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STOP ai VOLI? I MILANESI sono per abolire i VIAGGI AEREI a corto raggio se c’è un TRENO ad alta velocità

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Biglietto treno + aereo

Il treno piace di più rispetto all’aereo sul corto raggio. Non solo. La grande maggioranza dei milanesi vorrebbe eliminare i voli di breve distanza se sullo stesso tratto c’è un treno ad alta velocità. I risultati della ricerca fatta su 12 città del mondo. 

STOP ai VOLI? Gli italiani sono per abolire i VIAGGI AEREI a corto raggio se c’è un TRENO ad alta velocità

# 7 su 10 milanesi sono per abolire i voli aerei a corto raggio nelle tratte coperte dall’alta velocità

Credits miss__trainspotter__2002 IG – Treno svizzero Stazione Centrale

“Better connected 2024”: escono i risultati della ricerca di Hitachi Rail – player globale nel settore ferroviario e della smart mobility– sulle abitudini di trasporto in dodici città a livello globale, tra le quali per l’Italia c’è Milano per l’Italia. Il report illustra le modalità di spostamento dei cittadini nelle grandi città, sia per il trasporto urbano, sia per i viaggi di media-lunga distanza.

Il 64% delle persone che vive nelle grandi città del mondo si dice favorevole all’abolizione dei voli a corto raggio in presenza di una valida alternativa, come i treni ad alta velocità. Percentuale che cresce ancora di più a Milano: il 69%. Tra i mezzi preferiti per muoversi fuori da Milano, al primo posto (per il 42% degli intervistati) c’è il treno ad alta velocità, seguito dall’auto (38%) e dall’aereo (15%). 

Il treno vince anche nelle previsioni per il futuro: un terzo dei milanesi (34%) prevede nei prossimi cinque anni di viaggiare di più in treno. Solo il 13% prevede di usare di più l’auto e ancora meno (il 6%) di volare di più. 

# Trasporto urbano: il 63% dei milanesi usa l’auto per andare al lavoro

Per quanto riguarda il trasporto urbano, a Milano il 63% degli intervistati dichiara di usare la macchina nel tragitto casa lavoro. Un dato vicino alle media globale (60%). Solo il 15% dei milanesi utilizza esclusivamente i mezzi pubblici, anche se il 71% riconoscono i mezzi pubblici come l’opzione di trasporto potenzialmente più conveniente (71%). Non li usano per due ragioni principali: l’84% dei milanesi li utilizzerebbe di più se fossero meno affollati, l’85% se fossero più interconnessi.

L’86% dei milanesi è favorevole a maggiori investimenti nel trasporto urbano. Un milanese su due sarebbe disposto a pagare di più per il biglietto qualora i mezzi diventassero più efficienti, sicuri e interconnessi.

# Confronto internazionale: Dubai regina delle auto, Singapore al top per i mezzi pubblici, Copenaghen per le biciclette

Credits bikeitalia – Pista ciclabile Copenaghen

L’analisi è stata condotta su circa 12.000 persone distribuite in 12 città: Berlino, Copenaghen, Dubai, Londra, Milano, Parigi, San Francisco, Sidney, Singapore, Toronto, Varsavia e Washington.

Le città dove si usano più le auto sono Dubai, Washington, Varsavia e Sydney, dove almeno 7 persone su 10 scelgono l’auto in città. La città in cui è minore il tasso di persone che non usano l’auto (oltre un terzo non guida) è Singapore, seguita da Londra e Berlino. A Copenaghen, invece, c’è la più alta percentuale di ciclisti, seguita da Berlino

L’uso del trasporto pubblico è correlato con l’età e diminuisce con l’avanzare degli anni.

Fonte: Hitachi Rail

Continua la lettura con: Milano – Lugano in 30 minuti

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Le MANI dei SUPER RICCHI su MILANO: cosa cercano e perché lo fanno

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wonderfulhousesitaly IG - Attico Milano

Dove e perché i miliardari del mondo scelgono di investire a Milano?

Le MANI dei SUPER RICCHI su MILANO: cosa cercano e perché lo fanno

# I miliardari cercano attici con vista città da usare come prima casa

wonderfulhousesitaly IG – Attico Milano

In base all’analisi dell’ultimo report di Wealth Report di Knight Frank, sugli ultra high net worth individuals (i super ricchi ndr), a Milano le persone con grandi patrimoni puntano sulle penthouse da usare come prima casa.

Si tratta di appartamenti agli ultimi piani, in genere attici e super attici disposti su più livelli, che occupano l’intera superficie disponibile in cima all’edificio. Tra i motivi che spingono sulla scelta di questa tipologia di investimenti nella nostra città, e in Italia, anche le agevolazioni fiscali della flat tax di 100.000 euro sul reddito estero per i neo residenti italiani. In base ai dati diffusi dal quotidiano inglese The Guardian coloro che ne hanno beneficiato nel 2021 sono stati 1.339.

# I super ricchi scelgono Milano ma l’offerta è scarsa

credits @elenagalysan su IG

L’offerta non riesce però a soddisfare la domanda di attici di lusso a Milano. La città infatti rappresentando il centro finanziario del nostro Paese, oltre ad essere ben collegata con montagna, laghi e montagne, è tra le più richieste dai super ricchi. Rispetto alle altre località e metropoli nel resto del mondo, secondo la ricerca, sconta una carenza di abitazioni dovuta al fatto che gli immobili di grande pregio sul mercato sono il frutto di riqualificazione di edifici esistenti e non di nuove costruzioni. Tali immobili vengono poi solitamente acquistati da gruppi immobiliari per metterli in affitto.

