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LODI TENTA i GIOVANI di Milano: costa la metà, siete a 15 minuti, venite qua!

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Credits lalobi IG - Lodi

Mentre divampa la protesta degli studenti iniziata con l’accampamento davanti al Politecnico, a Milano ci si arrabatta per trovare una soluzione al caro affitti. Da Lodi arriva una proposta per venire incontro ai giovani che non riescono a sostenere le spese per studiare a Milano. 

LODI TENTA i GIOVANI di Milano: costa la metà, siete a 15 minuti, venite qua!

# Esplode la protesta degli studenti contro il caro affitti: gli interventi del Comune di Milano

Credits gev_milano IG – Protesta contro caro affitti

Il problema del caro affitti a Milano è conosciuto da molti anni ma di recente si è esasperato ancora di più, complice anche l’aumento dell’inflazione. L’esplosione mediatica è invece cosa degli ultimi giorni. Tutto è partito dall’iniziativa di Ilaria Lamera, studentessa bergamasca di ingegneria ambientale, che la scorsa settimana ha deciso di mettersi a dormire in una tenda piantata in piazza Leonardo da Vinci davanti al Politecnico per protestare contro gli affitti insostenibili. Una protesta che si è poi sparsa a macchia d’olio altre città universitarie. Da Torino a Padova, da Bologna a Roma. 

Il Comune di Milano propone soluzioni a medio-lungo termine, da un lato con gli interventi previsti dal Piano Casa e dall’altro con la costruzioni di nuovi studentati, a pochi minuti di treno dalla città c’è chi offre una soluzione più immediata: il primo cittadino di Lodi.

Leggi anche: Il NUOVO PIANO CASA del Comune: riuscirà a sconfiggere il CARO AFFITTI?

# La proposta di Lodi: costo degli affitti più bassi del 50% a 15 minuti di treno da Milano

Credits laeriiika IG – Stazione di Rogoredo

A tendere una mano ai giovani e agli studenti delle università milanesi è arrivato l’altrettanto giovane sindaco di Lodi, Andrea Furegato di 25 anni: “Siamo pronti ad accogliere gli universitari che non trovano più spazio a Milano“. Una proposta allettante per due aspetti, il primo è il basso costo delle abitazioni e della vita in generale: “L’offerta di abitazioni, per ora del tutto privata, è sicuramente valida e ricca. Stiamo pensando anche a qualche struttura pubblica. Quel che è certo è che, allo stato attuale, le spese che un fuorisede deve sostenere a Lodi, tra affitti, utenze e svago, sono sicuramente più basse rispetto a chi sceglie di restare a Milano. E credo sia un aspetto molto importante.

Si accoda il presidente di Asvicom, Vittorio Codeluppi: “Aspettiamo a braccia aperte questi ragazzi. Secondo quanto abbiamo stimato, Qui troveranno affitti che si aggirano attorno alla metà di quelli milanesi. Inoltre Lodi è una città vivibile e accogliente.

Il secondo è il rapido collegamento con Milano, in treno si raggiunge in 15 minuti da Rogoredo e in 20 da Lambrate: “La forza della nostra offerta è proprio la possibilità di raggiungere Milano in poco tempo e con i mezzi pubblici” commenta il primo cittadino Andrea Furegato. A Lodi la presenza di studenti universitari è già nutrita, sono infatti circa 3.000 quelli che frequentano le tre università cittadine e nello specifico la sede distaccata della facoltà di Veterinaria della Statale, la facoltà di Infermieristica e la sede dell’Università degli Studi di San Marino.

# Le bellezze della città rifondata da Federico Barbarossa

Credits lalobi IG – Lodi

Lodi non sarebbe solo una soluzione alternativa più economica per i giovani rispetto all’alto costo della vita di Milano, ma anche un’opportunità per vivere in una città che ha molto da offrire e che da sempre è legata a Milano. Fondata da Federico Barbarossa nel 1158 per “rimediare” alla distruzione dell’antico borgo di Laus Pompeia ad opera dei milanesi, è da considerare ancora oggi una tra le città lombarde più interessanti dal punto di vista architettonico e artistico.

Il Tempio dell’Incoronata

Tra le bellezze da ammirare c’è il capolavoro rinascimentale del Tempio dell’Incoronata,  il monumento artisticamente più prestigioso della città, un edificio religioso caratterizzato al suo interno da sette cappelle con quella maggiore a forma di croce e impreziosita da considerevoli opere d’arte e da decorazioni in oro.

Duomo di Lodi

Da non perdere il Duomo, il monumento più antico di Lodi e tra i più grandi della Lombardia, spicca la facciata e la cripta. Poi Piazza della Vittoria, che il Il Touring Club ha inserito nella lista delle piazze più belle d’Italia e Piazza Broletto, con una suggestiva fontana in marmo rosa di Carrara realizzata nel XIV secolo.

Credits andrea_4luglio IG – Cattedrale vegetale Lodi

Ancora il Parco regionale di Adda Sud con alcune curiosità tra cui la Cattedrale Vegetale e infine uno dei più importanti centri di ricerca a livello europeo nel campo delle biotecnologie agroalimentari, il Parco Tecnologico Padano.

Leggi anche: LODI non è solo campagna: i piccoli tesori della provincia strappata a Milano

# L’unica vera soluzione? La Grande Milano

Credits Andrea Cherchi – Milano da lontano

La proposta lanciata dal Sindaco di Lodi riporta alla luce una delle annose questioni su quali dovrebbero essere i confini ideali di Milano per consentire un migliore governo del territorio e di chi ci vive e si sposta al suo interno. Un tempo Lodi era parte dell’ex provincia di Milano, oggi Città Metropolitana, così come Monza, prima di diventare entrambe province amministrativamente autonome. Nonostante il perimetro si sia formalmente ristretto la realtà continua a mostrare come i cittadini delle altre province lombarde si muovano quotidianamente da e verso Milano senza poter usufruire dei benefici di chi è residente, dall’altro lato non tutti i milanesi riescono a sostenere le spese per vivere nella città più cara d’Italia. 

L’unica soluzione a questi problemi, come mostrano altre realtà metropolitane internazionale, è la Grande Milano: estendere i confini amministrativi di Milano per rendere i territori che gravitano attorno a Milano direttamente interconnessi. Un ente a cui andrebbero assegnati i poteri di una regione, per poter attuare politiche di aria vasta sia a livello normativo ad esempio per la casa, il lavoro e i trasporti, che a livello di investimenti. Esattamente come accade a grandi città internazionali come Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Vienna, Amburgo, Bruxelles o le più grandi città svizzere. 

Fonte: Corriere Milano

Continua la lettura con: 1100 POSTI LETTO con terrazza e ristorante: in arrivo a Milano il MEGA CAMPUS degli STUDENTI

FABIO MARCOMIN

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Alla ricerca delle STRISCE PEDONALI perdute

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Strisce pedonali in Bovisa

Si moltiplicano le segnalazioni, eppure la situazioni sembra peggiorare. Non è cosa da poco: strisce pedonali che non si vedono o del tutto cancellate costituiscono non solo un pessimo esempio di incuria, ma è soprattutto un rischio per la
sicurezza stradale. Specie in un momento in cui le cronache sono troppo spesso affollate di incidenti e tragedie che coinvolgono pedoni e ciclisti. Mentre in altre città all’estero si trovano soluzioni per rendere più evidenti i passaggi pedonali, come vernici fosforescenti o perfino tecnologie tridimensionali, a Milano si lasciano sparire alla vista. 

Alla ricerca delle STRISCE PEDONALI perdute

# Bovisa: ogni giorno migliaia di studenti attraversano su strisce quasi inesistenti in un angolo di strada pericoloso

Strisce pedonali in Bovisa

Prendiamo uno dei tanti esempi: qui siamo nei pressi della Stazione Bovisa
dove ogni giorno transitano migliaia di studenti e che presto sarà protagonista di
una grande operazione di recupero urbanistica. Nel frattempo però, non è possibile
risolvere questo problema definitivamente in tutta la città?

Strisce pedonali in Bovisa

Che si utilizzino materiali più resistenti o che venga eseguita una manutenzione
molto più frequente. Queste strisce sbiadite in un disordine generale di sporcizia,
marciapiedi sconnessi, cartelli arrugginiti non sono più tollerabili. E se poi si volesse sognare più in grande, ecco qualche soluzione d’avanguardia scelte da città internazionali per rendere più sicuro il passaggio pedonale:

Strisce in 3D
Strisce in 3D
strisce in 3D
Strisce colorate Madrid
Strisce colorate Madrid
strisce illuminate di notte

ANDREA URBANO

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 Le BUCHE sull’ASFALTO

Milano ha troppi PALI

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I TRENI IMBRATTATI

La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

Le STRISCE PEDONALI “SCOMPARSE”

Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

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WEEKEND di SPRITZ, musica, sport e spettacoli: gli appuntamenti dal 12 al 14 maggio #ToDoMilano

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V Adunata - Credits: VeroRock

Brera di notte, arancione spritz, goliardia feudale, sport, rock e teatro nel weekend di Milano e dintorni. Ecco tutti gli eventi in programma

WEEKEND di SPRITZ, musica, sport e spettacoli: gli appuntamenti dal 12 al 14 maggio #ToDoMilano

#Trova il tuo evento:

