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I SILOS di SERIATE: DORMIRE vicino a Milano sentendosi dei CHICCHI di GRANO

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Credits myvacationpants IG - B&B I silos

Tra le strutture più fantasiose e strane nel mondo in cui passare una o più notti a dormire questa in provincia di Bergamo merita una menzione d’onore. Vediamo come è fatta e quali servizi offre.

I SILOS di SERIATE: DORMIRE vicino a Milano sentendosi dei CHICCHI di GRANO

# Due granai abbandonati trasformati in B&B per “sentirsi come un chicco di grano”

Credits myvacationpants IG – B&B I silos

Nel mondo sono tante le strutture bizzarre e strane dove dormire, sugli alberi, in mezzo alla neve, in una caverna, dentro un’alveare, in una stazione oppure sospesi in una bolla, ma solo questa può far vivere un’emozione unica: sentirsi come un chicco di grano. A Seriate in provincia di Bergamo, esistono infatti due torri gialle, realizzate nel 1950 per uso agricolo come enormi contenitori di granaglie, recuperate grazie alla fantasia di un architetto bergamasco e trasformate in un originale B&B

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# Un giardino di 3.000 mq e wifi gratis

Credits bandb-i-silos.wixsite.com – Camera matrimoniale

La struttura ospita 4 camere da letto di 25 mq con bagno privato all’interno e mette a disposizione la connessione wi-fi gratuita, un parcheggio esterno e un giardino di 3.000 mq con tavoli, sedie e sdraio per godersi il soggiorno all’aria aperta in completo relax.

 

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FABIO MARCOMIN

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L’ombra di VERDI in Piazza Buonarroti

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Credits: @fantastikarla Milano - Piazza Buonarroti

Chi conosce Milano sa benissimo qual è la piazza forse più famosa della città fra gli appassionati di musica classica e non solo. Celebre come “la rotonda con la statua”, Piazza Buonarroti, uno snodo chiave per entrare nel vecchio quartiere di Fiera Milano City ormai completamente assorbito da City Life, è la piazza della Casa della Musica, dedicata al più grande fra i compositori classici della storia, secondo probabilmente solo a Mozart e Beethoven: l’autore del Va’ Pensiero, ovvero Giuseppe Verdi. Il monumento al quale è stato realizzato con non pochi ostacoli, sia storici legati al periodo che burocratici che, per così dire, naturali, con la scomparsa di alcuni dei protagonisti in corso d’opera.

L’ombra di VERDI in Piazza Buonarroti

# All’età di 87 anni Verdi muore a Milano

Credits: @fantastikarla
Milano – Piazza Buonarroti

Nel 1900 Verdi, musicista ma anche grande attivista politico coinvolto nelle dinamiche dell’Italia postrisorgimentale, rimase profondamente sconvolto per l’assassinio del re Umberto I di Savoia e abbozzò una poesia in suo ricordo, ma non fu in grado di completarla. Il 21 gennaio 190, infatti, durante la permanenza presso il Grand Hotel et de Milan Verdi fu colpito da un ictus cerebrale. A poco a poco divenne sempre più debole fino a spegnersi alle 02:50 del 27 gennaio, all’età di 87 anni, assistito dalla figlia adottiva insieme alla cantante Teresa Stolz. Inizialmente tumulato con una cerimonia privata nel Cimitero Monumentale di Milano, dopo un mese il suo corpo fu traslato nella cripta della Casa di Riposo. In quell’occasione fu intonato da ben 820 interpreti canori il coro Va’ pensiero, diretto da Arturo Toscanini, e si stima che più di 300000 persone abbiano presenziato all’evento.

# Milano vuole un monumento a Verdi per il suo centenario

Credits: @gallicus56
Casa di riposo dei musicisti

In seguito alla morte del Maestro, il Comune di Milano deliberò la costituzione di un Comitato Esecutivo per l’erezione di un monumento commemorativo. Per la scelta dell’artista esecutore, nel maggio 1904, fu bandito un pubblico concorso; il bando, che lasciava agli artisti massima libertà nell’ideazione e nello stile, precisava che l’opera si sarebbe dovuta erigere in piazza Michelangelo Buonarroti, di fronte alla Casa di Riposo per i musicisti fondata dallo stesso Verdi. Dopo un anno, la commissione giudicatrice esaminò settantotto bozzetti pervenuti senza individuare un progetto accettabile, per cui fu bandita una nuova gara il 15 dicembre 1905.

Qui, la nuova giuria presieduta dallo scultore Enrico Butti scelse il bozzetto di Antonio Carminati, il quale si mise all’opera fra il 1907 e 1908 realizzando due statue allegoriche (oggi disperse). La sorte avversa ha voluto che, proprio poco dopo aver iniziato i lavori per la statua del Maestro, Carminati morì improvvisamente, l’11 maggio 1908. Seguirono quindi accese discussioni interne al Comitato sull’opportunità di affidare a terzi il completamento dell’opera del Carminati o procedere al rinnovo del concorso. Per ragioni economiche e scarsità di tempo dato l’approssimarsi del centenario della nascita di Verdi, fu affidato l’incarico di eseguire il monumento allo stesso Enrico Butti, presidente della giuria del concorso (e maestro di Carminati all’Accademia di Brera).

# Una delle statue più eleganti della città

Credits: @pontir
Milano – Piazza Buonarroti

In data 12 ottobre 1911 il Comitato si recava a Viggiù (Va) per un sopralluogo al modello in gesso in grandezza naturale esposto nel cortile dello studio dell’artista. I gessi di studio del monumento a Verdi sono oggi conservati e visibili presso la gipsoteca Butti di Viggiù, patria dello scultore. La Commissione richiese alcune modifiche relative alla composizione del monumento e ai materiali lapidei da impiegarsi, e nella seduta del Comitato del 1 giugno 1912 Butti propose per il basamento l’impiego del granito di Castione (presso Bellinzona), fornito dalla Società Graniti Svizzeri la quale, l’11 marzo 1913 comunicava di aver spedito tutti i pezzi di granito lavorato del basamento. Dalle fatture del capomastro si apprende che il granito era lucidato, caratteristica riportata per spiegare un sovrapprezzo per la posa. Infine, il 14 maggio 1913 la Commissione si recò presso la Fonderia Faruffini ed Ottolina di Milano per prendere visione della fusione dei rilievi, di cui fu constatata la riuscita e la grandiosità, e il 13 settembre seguente la Commissione visionò in fonderia la statua, constatando la perfezione del getto e la maestria dello scultore. Il monumento fu inaugurato come previsto il 10 ottobre 1913, nel centenario della nascita di Verdi.

Oggi, oltre ad essere una delle statue più belle ed eleganti in una zona più che signorile di Milano, la statua di Verdi simboleggia l’importanza che la nostra città ha sempre dedicato, con Verdi, con il Teatro alla Scala e non solo, alla maestosità della musica classica. Se voleste visitarla, la fermata della metro è linea rossa M1 – BUONARROTI.

Continua la lettura con: SURREALE MILANO: la statua di Mirò che non ti aspetteresti mai di trovare nel cuore della città

CARLO CHIODO

copyright milanocittastato.it

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MILANO-GENOVA in 50 MINUTI: da sogno a realtà nel 2024

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Credits terzovalico - Cantieri attivi

Proseguono i cantieri per la realizzazione del Terzo Valico di Giovi che garantirà in futuro un collegamento rapido tra Milano e Genova e sarà necessario al miglioramento infrastrutturale di tutto il nord Italia e a garantire una maggior velocità di connessione con l’Europa. Vediamo gli ultimi aggiornamenti.

MILANO-GENOVA in 50 MINUTI: da sogno a realtà nel 2024

# Tutti i 6 lotti sono in fase di cantiere e in collegamento diretto, per una tratta di circa 17 km

Credits terzovalico – Cantieri attivi

Sono iniziati nell’aprile 2012 i lavori per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi e, dopo uno lungo stop a cui è seguito il commissariamento, a inizio settembre del 2020 è stato completato il cantiere principale. Conclusi anche gli interventi sulla linea ferroviaria Succursale di Giovi, nella tratta Arquata Scrivia-Genova. Un importante tassello all’interno del Terzo Valico dei Giovi, il progetto più rilevante all’interno dell’asse ferroviario Genova-Rotterdam: un corridoio fondamentale per il trasporto di passeggeri.

Con l’abbattimento degli ultimi diaframmi della linea AV/AC Terzo Valico dei Giovi nel comune di Serravalle Scrivia a fine settembre 2020, sono stati messi in collegamento diretto i 6 lotti previsti da progetto per una tratta di 17 km. I cantieri sono quindi operativi su tutto il tracciato.

# I lavori principali in corso e quelli realizzati

 rocco.formica IG – Doppio abbatimento Galleria Terzo Valico e Serravalle

I lavori riguardano gli scavi delle due opere in sotterraneo più importanti della nuova linea: la Galleria di Valico, che sarà la galleria ferroviaria più lunga in Italia, e la Galleria di Serravalle, per quanto riguarda il binario pari. Entrambi gli scavi sono eseguiti con metodo tradizionale tramite TBM. In realizzazione anche il tratto di linea in galleria artificiale nel comune di Pozzolo Formigaro

Sono invece già stati completati gli scavi delle quattro gallerie di accesso alla futura galleria di Valico (le “finestre”) e la galleria Campasso all’estremità sud del Terzo Valico.

Complessivamente sono stati installati oltre 170 dispositivi ferroviari, oltre 610 chilometri di cavi, 37 chilometri di conduttori in rame e 250 tonnellate di carpenteria pesante.

