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7 Ragioni per andare a vivere a MANTOVA

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C’è chi Milano non la lascerebbe mai. E chi invece si sta guardando attorno per cambiare aria. Una delle soluzioni non troppo distanti da Milano è offerta da Mantova. Vediamo come ci può tentare. 

7 Ragioni per andare a vivere a MANTOVA

# 1 Cibo: la provincia italiana con il più alto numero di stelle Michelin per abitante

Mantova è la città della tradizione e anche in fatto di cibo è famosa per i suoi piatti secolari. Dai Gonzaga ad oggi la città offre un’altissima qualità a livello gastronomico, adattandosi alle nuove tendenze ed esigenze, ma mantenendo forte la cucina tradizionale locale. Tradizione e qualità sono il connubio che fa in modo sia la provincia con il più alto numero di stelle Michelin per abitante, tra cui si trova Nadia Santini, chef del ristorante “Il Pescatore”, che nel 1996 divenne la prima donna italiana ad essere premiata con tre stelle per il suo ristorante e nel 2013 è stata eletta miglior chef donna del mondo. Inoltre, Mantova è l’unica provincia italiana a produrre sia il Grana Padano che il Parmigiano, due colonne portanti della tradizione italiana. 

Credits: pinterest.com, blog.cookaround.com

#2 Una città a misura di piedi 

Rispetto alla metropoli Milanese, Mantova è piccola, si può girare a piedi. Essendo piccola e antica il traffico è ridotto, motivo per cui l’unica area con l’imposizione del traffico limitato è la zona medievale storica, ossia il centro della città. Le sue ridotte dimensioni la rendono una città tranquilla, con servizi proporzionati e una movida quasi inesistente, l’ideale per scappare dalle folle dei navigli o del Duomo di Milano. La piccola Mantova offre inoltre diversi spazi verdi, molti dei quali dotati di servizi ciclabili, che rendono gli spostamenti agili, godendo di un bel paesaggio, soprattutto in estate.

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#3 Trasporti pubblici: i secondi migliori d’Italia

I trasporti pubblici di Mantova, offrono un buon servizio: in Italia risultano secondi solo a Trento. si tratta più che altro di mezzi di superficie, che agevolano gli spostamenti da un capo all’altro della città. L’APAM, Agenzia Pubblici Autoservizi Mantova, non serve solamente la città, ma tutta la provincia, costituita da paesi di campagna, alcuni dei quali piuttosto isolati. I trasporti pubblici arrivano dove necessario, anche se più ci si allontana dalla città più gli orari diventano radi. Nonostante ciò, l’efficienza dei trasporti è apprezzata dai cittadini, che in particolare vedono la comodità per gli studenti degli istituti superiori, che possono essere indipendenti nel raggiungimento quotidiano delle sedi. La presenza dei trasporti favorisce anche la circolazione di biciclette, poiché viene ridotto il traffico.

Credits: pixabay.com

#4 Immersa nella natura

Per chi preferisse spostarsi in bicicletta, Mantova offre numerosi percorsi, molti dei quali panoramici. Infatti, un aspetto fondamentale della vita nella città è il rapporto con la natura, le piste ciclabili che attraversano la città spesso e volentieri passano attraverso ampi prati, viali alberati e sulla riva del fiume. Il verde mantovano viene preso seriamente dall’amministrazione comunale e provinciale, che si occupa della cura delle aree naturali. La natura conferisce un vantaggio a livello ambientale ma anche da punto di vista psicologico, vivere in mezzo alla natura permette infatti di dimenticarsi il caos cittadino e affrontare la quotidianità con uno spirito più tranquillo. Inoltre, la vicinanza al Parco del Mincio rende la città un luogo ameno, fatto di gite in barca nel weekend e fioritura di ninfee e loto in estate. Da visitare anche il Parco Giardino Sigurtà, antico giardino all’italiana di interesse turistico.

Credits: Pinterest.com, sigurtà.it

#5 Città d’arte: patrimonio Unesco

Oltre che di natura, Mantova è una città ricca di arte: nel 2008, insieme alla città ideale Sabbioneta, è diventata patrimonio dell’UNESCO. Gli esempi della sua unicità artistica sono numerosi, dalla prima prospettiva verticale al mondo: il capolavoro della stanza degli sposi del Mantegna al Palazzo Ducale, alla stanza senza pareti di Palazzo Tè, la Sala dei Giganti. Non solo però arte figurativa, Mantova è una città con una storia antica, che ha visto come suoi più grandi protagonisti i Gonzaga, che le hanno portato prosperità, solide strutture architettoniche e il mantenimento di tradizioni culinarie e letterarie. La ricchezza artistica di Mantova, la rende una città che punta molto sull’attrazione turistica che, per essere attrattiva al pubblico, deve mantenere una qualità visiva che fa si che anche chi ci abita riesca a godere della sua bellezza, accessibilità e tranquillità. A Settembre Mantova ospita il Festival Letteratura, un Fuorisalone dei libri. 

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#6 Fonte di ispirazione

Nei secoli, molte personalità artistiche, geni nel proprio campo, hanno abitato o frequentato Mantova: da Vivaldi, che vi scrisse le Quattro Stagioni, ispirandosi alla bellezza naturale del territorio, a Mozart che, giovanissimo, inaugurò l’apertura del Teatro Bibiena, definito dal padre «il più bello al mondo». E ancora Mantova ha ispirato Shakespeare, che vi esilia Romeo, e Verdi, che ne fa lo sfondo della sua tragedia Rigoletto. In epoca più recente, la città ha ospitato grandi cantanti d’opera, come Pavarotti, per perfezionare la loro tecnica. La città ha ispirato molte menti geniali, questo la rende l’ideale per le nuove generazioni, che vi possono trovare ispirazione contribuendo alla creazione di una nuova società creativa, essenziale per il progredire dell’Italia verso un futuro non solo tecnologicamente avanzato ma anche umanamente più responsabile.

Credits: pixabay.com

#7 Basso livello di criminalità

Il livello di sicurezza della città è molto alto, infatti è stato stimato dalle statistiche, che nonostante l’incremento degli ultimi tre anni dei furti nelle case, Mantova resta una delle città più sicure della penisola. Il livello di criminalità è molto basso rispetto alle altre città italiane, le strade sono sicure, anche se poco frequentate di notte, per via del ridotto livello della socialità giovanile, i casi di aggressione sono perlopiù inesistenti e la percezione di sicurezza è alta, anche per stranieri e immigrati, che si trovano generalmente integrati all’interno dei quartieri.

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SARAH IORI

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La LIBERTÀ sempre più in BASSO

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Foto di Debi Brady da Pixabay
Sta facendo molto scalpore la decisione della Corte Suprema americana che ha annullato la sentenza Roe v. Wade sull’aborto.
 
La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto“: si legge nella sentenza della Corte Suprema che ribadisce che “l’autorità di regolare l’aborto torna al popolo e ai rappresentanti eletti”, vale a dire autorizza gli stati alla possibilità di vietarlo.
Tutto ha avuto inizio dal Mississippi che intende vietare quasi ogni forma di interruzione di gravidanza dopo 15 settimane di gestazione. La legge non era entrata in vigore, dopo che nei tribunali di grado inferiore era stato presentato appello, sostenendo che la legge violava quanto stabilito nella sentenza ‘Roe v. Wadè del 1973 che stabiliva che i singoli Stati non possono imporre restrizioni al diritto di una donna di interrompere la gravidanza prima della fase in cui il feto sarebbe in grado di sopravvivere al di fuori del grembo materno, solitamente dopo 24 settimane di gestazione.
 
Personalmente sono sempre dalla parte del diritto di scelta individuale: credo che sia diritto di ogni persona indossare o meno una mascherina, assumere o meno un farmaco, abortire o ricorrere all’eutanasia.
Però la sentenza si basa su un altro aspetto che sta venendo poco considerato nel dibattito pubblico. L’applicazione di un principio fondamentale in uno stato federale come quello americano: il diritto di ogni comunità (stato federale) di scegliere come amministrarsi e quali leggi adottare.
 
