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AFFORI CENTRO – CHE VERO CENTRO NON E’🟡📍

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Affori FN: stazione della M3, inaugurata il 26 marzo 2011 alla presenza del Sindaco di Milano Letizia Moratti e altre figure importanti per la città. Rientra nell’area urbana della metropolitana milanese. Eppure non è in centro, come invece suggerisce il nome.

A dispetto della denominazione, sorge infatti nella zona meridionale del quartiere di Affori, il cui vero centro è piazza Santa Giustina. Le uscite sono in via Pellegrino Rossi.  

Leggi anche: 10 motivi per amare Affori, la periferia nobile di Milano 

wikipedia

Altre curiosità sulla fermata di Affori Centro:

  • ad Affori c’è uno stupendo esemplare oramai più che centenario (187 anni circa) di Platanus Acerifoli, situato all’incrocio tra via Astesani e via Affori. L’albero risale all’epoca della conquista napoleonica: si racconta che il Platano di Affori sia stato piantato in onore di una nobildonna milanese per cui Napoleone aveva perso la testa.
  • nei pressi della fermata, in Via Pellegrino Rossi 52 si trova Casa Gigiotti Casa Economica dell’architetto Zanotti edificata nel 1926 un tempo rossa ora tendente al rosa
  • la chiesa di Santa Giustina, lei sì al centro di Affori, possiede un bellissimo dipinto del 1500 realizzato da un allievo di Leonardo da Vinci che è una piccola copia della più famosa Vergine delle Rocce

Continua la lettura con: Cordusio, la fermata del duca

MILANO CITTA’ STATO

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🔴 GERMANIA: per i SUV il ROSSO costa il DOPPIO

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Credits: Markus Distelrath da Pexels

Multa in proporzione al pericolo. Perché una Smart o un SUV se ti vengono addosso le cose cambiano. E cambia anche la multa da pagare. Questa la strada scelta dalla Germania. 

GERMANIA: per i SUV il ROSSO costa il DOPPIO

# Maggiore pericolo teorico

F.Muhammad da Pixabay

Sentenza storica del tribunale distrettuale di Francoforte che aumenta la sanzione ad un automobilista reo di essere passato col rosso in città. La multa prevista di 200 € è stata innalzata a 350 €, cui si aggiunge la sospensione per un mese dalla guida.

Secondo i giudici il SUV rappresenta un “maggiore pericolo astratto”, dato che il veicolo possiede “caratteristiche che aumentano il potenziale danno rispetto ad altre vetture”.
Nel tipo di carrozzeria si ravvisa un maggior rischio per la sicurezza per gli altri utenti della strada. “La forma squadrata e la maggior altezza da terra, in particolare del frontale” rappresentano circostanze fuori dall’ordinario, “più gravi rispetto alla forma di un un altro veicolo”.

# Sentenza epocale o arbitraria?

QuinceCreative da Pixabay

L’infrazione risale al 5 novembre scorso e la sentenza è del 3 giugno. Pubblicata pochi giorni fa, sta già facendo il giro della Germania e dell’Europa.
Sebbene il tribunale ha facoltà di personalizzare le sanzioni in base al tipo di situazione, è la prima volta che il tipo di veicolo costituisce un parametro variabile per il verdetto finale.

Secondo i giudici, quindi, i SUV possiedono caratteristiche che aumentano il potenziale danno e quindi l’aumento personalizzato della sanzione.
Il guidatore, cha ha ammesso l’infrazione, ha facoltà di ricorrere in appello e, secondo alcuni analisti, difficilmente potrebbe essere confermata in secondo grado, anche perché la definizione di sport utility è tutt’altro che esaustiva.

# Rosso Francoforte

Markus Distelrath da Pexels

Su questa decisione dei giudici, può avere influito anche il curriculum dell’autista. In altre due circostanze è stato multato per avere superato il limite di velocità (fuori dal centro abitato), o colto alla guida usando il cellulare. Suo malgrado si ritrova protagonista di una sentenza storica, per aver attraversato col rosso.
L’infrazione è stata accertata da una postazione fissa, che ha registrato il passaggio del SUV quando la luce rossa era accesa da 11 decimi di secondo, dopo che l’allerta del giallo è rimasta accesa per 3 secondi.

Se la sentenza dovesse essere confermata, diventando riferimento per l’applicazione al codice della strada, cosa succederebbe se ad attraversare col rosso fosse un pullman, o un camion? 
Inoltre: interpretando “astrattamente” l’aumento  di 150€ della sanzione, rapportato agli 11 decimi di secondo registrati dalla postazione fissa, si potrebbe stabilire un parametro temporale, che sancisce una multa pari a circa 1.363 € al secondo?

Ai giudici dell’appello l’ardua sentenza. Se confermata potrebbe nascere una nuova tonalità cromatica: il Rosso-Francoforte?

Continua la lettura con: MIND: sarà la città SENZ’AUTO pilota per Milano?

LAURA LIONTI

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10 CHIESE CREATIVE: la nuova vita delle chiese sconsacrate di Milano

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Credits: foto di Andrea Rossetti via @tennisachat Chiesa di San Paolo Converso

Passeggiando per le vie meneghine si rimane affascinati dall’abbondanza di chiese, basiliche, parrocchie e cappelle che decorano il tessuto cittadino. Eppure, molte volte, questi siti nascondono una doppia identità. Scopriamo le più curiose.

10 CHIESE CREATIVE: la nuova vita delle chiese sconsacrate di Milano

# La Chiesetta in via Paolo Lomazzo, 12

@paola_rossoni
La Chiesetta

Nel ‘700 vera e propria chiesa, oggi locale originale ed inconsueto nella Milano da Bere del Nuovo Millennio. L’interno conserva un’atmosfera suggestiva in stile gotico con candele votive, affreschi e capitelli. Non mancano anche riferimenti spiritosi: l’iconica scritta del cocktail “MARTINI” diventa “MARTIRI” e dove si può andare ai servizi se non al “SAN ITARIO”? I frequentatori, veri e propri “fedeli” al buon bere, possono scegliere tra una ricca lista di liquori, cocktail e birre.

Grazie ai loro nomi originali, però, sono i chupitos i veri protagonisti del menù: si può così facilmente ordinare un “Acqua Santa”, una “Confessione” oppure un “Alleluja”. Lasciamo al lettore il compito di scoprire gli altri. La Chiesetta è anche legata al mondo della musica. I Club Dogo e Francesca Michielin hanno infatti scelto l’incanto dell’ambientazione interna per registrare i propri videoclip musical.

# Chiesa di San Paolo Converso in Piazza Sant’Eufemia, 1

 foto di Andrea Rossetti via @tennisachat
Chiesa di San Paolo Converso

Chi avrebbe mai detto di poter giocare a tennis in una chiesa? Non c’è da stupirsi dal momento che si sta parlando della Chiesa di San Paolo Converso. Costruita per iniziativa della Contessa di Guastalla e poi sconsacrata nel 1804 da Napoleone Bonaparte, nel suo curriculum può vantare di essere divenuta la prima casa della salma di Sant’Antonio Maria Zaccaria, un magazzino, una sala per concerti di musica sacra ed infine uno studio di registrazione, presso il quale sono passate le leggendarie Maria Callas e Mina.

Ovviamente chi poteva dedicarsi del restauro se non Paolo Mezzanotte, l’Architetto dell’omonimo e famosissimo Palazzo, sede della Borsa di Milano? La chiesa oggi è sede della Fondazione Converso, spazio espositivo dedicato alle arti contemporanee, fondata dallo studio di architettura Locatelli Partners che proprio all’interno della chiesa aveva posto gli uffici. Ma cosa c’entra il tennis? Si trattava della singolare mostra “Untitled (plot for dialogue)” dell’artista americano Asad Raza. Tramite lo sport, si è voluta porre l’attenzione sull’importanza delle attività ricreative e non per forza produttive in una società interamente incentrata attorno al mondo frenetico del lavoro.

