I GRANDI BRAND della GALLERIA

Chi sono e quali sono in arrivo all'orizzonte?

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Louis Vuitton

Uno spettacolo architettonico, con la sua volta in vetro e ferro battuto che culmina con la grande cupola a coprire l’ottagono sottostante, i mosaici sui pavimenti e le statue, gli affreschi e le decorazioni sulle pareti. Le boutique del lusso rendono l’esperienza della passeggiata nel Salotto di Milano ancora più affascinante. Ma quali sono e quali sono in arrivo all’orizzonte?

I GRANDI BRAND della GALLERIA

# Il lusso in Galleria: scritte d’oro su sfondo nero

Credits Federico Di Dio photography-unsplash – Galleria Vittorio Emanuele vuota

Quando si parla di Galleria Vittorio Emanuele a Milano non si può non citare i brand del lusso che con le loro vetrine incantano gli occhi di milanesi e turisti provenienti da tutto il mondo. Fanno a gara per accaparrarsi gli spazi più grandi e ambiti, specie quelli più in vista lungo il braccio della Galleria che unisce piazza del Duomo a piazza della Scala. A suon di milioni di euro di affitto, visto che i locali non sono in vendita e ciclicamente Palazzo Marino li rimette i locali sul mercato a canoni sempre più alti, e con le insegne delle vetrine obbligate a rispettare la stessa combinazione di stile, colori e materiali di tutti i negozi: tutti i brand devono avere come insegna scritte oro su fondo nero. 

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# La “legione francese”

Come ai tempi di Napoleone i francesi fanno la voce grossa, almeno in Galleria. In primis Louis Vuitton, presenza ormai storica su due lati dell’ottagono accanto al ristorante Savini e il più noto nel mondo del fashion, Dior, le new entry Saint Laurent e Longchamp e infine la boutique di Chanel. Famosa per il simbolo della camelia, si prepara a raddoppiare andando a occupare parte degli spazi un tempo di TOD’s per un canone annuo di 2 milioni e 350mila euro. 

# Il fashion italiano: Prada la grande protagonista

A tenere alto l’onore italiano e milanese c’è Prada, che ha iniziato proprio qui la sua avventura nel 1913 dove è presente l’attuale boutique donna a cui ha aggiunto quella uomo sul lato opposto, per sei piani totali, a cui si aggiunge la Pasticceria Marchesi rilevata da qualche anno (all’80%) dal brand milanese, oltre all’Osservatorio Prada, anch’esso con vetrina in Galleria. Moncler, di origini francesi ma milanese dal 2003, ha una boutique distribuita su 630 mq negli spazi utilizzati prima come Urban Center.

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Con due vetrine c’è il negozio di Gucci, fondato a Firenze ma con un hub e una sede anche a Milano, e poi l’altro grande stilista milanese acquisito, Giorgio Armani, sempre con due vetrine. Altri spazi sono occupati da Fendi, la casa di moda romana, e Borsalino, il mitico cappello per uomo e donna. TOD’s invece lascia gli spazi attuali per spostarsi in quelli occupati da Brics.

# La gioielleria svizzera e i nuovi arrivi all’orizzonte

Swarovski

Il marchio austriaco Swarovski è famoso per i suoi gioielli e accessori fatti e impreziositi di un particolare cristallo ideato da Daniel Swarovski, con una composizione in vetro e piombo la cui formula esatta è gelosamente custodita come segreto industriale.

Credits Andrea Cherchi – Albero Swaroski Galleria 2021

Da anni è punto fermo in Galleria cosi come il suo luccicante albero che a Natale viene installato al centro dell’Ottagono. Attesa invece per l’apertura della boutique monomarca Rolex operata da Rocca 1794 e, sul fronte italiano, per quella Damiani negli altri spazi liberati da TOD’s.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.