Per i Milano Città Stato Awards vota tra le 10 nominations che sono state segnalate sulla fan page di Milano Città Stato e che sono state più apprezzate (per numero di like) dai fans della pagina. Puoi votare la tua preferita. La più votata sarà regina di Milano Città Stato e riceverà il Milano Città Stato Award 2020. In collaborazione con Vivaio.
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Il city airport divide da anni i milanesi. Da una parte c’è chi lo ritiene essenziale per la città, dall’altra c’è chi crede sia un freno allo sviluppo dell’aeroporto intercontinentale di Malpensa. Le 5 ragioni a favore e 5 contro la sua chiusura, voi come la pensate?
LINATE deve CHIUDERE? Perché SI e perché NO
# Perché Linate deve chiudere:
#1 Costringe a fare scalo in aeroporti stranieri
Linate fa risparmiare qualche manciata di minuti, in compenso ti fa perdere spesso ore costringendoti a fare scalo in qualche aeroporto straniero non offrendo quasi mai voli intercontinentali per la gioia di tedeschi, svizzeri, francesi.
#2 Non potrà aumentare il già scarso volume di traffico
Linate non potrà mai aumentare sensibilmente il proprio volume di traffico, già decisamente scarso, per ovvi motivi: vicinanza di case, a ridosso della città e con limiti strutturali che impediscono il passaggio di aerei delle dimensioni più grosse.
#3 Anche con tutti i restyling possibili, non ha appeal
Linate con tutti i restyling possibili ed immaginabili darà sempre l’impressione di essere un aeroporto in scala ridotta. Un terminal dove passare giusto il tempo necessario per le operazioni di imbarco e sbarco, non avendo, a differenza di tanti scali esteri, un minimo di appeal.
#4 Il simbolo del nostro provincialismo
Linate è il simbolo del nostro provincialismo, della nostra mancanza di visione a lungo termine, rappresenta la nostra mancanza di “grandeur”. Atterrare o partire da Linate avendo in mente gli aeroporti di Monaco, Zurigo, Parigi, Amsterdam, Londra per non parlare di Francoforte, dà una sensazione di imbarazzo, non certo l’idea di essere in una metropoli di importanza mondiale. In nessuna metropoli europea, asiatica o americana, con ambizioni di crescita come Milano, penserebbero mai di dotarsi di un aeroporto così microscopico.
#5 L’occasione persa di un Hub per il nord Italia
Linate rappresenta l’occasione persa per Milano e per tutto il nord Italia, di avere un HUB internazionale. Gli olandesi che avranno tanti difetti, ma non quello di non saper fare affari, tra le altre richieste, per fondersi con Alitalia, avevano avanzato quella di ridimensionare Linate e convogliare il traffico del sud Europa su Malpensa. Il risultato è che KLM è in attivo, Alitalia è in perenne fallimento e Malpensa semivuoto.
In poche parole Linate è il trionfo della mediocrità.
(a cura di Andrea Urbano)
# Perché Linate deve restare aperto:
#1 Per la velocità di connessione della città con il resto d’Europa
Linate consente di avere un collegamento aereo facilmente raggiungibile e molto veloce, in sincronia con le esigenze di una città che vive e si vanta di essere sempre veloce, frenetica. Il fatto che, con la nuova metropolitana, consentirà in poche ore di andare e tornare in qualunque città europea è un plus al quale non possiamo e dobbiamo rinunciare.
Al massimo può essere trasformato in aeroporto per soli collegamento veloci, quindi per aerei di piccoli dimensioni, ampliando l’offerta. Si pensi anche, specie proprio per questioni legate al COVID, come possa essere utile a livello sanitario avere un collegamento aereo così veloce.
#2 Per essere competitivi nel futuro delle auto volanti e di nuovi modelli di aerei leggeri
Nell’ottica di un futuro sviluppo del traffico “volante”, dalle macchine volanti per le quali sono allo studio avanzato diverse case produttrici a nuovi modelli di aerei leggeri, è fondamentale avere un collegamento aeroportuale cittadino.
#3 Fondamentale l’aeroporto in città che consente l’arrivo di merci fresche
Per il mantenimento della posizione di motore economico italiano è fondamentale avere un aeroporto che consenta l’arrivo di merci, specie fresche, senza che ci sia bisogno di un ulteriore trasporto, magari su gomma, che porti allungamento dei tempi oltre inutile dispendio di energie e emissioni nocive.
#4 Chiedere la chiusura per inquinamento acustico è fuori luogo: le abitazioni della zona sono state realizzate successivamente
Ci sono case nei pressi dell’aeroporto che risultano essere in stato di pericolo per i voli radenti di aerei. Il problema è che sono state costruite dopo la costruzione dell’aeroporto, spesso in modo scellerato. Va da sé che chiedere ora la cessazione delle attività aeroportuali di Linate per una questione, in primis, di inquinamento acustico è fuori luogo.
#5 Fa risparmiare tempo se si vive a est o a sud della città
L’aeroporto di Linate permette di risparmiare 20 minuti di tempo, purché si abiti in zona sud e non si prendano i mezzi pubblici per raggiugerlo, decisamente più scomodi del Malpensa express. Vantaggio ancora maggiore per chi abita a est o in centro. Se invece si abita in zona nord, nei ricchi comuni tra Varese e Bellinzona o tra Novara e Torino, Linate nemmeno viene preso in considerazione.
In poche parole Linate è una scommessa su un futuro di voli piccoli e agili.
(a cura di Roberto Binaghi)
MILANO CITTA’ STATO
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
Questa è la casa più felice del mondo. Graffiti rappresentanti uccellini, facce sorridenti, cuori e tante altre immagini. Andiamo a scoprire dove si trova e qual è la sua storia.
La CASA più FELICE del MONDO
# Happy Rizzi House: la casa ricoperta di graffiti colorati, icona della felicità
Credits: meteoweb.eu
Nella cittadina di Braunschweig, Bassa Sassonia in Germania, si può trovare l’opera del newyorkese James Rizzi, noto esponente della pop art, che grazie ai suoi graffiti colorati in stile mondo dei fumetti, ha ricoperto interamente alcuni edifici trasformandoli in simboli della felicità.
# L’antica dimora ducale è diventata “la casa più felice del mondo”
Credits: sottocoperta.net
Il progetto è stato concepito per rivitalizzare un’antica dimora ducale ma allo stesso tempo per realizzare qualcosa di completamente nuovo e al di fuori degli schemi comuni. La vena artistica del newyorkese Rizzi, in collaborazione con il gallerista Olaf Jaschke e l’architetto Konrad Kloster, si sprigiona nel mondo dei graffiti che raffigurano principalmente cuori, facce sorridenti, stelle, nuvole, uccellini e forme geometriche. I mille colori accesi utilizzati le hanno assegnato la denominazione di “casa più felice del mondo”.
# James Rizzi, l’artista dalle idee tanto bizzarre quanto originali
Credits: forum.flightgear.org
Il creatore della casa più felice del mondo, l’artista statunitense James Rizzi, nato e vissuto a New York fino al 2011, anno della sua morte, è ricordato per la sua creatività e le sue opere tanto bizzarre quanto originali. Solo per citarne due si può ricordare l’areo Lufthansa decorato con disegni di persone, stelle e uccelli stilizzati o i maggiolini Volkswagen realizzati con lo stesso stile.
Colorare i palazzi per infondere felicità potrebbe essere una buona idea per alcuni quartieri grigi di Milano?
tasso di letalità per regioni (fonte: https://lab.gedidigital.it/)
La notizia del giorno è il nuovo allarme Veneto: oltre 5.000 nuovi casi in un giorno. Invece in Lombardia da domani, domenica, si entra in zona gialla. Dopo oltre un mese riaprono bar e ristoranti non solo per l’asporto. Ma vediamo i dati del giorno. Relativamente buoni in Lombardia, in chiaro scuro per il resto d’Italia.
🛑 12 dicembre. LOMBARDIA: morti sotto i 100, guariti raddoppiano. ITALIA: risale a 20.000 nuovi casi, sempre la PEGGIORE in Europa per nuovi morti. Allarme VENETO
#1 IN CALO I MORTI: Lombardia torna sotto i 100, il 13% del totale nazionale
I morti in Lombardia calano dai 172 di giovedì e i 132 di ieri agli 85 di oggi (il 17% del totale nazionale, ieri erano il 19%). Il picco massimo nella prima ondata il 21 marzo era stato di 546 morti. Cala ancora la quota dei morti della Lombardia rispetto al totale in Italia: dal 19% di giovedì e il 17% di ieri, oggi scende al 13%.