Il tema di fondo è dunque questo: è giusto che ogni comunità sia libera di gestirsi come meglio crede? E fino a che punto si può spingere a farlo? Il principio del federalismo e delle autonomia locali è di dare libertà di scelta alle singole comunità. E proprio la maggiore libertà di scelta e di regolarsi a livello delle singole comunità è una tutela per la libertà individuale. 
 
A quel punto chi la pensa come me, sarà sempre a favore delle comunità che lasciano più libertà di scelta alle persone. E chi si trova in una comunità che applica regole diverse dai propri valori, potrà sempre essere libero di battersi per cambiare le regole che non vanno oppure di andarsene.
Tanto più piccola sarà la comunità che potrà dotarsi di proprie regole, tanto meno strada ogni persona dovrà fare per trovare una comunità più in linea con la sua visione del mondo. 
 

Continua la lettura con: Spiagge Italiane: sono state già svendute

 
ANDREA ZOPPOLATO
 

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I giardini segreti più FRESCHI di Milano

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ph. marcobeckerphotosheltercom - Ex Armenia films

Caldo e afa non ti temo. Anche quando le temperature estive stringono Milano in una “morsa infernale”, i milanesi possono trovare refrigerio in alcuni parchi e giardini che rappresentano pezzi di storia e di identità. Vediamo i dettagli e dove trovare quelli meno noti.

I giardini segreti più FRESCHI di Milano

# Parchi meno noti o addirittura nascosti

ph. nonsoloturisti.it

È arrivata ufficialmente l’estate 2022, spoilerata con temperature molto alte fin da maggio. Restare a Milano in questo periodo potrebbe risultare infernale: la voglia di vacanze e di mare è una specie di saudade, tra le strade arroventate dal sole.

C’è il modo di sottrarsi alla “morsa infernale”, trovando riparo all’ombra di giardini nascosti, o poco considerati dalla frenesia di città. Alcuni sono addirittura segreti o riaperti al pubblico da poco e vale la pena visitarli, perché riservano sorprese e bellezza. Vediamoli. 

# Parco Ex Armenia Films

ph. marcobeckerphoto.shelter.com – Ex Armenia films

In Via Filippo Baldinucci, a Dergano, una volta c’era lo stabilimento cinematografico della Milano Film, poi diventata Armenia Films. In questo teatro di posa è stato girato il primo lungometraggio muto d’Italia.
Di Armenia Films è rimasta la facciata del muro e la porta di ingresso. Il resto della superficie del teatro di posa sono stati trasformati, tanto che parte è adibita a delizioso parco. Si trova riparo sotto alberi alti e c’è anche un piccolo laghetto.

Ex Armenia Films – ph. GMaps

Leggi anche: Il nuovo PARCO URBANO di Porta LUDOVICA

# Giardino Perego

ph. in-lombardia – Giardino Perego

Nella centralissima Via dei Giardini, alle spalle della M3 Turati, c’è il giardino all’inglese opera di Luigi Canonica. Il giardino era di proprietà della famiglia Perego e inizialmente si estendeva fino agli orti del monastero di S. Erasmo.
Canonica ha progettato il giardino all’inglese, poi rivoluzionato dalla viabilità necessaria a servire la vecchia e nuova stazione Centrale di Milano.
Oggi di proprietà del comune, è attrezzato per passeggiate a piedi e in bicicletta, percorsi per fare jogging e un’area giochi.

Giardino Perego – ph. GMaps

# Giardino di Via Orti

ph. mi-lorenteggio.com – Via Orti

Nascosto per anni dentro un cantiere di riqualificazione e quasi dimenticato, da poche settimane ha riaperto al pubblico il giardino compreso tra Via Orti e Via Lamarmora. Con i suoi 10.000 m² di superficie, trovano posto tigli, cedri del Libano e piante di aromi perenni.
Il giardino ha sullo sfondo un paesaggio urbano che abbraccia due secoli di Milano, dal 1700 al 1900, nel cuore di Porta Romana.

Giardino via Orti – ph. GMaps

Leggi anche: Il “PARCO più PICCOLO del mondo” con i folletti e la piscina per le farfalle

# Giardino della Guastalla

ph. flawless.life – Guastalla

Nascosto tra l’Ospedale Maggiore, la Statale e la Sinagoga centrale, il Giardino della Guastalla è un antico broletto milanese, al cui interno si trovano piante secolari tra cui spicca la pianta dei sigari e una peschiera all’italiana, una volta alimentata dall’acqua del Naviglio di Via Sforza. Ai lati della peschiera anche un’edicola seicentesca opera di Luigi Cagnola.
La Guastalla è un giardino dalla bellezza incredibile e ci si può rifugiare per un po’ di relax e frescura anche con bimbi e cani, per cui sono previste aree attrezzate.

Guastalla – ph. GMaps

# Parco di Villa Finzi

ph. madtrip.co – Villa Finzi

Il parco di Villa Finzi si trova a Gorla e più precisamente in Via Sant’Elembardo, luogo che riesce a mantenere intatta la sua identità. Creato dalla famiglia Finzi Ottolenghi come parco per bambini, conserva la sua vocazione grazie alle due aree giochi riservate ai più piccoli.
Probabilmente noto per la cascata viola, la fioritura di glicine che in primavera ricopre il Tempietto dell’Innocenza, il parco è la casa di piante secolari, tra cui la pianta del caffè, specie di aceri e l’albero di Giuda.

Villa Finzi Ottolenghi – ph. GMaps

Leggi anche: La QUERCIA ROSSA del Ticinese: l’ALBERO più ANTICO di Milano

# Giardino di Villa Belgiojoso Bonaparte

ph. Pinterest – Belgiojoso Bonaparte

Da Via Palestro si accede ad un percorso botanico fatto di sentieri che si insinuano tra un cedro, una pianta del caffè e agrifogli, costeggiando grotte e attraversando il laghetto.
Non proprio tutti possono accedere, perché il Giardino di Belgiojoso Bonaparte è riservato ai bambini. Gli unici adulti che possono accedere, sono quelli che accompagnano i piccoli.
La sistemazione è quella tipica del giardino all’inglese, progettato dall’allievo del Piermarini, Leopold Pollak.

Giardino Belgiojoso Bonaparte – ph. GMaps

# Orto botanico di Brera

ph. viaggiatorineltempocom – Orto botanico Brera

Il giardino voluto da Maria Teresa d’Austria in persona, stretto tra Brera e Via Fiori Scuri, si estende per oltre 5.000 m². L’impianto progettato da Padre Vittman, è composto da tre settori: due adibiti ad aiuole e uno un arboreto con piante secolari. I settori sono divisi da due vasche ellittiche.
Dei parchi cittadini e del centro, è forse il più noto tra tutti quelli visti finora. Prestigiosi architetti, come Piermarini e Richini, hanno contribuito ad abbellire questo luogo, voluto per la meditazione e l’insegnamento, che ancora oggi si pratica nell’auletta.

Turisti e milanesi possono trovare rifugio dal caldo, per una sosta di relax e frescura anche in pieno centro storico. Fuggire dal caldo torrido potrebbe rivelarsi più facile di quel che appare, anche nella piccola metropoli che punta verso il cielo.

Orto botanico Brera – ph. GMaps

Fonte: Elledecor

Continua la lettura con: Apre al pubblico l’ORANGERIE: Milano ritrova il suo storico Giardino

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

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5 progetti di NUOVE LINEE della METRO più d’AVANGUARDIA nel mondo

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Credits biayifan IG - Yuyuan Garden Station

Avanza la metro nel mondo. Continua la costruzione di nuove linee e stazioni metropolitane per consentire a un maggior numero di persone di muoversi a bordo di un mezzo di trasporto pubblico veloce e per ridurre il traffico sulle strade. Scopriamo alcuni dei progetti più innovativi.

5 progetti di NUOVE LINEE della METRO più d’AVANGUARDIA nel mondo

#1 L’Elizabeth Line, la linea metropolitana più lunga d’Europa (Regno Unito)

Elizabeth Line

Il tratto centrale dell’Elizabeth line è stato inaugurato qualche settimana fa in occasione del 70esimo anniversario di regno della Regina Elisabetta. Questa linea ferroviaria con servizio metropolitano, che funge anche da passante, ha lo scopo di migliorare drasticamente la mobilità rivoluzionando il trasporto di Londra e della sua area metropolitana. Quando sarà interamente operativa si estenderà per 100 km, da est a ovest, e avrà un totale di 41 stazioni diventando la linea più lunga d’Europa.

