Credits origiful IG - Tram a forma di bottiglia di vino
Per le strade di una città francese si può vedere circolare un tram dalla forma davvero bizzarra, quella di una bottiglia di vino rosso. Che sia motivo di ispirazione anche per i tram di Milano?
Il TRAM a forma di BOTTIGLIA di VINO: un’ispirazione per Milano?
# Il classico vino rosso francese Bordeaux viaggia sui binari
Credits origiful IG – Tram a forma di bottiglia di vino
A Bordeaux hanno deciso di celebrare il rinomato vino rosso locale realizzando un tram ad hoc proprio a forma della bottiglia di vino con l’etichetta francese. Nel video che sta facendo il giro del mondo si vede la bottiglia-tram correre orizzontale sui binari con i passeggeri che guardano all’esterno attraverso alcuni finestrini. In testa alla cabina c’è il collo della bottiglia, mentre il fondo si trova in coda.
# Il video è frutto dell’immaginazione di Ian Padgham
Il tram ovviamente non esiste, si tratta infatti del lavoro del video artist californiano Ian Padgham che si è divertito ad immaginare un tram speciale per la città francese famosa in tutto il mondo per il suo vino.
A Milano si potrebbe ipotizzare di “realizzare” un tram con le sembianze della Madonnina o del Biscione, un modo originale e alternativo per far conoscere i simboli della città ai turisti che stanno pensando di visitarla. Che ne pensate dell’idea?
Giorgio Ambrosoli è la dimostrazione concreta e drammaticamente feroce di come, per fare la rivoluzione, non occorra essere giovani estremisti, a petto nudo, su una scalinata, strepitando contro il potere. Si può essere eroicamente rivoluzionari anche in giacca e cravatta, in qualità di persone oneste e moderate, con un forte e convinto senso del dovere. Insomma, “Un eroe borghese”, come cita il titolo del film di (e con) Michele Placido, sulla lotta dell’avvocato Ambrosoli contro il malaffare che intrecciava (e intreccia tutt’ora) banchieri, politica e crimine, a scapito dei cittadini perbene.
Giorgio AMBROSOLI: il RIVOLUZIONARIO in GIACCA e CRAVATTA che sfidò anche lo Stato
# Il milanese che sfidò la rete dei poteri che difendeva la Mafia
Credits: @storitalytelling Ambrosoli
Ambrosoli nacque a Milano il 17 ottobre del ’33, il padre era un avvocato: i genitori diedero a Giorgio un’educazione cattolica. Intorno ai vent’anni entra nell’Umi, l’Unione Monarchica Italiana, nel frattempo si era iscritto a Giurisprudenza per seguire le orme del genitore. Ambrosoli venne assassinato davanti a casa l’ 11 luglio del ’79, per aver sfidato (da solo) la rete dei poteri che difendevano Michele Sindona, la Mafia, la Loggia Massonica P2, la finanza del Vaticano (Ior e Marcinkus), avvocati e politici corrotti.
Giulio Andreotti, in un’intervista del 2010, disse che “Ambrosoli era una persona che se l’andata cercando”. Studiando la storia professionale di questo avvocato milanese e ascoltando le parole di colui che fu per 7 volte Presidente del Consiglio e per 21 Ministro, si capisce quanto lo Stato fu, non solo distante, ma anche avversario di Ambrosoli.
# Le irregolarità scoperte alla Banca Privata Italiana
Credits: @luigicaputo_ Giorgio Ambrosoli
Nel 1974 venne scelto dal Governatore della Banca d’Italia come commissario liquidatore alla Banca Privata Italiana, uno degli istituti di Sindona. Quest’ultimo era uno di quei siciliani ad aver fatto fortuna a Milano, con la logica del non guardare in faccia a nessuno, neppure alla legalità. Strettissimi erano i rapporti tra Sindona e la politica. Nei giorni vicini a quello in cui venne assassinato, Giorgio Ambrosoli aveva sottoscritto il memoriale in cui confermava la necessità di liquidare la banca di Sindona, evidenziando la responsabilità di Sindona stesso. Banca che, il 27 settembre del ’74, dichiarò bancarotta. Sindona nel 1971 era riuscito a prendere il controllo della Franklin National Bank di Long Island, però, poco dopo, aveva portato la stessa al fallimento.
In qualità di liquidatore, Ambrosoli come mise le mani nella Banca Privata Italiana si accorse di gravi irregolarità, libri contabili falsati e operazioni occulte. Fu affiancato dal Maresciallo della GdF Silvio Novembre, unico vero collaboratore dell’avvocato milanese in quella brutta faccenda. Le pressioni su Ambrosoli, per dichiarare in via ufficiale la buona fede di Sindona, furono via via sempre più forti, trasformandosi, di fronte al senso del dovere del legale, in minacce di morte.
# Un forte senso del dovere che lo portò contro lo Stato
Credits: @libera_milano Giorgio Ambrosoli
Secondo chi gli faceva pressioni, Ambrosoli avrebbe dovuto “scrivere” a favore di Sindona, così che la Banca d’Italia sanasse gli scoperti della Banca Privata Italiana, a scapito della collettività. La vicenda di Ambrosoli è emblematica per comprendere come certi uomini, con il senso del dovere e amore per il proprio lavoro, appena si mettono sul binario dei treni del potere, spesso criminale, vedono lo Stato voltare loro le spalle, addirittura le istituzioni diventano un nemico, che non evita che poteri occulti travolgano le persone per bene e dalla schiena dritta, proprio su quel binario.
Vogliamo concludere questo doveroso ricordo su Ambrosoli con lalettera che, accorgendosi di essere preso di mira da criminali nel suo ruolo di liquidatore, scrisse alla moglie Anna Lorenza Gorla. Uno scritto che è diventato un testamento.
# La lettera alla moglie
“Anna carissima, è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I., atto che ovviamente non soddisferà molti e che è costato una bella fatica. Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il Paese. Ricordi i giorni dell’Umi, le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant’anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l’incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato – ne ho la piena coscienza – solo nell’interesse del Paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo. I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [… ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il Paese, si chiami Italia o si chiami Europa. Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell’altro. Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi […]
26 Novembre ore 11.00. Viaggio inaugurale del primo tratto della nuova linea M4, da Dateo a Linate Aeroporto, con apertura al pubblico alle ore 12.30. Non è stata ancora aperta e già la Stazione Forlanini versa in uno stato di degrado. Vediamo le foto e i video del nostro reportage.
Prima di aprire la STAZIONE FORLANINI M4 è già in DEGRADO (Fotoreporatge e video)
# La nuova stazione Forlanini M4 è già preda di degrado e sporcizia
Foto redazione - Stazione Forlanini FS M4
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Foto redazione - Muretto con tag
Foto redazione - Scale esterne
Foto redazione - Sporcizia, rifiuti e piastrelle divelte
Foto redazione - Tag su porta di servizio
Foto redazione - Tag su muri
Foto redazione - Muretto con graffiti
Foto redazione - Ascensore imbrattato
Foto redazione - Saracinesca ingresso
La nuova linea M4 apre ufficialmentedomani 26 novembre: alle 11:00 il viaggio inaugurale per stampa e autorità e alle 12.30 per i cittadini. Ma la Stazione Forlanini è già un disastro. Degrado e sporcizia ovunque all’esterno in tutti i lati, tag e graffiti su muretti e pareti. Piastrelle divelte e alcuni materiali già rovinati.
Servirebbe un maggiore controllo sullo stato e il decoro delle opere pubbliche, a maggior ragione quando ancora devono ancora entrare in funzione.