Fonte: financialounge.com

Continua la lettura con: Una CASA in PERIFERIA di Milano COSTA come ai PARIOLI

FABIO MARCOMIN

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La PROVINCIA con PIÙ SITI UNESCO d’Italia? Confina con Milano

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Ospita quasi la metà di tutti quelli presenti in Lombardia, la regione che detiene il record in Italia.

La PROVINCIA con PIÙ SITI UNESCO d’Italia? Confina con Milano

# La provincia di Varese ha 4 siti Unesco: un record in Italia, tra le prime al mondo

Provincia Varese

La provincia da record per i siti Unesco in Italia è Varese. Vediamoli nel dettaglio.

#1 Il Sacro Monte di Varese con la via Sacra e le sue 14 cappelle

Credits: @malpensa24.it
Sacro Monte di Varese

Il Sacro Monte di Varese è parte del sito seriale “I sacri monti del Piemonte e della Lombardia” ed è composto da una Via Sacra di circa 2 chilometri con 14 cappelle e un dislivello di 250 metri che illustrano e invitano alla meditazione sui misteri del Santo Rosario. La conclusione del percorso è nel Santuario del borgo di Santa Maria del Monte, a 800 metri sul livello del mare, che funge da quindicesima cappella. Durante il cammino si possono ammirare archi tronfiali e fontane. Sono presenti 3 musei nel borgo in cima al monte: la Cripta del Santuario, il Museo Baroffio e del Santuario e la Casa Museo Pogliaghi. Le alternative per arrivare in cima sono la funicolare o l’auto. 

#2 I siti di palafitte preistoriche dell’arco alpino: l’Isolino Virginia e Lagozza e Lagozzetta

Credits gabrieleframa IG – Isolino Virginia

Inserito nel sito seriale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”, distribuito sulle rive di laghi o di fiumi in Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia, c’è l’Isolino Virginia, che è anche il più antico tra i 111 in elenco. Gli insediamenti sono riconducibili a un periodo storico compreso tra il 5000 al 500 a.C. L’Isolino Virginia è stato abitato dal primo Neolitico, fino alla fine dell’età del Bronzo, e si trova nel Varese di fronte a Biandronno. 

Altri due insediamenti sono quelli della Lagozza e della Lagozzetta a Besnate. Il primo è un bacino prosciugato prima occupato da un’ampia palude caratterizzata da un fondale poco profondo, nell’area sono stati trovati strumenti per la tessitura e tracce che testimoniano la passata coltivazione dei cereali sulle colline. Il secondo invece come testimonianza del suo passato presenta alcuni reperti tra cui un lungo bastone con manico curvo in legno e un grosso recipienti.

#3 Il Monte San Giorgio, il più importante giacimento al mondo di fossili del Triassico Medio

beafornari_ IG – Monte San Giorgio

Il Monte San Giorgio è situato sul confine tra Italia e Svizzera, circondato da due rami del lago di Lugano, in corrispondenza dei comuni di Porto Ceresio, Viggiù, Clivio, Besano. Il sito è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 2003 per il lato svizzero e nel 2010 per quello italiano. Si tratta del più importante giacimento al mondo di fossili del Triassico Medio. All’incirca 240 milioni di anni fa nell’area c’era il mare di Besano con ittiosauri, pesci, piante acquatiche, i cui reperti sono visibili nel Museo Civico dei fossili di Besano.

#4 Il Parco Archeologico di Castelseprio e il Monastero di Torba

annlisa86 IG – Parco Archeologico di Castelseprio

All’interno del sito seriale UNESCO “Longobardi in Italia. I luoghi del potere 568-774 d.C.” ci sono due luoghi dal 2011: Il Parco Archeologico di Castelseprio e il Monastero di Torba. Il primo include un insediamento fortificato e il suo borgo, oltre alla chiesa di Santa Maria foris portas a poca distanza con un ciclo di affreschi datati V secolo. Il secondo, gestito dal FAI, è un complesso monastico del tardo Impero Romano con funzione difensiva e preso in uso nei periodi successivi da Goti, Bizantini e Longobardi.

# La Lombardia è la regione d’Italia con più siti UNESCO: 10 su 59

Cenacolo Vinciano – Credits: Cenacolo Vinciano

Non solo è lombarda la provincia con più siti Unesco in Italia, ma la stessa regione è quella con più siti nel nostro Paese: sono 10 su 59 in totale. In aggiunta ai quattro di Varese in Lombardia ci sono:

Spunto: valewandering IG

Continua la lettura con: L’ISOLA dei MUSEI di Milano: una proposta da UNESCO

FABIO MARCOMIN

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I “NASONI” di MILANO: li avete notati? A che cosa servono? (IMMAGINI)

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Se si è sempre camminato un po’ distratti, senza prestare troppa attenzione ai dettagli, difficilmente si saranno notati i “nasoni” di Milano. Ma cosa sono? Sono veramente l’unica parte di una faccia che, nascosta, osserva la vita meneghina? Fonte: blog.urbanfile.org

I “NASONI” di MILANO: li avete notati? A che cosa servono? (IMMAGINI)

# Tanti nasi per far star su gli edifici

Credits: blog.urbanfile.org
nasone Buenos Aires

Su alcuni edifici della città è possibile trovare scatolette di cemento a forma di grossi nasi: circa 10 centimetri di mezzo ovale che spunta fuori dalle case meneghine. Ricordano proprio dei grossi nasi di qualcuno, come se dentro l’edificio ci fosse un milanese che vuole ficcanasare e vedere cosa succede sulla strada a cui i palazzi, i locali, bar e le case si affacciano. Eppure con il naso non centrano nulla. Osservando attentamente, si noterà che le scatolette semi ovali si trovano lungo il percorso delle linee metropolitane 1,2 e 3. I nasoni erano infatti degli strumenti topografici che servivano a rilevare eventuali problemi strutturali degli edifici dovuti agli scavi della metropolitana. Dentro queste scatolette ci sono infatti dei rettangoli di vetro che, qualora l’edificio su cui sono poste si dovesse muovere, si romperebbe all’istante.

