Home Blog Pagina 339

L’angolo di THAILANDIA, dall’accesso segreto, a tre ore da Milano

0
Credits: @sapi80 Lerici, La Caletta Nascosta

Un paradiso esotico nascosto sotto circa 400 gradini. Un angolo che ricorda molto la Thailandia, ma invece è in Italia, a poco più di 3 ore da Milano.

L’angolo di THAILANDIA, dall’accesso segreto, a tre ore da Milano

# La piccola Thailandia di Lerici dall’accesso segreto

@sapi80
Lerici, La Caletta Nascosta

Liguria, riviera di Levante. Tra Lerici e Tellaro, sull’ultimo lembo di costa ligure oltre le Cinque Terre, c’è un angolo di paradiso che assomiglia alla Thailandia. In pochi lo conoscono, persino alcuni locali non ne hanno mai sentito parlare, e chi sa della sua esistenza custodisce il segreto senza rivelarlo. Individuare l’accesso per quest’angolo esotico non è facile, ma una volta trovato se ne rimane stupiti.

# La “Caletta di Lerici”: nascosta dietro un cancellone e un vicolo di 400 gradini

Si chiama la “Caletta di Lerici” ed è un’insenatura stretta come un fiordo che tra grotte e faraglioni si allunga verso il mare. Per raggiungerla bisogna prendere la direzione per Tellaro, si può parcheggiare gratuitamente sulla strada verso il camping Maralunga e poi camminare circa 150 metri. L’ingresso è pressoché irriconoscibile: dopo un cancellone verde c’è una scritta sul muro e un piccolo vicolo fatto di gradini, tra i 300 e 400 per la precisione. Basta iniziare a scendere i gradini e si arriverà a La Caletta.

# Una liana che oscilla con il vento

Credits: @ruggiero_russo76016
Lerici, La Caletta Nascosta

La Caletta di Lerici è nascosta tra il Golfo dei Poeti. Qui si può trovare la pace dei sensi, nessun rumore, solo le cicale e i grilli che cantano, accompagnati dal rumore del mare. La spiaggia è intima e molto piccola, in mezzo al mare emerge un alto faraglione e, guardando attentamente verso l’acqua, si può vedere una liana che oscilla al vento e raggiungibile solo a nuoto. La Caletta è un’area selvaggia, pressoché incontaminata. Le sue acque infine creano un gioco di colori tra l’azzurro del mare e il verde degli alberi riflessi, o il rosso del tramonto ligure.

Fonti: instagram.com

Continua la lettura con: I CARAIBI ITALIANI a tre ore da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

BONOLA – UNA DELLE 4 FERMATE CON L’EDIFICO ESTERNO🔴🏪

0
Bonola M1

Lo sapevi che la M1 ha pochissime stazioni esterne? Sono quasi tutte completamente sotterranee ad eccezione di Lampugnano, San Leonardo, Molino Dorino e Bonola che hanno l’ingresso in superficie e non a livello interrato.

Altre curiosità sulla fermata di Bonola: 

  • Bonola non doveva essere il nome della fermata: avrebbe dovuto chiamarsi “Olona” come il fiume che nasce presso il Sacro Monte di Varese e si sviluppa interamente in Lombardia. Alla fine però si decise per Bonola, prendendo il nome da una vicina piazza.
  • A Bonola si trova l’omonimo centro commerciale, il primo nato a Milano, inaugurato nel 1988. 
  • La piazza è intitolata a Federico Bonola, esploratore milanese che visse a lungo in Egitto e tracciò diverse mappe nei territori attorno al fiume Nilo. 

Continua la lettura con: Porta Romana, la fermata delle terme

MILANO CITTA’ STATO

Copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La GRONDA NORD e le altre METROTRANVIE che ruoteranno attorno a Milano

0
Ipotesi Linee T Pums

Nei prossimi anni Milano potrebbe essere circondata da metrotranvie: a differenza delle metropolitane non viaggiano in sotterranea, ma traggono beneficio dal transitare in corsie riservate e dall’asservimento semaforico.

Da nord a sud, da est a ovest, alcuni progetti sono già partiti, altri partiranno in futuro, qualcuno non è stato nemmeno ipotizzato ma è fortemente auspicato.

La GRONDA NORD e le altre METROTRANVIE che ruoteranno attorno a Milano

I lavori in avanzamento e quelli attesi

#1 La metrotranvia nord (o Gronda Nord): operativa nel 2030

Metrotranvia nord
Metrotranvia nord

La metrotranvia nord, soprannominata anche “Gronda Nord”, è la prima linea in parte realizzata: in realtà è l’attuale tram 7 da Precotto a Piazzale Lagosta. In futuro costituirà un collegamento tangenziale nel nord milanese tra Cascina Gobba M2 e Certosa FS, intercettando quindi anche la linea M3, utilizzando il canale urbano già previsto per il progetto, ora abbandonato, della strada interquartiere.

I lavori interessano al momento il tratto dal capolinea ad est fino all’interno del quartiere Adriano, che dovrebbe avere le fermate operative entro il 2023, dopo l’interruzione a causa del ritrovamento di amianto nel terreno e per la cui bonifica sono stati stanziati 4,4 milioni di euro. Per la altre tre tratte da realizzare, da piazzale Bausan a Villapizzone, da Fulvio Testi a Niguarda e dal Quartiere Adriano a Cascina Gobba M2 sono stati messi a disposizioni tutti gli 86,3 milioni di euro necessari tramite il PNRR. L’orizzonte 2030 potrebbe essere quello più plausibile.

#2 La metrotranvia Milano-Seregno in attesa dell’avvio cantieri

Metrotranvia Milano Seregno
Credits: MM – Metrotranvia Milano Seregno

La prima parte fino a Paderno Dugnano (loc. Calderara) sarà a doppio binario e la seconda (da Calderara a Seregno) a binario singolo con raddoppi per gli incroci. Il progetto prevede la trasformazione dell’obsoleta tranvia interurbana Milano-Desio, con prolungamento a Seregno, in una moderna metrotranvia, intervenendo sulle vie di corsa, la tecnologia impiantistica, la tipologia dei treni e i criteri di esercizio.

È prevista inoltre la realizzazione di un nuovo deposito tranviario ubicato al confine fra i comuni di Desio e Seregno. La linea sarà lunga 14 km e attraverserà 8 comuni attraversati. Tra ricorsi, contro-ricorsi, richiesta di modifiche di cittadini e associazioni, la partenza dei lavori è stata posticipata in più occasioni. L’ultimo avvio dei cantieri era stato programmato per l’estate del 2022 ma ancora Palazzo Isimbardi attende l’ultima autorizzazione del Cipess, il comitato intergovernativo di programmazione economica per liberare i 260 milioni stanziati dagli ultimi governi a copertura integrale della realizzazione dell’infrastruttura.

#3 La metrotranvia Milano-Limbiate pronta nel 2027 salvo ulteriori stop

Milano-Limbiate

La metrotranvia Milano-Limbiate non è altro che la storica linea tranviaria che collega da fine ‘800 il quartiere Comasina a Limbiate e che ha rischiato seriamente la dismissione per via dell’obsolescenza dell’infrastruttura e dei mezzi di trasporto che la percorrono.

La trasformazione in metrotranvia è prevista da anni e al momento, tra sostituzione del servizio in alcune tratte con dei bus e riammodernamento dei binari, il servizio è sempre in bilico e in autunno potrebbe essere rimpiazzato da bus sino all’inizio dei cantieri. Per cause di varia natura, burocratica e finanziaria, la scadenza per l’affidamento dei lavori è slittata al 31 dicembre 2022 mentre la partenza a settembre 2023. Di conseguenza l’apertura al pubblico dal 2025 ad aprile 2027.

I progetti futuri

#1 La metrotranvia sud-est entro le Olimpiadi del 2026

Credits: artecna.it – Tracciato e fermate

Il percorso della nuova metrotranvia partirà dalla stazione M4 Quartiere Forlanini e terminerà a M3/FS Rogoredo. I tram partendo da viale Forlanini proseguiranno sullo stesso percorso del tram 27, poi verso le vie Monlué e Bonfaldini, attraverseranno il quartiere nuovo di Santa Giulia fino alla nuova piazza davanti a Sky Italia e terminando al capolinea nel piazzale dinanzi all’entrata delle Stazioni FS e Metropolitana linea 3 di Rogoredo. Sarà lunga 4,7 km e avrà in totale 17 fermate, di cui 9 già esistenti e in condivisione appunto con il tram 27. La linea dovrebbe essere operativa entro le Olimpiadi Invernali del 2026.

