Home Blog Pagina 581

Lussemburgo primo paese al mondo con TRENI E BUS GRATIS

0
Mezzi pubblici Lussemburgo
Mezzi pubblici Lussemburgo

Il 1° marzo sarà una data storica per il trasporto pubblico mondiale. Da quel giorno il Lussemburgo sarà il primo paese al mondo in cui treni, bus e tram saranno gratuiti per tutti, residenti e turisti.

Lussemburgo primo paese al mondo con treni e bus gratis

Dopo la sperimentazione la scelta è definitiva: obiettivo riduzione inquinamento e traffico nel Paese

Alcuni mesi fa il Lussemburgo, con una popolazione viaggiante di mezzo milione di persone, aveva iniziato a sperimentare la gratuità dei mezzi pubblici per gli under 20 e durante la giornata del sabato. Dopo il successo dell’iniziativa, che ha visto l’incremento di utilizzatori e la riduzione del flusso di veicoli circolanti è arrivata la decisione definitiva di mantenere a costo zero per tutti il trasporto pubblico investendo 1 miliardo di euro all’anno.

Gli obiettivi sono la riduzione dell’inquinamento atmosferico e del traffico automobilistico, per alzare la qualità della vita e diminuire i danni alla salute causati dall’eccessiva produzione di C02, con la possibilità di restituire sempre più ampie porzioni di città ai pedoni con aree verdi e pedonali.

Un trend europeo: anche Tallin, Vienna e Berlino stanno seguendo politiche per incentivare il trasporto pubblico

Il Lussemburgo non è un caso isolato, altre città hanno intrapreso la strada che porta ad incentivare in maniera concreta l’utilizzo del trasporto pubblico.

#1 Tallin

Già dal 2013 la capitale dell’Estonia ha reso permanente il trasporto pubblico gratuito, su bus e tram, per i residenti beneficiando fin da subito della drastica riduzione del traffico e della crescita degli utilizzatori del servizio.

Leggi anche:
Domeniche a piedi contro lo smog? Rilanciamo: MEZZI PUBBLICI GRATIS per i residenti

#2 Vienna

La capitale austriaca ha diminuito l’abbonamento annuale, a partire dal 2012, portandolo da 449 a 365 euro registrando un forte rialzo nell’utilizzo dei mezzi pubblici e nella vendita di abbonamenti, passati da 373.000 a 822.000 nel giro di cinque anni che ha fatto portato Vienna ad avere più abbonamenti dei mezzi pubblici che auto.

#3 Berlino

Seguendo l’esempio di Vienna, oltre a dimezzare il costo dell’abbonamento annuale dai 761 euro iniziali ai 365 euro e mantenendo metro 24/h nei weekend ha impostato un percorso per rendere progressivamente gratuito tutto il trasporto pubblico anche attraverso la riallocazione di imposte e sgravi sui carburanti inquinanti. Anche altre città tedesche hanno inserito tra i loro obiettivi i mezzi pubblici gratuiti.

Leggi anche:
Dopo Vienna anche Berlino ABBASSA IL PREZZO per muoversi sui mezzi pubblici

La proposta anche a Milano: mezzi gratis per under 25 dopo le 22.00

Milano rimane a guardare? La Lega come riportato ieri, ha lanciato una proposta per seguire il trend virtuoso delle altre città europee, ovvero iniziare un’introduzione graduale del trasporto pubblico a costo zero per determinate categorie e fasce orarie, nella fattispecie gli under 25 dopo le 22.00 simile alla sperimentazione fatta in Lussemburgo. Per l’esattezza si tratta di uno degli emendamenti alla previsione del bilancio previsionale del Comune di Milano, per l’anno 2020, assieme a quello per l’istituzione della metro 24/h.

Si tratta solo di normale opposizione politica o esiste una concreta intenzione di spingere l’amministrazione a prendere misure concrete contro l’inquinamento? La speranza è che si apra un dibattito serio e che si agisca quanto prima per la salute dei cittadini.

Leggi anche:
🔴 BREAKING NEWS. METRO 24/H nei weekend: un proposta da capitale europea

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul  #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong   #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
*I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Il Comune lancia la sfida a Airbnb per risolvere il PROBLEMA CASA

0
Foto Andrea Cherchi (c)

Lunedì in un post, l’Assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran si era posto un dubbio: Milano si può permettere ancora Airbnb? La piattaforma di intermediazione che permette a privati di offrire a terzi la propria abitazione con la formula dell’affitto breve ha di fatto tolto dal mercato circa 20mila alloggi che potrebbero essere destinati ad affitti di lungo periodo. Martedì 18 febbraio l’Assessore al turismo Roberta Guarnieri ha dichiarato di essere d’accordo con altre città italiane e europee di porre un tetto di giorni consentiti per l’affitto breve tramite Airbnb.

Il Comune lancia la sfida a Airbnb per risolvere il problema casa

A Milano come Amsterdam, Londra e Parigi

L’assessore Roberta Guarnieri, a seguito di un confronto con le principale città turistiche italiane (Roma, Firenze, Venezia, Napoli, Torino), ha espresso l’esigenza comune di arrivare quanto prima ad una soluzione sul problema case che affligge a diversi livelli tutte le grandi città.
In particolare si sta valutando con il governo se imporre un tetto limite al numero massimo di giorni di affitto nell’arco dell’anno, con il sistema delle locazioni brevi, come si sta già attuando in Europa: Amsterdam l’ha fissato a 30 giorni, Londra a 90 e Parigi a 120 (solo per le prime case). Una misura da porre in alternativa o da integrare a maggiori garanzie in favore di chi vorrebbe locare per lunghi periodi.
Il ricorso agli affitti brevi, tralasciando chi lo fa come attività professionale, è dovuto al fatto che rispetto alle locazioni classiche il pagamento è anticipato e quindi non c’è rischio di morosità e l’immobile in oggetto viene subito liberato, rendendo i proprietari più sicuri nel loro ruolo di affittuari.

Lo scontro PD, Forza Italia e sindacato sul tema

Se da un lato il PD e la sinistra in generale con l’appoggio dei sindacati vogliono tutelare chi vuole prendere un’abitazione in affitto, dall’altro Forza Italia e altre forze politiche “più vicine” ai proprietari di immobili vedono l’iniziativa come un modo per danneggiare chi utilizza il metodo degli affitti brevi per ripararsi dai cattivi pagatori, obbligandoli a regole troppo restrittive.

L’approdo probabile di questa vicenda sarà una formula che non scontenti nessuno, ovvero mettere un tetto al numero di notti per gli affitti brevi che non sia troppo limitato magari simile all’esempio francese e introdurre delle piccole garanzie per i proprietari. Questo intervento legislativo potrà avvenire solo a livello statale, quindi dovrà per forza prevedere un lungo percorso.

Le nostre proposte per risolvere il problema casa a Milano

In un nostro articolo avevamo lanciato alcune idee, che potrebbe attuare l’amministrazione comunale, per rendere più accessibili gli appartamenti a persone di medio-basso reddito e ridare ai proprietari di immobili maggiore sicurezza e responsabilità:

  • Riservare un quota di affitti calmierati in tutti i nuovi immobili in costruzione sull’esempio di Vienna
  • Trasformare gli appartamenti sfitti di proprietà in housing sociale come una proposta che arriva da Berlino
  • Tassare gli appartamenti sfitti come fossero affittati come succede in Francia

Per approfondire leggi anche:
🔴 BREAKING NEWS: Nuovo record degli AFFITTI. Tre soluzioni per evitare che Milano diventi inaccessibile

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul  #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong   #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
*I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

In MELZO stat Virtus: tre itinerari per appassionati di natura, di cultura o per nerd

0
Melzo
Credits: comune.melzo.mi.it

Non dovete fare altro che seguire le indicazioni: la gita a Melzo ve l’abbiamo organizzata noi di Milano Città Stato.
Partirete da Porta Vittoria con un treno suburbano della linea S5 di Trenord (ogni 15 minuti durante la settimana, ogni 30 la domenica). Arriverete a Melzo in 22 minuti. La grande Milano è ottimamente connessa, ne abbiamo un’altra conferma.
Una volta arrivati, gambe in spalla.

Avete ben 3 itinerari tra cui scegliere: naturalistico, culturale, nerd.

 

L’ITINERARIO NATURALISTICO

#1 Scoprite la nuova Oasi Naturalistica della Martesana.
Protetta dal WWF, è un’area naturalistica di oltre 30 ettari, divisa fra i comuni di Pozzuolo Martesana e Melzo.
L’attività di monitoraggio ha permesso di censire oltre 110 specie di uccelli, fra stanziali, svernanti e di passo. Certamente incontrerete i moriglioni, simpatiche anatre poco diffuse in Italia, che qui raggiungono i 400 esemplari: nel 2019 il bacino è risultato il secondo sito della Lombardia più popoloso.

#2 Gustatevi il Pollo Brianzolo.
Scegliete il ristorante, l’agriturismo, l’azienda agricola che preferite, ma sappiate che
Melzo è sede del Consorzio di Tutela del Pollo Brianzolo. Chiamato anche Mericanel de Briansa è un animale rustico di piccole dimensioni, quasi del tutto estinto nel secolo
scorso, ma recuperato negli ultimi decenni.

