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Dicembre è Milano: gli appuntamenti da non perdere nel primo week end del mese #ToDOMilano (2 – 4)

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Lucine di Leggiuno - Credits: vaquelpaese.com

E’ scoccato dicembre. Nel primo week end il mese più iconico di Milano parte a razzo. 

Dicembre è Milano: gli appuntamenti da non perdere nel primo week end del mese #ToDOMilano (2 – 4)

#Indice

# Venerdì 2/12: poker di star del jazz al Blue Note 

Arlecchino – Credits: piccoloteatro.org
  • Non lo dire a nessuno: presentazione del nuovo libro di Gabriella Carmagnola, con brani letti da Angela Finocchiaro. Alle ore 18.00 presso la sala Cafè Rouge del Franco Parenti, in via Pierlombardo 14.
  • Meno per Meno: è il titolo del nuovo lavoro di Niccolò Fabi, che l’autore sta presentando in un minitour di 11 città. Milano ospita l’anteprima alla Santeria di viale Toscana 31 alle ore 19.00. Ingresso libero e possibilità di dialogare con il cantautore romano.
  • 4-Stones: si spazia dalla World Music al Soul, con 4 grandi interpreti del jazz italiano. Gabriele Comeglio al sax, Luciano Zadro alla chitarra, Tonino De Sensi al basso e Alex Battini De Barreiro alla batteria, sono sul palco del Blue Note di via Borsieri, alle 20.30.
  • Alecchino Servitore di due Padroni: lo spettacolo più amato del Piccolo Teatro torna nella sua cornice primaria. Al Teatro Grassi di via Rovello, con Enrico Bonavera e la regia di Ferruccio Soleri e Stefano De Luca. Sipario alle 20.30 in replica fino al 22 dicembre.
  • Pusha T: inizia a ritmo di rap il weekend del Fabrique. Il rapper americano torna con It’s almost dry Tour, dalle 21.00, sempre in via Fantoli 9.
  • The Rock Show Vol. 1: poker rock al Legend Club di viale Enrico Fermi 98. Dalle 21.00 parte un’entusiasmante staffetta, che vedrà sul palco Under the Snow, Painkillers, Iguana e Dodos.

# Sabato 3/12: si accende il Natale con l’Artigiano in Fiera 

Artigiano in Fiera – Credits: artigianoinfiera.it
  • Artigiano in Fiera 2022: torna per la 27ma edizione, che dominerà Milano fino all’11 dicembre compreso, la fiera dell’artigianato più famosa di dicembre. Artigiani, enogastronomia, tempo libero, sono solo alcune delle idee che si potranno esplorare alla Fiera di Rho, tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.30.
  • Mercatino di Natale al carcere di Bollate: come ogni anno, torna uno dei mercatini più ambiziosi della città. Due possibili ingressi, alle 14.30 e alle 17.00. Info e prenotazioni QUI.
  • A caccia di forme e colori: percorso per bambini di 5 e 6 anni, nei corridoi della mostra dedicata a Brice Nauman. Il laboratorio inizia alle ore 15.30 presso Pirelli Hangar Bicocca in via Chiese 2.
  • Dal Busto alla Salopette: moda del novecento a Palazzo Morando in via S. Andrea 6. In pieno Quadrilatero, visita al settecentesco palazzo e alla mostra, a partire dalle ore 16.00. Info e prenotazioni QUI.
  • 40 Seasons of Humanity: apre la personale di Mauro De Bettio, presso lo spazio Warehouse di via Settala 41. Le opere in mostra riportano il fascino e i segreti delle popolazioni ritratte negli angoli remoti del pianeta. Orario: 15.00 – 19.00, in mostra fino al 17 dicembre.
  • Raffaello, la Predella della Pala Oddi: visita narrata al Museo Diocesano in piazza S. Eusotrgio 2, alle ore 15.30. Sarà possibile scoprire i segreti dell’opera rinascimentale, arrivata in mostra dai Musei Vaticani.
  • La Bella Addormentata: la fiaba è in scena al Teatro Manzoni dalle 15.30. Orario e spettacolo sono pensati per agevolare i bambini e portarli in teatro.
  • Sveva Casati Modignani presenta “Mercante di sogni”: la saga di un uomo che ha avuto il coraggio di vivere un’esistenza travolgente, raccontata dall’autrice. Alle 16.00 presso la Biblioteca della Cascina Grande di Rozzano, in via Togliatti 105.
  • Solitarium: spettacolo di mimo, per i bambini dai 4 anni in su, al Teatro Franco Parenti di via Pierlombardo. Ambientato nella timidezza adolescenziale dell’epoca social, apre il sipario alle ore 16.00.
  • Le Lucine di Natale: si accendono dalle 17.30 alle 23.00, a Leggiuno (VA), le famose lucine di Natale. La manifestazione rimane fino a domenica 8 gennaio.
  • Bonobo: la musica di Simon Green arriva al Fabrique di via Fantoli alle ore 21.00. Repertorio ed estratti da Fragments per uno dei migliori esponenti della dance mondiale.
  • Yuppi Band: tribute band e concerto con il repertorio di Adriano Celentano, al Bonaventura Music Club di Buccinasco, in via Modena 15. Inizio spettacolo alle ore 21.30.
  • Datura: in concerto per la rassegna Pezzi da ’90, i beniamini di fine millennio scorso. Al Circolo Magnolia di Segrate, Circonvallazione Idroscalo 41, alle 22.00.
  • Angelo Branduardi: torna a “giocare in casa” l’artista, polistrumentista e cantautore di Cuggiono. Repertorio e brani dal nuovo lavoro Il Cammino dell’Anima al Teatro Lirico – Giorgio Gaber, alle ore 21.00.
  • Hot Crystal Rhythmakers: direttamente da Madrid, la Holy Swing Night allo Spirit de Milan di via Bovisasca 59, con inizio alle ore 22.30.
  • Mattew Lee: serata crooner e virtuosismo al pianoforte al Blue Note di via Borsieri. Doppio spettacolo alle 20.30 (già sold out) e alle 23.00 per questo carismatico artista.

# Domenica 4/12: musei gratis, mercatini di Natale e anteprima alla Scala per gli under 30 

Vetrate del Duomo – Credits: milanoperbambini.it
  • Domeniche al Museo: torna la prima domenica del mese, con il suo atteso ingresso gratis ai musei. Per gli appassionati del genere, info su Milano e Lombardia QUI.
  • Mercatino di Natale di Cascina Cuccagna: evento speciale, solo domenica dalle 10.30 alle 19:30 nel market corner di Cascina Cuccagna. La proposta di Porta Romana è di LeCarrousel.
  • Le torri secondo noi: laboratorio artistico, per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni preso l’Hangar Bicocca di via Chiese 2. Inizio alle ore 11.00 per scoprire chi abitava I Sette Palazzi Celestie o cosa simboleggiano gli oggetti lasciati sulle torri.
  • La magia del Natale nelle vetrate del Duomo: primo di 4 appuntamenti domenicali in Cattedrale. Alle ore 14.30 inizia una visita per famiglie e bambini, che porta alla scoperta della magia del Natale, rappresentato sulle vetrate di S. Maria Nascente. Info QUI.
  • In volo con Leo: scoprire come e perché, la natura ha ispirato il genio di Leonardo Da Vinci. Presso il Leonardo 3 Museum di piazza della Scala, alle ore 16.00.
  • Ernesto Fantozzi, fotografie 1958-2018: percorso espositivo delle opere di Fantozzi, recentemente donate al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello. In mostra fino al 29 gennaio, con orari 16.00-19.00 (nei festivi e weekend dalle 10.00 alle 19.00).
  • Anteprima Scaligera: anteprima dell’opera di apertura della stagione. I tre atti del Boris Gudonov sono in anteprima assoluta alle ore 18.00. Riservato agli under 30, per la prima della rassegna LaScala UNDER30.
  • VillaBanks: milanese di nascita, il giovane Vieri porta la sua urban music all’Alcatraz di via Valtellina, a partire dalle 20.30.
  • Extraliscio: folle band composta da Mirco Mariani al piano e voce, Paolo Rubboli alla batteria, Christian Ravaglioli alla chitarra e Enrico Milli alla tromba e ai synth, che porta Romantic Robot al Blue Note di via Borsieri, con inizio alle 20.30.
  • Uri Caine e Franco Ambrosetti Swiss Quintet: per la rassegna Jazz del Lirico, al Teatro Gaber di via Larga si esibisce questo esclusivo quintetto, accompagnato dalla C-Jazz Orchestra, diretta dal M° Enrico Intra. Sipario alle 20.45