Leggi anche: OLIMPIADI: ci sarà anche la METRO 13

#2 Linea E o T Sud: l’attuale 24 fino a Noverasco

Ipotesi Linee T Pums

Non diventerà probabilmente una metrotranvia ma costituirà una delle future linee di forza del trasporto di superficie, le cosiddette linee T, che beneficeranno dell’asservimento semaforico, adeguamento delle banchine e fermate (in parte già realizzato) e l’impiego di mezzi ad alta efficienza.

L’ipotesi allo studio è il prolungamento della linea fino a Noverasco passando per Opera e Locate Triulzi. In previsione di questo tracciato Viale Ripamonti è stata riqualificata attraverso uno spartitraffico centrale alberato ai lati e adatto ad ospitare i binari, oltre a piste ciclabili e messa in sicurezza degli incroci tramite realizzazione di rotatorie.

La prima tratta potrebbe essere quella che arriva fino al complesso ospedaliero dello IEO, per una lunghezza di 900 metri, con nuovo capolinea in via Ripamonti e attestamento a binari tronchi nel mezzo della strada presso lo IEO. Il 23 dicembre 2020 infatti, con Decreto Dirigenziale, il Comune di Milano ha designato il Responsabile Unico del Procedimento del prolungamento della linea 24 all’IEO.

# Cosa si potrebbe ancora realizzare

Certamente queste linee, insieme ad altri prolungamenti tranviari ipotizzati e in fase di studio, potranno portare notevoli benefici ai fruitori del trasporto pubblico milanese e a quelli che vorrebbero usarlo.

Se però si volesse pensare a completare il lavoro di programmazione trasportistica, altre linee sarebbero sicuramente utili, ad esempio:

  • Metrotranvia Est tra Cascina Gobba M2/futuro capolinea Metrotranvia Nord e il capolinea a Quartiere Forlanini della metrotranvia sud-est;
  • Metrotranvia Sud che colleghi l’altro capolinea della metrotranvia sud-est a Rogoredo M3/FS e intercetti le linee tranviarie 24, 15 e 5 oltre alla linea metropolitana M2 e la futura M4;
  • Metrotranvia Ovest che partendo dalla metrotranvia sud intersechi le linee metropolitane M1 e M5, ai limiti dei confini comunali, per poi ricongiungersi a Certosa FS, capolinea della futura metrotranvia nord per realizzare così una “metrotranvia circolare”, anticipo di una futura circle line sul tipo della S-bahn berlinese.Queste ultime due ipotesi di metrotranvie potrebbero diventare realtà come linea metropolitana, la numero 6 o linea rosa, in base a a quanto immaginato dall’attuale amministrazione del Comune di Milano.

Il progetto potrà non essere magari realizzabile così come sommariamente ipotizzato, ma è una visione d’insieme che dovrebbe portare a dei seri ragionamenti per il futuro dei trasporti circolari di superficie a Milano.

Leggi anche: METRO ROSA: come immaginare il LATO NORD

Continua la lettura con: 5 progetti di NUOVE LINEE della METRO più d’AVANGUARDIA nel mondo

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

SNAP, la MINI AUTO a PEDALATA ASSISTITA: sarà il futuro dell’area C?

0
Snap in viaggio

Le regole sempre più stringenti per accedere ad Area C, e in futuro anche per varcare i confini comunali quando il sistema di Area B sarà a regime, favoriranno l’incremento della micromobilità, dalle biciclette ai monopattini. Un’idea tutta italiana potrebbe dare un aiuto a chi rischia di non potersi muovere a Milano. Vediamo di cosa si tratta e perché potrebbe essere utile per i milanesi.

SNAP, la MINI AUTO a PEDALATA ASSISTITA: sarà il futuro dell’area C?

# Milano città senza veicoli privati entro il 2050?

Credits espansionetv – Area B e Area C

Il futuro di Milano sarà sempre di più senza veicoli con il motore a combustione, benzina e diesel, e anche lo spazio per quelle elettriche sarà ridotto vista l’idea di rendere il capoluogo lombardo una città senza auto entro il 2050. Già oggi le zone con limite di velocità a 30 km/h, le piste ciclabili e le misure anti-traffico e anti-inquinamento come Area C e Area B stanno limitando la circolazione di auto private.

Leggi anche: Milano e il nuovo “SOCIALISMO a 4 RUOTE”: in futuro MAI PIÙ AUTO PRIVATE in città

# Snap, la mini auto a pedalata assistita

Snap

La micromobilità giocherà quindi un ruolo estremamente importante, sono ormai migliaia le biciclette e i monopattini in giro per le strade. Dalla Puglia arriva una soluzione che potrebbe aiutare molti milanesi, che preferiscono mezzi più comodi, a spostarsi nonostante le limitazioni. Stiamo parlando di Snap, una mini auto a pedalata assistita con motore elettrico frutto dell’idea di un ingegnere meccanico e di un designer grazie ad un finanziamento regionale.

# 60 km di autonomia e solo 130 kg di peso

Snap in viaggio

Questo veicolo è pensato appositamente per circolare nelle aree urbane e nelle ZTL, come Area C e Area B, e con due batterie da 20 chili ha un’autonomia di 60 Km. La versione da 250 W è comparabile a una bici, mentre servono targa e assicurazione per quelle più potenti da 1000 W e da 4.000 W, quest’ultima omologata come quadriciclo leggero L6e. Il peso di questo mezzo di trasporto è di soli 130 kg e il bagagliaio ha una capienza di quasi 400 litri. Il prezzo? Il listino parte dai 7.000 euro per arrivare ai 10.000 euro.

Fonte: Automoto.it

Continua la lettura con: Il CAMPER più PICCOLO del mondo: costa come una Panda

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La NUOVA METRO FRENA: Bresso e Cusano si allontanano?

0
Credits Atm - Passeggeri alla stazione M5

La metro lilla potrebbe estendersi verso nord, oltre che in direzione Monza con il già progetto interamente finanziato, anche nei comuni di Bresso e Cusano Milanino. Lo studio di fattibilità tecnica di MM sembra però allontanare questa ipotesi. Vediamo le ultime novità e come dovrebbe essere il prolungamento.

La NUOVA METRO FRENA: Bresso e Cusano si allontanano?

# L’analisi costi-benefici è insoddisfacente per portare la M5 fino a Bresso e Cusano Milanino 

Credits corriere-L’Ego Hub – Estensione metro 2030

Nei 200 km di rete metropolitana, che il Sindaco Beppe Sala si augura possa raggiungere Milano entro il 2030, non rientrano quelli che la estenderebbero nei comuni di Bresso e Cusano Milanino. Il rischio concreto è che non lo siano nemmeno dopo quella data. Infatti, nel documento di MM sull’aggiornamento di fattibilità tecnica, per lo sbinamento della linea lilla verso i due Comuni, l’analisi costi-benefici ha evidenziato un risultato insoddisfacente con un coefficiente di 0,51. Il rapporto minimo richiesto deve essere uguale o superiore a 1 altrimenti non viene garantita la sostenibilità dell’opera e pertanto l’intervento non è giustificato. Nonostante quindi il prolungamento sia stato in parte già finanziato, con 15 milioni di euro, al momento resterà fermo al palo.

La nota di MM: Non si procederà con lo sviluppo progettuale della predisposizione di un grande manufatto realizzato a cielo aperto a valle dell’asta di manovra di Bignami (attuale capolinea M5), che consentirebbe di non interrompere l’esercizio durante i lavori di allacciamento della linea esistente con quella da realizzare verso Bresso e Cusano Milanino“. 

# La palla passa alla politica 

Credits Atm – Passeggeri alla stazione M5

Il commento del sindaco di Cinisello Giacomo Ghilardi, che ha partecipato all’assemblea pubblica di Bresso tra i Comuni coinvolti. “È il metro usato dai tecnici per fare le opere […] L’importante ora è la spinta politica perché sono le istituzioni poi a dover decidere se finanziare il progetto. […] è un’opera indispensabile per la mobilità del Nord Milano. Lo sbinamento andrebbe a prendere Comuni non toccati dal metrò”.