Leggi anche: Ha aperto ELIZABETH LINE, la linea dei RECORD di Londra

#2 Nelle stazioni della linea 14 di Shanghai si ha l’illusione che dal soffitto scorra un fiume (Cina)

biayifan IG – Linea 14 Shanghai

La linea 14 di Shanghai si estende per 38 km con 31 fermate, da est a ovest della metropoli asiatica, ed è la prima in Cina ad applicare i più elevati standard di progettazione, costruzione e funzionamento.

Il design interno delle stazioni, curato da Xing Design, restituisce l’illusione del fiume Huangpu che scorre sopra la linea metropolitana grazie al soffitto curvo a “onde d’acqua” che lambiscono le colonne.

#3 La stazione Metro Martin Place, il nuovo grande hub di interscambio di Sidney (Australia)

metrosidney – Rendering stazione metro Martin Place

Al centro di una linea metropolitana di 31 stazioni e 66 km di lunghezza, da nord ovest a sud ovest di Sidney, verrà inaugurata nel 2024 la nuova stazione metropolitana di Martin Place sovrastata da due grattacieli. 

Diventerà uno degli snodi più trafficati della città australiana grazie alla presenza dell’interscambio con la stazione ferroviaria e consentirà un comodo accesso all’aeroporto e alle linee della periferia est, oltre ad essere vicina ai servizi di bus e alla metropolitana leggera.

#4 Per la costruzione della linea 16 di San Paolo si dovranno sfidare alcune barriere naturali (Brasile)

alexstalima IG – Metro San Paolo

A San Paolo in Brasile è stato da poco annunciato il progetto per una nuova linea metropolitana lunga 21,8 km e con 21 stazioni che dovrebbe trasportare a regime 636.000 persone al giorno. La realizzazione di questa linea sarà una vera e propria sfida ingegneristica: le gallerie dovranno passare infatti attraverso barriere naturali come i fiumi Tamanduateì, Tatuapè e Aricanduva. L’ultimazione è prevista per il 2034.

#5 La Linea M4 di Milano collegherà l’aeroporto con il centro città in meno di 15 minuti 

Le nuove denominazioni delle stazioni delle linea blu

La linea M4 di Milano, 15 km per 21 stazioni, sarà la quinta linea metropolitana del capoluogo lombardo e la seconda driverless dopo la M5. Completata al 72%, collegherà l’aeroporto di Linate con il centro città in meno di 15 minuti, un vero record. Dal centro proseguirà lungo la Cerchia dei Navigli per fare capolinea ad ovest nella Stazione di San Cristoforo Fs. Nell’autunno del 2022 verranno inaugurate le prime sei stazioni da Linate a Dateo, il resto della linea sarà operativo tra il 2023 e il 2024.

Leggi anche: M4 finirà in mani straniere? I FONDI INTERNAZIONALI all’attacco della linea blu

Continua la lettura con: La METROPOLITANA più CORTA d’Italia si ALLUNGA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La FORESTA MAGICA a poca distanza da Milano: il percorso sensoriale adatto anche ai bambini

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Credits: @pasqualepalma93 Foresta Bagni di Masino

A poco più di 2 ore da Milano, c’è un bosco fiabesco che immerge chiunque lo attraversi in una favola Disney. Non sembra difficile immaginarsi di camminare tra le sue piante secolari e scorgere qualche fata o qualche movimento strano, ma dov’è di preciso?

La FORESTA MAGICA a poca distanza da Milano: il percorso sensoriale adatto anche ai bambini

# La foresta magica

Credits: @ame_vari
Foresta Bagni di Masino

L’ideale è visitarla in primavera o a inizio estate quando tutto è in fiore oppure in autunno quando i colori caldi e l’alternanza di rosso, giallo e arancione creano panorami incantati, ma visitare la Foresta Bagni di Masino è sempre un’esperienza consigliata a chi vuole immergersi nella natura e dimenticare per un giorno la città.

La Foresta Bagni Masino si trova a Sondrio ed è ricca di piante alte e faggi secolari che la fanno sembrare una foresta magica. Ricorda le foreste incantate dove Biancaneve, Raperonzolo o la Bella Addormentata vengono salvate da principi e sette nani, ricorda gli alberi delle Cronache di Narnia che sembrano parlarti o quelli proprio con cui puoi fare due chiacchiere come in Pocahontas.

Nella magia della Foresta Bagni di Masino si possono percorrere sentieri di ogni genere, dai più semplici a più complessi, da mulattiere a camminate in piano. E uno dei percorsi preferiti dell’area è quello da fare con i bambini, ma amato anche dai più grandi: il percorso sensoriale alla scoperta del luogo.

# 9 tappe per scoprire la flora e la fauna del bosco

@simorizzi76
Foresta Bagni di Masino

Se la Foresta Bagni di Masino è già luogo ideale per i bambini, il fatto che attorno ad una natura da togliere il fiato e prati verde smeraldo ci siano postazioni barbecue, pic-nic e un ruscello dove poter giocare rinfrescandosi rende la foresta ancora più attraente.

Il percorso sensoriale organizzato nella foresta è lungo un chilometro circa ed è adatto a tutti, può essere addirittura fatto con i passeggini. È diviso in 9 tappe, ognuna delle quali è dedicata ad animali e specie vegetali tipici della zona. Durante il percorso ad anello si incontra anche una casa nel bosco, quella di Hansel e Gretel magari, e in ogni tappa ci sono pannelli esplicativi e tattili per riconoscere la flora e la fauna del bosco. Il percorso sensoriale è stato ideato da ERSAF in collaborazione con l’Unione Ciechi e Ipovedenti della Lombardia.

Fonti: funweek.it

Continua la lettura con: A MEZZ’ORA da Milano l’OASI NATURALE con ANIMALI ESOTICI

BEATRICE BARAZZETTI

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Riparte il FRECCIAROSSA NOTTURNO Milano-Reggio Calabria per l’ESTATE

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Milano-Reggio Calabria

Anche quest’estate tornano i viaggi notturni sui treni ad alta velocità che collegano Milano a Reggio Calabria nel massimo del comfort e con tutti i servizi. Ecco da quando e gli orari previsti.

Si torna a dormire ad alta velocità: riparte il FRECCIAROSSA NOTTURNO Milano-Reggio Calabria

# Dal 30 giugno riparte la tratta notturna ad alta velocità Milano-Reggio Calabria per l’estate

Frecciarossa notturni

Anche quest’estate si potrà viaggiare di notte a bordo dei treni Frecciarossa da Milano a Reggio Calabria. Una tratta operativa già nell’estate del 2021, riproposta anche durante il periodo pasquale di quest’anno, e che sarà attiva a partire da 30 giugno fino al 4 settembre. Sono previsti due collegamenti, uno di andata e uno di ritorno, dalla stazione di Milano Centrale a Reggio di Calabria Centrale.

# Partenze dal giovedì alla domenica

blog.trainline.it – Carrozza Frecciarossa

Con il massimo del comfort e dei servizi i treni dell’alta velocità percorreranno tutto lo stivale nelle giornate di giovedì, venerdì, sabato e domenica. Partenza da Milano alle 21.20 e arrivo a Reggio Calabria alle 8.18 e in direzione opposta con partenza da Reggio Calabria alle 22.19 e arrivo a Milano alle 8.50 della mattina dopo. 

# Da una parte all’altra dell’Italia in meno di 11 ore

Milano-Reggio Calabria

Il collegamento notturno con Frecciarossa prevede diverse fermate intermedie: Milano Rogoredo, Reggio Emilia AV, Bologna Centrale, Firenze S.M.N., Paola, Lamezia Terme Centrale, Rosarno e Villa S. Giovanni. La durata del viaggio è di poco meno di 11 ore partendo da Milano e di 10 ore e mezza partendo dalla città calabrese.

Continua la lettura con: ESTATE in TRENO: aumentano i FRECCIAROSSA Roma-Milano e i collegamenti con il MARE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La FERMATA del GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di BICOCCA

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Credits: @unimib giovani bicocca

Una fermata molto frequentata dagli universitari. Che cosa si trova nei dintorni?