# Il progetto garantirà una velocità dei treni di 250km/h con un sensibile miglioramento delle connessioni tra Nord Italia e Europa

Terzo valico

Il progetto del Nodo Ferroviario di Genova prevede il completamento delle opere civili delle Gallerie Colombo, San Tomaso e Polcevera, per un importo dei lavori pari a 120 milioni di euro, con una durata di 30 mesi. Terzo Valico, Nodo ferroviario e scalo merci Campasso rientrano in un progetto unificato nel 2019 e del valore di quasi 7,4 miliardi di euro, con cui si intende dare un colpo di acceleratore alla nuova ferrovia tra Genova e la valle del Po, attualmente completata al 40%. Lungo la rete ferroviaria del Terzo Valico dei Giovi transiteranno merci e persone a 250 chilometri orari, favorendo i collegamenti tra le regioni del Nord Italia e dell’Europa.

Il potenziamento infrastrutturale del Nodo di Genova assicura il collegamento diretto con il Terzo Valico per i treni merci in partenza e in arrivo dal porto di Genova, e permette di separare i flussi di traffico tra treni regionali e treni a lunga percorrenza, con una conseguente potenzialità di incremento dell’offerta dei treni regionali e metropolitani.

# Da Milano a Genova in treno in 50 minuti, invece di 1 ora 39 minuti di oggi. La conclusione dei lavori slitta dal 2023 al 2024

Credits alcotec.spaIG – Galleria Terzo Valico

La ferrovia del Terzo Valico, lunga 53 km, una volta a regime, assicurerà il collegamento tra Genova e Milano in 50 minuti rispetto a 1h e 39 minuti attuali e, oltre alla costruzione del tracciato principale ad alta velocità, prevede la costruzione di 4 interconnessioni tra Voltri, Genova Parco Campasso, Novi Ligure e Tortona, che permetteranno di collegare la nuova linea con quelle già esistenti. La tratta si inserisce nel corridoio Reno-Alpi, uno degli assi della rete strategica transeuropea di trasporto (TEN-T core network). A fine febbraio 2022 l’avanzamento complessivo è di circa del 52,4%, pari a 3,2 milioni di euro, dell’importo totale. L’ultimazione dell’opera, previsto inizialmente nel 2023 dopo la ripresa dei lavori, è stata posticipata al 2024.

Continua la lettura con: La METROPOLITANA più CORTA d’Italia si ALLUNGA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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A Milano le PANCHINE più innovative del mondo? Queste le candidate

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ph. Roland Barthoger Flickr

Oggetti di design, alcuni veri e propri pezzi di arte pubblica: sono le panchine più innovative del mondo. Quali si potrebbero portare nella capitale del design?

A Milano le PANCHINE più innovative del mondo? Queste le candidate

# Panchine come “Forme d’arte”

ph. themindcircle – origine sconosciuta

Dopo la panchina più lunga del mondo, Milano potrebbe fare un bel salto nella qualità. Potrebbe farlo scegliendo di ospitare, nelle sue strade, alcune espressioni di arte urbana.
Il ruolo della panchina, reinterpretato dai designer, può quindi evolversi sotto qualsiasi forma. Vediamo qualche esempio di panchine come forme d’arte

#1 Il ciottolato di fiume e la macchina da scrivere di Gensler, San Francisco

ph. Architizer.com

Ispirate al ciottolato levigato dalle acque del fiume, le panchine installate da Gensler nell’edificio del South Market di San Francisco fanno parte di un progetto quasi unico.
L’intero edificio è stato completamente rinnovato, per ricavare spazi multi funzionali. Le panchine sono ospitate in un ambiente all’aperto, che è allo stesso tempo co working e spazio di connessione con i colleghi.

ph. pinterest

Fa parte dell’arredo esterno anche una struttura di sedute, ispirate alla tastiera “QWERTY” di una vecchia macchina da scrivere. Potrebbe essere un tributo all’iconica Lettera 22 dell’Olivetti. 

Leggi anche: In Italia c’è la “PANCHINA più BELLA del mondo”. Ecco perché

#2 L’asfalto sbucciato di Thomas Heatherwick, Newcastle

ph. the mind circle

Letteralmente un pezzo di arte urbana, la panchina di Newcastle è un lembo di asfalto che si solleva da terra per ospitare i cittadini.
È come se la città venisse sbucciata, per arrivare alla polpa e al succo.

#3 La galleria nel lago del Vöcklabruck Park, Austria

ph. Roland Barthoger Flickr

Un’opera che cela il mistero dei suoi creatori, permette un surreale viaggio nell’acqua del lago a Vöcklabruck, in Austria.
La panchina è in realtà una piattaforma che scompare sotto il pelo dell’acqua, immergendo gli avventori a contatto con la natura. Un’idea per la Darsena?

Leggi anche: Il misterioso UOMO di bronzo sulla PANCHINA

#4 La panchina a manovella contro la pioggia di Sung Woo Park

ph. the mind circle

L’idea è utile e accattivante: la panchina progettata da Sung Woo Park è ricoperta da una superficie rotante, che può essere azionata da una manovella laterale.

ph. coroflot.com

Quando ha finito di piovere, si aziona la manovella per fare sollevare la parte asciutta della panchina, che diventa subito pronta all’uso.

#5 L’installazione vetro-cemento di Zoltan Bencze & Szovetseg’39, Ungheria

ph. architecturendesign.net

Una panchina apparentemente semplice, che nasconde un’intuizione di Zoltan Bencze e  Szovetseg’39, installata a Pecs in Ungheria.
La seduta è una semplice gettata di cemento levigato, con inserti di vetro che, in realtà, prendono vita col buio della sera, illuminandosi a led.

Leggi anche: La PANCHINA più LUNGA del mondo è a Milano: oltre 200 metri. Ecco dove si trova

#6 La panchina scavata nei palazzi di AllesWirdGu, Lussemburgo

ph. huaban.com

In realtà è una lunga panchina coperta e si trova in Steelyard Square, nella City di Lussemburgo.
Potrebbe però essere scavata in un palazzo moderno di Milano, diventando uno dei posti all’ombra più ambiti della città.

#7 Gli spaghetti di Pablo Reinoso

ph. thisiscolossal.com

Pablo Reinoso è un artista franco argentino che disegna panchine da quando ha 15 anni.
Alcune delle sue creazioni sono ispirate dalle forchettate di spaghetti. Ne ha progettate in legno e in acciaio dipinto, ognuna sarebbe perfetta in quasi ogni municipio di Milano.

Leggi anche: Le PANCHINE GIGANTI della Lombardia

#8 La panchina di Piano City

ph. Pinterest

Note musicali e come seduta la tastiera di un pianoforte, ecco le panchine adatte alla città che ha dato i natali a Piano City. Panchine così si possono trovare in Polonia e in Ungheria.
Perché non a Milano?

ph. Pinterest

#9 L’altalena di Cho Neulhae

ph. gessato.com

Vero e proprio oggetto di arredamento esterno, Cho Neulhae e Jaebeom Jeong hanno portato il gioco dell’altalena nel loro progetto “Swinger“. Si tratta di due sedute collegate tra loro, con gli schienali opposti e una grande “U” centrale che permette alla struttura di fare perno col peso degli ospiti. Quando si è in due il divertimento è assicurato.

Leggi anche: Le 5 PANCHINE GIGANTI da cui ammirare gli Appennini

#10 I libri di Parigi

ph. wikimedia

Ormai diventate un classico nel loro genere, le panchine a forma di libro si sono evolute sempre più, fino a diventare delle sculture in cemento, come questa che si può trovare a Parigi, nella piazza intititolata a Gabriel Pierné.

Continua la lettura con: Panchine a forma di libri a Londra. Le facciamo così anche a Milano?

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

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MILANO NON è una città per GIOVANI: tra le peggiori dove vivere in Italia per gli under 35

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Credits: www.repubblica.it

Tra le preferite per gli over 65, ma fuori classifica per i giovani. Il risultato per Milano della classifica sulla qualità della vita nelle varie città italiane de Il Sole 24 Ore.

MILANO NON è una città per GIOVANI: tra le peggiori dove vivere in Italia per gli under 35

# Milano tra le città migliori per gli over 65 

Credits: lab24.ilsole24ore.com
Tabella indicatori città per over 65 – Milano

Ogni anno Il Sole 24 Ore pubblica un’analisi molto dettagliata di come si vive nelle varie città italiane, distinguendo anche quali sono le migliori dove stare se si è giovani, se si è anziani o se si hanno bambini. Per gli anziani il posto migliore dove vivere è Cagliari, seguito poi da Bolzano, Trento e Roma, ma anche Milano non è male considerando che rientra nella top 10 delle città dove vivere se si è over 65, posizionandosi al 9° posto.

Tra i parametri considerati da Il Sole 24 Ore ci sono speranza di vita, esposizione all’inquinamento, numero di biblioteche, assistenza domiciliare, presenza di orti urbani, trasporto anziani e disabili, numero di infermieri, geriatri, consumo di farmaci per malattie e altri. Per quasi tutti i parametri, ad eccezione dell’esposizione all’inquinamento dove è 90esima e al numero di infermieri ogni 100mila abitanti che è invece 100esima, in tutti gli altri si classifica quasi sempre nella top 50 e a volte anche nella top 10. Ma se è una città per anziani perché non può esserlo anche per giovani e bambini? Non per forza sono cose che si escludono, Trento infatti è nella top 10 per tutte e tre le classifiche (bambini, giovani e anziani).

# Milano non è per giovani: si posiziona al 95esimo posto su 107

Credits: lab24.ilsole24ore.com
Tabella indicatori città per giovani – Milano

Per quanto riguarda le città italiane dove è meglio vivere se si hanno tra i 18 e 35 anni Milano non rientra nella top10. Neppure tra le prime 50. E questo nonostante le città del nord abbiano la meglio come città per giovani: nessuna città del sud è infatti tra le migliori. Sulla base di 12 parametri e attribuendo un punteggio da 0 a 1000, Il Sole 24 Ore ha eletto Piacenza come città dove i giovani vivono meglio, seguita da Ferrara e Ravenna. Per arrivare a Milano bisogna scendere verso il fondo della classifica.

