Home Blog Pagina 112

La città più futuristica del pianeta: queste le sue straordinarie innovazioni. Le vedremo un giorno a Milano?

0
vincentlehane IG - Raffles City Chongqing

In questa città ci sono delle infrastrutture incredibili, che vanno oltre la logica urbana convenzionale. Scopriamo il motivo, dove si trova e quali sono le attrazioni che lasciano a bocca aperta. E che magari un giorno vedremo anche da noi. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La città più futuristica del pianeta: queste le sue straordinarie innovazioni. Le vedremo un giorno a Milano?

# La singola città più popolosa ed estesa del mondo: è grande come l’intera Austria

Maps – Chongqing

La città del futuro si trova nella Cina centro-meridionale. Chongqing è una delle quattro municipalità autonome della Repubblica Popolare Cinese, oltre che la singola città più popolosa del mondo con 32 milioni di residenti, che diventano 39 contando l’hinterland. È anche la più estesa del mondo: ricopre una superficie simile a quella dell’intera Austria anche se circa il 70% della sua popolazione vive in aree rurali, la zona urbana vera e propria conta 8 milioni e mezzo di abitanti.

# La metropoli montuosa: si sviluppa in verticale

cime IG – Hongyadong, ChongQing

La città è conosciuta per la sua posizione tra colline e fiumi, il che le conferisce un aspetto unico rispetto ad altre grandi città cinesi e che le è valso l’appellativo di “metropoli montuosa”. Gli edifici sono infatti costruiti su colline e strade che si snodano su più livelli, dando alla città un senso di verticalità davvero unico, e molte costruzioni sembrano sfidare la logica urbana convenzionale. Uno di questi è l’Hongya Cave, un complesso architettonico di 11 piani che si sviluppa lungo una parete rocciosa, con edifici simili a palafitte che sembrano uscite da un film di animazione. All’ultimo piano c’è  piazza panoramica dove si può osservare il fiume Jialing, mentre di notte le luci lo trasformano in uno spettacolo luminoso.

# La piazza al 22esimo piano di un edificio

journeyofjackson Tik Tok – Piazza al 22esimo piano

Di fatto il pianoterra non esiste per come lo concepiamo di solito. Ogni piano è infatti il pianoterra di un altro piano. Per questo motivo si può trovare una piazza che sembra al livello stradale mentre in realtà è al 22esimo piano di un edificio. 

# La passeggiata sospesa tra i grattacieli con giardini, bar e ristoranti

vincentlehane IG – Raffles City Chongqing

Il Raffles City Chongqing è un complesso architettonico avveniristico di 8 grattacieli, progettato da Moshe Safdie, il cui elemento caratteristico è una passeggiata sospesa coperta di vetro chiamata “The Crystal” lunga 300 metri. Collega gli edifici al 36esimo piano a circa 250 metri dal suolo, ma non è solo camminamento dal quale avere una vista panoramica mozzafiato. Al suo interno ci anche giardini, bar e ristoranti. Per un’esperienza adrenalinica si può provare l’esperienza di “camminare nel vuoto” grazie a una sezione a pavimento trasparente.

# Il bus viaggia su una strada ad un’altezza di 20 piani

journeyofjackson Tik Tok – Bus che viaggia a un’altezza di un’edificio di 20 piani

Una città inadatta a chi soffre di vertigini. Anche prendendo l’autobus ci si può infatti ritrovare a viaggiare ad un’altezza pari a quella di un edificio di 20 piani.

# La metro che attraversa un condominio

Credits _zhangaoxuan_ IG – Metro nel condominio

Un’altra infrastruttura incredibile è la linea metropolitana 2 dell’estesa rete cittadina, la sesta del mondo con i suoi 523,7 km. Lunga 87,8 km di rete e realizzata come monorotaie a sella, ha una stazione che è diventata diventata un’icona per i turisti: stiamo parlando di Liziba, realizzata all’interno di un condominio tra il sesto e l’ottavo piano, con convogli che attraversano letteralmente l’edificio. 

Leggi anche: La linea della metro che passa dentro un condominio

# Il distributore di carburante sul tetto di un parcheggio multipiano

ikigai.motivazione IG – Stazione di servizio su tetto

A Chongqing si può anche fare benzina sul tetto di un palazzo, nello specifico un parcheggio multipiano nel distretto di Nan’an, un’area situata a sud del fiume Yangtze. I veicoli possono accedervi tramite una rampa. La soluzione insolita è dovuta alla particolare topografia collinare della metropoli cinese, che ha spinto gli urbanisti e gli ingegneri a trovare soluzioni innovative per sfruttare al massimo lo spazio verticale.

# Lo scambio stradale più complesso del mondo

r101.it – Svincolo Yuzhong

Passiamo alle infrastrutture stradali. A Chongqing si trova forse lo svincolo stradale più complesso del mondo, nella zona di Yuzhong. Questo interscambio si caratterizza per un intricato labirinto di strade e ponti sovrapposti, 5 livelli, 20 rampe e 8 direzioni diverse, progettati per gestire un elevato volume di traffico in un’area montuosa. Un design innovativo che consente ai veicoli possono di muoversi in diverse direzioni senza incrociarsi, facilitando l’accesso ai principali distretti commerciali e residenziali. L’interscambio è anche un’attrazione turistica per la sua architettura imponente e il suo design innovativo, attirando fotografi e appassionati di ingegneria, 

# Il ponte ad arco in acciaio con la maggior luce al mondo

major_koenig IG – Chaotianmen Bridge

La città ha anche un ponte da record. Inaugurato nel 2010, il ponte di Chaotianmen è il ponte ad arco in acciaio con la maggiore luce al mondo. Ha un’apertura principale di 1.700 metri, che lo rende non solo un’importante struttura di collegamento, ma anche un simbolo dell’innovazione ingegneristica.

Piazze poste a cinquanta metri di altezza, metropolitane che attraversano i palazzi, stazioni di benzina in cima ai parcheggi, bus che scorrono a 20 metri di altezza, ponti pedonali in cima ai grattacieli: che cosa vedremo un giorno a Milano?

Continua la lettura con: Le 7 città straniere più simili a Milano

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

A Roma il primo metro della metro “vietato” ai cellulari: da fare anche a Milano?

1
Rai.it - Ogni libro è un viaggio

L’iniziativa ha una durata di tre settimane. Questi gli obiettivi e cosa si trova all’interno del treno. Un’idea da replicare anche a Milano?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

A Roma il primo metro della metro “vietato” ai cellulari: da fare anche a Milano?

# Il “treno letterario” in viaggio sulla linea A, con un genere diverso per ogni vagone

Ufficio stampa Rai – Eterno treno Letterario

Il 15 ottobre è partito il primo viaggio il “treno letterario” sui binari della linea A della metropolitana di Roma. Per tre settimane questo convoglio arricchito e colorato su sedili e soffitti con citazioni e relative opere dei grandi autori, da Pirandello a Stendhal, accoglie a bordo romani e turisti.

Ufficio Stampa Rai – Soffitto vagone

Ognuno dei sei vagoni rappresenta un diverso genere letterario: letteratura internazionale, romanzo storico, epica e avventura, infanzia, giallo e fantascienza, poesia e teatro. L’iniziativa si chiama “Ogni Libro è un Viaggio” ed è promossa da Rai e il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura, in collaborazione con Atac. 

# L’obiettivo dell’iniziativa è spegnere il cellulare e leggere un libro

L’obiettivo è trasformare un viaggio anche di sole poche fermate in un’opportunità di lettura, offrendo un’alternativa all’uso dei cellulari. Consigliato pertanto salire con lo smartphone spento per evitare distrazioni.

Rai.it – Ogni libro è un viaggio

Queste le parole del direttore Area Creativa e direzione Comunicazione della Rai, Pierluigi Colantoni, sulla genesi dell’idea: “È una campagna importante. È nata un giorno entrando in metropolitana, dove eravamo in pochissimi a leggere. Tante persone, me compreso, fanno un consumo importante di digitale, di cellulare, per tantissime ragioni”.

# Le card con i testi delle opere da portarsi a casa

Atac – Treno letterario altra vista

All’interno dei vagoni sono inoltre distribuite delle card con brevi testi o estratti di opere letterarie, appese alle barre di sostegno sopra i sedili, che i viaggiatori possono portare via per proseguire la lettura in un altro momento. 

Fonte: Atac

Continua la lettura con: Per unire Milano a hinterland e periferie? Trasformare i treni in metropolitane

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Metro di notte a Milano: perchè no?

1

All’inizio del suo secondo mandato abbiamo chiesto ai milanesi cosa vorrebbero in regalo da Beppe Sala: al primo posto ha vinto la metro di notte.
Molti ai tempi hanno chiesto che il sindaco chiedesse uno scambio ad ATM: l’aumento del biglietto in cambio della metro 24h, almeno del week end. In questo modo si sarebbe potuto compensare i cittadini del prezzo più alto dando non più lo stesso servizio ma qualcosa in più. Non solo: potenziare la metro sarebbe anche un modo per ripagare i cittadini per i sacrifici richiesti a usare meno l’automobile a Milano. Alla fine sappiamo tutti cosa è successo: il biglietto è aumentato ma del miglioramento del servizio non c’è stata traccia. 
Ma l’idea dei milanesi è così assurda? Per capirlo facciamo un breve giro del mondo.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Metro di notte a Milano: perchè no?

# Berlino: 24h nel week end, senza tornelli

Nella città stato (StaadStadt) di Berlino la metropolitana prende il nome di U-bahn o di S-Bahn a seconda che, rispettivamente, scorra sotto oppure sopra la superficie. La Sbahn assomiglia un po’ al passante, anche se in realtà i treni sono identici a quelli della Ubahn.
La rete, che ha anche una cirlce line, ha 10 linee ed è estesa 482 chilometri, circa 5 volte più di Milano. Nei giorni feriali, la maggior parte delle linee della metropolitana è in funzione dalle 4:00 del mattino fino all’1:00 circa della notte, con corse di media ogni 5 minuti durante il giorno e ogni 10 minuti la sera. Nel fine settimana la metropolitane funziona 24 ore, ogni 15 minuti durante la notte.
Il prezzo del biglietto va da un minimo di 2,20 euro per una breve corsa singola, a 3,20 o 4 euro con validità di due ore, a seconda dell’ampiezza di zona di percorrenza, ma in entrambi i casi senza mai però tornare indietro. La metropolitana di Berlino non ha tornelli né in ingresso né in uscita: questo la rende molto bike friendly. I controlli vengono fatti da personale in borghese che “terrorizza” i passeggeri.

# Londra: 24h nei week end e per eventi speciali

La più antica e più estesa d’Europa con 274 stazioni su 11 linee che corrono su oltre 400 chilometri di rete. Venerdì e sabato funziona, su alcune linee, 24 ore al giorno. Negli altri giorni l’orario è 5 di mattina – una di notte. Tutte le linee della metro rimangono aperte la notte di Capodanno, e il trasporto, dalle 01.00 alle 06.00 del primo gennaio, è gratuito su tutta la rete. In occasioni speciali, come i Giochi olimpici, la Tube funziona 24h anche negli altri giorni della settimana.
La tariffa dipende dalla zona di destinazione: la città è divisa in 9 zone tariffarie.