L’opposizione nel Comune di Cinisello insiste invece sulla metrotranvia in quanto complementare alla M5, così come già emerso dal progetto di fattibilità del 2019” e che solo grazie alla sua realizzazione sarebbe possibile alzare il coefficiente e fare lo sbinamento

# Il progetto di prolungamento: 5 fermate e 5,5 km di tracciato

Sbinamento M5

Lo sbinamento della linea M5 alla fermata Bignani sarebbe propedeutico all’estensione della linea M5 di circa 5,5km dal Parco Nord a Cinisello Balsamo. Nelle ipotesi iniziali erano state previste cinque fermate: due a Bresso, una a Cusano Bresso, e due a Cinisello Balsamo. Quest’ultimo comune potrebbe vedere aggiungersi altre fermate oltre alle 4 già previste nel prolungamento della linea verso Monza.

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura con: Una rete di 200 km di METROPOLITANA a Milano entro il 2030: sarà più estesa di quella di Berlino?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il PALAZZO SENZA TEMPO: la via maestra per il futuro dell’Italia?

0
ph. quinewsvaldera.it

Il progetto di riqualificazione di un frammento importante del centro storico medievale, che si divide tra il recupero di una proprietà storica della famiglia de’ Medici e la collina circostante, proiettando il grande passato d’Italia nel futuro. Vediamo come si sviluppa e dove si trova.

Il PALAZZO SENZA TEMPO: la via maestra per il futuro dell’Italia?

# La “Fusione dei tempi”: mix di Medioevo e contemporaneo

ph. archdaily – Sezione verticale

Questa è la storia di uno dei tantissimi borghi medievali italiani, che non ci sta a cedere al depopolamento e lotta con tutte le sue forze per interrompere il flusso in uscita dei propri cittadini. Il borgo è Peccioli, in provincia di Pisa e la sua amministrazione ha ingaggiato Mario Cucinella Architects, per far rivivere una parte del borgo medievale e ristrutturarlo.
Lo scopo del progetto è recuperare una parte del paese diroccato, riutilizzare gli spazi medievali e ricucirli al presente, stratificando un’opera che ha il pregio di osare.

Appartamenti, spazi polivalenti, co-working e una terrazza con vista spettacolare sulla collina toscana prospiciente, sono il risultato di questo progetto, che prende il nome di Palazzo Senza Tempo.

Leggi anche: La VALLE con CASCATE e BORGHI ANTICHI a due ore da Milano (che pochi milanesi conoscono)

# Vicoli incapsulati da moderne vetrate

ph. archdaily – Dai vicoli alla nuova terrazza a sbalzo

Il progetto gioca con gli spazi, ricavando una nuova piazza a sbalzo di 600 m² “appoggiata” sul borgo. L’azzardo continua con Palazzo Senza Tempo che incapsula le case storiche.
La luce per queste ultime è garantita dal perimetro del Palazzo, che è rifinito da moderne vetrate, lucernari e bow window.
Uno dei volumi più importanti ricavati dal progetto, è il recupero di un edificio diroccato di Via dei Bastioni, che si unisce al Palazzo Senza Tempo: il legame crea una specie di dialogo tra gli edifici e la storia di Peccioli.

Leggi anche: La storia triste del BORGO SOSPESO costruito su un PONTE

# La piazza con il murale

ph. archdaily – la vista

«La nuova terrazza è come un ponte che collega un paesaggio che sembra un dipinto del 1500 con il mondo moderno», afferma Mario Cucinella. «Con l’apertura di Palazzo Senza Tempo, Peccioli lancia un tema importante: quello delle comunità e dei loro luoghi pubblici. Dimostra il coraggio di fare qualcosa di ambizioso rispettando la storia».

La terrazza rappresenta la ciliegina sulla torta dell’intero progetto. Inoltre la nuova piazza è impreziosita dal murale dell’artista francese Daniel Buren.
Sempre secondo l’Arch. Cucinella per garantire un buon processo di rigenerazione «occorre intervenire laddove è necessario ricreare un luogo di incontro per la Comunità». Ecco perché la piazza, la terrazza e i nuovi spazi commerciali.

Leggi anche: Il BORGO degli ARTISTI a DUE ORE da MILANO (Fotogallery)

# Capolavoro o architerror?

ph. domusweb

Quando un’opera divide gli animi, significa che ha fatto in qualche modo centro. E Palazzo Senza Tempo  raccoglie commenti eterogenei. C’è chi lo ritiene “un pugno nello stomaco“, chi un’appendice di Architerror “arrogante e distruttiva, perché altera irrimediabilmente un equilibrio“. Ma ci sono anche gli estimatori, che ritengono il progetto un bell’inserto moderno nel contesto toscano. Anche tra i follower di Urban File ci si pone la questione se interventi così, non siano la strada maestra per il recupero dei borghi medievali italiani.
Peccioli può essere il laboratorio capostipite per il futuro di uno dei patrimoni architettonici e storici della penisola?


Continua la lettura con: La rinascita dell’ANTICO BORGO RURALE che domina Milano

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Milano non fa schifo ma… i progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati all’incuria?

0
credits: labsus.org

Forse uno dei principali difetti delle ultime amministrazioni. Grande slancio all’innovazione e al momento dell’inaugurazione, ma poi minore attenzione per la manutenzione e la cura di ciò che è stato introdotto di nuovo. Un esempio? L’urbanistica tattica

Milano non fa schifo ma… i progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati all’incuria?

# Servirebbero controlli e velocità mentre si fanno gli interventi di urbanismo tattico

Tiziana Venti ci segnala quanto segue: ”vi inviterei a vedere cos’è  diventato lo spazio tattico a ridosso del complesso scolastico Tommaso Grosso di viale Molise, Piazzale Cuoco: durante la settimana, soprattutto verso sera, dormitorio e bivacco (sporcizia e residui di cibo dappertutto) e, la domenica, mercato abusivo (vendita di merce di dubbia provenienza e con scarsissime norme igieniche) con assembramenti anche durante il periodo di lockdown. Pochissimi i controlli.

Noi abitanti ci siamo rivolti alle autorità preposte, abbiamo raccolto firme per non lasciare in degrado il nostro quartiere già  difficile…In questi anni solo pochi ci hanno ascoltato e continuano a farlo, come la consigliera del Municipio 4, Rosa Pozzani, sempre pronta ad accogliere le nostre segnalazioni e il nostro disagio. Dispiace vedere lo stato di abbandono di un quartiere vivo e storico. Ci si starebbe bene…42 anni fa, quando sono arrivata, non era così.”

Gli interventi di urbanistica tattica possono costituire un’ottima soluzione temporanea per testare i futuri interventi definitivi. Serve ad evidenziare criticità, apportare miglioramenti, accogliere i pareri dei cittadini, ma tutto questo deve durare il tempo strettamente necessario. E comunque per non cedere all’incuria devono accompagnarsi a controlli e manutenzione continua.

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

 

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… la preferenziale incompiuta sì

ANDREA URBANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

PORTA ROMANA – LA FERMATA DELLE TERME🧖🏻‍♀️🟡

0
Stazione di Porta Romana

Lo sapevi che dal 2007 anche a Milano ci si può rilassare alle terme? Bisogna scendere proprio qui, in Porta Romana. Ma soprattutto, lo sapevi che la stazione della M3 doveva essere chiamata Medaglie d’Oro? Questo perché il nome di Porta Romana sarebbe dovuto essere attribuito all’attuale stazione di Lodi TIBB.

https://www.viaggiamo.it/qc-terme-milano-orari-e-prezzi/

Altre curiosità sulla fermata di Porta Romana: 

  • All’inizio era capolinea: la stazione entrò in servizio il 16 dicembre 1990, come capolinea provvisorio della tratta da Duomo
  • Non va confusa con la stazione di Porta Romana che è una fermata ferroviaria sulla cintura sud di Milano, tra le fermate di Romolo e Forlanini, vicina alla fermata Lodi TIBB della linea M3
  • Le Terme Milano sono delimitate dalle mura spagnole, sorgono su spazi di proprietà ATM che in precedenza ospitavano la discoteca Il Ragno d’Oro

Continua la lettura con: Moscova, per passeggiare in Corso Garibaldi

MILANO CITTA’ STATO

Copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il PONTE degli UBRIACHI: sembra farti fare un salto nel nulla

0
Credits: @german_introvert Storseisundet Bridge

Una curva strana che sembra finire nel nulla, un trampolino, una rampa di lancio. Ecco cosa sembra il ponte che è stato soprannominato il “Ponte degli Ubriachi” probabilmente progettato e costruito da qualcuno non troppo sobrio. Eppure il ponte in questione è una costruzione d’eccezione, originale.