Milano si posiziona solo al 95esimo posto, perdendo quasi venti posizioni rispetto all’anno prima. Tra gli indicatori utilizzati per fare l’analisi ci sono: saldo migratorio, imprenditoria giovanile, presenza di aree sportive, bar, canone di locazione, età media al parto, disoccupazione giovanile e altri. E, salvo per i parametri dei laureati e delle imprese che fanno ecommerce, dove si classifica rispettivamente seconda e terza, per tutti gli altri indicatori i punteggi della città meneghina sono tra i peggiori della Penisola.

Molto meglio spostarsi, anche di poco, da Milano: nella top 10 infatti si trovano Cremona, al quinto posto come città per giovani, e Brescia.

Continua la lettura con: Record di giovani a Palazzo Marino

BEATRICE BARAZZETTI

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Milano non fa schifo ma… i TRENI sono IMBRATTATI

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Treno imbrattato

“Milano non fa schifo ma…”: una rubrica per mettere in luce le piccole cose che non vanno nella nostra città che, se sistemate, potrebbero migliorare la qualità della vita a Milano e l’immagine per chi la visita. 

Milano non fa schifo ma… i TRENI sono IMBRATTATI

# I treni imbrattati impediscono la visione all’esterno

Treno imbrattato

La capitale mondiale della moda, del design, sinonimo di stile e classe nel mondo, si proietta nel futuro con slancio e dinamismo attraverso grandiosi progetti di recupero urbanistico. Troppo spesso però Milano si perde nella cura dei dettagli.

In questo caso nemmeno troppo un dettaglio, ma un treno imbrattato da scarabocchi. Oltre allo squallore stile NEY YORK anni ’70 che gli imbrattamenti suscitano, questi atti vandalici sono anche un pericolo per la circolazione e per i passeggeri. Gli idioti imbrattano anche i vetri delle porte e dei finestrini rendendo impossibile la visione sia all’interno che all’esterno del treno e impedendo quindi anche di vedere il nome delle fermate o eventuali richieste di soccorso.

La soluzione? Certamente una pulizia immediata dei vagoni e magari l’utilizzo di prodotti che rendano difficile l’adesione delle vernici sulle superfici ma soprattutto maggior prevenzione e repressione degli atti vandalici. Purtroppo però in Italia e Milano non fa eccezione, il permissivismo è arrivato a livelli di non ritorno. Certi reati non vengono ne perseguiti ne repressi in larga misura.

Ci sarà un motivo se a Bucarest, non certo la capitale di una potenza economica, non si trovi un solo scarabocchio, non solo sui treni ma nemmeno sulle facciate delle case… E, in generale, risulta difficile se non impossibile trovare una città fuori dall’Italia con treni e palazzi imbrattati come a Milano. 

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

ANDREA URBANO

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Le 10 PISCINE più SPETTACOLARI del MONDO

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Credits travelmenu1 IG - Galaxy Hotel

Sul ciglio di un burrone, dentro un labirinto, sospesa sopra la città o sull’oceano. Scopriamo quali sono le piscine più spettacolari del mondo.

Le 10 PISCINE più SPETTACOLARI del MONDO

#1 La piscina tra due palazzi del complesso residenziale The Arc Vancouver (Canada)

Credits concordadex IG – The Arc Vancouver

A Vancouver in Canada, nel complesso residenziale The Arc, è stata realizzata una piscina tra i due palazzi della struttura. Si trova al 20esimo piano e il fondo completamente trasparente permette di osservare da 60 metri d’altezza la piazza cittadina sottostante oltre alle auto e pedoni in transito.

 

Leggi anche: Londra inaugura la “PISCINA del CIELO”: si potrà nuotare tra le nuvole (immagini)

#2 La piscina con vista deserto circondata dai canyon nell’hotel Amangiri (USA)

Credits lisaingmarinelli IG – Amangiri

L’hotel 5 stelle Amangiri, nello stato dello Utah, è una struttura perfettamente integrata con la natura e circondata da canyon. Al suo interno spa, saune e una piscina con vista deserto costruita attorno ad alcune rocce di 165 milioni di anni fa.

 

#3 La piscina privata con vista Mar dei Caraibi nel Resort Jade Mountain (Santa Lucia – America Centrale)

Credits jademountainstlucia IG – Jade Mountain Resort

Resort Jade Mountain, nell’isola caraibica di Santa Lucia, è un hotel 5 stelle realizzato nel mezzo della natura con vista sull’Oceano Atlantico e Mar dei Caraibi e le montagne circostanti. Da ogni stanza si può ammirare il paesaggio circostante dall’alto mentre si nuota nella piscina privata a sfioro.

 

#4 Sky Lagoon, 70 metri di laguna senza soluzione di continuità con l’oceano (Islanda)

Credits skylagooniceland IG – Sky lagoon Islanda

La Sky Lagoon è ormai diventata una delle mete turistiche più ambite dell’Islanda, già definite la piscina geotermica più bella del mondo. La laguna ha un’ampiezza di 70 metri senza soluzione di continuità con l’oceano grazie al bordo a sfioro. Se si è fortunati si può ammirare lo spettacolo offerto dall’Aurora Boreale.

 

Leggi anche: Inaugurate le TERME più BELLE del mondo

#5 Badeschiff, la piscina sopra il fiume (Germania)

Credits badeschiff_berlin IG – Badeschiff Berlino

A Berlino, nel quartiere di Kreuzberg, ogni estate viene aperta una piscina rettangolare sopra il fiume Sprea. Inaugurata nel 2014 per consentire ai berlinesi di nuotare in acque pulite, visto l’inquinamento del corso della capitale tedesca, ha anche una spiaggia di sabbia con lettini e sdraio e altre zone di relax e per praticare sport. D’inverno si trasforma in una sauna coperta. 

 

#6 Aquadome, tra “dischi volanti” e una piramide (Austria)

Credits aquadome_hotel.therme.spa IG – Aquadome

Tra le piscine dell’Hotel Terme e Spa Aquadome in Austria, quella esterna assomiglia a un “paesaggio alieno“. Due enormi strutture circolari, dalla parvenza di dischi volanti, sono in realtà le piscine riscaldate tra le montagne di questa struttura e sono collegate da una bizzarra costruzione a forma di piramide al centro.

 

#7 La piscina a sfioro vista lago e Alpi di Villa Honegg (Svizzera)

Credits villahonegg IG – Piscina Villa Honegg

L’Hotel 5 stelle Villa Honegg, ad un’altitudine di 914 metri sopra il livello del mare, è dotato di un’incredibile piscina esterna a sfioro con vista Lago dei Quattro Cantoni e le Alpi Svizzere. Riscaldata tutto l’anno a circa 33 gradi al suo centro ha una vasca idromassaggio circolare dentro cui rilassarsi ammirando lo spettacolo della natura.

 

Leggi anche: NUOTARE tra le NUVOLE: la PISCINA a sfioro più ALTA del MONDO

#8 La piscina labirinto delle Therme di Vals (Svizzera)

Credits marta.mantoan IG – Therme di Vals

Therme di Vals, costruita sulle sorgenti termali del cantone dei Grigioni in Svizzera, è una struttura alberghiera 5 stelle progettata dall’architetto Peter Zumthor. Situata a 1.252 sopra il livello del mare, al suo interno c’è una piscina fatta come un labirinto di tunnel che attraversa l’edificio.

#9 La piscina sul bordo di un burrone di oltre 160 metri nel Resort The Edge Bali (Indonesia)

Credits theedgebali IG – Piscina del Resort The Edge Bali

All’interno del Resort The Edge Bali, situato su una scogliera a picco sul mare, si trovano delle spaziose ville a 5 stelle dotate di sistemi di intrattenimento all’avanguardia,  giardino tropicale e terrazza solarium privata. Un centro spa e benessere dove la vera chicca sono le piscine private a 6 metri oltre il bordo di un burrone di 162 metri sull’Oceano Indiano. Non adatta a chi soffre di vertigini.

 

#10 La piscina di 575 metri con vista “turisti” del Galaxy Hotel (Macao – Cina)

Credits travelmenu1 IG – Galaxy Hotel

Nell’hotel 5 stelle Galaxy a Macao, una delle regioni amministrative speciali della Cina insieme a Hong Kong, c’è una piscina esterna che si estende per 575 metri. Un tratto del percorso è sospeso all’interno di un tubo trasparente dove, mentre si nuota, si possono vedere i turisti camminare sotto i propri piedi. Da non perdere gli scivoli d’acqua che passano attraverso un montagna artificiale e le rapide.

 

Fonte: Gufo Saggio YT

Continua la lettura con: Meglio di una piscina super lusso: il LAGO con vista sull’OCEANO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La “CIAMBELLA”, il condominio brutalista a forma di O

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Credits: themindcircle.com Bublik

Un’opera ingegneristica discutibile, per alcuni, un’idea funzionale, per altri. Un residuo del passato oppure una fonte d’ispirazione per qualche architetto contemporaneo?

La “CIAMBELLA”, il condominio brutalista a forma di O

# Il condominio brutalista a forma di O

 themindcircle.com
Bublik

Il condominio circolare si chiama Bublik ed è stato costruito a Mosca durante il periodo socialista. È una delle strutture più brutaliste del Paese (con brutalismo si intende il movimento architettonico caratterizzato da una certa rudezza del cemento a vista) ed è stata realizzata dall’architetto Eugene Stamo e dall’ingegnere Aleksandr Markelov. Il nome Bublik glielo hanno dato i suoi inquilini e chi abita lì vicino perché, tradotto, significa ciambella, il nome quindi ricorda la sua forma circolare del condominio. L’edificio ha un diametro di 150 m e il cerchio interno creato dalla struttura è stato adibito a giardino.