#Venerdì 12/5: Brera di notte

Brera by Night – Credits: Pinacoteca di Brera
  • Notte Europea dei Musei: apertura straordinaria serale della Pinacoteca di Brera, che accoglierà il pubblico nel cortile illuminato. Altre suggestioni nel percorso espositivo approntato per l’occasione. Info e aggiornamenti in tempo reale QUI.
  • Amazônia: inaugura e resta aperta fino alle 20.00 la mostra del fotografo Sebastião Salgado, con gli scatti e i ritratti della foresta brasiliana. In allestimento fino al 26 novembre nella Cattedrale della Fabbrica del Vapore.
  • Una marchesa ad Assisi: una protagonista alle prese con l’insicurezza, l’amore e la… Fede. In replica fino al 21 maggio al Teatro della Cooperativa, debutta alle ore 20.00.
  • W.A.S.P.: 40 anni di carriera per il gruppo USA, che inscena i propri brani heavy metal con performance quasi teatrali. Il 40 Years Live World Tour è al Live Club di Trezzo s/Adda alle ore 20.00.
  • Primavera Antica: una notte di Musica al Museo Scienza e Tecnologia. Programma barocco e pre-classico eseguito dall’Ensemble Andromeda del Conservatorio di Milano, a partire dalle ore 21.00.
  • Beast without Beauty: performing Art ideata da Carlo Massari, da lui interpretata insieme a Emanuele Rosa e Giuseppina Randi. In scena sul palco del Teatro Fontana, alle ore 21.00.
  • Vintage Violence: gruppo underground italiano che apre il weekend del Rock in Park al Legend Club. L’esibizione inizia alle 20.30, con la guest I Confini.
  • Paolo Benvegnù: Solo Fiori e i piccoli gesti di un autore gentile, per il concerto di Paolo Benvegnù. Si esibisce alla Santeria Toscana e lo show inizia alle ore 21.00.
  • Elodie: unica data milanese, in programma nella grande location del Forum di Assago per accontentare tutte le richieste. La cantante si esibisce a partire dalle 21.00.
  • Paola & Chiara: dopo la data 0, il mini tour delle due sorelle, icone degli anni ‘90, entra nel vivo. La seconda data milanese, già sold out, inizia alle 21.00 al Fabrique. Replica anche domenica 14.
  • Parzialmente stremata: late stand-up comedy show interpretato da Mary Folli, che procede a tentoni come una donna coi tacchi sul pavè. In scena all’AprèsCoup, alle ore 21.30.

#Sabato 13/5: Lo raduno de li sodali per Feudalesimo & Libertà, iniziano i playoff di basket, dj internazionali la notte e fino all’alba

V Adunata – Credits: VeroRock
  • V Adunata: lo Imperatore di Feudalesimo e Libertà, attende «tutti li appassionati della goliardia, della musica e del sano cazzeggio» per il Raduno Nazionale. Concerti, Hostaria e Area della Pugna sono allestiti al Live Club di Trezzo d’Adda. Si parte alle 14.30.
  • Milano Harmonica Rumble: festival internazionale, unico nel suo genere, dedicato ai virtuosi dell’armonica a bocca. È la seconda edizione, in programma a La Scighera, prevede numerose esibizioni e parte alle ore 16.00.
  • Olimpia – Pesaro: la stagione del basket entra del vivo con i play off. Primo match al Forum di Milano contro Pesaro, una partita che fa venire nostalgie da anni ottanta. Al Mediolanum Forum alle 18. 
  • Sweelinck e Frescobaldi, un duello a distanza: per i Vestri in San Maurizio al Monastero Maggiore, l’organista Lorenzo Ghielmi presenta un programma dedicato ai due compositori del ‘500 e ‘600. Il concerto inizia alle ore 18.30.
  • Il vino e suo figlio: Noè raccontato dal punto di vista del suo primogenito, in un monologo interpretato da Enrico Bonavera. In scena al Teatro LabArca, sipario alle 19.30.
  • Palchi Fioriti: edizione primaverile e diffusa di Le Mille e Una Piazza, che parte sabato 13 e continua con concerti e spettacoli fino al 10 giugno. In programma il debutto, alle ore 20.30, sul Palco della Resistenza di via Tabacchi.
  • Schammasch: una delle band più apprezzate del black metal, con contaminazioni spirituali, si esibisce al Rock in Park Festival. Sono attesi dalle 20.30 sul palco del Legend Club.
  • Inter – Sassuolo: non si può rifiutare. Tra le due partire dell’Euroderby che per l’Inter vale un’intera stagione, continua la rincorsa alla Champions anche in Campionato. I nerazzurri ospitano una delle grande rivelazioni del campionato. 
  • Freequency: notte di festival dal sapore internazionale alla Santeria Toscana 31. Dj locali ed internazionali si avvicendano in console per una notte tutta dedicata al clubbing. Inizio alle ore 22.00.

#Domenica 14/5: chitarre storiche in mostra, festival celtico, Zecchino d’Oro e cabaret al femminile

Vintage Vault – Credits: Surface Mag
  • Vintage Vault: museo itinerante delle chitarre vintage e storiche, che approda a Milano al Palazzo delle Stelline. Oltre a chitarre in mostra, anche esibizioni e workshop sul restauro. La mostra apre alle 11.00 e chiude alle 19.00.
  • Variazioni Diabelli: il talentuoso pianista e direttore d’orchestra Michele Gamba, esegue uno dei capolavori di Ludwig van Beethoven. In programma nel foyer del Teatro Menotti, con inizio alle 11.00.
  • Celtic Wave: festival scozzese e irlandese con concerti, danze, cibo e artigianato tipico presso lo Spirit de Milan. Parte alle 12.00 con il pranzo condiviso, prosegue nel pomeriggio anche con attività per bambini e termina la sera dopo le numerose esibizioni sul main stage.
  • Zecchino d’Oro Show: musica e magia per grandi e piccini, in uno spettacolo con il Piccolo Coro, l’asinello Nunù e molte sorprese. In programma al Teatro Lirico – Giorgio Gaber alle ore 17.30.
  • La Bella e La Bestia: la favola senza tempo, in edizione musical, in scena in un doppio spettacolo per famiglie. Prima replica alle 15.00, secondo spettacolo alle 18.00 al Teatro Repower di Assago.
  • Punk. Kill Me: la rivoluzione punk che diventa espressione di forza, coraggio e ironia. Con Francesca Foscarini e Beatrice D’Amelio, in scena al Teatro Fontana alle 18.00.
  • False Memories: il palco del Legend Club ospita il dark metal italiano, nello show in programma a partire dalle ore 20.30. La band è preceduta dalle guest di Viper Soup Complex, Eternal Silence e Blut.
  • Ice Nine Kills: serata di hard rock e metalcore con la band di Boston che si esibisce all’Alcatraz. Apertura porte alle 18.00, guest gli Skynd alle 18.30 e main event alle 20.00.
  • Top Jazz Concert: per festeggiare il riconoscimento come migliore formazione dell’anno, l’Artchipel Orchestra si esibisce al Blue Note. Il collettivo, formazione completa, presenta un unico spettacolo che parte alle 20.30.
  • TitsUp: serata di cabaret e stand-up comedy al femminile, in programma allo Zelig di viale Monza. Dalle 21.00 si alternano sul palco Corinna Grandi, Cinzia Marseglia, Chiara Emme, Greta Cappelletti, Nicole Soffritti, Denise Giammusso e Giulia Musso.
  • La storia della musica d’autore, suonata e narrata: viaggio lungo le coste del Sud Italia, con Tonino Scala e Paolo Lucchese. In programma al Teatro Alfredo Chiesa di via S. Cristoforo 1, a partire dalle 21.00.
  • Laura Bono: tornata solista, la performer è in torunée con il live Scusate il Ritardo Tour. Suonerà e canterà ai Magazzini Generali, nello spettacolo in programma alle 21.30.

#Tutto il we: Milano arancione con lo Spritz festival, street food e Valtellina fuori porta

Milano Sptritz Festival – Credits: Dennis Schmidt via Unsplash
  • Milano Spritz Festival: Milano e piazza Città di Lombardia colorate di arancione per 3 giorni. Spritzeria e tanti eventi dalle 18.00 di venerdì alla Voglia di Anni 90 che chiude domenica sera.
  • Milano Football Week: nel week end tra andata e ritorno dell’Euroderby di Milano è di scena la Milano Football Week. Sulla scena del Palazzo del Cinema (Anteo) i fuoriclasse del pallone di ieri e di oggi: da Sacchi a Capello, dal presidente del Milan Scaroni all’ad dell’Inter Marotta, e poi ancora Boban, Zenga, Barzagli, Grosso e Gilardino e Diletta Leotta. L’accesso agli eventi è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.
  • Eroine ed Eroi: spettacolo sinfonico, per voce narrante, in scena per tutto il fine settimana all’Auditorium di largo Mahler. Maddalena Crippa, la Sinfonica di Milano diretta da Oksana Lyniv, raccontano episodi epici. Spettacoli alle ore 20.00, domenica alle 16.00.
  • Sagra della Valtellina: fuori porta, a Bergamo in p.le degli Alpini, la cucina valtellinese da il meglio. Tra salumi, polenta e pizzoccheri, appuntamento a cena dalle 19.00 alla mezzanotte. Domenica 14 anche a pranzo dalle 12.00 alle 15.00.
  • Romeo e Giulietta – l’amore è saltimbanco: prove e rappresentazione della storia d’amore più bella di sempre, ambientate a Venezia nel 1574. Protagonisti Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello al Teatro San Babila 12 e 13 alle 20.00, domenica alle 15.
  • Ivan e il Diavolo: a grande richiesta, torna lo spettacolo tratto da Dostoevskij, edito, interpretato e diretto da Alberto Oliva e Mino Manni. Al Teatro Factory32, venerdì 12 e sabato 13 alle 20.00, domenica 14 alle 16.00.
  • Al Di Meola: due giorni e 4 spettacoli del talentuoso autore e chitarrista, che si esibisce in trio acustico. In programma al Blue Note venerdì 12 e sabato 13, alle 20.30 e alle 23.00.
  • Qualcosa: lettura integrale della fiaba ironica scritta da Chiara Gamberale, interpretata da Annagaia Marchioro e Federico Zanandrea. In scena al Teatro Gerolamo sabato alle 20.00 e domenica alle 16.00.
  • Vimercate Street Food: due giorni di food truck e specialità da passeggio, suddivise tra p.za S. Stefano e p.za Roma di Vimercate. Cucine internazionali, musica ed eventi sabato 13 e domenica 14, dalle 11.00 alle 23.00.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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OLIMPIADI: ci sarà anche la METRO 13

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Credits: artecna.it - Tracciato e fermate

La linea è stata pensata anche per portare gli spettatori al nuovo palazzetto del ghiaccio a Santa Giulia per le gare olimpiche del 2026. Il numero prescelto per la nuova linea richiama la precedente numerazione della “zona” di Milano attraversata dalla metrotranvia. Ecco il tracciato e quali mezzi verranno utilizzati.