Il PONTE degli UBRIACHI: sembra farti fare un salto nel nulla

Per aggiungere suspense a chi percorre il ponte, è su una delle strade più pericolose al mondo. La domanda allora sorge spontanea: le macchine che lo percorrono finiscono veramente nel nulla?

# Una curva molto stretta che finisce nel nulla

Credits: @3600bob
Storseisundet Bridge

In Norvegia, sull’Atlantic Ocean Road, si incontra un ponte che sembra farti fare un salto nel vuoto. Si chiama Storseisundet Bridge e collega la penisola di Romsdal con l’isola di Averøya. L’infrastruttura è lunga 260 metri e alta 23, ma la sua particolarità è che un’illusione ottica fa sembrare che il ponte si interrompa in una curva molto stretta e poi finisca nel nulla. Sono stati i locali a soprannominarlo “ponte degli ubriachi” e il motivo è facile da intuire: il ponte sembra camminare parecchio storto.

Credits: @3600bob
Storseisundet Bridge

Come si è detto però è tutto un’illusione ottica, le macchine arrivano sane e salve alla fine del ponte e anche alla fine della strada. Sì perché il ponte è il più lungo degli otto della Atlantic Ocean Road, una strada panoramica norvegese costruita tra scogli e isolotti. L’Atlantic Ocean Road è stata però classificata come la strada più pericolosa al mondo, questo perché, in caso di avverse condizioni meteo, il forte vento e le forti mareggiate renderebbero la guida impegnativa.

# Una costruzione burrascosa

Credits: @thomaseckhoff
ponte degli ubriachi

Il ponte fu inaugurato nel luglio del 1989 e per 10 anni fu una strada a pagamento. Per costruire il ponte ci si impiegò circa 6 anni, un tempo breve se si pensa che nel frattempo gli operai hanno dovuto fronteggiare 12 uragani e condizioni meteo ingestibili. Eppure il ponte degli ubriachi è stato su e con un investimento di 22 milioni di corone norvegesi (pari a poco più di 2 milioni e 100 mila euro) fu finalmente completato.

Fonti: instagram.com

Continua la lettura con: PONTE o MONTAGNE RUSSE? In auto come al LUNA PARK

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

MONTENAPOLEONE – LA FERMATA DELLA MODA🟡👗

0

Chi non sa che scendendo a Montenapoleone si arriva direttamente nel Quadrilatero della moda milanese? Difficile non saperlo, ma sai anche che la stazione della M3 è stata inaugurata nel 1990 come parte della prima tratta della metro gialla da Centrale a Duomo?

In più avremmo potuto non avere la fermata Montenapoleone…la stazione doveva chiamarsi infatti “Manzoni” proprio perché sorge nel punto in cui via Manzoni incrocia via Monte Napoleone e via Croce Rossa.

Credits: milanotoday.it – Montenapoleone M3

Altre curiosità sulla fermata di Montenapoleone: 

  • Venne costruita a binari sovrapposti, per evitare il passaggio sotto gli edifici (come succede nella stazione di Duomo). Al livello più basso si trova il binario in direzione di San Donato, al livello superiore il binario in direzione Comasina
  • Il nome della fermata non presenta lo spazio tra le parole Monte e Napoleone, a differenza del nome della strada (Via Monte Napoleone)
  • Via Monte Napoleone è nota come la terza via più cara d’Europa 

Continua la lettura con: Moscova, per passeggiare in Corso Garibaldi

MILANO CITTA’ STATO

Copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le CHIESE-GRATTACIELO, un nuovo trend dell’architettura moderna?

0

Una torre che, a prima vista, sembra una tra le tante, oppure un edificio che già dall’aspetto esce dall’anonimato e all’interno nasconde diversi “segreti”. Vediamo dove si trovano e come possono ispirare un trend per l’architettura moderna.

Le CHIESE-GRATTACIELO, un nuovo trend dell’architettura moderna?

#1 La Tamkang Church, armonizzata nel nuovo quartiere

Un blocco di cemento, completato in cima da un tetto angolare, progettato dallo studio tedesco Behet Bondzio Lin Architekten, costituisce una chiesa di New Taipei City, a Taiwan. È l’edificio numero uno costruito in un nuovo quartiere di torri residenziali, che ospiterà oltre 200.000 unità abitative.
11 piani di cemento armato, ospitati da un quartiere pronto ad accogliere i fedeli. A prima vista sembra una torre tra le tante, ma i simboli religiosi si mostrano non appena ci si avvicina e la loro presenza, non lascia più scampo alle fantasie.
Il nome della torre è Tamkang Church e, oltre al compito religioso, svolge anche la funzione di centro di aggregazione ed aiuto sociale.

# 11 piani di ritualità

Credits: Dezeen

Tamkang Church gioca letteralmente con la luce attraverso un impiego informale delle vetrate.
Sulle facciate verticali le finestre sono incastonate in un disegno irregolare, che però proiettano all’interno dei giochi di luce cubista. Ne godono gli spazi dell’auditorium da 600 posti, la sala principale per la raccolta dei fedeli.
Le vetrate accompagnano il tetto, composto da triangoli sovrapposti al blocco di cemento. In alto i vetri sono colorati, nel classico stile degli edifici religiosi, che sono le pareti di una seconda sala dedicata alle funzioni come  matrimoni e battesimi.
La fonte battesimale è esposta ad ovest e i battesimi vengono in genere celebrati verso le 2 del pomeriggio, nell’ora in cui il sole entra da un lucernario appositamente progettato, diventando così protagonista del cerimoniale.
Sale conferenze, spazi di assistenza  e aree congregazione, sono a disposizione della comunità, insieme ad un terrazzo all’ultimo piano e inserti di verde dalle facciate verticali, che spezzano il grigio del cemento a vista.

Leggi anche: La leggenda della CHIESA del DIAVOLO dove si sposò Teodolinda

#2 La chiesa di Saemoonan, in Corea del Sud

Credits: Dezeen

Il secondo edificio che si staglia tra le altezze dei grattacieli commerciali e residenziali, è la prima chiesa protestante della Corea del Sud, a Saemoonan.
Progettata da Seoinn Design Group e Eunseok Lee, la chiesa ha una forma particolare e molto evocativa. La facciata è ricurva e presenta un ingresso centrale, ai cui lati si stagliano due torri.
La prima torre, alta circa 13 piani, contiene molti uffici e spazi a disposizione della curia, mentre la seconda è pensata come una moderna guglia. Di forma curvilinea, si presenta morbida nel complesso religioso ed ospita in cima una cappella, sormontata da un osservatorio che mostra la croce sospesa sulla grande vetrata.
La chiesa di Saemoonan è incastonata in una piazza molto particolare, che contiene due elementi architettonici i quali, secondo l’architetto principale Dongkyu Choi, simulano le braccia protese della chiesa, pronta ad accogliere i propri fedeli.

# La moderna religione che si afferma anche attraverso l’architettura

Credits: Dezeen

Potrebbe essere questo il segreto per ispirare altre costruzioni religiose, nel contesto urbano di città che crescono sempre di più in altezza?
Seoinn Design Group ha infatti dichiarato di aver rigettato l’idea del gotico tradizionale, pensando alla chiesa di Saemoonan. L’ispirazione è corsa più alla riforma introdotta da Lutero, che andava affermata anche con un gotico di suggestione moderna. La guglia laterale potrebbe essere la metafora del campanile, senza contare che, lo sviluppo in altezza degli edifici religiosi, mette a disposizione tanto spazio da impiegare per la congregazione.
Questa chiesa ospita infatti numerose sale, un ristorante al seminterrato e un caffè al piano superiore, che si apre su un terrazzo che ospita un giardino pensile.

L’affermazione della religione attraverso le forme, può essere motivi di ispirazione per moderni luoghi di culto?