# Parigi: estensione di un’ora nei week end

La rete metropolitana è lunga 219,9 km, con 14 linee perlopiù sotterranee e 303 stazioni. È la quarta rete metropolitana per estensione in Europa, dopo la metropolitana di Londra, di Mosca e di Madrid. Il servizio passeggeri inizia attorno alle 5.30 e termina alle 1.15. In media nelle ore di punta c’è un treno ogni 2 minuti, che salgono a 8 minuti la sera. Il venerdì e sabato sera il servizio è prolungato di un’ora, l’ultimo treno è tra 01:30 e le 01:40.
Il biglietto base singolo Ticket t+ costa 1,90 €.

# Mosca: ha anche una linea segreta

La metropolitana di Mosca “città regione” è la più trafficata d’Europa ed è costituita da 14 linee, per una lunghezza totale di 379,1 km. L’attesa tra due treni è di 90 secondi, 10 minuti la notte, con percentuale di puntualità del 99,98%. Il biglietto base costa meno di un euro.
La metropolitana di Mosca apre alle 05.30 del mattino e chiude alle 01.00 di notte. Ha anche una circle line (CCM).
Oltre alla metropolitana di uso pubblico, esistere anche una rete separata di linee segrete, destinata al collegamento tra istituzioni governative e bunker sotterranei riservati (molti dei quali si trovano fuori dalla città). Questa rete viene chiamata solitamente “Metro 2”, ma il suo nome effettivo è sconosciuto, e si trova su un livello più profondo rispetto alla rete ufficiale.

Leggi anche: da Rogoredo parte un treno per Mosca

# New York: l’unica al mondo (insieme a Copenaghen) 24h tutti i giorni

Ne York 32 linee per una lunghezza di 380 chilometri. Tra le metropolitane delle grandi città del mondo è, insieme a Copenaghen, l’unica a garantire un servizio effettuato 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Una curiosità? La metro di Copenaghen è gestita da ATM Milano dal primo gennaio del 2008. 

Continua la lettura con: Le strisce in galleria nella metro: che cosa significano?

ANDREA ZOPPOLATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Il “Liberty District” di Milano

0

Motivi floreali e decorazioni ispirate alla natura, balconi geometrici, ferri battuti… I palazzi in stile Liberty a Milano non mancano di certo. Abbiamo già parlato di Casa Felisari, del Palazzo Berri Meregalli e del discusso restyling del palazzo liberty in via Plinio.

Ma c’è una zona di Milano dove non ci si aspetterebbe mai di trovare edifici ispirati all’Art Nouveau parigina. Si tratta di zona Fiera e, anche qui, il movimento artistico e filosofico sviluppatosi alla fine dell’Ottocento ha lasciato le sue tracce.

Ecco quali sono le costruzioni Liberty meno conosciute a Milano.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Il “Liberty District” di Milano

#1 Villino Maria Luisa

Credits: @sciuralella IG

Ciò che colpisce subito della palazzina in via Pietro Tamburini 8 è la facciata. Riproduce, con una tecnica a mosaico ispirata al neogotico, uno splendido cielo stellato.

Costruito nel 1906, il Villino Maria Luisa presenta tutte le contaminazioni eclettiche che caratterizzano la maggior parte delle opere Liberty a Milano.

Infatti, il suo balcone in ferro battuto con motivi floreali riprende sicuramente le trame Liberty. E anche il suo cancello presenta elementi tipici di questo stile, sebbene si noti una certa influenza da parte dell’Art Decò.

#2 Casa Donzelli

Credits: @milano_mirabilia IG

La realizzazione di Casa Donzelli risale al 1913 e segue il progetto in stile Liberty di Enrico Zanoni. Questo palazzo è costituito da tre partiture verticali con due bovindi laterali.

Il suo portale ad arco ribassato è sormontato da un balcone retto da alcune mensole e decorato con motivi floreali in ferro battuto. È particolare anche la porta-finestra: l’arco ribassato è interrotto dal busto di Torquato Tasso.

#3 Casa Dugnani

Credits: @b.verrina IG

Questo palazzo risale al 1902 ed è uno dei simboli del Liberty. Stile artistico si manifesta nella parte alta dell’edificio dove, per quanto riguarda i primi due piani, si può osservare un bugnato liscio in cemento, finestre con cornici curvilinee e un fregio con motivi floreali.

Invece, il terzo piano è realizzato in cotto a vista, un elemento tipico dell’architettura padana. Questo contrasta molto con l’ultimo piano, decorato con piastrelle di ceramiche raffiguranti dei girasoli.

#4 Casa Apostolo

Credits: @francescarosa IG

Fu eretta in via Tasso 10/12 nel 1906-7 dal futuro architetto della Stazione Centrale, il noto Ulisse Stacchini. E, anch’essa, è totalmente ispirata dal Liberty: presenta finestre inquadrate da cornici in muratura e balconi con balaustre in cemento e ferro battuto.

Sono molto particolari anche i fregi ispirati all’arte egizia.

#5 Casa Castelli

Credits: @_philhus IG

Si tratta di un edificio realizzato nel 1907 da Dino Castelli. Con i suoi contrasti cromatici, gli ornamenti floreali in cemento, l’utilizzo del ferro battuto e dei mattoni per la facciata, presenta sicuramente tutti gli elementi dello stile Liberty.

È legato all’Art Nouveau anche il balcone centrale, con una balaustra in pietra lavorata e la chiusura “bow-window” in ferro e vetro.

#6 Casa Agostoni

Credits: @b.verrina IG

Casa Agostoni fu realizzata nel 1908 con progetto di Alfredo Menni dallo stile Liberty molto sobrio, con rimandi alla Secessione Viennese e all’ecletticismo. Osservandola, si possono notare finestre e balconi al primo e al terzo piano e, ovviamente, una balconata centrale del piano nobile, impreziosita con diverse decorazioni.

Attorno al portale d’ingresso sono ben visibili i bassorilievi di figure femminili in stile liberty, mentre la parte superiore del primo piano è arricchita da figure fitomorfe, decorazioni artistiche con l’aspetto o la forma vegetale.

Continua la lettura con: COVA, il “castello Disney” di Milano: è il palazzo più bello della città?

ALESSIA LONATI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Nostalgia dei vecchi autobus di Milano? Li trovate a Cuba

0
Credits passionetrasporti - Alberto Jori - Bus Menarini Milano a Cuva

Dopo i tram a San Francisco, i bus a L’Avana. Ecco quando sono arrivati e perché sono lì.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Nostalgia dei vecchi autobus di Milano? Li trovate a Cuba

# Per le strade di L’Avana girano i bus di Milano

Credits passionetrasporti – Alberto Jori – Bus Menarini Milano per le strade di Cuba

Per sentirsi a casa a un milanese in vacanza a Cuba basta poco. Deve solo attendere a una fermata dell’autobus. Per le strade de L’Avana girano infatti una serie di bus un tempo in servizio per le vie di Milano. Nel 2007 l’ATM aveva deciso di fornire un aiuto concreto ai paesi in via di sviluppo traferendo oltre-oceano, tramite navi partite dal porto italiano di Genova, alcuni mezzi di trasporto pubblico su ruota ritirati dal servizio. Tra questi ci sono dei Menarini Monocar M 201/1 LS e una decina di Iveco 580.12.22 Mauri che erano state ritirati dal servizio. Nella foto si vede un Menarini della serie “5207” riportante ancora la veletta con destinazione p.za 24 Maggio.

# I tram a San Francisco

Credits rozanovtv IG – Tram Milano a San Francisco

Non è il primo caso di mezzi di trasporto milanesi trasferiti dall’altra parte dell’Oceano. Dagli anni ’80 tra i saliscendi di San Francisco si muovono sui binari una decina di tram 28 prodotti dalla ditta meneghina Carminati e Toselli e donati dall’ATM di Milano. Ogni giorno lungo la linea F fanno la spola dal Presidio a Richmond passando per il Fisherman’s Wharf.

Leggi anche: I 5 TRAM più curiosi del MONDO

Fonte: passionetrasporti IG 

Continua la lettura con: Tramlink in arrivo a Milano!

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

«Lavoro guadagno pago pretendo» e le altre mitiche frasi del Dogui

0
Tomba Dogui

Guido Nicheli detto Dogui è uno dei milanesi più amati in Italia. E questo nonostante l’handicap di non essere nato a Milano bensì a Bergamo.

Sicuramente la sua fisionomia si imponeva e lo rendeva simpatico, ma non è la sua estetica il dettaglio più dirompente di questo personaggio. Ciò che lo ha reso celebre sono i suoi aforismi degni di un Oscar Wilde solo un po’ più alto e pop.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

I 20 migliori aforismi del Dogui

credit: remember8090.it

#1 Ma la libidine è qui, amore: sole, whisky e sei in pole position!

#2 Tu spari via un trecentomila… e sei nel burro tutta la vacanza… testa!

#3 La sua promozione…la vedo molto in danger…caro il mio bel faccia di cazzo.

#4 Non mi toccare il gazebo chiaro? È una libidine mia e la inauguro io… chiaro?!

#5 Ma guarda questi proletari… ma cosa fate voi a Montecarlo? Voi dovete restare a Pietra Ligure… testa!

 
Scherzo al Dogui

#6 Ue marenostrum… dai ordine al tuo Shangai di aiutarmi!

#7 Il mio non è un punto di vista… è un teorema! Chiaro?

#8 Uno nella vita sopporta di tutto: una moglie di nome Nives, il Milan in B, la figlia che sposa un deficiente! Ma i pupazzetti sulla torta no!!!!

#9 Via della Spiga Hotel Cristallo di Cortina 2 ore e 54 minuti! Alboreto is nothing!

#10 Sole whisky e sei in pole position!

il dogui, il principe, (anche se non era di Milano)

#11 Ma che bustarelle… io regalo affettati perché deve sapere che il prosciutto è molto più stabile della lira!

#12 Wè, ma cos’è successo qua? La rivolta degli schiavi?!

#13 Ma scendi dalla pianta animale!

#14 Lavoro guadagno pago pretendo!

#15 Mi stai pattinando sul filo del vaffa!

#16 Cambiar car è una scelta di vita… believe me!

#17 Al giorno d’oggi andare a fare il weekend costa più di una vacanza in Polinesia.

#18 Quando penso che a sta bestia qui gli han dato la maturità divento razzista!

#19 NCS non ci siamo!