OLIMPIADI: ci sarà anche la METRO 13

# Il tracciato della nuova metrotranvia “olimpica” si snoderà lungo 4,7 km da Repetti M4 a Rogoredo M3 con fermata vicino al futuro Pala Italia

Credits: artecna.it – Tracciato e fermate

La futura metrotranvia nel quadrante est della città è stata pensata per entrare in esercizio in tempo per le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. I due capolinea saranno la fermata della M4 Repetti che serve il quartiere Forlanini e la stazione M3 di Rogoredo e relativo hub ferroviario dei treni regionali, suburbani e alta velocità.

La linea sarà lunga 4,7 chilometri e composta da 17 fermate, 9 delle quali già presenti e in condivisione con il 27 e 8 da realizzare da zero, queste ultime su tracciato integralmente a doppio binario. Metterà in collegamento l’Alta Velocità ferroviaria, le ferrovie regionali e suburbane e la M3 alla stazione di Rogoredo, dove ci sarà il capolinea sud, con Santa Giulia, il palazzetto previsto per le Olimpiadi, via Mecenate, Ovidio, Marco Bruto, Repetti per fare capolinea nord al quartiere Forlanini dove è presente la stazione di Repetti M4.

# Alle Olimpiadi invernali del 2026 i tifosi potranno raggiungere l’arena per vedere le gare maschili di hockey

Ph. @Onirism IG – PalaItalia

La nuova linea, nelle intenzioni del Comune di Milano, servirà a portare anche gli spettatori del Pala Italia, il nuovo palazzetto a Santa Giulia che ospiterà le partite di hockey maschile durante le Olimpiadi Invernali del 2026. Per questo motivo la nuova linea viene soprannominata la “metrotranvia olimpica”. Al suo interno verrà celebrata anche la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi e potrà contenere oltre 16.000 persone. 

Leggi anche: La “SIGNORA DEGLI ANELLI”: svelato il progetto della nuova ARENA di Milano

# La scelta del numero 13 richiama quello della “vecchia” zona amministrativa di Milano attraversata dalla linea

ufficio stampa ATM

Quando a Milano c’erano 20 zone, invece agli attuali 9 Municipi, alcuni dei quartieri attraversati dalla nuova linea ricadevano sotto la numero 13. La scelta di assegnarlo alla futura metrotranvia è da ricollegare a questo e al fatto che lo stesso progetto risale agli anni in cui era in vigore la suddivisione amministrativa precedente. La linea sarà realizzata a scomputo oneri dall’operatore che realizzerà l’edificazione del nuovo quartiere di Santa Giulia nord, mentre i tram utilizzati saranno quelli bidirezionali prodotti dall’azienda svizzera Stadler e già acquistati in parte dal comune di Milano .

Leggi anche: Il nuovo TRAMLINK: le prime immagini del tram di nuova generazione di Milano

# Il punto sul progetto

Credits architecna.it – Metrotranvia Milano

La metrotranvia verrà realizzata in tempo per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026? A cinque anni dal progetto preliminare elaborato da Architecna Engineering s.r.l., commissionato da Milano Santa Giulia S.p.a e Risanamento S.p.a, non è stato presentato ancora quello definitivo e mancano appena tre anni alla manifestazione sportiva internazionale. I dubbi quindi sono molti. Il rischio concreto è di andare fuori tempo massimo, come accaduto anche di recente per altre infrastrutture di trasporto a Milano, e inaugurare la linea dopo la cerimonia di chiusura dei giochi olimpici.

Leggi anche: Per le OLIMPIADI Milano diventa più SVIZZERA

Continua la lettura con: Il TRAM MILANESE sulle strade della CALIFORNIA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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FLORA ET LABORA: il COWORKING VEGANO e naturale

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Credits: @flora.labora Flora et Labora

In città gli spazi di coworking stanno diventando sempre di più: la nuova tendenza è la diversificazione per mirare alle singole nicchie di pubblico. Se si è vegani o comunque si condivide uno stile di vita più naturale, si può coltivare i propri valori anche sul posto di lavoro. 

FLORA ET LABORA: il COWORKING VEGANO e naturale

# Caffetteria, bistrot e spazio co-working in un vivaio

Credits: @flora.labora
flora et labora

Se è scientificamente provato che circondarsi di verde aiuta la concentrazione, in questo spazio coworking si dovrebbe lavorare meglio che da qualsiasi altra parte. Flora et Labora è un vivaio un po’ particolare. Si trova in via Alzaia Naviglio Pavese 20 e qui oltre a comprare piante di tutti i tipi ci si può comodamente sedere per bere o mangiare qualcosa. E se invece si sta cercando un posto dove studiare o lavorare, lo spazio coworking del locale è la soluzione. Il negozio è specializzato nella vendita di piante da interni, da quelle tradizionali alle più stravaganti, ma l’idea innovativa venuta al proprietario Paolo è stata quella di arricchire l’offerta, aggiungendo uno spazio co-working e una caffetteria.

Flora et Labora ha un target ben preciso, abbraccia infatti la filosofia vegana e per questo lo si può definire un co-working vegan. È aperto tutti i giorni ad eccezione del lunedì, gli orari sono: martedì e mercoledì dalle 10 alle 19, giovedì e domenica dalle 10 alle 23:30 e venerdì e sabato dalle 10 a mezzanotte.

# Il costo? 80 centesimi all’ora

Credits: @flora.labora
spazio coworking flora et labora

Ma come funziona il co-working? Lo spazio è a pagamento, il costo è infatti 2 euro per la prima ora e 80 centesimi per le successive, ma il personale del Flora et Labora è molto gentile e quindi, se si acquista una postazione, si riceve immediatamente una consumazione di benvenuto. Inoltre, per rendere lo spazio il più adatto possibile a chiunque, viene naturalmente offerto wifi gratuito e anche una stampante. L’acqua per i clienti è disponibile in quantità illimitata. Inoltre, se si ama il Flora et Labora come posto dove studiare/lavorare si può decidere anche di fare abbonamenti giornalieri o pacchetti speciali di più giorni.

# Bistrot e caffetteria

Credits: @flora.labora
ciotolizie flora et labora

Naturalmente, il locale non è dedicato solamente a chi decide di lavorare lì, anziché da casa o in ufficio, o a chi vuole studiare in uno spazio tranquillo che non sia la solita aula studio in università. Infatti, Flora et Labora offre anche una caffetteria dove fare merenda con dolci vegani accompagnati magari da un caffè, oppure da bevande particolari, come il matcha latte blu preparato con i fiori polverizzati di Clitoria Ternatea. Flora et Labora è poi anche un bistrot che propone piatti sempre plant based. La specialità a pranzo del locale sono le Ciotolizie (circa 12 euro l’una), ovvero bowl con ingredienti mediterranei vegani di stagione. Come ogni locale milanese che si rispetti, qui si può fare anche l’aperitivo.

Continua la lettura con: Il COWORKING GRATIS nel Quadrilatero della Moda

BEATRICE BARAZZETTI

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Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI previste

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Largo Augusto

Nel contesto dell’apertura a luglio 2023 della nuova fermata metropolitana della linea M4 San Babila che si interseca con la linea M1, verrà ampliata l’area pedonale dal Castello Sforzesco fino a San Babila. Sarà così estesa in corso Europa, via Durini, fino a largo Augusto. Vediamo i dettagli del progetto, con masterplan e rendering, le modifiche alla viabilità e la data di fine lavori.

Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI previste

# I numeri del progetto: 70 nuovi alberi e 14.000 mq di nuove aree pedonali

Credits: Comune di Milano

L’obiettivo del “Piano Quartieri” realizzato dal Comune di Milano nel 2020 è quello di ampliare l’area pedonale, nel contesto dell’apertura nel 2023 della nuova fermata metropolitana della linea M4 San Babila che si interseca con la linea M1, che dal Castello Sforzesco arriva appunto fino a Piazza San Babila. Verrà prolungata in corso Europa, via Durini e fino a largo Augusto. Altri punti chiave del progetto sono le aree per le bici, la piantumazione di alberi e la realizzazione di spazi per valorizzare le realtà commerciali e culturali del centro.

Credits: Comune di Milano  – I percorsi ciclabili previsti da progetto

A lavori conclusi infatti ci saranno 70 nuovi alberi, 14.000 mq di area pedonale aggiuntiva, una nuova pista ciclabile su Corso Europa e la nuova piazza in Largo Augusto. In questo modo anche quest’area centrale della città sarà raggiungibile esclusivamente con trasporto pubblico e taxi, oppure a piedi o in bicicletta.