Fonte: Dezeen

Continua la lettura con: La CHIESA a PIRAMIDE: la più strana di MILANO

LAURA LIONTI

Copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Estate a Milano: 7 cose da fare per ingannare la mente

0
https://mole24.it/2021/06/15/riaprono-i-cinema-allaperto-a-torino-ecco-le-aree-che-parteciperanno/

Diventare adulti è dura, questo lo sappiamo tutti. Responsabilità, scadenze, stress, bollette. A volte viene solo voglia di tornare bambini, quando (idealmente) si è protetti dal crudo e spietato mondo degli adulti. E quando da giugno ai primi di settembre si è in vacanza, mare o montagna che sia, solo con la responsabilità di divertirsi e bighellonare il più possibile. 

Raramente un adulto gode di tutto questo tempo per rilassarsi e staccare dalla routine ed è per questo che abbiamo selezionato 7 attività da fare per ingannare la mente del Milanese costretto a rimanere in città invece che essere a mollo sul bagnasciuga di qualche spiaggia

Estate a Milano: 7 cose da fare per ingannare la mente

# Prendere il sole al Sempione, vicino al laghetto

C’è una piccola zona nei pressi del laghetto al Parco Sempione, sotto l’ombra dei grandi alberi, perfetto per stendere un telo e godersi un pomeriggio a leggere o a chiacchierare con un amico. Nel centro di Milano, ma se non ci pensi non te ne accorgi neanche: lontani dal traffico, con metà della città via per vacanze, qualche turista che passeggia e il caldo alleviato dalla zona d’ombra. Ricordarsi però di portare uno spray anti zanzare. 

# Una nuotata all’Idroscalo

https://idroscalo.org/istituzione/

Per ingannare la mente del milanese lavoratore anche in pieno agosto, una nuotata all’idroscalo può essere l’ideale. Compreso nei comuni di Segrate e Peschiera Borromeo, è una buona alternativa alle piscine. Un bagno nell’acqua del Lambro, prendere il sole sulle sponde e se si è fortunati è possibile godere dei numerosi eventi e spettacoli organizzati ogni estate qui all’Idroscalo: queste solo alcune delle decine di attività possibili. 

# Aperitivo con piscina ai Bagni Misteriosi

https://natipervivereamilano.com/2020/07/17/i-bagni-misteriosi-una-delle-piu-belle-piscine-di-milano/

In via Carlo Botta si trovano i Bagni Misteriosi, una piscina in piena città dove è presente un bistrot che offre anche la possibilità di gustare un aperitivo a bordo piscina

# Ascoltare un concerto gratis alla BAM

Credits Andrea Cherchi – Concerto alla BAM

Nel quartiere Isola, vicino Gae Aulenti e l’arteria Melchiorre Gioia, si trova il parco pubblico Biblioteca degli Alberi, il terzo parco per estensione della città. Tra frasi poetiche disposte lungo i sentieri e le centinaia di alberi ed esemplari di flora, nell’estate 2022 si può ascoltare gratuitamente la musica proposta all’interno del palinsesto culturale di BAM: BOOM BAM! Sunset music in the park with Saturnino and Friends.

FRC_BAM_KAKAWA

Il 7 e il 14 luglio alle 20.00 gli ultimi appuntamenti che vedranno come protagonisti rispettivamente i Kakawa e i D4rky Quartet, e che si terranno nell’Area Meli del parco. 

Rettifica: come erroneamente scritto in precedenza per l’estate 2022 il servizio di LIDO BAM, con sdrai e ombrelloni, non è stato attivato.

# Godersi un film al cinema all’aperto

https://mole24.it/2021/06/15/riaprono-i-cinema-allaperto-a-torino-ecco-le-aree-che-parteciperanno/

Capita spesso che in città durante l’estate vengano allestiti dei cinema all’aperto, delle contemporanee imitazioni del cinema drive-in statunitense. La fresca brezza serale dopo una calda giornata estiva, che accarezza mentre si guarda un bel film in buona compagnia: cosa c’è di meglio?

# Sorseggiare un aperitivo al Deseo, Arco della Pace

IG @deseo.milano

All’Arco della Pace c’è un locale, il Deseo, che in estate orna lo spazio esterno con piante e palme che ti fanno sentire in qualche località dei tropici, anche se in realtà i tram milanesi precorrono i loro tragitti a pochi metri dal tuo cocktail. 

# Godersi il tramonto sulla Montagnetta

https://mole24.it/2021/06/15/riaprono-i-cinema-allaperto-a-torino-ecco-le-aree-che-parteciperanno/

La Montagnetta di San Siro è uno dei punti panoramici che la città di Milano offre ai milanesi e turisti. È il luogo perfetto per godersi un bel tramonto (o l’alba per i più festaioli) e una stupenda vista su Milano. Forse un po’ nostalgico, potrebbe essere l’attività perfetta per la fine dell’estate, per dire arrivederci alla stagione.  

Continua a leggere con: Estate in SARDEGNA: scegliere NORD o SUD?

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

APERITIVHIT: la classifica dei 10 posti top per un APERITIVO a Milano

0
Credits urpurossi IG - Nottingham Forest

Qual è il posto migliore per un aperitivo a Milano? Questa la domanda bomba sganciata sulla Fan Page di Milano città stato. Dai risultati espressi dai nostri lettori superintenditori abbiamo ricavato questa classifica.

APERITIVHIT: la classifica dei 10 posti top per un APERITIVO a Milano

#10 Al Picchio in zona Porta Venezia

Credits Andrea Cherchi – Caffè Picchio

La rivincita del bar di quartiere, che ha saputo mantenere il suo stile anche con il passare degli anni. Bar Picchio è frequentato da una clientela di affezionati, offre i suoi aperitivi a prezzo stracciato, e accoglie i milanesi in un’ambientazione vecchia Milano, con ancora il tavolo da biliardo e il telefono pubblico.

Al Picchio. Aperitivo al Picchio. Caffè al Picchio. Birretta al Picchio. Picchio state of mind

Indirizzo: Via Melzo 25 

#9 Millemisture all’Isola

Millemisture

Millemisture è un cocktail restaurant che profuma di selvatico. Un locale aperto a pranzo e, dall’aperitivo fino a tardi propone deliziosi cocktail e squisiti cibi con ottima musica in sottofondo.

Cocktail originali, fatti “strabene e veramente particolari”, con pochi eguali a Milano.

Indirizzo: Via Ugo Bassi 26 

#8 Camparino in Galleria

Ufficio stampa Camparino – Camparino in Galleria

Camparino è uno dei bar più famosi di Milano con affaccio diretto sia su Piazza Duomo che sulla Galleria Vittorio Emanuele II. Il bitter Campari è l’alcolico utilizzato per realizzare alcuni dei migliori cocktail al mondo e in questo locale viene proposto in tutte le sue varianti. Una location scenografica nel cuore della città, tra la preferite anche dai turisti.

Dal 1915 un’istituzione nel cuore di Milano, non si cena, ma hanno ottimi sottaceti accompagnati da un ottimo spritz o altro del genere.

Indirizzo: Piazza Duomo 21 

#7 Moscow mule a Lambrate

Il Moscow Mule compie 10 anni, ma si è fin da subito inserito con prepotenza nella scena dei locali milanesi, diventando in breve tempo una realtà consolidata. Un’oasi di relax dove bere cocktail di alto livello, uno su tutti il Moscow Mule.

Locale moderno, essenziale, con mattoni a vista. La loro specialità? I Moscow Mule.

Indirizzo: Via Teodosio 60 

#6 Jamaica in Brera

Il Bar Jamaica, a un passo dall’Accademia di Belle Arti, è il pirotecnico “caffè degli artisti” di Milano. Gestito sempre dalla stessa famiglia da tre generazioni, è stato il ritrovo tra gli altri di Piero Manzoni, Lucio Fontana, Ungaretti e Quasimodo. Un aperitivo in questo storico locale è un’esperienza da non farsi mancare.

“Locale leggendario di Brera, fondato nel 1911, dove si sono ritrovati i grandi artisti del novecento milanese.”

Indirizzo: Via Brera 32 

#5 BhangraBar all’Arco della Pace

BhangraBar

Il BhangraBar è un locale con vista Arco della Pace dagli arredi in stile indiano e dehors che propone un ricchissimo aperitivo. Aperto anche per il brunch domenicale è il luogo perfetto per chi vuole bere un drink e fare il pieno di cibo.

All’Arco della Pace, con una splendida vista e con 9/10 euro si cena.