# Museo Studio Francesco Messina in via S. Sisto, 4/A

@lorenzo.passoni
Civico museo-studio Francesco Messina

Proprio dietro Via Torino, si trova la chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio. Secondo la leggenda edificata dal re longobardo Desiderio e restaurata per volere del Federico Borromeo, oggi assume il nome di “Civico Museo – Studio Francesco Messina”. Infatti, l’artista siciliano, insegnante all’Accademia di Brera prossimo alla pensione, in cambio del
restauro della chiesa e della canonica, ha ottenuto la concessione dell’edificio in comodato a vita per l’uso come studio personale, successivamente divenuto lascito testamentario al Comune di Milano. Si possono così ammirare 80 sculture, prevalentemente bronzee e ventisei opere grafiche del comune. Sapete chi è l’autore dell’iconico “Cavallo Morente” esposto all’ingresso della sede principale della Rai, in viale Mazzini 14 a Roma? Proprio Francesco Messina!

# San Carpoforo, Accademia di Belle Arti, in Via Marco Formentini, 14

@architempore
Chiesa di San Carpoforo

La storia della chiesa di San Carpoforo risulta essere molto antica. La prima prova storica della sua esistenza risale all’anno 813, ma la tradizione vuole che l’antica struttura appartenesse ad un tempio pagano romano dedicato ad una divinità portatrice di frutti (“carpofora”), poi identificata nella dea Vesta. Fu Santa Marcellina, sorella di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, a chiedere la consacrazione della struttura a San Carpoforo. Oggi è sede per i corsi di decorazione, restauro e arte sacra contemporanea dell’Accademia delle Belle Arti di Brera.

# Scuola di Teatro Arsenale in via Cesare Correnti, 11

@scuola_teatro_arsenale
Scuola Teatro Arsenale

Le antiche fondamenta della chiesa dei Santi Simone e Giuda risalgono al 1272. Dopo la
sconsacrazione avvenuta nel 1810, è stata utilizzata come magazzino e come spazio per esibizione teatrali. Proprio su questo palco, su intuizione dello scapigliato Cletto Arrighi, ha esordito uno dei maggiori attori e commediografi del cinema muto a cui Milano abbia mai dato i natali, Edoardo Ferravilla. Dal 1978 è sede della Scuola di Teatro Arsenale, “punto di riferimento basilare nel panorama della didattica teatrale in Italia e all’estero”.

# Il Gattopardo Cafè in Via Piero della Francesca, 47

@gattopardomilano
Gattopardo Milano

L’ex chiesa di San Giuseppe della Pace, costruita agli inizi del secolo scorso, è rimasta tale fino agli anni ’70. A seguire circa un ventennio in stato di abbandono per poi diventare quello che è oggi: Il Gattopardo Cafè. Da oramai 20 anni sulle scene delle discoteche milanesi, è sicuramente tra le prime per la bellezza della location. Non a caso, dove prima c’era l’altare, oggi trova spazio il bancone del bar, mentre l’area precedentemente adibita alle panche è stata trasformata nella vera e propria pista da ballo. Il locale risulta maestoso ed elegante, dall’atmosfera unica, inimitabile e dai richiami
borbonici, ideale anche come location per feste e party, sia privati sia aziendali.

La chicca? Proprio sopra la pista da ballo risulta re incontrastato il magnifico lampadario da più di 65 mila cristalli che riflettono la luce in tutte le sue declinazioni. Chissà se qualcuno li ha davvero contati tutti.

# Museo dei Bambini di Milano in Via Enrico Besana, 12

@glo.wondermamma
MUBA – Museo dei Bambini Milano

Inaugurata nel 1719, la chiesa di San Michele ai Nuovi Sepolcri fa parte oggi del complesso della Rotonda della Besana, area ideata per dare all’Ospedale Maggiore un nuovo Foppone, “cimitero” in dialetto. Oggi si stima che abbiano trovato sepoltura circa 150.000 persone. L’intera area fu dismessa nel 1792 a seguito di una legge sanitaria austriaca, che imponeva di spostare i cimiteri al di fuori delle cerchia cittadine. Sotto la dominazione napoleonica, la Rotonda si sarebbe dovuta trasformare nel Pantheon del Regno italico, di cui Milano era capitale, progetto poi abbandonato a seguito della caduta dell’imperatore francese. Dopo l’operazione di svuotamento delle fosse di inizio secolo scorso, l’ex chiesa fu di volta in volta caserma, fienile, cronicario e lavanderia dell’ospedale fino al 1940. Dal 1958, l’intero complesso è proprietà comunale e dal 2014 l’edificio è sede del MUBA, il Museo dei Bambini di Milano.

# Mediateca Santa Teresa in Via della Moscova, 28

@baccarat
Mediateca Santa Teresa

La settecentesca chiesa barocca dei Santi Teresa e Giuseppe rappresentava l’ultima
testimonianza di un convento delle Monache Carmelitane Scalze di origine seicentesca. Passata al Regio Demanio nel 1809, divenne zecca, fabbrica di munizioni e alloggiamenti militari. Ad inizio ‘900 fu adibita a spaccio cooperativo e dopolavoro aziendale, prima di divenire affiliata alla storica Manifattura Tabacchi fino alla II guerra mondiale. Nel 1974, l’area venne acquisita dal Comune di Milano e a partire dal 2003 è diventata una vera e propria biblioteca multimediale, nonché sede della sezione digitale della Biblioteca Nazionale Braidense.

# Trefor Cafè in Via Triulziana, 8 (San Donato Milanese)

@maraschi_marco
Trefor Cafè San Donato Milanese

Anche la vicina San Donato vanta una chiesa sconsacrata di tutto rispetto. Si tratta del Trefor Cafè. L’ex chiesa è rimasta pressoché identica negli interni, gli affreschi originali sono ancora ben visibili ed un gioco di luci ben posizionate rende l’atmosfera suggestiva. Oggi è ristorante e pizzeria, cantina e cocktail bar, ma anche location per eventi.

# Hotel NH Collection Milano in via Bartolomeo Colleoni 14

L’elenco delle chiese sconsacrate di Milano non finisce qui. L’ultimo arrivato è il nuovo Hotel NH Collection Milano all’interno dell’ex chiesa di Cristo Re, in zona Portello.

Continua la lettura con: Una notte da DIO: aperte le PRENOTAZIONI per la CHIESA di Milano trasformata in HOTEL di LUSSO

CARLO VITTORIO MATRONE

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Stiamo tutti a fischiettare

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Credits: http://www.gingolph.it/

La maggior parte delle persone si lamenta dello stato in cui si trova, ma non capisce che il problema grosso del cambiare è che è quasi impossibile trovare un altro ruolo.
Il problema non è tanto staccarsi da quello che non piace, ma costruire una nuova immagine di sé, che consenta una nuova attività, una nuova dimensione esistenziale.
Si rimane schiacciati tra un disagio che spinge e un vuoto che non si ha il coraggio di attraversare.
Tutto quello che sta succedendo in questo momento fa emergere la crisi soggettiva. Non si scappa. Anche perché tutti proiettano sull’esterno delle dinamiche interiori.

Il mondo è uno spostamento

Il mondo visibile è uno spostamento che nasce dalla realtà dell’inconscio. Se l’inconscio è basato sulla rimozione, su quello che il soggetto non vuole vedere, è logico che la persona osserverà fuori invece che dentro.
Il disordine interiore porterà le persone a produrre le leggi, dall’amore incompreso si genereranno le relazioni, l’incapacità di trovare in sé identità e sicurezza porterà a determinare una società in cui identificarsi e da cui dipendere.
Se tutto nasce da uno spostamento, tutto ciò che si genera nel mondo è un tentativo di fuga.

Si va avanti fischiettando

Non è facile cogliere questo perché siamo tutti dentro questo spostamento. È sconvolgente. Chiunque cercando di capirlo non rimane sconvolto, significa che non lo capisce. Perché quando lo vedi o lo senti, è quasi inevitabile diventare matto, perché fuori vedi questa realtà spostata, di cui vedi che non sei padrone perché anche tu sei vittima, e se cerchi di trovare altro ti ritrovi dentro una terra di nessuno, un luogo pericoloso senza alcuna possibilità di sostegno.

