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🔴 POLIZIOTTI in rivolta contro il Governo: “siamo stufi di persegui(ta)re i nostri concittadini”

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Credits: radiocl1.it - Controlli in strada

A Regioni, Comuni, imprenditori e liberi cittadini si aggiunge ora la voce di membri delle forze dell’ordine a denunciare i metodi utilizzati dal governo durante l’emergenza Covid. Si tratta di un atto isolato o della manifestazione di un malcontento diffuso?  

🔴 POLIZIOTTI in rivolta contro il Governo: “siamo stufi di persegui(ta)re i nostri concittadini”

# “Siamo stufi di doverci “scontrare” quotidianamente con persone che hanno perso il lavoro, non hanno sostentamento ma famiglia a carico, che non sanno più come mantenere”

Parole pesanti pubblicate, come riportato da affaritaliani.it, sul forum di Poliziotti.it che raccoglie 500.000 operatori delle forze dell’ordine: “Se quando abbiamo scelto di arruolarci nella polizia ci avessero detto che un giorno ci sarebbe toccato agire come cani da pastore o, peggio, da guardia di una sorta di Muro di Berlino, ci saremmo fatti grasse risate. Invece, a distanza di oltre trent’anni è proprio quello che sta accadendo e siamo increduli, attoniti. Certo, sapevamo benissimo che fare questo lavoro comporta (anche) essere invisi, sapevamo che non andavamo incontro a scrosci di applausi come rockstar; indossare la GiaccaBlu non è da tutti e non è per tutti, sono più i rospi da ingoiare che i riconoscimenti per i quali gioire, ma sapevamo che era nel conto […]“.
Quello che non è nel “contratto” stipulato col giuramento fatto alla Repubblica e alla Costituzione è agire, operare fuori (se non addirittura contro) i suoi dettamiMa oggi? Oggi ci ritroviamo in una situazione in cui siamo (stati) trasformati in una quasi-milizia, costretti a persegui(ta)re i nostri concittadini non appena osano mettere il naso fuori dalla loro abitazione, a “chiedergli” di certificare la legittimità dei loro movimenti e decidere se sono plausibili o meno, da ultimo persino a valutare se e quali sono i loro congiunti! A questo siamo stati ridotti noi eredi del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza? […]

“Così non va bene! Non ci sta bene! Basta! Non siamo disposti a farci mettere in svendita. […] Siamo stufi di doverci “scontrare” quotidianamente con persone che hanno perso il lavoro, non hanno sostentamento ma famiglia a carico, che non sanno più come mantenere. Siamo consapevoli della situazione emergenziale a causa del Covid19, ma ancor più lo siamo dell’assurdità di certi provvedimenti amministrativi e di certe (deliranti) ordinanze emesse dalle autorità locali. […] molti viviamo il dramma della chiusura di piccole attività che contribuivano a farci arrivare a fine mese senza eccessivi patemi d’animo. E siamo testimoni dello stesso identico dramma che moltissimi nostri concittadini stanno vivendo […] Vi sembra normale tutto ciò? Non vogliamo essere “congiunti” di uno Stato Etico in stile Ddr, non vogliamo essere complici di questo sfascio sociale. Ne prendano atto, coloro che vivono nelle loro torri d’avorio. La vostra ignavia sta mettendo in serio pericolo la coesione sociale.” 

Fonte: affaritaliani.it

# Polizia contro lo Stato di Polizia 

Queste parole pesanti sono espressione di un malcontento diffuso tra le forze dell’ordine. In particolare molti sono stati a disagio quando si sono trovati costretti a multare con 400 euro i commercianti di Milano che all’Arco della Pace hanno manifestato in modo pacifico, con mascherina e distanza sociale, per richiedere di poter ricominciare a lavorare. 

Il tempo e gli sviluppi diranno se questa critica rimarrà un episodio isolato oppure se è un segnale di cui il governo dovrà tenere conto. Anche perchè per molti aspetti sembra che la misura sia colma. Il paese che ha adottato il lockdown più duraturo e repressivo tra tutte le democrazie, che ha limitato di più l’attività delle imprese, è anche l’unico ad essersi dotato di un modulo di autocertificazione cartaceo per giustificare i propri spostamenti. Tra i grandi Paesi europei, infatti, solo la Francia ha seguito l’esempio dell’Italia, però in forma digitale e meno stringente. Mentre in Spagna, Germania, Regno Unito o nelle altre democrazie del centro e nord Europa non esistono moduli di questo tipo.

Una ulteriore aggravante per l’Italia è la richiesta di autocertificazione anche per la fase due per andare dai propri familiari o, meglio congiunti, con l’obbligo di indicare luogo e nominativo della persona da raggiungere. 

In passato quando le forze dell’ordine non si sono rassegnate a eseguire gli ordini ma si sono messe dalla parte dei cittadini hanno sempre dato vita a riforme per una civiltà più libera e democratica. 

Fonte: pagellapolitica.it

FABIO MARCOMIN

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🔴 Da oggi TEST sierologici (a pagamento) in Lombardia. Sala polemizza: “sindaco responsabile ma senza alcun potere”

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Foto: Andrea Cherchi (c)

Chiediamo da tempo che i cittadini milanesi e lombardi possano avere il diritto a fare i test sierologici per sapere se hanno contratto il virus e poter quindi eseguire i tamponi per avere la certezza di avere o meno gli anticorpi al Covid-19. Si potrebbe uscire in sicurezza senza il rischio di contagiare o essere contagiati e riprendere regolarmente il proprio lavoro. Dal 13 maggio, la Lombardia con una delibera rende disponibili i test per chiunque li voglia fare, senza definire un limite di prezzo nelle strutture private. Nel caso in cui il test risultasse positivo, verrebbe effettuato un tampone successivo per verificare se l’infezione è ancora in corso, con un prezzo massimo di 62,89 euro. Divampano subito le polemiche: perchè a pagamento? Perchè questo ritardo? Non avevano detto che i test sierologici non erano affidabili? Tra le critiche si aggiunge anche il Sindaco di Milano. 

Leggi anche: La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?

🔴 Da oggi TEST sierologici (a pagamento) in Lombardia. Sala polemizza: “sindaco responsabile ma senza alcun potere”

La Regione Lombardia come da delibera e relativo allegato autorizza i test sierologici a tutto il sistema del privato accreditato senza, senza fissare un prezzo fisso ma fissandolo a 62,89€ per i tamponi successivi in caso di presenza del virus. Da notare anche l’obbligo delle aziende che sottopongono a test i loro dipendenti ad acquistare almeno il 10% di tamponi. Ossia in caso di 100 test sierologici devono garantire l’acquisto di almeno 10 tamponi.

Pertanto dal 13 maggio teoricamente in tutta la Lombardia, ambulatori o cliniche private potranno erogare i test, purchè abbiano un indice di attendibilità sopra il 95%. La delibera fa una cernita dei test in commercio, dando indicazione di usare o quelli in prelievo venoso o solo alcuni dei test “a goccia” ma solo se attendibili in base ai parametri previsti dalla sanità regionale. Viene comunque ribadito che “l’esecuzione di test sierologici, al di fuori di percorsi organizzati di verifica dei risultati ottenuti, riveste scarso significato e può contribuire a creare false aspettative e comportamenti a potenziale rischio nei cittadini interessati.”

Vedi Delibera: 
DELIBERAZIONE N° XI / 3131 Seduta del 12/05/2020
Allegato a delibera sui test sierologici

# “Il Sindaco è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, non avendo nessun potere”

Nel suo video quotidiano, il sindaco Sala si lamenta per le dichiarazioni ondivaghe della Regione: “La Lombardia tramite il suo assessore al welfare dice che c’è un’apertura affinché i privati facciano i test dicendo però che se li pagano loro 63 euro a test e che se ne prendano la responsabilità. Ora è un po’ bizzarro pensando alle parole di pochi giorni fa dello stesso Assessore che invita a non farli” perché inutili.

Ma c’è un altro aspetto che preoccupa il sindaco: la responsabilità che ricade su di lui. “Il Testo Unico dice una cosa importante sul ruolo del Sindaco e dice che il Sindaco è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. E’ bizzarro perchè di fatto il Sindaco lo è non avendo nessun potere, ma rimane il fatto che molti dei miei cittadini richiedono di fare i test…ma vi dico di più: sono tanti i miei dipendenti del Comune di Milano che mi scrivono io rientro al lavoro se caro Sindaco mi fai test.

 

# Il Sindaco è “responsabile pur non avendo nessun potere”? Insistiamo: signor Sindaco, cosa aspetta a chiedere quel potere?