#3 Scoprite l’Apicoltura Invernizzi.
La famiglia Invernizzi alleva le api da quattro generazioni.
Avete mai assaggiato il miele di cardo, di mandorlo, di salvia, di asfodelo, di melissa o di carciofo? Per tutto il mese di febbraio potrete godere dell’archivio dei mieli rari: in laboratorio troverete una speciale sezione di mieli aromatici e particolari, una gioia per gli intenditori, i sommelier e i curiosi.
D’estate, si tengono anche corsi di apicoltura per bimbi dai 5 ai 9 anni.

Per info, http://www.apicolturainvernizzi.com/

 

L’ITINERARIO CULTURALE

#1 Visitate la Melzo dei Promessi Sposi.
Fabio Pessina, responsabile dei Servizi culturali del Comune, ci spiega che “la particolarità che fa di Melzo un borgo unico nel territorio è che se sovrapponiamo una cartina del 1623 (l’epoca dei Promessi Sposi) a una moderna, si ricalcano”.
Immancabili le visite a Palazzo Trivulzio e al suo Torrione, alla Torre Civica costruita nel
1500, alla Colonna di Sant’Alessandro che sorge al centro della piazza Vittorio Emanuele
II, alla Chiesa di Sant’Andrea al cui interno sono conservati preziosi affreschi di scuola
Leonardesca, alla Chiesa di Sant’Alessandro e Santa Margherita, dalla struttura gotico-
lombarda e dalla forma della pianta di origine romanica, alla Chiesa di San Francesco, che
vanta un monumentale altare barocco.

#2 Ritagliatevi del tempo per l’archivio storico della Galbani.
Circa 5mila immagini, 200 filmati dell’epoca, cartelloni, etichette e depliant che raccontano la storia di una delle realtà lattiero-casearie più apprezzate al mondo. Nel 1896 Egidio
Galbani si trasferì presso una cascina di Melzo, per lavorarci come lattaio, perché la zona era ideale per l’industria casearia grazie all’abbondanza di acque per coltivare i foraggi.
L’archivio è esposto esposto all’interno della biblioteca Vittorio Sereni.

 

L’ITINERARIO NERD

#1 Fate una capatina alla scuola innovativa scelta da Apple.
L’Istituto Ungaretti è il primo istituto comprensivo pubblico in Italia a essere stato scelto
come “Distinguished School” da Apple ed è tra le scuole statali più innovative al mondo (in
Europa sono solo 20 e nel mondo solo 60). Qui la tecnologia svolge un ruolo di primo
piano: il coding, la lingua della programmazione, per esempio, si insegna fin dalla
materna. Nella primaria, invece, l’ora di coding è inserita per l’insegnamento della
grammatica e della matematica. A tutti i ragazzi della secondaria inferiore viene fornito in dotazione un iPad. Robotica e realtà aumentata sono utilizzate nei laboratori per imparare il corpo umano e l’inglese. Il green screen serve ai più grandi per fare video e approfondire in maniera originale quello che si è imparato.

Per i quasi mille studenti dai 3 ai 14 anni ci sono poi banchi componibili ergonomici,
lavagne interattive, sensori per la rilevazione costante di temperatura, umidità, anidride
carbonica e luce, riscaldamento geotermico.

#2 Emozionatevi al cinema Arcadia.
In particolare, la Sala Energia, la più grande delle cinque sale, ospita 630 posti a sedere ed è stata allestita con un nuovo schermo Harkness Perlux (largo 30 metri) e con la più grande configurazione Dolby Atmos™ nel mondo. Questo sistema audio, al posto dei tradizionali canali, utilizza i cosiddetti “oggetti sonori” (che possono essere fino a 128, per un massimo di 64 altoparlanti) posizionati in uno spazio 3D così da creare un ambiente tridimensionale realistico e coinvolgente.

Se non vorrete tornare a casa, lo capiremo.

 

BARBARA VOLPINI

 

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
* 10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
* Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
* Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
* Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
* “Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

The Cut & Giovanni Battista Righetti in mostra

0
The Cut è uno showroom di cucine, questa volta però cambia faccia ed ospita una splendida mostra fotografica.

The Cut ama la bellezza e perché non esporre, negli splendidi spazi che ha a disposizione, la splendida retrospettiva di un fotografo emergente?

Stiamo parlando di una giovane promessa della fotografiaGiovanni Battista Righetti!

Allievo ed assistente di Giovanni Gastel, espone una selezione di raffinate opere in bianco e nero, in grado di esaltare i particolari con un sofisticato gioco di luci e ombre.

Atmosfere suggestive, ricche di pathos vi coinvolgeranno e vi lasceranno a bocca aperta.

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

🔴 BREAKING NEWS. METRO 24/H nei weekend: un proposta da capitale europea

0
Credits: martesana.it - Metropolitana di Milano

La Lega sfida la maggioranza e tra i 1.700 emendamenti proposti al documento del Bilancio di previsione 2020 in fase discussione nell’aula del Consiglio comunale di Milano c’è anche di quello inserire l’apertura 24/H della metropolitana di Milano nei weekend. Una proposta che suona come guanto di sfida per le amministrative del 2021.

Leggi anche: Metro di Notte a Milano: perchè no?

METRO 24/H nei weekend: un proposta da capitale europea

Un’occasione da prendere al volo

La proposta della Lega mira a rendere più accessibile la metropolitana di MIlano portandola a livelli di altre grandi città d’Europa: oltre alla richiesta di far correre i treni della metropolitana tutta la notte nel week end, come riporta il Giorno, si aggiunge quella di far utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici agli under 25 dopo le 22.00. Un incentivo per l’uso del trasporto locale e il contestuale disincentivo all’utilizzo dell’auto magari a seguito dell’assunzione di alcolici nei locali del divertimento.

La metro tutta la notte e mezzi pubblici gratis, la nostra ricetta da tempo

Da tempo insistiamo che Milano debba osare sul trasporto pubblico e già un anno fa avevamo lanciato la proposta del servizio 24/h. In questo articolo, si propone questa innovazione facendo un confronto con le esperienze di Berlino, Parigi, Londra e Mosca da replicare anche nella nostra città.
Questo sarebbe un passo fondamentale per ambire ad un vero ruolo europeo anche nell’ambito dei servizi ai cittadini.

Altro punto da affrontare è la gratuità dei mezzi pubblici, proposti dalla Lega per gli under 25 dalle 22, che noi vorremmo fosse estesa a tutti i residenti per 365 giorni come insegna Tallin (capitale dell’Estonia) che con la sua iniziativa ha visto l’incremento costante degli utilizzatori, una drastica riduzione del traffico privato e dell’inquinamento, oltre all’aumento della richiese di residenza per usufruire di questo beneficio. Una mossa rivoluzionaria per risolvere alcuni dei problemi che rendono meno vivibile la nostra fantastica città.

Leggi anche: Domenica a piedi contro lo smog? Rilanciamo: MEZZI PUBBLICI GRATIS per i residenti

 

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul  #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong   #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
*I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Il futuro delle UNIVERSITA’ di Milano

0
Nuovo campus in Bovisa

Con oltre 190.000 studenti iscritti, oltre il 9 per cento della popolazione, Milano è uno dei maggiori poli universitari d’Italia e d’Europa, e molti dei principali Atenei stanno adeguando la loro offerta e le loro infrastrutture. E’ in particolare di queste ultime che oggi vogliamo parlare, dal momento che piani di sviluppo delle università meneghine avranno un impatto enorme sulla città, arrivando a stravolgere in alcuni casi la fisionomia di interi quartieri.

Il futuro delle UNIVERSITA’ di Milano

#1 Bocconi: il nuovo supercampus a volumi cilindrici

Il primo progetto ad arrivare al traguardo è quello della Bocconi. Progettata dallo studio giapponese Sanaa, e costruita dove si trovava l’ex Centrale del Latte di Milano a Porta Lodovica in via Castelbarco, la nuova struttura è stata inaugurata nella sua prima parte lo scorso novembre.

Il progetto si estende su una superficie di 35.000 metri quadri e include un’area verde di 17.000 metri quadrati. Comprende un pensionato da 300 posti letto (inaugurato lo scorso anno), quattro edifici che costituiscono la nuova sede della SDA Bocconi School of Management e un centro sportivo polifunzionale che sarà operativo dal prossimo anno accademico, con due piscine (una delle quali olimpica da 50 metri, l’altra da 25), un’area fitness, un campo da basket-pallavolo e una pista coperta per la corsa, con tribune capaci di ospitare circa mille persone. Strutture che, è stato annunciato, saranno aperte a tutta la cittadinanza.

Il costo? 150 milioni di euro.

Bocconi

Elementi caratterizzanti del progetto sono i volumi cilindrici e arrotondati che si avvolgono attorno a cortili circolari,  in una fusione continua di architetture e spazi comuni che presto si potranno percorrere e animare, perché  concepiti appunto come uno spazio pubblico aperto a tutti.

Qui si potrà provare l’ebbrezza di sedersi su poltronissime da 1500 euro ciascuna, anche se il progetto visto dall’alto continua inevitabilmente ad evocarci  altri tipi di…. “sedute”.