La maggiore paura di un uomo che cerca se stesso è la follia. Tutti accettano che esista l’inconscio, ma se di questo ne trai le logiche conseguenze, se sviluppi il concetto, allora tutto perde di senso, perché il mondo perde di significato reale.
Piuttosto che diventare matti, è comprensibile che ognuno di noi faccia finta di niente e vada avanti fischiettando.

In utero di un mondo spostato

Cosa bisognerebbe fare? Bisognerebbe essere umili e pragmatici. Se non si trova la possibilità di aderire a quella realtà negata, allora meglio fischiettare. Però più è grande il richiamo di quella vita negata, più è difficile fischiettare. Anche perché sfuggire da se stessi, vivere la quotidianità come tentativo di scappare da se stessi, significa evitare il rischio di una follia accertando la certezza della follia.

Questo mondo nato come spostamento è ormai diventato a sua volta un rinforzo dello spostamento: chiunque nasce è come se venisse automaticamente spostato dall’utero nella solidificazione di questo mondo spostato, attraverso la famiglia, la scuola.
La goccia non è più libera perché trova un solco di calcare che la orienta fin dall’origine.

Costruire è destrutturare

Se questa struttura di “mondo spostato” sta andando in frantumi, dentro questa frantumazione ci sarebbe la possibilità di tornare a fare una scelta. È probabile che anche nella dimensione invisibile si stia preparando una possibilità di questo genere.

L’alternativa non la possiamo immaginare. Possiamo solo percepire con fede che accadrà. Generata da una forza superiore che possiamo solo accogliere, perché se la costruissimo noi anche quell’apparente mondo nuovo sarebbe un’altra forma di spostamento.

L’unica forma di costruzione autentica che possiamo mettere in atto in questa fase è la destrutturazione. In noi stessi e nel mondo. 
Può essere solo un’ipotesi, ma per molti è finito il tempo di fischiettare e si sente forte l’arrivo di una possibilità di una strada diversa.

Continua la lettura con: Come un animale che morde l’aria

LA FENICE

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🔴 M1 fino a Baggio, M3 a Paullo e nuova M6: i FONDI dal GOVERNO

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Tra i molti progetti presentati dal comune di Milano, e che hanno ricevuto finanziamenti dal governo soprattutto tramite il PNRR, la maggior parte ricade nel capitolo del trasporto pubblico. Vediamo quante risorse sono state previste e come verranno impiegate. Oggi in programma l’incontro tra Sala e Draghi: sul tavolo 1 miliardo di euro. Tanti o solo briciole (meno dello 0,5% del totale) considerando che si tratta della città che contribuisce per al Pil nazionale con il 10%?

M1 fino a Baggio, M3 a Paullo e nuova M6: i FONDI dal GOVERNO

# Dal PNRR 480 milioni di euro per nuovi bus elettrici, metrotranvia, circolare e ciclabili

Metrotranvia nord
Metrotranvia nord

L’obiettivo del Comune di Milano è quello di ridurre il traffico e l’inquinamento garantendo spostamenti più veloci nell’intera Città Metropolitana a residenti e pendolari. Il potenziamento del trasporto pubblico è una delle principali soluzioni ed è infatti in questo ambito che si concentra la maggior parte dei finanziamenti ottenuti dal governo. In particolare 480 milioni di euro in arrivo tramite il PNRR consentiranno di: 

Leggi anche: La grande novità del PNRR a Milano: la METROTRANVIA 7

# 732 milioni di euro per prolungamenti e nuove linee metropolitane

Credits corriere-L’Ego Hub – Estensione metro 2030

L’impegno economico maggiore sarà destinato al prolungamento e alla costruzione di nuove linee metropolitane. I 732 milioni stanziati sempre tramite il PNRR permetteranno di estendere la rete metropolitana milanese. I fondi serviranno per:

  • prolungare la M1 fino a Baggio di 3,5 km;
  • la M4 fino a Segrate con una fermata all’Idroscalo per circa 3 km
  • realizzare uno studio di fattibilità per estendere la M3 in direzione est fino a Paullo;
  • progettare una nuova linea metropolitana, quella che diventerà la M6, che dovrà garantire un collegamento da est a ovest nella città da Ponte Lambro fino alla Barona, con ipotesi successiva di prosecuzione verso nord per chiudere idealmente l’anello della futura Circle Line.

Leggi anche: La NUOVA METRO FRENA: Bresso e Cusano si allontanano?

Fonte: Crema Oggi

# Il Sindaco Sala incontra oggi Draghi per chiedere ulteriori risorse per Milano

Credits mianews – Beppe Sala

I fondi per Milano potrebbero crescere ancora o almeno questo è l’obiettivo del Sindaco Beppe Sala. Nella giornata di oggi 13 luglio, infatti, il primo cittadino si recherà a Palazzo Chigi per incontrare il Primo Ministro Mario Draghi e chiedere ulteriori risorse da investire sulla città con una visione però più allargata, a beneficio non solo dei residenti del Comune di Milano ma anche di coloro che vivono nei comuni della Città Metropolitana.

Milano mira ad avere 1 miliardo di euro. Tanti o solo briciole (meno dello 0,5% del totale) considerando che si tratta della città che contribuisce per al Pil nazionale con il 10%?

Leggi anche: 249 milioni contro 8 miliardi: ROMA MAGNA, a MILANO restano le BRICIOLE

Continua la lettura con: La GRONDA NORD e le altre METROTRANVIE che ruoteranno attorno a Milano

FABIO MARCOMIN

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🔴 APERTO il primo tratto della LINEA VERDE, la NUOVA SUPERCICLABILE di Milano

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Parco media Valle del Lambro con percorsi ciclabili

Le rete ciclabile della Città Metropolitana di Milano continua ad espandersi con nuovi km di tracciato. Ecco il nuovo tratto inaugurato e i cantieri in programma.

APERTO il primo tratto della LINEA VERDE, la NUOVA SUPERCICLABILE di Milano

# Inaugurato il primo tratto della “linea verde”, la ciclabile che unirà il Parco della Media Valle del Lambro a Milano

Parco media Valle del Lambro con percorsi ciclabili

Il primo tratto della ciclabile che dovrà unire il Parco della Media Valle del Lambro a via Martesana e poi a Milano, finanziata da Regione Lombardia con un contributo di 550.000 euro, è stato inaugurato nei giorni scorsi. Ancora in corso il cantiere in direzione Milano dove la pista ciclopedonale attraverserà via Manin e si unirà al Parco Adriano. 

Questa “linea verde”, nel suo interno percorso, da via Pisa percorrerà via Sacco e Vanzetti, via Martesana fino a via Partigiani per agganciarsi al percorso già esistente in direzione di Cologno Monzese. Sarà lunga 1,35 chilometri e sarà divisa in due corsie, una per i ciclisti e una per i pedoni, oltre a essere illuminata con un moderno impianto a led.    Collegherà altri poli green per creare connessioni sempre più ecofriendly e fare da cerniera per mettere in rete ben tre parchi su un’area sovracomunale: Bergamella, Pmvl e Adriano.    

# A fine agosto al via i lavori per la linea rossa e gara per il secondo tratto della “linea verde”

Credits Antranias-pixabay – Percorso ciclabile

Alla fine del mese di agosto inizieranno i lavori per la costruzione del lotto della linea rossa Sesto FS-Sesto Rondò, a Sesto San Giovanni, che unirà piazza Primo Maggio a piazza IV Novembre, pedalando in entrambe le direzioni e completando il percorso ciclabile di viale Gramsci. Sempre nel prossimo mese verranno mandati a gara i lavori per la realizzazione del secondo lotto della “linea verde” che unirà via Martesana, il Parco Bergamella e la ciclabile del Naviglio Martesana

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura con: Una CICLABILE di 750 chilometri: Il MAXI piano per Milano e Hinterland

FABIO MARCOMIN

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🔴 Spagna: TRENI GRATIS per tre mesi contro l’inflazione

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Credits: thelocal.de Treno automatizzato

Una misura del governo Sanchez anti inflazione in vigore dal 1 settembre al 31 dicembre

Spagna: TRENI GRATIS per tre mesi contro l’inflazione

# «Il salario vale sempre meno»

Gerd Altmann da Pixabay

Il premier socialista spagnolo, Pedro Sánchez, ha tenuto il discorso sullo “stato della nazione”, annunciando alcune misure straordinarie per aiutare la classe media a contrastare l’inflazione.
«Sono perfettamente cosciente delle difficoltà quotidiane della maggioranza della popolazione: il salario vale sempre meno ed il paniere diventa ogni volta più caro».