La FERMATA del GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di BICOCCA

# Shopping: Bicocca Village, il centro commerciale

https://www.mark-up.it

Il Bicocca Village è un noto centro commerciale vicino al confine con Sesto San Giovanni. Offre tantissime forme di intrattenimento: ristoranti, negozi, un cinema e addirittura una pista di go kart. Si trova in Viale Sarca angolo con Via Chiese.

# Lo spuntino: Fancytoast, da San Francisco a Milano

https://www.fancytoast.it/

Specializzati negli open toast, il loro obiettivo è quello di far conoscere a tutti gli “epic toast from West Coast”. In Piazza della Trivulziana 5 si trova questo locale che si ispira alle abitudini culinarie e all’atmosfera statunitense, in particolare di San Francisco, offrendo al cliente ottimi brunch, toast e pancakes, tutti ovviamente accompagnati da una tazza di caffè americano.

# Il Teatro: TAM Teatro Arcimboldi Milano

Il più recente dei teatri milanesi è il Teatro Arcimboldi, in viale dell’Innovazione 20. Famoso per aver ospitato gli spettacoli del Teatro della Scala durante la sua ristrutturazione e per le riprese del celebre spettacolo televisivo Zelig, il TAM propone un programma ricco e interessante di spettacoli, a partire dal “Roberto Bolle and Friends” che si sta svolgendo proprio in questi giorni.

# Le mostre: PirelliHangar Bicocca, il luogo d’arte

Twitter @hangarbicocca

Originariamente uno stabilimento industriale, l’Hangar Bicocca è oggi uno spazio di esposizione per arte moderna e contemporanea. Oltre alle installazioni artistiche fisse come “I Sette Palazzi Celesti” di Anselm Kiefer, l’Hangar propone ogni mese nuovi eventi e programmazioni molto interessanti, anche per l’occhio meno esperto.

# La tavola calda: Tempi Moderni

https://www.tripadvisor.it/

All’interno di uno storico edificio in stile liberty in via Fortiguerra 12 si trova questa tavola calda molto semplice ma che è per le persone che abitano e frequentano la zona, studenti o lavoratori, un punto fermo. Ideal per una buona colazione o una economica e veloce pausa pranzo.

# Cinema: Cineteca Milano

La Cineteca Milano è un piccolo museo interattivo del cinema, in viale Fulvio Testi 121. All’interno di questo museo non si celebra solo la Storia del cinema – per esempio attraverso l’esposizione di antichi strumenti cinematografici – ma si celebra in generale la Storia dei film: si tengono infatti anche corsi come quello “per imparare Valzer, Contraddanza, Quadriglia e le Danze figurate ispirate ai grandi film”.

# Il diversivo: Anger Games, le stanze della rabbia

https://www.angergames.net/

Il luogo ideale dove sfogare rabbia, stress e frustrazioni. Si tratta della prima rage room di Italia, una stanza apposita dove poter sfogare la rabbia, distruggendo, urlando e liberandosi da cattive emozioni. Con apposite protezioni questo posto fornisce oggetti da spaccare e attrezzi con cui farlo all’interno di stanze apposite e insonorizzate. Si trova in via Imperatore 31.

# Il giardino: la collina dei ciliegi

https://www.tripadvisor.it/

Questo parco pubblico è una distesa di alberi – soprattutto ciliegi da fiore – proprio dietro l’università. Si tratta di una collina artificiale ricavata in parte dai detriti di scavo della ristrutturazione della Pirelli. Le entrate si trovano in viale Sarca, via Sacchetti e via Figini.

# Il ristorante: Tutto St’Orto

https://m.facebook.com/TuttoStOrtoMilano

In Piazza della Trivulziana 2 si trova questo ristorante che propone pietanze sane ed equilibrate che celebrano l’importanza e la bontà dei frutti della terra.

# Il quartiere: Borgo Pirelli

wikipedia

A due passi dalla Collina dei Ciliegi, si trova il Borgo Pirelli. In via Fortiguerra infatti si trova questo complesso di edilizia popolare di Milano, creato negli anni 20 per essere  un villaggio operaio. Quasi tutte villette a più livelli con giardino, questo piccolo borgo romantico è in forte contrasto con il resto della città che lo circonda.

Continua la lettura con: 10 cose interessanti da fare e vedere attorno a CORDUSIO

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

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Il RISTORANTE più COSTOSO del MONDO: dove si trova e quanto costa

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Credits sublimotionibiza IG - Sublimotion Ibiza

Un’esperienza culinaria che va oltre qualsiasi immaginazione. Uno show immersivo che coinvolge tutti i sensi dove realtà aumentata, tecnologia e manipolazioni visive creano un viaggio gastronomico quasi trascendentale. Scopriamo dove si trova e quanto si spende per una cena.

Il RISTORANTE più COSTOSO del MONDO: dove si trova e quanto costa

# Al Sublimotion di Ibiza si può provare “la prima performance gastronomica al mondo”

pacoroncero IG – Sublimotion Ibiza

Il claim con cui il “ristorante più costoso del mondo” accoglie i suoi ospiti è il seguente: “The leading gastronomic performance in the world che tradotto vuole dire “la prima performance gastronomica al mondo”. Il Sublimotion di Ibiza, questo il nome del locale, vanta due stelle Michelin e si trova di fronte a una delle spiagge più frequentate dell’isola all’interno del lussuoso e celebre Hard Rock Hotel di Playa D’en Bossa.    

# Per una cena si spendono in media 1.500 euro

 

Clienti provenienti da tutto il mondo saranno catapultati in un’esperienza che va oltre al menù, in una cornice suggestiva che assomiglia a un set cinematografico di fantascienza. Ma quanto si spende in media per una cena? Attorno a 1.500 euro, più o meno come uno stipendio medio mensile in Italia.

Credits lujanarguelles IG – Realtà aumentata Sublimation Ibiza

Uno show immersivo che coinvolge tutti i sensi, dove realtà aumentata, tecnologia e manipolazioni visive creano un viaggio gastronomico quasi trascendentale. Ci si troverà all’interno di un’ambientazione interattiva in continuo mutamento e di un’atmosfera sospesa nella dimensione spazio-temporale.

# 20 portate di gastronomia molecolare e un solo tavolo per 12 commensali

Credits sublimotionibiza IG – Sublimotion Ibiza

Nel ristorante non ci sono salette private o postazioni riservate ma un solo un tavolo per 12 coperti perché un altro elemento caratteristico di questo locale è la condivisione di dell’esperienza culinaria con altri commensali.

Sono previste 20 portate inedite e innovative, con piatti caratterizzati da forme, colori e sapori unici al mondo, studiate e elaborate in base ai dettami della gastronomia molecolare perfezionata dallo chef stellato Paco Roncero.

 

Fonte: Radiomontecarlo.net

Continua la lettura con: RIAPRE il RISTORANTE sul tetto della galleria con “VISTA sui GATTI”

FABIO MARCOMIN

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SAN BABILA: la fermata dello shopping

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All’uscita della fermata della M1 San Babila si è in pieno centro. Ma ci avevi pensato che San Babila è la fermata perfetta per fare shopping?

Se ci si direziona verso il Duomo si può entrare in tutti i negozi di Corso Vittorio Emanuele II, ma basta girarsi un attimo e, sempre da San Babila, ci si può incamminare verso Montenapoleone e le grandi firme del Quadrilatero. San Babila è quindi la fermata perfetta per fare shopping, per tutte le tasche.⁠

Alcune curiosità che forse non sai sulla fermata di San Babila:

  • Oggi è fermata della M1 ma in futuro diventerà un interscambio con la M4
  • E’ una delle prime fermate entrate in servizio sulla rete metropolitana di Milano: la stazione di San Babila fu infatti costruita come parte della prima tratta (da Sesto Marelli a Lotto) della linea 1 della metro entrata in servizio il 1º novembre 1964
  • La gran parte degli edifici sulla piazza risalgono agli anni trenta del Novecento e rappresentano esempi di architettura fascista
  • Negli anni settanta con il termine “sanbabilini” vennero definiti i gruppi di destra di ispirazione neofascista che usavano stazionare nella piazza 
  • Nel decennio successivo la piazza divenne il principale punto di ritrovo dei paninari, in particolare per la presenza del Burghy, successivamente sostituito dal Mc Donald’s
  • Sulla piazza svetta la Torre Snia Viscosa, il primo grattacielo costruito a Milano (inaugurato nel 1937)

Foto di Redazione⁠

Continua la lettura con: SONDRIO: la fermata delle esondazioni

MILANO CITTA’ STATO

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Milano non fa schifo ma… ha troppi PALI

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Credits Andrea Urbano - Paletti marciapiede

La città dei pali. Il disordine creato dall’assenza di un’idea precisa di arredo urbano lo si vede dall’elevato e inutile numero di pali e paletti disseminati tra i marciapiedi della città. Sarebbe ora di fare un bel riordino.