Campus Bocconi dall’alto

#2 Bicocca: un nuovo Ateneo a caratteri cubitali

In totale antitesi rispetto alla Bocconi è il progetto edilizio dell’Università Bicocca, a Nord della città. Innestandosi  sulle spoglie della vecchia cittadella industriale, ne assume le connotazioni originarie dando vita ad un progetto urbanistico e architettonico geometricamente rigoroso, in cui ogni forma sinuosa e tondeggiante è rigorosamente bandita. Qui tutto è fatto a cubi e parallelepipedi, e anche i cantieri in corso o pronti a partire seguiranno la stessa impostazione.

Durante l’inaugurazione dell’ultimo anno accademico, la nuova Rettrice Giovanna Iannantuoni ha presentato ufficialmente i due nuovi edifici i cui cantieri sono in fase di avvio. Uno dedicato alla ricerca, che in realtà è interessato da una importante ristrutturazione, in cui si studieranno i cambiamenti climatici  e l’energia del futuro. L’altro invece in costruzione, che sarà parzialmente dedicato alle residenze universitarie, con una parte a verde in cui troveranno posto anche degli orti urbani: dalla terra alla tavola a km 0. Con una dotazione complessiva di oltre 30 aule, laboratori informatici, aule studio e circa 200 uffici, sarà in grado di ospitare circa 4.500 studenti.

Anche il nuovo edificio avrà la famosa denominazione a U, sempre con la logica imperscrutabile di una progressione al di fuori dei tradizionali canoni spazio-temporali: si chiamerà infatti U10, anche se vedrà la luce molto dopo il numero U58, proprio di fronte all’edificio principale U6.

Università Bicocca

#3 La sfida del Politecnico: progresso vs ambiente

Di tutti i progetti questo è quello più invasivo, e anche il più contestato. Sono cronaca recente le proteste contro l’abbattimento di 160 alberi tra via Edoardo Bassini, largo dei Volontari del Sangue e via Corfù, per far posto alla nuova sede del Dipartimento di Chimica del Politecnico.

Per compensare l’abbattimento di queste piante, il Politecnico dovrebbe realizzare un giardino in seguito alla bonifica di un’area adiacente, ma con modalità e tempi che non garantiscono la compensazione di quanto andrà perso (potrebbero anche volerci dai 10 ai 20 anni). E diciamolo, neanche dai rendering questo nuovo edificio appare proprio una gran bellezza.

Nuovo dipartimento di chimica del Politecnico

Ma anche l’allargamento dell’altra importante sede del campus, alla Bovisa, investirà una significativamea area attualmente a verde della città, la famiferata Goccia. Il progetto di massima prevede il recupero dei due gasometri, oggi due giganteschi scheletri d’acciaio in mezzo ai prati a ridosso del Politecnico, per creare nuovi spazi in grado di ospitare le start-up dell’incubatore d’impresa Polihub, attualmente 120.

Uno dei due gasometri (questo almeno dovrebbe essere il progetto preliminare) verrà suddiviso in sei piani, con spazi di co-working utilizzabili dalle start-up e servizi per il quartiere e gli studenti. L’altro gasometro ospiterà spazi per attività sportiva indoor.

Nuovo campus in Bovisa

Il primo a vedere la luce sarà un edificio per la ricerca universitaria a emissioni zero (1800 metri quadri di area coperta), il cosiddetto Zen. Negli anni subito successivi, quindi entro il 2021, l’obiettivo è di portare qui nuovi impianti sportivi: una pista di atletica, ma anche percorsi di corsa all’interno di un parco urbano riqualificato. Le dichiarazioni del Rettore Resta, che parla di un “verde fruibile e vivibile, non abbandonato”, lascia supporre che si tratterà di un verde fortemente strutturato e urbanizzato, funzionale alle attività del campus e dei suoi utilizzatori.

L’investimento previsto qui è di gran lunga inferiore a quello della Bocconi, soli 32 milioni di euro,  pertanto niente sedie da 1500 euro l’una. Il suo simbolo saranno proprio gli edifici cilindrici che si innesteranno sui vecchi gasometri dismessi.

#4 Statale: ai confini della realtà (e di Milano)

Anche i progetti dell’Università Statale hanno fatto lungamente parlare di sé, perché fra tutti sono senza dubbio i più rivoluzionari. Dopo lunga e travagliata procedura decisionale è stato infatti scelto di trasferire l’intero campus scientifico nell’area di Mind, ovvero Ex EXPO, con un insediamento previsto di 18mila studenti e duemila ricercatori, realizzando un campus denominato Science for Citizens che si estenderà su un’area di oltre 150mila metri quadrati.

Il progetto, proposto dallo studio Carlo Ratti Architetti su incarico di Lendlease, prevede un campus universitario di tipo aperto, quale terreno di sperimentazione di forme innovative d’insegnamento e di trasferimento tecnologico tra l’attività didattica e le future funzioni che sulle rimanenti aree di Expo.

Nuovo campus Statale al MIND

Dal punto di vista architettonico, questo punta a riprodurre in chiave contemporanea lo schema tipologico della storica sede di Ca’ Granda: ci saranno cinque chiostri organizzati attorno a una grande piazza centrale, a copertura dei quali saranno utilizzati, come ulteriore omaggio allo storico edificio milanese, dei mattoni raffiguranti immagini e simboli capaci di comunicare anche in forma tridimensionale. Infine, una sequenza di giardini botanici, serre sperimentali e campi sportivi si collegherà al lungo parco lineare di Mind (un chilometro e seicento metri la sua lunghezza complessiva) e alle vie d’acqua che attraversano l’ex area Expo.

Sulla base degli ultimi conti, il costo complessivo è di 335 milioni euro. A disposizione ci sono 135 milioni di finanziamento pubblico. Dei 200 restanti, fino a 58 milioni li metterà la Statale, mentre gli altri 142 arriveranno da Lendlease.

Resta da capire cosa succederà a Città Studi, che entro il 2024 dovrà essere reinventata e trasformata. Il grande tema è che futuro possa avere un quartiere senza l’elemento che ne caratterizza l’identità e la sua stessa economia: come dice il nome, l’università per città studi è la sua stessa essenza, così come la ragione di esistere di gran parte delle attività commerciali che prosperano servendo il mondo studentesco. Magari sarà l’occasione per concentrare in un’unica sede le tante attività didattiche di area umanistica attualmente sparpagliate in tutta la città, con gran disagio degli studenti.

L’investimento complessivo quindi è notevole. Riuscirà Milano a raccogliere la sfida a diventare una città universitaria da 30 e lode, veramente inclusiva ed accogliente?

ROBERTA CACCIALUPI

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
*I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Notizia bomba: Monna Lisa è di Milano! LEONARDO dipinse la GIOCONDA a Vaprio d’Adda

0
Credits: liberiamo.it - La Gioconda e la valle dell'Adda

Notizia sensazionale destinata a scuotere il mondo dell’arte mondiale. Secondo studi geomorfologici lo sfondo che si vede dipinto nella Monnalisa di Leonardo sarebbe la valle dell’Adda all’imbocco del Lago di Lecco, ma un’altra curiosità incredibile è che esiste un quadro gemello all’originale realizzato nello stesso periodo.

LEONARDO DA VINCI dipinse la GIOCONDA a Vaprio d’Adda

La scoperta degli studiosi che hanno svelato il mistero del genio toscano

Il primo a rivelarlo, come riportato da cosedibergamo.it, è stato lo studioso Luca Tomio che sfruttando il metodo del geologo Carlo Petronio ha asserito che si tratta del “paesaggio tipico montagnoso, fluviale e lacustre delle Prealpi Lombarde e precisamente una ripresa della Valle dell’Adda”.
In precedenza il lecchese Riccardo Maragni aveva individuato nel monte San Martino quello sulla destra nel quadro.

Il quadro gemello dipinto da Francesco Melzi

Credits: cosedibergamo.it – La Monna Lisa di Leonardo da Vinci e Francesco Melzi

Esiste però un quadro gemello della Gioconda, dipinta da Francesco Melzi amico o amante di Leonardo da Vinci e originario di Vaprio d’Adda, che riporta lo stesso sfondo pur con colori più freddi rispetto all’opera originale, un’angolatura della visione diversa con l’orizzonte che appare più alto e altri piccoli dettagli.
Questa versione è denominata “Ritratto di Dama” e attualmente è esposta al Museo del Prado di Madrid, dal 1819 in seguito alla vendita di opere e carteggi dello scultore Pompeo Leoni, tra le quali quelle cedute dal figlio del Melzi come lascito in cambio di incarico di prestigio.

Tutti i paesaggi del ramo orientale del Lario rappresentato nel dipinto

Compiendo un excursu visivo che va da nord a sud si possono notare: la veduta dell’Adda da Calco/Brivio, la parte terminale del ramo del Lago di Lecco, con il ponte Azzone Visconti e il Monte Barro sulla destra, il lago di Garlate, Olginate e la Brianza che si apre verso Milano, osservata dai Pizzini del San Martino, Mandello, osservata dal Castello di Bellagio, le punte di Olgiasca, Dervio e Bellano così come osservabili da Gravedona.

La forma del vestito della Gioconda sarebbe un’altra conferma della teoria che vuole che il dipinto sia stato realizzato a Vaprio d’Adda, perchè con le sue balze innaturali, richiamerebbe le forme del Triangolo Lariano, ovvero quella parte di territorio racchiusa tra i due rami del lago.