Il salario perde valore per colpa di una grave «malattia grave», come la definisce Sánchez, ovvero l’inflazione. I provvedimenti del suo governo sono dunque rivolti ad aiutare le famiglie a sostenere le conseguenze dell’altissima inflazione in Europa, al 10,2% nella sola penisola iberica.

Leggi anche: La moneta “A SCADENZA” di Woergl: e se si facesse anche in Italia?

# La “cura” di Sánchez: imposte straordinarie per rimborsare gli abbonamenti ferroviari

Vane Monte da Pixabay

Dopo la diagnosi, ecco la cura. Il governo socialista dichiara che non permetterà «che ci siano società o individui che approfittino della crisi per ammassare maggiori ricchezze, a spese della maggioranza», pertanto imporrà imposte straordinarie sui profitti extra dei grandi player del settore energetico e finanziario.
Da queste imposte i socialisti contano di incassare circa 7 miliardi di Euro in due anni, che verranno “equamente” distribuiti per rimborsare il 100% degli abbonamenti ai trasporti ferroviari locali e di “media distanza” controllati dallo Stato.
Nell’ultimo trimestre 2022 previsto anche un “assegno” di 100 Euro al mese per ogni studente over 16 che già usufruisce di aiuti o contributi statali per proseguire gli studi.
«Darò la vita per difendere la classe media e lavoratrice del Paese».

Leggi anche: La sfida dei TRENI (quasi) GRATIS: dove si viaggia in treno in tutto il Paese a un PREZZO FISSO

# IVA dimezzata e smartworking

tookapic da Pixabay

Nel solco tracciato dagli interventi che il suo governo ha intrapreso da marzo, Pedro Sánchez ha previsto anche uno sconto di 20 centesimi al litro per i carburanti, insieme al dimezzamento dell’IVA sull’elettricità, dal 10 al 5%.
Per le famiglie a basso reddito è previsto un aiuto economico, sotto forma di ulteriore bonus pari a 200 Euro.

Nel discorso sullo “stato della nazione” il governo Sánchez avverte che dovranno essere adottati tutti gli stratagemmi per restringere il consumo di energia (nelle case degli spagnoli).
«Dovremo adottare misure di risparmio energetico, possiamo farlo e lo faremo. Non si tratta di nulla che vada a stravolgere il nostro modo di vivere, bensì di azioni che ci permettano di difendere i nostri valori e il nostro stile di vita quando questi vengono attaccati»

# La prima a tracciare la via: treni tedeschi a 9 euro al mese

 

La Spagna va a ruota così di una tendenza introdotta in altri paesi come la Danimarca e la Germania che ha introdotto il biglietto a 9 euro per poter viaggiare in treno per un mese in tutta la nazione. Dopo l’esempio di questi due grandi Paesi, l’Italia resterà alla finestra e si metterà alla scia?

Continua la lettura con: Dove si viaggia in treno a prezzo fisso (quasi gratis)

LAURA LIONTI

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CORDUSIO – LA STAZIONE CURIA DEL DUCA🕯️🔴⁠ ⁠

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Lo sapevi che il nome della Piazza Cordusio rimanda alla vecchia Corte del Duca? La zona è una delle più antiche della città, ricca di palazzi di fine Ottocento e inizio Novecento. 

Dal 2018 la denominazione per esteso della stazione, pronunciata così negli annunci sonori di bordo, è Cordusio – Biblioteca Ambrosiana: in occasione del 500º anniversario della morte di Leonardo da Vinci e la sua vicinanza alla biblioteca ambrosiana. 

Ufficio Stampa Atm – Accesso Ciclostazione M1 Cordusio Foto 2

Altre curiosità della fermata Cordusio: 

  • La stazione di Cordusio sta per festeggiare i 60 anni: è entrata in servizio il 1º novembre 1964
  • Tra i mezzanini delle stazioni Cordusio e Duomo c’è un collegamento sotterraneo pedonale denominato “Galleria dell’Artigianato”
  • E’ la fermata più vicina alla successiva: a meno di 400 metri sia dalla fermata Duomo che da Cairoli

Continua la lettura con: Centrale FS, la fermata dei due capolinea

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“Il VILLAGGIO più COOL d’ITALIA” è questo

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Credits: @oltrelecolonnedercole Calcata Vecchia

Il patrimonio storico-artistico e culturale in Italia è talmente ricco che potrebbe capitare di perdercisi dentro. Tra monumenti antichi, architetture eleganti e borghi caratteristici, difficile non trovare cose belle nella Penisola. Qualcosa però si distingue più degli altri e questa volta è un villaggio ad essere stato definito “the coolest village of Italy”. Ecco qual è e chi l’ha chiamato così.

“Il VILLAGGIO più COOL d’ITALIA” è questo: qual è e chi l’ha premiato

# Il villaggio a cui si accede solo da una porticina

Credits: @simonemontechiesa
Calcata Vecchia

Su un monte di roccia tufacea in provincia di Viterbo, nel Lazio, sorge un borgo che domina l’intera valle del fiume Treja. Con i suoi localini un po’ hippie, la sua storia e le leggende attorno ad esso è stato definito il villaggio più cool d’Italia. È la “bibbia delle archistar”, mindcircle.com, ad averlo chiamato “the coolest village in Italy”, ma perché?

Credits: @trip_thisway
Calcata Vecchia, Calcata

Si tratta di Calcata Vecchia e per poterlo visitare non si può sbagliare strada. Il villaggio ha infatti un unico accesso: una piccola porta che si apre tra le mura vicino ai resti del tempio di Monte Li Santi. Una volta entrati, si fa un tuffo nel passato e si viene catapultati in un luogo storico, senza tempo, che ha mantenuto intatte le sue caratteristiche. Ma ciò che rende “cool” Calcata Vecchia è il suo animo bohemien. Il borgo è infatti uno dei borghi degli artisti italiani dove si respirano atmosfere da “figli dei fiori”.

# Intellettuali e artisti hanno ripopolato il borgo

Credits: @balinesegirl
Calcata Vecchia, Calcata

Sembrava che il destino di Calcata Vecchia fosse di essere abbandonato, diventando un villaggio fantasma. A salvarlo ci hanno pensato intellettuali e artisti che lo hanno ripopolato. Così, camminando per le vie del borgo si possono incontrare musicisti, attori, pittori e creativi di ogni genere che aprono le porte dei loro studi o che espongono le loro opere nel borgo. Da vedere a Calcata Vecchia c’è assolutamente l’Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, un laboratorio artistico a cielo aperto nella foresta della Valle del Treja, e i luoghi della S/cultura Soste d’arte sul sentiero Ceciuli, 7 opere intagliate in tre pietre.

# La leggenda del Santo Prepuzio

Credits: @oltrelecolonnedercole
Calcata Vecchia

Intorno al paese viene raccontata anche una leggenda che ha portato Calcata Vecchia ad essere famosa per le indulgenze. Si dice che nel 1527 fu catturato un lanzichenecco che aveva partecipato al Sacco di Roma e spogliato con violenza in San Giovanni in Laterano il Santo dei Santi. Il lanzichenecco fu imprigionato proprio a Calcata Vecchia e nella cella nascose ciò che aveva rubato: il Santo prepuzio, che fu ritrovato, sempre nella prigione, 30 anni dopo la cattura dell’uomo. Da allora la chiesa di Calcata Vecchia venera la reliquia.

Credits: @emozioniinviaggio21
Calcata Vecchia, Calcata

Calcata Vecchia dista solo 40km da Roma, è perfetta quindi per una gita fuori porta degli amici romani, ma anche per chiunque voglia vivere un luogo senza tempo. E soprattutto sentirsi al centro del villaggio più cool d’Italia. 