Le richieste fatte dal Sindaco sono condivisibili: è da tempo che noi chiediamo che venga fatta luce sui mancati tamponi, l’assenza di un sistema di tracciamento, l’impossibilità di fare test sierologici sia che i responsabili siano Regione, Protezione Civile o Governo, ma il tempo delle lamentele è finito per chi potrebbe agire diversamente.

Il Sindaco sottolinea l’impotenza nel gestire l’emergenza sanitaria perché, nonostante quanto previsto dal Testo Unico sugli Enti Locali, non ha allo stato nessun competenze e potere necessario. La nostra domanda o meglio il nostro invito da tempo è sempre quello: se la Regione ha tutti i poteri per gestire diversi settori della collettività dai trasporti alla sanità, dalle politiche del lavoro all’accesso ai fondi europei, invece che lamentarsi perché non si pretende di far diventare Milano anche’essa una Regione, acquisendo così il potere necessario per soddisfare i bisogni dei suoi cittadini?

Dal 2015 ci battiamo per rendere Milano una città-stato. Malgrado l’impegno scritto di Sala prima delle elezioni comunali, a procedere con l’iter per l’autonomia di Milano (Leggi: La lettera di Sala: Milano città stato? Mi impegnerò personalmente), una volta eletto il sindaco ha oscillato tra timide aperture e chiusure nette a un’autonomia della città in linea con le grandi città del mondo, senza dare mai avvio al percorso promesso in campagna elettorale. 

Leggi anche: 🔴 «NO a Milano città stato»: invitiamo il sindaco a fare chiarezza sul futuro di Milano

Speriamo che i danno che hanno colpito Milano anche a causa della totale dipendenza da organi esterni (Governo e Regione Lombardia) abbiano fatto capire al sindaco che su questo tema non si può scherzare. I tentennamenti del sindaco degli anni passati, i milanesi li hanno pagati in danni e inefficienze sanitarie, da domani rischiano di pagare un conto forse ancora più salato per l’emergenza economica.

Invece quindi di lamentarsi dell’assenza di poteri, utili per dare riscontro alle istanze e esigenze dei cittadini, perché Sala non chiede di far diventare Milano una Regione? Altrimenti per coerenza dovrebbe fare solo una cosa: accettare quanto viene imposto da chi ha il vero potere sulla città, senza sprecare fiato inutilmente.

Leggi anche: 
La REGIONE di MILANO: cosa cambierebbe se Milano diventasse una città regione
Milano città regione? Avrebbe 11 MILIARDI di euro ogni anno (senza che lo stato ci rimetta un cent)
10 VANTAGGI che avremo con l’autonomia di Milano

FABIO MARCOMIN

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🔴 TAMPONI per tutti gli abitanti di Wuhan (11 milioni) in 10 giorni

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Credits: cinainitalia.it - Tamponi in Cina

Sei nuovi contagi in una popolazione di 11 milioni di abitanti? A Wuhan non si scherza: tamponi a tappeto in tempi record. Una strategia che sta venendo portata avanti anche dalla Russia, dopo Corea, Germania e altri paesi che stanno gestendo l’epidemia. 

🔴 Tamponi per tutti gli abitanti di Wuhan (11 milioni) in 10 giorni

# Cina e Russia viaggiano a un ritmo di controlli impressionante

Il dipartimento per la lotta al coronavirus di Wuhan ha chiesto ai distretti amministrativi della città di preparare un piano per l’effettuazione di test a tappeto a tutta la popolazione: 11 milioni di abitanti dovranno essere sottoposti a tampone entro dieci giorni. La decisione è stata presa dopo la scoperta di nuovi casi di contagio, per la precisione 6, emersi nei giorni scorsi nella metropoli cinese da cui tutto è partito. Si tratterebbe di persone che vivono nello stesso condominio, già in quarantena e asintomatiche, ma per evitare che la nascita di nuovi estesi focolai: “Sono state sette le province che hanno riportato nuove infezioni negli ultimi 14 giorni e i focolai individuati stanno aumentando” ha asserito il portavoce della Commissione sanitaria nazionale Mi Feng.

Fonte: ilsole24ore.it

La Russia non è da meno, da quando l’epidemia è sbarcata anche lì, seppur con un mese di distanza, il presidente Putin ha messo in atto una strategia di test senza precedenti: al ritmo di mezzo milione di tamponi al giorno i controlli hanno sfiorato la cifra di 6 milioni portando il paese a diventare il secondo al mondo per numero di contagi (oltre 234.000), ma riuscendo a tenere molto bassa la mortalità: 2.116 morti per un tasso di mortalità di 14 per milione contro i 511 per milione dell’Italia. 

Fonte: Worldometers.info

FABIO MARCOMIN

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🔴 Dati 12 maggio. Lombardia: 62 morti. 614 nuovi contagi ma con 20.000 tamponi (record). Il 43% dei nuovi positivi viene dalle RSA

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Foto: Andrea Cherchi (c)

12 maggio 2020. Record assoluto di tamponi giornalieri: 20.602. Questo ha determinato una crescita nei tamponi positivi a +614, per il 43% ospiti delle RSA. Il 25% circa delle persone nelle RSA risultano positive al COVID. Ancora in calo i morti: +62 nelle ultime 24 ore. Tra le province tornano a crescere Brescia e Bergamo. A livello mondiale l’Italia scende all’ottavo posto per decessi nelle ultime 24 ore.

Raddoppio dei contagi in 24 ore:  +614 dai 364 di ieri, a cui vanno aggiunti 419 casi positivi non conteggiati ma risalenti ai giorni scorsi. Il rialzo dei contagi però è motivato dall’impennata di tamponi: nuovo record di +20.602 tamponi eseguiti, triplicati dai +7.508 di ieri. L’assessore Gallera ha anche indicato che il 43% dei tamponi positivi delle ultime 24 ore riguarda ospiti delle RSA. Oltre il 90% dei degenti delle RSA è stato tamponato risultando positivo per circa il 25%.

I decessi proseguono il calo: 62 morti dai 68 di ieri.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -175 dai -31 di ieri. In terapia intensiva, scendono di 19 i ricoverati (ieri erano -7) per un totale di 322.

Situazione delle province. La città metropolitana cresce a +131 dai +114 di nuovi contagi di ieri. A Milano città sono stabili a +51 dai +52 di ieri. Nuova crescita di Brescia (+128) e Bergamo (+133) che tornano sopra quota 100, mentre tutte le altre province sono sotto quota 50 contagi giornalieri. Restano sotto quota 10: Cremona (5) e Mantova (4).

Italia. Finalmente le terapie intensive scendono sotto le mille. I morti nelle ultime 24 ore scendono a 172 dai 179 di ieri. I contagi giornalieri raddoppiano in 24 ore: +1.402 dai 744 di ieri. 47 ricoveri in meno in terapia intensiva (ieri -79). Altre 2.452 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 1.401).

Mondo. A livello mondiale per morti nelle ultime 24 ore l’Italia scende all’ottavo* posto, dietro a USA (1.432), UK (627), Brasile (440), Francia (348), Ecuador (182), Spagna (176), Canada (174). Sopra i 100 decessi ci sono anche India (114), Messico (108) e Russia (107). Situazione verso la risoluzione in Germania con soli 15 morti. Russia sempre prima per nuovi contagi (+10.889) che prosegue con circa mezzo milione di tamponi al giorno. Dopo la Russia ci sono USA, India, Brasile e UK oltre i 3000 contagi giornalieri.

*Aggiornamento ore 23.52

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)***
11/5: +364 (+0,4%)
12/5: +614 (+0,4%)
Totale: 82.904 (sono stati inseriti anche 419 tamponi positivi pregressi)

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
11/5: +68 (+0,5%)
12/5: +62 (+0,4%)
Totale: 15.116

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)***
11/5: +114 (+0,5%)
12/5: +136 (+0,6%)
Totale: 21.626

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
11/5: +52 (+0,6%)
12/5: +51 (+0,5%)
Totale: 9.122

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

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La gestione del COVID e dei suoi effetti: l’Italia a confronto con gli altri paesi. Siamo tra i MIGLIORI o tra i PEGGIORI?

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Il modello italiano ha funzionato? Già qualche settimana il Forbes riportava uno studio sulla gestione dell’emergenza Coronavirus in cui il nostro Paese risultava in fondo alle classifiche. Ora analizziamo una serie di parametri per capire se effettivamente ha gestito peggio di altri l’emergenza, a livello socio-economico.