Scendono ancora i decessi anche in Italia: dagli 887 di giovedì e i 761 di ieri, nelle ultime 24 ore sono stati 649, anche se nonostante il calo si conferma il numero più alto in Europa (vedi in fondo).
#2 SCENDONO I CONTAGI IN LOMBARDIA: continuano invece a salire in Italia che ritorna a ventimila nuovi casi
Cala leggermente il numero di nuovi contagi in Lombardia: ieri erano stati +2.938, oggi sono +2.736. Crescono ancora i contagi invece in Italia: dai 16.999 di giovedì e i 18.727 di ieri, oggi si segnalano +19.903 nuovi casi. Crescono però anche i tamponi: in Italia si è passati dai 190.416 di ieri ai 196.439 di oggi. Calano invece i tamponi in Lombardia: dai 32.871 di ieri ai 29.153 di oggi.
Casi per provincia su popolazione (fonte: https://lab.gedidigital.it/)
#3 CONTINUANO A CALARE I RICOVERI: raddoppiano i guariti in Lombardia nelle ultime 24 ore
Per il diciottesimo giorno negli ultimi venti, scendono anche oggi i ricoveri: in terapia intensiva si scende a -16 dai -15 di ieri, per un totale di 717 ancora ricoverati.
Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione scende sempre sotto il 47%. Scendono di 128 i ricoverati non in terapia intensiva (ieri -196).
Stesso andamento anche in Italia sul fronte dei ricoveri: scendono i ricoveri in terapia intensiva di 66 (ieri -26) e calano ancora i ricoverati meno gravi: -496 (ieri -526).
I guariti sono: +5.034 in Lombardia (ieri +2.600) e +24.728 in Italia (ieri +24.169). Gli attuali positivi in Italia scendono ancora di altri seimila: sono ora 684.848 (in calo dai 690.323 di ieri)
#4 TASSO DI POSITIVITA’ IN ITALIA RISALE SOPRA IL 10%: Lombardia al 9,3%
Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia sale, confermandosi comunque sotto il 10%: passa dall’8,9% al 9,3%,rimanendo sempre al di sotto della media nazionale.
In Italia risale sopra il 10%: dal 9,8% di ieri al 10,1% di oggi.
Perché l’epidemia sia sotto controllo bisogna scendere a un tasso di positività inferiore al 10% e avere un Rt nazionale sotto all’1%.
L’Rt nazionale risulta allo 0,82. Milano è attorno allo 0,70
Fonte dati: Protezione Civile
#5 ITALIA SEMPRE LA PEGGIORE IN EUROPA PER MORTI NELLE 24 ORE
Prima in Europa, terza nel mondo, dopo gli USA (ieri +2.447) e il Messico (+693), per morti nelle ultime 24 ore. In Europa seguono l’Italia la Germania (+587*), Russia (+560), Polonia (+502), UK (+424*), Francia (+412*) e Spagna (+280*). Rimangono bassi in Svezia (+18*).
Con l’asterisco i dati aggiornati a ieri
Nuovi positivi in Europa per 100.000 abitanti/settimana: PRIMA LA SVEZIA, ITALIA NELLA MEDIA, SPAGNA IN CODA
Le “fughe” da lockdown hanno fatto emergere un interrogativo inquietante: a Milano si vive per vivere o solo per lavorare? Un interrogativo che ne impone un altro: come si può rendere migliore la qualità della vita a Milano?
7 COSE per MIGLIORARE la qualità della VITA nella NUOVA Milano
#1 CULTURA DIFFUSA: più eventi all’aperto, far vivere di più strade, piazze e parchi cittadini
Credits: milady-zine.net
Più eventi all’aperto, gratuiti mapatrocinatida grandi gruppi privati milanesi o internazionali per noi non fa differenza, in maniera che sia sostenibile anche per l’Amministrazione comunale che in questo momento ha bisogno di concentrare i fondi su emergenza e cittadini. L’amministrazione deve solo rendere disponibili gli spazi senza troppo burocratizzarel’evento.
Per vivere meglio la città bisogna diffondere più vita nelle sue strade, nelle piazze, nei suoi parchi, infondere energia e colori. Una città palcoscenico di vita ed esperienze. Qualcosa che sarebbe alla portata, a costo zero.
#2 MILANO E’ IL SUO TERRITORIO: integrazione rete urbana ed extra urbana per rendere Milano un tutt’uno con territori straordinari nelle vicinanze
@milanodavedere
Servirebbe una maggiore presenza di Polizia Locale ma non orientata a fare multe e a punire, bensì predisposta al dialogo, per promuovere un uso educato ed adatto al traffico di Milano, di tutta la mobilità alternativa all’auto privata. L’Amministrazione dovrebbe fare del suo: estendere l’orario della metropolitana anche di notte, specie nei week end, per non obbligare chi fa tardi all’uso dell’automobile.
Poi è fondamentale avere ATM integrata nella rete ferroviaria regionale, possibilmente meglio organizzata per Milano e i milanesi della città metropolitana. A Milano manca il mare e questo è assodato. Entro un paio d’ore dalla città ci sono luoghi fantastici per cultura e tradizione: creare un sistema di trasporti integrati significa far rientrare nella qualità del vivere a Milano anche la facilità di movimento, facendo diventare Milano un tutt’uno con dei dintorni unici al mondo. Sarebbe più semplice inoltre con qualche corsa supplementare nel weekend o più agilità nel caricare la bici in treno.
Milano unita a luoghi splendidi dovrebbe infine essere un mantra nella comunicazione in città e verso chi arriva da fuori.
#3 CITTÀ POLICENTRICA: più identità distintive, meno burocrazia, più valorizzazione delle eccellenze e delle opportunità
Credits: wikipedia.org – Municipi di Milano
Tutta l’attività del Comune deve essere riorientata in funzione dei cittadini. Assessorati e servizi devono essere resi semplici e snelli.
Welfare comunale più agile e meno burocratico
Sportelli di aiuto ai cittadini per velocizzare l’apertura di una nuova attività o per aiutare i giovani a partecipare ai bandi europei
Creare una diplomazia ombra con la UE con lo scopo di far istituire un bando per giovani talentuosi europei e farli stabilire a Milano: uno per lo studio, uno per il lavoro e uno per una nuova economia.
La finalità è di creare una Milano policentrica, reale, autentica, non solo di facciata: per farlo occorre dare ad ogni municipio la possibilità di sviluppare i propri borghi incentivando una sana competizione e una valorizzazione delle identità distintive di ciascuno, senza farsi trascinare dalla moda dell'”invidia verso il migliore” e della “competizione al ribasso” che si sta diffondendo nel paese. Senza poi dimenticare che tutto nasce dal singolo: occorre dare a ciascuno le massime possibilità di contribuire a creare la città della scienza, dell’arte, del cohousing, degli orti, della bicicletta, aggregandosi in maniera naturale con la propria comunità. Il supporto e l’orientamento dell’amministrazione comunale sarebbe indispensabile.
#4 MILANO DEVE TORNARE A RESPIRARE: adottare strategie coraggiose per migliorare una qualità dell’aria da paese sottosviluppato
@AndreaCherchi
La qualità dell’aria è direttamente proporzionale alla qualità della vita. Avere coraggio si può: serve sicuramente incentivare forme di mobilità meno inquinanti.
Si potrebbe ricorrere alla didattica a distanza o meglio scaglionare gli orari delle scuole per alleggerire il TPL, che potrà togliere dalla circolazione i mezzi più inquinanti. Inoltre, si dovrebbe avviare una vera campagna di revisione del riscaldamento pubblico e privato individuando il metodo migliore alla sostituzione dei vecchi impianti. Se a Roma con 1 cm di neve la città chiude, noi dovremmo farlo per un particolato oltre la soglia.
Ma il vero coraggio è affrontare il vero tema: a causa della cappa formata dai monti e della bassa circolazione dell’aria, non è sufficiente ridurre le emissioni. Occorre diventare una città d’avanguardia nella depurazione dell’aria.