Il meccanismo dei nasoni è ormai un po’ vecchio, tanto che per il percorso della metro lilla non sono comparse nuove scatolette ma piuttosto strumenti più moderni ed efficienti. Si tratta infatti di finti righelli affiancati ai “nasoni” che misurano i possibili cedimenti del terreno e spostamenti degli edifici.

# Nuove facce sugli edifici di Milano

Questi “nasoni” sono un po’ ovunque: dal Castello Sforzesco a corso Garibaldi, dalla Galleria a corso Buenos Aires. Alcuni sono stati ricoperti di intonaco, altri distrutti e altri ancora sono lì ad aspettare la loro sorte. Qualche milanese però si è poi divertito a rendere queste scatolette dei veri e propri nasi di facce felici, simpatiche, imbronciate o rilassate. Ecco alcune foto.

Credits: blog.urbanfile.org
nasone Isola
Credits: blog.urbanfile.org
nasone Garibaldi
Credits: blog.urbanfile.org
nasone Garibaldi

Fonti: blog.urbanfile.org

Continua la lettura con: Perché ci sono pali BUCATI dei tram a MILANO?

BEATRICE BARAZZETTI

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Il BOOM del TRENINO VERDE: il VIAGGIO tra le MONTAGNE a un’ORA da MILANO

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iltreninoverdedellealpi IG

L’alternativa al più celebre “trenino rosso”. Un viaggio lento attraverso le Alpi per scoprire paesaggi mozzafiato e fare tappa in alcune storiche località svizzere. Il percorso e i biglietti disponibili.

Il BOOM del TRENINO VERDE: il VIAGGIO tra le MONTAGNE a un’ORA da MILANO

# In poco più di due ore da Domodossola alla capitale svizzera attraverso le Alpi

treninoverdellealpi.com – Il percorso

Il Trenino Verde delle Alpi fa parte della flotta di convogli della società ferroviaria svizzera BLS: ogni due circa parte da Domodossola per giungere fino a Berna, la capitale della Confederazione Elvetica. Da Milano si può arrivare direttamente in treno alla stazione di partenza. Un viaggio di poco più di due ore attraverso le Alpi, con 13 fermate in totale contando i capolinea, che parte dal Val Divedro seguendo il corso del fiume Diveria e passa attraverso la storica Galleria del Sempione e quella del Lötschberg.

Suggestivo il transito dentro la galleria elicoidale di 1655 metri, con tunnel bui e viadotti spettacolari, e una pendenza di oltre il 27 per cento, tra Kandersteg e Frutigen. Dalle ampie finestre del treno si possono ammirare paesaggi da vertigini, dalle terrazze soleggiate del Vallese alle montagne dell’Oberland Bernese con Kandersteg, fino al Lago di Thun

# Le perle da vedere lungo il percorso

mariannaoleksyuk IG – Briga

Lungo il percorso sono diverse i luoghi che valgono una visita o una foto ricordo. Uno su tutti è l’imponente viadotto di Kander sulla linea del Lötschber. Vale la pena fare una sosta a Briga, una perla incorniciata dai ghiacciai di Driest e dell’Aletsch e dal passo del Sempione, e impreziosita dal Castello di Stockalper.

elisaorigine IG – Kandersteg

Altre tappe da considerare sono Goppenstein, la porta d’ingresso alla valle del Lötschen, Kandersteg, con una vista meravigliosa sul massiccio della Blümlisalp, la cittadina di Thun affacciata sull’omonimo lago, conosciuta per il suo enorme castello e anche come la porta di accesso all’Oberland Bernese.

pexels-louis- Thun

Per un’escursione suggestiva si può scendere a Spiez e poi arrivare a Thun in battello attraversando lo specchio lacustre.

pexels-louis- Berna

Infine la città vecchia di Berna, Patrimonio dell’UNESCO, con 6 chilometri di arcate e una delle passeggiate commerciali coperte più lunghe d’Europa.

# I biglietti disponibili e quanto costano

iltreninoverdedellealpi IG

La tipologia di biglietto disponibile è giornaliero o bi-giornaliero, quest’ultimo acquistabile solo in abbinamento ad un pernottamento in Svizzera. Entrambi comprendono tutte le tappe, senza vincolo di orario, inclusa la navigazione sul lago di Thun. Il prezzo per il ticket valido un giorno è di 69 euro per gli adulti, 20 euro per i ragazzi tra i 6 e i 15 anni, gratuito fino ai 5 anni di età. Per quello da due giorni 89 euro per gli adulti e 44,60 euro per i ragazzi tra i 6 e i 15 anni.