#20 See you later (scritto sulla sua lapide)

Continua la lettura:  5 cose che fanno ridere solo i milanesi

FRANCESCO BOZ

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Campioni del mondo: i record storici dell’Italia (che solo pochi conoscono)

0
Credits: @igveneto_ Orto botanico di Padova

Se si pensa all’Italia è inevitabile immaginare un paese dalla grande storia e testimone dell’evoluzione del mondo. È per questo che quando sono stati stilati dei record storici mondiali o europei: non tutti conoscono questi primati che possono rendere gli italiani orgogliosi del proprio Paese.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Campioni del mondo: i record storici dell’Italia (che solo pochi conoscono)

# L’orto botanico più antico del mondo

Credits: @igveneto_
Orto botanico di Padova

Con circa 2,2 ettari di area, l’orto botanico di Padova detiene il record del più antico orto botanico del mondo. Risalente al 1545, contiene più di 6000 piante di 3500 specie diverse: troviamo piante per rimedi naturali, alcune velenose e altre molto pregiate, tanto che spesso l’orto è soggetto a furti. Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, l’orto botanico era stato creato per coltivare le piante medicinali, ai tempi chiamate i “semplici”, a tal proposito prima l’orto era soprannominato il “Giardino dei Semplici”. Alcuni ritengono che sia Pisa, con il suo orto botanico, ad avere questo record, ma quest’ultimo, costruito l’anno prima di quello di Padova, ha la sua posizione attuale “solo” dal 1591. In qualsiasi caso il primato rimane sempre in Italia.

# La più antica farmacia d’Europa

Credits: @haruka_tajima
Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella

L’Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella a Firenze, aperta al pubblico per la prima volta nel 1612, è la farmacia più antica d’Europa. Ebbe subito grande notorietà in tutto il Continente ed i suoi prodotti furono esportati anche in Cina. Seppure sembrerebbe che le farmacie di Tallinn e altre città europee siano precedenti al 1612, bisogna precisare che le prime testimonianze sulle attività della farmacia fiorentina risalgono al 1221 con la vendita di erbe curative da parte dei frati domenicani. Oggi l’erboristeria mantiene ancora la sua storicità e, in certi casi, vengono ancora seguite le ricette tradizionali e i metodi di preparazione dei frati. In questo modo Firenze si conquista il record.

# La biblioteca più antica del mondo

Credits: @zenatowinery
Biblioteca Capitolare Verona

Pochi sanno che la biblioteca più antica del mondo è in Italia e non è la biblioteca di Alessandria d’Egitto o quella di Pergamo. Nel 2017, infatti, la Biblioteca Capitolare di Verona ha spento 15 centinaia di candeline. Fondata nel 571 d.C. e con i sui 15 secoli di attività, la biblioteca di Verona è quella rimasta sempre aperta al pubblico (quella di Alessandria d’Egitto e di Pergamo furono infatti chiuse più volte). La Biblioteca Capitolare è famosa per la preziosità dei sui manoscritti, contiene anche il celebre Indovinello Veronese, probabilmente il primo documento in italiano volgare. Testimonianza anche della storia ecclesiastica, è stata definita come “la Regina delle collezioni Ecclesiastiche”. Per non parlare dei grandi che studiarono in questo edificio: il figlio di Carlo Magno, Pipino, ma soprattutto Dante Alighieri e Francesco Petrarca.

# La più antica università 

Credits: @moroshki
Università di Bologna

L’Italia ospita la più antica Università occidentale ancora in funzione e forse è il primato più conosciuto tra questi. Stiamo parlando dell’Università di Bologna, soprannominata “la dotta”, fondata nel 1088. Con il suo motto latino “Madre nutrice degli studi”, ha insegnato a numerosi uomini illustri. Se Oxford, fondata nel 1096, deve lasciare il primo posto all’Italia, si precisa come sia stata una donna, Fatima Al-Fihriya, ad aver fondato la prima istituzione educativa esistente e ancora in funzione a Fez, in Marocco.

# La più antica banca al mondo ancora in attività

Credits: @paolobalsamo
Banca Monte dei Paschi di Siena

È il Monte dei Paschi di Siena, fondato dal Consiglio Generale della Repubblica di Siena, ad essere la banca più antica del mondo tutt’oggi esistente. Istituita nel 1472 come monte di pietà per prestare denaro alle classi disagiate della popolazione, oggi è fra i  principali gruppi bancari italiani e quotata alla Borsa di Milano. Nell 1624, inoltre, la banca si aggiudica un altro record: fu infatti la prima ad adottare un sistema di protezione dei depositi usati per dare fiducia ai risparmiatori. Durante la sua attività, la banca finanziò molti enti ma soprattutto il celebre Palio di Siena.

# La più antica enoteca del mondo

Credits: @rayfilippo
Al Brindisi, Ferrara

Indubbiamente famosa per i suoi vini, in Italia, precisamente a Ferrara, c’è l’enoteca più antica al mondo. Aperta nel 1435, in passato si chiamava “Hostaria del Chiuchiolino” (da “ciuc“, ubriaco), ma oggi è conosciuta come “Al Brindisi”. È sicuramente l’enoteca dai grandi nomi, qui vi si recarono infatti Torquato Tasso, Tiziano e Ludovico Ariosto. Inoltre sopra l’edificio Nicolò Copernico compì i suoi studi.

# L’azienda familiare più antica

Credits: Molise Turismo
Fonderia Morinelli

Ancora oggi l’economia italiana è caratterizzata principalmente da aziende familiari e non ci stupiamo, quindi, se questo record lo detengono alcune imprese italiane. Sei delle prime dieci aziende familiari più antiche in Europa si trovano infatti nel nostro Paese; e in cima alla classifica c’è la Fonderia Marinelli di Agnone, in Molise. Questa, che produce campane artigianali, è ancora in funzione e fu fondata nell’anno mille.

# La mappa più antica del mondo occidentale

Credits: focus.it
Mappa messapica

In questo caso, per alcune incongruenze storiche, non si è sicuri di poter attribuire il record all’Italia, ma, secondo alcuni archeologici nel 2003, a Soleto in Puglia, fu scoperto un frammento di vaso in terracotta con incisi nomi di città italiane. Scritto in lingua greca e risalente a oltre 2500 anni fa, il disegno sembra la riproduzione della costa salentina e tra le città è possibile trovare Taranto e Otranto.

# La più antica città del mondo ancora abitata

Credits: @vit_sud Matera

Oltre a essere stata Capitale della Cultura europea nel 2020, Matera con i suoi “sassi” è una delle città più antiche al mondo. Gli studiosi credono che le sue grotte scolpite nella roccia siano le prime abitazioni risalenti al Paleolitico, quindi a circa 9000 anni fa. Considerando, inoltre, che queste grotte sono sempre state abitante, la città risulta essere anche quella dove si è vissuto più a lungo.

# Il maggiore produttore di caviale al mondo

Lavorazione del caviale

L’Italia detiene un record in campo alimentare che pochi conoscono: è il maggiore produttore al mondo di caviale battendo di gran lunga la Russia. In Lombardia, vicino Brescia, c’è infatti uno dei più grandi allevamenti al mondo di storioni, da dove le pregiatissime uova partono per soddisfare i palati più sopraffini.

Leggi anche: Il CAVIALE più VENDUTO al mondo è di Brescia

# L’opera d’arte più lunga del mondo: oltre 5 chilometri 

katiuscia_sacchelli IG – The walk of peace

“The Walk of Peace” (La Passeggiata della Pace) è l’opera d’arte più lunga del mondo realizzata da un solo individuo. Il lavoro è stato fatto nel maggio 2021 dell’artista Luca Fruzzetti, in arte Dale, a Massa: la lunghezza certificata di 5.310 metri ha battuto il precedente primato statunitense di 3.300 metri.

Leggi anche: L’Italia e i suoi 9 RECORD STORICI (che solo pochi conoscono)

# Il più alto numero di aziende di lusso nella top 100 mondiale: un quarto del totale del pianeta

conoscimilano.it – Prada in Galleria

Nell’elenco delle prime 100 aziende al mondo per fatturato, nel settore del lusso, l’Italia si piazza al primo posto con quasi il 25% delle posizioni ricoperte, ben 24 imprese. Una su quattro delle grandi aziende del lusso al mondo sono in Italia. 

# Prima al mondo per produzione di yacht: uno su due costruito in Italia

ferrettigroup IG – Yacht

Il nostro Paese è al primo posto al mondo per produzione di imbarcazioni di lusso: nel 2023 ha ottenuto il 50% degli ordini. Nella nautica da diporto l’Italia non ha rivali, in termini di bilancia commerciale, con ricavi che sfiorano i due miliardi di dollari.

# L’Albero di Natale più grande del mondo 

flaviogaggiotti IG – Albero Gubbio

Dal 1991 l’Albero di Natale di Gubbio fa parte del Guinness dei Primati. Grazie ai suoi 650 metri di altezza e ai suoi 350 di larghezza è infatti il più grande del mondo. Nessuno è riuscito a scalfire questo primato da oltre 40 anni.

Continua la lettura con: le più antiche città del mondo

BEATRICE BARAZZETTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Fontana: «Sì al nucleare in Lombardia»: Milano avrà dei minireattori, come Google?

0
Credits: Ideogram.AI

Il Presidente Fontana ha aperto alla possibilità di centrali nucleari in Lombardia. Ma il nucleare è sicuro? Altrove ne sono sicuri: in particolare Google che preme sull’acceleratore con una innovazione che potrebbe anche cambiare il futuro di Milano. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Fontana: «Sì al nucleare in Lombardia»: Milano avrà dei minireattori, come Google?

# Fontana: Lombardia pronta ad accogliere il nucleare

Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato la disponibilità della Regione ad accogliere il nucleare e a individuare siti idonei per la costruzione di centrali sul territorio. La proposta è stata rilanciata in occasione dell’assemblea generale di Assolombarda, durante la quale il presidente dell’associazione, Alessandro Spada, ha sottolineato l’importanza del nucleare per lo sviluppo economico e la transizione energetica della regione.

Fontana ha affermato che la Lombardia è pronta a esplorare questa possibilità, che potrebbe rappresentare un’opportunità per abbattere i costi energetici per cittadini e imprese. La posizione di Fontana è in linea con quella del vicepremier Matteo Salvini, il quale ha già espresso più volte il proprio sostegno per il ritorno del nucleare in Italia, definendolo “un dovere” per garantire energia più pulita e conveniente.

# La risposta dell’opposizione

Le dichiarazioni del presidente lombardo hanno suscitato immediate reazioni da parte dell’opposizione. Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Partito Democratico in Regione, ha commentato: «Fontana dice che è disponibile a trovare siti per il nucleare in Lombardia. È un’affermazione interessante. Sia coerente, allora, e dica in che città o in quali territori intende realizzare questi siti.» Anche il Movimento Cinque Stelle ha criticato duramente l’apertura al nucleare, accusando la giunta regionale di “sparare grosse” senza una reale pianificazione. Ma prima di capire quale potrebbe essere la strategia, la vera domanda da farsi è: il nucleare oggi è sicuro?

# Dal disastro di Chernobyl alle nuove generazioni di centrali nucleari

La tecnologia nucleare ha attraversato importanti evoluzioni nel corso degli ultimi decenni. Dalla prima generazione di centrali, che ha visto incidenti significativi, comunque attribuibili alla mala manutenzione e all’errore umano, come quelli di Three Mile Island (1979) e Chernobyl (1986), si è passati a modelli generalmente più sicuri e avanzati. È fondamentale comprendere le differenze tra le varie generazioni per valutare le potenzialità del nucleare moderno.

