Le 7 meraviglie del LAGO di COMO (mappa)

Queste sono le sette meraviglie note e meno note del lago più caro ai milanesi

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Credits: eccolecco.it - Villa Melzi

“Quel ramo del lago di Como” è la frase che tutti abbiamo sentito almeno una volta nella vita parlando dei Promessi Sposi del Manzoni, ma, oltre ad aver fatto da sfondo al celebre romanzo, quali altre bellezze nasconde il Lario? Vista la sua vicinanza a Milano, le sponde di questo lago sono state scelte dalla nobiltà milanese come meta di villeggiatura e come palcoscenico su cui sfoggiare la propria ricchezza e potere, su queste sponde sono nati i celebri magistri comacini che hanno portato in Europa il romanico lariano e, sempre in queste terre è nato il padre della pila, Alessandro Volta.

Ecco quindi alcune delle meraviglie che offre questo splendido lago.

Le 7 MERAVIGLIE del lago di Como (mappa)

 

#1 Abbazia di Piona, magnifico esempio di arte romanica

Abbazia di PionaSituato nella penisola dell’Olgiasca, sulle sponde del lago di Como, il complesso abbaziale di Piona risale addirittura al VI secolo, anche se l’aspetto attuale lo si deve ad opera dell’ordine benedettino nel XII sec. Magnifico esempio d’arte romanica, l’abbazia è un vero scrigno di tesori e un toccasana per lo spirito. All’interno della chiesa di Santa Maria si trovano due leoni in pietra oggi adibiti ad acquasantiere, inizialmente posti all’esterno per sorreggerne il portale, mentre lungo l’abside colorati affreschi di epoca ottoniana raffiguranti Cristo, gli evangelisti e gli apostoli si alternano allo scuro delle pietre.

Attiguo alla chiesa è il chiostro, anch’esso romanico, risalente al XIII secolo, con capitelli decorati ed affreschi raffiguranti i mesi dell’anno e i loro cicli. L’abbazia è inoltre nota per la produzione delle famose “gocce imperiali”, un liquore al sapore d’anice con gradazione alcolica al 90% ottimo come digestivo diluito con acqua.

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#2 Nesso, scelto da Hitchcock per “Il Labirinto della Passione”

orrido di nesso
Foto Credit: David Nicholls

Con il suo borgo di pescatori dalle case aggrappate alla roccia, il romanico ponte della Civera che scavalca le acque dell’orrido in cui il torrente Nosee si getta nelle acque del lago, non sorprende per nulla che questa fiabesca località sia stata scelta da Alfred Hitchcock nel 1925 per girarvi alcune scene del film “Il labirinto della passione”.

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#3 Villa Monastero, con i suo 2 km di specie botaniche e statue neoclassiche lungo le sponde del lago

Credits: lombardiabeniculturali.it – Villa Monastero

Posta sulla sponda lecchese del lago, nel comune di Varenna, Villa Monastero sorge su un preesistente convento femminile trasformato nel XVII secolo in residenza estiva. Il fiore all’occhiello di questo complesso sono i suoi lussureggianti giardini, ricchi di numerose specie botaniche e statue neoclassiciche, che si estendono lungo le acque del lago per circa 2 km.

#4 Villa Carlotta, voluta dalla famiglia milanese Clerici, è una delle più affascinanti del lago

Credits: unviaggioinfinitemozioni.it – Villa Carlotta

Costruita verso la fine del XVII secolo dalla nobile famiglia milanese dei Clerici, la villa venne acquistata nei primi anni dell’800 da Gian Battista Sommariva, amico di Napoleone e deciso ad ottenere da questi la nomina a vicepresidente della Repubblica Italiana. Sommariva si vide sottrarsi il tanto agognato titolo dal rivale Francesco Melzi d’Eril, che possedeva la villa sulla sponda opposta alla sua, dando inizio ad una “guerra” di bellezza a colpi di opere d’arte e specie botaniche.

Nel 1840 la dimora venne venduta al Principe Alberto di Prussia, che la donó alla figlia Carlotta in occasione del suo matrimonio con il futuro duca di Sassonia Georg II, dando alla villa l’attuale nome e facendone la residenza dei duchi di Sassonia fino alla fine della Prima Guerra Mondiale. Oggi, circondata da lussureggianti viali di specie botaniche provenienti da tutto il mondo, Villa Carlotta può vantare un’importante collezione artistica con capolavori di Canova e Hayez, tra cui il romantico “ultimo bacio di Romeo e Giulietta”.

#5 Villa Melzi e il pittoresco borgo di Bellagio

Credits: eccolecco.it – Villa Melzi

Proprio di fronte a Villa Carlotta sorge la neoclassica dimora del duca Francesco Melzi d’Eril, circondata da un verde parco nel quale si intrecciano viali alberati, laghetti e le calme acque del lago stesso.

Credits: eccolecco.it – Bellagio

Fuori dall’ingresso principale della villa, un viale alberato conduce al pittoresco borgo di Bellagio, che si sviluppa su questo promontorio come una lingua di terra posta tra i due rami del Lario.

#6 Pietra Pendula, dall’alone magico e misterioso

Credits: m24o.it – Pietra Pendula

Nascosta tra i boschi sopra il borgo di pescatori di Torno, questa pietra dall’alone magico e misterioso è facilmente raggiungibile tramite una mulattiera che sale fino alla località di Montepiatto. Misteri a parte, si tratta di uno dei tanti massi erratici presenti in queste zone con la particolarità di essere in bilico sopra una roccia di dimensioni più piccole.

#7 Basilica di Sant’Abbondio, la cappella sistina lariana

Basilica di Sant’Abbondio

Con le sue inconfondibili “torri gemelle”, questo piccolo gioiello romanico nascosto è uno dei più belli della città. Sorta fuori dalle mura, la chiesa è stata cattedrale fino al 1013 e successivamente affidata all’ordine benedettino che le diede l ’aspetto attuale.

Credits: universicomo.i – Interno Abbazia di Sant’Abbondio

Al suo interno si resta stupefatti nell’ammirare il bellissimo ciclo di affreschi dell ’abside realizzati nel trecento ad opera del Maestro di Sant’Abbondio e denominata la “cappella sistina” lariana.

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MATTIA GALBIATI

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Mattia Galbiati
Critico e appassionato d’ arte, cittadino del mondo in quanto mix di varie origini. Amante dei viaggi e della storia, «penso che la bellezza dell’ arte sia ovunque, basta solo saperla cercare e valorizzare».