# Costruito per ospitare la nuova classe media

Credits: themindcircle.com
Bublik

Bublik si trova nel distretto di Ochakov-Matveevskoe e ospita poco meno di 1000 appartamenti, più precisamente 913 case. L’edificio circolare è stato costruito nella capitale russa con l’obiettivo di ospitare le migliaia di persone che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si trasferirono dalla campagna alla città. Prima della guerra, infatti, la maggior parte dei cittadini dell’Europa orientale lavorava ancora la terra e viveva in aree rurali, nel periodo post-bellico, grazie ad una maggiore industrializzazione e alla nascita della classe media, anche le città si riempirono. A Mosca furono costruiti edifici giganti che avrebbero dovuto ospitare questi cittadini arrivati all’improvviso e tra queste costruzioni c’è proprio Bublik.

# 5 cerchi olimpici 5 condomini circolari

themindcircle.com
Bublik

Il condominio circolare fu costruito nel 1972. Pare che l’allora Unione Sovietica fosse molto orgogliosa del proprio edificio e, in vista delle Olimpiadi del 1980, a Mosca si vollero realizzare 5 edifici simili a Bublik. Ogni condominio circolare avrebbe rappresentato uno dei cinque cerchi olimpici. L’idea non fu però portata a termine perché si scoprì che edifici simili comportavano costi troppo alti e quindi si abbandonò il progetto. Si riuscì però a costruire almeno uno degli altri edifici simili a Bublik. Oggi quindi ci sono due edifici dalla forma insolita a Mosca: Bublik il condominio circolare da 913 case e un altro edificio simile perfino più grande, con 936 appartamenti.

Fonti: themindcircle.com

Continua la lettura con: Il più bel condominio del MONDO è l’ “ALBERO BIANCO” (Fotogallery)

BEATRICE BARAZZETTI

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MADRID e i suoi PRIMATI: la mentalità vincente della città più di successo nell’Europa di oggi

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Metro madrid

Ancora una volta ha trionfato nella Coppa dei Campioni. L’ennesimo trofeo di una città che si è affermata sempre più come emblema della mentalità vincente nel Vecchio Continente. Città stato (comunidad autonoma) con poteri da regione, rinforzati rispetto alle nostre per l’assetto federale, si è distinta durante la pandemia per la politica liberale, rifiutando Green Pass, lockdown e mascherine, anticipando ciò che è accaduto negli altri paesi. In Spagna i madrileni sono considerati un po’ come i milanesi in Italia, stimati ma non sempre amati, come spesso succede a chi mira sempre all’eccellenza sfoggiando una mentalità vincente. Ed è proprio questo il segreto dei madrileni, una mentalità che li porta sempre a puntare in alto, a non considerarsi da meno di nessuno, a ricercare la massima libertà per sfidare i propri limiti. Una mentalità che forse si dovrebbe rinvigorire anche a Milano. Ma vediamo quali sono alcuni dei risultati di questa mentalità vincente. 

MADRID e i suoi PRIMATI: la mentalità vincente della città più di successo nell’Europa di oggi

# Il calcio: 14 coppe dei campioni (il doppio rispetto al Milan, la seconda più vincente d’Europa)

Stadio Real Madrid
(da pixabay)

Dimentichiamo i primi successi nella vecchia coppa dei campioni, quando la squadra era la favorita del caudillo (dittatore) Francisco Franco. In tempi recenti, però, nessuno ha saputo fare meglio dei blancos: nelle ultime 10 edizioni, la squadra tradizionalmente associata alla famiglia reale ha saputo imporsi ben 5 volte, in alcuni casi (come nell’ultima edizione) superando squadre più attrezzate per la vittoria, perlomeno sulla carta.

Il modello Real è da tempo radicato nel tessuto cittadino, con lo stadio-monumento, il suo museo, il suo ristorante, la boutique e altri esempi di marketing illuminato che, unitamente a un settore giovanile da sempre all’avanguardia, mantengono il brand appealing per qualsiasi giocatore. C’è di più, perché Madrid ha saputo conquistarsi addirittura una finale intera, giocata a Milano nel 2016, quando in finale giunse anche la seconda squadra cittadina, l’Atletico, tuttora sugli scudi nelle competizioni spagnole e che in ogni caso non si limita mai a riempire le caselle dei gironi di Champions League per poi uscire subito, come fanno da tempo le squadre milanesi.

# La rete metropolitana: più estesa di tutte le metro italiane messe insieme

Metro Madrid

La rete metropolitana di Madrid supera per chilometri la somma di tutte le linee metropolitane d’Italia. A cosa si deve questa incredibile performance? La maggior parte della rete era preesistente, ma tutte le undici linee originarie (tutte!) hanno visto espansioni notevoli dei loro percorsi negli anni del boom economico (primi Duemila) e anche oltre, a dimostrazione che con un’efficiente pianificazione si possono ottenere risultati impensabili.

Oggi la città è coperta da ben 302 stazioni e dodici linee, senza considerare le tre di metropolitana leggera di superficie. Una linea (la Metro Sur, l’ultima concepita) arriva a circumnavigare in toto anche i sobborghi periferici, rendendo di fatto realtà l’unificazione della città con la sua periferia, che è uno dei tanti talloni d’Achille milanesi. Finita qui? No, sono in progettazione i lavori per espandere nuovamente quattro delle direttrici. Quelle che a chi arriva in aeroporto, scendendo al livello dei treni e guardando ammirato la mappa, sembrano solo uno dei tanti paradisi sconosciuti d’Europa.

# Il “triangolo d’arte”

@goatboy91587
Museo del Prado

Nemmeno le più celebrate e ricche Londra e Parigi possono vantare tre musei così importanti e ravvicinati come quelli del Triangolo dell’arte di Madrid, la zona dei musei nella quale si concentra una delle più importanti collezioni di dipinti del mondo. Cominciamo, noblesse oblige, con il Museo del Prado, dove forse sarà impossibile visitare tutto in poche ore ma potremo comunque avere un assaggio delle opere d’arte che Madrid ha saputo raccogliere, per esempio la collezione di pittura spagnola, con opere di Goya e Velázquez, tra cui il famoso Las Meninas. Il Centro de Arte Reina Sofia è il partner ideale del Prado: dopo una bella dose di arte rinascimentale e barocca, depuriamoci con un po’ di arte contemporanea! Ospitato in un ex ospedale neoclassico del XVIII secolo, ospita molte opere di grandi artisti spagnoli del Novecento come Dalì, Mirò e Picasso (qualcuno ha detto Guernica?). A chiudere, e che chiusura, resta la collezione privata della famiglia Thyssen-Bornemisza, vero e proprio nirvana per amanti dell’impressionismo e del post-impressionismo. Siamo sicuri che alla fine non saprete scegliere quale dei tre musei vi sarà piaciuto di più.

# “Madrid Orgullo”: riferimento mondiale per i diritti civili

esmadrid.com
Gay pride Madrid

Il Madrid Gay Pride rappresenta la più grande festa per l’orgoglio LGBT+ d’Europa. “Madrid Orgullo”, con i suoi 2 milioni di partecipanti, è un altro dei recenti primati di questa città incredibile e poliedrica. Storicamente, già nel 1977, Madrid fu protagonista della prima manifestazione per l’orgoglio gay in Spagna. Fu l’inizio del movimento per i diritti LGBT+ spagnolo, dopo quarant’anni di dittatura franchista. Con il passare degli anni l’evento si espanse, travolgendo il polveroso passato nel neonato quartiere gay di Madrid, il distretto Chueca. Nel 2007 Madrid fu scelta come sede per l’Europride, manifestazione internazionale che coinvolse più di un milione di persone. Oggi il Madrid Orgullo comprende un’intera settimana di eventi musicali e culturali, che coinvolgono tutta la città. Oltre ai locali LGBT+, vi partecipano anche un gran numero di luoghi mainstream, associazioni cittadine, musei e teatri. Ciascuno di loro collabora per offrire una grande festa, che abbia però anche uno spessore culturale oltre che ludico. L’apertura di Madrid verso l’universo LGBT+ emerge con tutta la sua forza e si espande, trasformandosi in una celebrazione della libera espressione individuale. Happy Pride!

# La Casa di Carta e altre serie TV Netflix

Sicuramente non ci sarà bisogno di parlare qui del Professore e degli altri protagonisti con nomi di città della seminale serie TV La casa di carta, conclusasi con la quinta stagione nel 2021 e che ci ha trasportato per tante puntate direttamente davanti alla Zecca di Madrid. Ma come in altri settori, anche qui la città sta vivendo una stagione d’oro, con altre serie popolari ambientate nei suoi luoghi più iconici. Pensiamo al fittizio quartiere esclusivo di Las Encinas (che in realtà è Vilaviciosa de Odòn), dove si svolge la serie Elite con tutta la sua poesia di scontri sociali, delitti e mistero. E che dire della pluripremiata serie delle Ragazze del Centralino, che ci riporta a una Madrid degli anni Venti passati, attraverso gli occhi di chi lotta quotidianamente per l’indipendenza e l’emancipazione delle donne, lungo le locations della più famosa strada di Madrid, la famosissima Gran Via con i suoi palazzi dal valore inestimabile. Se abbiamo finito di visionare tutte le stagioni disponibili di queste serie fortunate, possiamo sempre scegliere dalla lunga lista di thriller iberici realizzati appositamente per Netflix, molti dei quali sono stati girati a Madrid, tra cui Il Bar, Tuo figlio e Quando gli angeli dormono.

# Il ristorante più antico del mondo

@spainonafork
Sobrino de Botín

Madrid è una città fortemente al passo con i tempi, che ha saputo cambiare rapidamente la sua immagine, migliorandola e internazionalizzandola, nel giro di pochi decenni. Questo non significa però che la città voglia liberarsi della sua anima più tradizionale e tradizionalista, quella che ancora serpeggia in certi quartieri benestanti del centro e della sterminata periferia sempre ombreggiata da viali alberati. Secondo il libro del guinness dei primati, il più antico ristorante del mondo ancora aperto è il Sobrino de Botín.