Se oggi rinascesse Leonardo chissà se metterebbe sullo sfondo della Gioconda lo Skyline di Porta Nuova?

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul  #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong   #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
*I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

 

La Milano del CARAVAGGIO: i 5 luoghi dove incontrarlo

0
Credits: lachiavedisophia.com - Caravaggio

Michelangelo Merisi, noto a tutti come Caravaggio, è considerato uno dei più grandi maestri del barocco italiano, con opere caratterizzate da quell’ inconfondibile gioco di luci ed ombre che arriva ad anticipare di secoli la fotografia. Pochi sanno che il grande artista era milanese e che visse in questa città e nel territorio del ducato di Milano dalla sua nascita, nel 1571, al 1592.

Ecco i luoghi dove incontrarlo ancora.

La Milano del CARAVAGGIO: i 5 luoghi dove incontrarlo

#1 Santo Stefano Maggiore

Santo Stefano Maggiore

Nato a poca distanza da questa antica chiesa, qui Caravaggio venne battezzato il 30 settembre 1571.

#2 Certosa di Garegnano

Certosa di Garegnano

In questa chiesa, all’epoca fuori dalle mura cittadine, Simone Paterzano, maestro di Caravaggio, eseguì tra il 1578 e il 1582 la decorazione del suo presbiterio, un opera di grande impatto controriformistico dettato dai canoni imposti dal card. Borromeo.
L’ artista tredicenne vide l’opera del suo maestro traendone ispirazione dai dettagli per le sue future nature morte.
All’interno di questa chiesa si trova la “pietà” di Paterzano, eseguita nel 1584/88 per l’ormai demolita chiesa di Santa Maria della Scala durante il periodo di apprendistato del giovane Caravaggio.

#3 Chiesa di San Fedele

Pietà di Paterzano

Il giovane artista, che avrebbe lasciato la bottega del maestro lo stesso 1588, fu molto influenzato da quest’opera tanto da prenderla a modello per la sua “deposizione” nel 1602.

#4 La Pinacoteca Ambrosiana

Canestra di frutto di Caravaggio

Qui è conservata la celebre “canestra di frutta” di Caravaggio, una delle prime opere del suo periodo romano eseguita per il card. Federico Borromeo nel 1595/98.

#5 La Pinacoteca di Brera

Cena in Emmaus

Brera conserva la prima opera eseguita da Caravaggio dopo la sua fuga da Roma nel 1606, la seconda versione della “Cena in Emmaus”.
Si tratta di un’opera buia, intima, caratterizzata da quel bagliore di luce proiettata verso la tavola in cui Cristo stesso rivela ai due pellegrini di Emmaus la sua identità.

MATTIA GALBIATI

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
* I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

I quattro insospettabili NEMICI di Milano (Città Stato)

0
Parasite

Febbraio 2020. Per la prima volta nella storia del cinema ad aggiudicarsi l’Oscar di miglior film dell’anno è un film straniero. Si tratta di Parasite, un film coreano che, come richiama il titolo, racconta la capacità dei parassiti di inserirsi in ogni contesto e di utilizzare un’intelligenza sofisticata per distruggere l’ambiente che li foraggia. Un film crudo che fa pensare che i parassiti siano ovunque, anche tra chi ci è più vicino. Mi ha ricordato un altro film bellissimo, Match Point di Woody Allen, che tratta le vicende di una famiglia benestante che accoglie un giovane e scapestrato maestro di tennis, lo tratta come un figlio e quello come riconoscenza compie una serie di delitti infami.

Gli antichi romani dicevano che i peggiori nemici sono quelli che abbiamo in casa. Questa la sintesi che mi viene in mente pensando ai due film e alle indiscrezioni che ci sono arrivate di posizioni prese contro Milano (Città Stato). Mi auguro di ricevere smentite, anche se posso garantire che si tratta di fonti molto affidabili.

I quattro insospettabili NEMICI di Milano (Città Stato)

#1 Attilio Fontana (Presidente della Regione Lombardia)

L’indiscrezione ci è arrivata come un colpo al cuore. Fontana sarebbe contro Milano (Città Stato). Si dice che gli alti vertici della Regione siano completamente ostili all’autonomia di Milano, anche più dei Ministri del governo di Roma: non potrebbero accettare l’idea che una parte rilevante della regione, l’area di Milano, si possa separare gestendo in autonomia poteri e risorse attualmente nelle mani della Lombardia. Ma come, il presidente della Lombardia, ossia chi dovrebbe rappresentare gli interessi dei milanesi, si pone contro di loro? Ancora di più: il presidente della Regione che porta avanti una battaglia autonomista contro Roma, si dimostra invece centralista con un territorio interno alla sua Regione? Come si può essere autonomisti con Roma e centralisti con Milano? Forse per coerenza con la linea che tiene verso Roma e per un senso di responsabilità per il suo ruolo di Presidente anche dei milanesi, la linea corretta dovrebbe essere di consentire che siano i milanesi a decidere se e come amministrarsi.

#2 Movimento 5 Stelle

Confesso che in passato ho seguito con simpatia alcune delle rivendicazioni del Movimento 5 Stelle. La richiesta di una maggiore partecipazione popolare, la lotta ai privilegi, un richiamo all’onestà in chi gestisce la cosa pubblica mi sembravano proposte legittime e utili a rinfrescare la stantìa politica dello Stivale. Così come provavo simpatia per le loro istanze allo stesso modo mi sento tradito dallo spettacolo che stanno offrendo da quando sono entrati nelle stanze del potere. Mi sbaglierò, ma mi sembra che la loro gestione del potere sia quanto di più clientelare e poco trasparente si sia mai visto nella politica italiana degli ultimi vent’anni. Dove il loro clientelismo raggiunge l’apice è nelle grandi città. Appena Milano si candida a una posizione di forza sul piano internazionale, come per il Tribunale dei Brevetti o le Olimpiadi, i 5 stelle scavano un nuovo vallo per impedire che Milano possa arrivare alla vittoria in Europa. Qualunque discussione che riguardi le città vede il Movimento arroccarsi sempre a difesa dei suoi fortini di Roma e Torino, spesso in ostilità proprio verso Milano. Non basta. Oltre a una diffidenza diffusa nel movimento verso una città che non li ha mai amati, si aggiunga che il Movimento è diventato un riferimento ormai per la parte di popolazione delle zone meridionali che invoca una politica assistenzialista e centralista. Un tipo di politica che è l’antitesi di Milano (Città Stato).

#3 Roma

“Quando Milano ha perso l’EMA a Roma hanno festeggiato”, mi ha raccontato un politico di primo piano della nostra città. Lo stesso personaggio mi ha raccontato il dietro le quinte della disfatta: si trattava di una battaglia già vinta ma che la politica romana ha cercato di sabotare in ogni modo. Con successo. Più Roma decade e più sembra convogliare le energie per impedire al resto del Paese, e a Milano in particolare, di raggiungere la sua eccellenza. Una parte della burocrazia romana considera inaccettabile il successo di Milano (Città Stato). In tutto il mondo l’autonomia delle città più importanti è stata data dai governi nazionali e funziona. Ma l’Italia è un luogo strano, l’unica nazione al mondo dove il Ministro per la Coesione Territoriale possa attaccare una sua città, come quando ha detto che “Intorno a Milano “si è scavato un fossato” a causa del quale “la centralità” della città “la sua importanza, la sua modernità, la sua capacità di essere protagonista delle relazioni e delle interconnessioni internazionali non restituisce quasi niente all’Italia“.

#4 Sergio Mattarella

Quando lo siamo venuti a sapere abbiamo alzato le mani. A questo punto non resta che arrenderci, è stata la prima reazione. Più fonti purtroppo confermano questa indiscrezione che ci sembrerebbe un tradimento da parte di un Presidente della Repubblica. Mattarella sarebbe totalmente contrario a Milano (Città Stato). La vedrebbe come un pericolo alla unità del Paese. Pericolo che sembra quanto più assurdo si possa pensare. Se infatti fosse vero che l’autonomia di una città possa minare l’unità di un Paese, allora non spiega come mai le nazioni più unite siano proprio quelle che presentano all’interno delle città stato: Svizzera, Germania, Austria, Russia, Ungheria, sono solo alcuni degli esempi, anche perchè dove mai si è vista nella storia di una città che si sia resa indipendente dalla nazione di cui fa parte dopo aver ricevuto più poteri di amministrarsi. Il rischio che le città stato del mondo, come Berlino, Ginevra, San Pietroburgo, Vienna, Bruxelles, Madrid o Amburgo, possano minare l’unità del loro paese proclamando l’indipendenza è pari a zero. Anzi, proprio queste città sono le leve principali contro il frazionamento del Paese, come succede con la comunidad autonoma di Madrid verso la Catalogna o la città contea di Londra verso Scozia o Irlanda del Nord.