Hai da segnalare qualcosa che a Milano fa schifo e che si deve migliorare per rendere Milano più vivibile? Mandaci la tua testimonianza su info@milanocittastato.it
Se son rose fioriranno, per adesso ci sono i boccioli. Non in tutti i campi stanno rifiorendo le libertà e i diritti costituzionali perduti (vedi i divieti ancora in vigore negli ospedali e RSA), ma almeno nel trasporto pubblico locale tutte le disposizioni dell’epoca Covid sono state spazzate via. Definitivamente, si spera.
RIMOSSE le INDICAZIONI COVID dai mezzi pubblici di Milano: la FINE di un biennio horribilis
# Addio ai cartelli della segnaletica Covid
Credits: ilriformista.it segnaletica covid
Divieti e cartelli, maschere e percorsi obbligati, distanze e certificati: molti sono stati i lacci e lacciuoli che nel biennio horribilis 2020-2022 hanno trasformato in una concessione il diritto delle persone di muoversi in città per lavoro, studio o svago. Oggi spostandosi nel ventre di Milano e intrecciando percorsi metropolitani colorati di rosso, verde, giallo e lilla (e finalmente anche blu), i più noteranno la scomparsa progressiva di tutta la segnaletica Covid. Sono già spariti da diverse settimane i bolloni “stai qui” presenti su tram, bus e metrò e nelle banchine delle stazioni. Così come sono “evaporate” le medesime indicazioni verniciate sull’asfalto nei pressi delle fermate in superficie.
# Salutiamo anche i percorsi differenziati
Ora hanno le ore contate anche le indicazioni dei percorsi a senso unico presenti nelle stazioni, visto che sono in corso di rimozione. Ricordiamo con ironica nostalgia, come fossero secoli fa, che in una scala si scendeva e una si saliva, in una parte di corridoio si stava a destra e in un’altra si stava a sinistra. Tutto per precauzioni più o meno giustificate.
# Via tutte le limitazioni: mascherine, metro di distanza e capienza ridotta
Tram covid
I primi spiragli c’erano stati alla fine del governo Draghi, ma il colpo di grazia definitivo è stato dato da quello in carica. Via quindi le maschere quando si viaggia sui mezzi pubblici, sia quelle chirurgiche o di comunità (altrimenti dette “solidali”) e sia quelle ffp2. Via anche le distanze di sicurezza che a inizio pandemia stabilivano che tra le persone su un tram o su un treno dovesse esserci almeno un metro di distanza. Ma il metro (che di fatto abbassava la capienza massima di un veicolo ad un quarto di quella massima) ha avuto vita breve. Si era poi passati alla soglia massima dell’ottanta percento.
Oggi alla soglia dell’inverno le rose stanno sbocciando. Con l’augurio che nonostante il freddo imminente ci sia una trionfante e ubiquitaria fioritura. Una floro-pandemia di polline, petali e libertà.
Se ne era già parlato ad agosto e adesso ritorna la notizia: il biglietto ATM potrebbe aumentare ancora. Nel 2019 era passato dal classico 1,50 euro a 2 euro, con non poche polemiche. Presto potrebbe costare ancora di più.
Nel 2023 il BIGLIETTO di ATM potrebbe AUMENTARE ancora: ecco i motivi
# Il motivo che ha smosso le acque ad agosto: l’inflazione
Credits: @atm_milano M1
Ad agosto si era annunciato che nell’autunno del 2022 il biglietto ATM sarebbe aumentato ancora. Ad aumentare sarebbe stato solamente il biglietto singolo ATM che consente di viaggiare all’interno della città (zona M1-M3 nel “nuovo” sistema tariffario STIBM Milano-Monza Brianza), un rincaro che avrebbe molto probabilmente toccato anche i biglietti singoli per tutte le altre zone, lasciando però fuori gli abbonamenti. Il costo del biglietto sarebbe salito di circa 10 centesimi fino ad un aumento di 30. Il motivo del possibile aumento? Ad agosto lo si trovava in una normativa regionale che stabilisce che tutte le società dei trasporti devono adeguare le proprie tariffe all’inflazione. Tuttavia, tra polemiche dell’assessore alla mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, e un tempismo in generale poco azzeccato (aumentare il prezzo del biglietto, in un momento di difficoltà economica, sarebbe andato a discapito di tutti i cittadini), il biglietto è rimasto a 2 euro. Ad ottobre Sala aveva infatti assicurato che il rialzo del prezzo del biglietto era “congelato per il momento”.
# I nuovi motivi: meno passeggeri e bollette troppo alte
Oggi però si torna a parlare di un possibile rincaro del biglietto. Lo hanno detto Beppe Sale e il direttore di ATM, Arrigo Giana, a Milano la gestione del trasporto pubblico è diventato un problema. Non si sta parlando della sua efficienza, ma dell’enorme esborso di denaro utile a far funzionare i mezzi di trasporto nella città meneghina, esborso, però, che non viene più coperto dagli introiti dei biglietti. Dal 2020 le persone che scelgono di utilizzare i mezzi pubblici rispetto a quelli privati sono sempre meno. Nel 2022 si è registrato un 22-23% in meno di passeggeri rispetto al 2019 e intanto anche le bollette di ATM stanno aumentando esponenzialmente. “Nel 2022 la bolletta è arrivata a 45 milioni di euro, nel 2023 potrebbe arrivare a 170 milioni“, dice Giana.
# Il Comune: “bisogna pareggiare entrate e uscite”
Cosa potrebbe fare il Comune? “Bisogna fare un discorso serio, rigoroso e sincero ai cittadini”, ha detto Sala, “dobbiamo riuscire a costruire un bilancio prudente, che per forza pareggia entrate e uscite“. Il Comune investe già 800 milioni di euro del miliardo stabilito per la voce “mobilità e trasporti” solo per la gestione dei mezzi ATM. E la voce “mobilità e trasporti” ha un peso enorme sulle spese comunali, costituisce da sola il 37% del totale. Sempre per la gestione del trasporto pubblico il Comune utilizza anche il Fondo dato dallo Stato, ma che da anni è fermo a 260 milioni. Pare quindi che il Comune investa già molti soldi nel trasporto pubblico, ma non abbastanza per pareggiare i numeri.
# Ecco qualche numero
Credit:commons.wikimedia.org
Nel 2019 la vendita dei biglietti ha portato nelle casse del Comune 437,2 milioni di euro, nel 2021 ne ha portati solamente 234.8 milioni. Si era però ancora nel periodo post-pandemia e, tra incertezze varie, il governo di Roma è intervenuto con 212 milioni, dati sotto il nome di “ristori”. Ma anche nel 2022 gli introiti non hanno pareggiato i numeri del 2019. Ad essere ottimisti gli incassi dei biglietti saranno intorno ai 320 milioni, ancora troppo pochi per pareggiare entrate e uscite. Soprattutto se si considera l’aumento delle bollette e il costo dell’apertura della M4, che costerà al Comune 100 milioni di euro per 32 anni.
Credits weihnachtkarersee.magiecarezza IG - Mercatino di natale
Un mercatino “immerso” nel lago e circondato dalle montagne innevate. Scopriamo dove si trova e quando si può visitare.
In Italia il MERCATINO di Natale più “MAGICO” d’Europa
# Il mercatino “immerso” nel lago e circondato dalle montagne
Credits weihnachtkarersee.magiecarezza IG – Lanterne Lago di Carezza
A 20 minuti di auto da Bolzano, a circa 3 ore e mezza da Milano, c’è quello che viene considerato il mercatino di Natale più magico e suggestivo d’Europa: il mercatino di Natale al Lago di Carezza. Intitolato “magie natalizie”, questo mercatino ogni anno accoglie i visitatori con il meraviglioso sfondo del lago e il gruppo montuoso del Latemar e del Catinaccio innevati a fare da cornice.