La vera rivoluzione è trasformare la città europea simbolo dell’inquinamento nell’aria nella capitale europea di sviluppo di tecnologie per abbattere lo smog. Si potrebbe così creare un circolo virtuoso tra ricerca scientifica, miglioramento della qualità dell’aria e sviluppo di una nuova industria di livello internazionale.
#5 SPORT E ATTIVITÀ FISICA: più impianti sportivi aperti al pubblico e più occasioni per una Milano più dinamica e salutare
Credits: focusonyou.it
Qualità della vita significa benessere. Per stare bene è fondamentale fare attività fisica e mangiare meglio. Più impianti sportivi aperti al pubblico, di libera fruizione. Campi da basket e pallavolo, piste ciclabili e percorsi per mountain bike non sarebbero affatto disprezzati in una Milano più dinamica e salutare. Non solo: occorrerebbe una linea di supporto per iniziative che diffondano la pratica sportiva nei cittadini. E Milano dovrebbe puntare infine a rendere consapevoli i cittadini degli effetti dell’alimentazione sulla salute, incentivando la diffusione di cibo sano e consapevole.
#6 MILANO PROTAGONISTA NEL MONDO: una giunta ombra internazionale per imparare dai migliori e diventare parte di una rivoluzione delle città per la qualità della vita
Credits: mi-lorenteggio.com
Nei comuni italiani si ricorre spesso al Consiglio Comunale dei giovani, per avvicinare le nuove generazioni alla politica: si fanno riunire e deliberare nell’aula consiliare. Una trovata davvero interessante. A Milano, per imparare dai grandi, avremmo bisogno di una giunta ombra internazionale composta di tedeschi, francesi, austriaci, danesi, svedesi ecc. Milano deve tornare a confrontarsi con il resto del mondo senza complessi di inferiorità o paura di mostrarsi in deficit verso altri più bravi. Anzi: deve avere fame di best practice, deve essere umile a cercare chi è migliore per poter importare il meglio delle idee e delle intelligenze in città. Non solo: deve saper guidare un cambiamento creando un vero e proprio movimento delle città che sia più centrato sull’innovazione a misura degli esseri umani rispetto agli anacronistici stati nazionali.
#7 PIÙ POTERE, PIÙ RESPONSABILITÀ, PIÙ LIBERTÀ: Milano Città Stato per fare il salto decisivo
Non è più tempo per timidezze o per un timoroso servilismo: è il momento di capire che i milanesi hanno bisogno di Milano Città Statoper una vita davvero migliore. Infatti se la nostra città diventasse “Città Regione” ovvero quanto di più vicino a una città stato, come previsto dall’art 132 della Costituzione Italiana che prevede che uno o più comuni di un territorio con una popolazione di almeno un milione di abitanti possa fare richiesta di essere trasformato in regione, potrebbe legiferare e avere libertà d’azione in ogni settore sociale e dell’economia. Senza potere, risorse e libertà, si dipenderà sempre da scelte di altri, spesso aliene o in perfino in contraddizione agli interessi dei cittadini.
Ecco alcune cose nel dettaglio che potrebbe fare “Milano Città Regione”: accedere direttamente ai fondi europei e avere più possibilità di vincerli, diventare un laboratorio di riforme, gestire in autonomia le risorse per potenziare i trasporti pubblici, adottare politiche fiscali ad hoc per nuove imprese e investitori, avere più risorse da investire sulla ricerca scientifica e rispondere rapidamente alle esigenze dei cittadini.
La crisi di Milano sta dimostrando questo: è arrivato il momento che i milanesi prendano in mano il destino loro e della loro città.
Per i Milano Città Stato Awards vota tra le 10 nominations che sono state segnalate sulla fan page di Milano Città Stato e gli articoli che sono stati più apprezzati (per numero di like) dai fans della pagina. Puoi votare la tua preferita. La più votata sarà regina di Milano Città Stato e riceverà il Milano Città Stato Award 2020. In collaborazione con Vivaio.
Qual è il PROGETTO per il futuro di Milano? Le 10 nominations (clicca sul titolo per il link al progetto e vota in fondo all’articolo)
La Grüne Zitadelle si trova nella città tedesca di Magdeburgo, in Sassonia-Anhalt. Si tratta di un complesso residenziale e commerciale che spicca per i colori, le forme e la vegetazione che lo contraddistinguono. Scopriamo cosa c’è al suo interno.
Il “QUARTIERE OASI”. Un’ispirazione per Milano? (Galleria fotografica)
# La Grüne Zitadelle è un complesso di appartamenti, uffici, negozi e bar. La sua particolarità: vegetazione ovunque con cortili anche sui tetti e il rosa pallido e le strisce ondulate in pietra delle facciate
Grüne Zitadelle IG
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Il complesso ospita attività di vario tipo: al piano terra, in particolare, si trovano alcuni negozi tra cui: un fiorista, una libreria, un negozio di oggetti per la casa, un ristorante giapponese e una caffetteria. I piani superiori ospitano invece appartamenti, in tutto 55, e uffici. Ma non solo: l’edificio ospita anche un asilo, un hotel e un teatro.
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Entrando nel complesso della Grüne Zitadelle ci si imbatte in vari cortiletti, uno dei quali ospita una fontana. Molto curiosa è la scelta di realizzare dei cortili anche sul tetto, elemento che rende la Grüne Zitadelle unica nel suo genere. Questo complesso si distingue anche per le scelte decorative che lo riguardano: oltre alla vegetazione, elemento predominante a ogni angolo dell’edificio, la Grüne Zitadelle si caratterizza anche per il suo rosa pallido e le strisce ondulate in pietra che ne decorano la facciata.
# Il complesso inaugurato nel 2005 è stato l’ultimo progetto dell’artista e architetto Hundertwasser prima della sua scomparsa
La Grüne Zitadelle è stata progettata dall’architetto e artista austriaco Friedensreich Hundertwasser ed è stato l’ultimo progetto su cui quest’ultimo lavorò prima della sua morte. La realizzazione della Grüne Zitadelle ha richiesto ben due anni di lavori e il complesso è stato inaugurato il 3 ottobre del 2005. L’architetto e artista Friedensreich Hundertwasser, nato a Vienna nel 1928, aveva a cuore il legame tra gli spazi abitativi e la natura, concetto che si ritrova nella sua ultima creazione, la Grüne Zitadelle di Magdeburgo, caratterizzata proprio da una presenza determinante del verde all’interno di un complesso di uffici e negozi.
I treni Tee tornano in versione 2.0. Riduzione dei prezzi, maggiori tratte che collegano tutta Europa e la salvaguardia dell’ambiente sono tra i tanti motivi del loro ritorno, alimentato da un nuovo accordo che unisce diverse nazioni europee e apre nuove tratte. Tutto questo in arrivo dalla fine del 2021.
Nuove tratte in arrivo: viaggeremo in EUROPA su TRENI superveloci. Anche di NOTTE
# Treni TEE 2.0: Nuove tratte già dal 2021
Credits: wikipedia.org
Il nuovo accordo tra le ferrovie francesi, svizzere, austriache e tedesche darà il via, già dal 2021, ai servizi diretti e ad alta velocità tra diverse nazioni senza controlli doganali, senza convogli ma soprattutto con appositi servizi notturni.
Il progetto 2.0 partirà da fine 2021 con le tratte Vienna-Monaco-Parigi e Zurigo-Colonia-Amsterdam. Dall’anno successivo partirà inoltre un treno che collegherà Zurigo a Milano, Roma e infine Barcellona. Roma-Amsterdam sarà collegata via Zurigo e i tempi di percorrenza saranno di circa di 13 ore.
# Entro il 2024 si passerà da 5 a 24 tratte: con la Svizzera nuovo cuore d’Europa
Credits: wikipedia.org
Se la versione 1.0 offriva biglietti solo di prima classe con tariffe non accessibili a tutti, nella versione 2.0 aspetto importante è stata la riduzione dei prezzi dei biglietti con la possibilità di applicare delle agevolazioni tariffarie approvate dall’Unione Europea. L’amministratore delegato della rete elvetica, Vincent Ducrot si è soffermato sulla possibilità di offrire mobilità alternativa a bassissimo impatto ecologico e la Svizzera, entro il 2024 riuscirà a garantire ben 24 tratte rispetto alle 5 che presenta al momento.