Leggi anche: La CLASSIFICA dei paesi che hanno saputo fronteggiare meglio il Covid. L’Italia? Fanalino di coda

La gestione del COVID e dei suoi effetti: l’Italia a confronto con gli altri paesi. Siamo tra i MIGLIORI o tra i PEGGIORI?

#1 Tasso di LETALITA’ da Covid-19: pochi peggio di noi

Il tasso di letalità è il rapporto tra il numero di morti e i tamponi effettuati e offre un’indicazione sulla qualità della nostra sanità: più è alta la percentuale e minore è il numero di persone positive al virus che sono decedute. Il 13,80% di letalità fa della nostra Nazione una delle peggiori al mondo.

#2 LIBERTA’ PERSONALE: Mascherine anche all’aperto? Obbligatorie solo da noi

Nella nostra analisi solo l’Italia ha reso obbligatorio l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per tutte le attività fuori casa, compresa quella fisica, aggiungendo l’obbligo di guanti sui mezzi pubblici. Per chi valuta come valore la massima sicurezza, allora l’Italia è al vertice. Chi misura invece la libertà personale e l’effetto depressivo di persone obbligate a indossare le mascherina, mette l’Italia in fondo come valutazione.

Fonte: La Danza delle MASCHERINE: prima “inutili”, ora obbligatorie anche all’aperto. E’ una restrizione sensata? Per capirlo guardiamo cosa fanno negli altri Paesi più colpiti

#3 ISTRUZIONE: quando si ritorna in classe?

In diverse Nazioni come Norvegia, Germania o Danimarca hanno già riaperto, la Svezia non ha mai chiuso mentre altre riapriranno nelle prossime settimane. Anche in questa occasione l’Italia si fa attendere perché riaprirà, a quanto sembra con un sistema di turnazione delle classi, forse solo a Settembre.

#4 PIL: nelle previsioni Italia al penultimo posto sopra la Grecia

Dati economici Commissione Europea: previsioni per l’anno 2020

Dal rapporto di previsione dei dati economici della Commissione Europea presentato il 6 maggio da Gentiloni, abbiamo estrapolato i principali dati economici dei Paesi europei. Dalla tabella in alto abbiamo analizzato PIL, Tasso di disoccupazione e Deficit.

# Prodotto interno lordo:

Le previsioni per il 2020 indicano per l’Italia una perdita del 9,5% di PIL, in un’economia in stagnazione da tempo, che ci posizione al penultimo posto in graduatoria in Europa appena sopra la disastrata Grecia.

#5 DISOCCUPAZIONE: solo Spagna e Grecia peggio di noi

Anche l’indicatore relativo alla tasso di disoccupazione non è confortante, infatti l’11,8% ci colloca al terzo gradino del podio, subito sotto Spagna e Grecia.

#6 DEFICIT ANNUALE: Italia all’ultimo posto

Il -11,1% di deficit, il famigerato disavanzo pubblico che si verifica quando le uscite statali superano le entrate, relega il nostro Paese in coda la classifica aggiungendo un ulteriore macigno sulla nostra economia.

#7 DEBITO PUBBLICO/PIL: la Grecia è la peggiore, ma l’Italia segue a ruota

Da questa tabella sulla previsione del Debito pubblico in rapporto al Pil abbiamo estrapolato la classifica delle prime 10 nazioni.

Classifica delle prime 10 nazioni in EU per Debito/PIL

Molti governi hanno provato a ridurre questo fardello negli ultimi decenni senza riuscire nell’intento e adesso, complice la pandemia e la gestione approssimativa del governo italiano, la percentuale del debito in rapporto al PIL schizzerà al 158,90%. Per alcuni sarà anche peggio: potrebbe arrivare a sfiorare il 200%

Fonte: Commissione Europea

Leggi anche: La CLASSIFICA dei paesi che hanno saputo fronteggiare meglio il Covid. L’Italia? Fanalino di coda

FABIO MARCOMIN

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🔴 Dal 18 maggio anche bar, ristoranti e parrucchieri? Saranno le regioni a deciderlo

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Foto: Andrea Cherchi (c)

La fase 2 viene accelerata dall’incontro in videoconferenza tra i presidenti delle Regioni e il Governo, rappresentati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali e le autonomie Francesco Boccia.
La novità è che dal 18 maggio saranno le Regioni a decidere cosa riaprire, assumendosi oneri e responsabilità. L’accordo prevede anche che il Governo possa intervenire in qualunque momento, se i dati lo richiederanno, per bloccare eventuali crescite dei contagi.


🔴 Dal 18 maggio anche bar, ristoranti e parrucchieri? Saranno le regioni a deciderlo

Ph. credits: Repubblica


A dichiararlo è il governatore della Liguria, Giovanni Toti: ”Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali”.
Fino ad oggi tutti i provvedimenti per il contenimento del virus venivano imposti attraverso i decreti del Presidente del Consiglio, lasciando alle Regioni il solo spazio di intervento restrittivo. Ma la notevole diversità tra regione e regione, sia in termini di contagi che di economia, aveva spinto diversi governatori a richiedere un ruolo più attivo, che includesse anche quello di poter anticipare le aperture non ritenute a rischio sul proprio territorio. La tensione si era fatta ampiamente sentire a cominciare dai territori governati dal centrodestra come quelli di Fedriga e Kompatscher.

Ph. Credits: MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Grazie a questo nuovo accordo le regioni potranno, quindi, intervenire sulle proposte del Governo, integrandole con interventi mirati e specifici.
Dice il Ministro Boccia: “Inizia la fase della responsabilità delle Regioni”. Resta, comunque, salva la possibilità del Governo di intervenire in ogni momento, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute.

Tra le attività che potrebbero riaprire dal 18 maggio ci sono il commercio al dettaglio, bar e ristoranti, centri estetici, parrucchieri. Restano per ora esclusi i cinema, i teatri, i concerti, le palestre e le piscine, tutte attività in cui il rischio di assembramento è alto.

Entro venerdì il Governo predisporrà nuove linee guida nazionali, protocolli di sicurezza per i diversi settori, elaborati dal comitato tecnico scientifico in accordo con l’Inail.

BARBARA VOLPINI

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🔴 A Milano i CASCHI INTELLIGENTI per misurare la febbre a distanza

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Smart Helmets all'opera (credits: IB Times)

Questo tipo di caschi “Smart Helmets” sono in dotazione da tempo alla polizia cinese e in altri Stati del mondo. Serviranno nella “Fase 2” per monitorare lo stato di salute delle persone che si spostano quotidianamente per lavoro e business, consentendo di controllare la temperatura corporea a distanza. Si possono così individuare velocemente chi ha una temperatura superiore a 37,5° C per indirizzarlo verso un controllo medico e scovare e isolare gli eventuali contagiati da COVID-19. Ma vediamo come funzionano.

🔴 A Milano i CASCHI INTELLIGENTI per misurare la febbre a distanza

# Una visiera con una telecamerina integrata che funziona fino a 7 metri di distanza e controlla fino a 200 persone al minuto

Insieme all’Aeroporto Fiumicino di Roma, Milano è l’unica città in Italia ad avere dotato le forze dell’ordine di questi “Smart Helmets” con i carabinieri che hanno iniziato a testarli nelle linee delle metropolitana. Il casco è composto da una visiera e una telecamerina integrata con un tablet di supporto per vedere in maniera ingrandita ciò che appare proprio sulla visiera. Il sistema funziona attraverso rilevazioni con il normale camminamento e analizza fino a 13 persone contemporaneamente, 200 al minuto, a una distanza di sette metri con una precisione elevatissima e uno scarto di misurazione delle temperature ridotto appena a 0,3° C.

Uno dei primi test è stato effettuato giovedì mattina nei pressi della stazione metropolitana di Bisceglie, sulla linea rossa M1 dove due militari del Radiomobile, hanno utilizzato i caschi durante il normale lavoro. “È un test sull’efficacia e l’utilità del casco durante i servizi sul territorio” comunicano dal comando generale di Roma “un dispositivo sperimentato dalle polizie straniere, che rileva la temperatura a distanza“. Il casco è infatti già stato usato con successo in Cina ed è in dotazione alle forze dell’ordine di Dubai, dove è in programma il prossimo Expo.

Fonte: Milano Today

FABIO MARCOMIN

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Che fine faranno le UNIVERSITÀ? Tutte le novità della fase due e dei prossimi mesi

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Foto: Andrea Cherchi (c)

Tutti parlano delle scuole ma nessuno delle Università. Date previste? Lezioni? Lauree? Cosa cambia nella fase due per le università milanesi?