Continua la lettura con: MILANO ISTANBUL in TRENO: questo il percorso, la durata e il costo del viaggio

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Il COGNOME più diffuso a MILANO è molto “ESOTICO”. Tra i NOMI dei neonati al primo posto c’è una NOVITÀ

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bongbabyhousevn -pixabay - Neonato

Questa la nuova classifica dei cognomi e dei nomi più diffusi a Milano. Tra i cognomi si conferma il dominio incontrastato di Hu, al primo posto per il quarto anno di fila, ma tutto il podio è straniero. Il “più comune tra gli italiani” si deve accontentare della quinta piazza. Tra i nomi maschili invece c’è una novità al primo posto. 

Il COGNOME più diffuso a MILANO è molto “ESOTICO”. Tra i NOMI dei neonati al primo posto c’è una NOVITÀ

# Per il quarto anno di fila il cognome Hu è il più diffuso tra i nuovi nati, il primo cognome “italiano” è al quarto posto

Credits: @anna.premoli Paolo Sarpi

Una Milano sempre più internazionale. Questa è la fotografia della rilevazione della anagrafe comunale per il 2023. Stabile ormai per il quarto anno di fila in testa alla classifica dei cognomi più diffusi tra i nuovi nati il cinese Hu, a seguire Ahmed e poi Chen e Mohamed. Rossi esce dal podio, si piazza in quinta posizione, superato da un altro cognome italiano, Russo.

# Il 16% dei neonati ha il doppio cognome, l’11% solo quello della madre

Sportelli anagrafe milano

La sentenza del 2022 della Corte Costituzionale che ha annullato l’automatismo che assegnava il cognome del padre ai nuovi nati ha portato ad un aumento delle registrazioni con doppi cognomi o con solo quello della madre. Nel primo semestre del 2023 sono stati rispettivamente il 16% (1.616) e l’11% (1.066) sul totale.

# Edoardo continua a scalare la classifica arrivando al primo posto. Sofia rimane il nome preferito per le bambine

bongbabyhousevn -pixabay – Neonato

Per quanto riguarda i nomi si confermano gli stessi terzetti di preferenza, rispetto al 2022, sia per i maschi che per le femmine. Per i primi c’è un cambio al vertice, con il nome Edoardo che nel giro di due anni è passato dal terzo al primo posto. A seguire Leonardo, scalzato dal trono, e Tommaso. Per le seconde Sofia è ancora una volta il nome più amato per le nuove nate, con Ginevra che si issa al secondo posto facendo scendere di un gradino Beatrice.

Continua la lettura con: ABITANTI a MILANO nel 2024: quanti sono?

FABIO MARCOMIN

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Come si ARRIVA al MERLATA BLOOM: una sfida…scontata? (VIDEO)

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Merlata Bloom galleria

Il lifestyle center Merlata Bloom, che ha inaugurato lo scorso 15 novembre, è il più grande mall commerciale di Milano. Ma, in attesa della futura stazione della Circle Line Mind-Merlata., molti si domandano: come ci si arriva con i mezzi pubblici? Nel video la sfida di Metro Challenge (Mirko&Fede).

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

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ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Il PROGETTO di SUPER 90/91, la METRO di SUPERFICIE sulla CIRCONVALLA

I due TUNNEL che risolverebbero il problema del TRAFFICO di Milano

Il PARCO ORBITALE: a Milano il parco urbano più grande del mondo? (video)

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I TAXI VOLANTI a MILANO: il tragitto della “metropolitana del cielo” (VIDEO)

MILANO in CUCINA: i piatti tipici più amati (VIDEO)

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REGALI di NATALE, cosa fare e dove comprarli a Milano

NATALE

Viaggio nelle STAZIONI da INCUBO della METRO

Metro da incubo

I QUARTIERI più AMATI di MILANO

i SUPERMERCATI più AMATI di MILANO

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ALLARME SICUREZZA? Lo abbiamo chiesto ai commercianti di Milano 

Allarme sicurezza

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MILANO è una città per RICCHI?

Come e dove si DIVERTONO i GIOVANI OGGI a MILANO

A MILANO conviene essere UOMO o DONNA?

MILANO senza AUTOMOBILI: è possibile?

SICUREZZA a MILANO: i TRE LUOGHI più TEMUTI

FUGA da MILANO, in quale CITTÀ dell’HINTERLAND vorrebbero andare a vivere i MILANESIDove le MILANESI comprano ABITI di BUONA qualità a POCO PREZZO?Copertina Negozi

L’ESTATE a Milano all’inizio degli anni SESSANTA (a colori)

Le GRIDA nelle STRADE di MILANO (1973)

INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

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Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

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ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

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In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

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La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

M4 San Babila: MILANO prende il VOLO (foto e video dell’inaugurazione)

VOLANDO sui NAVIGLI di MILANO

Il Naviglio in secca

STAZIONE CENTRALE 1995, com’era trent’anni fa

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

CHRIS MARTIN (Coldplay) canta OH MIA BELA MADUNINA a San Siro

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

La PAURA fa 90. Una notte sulla “linea più pericolosa” di Milano

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

“Milano è la metafora dell’amore”

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

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La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

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Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

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Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Paninari a Milano

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

EMO & TRUZZI, i RAGAZZI di MILANO di VENT’ANNI FA

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

“RE NUDO”: la WOODSTOCK ITALIANA al PARCO LAMBRO. Dove è successo di tutto

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

NavigaMi, in CROCIERA a MILANO

Avvisi storici sul tram

Cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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Il MEGA PARCO di DIVERTIMENTI nel GHIACCIO a poche ore da Milano

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Credits: @jimmysomers_ Salto su airbag Tobogganing Park Leysin

Appena attraversato il confine, a circa 4 ore da Milano, si può godere di esperienze adrenaliniche ad alta quota in uno dei parchi di divertimento più freddi e grandi di sempre. Tra le attrazioni ci sono scivoli di neve, salti nel vuoto e giri della morte.