Intorno al sentiero che circonda il lago di Carezza saranno installate decine di casette in legno con le sembianze di gigantesche lanterne, dove comprare i prodotti tipicidell’Alto Adige, dagli infusi fino agli splendidi oggetti scolpiti in legno di pino cembro. Per non gelare dal freddo lungo la passeggiata verranno posizionate delle stufe a legno per riscaldarsi.
# Meravigliose sculture di neve e ghiaccio e un presepe a grandezza naturale
Credits weihnachtkarersee.magiecarezza IG – Mercatino di natale
A rendere ancora più magico il mercatino ci saranno delle meravigliose sculture di neve e ghiaccio e un presepe con figure a grandezza naturale da ammirare magari bevendo un tazza di cioccolata calda e assaggiando dei biscotti appena sfornati.
Credits weihnachtkarersee.magiecarezza IG – Presepe Lago di Carezza
L’inaugurazione per l’edizione 2022 sarà sabato 26 novembre, con il primo weekend di apertura. A questo ne seguiranno altri 3 nei quali si potrà visitare il mercatino del Lago di Carezza: 03/12 – 04/12, 08/12 – 11/12 e 17/12 – 18/12 con orari dalle 10 alle 20.
26 Novembre. Ore 11. Parte il primo convoglio della linea blu della metropolitana di Milano. Per l’intero week end si potrà viaggiare gratuitamente sul tratto di sei fermate.
Il video sugli ultimi giorni prima dell’inaugurazione. A cura di BiankoTrainspotting
Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)
Negli USA sta nascendo un nuovo metodo per costruire palazzi e grattacieli. Le stime sull’efficienza di questa tecnica portano a parlare di una riduzione del 30% dei costi per realizzare un progetto, siamo davanti a una rivoluzione edile?
L’America stupisce sempre: stanno costruendo i GRATTACIELI al CONTRARIO
Credits newyorkyimby ATCHAIN – Nuova sede Jp Morgan
In America c’è una startup che sta rivoluzionando il settoreedile mettendo a punto un nuovo modo di costruire i grattacieli. A Detroit la Lift Buildsta costruendo un grattacielo ”al contrario’‘: se normalmente si parte dai primi piani per realizzare un palazzo, qui si sta usando il metodo bottom up, cioè, dopo aver posto le fondamenta dell’edificio secondo le tecniche normalmente usate da tutti, i piani del grattacielo vengono costruiti e assemblati dall’ultimo al primo.
Quando ciascuno dei piani del grattacielo è pronto, si mettono in funzione otto martinetti con 200 tonnellate di capacità ciascuno, allestiti a terra e collegati con sistemi di carrucole e di sartiame in acciaio alla parte superiore. I pavimenti vengono fatti salire con una velocità compresa tra i 6 e i 9 metri all’ora e vengono poi imbullonati alle colonne portanti dell’edificio (realizzate subito dopo le fondamenta ovviamente)
# Un progetto con una storia
Credits: storylab – Muratori bergamaschi
Questo metodo di costruzione costituisce una vera e propria avanguardia del settore edilizio. Il concetto della costruzione top-down esiste già dagli anni ’70 ma solo nel 2018 è stato possibile costruire con queste tecniche in seguito all’evoluzione dei materiali e delle tecnologie produttive.
# I Vantaggi
Potrebbe essere una rivoluzione del settore edilizio. Secondo alcune stime con il metodo LiftBuild si risparmia circa il 30% dei costi rispetto ai metodi tradizionali. Si elimina la necessità di gru a torre, si riducono le inefficienze nel trasporto dei materiali del 300% e non si devono costruire tutte le impalcature esterne necessarie a far lavorare gli operai a decine di metri di altezza. Oltre ai costi si risparmia anche tempo: si stima che con questa tecnica si riesca a ridurre i tempi di costruzione del 46% rispetto alla costruzione tradizionale. Questo approccio di realizzazione “verticale” consente di ridurre la complessità della costruzione, gestire al meglio il flusso di arrivo dei componenti e lavorare in contemporanea su più fronti, riducendo al minimo le variabili nel processo di consegna. E poi soprattutto ci sono meno incidenti: lavorare al livello del suolo sito in un ambiente sicuro massimizzando la costruzione fuori fa la differenza. Un grattacielo edificato secondo i metodi convenzionali richiederebbe che i pannelli esterni venissero installati da lavoratori che indossano imbracature di sicurezza e volano a decine di metri dal suolo, sfiorando i materiali portati in quota dalle gru.
Una delle ipotesti iniziali dell'uscita San Babila M4
26 Novembre. Dopo una lunghissima attesa inaugura il primo tratto della M4. Una metro che ci fa simpatia, soprattutto perché una linea 4 che viene costruita anni dopo la linea 5 dà un tocco di follia alla nostra città così sobria e razionale. Il primo week end i milanesi potranno viaggiare gratis sulle prime sei fermate. Tutto procede per il meglio. Anche se restano ancora delle questioni ancora irrisolte che potrebbero compromettere la soddisfazione dei viaggiatori.
La METRO 4 ai nastri di partenza: le sei QUESTIONI CONTROVERSE sulla nuova linea della metropolitana di Milano
#1 Fermate mancanti: Saini, Idroscalo e Tribunale
Tra le richieste più disattese dai cittadini, quella di collegare anche il centro sportivo Saini. Così rimarrà in funzione il bus che fa da pendolo con piazzale Susa.
Il collegamento all’Idroscalo è piuttosto virtuale, anche se camminando un po’, si dovrebbe riuscire ad arrivarci dalla fermata di Linate.
Altre perplessità invece nascono per la mancata fermata al Tribunale che avrebbe potuto portare i passeggeri in prossimità di Largo Augusto, snodo cardine per i tram. La linea passa sotto la piazza, come si intuisce dai cantieri dei lavori, ma in loco è previsto solo il manufatto.
Cantiere M4 Largo Augusto
#2 Progetti di estensione: Buccinasco e Segrate
Non è ancora finita che già si parla di un suo prolungamento. E’ in fase avanzata il progetto di estensione a sud ovest da San Cristoforo a Buccinasco. Ancora niente di ufficiale invece sull’estensione a est, anche se pare probabile che si prolungherà fino a Segrate.
#3 I collegamenti con le altre linee
Come denunciato da tempo dal blog Urban File la questione più controversa della linea blu sono i collegamenti o, meglio, i non collegamenti con le altre linee della metro. Rispetto agli interscambi delle linee attuali, quelli della linea 4 non consentiranno ai passeggeri di passare direttamente dalla linea blu ad altre linee della metropolitane: si dovrà invece uscire e rientrare dai tornelli. Nel progetto attuale lo scambio con la linea 2 a Sant’Ambrogio obbligherà i passeggeri a uscire sulla strada. Meglio dovrebbe andare lo scambio con la linea M1 a San Babila, anche se comporta anch’essa l’uscita e la rientrata dai tornelli. La ragione è la necessità da parte degli enti che gestiscono in project financing la nuova linea di conteggiare esattamente i flussi e quindi il diritto monetario sui biglietti.
Altra anomalia rilevata è l’assenza di un interscambio con la linea 3. Anche se le due linee si incrociano sottoterra, non è stata prevista una fermata di scambio. Si poteva forse creare una fermata comune tra Policlinico e Crocetta o, almeno, creare un collegamento pedonale tra le due fermate.