Indirizzo: Corso Sempione 1 

#4 Princi in piazza XXV Aprile

Credits aroundyou___ IG – Princi piazza XV Aprile

Il Princi di piazza XXV Aprile è un locale spazioso, elegante, comodo e con una piacevole musica di sottofondo. L’aperitivo è accompagnato da focacce farcite o tranci di pizza, e altre prelibatezze salate, tutte preparate direttamente sul posto che nasce infatti come panificio. Un aperitivo coi fiocchi.

Da Princi in piazza XXV Aprile, “quello sì che è un vero aperitivo”.

Indirizzo: Piazza XXV Aprile 

#3 Mag Cafè sui Navigli

Mag Cafè è un locale anni ’30 sul Naviglio Grande, con un ambiente insolito per la zona. I barman preparano cocktail sorprendenti con materie prime di alta qualità, spezie incluse. Al suo interno si respira un’atmosfera bohémienne e anacronistica, interrotta dai tavoli all’aperto sul canale.

Locale bohemien sui Navigli.

Indirizzo: Ripa di Porta Ticinese, 43 

#2 Nottingham Forest in Porta Venezia

Nottingham Forest
Il Nottingham Forest è riconosciuto come il locale dove si bevono i migliori drink di Milano. Dal 2007 al 2016 ha fatto parte della lista di “The World’s 50 Best Bars”. C’è davvero l’imbarazzo della scelta, si passa dai drink molecolari a quelli fusion fino ai caraibici, serviti in bicchieri assurdi: a forma di teschio, di vasca da bagno, di conchiglia.
 
Ambiente rustico, molto piccolo, difficile trovare posto, cocktail insuperabili.
 
Indirizzo: Viale Piave 1 

#1 Bar Basso 

Bar Basso

Diventato bar dopo la seconda guerra mondiale, il Bar Basso sale alla ribalta alla fine degli anni ’60 con l’avvento di due barman veneziani, Renato Hausamann e Mirko Stocchetto. Il suo successo lo si deve all’invenzione per errore del “Negroni sbagliato” con le bollicine al posto del gin. Oggi è uno dei bar più frequentati della città per l’aperitivo e il dopocena.

Dove l’aperitivo è stato inventato, il regno del Negroni Sbagliato.

Indirizzo: Via Plinio, 39 

Continua la lettura con: Le 10 TERRAZZE più SCENOGRAFICHE di Milano

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il progetto di UNIONE ZERO si SVELA alla COMUNITÀ MILANESE

0
Installazioni evento di presentazione Unione 0

Il futuro dell’area che un tempo era occupata dalle acciaierie Falck è stato svelato in un evento dedicato e rivolto alla comunità di Sesto San Giovanni e della Città Metropolitana di Milano. Vediamo come si è svolta la serata e come verrà trasformata tutta la zona al confine nord di Milano.

Il progetto di UNIONE ZERO si SVELA alla COMUNITÀ MILANESE

# Svelato il futuro dell’area un tempo occupata dalle acciaierie Falck

Vista stazioni e edifici MilanoSesto

Il 29 giugno nello spazio MIL, a Sesto San Giovanni, è stato organizzato un evento per svelare il futuro dell’area un tempo occupata dall’acciaierie Falck e in particolare del lotto Unione 0 che ha già visto la partenza dei cantieri all’interno di quello che è il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia e tra i principali a livello europeo: MilanoSesto.

Masterplan MilanoSesto

L’iniziativa è stata promossa da Hines, Cale Street, Prelios e Milanosesto per far conoscere alla comunità di Sesto San Giovanni, della Città Metropolitana di Milano e a tutti coloro che vogliono conoscere più da vicino come verrà trasformata la zona.

Leggi anche: MilanoSesto 3.0: le immagini della RIVOLUZIONE dell’area nord di Milano (Render Grafici)

# Mario Abbadessa country head di Hines Italy: “Un progetto nato per creare un luogo per la comunità

da sinistra Luigi Aiello – Luciano Carbone – Mario Abbadessa

Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy ha commentato: “Unione 0 e l’intero progetto MilanoSesto, in cui si inserisce, nascono dal desiderio di creare un luogo per la comunità, un progetto ampio e inclusivo che risponda anche ai bisogni di chi Sesto San Giovanni già la abita. […] Con il supporto e la fiducia di Cale Street, nostro investitore nello sviluppo di Unione 0, cerchiamo quindi di migliorare ogni giorno l’ascolto dei cittadini, delle scuole, delle associazioni locali, ma anche di commercianti e altri operatori presenti nelle aree dove ci troviamo, in quanto è proprio da questo confronto che capiamo realmente quali sono le necessità attuali e future delle generazioni che abitano e abiteranno l’area. [..]

# Interventi, installazioni e anteprime di Unione 0

Installazioni evento di presentazione Unione 0

Durante la serata gli ospiti sono stati coinvolti attraverso interventi e approfondimenti da parte dei referenti dei player in gioco nella riqualificazione dell’ex-area industriale di Sesto San Giovanni, diverse installazioni presenti e ideate interpretando il tema natura, tra cui un percorso di piante verdi che hanno guidato gli ospiti verso la sala centrale dello spazio industriale e in cui è stato possibile vedere in anteprima alcuni esempi di creatività delle cesate che andranno a delimitare l’area di cantiere e inserite in una parete allestita con orti verticali.

Evento presentazione Unione Zero

È stata predisposta anche una grande installazione di scritte formata da biglietti di carta realizzati con pasta di semi, che i partecipanti hanno potuto portare a casa e
piantare, custodendo la pianta che ne nascerà fino a quando potrà essere trasferita in Unione 0.

Leggi anche: Via ai LAVORI per la STAZIONE FERROVIARIA del futuro. Firmata RENZO PIANO

# Uno studentato, uffici, hotel, residenze e un parco di 45 ettari

sestosg.net – Unione zero

Il racconto di Unione 0 ha previsto anche una presentazione dal carattere informale che ha coinvolto alcuni dei numerosi professionisti che già da diversi mesi collaborano per la realizzazione del primo lotto di MilanoSesto. Una tavola rotonda ha messo insieme gli architetti impegnati a tradurre in disegni quanto hanno immaginato per il nuovo quartiere e a seguirne poi la realizzazione vera e propria con l’avvio dei lavori prevista entro la fine dell’anno.

Racconto Unione 0

Tra questi Park Associati, che curerà lo studentato con circa 700 posti letto, lo studio di architettura e interior design ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel coinvolto nella progettazione degli spazi direzionali e di un hotel, Barreca & La Varra che progetterà le residenze in edilizia convenzionata e Scandurra Studio Architettura che si occuperà delle residenze libere, oltre a LAND che a cui è stata affidata la realizzazione della prima porzione del parco, pari a 13 ettari su 45 ettari complessivi.

I professionisti degli studi si si sono alternati nella presentazione con le loro visioni del progetto, le connessioni pensate tra i vari edifici e tra questi e gli spazi esistenti, in cui il concetto di osmosi pubblico-privato giocherà un ruolo centrale, così come anche il processo di rinaturalizzazione dell’area sarà un elemento cardine di Unione 0 e del progetto nel suo complesso. I cantieri per la realizzazione il primo lotto privato (Unione 0), all’interno del più grande progetto MilanoSesto, dovrebbero terminare nel 2025.

Leggi anche: RIGENERAZIONE FARAONICA a Milano: il via a “UNIONE ZERO”

Immagini da: Comunicato Stampa Image Building

Continua la lettura con: Milano avrà un PALAZZO ARCOBALENO? Presentato il progetto

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

LA FERMATA DEL GIORNO: 10 cose da fare e vedere intorno alla stazione di PIOLA

0

Piola. Fermata di riferimento di Città Studi. Molto frequentata dagli studenti. Ma che cosa si trova di interessante attorno a alla fermata della M2?

LA FERMATA DEL GIORNO: 10 cose da fare e vedere intorno alla stazione di PIOLA

#1 Piazza Leonardo da Vinci

https://blog.urbanfile.org/2016/05/24/milano-citta-studi-piazza-leonardo-da-vinci-rigenerata/

La grande piazza su cui si affaccia uno degli più antichi edifici del Politecnico di Milano attrae sempre quando si passa nelle vicinanze: ampia, luminosa e ricca di verde. Una delle piazze più maestose di Milano, da grande città europea.