Inaugurato nel 1725, si trova in pieno centro storico (Calle Cuchilleros). Il locale non è famoso soltanto per la sua lunga storia, ma anche per gli innumerevoli premi ricevuti negli anni per la qualità dei suoi piatti della tradizione madrileña. Per fare un esempio, la rivista Forbes ha assegnato al ristorante il terzo posto tra i 10 migliori ristoranti classici del mondo, grazie principalmente alle sue due specialità, i deliziosi maialini e agnelli arrosto in stile castigliano, quelli provenienti da un altro magico triangolo, la zona di produzione di questa carne: Sepúlveda-Aranda-Riaza. Manca ancora qualcosa di importante alla scena vegetariana, siamo sicuri che nei prossimi anni qualcuno a Madrid provvederà.

# Gli investimenti immobiliari

@visita_madrid

Madrid ha identità ben oltre le sue zone centrali. I quartieri periferici di Madrid hanno tutti quell’impronta, sono sempre caratteristici, per posizione, per estrazione e immancabilmente madrileni di sfilate di case in mattoni rossi. E qui durante gli ultimi decenni abbiamo assistito al proliferare di investimenti immobiliari superiori a quelli sostenuti dalle altre capitali europee, al punto di essere fatalmente esplosi in una bolla negli anni più neri della crisi economica. Ma ora costituiscono una grandissima opportunità di investimento, secondo gli esperti del settore, per chi volesse acquistare casa e trasferirsi qui, oppure magari vivere della rendita. Innanzitutto non dimentichiamoci che siamo pur sempre nella capitale di uno degli stati più importanti dell’unione Europea. Poi c’è la questione degli affitti, che sono molto alti. La tassazione agevolata della Communidad autonoma di Madrid, altro privilegio precluso a Milano, pur non raggiungendo i livelli di quella delle Canarie, rende comunque la città particolarmente interessante per tutto quello che riguarda la compravendita. Non vorremmo in fin dei conti vivere anche noi in una città con così tanti primati?

Continua la lettura con: A Madrid apre la STANZA del PIANTO: servirebbe anche a Milano?

LORENZO ZUCCHI

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La METROPOLITANA più CORTA d’Italia si ALLUNGA

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Prolungamento metropolitana di Genova

Le metropolitana più corta d’Italia, la settima più corta del mondo. 8 fermate per 7 chilometri. Ma ora si sta dando da fare per perdere questo poco edificante primato.  

La METROPOLITANA più CORTA d’Italia si ALLUNGA

# Pronto lo studio di fattibilità per 4 nuove stazioni 

Prolungamento metropolitana di Genova

Genova. La metropolitana più corta d’Italia collega il centro storico con il quartiere di Rivarolo ed è costituita da 8 fermate per 7 km. Presto aggiungerà nuove stazioni e chilometri di tracciato alla sua rete composta da una sola linea.

E’ stato redatto lo studio di fattibilità per realizzare 4 nuove stazioni su un percorso di un chilometro verso Ponente. L’investimento complessivo previsto è di circa 400 milioni di euro ed entro l’autunno, se verranno assegnati i finanziamenti dal governo, il Comune di Genova farà l’affidamento del progetto definitivo. 

La nuova tratta per Sampierdarena si diramerà dalla stazione di Dinegro, con la prima fermata sotto via Dino Col a servizio del Matitone, del casello di Genova Ovest e dei numerosi uffici della zona, la seconda sotto Villa Scassi a beneficio dell’ospedale, la terza in piazza Montano con l’interscambio con la ferrovia e l’ultima a Fiumara, a servizio del centro commerciale e di importanti luoghi di lavoro tra cui Arpal e la Asl. L’obiettivo è inaugurare l’estensione entro il 2027.

Leggi anche: Curiosità e record delle 7 METROPOLITANE delle città ITALIANE

# I cantieri in corso per l’apertura di 3 nuove fermate

wikipedia.org – Metro Genova

Nel frattempo avanzano i cantieri per i prolungamenti verso la Valpolcevera e il quartiere di San Fruttuoso, per un investimento di circa 48 milioni di euro. Sono due le stazioni previste, Canepari verso nord con inaugurazione prevista alla fine del 2023, Martinez verso est nel 2024. Si attende invece la richiesta di finanziamento da parte dell’amministrazione genovese per la realizzazione di una fermata successiva a Canepari, quella di Rivarolo.

Al via anche i primi sopralluoghi per il completamento della stazione di Corvetto mai terminata sino ad oggi, grazie a 43,8 milioni di euro provenienti dal Pnrr, e posizionata a metà percorso tra le due stazioni esistenti di De Ferrari e l’attuale capolinea di Brignole.

# Ipotesi prolungamento fino all’Ospedale San Martino

@genova_metropoli_italy
IG

La linea metropolitana di Genova potrebbe poi allungarsi di un’ulteriore fermata, dopo la stazione di Martinez, per raggiungere l’ospedale di San Martino. Gli studi di fattibilità sono datati e in corso di aggiornamento, i costi ipotizzati in passato erano di circa 600 milioni di euro. In futuro questa fermata rivestirebbe un’importanza ancora maggiore rispetto ad anni fa visto che nelle stesse aree verrà realizzata la nuova stazione ferroviaria di Terralba, il capolinea per i treni metropolitani.

# Il progetto Skymetro nella Valbisagno

Stazione Skytram

A questi cantieri e progetti si aggiunge quello dello Skymetro, già finanziato, una metropolitana aperta e sopraelevata di cinque metri che arriva al livello di Brignole. Sarà realizzata in un binario unico da Brignole a Molassana e correrà lungo sette chilometri in raddoppio della linea. In futuro si ipotizza un’estensione del tracciato fino al quartiere Prato.

Leggi anche: Lo SKYTRAM: il nuovo “TRAM VOLANTE” di Genova. Perché non portarlo anche a Milano? Si potrebbe fare qui

Continua la lettura con: La linea L1 della METRO di NAPOLI: sarà la prima CIRCLE LINE italiana

FABIO MARCOMIN

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La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

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Piscina Suzzani - ph. infomilano.news

Piscine aperte? Purtroppo non nell’estate 2022. Milano fa una figura da provinciale: non si è riusciti in due anni a organizzarsi e fare trovare pronti gli impianti per tutti i milanesi in cerca di refrigerio. La denuncia di mitomorrow.it

La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

# Un triste censimento

Credts: IG @milanosport_official

11 piscine chiuse. Questo il triste censimento rendicontato dall’Assessora Riva, che nella giunta Sala ha le deleghe allo sport. 11 impianti sportivi o anche solo ricreativi chiusi per lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, alla ricerca del mantra inseguito dagli amministratori cittadini: la sicurezza totale.

Gli impianti chiusi sono: Arioli Venegone, Bacone, Cantù, Cozzi, De Marchi, Mincio, Murat, Parri, Procida, Quarto Cagnino e Suzzani.
Ai milanesi che resteranno in città, per scelta o necessità, restano a disposizione le piscine di Argelati, Romani, Iseo, Saini, Cardellino, Sant’Abbondio e Solari. La messa in sicurezza è senza dubbio fondamentale ma, con soli 7 impianti comunali aperti su 18, sembra di essere ancora in lockdown.

Leggi anche: 7 modi per SCONFIGGERE il CALDO a Milano

# Dove si è nascosta l’efficienza di Milano?

ph. Gerd Altmann da Pixabay

Uno schiaffo alla reputazione della città super efficiente ed organizzata; queste qualità di Milano sembrano essersi dissolte nella confusione creata dalla pandemia. Milano non ha saputo organizzarsi per tempo e programmare quei lavori di manutenzione necessari, trascinando i tempi a ridosso della stagione più proficua, anche a livello di incassi.

L’Assessora Riva ha “giustificato” i ritardi, causati dalla gestione Covid: «Negli scorsi due anni non è stato possibile svolgere i necessari interventi per mettere le strutture in sicurezza», che è l’obiettivo principale.

# Scaramuccia PD in consiglio comunale

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Martina Riva è stata “attaccata” dal collega di partito Alessandro Giunti, consigliere comunale del Partito Democratico. L’interrogazione all’Assessora parte dall’emergenza piscine denunciata da Giunti, che ha invitato Riva a risponderne in consiglio.
Se per la giovane Assessora «la sicurezza degli utenti ha la priorità», per Alessandro Giunti resta l’imbarazzo di rispondere alle (tante) famiglie che non potranno andare in vacanza ad agosto. «Dove andranno per rifugiarsi dal caldo?».
Con un 20% di piscine chiuse in più, rispetto all’estate 2021, è impossibile rispondere a questa domanda. L’episodio non è il sintomo che qualcosa non va all’interno del PD milanese, è la dimostrazione che qualcosa non va a Milano. Il problema andava affrontato prima, discuterne a giugno è troppo tardi.

Leggi anche: NUOTARE tra le NUVOLE: la PISCINA a sfioro più ALTA del MONDO

Fonte: mitomorrow.it

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… potrebbe essere meglio

LAURA LIONTI

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Piazzale LORETO in alto mare. Obiettivo 2026 a RISCHIO?

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Credits: natipervivereamilano.com - Nuovo piazzale Loreto

Si avrà veramente un nuovo Piazzale Loreto entro le Olimpiadi Milano-Cortina 2026? Le speranze ci sono ancora ma i problemi iniziano a farsi vedere.

Piazzale LORETO in alto mare. Obiettivo 2026 a RISCHIO?

# Non c’è ancora un cronoprogramma

Credits: natipervivereamilano.com
Loreto Loc

“L’obiettivo ambizioso comune delle parti interessate, sia pubbliche che private, è la conclusione dei lavori entro il 2026” sono queste le parole, riportate da ilgiorno.it, dell’assessore alla Rigenerazione Giancarlo Tancredi parlando del progetto di riqualifica di Piazzale Loreto. Piazzale Loreto dovrebbe essere riqualificato e finito entro le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 ma, seppure si è tutti entusiasti del progetto che ha vinto il bando, iniziano a vedersi i primi problemi. Il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico vede l’obiettivo di concludere i lavori entro il 2026 molto ottimistico, dice infatti: “Sulla riqualificazione di piazzale Loreto sembra che siamo ancora in alto mare. È passato più di un anno dell’assegnazione del bando e non c’è ancora un cronoprogramma”.