Questo il soprannome che già circola per definire la mancanza di estetica della M4, soprattutto per le sgraziate uscite delle varie fermate. In un mondo in cui le città fanno a gara per realizzare metro sempre più belle spiace che Milano resti così indietro.
L’ultimo scandalo in ordine di tempo è Arte4. Forse per rispondere alle critiche sulla cattiva estetica, il gestore ha lanciato lo scorso anno un bando rivolto a street artist per decorare le stazioni della metro. Ma anche questo si è rivelato un boomerang: gli interventi artistici selezionati sarebbero a “totale carico dei proponenti”. Insomma i protagonisti di questa nuova galleria d’arte lavorerebbero gratis. Sarà davvero così? Dalla società ribattono: troveremo degli sponsor per pagare gli artisti. Per ora ancora nessuna novità. Vedremo che accadrà.
A Milano c’è un locale dove si mangia, si beve e… si canta ballando. Ecco dove si trova e come funziona.
Il “DISCO RESTAURANT”: il locale di Milano dove a CENA si CANTA e si BALLA
# Bischeri Milano, il disco restaurant dall’anima toscano-milanese
Credits bischerimilano IG – Ristorante Bischeri Milano
A pochi passi dalla Darsena c’è un locale davvero unico nato dall’unione dell’anima toscana e di quella milanese: Bischeri Milano. Il luogo ideale per gli amanti della buona cucina e della buona musica, un disco restaurant dove si può ballare, cantare e mangiare con sapori ispirati alla cucina fiorentina e che ne conservano la genuinità e la raffinatezza.
# Tre menu fissi sempre diversi e la musica del DJ per cantare e scatenarsi nei balli
Credits bischerimilano IG – Bischeri Milano
Tutte le sera dal giovedì alla domenica si può scegliere fra 3 menu fissi differenti, che variano quotidianamente, sia di carne che di pesce e ogni 4 persone è inclusa una bottiglia di vino. Il tutto è accompagnato dalla musica di un DJ sulla cui note ci si può prima scatenare cantando a squarciagola e, finita la cena, ballare tutti insieme.
Puntuale come ogni Natale arriva un nuovo pop-up storein via della Spiga a firma del flower designer ed event creator Vincenzo Dascanio. Il tema di quest’anno è ispirato a una stazione ferroviaria degli anni ’20 con un treno ricco di vagoni speciali: il nome del negozio è Spiga Express, per ricordare la via in cui si trova.
Credits vincenzodascanio IG – Spiga Express
Al suo interno c’è davvero di tutto, dalla zona food alla discoteca. Si sviluppa su 3 piani e 600 mq. Ecco come è suddiviso.
Appena entrati in questo treno magico i “viaggiatori” vengono accolti da elegantissimi steward in uniforme. Il piano terra è dedicato al food. Qui si potrà fare colazione, un pranzo gourmet o aperitivo nella sala d’attesa della Biglietteria, mentre per la cena c’è un vagone ristorante molto riservato per il quale serve la prenotazione.
Credits Vincenzodascanio IG – A bordo del Spiga Express
Negli altri piani troviamo altre stanze tematiche come il vagone letto, il deposito bagagli, un parrucchiere e una discoteca, tutte ricche di decorazioni natalizie. Per chi desidera acquistare le fantastiche creazioni floreali di Vincenzo Dascanio ci sono invece alcuni punti dedicati dove si possono ordinare.
Si può visitare fino al 9 gennaio tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
Manca un mese ma a Milano è già Natale. Eventi a tema natalizio tra panettoni, mercatini e pattinaggio sul ghiaccio, teatro e musica e l’inaugurazione della M4 aspettano Milano nell’ultimo weekend di novembre.
Questo weekend a Milano è già NATALE: gli appuntamenti da non perdere dal 25 al 27 Novembre #ToDOMilano
# Venerdì 25/11: Alberi di Natale a Villa Arconati, stand-up comedy al Dal Verme, alternative metal, rock italiano e clubbing dal Belgio per i concerti
Hanna Gadsby – Credits: TicketOne
Alberi di Natale: Villa Arconati, la piccola Versailles di Bollate, si veste a festa e decora il proprio giardino, che resterà addobbato fino al 25 dicembre. Aperture straordinarie nelle domeniche dell’avvento. Tutte le infoQUI.
Alter Bridge & guests: inizia presto il weekend al Forum di Assago, alle 18.45. Per il concerto della band americana alternative metal, si avvicenderanno sul palco anche Halestorm di Lzzy Hale e Mammoth, capitanati dal figlio di Eddie Van Halen. Unica data italiana.
Hannah Gadsby: la regina della stand-up comedy, spinta anche dal successo riscosso via Netflix, arriva al Teatro Dal Verme di via S. Giovanni sul Muro. Sipario alle 20.30 per il famoso monologo Body of Work.
Francesco Cicchella: il comico di Made in Sud è al Teatro Manzoni per una tappa unica a Milano. Debutto alle 20.45 per lo show dal titolo Bis.
L’Avversario: lettura teatrale dell’Invisibile Kollettivo che porta in scena fedelmente l’opera di Emmanuel Carrère. Debutta elle 21.00 al Teatro Elfo Puccini di corso Buens Aires 33. In scena fino al 4 dicembre.
Elephant Brain e Cara Calma: due delle band emergenti più forti della scena rock italiana, si avvicendano, nell’ordine, sul palco del Circolo Arci di via Bellezza 16. Inizio spettacolo alle oe 21.00.
Charlotte de Witte: è la serata della DJ e produttrice belga, affiancata in console da Richey V e Simone Zino. Alle 23.30 al Fabrique di via Fantoli 9.
# Sabato 26/11: inaugura il primo tratto della Blu, arrivano i dinosauri dal giurassico e il Gran Gala del pattinaggio artistico
Karolina Kostner – Credits: Eurosport
Difesa personale milano: Elite Krav Maga di via Carroccio 13, organizza un corso di difesa personale alle ore 10.00. L’evento è corollario della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, ed è riservato a donne e ragazze.
Inaugurazione M4: alle 11.00 per stampa e autorità, alle 12.30 per i milanesi (gratis per l’intero week end), apre il primo tratto della Linea Blu, da Linate a Dateo. Tutti i dettagli nel nostro articolo
Libiamo, libiamo ne’ lieti calici: opportunità straordinaria per visitare il bellissimo Teatro Sociale di Como. Alle 11.00 aprono angoli segreti e luoghi solitamente interdetti al pubblico. Al termine è possibile degustare un aperitivo.
ArcheNatale: apre alle 14.00 il mercatino di Natale di Unione al Femminile, in corso di Porta Nuova 32. Resta fino al 3 dicembre.
Jurassic Expo in Tour: strabiliante ricostruzione dello scenario giurassico, per la mostra allestita in piazzale Cuoco. A Milano fino all’8 gennaio con orari 15.00/19.00, sabato e domenica 10.00/19.00.
TAM Kids: rassegna di teatro per bambini all’Arcimboldi di via Innovazione 2. Alle 15.00 in scena Cenerentola, Belle, Ariel e i loro principi danzeranno nel magico mondo delle favole.
Four seasons in different seasons: pomeriggio di balletto al Teatro Manzoni, con le coreografie di 4 artisti. Edi Blloshmi, Hektor Budlla, Beatrice Bodini e Daniele Saul Ardillo, propongono le 4 Stagioni di Vivaldi, con le musiche rivisitate da Max Richter. Sipario alle 15.30.