#2 Il Politecnico e la Statale 

Se ci si trova in Città Studi, è d’obbligo una visita agli edifici che danno il nome al quartiere. Oltre alla bellissima e imponente già nominata sede del Politecnico in Piazza Leonardo da Vinci, si trovano anche diversi dipartimenti della Statale tra via Balzaretti, via Celoria, via Colombo, via Golgi, via Mangiagalli, via Saldini e via Vanvitelli.

#3 Bosco Milano

https://www.facebook.com/boscomilanosrl/photos

Bosco Milano è una Bakery House in viale Romagna, al 37. La Chef, partecipante di Masterchef 3, propone insieme ai collaboratori una cucina genuina e fedele “ai sapori di una volta”. Luogo perfetto per un aperitivo a base di finger food accompagnato da cocktail ricercati e di qualità. Dal nome si intuisce l’atmosfera creata dall’arredamento e dal design interno: un luogo in cui si è immersi nel verde e negli elementi della Natura, che accompagnano l’esperienza culinaria.

#4 MTM Teatro Leonardo

www.tripadvisor.it

Il teatro, affidato alla storica compagnia teatrale “Quelli di Grock”, si trova in via Ampére 1. Presso questo teatro, oltre che poter godere di un ampio programma di spettacoli teatrali, è possibile anche frequentare dei corsi di recitazione, sia con l’Accademia Litta sia con la Scuola Grock. Numerosi gli eventi e progetti organizzati, consultabili sul sito ufficiale.

#5 Vietnamonamour, Ristorante e B&B

www.kayak.it

In via Pestalozza 7 si trova questo ristorante vietnamita che funge anche da B&B. L’edificio in cui sorge risale al 1890 e comprende un giardino interno e una veranda, dove poter pranzare o cenare. La cucina è tipica vietnamita e solamente una parte del menù, quella dei dessert, è una rivisitazione della tradizione vietnamita: gli ingredienti sono tipici di questo paese asiatico ma vengono usati e abbinati in maniera diversa e innovativa.

#6 Atelier Meno 1 / Eleonora Gugliotta Artist

Al piano -1 di questo edificio in viale Gran Sasso 40 si trova lo studio, dimora e galleria d’arte dell’artista Eleonora Gugliotta. Tra le opere più famose dell’artista, troviamo le curiose volumetrie da lei create in luoghi già esistenti: “attraverso l’uso di fili di lana colorati rielabora e reinventa luoghi in stato di abbandono la cui architettura conserva i segni di una presenza umana precedente”, come si può leggere sul sito ufficiale, da consultare anche se interessati a visitare qualche esposizione.

#7 Giardino Teresa Pomodoro

 Antonella Bruzzese FB

Proprio sul Piazzale Gabrio Piola è stato inaugurato ne 2020 il Giardino Teresa Pomodoro, un luogo di calma e meditazione in mezzo al traffico milanese, ma solo sulle mappe. Ventun ciliegi intervallati da undici panchine, intorno ad un’area pedonale a forma di goccia, isolano dalla frenesia della città, regalando momenti di pace e tranquillità.

#8 MOBA Milano

IG @mobamilano

Il MOBA Milano è il paradiso per i gamer, gli amanti dei videogiochi e dei giochi da tavola. In via Pascoli 70 è possibile mangiarsi un buon hamburger, bersi un buon e ricercato cocktail e poi dedicarsi a qualche avventuroso gioco online o da tavolo.

#9 MAG Mastri Artigiani Del Gelato

www.tripadvisor.it

Qui il gelato e l’arte del crearlo viene celebrata ogni giorno, attraverso la cura e l’attenzione dedicata ad ogni cono o coppetta servito alla clientela. Si trova in Viale Gran Sasso 27.

#10 Spazio Tadini Casa Museo

In via Jommelli 24 è possibile visitare la Casa Museo dedicata allo scrittore, pittore e saggista Emilio Tadini. “Oggi è una casa museo privata gestita direttamente dai proprietari che condividono il loro spazio lavorativo e abitativo con il pubblico per continuare a rendere fruibile al pubblico il patrimonio culturale che custodiscono”, visitabile il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30-19.30 (Spazio Tadini | CASA MUSEO in memoria di EMILIO TADINI- arte, cultura, eventi – Milano)

Continua a leggere con: La FERMATA del GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di BICOCCA

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Milano non fa schifo ma… la CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA sì

0
Preferenziale

Grattacieli, Porta Nuova, Citylife, ora Mind e le opere per le Olimpiadi. Milano è in costante evoluzione, si progetta, si costruisce e si passa ad altro. Ma in questo processo c’è qualcosa che rimane sempre in alto mare. La preferenziale di Stuparich, l’eterna incompiuta.

Milano non fa schifo ma…la CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA sì

# La mai finita corsia preferenziale tra Piazza Stuparich e Piazzale Zavattari

Stiamo parlando di poche centinaia di metri, eppure i lavori di questa corsia preferenziale che tanto agevolerebbe il passaggio dei mezzi pubblici e di soccorso, non solo non sono stati completati: non sono proprio mai iniziati!

Sembra incredibile ma costruire grattacieli, progettare enormi quartieri residenziali, pensare a nuovi stadi sembra più semplice che alberare e asfaltare un breve tratto di strada.

Viale Giovanni Migliara

La storia di questa preferenziale mai costruita parte da lontano ed è contrassegnata da diversi eventi che ne hanno bloccato l’avvio del cantiere, da ricorsi fino a infiltrazioni mafiose

Credits: blog.urbanfile.org
Preferenziale

Grazie a dei fondi europei (e c’è da chiedersi se bisogna ricorrere ai fondi europei per opere di ordinaria amministrazione) i lavori sarebbero dovuti finalmente iniziare nel maggio 2021. Siamo a fine giugno 2022 e della preferenziale alberata nemmeno l’ombra dei futuri alberi.

Un pessimo biglietto da visita per Milano, un’arteria fondamentale di fronte al futuristico palazzetto ALLIANZ, vicinissima a San Siro, caratterizzata dall’abbandono, dove a causa delle tante buche e dei dislivelli la sosta non risulta nemmeno tanto agevole neppure per il parcheggio selvaggio

 

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

ANDREA URBANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La SPIAGGIA più CARA d’Italia: costa al giorno come un affitto mensile di un monolocale

0
Credits augustushotelresort IG - Tenda Augustus Hotel Resort

In uno degli angoli più esclusivi della Penisola si prende il sole in una spiaggia a cinque stelle. Scopriamo dove si trova, quali servizi offre e quanto costa. 

La SPIAGGIA più CARA d’Italia: costa al giorno come un affitto mensile di un monolocale

# Uno degli angoli più esclusivi della costa tirrenica

Ph. augustushotelresort IG – Spiaggia Augustus Hotel Resort

Per vivere un’esperienza a cinque stelle anche in spiaggia bisogna andare in Versilia, in uno degli angoli più esclusivi della costa tirrenica: l‘Augustus Hotel & Resort a Forte dei Marmi. 

Nella sua spiaggia privata sono presenti 74 tende che sono delle vere e proprie suite. Ognuna infatti dispone di lettino queen size, 2 lettini e sdraio, per il massimo comfort del cliente.

# 450 euro al giorno per rilassarsi, prendere il sole e fare il bagno nella piscina di acqua salata

Ph. augustushotelresort IG – Piscina con acqua salata Augustus Hotel Resort

Una spiaggia non per tutte le tasche. Per rilassarsi e prendere il sole in riva al mar Tirreno servono 450 euro. Lo stabilimento preferito dalla Ferragni e Fedez offre inoltre un accurato servizio di teli nuovi ogni giorno e l’assistenza continua del personale della spiaggia e del bar. A questo si aggiunge la possibilità di fare il bagno in una piscina con acqua salata riscaldata e idromassaggio, per un trattamento da VIP.

 

Fonte: Funweek

Continua la lettura con: Questa è “La SPIAGGIA più BELLA del Mediterraneo”

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il “BALCONE PIÚ BELLO d’Italia”

0
ph. alturis_winery IG

L’innovazione architettonica si è dimenticata di un elemento caratteristico dei nostri palazzi: il balcone. In tutte le opere anche più ardite il balcone resta sempre rappresentato in modo piuttosto tradizionale. Ma c’è chi ha osato rivoluzionando il concept: è nato così quello che è stato definito “il balcone più bello d’Italia”. Abbiamo rintracciato chi ha avuto l’idea. 