Milano non fa schifo ma… ha troppi PALI

# Una selva di pali e paletti in ogni angolo della città

Andrea Urbano – Paletti marciapiede

La capitale mondiale della moda, del design, sinonimo di stile e classe nel mondo, si proietta nel futuro con slancio e dinamismo attraverso grandiosi progetti di recupero urbanistico. Allo stesso tempo però sulle sue strade regnano disordine e confusione.

Ogni marciapiede, nelle zone più storiche come in quelle di recente riqualificazione o rigenerazione, è una selva di pali, da quelli per i cartelli stradali a quelli per le linee aree dei tram, e paletti posizionati per impedire il parcheggio delle automobili. A Milano servirebbe davvero un piano per l’arredo urbano. Sarebbe ora di fare un bel riordino…

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

ANDREA URBANO

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A MEZZ’ORA da Milano l’OASI NATURALE con ANIMALI ESOTICI

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Credits la_paroda IG - Fenicotteri Oasi di Sant'Alessio

Una meravigliosa area naturale per una giornata all’insegna del relax, tra vegetazione e animali locali e esotici. Scopriamo dove si trova e cosa si può vedere.

A MEZZ’ORA da Milano l’OASI NATURALE con ANIMALI ESOTICI

# L’Oasi di Sant’Alessio, meravigliosa area naturale per una giornata all’insegna del relax

Credits claudioghisoni IG – Castello Oasi di Sant’Alessio

Fondata nel 1973, l’Oasi di Sant’Alessio è una meravigliosa area naturale in provincia di Pavia, nell’omonimo paese di Sant’Alessio con Vialone, ideale per una giornata all’insegna del relax e del divertimento sia per grandi che per piccini. 

Si accede attraverso un piccolo castello e al suo interno si possono osservare animali locali o esotici durante la loro quotidianità, sono presenti anche alcune specie a rischio di estinzione, e ognuno nella riproduzione più fedele possibile del proprio habitat naturale. I visitatori hanno a disposizione un tour variegato e possono scegliere il percorso da esplorare.

# Tre diversi sentieri esplorativi 

Mappa Parco Oasi di Sant’Alessio

Per scoprire questa oasi ci sono tre diversi sentieri esplorativi, da percorrere in successione.

#1 Il percorso europeo

Credits maxlordag IG – Percorso Eruopeo Oasi di Sant’Alessio

In questo percorso è riprodotta l’area delle Paludi Pontine e dell’Europa Meridionale, con boschi e stagni dove si possono incontrare animali come: caprioli, cicogne e anatre selvatiche, pesci come carpe e storioni e uccelli come l’ibis sacro o l’airone guardabuoi.

#2 Farfalle e colibrì

Credits mikylamitch IG – Farfalle Oasi di Sant’Alessio

Il secondo percorso di esplorazione è focalizzato su una stupenda voliera dove, in primavera e in estate, si possono ammirare centinaia di farfalle dalle varietà più disparate volare tra la vegetazione. Tra le specie più famose ci sono le Morfo, le Ulisse, le Eliconie e le incantevoli Monarca. Da maggio si può assistere all’intero ciclo riproduttivo.
Sempre nello stesso ambiente si potranno osservare alcuni colibrì volano di fiore in fiore alla ricerca di nettare.

#3 Il percorso tropicale

Credits claudioghisoni IG – Fenicotteri Oasi Sant’Alessio

Il percorso tropicale, che chiude l’esperienza nell’Oasi di Sant’Alessio, consente di vedere animali esotici come fenicotteri, caimani nani, pitoni e bradipi e una vegetazione di orchidee, felci e alberi del pane.

# Come arrivarci

Da Milano a Oasi Sant’Alessio

La distanza da Milano è di circa 40 km e basta poco più di mezz’ora per arrivarci. Uscendo dalla città, in direzione sud, si prosegue verso Pavia e giunti al bivio dopo Lardirago si dovranno seguire le indicazioni per Sant’Alessio. Arrivati nel paese, la destinazione è in via Cadorna 2.

Continua la lettura con: TORRE PARKO: il nuovo grattacielo fatto di “oasi naturali” ai confini di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il GARAGE TRAVERSI: la celebre autorimessa diventa il nuovo POLO del LUSSO di Milano

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Credits Urbanfile - Louis Vuitton Garage Traversi

La storia di questo garage ha inizio negli anni ’30 nell’ambito del rifacimento di piazza San Babila. L’architetto Giuseppe De Min fu incaricato di progettare la prima autorimessa multipiano della città, con sistema monta-vetture ancora poco diffuso all’epoca. Dopo anni di abbandono è stato riqualificato per far spazio a un luxury store. Vediamo come è stato trasformato e tutti i numeri del progetto.

Il GARAGE TRAVERSI: la celebre autorimessa diventa il nuovo POLO del LUSSO di Milano

# Il primo garage multipiano di Milano rinasce come luxury-store

Garage Traversi anni ’50

Finito di costruire nel 1939, nell’ambito del più ampio progetto di rifacimento di piazza San Babila, è stato progettato per ospitare la prima autorimessa multipiano di Milano priva di rampe, dotata di un impianto monta-vetture, che la rendeva particolarmente esclusiva.

Fu realizzato su un lotto rimasto libero tra i palazzi edificati nel corso dell’attuazione del piano di ricostruzione dell’area tra corso Matteotti e piazza San Babila, in particolare a ridosso della torre della Snia Viscosa. I limiti dell’area non consentiva di costruire un edificio di pregio e l’impossibilità di avere fronti libere oltre a quella principale su via Bagutta suggerì la destinazione ad autorimessa, comunque necessaria in una zona carente di spazi da destinare alla sosta di autoveicoli.  

Garage Traversi è un esempio mirabile di architettura razionalista, uno dei primi fabbricati in cemento armato realizzati in città, sviluppato su 8 piani fuori terra, era servito da una scala elicoidale ed all’interno era anche organizzato il servizio di lavaggio e manutenzione vetture. Nel 2003 l’edificio venne chiuso e, ad eccezione del piano terra utilizzato come spazio per temporary store, era di fatto abbandonato. Adesso dopo 60 anni di glorioso esercizio e 15 anni di inattività, lo spazio è stato riqualificato e restituito alla città. 

# Un polo per il luxury retail & food, con 5.550 mq di spazi e due rooftop mozzafiato

Garage Traversi

L’investimento complessivo di 30 milioni di euro, prevede anche a scomputo oneri la realizzazione di una nuova piscina pubblica a due vasche una nuova piscina pubblica in via Fatebenesorelle, vicino a Via della Moscova a Porta Nuova, i cui lavori termineranno entro la fine del 2022.

L’obbiettivo della riqualificazione del Garage Traversi era di farlo tornare di nuovo una vera icona dell’architettura in città, questa volta come punto di riferimento per shopping e lifestyle con più di 5.500 mq di spazio per il retail, e due rooftop mozzafiato destinati ad entertainment e food.

È stato ripristinato il colore originale dell’intonaco verde salvia ricreando così il collegamento visivo originariamente pensato dall’architetto De Min con la torre di Piazza San Babila.

Rednering rooftop garage traversi

In elevazione sono stati sviluppati, in armonia con gli edifici circostanti, 3 nuovi piani con roof garden e terrazze panoramiche sul cuore della città, destinati ad attività food & entertainment. Mentre all’interno i caratteristici piani “a ventaglio” rimangono contraddistinti dalla “pianta libera” per la massima efficienza e fruibilità degli spazi.