# Le cinque trasformazioni del centro città nel dettaglio

Saranno 5 le zone o vie che subiranno le maggiori trasformazioni all’interno del masterplan complessivo:

  • Piazza San Babila diventerà completamente pedonale e avrà due fermate di metropolitana, ovvero quella delle nuova linea M4 e della M1;
  • Corso Europa diventerà un viale alberato tutto ciclabile e pedonale pensato a senso unico di marcia nel tratto tra via Borgogna e il parcheggio di largo Corsia dei servi e tra via Cavallotti e largo Bersaglieri;
  • largo Toscanini verrà trasformato in zona pedonale con panchine e alberi;
  • via Verziere avrà un doppio filare alberato e sarà riservato ai pedoni;
  • largo Augusto sarà pedonale e avrà una nuova pavimentazione in cubetti di granito, piante, sedute e verrà valorizzata con la collocazione della colonna del verziere nel punto dove sorse originariamente. 

# La nuova viabilità per auto e taxi con l’introduzione di una nuova Ztl

Credits: Comune di Milano – Viabilità e taxi

Corso Europa mediante la creazione di una ZTL sarà reso accessibile solo al trasporto pubblico, ai taxi e ai mezzi del carico/scarico negli orari consentiti. Di conseguenza, in via Borgogna si ipotizza la manovra torna indietro riservata ai soli taxi e ai veicoli privati.

Con la pedonalizzazione di Largo Augusto agli automobilisti potranno transitare lungo l’itinerario via Battisti, via Cavallotti, Corso Europa e via Larga.

# I nuovi percorsi delle linee di trasporto pubblico

Viabilità mezzi pubblici

La trasformazione del centro in una maxi area pedonale modificherà anche i percorsi di alcune linee di trasporto pubblico. In particolare la 60, la 61, la 84 e la 85 seguiranno l’anello obbligato di Corso Europa, via Borgogna, via Larga e via Visconti di Modrone per poi procedere rispettivamente: la 60 su Corso di Porta Vittoria, la 61 via San Damiano, la 84 in direzione centro verso Corso Venezia e Corvetto passando su Corso di Porta Vittoria per la direzione periferia, infine la 85 verso Missori con capolinea in piazza Diaz da un lato e verso corso Monforte dall’altro.

# I lavori si concluderanno all’inizio del 2024

Credits Comune di Milano – Piazza San Babila

Rispetto alle previsioni iniziali la conclusione dei lavori di riqualificazione di piazza San Babila e di tutte le aree circostanti verranno posticipati. A causa dello slittamento dell’apertura della tratta della M4 fino al centro città il nuovo assetto urbanistico sarà ultimato 11la prima parte del 2024.

Continua la lettura con: Con queste OPERE d’ARTE la M4 sarebbe uno SPETTACOLO: la proposta di UrbanFile

FABIO MARCOMIN

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1100 POSTI LETTO con terrazza e ristorante: in arrivo a Milano il MEGA CAMPUS degli STUDENTI

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Credits cxplace - Rendering campus Bicocca

L’offerta di studentati per gli universitari di Milano deve crescere per far fronte all’emergenza caro affitti che colpisce fortemente gli studenti. Come sarà e quando verrà inaugurato il nuovo campus da record.

1100 POSTI LETTO con terrazza e ristorante: in arrivo a Milano il MEGA CAMPUS degli STUDENTI

# Il più grande campus di Milano

Credits requadro.com – Campus Milano

L’offerta di studentati per gli studenti universitari di Milano finalmente è in aumento. In costruzione dall’estate del 2022 c’è il campus Cx Milano NoM – North of Milan, all’interno dell’omonimo nuovo quartiere “car free” alle porte della città, in un’area del comune di Novate Milanese. Situato a ridosso della dalla stazione Quarto Oggiaro del Passante ferroviario, consentirà di raggiungere in 5 minuti di treno la sede della Bovisa del Politecnico e in circa 10 minuti il nuovo quartiere di MIND, prima teatro di Expo2015, dove è atteso il polo universitario scientifico della Statale. Il campus sarà il più grande di Milano, in Italia secondo solo a Roma, e inaugurerà nel mese di febbraio del 2024.

Leggi anche: NOM: il nuovo quartiere “Car free” alle porte di Milano. Sarà la nuova NoLo?

# 1.100 posti letto, una terrazza panoramica e spazi per l’intrattenimento

Credits cxplace – Camere campus

Il progetto nasce dalla collaborazione di Campus X con Techbau S.p.A e Fabrica X srl. Gli elementi che caratterizzano il campus sono camere a prezzi contenuti, saranno 928 per un totale di 1.110 posti di cui 30 dedicate allo short stay, spazi per l’intrattenimento e il tempo libero con palestra sala cinema, ristorante e minimarket e una terrazza panoramica. Sono previste anche aule studio, servizio lavanderia, cucina comune e ampi aree verdi e giardini pensili, con un parco cittadino e un avanzato sistema di orti urbani.

# Progettato per ottenere la certificazione Bream – Building Research Establishment

Credits-cxplace-Campus

La cura del progetto architettonico è stato affidato a un team di professionisti coordinato dal prof. Marco Facchinetti, docente del Politecnico di Milano, mentre l’interior design allo studio Rizoma Architetture secondo i principi della flessibilità, sostenibilità, inclusività e adattabilità. L’intero impianto progettuale sarà convalidato dalla certificazione Bream – Building Research Establishment – che attesta le pratiche sostenibili in fase di progettazione e costruzione e i successivi processi di gestione e manutenzione. L’obiettivo è far nascere una community tra i residenti composta da studenti, giovani lavoratori e viaggiatori da ogni parte del mondo.

Continua la lettura con: I 10 PROGETTI di ARCHITETTURA che hanno RIVOLUZIONATO Milano

FABIO MARCOMIN

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Quelle CARATTERISTICHE INCONFONDIBILI che distinguono MILANISTI e INTERISTI

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Alle soglie dell’Euroderby Milano è ancora più divisa in due. Avvicinandosi allo stadio è facile, ma senza divisa è possibile riconoscere chi è del Milan da chi è dell’Inter? Su che cosa distingua gli uni dagli altri esistono molte teorie a riguardo, che cambiano radicalmente a seconda della squadra della squadra del cuore di chi l’ha formulata. L’unico modo di averne una oggettiva è di assegnare la tassonomia a uno juventino.

Quelle CARATTERISTICHE INCONFONDIBILI che distinguono MILANISTI e INTERISTI09

L’INTERISTA

mourinho

#1 Snob

Più sofisticato. Va allo stadio abbigliato in modo impeccabile. Gli interisti sono i radical chic del calcio italiano.

#2 Critica la sua squadra anche se vince sei a zero

Talmente abituato a lamentarsi di ciò che non va che i momenti di gloria riesce a goderseli solo anni più tardi.

#3 Ogni estate è sicuro: è l’anno buono 

E a volte lo è veramente.

#4 Odia a morte gli juventini

Che il triplete se lo sognano. Ma almeno sono stati in B. (L’Inter non è mai stata in B perché proprio la stagione 1921-22, quando arrivò ultima e fu retrocessa, vennero creati i playout che l’Inter vinse a tavolino per il fallimento della squadra rivale, l’Alta Italia. Nota dello juventino)

#5 Eternamente insoddisfatto

Perfino dopo aver vinto il Triplete c’era qualcosa che gli mancava. Infatti c’è chi è andato al Real Madrid. 

IL MILANISTA

#1 Si esalta quando il Milan supera la metà campo

Un retaggio di quando superare la metà campo significava segnare grazie a talenti che ormai il calcio italiano si sogna.

#2 Caciarone

Se l’interista è un radical chic, il milanista è quello che dispensa pacche sulle spalle di tutti i presenti. Pacche forti e dolorose.

#3 Vuole vincere e convincere

Lo dicono sempre, la juve si accontenta di vincere anche uno a zero, magari rubando pure. Il Milan no, il Milan vuole dominare. Più del numero delle Coppe Campioni conta il 5 a 0 al Real Madrid. 

#4 Il suo orizzonte è l’Europa

L’Italia per lui ha un’importanza relativa. Lascia a Juve e Inter il derby d’Italia, mentre per lui la vera partita è solo con Real, Bayern o Manchester. 

#5 Si gode l’attimo

Non resta mai preda della nostalgia, neppure quando gioca in serie B. Anzi, riesce ad entusiasmarsi per il più piccolo successo. Tipo lo scudetto. 

ANONIMO JUVENTINO

Continua la lettura con: I 10 viaggi in TRENO da fare almeno una volta nella VITA

MILANO CITTA’ STATO

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Sei NOMOFOBICO? Finalmente la SOLUZIONE alla più DIFFUSA PATOLOGIA dei MILANESI

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Credits chimpy - Milanese al telefono

Probabilmente ne siamo affetti tutti. Ecco di cosa si tratta e come si può risolvere sulla metro di Milano. 

NOMOFOBIA: finalmente la SOLUZIONE alla più DIFFUSA PATOLOGIA dei MILANESI

# Cosa è la nomofobia

Credits 10634669-pixabay – Uomo con il telefono

Il termine nomofobia, composto dall’abbreviazione del prefisso “no-mobile” e dal suffisso fobia, descrive la paura di non essere più connessi alla rete di telefonia mobile. La parola è stata coniata in occasione di uno studio commissionato nel 2008 a YouGov, qualificato ente di ricerca britannico, da parte dell’allora responsabile del settore telefonia di Post Office Ltd, Stewart Fox-Mills. In base a questo studio condotto su un campione di 2.163 persone è emerso come circa il 53% degli utenti di telefono cellulare in Gran Bretagna tendevano a mostrare uno stato ansioso quando “perdono il loro cellulare, esauriscono la batteria o il credito residuo o non hanno copertura di rete” e che oltre il 50% non spegne mai il cellullare. Percentuali che gli esperti ritengono, quindici anni dopo la ricerca, schizzate alle stelle, soprattutto nelle grandi città. La paura più diffusa è il cellullare scarico. Soprattutto quando ci si muove in città. 