Il 24 febbraio le università milanesi e lombarde hanno deciso di comune accordo di sospendere momentaneamente la normale attività didattica, visto l’esponenziale aumento dei contagi da Covid-19. Una settimana dopo, il 4 marzo, arriva il DPCM. A tutti è evidente che la situazione di emergenza si sarebbe protratta più a lungo e, da allora, anche l’Università è diventata “a distanza”.

Dopo più di 2 mesi, ecco cosa sta succedendo e cosa succederà per le università milanesi.

Covid e Fase 2. Che fine faranno le UNIVERSITÀ? Tutte le novità


#1 Le date

Poche ancora le date certe. Si pensa piuttosto a 2 grandi tappe per il restart delle attività universitarie.

La prima comprende tutto il secondo semestre, fino a luglio, per cui è previsto che le lezioni continuino a distanza e l’attività di ricerca sia svolta solo individualmente.

Da settembre scatterà la seconda tappa quando, se le condizioni dell’emergenza Covid non dovessero peggiorare nuovamente, si adotterà un modello misto di didattica a distanza e didattica in presenza che sarà protratto fino a gennaio 2021.

Come afferma il ministro dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi, il piano è di “avviare le attività in presenza con un modello molto flessibile che possa essere adattato secondo le diverse realtà territoriali e l’affollamento dei diversi corsi di laurea”.


#2 Le lezioni

100% online, sin dall’inizio dell’emergenza. Atenei e docenti hanno avuto piena libertà di scegliere la modalità e la piattaforma più adeguata con cui fare lezione. Alcuni preferiscono registrarle, altri tenerle in video conferenza per simulare, quanto più possibile, la normale lezione in presenza. Le piattaforme più gettonate sono Microsoft Teams, Zoom, Google Duo.

Pro? L’università milanese si digitalizza e raggiunge gli standard delle università internazionali in cui da anni tutte le lezioni in presenza sono anche registrate e messe a disposizione degli studenti. Si riducono poi i tempi di spostamento per gli studenti più distanti o più impegnati.

Contro? L’Università è luogo di umanità prima ancora che di apprendimento. L’esperienza digitale non potrà mai del tutto sostituire il contatto con la struttura, i professori e i colleghi.


#3 Esami e lauree

Tutto online fino a settembre. Il DPCM del 26 aprile ha dato via libera a svolgere sessioni d’esame e sedute di laurea in presenza, a condizione che siano rispettate tutte le misure di prevenzione e protezione.

Ma a Milano le Università hanno deciso di continuare tutto in forma telematica.
Favoriti gli esami orali. Per quelli scritti, diverse le modalità scelte in base a professori e atenei. A partire dal nuovo anno accademico si penserà ad una modalità d’esame mista. Si continua, dunque, anche con le lauree “a distanza”, che si svolgono con una commissione riunita in forma telematica.


#4 Cosa cambia nella fase 2 per le università

Poco, pochissimo. Proseguono a distanza tutte le attività didattiche e quelle amministrative, riprendono invece alcuni servizi essenziali come il prestito bibliotecario per gli studenti e le attività di ricerca dei laboratori a particolari condizioni di sicurezza.

LETIZIA DEHO’

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🔴 Dati 11 maggio. Lombardia: 364 nuovi contagi. 68 morti. In Italia terapie intensive sotto a quota mille

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Foto: Andrea Cherchi (c)

11 maggio 2020. Lieve risalita dei contagi nelle ultime 24 ore (+364) ma sempre vicini ai minimi. Stabili i decessi. La situazione sembra migliorare in tutti i paesi più colpiti.

Dopo il livello più basso da inizio marzo di ieri c’è un leggero rialzo dei nuovi contagi:  +364 dai +282 di ieri. Stabili i tamponi: +7.508 dai 7.369 di ieri.

I decessi restano stabili: 68 morti dai 62 di ieri, 134 di giovedì e 222 di mercoledì.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -31 dai -107 di ieri. In terapia intensiva, scendono di 7 i ricoverati (ieri erano aumentati di 18)

Situazione delle province. Stabile Milano. La città metropolitana si porta a +114 dai +104 nuovi contagi di ieri e i +243 di mercoledì. In città scendono a +52 dai +54 di ieri. Torna sopra quota 50 Brescia con (+70), mentre tutte le altre province sono entro quota 50 contagi giornalieri. Restano sotto quota 10: Cremona (2), Lecco, Lodi, Sondrio (1) e Mantova (0).

Italia. Finalmente le terapie intensive scendono sotto le mille. I morti nelle ultime 24 ore risalgono a 179 dai 165 di ieri e i 369 di mercoledì. I contagi restano sotto quota 1.000: +744 dai +802 di ieri. 79 ricoveri in meno in terapia intensiva (ieri -7). Altre 1.401  persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 2.155).

Mondo. Le cose sembrano volgere al meglio in tutti i paesi più colpiti nel mondo. Russia sempre prima per nuovi contagi (+11.656) ma con morti sempre sotto quota 100 nelle ultime 24 ore (94), risultati determinati dalla politica di tamponi di massa (superati i 5,5 milioni di tamponi). Nelle ultime 24 ore l’Italia per numero di morti risale al secondo posto (dati delle ore 18.15) dietro a UK (+210). Sopra a quota 100 decessi ci sono anche la Spagna (+123), gli USA (+123) e il Messico (+112). In attesa dei dati del Brasile.

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)***
11/5: +364 (+0,4%)
Totale: 81.871

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
11/5: +68 (+0,5%)
Totale: 15.054

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)***
11/5: +114 (+0,5%)
Totale: 21.490

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
11/5: +52 (+0,6%)
Totale: 9.071

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

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CHI, DOVE E PERCHÈ è morto di CORONAVIRUS: il 99% aveva più di 50 anni, il 97% aveva patologie pregresse

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Ph. credits: agi

È stato diramato lo studio intitolato Impatto dell’epidemia COVID-19 sulla mortalità totale della popolazione residente, riferito al primo trimestre 2020 e realizzato da ISS, l’Istituto superiore di sanità, e ISTAT.
L’analisi, effettuata su un campione di 27.955, deceduti o positivi all’infezione, fornisce una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di COVID-19 e dei dati di mortalità.


CHI, DOVE E PERCHE’ è morto di CORONAVIRUS: il 99% aveva più di 50 anni, il 97% aveva patologie pregresse

Ph. credits: montagneepaesi.com

Dove: uno su due è in Lombardia

In Italia, secondo l’analisi dei dati raccolti fino al 7 maggio, risulta che:
#il 52,3% sono in Lombardia
#il 13,4% in Emilia Romagna
#il 7,8% in Piemonte
#il 5,7% in Veneto
#sotto l’1% in Sicilia, Valle d’Aosta, Sardegna, Calabria, Umbria, Basilicata, Molise
#sotto il 4% le restanti


Chi: il 99% dei deceduti ha più di 50 anni

#Secondo lo studio, l’età media dei deceduti è di 80 anni, mentre quella dei contagiati è di 60 anni.
#Il 39% sono donne, con un’età di 85 anni
#Il 61% sono uomini con un’età di 79 anni
#L’1,1% dei deceduti ha meno 50 anni, cioè 312 pazienti. Di questi, 66 hanno meno di 40 anni, 14 hanno meno di 40 anni (non sono però ancora presenti informazioni cliniche), 40 hanno gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità), 12 con nessuna patologia di rilievo.

 

Ph. credits: Claudio Furlan ilfattoquotidiano

Malattie pregresse: il 97% dei morti aveva malattie pregresse

Secondo lo studio del quadro clinico di 2621 persone decedute il risultato è il seguente:
#circa il 60% dei deceduti avevano 3 o più patologie pregresse
#il 21,3% avevano 2 patologie pregresse
#il 15% presentava 1 patologia pregressa
#il 3% non aveva patologie
#il 24% dei pazienti deceduti a causa del virus seguiva una terapia con ACEinibitori e il 17% una terapia con Sartani, il 4% con il Tocilizumab.


Diagnosi: 92,5% con sintomi Covid

Sulle 2621 cartelle cliniche prese in considerazione, nel 92,5% delle diagnosi di ricovero erano menzionate polmoniti, insufficienza respiratoria o sintomi compatibili con Covid-19.
Nel 7,5% dei casi la diagnosi di ricovero non era legata all’infezione (20 casi ricoveri per neoplasie, 74 casi per patologie cardiovascolari, 24 casi per patologie gastrointestinali, 66 casi per altre patologie).


