Le MASCHERINE in EUROPA: i 3 diversi approcci al loro UTILIZZO

Ogni Paese in Europa ha adottato una sua politica sull'utilizzo delle mascherine. Ai due estremi ci sono Svezia e Italia. Vediamo gli altri Paesi da che parte stanno.

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Credits: meteoweb.ue - Mascherine in classe

La mascherina è forse la misura simbolo per fronteggiare la diffusione del coronavirus. Tuttavia non c’è un Paese che faccia quello che fa il Paese confinante e le regole cambiano di Stato in Stato. Proviamo quindi a fare il punto su quali sono le regole per l’adozione della mascherina nei principali Paesi Europei.

Le MASCHERINE in EUROPA: i 3 diversi approcci al loro UTILIZZO

#1 I Paesi “no mask”: mascherine nè a scuola né in altri luoghi, al limite solo sui mezzi di trasporto pubblici

Sono piuttosto freddi sull’uso delle mascherine la maggior parte dei paesi del Nord Europa come Danimarca e Norvegia, ma anche altri Paesi europei come l’Olanda e la Svizzera. I siti ufficiali di questi Paesi danno indicazioni dettagliate su come indossare correttamente le mascherine e forniscono delle raccomandazioni altrettanto chiare sul loro utilizzo a seconda delle situazioni e delle categorie di rischio. Ad esempio il sito ministeriale danese consiglia di utilizzare la mascherina per il viso nelle seguenti situazioni:

  • grandi raduni, ad esempio processioni e manifestazioni
  • se la persona può essere infetta e deve lasciare la casa, ad esempio per andare e tornare dal sito dove si effettua il test diagnostico per il COVID-19
  • Se la persona è a rischio di malattia grave COVID-19 e non si possa mantenere una distanza di almeno 2 metri, ad esempio al centro commerciale, a una celebrazione o a un evento culturale.
  • Se sei un parente / una persona cara di una persona a rischio maggiore al di fuori del tuo nucleo familiare e non sei in grado di mantenere le distanze da quella persona, ad esempio perché hai bisogno di fornire cure e attenzioni a quella persona.

Gli unici Paesi a non avere l’obbligo di mascherine nemmeno sui trasporti pubblici sono la Svezia e la Russia ma recentemente anche in Olanda si è aperto un grosso dibattito sull’opportunità di mantenere l’obbligatorietà delle mascherine nei mezzi pubblici. Il governo olandese vorrebbe infatti abolire anche quest’obbligo in quanto il comitato tecnico del governo ritiene che le mascherine possano portare a un falso senso di sicurezza spingendo le persone a mantenere meno le distanze. Molte persone inoltre potrebbero indossare le mascherine in modo errato e toccarle con le mani sporche, aumentando così il rischio di infezione.

In tutti i Paesi citati non c’è nessun obbligo di mascherina nelle scuole nè per gli insegnanti né per i bambini.

#2 I Paesi “eco-friendly”: mascherine obbligatorie al chiuso ma con un occhio all’ambiente (sì alle lavabili, no alle usa e getta)

In Germania la vita quotidiana ai tempi del Coronavirus è stata racchiusa in una semplice formula AHA, ovvero rispettare le distanze, osservare le norme igieniche edove non è possibile mantenere uno spazio di 1.5 metriindossare le mascherine.

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La regola più importante rimane quindi quella di mantenere una distanza minima di 1,5 metri dalle altre persone e la mascherina è obbligatoria solo sui mezzi pubblici e negli esercizi commerciali, mentre è solo vivamente consigliata nel caso non si possano mantenere le distanze. Per quanto riguarda le scuole, la decisione sull’uso delle mascherine spetta ai singoli Laender ma in generale la mascherina non è obbligatoria in classe e solo in alcuni Laender, come a Berlino e in Brandeburgo, è obbligatorio indossare la mascherina negli spazi comuni all’interno dell’istituto.

