LODI non è solo campagna: i piccoli tesori della provincia strappata a Milano

Distrutta dai milanesi, ricostruita dal Barbarossa, strappata di nuovo a Milano

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Per molti milanesi Lodi e Monza sono ancora “cosa nostra”. Erano provincia di Milano e restano nel cuore della capitale morale. Anche se amministrativamente sono diventate autonome. In particolare Lodi era l’anima rurale di Milano. Ma la provincia a Sud Est di Milano non è solo campagna. Ecco i motivi che valgono una gita. 

LODI non è solo campagna: i piccoli tesori della provincia strappata a Milano

Forse non tutti sanno che Lodi venne fondata da Federico Barbarossa in persona. Era il 3 agosto 1158 e l’imperatore tedesco cercò così di “rimediare” alla distruzione dell’antico borgo di Laus Pompeia ad opera dei milanesi. 

Durante il Rinascimento Lodi visse un periodo di grande splendore artistico e culturale che la fa annoverare ancora oggi tra le città artistiche della Lombardia. Ecco che cosa si può ammirare a Lodi e dintorni. 

# Il Tempio dell’Incoronata, capolavoro rinascimentale

Costruito tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, in stile rinascimentale, l’edificio religioso si trova nel posto in cui una volta c’era una casa di tolleranza, sulla cui facciata era affrescata un’immagine della Madonna.
Non ha una vera e propria facciata, ma l’ingresso, posto lungo la Via Incoronata, è costituito da un portico a tre arcate a tutto sesto poggianti su quattro colonne.
L’interno è costituito da sette cappelle con la cappella maggiore a forma di croce. Impreziosita da considerevoli opere d’arte e da decorazioni in oro, è riconosciuta come uno dei massimi capolavori del Rinascimento lombardo e rappresenta, ancor più del Duomo, il monumento artisticamente più prestigioso della città. Notevoli sono le quattro tavole di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone raffiguranti le storie di Maria.

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# Il Duomo: la prima pietra posta dal Barbarossa

Non c’è praticamente città in Lombardia priva del Duomo. È il monumento più antico di Lodi, oltre che una delle chiese più vaste dell’intera regione.  La sua costruzione venne simbolicamente intrapresa il 3 agosto 1158 su volontà del Barbarossa. Degne di nota la facciata e la cripta che, oltre ad essere la parte più antica, ospita le reliquie di San Bassiano, primo vescovo di Lodi e patrono della città, vissuto nel IV secolo.

# Piazza della Vittoria, una delle “più belle d’Italia”

Il salotto della città nel centro storico. Il Touring Club l’ha inserita nella lista delle piazze più belle d’Italia
Di forma quadrata, acciottolata, la grande piazza è dedicata alla vittoria della prima guerra mondiale: prima si chiamava Piazza Maggiore.
Due sono le caratteristiche principali di questa piazza:
gli antichi ed eleganti palazzi dotati di portico che la circondano e dove una volta erano collocate le botteghe artigiane, e le attrazioni turistiche con il Palazzo del Broletto, sede del Comune, il Duomo, il Palazzo Vescovile e Palazzo Vistarini in stile gotico.

# Piazza Broletto

Un luogo intimo di forma trapezoidale, di dimensioni ridotte, chiuso fra i portici di palazzo Broletto e il fianco sinistro del Duomo. In epoca medievale qui c’era il fulcro della vita pubblica cittadina. Al centro è collocata una suggestiva fontana in marmo rosa di Carrara risalente al XIV secolo.

# L’Adda

Caratteristico il Parco regionale di Adda Sud con alcune curiosità tra cui la Cattedrale Vegetale. Il Lungo Adda Bonaparte permette di passeggiare nei pressi del fiume ed era uno dei luoghi prediletti da Giosué Carducci quando visitava Lodi

# Il Parco Tecnologico Padano

Considerato uno dei più importanti centri di ricerca a livello europeo nel campo delle biotecnologie agroalimentari, opera dal 2010 nei settori dell’agroalimentare, della bioeconomia e delle scienze della vita. All’interno del polo tecnologico si trovano alcuni dipartimenti universitari, centri di ricerca privati e un acceleratore e incubatore di impresa.

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ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.