Terapie: 85% curati con antibiotici

#Per l’85% dei casi la terapia adottata nei pazienti deceduti è stata la terapia antibiotica
#Per il 57% dei casi la terapia adottata è stata quella antivirale
#Per il 37% dei casi la terapia adottata è stata la terapia steroidea
#In 557 casi, cioè il 21,6%, sono state utilizzate tutte queste terapie.

Decorso: 10 giorni dai primi sintomi alla morte

Dai primi sintomi al decesso in media sono passati 10 giorni:
#dai sintomi al ricovero in ospedale 5 giorni
#dal ricovero alla morte altri 5 giorni (9 giorni per chi è stato trasferito in rianimazione)

Fonti: www.epicentro.iss.it

BARBARA VOLPINI

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“Basta politica del PANICO!”. Migliaia di manifestanti in Svizzera e Germania contro le restrizioni alla libertà

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Credits: dagospia.com - Proteste in Germania contro misure di restrizione

Mentre in Italia si multano i ristoratori che chiedono di riaprire e si presta massima attenzione per evitare la formazione di assembramenti sui navigli, nei parchi o sulle spiagge, all’estero si stanno diffondendo iniziative per riaffermare il valore della libertà. Iniziative di cui sui nostri organi di informazione non viene data traccia.

“Basta politica del PANICO!”. Migliaia di manifestanti in Svizzera e Germania contro le restrizioni alla libertà

# I cittadini svizzeri contro le misure di restrizione: “violazioni dei diritti fondamentali”

Credits: ticinonews.ch – Proteste in Svizzera

In Svizzera in diverse città tra cui Zurigo, Berna, Lucerna, Basilea e San Gallo ci sono state nel fine settimana delle proteste con cortei di manifestanti contro le limitazioni alla libertà personale e le chiusure, definite come “violazioni dei diritti fondamentali”. Sabato a Berna la protesta è durata tutto il pomeriggio, con la richiesta al Governo “di smettere di mentire” riguardo al Coronavirus. La capitale aveva visto già la settimana precedente la presenza in strada di circa 300 persone, bloccate dalla polizia che aveva definito illegale la manifestazione, con critiche arrivate anche di Amnesty International che aveva contestato il fatto che l’emergenza sia un pretesto per limitare la libertà d’espressione.

# “Basta politica del panico”: in Germania manifestazioni per la libertà

Credits: dagospia.com – Scontri in Germania

A Berlino dove sono vietati gli assembramenti con più di 50 persone, come riporta “Die Welt” sono state fermate 86 persone ad Alexanderplatz e almeno 30 fermi davanti al Reichstag. A Monaco che prevede un limite di 80 partecipanti negli assembramenti si sono registrati circa 3.000 dimostranti nella centrale Marienplatz. “Noi siamo il popolo”, “Libertà, libertà”, “Resistenza” e “Basta politica del panico” sono tra gli slogan che sono stati scritti o scanditi. La richiesta più diffusa è il rispetto delle libertà fondamentali sancite dalla costituzione e altre città in cui le proteste sono stati vibranti sono state Colonia, Stoccarda, Brema, Dortmund e Gera, in Turingia

proteste anti lockdown in Germania

 

Fonte: ticinonews.ch e dagospia.com

Demo gegen Coronavirus 

# In Italia prosegue senza opposizione la politica della colpevolizzazione dei cittadini

Credits: dagospia.com – Cittadini all’aperto a Monaco

Mentre altrove si consente la protesta e i cittadini possono affollare i luoghi all’aperto, in Italia media e politici sono uniti nel condannare con durezza ogni tipo di libertà che alcuni cittadini cercano di dopo 2 mesi di chiusura forzata in casa: prendersi una birra sui Navigli o il sole a Mondello sono stati dipinti come gesti di delinquenza e di gravità assoluta. 
Tutta l’attenzione sembra sempre riposta a dare ogni colpa ai cittadini, mentre invece vengono trascurate le carenze di chi ha la vera responsabilità delle decisioni: pochi o nessuno sottolinea lo scandalo di trovarci dopo due mesi e mezzo ancora senza la possibilità a ogni cittadino di poter fare tamponi e test per stabilire chi è positivo e chi è immune, oltre a non avere ancora attivato alcuna modalità di tracciamento dei contatti.

Nonostante ogni dato oggettivo dimostri invece che le persone durante il lockdown abbiano osservato quanto imposto dal governo, come ha testimoniato il tracciamento gli spostamenti, e che le sanzioni sono state comminate solo al 3% dei controllati si continua a alimentare la paura che i nostri comportamenti irresponsabili possano riportarci ad una nuova chiusura.

Sarebbe auspicabile che i governanti comincino a prendersi le proprie responsabilità per il disastro sanitario e per la profonda crisi economica in cui stiamo sprofondando, cose che al momento non hanno fatto indignare i principali organi di informazione italiani quanto runner sulle spiagge o qualche birra sui navigli.

Zerocalcare: Se guarisci so bravo io, se ti ammali sei un cojone tu (VIDEO)

FABIO MARCOMIN

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🔴 BREAKING NEWS. Atm, test in corso, dati diffusi non veri: “prematuro un primo bilancio”

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Foto: Andrea Cherchi (c)

Sono iniziati qualche giorno fa i test sierologici sui conducenti Atm “ma un primo bilancio e’ ancora prematuro”. Lo fa sapere la stessa azienda di trasporto pubblico di Milano.

“L’ azienda smentisce nel frattempo i dati diffusi in queste ore da organi di stampa, numeri falsi e privi di ogni fondamento”.

Nelle ultime ore era circolata la notizia che emergerebbe che fino al 60% dei conducenti dei mezzi pubblici di superficie di ATM Milano sarebbe positivo al test sugli anticorpi. Ora la smentita di ATM, in attesa di fornire i dati ufficiali.

Anche questo sito aveva pubblicato la notizia dopo aver verificato l’attendibilità delle fonti: 🔴 BREAKING NEWS. Primi risultati dello screening sui conducenti ATM: fino al 60% positivi ai test sugli anticorpi!

Vi aggiorniamo sugli sviluppi.

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In partenza TEST SIEROLOGICI sulla popolazione, purtroppo solo per fini statistici

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La partenza dei test sierologici di massa è stata approvata dal decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri e riguarderà 150.000 persone. Si tratterà però di un’indagine a fini statistici per ipotizzare un eventuale raggiungimento dell’immunità di gregge e non un reale controllo sui cittadini per stabilire chi è immune e chi no, consentendo così una gestione diretta della dinamica dei contagi.

In partenza TEST SIEROLOGICI sulla popolazione, purtroppo solo per fini statistici

# Il titolo del decreto: “Misure urgenti in relazione alla realizzazione di una indagine di sieroprevalenza”

L’obiettivo del decreto è far fronte alla “necessità di disporre con urgenza di studi epidemiologici e statistiche affidabili e complete sullo stato immunitario della popolazione, prevede l’autorizzazione al trattamento dei dati personali relativi alla salute e al corredo genetico, per fini statistici e di studi scientifici” come è spiegato nella nota del Consiglio dei ministri. Il ministero della Salute insieme all’Istat si occuperà di sottoporre ai test sierologici un gruppo di persone rappresentativo a fine statistico della popolazione italiana realizzare “un’indagine epidemiologica di sieroprevalenza”, al fine di dedurre la percentuale ci chi ha contratto il virus, la reale letalità della malattia, la diffusione geografica e la diffusione nelle diverse fasce di età. Il campionamento realizzato dall’Istat sarà rappresentativo di ogni Regione, per fascia d’età, sesso e attività lavorativa.

Non potendoci basare sui dati registrati nelle diverse regioni, perché hanno numeri sensibilmente diversi tra di loro, e nemmeno sui focolai perché riportano dati anomali, l’indagine potrà restituire un’idea di quanti contagiati reali ci sono stati, a prescindere dai tamponi fatti. Indagini di sieroprevalenza sono state fatte a Vò Euganeo, quando tutta la popolazione è stata sottoposta a tampone oppure anche a Gangelt in Germania: dove, a indagine in corso, si è scoperto che gli anticorpi erano presenti nel 14% del campione, gli attualmente positivi erano il 2% e il tasso di letalità-per-caso era di circa lo 0,37%.

Al termine dell’indagine si potrà anche fare una valutazione sull’immunità di gregge, che per il coronavirus è stimato verificarsi quando almeno due terzi di popolazione sono contagiati, e stabilire la pianificazione dell’allentamento delle misure restrittive.