# Generazione 1 e 2: Il passato del nucleare

Le prime centrali nucleari, costruite negli anni ’50 e ’60, utilizzavano uranio arricchito come combustibile e acqua normale come refrigerante e moderatore. Questi impianti non disponevano di sistemi di sicurezza avanzati, come il contenimento primario, che sarebbe poi diventato uno standard. La tragedia di Chernobyl, avvenuta nel 1986, fu un chiaro esempio dei rischi associati a tali impianti. Il reattore esploso era un modello di prima generazione privo di adeguate misure di sicurezza, e il disastro provocò gravi conseguenze ambientali e sanitarie.

La seconda generazione di centrali, sviluppata negli anni ’70 e ’80, ha introdotto significative migliorie in termini di sicurezza ed efficienza. I reattori di questa generazione sono dotati di contenimenti primari di sicurezza e sistemi di controllo avanzati, rendendoli nettamente più affidabili rispetto ai loro predecessori.

# Generazioni 3 e 3+: Sicurezza integrata

Negli anni ’90 è stata sviluppata la terza generazione di centrali nucleari, che ha continuato a migliorare la sicurezza degli impianti. A differenza delle centrali di seconda generazione, questi reattori sono progettati fin dall’inizio per gestire eventi accidentali gravi, con strutture capaci di resistere a esplosioni, incendi e terremoti. La terza generazione avanzata (3+) rappresenta un ulteriore passo avanti, con reattori che utilizzano combustibile meno pericoloso e tecnologie di raffreddamento passive, che non richiedono interventi umani in caso di emergenza.

# Generazione 4: i mini reattori

La quarta generazione di reattori, attualmente in fase di sviluppo, promette una rivoluzione tecnologica nel settore. Questi impianti includono tecnologie come i mini reattori modulari (SMR), progettati per essere più sicuri, efficienti e versatili. I mini reattori possono essere trasportati con camion e installati in serie per soddisfare diverse esigenze energetiche. Anche se non ancora pronti per la diffusione su larga scala, i reattori di quarta generazione potrebbero rappresentare una soluzione interessante per il futuro dell’energia nucleare.

# Il futuro? Mini centrali nucleari in ogni quartiere di Milano

Credits: Ideogram.AI

La crescente domanda di energia, soprattutto con l’espansione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali, sta spingendo molte aziende a esplorare fonti di energia alternative. Google, ad esempio, intende acquistare energia da sette mini-reattori nucleari entro il 2035 per alimentare i suoi centri dati con fonti a basse emissioni di carbonio. Questo esempio apre la strada a un’ipotesi provocatoria: e se in Lombardia, e a Milano in particolare, si installassero mini centrali nucleari per soddisfare il fabbisogno energetico locale?

I reattori modulari sono già in fase di sperimentazione in vari paesi e potrebbero rappresentare una risposta efficace alla crescente richiesta di energia delle città moderne. L’idea potrebbe sembrare avveniristica, ma è tutt’altro che impossibile. Ecco tre ipotesi per Milano:

#1 Mini reattori di campagna

Una soluzione potrebbe consistere nel posizionare i mini reattori modulari nelle aree rurali intorno a Milano, ad esempio nelle campagne del Parco Agricolo Sud o vicino alla Brianza. Questi reattori fornirebbero energia alle case e agli edifici urbani attraverso reti di distribuzione ad alta efficienza, riducendo l’impatto diretto della presenza dei reattori in città. Questa opzione consentirebbe di sfruttare spazi più ampi e meno densamente abitati per ospitare i mini reattori, garantendo al contempo una gestione centralizzata e sicura. Inoltre, collegando i reattori rurali alla rete cittadina, si potrebbe sostenere la domanda crescente di energia, specialmente per i quartieri più tecnologicamente avanzati o i nuovi progetti urbani come Porta Romana e il futuro Villaggio Olimpico.

#2 Mini reattori di quartiere

Si tratterebbe di installare piccoli reattori modulari direttamente nei quartieri, in aree come Porta Nuova, CityLife, Isola o Bicocca. Ogni quartiere avrebbe il proprio mini reattore dedicato, capace di alimentare residenze, uffici e attività commerciali con energia pulita e stabile. L’energia nucleare, grazie alla capacità di adattarsi alla domanda variabile e alle tecnologie di sicurezza avanzate, potrebbe garantire l’approvvigionamento continuo riducendo la dipendenza dalle reti di trasmissione tradizionali. Questa opzione decentralizzata, con mini centrali dislocate nei punti strategici della città, permetterebbe una gestione locale e immediata dell’energia, potenziando l’efficienza energetica e riducendo le perdite di trasmissione.

#3 Mini reattori condominiali

L’opzione ancora più radicale sarebbe l’installazione di mini reattori nucleari direttamente sotto gli edifici residenziali. Questa soluzione sfrutterebbe gli spazi sotterranei per alloggiare piccoli reattori modulari, garantendo una fornitura energetica continua ai condomini. La tecnologia avanzata dei mini reattori moderni, caratterizzata da sistemi di raffreddamento passivi e contenimento potenziato, li renderebbe adatti per l’installazione in aree densamente popolate. Oltre a garantire la sicurezza, questa scelta eliminerebbe la necessità di costruire infrastrutture energetiche esterne, riducendo l’impatto visivo e rendendo autonomi dal punto di vista energetico gli edifici.

# Un’opzione sostenibile e sicura?

Il principale vantaggio dei mini reattori modulari risiede nella loro capacità di ridurre le emissioni di carbonio rispetto alle centrali elettriche a combustibili fossili. Inoltre, grazie alle dimensioni ridotte e alla produzione modulare, queste centrali potrebbero essere installate rapidamente e adattate alle esigenze specifiche di ciascun quartiere. Le preoccupazioni sulla sicurezza rimangono, ma le tecnologie di quarta generazione mirano proprio a superare definitivamente questa sfida, con sistemi che limitano drasticamente i rischi di incidenti e contaminazioni.

Continua la lettura con: Una CENTRALE NUCLEARE a MILANO? Ecco dove si potrebbe COSTRUIRE

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Per unire Milano a hinterland e periferie? Trasformare i treni in metropolitane

0
lara_sbahn_berlin_481 ig - S-Bahn

Mentre si dibatte sul progetto di una sesta linea metropolitana, prevista comunque all’interno dei confini comunali della città, non si è fatto abbastanza per realizzare servizi metropolitani nell’hinterland. Al netto dell’estensione della M5 fino a Monza, per il quale si attende la copertura degli extra costi per il bando di gara, non sono state ipotizzate soluzioni alternative. E se si facesse come a Berlino, Parigi e Londra?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Per unire Milano a hinterland e periferie? Trasformare i treni in metropolitane

# Milano e il suo hinterland sono due entità separate a causa di un trasporto pubblico poco frequente e caotico

ar-architettiroma.it – Estensioni metro Milano

Uno dei problemi cronici del trasporto pubblico milanese è la connessione tra città e hinterland. Inaugurata la M4, che rimane dentro i confini di Milano, anche la futura linea M6 in fase di studio è previsto che non esca dal territorio comunale. Al netto della linea M1, con due fermate in costruzioni di oltre 13 anni, e della M4 verso Segrate, sempre con due fermate, l‘unico progetto importante riguarda l’estensione della linea M5 verso Monza, progetto per il quale sono necessari circa 400 milioni di euro di extra costi per indire il bando. Stiamo parlando di investimenti elevati, 1,7 miliardi di euro solo per la M5, e di progetti a lunga gestazione e realizzazione. Perchè quindi non prendere esempio dall’estero per collegare i centri dell’area metropolitana con servizi metropolitani sfruttando le ferrovie?

# Trasformiamo le linee ferroviarie urbane in metropolitane come fanno a Berlino, Parigi e Londra

lara_sbahn_berlin_481 ig – S-Bahn

Il primo è più facile esempio da prendere in considerazione è quello di Berlino e della S-Bahn, pioniera nell’elettrificazione del trasporto ferroviario suburbano e che ha dato il via all’espansione di un modello di trasporto urbano su ferro che poi si sarebbe diffuso in altre città tedesche ed europee. Nella capitale tedesca non c’è alcuna differenza tra prendere la metropolitana U-Bahn, che viaggia prevalentemente in sotterranea, e la S-Bahn, i cui treni corrono invece soprattutto in superficie, perchè entrambe rientrano nel concetto di Metro di Berlino, nonostante siano gestite da società differenti: BGV la prima e S-Bahn Berlin GmbH la seconda, società appositamente creata controllata dalla Deutsche Bahn.

S-Bahn Berlino

La rete S-Bahn è separata da quella nazionale della Deutsche Bahn e il servizio è esercitato da materiale rotabile appositamente progettato simile a quelli delle linee metropolitane, con presa di corrente a terza rotaia. La distanza media tra le fermate è molto ridotta e la frequenza è molto alta. Inoltre sia i treni della U-Bahn che della S-Bahn sono normalmente in funzione dalle prime ore del mattino fino a tarda notte e mentre il venerdì e il sabato restano in servizio ad orario continuato. 

Sistemi simili li troviamo a Parigi con la RER, e in parte con il Transilien, e Londra con Crossrail/Elizabeth line e forse Thameslink. La caratteristica comune di questi servizi è una serie di collegamenti interurbani che si collegano alle infrastrutture ferroviarie preesistenti fuori dal centro della città.

Leggi anche: Una “vera” stazione dei treni a Malpensa? Come nei grandi aeroporti del mondo

# La differenza tra il servizio ferroviario suburbano di Milano e la S-Bahn di Berlino 

Mappa Ferrovie suburbane e passante 2023

A Milano è presente il Servizio Ferroviario Suburbano, con 12 linee linee S, che si ispira al modello delle S-Bahn ma con alcune sostanziali differenze. Ecco le principali:

  • il sistema milanese è più concentrato sulla Lombardia, mentre quello berlinese ha una buona copertura urbana e suburbana;
  • condivide spesso binari con altri treni regionali o nazionali, mentre la S-Bahn di Berlino utilizza principalmente binari propri;
  • a Milano la connessione con la rete metropolitana è significativa ma non totale: sono appena 7 le fermate nel tratto del passante ferroviario dove passano tutte le linee, a cui se ne aggiungono altre a sud e a nord;
  • quando si passa da una fermata della metropolitana a una del passante ci si accorge di come sia due infrastrutture e servizi totalmente differenti per una serie di motivi:
    • la differente identità visiva, per colori, caratteri delle segnaletica, conformazione della stazione, e della stazione in generale a partire dai tornelli di ingresso;
    • la tipologia dei treni utilizzati;
    • la frequenza che solo nel tratto comune è paragonabile a quello di una metropolitana;
    • integrazione tariffaria lacunosa nonostante l’introduzione dello STIBM, il sistema tariffario integrato dei mezzi pubblici. L’abbonamento copre infatti solo il perimetro comunale e l’accesso fatto con la carta di credito in metropolitana non vale come biglietto per accedere al passante e usufruire delle linee S, ma è valido se si utilizza il classico titolo di viaggio oggi caricato sullo biglietto ricaricabile “Ricaricami”.