Topo Federico Racconta: nuovo spettacolo per bambini dai 6 ai 10 anni, a cura di Roberto Anglisani. In scena alle ore 16.00 al Franco Parenti di via Pierlombardo 14.
Pierino e il Lupo: la Sinfonica di Milano, diretta dalla bacchetta di Marcello Corti, ospita bambini dai 5 anni in su all’Auditorium di Largo Mahler. Inizio della favola alle ore 16.00.
Fintroll: ultima data italiana per il folk-metal finlandese e gli special guest Skálmöld e Brymir. Si avvicendano sul palco del Legend Club di via Fermi 98, a partire dalle ore 19.00.
Golden Skate Awards: torna per la sua XV edizione, il gran gala del pattinaggio artistico sul ghiaccio, con le più grandi star internazionali. Karolina Kostner conduce lo show dell’Allianz Cloud Arena di piazza Stuparich, dalle 20.30.
Francesco Tesei: mentalismo e un’allegoria di Amleto al Teatro Nazionale di piazza Piemonte. Tesei interagisce col pubblico e tenterà di leggere direttamente nella mente dei presenti, a partire dalle 21.00.
Bastille: unica data italiana per il Give me the future tour della band alternative rock britannica. Dalle ore 21.00 al District di via Lorenzini 3.
La Merda: sua maestà la condizione umana in un’ipocrita società di cosce e libertà, è di scena al Teatro Da Vinci di via Ampere 1. Tradotto in 30 lingue, a Milano arriva l’edizione di Cristian Ceresoli, interpretata da Silvia Gallerano.
# Domenica 27/11: la mezza maratona, un brunch teatrale al Franco Parenti, la passeggiata nel design di Gae Aulenti e la musica di Alexander 23
Duomo – Credits: dimitrisvetsikas1969, Pixabay
Milano21: mezza maratona milanese con percorsi che includono il Duomo e il Castello Sforzesco, la Darsena e Monte Napoleone. Programma completo e il percorso nel sito ufficiale.
La grotta di Babbo Natale a Ornavasso: apre domenica fino al 27 dicembre la Grotta di Natale di Ornavasso (VB). Atmosfera natalizia e attrazioni per le famiglie.
Mercatone dell’antiquariato dei Navigli: puntuale come l’ultima domenica del mese, tornano le bancarelle di antiquariato dell’Alzaia Naviglio Grande. Dalle ore 8.00 e per tutta la domenica, è una delle prime occasioni per i regali di Natale.
Garage Market delle Gemelle: torna, con la Festa delle Castagne, la giornata della Balera dell’Ortica. Dalle 10.00 alle 18.30 laboratori, musica e pranzo in trattoria.
Remida: nuovo laboratorio per bambini dai 6 agli 11 anni al MuBA di via Besana 12. Riuso creativo delle cose, alle 10.00 e alle 11.30.
Energy: la propaganda del risparmio energetico veste anche i panni del teatro per bambini, con uno spettacolo edutainement al Teatro Martinitt di via Pitteri 58. Inizio alle ore 11.00.
Bim Bum Brunch: attività teatrali, laboratori creativi e un brunch per bambini dai 4 agli 11 anni, nel caratteristico Foyer del Franco Parenti in via Pierlombardo 14. Inizio alle ore 11.30, termine circa 14.30.
Sagra di S. Andrea: pranzo conviviale all’insegna dei sapori contadini a Zelo Buon Persico (LO). Alle 12.30 risotto con la luganega lodigiana o casoncelli bergamaschi.
Gioco-tour alla scoperta del fantastico mondo Duomo!: visita di un’ora alla scoperta delle ricchezze della Cattedrale. Tour per famiglie, con una mappa del tesoro particolare, che parte alle 15.30 al Duomo.
Passeggiate BAM 2022: design, architettura e natura per gli appassionati di urbanistica. BAM propone ogni ultima domenica del mese la passeggiata a Porta Nuova, alle 15.30 circa, con ritrovo davanti alla Fondazione Catella.
Alexander 23: il cantautore americano e il suo Aftershock Tour, sono in scena ai Magazzini Generali di via Pietrasanta 14, a partire dalle ore 21.00. Concerto per celebrare anche la recente nomination ai Grammy.
# Per tutto il weekend: la Games Week e Cartoomics in Fiera a Rho, profumo di tartufo, funghi a Melegnano e gusti ad Abbiategrasso. Ancora: RePanettone, il Rinascimento a City Life e 3 giorni di swing o boogie woogie
Panettone – Credits: diegods72, Pixabay
Ultimo week end per sciare a Porta Nuova: inaugurato il 7 Novembre, con il week end del 27 novembre chiude il villaggio svizzero con pista da sci a Porta Nuova. Qui l’articolo
Sguardi dalla Torre – Botticelli: il Rinascimento incontra la Torre PWC di City Life, che apre al pubblico per la prima volta. Visita alla modernità “del Curvo”, fino alla cima che ospita l’esposizione del Ritratto di Giuliano de’ Medici di Sandro Botticelli. È possibile sabato 26 e domenica 27.
Sagra del Fungo e del Tartufo: due ingredienti amatissimi della cucina stagionale (e non) sono i protagonisti della sagra che si terrà a Melegnano, nel fossato del Castello Mediceo. Da venerdì a domenica, profumo e chicche assicurati agli amanti di questi due alimenti.
Abbiategusto e Fuori Abbiategusto: da venerdì a domenica, menu, degustazioni e primizie alla fiera di Abbiategrasso. Con tanto di contorno “Fuori”. Info e programma QUI e QUI.
Workshop per piccoli stilisti: laboratorio per creare la moda invernale 2022/2023, per due gruppi di età. Sabato 26 alle 15.30 bambini dai 5 ai 10 anni e domenica 27 riservato ai 10-16 anni alle ore 14.00. Presso Atelier Piccoli Stilisti di via Lario 9.
Re Panettone®: a meno di un mese dal Natale, torna al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi, la manifestazione che porta la cultura del panettone. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, per la mostra dei panettoni artigianali in programma sabato 26 e domenica 27. Info QUI.
Milano Games Week & Cartoomics: videogiochi, fumetti, contest e arene sport per il ritorno della fiera che, quest’anno e per la prima volta, si estende per ben 4 padiglioni. Dalle 10.00 alle 19.00, fino a domenica 27, alla Fiera di Rho.
Yokocho Festival: street food festival giapponese, scenografato al Tenoha Milano di via Vigevano 18. Vicoli riprodotti e tre giorni di cibo, da venerd’ alle 18.00, sabato e domenica dalle 12.00.
Questo è il mio corpo: Simona Migliori porta in scena la storia di Italia Donati, interpretando di volta in volta anche i suoi carnefici. Al Teatro Linguaggicreativi di via Villoresi 26, da venerdì a domenica.
Me contro Te: imperverserà per due giorni (sabato e domenica) il duo più visto e cliccato di YouTube e Disney. Lo show di Sofì e Luì è al Forum di Assago alle 20.30, entrambi i giorni.
Nel Mezzo: affascinante rilettura del Visconte Dimezzato, a cura di Gaetano D’Amico e Federica Armillis al Teatro Fontana in via Boltraffio 21. Venerdì e sabato spettacolo alle 20.30, domenica ore 16.00.
Vanity Fair Stories: torna dal vivo al Teatro Lirico – Giorgio Gaber di via Larga, la manifestazione che racconta storie vere, sul tema The change is you. Artisti di ogni disciplina si raccontano sabato 26 e domenica 27. Info e iscrizioni QUI.