Fonte: corriere.it

Leggi anche:
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FABIO MARCOMIN

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🔴 BREAKING NEWS. Primi risultati dello screening sui conducenti ATM: fino al 60% positivi ai test sugli anticorpi!

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Foto: Andrea Cherchi (c)

Primi dati sullo screening sierologico eseguito sul personale ATM su iniziativa del sindaco Sala. I risultati sarebbero impressionanti: emergerebbe che fino al 60% dei conducenti dei mezzi pubblici di superficie di ATM Milano sarebbe positivo al test sugli anticorpi.

Percentuali simili, se non più elevate, a quelle registrate nelle residenze per anziani (RSA) e più alte di quelle negli ospedali, che aprono a molti interrogativi sulla circolazione del virus sui mezzi pubblici e, in generali, sul livello di diffusione del contagio a Milano.

Una percentuale così elevata potrebbe infatti indicare che:

#1 I mezzi pubblici focolai di infezione? Questi dati sarebbero una spia di come autobus e tram siano tra i principali veicoli e luoghi di trasmissione del virus, ricordando che nelle settimane di lockdown in cui a viaggiare erano quasi esclusivamente lavoratori di attività essenziali, e non. Inoltre la questione sarebbe: se i mezzi pubblici favoriscono la diffusione del virus, siamo sicuri che le misure di distanziamento attivate siano sufficienti?

#2 E se a Milano fossimo prossimi all’immunità di gregge? L’elevata percentuale di conducenti ATM è simile a quella riscontrata nelle RSA e un po’ più alta di quella negli ospedali. Questi sono i tre tipi di campionamento di un certo tipo fin qui realizzato. Potrebbe essere che percentuali simili si riscontrino anche nel resto dei cittadini? In questo caso potrebbe essere una bella notizia: se venisse confermata una percentuale prossima al 60% di persone già infettate significherebbe che Milano potrebbe rappresentare il primo caso al mondo di comunità che avrebbe raggiunto la cosiddetta “immunità di gregge”, ossia il livello di immunità che impedisce la circolazione del virus. Questo dato confermerebbe anche le numerose indicazioni che attestano una diffusione del virus a Milano fin dal mese di dicembre.

Da domani gli esami passeranno a 100 al giorno, con la collaborazione dei conducenti. Nei prossimi giorni si attendono i risultati definitivi di questa prima fase di screening.

Fonte: Radio Popolare

Leggi anche: Coronavirus a Milano? Già a fine DICEMBRE

*AGGIORNAMENTO 11 MAGGIO*: Atm, test in corso, dati diffusi non veri: “prematuro un primo bilancio”. ATM smentisce la notizia sui primi dati dei test sierologici eseguiti sui conducenti ATM: “un primo bilancio e’ ancora prematuro”. Leggi il comunicato

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🔴 Dati 10 maggio. Lombardia: solo 282 nuovi contagi. 62 morti: calo del 70% in 4 giorni. In Italia nuovi contagi e decessi ai minimi

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Foto: Paolo Liaci (c)

10 maggio 2020. Una serie di risultati incoraggianti. 282 nuovi contagi in Lombardia: un numero così basso non lo si era mai visto dai primi giorni dell’emergenza. 62 morti, in calo del 70% in quattro giorni. Situazione sempre più rosea in Italia e in tutti i i paesi europei più colpiti.

I contagi giornalieri segnano il livello più basso da inizio marzo: si dimezzano in 24 ore dai +502 di ieri a +282. Potrebbe avere però contribuito anche il calo di tamponi: +7.369 dai +11.478 di ieri.

Anche i decessi calano molto: 62 morti dagli 85 di ieri, 134 di giovedì e 222 di mercoledì. In quattro giorni sono calati di quasi il 70%.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -107 dai -167 di ieri. In terapia intensiva, piccola controtendenza dopo molti giorni di discesa: aumentano di 18 i ricoverati (ieri erano calati di 70).

Situazione delle province. Situazione sempre più rosea. La città metropolitana si avvicina a quota 100 per la prima volta da oltre due mesi, scendendo a +104 nuovi contagi dai+178 di ieri e i +243 di mercoledì. In città si sono dimezzati in sole 24 ore: a +54 dai +98 di ieri. Le altre province sono tutte sotto a quota 50 contagi giornalieri. Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Sondrio e Monza e Brianza sono a meno di dieci.

Italia. Sempre meglio la situazione anche in Italia. I morti nelle ultime 24 ore scendono a 165 dai 194 di ieri e i 369 di mercoledì: in quattro giorni sono calati di due terzi. I contagi scendono per la prima volta da oltre due mesi sotto quota 1.000: +802 dai +1.083 di ieri, quasi dimezzati in due giorni. 7 ricoveri in meno in terapia intensiva (ieri -134). Altre 2.155 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 4.008).

Mondo. Le cose sembrano volgere al meglio in tutti i paesi più colpiti in Europa e negli Stati Uniti. Ora l’attenzione maggiore è sull’America Latina. Russia sempre prima per nuovi contagi (+11.012) ma con morti sempre sotto quota 100 nelle ultime 24 ore, risultati determinati dalla politica di tamponi di massa (sfiorati i 5,5 milioni di tamponi). Come tasso di mortalità l’Italia resta al terzo posto tra i principali paesi, dietro a Belgio e Spagna.

Per gli ultimi dati sul mondo: https://www.worldometers.info/coronavirus/

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DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)***
Totale: 81.507

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
Totale: 14.986

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)***
Totale: 21.376

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
Totale: 9.019

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Articoli delle ultime 24 ore:
🔴 La MAPPA dei CONTAGI a Milano: più colpite le zone a NORD. Pochi casi in CENTRO
🔴 Dati 9 maggio. Lombardia: calano morti (85) e nuovi positivi (502). I ricoverati in terapia intensiva scendono a 330
🔴 Coronavirus: l’incredibile record della LOMBARDIA. Il resto d’Italia meglio di Svezia e Olanda

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🔴 La MAPPA dei CONTAGI a Milano: più colpite le zone a NORD. Pochi casi in CENTRO

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FONTI: ATS - milano.repubblica.it:

Come riportato da Repubblica i dati dell’Unità operativa di Epidemiologia dell’Ats metropolitana di Milano individuano i gradi di incidenza dei contagi abbinati al codice postale dei malati. Risultano grandi differenze: più colpiti i quartieri a Nord e le periferie rispetto alle zone centrali.

Le zone più colpite risultano Niguarda, Affori e Bruzzano, che sono quelle più prossime a Bresso che con 293 contagi su 26 mila abitanti, nell’area milanese è stato il primo importante focolaio. I contagi a Milano fino ad oggi risultano quasi 9.000 in base ai dati ufficiali e le altre zone di grande incidenza, arrivate a un tasso tra 7 e 10 casi ogni mille persone, sono Baggio, De Angeli, Comasina, Crescenzago, Quarto Oggiaro e il Lorenteggio. Da considerare anche l’area attorno al Trivulzio.

Alla fascia tra 6 e 7 casi ogni mille abitanti appartengono Sant’Ambrogio, Chiesa rossa, Navigli, Tibaldi, corso Lodi, Corvetto, Calvairate, Santa Giulia, Porta Romana e Forlanini. Arancio chiaro, con contagi compresi tra 4,5 e 6 casi ogni mille persone, sono Città studi, Porta Venezia, Parco Lambro e Lambrate, Garibaldi-Repubblica e Centrale, il Portello, Paolo Sarpi, il Gallaratese, San Siro e il Parco Trenno.

Quasi non toccate dal Covid 19, in giallo tenue, sono il centro storico e corso Magenta. Ma anche via Padova e il quartiere Adriano.

Fonte: La Repubblica Milano su dati di Unità operativa di Epidemiologia dell’Ats metropolitana di Milano

Leggi anche: 🔴 Breaking News. Rivelati i dati sui morti nelle RSA di Milano: 490 ufficiali, quasi 1200 sospette

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🔴 Dati 9 maggio. Lombardia: calano morti (85) e nuovi positivi (502). I ricoverati in terapia intensiva scendono a 330

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Foto: Paolo Liaci (C)

9 maggio 2020. Contagi e morti scendono in Lombardia e in Italia. 330 sono ancora ricoverati in terapia intensiva in regione ma il trend è di progressivo alleggerimento. Tranne Milano tutte le province lombarde sono sotto a quota 50 nuovi contagiati. La situazione sembra sempre più incoraggiante.