# L’effetto Greta incide sulla scelta dei mezzi di trasporto
Credits: missionline.it
In un mercato dei trasporti in piena trasformazione, il rilancio del progetto è nato dalla liberalizzazione dei trasporti ad alta velocità in Europae la possibilità oggi di viaggiare su materiale rotabilepiù uniforme che non obbligo a cambi di locomotive e carrozze.
Ricollegabile a questa iniziativa è l’ “effetto Greta”, ovvero la nascita di nuove generazioni di viaggiatori molto attenti alla cura dell’ambiente al punto di evitare viaggi aerei. Infatti per un viaggio da Londra a Parigi in treno si generano 22kg di CO2 mentre in Jet si arriva addirittura a 244kg di CO2, mentre pensando a un viaggio nazionale per la tratta Milano Roma si arriva a generare 14 kg di CO2 in treno contro i 94kg in Jet.
Oltre a questo si prevede la riscoperta dei viaggi in treno, come momento per assaporare ritmi più blandi e atmosfere più autentiche per il viaggiatore.
La notizia del giorno è la conferma del passaggio in zona gialla della Lombardia, insieme a Piemonte e Toscana da domenica. Migliora la situazione negli ospedali, calano i decessi anche se restano molto alti: l’Italia si conferma la peggiore in Europa e la seconda al mondo, dopo gli USA, per decessi totali nelle 24 ore. Vediamo i dati.
🛑 11 dicembre. In CALO i decessi in Lombardia (132) e in Italia (761), che rimane la PEGGIORE in Europa. Scende ancora però il tasso di positività
#1 IN CALO I MORTI IN LOMBARDIA RISPETTO A IERI: da 172 a 132. In discesa anche in Italia
I morti in Lombardia calano dai 172 di ieri ai 132 di oggi (il 17% del totale nazionale, ieri erano il 19%). Il picco massimo nella prima ondata il 21 marzo era stato di 546 morti.
Scendono i decessi anche in Italia: dagli 887 di ieri, nelle ultime 24 ore sono stati 761, ancora il numero più alto in Europa (vedi in fondo).
#2 SALGONO I CONTAGI IN LOMBARDIA E IN ITALIA: ma crescono nella stessa proporzione anche i tamponi
Cresce ancora il numero di nuovi contagi in Lombardia: ieri erano stati +2.093, oggi sono +2.938. Nella città metropolitana dai 632 nuovi casi di ieri, oggi sono +844. Situazione in crescita anche a Varese con +464 e a Como con +315, in rapporto alla popolazione le due province più “calde” per i contagi in Regione. Crescono i contagi anche in Italia: dai 16.999 di ieri ai 18.727 di oggi. Crescono però anche i tamponi: in Italia si è passati dai 171.586 di ieri ai 190.416 di oggi. Crescono i tamponi anche in Lombardia: dai 24.229 di ieri ai 32.871 di oggi.
#3 CONTINUANO A CALARE I RICOVERI: occupazione terapie intensive scende sempre più sotto al 50% in Lombardia
Per il diciassettesimo giorno negli ultimi diciannove, scendono anche oggi i ricoveri in terapia intensiva: -15 dai -18 di ieri, per un totale di 733 ancora ricoverati.
Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione scende sempre più sotto al 50%. Scendono di 196 i ricoverati non in terapia intensiva (ieri -114).
Stesso andamento anche in Italia sul fronte dei ricoveri: scendono i ricoveri in terapia intensiva di 26 (ieri -29) e calano ancora i ricoverati meno gravi: -526 (ieri -565).
I guariti sono: +2.600 in Lombardia (ieri +4.581) e +24.169 in Italia (ieri +30.099). Gli attuali positivi in Italia scendono ancora: sono 690.323 (in calo dai 696.527 di ieri)
#4 TASSO DI POSITIVITA’ IN ITALIA CONTINUA A CALARE: Lombardia sempre sotto la media nazionale
Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia si mantiene stabile, confermandosi ampiamente sotto il 10%: passa dall’8,6% all’8,9%,rimanendo sempre al di sotto della media nazionale.
In Italia scende dal 9,9% al 9,8%.
Perché l’epidemia sia sotto controllo bisogna scendere a un tasso di positività inferiore al 10% e avere un Rt nazionale sotto all’1%.
L’Rt nazionale e in Lombardia risultano attorno allo 0,80. Milano è attorno allo 0,72
Fonte dati: Protezione Civile
#5 ITALIA SEMPRE LA PEGGIORE IN EUROPA PER MORTI NELLE 24 ORE
Prima in Europa, seconda nel mondo, dopo gli USA (ieri +2.498), per morti nelle ultime 24 ore. In Europa seguono l’Italia la Russia (+613), Polonia (+544), Germania (+529), UK (+516), Spagna (+325), Francia (+292). Rimangono bassi in Svezia (+18), malgrado la fake news data da alcune testate italiane su una presunta occupazione del 99% dei posti di terapia intensiva negli ospedali di Stoccolma. I dati ufficiali al momento negli ospedali della capitale svedese sono i seguenti: 87 pazienti ricoverati in Terapia Intensiva positivi al CV19. I posti disponibili ufficiali in TI nella regione di Stoccolma sono 160 di cui dunque solo la metà sono occupati covid. Nota: ad Aprile nella Regione di Stoccolma avevano raggiunto un picco di 223 pazienti positivi ricoverati in TI, circa 3 volte tanto il numero attuale.
Nuovi positivi in Europa per 100.000 abitanti/settimana: PRIMA LA SVEZIA, ITALIA NELLA MEDIA, SPAGNA IN CODA
L’ultima innovazione riguardante la salvaguardia dell’ambiente arriva da Londra. Si tratta di alberi artificiali in grado di ridurre l’inquinamento e di monitorare la qualità dell’aria. Può questa innovazione essere adottata anche dalla nostra città diventata purtroppo simbolo di aria cattiva?
ALBERI ARTIFICIALI ridanno ARIA a Londra. Un’idea per far RESPIRARE Milano?
# Scendono in campo i City Trees per sfidare l’inquinamento dell’aria
Credits: londra.italiani.it
Alle minacce imminenti poste dal cambiamento climatico e dall’inquinamento, Londra è una di quelle città che sta rispondendo con le iniziative più innovative in Europa per salvaguardare la salute dei propri cittadini. Dalle strade a zero emissioni, ai pannelli solari che riducono l’inquinamento, passando per i ristoranti che tendono sempre più verso una politica di “zero rifiuti”, la capitale inglese ha iniziato a mettere in pratica metodi più verdi e sostenibili. L’artiglieria pesante per la guerra all’inquinamento è scesa in campo e stiamo parlando dei nuovi City Trees, una serie di strutture per il filtraggio della CO2 installate a Leytonstone. Ma vediamo come funzionano.
# Producono ossigeno e sono in grado di monitorare le condizioni dell’ambiente
Credits: normanno.com
Gli “alberi della città” non sono altro che torri piene di diversi tipi di muschio che, consumando particolati e ossidi di azoto, riescono a produrre in contemporanea ossigeno. I City Trees sono in grado di operare con qualsiasi condizione meteorologica raccogliendo allo stesso tempo dati sull’ambiente circostante. Questo permette di monitorare le condizioni dell’ambiente e l’effettivo funzionamento di questa nuova innovazione.
# La torretta di muschio che purifica e rinfresca l’aria come 275 alberi
Credits: europa.eu
Ogni torre ha la capacità di purificazione dell’aria pari a 275 alberi naturali. Questo permette in certe zone, dove non c’è la possibilità di piantare un numero così elevato di alberi, di migliorare la qualità dell’aria con una semplice torre di muschio. Ulteriore funzione incorporata è quella di immagazzinare grandi quantità di umidità, rendendo più fresca l’aria circostante.
# Da Londra a Milano?
Credits: earthday.it
Al momento i City Trees sono stati istallati fuori dalla stazione della metropolitana di Leytonstone e all’incrocio tra la Leytonstone High Road e Crownfield Road, i punti più inquinati del distretto di Waltham Forest. Le istallazioni sono permanenti e ci auguriamo che iniziative come quella di Londra possano essere intraprese da altre città, in particolare da Milano che possa diventare un’avanguardia per un’aria e un ambiente più sani e puliti.