# Per tutto il weekend: due giorni di mercatini nordici e di Natale

Milano Whisky Festival – Credits: Peggychoucair, Pixabay
  • Sguardi dalla Torre – Botticelli: secondo, imperdibile, appuntamento con la visita alla Torre Liebskind di City Life. Si va alla scoperta del “Curvo” e si conclude in cima, con l’esposizione del Ritratto di Giuliano de Medici di Botticelli. Possibilità sabato e domenica.
  • Piccolo Mercatino Nordico: atteso il ritorno del mercatino finlandese, per le prime idee regalo e curiosità. Presso il Circolo Arci di via Bellezza 16, apre sabato e domenica dalle ore 10.00.
  • Mercato della Solidarietà: torna per la XXII edizione il mercatino di Natale della Exodus e Don Mazzi. Location è la Fabbrica del Vapore di via Procaccini, con orari dalle 11.30 alle 19.00.
  • Milano Whisky Festival: evento di riferimento per operatori di settore ed amanti del whisky. Oltre 4000 etichette presenti, kit degustazione e novità da tutto il mondo. Si tiene presso il Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61, con apertura pomeridiana dalle 14.00 sabato e domenica. Resta anche lunedì 5/12 dalle 11.00 alle 19.00.
  • Natale all’Abbazia di Chiaravalle: debutto anche per i mercatini di Natale a Chiaravalle. Artigianato, prodotti tipici locali e magia del Natale in via S. Arialdo, a partire dalle ore 15.00 di sabato e domenica.
  • El Nost Milan: da un’idea di Serena Sinigaglia, il Teatro Carcano ripropone da venerdì a domenica uno spettacolo interpretato direttamente dai milanesi. Voce narrante di Lella Costa, spettacoli alle 20.30 (ven. e sab) ore 16.30 la domenica.
  • Adagio: al Triennale Milano Teatro lo spettacolo di danza, con la coreografia di Saburo Teshigawara e con Rihoko Sato. In viale Alemagna con spettacoli sabato alle 19.30 e domenica alle 16.00.
  • Milano tra Inferno e Paradiso: Com’è oggi Milano? Che caratteristiche ha e come si muove? Un po’ di nostalgia al Teatro Gerolamo di piazza Beccaria 8, con lo spettacolo di Luca Colaprico, che vede anche Raffaele Kohler in scena. Sabato alle ore 20.30 e domenica alle 16.00.
  • Lo Schiaccianoci: il primo weekend natalizio apre con la favola di Natale per eccellenza. Il balletto, tra fiaba e musica, è in scena sabato e domenica al Teatro Arcimboldi, in via dell’Innovazione 2. Inizio alle ore 21.00.

Appuntamento a Lunedì prossimo, per gli eventi della settimana di S. Ambrogio

Continua la lettura con: Il TRENO del NATALE

LAURA LIONTI

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L’angolo di MAROCCO a MILANO

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Credit: @menualerealestate

Il colore blu acceso ricorda le strade di Chefchaouen, le tende colorate che affollano i mercati in Marocco, l’arredamento minimale arricchito da numerosi cuscini su cui normalmente ci si siede per cenare in Africa, i piccolo gradini blu che dividono le stanze di ogni casa della Perla Blu.

Menuale Real Estate ha creato un angolo di Marocco a Milano.

L’angolo di MAROCCO a MILANO

# Chez Chaouen: il nuovo progetto del quartiere Fondazione Prada

Credit: @menualerealestate

Il quartiere Fondazione Prada, conosciuto anche come Scalo Romana, è tra i quartieri emergenti più belli di Milano, punto di riferimento del design all’avanguardia e delle idee innovative.

A dare ancora più risalto alla spinta di questo quartiere milanese troviamo Chez Chaouen, un progetto della Menuale Real Estate, società che si occupa di rinnovamento creativo di spazi immobiliari, ispirato a Chefchaouen, la perla blu del Marocco.

Il progetto prevede due appartamenti, disegnati dall’industrial e interior designer Shila Governale e situati proprio nel quartiere Fondazione Prada.

E così si crea un piccolo angolo di Marocco, a Milano.

# I due appartamenti blu

Credit: @menualerealestate

I due appartamenti si sviluppano su 50 e 70 mq.

Una volta entrati il legame con Chefchaouen è evidente: il colore blu acceso che ricorda le strade della città marocchina, le tende colorate che affollano i mercati in Marocco, l’arredamento minimale arricchito da numerosi cuscini su cui normalmente ci si siede per cenare in Africa, i piccolo gradini blu che dividono le stanze di ogni casa della Perla Blu.

Ogni cosa ricorda Chefchaouen.

Gli appartamenti sono divisi nella zona giorno, organizzata in un open space con cucina e angolo conversazione, e nella zona notte, con camera matrimoniale dotata di letto rotondo e cameretta con letti a castello e zona studio.

# Il legame con il Marocco

Credit: @leminutiae

L’estetica non è però l’unico filo conduttore tra Milano e Chefchaouen, ad unirle c’è un forte legame culturale che pochi conoscono.

Gli appartamenti, infatti, si trovano a Brenta, in una delle zone periferiche di Milano che accolsero le prime ondate migratorie dal nord Africa.

Oggi denominato Fondazione Prada, il quartiere é in pieno sviluppo, grazie ad opere di riqualificazione dei vecchi edifici industriali ma c’è una cosa che è rimasta uguale: il tessuto sociale costituito in gran parte da immigrati nordafricani e tramandato dalla seconda generazione.

Un piccolo angolo di Marocco a Milano c’era già e con questo progetto lo si vuole valorizzare ancora di più.

Fonti: lagattasultettomilano.com

Continua la lettura con: L’EDIFICIO d’ORO di Milano

ARIANNA BOTTINI 

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🔴 SVIZZERA: stop alle AUTO ELETTRICHE?

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Credits urswidmer61-pixabay - Tesla in ricarica

Dopo essere stata in prima fila tra i Paesi che più hanno agevolato l’adozione di veicoli elettrici, la Svizzera si prepara a un clamoroso dietrofront vietandone la circolazione. Vediamo perché.

SVIZZERA: stop alle AUTO ELETTRICHE?

# A ottobre il dietrofront sugli incentivi per l’acquisto di auto elettriche

Credits Joenomias-pixabay – Auto in ricarica

La Svizzera è sempre stata in prima fila tra i Paesi promotori di una mobilità green spingendo verso l’utilizzo delle auto elettriche, così come l’Europa si prepara a dire addio definitivamente ai motori endotermici dal 2035, ma nell’ultimo periodo sta prendendo alcune decisioni significative che vanno proprio contro chi ha scelto di acquistare veicoli a emissioni zero. 

Il primo provvedimento è stato preso dal Gran Consiglio alla fine del mese di Ottobre di quest’anno approvando il cambiamento di paradigma proposto dalla sua commissione ambiente, territorio ed energia riguardo lo stanziamento del credito di 11 milioni di franchi chiesto dal Consiglio di Stato. I fondi non serviranno più per l’acquisto di auto elettriche ma in parte saranno destinati all’installazione delle colonnine di ricarica a domicilio o presso datori di lavoro e in parte alla sostituzione di veicoli inquinanti con quelli di ultima generazione a benzina o diesel. 

# Dal 12 dicembre il divieto di circolazione?

Credits 995645-PIXABAY – Traffico

La crisi energetica che sta colpendo il mondo ormai da diversi mesi rischia di infliggere un altro duro colpo ai cittadini svizzeri, in particolare quelli del Canton Ticino, proprietari di veicoli elettrici. Nelle prossime settimane potrebbero essere costretti a girare a piedi. Per far fronte alla possibile scarsità di riserve di energia, tra i provvedimenti posti in consultazione ai Cantoni dal governo del ticinese Ignazio Cassis, la cui eventuale ratifica avverrà il prossimo 12 dicembre, c’è quello del divieto di circolazione appunto delle auto elettriche con deroghe di utilizzo solo per la spesa, il lavoro e visite mediche. Una piccola rivincita per le tanto condannate auto a diesel e benzina. E, soprattutto, un caso di intervento che, in nome dell’ecologia, colpisce i più ricchi, invece che i più poveri, come accade di solito dalle nostre parti…

Continua la lettura con: L’AUTOSTRADA del FUTURO: dal test sul tratto milanese dell’A4 via libera alla prima interconnessione bidirezionale

FABIO MARCOMIN

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Il PERCORSO delle AUTOSTRADE: le molte “DEVIAZIONI” per ragioni POLITICHE e CLIENTELARI

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Autotrade italiane

Le opere infrastrutturali non sempre rispondono alle reali esigenze di un territorio. Questo può accadere quando prevalgono scelte politiche o favoritismi verso funzionari locali. Vediamo quali sono le tratte “incriminate”.

Il PERCORSO delle AUTOSTRADE: le molte “DEVIAZIONI” per ragioni POLITICHE e CLIENTELARI

# La curva “Fanfani” sulla A1

Curva Fanfani

Una delle “deviazioni” più evidente è quella sull’autostrada A1, la prima ad essere stata costruita in Italia, nota come “curva Fanfani”. Al momento della progettazione si doveva dove far passare il tratto Roma-Firenze, se per il vecchio tragitto della Cassia da Siena o da Perugia. La scelta ricadde su Arezzo in quanto Amintore Fanfani, all’epoca tra i più influenti esponenti della DC e della politica italiana, era nato e vissuto in due comuni in provincia di Arezzo, Pieve Santo Stefano e Sansepolcro.