# I soggetti più a rischio della carica a zero

Credits jar_ost IG – Bikemi

Una paura che i milanesi conoscono benissimo, probabilmente la patologia più diffusa in città. 

Ma chi sono quindi le persone più a rischio? Innanzitutto quelle disorganizzate che non hanno caricato adeguatamente lo smartphone o non hanno con sé il caricabatterie o un power bank, i “globetrotter” che rimango in giro più del previsto, il super utilizzatore di cellulare che non stacca mai dall’utilizzare il cellulare e il turista che rimane tutto il giorno lontano da un punto di ricarica. Ma quali sono i pericoli a trovarsi con il cellulare scarico?

Leggi anche: Anche su BUS e TRAM di Milano si potrà PAGARE col CONTACTLESS

# I pericoli a rimanere con il cellulare scarico a Milano

Credits Ufficio Stampa Atm – Tornello metrò contactless tessera

A Milano più che altrove si amplifica il problema di ritrovarsi con la batteria completamente scaricata. Nella capitale dello sharing per utilizzare qualsiasi tipo di mezzo di trasporto, che non sia di proprietà, servono app installate sul telefono: bici, monopattini, scooter e auto. Sui mezzi pubblici si può pagare il biglietto appoggiando il proprio dispositivo al lettore installato a bordo. Ma dove forse il pericolo diventa più pressante è quando ci si ritrova sulla metropolitana. 

Gli spostamenti in città avvengono prevalentemente con il trasporto pubblico ed è la metropolitana, con 5 linee a cui si aggiunge il passante, a fare la parte del leone. Per questo motivo molti milanesi, o chi arriva da fuori per studio, lavoro o tempo libero, si trovano spesso ad utilizzare lo smartphone nelle banchine o nei convogli. Diventa quindi un problema se ci ritrova con la batteria a zero. Ecco i problemi che possono capitare trovandosi senza cellulare funzionante:

  • non poter usare il contactless per uscire dai tornelli
  • non poter noleggiare all’uscita della metro un mezzo in sharing
  • dover guardare gli altri viaggiatori 
  • non sapere come far passare il tempo (altra fobia diffusa)
  • non poter vedere gli orari dei mezzi compreso il trasporto ferroviario
  • non poter usare google map per organizzare il percorso in uscita dalla metro
  • non poter segnalare ritardi
  • dover sostituire la lettura dei social con le pubblicità della metro
  • in caso di bisogno dover cercare un telefono pubblico, ormai quasi estinti
  • non poter pagare con la carta oltre i limiti di spesa, per impossibilità di dare l’autorizzare tramite app

In breve, senza telefono l’attacco di panico è dietro l’angolo. 

# La soluzione: il primo servizio di powerbank sharing disponibile in tutta Milano attraverso le edicole della metro (e per i nostri lettori la prima volta è gratis)

Credits heychimpy_it – Powerbank

Dalla Svizzera arriva a Milano la soluzione a questo problema: Chimpy, il primo power bank a noleggio disponibile in città. Si trova in quasi tutte le edicole della metropolitana verde e rossa, 60 in totale, e in parte di quelle in superficie. Chiunque abbia la batteria scarica può prendere un power bank in una delle edicole convenzionate lasciando una caparra da 15 euro, che verrà restituita al termine del noleggio, oppure senza caparra inquadrando un qrcode e pagando con Paypal o Applepay solo il costo del servizio pari a 3 euro.  

Chimpy mappa

Il power bank si può tenere fino a una settimana e si può restituire in qualunque altra edicola: sul retro del caricatore portatile c’è un qrcode che rimanda alla mappa di tutti i punti di consegna/ritiro presenti in città. Solo per i lettori di milanocittastato cliccando a questo link si può salvare un buono buono noleggio gratuito sfruttabile fino al 2024.

Continua la lettura con: Tutti i DISTURBI MENTALI dei milanesi

REDAZIONE

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Da Milano parte un TRENO che porta a vedere l’EUROPA INTERA

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Credits: @europapark Europa Park

Ogni giorno da Milano Centrale parte un treno che ti porta dritto ad uno dei parchi di divertimenti più belli e più grandi d’Europa. È l’Eurocity 52, che dopo 5 ore fermerà a Ringsheim-Europa-Park. Dove si trova l’intera Europa. 

Da Milano parte un TRENO che porta a vedere l’EUROPA INTERA

# L’Europa-Park: ogni anno conta oltre 6 milioni di visitatori

Credits: @europapark
Europa Park

L’Europa-Park è il parco di divertimenti più bello della Germania. Non è certo una gita da fare in giornata, se si vuole partire da Milano, ma raggiungere il parco è veramente semplice. Basta andare a Milano Centrale, prendere l’eurocity 52 direzione Francoforte e scendere alla fermata Ringsheim / Europa-Park. Ancora meglio è se si acquista il biglietto con direzione Rust Europa-Park, perché così anche il tragitto autobus dalla stazione al parco vero e proprio è compreso nel prezzo. Una volta giunti a destinazione si viene catapultati in un’Europa in miniatura: all’interno del parco sono infatti ricreate ambientazioni tipiche per ogni nazione e naturalmente non mancano giostre e giochi che fanno divertire chiunque.

L’Europa-Park, situato al confine tra Germania, Francia e Svizzera, tra le città di Friburgo e Strasburgo, non è solamente il parco di divertimenti più bello della Germania. Infatti, con i suoi oltre 6 milioni di visitatori è il parco a tema stagionale più famoso al mondo e il secondo parco a tema più visitato in Europa dopo Disneyland Paris. È aperto solamente durante la stagione estiva, da poco prima di Pasqua fino all’inizio di novembre, e quella invernale, dalla fine di novembre alla seconda settimana di gennaio, rimanendo chiuso per gli altri mesi dell’anno.

# 15 aree tematiche dedicate agli stati europei

Credits: @europapark
Europa Park

Il parco è diviso in 18 aree tematiche, 15 delle quali dedicate ad uno stato europeo. Si passa dall’attrazione acquatica della Grecia, alla ricostruzione delle strade di Parigi, con tanto di Moulin Rouge. All’interno c’è poi una ricostruzione di un paesino svizzero, di quelli tipici montani, e nelle aree dell’Europa del nord il must sono le giostre adrenaliniche. E l’Italia? Ovviamente c’è anche il BelPaese con una ricostruzione di Venezia, la pizza da Mario e un’area interamente dedicata a Leonardo da Vinci. Altro riferimento all’Italia lo si trova in uno degli hotel all’interno di Europa-Park, si chiama Colosseo e non è nient’altro che la ricostruzione del simbolo di Roma.

Credits: @europapark
Europa Park

Infine per tornare un po’ bambini si può andare nella foresta incantata, altra area a tema di Europa Park, dove si troveranno tutti i personaggi principali delle storie dei fratelli Grimm.

Continua la lettura con: Il PARCO dei DINOSAURI a mezz’ora da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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AUTO + TRENO: la vera svolta green

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Ph. @ice91prinzeugen IG

Pare incredibile, in piena mania ecologista green, le soluzioni semplici e facilmente applicabili non vengono nemmeno prese in considerazione. 

AUTO + TRENO: la vera svolta green

Ph. @erikando402 IG

# Solo 1 merce su 10 viaggia in Italia su rotaia

Il treno lo sappiamo ha tanti vantaggi. Eppure non solo il servizio notturno passeggeri tra città europee è ancora poco sviluppato anche il trasporto merci su rotaia è lontanissimo dal suo massimo potenziale in molti paesi, a cominciare dall’Italia. Nel “Bel Paese” viaggia su rotaia circa l’11-12 % delle merci… una inezia.

# Auto + Treno: la vera svolta green

Fossero solo le merci a non viaggiare su rotaia dal 2011: non esiste più nemmeno un servizio AUTO + TRENO, un servizio che negli anni 70/80 registrava in estate il tutto esaurito su molte tratte. Quanti dei meno giovani tra di noi ricordano l’entusiasmo di quelle partenze con “auto al seguito”? L’emozione e l’attesa del viaggio con la propria auto caricata sullo stesso treno dove si viaggiava verso i mari del Sud…

Tante volte pianificando una vacanza o un viaggio per qualsivoglia motivo, ci si trova nel dubbio se raggiungere una località di arrivo senza doversi sobbarcare un lungo tragitto in auto evitando lunghe code sotto il sole, costosi pedaggi, estenuanti percorsi… preferendo magari viaggiare comodamente in treno arrivando poi a destinazione riposati,  ma la necessità dell’auto una volta giunti a destino spinge la maggioranza dei viaggiatori a  scartare l’alternativa ferroviaria per  non trovarsi nell’impossibilità di spostarsi agevolmente o per non dover noleggiare una utilitaria a prezzi folli…

Ph. @ice91prinzeugen IG

Secondo uno studio fatto in Trentino Alto Adige / Sudtirol e pubblicato in rete da Ferrovie.info la gran parte di chi visita la splendida regione alpina arriverebbe volentieri in treno se poi in loco avesse l’auto a disposizione. Invece tempo fa hanno provveduto bene a smantellare le rampe per caricare le auto sui treni: “Inutile continuare a farsi domande scontate. I vacanzieri preferiscono arrivare a destinazione con l’auto propria perché il noleggio in loco costa e comunque caricare le valige sul treno per vacanze lunghe è laborioso. Una volta arrivati possono anche utilizzare i mezzi pubblici ma la propria auto restituisce sempre una sicurezza in più alla quale difficilmente vogliono rinunciare.”