Per i Milano Città Stato Awards vota tra le 10 nominations che sono state segnalate sulla fan page di Milano Città Stato e che sono state più apprezzate (per numero di like) dai fans della pagina. Puoi votare la tua preferita. La più votata sarà regina di Milano Città Stato e riceverà il Milano Città Stato Award 2020. In collaborazione con Vivaio.
#milanopermilano. L’iniziativa dei MILANESI in AIUTO dei MILANESI: le 10 NOMINATIONS. Clicca in fondo per votare
#1 GIORGIO ARMANI
Ha affisso il messaggio “io ci sono per milanesi” e ha donato 1 milione e 250 mila euro in favore degli ospedali e della protezione civile
credit: affaritaliani.it
#2 ALEX CORLAZZOLI Dipendente statale, ha proposto il taglio degli stipendi per aiutare i più colpiti dalla crisi
Foto: Andrea Cherchi (c)
#3 CENTRO SOCIALE CANTIERE
Offre alla cittadinanza il servizio Staffette di Mutuo Soccorso. Le Staffette di Mutuo Soccorso consegnano farmaci a domicilio in bicicletta.
#5 I FERRAGNEZ
Hanno avviato una campagna di crowfunding destinata ad attivare una nuova terapia intensiva presso l’Ospedale San Raffaele donando personalmente la cifra iniziale di 100.000 euro
credit: newnotizie.it – I Ferragnez volontari per “Milano Aiuta”
#6 FONDAZIONE COMUNITA’ MILANO E ASSOCIAZIONE VIVAIO
Con l’iniziativa “Aggiungi un pasto a tavola” hanno sostenuto gli hub di distribuzione del cibo per sostenere le famiglie milanesi più fragili raccogliendo 75.000 euro
#7 NIGUARDA RINASCE
Il Portale dei Cittadini di Niguarda ha attivato il “cesto solidale” con lo scopo di aiutare il Quartiere ad uscire dal periodo che stiamo vivendo
progettoarca.com
#8 STEFANO GABBANA E DOMENICO DOLCE
Hanno finanziato un progetto di ricerca sviluppato dall’Università Humanitas in collaborazione con i virologi dell’Ospedale San Raffaele di Milano
Credits: corriere.it
#9 HOTEL MICHELANGELO
Il primo hotel a mettere a disposizione 306 posti per ospitare i positivi Covid
Credits: milano.corriere.it – Hotel Michelangelo
#10 UNICREDIT Ha versato 2 milioni di euro alla Protezione Civile per l’acquisto di mascherine, materiale sanitario e dispositivi medici
andrea cherchi (c)
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MILANO CITTA’ STATO
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
Scegliere il panettone migliore è complicato, soprattutto oggi che non c’è più solo il classico uvetta e canditi ma quello al cioccolato, al limoncello, alla gianduia e pere e molti altri. Noi ci abbiamo provato, ecco la nostra personalissima top ten.
Il Superclassico: la CLASSIFICA dei 10 PANETTONI più BUONI del 2020
#10 Il panettone del sud di Ciccio Sultano, dall’isola della frutta candita
Credits: reporgorumet.com
Il panettone del sud di Ciccio Sultano, messo a punto con il socio Peppe Cannistrà e il pastry chef Fabrizio Fiorani, migliore del mondo ai 50 Best Asia nel 2019. Direttamente dalla Sicilia, conosciuta per le frutta candita, un panettone in edizione limitata, senza conservanti, fatto col lievito madre nell’arco di 72 ore.
#9 Massimiliano Alajmo con le novità 2020: il “Tosto”, “l’Arlecchino”, il “Moro di Venezia” e il “Marrakech”
Credits: reportgourmet.com
Dal Veneto lo chef Massimiliano Alajmo presenta le novità del 2020:il “Tosto”, con olio di prugna, profumo di caffè e pepe nero: un panettone intrigante negli aromi di tostato, glassato con ghiaccia di mandorle. Poi ci sono “l’Arlecchino”all’extravergine con arancia e cedri canditi, il “Moro di Venezia” con burro, marasche e gocce di cioccolato, più una sorta di frolla al cacao. Infine il “Marrakech” con burro pralinato di nocciole, ciliegie candite e polvere di caffè.
Nella storicissima Pasticceria Clivati in Coni Zugna il Natale è una cosa seria. Oltre all’immancabile panettone tradizionale con uvetta e canditi, disponibile in formati che vanno dai 100 grammi ai 5 kg, per i meno conservatori c’è l’imbarazzo della scelta: panettone ai tre cioccolati, al caffè e amaretto, al marron glacé o al vermouth e zenzero.
#7 “Le Grazie” di Esselunga, il “miglior panettone” al supermercato
Credits: scattidigusto.com
Al primo posto dalla classifica Altroconsumo 2020 come il miglior panettone da acquistare al supermercato c’è il panettone “Le Grazie” Esselunga. I parametri di valutazione dell’associazione dei consumatori oltre alla qualità del prodotto hanno compreso anche il rispetto della ricetta originale e la completezza delle informazioni presenti nelle etichette.
#6 Il Panettone con glassa di cioccolata fondente e granella di pistacchi della Pasticceria Martesana
Credits: Pasticceria Martesana Fb
La Pasticceria Martesana da 50 anni è conosciuta per l’eccellenza delle qualità delle materie prime. Quest’anno ha voluto affrontare la sfida di realizzare un lievitato capace di abbinare due degli ingredienti d’eccellenza della pasticceria italiana, il pistacchio e il cioccolato.Il risultato è una ricca farcitura di cioccolato al latte che si sposa con un’avvolgente ganache al pistacchio, il tutto ricoperto da una glassa di cioccolata fondente e granella di pistacchi. Tra le altre proposte, il Panetùn de l’Enzo al cioccolato e albicocche, il Panettone Strudel e quello con Marron Glacé.
#5 Panettone Classico Fusto Milano, la limited edition in 200 pezzi
Credits: puntarellarossa.it
Gianluca Fusto ha presentato il primo Panettone Classico Fusto Milano, realizzato con la farina Panettone di Molino Pasini, il burro della Normandia di Elle&Vire, i canditi fatti solo con agrumi siciliani e un connubio di tre tipologie di vaniglia. Per una limited edition di 200 pezzi. Insieme al panettone è possibile acquistare le creme per la farcitura: lo Zabaione, come una volta oppure la Illegale al cioccolato. Le confezioni sono firmate e numerate a mano.
#4 Il panettone cioccolato e oro di Armani Dolci by Guido Gobino
Credits: ad-italia.it
Oltre al panettone, classico e in versione pesca e gianduiotto, quest’anno c’è il panettone in edizione limitata di soli 100 pezzi, ricoperto di cioccolato Guido Gobino e impreziosito da decorazioni e logo Armani/Dolci. Le confezioni invece si ispirano agli effetti ikat del tessuto Portland della collezione Armani/Casa 2020, per non far mancare il lo stile di Re Giorgio anche sulle tavole natalizie.
#3 Il panettone in Galleria Vittorio Emanuele di Carlo Cracco
Credits: sardegnalive.net
Per i più sofisticati non poteva mancare il tipico dolce milanese di Carlo Cracco, realizzato tramite una lenta lievitazione naturale. L’impasto soffice appositamente studiato dal pastry chef Marco Pedron è in grado di esaltare gli aromi naturali tipici del panettone artigianale. Disponibile anche la versione con cioccolato e albicocche e il Panciliegia. Tutti contenuti in un’elegantissima confezione in latta.
#2 Panettone Gianduia e Pere. Del Cambio, Torino.
Credits: localnews24.it
Il panettone dei Patissiers Maicol Vitellozzi della “Farmacia Del Cambio” di Torino, rientra nella lista dei migliori panettoni stellati d’Italia, con una stella Michelin. Oltre alla versione classica è imperdibile la variante gianduja e pere.
#1 Lo chef Antonino Cannavacciuolo unisce nord e sud con il suo panettone al Limoncello
Credits: conoscounposto.com
La proposta natalizia dello chef Antonino Cannavacciuolo si arricchisce di una super novità che prova a sfidare anche i più “conservatori” e che lui stesso definisce “il perfetto equilibrio tra Nord e Sud Italia”: il Panettone al limoncello. Tra le proposte, poi, l’immancabile panettone classico e quello al gianduia.
