Milano: SERVIZI sempre meno efficienti e PRATICHE sempre più lunghe. La motivazione di fondo che si cerca di ignorare

A un dipendente pubblico non conviene venire a Milano

0
Credits peter-facebook -pixabay - Soldi

Una situazione che sta diventando sempre più insostenibile con servizi meno efficienti e pratiche sempre più lunghe. Ma si cerca di fare finta di niente. 

Milano: SERVIZI sempre meno efficienti e PRATICHE sempre più lunghe. La motivazione di fondo che si cerca di ignorare

# A un dipendente pubblico non conviene venire a Milano

Credits Comune di Milano – Anagrafe

Servizi meno efficienti e pratiche sempre più lunghe. Questo è quello che sono costretti a subire i milanesi ogni giorno, una situazione che peggiora con il passare degli anni e che in futuro rischia di diventare insostenibile. Il motivo principale è il deficit di dipendenti pubblici occupati in biblioteche, scuole e uffici comunali.

Non sono i concorsi a mancare, nonostante per anni siano stati limitati per esigenze di contenimento della spesa pubblica e le assunzioni siano rimasti al palo, e il problema è presente anche a livello statale e regionale solo che a Milano la situazione è peggiore di altrove. Per il 2023 in città saranno assunti 607 dipendenti, in seguito alla negoziazione dei sindacati con Palazzo Marino che ne aveva proposti 400 visti anche i 250 milioni di euro di deficit nel bilancio. Secondo Patrizia Frisoli della della Cgil Funzione Pubblica, sentita da Milano Today, ne servirebbero almeno il doppio

La differenza con il resto d’Italia risiede nel fatto che dei nuovi lavoratori pubblici non si sa quanti effettivamente accetteranno il posto dopo aver vinto il concorso e quanti lasceranno pochi mesi dopo l’assunzione. 

# Lo stesso stipendio: al Sud da nababbi, a Milano in braghe di tela

affitti brevi
Affitti

Alla base c’è il basso livello retributivo, identico in tutta Italia. E questo malgrado a Milano il costo della vita sia molto più alto a partire dagli affitti insostenibili, staccando in modo sensibile la capitale oltre a tutte le altre città. Il numero di abitanti ha di nuovo superato la soglia di 1,4 milioni di abitanti ma cresce anche quello degli esclusi o respinti dalla città, in particolare le fasce più giovani che sono destinatarie di stipendi di ingresso per ovvie ragioni più bassi rispetto a chi ha un’anzianità di carriera più alta. 

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

I casi di chi lascia un posto di lavoro fisso a Milano sono un costante. Maria Grazia come riporta Milano Today, madre 35enne di due figli originaria di Brindisi, nel 2021 ha vinto un concorso come insegnante nella scuola dell’infanzia ma ha resistito appena un mese: “Ho accettato l’incarico, ho cercato di riorganizzare la mia vita e quella dei mie figli, ma ho capito dopo poco tempo che non fosse sostenibile“. 

Leggi anche: ATM non trova autisti? La REPLICA di un CONDUCENTE: MILANO insostenibile per i nostri STIPENDI

# L’unica soluzione: le gabbie salariali per il settore pubblico

Credits peter-facebook -pixabay – Soldi

Agire sul costo della vita non si può, salvo interventi del governo come quello messo in campo per ridurre il costo dell’energia, perché i prezzi delle abitazioni e dei servizi erogati dai privati sono determinati dalla legge del mercato. Un fenomeno ancora più evidente a Milano vista la sua attrattività, è tra le prime città in Europa per investimenti immobiliari, con l’offerta che fatica a seguire la domanda. L’unica soluzione, senza girarci troppo intorno, sarebbe quella di introdurre di nuovo le gabbie salariali, questa volta nel pubblico impiego, sulla falsariga di quelle abolite ufficialmente nel 1972.

Gli stipendi dovrebbero essere adeguati a garantire lo stesso tenore di vita che possono permettersi i cittadini del centro Italia e soprattutto del Mezzogiorno. Secondo i dati del report previsionale di Maiora Solutions relativi al periodo gennaio-dicembre 2022 il prezzo medio aggregato delle locazioni nelle città del Sud Italia risulta essere inferiore di circa il 40-45% rispetto a quelli di Centro e Nord Italia. Al Sud costa sensibilmente meno anche mangiare al ristorante o prendere un caffè al bar. Non è un caso quindi, ad esempio, che i posti a disposizione al tribunale di Milano siano coperti al 60% mentre nel mezzogiorno la copertura è totale.