# Le prime linee da realizzare

 

In attesa di un secondo passante ferroviario e di eliminare le differenze esistenti tra il al servizio delle S-Bahn e quello delle linee S, si potrebbe pensare di attestare alcune linee qualche decina di chilometri fuori dai confini comunali comunali e da quel punto utilizzare i binari che arrivano in città solo come servizio metropolitano, inizialmente anche utilizzando gli stessi treni. Si potrebbero avere ad esempio queste linee: 

  • M7 utilizzando il tracciato della linea S1 Saronno-Lodi nel tratto tra Garbagnate Milanese e Melegnano;
  • M8 utilizzando il tracciato della linea S3 Saronno-Cadorna, con 5/6 fermate intermedie più altre da realizzare lungo il tracciato con capolinea a nord a Garbagnate Milanese e a sud nella stazione di Cadorna;
  • M9 usano i binari della linea S4, da Cesano Maderno dove interscambia con l’attuale S9, a Milano, con aggiunta di fermate intermedie dopo Domodossola M5.
  • M10 raddoppiando i binari utilizzati da S9 e futura circle line da Rho fino a Lambrate.

Leggi anche: Le 4 nuove linee della metro che ci sarebbero a Milano utilizzando i binari delle ferrovie

Spunto: velocipiedi

Continua la lettura con: Le zone di Milano più servite dai mezzi pubblici: cosa cambia con l’apertura della M4?

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le mini-vacanze nei bar e nei caffé: la nuova frontiera del lavoro intelligente?

0
theofflineclub_milano IG

Al termine di un’intensa settimana di lavoro capita spesso di sentire l’esigenza di una fuga fuori porta nel weekend per liberare la mente e allievare lo stress. Da Amsterdam è arrivata anche a Milano una soluzione che potrebbe limitare questo bisogno e al tempo stesso far trascorrere momenti piacevoli e di relax rimanendo in città. Ma si potrebbe renderla ancora più efficace.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Le mini-vacanze nei bar e nei caffé: la nuova frontiera del lavoro intelligente?

# Una soluzione per allievare lo stress senza fuggire il weekend da Milano?

Stress al lavoro (immagine da pixabay.com)

La mole di lavoro, la pressione e lo stress, che si accumulano durante le giornate trascorse in azienda o in ufficio, portano spesso a voler fuggire dalla città durante il weekend per ricaricare le pile. Una gita fuori porta al lago, in montagna, in un centro termale o in un agriturismo, qualsiasi meta e attività che possa essere utile al riposo della mente e del corpo. Un movimento partito da Amsterdam propone una soluzione che potrebbe alla lunga limitare il desiderio di scappare e al tempo stesso far trascorrere momenti piacevoli e di relax rimanendo in città, ma ancora perfezionabile.

# Il network partito da Amsterdam delle mini-vacanze nel cuore delle città

theofflineclubbarcellona IG

A febbraio 2024 tre ragazzi di Amsterdam hanno fondato l’offline club, una community di persone che valorizza maggiormente la vita reale rispetto a quella virtuale. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di aiutare le persone a disconnettersi dai loro telefoni e favorire autentiche connessioni umane. Sono nati così i primi eventi offline in librerie e caffè per consentire a chiunque ne sentisse l’esigenza di staccare, prendersi una pausa rigenerante, dedicare del tempo per se stessi e fare nuove conoscenze.

# Il primo evento a Milano nella libreria indipendente Googol Company

theofflineclub_milano IG

In poco tempo si è diffuso in diverse città del mondo, Londra, Parigi, Dubai e Barcellona fino ad arrivare a Milano. Il 7 ottobre 2024 alle ore 19 si è tenuto il primo evento, organizzato dalla libreria indipendente Googol Company, un secondo il 21 ottobre alla pasticceria Gelsomina, famosa per i suoi maritozzi. 

Leggi anche: I bar più intriganti di Milano per una pausa caffè

# Come funziona

theofflineclub_milano IG – Arpa

I telefoni vengono bloccati per due-tre ore e il tempo viene dedicato alla lettura, al disegno, al gioco, a nuove attività come l’uncinetto, e all’incontro con nuove persone, come se fosse una mini-vacanza quotidiana nel cuore del città, magari mentre si fa beve e mangia qualcosa insieme agli altri a colazione o al momento dell’aperitivo. Ci possono essere poi spazi dedicati alla musica, come concerti di arpa o di piano. 

# E se si facesse durante l’orario di lavoro?

L’iniziativa al momento viene organizzata solitamente di venerdì sera o nei weekend quindi, pur essendo efficace nel liberare la creatività, creare connessioni con altre persone e prendersi del tempo per se stessi, non contribuisce a ridurre in modo significativo lo stress lavorativo. La soluzione potrebbe essere quella di inserire questi momenti durante la giornata di lavoro, istituzionalizzandoli come delle vere “mini-vacanze”: una sorta di welfare aziendale per migliorare la qualità lavorativa e di vita del dipendente, un modo alternativo per riequilibrare la vita privata e il lavoro aumentando il benessere personale e al contempo la produttività in ufficio.

Continua la lettura con: A Berlino si può viaggiare con la metro cabriolet: un’idea per Milano?

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Come in Area C immaginano la vita a Quarto Oggiaro

0

Yabba Dabba Oggiaro!

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Continua con: Avvistato un Diesel euro 2 in area C

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Quarto Oggiaro, il quartiere dimenticato (da metro e bus)

1
Maps - Linee di trasporti Quarto Oggiaro

Quando si parla di periferie si intendono luoghi lontani dal centro, caratterizzati da forte disagio sociale e scarsamente collegati dal trasporto pubblico. Il caso di Quarto Oggiaro è uno dei più emblematici, soprattutto per questo ultimo aspetto che ancora non ha trovato una soluzione efficace.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Quarto Oggiaro, il quartiere dimenticato (da metro e bus)

# Da area agricola al “Bronx” fino alla rinascita 

Maps – Quarto Oggiaro

Quarto Oggiaro, quartiere periferico situato a nord-ovest di Milano, è nato storicamente come area agricola per poi subire una rapida urbanizzazione nel dopoguerra, con la costruzione di grandi complessi residenziali destinati ad accogliere lavoratori immigrati. Una trasformazione che nel corso dei decenni si è caratterizzata in una crescita della criminalità e forti problemi di consumo e spaccio di di eroina, con conseguente appellativo di “Bronx di Milano”. A partire dalla fine degli anni ’90 la nascita di spazi pubblici e culturali, la dismissione della raffineria, la costruzione di nuovi palazzi residenziali e la riqualificazione di luoghi come Villa Scheibler e il suo parco, ha migliorato le condizioni sociali e abitative del quartiere. Dal punto di vista dei trasporti, però, ancora non ci siamo.

# 31mila residenti: come una piccola città con una sola linea bus che attraversa il quartiere, una fermata del passante, nessuna del tram o della metro 

Maps – Linee Quarto Oggiaro

Miglioramenti nel trasporto pubblico ne sono stati fatti, ma non ancora abbastanza per servire un quartiere di circa 31mila residenti. Sul sito della promoziona turistica del Comune di Milano, Yes Milano, segnalano come il quartiere di Quarto Oggiaro sia raggiungibile tramite: bus 35 e 57, il tram 1 e 12 e le stazioni Trenord/Passante di Quarto Oggiaro FN e Certosa FS. La verità però è un’altra.

L’unica linea che attraversare il quartiere è il bus 57, che in centro ha come capolinea Largo Cairoli. La 35 fa due fermate nel perimetro sud, nella parte meno densamente abitata e poi c’è la linea 40 che condivide parte del tracciato della 35 e infine percorre il confine nord con quattro fermate, una che interscambia con la stazione di Quarto Oggiaro dove fermato le linee S1 e S3 del servizio ferroviario suburbano. Il tram 12 e la stazione di Certosa Fs ricadono nel quartiere Certosa e non sono così vicine all’abitato di Quarto Oggiaro, il tram 1 si prende salendo sul treno suburbano e scendendo a Domodossola Fn o con il bus 57 fino in centro.

# Quale nuova linea di trasporto è prevista

Metrotranvia Interquartiere Nord

A servire il quartiere in futuro è prevista la metrotranvia nord. Il tracciato segue un pezzo del percorso dalla linea bus 35 a sud, l’area meno densamente abitata, ma le fermate previste sono quattro invece di due e i convogli della metrotranvia hanno una capacità maggiore dei bus.

Urbanfile – Metrotranvia nord tratta Certosa-Affori
Al momento la tratta in questione, Villapizzone Fs-Certosa Fs, e quella precedente P.le Bausan-Villapizzone Fs, sono le uniche in fase di progettazione mentre le altre tre a completamento dell’infrastruttura sono già in costruzione. Prima del 2028 non sarà attivata.
 

# Come si potrebbe migliorare il servizio

Credits Urbanfile – M6 lato ovest

In aggiunta a questa infrastruttura in arrivo si potrebbe migliorare il servizio in questo modo:

  • aggiungendo una linea alternativa alla 57, come suggerito da alcuni cittadini, che attraversi il quartiere in direzione di via Varesina per poi proseguire verso in altra zona diversa del centro città. Oggi è affollata dopo poche fermate dal capolinea di Quarto Oggiaro;
  • realizzando una fermata della metropolitana della nuova linea M6. Il Comune di Milano, dopo aver completato la linea M4, è al lavoro per definire nei prossimi mesi il tracciato della futura rosa. Tra le ipotesi per il tracciato nord potrebbero esserci delle fermate a servire l’asse del Sempione-Certosa e una a Quarto Oggiaro. 

Continua la lettura con: La classifica dei quartieri di Milano dove si vive meglio (oggi e nel prossimo futuro): trionfano le zone dei giovani

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Milano-Malpensa: una linea Express per niente express

2
Fermate del Malpensa Express
Credits: https://www.milanomalpensa-airport.com- Fermate del Malpensa Express

Non si può dire certo che il trasporto pubblico milanese e lombardo si trovi nelle migliori condizioni ultimamente. Tra scioperi, mancanza di conducenti che ha portato ATM al taglio delle corse su gran parte delle linee di superficie a Milano, treni soppressi e guasti su linee regionali e suburbane, l’efficienza sembra un lontano ricordo e le lamentele non mancano. Come quelle di Patrizia Mattiello che, leggendo l’articolo di Livio Brembilla sui treni che partono da Milano con destinazione Malpensa, ci ha scritto a riguardo della linea ferroviaria diretta allo scalo della brughiera, mai migliorata nel corso degli anni.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Milano-Malpensa: una linea Express per niente express

# Fermate sprint

Credits: @volamalpensa
Malpensa

Il servizio non è mai migliorato. Queste le parole di Patrizia Mattiello che ci ha scritto sullo stato del Mapensa Express: «Rimango allibita nel vedere che la situazione non è ancora cambiata!! L’ultima volta che ho perso il treno, perché annunciato come al solito un minuto prima che sarebbe arrivato al binario 14, era il 2019 e la situazione è ancora la stessa. Il treno dovrebbe fermarsi almeno 5 minuti per permettere ai viaggiatori di scendere nel sottopassaggio e risalire le scale. Invece no! Apre le porte e poi riparte velocemente. Domanda: la società TRENORD non ha un servizio qualità che controlla?».