L’avreste mai detto? Prima ancora dei tedeschi e degli americani, gli italiani, nel settembre del 1924, inaugurarono la prima autostrada al mondo.
La PRIMA AUTOSTRADA del mondo parte da Milano
# Milano-Varese è il primo tratto autostradale di sempre e risale agli anni 20: lunga 43 km con due corsie per senso di marcia
Credits: varesepolis.it
La prima autostrada risale ai primi anni 20 nel nord Italia. Dato il forte sviluppo di questi anni, dovuto principalmente all’industrializzazione e a una posizione geografica strategica sui mercati europei, la densità automobilistica era in forte crescita ma l’arretratezza del resto del paese non favoriva né la motorizzazione né l’interesse ad investire in altre autostrade. L’inventore del nastro magico fu l’ingegnere milanese Piero Puricelli. Sarà per questo che il primo tratto costruito fu la Milano-Varese? Il concetto era di creare una strada vietata alle bici, ai carri e ai cavalli, per favorire la velocità dei mezzi di trasporto. Questa agevolazione doveva avere un costo così come un treno il suo biglietto.
# L’innovazione del milanese Puricelli rivoluziona il mondo delle costruzioni stradali
Sempre rispettato indipendentemente da chi fosse al potere in quell’epoca tumultuosa, immersa nelle guerre, Puricelli, noto in Germania dove i suoi progetti furono studiati attentamente, diventò un grande imprenditore con un’azienda specializzata in costruzioni stradali. Prima della seconda guerra mondiale l’Italia poteva vantare strade come: la Milano-laghi (84.5 km), la Milano-Bergamo (48.8 km), la Firenze-Viareggio (82 km), Torino-Milano (125.8 km), Napoli-Pompei (20 km), Roma-Ostia (20 km), Genova-Serravalle (50 km), Bergamo-Brescia (45 km).
# Inaugurata nel settembre del 1924 al passaggio di Vittorio Emanuele III
Credits: varesenews.it
Nel settembre del 1924, Vittorio Emanuele III in persona, inaugurò la Milano-Varese a bordo di una Lancia guidata dal Puricelli. Il Corriere della sera così declamò: “mentre tutt’intorno scrosciano gli applausi, la vettura parte di scatto tagliando lo sbarramento simbolico costruito dal nastro….”. Nelle città, lungo il percorso, il Re venne accolto dalle bande musicali, dalle rappresentanze cittadine e dai casellanti vestiti in pompa magna. Da sottolineare inoltre la presenza dei primi distributori di benzina già attivi.
# Fu usata una speciale composizione di calcestruzzo per evitare la formazione di carreggiate polverose. A due anni dall’apertura l’autostrada era percorsa da una media di 1115 auto al giorno
Per evitare la formazione di carreggiate polverose venne escogitata una speciale composizione di calcestruzzo amalgamato con l’acqua. Per ovviare al problema di interferire con le grandi arterie, vennero costruiti cavalcavia e archi, gallerie. Nel 1926 si poterono contare 421.406 passaggi di veicoli con una media giornaliera di 1115 unità.
Nonostante sia ipotizzabile che fra poco tempo potremo raggiungere la Luna per far vacanza, l’autostrada simboleggia tutt’ora la via per andare lontano. Gli aerei ci passano sulla testa ma quando sfrecciamo sulle nostre automobili con la musica a tutto volume, ci sembra di arrivare dall’altra parte del mondo respirando libertà.
La notizia del giorno è il dietrofront del governo con il via libera agli spostamenti tra comuni anche nei giorni di Natale e Capodanno. Sul fronte dei dati del giorno giornata in controtendenza per i decessi rispetto agli ultimi giorni: nuovo picco, soprattutto in Italia, che segna il secondo peggior primato nella seconda ondata con 887 vittime. Dopo la pausa di ieri l’Italia ritorna la peggiore in Europa per decessi e la seconda al mondo. Migliori dati dai ricoveri che proseguono il calo e dal tasso di positività che scende in Italia sotto la fatidica soglia del 10%.
🛑 10 dicembre. In RIALZO i decessi in Lombardia e in Italia che ritorna la PEGGIORE in Europa. Tasso di positività sotto il 10%
#1 RADDOPPIANO I MORTI IN LOMBARDIA RISPETTO A IERI: da 69 a 172. Forte rialzo anche in Italia (di nuovo vicini ai 900)
I morti in Lombardia risalgono dai 69 di ieri ai 172 di oggi (il 19% del totale nazionale). Oltre il 100% in più in sole 24 ore. Il picco massimo nella prima ondata il 21 marzo era stato di 546 morti.
Nuovo grande rialzo dei decessi anche in Italia: dai 499 di ieri, nelle ultime 24 ore sono stati 887, il secondo numero più alto della seconda ondata dopo i 993 del 3 dicembre.
#2 RISALGONO I CONTAGI IN LOMBARDIA E E IN ITALIA: ma crescono molto anche i tamponi
Torna a crescere ancora il numero di nuovi contagi in Lombardia: ieri erano stati +1.233, oggi sono +2.093. Nella città metropolitana dai 336 nuovi casi di ieri, oggi sono +632. Situazione in crescita anche a Varese con +275. Crescono i contagi anche in Italia: dai 12.756 di ieri ai 16.999 di oggi. Crescono però di molto anche i tamponi: in Italia si è passati dai 118.475 di ieri ai 171.586 di oggi. Crescono i tamponi anche in Lombardia: dai 14.175 di ieri ai 24.229 di oggi.
#3 CONTINUANO A CALARE I RICOVERI: occupazione terapie intensive scende sotto al 50% in Lombardia
Per il sedicesimo giorno negli ultimi diciotto, scendono anche oggi i ricoveri in terapia intensiva: -18 dai -1 di ieri, per un totale di 748 ancora ricoverati.
Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione torna sotto al 50%. Scendono di 114 i ricoverati non in terapia intensiva (ieri -460).
Stesso andamento anche in Italia sul fronte dei ricoveri: scendono i ricoveri in terapia intensiva di 29 (ieri -25) e calano ancora i ricoverati meno gravi: -565 (ieri -428).
I guariti sono un numero record: +4.581 in Lombardia (ieri +23.090) e +30.099 in Italia (ieri +39.266). Gli attuali positivi in Italia scendono sotto i 700 mila: sono 696.527 (in calo dai 710.515 di ieri)
#4 TASSO DI POSITIVITA’ IN ITALIA TORNA SOTTO IL 10%: Lombardia sempre sotto la media nazionale
Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia si mantiene stabile, confermandosi ampiamente sotto il 10%: si conferma all’8,6%,rimanendo sempre al di sotto della media nazionale.
In Italia torna invece sotto quota 10%: scende dal 10,8% al 9,9%.
Perché l’epidemia sia sotto controllo bisogna scendere a un tasso di positività inferiore al 10% e avere un Rt nazionale sotto all’1%.
L’Rt nazionale e in Lombardia risultano attorno allo 0,90. Milano è poco sopra allo 0,72
Fonte dati: Protezione Civile
#5 ITALIA TORNA PRIMA IN EUROPA PER MORTI NELLE 24 ORE
Dopo la pausa di ieri in cui per la prima volta l’Italia non figurava più al primo posto in Europa per numero di morti nelle ultime 24 ore, oggi torna a essere la peggiore del Vecchio Continente e la seconda del mondo, dopo gli USA (ieri +2.020). In Europa seguono l’Italia la Russia (+562), UK (+516), Polonia (+470), Germania (+454). Rimangono relativamente bassi in Svezia (+19), nonostante la crescita dei contagi.
Nuovi positivi in Europa per 100.000 abitanti/settimana: PRIMA LA SVEZIA, ITALIA NELLA MEDIA, SPAGNA IN CODA
Oggi 10 dicembre è in programma il tavolo tra i vertici del centro destra per discutere sul candidato sindaco di Milano. Potrebbe uscire già entro sera il nome di chi andrà a sfidare l’attuale sindaco uscente Sala che il 7 dicembre ha sciolto la riserva sulla sua ricandidatura per le elezioni comunali del 2021. Spoiler: il prescelto sarebbe già stato deciso.