Il “BALCONE PIÚ BELLO d’Italia”

# La forma del vino

ph. enlace_arquitectura IG

Un calice di vino che racchiude le pagine della nostra storia“. Si presenta così l’agriturismo Alturis, con sede a Cividale del Friuli. Aperto nel 2009 da una famiglia di “Vignaioli in Terre di Confine”, che ha realizzato un monumento ad uno dei beni più preziosi che abbiamo in Italia: il vino.

Tutto qui richiama le antiche tradizioni che si compiono tra filari di viti e i tempi della vendemmia; tutto qui ha la forma del vino: dalle teche dell’enoteca ad una star assoluta di Instagram, il balcone a forma di calice di vino rosso.

Leggi anche: San Colombano, il “VINO di MILANO” sulla collina con vista della Madonnina

# Metti un calice di vino nella hall

ph. alturis_winery IG – Il ballatoio a Capodanno

L’agriturismo, che è anche winery e produttore di birra artigianale, è circondato dalla meravigliosa cornice friulana, un tuffo nella natura dove nascono, prosecchi e Ribolla così eccellenti, che sono da esportazione.
Quando si tratta di ristrutturare una parte del casolare di Cividale, Alturis si affida a Tania Radici che abbiamo contattato per sapere come è nata questa idea. 

Professione interior design, capace di esaltare gli interni, Tania ha avuto l’intuizione di “portare” un calice di vino rosso all’interno della struttura, ricavando un terrazzo tra due ali dell’edificio.
Il calice accompagna la struttura fino al secondo piano di Alturis. Al piano inferiore c’è l’enoteca, mentre a quello superiore troviamo la sala degustazione. È da qui che si accede ad un primo balconcino e poi al calice, ad un’altezza di 6,80 m, con vista spettacolare sui vigneti friulani.

Leggi anche: La BIRRA DELL’UNIVERSITÀ; e altri progetti avveniristici del Friuli, la BIONDALAND d’Italia

# Made in Friuli

ph. alturis_winery IG2

Tania Radici ci rivela che il calice è una “realizzazione ad elementi. La struttura principale è realizzata in ferro, che detta la sagoma del calice e diventa un grande ballatoio decorato con polipropilene rosso”, capace di interpretare la coppa di vino rosso.
Tutti i manufatti sono stati realizzati con artigiani della zona, perché “fin dall’inizio il progetto è stato pensato per rendere omaggio a Cividale e i suoi dintorni: Made in Friuli.”
La (meravigliosa) terra che ospita questo ballatoio, è patria di vini bianchi di eccellenza mondiale.
Ma allora perché un calice di vino rosso?

Leggi anche: I segreti della CITTÀ STELLA, la più MISTERIOSA d’Italia

# Basso profilo? No: spoiler alla sopresa finale

ph. alturis_winery IG

La scelta del calice di vino rosso non è né casuale né provocatoria. I Vignaioli delle Terre di Confine hanno travalicato uno di quei confini, innestando una vigna per la produzione di un Merlot rosso rubino dal “bouquet fruttato e note di lampone, mirtillo e prugne integrate a sentori di sottobosco e di spezie delicate” e – soprattutto – il vino che Alturis ritiene il miglior prodotto, “il nostro vino migliore: Epic Wine. Un pinot nero in purezza“.

Idea e struttura nascono proprio con l’intenzione di diventare il simbolo del Pinot Nero. Fino al lancio ufficiale, da buoni friulani, la scelta è quella di mantenere un profilo basso, per non rovinare la sorpresa.
Succede che Alturis e Tania Radici, rapiti dalla bellezza della realizzazione, creano un post su Instagram per presentare il nuovo protagonista e questo, in barba al low profile deciso, fa il giro del mondo, diventando virale conquistandosi la fama di “balcone più bello d’Italia”. 

Oggi il balcone a forma di calice di vino rosso è una delle star indiscusse di Intagram. Ai proprietari e creatori rimane quasi il “rammarico” di aver fatto quel post “così in fretta”, come ci ha confessato Tania Radici. Rammarico compensato dal grande successo dell’opera e dal nettare con cui brindare a questa stupenda realizzazione.

Continua la lettura con: I BORGHI del VINO in Italia assolutamente da visitare

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La “NORMANDIA d’ITALIA” che pochi conoscono

0
Credits lucky_wild_ IG - Punta Penna

Un paesaggio inaspettato fatto di promontori, baie e calette che rimanda alle atmosfera delle coste settentrionali della Francia che si affacciano sul Canale della Manica. Ecco dove si trova e perché ha questo soprannome.

La “NORMANDIA d’ITALIA” che pochi conoscono

# Uno dei tratti di costa più belli di tutto l’Abruzzo

morettiandrea IG – Riserva Naturale di Punta Aderci

Nel comune di Vasto, in uno dei tratti di costa più belli di tutto l’Abruzzo, c’è un paesaggio fatto di promontori, spiagge, baie e calette, trabocchi e un mare meraviglioso: la Riserva Naturale di Punta Aderci. Questo gioiello naturale è diventato riserva nel 1998 con l’obiettivo di valorizzare e preservare un territorio così variegato e straordinario. Accessibile gratuitamente tutto l’anno, questa area protetta è caratterizzata nell’entroterra da una zona pianeggiante che ospita vigneti, oliveti e appezzamenti a perdita d’occhio.

# La spiaggia di Punta Penna è stata definita la piccola Normandia d’Italia

mononoke04 IG – Punta Penna

Lo spettacolo più incredibile della Riserva Naturale di Punta Aderci è donato dalla spiaggia di Punta Penna: un anfiteatro naturale, libero e selvaggio, dove le dune si alternano a specie vegetali per poi lasciare spazio a una sabbia fine e dorata bagnata dal mare e una sporgenza rocciosa a picco sul mare ne definisce l’intero paesaggio.

Il promontorio che si allunga nell’acque azzurre dell’Adriatico riporta infatti subito alla mente gli scenari naturali delle coste settentrionali della Francia che affacciano sul Canale della Manica, da qui il nome di piccola Normandia d’Italia.

 

Fonte: Si Viaggia

Continua la lettura con: La PICCOLA PETRA è in TOSCANA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le “MALDIVE delle ALPI”: un MARE TROPICALE a 3000 metri d’altezza (a tre ore da Milano)

0
Credits ve.capelli IG - Bei Laghetti

Un panorama tropicale in vetta alle montagne? A poco più di tre ore da Milano è possibile assistere a uno spettacolo naturale che rievoca le mete più esotiche del mondo. Scopriamo dove si trova questo paradiso d’alta quota.

Le “MALDIVE delle ALPI”: un MARE TROPICALE a 3000 metri d’altezza (a tre ore da Milano)

# Le “Maldive” a 3.000 metri d’altezza

Credits cigiiii IG – Cartello Bei Laghetti

In provincia di Sondrio, nel comune di Bormio, si può fare il bagno in un mare tropicalea 3.000 metri d’altezza. Per essere precisi ci troviamo a una quota di circa 2.715 metri e non si tratta ovviamente di un mare bensì di acqua di lago: i Bei Laghetti sono tre laghi alpini nascosti fra le balze rocciose delle montagne con colori sbalorditivi che rievocano panorami simili a quelli delle Maldive.

Leggi anche: A 1 ORA da Milano c’è il LAGO dei TRAMONTI

# L’estate è la stagione perfetta

L’estate è la stagione perfetta per vedere brillare l’acqua di un colore azzurro brillante. Il sole che splende più in alto e il cielo terso sono la giusta combinazione per assistere a uno spettacolo naturale davvero unico.

# Come arrivare in questo paradiso d’alta quota

Credits _saragallagalli_ IG – Indicazione per Bei Laghetti

Partendo da Milano servono poco più di 3 ore di auto per arrivare in questo paradiso d’alta quota. Arrivati a Bormio si può scegliere di parcheggiare allo Chalet Rododendri e prendere il sentiero 542 che da Bormio 2000 arriva fino ai Bei Laghetti, un tragitto lungo e faticoso, o in alternativa prendere la funivia che arriva a Bormio 3000 e fare circa un’ora di cammino o in sella a una mountain bike lungo il sentiero 541 per scendere fino ai Bei Laghetti. 

Milano-Bei Laghetti

Continua la lettura con: Anche l’ITALIA ha due BARRIERE CORALLINE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 


TLAPSE | Your Project in Motion