Pump Your Swing: 3 giorni di evento Swing con artisti internazionali, dedicato sia al Boogie Woogie che al Lindy Hop. Al Circolo Olmi di via degli Ulivi 2, 3 coppie, 3 serate danzanti, 3 eventi per gli appassionati del genere. Info e prenotazioni QUI.
Appuntamento a lunedì 28 per la settimana che vede arrivare Dicembre.
Il mondo al contrario. La nazionale svizzera che ha eliminato l’Italia scende in campo ai mondiali nel caldo del Qatar. Mentre a Milano si scia in pieno centro, in un paesaggio montano costruito proprio dalla Confederazione. Sci o calcio: chi avrà la meglio?
SCIARE sulla PISTA SVIZZERA a Porta Nuova
# La pista da sci con igloo e chalet: l’ultimo week end
Dal 7 novembre, ogni giorno dalle 9 alle 21, Piazza Gae Aulenti si è trasformata nello Swiss Winter Village. La grande attrazione è una pista da sci sintetica per sperimentare l’ebbrezza di una discesa sugli sci o sullo snowtube. Accanto igloo e chalet dedicati al noleggio, completamente gratuito, dell’attrezzatura: sci, scarponi e bastoncini. Chi ancora non avesse provato si deve sbrigare: l’ultimo traguardo è fissato per il 27 novembre. Poi per ritrovare tutto questo bisognerà andare sulle montagne svizzere.
# Lezioni di sci
L’installazione di 800 mq, ideata da Svizzera Turismo, offre ai milanesi un assaggio della stagione invernale in terra elvetica presentando le principali destinazioni, per sciare o per godere la natura oltre frontiera. Si possono avere anche lezioni di sci impartite dai maestri della GR Ski Academy, fondata da Giorgio Rocca: al mattino, dalle 9 alle 15, le sessioni sono riservate alle scolaresche, al pomeriggio, fino alle 21, aprono anche a tutti coloro che vogliono provare a sciare per la prima volta o vogliono migliorare la propria tecnica. L’attrezzatura (sci, scarponi, bastoncini, casco) è disponibile sul posto e il noleggio è gratuito. Per provare la pista è obbligatorio registrarsi su: www.svizzera.it/swisswintervillage
# Un anticipo delle Olimpiadi 2026
campionati italiani di sci a milano (montagnetta)
L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti, vuole creare un ponte simbolico verso le Olimpiadi 2026 incentivando la pratica degli sport invernali, soprattutto fra le nuove generazioni.
“Portiamo lo sci in città per far testare ai bambini milanesi un’attività divertente e formativa che richiede agilità e coordinazione” ha affermato Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo, sul sito SciareMag. “Anche il pubblico più sedentario è benvenuto nel nostro villaggio” prosegue. L’obiettivo è promuovere non solo le destinazioni di montagna ma anche le città, facilmente raggiungibili da Milano in treno.
# Le altre attrazioni del villaggio svizzero
Grande protagonista del villaggio è una località molto amata dai milanesi: St. Moritz.
Spazi speciali anche per il comprensorio di Andermatt e sulla Regione di Berna con le sue leggendarie vette, raggiungibili con impianti di risalita e cremagliere, oltre alla capitale dove, nel periodo natalizio, si respira un’atmosfera magica con i celebri mercatini.
Filo conduttore delle proposte è la mobilità sostenibile: le Ferrovie Svizzere e Trenitalia presentano lo sconto PROMOSVIZZERA per raggiungere le città in treno Eurocity durante il ponte di Sant’Ambrogio, mentre per tutta la stagione invernale chi viaggia in treno dall’Italia può beneficiare di sconti su skipass e sul noleggio attrezzatura in alcuni comprensori selezionati con l’offerta ride&slide.
I milanesi possono, tra una sciata e l’altra, sorseggiare le tisane calde di Ricola accomodati sulle sdraio come in un autentico apres ski. Chi scia riceve la pettorina sponsorizzata da Swiss Miniatur non solo come ricordo ma anche come biglietto di ingresso gratuito alla Svizzera in Miniatura, situata a Melide sulle rive del Lago di Lugano, a un’ora circa da Milano.
Ultimati i lavori per il completamento del Parco del Portello. Vediamo cosa rappresenta e come è stato realizzato.
Le “FASI DELLA LUNA”: completato l’ultimo tassello del PARCO del PORTELLO (Foto e video)
# Si completa il Parco del Portello con l’ultimo lotto di 10.000 mq
Foto imagebuilding – Da sx C.Mosca-A.Kipar-M.Carabelli-G.Tancredi
Dopo anni di attesa sono stati ultimati i lavori per il completamento del Parco Portello. Oggi 23 novembre si è svolta la cerimonia inaugurale del quarto e ultimo lotto di verde di 10.000 mq, compreso tra Viale Serra e Viale De Gasperi, alla presenza di:
Marco Carabelli, Amministratore Delegato e Direttore Sviluppo Immobiliare di Finiper Canova Spa;
Christophe Mosca, Direttore Generale di Finiper Canova Gruppo Spa;
Giancarlo Tancredi, Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano;
Andreas Kipar, architetto paesaggista, LAND Italia.
La superficiecomplessiva del parco arriva così a raggiungere i 73.000 mq. L’intervento di riqualificazione, rientrato nel Piano Integrato di Intervento Portello e finanziato da Iper Montebello Spa, si basa sul progetto ideato dal paesaggista Charles Jencks e dall’architetto paesaggista Andreas Kipar e sviluppato da LAND Italia.
# La forma è ispirata dal diagramma delle “Fasi della Luna”
Foto imagebuilding – Parco del Portello
L’ispirazione del progetto per l’ultimo lotto di parco è sui corpi astrali del Sole e della Luna e sulle loro interazioni con la Terra, il nome scelto è infatti Moon Garden, e la forma è stata ispirata dal diagramma delle “Fasi della Luna” di Athanasius Kircher.
Foto redazione – Ciclo Lunare
Il ciclo lunare è rappresentato come una doppia spirale, per entrambi gli emisferi terrestri e queste forme rappresentano la durata della visibilità della luna nel cielo, con il suo sorgere e il suo assestamento. Il nuovo accesso da via De Gasperi è integrato perfettamente al disegno complessivo, così come tutti i materiali, le essenze vegetali, i percorsi e la rete di spazi pubblici rispettano le scelte già fatto per il resto del parco già esistente.
# Come è strutturato “Moon Garden”
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
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Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Moon Garden è strutturato con percorso a spiralein salita con delle piazzole di sosta ombreggiate con panchine. Sono presenti 50 alberi tra aceri, liriodendri, tigli, gelsi e sofore alternati a 1.500 mq di aiuole colorate con piante erbacee e arbustive e gruppi di rododendri.
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
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Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Foto redazione - Moon Garden, Parco Portello
Il Parco dialoga in altezza con la città e il territorio: dalle colline lo sguardo si allarga alla Milano del QT8, ai nuovi edifici del Portello e all’area dell’ex- fiera, fino ad arrivare sulle alte vette alpine.
Il luogo sbagliato al momento sbagliato. Da non augurare nemmeno al peggior nemico.
Da 4 CORSIE a UNA SOLA in pochi metri: l’inferno urbano di Milano
# Dove, come e perché?
Ci troviamo nel pieno della Circonvallazione Interna, nella strada che da Porta Romana (per i veri autoctoni Piazza Medaglie d’Oro) conduce direttamente a Viale Papiniano, famosa per la presenza del Carcere di San Vittore e della “Esselunga per i single”. Una parte di città con locali, attività commerciali e chicche nascoste, perfetta da scoprire. Ma a piedi. La mattina della domenica. Perché se per sbaglio o se costretti, ci si trova in quella zona in pieno orario aperitivo/uscita dagli uffici/poche ore prima di una partita a San Siro, ecco che si trasforma in un’infinita e terrificante coda di macchine. Il tutto in gran parte risolvibile ironicamente con qualche semplicissimo accorgimento, al momento, però, non ancora pervenuto.