Molto simile è la situazione in Francia, dove le mascherine sono obbligatorie solo nei luoghi chiusi con l’eccezione di Parigi e dei dipartimenti di Seine-Saint-Denis, Hauts-de-Seine e la Val-de-Marne dove, su decisione della prefettura di Parigi, la mascherina è obbligatoria per tutti anche all’aperto (con la sola esclusione dei ciclisti e di chi fa attività fisica). Nelle scuole, tutti gli adulti e tutti i bambini a partire dagli 11 anni in su dovranno portare la mascherina sempre, sia in classe che negli spazi interni dell’istituto, in quanto “È più semplice, se non ci sono eccezioni“, ha dichiarato il ministro francese Blanquer, che ha inoltre spiegato che l’esenzione per i minori di 11 anni è in linea con le direttive dell’Organizzazione mondiale della sanità. I dispositivi di protezione non verranno però forniti gratuitamente agli studenti. “Fornire gratuitamente le mascherine è un’idea nobile – ha detto una fonte del governo francese ai giornalisti – ma si impone il fattore realtà. Sul piano logistico diventerebbe troppo pesante”. Tuttavia il governo francese ha avviato un programma per mettere a disposizione degli insegnanti della scuola materna e di quelli che hanno in classe alunni ipoudenti mascherine trasparenti e riutilizzabili per permettere ai ragazzi di leggere le labbra. Entro l’autunno, la Francia prevede di produrre più di 100.000 mascherine trasparenti, riutilizzabili e lavabili 25 volte a 60 gradi, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’inclusione Cluzel.

#3 I Paesi “Masky”: Mascherine obbligatorie a scuola, a volte anche all’aperto e incentivi all’utilizzo delle usa e getta

Questa è la strategia scelta dai principali Paesi del Sud Europa, Spagna e Italia in primis. In Spagna, le mascherine sono infatti obbligatorie in tutti gli spazi pubblici al chiuso e molte Comunità Autonome, tra cui quella di Madrid e la Catalogna, hanno introdotto l’obbligo di indossare le mascherine anche all’esterno, per strada e nei luoghi pubblici, indipendentemente dalla distanza. Nelle scuole, la mascherina è obbligatoria in classe e all’interno dell’istituto per gli insegnanti e per i bambini dai sei anni in su.

Situazione molto simile anche in Italia, dove il governo ha di recente introdotto l’obbligatorietà delle mascherine anche all’aperto, ma solo nel caso in cui non si riescano a mantenere le distanze. Per quanto riguarda la scuola, invece, anche in Italia le mascherine sono obbligatorie per gli insegnanti e per tutti gli alunni dai 6 anni in su ma solo all’ingresso, in uscita e nelle situazioni in movimento. La mascherina può quindi essere abbassata quando si è seduti al banco, sempre a patto che sia mantenuto il metro di distanza. Le mascherine utilizzate nelle scuole italiane sono quelle chirurgiche, considerate più sicure, e ne verranno fornite gratuitamente 11 milioni al giorno a studenti e personale scolastico. In questo si tratta dell’unico Paese al mondo. 

FONTI:
https://www.sst.dk/en/English/Corona-eng/Face-masks
https://www.fhi.no/en/op/novel-coronavirus-facts-advice/facts-and-general-advice/hand-hygiene-cough-etiquette-face-masks-cleaning-and-laundry/?term=&h=1 https://www.folkhalsomyndigheten.se/the-public-health-agency-of-sweden/communicable-disease-control/protect-yourself-and-others-from-spread-of-infection/ https://www.zusammengegencorona.de/informieren/alltag-gestalten/#faqitem=03cce482-2166-5b5e-8592-eafea1bf043d
https://it.france.fr/it/prima-della-partenza/informazioni-coronavirus-francia https://www.mscbs.gob.es/profesionales/saludPublica/ccayes/alertasActual/nCov/ciudadania.htm
https://www.ilsole24ore.com/art/mascherine-scuola-ecco-regole-altri-paesi-europei-AD34lRl__;!!OR9aRoiw!ZPmQtwREnXvrfwI8i1UPpkt-1eJ1zzIfW-saLLSZ59K-20WpQn1n52Cc-SYyxc9aL7pYXrc$
http://www.ecodallecitta.it/notizie/393333/francia-scuola-mascherine-trasparenti-e-riutilizzabili-per-gli-insegnanti/

LAURA COSTANTIN

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Laura Costantin
Laura in Biologia con Specializzazione in Neuroscienze, la mente umana e il suo funzionamento sono da sempre la mia passione. Curiosa seriale, amante della scrittura, appassionata di scienza e tecnologia. Il mio obiettivo? Insegnare alle persone come difendersi dalle fake news e rendere il web un posto migliore. Il mio motto? La conoscenza rende l’uomo libero.