Il MEGA PARCO di DIVERTIMENTI nel GHIACCIO a poche ore da Milano

# In Svizzera c’è uno dei parchi sulla neve più grandi del mondo

Credits: svizzeraunica.it – tobogganing park

Siamo ad un’altitudine di circa 1500 metri nel Canton Vaud nella Regione del Lago di Ginevra, nella località di Leysin. Qui nel 2014 è stato aperto uno dei parchi di divertimenti invernali più belli e più grandi di sempre: il Tobogganing Park. L’idea è venuta al campione olimpico di bob Silvio Giobellina, che ogni anno modifica i vari percorsi del parco. Al suo interno sono presenti anche delle piste adrenaliniche, pensate per i più temerari. Una torre alta 5 metri è il punto di partenza delle discese.

# 10 tracciati tra cui l’incredibile giro della morte a 360 gradi a bordo di un gommone in un tunnel ghiacciato

swissfamilyfun.com – Tobogganing Park

Le attrazioni sono di le più disparate. In totale sono presenti 10 tracciati lunghi dai 100 ai 300 metri.

Credits: @jimmysomers_
Salto su airbag Tobogganing Park Leysin

Tra questi i più spettacolari e adrenalinici sono il Big Air Bag, il salto con atterraggio su un grosso airbag, e il giro della morte a 360 gradi da percorrere ad altissima velocità su gommone dentro un vero e proprio tunnel di ghiaccio. 

swiss_family_and_discoveries IG – Tobogganing Park

Sono presenti anche una pista per lo slittino lunga ben 1,2km e una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Annualmente vengono organizzati eventi e competizioni a livello nazionale e internazionale come gare di slittino, di snowboard e di freestyle. Disponibile anche una grande terrazza dove sostare per bere e mangiare godendosi la vista panoramica sulla valle circostante.

# Lo Snow Village con la sua tipica atmosfera nordica

rebirthwithsandra IG – Tobogganing Park

A completare l’offerta lo Snow Village, appena fuori dall’area divertimenti. Igloo arredati in stile Polo Nord, una cappella di ghiaccio, un bar sulla neve e vari ristoranti per vivere la tipica atmosfera nordica.  

# Come arrivarci, gli orari e i biglietti disponibili 

Credits: @hsu_chinman
Tobogganing Park Leysin

Il parco è raggiungibile in auto, con il treno, con l’autobus che ferma a 3 minuti a piedi di distanza, e con la funicolare che parte dalla cittadina svizzera. Aperto tutti i giorni, da metà dicembre fino a marzo, in quelli feriali dalle 14:00 alle 18:00 e in quelli festivi e nei weekend dalle 10:00 alle 18:00, il sabato fino alle 20:00. 

Il prezzo dei biglietti è di 30 franchi per adulti, 27 per gli studenti e 20 franchi per i bambini sopra i 5 anni di età. Per il Big Air Bag o gli scivoli a 360 gradi si paga una tariffa aggiuntiva. I biglietti vanno acquistati in anticipo per un giorno specifico e per la fascia oraria desiderata dato che si possono utilizzare le attrazioni per solo 2 ore.

Continua la lettura con: Il PRIMO PARCO ACQUATICO al COPERTO d’ITALIA è alle porte di Milano

Articolo di BEATRICE BARAZZETTI aggiornato dalla redazione

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Le MINICASE fai-da-te di IKEA: low cost e costruibili ovunque

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Credits: idealista.it

Un’abitazione chiavi in mano a un prezzo stracciato. Questa la proposta di Ikea, famosa per la sua cura negli ottimizzazioni di spazi e negli arredamenti a basso costo, e la società americana ESCAPE specializzata in tiny house. Le caratteristiche della micro casa e quanti soldi servono per comprarne una.

Le MINICASE fai-da-te di IKEA: low cost e costruibili ovunque

# Abitare nelle minicase è diventato uno stile di vita sempre più diffuso

Credits: idealista.it

Possono essere posizionate e trasportabili ovunque, ad esempio in mezzo al verde per godersi a pieno la natura, e sono diventati uno stile di vita sempre più diffuso. Tutto è partito dagli Stati Uniti d’America dove un numero crescente di cittadini ha deciso di vivere nelle minicase, dei piccoli rifugi completi di tutto. Ci sono ovviamente sia i pro che i contro. Tra i primi la possibilità di scegliere dove vivere ogni volta che ci si annoia di un luogo e di farlo senza comprare un’abitazione, pertanto con risparmi considerevoli. Tra i secondi la rinuncia a qualche comodità per via degli spazi ridotti e in conseguenza del minor numero di vestiti e oggetti a disposizione in confronto alla situazione di una normale casa salda sul terreno.

Leggi anche: Le 10 MINICASE “Fai-da te” più belle del mondo (fotogallery)

# Il modello Ikea: struttura in legno di cedro e tutto i servizi in appena 17 mq

Credits Ikea-escape – Minicasa

La minicasa Ikea è il risultato della collaborazione con la società americana Escape, specializzata in mini case sostenibili e trasportabili. Lo spazio è piccolo, ma comodo, e il progetto ha preso come modello i camper. La struttura è realizzata con legno di cedro e le sue misure sono 17 mq di superficie e 8 metri di lunghezza. Tutto quello di cui si ha bisogno per vivere è disponibile al suo interno: letto, divano pieghevole, bagno, cucina, lavatrice, asciugatrice, scaldabagno, riscaldamento, vano portaoggetti, tavolino e prese USB. 