I contagi giornalieri calano a +502 da +609 di ieri, vicini al minimo da inizio marzo. In crescita i tamponi effettuati: +11.478 da +10.993 e dai 15.488 di giovedì.

I decessi continuano a scendere sotto quota 100: 85 morti nelle ultime 24 ore dai 94 di ieri, i 134 di giovedì e i 222 di mercoledì. In tre giorni sono calati di quasi due terzi.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -167 dai -146 di ieri. In terapia intensiva si scende a quota 330, con pazienti in calo di 70 dopo i -80 di ieri.

Situazione delle province. Milano torna sotto a quota 200 nell’area metropolitana: +178 dai +201 di ieri e i +243 di mercoledì. In città sono tornati sotto a quota 100: a +98 dai +101 di ieri. Le altre province sono tutte sotto a quota 50 contagi giornalieri: Como è a 10, Sondrio a 4. 

Italia. In calo decessi e nuovi contagi anche in Italia. I morti nelle ultime 24 ore scendono a 194 dai 243 di ieri e i 369 di mercoledì: in tre giorni si sono dimezzati. Scendono anche i nuovi contagi a +1.083 dai +1.327 di ieri. 134 ricoveri in meno in terapia intensiva (ieri -143). Altre 4.008 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 2.747).

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DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)***
Totale: 81.225

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
Totale: 14.924

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)***
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
Totale: 21.272

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
Totale: 8.965

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Articoli delle ultime 24 ore:
🔴 Coronavirus: l’incredibile record della LOMBARDIA. Il resto d’Italia meglio di Svezia e Olanda
🔴 Dati 8 maggio. Lombardia: in calo morti (94) e nuovi contagi (+609). Le terapie intensive scendono a 400
La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?
E’ servito il LOCKDOWN? Un confronto tra 5 coppie di paesi simili che hanno attuato strategie diverse
🔴 Zaia accelera sul Plasma Iperimmune: in Veneto la prima BANCA DEL PLASMA per curare il Coronavirus
🔴 Lo strappo dell’ALTO ADIGE: da lunedì 11 riaprono bar, ristoranti e parrucchieri

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🔴 Coronavirus: l’incredibile record della LOMBARDIA. Il resto d’Italia meglio di Svezia e Olanda

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Fonte: Biagio Privitera

In questa elaborazione grafica fatta da Biagio Privitera, il tasso di mortalità della Lombardia confrontato con quello dei diversi paesi del mondo. Non solo, si può vedere anche come cambia il ranking dell’Italia se si toglie dal computo l’impatto della Lombardia.

🔴 Coronavirus: l’incredibile record della LOMBARDIA. Il resto d’Italia meglio di Svezia e Olanda

# Lombardia: 1.469 morti per milione di abitanti. Italia senza la nostra regione: 305

Con 14.839 morti se la Lombardia fosse una nazione risulterebbe al sesto posto al mondo per numero di decessi, poco sotto al resto d’Italia. Ma il dato più impressionante è il numero di morti rapportato alla popolazione: ogni milione di abitanti la Lombardia ha 1.469 abitanti, il doppio del secondo paese, il Belgio, che è a 735. L’Italia ha 5 volte di meno il numero di morti della Lombardia: il resto d’Italia, senza questa regione, passerebbe da quarto a nono paese più colpito, meglio di Olanda e Svezia. Si sta molto dibattendo su quali possano essere le cause di un simile disastro. Le riassumiamo.

Le possibili cause di un disastro senza eguali

#1 Contagiati nelle RSA (per mancati controlli, scarse protezioni e delibera di spostamento dei positivi dagli ospedali)

La delibera dell’8 marzo e altre mancanze precedenti e successive hanno favorito la presenza di malati da Covid-19 nelle RSA, favorendo il contatto di contagiati con i numerosi anziani con pregresse patologie ospitati. A questo si aggiunge la carenza di dispositivi di protezione e una approssimativa e ritardata politica di test nelle RSA: perfino negli ultimi giorni si sono segnalati comuni lombardi che hanno dovuto acquistare i tamponi fuori regioni per eseguirli nelle loro RSA.

Fonte: I 5 BUCHI NERI della sanità lombarda che potrebbero avere favorito il coronavirus

#2 Focolai negli ospedali: per i troppi ricoveri in ospedali inizialmente privi di adeguati sistemi di protezione

I pazienti affetti da Coronavirus o con sintomi che ipotizzassero il loro contagio sono stati inizialmente curati negli ospedali e senza isolare i reparti, favorendo così la proliferazione del virus anche agli altri malati ricoverati per altre patologie. I medici e infermieri non avendo a disposizione gli strumenti adeguati di protezioni potrebbero avere contribuito a loro malgrado a trasmettere il virus ai loro pazienti. L’isolamento domestico, inoltre, invece che in strutture apposite, ha favorito anch’esso il Covid-19 anche tra i familiari. I dati sulle origine dei contagi segnalano infatti che la stragrande maggioranza dei contagi ha avuto origine nelle RSA, negli ospedali e in famiglia. 

Leggi anche: 🔴 Finalmente i dati sull’ORIGINE dei contagi in lockdown: il 44% sono stati infettati nelle RSA, il 25% in famiglia

#3 No altre zone rosse dopo Codogno

Nonostante i buoni risultati ottenuti a Codogno, zona rossa insieme a Vo’ Euganeo all’inizio dell’epidemia, successivamente non sono state create altre zone controllate allo stesso modo. In particolare a Nembro e Alzano Lombardo, i due focolai bergamaschi che hanno registrato la più alta concentrazione di contagiati e morti, non sono stati chiusi nelle fasi iniziali dei contagi. Una responsabilità che è stata rimbalzata tra Regione Lombardia e Governo.

Fonte: Covid-19: tutti gli scontri Governo-Regione. Chi ha RAGIONE?

#4 Nessuna politica di tamponamento e di tracciamento dei contagi

🇰🇷 In Corea si fanno 64 tamponi per ogni caso

🇩🇪 In Germania si fanno 18 tamponi per ogni caso

🇨🇦 In Canada si fanno 15 tamponi per ogni caso

🇮🇹 In Italia si fanno 10 tamponi per ogni caso

✅ in Veneto si fanno 20 tamponi per ogni caso

❌ in Lombardia si fanno 5 tamponi per ogni caso.

La Regione non ha consentito un sistema di test a sintomatici e asintomatici con un  tracciamento dei contagi, per ricostruire dei contatti a ritroso in modo da gestire e limitare la linea di diffusione. Ancora oggi i tamponi vengono fatti solo ai soggetti sintomatici e ai loro contatti solo sintomatici mentre i test sierologici non sono ancora ritenuti validi dal sistema sanitario regionale: questo non consente né di stabilire chi è immune né chi ha gli anticorpi ma potrebbe essere ancora positivo.

Fonte:La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?

Conclusioni: anche se è tardi, occorre intervenire per correggere gli errori

La sensazione di molti è che lo sforzo maggiore in Regione sia stato fatto per cercare di dimostrare di “avere fatto tutto bene e di rifare tutto se si tornasse indietro” (dichiarazione del presidente Fontana). Al netto di misure più o meno restrittive adottate dalle altre regioni italiane o dagli altri Stati nel mondo, il dato della mortalità per milione di abitanti in Lombardia non può essere imputato solo alla cattiva sorte e ciò che preoccupa di più è che a due mesi e mezzo dall’inizio dell’emergenza, anche se si è intervenuti in modo positivo su ospedali e nelle RSA, manca ancora una strategia di tamponamento, tracciamento e isolamento per mettere finalmente sotto controllo l’emergenza sanitaria.

Leggi anche:
La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?
I 5 BUCHI NERI della sanità lombarda che potrebbero avere favorito il coronavirus

FABIO MARCOMIN

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🔴 Dati 8 maggio. Lombardia: in calo morti (94) e nuovi contagi (+609). Le terapie intensive scendono a 400

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foto: Andrea Cherchi (c)

8 maggio 2020. Trend in miglioramento in Lombardia e in Italia. I decessi tornano sotto a quota 100 e i nuovi contagi scendono a +609, anche se calano anche i tamponi. In terapia intensiva si torna a 400 ricoverati. Milano stabile. L’Italia scende al quarto posto per decessi giornalieri. Nelle ultime 24 ore sempre primi gli USA per morti e la Russia per nuovi contagi.

I contagi giornalieri calano a +609 da +689 di ieri. Sono in calo però i tamponi effettuati: +10.993 dai 15.488 di ieri. Nota: vanno aggiunti anche 25 casi positivi di aprile non ancora conteggiati.