Il problema che si è incontrato e di cui si era già a conoscenza, ma che non permette un facile inizio dei lavori è la questione del traffico. La riqualificazione di Piazzale Loreto si dovrebbe dividere in 6 fasi, così da evitare di mandare in tilt il traffico milanese, e lasciare la riqualificazione dell’edificio comunale di via Porpora a sé, facendola procedere con tempi diversi. Nonostante questa decisione condivisa, il cronoprogramma non è ancora stato realizzato.

# Il progetto LOC – Loreto Open Community

Credits: natipervivereamilano.com
Loreto Loc

L’obiettivo di concludere i lavori entro il 2026 sembra quindi a rischio. Ma cosa prevede il progetto LOC per un nuovo Piazzale Loreto? In pillole, Loc- Loreto Open Community vuole trasformare Loreto in una piazza da vivere e creare uno spazio pubblico e collettivo che riesca a rispondere alle esigenze dei cittadini mettendo al centro la comunità.

Il progetto sarà guidato da Ceetrus Nhood e farà diventare il piazzale in parte pedonale, senza bloccare uno dei più grandi snodi viari della città: saranno inserite alberature, fontane e panchine. Si creerà una sorta di piazza/agorà con gradoni e un anfiteatro e saranno costruiti 3 nuovi edifici.

Continua la lettura con: LOC, il nuovo piazzale LORETO: ecco progetto e rendering

BEATRICE BARAZZETTI

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La FERROVIA LUMACA: solo 22 km per immergersi in panorami meravigliosi

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Credits: @_8alou_ Odontotos

Se non si sono ancora prenotate le vacanze, si può riservare un viaggio in treno davvero particolare. 22 km di binari che attraversano paesaggi magnifici, dalle spiagge alle montagne, e che portano i passeggeri del treno in un’esperienza immersiva. E dopo una giornata sul treno delle meraviglie ci si può sempre godere i paesaggi, il mare e le città antiche del Paese in cui la ferrovia si trova.

La FERROVIA LUMACA: solo 22 km per immergersi in panorami meravigliosi

# Odontotos: la ferrovia che attraversa i paesaggi del Peloponneso

@diakopesgr
Odontotos

Si chiama Odontotos ed è la ferrovia che porta da Kalavryta a Diakopto, in Grecia. Una vera e propria “ferrovia delle meraviglie” perché, seppure percorra poco più di 20km, attraversa paesaggi straordinari del Peloponneso. Viaggiando tre volte al giorno, tutti i giorni, per tutto l’anno, il treno, molto lentamente, parte da Diakofto e attraversa la gola di Vouraikos, facendo tappa a Mega Spilaion (Big Cave) dove c’è l’omonimo monastero storico. Mentre si è comodamente seduti sul treno intenti a chiacchierare con i propri compagni di viaggio, dal finestrino si possono vedere limoneti e uliveti, ma anche pini e le cime innevate del Monte Chelmos. Nella gola che attraversa il treno, imperdibili sono le cascate che si formano dal fiume Vouraikos e i canyon della Regione.

# 700 metri di dislivello in 22km percorsi in poco più di un’ora

@diamantis_pan
Tratto della ferrovia

Per andare da Diakopto a Kalavryta ci vuole circa un’ora e il biglietto del treno costa 9,50 euro solo andata, 19 euro andata e ritorno. Odontotos oggi è un percorso strettamente turistico, dove si può ammirare una delle regioni centrali della Grecia autentica.

La ferrovia Diakopto – Kalavryta viaggia ogni giorno dal 1896. Nel 1889, Kalavryta era già una località turistica e per questo si decise di costruire una ferrovia davvero particolare che avrebbe dovuto percorrere zone di montagna tortuose. La società greco-francese che la progettò realizzò una ferrovia a scartamento ridotto (con i binari più stretti rispetto agli standard) in grado di attraversare gole, cascate, montagne e capace di percorrere 700 metri di dislivello in soli 22 km. Doveva essere un treno in grado di resistere a qualsiasi condizione meteorologica e così è nata l’Odontotos. Già ai tempi della sua ideazione, il progetto della ferrovia aveva uno scopo turistico: in una Grecia che non si era ancora ben costituita nonostante il quasi mezzo secolo di indipendenza, si volevano trarre benefici economici attraverso il turismo.

# Dal luogo top per lo sci a una delle spiagge più belle della Grecia

Credits: @andreas_pangt
Odontotos

Le meraviglie naturali che il treno Odontotos percorre sono straordinarie: una varietà di paesaggi naturali che fa sì che un viaggio su questa ferrovia sia quasi d’obbligo. Kalavryta è una delle destinazioni più famose della Grecia per il turismo invernale e lo sci, mentre Diakopto è conosciuta per le sue spiagge sabbiose circondate da alberi. Un’alternanza di paesaggi tutti in un giorno. E poi, dopo una giornata sul treno delle meraviglie si può sempre girare la Grecia…

Continua la lettura con: Il TRENO dei SAPORI, il viaggio più gustoso della LOMBARDIA

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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I 5 FILM/SERIE TV più visti in Italia su NETFLIX

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È inutile girarci attorno: il mercato dello streaming ha cambiato per sempre il settore della produzione di contenuti video. Se una volta la realizzazione di serie televisive o di film era strettamente legato a sforzi mastodontici in luoghi come Hollywood, al giorno d’oggi grazie agli importanti investimenti di colossi come Netflix o Amazon spuntano come funghi.

Alcune delle serie televisive prodotte o distribuite da Netflix, tra le altre cose, hanno avuto un impatto senza precedenti nel mondo della cultura pop.
Squid Game, giusto per fare un esempio molto semplice, è diventata la serie televisiva più vista della piattaforma con ben 1.6 miliardi di visualizzazioni, praticamente più del doppio del risultato ottenuto dalla quinta stagione de “La Casa di Carta”.

Il bello è che Squid Game è stata rifiutata da molteplici produttori coreani e solo recentemente distribuita da Netflix, idem per la Casa di Carta che grazie agli sforzi della compagnia è diventata una serie televisiva dal successo praticamente planetario.

La storia del colosso dello streaming è piena di nomi del genere: Tredici, The Witcher, Stranger Things (la cui ultima stagione è diventata recentemente disponibile) o anche film come Bird Box, Don’t Look Up o 6 Underground.

Vediamo come accedere alle produzioni straniere più popolari su Netflix comodamente dal proprio divano e le cinque più viste in Italia nell’ultimo anno.

I 5 FILM/SERIE TV più visti in Italia su NETFLIX

# Come si fanno a guardare le migliori produzioni senza aspettare?

Credits mohamed_hassan-pixabay – Come guardare Netflix

C’è solo un “problema”: molto spesso i film e le serie Tv visibili su Netflix vengono prima distribuite in un Paese e poi nel resto del mondo. Questo accade a causa dei contratti di distribuzione, accade per colpa degli accordi per la pubblicazione, accade per problemi di diritti.

Se non si vogliono aspettare diversi mesi per guardare la nuova stagione di Bridgerton o il nuovo film di un determinato regista quello che si può fare è bypassare i blocchi regionali sfruttando uno strumento apposito.

Basta connettersi ad un VPN server e sfruttare le caratteristiche di una rete virtuale privata. Questo genere di servizi permette, pagando una cifra davvero irrisoria, di modificare la propria posizione quando si naviga su Internet.
Se la serie è uscita in anteprima in America o in Germania basterà quindi connettersi al server VPN corrispondente per potersi godere tale serie comodamente da casa propria.

# I 5 film/serie tv più popolari sulla piattaforma Netflix in Italia

Serie originali Netflix

L’Italia è un mercato ridotto per Netflix, visti i poco meno di 70 milioni di abitanti.
Nonostante questo diverse sono le serie televisive realizzate in Italia anche attraverso il contributo di Netflix che, in un modo o nell’altro, hanno avuto successo anche all’estero.

Il consumo di prodotti made in Italy non è però così intenso, infatti le produzioni anglofone rimangono di gran lunga le più viste. Vediamo quindi insieme una top 5 di produzioni estremamente popolari in Italia.

#1 Don’t Look Up

Tra i prodotti più popolari del 2021/2022 in Italia troviamo senza dubbio il film catastrofista di Adam McKay con Leonardo di Caprio protagonista. Questo film è riuscito a rimanere nella top 10 dei prodotti più visti di Netflix in Italia per ben 6 settimane tra Gennaio e Dicembre

#2 Through My Windows

Sempre rimanendo sul fronte film troviamo anche Through My Windows, un film spagnolo basato sul libro omonimo di Ariana Godoy. Questa commedia romantica adolescenziale è riuscita a rimanere sulla cresta dell’onda per ben 5 settimane tra Gennaio e Febbraio.

#3 Zack Snyder’s Justice League

Nel 2022 Netflix è la piattaforma ideale per potersi gustare la nuova versione della Justice League di Zack Snyder, un film giudicato in maniera incredibilmente positiva e che è stato decisamente apprezzato dal pubblico italiano, finendo per rimanere nella top 10 per ben 4 settimane.

#4 Bridgerton

Spostiamoci sul versante serie televisive per arrivare davanti a una delle più conosciute: Bridgerton. In Italia, come nel resto del mondo, è ormai popolarissima. La serie prodotta da Shonda Rhimes è infatti riuscita a rimanere nella top 10 per ben 8 settimane consecutive, da metà Marzo a Metà Maggio senza particolari problemi.