# La versione super accessoriata si porta via con meno di 59.000 euro 

Credits Ikea-escape – Interno minicasa

Ma veniamo ai prezzi. Per il modello base occorrono circa 47.550 dollari, al cambio attuale pari a 43.960 euro, per quello full optional si arriva a 63.350 dollari, equivalenti a poco più di 58.500 euro. Non c’è bisogno di collegarsi alla rete elettrica, con conseguente risparmio energetico, dato che l’alimentazione è fornita dalle batterie di accumulo. 

In sintesi uno stile di vita più parsimonioso, poco inquinante, meno stanziale e perfetto per chi non necessita di grandi spazi. Le vedremo presto anche in Italia?

Leggi anche: La MINI CASA di DESIGN che costa come uno SCOOTER

Continua la lettura con: Il NEGOZIO di IKEA senza auto in centro città pensato solo per i PEDONI

FABIO MARCOMIN

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MILANO ROMANTICA: le attrazioni da vivere in COPPIA

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Ph. @Andreatintin123 IG
Ph. @Andreatintin123 IG

Per quanto sia moderna e produttiva, la città meneghina nasconde anche un lato tenero e poetico tutto da scoprire, che la rende una destinazione turistica ideale per una fuga romantica.

MILANO ROMANTICA: le attrazioni da vivere in COPPIA

# Gli itinerari turistici più romantici di Milano

Credits Andrea Cherchi – Navigli al tramonto

Milano è una città ricca di scorci inaspettati, che si svelano agli occhi del visitatore uno dopo l’altro. L’itinerario classico della Milano turistica Duomo-Quadrilatero-Castello Sforzesco ne è un chiaro esempio: tra le eleganti palazzine rinascimentali, neoclassiche e in stile Liberty del centro storico sfilano tutti i volti della città meneghina, dalla Milano da bere delle enoteche e dello spritz alla Milano scomparsa delle antiche mura e delle chiese medievali. Ma la zona più romantica della città è certamente quella dei Navigli, dove ci si incontra per l’aperitivo serale e si fa il pieno di cultura underground. Sui Navigli, in realtà, è bello anche passeggiare senza una meta precisa, pronti a scattare fotografie memorabili.

In questa guida andremo alla scoperta di tre attrazioni di Milano da vivere in coppia. Il primo consiglio è, intanto, di scegliere un hotel 5 stelle a Milano, possibilmente in posizione centrale.

# Tre attrazioni romantiche da non perdere a Milano

Ponte delle sirenette

Tra le attrazioni più romantiche di Milano c’è senza dubbio il ponte delle Sirenette di Francesco Tettamanzi, che, secondo la leggenda, porterebbe fortuna alle coppie che lo attraversano. Il ponte delle Sirenette si trova nel cuore del parco Sempione, il polmone verde della città, dove è stato spostato negli anni ’30 in seguito all’interramento dei Navigli. Lo stesso parco Sempione è il luogo ideale per rilassarsi e passeggiare mano nella mano, fermandosi per un caffè, un picnic o una visita ai tanti punti di interesse, come gli spazi espositivi della Triennale e l’Acquario Civico.

Chi ama il teatro non può perdere l’occasione di visitare la famosa Scala di Milano, situata nell’omonima piazza dietro la Galleria Vittorio Emanuele. Il teatro alla Scala è il teatro più famoso d’Italia, con un carnet ricco di opere, balletti e concerti di musica classica durante tutte le stagioni dell’anno. Gli amanti del genere apprezzeranno le storie d’amore più struggenti, come i classici “Madama Butterfly” e “Romeo e Giulietta”.
Quanto alla cena, tra ristoranti stellati, enoteche affacciate sui Navigli e trattorie all’italiana, c’è semplicemente l’imbarazzo della scelta.

In un tour esaustivo di Milano, infine, un tuffo nell’arte è d’obbligo. La Pinacoteca di Brera custodisce una delle opere più romantiche e appassionate di sempre: “Il bacio” di Francesco Hayez, un dipinto conosciuto in tutto il mondo e apprezzato sia per la forte simbologia che per le emozioni che è in grado di suscitare. Con i suoi 24.000 metri quadri, poi, la Pinacoteca di Brera ha tanto altro da offrire, dalla pittura gotica ai grandi del Rinascimento, come Mantegna, Piero della Francesca e Raffaello.

# Altre imperdibili attrazioni della città meneghina da vivere in coppia

Credits Andrea Cherchi – Interno Galleria

Ma le esperienze da vivere in coppia a Milano non finiscono qui. Durante il soggiorno, infatti, ci si può rilassare in una lussuosa spa, fare l’aperitivo su un grattacielo e ammirare il tramonto dalle terrazze del duomo. Chi ama lo shopping di coppia può visitare gli store più esclusivi d’Italia nel Quadrilatero della moda, nella Galleria Vittorio Emanuele o in uno dei tanti outlet milanesi. Il periodo dell’anno più indicato per visitare la città è la primavera,
la stagione delle sfilate, dei concerti e delle rassegne musicali. La città si veste di rosa anche per San Valentino, con mostre dedicate all’amore e serate a tema nei locali più cool della città. E allora, scegli un hotel 5 stelle a Milano e preparati a sognare con la tua dolce metà!