Ci si è serviti di Google Maps per le seguenti immagini, realizzate in pieno giorno nel corso dell’estate 2022 e con poco traffico. Si lascia ai lettori l’esperienza del seguente tragitto nelle tre situazioni citate in precedenza.
# Il tragitto che da 4 corsie passa inspiegabilmente ad 1 sola
Tutto nasce dal Piazzale di Porta Lodovica, da cui inizia Viale Gian Galeazzo, teoricamente formata da 3 corsie a cui va aggiunto il controviale.
Viale Gian Galeazzo: 4 corsie
Credits: google maps Viale Gian Galeazzo 4 corsie
Perché teoricamente? Perché capita molto spesso che le macchine si prendano un po’ di “libertà creativa” e non rispettino le tre corsie (riquadro rosso in foto), ponendosi sfalsate e facendo diventare la direzione di marcia a 2 corsie. Meno male che rimane il controviale. Viale Gian Galeazzo: 3 corsie
Credits: google maps Viale Gian Galeazzo: 3 corsie
Proseguendo sempre dritto ci si appresta ad arrivare in Piazza 24 Maggio. Nella nostra strada a 3 corsie di marcia (2 a piacere) per terra viene segnalata quella riservata alla svolta a sinistra (riquadri rossi in foto) in direzione Viale Col di Lana. In tutto ciò, il controviale, rimasto entità autonoma fino ad adesso, si immette nella strada principale. Viale Gian Galeazzo: 2 corsie
Credits: google maps Viale Gian Galeazzo: 2 corsie
# Il risultato: traffico e disagi
Il risultato sperato? Chi deve svoltare si pone sulla corsia di sinistra, chi deve proseguire dritto su quella a destra. Il risultato ottenuto? Dal momento che sono molte meno le vetture intente a svoltare, molti automobilisti, intenzionati a proseguire dritto, mantengono la corsia di sinistra, superano le vetture giustamente in coda sulla destra e si immettono nella stessa poco prima del bivio. Creando traffico e disagi.
Per chi deve quindi tagliare Piazza 24 Maggio e raggiungere Viale Gabriele D’Annunzio le
peripezie, però, non finiscono qui. La strada si stringe notevolmente a 2 corsie ed il lato della strada è spesso usato come luogo di fermata (riquadro rosso in foto), costringendo chi sta guidando a doversi incolonnare in un’unica fila. Viale Gian Galeazzo: 1 corsia
Credits: google maps Viale Gian Galeazzo: 1 corsia
Superata la Piazza, il problema permane. La carreggiata non permette il regolare flusso di due macchine accostate, costrette a restringersi anche per la presenza sulla destra di postazioni di sosta dedicate sì ai tassisti, ma costantemente occupate da macchine private, spesso in doppia fila.
Viale Gian Galeazzo: 1 corsia
Credits: google maps Viale Gian Galeazzo: 1 corsia
# E il problema continua anche dopo la piazza
Finita qui? No, manca il dulcis in fundo. Subito dopo, si presenta la possibilità di svoltare a destra in Via Pietro Panzeri con tanto di corsia dedicata. Anche se non sono tante le macchine che svoltano rispetto a quelle che proseguono, andrebbe quasi tutto bene. Quasi. Facendo finta di dimenticare che spesso ci siano anche qui macchine parcheggiate sul lato destro, riducendo la carreggiata:
• La presenza di un semaforo pedonale singhiozza l’andatura del traffico – già dilaniata da quanto scritto sopra. Non viene nemmeno tanto utilizzato il relativo attraversamento pedonale, dal momento che se ne trova un altro a circa 130 metri in direzione Piazza 24 Maggio.
• L’isola pedonale, pressoché mai utilizzata e già di per sé ingombrante presente nell’ultimo centinaio di metri, si allarga di ulteriori 1.5 / 2 metri per “proteggere” chi dal lato opposto è intenzionato fare la svolta in Via Panzeri. Si riduce ancora lo spazio per gli automobilisti, davvero impossibilitati a rimanere su due corsie per la mancanza di spazio fisico.
Viale Gian Galeazzo: 1 corsia
Credits: google maps Viale Gian Galeazzo: 1 corsia
Superato questo ultimo macigno, appare in nostro soccorso Viale Gabriele D’Annunzio, sgombra da qualsiasi problematica e che permette la corretta ripresa del traffico cittadino di quella zona. Viale Gabriele D’Annunzio: 2 corsie abbondanti (quasi 3).
# i tre interventi per risolvere il problema
Di per sé, gli interventi da attuare non sono minimamente complessi. Ne gioverebbe il traffico cittadino e sicuramente anche l’ambiente (per non parlare della salute mentale dei Milanesi). Ciò che andrebbe fatto è:
• Ridurre la larghezza delle isole pedonali di Piazza 24 Maggio. Giusto che ci siano, ma come si presentano ora, occupano spazio inutile alla carreggiata.
• Eliminare il semaforo per accedere in Via Panzeri. Le autovetture intenzionate a raggiungerla potrebbero benissimo servirsi di Corso Genova, mentre i pedoni potrebbero raggiungere il vicinissimo attraversamento pedonale di Piazza 24 Maggio.
• Far ridurre il numero di macchine parcheggiata in doppia fila in Piazza 24 Maggio. Se i cartelli stradali vietano la sosta, ma non la fermata, troppi sono i veicoli parcheggiati lì senza nessun conducente dentro.
# Come fare per ovviare a questo inutile fardello per ora?
Semplice, evitarlo del tutto. Se si deve raggiungere la parte ovest della città in senso orario, si consiglia la tratta parallela Viale Bligny – Viale Col di Lana oppure di affidarsi direttamente alla Circonvallazione Esterna Viale Isonzo – Viale Toscana – Viale Tibaldi. Traffico ce ne sarà sempre, siamo a Milano nell’ora di punta, ma almeno sarà dovuto solamente alla presenza di altre vetture con cui condividere la medesima sorte e non anche alla conformazione errata della strade. Meno stressante. Provare per credere.
Fare un giro sulla giostra o camminare sul cielo in centro a Milano è possibile (ed è anche gratuito). Fino al 25 Novembre. Il video di Milano Da Scrocco
https://www.youtube.com/shorts/oCDwYrd8ki4
Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)
Credits gardenbulzaga IG - Il treno del Natale in viaggio
In Italia c’è un treno che ci porta a vivere l’esperienza del Natale “viaggiando” tra atmosfere lontane. Ecco dove si trova e cosa si può trovare a bordo.
Il TRENO del NATALE
# Il Very Christmas Express in partenza dalla Romagna
Credits soniabaldinisetdesigner IG – Carrozza treno del Natale
Fino al 16 dicembre vicino a Faenza in provincia di Ravenna, nel vivaio Garden Bulzaga, si può “viaggiare” sul treno del Natale: il Very Christmas Express. Si sale a bordo di una carrozza allestita in stile Orient Express dalla quale osservare i paesaggi che scorrono dai finestrini: i boschi, i laghi ghiacciati, gli alberi innevati, le luci lontane dei piccoli villaggi.
Credits soniabaldinisetdesigner IG – Finestrini treno del Natale
I finestrini non sono altro che monitor che trasmettono video e immagini dei luoghi che si incontrano lungo il percorso del treno. Le “fermate” sono: Parigi, Istanbul, Venezia, Praga, Londra, Budapest, Vienna, Stoccolma.