#5 Inventing Anna: Limited Series

Se c’è una serie che è riuscita a fare meglio di quelle in costume di Shonda Rhimes è Inventing Anna. Questa miniserie televisiva nel giro di 9 puntate ha raccontato in maniera romanzata la storia di Anna Sorokin, una truffatrice che si fingeva ricca ereditiera. La commistione di sceneggiatura e regia ha permesso a questa serie di sopravvivere nella top 10 per ben 9 settimane, da inizio gennaio a fine marzo.

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ESTATE 2022 in ITALIA: le 7 METE TOP secondo il Washington Post

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Credits 1195798-pixabay - Isola del Giglio

Il quotidiano americano propone una selezione di destinazioni imperdibili in Italia, fuori dai classici itinerari turistici scelti dai viaggiatori provenienti da Oltreoceano, ognuna accompagnata da una specifica motivazione. Scopriamo insieme quali sono.

ESTATE 2022 in ITALIA: le 7 METE TOP secondo il Washington Post

#1 Le Dolomiti per una vacanza attiva all’aria aperta (Veneto)

Credits: dolimiti.org – Pieve di Cadore

Le fiabesche Dolomiti, Patrimonio dell’UNESCO, sono risultate la meta ideale per gli amanti delle vacanze attive all’aria aperta in ogni stagione dell’anno. Le possibilità per praticare sport durante il periodo estivo sono diverse: escursioni, trekking, equitazione e ciclismo. A completare l’offerta ci sono i laghi da sogno, i borghi storici e affascinanti da scoprire e l’ottima cucina. 

#2 Isola del Giglio, per una vacanza rigenerante (Toscana)

Credits 1195798-pixabay – Isola del Giglio

L’Isola del Giglio è una delle gemme nascoste della Toscana, fuori dai classici itinerari turistici, e si può raggiungere solamente in barca partendo dal Porto Santo Stefano al Monte Argentario. Un luogo perfetto per una vacanza rigenerante tra il mare blu cobalto, la natura selvaggia con sentieri dai panorami mozzafiato, calette riparate e ben tre spiagge Bandiera Blu.

#3 La variegata offerta di paesaggi della Maremma (Toscana)

Credtis tassilo111-pixabay – Orbetello

Rimanendo sempre in Toscana, un’altra destinazione imperdibile secondo il quotidiano americano è la costa della Maremma toscana, con i suoi circa 160 chilometri bagnati da uno dei mari più limpidi d’Italia. Lontana dalla confusione delle località più gettonate delle regione questa zone offre una variegata proposta di paesaggi: fondali perfetti per lo snorkeling, pittoreschi borghi marinari, porti turistici, scogliere a picco sul mare, baie da favola e spiagge di sabbia finissima. Tra le mete selezionate ci sono l’isola di Giannutri e le due spiagge sabbiose di Orbetello, la spiaggia di Capalbio, prediletta da Vip laziali e toscani, e la spiaggia di Ansedonia.

#4 La Sardegna è perfetta per le vacanze di gruppo

credits: IG @_libanes_ – Sardegna

La Sardegna è invece il luogo perfetto per chi si muove in gruppo e cerca divertimento e relax. Le attività da fare sono infatti molteplici, dalla vita notturna della Costa Smeralda, alla visita ai siti archeologici fino alle gite in barca e alle spiagge paradisiache per prendere il sole nelle piccole calette di sabbia finissima e tuffarsi nel mare più bello d’Italia.

#5 Puglia destinazione ideale per il cibo e la cucina di qualità

Credits outrinette82 IG – Ostuni

Il Washington Post sceglie la Puglia come destinazione ideale per il buon cibo e la buona cucina. Tra le esperienze indicate ci sono la scuola di cucina presso il Castello di Ugento in Salento, dormire in una masseria tradizionale, mangiare in uno dei tipici ristoranti di pesce e frutti di Trani oppure visitare alcune delle città più caratteristiche della regione come Lecce e Ostuni, famosa per le sue case bianche.

#6 Matera per gli amanti della storia (Basilicata)

Credits: @tom.travel_blogger – Matera

Un’altra località da scoprire è Matera, per tutti coloro che amano la storia. La celebre “Città dei Sassi”, nell’elenco dei siti Patrimonio UNESCO del 1993, con i due storici quartieri dal fascino ineguagliabile e gli insediamenti rupestri millenari è una destinazione da non farsi mancare. Grotte, forre, guglie, sotterranei spettacolari e magnifici terrazzamenti compongono una meraviglia unica al mondo.

#7 La Sicilia per il produzione vinicola

Credits: pexels-giulia-biasin – Sicilia

Anche la Sicilia è stata inserita in questo elenco, ma non per quello che ci si potrebbe aspettare. Sono infatti i rinomati vini prodotti in questo territorio a rendere l’isola più grande del nostro Paese una tappa obbligatoria per una vacanza estiva. Sempre più apprezzata a livello internazionale e dal pubblico statunitense, la produzione vinicola siciliana può essere assaporata nella cornice di paesaggi da sogno: spiagge, storia e l’arte di Palermo. Tra le cantine più note ci sono quelle di Baglio di Pianetto e Tenuta Regaleali.

Fonte: Si Viaggia

Continua la lettura con: Le 5 SPIAGGE più BELLE d’Italia dove andare quest’estate (secondo gli inglesi)

FABIO MARCOMIN

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La fine del “whatever it takes”

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Overnight Reverse Repo

Sembra che il terremoto abbia inizio.
Un luogo molto osservato dagli operatori economici è il Reverse Repo della Fed, che è dove viene parcheggiato il denaro overnight, lo shorter money, la liquidità dei grandi gruppi finanziari. Negli ultimi giorni si sono registrati una serie di record senza precedenti: il denaro parcheggiato overnight ha raggiunto i due trilioni al giorno, una cifra stratosferica rispetto al passato. Ci sono due opposte diverse spiegazioni tra i maggiori esperti. 

Overnight Reverse Repo

La parte degli opinionisti mainstream sostiene che questo dipenda dal fatto che il sistema è inondato di liquidità: si parcheggia il denaro per prendere un interesse risk free, senza impiegarlo in altro modo.

L’altra campana invece è terrificante: l’enorme quantità di denaro parcheggiato significa che, molto similmente a quanto successo nel 2008, i money dealer primari hanno sempre meno fiducia nella controparte. 
Il collaterale che era tradizionalmente accettato a garanzia per queste operazioni, che di solito sono i buoni del tesoro americani, viene sempre meno utilizzato.
Il fatto che tutto questo denaro non trova impiego significa che sta aumentando a dismisura il counterpart risk che è uno dei più gravi segnali di fragilità del mercato finanziario che si regge proprio sulla fiducia nella solvibilità tra i diversi operatori. 

Secondo questi analisti si sta avvicinando un collasso sistemico inesorabile, che porterà a una catena di crack tipo Lehmann Brothers. Questa interpretazione si aggiunge a dati più evidenti, come il boom nei prezzi delle materie prime o come l’indice della fiducia dei consumatori che negli Stati Uniti ha raggiunto il livello minimo di sempre.

E in Europa la situazione va anche peggio. Uno dei siti più seguiti nel mondo finanziario americano, Zero Hedge, da giorni sottolinea la gravità di quello che sta accadendo nel Vecchio Continente dove, in una situazione di inflazione all’8%, viene a cadere ogni possibile manovra della Banca Centrale a sostegno delle economie e dei debiti dell’Eurozona.

Le crisi precedenti, quelle che hanno portato al “whatever it takes”, a manovre di acquisto dei titoli di debito nazionali da parte della BCE, avevano una inflazione molto bassa in tutta Europa. Ma in questo caso con l’inflazione più alta dagli anni ottanta, da un lato le politiche espansive possono aggravare ancora di più l’inflazione, dall’altra si nota una frattura nel sentiment tra paesi del Nord e del Sud Europa, con i primi che vogliono adottare misure per proteggere i risparmi dai morsi dell’inflazione, anche a costo di mettere a rischio i bilanci statali dei paesi più indebitati del Sud Europa.

Sembrano dunque esserci tutti i segnali per un collasso di sistema. L’Italia rischia di essere l’anello più debole della catena e potrebbe essere il punto di partenza di questa enorme tempesta, come tra l’altro si sta manifestando in questi ultimi giorni con i cali maggiori che stanno colpendo le banche italiane, il listino azionario quotato a Milano e i tassi alle stelle sui titoli di stato nazionali. 

Sta per arrivare il momento del panico, dunque? In realtà c’è anche un lato più ottimista nella campana alternativa al mainstream. Il fatto che l’economia sia considerata come la logica più vicina a quella di natura: come non si può reprimere troppo a lungo la forza creatrice della natura, così sarà per l’economia. Qualunque crollo o collasso per quanto terribile possa accadere non potrà che essere il punto di accesso a una nuova fase di creazione di valore e di ricchezza. Creazione probabilmente meno artificiale e più sana di quanto avvenuto negli ultimi decenni. 

Continua la lettura con: La strada nuova

LA FENICE

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AUTO e TAXI VOLANTI in servizio già nel 2025: ecco dove

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Credits Embraer - Taxi volanti

La corsa per mettere in servizio auto e taxi volanti è partita in tutto il mondo. Nei prossimi anni la mobilità aerea urbana rivoluzionerà il modo di spostarsi nelle città. Vediamo dove potrebbero partire i primi voli.

AUTO e TAXI VOLANTI in servizio già nel 2025: ecco dove

# La stima del fatturato globale della “Urban Air Mobility” per il 2040 è di oltre 1,4 trilioni di dollari

 Embraer – Taxi volanti

La mobilità aerea urbana arriverà prima di quanto si possa immaginare. Gli scenari immaginati da “Blade Runner” e “Ritorno al futuro” sono distanti solo qualche anno. La stima del fatturato globale del settore di auto e taxi volanti per il 2040 è di oltre 1,4 trilioni di dollari. In Italia i primi voli potrebbero partire entro la fine dell’anno delle Olimpiadi Invernali che si terranno nel 2026, ma c’è chi è in vantaggio sui tempi e si prepara a dominare il mercato.