REDAZIONE

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Gli SPAGNOLI lanciano la SFIDA a TRENITALIA

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albertmaestreserra IG - Renfe

La compagnia ferroviaria spagnola Renfe si prepara a debuttare nel mercato italiano, pronta a restituire l’ “attacco” di Trenitalia che serve l’Alta Velocità in terra iberica con il treno Iryo. Le prime tratte allo studio.

Gli SPAGNOLI lanciano la SFIDA a TRENITALIA

# Renfe pronta ad insidiare Trenitalia sulle tratte regionali italiane

albertmaestreserra IG – Renfe

La compagnia ferroviaria spagnola Renfe si prepara a debuttare nel mercato italiano per provare a scalfire il monopolio di Trenitalia nel servizio regionale. Una risposta ai treni dell’Alta Velocità Iryo, della compagnia italiana, che corrono sulla rete iberica?  

# La partnership con Arenaways

bznews24 IG – Arenaways

L’introduzione di un servizio ferroviario in Italia dovrebbe avvenire attraverso una partnership con la società Longitude, gestita dalla famiglia Arena, che con il suo marchio Arenaways conta di riattivare due linee dismesse. Si tratta del secondo tentativo, dopo quello del 2010, stoppato dall’Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che aveva costretto il fondatore a portare i libri i tribunali. La causa vinta contro Trenitalia e Rfi per “abuso di posizione dominante”, conclusa con la sentenza della Corte di Cassazione nel 2023, ha convinto la famiglia Arena a riprovarci.

# Le prime due tratte da riattivare

Savigliano-Saluzzo-Cuneo_railway_map – Di Ale Sasso  https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=50316180

Le prime linee da riattivare con servizio passeggeri dovrebbero essere la Cuneo – Saluzzo – Savigliano e la Ceva – Ormea, entrambe sospese rispettivamente dal 2020 e dal 2012. La prima usata ora solo per il traffico merci, la seconda saltuariamente da treni turistici/storici. L’obiettivo è far partire il nuovo servizio dal primo gennaio 2025 con un massimo di 20 treni giorno per la Cuneo-Savigliano e 10 per la Ceva-Omea, con variazioni in base al periodo dell’anno. numero di treni giornalieri compresi tra i 10 e i 20, in base alla tratta e al periodo dell’anno. Entro la fine del primo anno Arenaways conta di trasportare 271.000 passeggeri, entro il 2034 di arrivare a 350.000 viaggiatori annui.

# L’antipasto per il ripristino di altre linee e una vera concorrenza?

Credits juangatito-pixabay – Trenitalia

Si tratta quindi di un primo approccio alla rete ferroviaria del nostro Paese, troppo poco per impensierire Trenitalia anche se quest’ultima pare seriamente impensierita, come mostra un suo nuovo ricorso al Tar. Se però le cose dovessero andare come previsto dal piano aziendale del partner Arenaways, questo potrebbe essere l’antipasto di una vera concorrenza. La società spagnola potrebbe fare richiesta inizialmente per la riattivazione di altre linee sospese ma potenzialmente redditizie, come quelle sostituite da bus, e infine per inserire qualche corsa nelle tratte già funzione oggi. In questo modo Trenitalia si vedrebbe costretta a rivedere le tariffe dei treni regionali e più passeggeri sceglierebbero il treno invece che l’auto o le compagnie lowcost di bus privati quali Flixbus.

Fonte: ferrovie.info

Continua la lettura con: L’ALTA VELOCITÀ gioca il TRIS: arriva un TERZO OPERATORE a sfidare ITALO e TRENITALIA? Le ultime novità

FABIO MARCOMIN

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Il “RADDOPPIO” della M5: sarà l’anno dei CANTIERI?

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Metropolitana lilla

Il 2024 potrebbe essere l’anno buono per vedere partire i lavori. Questo il tracciato previsto, le ultime novità e cosa potrebbe rallentare la realizzazione del prolungamento.

Il “RADDOPPIO” della M5: sarà l’anno dei CANTIERI?

# Una infrastruttura da 1,3 miliardi di euro

Hub m1-m5 a Monza Bettola

Il versamento alla fine del 2023 di ulteriori 15 milioni di euro da parte dal Mit, per un totale stanziato di 931 milioni di euro, ha fatto salire il costo dell’opera a 1,296 miliardi di euro. La differenza è data dai 283 milioni di Regione Lombardia, dai 37 milioni del Comune di Milano, dai 27,5 milioni del Comune di Monza, dai 13 milioni del Comune di Cinisello e dai 4,5 milioni del Comune di Sesto San Giovanni.  

# Una linea di 13 km e 11 fermate, quasi raddoppiata l’estensione della lilla

Credits ascuoladiopencoesione.it – Tracciato M5

L’estensione della M5 verso nord prevede un tracciato tutto in galleria di 13 km che attraversa i comuni di Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza: quasi raddoppia la lunghezza attuale della linea. Le stazioni dovrebbero essere 11: Testi Gorky, Rondinella Crocetta, Lincoln, Monza Bettola, Campania, Marsala, Monza Fs, Monza Centro Trento Trieste, Villa Reale, Ospedale San Gerardo, Polo Istituzionale. Sui binari viaggeranno gli stessi treni in servizio sul tracciato in funzione oggi. 