La strategia della politica è sempre più improntata su divieti e punizioni: si vuole diminuire il traffico automobilistico senza però dare una vera alternativa di trasporto. L ‘utilizzo del treno deve essere implementato e incentivato sia per chi trasporta merci, per chi viaggia chi per lavoro, chi per svago. 

Fonte:  https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/22098-ferrovie-mobilita-ecologica-e-il-servizio-auto-al-seguito-perduto

Continua la lettura con: Come convertire le chiese di Milano

ANDREA URBANO

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La CASA in VENDITA più COSTOSA sul mercato a Milano

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Credits casa.it - Salone con camino

Abbiamo visto quali sono stati alcuni degli immobili più costosi venduti a Milano negli ultimi anni. Ma oggi? Questo è l’appartamento in vendita al prezzo più alto tra quelli pubblicati sui siti immobiliari.

La CASA in VENDITA più COSTOSA sul mercato a Milano

# Venduto il primatista precedente: un attico su due piani in via Sant’Andrea

Credits casa.it – Altra vista salone

Fino a qualche mese fa l’immobile più caro in vendita a Milano era un attico in via Sant’Andrea al quinto e sesto piano di un signorile palazzo storico dei primi ‘900 di quasi 600 mq. L’annuncio non è più disponibile e quindi con molto probabilità la vendita è andata a buon fine. 

# Il nuovo re del mercato in via San Damiano

Credits casa.it – Salone con camino

Oggi è un appartamento in via San Damiano ad aver preso il testimone, tra quelli presenti sui portali di ricerca del settore con descrizioni e immagini disponibili. Si trova a pochi passi dal Quadrilatero della Moda e dalla meravigliosa Villa Necchi Campiglio

Leggi anche: La CASA in VENDITA più COSTOSA di Milano

# 300 locali per 7 locali

Credits casa.it – Appartamento Milano in vendita

Quanto è grande e come è fatto? Ha una metratura di 300 mq, è situato al terzo piano dell’edificio e conta 7 locali.

Si compone di: doppio ingresso, ampio salone con camino, cucina abitabile, sette camere, studio, cinque bagni di cui due interno alle camere, lavanderia. Tutti i pavimenti sono in parquet eccetto quelli della cucina. A tutto questo si aggiunge una cantina e il servizio di portineria.

# 8 milioni di euro

Il prezzo? Per poter andare a vivere in questo immobile di lusso nel cuore della città vanno messi in conto 8 milioni di euro oltre a alle spese condominiali.

Continua la lettura con: VILLE e ATTICI di Milano venduti a PREZZI RECORD

FABIO MARCOMIN

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I GRANDI BRAND della GALLERIA

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Louis Vuitton

Uno spettacolo architettonico, con la sua volta in vetro e ferro battuto che culmina con la grande cupola a coprire l’ottagono sottostante, i mosaici sui pavimenti e le statue, gli affreschi e le decorazioni sulle pareti. Le boutique del lusso rendono l’esperienza della passeggiata nel Salotto di Milano ancora più affascinante. Ma quali sono e quali sono in arrivo all’orizzonte?

I GRANDI BRAND della GALLERIA

# Il lusso in Galleria: scritte d’oro su sfondo nero

Credits Federico Di Dio photography-unsplash – Galleria Vittorio Emanuele vuota

Quando si parla di Galleria Vittorio Emanuele a Milano non si può non citare i brand del lusso che con le loro vetrine incantano gli occhi di milanesi e turisti provenienti da tutto il mondo. Fanno a gara per accaparrarsi gli spazi più grandi e ambiti, specie quelli più in vista lungo il braccio della Galleria che unisce piazza del Duomo a piazza della Scala. A suon di milioni di euro di affitto, visto che i locali non sono in vendita e ciclicamente Palazzo Marino li rimette i locali sul mercato a canoni sempre più alti, e con le insegne delle vetrine obbligate a rispettare la stessa combinazione di stile, colori e materiali di tutti i negozi: tutti i brand devono avere come insegna scritte oro su fondo nero. 

Leggi anche: Che cosa OSSERVA l’OSSERVATORIO in GALLERIA

# La “legione francese”

Come ai tempi di Napoleone i francesi fanno la voce grossa, almeno in Galleria. In primis Louis Vuitton, presenza ormai storica su due lati dell’ottagono accanto al ristorante Savini e il più noto nel mondo del fashion, Dior, le new entry Saint Laurent e Longchamp e infine la boutique di Chanel. Famosa per il simbolo della camelia, si prepara a raddoppiare andando a occupare parte degli spazi un tempo di TOD’s per un canone annuo di 2 milioni e 350mila euro. 

# Il fashion italiano: Prada la grande protagonista

A tenere alto l’onore italiano e milanese c’è Prada, che ha iniziato proprio qui la sua avventura nel 1913 dove è presente l’attuale boutique donna a cui ha aggiunto quella uomo sul lato opposto, per sei piani totali, a cui si aggiunge la Pasticceria Marchesi rilevata da qualche anno (all’80%) dal brand milanese, oltre all’Osservatorio Prada, anch’esso con vetrina in Galleria. Moncler, di origini francesi ma milanese dal 2003, ha una boutique distribuita su 630 mq negli spazi utilizzati prima come Urban Center.

Con due vetrine c’è il negozio di Gucci, fondato a Firenze ma con un hub e una sede anche a Milano, e poi l’altro grande stilista milanese acquisito, Giorgio Armani, sempre con due vetrine. Altri spazi sono occupati da Fendi, la casa di moda romana, e Borsalino, il mitico cappello per uomo e donna. TOD’s invece lascia gli spazi attuali per spostarsi in quelli occupati da Brics.

# La gioielleria svizzera e i nuovi arrivi all’orizzonte

Swarovski

Il marchio austriaco Swarovski è famoso per i suoi gioielli e accessori fatti e impreziositi di un particolare cristallo ideato da Daniel Swarovski, con una composizione in vetro e piombo la cui formula esatta è gelosamente custodita come segreto industriale.

Credits Andrea Cherchi – Albero Swaroski Galleria 2021

Da anni è punto fermo in Galleria cosi come il suo luccicante albero che a Natale viene installato al centro dell’Ottagono. Attesa invece per l’apertura della boutique monomarca Rolex operata da Rocca 1794 e, sul fronte italiano, per quella Damiani negli altri spazi liberati da TOD’s.

Continua la lettura con: Quelli che RESISTONO in GALLERIA: i locali storici tra i grandi marchi internazionali

FABIO MARCOMIN

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Iniziata a Milano la GELATO WEEK: 5 gelati a 5 euro

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Credits: @amo.chemangiamo Gelato Gnomogelato

La prima edizione della Gelato Week, un’intera settimana dedicata al dolce dell’estate. Il festival, diviso per zone e aree tematiche, è cominciato il 6 maggio e durerà fino a sabato 13. Ma qual è il programma per la “week” milanese più golosa di sempre?

Iniziata a Milano la GELATO WEEK: 5 gelati a 5 euro

# 35 gelaterie coinvolte in 7 percorsi tematici

Credits. @kojefoodlover
Gelato Alberto Marchetti

Per una settimana 7 percorsi di degustazioni di gelati, ognuno con un tema che ricorda Milano. Si può scegliere infatti tra il Gelato Music, il Gelato Book, ispirato ai Promessi Sposi di Manzoni, il Gelato Cocktail, per ricordare la movida milanese, il Gelato Fashion, il Gelato Design e tanto altro. Ogni percorso prevede 5 degustazioni in 5 gelaterie diverse e il prezzo per parteciparvi è veramente basso, 5 euro. Per la prima edizione sono state selezionate 35 gelaterie ma, augurandosi il successo dell’evento, si spera che diventeranno molte di più nelle edizioni successive.

L’idea di una settimana dedicata al gelato è venuta ai gestori, nonché creatori, della pagina Instagram @MilanoconGelato, che da anni segnalano gelaterie ai milanesi facendogli scoprire il lato più dolce della città. 4 fratelli che quest’anno hanno deciso di organizzare un’intera settimana dedicata al gelato.

# Come funziona

Credits: @milanobelladadio
Gelato Week

Per partecipare alla prima Milano Gelato Week bisogna acquistare il biglietto sul sito, anche se questi sono in numero limitato e il rischio che siano già stati comprati tutti è molto alto. Ogni biglietto da poi il diritto a partecipare ad un percorso, quello selezionato nel momento dell’acquisto, durante il quale si potrà mangiare un cono o coppetta piccola per ogni gelateria del percorso. Il biglietto non ha né orario né data, quindi si può scegliere quando recarsi nelle gelaterie e con che ordine. Infine, in ognuna delle gelaterie ci saranno dei giochi a tema.

# I percorsi e la mappa delle gelaterie

Credits: milanocongelato.it
Mappa gelaterie Gelato Week

Ecco tutti i percorsi con le gelaterie aderenti.

Gelato Fashion, ispirato a Giorgio Armani e ai posti dove ha lasciato il segno. Le gelaterie del percorso sono: Dassie, Gelato e Champagne, Ciacco, AiVoglia e Gelateria Latteneve.

Gelato Design: si girerà per la città ammirando le opere di Gae Aulenti, assaggiando i gelati di Gelateria Borsieri, Il Felice Gelato, Gelatario Milano, Gelateria Rossi e Artico Gelateria.