# Un treno express che express non lo è affatto

Fermate del Malpensa Express
Credits: https://www.milanomalpensa-airport.com- Fermate del Malpensa Express

Veniamo poi alla peculiarità che dovrebbe avere il servizio: rapido e senza stop lungo il percorso. «Volevo inoltre precisare che in inglese il termine “express” , inteso come mezzo di trasporto, significa DIRETTO ossia “senza fermate intermedie”. Il nome Malpensa Express è pertanto sbagliato» continua la nostra lettrice «perché il treno parte da Cadorna, fa tre fermate intermedie e solo alla quarta fermata termina a Malpensa. Ora se si pensa che quel treno viene usato per lo più dagli stranieri, siamo sicuri che gli stiamo dando un buon servizio? Chissà quanti sono scesi alla stazione di Bovisa pensando di essere già arrivati in aeroporto.»

Un appunto anche sull’aeroporto: «Infine dire che Malpensa è un aeroporto milanese è sbagliato”, conclude Patrizia Mattiello,L’aeroporto è, infatti, ubicato nei comuni di Ferno (Terminal1) e Somma Lombardo (Terminal 2) che fanno parte della provincia di VARESE

Hai cose da segnalare che a Milano non vanno o che potrebbero andare meglio? Scrivici su info@milanocittastato.it

Continua la lettura con: Le 5 cose più orribili di Milano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Queste due capitali europee saranno collegate con l’alta velocità

0
b-europe.com - Eurocity Direct

I collegamenti ferroviari tra gli stati europei stanno prendendo sempre più piede e anche l’alta velocità poco alla volta sta trovando il suo spazio, dalla Milano-Parigi in attesa del ripristino, alle future Milano-Berlino e Parigi-Berlino. Ecco il prossimo collegamento in arrivo: durata del viaggio, fermate e prezzi dei biglietti.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Queste due capitali europee saranno collegate con l’alta velocità

# Il nuovo collegamento veloce tra Amsterdam e Bruxelles

b-europe.com – Mappa Eurocity

Sempre più alta velocità anche tra gli stati europei. Nell’attesa che venga ripristinata la connessione Milano-Parigi, di quelle future tra Milano con Monaco e Berlino, e Parigi sempre con Berlino, l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario il 15 dicembre 2024 segna un momento importante per la mobilità ferroviaria europea. Da quella data parte infatti il servizio con due diversi collegamenti tra i Paesi Bassi e il Belgio, compreso l’Eurocity Direct, con 16 treni veloci al giorno tra Amsterdam Sud e Bruxelles Sud Midi. Il primo Eurocity Direct della giornata parte dalla capitale dei Paesi Bassi intorno alle 06.00 del mattino, dopodiché ogni ora parte un treno per quella belga.

Leggi anche: In partenza il primo treno ad alta velocità Parigi-Berlino: ecco quanto ci metterà

# Risparmiati 45 minuti di tempo, la durata del viaggio scende a sole 2 ore

Amsterdam @pixabay

Rispetto a prima il tempo di viaggio si riduce di 45 minuti, arrivando a sole 2 ore. Le fermate servite oltre ai capolinea, confrontando con il servizio Eurocity standard, sono solo tre (Schiphol, Rotterdam e Anversa) consentendo velocità maggiore e meno soste lungo il percorso.

# Prezzi a partire da 25 euro

b-europe.com – Eurocity Direct

I prezzi dei biglietti, già in vendita, per la seconda classe vanno da 25 euro a 64,10 euro, in base al momento della prenotazione e della flessibilità desiderata. Una fascia di prezzo che consente agli utenti di viaggiare a buon mercato se prenotano in tempo o di ottenere maggiore flessibilità a un prezzo più alto.

Continua la lettura con: Le novità del nuovo Frecciarossa “internazionale” in arrivo nel 2025

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il Parco delle Cascate: l’oasi dei corsi d’acqua a 2 ore da Milano

0

A due ore e mezza da Milano, e a soli 8 euro di ingresso, si trova il Parco delle Cascate di Molina: una meta ideale per chi desidera fuggire dal caos cittadino e immergersi in paesaggi mozzafiato.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Il Parco delle Cascate: l’oasi dei corsi d’acqua a 2 ore da Milano

# Esplorare il parco: tre percorsi tra natura e avventura

A due ore e mezza di macchina da Milano, si trova un luogo magico dove natura e storia si incontrano: il Parco delle Cascate di Molina. Situato nella splendida cornice della Lessinia, in provincia di Verona.

Con le sue cascate spettacolari, la ricca biodiversità e un borgo medievale che ha mantenuto intatto il suo fascino antico, il Parco delle Cascate è una destinazione che offre un’esperienza unica all’insegna della natura, della storia e del relax.

Il Parco offre tre percorsi ad anello, a senso obbligato, che consentono di esplorare il territorio in sicurezza e secondo il livello di difficoltà preferito. Ogni itinerario è caratterizzato da differenti lunghezze, dislivelli e difficoltà, offrendo molteplici opportunità di scoperta e avventura:

  • Percorso Verde: Il più semplice, lungo 1,2 km con un dislivello di 50 metri, percorribile in circa 30 minuti. È ideale per famiglie, bambini o per chi cerca una passeggiata rilassante, permettendo di ammirare le cascate più accessibili e godersi il paesaggio senza sforzi eccessivi.
  • Percorso Rosso: Più impegnativo del precedente, con una lunghezza di 2,3 km e un dislivello di 100 metri, richiede circa un’ora di cammino. Questo itinerario porta i visitatori alla scoperta di cascate più nascoste, con scenari selvaggi e incantevoli che si aprono tra le gole rocciose.
  • Percorso Nero: Il più lungo e impegnativo, estendendosi per 3,6 km con un dislivello di 250 metri. Si percorre in circa due ore ed è consigliato agli escursionisti più esperti, che desiderano avventurarsi tra sentieri più scoscesi, cascate nascoste e punti panoramici mozzafiato.

Lungo i vari sentieri, i visitatori possono incontrare attrazioni naturali di grande fascino come il “Pozzo dell’Orso“, la “Cascata del Tombolo” e il suggestivo “Doppio Covolo“, un doppio arco naturale scavato dall’erosione dell’acqua. Per chi ama le sfide, ci sono anche attrazioni più impegnative, come un’altalena panoramica che passa attraverso una cascata e una teleferica che consente di sorvolare il torrente sottostante, regalando emozioni forti e una prospettiva unica sul parco.

# Un territorio modellato dall’acqua e dal tempo

Il parco si estende su una superficie di circa 80.000 m² nella parte alta della Valle di Fumane, includendo le suggestive valli laterali del Vajo delle Scalucce e della Val Cesara. Le rocce della zona, risalenti all’era cenozoica (25-30 milioni di anni fa), sono state modellate da milioni di anni di erosione da parte degli agenti atmosferici e dall’incessante azione dell’acqua, creando un paesaggio unico fatto di gole rocciose, cascate e laghetti smeraldini. Le formazioni rocciose e i sentieri che si snodano tra i boschi rappresentano un invito a esplorare un territorio che, grazie all’acqua, ha assunto forme affascinanti e ricche di storia.

Il nome “Molina” richiama la lunga tradizione dei mulini, sfruttati per secoli per le attività molitorie grazie all’abbondanza di acqua della zona. Fin dal Medioevo, l’area è stata un importante centro per la lavorazione dei cereali, come testimoniano i mulini restaurati e le antiche case in pietra ancora visibili nel borgo, che raccontano la storia di una comunità che ha saputo vivere in armonia con la natura.

# Prezzi e informazioni pratiche per la visita

Tariffe di ingresso:

  • Biglietto intero: €8, Ridotto (bambini 6-12 anni): €5
  • Aperitrek (Ingresso + visita guidata + aperitivo): €24

Per rendere la visita ancora più coinvolgente, il parco offre un’attività speciale chiamata “Aperitrek“, un’escursione guidata che unisce l’esplorazione della natura alla degustazione di prodotti tipici locali. Durante il trekking, le guide ambientali illustrano le caratteristiche naturali del parco, raccontandone la storia e le curiosità legate alla flora e alla fauna del territorio. Al termine del percorso, i partecipanti possono gustare un aperitivo a base di specialità della Lessinia, come salumi, formaggi e vini locali, serviti sulla terrazza del bar che offre una vista panoramica sulle cascate e sul paesaggio circostante.

Il Parco delle Cascate di Molina è aperto tutti i giorni da aprile a settembre e durante i giorni festivi da ottobre a marzo. È possibile accedere solo a piedi e i sentieri non sono adatti a passeggini o carrozzine, per cui è consigliato indossare scarpe comode e controllare le previsioni meteo, poiché in caso di maltempo l’accesso al parco può essere limitato o sospeso.

# La natura protetta e la ricca biodiversità della Lessinia

Inserito all’interno della rete Natura 2000, il Parco delle Cascate è riconosciuto come Sito di Importanza Comunitaria per la tutela della biodiversità. Qui si trovano ambienti naturali unici, con boschi termo-mesofili che offrono rifugio a molte specie di fauna selvatica, e pareti rocciose dove crescono specie rare di piante. Tra gli animali che popolano il parco, il gufo reale e il falco pellegrino sono tra le specie più emblematiche e facilmente osservabili. Tra le specie vegetali rare presenti, spiccano il raponzolo di roccia e la moehringia bavarese, fiori endemici che trovano il loro habitat ideale sulle pareti calcaree della Lessinia.

La conservazione dell’ambiente è al centro delle attività del parco, che ha avviato progetti di protezione per alcune specie in via di estinzione, come il gambero di fiume. Sono stati inoltre adottati interventi per garantire la preservazione della flora autoctona, fondamentale per mantenere l’equilibrio ecologico del territorio.

# Il fascino senza tempo del borgo di Molina

Oltre alla bellezza naturale del parco, il borgo di Molina offre un’atmosfera medievale autentica e affascinante. Le strette vie del paese, le antiche case in pietra e i mulini restaurati regalano scorci pittoreschi che riportano indietro nel tempo. Le costruzioni tradizionali realizzate in conci e lastre di Scaglia Rossa donano un carattere unico al borgo, che si presenta come un vero e proprio gioiello architettonico. La visita al borgo è un’occasione per scoprire una comunità che ha mantenuto vivi i suoi legami con la tradizione, pur adattandosi ai cambiamenti del tempo.

Continua la lettura con: LECCO: una gita a un’ora da Milano che “s’ha da fare”

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

7 strade fuori dal centro che sono amate dai milanesi (Mappa)

0
Via Conte Rosso - Ph. @places_moments_hunter IG

Nel cuore dei milanesi non ci sono solo via Brera, via della Spiga o via Meravigli. Scopriamo 7 tra le strade più amate oltre zona centro. Ph. @places_moments_hunter IG

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

7 strade fuori dal centro che sono amate dai milanesi (Mappa)

 

#1 Via Conte rosso, il cuore storico di Lambrate

Via Conte Rosso, per la posizione e per il fatto di aver mantenuto le sue caratteristiche di riconoscibilità e omogeneità, si può definire il “cuore” di Lambrate. Realizzata tra inizio Ottocento e seconda metà del secolo scorso si trova lungo la “strada della Cappelletta” che collegava i due nuclei storici di Lambrate Inferiore e Lambrate Superiore. L’altare della piccola Cappelletta ancora oggi sorge al termine della via. Non ci sono più le vecchie osterie ma Conte Rosso è rinomata soprattutto per i suoi locali. Storico il ristorante “il conte rosso”, diventato anche guida in competizione alla Michelin.