Fonti: themindcircle.com

Continua la lettura con: Il BORGO più BELLO d’Italia si trova a UN’ORA da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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La “FERROVIA DEI DUE MARI” si farà? Così il centro Italia potrebbe cambiare volto

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Ferrovia due mari

L’obiettivo: collegare i due versanti opposti del centro Italia, la regione Marche a Roma, con fermate in molti punti di collegamento con il resto dell’Italia e dell’esterno. Ma il progetto della Ferrovia dei Due Mari continua a registrare intoppi. Vedrà mai la luce?

La “FERROVIA DEI DUE MARI” si farà? Così il centro Italia potrebbe cambiare volto

# Il progetto: 135 chilometri per tagliare l’Italia

Alessandro Antonelli – Opera propria OpenStreet Map – Ferrovia dei due mari

L’idea di collegare la Regione Marche al Lazio risale alla prima metà del 1800, agli albori della storia ferroviaria Italiana, e il primo progetto è datato 1878. Da qualche anno è portata avanti dal Comitato “Un Treno per Roma” e la sezione “Italia Nostra” di Ascoli Piceno.

Un progetto in cui è prevista la realizzazione di una tratta ferroviaria” di 135 km che in primis potrebbe collegare Ascoli Piceno ad Antrodoco, passando anche per alcuni comuni colpiti dal terremoto del 2016, come Arquata, Amatrice, Norcia e le principali città d’arte del centro Italia. Altro cardine del progetto è collegare Rieti a Roma, unica città così vicina alla Capitale ma che non ha un collegamento diretto. Infatti, a completare l’opera della Ferrovia dei Due Mari, altro tratto importante, c’è quello di Passo Corese-Rieti.

# Un linea di 221 km da Roma a San Benedetto del Tronto per 2 miliardi di investimento

restodelcarlino – Ferrovia dei due mari

Il tratto di 135 km da realizzare, per un investimento previsto pari a 2 miliardi di euro, andrebbe ad aggiungersi ai tre già esistenti per una lunghezza complessiva di 221 km. Sono infatti 98 i km di rete già in esercizio: 37,13 km sulla Firenze-Roma, 28,36 km sulla Terni-Sulmona e 32,58 km Ascoli-San Benedetto. 

Sono previste 4 nuove stazioni lungo il percorso: Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Accumoli e Posta. Altre tre, Ascoli, Antrodoco e Rieti, verranno riqualificate.

# L’obiettivo del progetto e i classici problemi italici

wikivoyage.org
Stazione di Rieti

La realizzazione della “Ferrovia dei Due Mari “ avrebbe un ruolo importante per l’economia e le infrastrutture della zona, ma soprattutto nello sviluppo del turismo nel centro Italia. L’obiettivo finale è infatti quello di collegare, oltre i due mari, anche tutti i borghi e le città sul tracciato prima di giungere nella capitale. 

Tuttavia si riscontrano non pochi problemi a tal punto da far venire il dubbio che della “Ferrovia dei Due Mari” rimanga solo l’idea e il progetto. A luglio 2020 sono stati stanziati 40 milioni di euro per lo studio di fattibilità per la linea ferroviaria Ascoli Piceno-Antrodoco per la sua possibile entrata nell’ambito dei lavori sull’aggiornamento del Contratto di Programma 2017-2021 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e rete ferroviaria italiana. Per quanto riguarda Rieti, nonostante l’intervento risulti inserito nel contratto di programma 2017-2021 nel Piano Commerciale di RFI, i fondi per la realizzazione dell’opera non sono stati assegnati

Gli ultimi aggiornamenti, purtroppo, non sono positivi. Il piano commerciale di RFI prevede il finanziamento e la realizzazione della linea nel periodo 2022-2026, mentre secondo il contratto di programma, dovrebbe essere finanziata dopo il 2026 e realizzata ancora dopo. Al momento quindi tanta confusione, pochi fondi e molte incertezze. Vedrà mai luce questo progetto o rimarrà solo un sogno?

Continua la lettura con: La FERROVIA LUMACA: solo 22 km per immergersi in panorami meravigliosi

FABIO MARCOMIN

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Svelato il PROGETTO per la nuova BEIC: la BIBLIOTECA EUROPEA di Milano

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Credits Comune di Milano - BEIC vista esterna

Presentato il progetto vincitore del concorso internazionale per il polo culturale di nuova generazione che sarà realizzato nella zona di Porta Vittoria a Milano. Scopriamo come sarà e quando verrà inaugurato.

Svelato il PROGETTO per la nuova BEIC: la BIBLIOTECA EUROPEA di Milano

# Il progetto vincitore è di un raggruppamento italiano di progettisti capitanati dallo studio milanese Onsitestudio

Credits Comune di Miilano – Interno BEIC

Il progetto vincitore del concorso internazionale per la realizzazione del polo culturale di nuova generazione a Porta Vittoria è di un raggruppamento italiano formato dai progettisti Angelo Raffaele Lunati (capogruppo con Onsitestudio), Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e dalla collaboratrice Florencia Collo.

La presentazione è avvenuta a Palazzo Marin lunedì 11 luglio. Le parole della commissione: “Il progetto risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista”. La nuova BEIC diventerà il centro funzionale dell’intero sistema bibliotecario dell’area metropolitana milanese.

# Due “navate” trapezoidali su un’area di 30.000 mq

Credits Comune di Milano – BEIC vista esterna

La Biblioteca Europea sarà “una struttura moderna, efficiente, sostenibile, che farà dell’innovazione digitale qualcosa di vivo e di vero” e si svilupperà su un’area di 30.000 mq. Sarà formata da un complesso di due strutture affiancate fra loro e identiche: due “navate” trapezoidali, entrambe in vetro e metallo, che avranno 27 x 75 metri di impronta a terra e 33 metri di altezza (6 i piani fuori terra, oltre a 2 interrati), all’interno saranno presenti elementi in legno. Vediamo come sarà nel dettaglio:

  • il piano terra fungerà da elemento di unione fra i due volumi e sarà caratterizzato da una cosiddetta Promenade che si concluderà in una luminosa sala a pianta rettangolare, con un’altezza di 8 metri, comprensiva di spazi espositivi, un’area ristorativa e commerciale, e zone per la restituzione dei libri e attraverserà in lunghezza tutto il complesso;
  • al centro dell’edificio ci sarà un deposito robotizzato ipogeo che sarà in grado di conservare 2,5 milioni di volumi, protetti dagli agenti che potrebbero comprometterli, e che grazie alla posizione baricentrica servirà tutte le zone della BEIC;
  • nella parte nord della struttura è previsto il Forum, un’area destinata alla consultazione dei volumi;
  • nell’altro volume dell’edificio ci saranno dipartimenti, aree con le sezioni documentali, comprese quelle digitali, le collezioni, le sale di lettura, gli uffici e le postazioni di lavoro;
  • ci sarà l’Imaginarium, uno spazio su due livelli che ospiterà iniziative di varie tipologie per i bambini, con giochi, esperimenti didattici e rappresentazioni;
  • infine l’auditorium per 300 persone per conferenze, concerti, spettacoli e incontri pubblici.
Credits Comune di Milano – Serrra BEIC

Le coperture saranno differenti per il volume a nord e quello a sud: nel primo ci sarà una grande serra, nel secondo una terrazza con sala di lettura aperta tutto il giorno.

# Una piazza alberata in continuità con il nuovo parco pubblico

Credits Comune di Milano – BEIC lato esterno

L’area interessata alla realizzazione della BEIC, ora in disuso e sottratta all’utilizzo pubblico, è quella compresa tra viale Molise a est, via Cervignano a ovest con la fermata del passante ferroviario, via Monte Ortigara a sud e un complesso residenziale di recente costruzione a nord. La parte destinata alla costruzione del nuovo polo culturale interesserà l’area sud del lotto a disposizione, mentre quella rimanente sarà destinata ad accogliere una nuova piazza alberata che sarà in continuità con il grande corridoio verde del nuovo parco pubblico contiguo di quasi 30.000 mq, in fase di ultimazione e sul quale affaccerà la Nuova BEIC.

