La FREQUENZA di SCHUMANN: il battito del pianeta sta raggiungendo livelli mai visti

La frequenza di Schumann sta entrando sempre più nelle cronache. Anche perché sta raggiungendo picchi record. Ma di che cosa si tratta? E quale effetto ha sul nostro organismo?

0

La frequenza di Schumann sta entrando sempre più nelle cronache. Anche perché sta raggiungendo picchi record che, secondo alcuni esperti, potrebbero avere un profondo impatto sulla nostra salute. Ma di che cosa si tratta?

La FREQUENZA di SCHUMANN: il battito del pianeta sta raggiungendo livelli mai visti

# Frequenza Schumann e stato psicofisico: il posto del Dottor Manera

“In questi giorni molti amici e pazienti mi chiedono perché siano tanto agitati e abbiano molti sintomi fisici parecchio disturbanti (insonnia, cefalea, disturbi digestivi, eccetera)”, scrive il dottor Manera in un post dello scorso fine settimana. “Dottore, sarà l’autunno?”, si chiedono i suoi pazienti. Più che l’autunno una delle cause principale di questo senso di malessere sembra essere un’altra: la Frequenza di Schumann.
 
“La Schumann è da diversi giorni in black-out”, scrive Manera. “Quando il grafico è in “tilt” è a causa dei picchi di frequenza troppo alti che non entrano nelle misurazioni della macchina. 
Questo ci può far dedurre che il nostro meraviglioso pianeta si sia assestato su una frequenza più alta. 
Già nei mesi scorsi ho scritto che l’energia in entrata viene assorbita dai nostri corpi che funzionano esattamente come antenne e dalla Terra. 
La Terra tuttavia non è inerte, ma è un essere vivente a tutti gli effetti ed ecco dunque – ça va sans dire – un aumento dei movimenti tellurici e vulcanici, ieri ad esempio ci sono stati diversi terremoti in Indonesia e uno di magnitudo 7,6 in Papua Nuova Guinea.”
 
La frequenza di Schumann, molto nota tra gli esperti, sta diventando un tema che appassiona sempre più persone. Anche perché si tratta di qualcosa che ci riguarda tutti. Ma di che cosa si tratta?

# La frequenza di Schumann: il battito del pianeta

L’essere umano ha una frequenza, i nostri atomi si ordinano sulla base di frequenze. L’essere umano ha un campo elettromagnetico collegato con quello del pianeta.

Il nostro pianeta ha un suo campo. Ma non solo: nell’era moderna è circondato da una enorme rete di onde, segnali, frequenze artificiali che interferiscono con la sua frequenza naturale e con la frequenza dell’essere umano.

La frequenza della Terra prende il nome di risonanza Schumann, che è costituita da onde elettromagnetiche quasi permanenti che insistono nello spazio tra la superficie terrestre e la ionosfera. Il valore “normale” di questa frequenza è stato rilevato in 7.83 hertz, definito anche il battito cardiaco del pianeta.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Frequenza di Schumann: gli effetti sull’organismo

I danni rilevati sull’organismo misurati in esperimenti compiuti sugli astronauti durante i voli spaziali hanno dimostrato che l’assenza di frequenza Schumann comporta uno sconvolgimento dei ritmi circadiani dell’individuo con compromissione della sua salute. Il più celebre esperimento è quello compiuto dal professor R. Wever del Max Planck Institute che ha costruito un bunker sotterraneo in cui i campi elettromagneti del pianeta venivano schermati. 447 volontari umani hanno vissuto per quattro settimane in questo ambiente chiuso e dopo i primi giorni hanno iniziato ad avere sconvolti i ritmi circadiani soffrendo di forti stress emotivi, insorgenze psicotiche, emicrania e altri problemi di salute. Dopo una breve esposizione alla frequenza Schumann di 7.83 hertz i problemi di salute sono spariti.

Negli ultimi anni si stanno verificando sempre di più degli spike, delle impennate della frequenza Schumann che in certi giorni raggiunge picchi di 140/160 hertz dalla sua quota normale di 7.83. 
Le cause restano ignote. Le ipotesi vanno da interferenze prodotte dall’attività solare, all’infrastruttura elettrica e elettromagnetica di matrice antropica che circonda il pianeta. Questa variazione così consistente, secondo gli esperti, induce molto allarme sulla nostra salute.

Già nel 1924, infatti, l’ingegnere russo George Lakhovsky scoprì che tutte le cellule viventi sono in grado di emettere onde elettriche e di mostrare risonanza.  Lakhovsky dedusse dalle sue sperimentazioni che tutti gli organismi viventi agiscono da emittenti e ricevitori di oscillazioni ad altissima frequenza e che non possiamo essere sani se scollegati dalla frequenza biologica naturale.

Lakhovsky scoprì anche che le cellule malate producono una frequenza diversa dalle cellule sane. 

# Il livello di benessere

E’ stato il biofisico Michael Persinger a verificare che i nostri sistemi biologici sono sintonizzati sulla frequenza di fondo del nostro pianeta attraverso la risonanza di Schumann. Le prime cinque risonanze di Schumann si sovrappongono alle onde delle nostre frequenze cerebrali, raggruppate in base a lettere greche. Quella abbinata in modo diretto alla frequenza Schumann è la theta, un ritmo cerebrale associato a leggera sonnolenza che si verifica anche nella prima fase del sonno e nella meditazione profonda ed è associata a uno stato di profonda creatività, intuizione e benessere.

La chiave del benessere è dunque sintonizzarsi con la frequenza del pianeta. Il problema è che se si hanno questi spike, ossia un innalzamento straordinario della frequenza vibratoria, questo potrebbe essere un induttore di ansia nevrotizzante generalizzata.
C’è chi ipotizza che la malattia cronica della modernità potrebbe essere collegata a questa forma di costante distonia di frequenze.

# Come reagire ai picchi della Schumann

Questi i consigli del Dottor Manera: 
 
“Questo è un momento di opportunità positive se si utilizzano correttamente le energie o, al contrario, le vostre emozioni potrebbero essere travolgenti.
Quando si riversa una quantità enorme di energia, è necessario essere in uno stato di calma mentale per riceverne un effetto positivo.
Ricordate che tutto ciò che sta succedendo nel vostro corpo, mente e spirito sarà amplificato. Ricordate che siamo antenne. Siate grati per questa grande opportunità di introspezione e di cambiamento.”
 
L’allarme suscitato dai picchi anomali della frequenza Schumann potrebbe aprire la strada a nuove frontiere della ricerca che potrebbero generare un nuovo rapporto nella visione tra biologia, fisica e medicina per ripristinare la connessione perduta dell’essere umano alla biosfera del creato. E con questo si potrebbe aprire la strada a una presa di responsabilità collettiva sull’impatto dell’attività umana sull’ecosistema del nostro pianeta, anche dove non è stato ancora investigata.

Continua la lettura con: Freddo record in Antartide

LA FENICE
 

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato

 


Articolo precedenteTo-DO Milano: gli eventi del WEEK END dal 16 al 18 settembre da NON PERDERE
Articolo successivoQuali BIGLIETTI si possono prendere per la METROPOLITANA di Milano?
La Fenice
Riflessioni a cavallo tra una fine ed un inizio