto a questi altri comportamenti.

# L’esito di 9 studi ha riscontrato una riduzione solo dell’1% delle malattie simil-influenzale tra i portatori di mascherina rispetto a coloro che non la indossano

Credits: The Conservation

Il modo più rigoroso, ma difficile, per valutare l’efficacia delle mascherine è prendere un grande gruppo di persone e chiedere ad alcuni di indossarle e ad altri di no, in un cosiddetto esperimento controllato. Abbiamo scoperto che nove studi di questo tipo sono stati condotti per malattie simil-influenzali. Sorprendentemente, se combinati, questi studi hanno rilevato solo una riduzione dell’1% della malattia simil-influenzale tra i portatori di mascherina rispetto a coloro che non la indossano e una riduzione del 9% dell’influenza confermata in laboratorio. Queste piccole riduzioni non sono statisticamente significative e sono molto probabilmente dovute al caso.

# Uno studio in 41 Paesi sulle politiche di gestione dell’emergenza, ha dimostrato lo scarso impatto generato dall’introduzione dell’obbligo della mascherina 

Lo studio più completo effettuato tra diversi paesi sull’efficacia delle mascherine per l’infezione da Covid-19 è un confronto dei cambiamenti delle politiche, come l’allontanamento sociale, le restrizioni di viaggio e l’uso di mascherine, in 41 paesi. Ha riscontrato che l’introduzione di una politica di obbligo di mascherina ha avuto scarso impatto.

# Ci sono 4 fattori che potrebbero diminuire l’effetto delle mascherine

Credits: The Conversation

#1 Le mascherine standard proteggono solo il naso e la bocca in modo incompleto e inoltre non proteggono gli occhi.

L’importanza della protezione degli occhi è illustrata da uno studio sugli operatori sanitari in India, dove nonostante la protezione da maschere chirurgiche a tre strati, il lavaggio delle mani con alcol, guanti e copriscarpe, 12 lavoratori su 60 hanno sviluppato COVID-19. Con schermi per il viso che forniscono protezione per gli occhi, oltre ai dispositivi di protezione individuale, nessuno dei 50 lavoratori è stato infettato nonostante il carico di lavoro più elevato.

#2 Non ci sono studi che dimostrino che le mascherine proteggano gli altri dai “droplet”

Nella nostra revisione sistematica abbiamo trovato tre esperimenti che hanno valutato quanto efficacemente l’indossare la maschera protegga gli altri, ma nessuno di questi ha riscontrato un effetto evidente. I due studi in famiglie dove un soggetto con influenza indossava una mascherina per proteggere gli altri hanno addirittura riscontrato un lieve aumento delle infezioni influenzali; e il terzo studio, nei dormitori dei college, ha riscontrato una riduzione relativa non significativa del 10%.

#3 Le mascherine perdono efficacia già dopo un’ora

Ma abbiamo anche poche ricerche su quanto a lungo sia efficace una singola maschera. La maggior parte delle linee guida suggerisce circa quattro ore, ma gli studi sui batteri mostrano che le maschere forniscono una buona protezione per la prima ora e già arrivati alle due ore funzionano poco. Sfortunatamente, non siamo riusciti a identificare ricerche simili che esaminano i virus.

#4 Parlare a voce alta

Parlare con tono di voce alto utilizzando la mascherina potrebbe ridurre l’effetto di protezione garantito dalla stessa nei confronti delle persone che abbiamo di fronte.

* Professore di Medicina, Bond University;
** Professore di Salute Pubblica, Bond University.

Fonte: The Conversation

# Secondo il dottor Alberto Donzelli, un uso prolungato delle mascherine sarebbe dannoso per la salute: il virus potrebbe giungere in profondità nei polmoni e negli alveoli

 

Secondo il dottor Alberto Donzelli, specialista in igiene e medicina preventiva, ex direttore SC Educazione alla Appropriatezza ed Evidence Based Medicine ASL Milano, per 3 anni al Consiglio superiore di Sanità e esperto di valutazioni comparative di efficacia, di sicurezza e sul rapporto costo-efficacia delle tecnologie sanitarie in uso nelle cure primarie, le mascherine sarebbe addirittura pericolose per la salute delle persone

L’estratto del video in cui il Dottor Donzelli spiega perché l’uso prolungato di mascherine può essere dannoso: “Il 95% di quello che emette un soggetto potenzialmente infettivo viene schermato. La domanda cruciale è: dove va a finire quel 95% che viene schermato? Viene in parte reinalato. C’è il rischio che la persona si faccia da sé i cicli di amplificazione, se continua a tenere a lungo questa mascherina. Continuando e reinalare i propri virus (tra cui l’attuale Sars CoV-2, ndr) li può spingere in profondità nei polmoni e negli alveoli dove non dovrebbero arrivare perché nelle vie respiratorie superiori ci sono le difese innate adattative che ‘stendono’ la maggior parte dei germi che noi andiamo a impattare con la respirazione”.

# “Se il Covid è presente nell’organismo si può avere un’esplosione infiammatoria e un aggravamento”

Se arrivano troppi virus negli alveoli polmonari e si moltiplicano senza resistenza, quando arrivano dopo 10-14 giorni gli anticorpi delle difese adattativa invece di trovare poco virus ne trovano una quantità (intendendo grande, ndr) e scatenano una battaglia ma anche creando un’infiammazione altissima. Si nota questo in molti casi di soggetti che dopo un inizio blando hanno un’esplosione infiammatoria e un aggravamento”.

# Studio CDC: l’85% dei malati Covid usava sempre o spesso la mascherina

A supporto di questa tesi a settembre è stato pubblicato uno studio di Cdc, l’importante organismo di controllo federale sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America. Lo studio del Cdc, anche se non testato su numeri estesi di casi, spiega che il 70.6% dei soggetti che si sono ammalati di Sars-CoV-2 indossava sempre la mascherina, il 14.4% la indossava spesso, per un totale dell’85%, mentre solo il 3,9% non indossava mai la mascherina.

Fonte: Affari Italiani

Continua la lettura con: Mai, a volte, sempre: le tre strategie sulle mascherine in Europa

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