# L’inaugurazione è prevista entro il 2026

Credits Comune di Milano – Terrazza sala di lettura volume sud

Per la realizzazione di tutto il progetto sono stati messi a disposizione 101,574 milioni di finanziamento già previsti nel bilancio dello Stato nell’ambito del PNRR e che potrà essere integrato con ulteriori risorse pubbliche o private. I prossimi passaggi saranno la consegna dei progetti definitivi ed esecutivi, per poi procedere alla gara d’appalto. I lavori dovrebbero iniziare nel 2024 e terminare entro la fine del 2026.

Fonti: Artribune, Urbanfile

Continua la lettura con: Il progetto di UNIONE ZERO si SVELA alla COMUNITÀ MILANESE

FABIO MARCOMIN

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I VINCITORI del concorso per la RIAPERTURA dei NAVIGLI

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Reconnect - Credits: beebreeders

I Navigli di Milano sono un patrimonio internazionale. L’85% dei progetti selezionati dalla giuria per decretare il vincitore, proviene da fuori Italia. Scopriamo come potrebbero essere i Navigli visti dagli stranieri

I VINCITORI del concorso per la RIAPERTURA dei NAVIGLI

# La Milano del futuro

Galleria dei Navigli (preferito dai committenti) – Credits: beebreeders

A fine novembre 2021 l’Associazione Riaprire i Navigli, insieme allo Studio Primitivo di Milano e la piattaforma Bee Breeders, ha lanciato un bando internazionale per raccogliere progetti sulla riapertura dei canali milanesi.
Lo scopo era quello di immaginare la Milano del futuro, con un impianto urbanistico incentrato sulla riapertura dei Navigli. Riaprire i Navigli auspicava un contributo internazionale ed è stata accontentata.
110 progetti presentati, di cui 40 selezionati per la fase finale. 6 italiani e 34 stranieri.

Il primo premio va ad un progetto olandese, il secondo ad un gruppo colombiano ed il terzo di Singapore. Milano viene ribaltata: la piccola e trafficata metropoli cambia aspetto, abitudini e stile di vita, ritrovando un contatto con la natura in simbiosi con i Navigli.

Leggi anche: Le COSE più BELLE da FARE sui Navigli

# RE-CONNECT: riaprire i Navigli per Milano

Reconnect – Credits: beebreeders

Il progetto vincitore di Shuangyun ChenStefano Agliati e Raul Martinez Medina, esperti urbanisti nei Paesi Bassi, per la giuria ha il pregio di inglobare «le migliori pratiche di città d’acqua come Amsterdam e Venezia [che] riecheggiano in una solida atmosfera milanese».
L’acqua emerge protagonista e la rete stradale è “emarginata” in poche arterie primarie, per lasciare spazio a nuovi spazi pedonali e verdi.
Rinasce anche la Conca dell’Incoronata e ne verranno nuovi modi di vivere la città, con nuovi spazi sociali e più tranquilli.

# NAVIGLI WATER STORIES

Resurgence – Credits: beebreeders

Si ispira al Risorgimento la seconda proposta, di Beemarch dalla Colombia. Resurgence immagina un anello verde che accompagna i Navigli e si estende anche ad altri spazi, per offrire una serie di esperienze diverse. A San Lorenzo è previsto un parco giochi esplorativo urbano di alta qualità. La giuria riconosce che Resurgence ha individuato un’identità specifica per ogni blocco interessato, ma non ha un elemento comune che unifichi i vari spazi creati.

# REVAMPING THE ARTERY OF MILAN

Revamping – Credits: beebreeders

Revamping The Artery Of Milan, da Hortian Consultancy di Singapore, paragona la situazione attuale ad una “malattia” e progetta una città che abbraccia nuovi stili di vita più salutari. Con un tocco creativo collega la riapertura dei Navigli alla metropolitana, introducendo nuove abitudini in cui si intersecano acqua, metrò, strada, bici e pedoni.

Sembra il progetto più aperto ai cambiamenti del futuro, in grado di trasformare Milano man mano che verrà implementato nel tempo.

Leggi anche: THE SIGN: il nuovo polo sui NAVIGLI che rivoluziona lo SKYLINE di Milano

# Menzioni d’onore

The Flowing City – Credits: beebreeders

Nutritissima la pattuglia dei progetti che hanno ricevuto una menzione d’onore dalla giuria e dai promotori di Riaprire i Navigli e Studio Primitivo.
I sei premi speciali sono andati a due gruppi polacchi( progetto: Canale della Vita, autori Michal Galuszka e Agata Golesna – e il progetto: Water Belt Of Milan, autori Daria Bal, Klaudia Elsner, Marta Sanigórska) ad un gruppo italiano, menzionato come preferito dagli ideatori del bando (progetto: Galleria Dei Navigli, autori Matías Salas Ramírez, Miled Lahoud, Francisca Lopez Gonzales)  e a un gruppo cinese (progetto Ride With The Flow, autore Chun Wang), un indiano (progetto: Milan Navigli Canal Challenge, autori Vishal Shah, Prakruti Desai, Vishal Desai) ed uno degli Stati Uniti d’America (progetto: Bordo d’Acqua, autori Matteo Fraticelli, Motomi Morii, Martin Lee).

Leggi anche: NAVIGLI riaperti al 100%: il progetto per ripristinare il primo sistema di canali navigabili d’Europa

# Milano cambia tutto

Reconnect – Credits: beebreeders

Come sottolinea anche l’associazione Riaprire i Navigli, «il concorso che ha colto nel segno la questione principale del progetto di riapertura dei navigli a Milano, finora ancora troppo sottovalutata. Come abbiamo sempre sostenuto la riapertura dei Navigli necessariamente cambierà il paesaggio di tutta la città. La qualità dei progetti selezionati dimostra che con i Navigli riaperti  e con una progettualità generosa,  Milano sarà migliore, più bella, più intelligente nell’uso delle risorse idriche e navigabile». I presidente dell’associazione, Roberto Biscardini ha aggiunto che «Troveremo il modo migliore per donare questi progetti alla città ed alla Amministrazione Comunale aprendo un confronto e un dibattito sulle potenzialità veramente eccezionali  dei nostri Navigli».

Fonte: Architecture Competitions

Continua la lettura con: Milano, la città dei canali perduti;: la BBC celebra i Navigli

LAURA LIONTI

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La SPIAGGIA più GRANDE d’Italia

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Credits: @agenzia_casamare_bibione Bibione

Una spiaggia italiana da Guinness Italian Record: la spiaggia privata più grande della Penisola. Sapete qual è?

La SPIAGGIA più GRANDE d’Italia

# Nella spiaggia ogni persona può avere fino a 64 mq di spazio privato

@bibione_spiaggia
Spiaggia di Bibione

Bibione è conosciuta per le sue vacanze benessere e all’aria aperta. La cittadina veneta si promuove da sempre come la località balneare caratterizzata da una ricca natura e si riconosce come la città dei grandi spazi. È proprio in quest’ottica che nel 2020 Bibione Spiaggia, la società del Veneto che gestisce l’80% dell’arenile, ha deciso di focalizzarsi sull’immagine della cittadina e inaugurare la spiaggia più grande d’Italia. Con le rigide misure anti-Covid che c’erano nel primo periodo post-lockdown, nell’estate 2020 anche nelle spiagge bisognava mantenere una certa distanza tra gli ospiti e la società veneta che gestisce l’arenile di Bibione ha rispettato tutte le regole creando la spiaggia più grande della Penisola.

Nella spiaggia di Bibione così furono offerte 3 scelte di postazioni ai suoi turisti: ombrelloni fronte spiaggia con 16 metri quadri di spazio, ombrelloni ad un livello intermedio con 32 metri quadrati di spazio e infine le aree da 64 metri quadrati. Tutte queste postazioni con così tanto spazio a persona, sommate, hanno trasformato una spiaggia dove già nel 2017 bisognava percorrere fino a 200m per arrivare alla battigia, nella spiaggia più grande d’Italia.