# La cosiddetta Pi-Ru-Bi, da Trento a Rovigo

A31

L’autostrada in questione oggi realizzata solo in parte e che avrebbe dovuto collegare Trento, Vicenza e Rovigo, era conosciuta con l’acronimo confidenziale di Pi-Ru-Bi in rimando ad alcuni esponenti di peso della DC ritenuti i principali promotori dell’autostrada: Flaminio Piccoli, Mariano Rumor e Franco Bisaglia, originari rispettivamente di Trento, Vicenza e Rovigo.

# L’A26 e la Salerno-Reggio Calabria

Autotrade italiane

Nella realizzazione dell’A26 ha influito il ruolo del socialdemocratico Franco Nicolazzi, nativo di a Gattico in provincia di Novara, così come nella realizzazione della Salerno Reggio Calabria ha avuto un peso il socialista Giacomo Mancini originario di Cosenza.

# I due tronchi autostradali da Roma all’Abruzzo

Di Sayatek – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=93547634 – Autostrada A24

L’autostrada per collegare Roma e l’Abruzzo avrebbe potuto avere un unico tronco di connessione vista la ridotta estensione della regione. Tuttavia si scelse di realizzare un biforcazione facendo procedere l’A24 in direzione di Teramo passando per L’Aquila e la A25 in direzione di Chieti.

Questa decisione è da imputare all’accordo raggiunto tra Remo Gaspari, esponente Dc e ministro deputato a vagliare l’opera, nato in provincia di Chieti, e l’altro uomo forte del partito, Natale, di origini aquilane.

Leggi anche: La STRADA dei DUE MARI: il work in progress

Fonte: Stefano Mentana Twitter

Continua la lettura con: L’AUTOSTRADA più GRANDE del mondo: 26 CORSIE

FABIO MARCOMIN

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Villa Emo Selvatico: il VENETO BAROCCO che pochi conoscono

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Nel mezzo dei Colli Euganei, a pochi chilometri da Padova, sorge una elegante residenza barocca del 1600, Villa Emo Selvatico. A tre ore da Milano.

Villa Emo Selvatico: il VENETO BAROCCO che pochi conoscono

# Dov’è Villa Emo Selvatico: i Colli Euganei

A pochi chilometri dal centro di Padova sorgono i Colli Euganei. Si tratta di un comprensorio costituito da circa un centinaio di rilievi che non superano mai i 600 metri di altezza. Dal 1989, grazie alla straordinaria biodiversità botanica e faunistica di cui godono, si è deciso di dar vita proprio in questo territorio al primo Parco Regionale del Veneto. Il Parco si occupa della valorizzazione turistica delle risorse naturali e ovviamente ricopre anche un ruolo di tutela ambientale.

Credits: @Euganeamente(IG)

 

 

 

 

Il comprensorio è raggiungibile in pochi minuti dal centro di Padova. Una volta raggiunto, dà la possibilità di sfruttare una fitta rete di sentieri ed itinerari escursionistici: a piedi, in bicicletta o a cavallo è possibile immergersi nella natura ed esplorare i suoi angoli più suggestivi.

# Villa Emo Selvatico

Villa Emo Selvatico è una elegante residenza barocca che sorge sopra il Colle di Sant’Elena, conosciuto anche come “monte della stupa”, in un magnifico anfiteatro disegnato dai Colli Euganei e dal Canale della Battaglia.

Credits: @collieuganei.it

La villa è immersa in un parco di oltre 110.000 mq. Nel parco si trovano fiori, piante secolari e ben cinque laghetti termali da percorrere con piccole barche a remi.  Il nome della villa, la cui costruzione cominciò nel 1590, è da attribuire al marchese Bartolomeo Selvatico e alla famiglia Emo, una delle successive proprietarie della residenza. Oltre alla villa, che sorge sulla sommità del di Sant’Elena, è presente anche una cappella dedicata a Sant’Elena.

# Le acque termali conosciute da sempre

Le proprietà curative delle acque termali della zona erano note già ai tempi dei Romani. Il toponimo “colle della Stufa” (o stupa) proviene dalla presenza al suo interno di una grotta sudorifera. Alcune fonti storiche riportano la loro frequentazione sin dall’alto Medioevo: una sorta di archetipo dei moderni stabilimenti termali. In passato era meta molto conosciuta sia dai locali che dai viaggiatori.

Il Savonarola (1440) ne ha ricordato le proprietà, ritenendo le acque “potentemente riscaldanti e corroboranti”. Qualche nome famoso di tempi passati ha annotato qui la sua presenza:  il poeta Francesco Petrarca, lo scrittore francese Stendhal, il poeta tedesco Hainrich Heine. 

# Da inizio 2023 riapre al pubblico

Nell’ultimo mezzo secolo la si è potuta ammirare solo da lontano. Dopo decenni di accurati restauri, da inizio 2023 sarà aperta ufficialmente per la prima volta al grande pubblico.

Info: www.villaselvaticoterme.it

Continua la lettura con:  Le località del giorno (per una gita da Milano)

LUCIO BARDELLE

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La BEAUTIFUL GALLERY: vivere una FAVOLA a Milano

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Credits beautifulgalleryitalia IG - Spaghetti

Un’esperienza artistica interattiva unica in Italia in 15 tappe dove il visitatore è il vero protagonista delle opere. Dove si trova e come si sviluppa il percorso.

La BEAUTIFUL GALLERY: vivere una FAVOLA a Milano

# Nella “Beautiful Gallery” inaugura la mostra Lighthouse

Credits beautifulgalleryitalia IG – Spaghetti

A Milano ha inaugurato il progetto “Lighthouse”, all’interno della Beautiful Gallery, la casa di un nuovo modo di vivere l’arte, in maniera totalmente immersiva, facendo diventare il visitatore il vero protagonista delle opere. Il faro è inteso come simbolo della speranza mentre il fil rouge della mostra è la resilienza. Il faro per i naviganti rappresentava la fine del viaggio per mare, spesso burrascoso e pieno di pericoli, e questa mostra è dedicata proprio a tutti quelli che guardano sempre avanti nonostante tutti i problemi.

Leggi anche: Il successo del “MUSEO dei SOGNATORI”, 15 installazioni per volare nella fantasia nel cuore di Milano

# Un’esperienza artistica interattiva unica in Italia in 15 tappe

La mappa di Beautiful gallery

Beautiful Gallery è un’esperienza artistica interattiva, unica nel suo genere in Italia, dove la fotografia è centrale come occasione per immortalarsi in un mondo decisamente fuori dagli schemi, evocativo e sognante. Questa nuova mostra, dopo le precedenti “Admission to be yourself” e “Don’t call me baby”, trasporta il visitatore in un percorso lungo 15 tappe dove giocare, saltare, tuffarsi, fare foto o fare un video per Tik Tok.

# Dal Tunnel al Faro sotto un arcobaleno di colori e di emozioni interattive.

Si parte dal tunnel, per passare attraverso il cybertrack, il laser party e concludere la visita al Faro: “la luce in fondo al tunnel”. Le istruzioni per godere al massimo dell’esperienza sono semplici: basta togliersi le scarpe e farsi trasportare sotto un arcobaleno di colori e di emozioni interattive. La mostra è in via Bergognone 26 e per accedere è necessaria la prenotazione. Il prezzo del biglietto intero è di 17 euro, se si sceglie un biglietto open, senza una data prenotata, è invece di 22 euro.

 

Continua la lettura con: Il video del giorno: la MOSTRA più INSTAGRAMMABILE di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Le “STAZIONI dell’IMMAGINARIO”: nella METRO C di Roma l’ARTE INTERATTIVA. Un’idea per la metro di Milano?

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La metropolitana C di Roma si trasformerà in un’esperienza immersiva pensata per coinvolgere i passanti e condurli in nuove stazioni dell’immaginario. Scopriamo come funziona e quali opere si potranno vedere.

Le “STAZIONI dell’IMMAGINARIO”: nella METRO C di Roma l’ARTE INTERATTIVA. Un’idea per la metro di Milano?

# Al via la terza edizione di “1Metro sotto la metro”, l’arte interattiva nella Metro C di Roma

Credits ilkoreano IG – Metro C Roma

Ritorna con la sua terza edizione la mostra diffusa di arte interattiva “1Metro sotto la metro” curata da Arianna Forte e organizzata da Fusolab 2.0 in collaborazione con ATAC e Flyer. Lo spazio sotterraneo della metro dal 1° al 4 dicembre si trasformerà un’esperienza immersiva pensata per coinvolgere i passanti e condurli in nuove stazioni dell’immaginario. Potranno fermarsi a esperire il non-luogo per eccellenza, attraversato distrattamente tutti i giorni da quasi 30.000 persone senza mai essere veramente vissuto.

# Sette opere interattive e di new media art nelle stazioni di Pigneto, Teano, Gardenie

Credits insidearte.eu – Opera stazione Teano

Sette opere interattive e di new media art saranno ospitate all’interno delle stazioni di Pigneto, Teano, Gardenie.