Rooftop Garage Traversi

Riqualificata anche l’area antistante l’immobile, verso piazza San Babila, per una più gradevole fruizione dello spazio comune di accesso a Garage Traversi ma anche all’elegante via Bagutta. Vediamo come è stato trasformato.

# Il nuovo polo del lusso milanese 

Credits Paul Pablo – Garage Traversi

Il nuovo polo del lusso milanese si prepara ad inaugurare ufficialmente. I lavori sono già stati terminati esternamente e durante il FuoriSalone l’edificio ha ospitato la mostra “Louis Vuitton Objets Nomades” con uno speciale allestimento.

Concluso l’evento più atteso dell’anno in città è in corso la sistemazione degli interni per mettere a disposizione gli spazi per Louis Vuitton e altri brand dei quali ancora non è stato svelato il nome. La casa di moda francese ha sottoscritto un contratto di affitto della durata di tre anni per utilizzare un’area importante dell’edificio come temporary store per presentare le future collezioni, in uno show-room nella parte inferiore, e per gli uffici nella parte superiore.

Continua la lettura con: Dall’EX-ALFA alla FORESTA URBANA: come sarà TRASFORMATO il versante NORD OVEST di Milano

FABIO MARCOMIN

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Le 7 MINIERE lombarde più SPETTACOLARI

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Credits: @ikko90 Miniera Gaffione

Di tutte le attrazioni storiche, naturalistiche e artistiche che ci sono in Lombardia, oggi dal mazzo peschiamo una carta semi-sconosciuta ai più. Ma che rappresenta un importante passato della nostra regione, non a caso considerata da molti essere la locomotiva d’Italia, con Milano come motrice. Le profondità della montagna, infatti, in un passato non lontano significavano solo freddo, buio, fatica e pericolo. Sono proprio questi gli elementi che caratterizzavano il duro lavoro dei minatori, uomini che trascorrevano gran parte della loro giornata in condizioni estreme (altro che le lamentele degli impiegatucci d’oggigiorno). Andiamo quindi alla scoperta delle miniere della Lombardia.

Le 7 MINIERE lombarde più SPETTACOLARI

#1 Ecomuseo di Gorno (Bergamo) e il minatore sepolto

@worldminingheritage
Ecomuseo Miniere Di Gorno

Seguendo le orme dei minatori si scoprono le miniere di Gorno in cui si può fare un viaggio alla scoperta della lavorazione dello zinco, prezioso minerale presente abbondantemente nella val del Riso, una valle laterale della Val Seriana.

Immancabile una visita al museo, dove si rivive la storia dei minatori di queste valli attraverso interessanti testimonianze storiche, e ai siti minerari di Costa Jels, i più antichi di Gorno, in cui si potrà conoscere l’esperienza unica di un minatore rimasto sepolto vivo in una miniera per ben 9 giorni. Incredibile, ma vero.

#2 La Miniera “musicale” della Bagnada (Sondrio)

@rossatimassimo
Miniera della Bagnada Valmalenco

In questa miniera della Valmalenco il protagonista è il talco, la cui estrazione continuò fino alla fine degli anni ’80. Dal 2008 questa antica miniera è adibita a museo dove si ammirano oggetti del lavoro quotidiano, donati dalle famiglie dei minatori e degli artigiani locali, ed i principali minerali di questa valle. Una delle gallerie di questa affascinante miniera ospita concerti grazie alla particolare acustica delle sue alte volte rocciose. Una miniera, insomma, in cui le sorprese non mancano.

#3 Schilpario (Bergamo) e la ferrovia mineraria

@kiato75
Miniera Schilpario

La miniera di Schilpario è uno dei complessi minerari più importanti della Lombardia. Davvero imperdibile e molto emozionante la visita lungo la ferrovia mineraria originale, dove troverete diversi pannelli informativi, fotografie d’epoca e utensili che furono utilizzati in passato dai minatori.

#4 Sant’Aloisio (Brescia) e il trekking minerario

@minierasantaloisio
Miniera Sant’Aloisio – Parco avventura

Per i più avventurosi e gli amanti del trekking questa miniera è l’ideale. Per visitare la più estesa miniera di ferro della Val Trompia si può infatti scegliere tra il Trekking Minerario lungo le gallerie abbandonate o, se amate il brivido, il parco avventura dove dovrete affrontare ponti tibetani, passerelle, scale a pioli e, in ultimo, una tirolese sul Torrente Valdardo a più di trenta metri di altezza. Adrenalina allo stato puro.

#5 Valsassina e Piani Resinelli (Lecco): la miniera “di Leonardo”

@nocturnal_blaze
Parco Minerario Cortabbio

Le miniere del Parco minerario di Cortabbio, a Primaluna (LC), penetrano nel cuore della Grigna: lungo un chilometro di gallerie illuminate, immersi in un’atmosfera sospesa, si scopre la storia dell’antica miniera citata da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico. Due i percorsi fruibili: interno, nella miniera Nuovo Ribasso, o esterno, lungo la strada che collega gli imbocchi delle miniere più antiche. L’accessibilità garantita anche ai disabili, grazie al percorso attrezzato ad hoc. Non lontano da Primaluna, le miniere del Parco minerario dei Piani Resinelli (Abbadia Lariana, LC), risalenti al 1600 e dismesse nel secolo scorso. La più antica, Anna, si sviluppa in orizzontale su due livelli, alternando gallerie e corridoi illuminati facilmente visitabili da tutti. Le miniere Sottocavallo e Silvia sono attualmente chiuse, ma visitabili virtualmente.

#6  Miniera Marzoli (Brescia) sul trenino dei minatori

@minieramarzoli
Miniera Marzoli

Se invece si vuole evitare alcuna fatica, tra le miniere da visitare in Lombardia la numero 1 è la miniera Marzoli. Basta salire a bordo di un trenino che porta nel cuore della montagna fino a 700 metri. Si tratta di un’esperienza emozionante perché grazie a un’eccezionale riproduzione di suoni e voci sembrerà di vivere in prima persona la difficile esperienza della vita dei minatori.

#7 Miniera Gaffione (Bergamo) ascoltando i racconti dei minatori

@ikko90
Miniera Gaffione

La miniera Gaffione si trova nel Parco delle Orobie e fa parte del complesso minerario di Schilpario. Dove si ascoltano i racconti e le esperienze di vecchi minatori che accompagnano i visitatori lungo gli stessi sentieri che percorrevano un tempo.

Continua la lettura con: Cascate, laghetti, torrenti: 6 POSTI dove RINFRESCARSI in Lombardia

CARLO CHIODO

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Questa è “La SPIAGGIA più BELLA del Mediterraneo”

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Credits: @nataliashouses Elafonisi

L’Italia è piena di spiagge bellissime, da quelle incontaminate a quelle turistiche, ognuna ha una sua caratteristica che la rende unica. Moltissime spiagge della Penisola potrebbero concorrere ad essere la spiaggia più bella del Mediterraneo, eppure sembra che ce ne sia una non italiana che batte tutte le altre, tanto da potersi aggiudicare il titolo di “più bella del Mare”.

Questa è “La SPIAGGIA più BELLA del Mediterraneo”

# La spiaggia bianca e rosa

Credits: @spiagge.da.sogno
Elafonissi Island

Per ammirare una delle spiagge più belle del mondo bisogna andare sull’isola di Creta, in Grecia. Qui si trova una spiaggia la cui sabbia bianca alternata a sfumature di rosa la rende una delle spiagge più belle in assoluto dell’intero pianeta. I colori della sabbia non sono l’unico spettacolo: davanti a lei si staglia l’isola di Elafonissi, un pezzo di terra che compare e scompare a seconda della marea.

La spiaggia è talmente bella da essere definita da molti siti, tra cui Siviaggia.it, “la più bella del Mar Mediterraneo” nonché “I Caraibi del Mediterraneo”.

@ferolina81
Elafonissi Island

La spiaggia è libera anche se è completamente attrezzata: qui si possono trovare sdraio e ombrelloni e un piccolo bar dove potersi rinfrescare. I momenti ideali per godersi la bellezza di Elafonissi sono la mattina presto, prima che la spiaggia si riempi, e durante il tramonto, dove i colori del calar del sole si uniscono alla tavolozza di colori che già caratterizza la spiaggia.