# Una spiaggia da Bandiera Blu

@italianatheart__
Bibione

A Bibione quindi, per la terza estate consecutiva ci sarà la spiaggia più grande d’Italia. Come ha detto ormai due anni fa il presidente di Bibione Spiaggia, oltre a trovare la spiaggia più grande d’Italia, “Gli ospiti troveranno una spiaggia eccezionalmente bella, sicura e funzionale, immersa nei colori della natura”. Nella spiaggia ogni comfort viene garantito, addirittura è possibile ordinare da mangiare tramite app e quindi gustare merende, pranzi o aperitivi senza dover andare al bar. Ma nella spiaggia ci sono come sempre anche chioschi e i servizi essenziali (biglietterie, bagni e spogliatoi).

Protagonista della spiaggia oltre alla sabbia è poi la vegetazione che c’è subito prima della spiaggia più grande d’Italia, che è stata implementata e rende le giornata al mare “vacanze open air”. Inoltre, il mare e la spiaggia della cittadina ogni anno sono certificati dalla Foundation for Environmental Education con la Bandiera Blu. L’attenzione verso l’ambiente, le attrezzature moderne e funzionali, i servizi offerti e le misure prese, nonché l’acqua del mare pulita, rendono la spiaggia più grande d’Italia green e sostenibile.

Continua la lettura con: L’incredibile SPIAGGIA dei CRISTALLI a 2 ore da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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CENTRALE FS – UN “FANTASTICO” VIA VAI🟢🚶🏻‍♀️🏃🏻🤸🏽‍♀️🧎🏽‍♂️

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La stazione Centrale di Milano è un accumulo di gente che va e che viene. E la metro non è da meno. Gente che sale, che scende, che non ti lascia passare o che ti blocca con le valigie. Sai quante persone ogni giorno passano per la stazione Centrale? Oltre 300 mila. 

Altre curiosità sulla fermata Centrale:

  • Il doppio capolinea: la stazione della M2 fu attivata il 27 aprile 1970, come capolinea provvisorio della seconda tratta della linea. Dal 3 maggio 1990 al 12 maggio 1991 Centrale è stata anche il capolinea della M3, prima del prolungamento a Sondrio
  • La stazione della linea M2 sia quella della linea M3 sono sotterranee: sono poste una sotto l’altra ortogonalmente

Continua la lettura con: Missori, la fermata degli studenti e del cavallo stanco

MILANO CITTA’ STATO

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A MILANO arriva il CINEMA a SORPRESA

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Credits: @ilteatrobello Teatro BELLO

L’estate a Milano è calda ma mai noiosa. Proprio in questi giorni ci sarà un evento organizzato in collaborazione con il Comune, il cinema a sorpresa! Ecco di cosa si tratta.

A MILANO arriva il CINEMA a SORPRESA

# Il Cinema a Sorpresa: finché non si accende lo schermo non sai che film vedrai

@ilteatrobello
Teatro BELLO

Inserito negli eventi del palinsesto comunale di Milano Estate 2022 dal nome “Milano è viva”, da martedì 12 a venerdì 15 luglio, alle ore 21:30 saranno organizzate quattro serate all’insegna dei film. Gli spettacoli saranno proiettati nella Sala del Teatro Bello, zona Naviglio Grande, di fronte alla chiesa di San Cristoforo. Di bello in queste serate non ci sarà solo il nome del teatro, ma sarà il fatto che fino a quando lo schermo non si accenderà, gli spettatori non sapranno che film andranno a vedere.

L’unica cosa che si può sapere del cinema a sorpresa è che i film sono adatti a tutti: grandi e piccini, famiglie, gruppi di amici o persone che amano gustarsi i film da soli. L’ingresso è libero e gratuito ma è fortemente consigliata la prenotazione o via mail (alla mail del Teatro Bello) o chiamando al numero di telefono del Teatro Alfredo Chiesa, il teatro nato come sala parrocchiale inserita nella chiesa di San Cristoforo e trasformato in luogo di spettacolo. La sala del teatro infatti può contenere un massimo di 150 persone.

# Un’estate al cinema: all’aperto all’Incoronata e a Palazzo Reale

@spaziocinema
Arianteo – Chiostro dell’Incoronata

A Milano il cinema piace e ne sono la prova tutte le proiezioni organizzate durante l’estate. Sì perché oltre al cinema a sorpresa di questa settimana, per la città dalla fine di giugno e per tutto luglio il Cinema Anteo ha organizzato AriAnteo: il cinema all’aperto nel cortile di Palazzo Reale e nel Chiostro dell’Incoronata. E fino a settembre uno schermo itinerante gira per le piazze dei Municipi di Milano per il Cinema nella Città.

Continua la lettura con: Il CINEMA ITINERANTE per l’estate a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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🔴 Sempre più DIFFICILE COMPRARE CASA a Milano: PREZZI su del 10%. TREND o BOLLA che esploderà?

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Case popolari San Siro

Milano corre a velocità doppia rispetto al resto del Paese per quanto riguarda i prezzi delle case. Una situazione sostenibile nel lungo periodo o presto esploderà?

Sempre più DIFFICILE COMPRARE CASA a Milano: PREZZI su del 10%. TREND o BOLLA che esploderà?

# Prezzi in crescita del 9%, compravendite del 36%

Andrea Cherchi – Milano case

Secondo l’ultimo rapporto di Nomisma Milano corre a velocità doppia rispetto al resto del Paese per quanto riguarda i prezzi delle case. Da gennaio 2022 i prezzi sono saliti del 6%, rispetto al +2,9% della media delle grandi città, e osservando la crescita su base annuale si arriva al 9%. Anche le compravendite hanno registrato un boom: +36% in soli 12 mesi, il triplo della media nazionale. Un trend positivo di crescita nel lungo periodo o una bolla in procinto di esplodere?

# L’altro lato della medaglia: nel 2021 quasi il 50% di immobili invenduti 

Corriere-Immobiliare Sarpi – Grafico compravendita case a Milano

Accanto a questi dati positivi ci sono quelli negativi rilevati da Sarpi Immobiliare in una ricerca sull’evoluzione del mercato pubblicata nei primi mesi dell’anno: nel 2021 su oltre 45mila immobili messi in vendita quasi 20.000 non hanno trovato alcun compratore nei primi 9 mesi dell’anno. Di questi, circa 8.000 sarebbero sul mercato da oltre 12 mesi ma ancora invenduti.

# Le cause principali dello stock di abitazioni fermo sul mercato

Andrea Cherchi – Milano da Torre Rai

Il problema principale del capoluogo lombardo è che i proprietari di case intenzionati a vendere parametrano il prezzo con quello del nuovo in zona e chiedono quindi una cifra fuori mercato, trovando difficoltà a vendere. Inoltre se l’offerta nel capoluogo lombardo è ampia, la domanda di acquisto è rappresentata soprattutto da famiglie che intendono migliorare il proprio status abitativo e che, prima di acquistare, devono vendere.

L’intero mercato immobiliare meneghino rischia così di incepparsi, anche perché, complice il perdurare dello smartworking che in alcuni settori lavorativi rimarrà per molti anni, molte famiglie stanno scegliendo di spostarsi nell’hinterland della città.

Leggi anche: MILANO: 8.000 CASE INVENDUTE da più di un anno. I TRE MOTIVI principali della mancata vendita

# La situazione macroeconomica incerta

Skitterphoto – pixabay – Impresa fallita

Oltre allo stock di immobili invenduti, che a lungo andare potrebbe far scendere i prezzi delle abitazioni, c’è da registrare l’incertezza della situazione macroeconomica. La crisi energetica e la guerra in atto in Ucraina ha portato a un’accelerazione dell’inflazione, già oltre l’8% in Italia, all’aumento del costo delle materie prime e dei tassi. Secondo l’analisi di CBRE, uno degli operatori di consulenza immobiliare più importanti al mondo, con molta probabilità nel secondo semestre del 2022 l’attività del settore subirà qualche rallentamento che potrebbe avere effetti negativi sia sulle quotazioni che sulle compravendite. 

Fonti: Economymagazine, Bebeez

Continua la lettura con: I QUARTIERI più GETTONATI a Milano dove COMPRARE CASA (primo trimestre 2022)

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🔴 Un’isola a ISOLA

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Via Borsieri Ztl e pedonale

Il Comune di Milano ha approvato la realizzazione di una nuova area di limitazione al traffico veicolare che verrà pedonalizzata. Ecco dove verrà fatta e quando sarà attiva.