Credits alessandro206 IG – Stazione Pigneto

A Pigneto sono previste:

  • “Portrait of a Generative Memory”, della media artist Indiara Di Benedetto, che intreccia nuove tecnologie con materiali organici e riflessioni sull’archeologia;
  • Exposure è un’installazione in realtà virtuale dell’emergente Martina Carbone che indaga la relazione tra media tecnologici e aspetti sensoriali dell’esperienza immergendo il pubblico in un futuro distopico dove l’essere umano ormai estinto si trova rinchiuso sotto teca in un museo gestito da creature post-umane;
Credits atacroma IG – Stazione Teano

A Teano:

  • Ossa, l’installazione interattiva dell’artista italiano trapiantato a Helsinki Roberto Fusco, riflette sulle somiglianze tra specie umana e animale tramite l’atto dell’incarnazione, permettendo allo spettatore di osservare il proprio corpo trasformato in quello di un altro essere;
  • Lumina Fiction #2, dell’artista iraniana con base a Parigi Golnaz Behrouznia, è un’enorme installazione immersiva che riproduce un ecosistema virtuale di microrganismi luminosi in interazione tra di loro e con i visitatori;
  • The Shielding, dell’artista e fotografo palermitano Salvatore Vitale, è un’indagine audiovisiva circa la pervasività delle tecnologie sul pensiero critico. Un’intelligenza artificiale compone una narrazione video che si modifica in tempo reale in base agli input che recepisce dal pubblico;
  • Distantia, del musicista e digital artist romano Franz Rosati, è un progetto audiovisivo multimediale che, attraverso l’assemblaggio di immagini ottenute da satellite, riflette su come la distanza possa mediare la nostra capacità di osservazione.
Credits vanagloria_pl IG – Stazione Gardenie

A Gardenie ci sarà Exolove Encounter, degli artisti, programmatori e ricercatori francesi Antoine Schmitt e Hortense Gauthier, un’installazione animata da una creatura artificiale composta da pixel e suoni in grado di provare piacere a contatto con lo spettatore. Riproduce un vero e proprio “ormone artificiale” e propone un approccio sensoriale alternativo a quello cognitivo dell’intelligenza artificiale.

Potrebbe essere un’idea per rendere la rete metropolitana di Milano un luogo in cui sperimentare e indagare sul mondo, sulla condizione dell’essere umano e sulle sue connessioni con le tecnologie. Arricchendo l’esperienza del viaggio. 

Fonte: Insideart.eu

Continua la lettura con: Con queste OPERE d’ARTE la M4 sarebbe uno SPETTACOLO: la proposta di UrbanFile

FABIO MARCOMIN

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Lavorare a Milano senza essere a Milano: i luoghi più attrattivi per i NOMADI DIGITALI

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Ph. Peggy_Marco

Con il continuo sviluppo tecnologico si è verificato un aumento del numero di professioni che possono essere svolte da remoto. Per molti lavori basta solo avere un portatile e una buona connessione a Internet per vivere e lavorare in luoghi paradisiaci. Ecco in che cosa consiste il fenomeno dei ”nomadi digitali” e quali sono le mete da sogno non lontane da Milano. 

Lavorare a Milano senza essere a Milano: i luoghi più attrattivi per i NOMADI DIGITALI

zipcar.com

Con la pandemia è emersa con sempre più forza la volontà, da parte di molti lavoratori e lavoratrici, di trovare più tempo per se stessi e di evitare una ”vita in ufficio” nelle città, viste come sempre più frenetiche e stressanti. Queste nuove necessità hanno provocato la nascita di una nuova categoria di lavoratori: i nomadi digitali.

# 2 italiani su 3 sono interessati a diventare nomadi digitali

Credits: dagospia.com

Il nomade digitale è un professionista che ha deciso di abbandonare la propria città per lavorare da remoto e per trasferirsi in luogo più piacevole e stimolante in cui vivere. Si tratta spesso di lavoratori giovani, altamente qualificati (e spesso ben pagati) che utilizzano strumenti tecnologici che permettono di lavorare autonomamente e a distanza.

Prima della pandemia non era per niente semplice spostarsi in località immerse nella natura per lavorare da remoto. Il periodo segnato dai lockdown ha però comportato un ampliamento dei servizi digitali di banda larga, insieme a organizzarsi con lo smart working, creando quindi situazioni lavorative al di fuori del classico lavoro in ufficio a cui siamo abituati.

Secondo un’analisi condotta da Volagratis.com, il nomadismo digitale è stato già scelto dall’8,4% degli italiani (contro il 5,7% dei francesi e il 7,8% dei tedeschi), il 21,3% si sta informando a riguardo e nel complesso il 64,4% si definisce interessato.

# Una grande opportunità per le regioni italiane: Langhe, Alto Adige e Friuli premono sull’acceleratore

Credits: pettinaviaggi.it – Langhe e Roero

Proprio per questo motivo in Italia stanno nascendo sempre più realtà specializzate per attrarre questo nuovo tipo di lavoratori. Per esempio, nelle Langhe sono state recentemente costruite strutture di coworking ad hoc, per le aziende che si trovano fuori dal territorio, in grado di unire le funzionalità di un «workplace» avanzato con paesaggi rilassanti e a contatto con la natura.

Il Trentino – Alto Adige sta puntando molto sul lavoro da remoto a contatto con la natura con l’iniziativa Scrivania con vista che coinvolge hotel, agriturismi e B&B della regione con l’obiettivo di mettere a disposizione degli ospiti un’ampia proposta di esperienze per il tempo libero. Vengono offerti picnic in vigna, degustazioni, escursioni nei boschi e molto altro.

Il Friuli Venezia Giulia è nella lista delle 20 mete più “digital nomad friendly” del mondo stilata da AirBnb. Stanno infatti nascendo sempre più strutture per offrire vantaggi a chi sceglie lo smart working.

Il fenomeno dei nomadi digitali inevitabilmente può riguardare solo i pochi lavoratori che si possono permettere questo tipo di spese, però, se questa tendenza si affermerà, potremmo essere davanti a una grande opportunità per molte regioni italiane: sia per valorizzare il proprio patrimonio naturale e culturale, sia per investire sullo sviluppo tecnologico di realtà fino a poco tempo fa ”isolate” dal resto del paese.

Continua la lettura con: Ho lasciato il posto fisso per lavorare viaggiando nel mondo

JACOPO CESARETTI

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L’ “ANNUS HORRIBILIS” di LONDRA. Anche MILANO in pericolo?

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Credits Andrea Cherchi - Uomo a Milano

Londra è in crisi. Secondo i dati aggiornati a fine 2021, la capitale inglese avrebbe perso quasi 700mila abitanti per l’effetto combinato di pandemia e Brexit. Non solo. Quasi il 50% dei dipendenti sta ancora lavorando in tutto o in parte in smart working. La crisi sembra soprattutto d’identità: il modello di concentrare milioni di persone in città sembra perdere le sue fondamenta così come il ruolo di città regia della globalizzazione. Milano sembra reggere anche se aumentano i segnali negativi. 

L’ “ANNUS HORRIBILIS” di LONDRA. Anche MILANO in pericolo?

# L’annus horribilis di Londra

Ph. luxstorm

Non si respira una bella aria a Londra. Tre governi diversi in pochi mesi, una sterlina traballante, un debito pubblico che si sta impennando. Ma soprattutto la sensazione che un’epoca d’oro sia finita. L’epoca del mondo globalizzato dominato dalla finanza che da Londra regnava regina. Una sensazione che sembra provata da diverse statistiche. Nel 2021 si contavano quasi 700mila residenti in meno in città. Molti trasferiti in campagna per la pandemia oppure in altre città europee per gli effetti post brexit. Alcuni sono rientrati, ma l’impressione è che si tratti di un trend che potrebbe essere irreversibile. Anche perché le multinazionali da fucina di posti di lavoro sembrano aver girato al contrario il tasto dell’occupazione, inondando il mondo di disoccupati. 

Il 2022 è stato definito l’annus horribilis di Londra. Oltre alla scomparsa della sovrana dopo 70 anni di regno, Londra ha vissuto un anno complicato tra iniziativa politiche azzardate e l’avvicendarsi di tre premier – Boris Johnson, Liz Truss e Rishi Sunak. Ma ciò che preoccupa di più sono le prospettive economiche, a causa di una situazione che si sta rivelando ben peggiore che nel resto d’Europa. Il PIL del secondo trimestre è in contrazione e l’aspettativa per il 2023 è di un ulteriore calo tra lo 0,4% e l’1,4% (secondo l’Office for Budget Responsibility), che rischia di rivelarsi la peggiore performance tra i G20. Secondo la Bank of England (BOE), Londra potrebbe andare incontro alla recessione più lunga dell’ultimo secolo. Recessione il cui preludio sembra essere il crollo della sterlina, l’impennata dell’inflazione (al 12%) e il boom del debito pubblico.

Ph. Vicjo

La tendenza tra le persone è quella di spostarsi altrove. Si stima che un dipendente su due sia ancora in smart working, almeno in parte, e le previsioni a tinte fosche dell’economia portano molti a immaginarsi in luoghi meno costoso e, soprattutto, più vivibili di una città che rischia di vivere una desertificazione da crisi congiunta nazionale e internazionale. Una desertificazione che è il grande spettro anche di altre grandi città del mondo occidentale. Milano compresa. 