Leggi anche: Il birramisù e la cappelletta miracolosa di Via CONTE ROSSO, la strada iconica di Lambrate

#2 Via Lincoln, il quartiere arcobaleno di Milano

Milano Est- via Lincoln
Il quartiere operaio – via Lincoln

Soprannominato il quartiere Arcobaleno di Milano, in Via Lincoln c’è un villaggio operaio risalente al ‘800 che conserva intatte le caratteristiche della città di un tempo passato. Si tratta di un’insieme di villette colorate con affaccio su corti private che danno l’idea di essere in luogo fiabesco.

Leggi anche: Le tre aree residenziali con le VILLETTE più belle di Milano

#3 Via Segantini, l’oasi verde nel sud della città

Credits: wadago – Boschetto di Bambu Parco Segantini

In via Segantini c’è una vera oasi verde, il Parco Segantini: 90.000 mq, tra cui un boschetto di bambù, 1000 mq di orti misti e la roggia Boniforti che scorre sul lato opposto alla via. Si trova nella zona sud di Milano tra il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, dove un tempo c’era l’Istituto Sieroterapico.  

#4 Via Cesariano, la “via” che sembra una piazza ai confini con Chinatown

Via Cesariano, più che di una “via”, si tratta di una piazzetta scavata, gremita di panchine per prendere una pausa nel verde cittadino. Compresa nell’isolato tra Moscova e Chinatown, rappresenta il ritrovo pomeridiano di tante famiglie che raggiungono i giochi pubblici per far divertire i più piccoli. 

#5 Via Orti, il fascino delle viuzze del centro storico

Via Orti Milano

Fino all’800 in Via Orti i contadini vi coltivavano frutti e ortaggi, negli anni ‘70 era nota per essere una strada defilata e poco sicura, nel nuovo millennio, con i suoi locali e le sue case in stile vecchia Milano, è diventata una delle vie più caratteristiche della città. La strada di congiunzione tra corso di Porta Romana e viale Caldara conserva ancora il fascino delle piccole viuzze che si possono vedere solo nel centro storico.

#6 Via Marghera, la via dello shopping dal sapore antico

Credits: Urbanfile

Via Marghera è una via lunga circa 400 metri, denominata via Malghera fino agli anni ’30 e il cui nome prendeva origine da una cascina collocata nella zona detta la Maddalena. Si estende da piazza Wagner a piazza de Angeli intersecando Corso Vercelli. Conserva un sapore antico, con vecchie case che riportano ad un’epoca quasi paesana, anche se oggi è conosciuta come via dello shopping e dei locali: famosa la “Gelateria Marghera” tra le più buone di Milano.

#7 Via Ortica, il “museo a cielo aperto” di Milano

Murales al quartiere Ortica

Originariamente non era un quartiere milanese, ma faceva parte dell’antico comune di Lambrate, ma la sua anima continua a restare quella di un paesino staccato dalla metropoli. Enzo Jannacci è uno dei personaggi più celebri che hanno gravitato attorno all’Ortica. Oggi è famosa per la sua “Balera” e per essere un museo a cielo aperto grazie al progetto Or.Me – Ortica Memoria- che ha colorato i palazzi del quartiere di magnifici murales.

Leggi anche: Nuovo MURALE capolavoro a MILANO

Continua la lettura: Le 7 STRADE di Milano con i NOMI più FASCINOSI

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo#Madrid#Berlino#Ginevra#Basilea#SanPietroburgo#Bruxelles #Budapest#Amsterdam#Praga#Londra#Mosca#Vienna#Tokyo#Seoul#Manila #KualaLumpur#Washington#NuovaDelhi#HongKong #CittàDelMessico#BuenosAires#Singapore

Tokyo Metro si quota in borsa: raccolta una cifra record. Se lo facesse anche ATM? I 5 investimenti che servono alla rete di Milano

0
ar-architettiroma.it - Estensioni metro a Milano

Negli ultimi sei anni in Giappone nessun’altra azienda ha saputo fare di meglio. Se anche ATM percorresse questa strada come potrebbe migliorare il trasporto pubblico di Milano? 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Tokyo Metro si quota in borsa: raccolta una cifra record. Se lo facesse anche ATM? I 5 investimenti che servono alla rete di Milano

# La più grande offerta pubblica del Giappone degli ultimi sei anni

Credits: gyrastyle.com – Metro Tokyo

Una raccolta di capitale da record, negli ultimi sei anni in Giappone nessun’altra azienda ha saputo fare di meglio. Una notizia ancora più rilevante se si tiene conto che a farlo è stata un’azienda di trasporto pubblico. Dopo aver fissato il prezzo della sua IPO al massimo del suo intervallo, 1.200 yen l’una, Tokyo Metro ha raccolto 348,6 miliardi di yen pari 2,3 miliardi di dollari. Il governo centrale e quello di Tokyo, che possiedono rispettivamente il 53,4% e il 46,6%, hanno venduto la metà delle loro azioni nell’IPO. La quotazione in borsa è fissata per il 23 ottobre di quest’anno. 

Un’iniezione di risorse utili per migliorare il servizio di trasporto, e se lo facesse anche ATM?

# Cosa potrebbe fare ATM quotandosi in borsa?

Ingresso a San Cristoforo

La rete metropolitana milanese si è ampliata: il 12 ottobre ha inaugurato il tratto mancante della linea M4, portando la sua estensione a 111,8 km e 134 stazioni. Il servizio potrebbe però essere migliorato ulteriormente e ci sarebbe bisogno di altre linee metropolitane da realizzare nel minor tempo possibile. La quotazione in borsa potrebbe essere una soluzione utile a incamerare il capitale per investire in modo ancora più impattante sulla città e l’hinterland. Ecco cosa si potrebbe fare.

Leggi anche: Inaugurazione M4: il video della prima corsa

#1 Ripristinare il regolare servizio di superficie scongiurando la fuga degli autisti

Tabelloni orari mezzi di superficie

Ripristinare il regolare servizio del trasporto pubblico di superficie. Nell’ultimo anno si sono registrati continui tagli alle corse, con attese fino a 40 minuti. Sono due i problemi principali: servono circa 300 milioni di euro, richiesti senza successo dal Comune di Milano al governo in più di un’occasione, e più autisti, ne mancano almeno 300. Tra chi se ne va e chi non vuole lavorare nel trasporto pubblico milanese è difficile arrivare all’obiettivo. Bisogna prevedere stipendi oltre la media nazionale per bilanciare l’alto costo della vita, maggiori tutele e ulteriori incentivi agli affitti e al pagamento delle patenti di categoria in aggiunta a quelli già proposti da ATM.

Leggi anche: Metro e bus a rischio: «A Milano servono 300 milioni di euro, il governo ci aiuti»

#2 Coprire gli extra costi di tutte le estensioni della metro già programmate

ar-architettiroma.it – Estensioni metro a Milano

Sono 4 i prolungamenti di linee metropolitane approvati e in teoria finanziati, prima della necessità di nuove risorse per coprire gli extra costi:

  • M1 fino a Sesto Restellone, 1,9 km di tracciato per 2 fermate, in costruzione da oltre 12 anni ma in attesa di una nuova azienda per la prosecuzione dei cantieri. Extra costi in teoria coperti, ma bisogna capire con il nuovo bando aumenteranno ulteriormente;
  • M1 fino a Quartiere Olmi, 3,3 km per 3 fermate, con un primo bando flop perchè la base d’offerta ritenuta troppo bassa. Servono circa altri 60 milioni di euro.
  • M4 fino a Segrate, 3,1 km e 2 fermate. Lo studio di fattibilità è in fase di realizzazione, ma mancano 44 milioni di euro per la copertura integrale del finanziamento dell’opera.
  • M5 fino a Monza Polo Istituzionale, 13 km e 11 fermate, in attesa del bando di gara e di circa 300-400 milioni di euro.

In totale sono circa 700 milioni di euro.

#3 Finanziare tutti i prolungamenti allo studio

Urbanfile – Estensioni Metro

Ci sono poi tutti i prolungamenti allo studio ma che ancora non sono diventati progetti definitivi. Eccoli nel dettaglio:

  • M2 come metrotranvia veloce fino a Vimercate, di cui è in partenza un primo studio di fattibilità, di circa 12 km;
  • M3 fino a Paullo, il cui costo attuale per una soluzione mista con 2 fermate di metropolitana e 8 di metrotranvia ammonterebbe a 850 milioni di euro;
  • M4 fino a Buccinasco, con l’ipotesi più papabile di una sola fermata dopo l’attuale capolinea di San Cristoforo FS;
  • M5 fino a Settimo Milanese, oppure un percorso più breve di 2,5 km e due fermate ad ovest (Quarto Cagnino e Quinto Romano) e un investimento di 350 milioni di euro. 

Fonte: Business24tv

#4 Il libro dei sogni sulle metropolitane: le nuove linee

cristian1989 skyscrapercity – Mappa Metro futura con linea circolare

Visto che sognare non costa nulla, ma una quotazione in borsa potrebbe fare diventare qualche sogno realtà, ecco cosa potrebbe realizzare ATM con molte più risorse a disposizione:

  • estendere la M1 fino al Comune di Abbiategrasso come ipotizzato anni fa da Beppe Sala, e a nord fino ad Arese o addirittura a Legnago;
  • realizzare i prolungamenti di M2 e M3, rispettivamente a Vimercate e Paullo, come metropolitana;
  • allungare la M2 anche a sud a Rozzano e Binasco;
  • portare M4 fino a Trezzano sul Naviglio, il tracciato più lungo tra le sei ipotesi considerate nelle analisi costi/benefici;
  • far arrivare M5 fino a Magenta, non come metrotranvia da Settimo Milanese ma come metropolitana;
  • costruire la linea M6 da Certosa a Ponte Lambro con biforcazione verso Opera dove interscambiare con la stazione dell’alta velocità verso Genova;
  • una vera circle line, più esterna della semi-circle line in fase di realizzazione, con un percorso Lotto – Susa – Lotto e interscambi su tutte le linee;
  • completare la semi-circle line interna realizzando il lato ovest;
  • costruire metro tangenziali a nord, sud, ovest ed est con percorsi ai limiti dei confini della Città Metropolitana, interscambiando i prolungamenti di tutte le linee e la circle line esterna o in alternativa una super metro circolare “Gran Milan Express” per richiamare il progetto in costruzione a Parigi.

