Le “STAZIONI dell’IMMAGINARIO”: nella METRO C di Roma l’ARTE INTERATTIVA. Un’idea per la metro di Milano?

Scopriamo come funziona e quali opere d'arte immersiva si potranno vedere

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La metropolitana C di Roma si trasformerà in un’esperienza immersiva pensata per coinvolgere i passanti e condurli in nuove stazioni dell’immaginario. Scopriamo come funziona e quali opere si potranno vedere.

Le “STAZIONI dell’IMMAGINARIO”: nella METRO C di Roma l’ARTE INTERATTIVA. Un’idea per la metro di Milano?

# Al via la terza edizione di “1Metro sotto la metro”, l’arte interattiva nella Metro C di Roma

Credits ilkoreano IG – Metro C Roma

Ritorna con la sua terza edizione la mostra diffusa di arte interattiva “1Metro sotto la metro” curata da Arianna Forte e organizzata da Fusolab 2.0 in collaborazione con ATAC e Flyer. Lo spazio sotterraneo della metro dal 1° al 4 dicembre si trasformerà un’esperienza immersiva pensata per coinvolgere i passanti e condurli in nuove stazioni dell’immaginario. Potranno fermarsi a esperire il non-luogo per eccellenza, attraversato distrattamente tutti i giorni da quasi 30.000 persone senza mai essere veramente vissuto.

# Sette opere interattive e di new media art nelle stazioni di Pigneto, Teano, Gardenie

Credits insidearte.eu – Opera stazione Teano

Sette opere interattive e di new media art saranno ospitate all’interno delle stazioni di Pigneto, Teano, Gardenie.

Credits alessandro206 IG – Stazione Pigneto

A Pigneto sono previste:

  • “Portrait of a Generative Memory”, della media artist Indiara Di Benedetto, che intreccia nuove tecnologie con materiali organici e riflessioni sull’archeologia;
  • Exposure è un’installazione in realtà virtuale dell’emergente Martina Carbone che indaga la relazione tra media tecnologici e aspetti sensoriali dell’esperienza immergendo il pubblico in un futuro distopico dove l’essere umano ormai estinto si trova rinchiuso sotto teca in un museo gestito da creature post-umane;
Credits atacroma IG – Stazione Teano

A Teano:

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  • Ossa, l’installazione interattiva dell’artista italiano trapiantato a Helsinki Roberto Fusco, riflette sulle somiglianze tra specie umana e animale tramite l’atto dell’incarnazione, permettendo allo spettatore di osservare il proprio corpo trasformato in quello di un altro essere;
  • Lumina Fiction #2, dell’artista iraniana con base a Parigi Golnaz Behrouznia, è un’enorme installazione immersiva che riproduce un ecosistema virtuale di microrganismi luminosi in interazione tra di loro e con i visitatori;
  • The Shielding, dell’artista e fotografo palermitano Salvatore Vitale, è un’indagine audiovisiva circa la pervasività delle tecnologie sul pensiero critico. Un’intelligenza artificiale compone una narrazione video che si modifica in tempo reale in base agli input che recepisce dal pubblico;
  • Distantia, del musicista e digital artist romano Franz Rosati, è un progetto audiovisivo multimediale che, attraverso l’assemblaggio di immagini ottenute da satellite, riflette su come la distanza possa mediare la nostra capacità di osservazione.
Credits vanagloria_pl IG – Stazione Gardenie

A Gardenie ci sarà Exolove Encounter, degli artisti, programmatori e ricercatori francesi Antoine Schmitt e Hortense Gauthier, un’installazione animata da una creatura artificiale composta da pixel e suoni in grado di provare piacere a contatto con lo spettatore. Riproduce un vero e proprio “ormone artificiale” e propone un approccio sensoriale alternativo a quello cognitivo dell’intelligenza artificiale.

Potrebbe essere un’idea per rendere la rete metropolitana di Milano un luogo in cui sperimentare e indagare sul mondo, sulla condizione dell’essere umano e sulle sue connessioni con le tecnologie. Arricchendo l’esperienza del viaggio. 

Fonte: Insideart.eu

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.