# I tre segnali di pericolo per Milano 

fietzfotos – pixabay

Ma qual è la situazione di Milano? Sta rischiando lo stesso pericolo di Londra?

La pandemia è calata come una mazzata su una Milano che stava volando. A febbraio del 2020 aveva raggiunto l’ultimo picco di 1.406.057 residenti ufficiali. Da quel momento in poi ha iniziato a perdere residenti. Nel corso del 2020 ha perduto in media quasi tremila abitanti al mese: in un colpo solo nel primo anno della pandemia gli abitanti di Milano sono calati di 32mila, dopo una cavalcata ventennale. Dove vanno i milanesi? Per la prima volta da vent’anni ci sono più trasferimenti in uscita da Milano che trasferimenti in entrata in Milano. La destinazione di chi se ne va è simile al trend di Londra, anche se al momento più contenuto: ci si trasferisce in zone dove la vita risulta meno costosa e anche più sostenibile. 

Il secondo segnale di crisi è il calo delle nascite: nel primo trimestre del 2022 rispetto al primo trimestre del 2021 si sono avute 3.928 nascite contro le 4.136 di inizio 2021, segnando un calo del 5%. 

Il terzo segnale è la contrazione delle nuove famiglie. La città diventa sempre più capitale dei single, con una proporzione di coniugati nella popolazione che è la più bassa d’Italia. Quasi nessuno più si sposa e questo porta a immaginare un calo ancora maggiore del tasso demografico. 

In generale, la tendenza è la stessa che si registra a Londra. Milano sembra aver capito che non si tornerà più alla Milano di prima della pandemia e che serve ritrovare una nuova identità e un nuovo ruolo. Perché il rischio di restare rigida di fronte a una trasformazione è grosso, come insegnano le molte cattedrali del deserto di luoghi un tempo al centro del mondo. 

Continua la lettura con: L’ultimo rave a Milano

LA FENICE

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SHARING o MEZZI PUBBLICI?

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In città sono presenti diversi operatori di sharing mobility, con possibilità di noleggio di biciclette, monopattini, scooter e auto, ad affiancare il servizio di trasporto pubblico negli spostamenti quotidiani. Tu quale mezzo di trasporto preferisci per muoverti a Milano?

Sharing o mezzi pubblici?

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La risposta è volontaria e sarà mantenuta anonima. I risultati non hanno alcun valore statistico. 

Altri sondaggi:

Vivi in AFFITTO o sei PROPRIETARIO?

I PARCHI e i GIARDINI di Milano: sono curati bene?

BUENOS AIRES PEDONALE sì o no?

Più CICLABILI o più PARCHEGGI a Milano?

Le CICLABILI di Milano sono fatte BENE oppure NO?

Sondaggio: RIAPRIRE subito il NAVIGLIO di MELCHIORRE GIOIA oppure no?

Sondaggio: Vorresti una PRESENZA FISSA delle FORZE dell’ORDINE sui MEZZI PUBBLICI?

Sondaggio: Sei a FAVORE o CONTRO ad ALZARE il TETTO all’utilizzo del CONTANTE?

Sondaggio: Sei d’ACCORDO a una PACE FISCALE?

Sondaggio: MILANO sta diventando una CITTÀ solo per RICCHI?

Hai mai SUBITO una forma di AGGRESSIONE o un ATTO VANDALICO a Milano?

Sei D’ACCORDO con le NUOVE REGOLE per entrare in area B e in area C?

MILANO CITTA’ STATO

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Il DISSUASORE di velocità INTELLIGENTE: più vai veloce e più si solleva in alto. Presto sulle nostre strade?

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La sicurezza stradale in città, per ciclisti e pedoni, passa attraverso una buona qualità della strada e al rispetto dei limiti di velocità dei veicoli a motore. Tra i sistemi adottati per raggiungere questo obiettivo ci sono i dossi rigidi, posizionati in modo trasversale lungo la carreggiate, che inducono il guidatore a rallentare. Ma non producono solo effettivi positivi. Vediamo la soluzione innovativa in arrivo dal Messico che evita le ricadute negative dei dossi rigidi. 

Il DISSUASORE di velocità INTELLIGENTE: più vai veloce e più si solleva in alto. Presto sulle nostre strade?

# I pericolosi dossi rigidi in cemento, asfalto e gomma 

Credits anaterate-pixabay – Dosso rigido

La sicurezza stradale in città, per ciclisti e pedoni, passa soprattutto per una ridotta velocità dei veicoli a motore. Tra i sistemi adottati per raggiungere questo obiettivo ci sono anche i dossi rigidi orizzontali in cemento, asfalto e gomma, posizionati in modo trasversale lungo la carreggiate, che inducono il guidatore a rallentare. Solitamente sono posizionate nelle vie più centrali e dove il traffico pedonale è maggiore.

Spesso però questi dissuasori possono essere pericolosi per chi è alla guida. Già nel 2013 la direzione generale prevenzione del Ministero della Salute ne aveva condannato l’abuso perché anche chi li affronta a basse velocità è sottoposto a sollecitazioni eccessive e altre potenziali fonti di pericolo. A questo si aggiungono le frenate e accelerazioni continue che provocano maggiori consumi ed emissioni

# Come funziona il dissuasore intelligente 

Credits intelligiaxiavial.mx – Dissuasore intelligente

Una possibile soluzione a questi problemi arriva dall’azienda messicana Inteligencia Vial grazie al suo dissuasore intelligente. Questo sistema innovativo rileva i veicoli che circolano rispettando il limite di velocità consentito nella strada abbassando il dispositivo a livello del suolo, lasciandolo però sollevato per coloro che non rispettano tale limite. In questo modo viene garantita la sicurezza stradale per ciclisti e pedoni, il traffico rimane fluido, l’inquinamento si riduce e automobilisti e motociclisti possono viaggiare correndo meno pericoli.

Arriverà anche sulle strade italiane? Intanto guardiamo il video su come funziona: 

 

Continua la lettura con: L’AUTOSTRADA del FUTURO: dal test sul tratto milanese dell’A4 via libera alla prima interconnessione bidirezionale

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: l’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

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@giovanni.storti.ufficiale

Il video-denuncia di Giovanni Storti, comico milanese del trio Aldo Giovanni e Giacomo: via Bramante a Milano, un vero incubo per chi va su due ruote. 

Clicca sotto per il video:

@giovanni.storti.ufficiale

 

 
 
 
 
 
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ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Inaugurazione dell’M4

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milano

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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🔴 Il MAESTOSO è RINATO, con una NUOVA IDENTITÀ

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Credits aim.milano IG - Ex cinema maestoso

Era una delle sale cinematografiche più belle e comode di Milano con le sue storiche poltrone in velluto rosso. Eccolo nella sua nuova veste.

Il MAESTOSO è RINATO, con una NUOVA IDENTITÀ

# La rinascita dello storico cinema Maestoso sotto un’altra veste

Credits aim.milano IG – Ex cinema maestoso

Dopo anni di abbandono, degrado e presunte riqualificazioni mai partite, rinasce l’edificio che un tempo ospitava il Cinema Maestoso. Costruito nel 1912, prima sotto il nome di Cinema Roma, poi di Cinema Italia, aveva cessato ogni attività nel 2007. Era una delle sale cinematografiche più belle e comode di Milano con le storiche poltrone in velluto rosso definite unanimemente le più confortevoli della città.

Credits aim.milano IG – Virgin Active piazzale Lodi

Lunedì 28 novembre ha inaugurato come palestra del marchio Virgin Active, la 14esima in città, dopo una riqualificazione che ne ha preservato la memoria storica degli esterni anni ’30 con una facciata d’orata, il marmo all’ingresso come quello che un tempo adornavano l’entrata, le pareti laterali color verde oliva con ampie finestrature per rendere visibili le attività interne e un tetto rivestito di tegole di vetro che riflette la luce.

Leggi anche: Il leggendario MAESTOSO rinasce come Cinema Teatro Italia ma avrà tutta un’altra funzione

# Una palestra di 3.300 mq su 3 piani con piscina, terrazze e ristorante

Il complesso sportivo si estende su una superficie di 3.300 mq e si sviluppa su 3 piani. All’interno sono presenti spazi innovativi dedicati allo sport, incluse aule corsi, e al benessere con una zona relax con idromassaggio, sauna e bagno turco, una piscina da 25 metri, due terrazze, un bar e un ristorante

 

Continua la lettura con: La new entry a Milano: il CENTRAL PARK dell’Acquabella

FABIO MARCOMIN

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🔴 La new entry a Milano: il CENTRAL PARK dell’Acquabella

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Credits Urbanfile - Webuild Digital Magazine - Viale Argonne dell'alto campi per sport

Dopo una lunga attesa rinasce il polmone verde nell’est di Milano. Vediamo come è stato trasformato.