Ma l’esperienza internazionale non è l’unica contraddizione con quello che sarebbe il punto di vista del nostro Presidente. La sua chiusura si porrebbe anche contro la Costituzione Italiana che non solo consente che un territorio con almeno un milione di abitanti, quindi Milano, abbia il diritto di diventare una regione. Ma addirittura l’articolo V della nostra Carta “riconosce e promuove le autonomie locali” e “attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo”.
Come scritto per il Presidente Fontana mi auguro che arrivi una smentita o una dichiarazione ufficiale di apertura o, quanto meno, di interesse ad approfondire un’istanza legittima dei milanesi e utile per tutto il Paese. Perchè è nella natura di Milano (Città Stato) valorizzare il meglio di ogni cittadino e di porsi al servizio dell’intera nazione. 

ANDREA ZOPPOLATO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

 

 

Intelligenza artificiale e quotidianità!

0

Sabato 22 Febbraio, in mattinata tenetevi liberi e programmate una visita al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Perché? Perché vi attende un evento unico: un incontro speciale “Intelligenza artificiale e quotidianità!

Insomma, un argomento che ci sta molto a cuore dato che siamo nel 2020, dato che viviamo nell’era 2.0, in cui la tecnologia fa parte della nostra vita di tutti i giorni e, le nuove scoperte scientifiche di intelligenza artificiale potrebbero migliorare tutto, ma proprio tutto.

Un incontro con interventi di grandi esperti del settore, come Marta Bertolaso, Laura Corti, Vittorio di Tomaso, Stefania Garassini, Simone Parisi, Piero Poccianti, Carlo Salvioni e Paolo Soda.

Durante l’incontro ci sarà anche il contributo di Alec Rosssenior advisor per l’innovazione del governo Obama

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

Progetto MIMO: la greenway metropolitana per collegare Milano a Monza.

1
Credits: bikenomist - MIMO Greenway metropolitana

Via le auto da Viale Sarca per far posto a 15 km di verde, ciclabili, per collegare Milano a Monza, all’insegna del rispetto dell’ambiente e della mobilità sostenibile.

Progetto MIMO: la greenway metropolitana per collegare Milano a Monza.

Una rivoluzione verde che prende spunto da Valencia

Un corridoio verde di 15 km capace di ridurre il traffico, migliorare la qualità dell’aria e aumentare il valore degli immobili e delle attività commerciali sul percorso.
Il progetto MIMO, presentato lo scorso 22 gennaio dall’associazione Bikenomist, è ispirato al parco lineare Turia di Valencia che, dopo la deviazione del fiume omonimo, è stato trasformato in un’arteria di mobilità attiva e nella principale attrazione della città spagnola.

I risultati attesi? 20.000 auto in meno tra Milano e Monza

Sulla base dei primi studi effettuati, la greenway MIMO potrebbe cambiare radicalmente la vita di oltre 75.000 persone residenti nel territorio e ridurre di almeno 20.000 unità il numero di automobili che ogni giorno percorrono l’asse Milano – Sesto S. Giovanni – Monza e Monza – Sesto San Giovanni – Milano migliorando in questo modo la qualità dell’aria. Oltre a questo, i 5.000 alberi da piantumarsi garantirebbero la riduzione delle temperature di circa 3° C degli edifici antistanti lungo il percorso e una capacità di assorbire circa 1.000 tonnellate di CO2/anno.

Il progetto è open source, ovvero aperto al contributo di tutti coloro che sognano di trasformare la città metropolitana di Milano in un luogo con un’alta qualità della vita anche al di fuori del centro storico. Ulteriori sviluppi del progetto MIMO saranno annunciati alla Fiera del Cicloturismo che si terrà il 28 e 29 marzo 2020 da BASE a Milano.

SILVIA BOCCARDELLI

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

L’ORSO MARCELLO, il compagno di giochi dei bambini di un tempo, è ritornato a casa

0
Orso marcello

L’Orso Marcello, questo gigante buono, almeno così appariva dall’altezza bimbo, deve il suo nome a Benedetto Marcello, compositore veneziano che visse tra il ‘600 e il ‘700, a cui la stessa Venezia ha dedicato il suo conservatorio e Milano una via tra le vie Vitruvio e Petrella, a metà strada tra la Stazione Centrale e Corso Buenos Aires.

L’Orso Marcello ha ritrovato un posto in città, ma nessuno che giochi con lui

Un orso bianco usato come scivolo dai bambini

Leggendo qua e là si scoprono ricordi di chi, abitando in zona, frequentava i giardinetti che costeggiavano l’asfalto. Storie di aiuole, panchine, una pista di pattinaggio e una vasca di sabbia dove bambini giocavano con le biglie. Il bello di pensare ai giochi semplici di un’infanzia che non aveva bisogno di I-pad, e non aveva paura ad uscire di casa.
Proprio lì c’era il grande Orso Marcello.. Un orso bianco, di cemento, dal muso allungato, che i bambini usavano come scivolo e tra le cui zampe anteriori si riparavano in caso di una pioggia improvvisa. Chi ce lo abbia portato, quando e perché si perde nella memoria della città e dei suoi abitanti.

Dopo anni chiuso in un deposito l’orso è tornato per farsi ammirare

Un orso che faceva da mascotte e che idealmente teneva tutti sotto controllo. Poi gli anni passano, la città cambia, e anche la zona ha subito le sue trasformazioni: un lungo cantiere decennale per creare un parcheggio sotterraneo ha tenuto chiuso per anni il parchetto e l’orso in deposito, fino a qualche anno fa, quando è tornato a casa, tra nuove aiuole a far da “guardia” all’ingresso della rampa d’accesso.

Certo ora non fa più da scivolo per i bambini del giorno di oggi, ma lo si può sempre andare a trovare, per una carezza o un ricordo, questo gigante buono, ormai in “pensione”.

ROBERTO BRACCO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Arriva a Milano il MERCATO CENTRALE: riuscirà a ripetere il successo di Roma, Firenze e Torino?

0
Mercato Centrale di Firenze
Mercato Centrale di Firenze

Per una volta Milano arriva ultima in innovazione. Sì, è vero, tutto è iniziato con lo straordinario successo del Mercato Metropolitano del 2015 in Porta Genova che Milano si è colpevolmente lasciata sfuggire.

Dopo quell’avventura Milano ora ci riprova con un format lanciato a Firenze e replicato con successo a Roma e Torino. Si tratta del Mercato Centrale che molti probabilmente hanno scoperto alla Stazione Termini. Ricorda molto il Mercato Metropolitano di Porta Genova: molti operatori del food attorno a un vasto salone. La formula consente la possibilità di assecondare gusti diversi: rispetto a un ristorante tradizionale si offre ogni tipo di cibo, per cui un gruppo di persone può mangiare assieme anche se uno prende il sushi, un altro carne, un altro cucina indiana e un altro ancora mangia solo vegetariano.

Circolano già le prime indiscrezioni su chi saranno gli artigiani del cibo che popoleranno il Mercato Centrale senza pagare affitto ma lasciando alla società di gestione il 25% dei loro ricavi. Il pane verrà fornito da Longoni, ci sarà la ravioleria Sarpi, le pizza di Crosta, il gelato di Mara dei Boschi, i tartufi di Savini, la pasta di Michelis e avrà uno spazio anche Joe Bastianich con la sua carne alla brace.

L’investimento sarà di circa 7 milioni di euro, con un indotto di 350 addetti su 4500 mq disposti su due piani. Il progetto viene seguito dall’architetto Torsello.

C’è molta aspettativa per un progetto che si è già rivelato un successo nelle altre città. Vedremo se Milano costituirà il suo decollo definitivo oppure se i problemi già sollevati da altri operatori in Centrale, relativi soprattutto agli orari e all’eccesso di offerta rispetto alla domanda, turberanno le grandi ambizioni degli investitori.

Leggi anche: Riqualificazione della Centrale 

MILANO CITTA’ STATO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Milano paradiso del GOLF: sei luoghi unici dove praticarlo

0
Golf Club le Rovedine

Sono tanti i milanesi appassionati del gioco antico e nobile del golf, che coniuga perfettamente attività fisica a lavoro mentale, in cui vince chi gestisce meglio il binomio corpo e mente. Ecco dove giocare a golf a Milano.

I sei campi dove giocare a GOLF a Milano

#1 Golf Club Milano: il circolo storico di Milano

Golf club Milano

Anche se situato a Monza, questo circolo è considerato ‘lo storico dei milanesi’. Nato nel 1928, situato all’interno del Parco di Monza all’altezza della Porta di San Giorgio, è uno dei più longevi in Italia.

Il Golf Club Milano ha ospitato in passato ben otto edizioni del torneo Open d’Italia (1951-1952-1956-1981-1984-1990- 2015-2016). Il campo, a 27 buche, si snoda all’interno del maestoso parco di Monza, incastonato in centinaia di ettari di verde con piante secolari.

L’esclusività di questo circolo è data anche dall’accesso riservato solamente ai soci nel week end.

#2 Castello di Tolcinasco Golf Club: il circolo moderno

Golf Club Tolcinasco

Non solo golf, ma una serie di servizi integrati: il campo pratica, il percorso di gara, ma anche il resort, detta ‘foresteria’, la spa, il centro congressi e la sede italiana di una nota casa di bastoni, la Callaway.

Inaugurato nel 1993, il Golf Club Castello Tolcinasco è ubicato nel comune di Pieve Emanuele. I suoi percorsi da 27 buche si sviluppano per circa 110 ettari intorno a uno splendido castello del XVI secolo.