# Sono le conchiglie a dare questo colore alla spiaggia

Credits: @nataliashouses
Elafonisi

La spiaggia di Elafonissi è una zona protetta dalla rete 2000, qui flora e fauna possono creare un loro ecosistema e tartarughe e piante rare hanno la meglio. Ma perché la sabbia è rosa? In realtà questo colore particolare è dato dalle conchiglie rosa e rosse che al contatto con l’acqua si polverizzano, creando quindi una spiaggia dalle sfumature rosacee. Inoltre, nonostante la spiaggia sia sabbiosa, la spiaggia di Elafonissi è uno dei luoghi preferiti sull’isola di Creta dove fare snorkeling: qui infatti basta avanzare di pochi metri e trovare fondali di roccia vulcanica abitati da centinaia di creature.

Per raggiungere la spiaggia bisogna partire o da Chania e prendere l’autobus che porta direttamente a Elafonissi oppure via traghetto partendo da Paleochora.

Continua la lettura con: La BAIA del SILENZIO: la SPIAGGIA più BELLA tra quelle più vicine a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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Il CINEMA ITINERANTE per l’estate a Milano

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Credits: @spaziocinema Arianteo - Chiostro dell'Incoronata

Nelle sere d’estate milanesi torna il cinema all’aperto: ma la novità è che sarà in tour. Per tutta l’estate, a bordo di un furgone, viaggeranno sedie, proiettori e schermo per portare nelle piazze meneghine i film italiani e internazionali più acclamati dalla critica di quest’anno. Ecco di cosa si tratta.

Il CINEMA ITINERANTE per l’estate a Milano

# Dal 30 giugno al 18 settembre arriva il cinema itinerante

@spaziocinema
Arianteo – Chiostro dell’Incoronata

In collaborazione con Fuoricinema e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e i municipi, Anteo Cinema ha deciso di organizzare la seconda edizione del cinema itinerante.

Dal 30 giugno al 18 settembre, Anteo girerà per le piazze della città proiettando i film acclamati dalla critica. Ogni settimana sarà in una piazza diversa passando per tutti i municipi meneghini, il film sarà proiettato su uno schermo gonfiabile con un proiettore 2k e l’audio verrà trasmesso in cuffia per non disturbare la normale vita cittadina. Così schermo, proiettore, cuffie e le 200 sedute viaggeranno per tutta estate a bordo di un furgone portando il cinema in giro per Milano. L’unico Municipio non coinvolto nel progetto è il Municipio 1. L’obiettivo di Anteo è infatti quello di raggiungere zone che non hanno una proposta cinematografica e, essendo Anteo Cinema proprio nel Municipio 1, questa zona di Milano non verrà coinvolta.

# Le date e le piazze dove saranno proiettati i film

Credits: @spaziocinema
Anteo nella città

Il biglietto per il cinema itinerante all’aperto costa 5 euro (4 euro se ridotto) e può essere acquistato o direttamente in loco o online. Tra i titoli che verranno proiettati ci sono: È stata la mano di Dio, House of Gucci, Assassinio sul Nilo, Batman e Nostalgia. Di seguito le date e i luoghi dove verranno proiettate le pellicole:

  • 30 giugno – 06 luglio | Anfiteatro Martesana | MUNICIPIO 2
  • 07 – 13 luglio | Casa Jannacci | MUNICIPIO 5
  • 14 – 20 luglio | davanti a Liceo Scientifico Vittorio Veneto e ITIS Ettore Conti | MUNICIPIO 7
  • 21 – 27 luglio| Giardini Oreste del Buono | MUNICIPIO 4
  • 28 luglio – 03 agosto | Barrio’s | MUNICIPIO 6
  • 04 – 10 agosto | Piazzale Giulio Cesare | MUNICIPIO 8
  • 18 – 24 agosto | Villa Litta | MUNICIPIO 9
  • 25 – 31 agosto | Piazza Leonardo Da Vinci | MUNICIPIO 3
  • 01 – 07 settembre | Cooperativa Labriola | MUNICIPIO 8
  • 12 – 18 settembre | Piazza Anita Garibaldi | MUNICIPIO 7

Continua la lettura con: 🔴 A Milano la SALA di CINEMA più PICCOLA del MONDO: la capienza è di tre persone

BEATRICE BARAZZETTI

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SONDRIO: la fermata a rischio esondazione

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Lo sapevi che la fermata della M3 Sondrio è stata chiusa per ben due volte a causa dell’esondazione del Seveso?

La prima volta dal 19 al 27 settembre 2010 e la seconda dal 15 al 16 novembre 2014.

La fermata è stata inaugurata nel 1991 e appena usciti dalla stazione si arriva sul lungo viale Melchiorre Gioia, angolo viale Sondrio.

Foto di Redazione⁠

Continua la lettura con: CADORNA: la fermata della lunga attesa

MILANO CITTA’ STATO

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Avanzano i LAVORI per la pista ciclabile più BELLA D’ITALIA

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Credits lady_e_c_h IG - Garda by bike

In fase di completamento la pista ciclabile lunga 165 km che passerà per tre regioni mentre si è sospesi a mezz’aria sopra l’acqua. Già definita “la pista ciclabile più bella d’Italia”: quando sarà possibile percorrerla?

Avanzano i LAVORI per la pista ciclabile più BELLA D’ITALIA

# Un percorso di 165 km intorno al lago di Garda

Credit: garda-see.com

Già definita “la pista ciclabile più bella d’Italia”, prima ancora di essere completata. Si tratta della Garda by bike che, una volta terminata, sarà un sentiero lungo 165 km che percorre tutta la circonferenza del lago di Garda. La pista ciclabile prevede sia tratti esistenti sia sentieri di nuova costruzione per pedalare dalla Lombardia, al Veneto, fino in Trentino. L’investimento complessivo è di 345 milioni di euro.

Questa pista ciclabile ha una caratteristica mozzafiato: molta parte del percorso è costruita a mezz’aria sopra l’acqua, dando la possibilità di sorvolare i confini regionali con vista lago. Non solo: il sentiero sarà collegato alla VenTo e alla Ciclovia del Sole e alle piste ciclabili europee Eurovelo Route 7 e Eurovelo Route 8.

Leggi anche: RIPARTONO i LAVORI per VenTo: la “SUPER-CICLABILE” da Venezia a Torino

# Come viene costruita

Credit: garde-see.com

La struttura portante è composta da un reticolo di travi in acciaio. Nei tratti in cui la pista ciclabile è completamente a strapiombo, la struttura è ancorata alle pareti rocciose che si affacciano sul lago mente negli altri tratti la base si appoggia su piloni metallici sagomati ancorati al terreno. 

Le gallerie esistenti stanno venendo ristrutturate per permettere di accogliere la pista ciclabile nei punti dove non è possibile realizzare tratti esterni. 

# I sistemi di sicurezza e protezione per pedoni e ciclisti

Credits att -società di ingegneria – Rendering Garda by bike

La pavimentazione del Garda by bike a strapiombo è realizzata con listelli di finto legno trattati per resistere agli agenti atmosferici mentre alcuni tratti paralleli alle vie carrabili sono realizzate in cemento.

Il sentiero segue la pendenza naturale del terreno ma la sicurezza dei ciclisti è sempre garantita da una ringhiera in acciaio curvilinea che segue il profilo della pista ciclabile, senza ostacolare la vista. La pista è larga 2,5 metri, è illuminata con un sistema di illuminazione a led per la notte e ha anche una parte dedicata ai pedoni.

# L’itinerario della pista ciclabile da Limone sul Garda a Nago-Torbole

Credits architetturasostenibile.it – Percorso Garda by bike

L’itinerario si estende per circa 89 Km nel territorio bresciano attraversa, tra gli altri, i comuni di Desenzano, Sirmione, Lonato per poi costeggiare la riviera verso nord nei comuni di Salò, Gardone Riviera fino a Tremosine sul Garda e Limone sul Garda. Il tratto di percorso più impegnativo, di 27 Km da Gargnano a Limone sul Garda, può essere superato con i mezzi di linea di Navigarda.

Sulla sponda orientale, quella veronese, il tracciato è lungo circa 69 Km e attraversa i territori di Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise, Bardolino fino a Malcesine, ricalcando parzialmente il tracciato della ciclopista del Sole.