La new entry a Milano: il CENTRAL PARK dell’Acquabella

# La nuova vita del polmone verde tra Città Studi e Porta Vittoria 

Credits Urbanfile – Webuild Digital Magazine – Viale Argonne dell’Alto

Dopo una lunga attesa nasce il Central Park dell’Acquabella, che comprende corso Plebisciti, piazzale Susa e viale Argonne. L’apertura del primo tratto della nuova linea metropolitana M4 tra Dateo e Linate ha restituito ai milanesi il lungo e ampio parterre verde frutto della visione progettuale e urbanistica dei piani regolatori di Milano tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

Da Dateo a viale Argonne

Si tratta dell’unico grande polmone verde dell’area tra Città Studi, Acquabella e Porta Vittoria, dove si trova il Parco Formentano in largo Marinai d’Italia, sviluppato dagli ingegneri comunali Angelo Pavia e Giovanni Masera nel 1912, come ampliamento del Piano Berruto del 1889 che prevedeva terminasse tra viale Piceno e dei Mille.

# Un restyling completo: più verde, più spazio ai pedoni e nuove aree giochi per bambini e adulti

La riapertura del lungo percorso verde ha visto una totale riqualificazione che ha migliorato sensibilmente tutta l’area. La possibilità di parcheggiare abusivamente è stata di fatto eliminata, è aumento lo spazio dedicato ai pedoni, è state realizzata una pista ciclabile in entrambi i sensi di marcia, è cresciuto il verde e sono stati creati spazi da gioco per bambini e adulti: campi di calcio, basket, bocce, ping pong, pallavolo, aree fitness e aree giochi per i più piccoli. A questo si aggiungono zone di sosta e relax con panchine e le aree per lo sgambamento dei cani. Per i cordoli delle aiuole e di tutta la pavimentazione è stata utilizzata la pietra.

Fonte e foto: Urbanfile

Continua la lettura con: Le “FASI DELLA LUNA”: completato l’ultimo tassello del PARCO del PORTELLO (Foto e video)

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Il Tünel, la “FUNICOLARE SOTTERRANEA”

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credits: IG Alexkusadasi09

Una delle metro più antiche e particolari al mondo: ecco la storia del Tünel.

Il Tünel, la “FUNICOLARE SOTTERRANEA”

Lo sapevi che a Istanbul c’è una delle metropolitane più antiche del mondo? 

# L’inaugurazione della ”funicolare sotterranea”

Credits: siviaggia.it

Istanbul, 1874. Viene inaugurata una ”funicolare sotterranea”. Tra i locali viene definita il Tünel e si tratta della seconda metropolitana più antica al mondo dopo quella di Londra.  

Situata sulla sponda nord del Corno d’Oro, percorre 60 metri sottoterra per congiungere i quartieri di Galata (Karakoy) e Pera (Beyoglu). Un progetto molto innovativo per un paese di fine Ottocento. 

# “Un genere di ascensore per la salita e la discesa”

Ph. Samuele Schirò (pixabay)

Il progetto nasce perché a quei tempi molta gente lavorava a Galata, sul livello del mare, ed abitava a Pera, a circa sessanta metri più in alto sulla collina. L’unica strada diretta che collegava le due zone era ripida, stretta e molto trafficata: basta infatti pensare che al tempo della costruzione del Tünel questa stradina era frequentata da circa 40.000 pedoni al giorno. 

Per facilitare gli spostamenti, l’ingegnere francese Eugène-Henri Gavand progettò la metropolitana-funicolare nel 1867 e la concepì come “un genere di ascensore per la salita e la discesa”. Due anni dopo, il 10 giugno 1869, Gavand ricevette il permesso dal sultano Abdul Aziz di realizzare il progetto e iniziarono i lavori.  

# Come fu realizzato il progetto

credits: IG Alexkusadasi09

Originariamente il Tünel era costituito da due doppie carrozze in legno mosse da dei motori a vapore. Una era riservata ai passeggeri, con due classi e con compartimenti separati per uomini e donne, e l’altra era riservata al trasporto di merci e animali. La linea rimase uguale fino al 1971, anno in cui le carrozze di legno vennero sostituite da delle carrozze elettrificate con gli pneumatici. 

Oggi, la linea non è più importante come in passato ed è diventata un’attrazione turistica, ma fa comunque ancora parte della rete di trasporto comunale e si utilizza lo stesso biglietto degli altri mezzi di trasporto pubblico. 

Continua la lettura con: Le novità per migliorare la metro di Milano: le proposte dei milanesi

MILANO CITTA’ STATO

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JACOPO CESARETTI

La NUOVA pista CICLABILE sul LAGO MAGGIORE

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Da Stresa a Fondotoce

Metterà in connessione alcuni dei comuni affacciati sulle sponde del Lago Maggiore più visitati dai turisti per i loro meravigliosi panorami. Vediamo cosa prevede il progetto.

La NUOVA pista CICLABILE sul LAGO MAGGIORE

# Una pista spettacolare, lunga di 10 km sulle sponde del lago

Da Stresa a Fondotoce

Anche il Lago Maggiore avrà presto una nuova pista ciclabile, seguendo la strada percorsa dal lago di Garda, con la parziale attivazione della sua pista panoramica, e dal Lago di Como. Secondo quanto riporta Vconews dovrebbe avere un tracciato lungo poco meno di 10 km e collegare i tre comuni della provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola, Stresa, Baveno e Fondotoce, che sono anche i promotori del progetto. 

Leggi anche: Avanzano i LAVORI per la pista ciclabile più BELLA D’ITALIA

# I panorami da ammirare in sella a una bicicletta

Credits blende12-pixabay – Isola Bella

Stresa, Baveno e Fondotoce sono tra i comuni affacciati sulle sponde del lago Maggiore più visitati grazie ai loro meravigliosi panorami. L’attrazione principale è il gruppo delle pittoresche Isole Borromee, con l’Isola Bella e il suo splendido Palazzo Borromeo con giardini in primo piano, poi l’Isola Superiore o dei Pescatori dove si può anche mangiare e soggiornare e l’Isola Madre, raggiungibili in battello da Stresa in futuro anche con la propria bicicletta.

# Un collegamento ad altri itinerari e siti di interesse turistico-culturale e naturalistico

Credits minree-pixabay – Lago Maggiore

Il progetto della nuova pista ciclabile sul Lago Maggiore non sarà solo utile a mettere in connessione i tre comuni promotori, ma anche a collegare altri itinerari ciclopedonali, uno su tutti quello in fase di realizzazione tra Fondotoce con Suna sull’altra sponda del lago, e intercettare e far conoscere i siti di interesse turistico-culturale e naturalistico lungo il percorso.

Fonte: Vconews

Continua la lettura con: A 2 ore da Milano il BORGO ABBANDONATO che RINASCE grazie ad una PISTA CICLABILE

FABIO MARCOMIN

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Settimana di INAUGURAZIONI e di GRANDE MUSICA a Milano #ToDOMilano (dal 28/11 al 2/12)

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Ludovico Einaudi - Credits: ludovicoeinaudi.com

Ogni giorno apre una mostra. Tornano Max Pezzali e Ludovico Einaudi ad accompagnare grandi eventi e spettacoli. Ecco cosa succede a Milano, nella settimana a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre

Settimana di INAUGURAZIONI e di GRANDE MUSICA a Milano #ToDOMilano (dal 28/11 al 2/12)

#Indice

# Lunedì 28/11: l’ecologia vista da un pensatore dell’800, il diario di Van Gogh e Angelo Pintus in scena. Musica acustica da Palermo

Van Gogh – Credits: Teatro Duse
  • Giuseppe Luigi Fossati. Poesie: presso l’Istituto Svizzero in via del Vecchio Politecnico 3, presentazione del volume speciale che raccoglie le poesie di Luigi Fossati. Inizio alle ore 18.00.
  • Intervallo: inaugurazione della mostra con fotografie, anche inedite, di Patrizia Mussa. La mostra resta fino al 20 gennaio prossimo, all’Other Size Gallery di via Maffei 21. Apertura alle ore 19.00.
  • Il verde e il blu festival: apre il festival di Arca, dedicato alle grandi sfide del futuro viste con lo sguardo di alcuni protagonisti istituzionali. In via Rimini 38, apre il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. Alle ore 18.30.
  • Alexander von Humboldt. All’origine dell’ecologia, e non solo: Paolo Colombo racconta e Michele Tranquilini disegna dal vivo la storia di un esponente del pensiero dell’800. Al Teatro Carcano di porta Romana, un altro Follow The Monday alle 20.30.
  • Gli ultimi giorni di Van Gogh – Il diario ritrovato: liberamente tratto dal romanzo omonimo, arriva sul palcoscenico del Teatro Lirico – Giorgio Gaber, la versione teatrale a cura di Marco Goldin. Con le musiche di Franco Battiato e la scenografia coi dipinti di Van Gogh, inizia alle 20.45.
  • Angelo Pintus: serata speciale, a favore della Fondazione De Marchi, al Teatro Manzoni. Il comico porta in scena BAU alle 20.45.
  • Pippo Pollina: arriva allo spazio Teatro 89 di via F.lli Zoia 89, il cantautore palermitano che vive a Zurigo, accompagnato dal Palermo Acoustic Quintet. Inizio spettacolo alle ore 21.00.