Il Golf Club Castello Tolcinasco ha ospitato 5 Open d’Italia, dal 2004 al 2008.

#3 Molinetto Country Club: l’unione tra tradizione e modernità

Molinetto Country Club

Nato nei primi anni ’80, situato a Cernusco sul Naviglio, il Molinetto Country Club deve il suo nome ad un vecchio mulino che funzionava grazie ai canali del Naviglio, oggi la Club House. Il circolo ha mantenuto lo stile e la tradizionale architettura degli edifici rurali creando un elegante ed esclusivo centro sportivo completamente immerso nel verde.

Il Molinetto Country Club offre un percorso da 18 buche di rara bellezza a cui si uniscono ben quattordici campi da tennis che completano un’offerta sportiva unica sul territorio di Milano. Nel 1985 ha ospitato l’edizione dell’Open d’Italia.

#4 Golf Club Le Rovedine: il posto giusto per gli esordienti

Golf Club le Rovedine

Aperto nel 1976, è il circolo perfetto in cui iniziare a giocare, ma anche per praticare dopo il lavoro grazie all’ampio campo pratica – uno dei più grandi d’Europa.
Una sorta di campo pubblico aperto a tutti, grazie alla sua facilità di accesso, anche se in Italia non esiste propriamente questa tipologia di campo, ovvero ‘il pubblico’.

Situato a sud di Milano, a Opera, il Golf Club Le Rovedine sorge in un meraviglioso parco di 650.000 metri. Ha ospitato il 52° Open d’Italia e il 22° Ladies Italian Open.

#5 San Siro Golf: il campo pratica dei milanesi

Golf San Siro

A due passi dall’omonimo stadio, San Siro Golf si trova nei meravigliosi spazi dell’Ippodromo di Milano.

Si tratta di un campo pratica, aperto a giugno 2008, all’interno della struttura storica dell’Ippodromo del Galoppo. Il campo pratica dispone di 31 postazioni di tiro, di cui 15 coperte.

Nel 2012 è stato premiato al Salone del Golf di Verona, come miglior campo pratica d’Italia.

#6 Bold Sport: la tecnologia applicata al golf

Bold sport golf

Un nuovo concetto di circolo di golf: si tratta di un’innovativa struttura indoor, nel centro di Milano, dove si può provare l’esperienza di giocare a golf con gli strumenti più innovativi che la tecnologia può offrire, attraverso simulazioni reali di gioco. Così, nel ‘performance center’ guidato da un team di professionisti multidisciplinari, è possibile bere un bicchiere di vino con gli amici, giocando virtualmente nei campi più famosi al mondo, come ad esempio al St Andrews.
La struttura è dotata anche di una palestra per preparazione avanzata di golf e non solo.

SILVIA BOCCARDELLI

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
* I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Intervista a BOLOGNINI (LEGA): «Molti politici milanesi e lombardi sosterranno il Referendum»

0
Stefano Bolognini
Credits: wikimilano.it

Stefano Bolognini, classe 1975, nato a Bergamo, è l’assessore di Regione Lombardia con delega alle Politiche Sociali e alla Casa.
Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, si iscrive all’allora Lega Nord nel 1994, dove ricoprirà vari incarichi nel movimento giovanile prima e nel partito poi. Dal 2005 al 2007 è stato assistente di Matteo Salvini all’Europarlamento.

Intervista a Stefano BOLOGNINI (LEGA): «Molti rappresentanti politici milanesi e lombardi sosterranno il Referendum»

Come vede attualmente la città di Milano dal punto di vista italiano, europeo ed internazionale?

Ad oggi Milano è la città più internazionale ed europea del paese, e sotto alcuni punti di vista rappresenta un unicum. Attrae stranieri, aziende, giovani, studenti ed è il punto di partenza di molte tendenze. Questa è Milano: purtroppo non è così il resto del paese, che ha dinamiche diverse.

Come dice lei Milano attualmente è un faro in un paese che in parte è nell’ombra. In che ottica definire questo?

Milano da qui al 2030 aumenterà di 30000 il numero degli abitanti, la città di Napoli, che ha un’area metropolitana con cui possiamo confrontarci anche dal punto di vista Nord-Sud, ne perderà 150000. A una mia domanda che ho fatto al docente dell’Università di Venezia che ha fatto questo studio “Verranno tutti a Milano?”, la risposta è stata che già oggi i napoletani, più dinamici dal punto di vista dello studio, dal punto di vista delle start up, delle professioni, vengono a Milano perché qui trovano un contesto che non c’è nel resto del paese trovando le condizioni per crescere umanamente, professionalmente, senza andare all’estero.

Nel 2026 arriveranno le Olimpiadi. Attualmente sappiamo che sia il sindaco, sia i presidenti delle regioni che ospiteranno l’evento, stanno cercando di contrattare con il governo per avere “poteri speciali” per poter arrivare ai giochi con infrastrutture e servizi pronti. Perché serve questa legge? Così come siamo strutturati amministrativamente, potremmo avere problemi?

Oggi la complessità della burocrazia nel paese rende i percorsi amministrativi lunghi e molto spesso questo li porta a fermarsi o farli perdere. Ad oggi non c’è la certezza che alcune opere verranno realizzate, per la complicazione che hanno attualmente le norme. Per questo entro certi limiti, dove ci sono le condizioni intelligenti per poterlo fare, si deve derogare con poteri speciali, autonomie e norme semplificate.
Se serve creare strade, collegamenti con gli aeroporti, eccetera, queste strutture servono, non solo per le Olimpiadi, ma anche a Milano ed al resto del paese.
Forse davvero dobbiamo far comprendere, facendo un salto culturale, che quello che serve a Milano può essere utile per il resto d’Italia: ne gioverebbero tutti.

Dobbiamo quindi, per ora, aspettare sempre l’arrivo di grandi eventi per togliersi delle ingessature burocratiche, tramite queste leggi dette speciali, quando la città di Milano potrebbe già eliminarle ottenendo i poteri amministrativi previsti dall’articolo 132 della Costituzione Italiana (diventando una città regione ndr).

Questo è un esempio molto puntuale, perché le stesse difficoltà che ci sono state per realizzare il modello gestione di Expo, che era di Milano ma ha portato beneficio al paese, ci sono ora per le Olimpiadi. Ci fa capire come Milano, ma in altre circostanze anche altri territori, devono avere dei poteri speciali o delle procedure semplificate, per realizzare infrastrutture e non solo.
La verità è che oggi siamo in una situazione paradossale: per fare le opere a Milano, dobbiamo formalizzare ogni volta una legge speciale. Allora direi, in una forma che si può valutare, che questa legge speciale per una maggiore forma di autonomia dovrebbe diventare ordinaria.

Mi dice che questa forma di maggiori competenze amministrative dovrebbe essere la norma. C’è qualcuno che sta cercando di portare avanti questi obiettivi? Attualmente è Milano Città Stato che sta facendo leva su queste tematiche e le sta portando avanti

Questo è rappresentativo di un aspetto particolare di Milano, dove la politica sa essere più lungimirante che nel resto del paese: spesso queste dinamiche partono dalla società civile, dai comitati e dalle associazioni, come è Milano Città Stato.
E quindi il fatto che oggi ci sia un’associazione ed un progetto editoriale come Milano Città Stato, che riflette in modo laico, molto maturo e molto moderno su quale possa essere la visione di Milano dando alla città anche lo stimolo per migliorarsi, è un arricchimento della politica. Quando si riesce a fare una simbiosi tra la popolazione civile e la politica, le scelte sono sempre le migliori.
Non è un caso che spesso a Milano i sindaci difficilmente sono politici di mestiere, ma arrivano dalla cittadinanza, intercettano determinati bisogni, che poi li portano a fare l’attività politica. Milano Città Stato ne è un bell’esempio virtuoso.

 

Uno dei possibili passaggi per fare in modo che Milano possa diventare una città stato, anzi per essere più corretti una città regione, è quello di un referendum. Quali sono gli ostacoli che potremmo trovare lungo questo percorso?

Io vedo 2 ostacoli. Uno, le complicazioni e le difficoltà normative rispetto ad un iter, anche se virtuoso poiché manifesta la volontà popolare. Due, creare le condizioni culturali affinché la gente capisca e partecipi in modo consapevole ad un passaggio così importante e delicato.
Quanti milanesi, oggi, comprendono veramente che maggiori poteri possono davvero dare un grande aiuto a Milano e al territorio circostante?

Quindi oltre l’iter normativo, una delle principali problematiche sarebbe il coinvolgimento della popolazione milanese o l’appoggio della politica, in un iter di referendum?

Tutti e due. Per coinvolgere i cittadini è necessaria la macchina politica e viceversa. Se Comune di Milano, Città Metropolitana e Regione Lombardia avessero coraggio e sostenessero dal punto di vista istituzionale o dal punto di vista culturale il referendum, porterebbero far conoscere queste tematiche ai cittadini.
Dal vostro punto di vista, di Milano Città Stato, c’è già una maturazione nel portare avanti un dialogo ed un confronto con la politica. Poi da quando a Milano Città Stato è stata riconosciuta la civica benemerenza, l’amministrazione comunale in modo bipartisan ha riconosciuto valore alla vostra proposta.

