L’IDROSCALO, storia e curiosità del piccolo MARE di Milano

A differenza delle altre città costiere, il mare Milano se l'è costruito tutto da sola

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Idroscalo onirico

Un celebre detto dice che : ‘se Milano avesse lu mari sarebbe una piccola Bari’. Ebbene Milano il mare lo ha eccome. Ma a differenza delle altre città costiere, se l’è costruito tutto da sola.

L’IDROSCALO, storia e curiosità del piccolo MARE di Milano

#1 Origini: l’era degli idrovolanti

Idroscalo il 12 luglio 1959 (FARABOLAFOTO)

L’idroscalo fu realizzato alla fine degli anni venti come scalo per idrovolanti che, all’epoca, rappresentavano gli aerei di linea per eccellenza sulle grandi distanze. Gli aerei terrestri infatti avevano il problema di non disporre di lunghe piste adeguate per le operazioni di decollo e atterraggio in quanto la situazione aeroportuale dopo la prima guerra mondiale era disastrosa. Gli idrovolanti non avevano tale problema perciò, fin dall’inizio della seconda guerra mondiale, le principali rotte erano coperte da essi.

Nel 1926 si pensò quindi alla realizzazione dello scalo. Il progetto fu curato da Gino Utili che individuò l’area al confine con i comuni di Segrate e Peschiera Borromeo.

I lavori iniziarono nel 1928 e furono condotti speditamente, tanto che nel 1930 lo scalo venne inaugurato, anche se mancante di alcune parti come gli hangar, i locali amministrativi e di controllo. La costruzione di queste parti procedette più a rilento.

#2 Sede di competizioni internazionali

Già durante i lavori si comprese che, oltre all’utilizzo originario, la grandezza del bacino acquatico fosse tale da poter consentire un utilizzo sportivo. Nel 1934 infatti si tennero i Littoriali del Remo e nel 1938 gli europei di canottaggio e motonautica.

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Nel tempo gli idrovolanti furono sempre meno usati e i fini sportivi soppiantarono gli usi aerei dell’area.

#3 La cittadella dello sport

Dopo la seconda guerra mondiale e il successivo rimboschimento degli anni Cinquanta, l’Idroscalo diventò un classico delle domeniche per i milanesi e gli abitanti dell’hinterland, attirati dal connubio tra il verde e la presenza di spiagge dove potersi rilassare.

Oggi si estende su 1,6 chilometri quadrati ed è sede di eventi e manifestazioni sportive. Si possono infatti praticare 22 discipline tra cui : rugby, vela, canoa, pallamano, perfino surf.

Vi sono aree giochi per i bambini, giardini dedicati ai cani, spiagge estive attrezzate.

#4 Il giardino dei giochi dimenticati

Qualche curiosità: all’interno dell’Idroscalo c’è Aulì Ulè, che è il giardino dei giochi dimenticati, e uno spazio dedicato all’arte associato con l’Accademia delle belle arti di Brera, che ha permesso la creazione di un laboratorio permanente e in espansione dove i giovani studenti possono lavorare ed esporre.

#5 Le sue doti uniche

L’Idroscalo si tratta di un bacino artificiale a suo modo unico al mondo. Lungo circa due chilometri e mezzo e largo trecento metri, profondo tra i tre e i cinque metri, è alimentato da acque sorgive. Presso l’idroscalo, soprattutto nel periodo estivo si organizzano eventi, festival e concerti. I festival più importanti sono il Gods of Metal, l’Evolution Festival, il Mi Ami Festival e l’Aquabike Music Festival. Tra gli eventi sportivi ha ospitato i campionati del mondo di Canottaggio (1988, 2003) e di Canoa/Kayak (1999, 2008, 2010, 2015). 

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GIULIA PICCININI

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Giulia Piccinini
Ho 38 anni, due figli, sono nata e cresciuta a Milano. Laureata in filosofia, insegnante. Da sempre curiosa di Milano, delle sue storie e delle sue curiosità. Amo girare la mia città continuando a scoprire le sue meraviglie.