# Martedì 29/11: giornata surreale e musica con NefEsh Trio, Capo Plaza, Kehlani e Max Pezzali

Max Pezzali – Credits: Caserta News
  • Keila Guilarte – Mi Tierra: apertura della mostra fotografica dedicata a Cuba, con talk e cocktail alle 18.30. Le 30 opere in mostra al Moscova District Market di via Volta 7/A.
  • Bartolomeo Gatto. INVISIBILI PERCEZIONI, dialogo tra Poeti: mostra che Marco Nereo Rotelli dedica all’amico scomparso pochi mesi fa, Bartolomeo Gatto. La mostra inaugura presso lo Studio Art Project di via Quintiliano 24, alle ore 19.00.
  • Hyper Heroes, from the Deepest Web World: vernissage con cui Stefano Bressani presenta le opere dedicate agli eroi dei fumetti. Inaugurazione alle ore 19.00 allo spazio Maiocchi 15. Segue DJ set.
  • Salutava sempre: one man show con musiche, testi e interazione col pubblico, per Alessandro Cattelan. Sul palco del Teatro Arcimboldi, in via Innovazione 20, a partire dalle ore 20.00.
  • Surrealismo Capitalista: due attori e un’attrice, che mettono in scena la condizione umana, in rapporto al Dio del Capitale. Al Franco Parenti di via Pierlombardo 14, fino a venerdì 2 dicembre compreso.
  • Il grande giorno: viaggio surreale e onirico che porta il protagonista a riconnettersi con il proprio sé. Debutto alle 21.00 al Teatro Filodrammatici, per lo spettacolo con Daniele Ronco, Elena Aimone e la voce narrante di Tullio Solenghi.
  • NefEsh Trio: Daniele Parziani al violino, Manuel Buda alla chitarra e Davide Tedesco al contrabbasso, propongono l’origine della cultura Yiddish, con arrangiamenti sorprendenti di melodie ebraiche russe, moldave e polacche. Al Mosso di via Mosso 3 alle ore 21.00.
  • Capo Plaza: recupera il tour uno degli esponenti più attesi della scena trap. All’Alcatraz di via Valtellina, Plaza, il Tour inizia alle ore 21.00.
  • Kehlani: R&B americano per una serata esclusiva al Fabrique di via Fantoli 9. La cantautrice americana attende i fan alle 21.00.
  • Max Pezzali: torna a Milano dopo il grande entusiasmo suscitato in estate a San Siro. L’ex 883 è di scena al Mediolanum Forum di Assago, a partire dalle ore 21.00.

# Mercoledì 30/11: apertura mostre con 2501 e Gabriele Maquignaz, il miracolato Max Angioni, Riva e De Andrè, Pasolini e il Cashmere Podcast a teatro. Il futuro della città alla Fondazione Pomodoro

Rethink the City – Credits: Fondazione Arnaldo Pomodoro
  • Fastener Fair: salone internazionale B2B dedicato a tutti gli aspetti del settore della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio. Networking assicurato alla Fiera di Rho, che continua anche l’1 dicembre.
  • Animated Landscape: presentazione del libro di 2501, al secolo Jacopo Ceccarelli, accompagnata da un vero e proprio pop-up show. Alle 18.30 alla Wunderkammern Gallery di Via Nerino 2.
  • Gabriele Maquignaz, Big Bang: inaugurazione della prima personale dell’artista aostano. Presentazione del catalogo di opere inedite, presso la Lattuada Gallery di via Senato 15, alle ore 18.30
  • Il miracolato: da Zelig al palcoscenico del Teatro Manzoni, Max Angioni porta il suo spettacolo, in scena fino a domenica 4 dicembre. Sipario alle ore 20.45.
  • In flames: melodic death metal svedese all’Alcatraz di via Valtellina, per un evento che inizia presto. Alle 18.00, infatti, aprono gli Imminence e gli Orbit Culture.
  • Il diagramma di Gantt: workshop gratuito per imparare come pianificare un progetto nel tempo. Alle 18.30 (e per due ore circa) allo Spaces Milano Isola, di via Pola 11.
  • Inaugurazione Cappelletto al Contrario: pasta fresca e sughi, nell’inaugurazione con degustazione del nuovo punto vendita. Dalle 19.00 nella sede di via Carroccio 6.
  • RE-THINK THE CITY: dibattito e progetti di arte pubblica aperti al pubblico, organizzati dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro. L’incontro è dalle 19.00 alla sede di via Vigevano 3.
  • La preparazione invernale del ciclista: incontro e talk dalle 19.30 con Omar Gatti al Upcycle Milano Bike Cafè, in via Ampère 59. Dedicato agli appassionati che vogliono scoprire come strutturare la preparazione invernale,per arrivare pronti al la prossima stagione.
  • Alì dagli occhi azzurri: nel centenario di Pier Paolo Pasolini, una delle profezie è in scena al Teatro Menotti, in via Menotti 11. In replica fino al 2 dicembre, sempre alle ore 21.00.
  • Rivadeandrè: al Teatro Manzoni, torna lo spettacolo che – a date alterne – si ripresenta fino al 14 gennaio. Federico Buffa, con Marco Caronna alle chitarre e Alessandro Nidi alle tastiere, mettono in scena il randagio incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De Andrè, avvenuto nel 1969.
  • Cashmere Podcast: Luca Ravenna e Edoardo Ferrario trasportano il loro famoso podcast dal virtuale alla Sala Grande del Franco Parenti, in via Pierlombardo 14. Inizio alle ore 22.00.

# Giovedì 1/12: giornata di grande musica con l’inizio della Prima Diffusa della Scala, Arie jazz di Spinetti, Rosalia, Sophie and the Giants e Ludovico Einaudi. Radio Deejay celebra 40 anni con un karaoke

Ludovico Einaudi – Credits: ludovicoeinaudi.com
  • Prima Diffusa edizione 2022: ad una settimana dall’apertura della stagione in Scala, proiezioni diffuse in città dei frammenti del Boris Godunov, l’opera in scena il 7 dicembre. Dall’1 all’11 i milanesi devono scoprire gli schermi, dai quali poi, sarà possibile seguire la prima in diretta. Programma completo QUI.
  • TrovaFestival Day: giornata di meeting gratuita all’Acquario Civico di viale Gadio 2, dedicata ad organizzatori, direttori e fruitori dei festival. Dalle 10.00 alle 17.00 si parla del rapporto tra cultura e “green”.
  • BeShort: evento B2B gratuito, dedicato ai professionisti del settore audio visivo, che fanno comunicazione attraverso il linguaggio cinematografico. All’Anteo di City Life dalle 10.00 alle 18.00.
  • Marzena Nowak, Blue: inaugurazione della personale di un’artista polacca, che declina il colore blu per esprimere tristezza, malinconia e l’anima Blues. Alle ore 18.00 presso Rita Artopiagallery, di via Lazzaro Papi 2.
  • Le carte delle donne: incontro, con inizio alle 18.00, nella prestigiosa Villa Belgiojoso Bonaparte di via Palestro. Modera Maria Canella, con i rappresentati degli archivi presenti in mostra: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Kuliscioff e Unione Femminile Nazionale.
  • Arie, di Ferruccio Spinetti: il contrabbassista è ospite del Blue Note di via Borsieri e propone un omaggio ai più grandi autori jazz italiani. Accompagnato da Elena Romano alla voce, per trasformare in arie i brani stumentali.
  • La favola mia: arriva il nuovo spettacolo di Giorgio Panariello, che debutta alle ore 21.00 al Teatro Lirico – Giorgio Gaber. In scena repertorio, grandi classici e tanta voglia di riabbracciare il pubblico.
  • Rosalia: unica tappa italiana, attesissima, per una super star che arriva al Forum di Assago, con inizio spettacolo alle ore 21.00.
  • Sophie And The Giants: altro concerto molto atteso, per incontrare la band di Hypnotized. Sarà possibile farlo ai Magazzini Generali di via Pietrasanta 14, a partire dalle ore 21.00.
  • Sing Like a Deejay: festa di compleanno per Radio Deejay, che compie 40 anni e li celebra al Fabrique di via Fantoli. La tradizione della canzone di Natale, esce dalla Radio e diventa karaoke live dalle 21.30.
  • Ludovico Einaudi: torna il consueto appuntamento di fine anno con il grande pianista al Teatro Dal Verme, di via S. Giovanni sul muro. Il Maestro Einaudi resta fino al 15 dicembre, unica pausa a S. Ambrogio.