🛑 Il plotone di ASPIRANTI SINDACO per il CENTRO DESTRA: ecco chi la spunterà
# Oggi il tavolo per scegliere l’antagonista di Sala: tre in pole position. Uno il superfavorito
Nella giornata giovedì 10 dicembre si tiene il tavolo del centro destra allargato anche al deputato e presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi. A fianco di Matteo Salvini ci sarà anche il numero due della Lega Giancarlo Giorgetti. Ognuna delle tre principali forze politiche ha un candidato prescelto. Questo è il terzetto.
#1 Il SUPERFAVORITO: Roberto Rasia dal Polo, il candidato della Lega
Credits: primaonline.it
Come avevamo anticipato il 7 dicembre è Roberto Rasia Dal Polo il grande favorito per sfidare Sala. Si tratta infatti della prima scelta su cui convergono Salvini e i suoi e non è un mistero che sia già da mesi all’opera per costruire il suo progetto per Milano.
Roberto Rasia dal Polo è direttore comunicazione del Gruppo Pellegrini e prima autore e conduttore di Sky e Radio24. Tra i possibili punti deboli c’è che si tratta di un nome quasi completamente sconosciuto alla maggior parte dei milanesi. In più è genovese e soprattutto juventino, fanno notare i più maliziosi (in realtà è sampdoriano, ndr). La campagna sarà tutta da costruire e con eventi contingentati dalle regole anti Covid, ma secondo la Lega potrebbe non essere un problema: accanto al candidato intende lanciare subito una squadra di nomi, anche noti, che accompagneranno per tutta la campagna lo sfidante e magari avranno qualche ruolo a Palazzo Marino in caso di vittoria. Una squadra della società civile che rafforzerà quella, più scontata, dei politici dei tre partiti. E la Lega potrebbe candidare anche in lista dei nomi inediti. Quasi certamente sarà lui l’alternativa a Sala nella sfida alle comunali. Unica sorpresa potrebbe venire dai prescelti delle altre due forze dell’opposizione. Vediamo di chi si tratta,
#2 IL NOME FORTE: Paolo del Debbio, il giornalista Mediaset in quota Forza Italia
Il giornalista Mediaset aveva già rifiutato nel 2016, e anche di recente non avrebbe ceduto al corteggiamento di Salvini che l’aveva definito il miglior candidato possibile. Su di lui non molla però Forza Italia che avrebbe realizzato un sondaggio per convincere dati alla mano Del Debbio che c’è bisogno di lui per riconquistare Milano. Le sue quotazioni però sembrano in discesa.
#3 L’OUTSIDER ISTITUZIONALE: l’ex prefetto di Milano Alessandro Marangoni, prima scelta di Fratelli d’Italia
Credits: affaritaliani.it
Questore di Milano tra il 2010 e il 2012, prefetto tra il 2015 e il 2016 anno in cui ha lasciato l’incarico per motivi anagrafici, Alessandro Marangoni è il candidato prescelto dal partito di Giorgia Meloni per la sfida all’attuale sindaco uscente Sala che ha deciso di riproporsi per le elezioni comunali del 2021. Il poco peso del partito Fratelli d’Italia a Milano e una certa rigidità istituzionale di un uomo comunque molto apprezzato da tutti sarà probabilmente un freno decisivo in negativo sulla candidatura dell’ex-prefetto.
# LE SORPRESE: I nomi alternativi in caso di rinuncia o mancato accordo tra i tre partiti
Mel caso in cui le forze politiche non convergano su uno dei tre profili citati, in particolare su Rasia, esistono comunque altre soluzioni più o meno a sorpresa.
Tra le alternative sul tavolo del centrodestra che sono già emersi nelle ultime settimane c’era Simone Crolla, consigliere delegato di American Chamber of Commerce in Italy e coordinatore dell’advisory board della Veneranda Fabbrica del Duomo, dato però in fase calante nei desiderata del centro destra. Un altro nome è quello dell’avvocato Luigi Santamaria, mentre era stato sondato con una certa insistenza ma ha poi declinato il manager della farmaceutica Sergio Dompè.
Da non sottovalutare la sorpresa di una candidatura in rosa. Sarebbero disponibili l’avvocato divorzista più famoso d’Italia Annamaria Bernardini de Pace, Sofia Gioia Vedani, architetto e amministratore delegato di Planetaria Hotels, e la docente Stefania Bariatti. Se invece si declinasse alla fine su una più improbabile scelta politica, ai nastri di partenza sarebbero già pronti Silvia Sardone e l’evergreen Maurizio Lupi.
MILANO CITTA’ STATO
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Una nuova conferma che il virus circolava alcuni mesi di prima dell’esplosione dell’emergenza arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese. Un tampone orofaringeo fatto a un bambino milanese lo scorso anno, analizzato in seguito è risultato positivo al Coronavirus. Non basta: il bimbo può essere stato infettato solo nella stessa zona dove vive, l’area nord di Milano.
Altra evidenza scientifica: COVID a MILANO già nel NOVEMBRE 2019
# In città un bambino positivo già il 21 novembre. Ad oggi potrebbe essere il nuovo paziente 1
Il virus SarsCov2 circolava in Italia già dall’autunno del 2019: con certezza dal 21 novembre. La prova arriva da un tampone fatto ad un bambino di Milano lo scorso dicembre. Il bambino, che all’epoca aveva 4 anni, era stato ricoverato al pronto soccorso con sintomi respiratori e vomito il 30 novembre, il primo dicembre la comparsa di macchie sulla pelle simili a quelle del morbillo. Dopo 14 giorni dall’inizio dei sintomi, il 5 dicembre 2019, un tampone orofaringeo per il morbillo analizzato in seguito ha mostrato che invece la causa era il SarsCov2.
Il SarsCoV2 può infatti dar luogo a sindrome simil-Kawasaki e manifestazioni cutanee, comuni ad altre infezioni virali, come il morbillo. La dottoressa Silvia Bianchi, una delle ricercatrici: “L’idea è stata di indagare retrospettivamente tutti i casi di malattia esantematica identificati a Milano come morbillo e rosolia tra settembre 2019 e febbraio 2020, risultati negativi alle indagini di laboratorio“.
# Lo studio dei ricercatori pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese: l’infezione è stata presa a livello locale
Le iniziali descrizioni di tali sintomi associati a Covid-19 sono arrivate proprio dai dermatologi della Lombardia. I ricercatori, il cui lavoro è stato pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese, non sono però riusciti a determinare dove il bambino possa aver preso il virus. Il presidente della facoltà di Medicina dell’università Statale di Milano Gianvincenzo Zuccotti, tra gli autori dello studio, ha dichiarato: “Abbiamo fatto un’indagine epidemiologica per capire se il bambino e i suoi genitori avessero viaggiato, ma non si sono mai mossi dalla propria area a nord di Milano. È un’infezione presa a livello locale“. Quindi significa che il bambino è stato infettato da altri a Milano. Questo darebbe conferma a un altro studio dell’Istituto dei Tumori che porta la lancetta della circolazione del virus a Milano ancora più indietro: all’estate del 2019.
# In base a uno screening dell’Istituto dei tumori di Milano i primi casi già a settembre
Questa notizia va ad aggiungersi a quella del rilevamento del virus nelle acque reflue di Milano a metà dicembre 2019e dello studio dell’Istituto dei tumori di Milano, che analizzando i campioni di sangue dei partecipanti ad uno screening per il tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, ha rilevato la presenza del coronavirus già a settembre 2019 nei campioni di pazienti residenti in 5 regioni.
A questo si aggiungono le indagini fatte a fine aprile in Francia con il possibile paziente zero risalente al 27 dicembre, e in Spagna dove un equipe di virologi ha rinvenuto RNA di SARS-CoV-nelle acque reflue raccolte a Barcellona addirittura nel marzo 2019.
A questo punto sembra fuori di dubbio che il Covid circolasse già da parecchi mesi prima del focolaio di Codogno che ha dato il via all’emergenza Covid in Europa. La domanda che molti si fanno è: se il virus circolava già da mesi, come mai finchè è restato ignoto lo si è riuscito a gestire senza impatto sulle strutture sanitarie, malgrado l’assenza di qualunque tipo di restrizione?