I decessi tornano sotto quota 100: 94 morti nelle ultime 24 ore dai 134 di ieri e i 222 di mercoledì.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -146 dai -231 di ieri. In terapia intensiva si scende a quota 400, con pazienti in calo di 80 dopo che ieri erano risultati invariati.

Situazione delle province. Milano continua ad oscillare attorno a quota 200 nell’area metropolitana: +201 positivi nelle ultime 24 ore, dai +182 di ieri e i +243 di mercoledì. In città sono saliti a +101 dai +86 di ieri e dai +91 di mercoledì. Le altre province sono tutte sotto a quota 100 contagi giornalieri: Brescia si dimezza a +69 (da +124, mentre Varese sale a +75 e Pavia a +52. Le altre sono sotto ai 50. Sotto a quota 10 nessuna.

Italia. Prosegue il calo dei decessi in Italia: nelle ultime 24 ore scendono a 243 dai 274 di ieri e i 369 di mercoledì. Scendono anche i nuovi contagi a +1.327 dai +1.401 di ieri. -143 in terapia intensiva (ieri -22). Altre 2.747 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 3.031).

Nel mondo l’Italia scende al quarto posto per morti nelle ultime 24 ore dietro a USA (+631) UK (+626) e Messico (+257). Sopra i 100 morti ci sono anche Spagna (+229), e Brasile (+202), Svezia (135) e Belgio (106). Per numero di morti totali l’Italia si conferma terza dietro a Usa e UK. Per nuovi contagi prima è sempre la Russia poco sotto gli 11.000 nuovi positivi, dovuti alla strategia di tamponi di massa (sfiorano quota 5 milioni) con morti giornalieri sempre sotto quota 100.

Per gli ultimi dati sul mondo: https://www.worldometers.info/coronavirus/

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)***
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
Totale: 80.723

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
Totale: 14.839

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)***
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
Totale: 21.094

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
Totale: 8.867

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

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La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?
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La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?

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Foto: Andrea Cherchi (c)

In Corea si fanno 64 tamponi per ogni caso
In Germania si fanno 18 tamponi per ogni caso
In Canada si fanno 15 tamponi per ogni caso
In Italia si fanno 10 tamponi per ogni caso

✅ in Veneto si fanno 20 tamponi per ogni caso
❌ in Lombardia si fanno 5 tamponi per ogni caso

La questione del contenimento del Coronavirus per gli esperti sta tutta qui. Vediamo a che punto è la situazione e se ci sono segnali di miglioramento, per i test e per i tamponi.

La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?

Secondo quanto sembra trapelare dalla Regione Lombardia sarà compito delle Unità Speciali di Continuità Assistenziali (Usca) effettuare tamponi a domicilio a chi avrà una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Il monitoraggio sui luoghi di lavoro e la collaborazione dei datori di lavoro sarà fondamentale perché, se verificato l’innalzamento della temperatura oltre il livello di guardia, il dipendente dovrà essere mandato a casa, rimanere in isolamento e allertare il proprio medico curante. Saranno poi le Ats a mobilitare le Usca per il tampone. Per i tamponi è arrivato il provvedimento, per i test ancora nulla. Ma cosa è successo negli ultimi mesi?

# TAMPONI: Dopo 2 mesi e mezzo finalmente i controlli ma solo ai sintomatici

Dall’inizio dell’epidemia sono passati ormai due mesi e mezzo, finalmente in base al provvedimento approvato nella serata del 7 maggio i cittadini lombardi potranno essere sottoposti a tamponi da lunedì 11 maggio, anche chi ha sintomi Covid-19 ma non è ricoverato in ospedale così come i contatti stretti solo sintomatici. In molti non capiscono come mai in Veneto invece si possano effettuare i tamponi anche ai contatti asintomatici. Il compito spetta al medico di famiglia che lo dovrà prescrivere al paziente: in Veneto e Emilia Romagna i medici potevano farlo già all’inizio dell’epidemia.

Fonte: corriere.it

# TEST SIEROLOGICI: non sono validati dalle Regione Lombardia, mentre Veneto, Toscana ed Emilia Romagna offrono pieno supporto con il Sistema sanitario

In Emilia-Romagna ci si può sottoporre a proprie spese al test sierologico con soli 25 euro, dietro prescrizione medica. Se si risulta positivi, il Servizio di prevenzione pubblica si prenderà in carico del caso. Anche in Veneto in caso di positività al test a pagamento, il cittadino potrà chiedere al medico di famiglia la prescrizione del tampone, rimanendo in isolamento fino all’esito. Inoltre sempre la regione del governatore Zaia sta svolgendo lo screening con il test rapido su lavoratori dei servizi essenziali e a campione su chi ha ripreso l’attività produttiva. In Toscana i test sierologici possono essere fatti dai cittadini che svolgano qualsiasi lavoro e saranno gratuiti per le categorie più a rischio, mentre per gli altri ci saranno tariffe differenziate ma comunque calmierate grazie all’accordo con la Regione. Non servirà la prescrizione del medico di base, basterà recarsi nei laboratori privati convenzionati.

In Lombardia i cittadini potrebbero già richiedere il test pagandolo, ma come evidenzia il consigliere regionale Fabio Pizzul del Pd c’è un problema: “Diversi laboratori privati lombardi stanno offrendo l’esame a pagamento, ma chi decide di farlo, senza dietro una strategia da parte della Regione, si trova senza nulla in mano di ufficiale. Così è impossibile tracciare la diffusione del virus, fondamentale per realizzare la vigilanza attiva“. L’Asl di Milano ha comunicato ai sindaci che: “Chi li fa si assume la responsabilità anche del rispetto dell’isolamento dei positivi. L’esito di un test non validato e fuori dai programmi di sanità pubblica non comporta l’approfondimento con tampone». Il risultato è che pur facendo i test, i cittadini non avrebbero diritto di sottoporsi a tamponi e ulteriori controlli.

# NO TEST A MILANO: La prima fase di test ha coinvolto solo alcune aree della Regione

A fine Aprile Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi sono state le aree prescelte per iniziare la fase di test sierologici a pazienti colpiti da coronavirus e operatori sanitari escludendo l’area urbana più colpita d’Italia ovvero Milano che continua ad essere ancora la zona più critica. Ad oggi però non abbiamo nessuno dato su quei test.

# Lombardia contro Comune: Sala spedisce i campioni in Francia

L’esclusione di Milano dalla prima fase di test sierologici sui contagiati, ha portato il sindaco Sala a stringere un accordo diretto con l’Ospedale Sacco, per il tramite del Responsabile del Reparto Malattie infettive Massimo Galli, per verificare la presenza degli anticorpi da Covid-19 sui i 4000 lavoratori ATM. I test rapidi sono partiti ieri, per i positivi sarà previsto tampone e eventuale prelievo. La Regione Lombardia ha dichiarato di non validare la sperimentazione di questi test, non dando quindi disponibilità dei suoi laboratori di analisi, pertanto il Comune di Milano indirizzerà i campioni in un laboratorio francese di Grenoble.

# Il Sindaco di Trescore Balneario (BG): Per fare i tamponi nella RSA li ha dovuti prendere…in Veneto”

So solo che c’era da mettere in sicurezza ospiti e operatori. Così ci siamo dati da fare, abbiamo cercato i tamponi e li abbiamo trovati“. Il primo cittadino del comune bergamasco è dovuto “andare” in Veneto a fine Aprile per trovare tamponi utili per controllare tutti gli ospiti e operatori sanitari della RSA locale. Fino a quel momento l’ATS aveva effettuato verifica solo sui medici di rientro dalla malattia e ai pazienti sintomatici. In questo modo con l’acquisto di 88 tamponi prima che la Regione di Zaia bloccasse la vendita all’esterno dei propri confini, ha messo in sicurezza la struttura.

# Sul mercato “sommerso” si trovano test di ogni tipo

Mentre il Ministero della Salute non ha preso ancora una posizione univoca sui test per l’immunità, che identificano gli anticorpi IGM e IGG per diagnosticare l’infezione da Covid-19, se siano efficaci e utili, il mercato sommerso fa affari. Sono gli stessi medici che per primi hanno provati a consigliarli ai propri pazienti e poi il passaparola fa il resto: mentre la burocrazia blocca ogni cosa i cittadini si muovono per via parallele per sapere se sono stati positivi al virus e ora sono immuni. Una situazione che ci porta ad assomigliare più a un Paese totalitario del novecento che a una regione europea del ventunesimo secolo.

Fonte: panorama.it

FABIO MARCOMIN

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