Prima accennavamo ad un maggior coraggio da parte delle forze politiche. Quindi non c’è coraggio nei cambiamenti nelle forze politiche? Perché? Una riforma costituzionale per la città di Milano potrebbe dare fastidio a qualcuno?

Attualmente se dovessimo chiedere ai cittadini di altre città, se gli va bene che Milano diventi autonoma, a caldo risponderebbero di no, anche se in realtà andrebbero a giovarci anche loro. Se si fa comprendere che una forma di autonomia e federalismo, potrebbe essere un volano anche per loro, forse la loro posizione cambierebbe.
Oggi lo sforzo più grande può essere rappresentato dalla necessità ed opportunità di condividere tutto questo con il resto della regione e del paese: il fatto che se Milano diventa più autonoma e più forte, diventano più forti anche gli altri territori. Sono temi molto stimolanti che condivido e che mi sento di sostenere. Servirà tanta energia e tanto lavoro, perché dovremo abbattere anche delle barriere mentali.

Tutti sul carro vincitore di Milano, quindi, ma se si parla di maggiori competenze amministrative dicono di NO. Perché? Di cosa si ha paura?

Il cambiamento fa sempre paura.

Ma senza cambiamento non ci si evolve.

Milano così vincente può portare a sentimenti di gelosia, ostacolandola per paure di egemonia sul paese. Questo va ribaltato, mettendo Milano nelle condizioni di aiutare anche gli altri.

Se Milano dovesse avanzare una proposta di referendum popolare, per rendere Milano una città regione, e se i milanesi si esprimessero in maniera favorevole verso questa riforma costituzionale, come reagirebbero a Roma?

Io penso molto male, lo vedrebbero come un golpe.
Però mentre parlava, forse per la prima volta, mi ha fatto pensare a una legge votata 2 legislature fa, in cui sancivano il ruolo di Roma Capitale dandole più poteri, in virtù proprio del fatto di essere capitale. Roma è rimasta come era prima, anzi è andata indietro, Milano senza aiuti e senza più poteri è cresciuta. Questo è l’esempio lampante che, se Milano avessi maggiori competenze amministrative, non impedirebbe ad altre città di crescere. Il caso Roma-Milano ne è la prova.

Il modello di Città Stato non è qualcosa di nuovo, perché sia in Europa che nel resto del mondo molte città usufruiscono di questi poteri amministrativi: Londra, Berlino, Madrid e tante altre. Perché questo modello non è stato portato in Italia? Tanto più su Milano, che attualmente è la città più idonea per potere avanti questa tipologia di modello amministrativo.

La paura del cambiamento ci paralizza.

Possiamo mettere Milano nelle condizioni di poter competere a livello mondiale con queste realtà, che già sono delle città stato, avendo minor peso burocratico, potendo usufruire di maggiori risorse finanziarie, ecc.? Forse all’estero hanno un vantaggio competitivo, che noi in Italia non replichiamo. Perché non facciamo diventare anche Milano una città stato e la facciamo competere partendo dallo stesso livello delle altre città?

Ha fatto bingo! Molte società lasciano Londra per la Brexit e stanno aprendo a Milano.

Leggi anche: 5 cose che Londra potrebbe INVIDIARE a Milano (e viceversa)

Sì ma la lasciano, perché “costretti”.

Sì, però lasciano Londra per venire a Milano perché qui trovano determinate condizioni, dove poter replicare le loro attività.
Ma ci sono due fattori di criticità. I tempi della giustizia, che nel nostro paese sono un freno, e la complessità della burocrazia. Allora se con dei poteri speciali, o una determinata forma di autonomia, si snellissero certe procedure e si semplificasse la vita non sono ai milanesi e alle aziende milanesi, ma anche agli investitori esteri, arriverebbero molte, ma molte più imprese sul territorio milanese. Con tutti i vantaggi che ne seguirebbero.

Leggi anche: Ogni milanese ha 7 livelli sopra la propria testa. Servono POTERI SPECIALI

Ultima domanda. Cosa state aspettando quindi a dare il pieno sostegno al progetto che Milano Città Stato sta portando avanti?

Quando ci sono stati occasioni di confronto sulle tematiche che Milano Città Stato porta avanti, la politica di Milano ha avuto grande sensibilità nel sostenerli. Un esempio su tutti è l’Ambrogino d’Oro. Quando inizierete, in maniera formale, ulteriori percorsi di realizzazione, per esempio l’iter del referendum, la politica potrà e vorrà in modo spontaneo aderirvi.

Quindi voi ci appoggerete in caso di referendum?

Quando ci sarà, molti dei rappresentanti politici milanesi e lombardi lo sosterranno. Quando ci sono temi importanti per il territorio, Milano ha saputo andare oltre gli schieramenti politici. L’autonomia di Milano e del territorio è un caso su cui bisogna trovare questa convergenza.

 

LUCIA MARTINAZZO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
* 10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
* Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
* Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
* Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
* “Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

ZAGATO: la famiglia milanese leader mondiale del design

0
Zagato automobili

Elio Zagato nacque a Milano il 27 Febbraio del 1921 è stato un imprenditore, fondatore dell’omonima casa di design, pilota automobilistico con partecipazione ad alcune gare come la Targa Florio. La famiglia Zagato è diventata famosa come designer nel campo dei trasporti, degli orologi e degli elettrodomestici a livello mondiale.

Dai tram milanesi all’Aston Martin

Tra i progetti realizzati l’Eurotram della Bombardier acquistato dal comune di Milano, la linea aerodinamica del treno ad alta velocità V250 Zefiro e quella  del locomotore Gruppo ES64U2 per la tratta Vienna hbf – Verona interporto.

Ansaldo Breda Zefiro v250

Tantissime collaborazioni nel campo automobilistico con Ferrari, Maserati, Abarth, Lamborghini, Porsche, Bugatti, Aston Martin, Spyker, Nissan, Chevrolet, lo stile di Zagato ha sempre coniugato forme sinuose e aerodinamiche, un mix di erotismo e forza con interni molto confortevoli. Alcuni modelli di disegnati: Aston Martin DB4, Ferrari 250 Gtz, Maserati A6G/54, Alfa Romeo 1900, Aston Martin Vanquish Z, Aston Martin V12 Z, Alfa Romeo RZ e SZ, Lamborghini 5-95z, Ferrari Testarossa FZ93, Bentley Continental GTZ.
Il suo brand è spesso in competizione con altri grandi designer del calibro di Fioravanti, Pininfarina, Colani.

Bentley Continental GTZ

La storia continua: il nipote Andrea Zagato dagli anni ’90 è alla guida dell’azienda

Andrea Zagato

Andrea Zagato, terza generazione della famiglia, ha raccolto la sfida lasciata in eredità dalla sua famiglia, di portare nel mondo la qualità dell design milanese, ampliando il mercato agli orologi, agli occhiali e alle macchine fotografiche.

Quest’anno inizierà l’avventura del Salone dell’Auto di Milano, trasferito da Torino dopo vent’anni di storia: Zagato saprà stupirci ancora una volta con il suo stile inconfondibile?

DANIELE VASTA

 

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

10 esperienze ROMANTICHE da vivere a Milano

0

Milano è la città degli innamorati di Milano.

10 esperienze ROMANTICHE da vivere a Milano

#1 Passeggiare per i Navigli la sera

Andrea Cherchi (c)
Andrea Cherchi (c)

Sentendosi nelle Fiandre

 

#2 Camminare per le vie del centro

ph. Andrea Cherchi (c)
ph. Andrea Cherchi (c)

A braccetto con l’innamorata

#3 Vedere il tramonto al Parco Lambro

Sulla collinetta, vedere scendere il sole dietro i grattacieli

#4 Aperitivo su un rooftop

i locali più top

Con una donna dei paesi ex sovietici (Andrea Urbano)

#5 La luce dell’alba

Tra le vetrate del Duomo. Più mistico che romantico

#6 Il tram

Foto di Andrea Urbano (@paurbano)
(Foto di Andrea Urbano (@paurbano))

Sul vagoncino vecchio vecchio, o cenare sull’Atmosfera

#7 Gae Aulenti, la sera

Passeggiata sul ponte, nella Biblioteca degli alberi, la sera, circondati dai grattacieli

#8 Serata alla Scala

Gli occhi degli stranieri che luccicano

#9 Stazione Centrale


Ad aspettare qualcuno che arriva con l’ultimo treno

#10 Riunione di redazione di Milano città stato

redazione notturna – milano città stato

Sognando con le immagini via Skype dei corrispondenti dalle città del mondo.

MILANO CITTA’ STATO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Trattoria Caprese di giovedì?

0
caprese

Nel cuore di una delle zone più vive di Milano, Marghera, sorge un piccolo paradiso per le buone forchette: la Trattoria Caprese.
Oltre alla deliziosa cucina, una caratteristica della Trattoria Caprese è senza dubbio il servizio, cordiale e simpatico, in grado di farti subito sentire a casa tua. L’esperienza culinaria inizia già da fuori: mentre stai pregustando la cena aspettando il tuo turno (prenota, mi raccomando!), puoi sostare al banchetto esterno al ristorante, fornito di gnocchi fritti freschi di cucina, bicchiere di prosecco e a volte addirittura qualche fetta di pizza… e non è finita. Nel caso in cui l’attesa diventi un po’ lunghetta, assaggini di pasta, riso e molto altro corrono in tuo soccorso, freschi di padella. Se non stai attento a tutte queste leccornie, rischi di entrare in Trattoria già con la pancia piena.

