Una recente visita a Londra è stata anche l’occasione per testare il trasporto pubblico e metterlo a confronto con quello di Milano. Ecco le cose da cui possono prendere spunto il Comune e ATM.
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Visita a Londra: cosa portare della loro metro a Milano?
#1 Stessa identità visiva per tutte le linee e i servizi
Tutte le linee e i servizi di trasporto locale regolate da TFL, Transport of London, che costituiscono gran parte del trasporto pubblico di Londra, hanno la stessa identità visiva anche se gestiti da operatori diversi.
Troviamo bus, metro, DLR, le linee suburbane Overground, l’Elizabeth line, le linee fluviali e persino i servizi a chiamata, tutte identificate sui mezzi, nelle stazioni e nelle cartine da un cerchio con un barra trasversale in mezzo con un proprio colore e la denominazione. Solo per fare un esempio, metropolitana, stazioni del passante e linee suburbane a Milano non hanno niente in comune. Anche tra tram, metro e bus a unire c’è solo il logo ATM.
#2 Si paga dappertutto con le travel card o carte di credito
Anche se si usano servizi di operatori diversi come le ferrovie Thameslink, si può salire a bordo passando la carta di credito o le travel card, eccetto qualche limitazione. A Milano se si passa da un mezzo di ATM a uno di Trenord, avendo pagato con carta di credito o bancomat contatcless sui totem o ai tornelli, si è passibili di multa dato che il biglietto non è ritenuto valido dalla compagnia ferroviaria lombarda e non c’è possibilità di accedere ai tornelli con tale strumento di pagamento.
#3 Sembra di essere sulla stessa rete anche cambiando mezzi
Due aspetti che, come succede anche a Berlino o Parigi, non fanno accorgere l’utente di cambiare servizio o sistema di trasporto, perchè sembra sempre di essere nella stessa rete.
La stessa cosa non si può dire, ancora volta, salendo su un treno suburbano e cambiando con la metro, o viceversa.
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#4 Sul bus si sale solo davanti
Alcuni tentativi sono stati fatti anche in Italia, a Londra è un’abitudine consolidata. Si sale solo da davanti, si oblitera biglietto o si passano travel card o carte nel totem a fianco del conducente.
#5 Interscambi sotterranei tra tutte le linee, salvo qualche comoda eccezione
A Milano ha stupito parecchio, in senso negativo, la progettazione degli interscambi sulla linea M4 con le altre metropolitane, perchè paradossalmente sono fatti meglio quelli con il passante ferroviario. Tutti hanno il doppio tornello, con la M1 a San Babila rimane in sotterraneo, con la M2 a Sant’Ambrogio si esce all’aperto riparati da una tettoia, con la M3 a Missori si sale in strada e si cammina per quasi 10 minuti, arrivando davanti a una chiesa per poi svoltare a sinistra e imboccare un vialetto alberato.
A Londra quasi tutti gli interscambi, ce ne sono centinaia, avvengono in tunnel sotterranei anche molto in profondità con svariate linee a incrociarsi. Bisogna tenere conto poi che il grosso della rete è stato costruito tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Quando si è costretti a uscire la situazione è comunque decisamente più comoda, comunque non in aree centrali, come ad Hammersmith dove si fermano 4 linee: due sotterranee e due in superficie, ma il cambio avviene semplicemente attraversando un incrocio. Tra White City e Wood Lane ci sono 3 minuti di cammino su un marciapiede, e le indicazioni non mancano.
#6 Le linee metropolitane si possono costruire in superficie a livello strada e su viadotti tra i palazzi anche in città
A Milano solo la linea M2 viaggia in trincea o viadotto, ma solo in periferie e in zone dove prevale la campagna. A Londra metro e treni passano tra gli edifici, in viadotto e a livello strada anche in città.
#7 Alcune delle linee metropolitane più importanti viaggiano di notte nel weekend
Nei weekend la metropolitana è in funzione tutta la notte con 5 linee, alcune delle più lunghe delle rete anche se non tutte nei tratti più esterni, più un tratto della Overground. In questo modo sono servite le direttrice più importanti fino anche l’ultima zona tariffaria della città. Anche Milano potrebbe tenere aperte nei weekend tutte le linee, almeno nei tratti all’interno dei confini comunali con l’aggiunta di Assago Forum sulla M2.
#7+1 La cultura del trasporto pubblico
A Milano, pur essendo più avanti di altre città in Italia, c’è ancora molto lavoro da fare sulla cultura del trasporto pubblico. Accanto alla comunicazione, da fare anche durante la fase di formazione scolastica, manca un luogo adatto a trasmettere la storia, i vantaggi nell’utilizzarlo e il rispetto dei mezzi e di chi ci lavora.
A Londra ci pensa il London Transport Museum a Covent Garden, dove attraverso un racconto iniziale di alcune delle reti metropolitane più importanti al mondo e un percorso indietro nel tempo nella storia del trasporto pubblico di Londra, grandi e piccoli possono documentarsi e sperimentare.
Si può persino simulare di guidare una metropolitana e un treno della Elizabeth Line, o salire su un bus.
Continua la lettura con: Le 7+1 città europee più curiose ad avere la metropolitana
FABIO MARCOMIN
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