Leggi anche: I TAXI VOLANTI in arrivo a Milano: da Malpensa alla Stazione Centrale in 15 minuti

# In Corea del Sud è stato avviato un ambizioso programma per fare volare quanto prima auto e taxi

Aeromobili elettrici

Il governo della Corea del Sud ha lanciato il K-UAM Grand Challenge, un programma pensato per selezionare un operatore che lavorerà nei prossimi anni sui test dimostrativi della “Urban Air Mobility” verificando la validità dell’infrastruttura di telecomunicazioni per le operazioni di volo nei cieli delle città. Ci sono già tre colossi industriali, SK Telecom, Hyundai Motor Group e Kakao Mobility, pronti a gestire il servizio di auto e taxi volanti e che hanno infatti comunicato di partecipare a questo progetto.

# Il primo servizio operativo dal 2024, i voli in vendita dal 2025

Hyunday Motor Group – Taxi volanti

Tra le tre aziende in gara SKT sembra essere in vantaggio sulle altre sfruttando la sua esperienza nella gestione delle comunicazioni 4G e 5G e forte della collaborazione con un pioniere del mercato, il produttore di aviazione statunitense Joby Aviation. SKT ha anche già dichiarato che porterebbe in Corea l‘aereo S4 di Joby, capace di ospitare quattro passeggeri e volare fino a 240 chilometri con una singola carica.    

Hyundai punta invece sulla capacità produttiva dei veicoli e ha annunciato che investirà 5 miliardi di dollari per partnership con aziende statunitensi nei settori della robotica, “Urban Air Mobility”, guida autonoma e intelligenza artificiale.

Kakao Mobility ha una consolidata expertise sulla piattaforme di dati e servizi di prenotazione e gestione taxi.

Alla conclusione della selezione l’operatore commerciale individuato dal governo coreano dovrebbe gestire il servizio nelle aree urbane già nel 2024, per poi commercializzarlo nel 2025.

Leggi anche: A LINATE ci sarà il primo VERTIPORTO: nel 2026 i primi voli in AEROTAXI

Continua la lettura con: A Napoli i PRIMI TAXI guidati da ROBOT e AUTOBUS SENZA AUTISTA

FABIO MARCOMIN

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DORMIRE in BOLLE SOSPESE a 10 metri di altezza

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Nel bel mezzo di un bosco si può provare un’insolita esperienza, dormire sospesi a contatto con la natura. Ecco dove è possibile.

DORMIRE in BOLLE SOSPESE a 10 metri di altezza

# Un’esperienza insolita a 10 metri d’altezza

Credits treuscoat IG – Parcabput Groix

Un’esperienza davvero insolita da provare almeno una volta nella vita: dormire sospesi dentro delle sfere a 10 metri d’altezza nel bel mezzo di una foresta che sembra uscita da un libro di fiabe. Il nome di questo particolare “hotel” si chiama Parcabout e per raggiungerlo servono scarpe comode e molta attenzione. Bisognerà infatti percorrere un sentiero poco illuminato e salire attraverso dei ponti e infine delle reti per accedere alle sfere. Questi mini alloggi sono la soluzione perfetta per un soggiorno romantico a stretto contatto con la natura.

# Dove si trovano questi mini alloggi

Credits hdmeek21 IG – Ile de Groix

Il Parcabaout si trova sulla piccola isola di Groix, lunga 8 e larga 3 km, in Francia nell’Oceano Atlantico. L’unico modo per raggiungere l’isola è tramite un traghetto dalla cittadina di Lorient. Oltre ad alloggiare nelle sfere sospese i visitatori possono anche godere di diverse attività sugli alberi, da fare all’interno del parco, che ospita anche un ristorante e una pizzeria, ma anche avventurarsi tra i sentieri che portano fino alle spiagge, a piedi o noleggiando una bicicletta.  

 

Continua la lettura con: DORMIRE in una CAPANNA in cima alle ALPI con vista stelle

FABIO MARCOMIN

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L’ufficio postale più SPERDUTO del MONDO cerca impiegati

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Cambiare lavoro e fuggire dal mondo? Si può fare entrambe le cose rispondendo a un annuncio davvero “esclusivo”. 

L’ufficio postale più SPERDUTO del MONDO cerca impiegati

# Al confine del mondo

All’estremo sud del mondo, sull’isola di Goudier, appartenente ad un arcipelago che si trova tra l’Argentina e l’Antartide, sorge sulle coste un porto naturale: Port Lockroy. Qui è dove i più avventurosi potrebbero trasferirsi per 5 mesi: infatti, l’ufficio postale e il piccolo museo locale cercano personale, disponibile da novembre di quest’anno a marzo dell’anno prossimo.

# I requisiti necessari

La località è gestita dalla UK Antartic Heritage Trust, un’organizzazione britannica che ha lo scopo di salvaguardare il territorio dell’Antartica e di farlo conoscere alle nuove generazioni, così da preservarne il valore nel tempo. É sul loro sito ufficiale (UKAHT – Home) che è possibile candidarsi per questo insolito posto di lavoro.

La selezione prevede dei colloqui che vadano a confermare la presenza dei requisiti più classici come leadership, esperienza nella vendita al dettaglio, gestione del patrimonio e il diritto di lavorare nel territorio del Regno Unito. Ma più importanti ancora sono i requisiti fisici, medici e psichici, che dimostrano o meno se il candidato sarà in grado di vivere 5 mesi in uno dei luoghi più sperduti, freddi e solitari al mondo, insieme ad altri 4-5 colleghi, senza acqua corrente e in spazi piccoli. Perché è in questo che sta la sfida principale.

Coloro che verranno individuati come adatti al ricoprire la posizione lavorativa, dovranno seguire un corso di formazione nel mese di ottobre a Cambridge, Inghilterra.

# Le condizioni e lo stile di vita a Port Lockroy

https://www.ukaht.org/

L’acqua raccolta in grandi silos, il cibo regolarmente recapitato via nave e la corrente elettrica molto limitata rende la vita a Port Lockroy complessa per i più: è necessario rinunciare al cellulare, allo spazzolino elettrico e molte delle altre comodità quotidiane dei giorni nostri. Inoltre è severamente vietato fumare, per una questione di salvaguardia dell’ambiente e della vita del posto, e anche avventurarsi in qualsiasi attività ludica, ricreativa o sportiva all’esterno.

# Pinguini e turisti: le mansioni dell’aspirante

https://global.hurtigruten.com/

Le mansioni richieste sono diverse: gestire il museo e il suo piccolo negozio di souvenir, accogliere i visitatori (che sono molti di più di quanto ci si aspetterebbe, circa 18.000 tra il mese di novembre e marzo) e monitorare la colonia di pinguini che vive sull’isola. Sicuramente niente di simile al fatturare del milanese.

Continua a leggere con: La CITTÀ dove i CITTADINI vivono tutti nello stesso PALAZZO

ALICE COLAPIETRA

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Il QUARTIERE di Milano dove si ABBATTONO gli EDIFICI

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Quartiere Adriano - Abbattimento della Torre dell'Acqua

Prosegue la riqualificazione di uno dei quartieri per troppi anni messo da parte dalle amministrazioni comunali che si sono succedute. Un altro complesso di edifici è prossimo alla demolizione. Vediamo il punto della situazione e i progetti di rigenerazione della zona.

Il QUARTIERE di Milano dove si ABBATTONO gli EDIFICI

# Il complesso immobiliare ex-Aler pronto alla demolizione per lasciare spazio a una nuova area verde

Credits comune.milano – Progetto via Adriano 60

Il quartiere Adriano, nella periferia nord-est di Milano nel Municipio 2, sta rinascendo poco alla volta negli ultimi anni dopo un lungo periodo di scarsa considerazione da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedete. Dopo la torre dell’acqua fatta brillare nell’estate del 2020, in seguito alla delibera del Comune di Milano del 28 maggio, si procederà con la demolizione del complesso immobiliare ex Aler di via Adriano 60, da tempo in abbandono e in grave stato di degrado.

Quartiere Adriano – Abbattimento della Torre dell’Acqua

Il complesso è costituito da due edifici di tre piani, due di due piani e un ultimo stabile di sette piani utilizzato, per superficie totale dell’area è di 20.853 mq. MM Spa si occuperà dall’abbattimento per una spesa complessiva di 2,3 milioni di euro. Entro la fine del 2022 l’avvio dei lavori, per una durata prevista di 4 mesi, a cui seguirà la bonifica dei terreni. La futura destinazione dell’area sarà a verde a servizio dei cittadini.

# Ma si ricostruisce anche: inaugurata la scuola media attesa da 25 anni

Scuola quartiere Adriano

Nei pressi del gruppo di edifici in attesa di demolizione è stata inaugurata pochi mesi fa la scuola secondaria di primo grado attesa da 25 anni, altro tassello della riqualificazione del quartiere Adriano. Ecosostenibile, con classificazione “NZEB” (Nearly Zero Energy Building) e quindi ad altissima prestazione energetica, lo stabile di 3 piani ha pannelli fotovoltaici sul tetto e allacciamento alla rete di teleriscaldamento. L’istituto scolastico a regime potrà ospitare 15 classi ed è dotato di biblioteca e palestra usufruibili anche dalla cittadinanza. 

# Il futuro: la metrotranvia 7 collegherà il quartiere Adriano con le linee M1, M5 e M2 

Metrotranvia nord
Metrotranvia nord

Procedono anche i lavori per l’estensione della metrotranvia 7, parte della futura metrotranvia interquartiere nord, con il cantiere nel tratto da via Anassagora al quartiere Adriano che consentirà ai residenti di raggiungere la fermata della linea M1 di Precotto e quella della linea M5 di Bicocca. La linea si allungherà ulteriormente in futuro fino alla stazione di Cascina Gobba M2.

 

Continua la lettura con: I 7 QUARTIERI più SIMPATICI di Milano

FABIO MARCOMIN

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