Percepire uno stipendio di 1.200 euro e abitare anche solo in una qualsiasi delle periferie milanesi significa fare la fame, spesso nemmeno vivendo in un appartamento ma in una stanza, mentre vivere a Taormina vuol dire fare la bella vita. Non è forse giunta l’ora di riportare equità tra Nord e Sud, restituendo dignità a chi lavora nella città motore dell’economia italiana, invece di focalizzarsi solo a rilanciare una parte dell’Italia che, nonostante o forse per colpa di oltre mezzo secolo di aiuti economici, non riesce a ripartire?

Leggi anche: MILANO sempre più CARA: in lizza con Londra e Parigi per il trono in Europa. Ma non per gli stipendi

Fonte: Milano Today

Hai qualche problema o qualche intervento per migliorare Milano da segnalare? Scrivici qui: info@milanocittastato.it

FABIO MARCOMIN

Continua la lettura con: 

ALTRI MILANO NON FA SCHIFO MA:

PAVÈ sì o PAVÈ no? Scatta la PETIZIONE tra i MILANESI

Dove le AUTO BRUCIATE riposano in PACE

ABBATTUTE o CHIUSE: la situazione drammatica di queste SCUOLE MILANESI

Le FERMATE dei MEZZI PUBBLICI trasformate in PARCHEGGI per le AUTO

La CICLABILI di MILANO: sono utili o sono un MAQUILLAGE POLITICO?

MILANO è SPORCA: una soluzione coraggiosa per renderla PULITA

Il DEGRADO di GRAMSCI, la “piazza orinatoio” tra sporcizia, sbandati e una fontana senz’acqua

Le STRADE del centro più PERICOLOSE per i PEDONI: la situazione attuale e le possibili soluzioni

Marciapiedi o MARCIABICI?

La STAZIONE del PASSANTE di Porta Garibaldi è il regno dell’INCIVILTÀ

Il MATRIMONIO tra ITA Airways e Lüfthansa: un danno per il sistema aeroportuale milanese

Sul Naviglio Martesana in secca affiorano i rifiuti

Gli SCEMPI ARCHITETTONICI del dopoguerra ancora presenti a Milano

È più facile che un CAMMELLO passi per la cruna di un AGO, che trovare un TAXI la sera, in CENTRALE

I PENDOLARI del CRIMINE

Quell’ANGOLO della STAZIONE CENTRALE trasformato in un ORINATOIO

Le STRADE PERDUTE di Milano: asfalto o groviera?

CASORETTO: spariscono i CESTINI, l’immondizia in strada si MOLTIPLICA

A Milano lo stipendio non basta

Caro biglietti, taglio dei servizi: sarà un anno di austerity?

“Non riesco più a capire la mia città”

MILANO-MALPENSA: una linea Express mica tanto express

Buenos Aires: la strada dei record (di incidenti)

Groviglio di bici sul Passante

L’asfalto ferito: la video denuncia del comico Storti

Prima di aprire la STAZIONE FORLANINI M4 è già in DEGRADO

Milano non fa schifo ma… i MARCIAPIEDI di Via Sirtori sono PERICOLOSISSIMI

Gli ostacoli per chi si muove sulla carrozzina

La sciatteria delle scuole di Milano

Bovisa o Calcutta? I CUMULI di SPAZZATURA abbandonati in strada

L’enigma MALPENSA EXPRESS: la stralunata porta d’ingresso a Milano

Quei primi 100 METRI di via IMBONATI

Il DEGRADO delle PORTE di Milano

Il lato oscuro della City: il DEGRADO di PORTA VOLTA

Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

Milano non fa schifo ma…i palazzi INSUDICIATI dagli scarabocchi sì

I giochi pericolosi ai GIARDINI OSIRIS

I CARTELLI DA MARCIAPIEDE di Via Taormina

Il grave degrado dei GIARDINI MENDEL

il MARCIAPIEDE di Via Pirelli

Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni

La SPAZZATURA ACCUMULATA agli angoli delle strade

Le tre sedi di municipio dell’ORRORE

 I progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati…

 La CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA

Milano non è più Erasmus City: SCIVOLA al 48esimo POSTO

 Le BUCHE sull’ASFALTO

Milano ha troppi PALI

Il SOTTOPASSO CHIUSO di Piazzale Lugano

I TRENI IMBRATTATI

La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

Le STRISCE PEDONALI “SCOMPARSE”

Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteI LOCALI NOSTALGICI, dove si rivive la Milano di una VOLTA
Articolo successivoIl video del giorno: “Milano è la metafora dell’amore”
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.