Infine sulla sponda trentina, per una lunghezza di 7 km, attraversa i comuni di Riva del Garda e Nago-Torbole.

# La fine dei lavori per Garda by like è stata fissata nel 2026 

Credit: @limonesulgarda

Garda By like sarà ultimata nella sua interezza entro la fine del 2026, l’anno delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, ma alcuni chilometri possono essere già percorsi:

  • il tratto di 2,5 km dall’Hotel Panorama di Limone sul Garda per arrivare al confine con il Trentino, che offre uno spettacolo straordinario per il fatto di essere stato costruito interamente a strapiombo sul lago;
  • le parti dell’itinerario ciclabile che si incrociano con la famosa Ciclovia del Sole e con i route 7 e 8 di EuroVelo;
  • il tragitto tra Riva del Garda e Torbole;
  • la ciclabile da Gragnano a Tremosine, esistente da inizio Novecento e definita da Churchill l’ottava meraviglia del mondo.

Alcuni tratti sono in fase di cantiere, come quello dalla centrale idroelettrica di Riva del Garda fino alla galleria per la Via Ponale, altri in fase di progettazione, come la tratta dalla Galleria Panda alla Galleria Orione e per altri si è ancora alla ricerca dei fondi necessari alla loro costruzione.

Leggi anche: STRADA della FORRA, l’ “ottava meraviglia del mondo” secondo Churchill

# La pista ciclabile più bella d’Italia?

Credit: @vacansoleil_be

Lungo questo sentiero si incontreranno paesaggi pazzeschi e dei punti panoramici da togliere il fiato, per non parlare di tutti i borghi che si potranno visitare lungo il tragitto.

Con la sua caratteristica di avere dei tratti costruiti a strapiombo sul lago, questa pista ciclabile è già molto amata anche solo per i pochi chilometri a Limone sul Garda già aperti al pubblico.

Si aggiudicherà davvero il titolo di pista ciclabile più bella d’Italia?

Continua la lettura con: Arriva in Lombardia la CICLOVIA DEL CIELO: la PISTA CICLABILE che percorre le montagne

FABIO MARCOMIN

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CADORNA – Una COSTRUZIONE molto LUNGA🟢👷🏻‍♀️⁠

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Lo sapevi che per costruire il prolungamento fino a Cadorna della linea M2 ci vollero addirittura 6 anni?

I lavori iniziarono nel 1972, ma la stazione fu inaugurata solo nel 1978.

Un errore progettuale ha reso infatti l’attesa per l’attivazione della stazione della metro verde di Cardona una delle più lunghe della metro milanese.

Con un’operazione molto dispendiosa, tre anni dopo di quando era stata prevista, Cadorna M2 venne poi attivata.⁠

Appuntamento a domani con la nuova stazione del giorno. 

Continua la lettura ⁠con: Monumentale: 10 cose da fare nei dintorni della fermata della M5

MILANO CITTA’ STATO⁠

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🔴 Un terzo di chi lavora a Milano è SOTTO la soglia di SOPRAVVIVENZA

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lavorare (da pixabay)

Il costo della vita a Milano è sempre più alto. Ma ciò che preoccupa di più è che buona parte di chi lavora a Milano guadagna al di sotto della soglia di sopravvivenza. 

Un terzo di chi lavora a Milano è SOTTO la soglia di SOPRAVVIVENZA

# Gli operai milanesi sono i meno pagati

Credits: milanotoday.it
differenze retributive nelle città

A Milano, nel campo del lavoro, sembrano esserci parecchie discriminazioni. Gli operai milanesi sono tra i meno pagati di tutte le città metropolitane del nord, i dirigenti guadagnano 8 volte più di loro e le donne non arrivano neanche agli stipendi medi. Una città così aperta, nonché capitale economica italiana, si conferma però una delle peggiori per quanto riguarda la retribuzione dei suoi lavoratori. Secondo i rapporti Oxfam Italia analizzati da milanotoday.it, 290mila lavoratori italiani guadagnano 9 euro all’ora, a Milano in media si guadagnano 15 euro l’ora, ma mentre c’è chi ne riceve molti di più, altri non arrivano a questi numeri neanche nel corso dell’intera carriera.

Nel 2019 in Italia il 12% dei lavoratori viveva in una situazione di povertà lavorativa. Ma cosa si intende con povertà lavorativa? Chi vive in una condizione di work-poor ha un reddito più basso del 60% di quello mediano nazionale e a Milano sono parecchi i lavoratori in queste condizioni.

# Il paradosso di genere

Credits: milanotoday.it
salario medio giornaliero per genere e qualifica

Il rischio di povertà lavorativa è più alto per i lavoratori con contratti a termine, part-time involontari e contratti di somministrazione così come per quelli a chiamata, occasionali e delle piattaforme rispetto ad altre categorie già considerate vulnerabili”, spiega Ester Villa, professoressa di diritto del lavoro dell’Università di Bologna. Questi contratti sono sempre più frequenti, soprattutto dopo la pandemia e la precarietà del lavoro degli ultimi anni. Secondo i rapporti Oxfam nel 2018 quasi un lavoratore su tre aveva una retribuzione bassa (meno di 11500 euro l’anno). Inoltre, a Milano, come nella maggior parte d’Italia, si assiste ad un paradosso di genere: le donne italiane con una retribuzione bassa sotto gli 11500 annui sono il 27,8% mentre gli uomini “solo” il 16,5.

# Lavorare a Milano: salari bassi e discriminazioni di genere

Credits: nuvola.corriere.it

Milano è la città metropolitana italiana con il reddito medio più alto, unica insieme a Bologna a superare i 100 euro medi al giorno. Con i suoi 123,4 euro al giorno, la città meneghina è quindi una delle più ricche d’Italia, ma anche quella dove la ricchezza è distribuita nel modo peggiore. Il reddito medio milanese è così alto perché in città il numero di dirigenti rapportato a quello dei lavoratori totali è il più alto del Paese, circa il 2,5%, ma sono proprio questi dirigenti ad alzare la ricchezza cittadina. Gli operai milanesi hanno infatti gli stipendi più bassi di tutto il Nord e in città non mancano le discriminazioni di genere. Solitamente un uomo prima di andare in pensione guadagna circa il 50% in più della prima busta paga, una donna invece a volte non supera neanche la retribuzione iniziale.

A Milano nel lavoro disomogeneità e disparità sembrano avere la meglio.

Fonti: milanotoday.it

Continua la lettura con: A Milano la DISTANZA tra quartieri ricchi e poveri è la più ALTA d’ITALIA

BEATRICE BARAZZETTI

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Milano non fa schifo ma…la SPAZZATURA ACCUMULATA fuori dal cestino in Via Torelli

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Milano non fa schifo ma… potrebbe essere meglio. Spesso basterebbe poco per fare molto. Come occuparsi della cura delle piccole cose. Come i cestini della spazzatura.

Milano non fa schifo ma…la SPAZZATURA ACCUMULATA fuori dal cestino in Via Torelli

# Spazzatura accumulata attorno ai cestini

Quello della spazzatura è una delle problematiche più annose in moltissime città, in alcune è una vera e propria emergenza. Per fortuna a Milano viene gestita in maniera decisamente soddisfacente soprattutto per quanto riguarda la raccolta differenziata. Possiamo serenamente sostenere che, rispetto ad altri contesti, l’AMSA faccia un lavoro egregio e che sia una azienda della quale possiamo andare fieri.

Purtroppo a volte, vuoi per la maleducazione e l’inciviltà delle persone vuoi per un servizio che seppur buono può essere reso ancora migliore, esistono situazioni non all’altezza di Milano.  

Questa, ad esempio, la situazione che ci segnala Agnese Sanna in Via Torelli nei pressi di una vecchia caratteristica casa di ringhiera purtroppo già nota alle cronache.

Che cosa si potrebbe fare? Innanzitutto sanzionare chi sporca, (avete mai visto farlo nella vostra vita?), sensibilizzare maggiormente cittadini e visitatori, aumentare il personale addetto alla pulizia delle strade, raccogliere i rifiuti dai cestini con maggior frequenza e magari anche aumentarli di numero.

 

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

ANDREA URBANO

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