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Qual è la COSA che ti MANCA di più a Milano a causa del Covid? VOTA tra le 10 nominations
#1 Abbracci
Credits: atuttodonna.it
#2 Cinema/Teatri
Teatro Franco Parenti – Via Pier Lombardo, 14 – Porta Romana
#3 Concerti
Credits: ilcapoluogo.it
#4 Discoteca
Credits: ivg.it
#5 Fiducia nelle persone
Credits: gabriellamanno.com
#6 Fuorisalone
Credits: milanotoday.it – Fuorisalone
#7 Partite dal vivo
#8 Uscire la sera
credits: juzaphoto.com
#9 Viaggiare
Credits: intono.it
#10 Vivere senza mascherina
Credits: lamescolanza.com
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MILANO CITTA’ STATO
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La Funicolare Stoos è la più ripida d’Europa e si trova a un paio d’ore da Milano. 110% di pendenza in grado di trasportare oltre 1550 persone ogni ora. Motivo per prenderla? Godersi lo spettacolo del Lago dei Quattro Cantoni.
STOOS, la FUNICOLARE più RIPIDA d’Europa a un paio d’ore da Milano
# 110% di pendenza, la Funicolare sopra il Lago dei Quattro Cantoni
Credits: espazium.ch
Se per anni la Funicolare Svizzera Gelmerbahn, costruita tra i comuni di Guttannen e Innertkirchen, raggiungeva i 106% di pendenza aggiudicandosi il primato per essere la funicolare più ripida d’Europa, nel 2017 la Funicolare Stoos le ha rubato il primato raggiungendo i 110% di pendenza. La nuova funivia parte da Svitto, un paesino che conta 150 abitanti, posizionato sopra il Lago dei Quattro Cantoni, a mezz’ora da Lucerna.
# 1550 ogni ora. L’opera da oltre 52 milioni terminata con due anni di ritardo
Credits: swissinfo.ch
Inaugurata nel Canton Svitto è in grado di portare i passeggeri da 562 a 1.302 metri di altitudine in soli 4 minuti. Grazie a un impianto in grado di far ruotare le cabine per far si che possano essere sempre in posizione perpendicolare può trasportare in quota fino a 1550 persone ogni ora. Nonostante la ormai nota precisione Svizzera, ci sono stati parecchi intoppi nella sua realizzazione, tanto da essere terminata con ben due anni di ritardo per un costo complessivo di 52 milioni di franchi svizzeri.
La notizia del giorno è la conferma che da domenica la Lombardia sarà zona gialla. E anche oggi i dati confermano il trend in miglioramento: decessi e contagi ai minimi da tempo, record di guariti e di persone che lasciano gli ospedali. Anche in Italia ci sono notizie positive, malgrado l’aumento del tasso di positività: per la prima volta da settimane l’Italia non è prima in Europa per numero di morti nelle 24 ore. Passiamo ai dati.
🛑 9 dicembre. Lombardia: CALANO ancora decessi e contagi. RECORD di negativizzati in regione e in Italia
#1 SI DIMEZZANO I MORTI IN LOMBARDIA IN MENO RISPETTO A IERI: da 128 a 69
I morti in Lombardia crollano dai 128 di ieri ai 69 di oggi. Quasi il 50% in meno in sole 24 ore. Il picco massimo nella prima ondata il 21 marzo era stato di 546 morti.
Calano anche i decessi in Italia: dai 634 di ieri, nelle ultime 24 ore sono stati 499.
#2 CONTAGI MAI COSI’ BASSI IN LOMBARDIA DA INIZIO OTTOBRE: forte calo anche in Italia (ma calano molto anche i tamponi)
Cala ancora il numero di nuovi contagi in Lombardia: ieri erano stati +1.656, oggi sono +1.233. Nella città metropolitana dai 420 nuovi casi di ieri, oggi sono 336. Calano i contagi anche in Italia: dai 14.842 di ieri ai 12.756 di oggi. Calano però di molto anche i tamponi: in Italia si è passati dai 149.232 di ieri ai 118.475 di oggi. Calano i tamponi anche in Lombardia: dai 16.276 di ieri ai 14.175 di oggi.
#3 CONTINUANO A CALARE I RICOVERI: 460 persone escono dagli ospedali lombardi in sole 24 ore. Record di negativizzati in un giorno: 23 mila in Lombardia, quasi 40 mila in Italia
Per il quindicesimo giorno negli ultimi diciassette, scendono anche oggi i ricoveri in terapia intensiva: -1 dai -14 di ieri, per un totale di 766 ancora ricoverati.
Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione rimane attorno al 50%. Scendono di 460 i ricoverati non in terapia intensiva (ieri -175).
Stesso andamento anche in Italia sul fronte dei ricoveri: scendono i ricoveri in terapia intensiva di 25 (ieri -37) e calano ancora i ricoverati meno gravi: -428 (ieri -443).
I guariti sono un numero record: +23.090 in Lombardia (ieri 5.699) e +39.266 in Italia (ieri +25.497). Gli attuali positivi in Italia sono ancora 710.515
#4 TASSO DI POSITIVITA’ IN LOMBARDIA SOTTO AL 9%: sotto la media nazionale
Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia scende ancora, confermandosi ampiamente sotto il 10%: 8,6%,rimanendo al di sotto della media nazionale.
In Italia risale invece sopra quota 10%: cresce dal 9,9% al 10,8%.
Perché l’epidemia sia sotto controllo bisogna scendere a un tasso di positività inferiore al 10% e avere un Rt nazionale sotto all’1%.
L’Rt nazionale e in Lombardia risultano attorno allo 0,90.
Fonte dati: Protezione Civile
#5 FINALMENTE ITALIA NON PIU’ PRIMA PER MORTI NELLE 24 ORE
Dopo molti giorni per la prima volta l’Italia non figura più al primo posto in Europa per numero di morti nelle ultime 24 ore. In un giorno solo la superano Polonia (+568), Russia (+559) e UK (+533). Decessi in rialzo anche in Germania. Rimangono relativamente bassi in Svezia, nonostante la crescita dei contagi.
Nuovi positivi in Europa per 100.000 abitanti/settimana: PRIMA LA SVEZIA, ITALIA NELLA MEDIA
Nella giornata di entrata in vigore dei nuovi divieti fino al 15 gennaio 2021, si intravede una buona notizia. Sembra ormai sicuro: la Lombardia diventa zona gialla. Lo ha annunciato Fontana dopo un confronto con il CTS. Vediamo da quando scatta e che cosa comporta
🛑 Lombardia in ZONA GIALLA: ecco da quando e cosa si potrà fare
# Dal 9 dicembre al 15 gennaio: i nuovi divieti
9 dicembre. Entrano in vigore i nuovi divieti previsti dall’ultimo DPCM. Che cosa comportano? Innanzitutto un forte freno agli spostamenti per e dall’estero. Dal 9 dicembre fino al 21 dicembre chi rientra in Italia deve sottoporsi nelle 24 ore precedenti a un tampone. Dal 21 dicembre in poi deve osservare 10 giorni di quarantena obbligatoria.
Dal 21 dicembre fino al 6 gennaio scatta il divieto di lasciare la regione, salvo per ragioni di lavoro, urgenza o salute. Inoltre il 25, il 26 dicembre e il primo gennaio non si potrà lasciare il proprio comune.
Dopo il 6 gennaio fino al 15 gennaio resta l’obbligo di quarantena per chi rientra dall’estero.
# Lombardia zona gialla? Quando e come
I nuovi casi continuano a calare in Lombardia. L’8 dicembre hanno raggiunto il nuovo minimo delle ultime settimane con 1.656 nuovi casi. Anche i ricoveri diminuiscono ormai da quasi due settimane e lo stesso vale per il tasso di positività da giorno sotto il fatidico 10%. A Milano città l’RT che misura il grado di diffusione dei contagi risulta di appena 0.71.
Lo ha annunciato Fontana dopo confronto con il CTS: il ministro Speranza dovrebbe firmare venerdì 11 dicembre l’ordinanza che consentirà alla Regione di entrare in zona gialla. A quel punto l’ordinanza entrerà in vigore da domenica 13. Significa soprattutto che bar e ristoranti possono riaprire fino alle 18 dopo oltre un mese di chiusura (dal 6 novembre). Oltre a questo ci si potrà spostare liberamente all’interno del proprio Comune e tra Comuni diversi, tranne che tra le 22 e le 5 del mattino, quando è in vigore il «coprifuoco». Si potrà inoltre spostarsi anche in altre regioni “zona gialla”.