# Venerdì 2/12 (orario diurno): laboratori e mercatini di Natale, Brescia Capitale della Cultura 2023 si presenta a Milano, la Startup Competition assegna il premio nella grande finale

Presentazione Capitale della Cultura 2023 – Credits: Claudio Cominardi
  • I terzi nei processi nazionali e sovranazionali, poteri e tutele: secondo convegno annuale del Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale. Presso la Statale di via Festa del Perdono, nella Sala Crociera Alta di Giurisprudenza dalle 9.30 alle 17.30.
  • Del Pane e dell’orecchio: masterclass di deep listening nella valle del pane, che arriva per 3 giorni nell’ambito della rassegna Musica dai Cieli. Dalle 10.30 al Padiglione Chiaravalle di via San Bernardo 17.
  • Mercatino di Natale: capi d’abbigliamento e pelletteria di lusso a prezzi scontati, per la Fondazione Laureus. Aperto dalle 10.30 alle 16.30 nella Sala dell’Orologio di Via Benigno Crespi 26.
  • Presentazione palinsesto Mostre e Musei 2023: Fondazione Brescia Musei ha scelto la Galleria di Arte Moderna di via Palestro, per presentare il palinsesto che vede Brescia Capitale italiana della cultura nel 2023. Inizio alle ore 11.00.
  • Xmas Art & Craft: laboratorio di lavoretti di Natale, condotto in lingua in inglese, per bambini da 1 a 10 anni. Appuntamento alle 16.30 presso il McDonald’s di via Novara 83.
  • Inaugurazione del Natale Solidale: inaugura la seconda edizione della rassegna di Cinisello Balsamo. Oltre ai saluti e presentazione calendario, anche un aperitivo informale a Villa Casati Stampa, di via Soncino 5 a Cinisello. Inizio alle ore 17.30.
  • Finale MyStartup Competition: approda al Changes di via Quaranta 45, la finalissima della competizione itinerante, alla conquista del premio per le Startup in competizione. Inizio alle ore 18.00.

Appuntamento a giovedì per il primo weekend di dicembre

Continua la lettura con: A Milano il VILLAGGIO delle MERAVIGLIE

LAURA LIONTI

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Il video del giorno: Inaugurazione M4, le NUOVE STAZIONI della METRO BLU

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Presentazione delle stazioni della tratta della M4 della metropolitana di Milano. Impressioni poco dopo la sua inaugurazione, il 26 novembre 2022. Video di Marco Montella per UrbanFile

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milano

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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10 passi per TRASFORMARE CHIUNQUE in MILANESE

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Sarà così? Credits: @unlimitedberlin IG

Manzoni diceva che la milanesità è un’attitudine che non è innata ma può essere acquisita. In un momento in cui il mondo sembra andare a picco, può essere utile a tutti sapere come si fa a trasformarsi in milanese. 

10 passi per TRASFORMARE CHIUNQUE in MILANESE

#1 Accelerare

E’ la prima condizione. Bisogna abituarsi a fare qualunque cosa più veloce: nei modi di fare, parlare senza divagare, soprattutto quando ci si muove. Il milanese quando sta fermo cammina, quando cammina corre. Perché camminare a Milano è spostarsi dal punto A al punto B nel modo più veloce del mondo. Apprendi poi l’arte infuriarti, con stile, con chi va lento.

#2 Imparare a rispondere senza tentennamenti alla domanda “di cosa ti occupi?”

Ph. @iamzlatanibrahimovic

Ogni milanese deve sempre sapere che cosa sta facendo. Deve saperlo dire preferibilmente usando termini inglesi, specie se non fa nulla. Obiettivo non è di soddisfare la curiosità di chi ha fatto la domanda, ma è di impressionare sempre. Deve trasformare ciò che fa in qualcosa di immaginifico.

#3 Abituarsi a parlare di lavoro sempre

Credits: unadonna.it – Lavoro al mare

Deve sempre fare finta di fare sempre qualcosa. Arrivare in un posto sapendo già di dover andare da un’altra parte, essere da una parte ma avere già tre altri appuntamenti in tre luoghi differenti, al limite andare in posti inutili. E in tutti i posti bisogna passare per 5 minuti per poter dire “non ci siamo visti ma io c’ero”.

#4 Saper dire ueeeeee, feeeeega, con l’accento giusto

il dogui, il principe, (anche se non era di Milano)

E capire il corretto significato di sticazzi a Milano, che ha un significato diverso da Roma. Può servire frequentare degli anziani con il solo scopo di apprendere degli aneddoti sulla città da sfoderare all’occorrenza, ma senza entrarci in confidenza. E imparare a dire con disinvoltura Taaaccc!

#5 Avere sempre un posto da millantare quando chiedono cosa fai nel week end

Credits: pixabay.com

Studiarsi durante la settimana gli eventi cool nel raggio di millecinquecento chilometri per poter dire “sono andato a Londra perché c’era una mostra imperdibile”, “ho mangiato il Tofu ad Anversa perché è il migliore del mondo” o “come il salmone del fiume Tweed non c’è nulla al mondo”.

#6 Correggere la toponomastica

Credits: paesionline.it – Courma

Si dice Santa, non Santa Margherita Ligure. Courma, non Courmayer eccetera eccetera. Non sognarsi di chiamare Parco Aniasi il Parco Trenno, mai dire Stadio Meazza invece di San Siro. Non sbagliare a inserire le denominazioni usate dai milanesi sui programmi di navigazione, non corrispondono quasi mai: tipo se digiti Courma ti manda in un paesino dell’India.

#7 Mettere l’articolo davanti ai nomi propri

@belenrodriguezreal
(instagram)

Si dice IL Mario, IL Gianni, IL Pirla. Dare nomignoli, tipo Francesco è Franz, meglio se tedeschi o nordici. Avere sempre amici stranieri da nominare nelle conversazioni e una certa propensione per tutto ciò che è austroungarico. Dire sempre “questa è una cosa di design, design, design” (ripetuto con tono più smorzato), tipo “Voglio fare un ristorante di design”, “ho dei piatti di design…”

#8 Imparare a parcheggiare in una mossa

A Milano vale più della carta d’identità.

#9 Cosa studiare

Credits zowie.bardelli.zowie IG – Celentano e Pozzetto

Per un corso accelerato di milanesità serve sorbirsi un po’ di film e di scene tipiche con Pozzetto, Celentano, Paolo Rossi dei tempi d’oro, Abatantuono quando non fa il terruncello, gli Aldo Giovanni e Giacomo ma solo d’annata, non di quelli di oggi che piacciono ai non milanesi. Occhio che spesso i milanesi di successo nel resto d’Italia a Milano sono terribilmente out. Di solito erano famosi quindici anni fa.

#10 Laurearsi in sharing

Sarà così? Credits: @unlimitedberlin IG

A Milano il senso della vita è come ti muovi. Occorre avere almeno 3 tessere di car sharing, sapersi districare con la migliore combinazione tra mezzo pubblico, passaggio dell’amico, car sharing, uber, senza dimenticare di fare almeno tre minuti a piedi per avere l’odore di CO2 e di PM10.
Poi devi comprare lo scooter, il monopattino o la bici.
La bici deve costare più dello scooter, la prima regola è quella. Se no non hai capito come funziona. E poi te la devi fare rubare perché a tutti i milanesi gliel’hanno rubata almeno una volta. E’ un rituale di iniziazione.

Continua la lettura con: Parole per mimetizzarti quando arrivi a Milano

MILANO CITTA’ STATO

Continua la lettura con: Le STRADE più COSTOSE d’Italia: 8 su 10 sono a MILANO. Ecco quali sono

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🔴 La VIA più CARA d’EUROPA è a Milano

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Credits arceri_autonoleggio IG - Milano

Per la prima volta una delle vie più esclusive della città balza al primo posto nella classifica di quelle più costose nel Vecchio Continente e sul podio a livello mondiale. Ecco quale è il suo valore immobiliare al metro quadro e la sua posizione in graduatoria a livello mondiale.

La VIA più CARA d’EUROPA è a Milano

# Via Montenapoleone è la più cara d’Europa, davanti alle luxury street di Londra e Parigi 

Credits andrealevy_777 IG – Via Montenapoleone

Da decenni nella top ten nella classifica delle strade più costose d’Europa e del mondo, quest’anno via Montenapoleone si prende la prima piazza nel Vecchio Continente davanti a New Bond Street di Londra e all’Avenue des Champs-Élysées di Parigi. La graduatoria è frutto del report «Main Streets Across the Word» curato dalla società immobiliare americana Cushman & Wakefield, che analizza il valore degli affitti delle principali vie commerciali in 92 città.

# Nel mondo è battuta solo dalla Fifth Avenue di New York e dalla Tsim Sha Tsui di Hong Kong

Credits marekr-pixabay – Fifth Avenue NY

A livello mondiale si prende la terza posizione sia per i canoni medi di locazione pagati dai brand, 14.547 euro al mq, che per i listini della merce in vendita. Solo la Fifth Avenue di New York con valori di 21.076 euro/mq e la Tsim Sha Tsui di Hong Kong con valori di 15.134 euro/mq superano la via principale del Quadrilatero della Moda nella classifica delle vie più care.

La crescita della quotazione di via Montenapoleone è avvenuta grazie al ritorno del turismo a livelli pre-pandemici, soprattutto quello americano, e all’interesse di tutti i più importanti marchi del fashion a investire sull’apertura e il rinnovo di negozi fisici nonostante un’economia in difficoltà e previsioni a breve e medio termine per nulla confortanti.

Fonte: Corriere Milano

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