Una volta seduto, puoi ordinare tutto quello che c’è sul menù ricco di piatti tipici della tradizione campana, ma non solo: antipasti, primi, secondi, contorni, pizze, pizze fritte, ma stai attento anche agli assaggi volanti che passeranno per la sala (acchiappali tutti!), e, quando arriva il turno del dessert, puoi scegliere tra le deliziose proposte esposte vicino all’ingresso (pastiere, babà, aragoste di cioccolato e molto altro). Pensi che sia finita? Nossignore. Dopo il dolce, che ne dici di un caffè con il suo ammazza caffè? Non si tratta, però, dei soliti amari, bensì di liquori cremosi e artigianali che verranno portati al vostro tavolo senza pagare un euro di più: potrete assaporare la crema di pistacchio, mandarino, melone e uno speciale limoncello.

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

Cosa c’è di bello a CINISELLO? 10 motivi per apprezzare la seconda città più grande dell’hinterland milanese

4
piazza gramsci
piazza gramsci

1928: i paesi di Cinisello e di Balsamo si uniscono in un Comune solo e ancora oggi costituiscono i due principali quartieri della città. Una città, sì, perchè dal 1972 ha smesso ufficialmente di essere un paese e i suoi 76.464 abitanti inseriscono Cinisello Balsamo al nono posto tra le città della Lombardia e al 75esimo tra le più popolate d’Italia.

Un luogo poco considerato dai milanesi, giudicato un sobborgo dormitorio, con sufficienza come se non avesse nulla di interessante. Invece non è così: Cinisello può costituire una meta suggestiva per chi volesse fare una gita dalla città. A proposito: sapete come si chiamano gli abitanti di Cinisello Balsamo? La risposta in fondo all’articolo.

Cosa c’è di bello a CINISELLO? 10 motivi per apprezzare la seconda città più grande dell’hinterland milanese

#1 Il Parco Nord

Cinisello si affaccia sul parco più grande di Milano. Anzi, per vicinanza si può dire che il Parco Nord appartenga più a Cinisello che a Milano. Anche se ha l’allure di paesotto industriale, in realtà Cinisello è una città incredibilmente verde, come si può vedere nel prossimo punto.

#2 Il Grugnotorto Villoresi

A sud il Parco Nord, a nord il magnifico Grugnotorto Villoresi, 1900 ettari di parco e di boschi. 25 kmq di verde per una città di 12 non è niente male. Un verde che sta venendo curato e valorizzato ed è percorso da splendide ciclabili.

#3 Le ciclabili

La ciclabile del grugnotorto, la ciclopedonale per Monza che si spinge in Brianza per circa 75 chilometri ininterrotti. Tra l’altro in via Garibaldi c’è Enzo, forse “il miglior riparatore di bici del nord milano”. In totale a Cinisello ci sono 21 ciclabili o ciclopedonali differenti. Altro esempio della cultura verde e di collegamento della città.

#4 Le connessioni

Vicina alla M5 che percorrerà Cinisello fino a spingersi a Monza, sulla tangenziale, collegata a Milano dall’arteria di Fulvio Testi: da Cinisello in un attimo si è a Milano e in un battibaleno si è nel cuore della Brianza o in autostrada per Venezia o per Torino. Cinisello è in connessione, in treno, metro, tram o auto, con case che non costano un occhio. E non è solo una città di passaggio.

#5 Il Pertini

Dal 2012 ha aperto nell’ex scuola Cadorna di piazza Confalonieri, il Centro Culturale il Pertini. Oltre alla splendida biblioteca cittadina, ospita mostre, laboratori e incontri, oltre a un caffé letterario.

#6 Villa Ghirlanda Silva

Dopo una lunga contrattazione con la famiglia Cippelletti, proprietaria dell’immobile dal 1926, nel 1974 il Comune potè mettere le mani sulla storica Villa Ghirlanda Silva che è stata trasformata in centro culturale civico, acquisita insieme al suo parco che venne reso pubblico. D’estate diventa un punto di riferimento in città con il suo cinema all’aperto. A Cinisello ci sono diverse ville storiche: degna di nota ad esempio è la Villa Di Breme Gualdoni Forno.

#7 Il PAX

Il Cinema Teatro PAX, facente capo alla parrocchia di Sant’Ambrogio, offre una buona programmazione cinematografica e delle interessanti rassegne teatrali.

#8 Il museo della fotografia

Il Mufoco, Museo di Fotografia Contemporanea, nell’ala sud di Villa Ghirlanda, conta quasi 2.000.000 di immagini, divise in 28 fondi fotografici.

#9 La città dello sport

Cinisello dispone di impianti sportivi di primo livello.
Un palazzetto dello sport, il Salvador Allende, tre campi sportivi, tra cui lo stadio Gaetano Scirea che qui iniziò la sua carriera. tre piscine e diverse altre strutture sportive minori.

#10 Piazza Gramsci

La piazza principale di Cinisello, sulla quale s’affaccia la Chiesa di Sant’Ambrogio. Caratterizzata originariamente da un elegante ovale centrale contornato da alberi, era conosciuta come la Perla, definizione datale dagli aviatori, per la quale era di riferimento per gli atterraggi all’aeroporto di Bresso. Aveva una conformazione molto particolare, unica nel milanese finché nel 1971 venne stravolta con un radicale rifacimento: all’ovale si sostituì un anfiteatro in cemento circondato da giardini. Nel 1999 il Comune decise di rifare un’altra volta la piazza che fu così interessata da nuovi lavori di rifacimento che la portarono ad acquisire l’aspetto odierno. 

Ps. Come si chiamano gli abitanti di Cinisello?

Gli abitanti di Cinisello Balsamo si chiamano cinisellesi o balsamesi

Grazie a chi ci ha inviato i suoi suggerimenti al post su “cosa c’è di Bello a Cinisello?”

MILANO CITTA’ STATO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

MONOPATTINI a Milano: cosa possono fare, dove possono andare, la guida definitiva

0
Credits: moto.it - Monopattini in Duomo

Era l’8 aprile 2019 quando è stato annunciato il decreto attuativo per avviare la sperimentazione sulla micromobilità elettrica, condiviso con gli enti locali e le altre amministrazioni coinvolte e elaborato accogliendo anche le richieste arrivate da parte dell’Anci. Ancora oggi permane l’incertezza.

I punti fermi della normativa

Come stabilito dal decreto e dalla successiva Legge di Bilancio:

#1 Saranno i sindaci a delimitare le aree in cui procedere con la sperimentazione e disciplinare l’uso di questa tipologia di mezzi.

#2 La categoria di mezzi inseriti nel decreto comprende: monopattini elettrici, Segway, Hoverboard e Monowheel che potranno circolare liberamente su aree pedonali, piste ciclabili e su corsie riservate, a patto che non superino il limite di velocità di 30 Km/h,

#3 La circolazione su strada è limitata solo a determinate aree e solamente in ambito urbano.

#4 I mezzi dovranno integrati alcuni dispositivi obbligatori, per la sicurezza stradale, quali segnalatori acustici, motore elettrico che non superi la potenza nominale massima di 500 watt e sistemi di illuminazione, le luci devono entrare in funzione da mezz’ora dopo il tramonto, durante la notte e di giorno quando le condizioni atmosferiche non assicurano un’adeguata visibilità.

#5 Se si circola su strada o su corsie dedicate, è obbligatorio l’utilizzo di giubbotto o bretelle catarifrangenti di notte, per monopattini elettrici e segway.

#6 I monopattini e i segway con manubrio che rientrano nei limiti di potenza 0,5 KW e velocità massima 20 km/h sono equiparati ai velocipedi (norma a rischio nelle prossime modifiche alla legge)

#7 I conducenti dovranno essere necessariamente maggiorenni

#8 Non è possibile trasportare passeggeri né trainare merci o traini

I Monopattini a Milano: le decisioni del Comune

Milano è stata la prima città italiana ad attivare il servizio in modo sperimentale a luglio 2019 e successivamente anche la prima a sospenderlo in seguito ad un incidente e all’incertezza normativa.

Il Comune ha deciso di affidare a un bando la scelta degli operatori che offriranno la micromobilità in sharing, imponendo però:

  • un tetto masssimo di 2.250 mezzi in circolazione, escludendo quelli detenuti dai cittadini che gli hanno acquistato.
  • transito solo nelle aree pedonali (con velocità limitata a 6 km/h), nelle piste ciclabili, e nelle Zone 30 (purché non ci siano pavé o binari del tram).
  • divieto di salire sui marciapiedi o uscire dalle aree stabilite per la sperimentazione
Segnaletica monopattini

Sono stati installati da qualche mese le nuove segnaletiche verticali che riportano l’immagine del monopattino affiancato alla bicicletta e alcuni operatori hanno fatto ripartire il servizio, mentre i partecipanti sconfitti nel bando stanno attendendo l’esito dei ricorsi.

FABIO MARCOMIN

 

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)


TLAPSE | Your Project in Motion