Gelato Cocktail, per ricordare la vita notturna di Milano e quei luoghi dove Davide Campari ha ideato la sua opera. Le gelaterie aderenti sono Mara dei Boschi, Geko, Accademia64, Freddo Gelato, Officine del Gelato e in alcune di queste si potranno assaggiare anche gelati alcolici.

Sbam Gelati, Carmen Gelato, Gnomogelato, Gelateria Rigoletto e Gelato for Run sono invece le gelaterie inserite nel percorso Gelato Music, durante il quale la Scala e Giuseppe Verdi saranno i protagonisti.

Per il percorso dedicato ai Videogames invece ci sono la Gelateria della Musica, Gelateria Mistergel, Casimiro Gelateria, Il negozietto del gelato e Chocolat. E il personaggio di questo giro non è nient’altro che Leonardo da Vinci, che, con la sua immaginazione giocosa, ha dato tanto alla città meneghina.

Il penultimo percorso è il Gelato Movie, un viaggio tra sale cinema e la storia di Luchino Visconti, le gelaterie da segnarsi sono Crema Alta Gelateria, Premiata Cremeria, Iconico Gelato, Alberto Marchetti, Zero Gelato. E infine c’è il Gelato Book con le gelaterie Gelato 4ever, Icebound, Oggi Gelato, Viel Gelati Milano e Wally Gelateria.

Continua la lettura con: La SETTIMANA delle grandi EMOZIONI: gli appuntamenti da non perdere a Milano dall’8 al 12 maggio #ToDoMilano

BEATRICE BARAZZETTI

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Il PONTE SOSPESO più lungo del mondo

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Credit: @ponte_516arouca
Il ponte sospeso pedonabile più lungo del mondo è stato inaugurato ad Arouca, nel distretto di Porto, terza città in ordine di grandezza del Portogallo.

Il PONTE SOSPESO più lungo del mondo

# La struttura

Credit: @ponte_516arouca

Con i suoi 516 metri e con una distanza massima dal suolo (175 metri), il ponte è stato progettato con una struttura portante costituita da due grandi basi in cemento a forma di V.

Il ponte vero e proprio è stato invece realizzato in acciaio, compresa la pavimentazione costituita da una griglia, sempre in acciaio. Questa permette ai coraggiosi che decidono di attraversare questa ennesima meraviglia ingegneristica di osservare l’orrido che si apre sotto i loro piedi.
 
E’ stata scelta la pavimentazione in rete metallica in quanto quella in cristallo, certamente con maggiore impatto visivo, non avrebbe garantito una stabilità in caso di vento che da queste parti non manca mai.

# Il percorso

Credit: @canalaconteceu

Impavidi turisti che vogliono emulare le gesta di esploratori, escursionisti ma anche il nostro Renato Pozzetto in “Noi uomini duri”, si cimentano in un attraversamento mozzafiato che collega le due sponde del fiume Paiva. Mentre si attraversa il ponte si può ammirare la cascata di Aguiera, il tutto nel contesto del Geoparco di Arouca.

# La storia

Credit: @joaosaramagophoto

La progettazione, iniziata nel 2016, ha visto l’inizio della realizzazione l’anno successivo grazie allo studio di architettura Itecons.

Questo ha avuto il compito di arricchire il Geoparco di Arouca, patrimonio dell’Unesco dal 2009, che si fregia di una ricchissima diversità geologica oltre che di una importante presenza floreale e faunistica.

La sua realizzazione ha subito alcune variazioni in quanto si sono riscontrati problemi geologici che ne avrebbero compromesso la sicurezza.

La nuova sede ha “costretto” un allungamento del ponte che dai 480 inizialmente previsti è passato ai 516 attuali, inserendo il ponte nel guinness dei primati.

Grazie anche a Fondi europei questa ennesima meraviglia lusitana è diventata percorribile, regalando la sensazione di camminare tra le nuvole. Dando così al Portogallo la possibilità di esaltare non solo le sue bellezze marittime ma anche la sua straordinaria natura dell’entroterra.

 

Continua la lettura con: Il PONTE SOSPESO più ALTO d’Europa si trova a due ore da MILANO

ROBERTO BINAGHI

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L’HOTEL TRASPARENTE immerso nella natura

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Credits: archdaily.com

L’hotel Bjornson ha deciso di espandersi e far costruire degli appartamenti nella foresta vicina a dove è situato. I responsabili del progetto si sono messi all’opera per creare dei moduli abitativi che potessero essere integrati in quel luogo alla perfezione. L’effetto è spettacolare. 

L’HOTEL TRASPARENTE immerso nella natura

# Case per rispettare e ammirare la natura

Credits: archdaily.com

Siamo in Slovacchia. Le cabine che sono sorte in mezzo alla foresta presentano un lato completamente trasparente, per dare ai suoi ospiti la sensazione di essere abbracciati dalla neve. La soluzione che rende queste abitazioni ecologiche e rispettose si trova sotto di loro: infatti, non sono adagiate al terreno ma sorrette da palafitte, in modo da permettere al suolo di respirare. Inoltre, le costruzioni sono interamente in legno per mimetizzarsi con l’ambiente arboreo e i tetti, quando non sono coperti dalla neve, presentano lo stesso colore del terreno.

# Cosa aspettarsi all’interno e nei dintorni

Credits: archdaily.com

Ogni abitazione è costituita da due moduli indipendenti, ciascuno con il proprio ingresso, camera da letto e bagno. Le due parti possono essere collegate, aprendo la parete che divide i due soggiorni, e si può permettere alle due famiglie di socializzare e condividere gli spazi. Ogni appartamento presenta anche una caratteristica diversa rispetto agli altri, come il bagno un po’ più grande o un balcone esterno, rendendolo sostanzialmente unico e adatto a ogni esigenza.

Essendo parte di un resort circondato da piste da sci, la tranquillità di questo luogo si integra alla perfezione alla voglia di sport e discese sulla neve. Questa sezione ospita anche un’estensione del ristorante dell’hotel principale, oltre che un centro benessere con saune e sale relax con un massaggiatore. In generale, un ambiente da favola sia nella posizione che nei servizi.

 

Continua a leggere con: L’HOTEL che si SCIOGLIE ogni anno

MATTEO GUARDABASSI

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Milano è solo…. Milan Inter, qual è la regina di Milano?

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Credits quando i calciatori avevano le facce da calciatori - MilanInter United

Milano è solo…. Milan Inter, qual è la regina di Milano?

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MILANO CITTA’ STATO

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

MILANO – BOLOGNA a VELOCITÀ SUPER: si viaggerà a 350 km/h?

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Credits OpenRailwayMap - Velocità Milano-Bologna in treno

Un aumento della velocità sulla linea Milano e Bologna? Nel 2018 erano stati programmati dei test per portare il servizio a quelle velocità, ma arrivò lo stop da parte del Ministero dei trasporti e dall’Agenzia per la sicurezza ferroviaria. A che punto siamo: qual è la velocità attuale e si riproverà a premere sull’acceleratore?

MILANO – BOLOGNA a VELOCITÀ SUPER: si viaggerà a 350 km/h?

# A che velocità si viaggia sull’alta velocità in Italia?

Credits Mood101-pixabay – Frecciarossa in Stazione Centrale Milano

I treni dell’alta velocità hanno cambiato il modo di spostarsi degli italiani, in diversi casi andando battere la concorrenza dell’aereo come sulla tratta Milano-Roma, offrendo un servizio rapido, di qualità e a prezzi economici. Dal debutto del 2012 Italia è diventato il secondo operatore in aggiunta a Trenitalia. 

Ma a che velocità si viaggia sull'”alta velocità”? La velocità di esercizio è compresa tra i 250 e i 300 km/h. Questi limiti sono imposti dai costi di manutenzione sia dei treni che dell’infrastruttura: a una velocità maggiore aumenta infatti il consumo dell’energia e l’usura complessiva di treno, rotaie e catenaria.

# Le velocità massime omologate per Trenitalia e Italo: si sfiorano i 400 km/h

Credits frecciarossaofficial- #RAILWAYHeART IG – Frecciarossa

Andando a vedere le velocità massime omologate per i singoli treni, Trenitalia dispone di: ETR. 600 di Alstom ferroviaria progettati per arrivare ai 280 km/h, ETR. 700 di AnsaldoBreda per toccare i 250 km/h, ETR. 500 di AnsaldoBreda i 360 km/h e l’ETR. 1000 di Bombardier i 400 km/h. Quest’ultimo ha raggiunto durante i test una velocità massima di 394 km/h. L’elettrotreno prodotto dall’Alstom per Italo può raggiungere invece i 360 km/h.

# Sulla Milano Bologna si viaggerà a 350 km/h?

Credits OpenRailwayMap – Velocità Milano-Bologna in treno

Fin qui abbiamo visto le prestazioni massima raggiungibili dai treni in servizio sulla rete ferroviaria italiana. Sarà quindi possibile viaggiare a 350 km/h sulla Milano-Bologna? Oggi i treni dell’alta velocità su questa tratta viaggiano per gran parte ai 300 km/h: nello specifico dal nodo di Melegnano fino a quello di Modena, dove non si possono superare i 240 km/h, e sul tratto successivo fino a poco prima dell’approdo alla Stazione di Bologna Centrale.

Nel dicembre del 2017 un Frecciarossa aveva percorso la tratta Milano-Roma in 2 ore e 20, dimostrando la possibilità teorica di un servizio più rapido sulla rete. Nel 2018 era stata programmata una sperimentazione per far correre i treni da Milano a Roma a 350 km/h, ma il sogno è stato spento sul nascere a seguito dello stop da parte del Ministero dei trasporti e dall’Agenzia per la sicurezza ferroviaria a Rete Ferrviaria Italiana, proprietaria dell’infrastruttura. Tra i motivi del blocco l’esiguo risparmio di tempo di viaggio che si avrebbe avuto tra le due città, appena 10 minuti, portando la durata a 2 ore 40 minuti e la “protesta” di Italo per avere scelto Trenitalia per i test. Si riproverà in futuro? Le indiscrezioni dicono che sì, almeno sul tratto più veloce della Milano Bologna si potrà presto premere sull’acceleratore. 