# Mangiare al Grand Cafè
Credits francescatasselli IG – Cena sul Treno del Natale
All’interno di questo treno magico ci si può fermare per fare colazione, brunch e i venerdì sera anche a cena. Nel Grand Café del vagone ristorante si possono scopre le tradizioni dei sapori della città toccate dal viaggio: paris brest, charlotte al cioccolato, baklava, kaiserschmarrn, gallettes de roi.
# Ogni giorno un esperienza diversa
Credits gardenbulzaga IG – Il treno del Natale in viaggio
La visita del treno è gratuita, dal lunedì al venerdì 8:30/12:30 e 15/19 mentre sabato e domenica orario continuato 9/19, ma quasi ogni giorno è possibile partecipare ad esperienze a tema a pagamento:
il lunedì è la giornata dei “Racconti di viaggio”, dove si esplora la storia dell’Oriente Express, gli intrighi, i personaggi illustri, a cui segue una degustazione di prodotti;
il martedì c’è il “Christmas workshop”, un viaggio nella creatività fra candele, acquerelli botanici, creazioni di Natale e coroncine di Santa Lucia;
il giovedì c’è il “treno dei bambini” dove i più piccoli possono ascoltare, modellare, inventare e fare festa insieme;
infine il venerdì ci sono “Le cene in carrozza” dove imperatori, membri dell’aristocrazia, spie internazionali, ballerine, cantanti sono seduti tra i tavoli, fra il tintinnio dei cristalli, nell’eleganza del vagone ristorante.
Il Garden Bulzaga è a Errano, in provincia di Ravenna, in via Firenze 479.
Tra Milano e il Canton Ticino c’è un’ “isola tra i laghi”. E’ la Val d’Intelvi, la valle più vicina a Milano, circondata dal lago di Como e da quello di Lugano, incoronata dai monti. Oltre a essere un territorio di grande tradizione sta ora immaginando un nuovo futuro. Un futuro visionario, che non sia solo ristretto all’area ma aperto alla più vasta zona che va da Milano alla Svizzera. Una delle zone più attrattive e con più grandi potenzialità d’Europa. Dove la Val d’Intelvi potrebbe ricoprire il ruolo di cuore culturale. Ma vediamo che cosa c’è in programma e come partecipare.
L'”ISOLA TRA I LAGHI”: sarà il futuro dell’Europa?
Val d’Intelvi – ph. Valerio Carletto
Sabato 26 Novembre. Palalanzo. La comunità immagina il futuro più grande della Val d’Intelvi.
L’appuntamento è per sabato 26 Novembre al Palalanzo di Lanzo d’Intelvi nel Comune di Alta Valle d’Intelvi. Il Palalanzo è il più grande palazzetto della Provincia di Como al di fuori del capoluogo. Alle ore 16.30 accoglie in un incontro gratuito chi vive nella Valle o chi la ama e che desidera ideare e supportare progetti per il futuro della Valle in un brain storming allargato. Ricorda il modello di Allgemeine Gemeinschaft, di assemblea generale, tipico dei paesi di lingua tedesca, dove la comunità periodicamente si incontra per fungere da corpo intermedio tra amministratori pubblici e singoli cittadini. In questo caso il tema sarà l futuro.
L’invito – in alto gli organizzatori
L’evento è stato concepito in una serie di incontri più ristretti con gli esponenti di alcune delle associazioni più attive del territorio, imprenditori, giornalisti, appassionati della valle, a cui sono stati invitati anche gli amministratori del territorio.
Dopo questi primi incontri ristretti, il gruppo dei promotori, organizzato in chat, ha deciso di compiere un primo passo aperto a tutti che possono partecipare in presenza all’incontro di Sabato 26 Novembre oppure online nella diretta streaming pubblicata dalla pagina Facebook @isolatrailaghi creata per l’occasione.
L’incontro di Sabato 26 Novembre sarà in tre parti. Nella prima ci saranno due imprenditori internazionali: Oliver Ike, proveniente dalla Germania, e Jai Singh, da Londra. Ike è tra i promotori di Polline, un vero e proprio festival permanente di Land Art inaugurato nella Val d’Intelvi a inizio ottobre, e presenterà nuovi progetti in grado di potenziare la proposta culturale dell’area e le connessioni nei trasporti con i territori circostanti. Jay Singh ha investito in una delle parti più affascinanti e suggestive del territorio, il Belvedere di Lanzo d’Intelvi che si apre con una vista magnifica su Lugano. I due imprenditori spiegheranno che cosa li ha spinti a puntare sulla Val d’Intelvi e inviteranno i partecipanti a fornire idee e suggestioni per i loro progetti.
Nella seconda parte ci saranno sul palco la creatrice di Piano City e di Book City, l’imprenditrice milanese Daniela Cattaneo,il noto fisico Adalberto Piazzolie Giacomo Maria Prati, saggista, storico, funzionario del Ministero della Cultura.
Dopo le loro suggestioni, i conduttori Candida Morvillo e Andrea Zoppolato, guideranno il brain storming aperto al pubblico per nuove idee e proposte di progetti futuri o futuribili che possano rendere la Val d’Intelvi il polo di attrazione di nuova creatività da tutta Europa.
In collegamento, parteciperanno anche ospiti: Marco Ausenda da New York, Presidente di Rizzoli International, Alessandro Fracassi, fondatore di Mutui On Line Spa, Mario Vanni, capo del gabinetto del Comune di Milano, e l’On. Alessandro Morelli, sottosegretario della Presidenza del Consiglio nel nuovo governo italiano.
Anche dopo il cambio da lire ad euro il prezzo per un tazzina di caffè in questo bar è rimasto immutato. Scopriamo quanto costa e come i proprietari siano riusciti nell’impresa, nonostante il caro bollette e l’impennata dell’inflazione.
Il BAR che offre il CAFFÈ col PREZZO uguale a quando c’era la LIRA
# Da oltre 20 anni lo stesso prezzo
Bar Fanti di cuori
Difficile trovare un espresso a meno di 1 euro e ancora più improbabile non avere visto, soprattutto negli ultimi tempi, vederne salire il prezzo nel bar sotto casa. C’è un locale che va però controcorrente: il Fante di Cuori di Cossato, in provincia di Biella. Qui il prezzo del caffènon è cambiato negli ultimi 23 anni: costava 1.500 lire e costa oggi 70 centesimi di euro. Il bar è a conduzione familiare, gestito da Rosina Furiati e dal marito Orlando Paldino, e apre ogni mattina prima delle 5 di mattino per servire i lavoratori diretti nelle fabbriche o nelle aziende.
# Il segreto del successo
La coppia di gestori ha spiegato a La Stampa come siano riusciti a tenere un prezzo così basso nonostante l’impennata dell’inflazione e l’aumento delle bollette: “Il costo della vita è cambiato, il caro bollette ha colpito anche noi. Rispetto all’anno scorso gli importi sono praticamente raddoppiati, ma non abbiamo intenzione di aumentare il prezzo del caffè“.
Il fatto di non avere dipendenti e di avere creato una rete di clienti affezionati grazie al duro lavoro, riposano solo mezza giornata la domenica, ha consentito a Rosina e Orlando di mantenere invariato il costo di un espresso: “siamo in due, senza dipendenti e per il momento riusciamo a far quadrare i conti” e “grazie al nostro lavoro, che è anche la nostra passione, siamo riusciti a mantenere un numero discreto di clienti che ormai sono diventati affezionati. Con alcuni ci lega uno stretto rapporto di amicizia“.