Un’ISOLA a Isola: approvata la ZTL e la PEDONALIZZAZIONE

# Al via la ZTL e area pedonale serale in via Borsieri

@ge_galdo IG – Isola

Venerdì 8 luglio 2022 il Comune di Milano ha approvato, in base alle indicazioni del Municipio 9, l’istituzione nel quartiere Isola di una nuova zona a traffico limitato e della pedonalizzazione di un’area lungo via Borsieri, compresa tra via Porro Lambertenghi e piazzale Segrino.

L’’attuale delibera differisce da quella proposta originale approvata nel 2021 in quanto esclude dalla Ztl il cavalcavia Bussa e la via Confalonieri oltre a via Borsieri, nel tratto tra il cavalcavia Bussa e via Confalonieri e via Sassetti e nel tratto tra via Confalonieri e via Restelli. In questo modo coloro che lasciano l’auto negli stalli sul cavalcavia possono accedere al quartiere senza entrare nell’area ZTL. 

# Attiva dalle 19.30 alle 6.00

Credits sonia_spadaccino IG – Via Borsieri

Rispetto a quanto previsto l’anno scorso la Ztl anticipa l’attivazione alle 19:30 e termina alle 6:00 del mattino, consentendo comunque l’accesso e la sosta ai residenti e ai veicoli autorizzati. Inoltre è prevista anche l’attivazione di convenzioni con i parcheggi posti nelle vicinanze degli ingressi della ZTL. La scelta di pedonalizzare parte di via Borsieri è stata fatta tenendo in considerazione le attuali caratteristiche dell’area che vede una diffusa presenza di locali, grande affluenza di persone e la ridotta sezione della carreggiata con ampi spazi alla pedonalità per consentire l’installazione di dehors. 

Il commento dell’Assessore alla mobilità Arianna Censi: “Il quartiere Isola è da sempre molto attrattivo nelle ore serali ed era necessario diminuire la pressione veicolare sull’area per venire incontro alle richieste dei residenti che chiedevano una migliore vivibilità e nel contempo non limitare gli spazi per gli esercenti.

Via Borsieri Ztl e pedonale

Fonte: Urbanfile

Continua la lettura con: Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni. L’attacco: siamo CITTADINI o BANCOMAT?

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MISSORI – La fermata della Statale e del Cavallo Stanco

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Sai che Missori, insieme a Crocetta, è la fermata della metro che serve l’Università Statale?

La stazione di Missori entrò in servizio il 16 dicembre 1990 insieme alla tratta da Duomo a Porta Romana, pochi mesi dopo l’apertura della prima tratta Centrale-Duomo. 

Credits: @emmagrazianii
Missori

Altre curiosità sulla fermata Missori:

  • Perché si chiama così è molto facile: sorge in piazza Giuseppe Missori e ha uscite in corso Italia, piazza Giuseppe Missori e piazza Velasca
  • Giuseppe Missori ha vissuto da protagonista alcune delle pagine più rilevanti del Risorgimento italiano: ha combattuto nelle cinque giornate di Milano, era uno dei mille al seguito di Garibaldi a cui salvò la vita a Milazzo. Dopo l’unità d’Italia entrò nel Consiglio Comunale di Milano
  • Nella piazza a lui intitolata c’è un monumento equestre che lo ritrae. E’ stato soprannominato il “Monumento del cavallo stanco”

statue

Continua la lettura con: La fermata del giorno: 10 cose interessanti nei pressi della stazione di Porta Genova

MILANO CITTA’ STATO

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Le DUNE SELVAGGE della PUGLIA incontaminata

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Credits digregorio_rocco_ IG - Riserva Naturale Biogenetica Stornara

Per chi vuole passare l’estate lontano delle mete più gettonate e caotiche della costa pugliese, c’è una località dove regna la natura selvaggia. Scopriamo questo angolo di paradiso.

Le DUNE SELVAGGE della PUGLIA incontaminata

# La “stornara”: 1.500 ettari di area protetta tra dune selvagge, laghi e corsi d’acqua

@digregorio_rocco_ IG – Riserva Naturale Biogenetica Stornara

Nel Salento c’è un angolo di paradiso lontano dalle località più caotiche e gettonate dai turisti, che si estende all’interno di una riserva biogenetica naturale di più di 1.500 ettari di area protetta lungo la fascia costiera del Mar Ionio tarantino: la Riserva naturale Stornara. Il nome di “stornara” deriva dai numerosi storni di uccelli migratori che hanno scelto questa zona d’Italia per venire a svernare.

Una distesa infinita di dune tra la fitta macchia mediterranea e il mare dalle acque calde e limpide che si sviluppa anche nell’entroterra, fino al confine con la Basilicata, e comprende zone umide, laghi e corsi d’acqua.

# La spiaggia di Castellaneta Marina

@ira.barra IG – Spiaggia di Castellaneta

Per prendere il sole, fare un bagno o fare splendide passeggiate a piedi nudi sulla sabbia c’è la spiaggia di Castellaneta Marina, ben 5 chilometri di spiaggia protetta e riservata che anche nell’estate 2022 ha ottenuto la Bandiera Blu. Il fondale basso per decine di metri consente di godere di acque cristalline dalle mille sfumature di blu, mentre il profumo dei pini d’Aleppo, del ginepro, del mirto e del rosmarino contribuisce a creare un’atmosfera di completo relax.

 

Fonte: SiViaggia

Continua la lettura con: La SPIAGGIA più BELLA d’Italia. La classifica 2022

FABIO MARCOMIN

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🔴 CALDO torrido a Milano: questa sarà la SETTIMANA di FUOCO

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Credits: @lorexplores caldo a Milano

Milano e la Lombardia continuano a registrare temperature altissime: questa settimana per il capoluogo e l’intera regione sarà la settimana più torrida. Queste le previsioni degli esperti.

CALDO torrido a Milano: questa sarà la SETTIMANA di FUOCO

# Le temperature previste: si arriverà fino a 40 gradi

@lorexplores
caldo a Milano

Passato il primo anticiclone africano, su Milano e la Lombardia arriva puntuale l’anticiclone delle Azzorre. Saranno giorni di fuoco quelli nel capoluogo meneghino: tra afa e temperature molto alte sarà difficile gestire il caldo. Ma vediamo quali sono le temperature previste.

L’inizio settimana sarà sopportabile: tra lunedì 11 e mercoledì 13, si prevede una minima di 23 gradi e una massima di 33, temperature simili a quelle della settimana precedente. La temperatura dovrebbe impennarsi però verso il fine settimana. 

Giovedì il caldo peggiorerà: secondo le previsioni di 3b meteo, si raggiungeranno i 35 gradi. Ma ancora non è finita, anzi: le temperature più alte saranno nel weekend, venerdì la massima sarà 37 gradi e sabato e domenica il picco è segnato a 40 gradi.

# La crisi climatica di quest’estate a confronto con l’anno del caldo record

campi campagne milanesi

Facendo un po’ di chiarezza sulla situazione caldo, sentendo le parole degli esperti, Andrea Garbinato, responsabile redazione de ilMeteo.it, dice: “La Terra sta diventando bollente come Venere e la siccità di questi giorni ne è una conferma: il 40% dei terreni agricoli al nord è in stato di severa difficoltà idrica. Va però ricordato che questa siccità nasce dall’anno senza inverno: il 2022 ha visto temperature molto calde, pochissima neve e valori di 3/4°C superiori anche al 2003″. Perché si fa rifermento al 2003? Perché è in quell’anno che si registrò il record di caldo in assoluto: i 38,3 gradi dell’11 agosto 2003.

L’intera penisola, ma in particolare la Pianura, stanno vivendo una crisi climatica e un’emergenza più grave di quella di 20 anni fa, nell’anno del record. Agricoltura e allevamento sono in difficoltà: a livello nazionale si calcola già una perdita di 2 miliardi di euro per mancanza di raccolti (per la carenza di acqua per irrigare). 

Continua la lettura con: CALDO (e freddo): le TEMPERATURE RECORD della storia di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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