Continua la lettura con: ALTA VELOCITÀ NAPOLI-BARI: quando ci sarà e quanto ci si metterà

FABIO MARCOMIN

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RIAPRIRANNO mai il PONTE più caro ai milanesi?

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Credits Gianapolo Rimondi FB - Ponte di Porta Genova

Una delle icone della città dove i milanesi amavano passare sia per necessità che per svago è chiuso ormai da oltre sette anni. Il futuro è avvolto dalla nebbia. Ritornerà mai alla luce il ponte più caro ai milanesi?

RIAPRIRANNO mai il PONTE più caro ai milanesi?

# Un simbolo del quartiere 

Credits chiara_trumphy IG – Ponte di Porta Genova

Chissà quanti milanesi e turisti avranno camminato sul ponte in ferro tinteggiato di verde scuro di Porta Genova, per andare dai Navigli alla zona di Tortona e viceversa, rimanendo magari bloccati durante il Fuori Salone a causa dell’enorme flusso di persone. Un simbolo, un’icona del quartiere e di Milano utilizzata per oltre un secolo per scavalcare i binari della linea per Mortara. Costruito tra il 1912 e il 1917 dalla Società Nathan Uboldi, che si occupava della realizzazione di molte opere in ferro, tra cui ponti, sovrappassi e passerelle pedonali, i cui disegni sono conservati nell’archivio del Castello Sforzesco. Pare che l’azienda avesse delle collaborazioni, per la progettazione delle sue strutture, con lo Studio Eiffel di Parigi. Un luogo così amato dai milanesi che lo hanno riempito di soprannomi. 

# I tanti soprannomi

Credits Gianapolo Rimondi FB – Ponte di Porta Genova

Sono tanti i soprannomi che sono stati affibbiati a questa struttura: il ponte di ferro, la scaletta, il ponte di Nana, il ponte dei 100 colori. Da ultimo nel 2013 il ponte degli artisti, che è anche quello con cui tutti i milanesi lo conoscono oggi. Furono proprio degli appassionati d’arte, che crearono un’associazione no-profit pensata per valorizzare gli artisti desiderosi di diffondere l’arte libera nel mondo e sviluppare una rete di ponti in Italia e nel mondo, a dare il nuovo nome al ponte di ferro. Tutto questo fino a un triste giorno. 

# La chiusura… temporanea

Il 22 agosto 2016 è stato chiuso, in teoria in modo temporaneo, per motivi di sicurezza. Il ponte infatti è stato dichiarato “di particolare interesse storico e artistico” dal ministero dei Beni culturali e per questo era stata fatta partire una serie di interventi di messa in sicurezza e di sostituzione delle scale per poter essere di nuovo utilizzato. Ad oggi però non ci sono notizie a riguardo. Verrà mai riaperto?

# La passerella sui binari al piano strada intitolata a “Biki” e il probabile futuro del ponte

Credits grazianomad IG – Passaggio sui binari Porta Genova

Per ovviare all’interruzione del collegamento offerto dal ponte, nel febbraio 2017 è stata realizzata una passerella al piano strada intitolata alla stilista milanese Elvira Leonardi Bouyeure in arte “Biki”, che copre i binari inutilizzati lasciandone la traccia, con due aperture su via Tortona e via Ventimiglia nei muri perimetrali dello scalo ferroviario. Il destino del ponte di ferro però sembra segnato: nel prossimo futuro si prevede infatti la soppressione della stazione ferroviaria di Porta Genova, con contestuale rigenerazione di tutto lo scalo, la cui funzione sarà suddivisa tra le attuali stazioni di Romolo e San Cristoforo. Quest’ultima intersecherà la M4 e sarà il futuro capolinea della Circle Line. A quel punto tutta l’area sarà completamente diversa e, forse, non avrà più senso questo ponte. A mano che non diventi una sorta di monumento storico. 

 

Leggi anche: MARIA CALLAS, la Scala e BIKI, quel legame che ha fatto la storia dell’arte

Continua la lettura con: L’INCUBO degli ARCHISTAR: la TERRIBILE STORIA del PONTE più antico di ROMA

FABIO MARCOMIN

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Gli APERITIVI più PARTICOLARI da fare a Milano

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Credits: @kebabbar.official Kebabbar

A Milano l’aperitivo lo si può trovare in tutte le forme: ci sono locali che portano patatine e olive e quelli che si ingegnano le soluzioni più creative. Come questi. 

Gli APERITIVI più PARTICOLARI da fare a Milano

# Kebby Hour: l’aperitivo dal kebabbaro

Credits: @kebabbar.official
Kebabbar

A Milano anche i kebabbari organizzano l’aperitivo, ma questo in questione non è un semplice kebabbaro. Kebabbar in Corso 22 Marzo 38 e in via Corsico 1 (Navigli) è un locale unico che fonda due culture: quella curda, di ragazzi originari dell’Asia occidentale, e quella milanese. Con un servizio piacevole e autentico, il Kebabbar offre kebab e signature cocktail, affiancati da falafel e birre d’importazione alla spina. Una formula divertente e riuscita che rende Kebabbar, come dice il suo nome, un luogo dove scegliere se mangiare un kebab o prendere un cocktail, oppure entrambi. Il locale è aperto tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 2 di notte. E proprio il Kebabbar da poco ha deciso di presentare il Kebby Hour! Dalle 18 alle 20 ogni giorno viene offerto il loro aperitivo: composto da meze tipici (i meze disponibili saranno: cacik, sigara börek, menemen, ciğ köfte vegetariano, çoban salatası, yufka e nan tostati in accompagnamento) accompagnati da drink classici o più elaborati.

 

# Come Vuoi, solo baguette farcite

Credits: @comevuoibaguetterie
Come Vuoi Pane e Condimenti

E da un aperitivo kebab ci spostiamo ad uno dove vengono servite esclusivamente baguette. Siamo al Bicocca Village in viale Sarca/via Chiese e qui si trova Come Vuoi Pane & Condimenti. Come Vuoi è una catena di locali che si trovano un po’ in tutte le parti d’Italia, da nord a sud, ma che è nata nel 2014 tra le mura della Chiesa del Carmine di Taranto, nel pieno centro cittadino. Quindi no, l’aperitivo di baguette non ha niente a che vedere con la Francia, ma al contrario nasce nel sud d’Italia e nel 2018 inizia a spargersi anche in altre zone del BelPaese. E in linea con la cultura meneghina, a Milano all’orario dell’aperitivo si può scegliere come farcire le baguette e farsele servire a modi aperitivo, accompagnate magari da un calice di vino o da una bella birra fresca. La baguetteria Come Vuoi Pane & Condimenti è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 15 e dalle 19 alle 22:30.

 

# MIRO, l’aperitivo cinematografico

Credits: @miro_osteriadelcinema
Miro

In via Milazzo 9, all’interno del cinema Anteo, c’è MIRO Osteria del Cinema, locale aperto tutti i giorni ad eccezione del lunedì, dalle 18:30 a mezzanotte e il weekend aperto anche dalle 12:30 alle 15. Tra un film della programmazione di Anteo e l’altro, MIRO propone ricette della tradizione italiana, piatti iconici dei migliori film d’autore e qualche sorpresa ispirata ai viaggi dello chef. Ma il punto forte di questo locale è sicuramente la location: un luogo storico, iconico, segreto e con tante storie da raccontare. All’Osteria del Cinema si può andare per un pranzo di lavoro, una cena, un brunch nel weekend e ovviamente per un aperitivo. Un classico aperitivo servito però in una location caratteristica, è questo che rende l’aperitivo da MIRO Osteria del Cinema uno dei più particolari che si possono prendere in città.

 

# Rotonda Bistrot, l’aperitivo in un ex cimitero

Credits: @edondina
Aperitivo Rotonda Bistrot

Anche in questo caso è la location che rende l’aperitivo al Rotonda Bistrot interessante. Il Rotonda Bistrot si trova all’interno del monumento storico che gli dà il nome, la Rotonda della Besana, ed è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18:30 (tranne il lunedì che rimane chiuso). Organizzato per l’ultima ora, quindi dalle 17:30 fino a chiusura, durante l’aperitivo vengono serviti una serie di stuzzichini accompagnati da cocktail freschi. Ma cosa rende l’aperitivo del Rotonda Bistrot così particolare? Non tanto il cibo ma piuttosto il fatto che si sta facendo aperitivo in un ex-cimitero. Sì perchè la Rotonda della Besana altro non è che un complesso cimiteriale tardobarocco formato da un lungo porticato.

# Aperitivo in accappatoio 

https://www.viaggiamo.it/qc-terme-milano-orari-e-prezzi/

Un altro grande classico ormai da oltre un decennio. E’ l’aperitivo alle Terme di Porta Romana. Luogo dove ci si trova al di fuori dal tempo e dello spazio, tra percorsi benessere, piscine d’acqua calda e un tram sauna. All’ora dell’aperitivo la sala grande si popola di persone in accappatoio e costume da bagno che si rilassa gustando piatti e bibite fornite con grande generosità in un buffet che sembra senza limiti. Aperitivo compreso con il biglietto d’ingresso serale. 

Continua la lettura con: APERITIVO all’APERTO? I 10 posti TOP a MILANO

BEATRICE BARAZZETTI

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