Leggi anche: Una super rete metropolitana per Milano: 8 linee e oltre 250 stazioni

#5 Migliorare il trasporto pubblico sotterraneo e in superficie: metro 24h, stazioni più belle, integrazione del passante

Ideogram AI – Metro del futuro

Detto delle estensioni e di nuove linee, ci sono altri aspetti che si possono migliorare nel trasporto milanese. Vediamone alcune:

  • far funzionare le metropolitane H24, almeno nei weekend dato che la notte è riservata alla manutenzione, partendo dalla due linee automatiche M4 e M5. A Copenaghen, dove la rete è stata pensata per essere sempre operativa, i treni circolano tutti i giorni a tutte le ore, ci sono solo linee driverless, e la gestione è affidata ad ATM;
  • trasformare le stazioni in opere d’arte, rendendo di design anche le uscite delle ultime due metropolitane;
  • asservimento semaforico su tutte le linee tranviarie e metrotranvie in costruzione;
  • integrare alla perfezione il passante con la rete metropolitana, magari a seguito di fusione tra le relative società di trasporto, uniformando tornelli, accessi e identità visiva.

Leggi anche: Fusione Atm-FNM: una strada possibile o necessaria? I pro e i contro

Continua la lettura con: Effetto M4: la metro di Milano entra nella top europea

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Arriva la tecnologia che ci potrebbe salvare da un disastro aereo?

0

Quando si viaggia in aereo la sicurezza è ormai a livelli altissimi, eppure gli incidenti aerei continuano a suscitare timori nell’immaginario collettivo. Si potrà arrivare a rischio zero? Forse sì.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Arriva la tecnologia che ci potrebbe salvare da un disastro aereo?

# La capsula di di salvataggio con paracadute

I dati sono confortanti: statisticamente, volare è più sicuro che viaggiare in automobile, con un tasso di incidenti significativamente inferiore. Tuttavia, quando si verifica un incidente, le possibilità di sopravvivere sono drammaticamente basse. Soprattutto in caso di aereo che si sfracelli al suolo. 

L’ingegnere Ucraino Vladimir Tatarenko ha brevettato un sistema che prevede una fusoliera staccabile, capace di separarsi dal resto dell’aeromobile in caso di emergenza. La capsula, che conterrebbe passeggeri e membri dell’equipaggio, sarebbe dotata di paracaduti per garantire un atterraggio morbido. Questa soluzione, sebbene non del tutto nuova — già utilizzata in alcuni piccoli aerei — potrebbe essere applicata anche ai velivoli di linea, rivoluzionando il modo in cui affrontiamo il rischio di disastri aerei.

# Critiche e preoccupazioni

Nonostante le potenzialità di questo sistema, ci sono critiche e dubbi riguardo alla sua applicabilità. Gli scettici sollevano preoccupazioni legate alla struttura stessa dell’aeromobile. Staccare l’intera cabina potrebbe indebolire la struttura complessiva dell’aereo, rendendolo più vulnerabile a guasti e incidenti. Inoltre, c’è il rischio che una fusoliera staccata possa cadere su aree popolate, creando ulteriori problemi e potenziali vittime a terra.

Un altro punto di discussione riguarda l’efficacia del sistema durante diverse fasi di volo. Se l’aver progettato la capsula per essere operativa durante il decollo e l’atterraggio è un vantaggio, resta da chiarire come il sistema risponderebbe in situazioni di emergenza più complesse, come un’avaria in volo. La gestione della capsula in tali condizioni rappresenterebbe una sfida significativa.

# Gli argomenti di Tatarenko

 

Tuttavia, Tatarenko e i sostenitori della sua tecnologia sostengono che i vantaggi superano i rischi. Con un attento design ingegneristico, si potrebbero utilizzare materiali leggeri ma resistenti per la costruzione dell’aereo, mantenendo la robustezza necessaria senza compromettere la sicurezza. In caso di stacco, i paracaduti potrebbero attivarsi automaticamente e, in aggiunta, un sistema di airbag potrebbe ridurre ulteriormente l’impatto durante l’atterraggio.

Inoltre, i miglioramenti nelle tecnologie di controllo e monitoraggio potrebbero contribuire a rendere più sicura la separazione della capsula. Con il giusto addestramento dell’equipaggio e una pianificazione dettagliata, sarebbe possibile gestire le emergenze in modo efficace e ridurre al minimo i rischi per i passeggeri e il personale di volo.

# Quando sarà implementato?

Una delle domande più importanti che rimangono aperte riguarda la tempistica per l’implementazione di questa tecnologia. Sebbene il progetto di Tatarenko abbia attirato l’attenzione e mostrato potenzialità significative, il passaggio da un’idea innovativa a una realtà operativa richiede tempo, ricerca e investimenti.

Le compagnie aeree e i produttori di aeromobili devono valutare attentamente i costi e i benefici di un sistema così radicale. Inoltre, è necessario condurre test rigorosi e ottenere le approvazioni necessarie da enti di regolamentazione dell’aviazione.

La strada verso l’adozione di questa tecnologia non è semplice, ma la possibilità di salvare vite umane in situazioni di emergenza giustificherebbe gli sforzi. La crescente preoccupazione per la sicurezza aerea potrebbe spingere le aziende a esplorare attivamente questa opzione.

La proposta di una capsula di salvataggio staccabile rappresenta una possibilità affascinante, ma ci porta a riflettere su questioni più ampie. Sarà sufficiente un’innovazione tecnologica per mettere fine ai timori legati al volo, o ci vorrà un cambiamento culturale? Le persone si fideranno davvero fidarci di un sistema che richiede una integrazione perfetta tra ingegneria e gestione delle emergenze?

# L’altra novità degli aerei del futuro: niente pilota

Oltre alla capsula di salvataggio, il futuro dell’aviazione potrebbe vedere l’introduzione di tecnologie in grado di far volare gli aerei in modo autonomo o da remoto. L’idea di una cabina di pilotaggio vuota potrebbe diventare una realtà, contribuendo a migliorare la sicurezza e a ridurre i costi operativi.

Attualmente, si sta lavorando su progetti che mirano a trasformare l’industria aerea attraverso aerei senza pilota. Un esempio emblematico è il consorzio britannico Astraea, che ha già realizzato esperimenti per un aereo commerciale pilotato a distanza. Con la crescente automazione e l’uso di sistemi avanzati di sensori e comunicazione, è possibile immaginare aerei che, come i droni, possono operare con un livello di autonomia sempre maggiore.

Eliminare la figura del pilota, si dice, non solo potrebbe migliorare la sicurezza — dato che il fattore umano è ritenuto responsabile di oltre la metà degli incidenti aerei — ma anche ridurre significativamente i costi per le compagnie aeree. Queste potrebbero destinare risorse risparmiate a miglioramenti infrastrutturali o a servizi per i passeggeri. Inoltre, la cabina di pilotaggio inutilizzata potrebbe essere trasformata in una lussuosa area riservata per i passeggeri, aumentando così l’attrattiva dei voli commerciali.

Sebbene ci siano molte sfide da affrontare, tra cui la gestione delle emergenze e la necessità di approvazioni normative, il potenziale per un futuro con aerei autonomi è innegabile. Queste innovazioni potrebbero non solo cambiare il modo in cui voliamo, ma anche la nostra percezione della sicurezza aerea, rendendo i voli più accessibili e, soprattutto, più sicuri per tutti.

Con l’idea di aerei senza pilota che si affaccia all’orizzonte, stiamo per entrare in una nuova era per l’aviazione, un era dove il fattore umano verrà quasi completamente eliminato? Ma non ci sentiremo più sicuri sapendo che ci sono uomini e donne al comando, pronti a prendere decisioni importanti in situazioni critiche? Nonostante tutto, il potenziale di salvare vite e migliorare l’esperienza di volo è troppo grande per essere ignorato. Siamo pronti a mettere in discussione le nostre certezze e ad accogliere il cambiamento?

Continua la lettura con: Il piano dell’EUROPA: sostituire gli AEREI con TRENI ad alta velocità. Queste le tratte “prioritarie” che riguardano l’Italia

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Avvistato un Diesel euro 2 in area C

0

Tolleranza zero a Milano. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Continua con: La carriera che aspetta chi studia Filosofia alla Statale Allo stadio con la metro?

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Milano è una città per vecchi: la longevità è un business

0
alba1970-pixabay - Corsa

Un business milionario che sta prendendo sempre più piede anche a Milano quello delle cliniche delle longevità e dei locali dove all’healty food come complemento di uno stile di vita sano. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Milano è una città per vecchi: la longevità è un business

# Il business della longevità 

alba1970-pixabay – Corsa
Fioriscono infatti le cliniche della longevità. Un business milionario che a Milano sta prendendo sempre più piede, al punto che lo scorso marzo si è tenuto un summit dedicato al tema della longevità, del benessere e del vivere bene e meglio, oltre che più a lungo. Da qui una serie di cliniche tutte dedicate al vivere sano, alla educazione al benessere psicofisico e alla consapevolezza di sé. Grazie ad avanzati dispositivi tecnologici, a strumenti di avanguardia ed ai progressi tecnico scientifici del settore, queste cliniche sono in grado di garantire un percorso di vita più duraturo e migliore che accompagna l’individuo verso la terza e la quarta età.
 
Come assicurarsi dunque una vita migliore e più longeva? Basta andare in una clinica della longevità dove, anche grazie al supporto di equipe mediche specializzate, si affianca alla socialità alla vita attiva e al mangiare sano, anche un percorso medico studiato ad hoc.

# Le cliniche 

# The longevity suite, la plurisede della longevità 
 
laorsenigo IG – The Longevity Suite
Tra le tante, The longevity suite é quella che vanta più sedi a Milano. Una distribuzione capillare del benessere come la city clinic vicino piazza Gae Aulenti o la sontuosa spa in via S. Andrea. Tutte accompagnano il cliente attraverso un percorso che lo trasformi nella migliore versione di sé stesso. Ricerca scientifica, supporto medico e benessere psicofisico sono i punti di forza. 
 
# La spa della longevità in un hotel di lusso 
 
thelongevitysuite IG – Longevity suite
Ancora presso l’Hotel Portrait esiste una longevity suite all’avanguardia, una vera e propria oasi di benessere incastonata in un luxury hotel, con tanto di piscina sauna, bagno turco e tutto quanto serva a ottenere benessere.
 

# So longevity clinic, la medicina della longevità

Solongevity clinic

In via Petrella, una clinica dotata di una sofisticata diagnostica e interventi terapeutici mirati, che garantiscono un miglioramento per tutti e per tutte le età. Strumenti di avanguardia e approfonditi percorsi terapeutici, permettono poi di individuare le priorità su cui intervenire.

# Longevity kitchen, la longevità a tavola

thelongevitykitchen IG

In via Melzi d’Eril un ristorante che propone un menù gourmet ispirato alle blue zones. Un luogo dedicato all’healty food come complemento di uno stile di vita sano così che cibo e salute vadano di pari passo. Quindi insalate, quinoa, yogurt e pesce, sono solo alcune delle molteplici pietanze proposte in questo luogo. Per chi lo desidera, c’è anche la possibilità di ricevere a casa una box contenente piatti già pronti, cucinati in base alle esigenze personali, studiate ad hoc da un apposito team medico.

Continua la lettura con: A Milano il BISTROT dove si mangia il CIBO della LUNGA VITA

ALESSANDRA GURRIERI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 


TLAPSE | Your Project in Motion