# Avviata la procedura per gli espropri. Cantieri in partenza nel 2024, conclusione nel 2031

Credit: mobilita.org – Linea Lilla

Il 30 novembre 2023 è stato pubblicato l‘avvio del procedimento degli espropri per i terreni interessati all’attraversamento della linea. Gli impegni vincolanti sono slittati di due anni, in quanto Comune di Milano ha ottenuto da Roma una proroga, e dovrebbero essere sottoscritti entro la fine del 2024. Anche i lavori dovrebbero partire nello stesso periodo, al massimo inizio 2025, dato che è atteso nei prossimi mesi il bando di gara Se tutto andrà per il verso giusto l’inaugurazione dovrebbe avvenire nel 2031. Pertanto altri due anni in più rispetto al precedente cronoprogramma, cinque rispetto alla scadenza iniziale del 2026.

# Le nubi all’orizzonte: il nodo d’interscambio con la M1 a Cinisello

Hub m1-m5 a Monza Bettola

A preoccupare e a mettere a rischio la nuova data è uno dei nodi di interscambi del prolungamento fino a Monza, il più importante dal punto di vista progettuale dato che deve essere ancora realizzata la prima delle due stazioni: Monza Bettola o Cinisello Bettola M1. La seconda denominazione è quella richiesta dall’Associazione HQ Monza dato che non c’è “un solo centimetro di stazione o linea in territorio di Monza, nemmeno l’asta di manovra”. La fermata, che si trova infatti appena prima del territorio provinciale di Monza e Brianza, si trova ancora in alto mare. I cantieri per il prolungamento di 1,9 km e 2 fermate sono partiti nel 2011 ma sono stati interrotti più volte e non sono ancora terminati.

Credits: urbanfile.org – Prolungamento M1 Monza-Bettola

Problemi burocratici, problemi economici, fallimenti, pandemia e crisi energetica ne stanno facendo la “Salerno-Reggio Calabria” del nord. Il progetto del grande supermercato previsto sopra le due stazioni, con i promotori dell’intervento incaricati di realizzare parte delle opere, è sparito nel nulla compresi 2.500 posti auto previsti.

# La ripresa di parte del cantiere, ma mancano 38 milioni di euro e  l’azienda che li deve eseguire

Roberto di Milano FB – Cantiere Bettola

La ripartenza di una parte del cantiere nell’autunno 2023 aveva fatto ben sperare. A sbloccarsi è stata la partita con la società privata, una delle proprietà dell’area ex Auchan, che avrebbe dovuto costruire il nuovo mega centro commerciale e le opere propedeutiche della stazione di testa. Per quanto il resto dell’infrastruttura, dopo la rinuncia da parte dell’azienda De Sanctis a causa dell’eccessiva onerosità dell’appalto e delle lungaggini non dipendenti dalla stessa, si attende un nuovo bando per trovarne un’altra società disposta a proseguire.

Rimangono comunque 38 milioni di euro da trovare per completare il finanziamento. A questo punto i treni non correranno nelle gallerie almeno prima del 2028. Il rischio è che questo ritardo possa influire sulla realizzazione del prolungamento della linea M5, facendo saltare anche la nuova data prevista per la sua apertura.

Leggi anche: Ripartono i LAVORI per il PROLUNGAMENTO della M1 verso MONZA

Continua la lettura con: La “GRANDE BERGAMO”: tre LINEE METROPOLITANE per renderla una CITTÀ da MEZZO MILIONE di ABITANTI

FABIO MARCOMIN

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La BELLE EPOQUE ritorna a Milano: apre il RISTORANTE che riporta nella PARIGI anni ‘20

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villelumiere_restaurant IG - Risotto barbietola con formaggio francese

Ogni singolo dettaglio ricorda le atmosfere magiche della capitale francese degli inizi del ‘900. Scopriamo come è fatto e cosa propone in tavola.

La BELLE EPOQUE ritorna a Milano: apre il RISTORANTE che riporta nella PARIGI anni ‘20

# Un viaggio indietro nel tempo nella “Ville Lumière” di inizio ‘900

Tutto ricorda le magiche atmosfere della Parigi anni ’20, nessun dettaglio è lasciato al caso. Nel ristorante Ville Lumière aperto da poco a Milano in zona Porta Vercellina si entra nella Belle Époque. Viene celebrato il romanticismo, l’arte e la gastronomia di quel periodo attraverso un ambiente perfettamente studiato con arredamento originale dell’epoca: tavoli, sedie e divani in velluto, il bancone all’interno e all’esterno.

Un mix tra Art Noveau, lo stile Liberty e il proibizionismo americano che prosegue anche nel suggestivo dehor esterno ricoperto di lucine colorate.

# Una cucina tradizionale italiana con omaggi alla Francia

villelumiere_restaurant IG – Risotto barbabietola con formaggio francese

Il menù si basa su una cucina tradizionale italiana, con alcuni dei piatti e prodotti simbolo del nord come i mondeghili milanesi, i pinoli biobbesi o la caramelle piacentine, del centro e del sud, la fiorentina e i troccoli (pugliesi) al cacio e pepe. Non mancano gli omaggi alla proposta culinaria come lo Chateaubriand o l’Escargot à la Bourguignonne. 

# Ampia proposta di cocktail e vini, persino dalla Nuova Zelanda

villelumiere_restaurant IG – Drink

Lunga e di qualità la lista di cocktail in listino, signature, a base di gin, vodka, whisky. Stessa cosa per quanto riguarda i vini, che spaziano tra le varie regioni italiane, dove non può mancare il Franciacorta. Presenti anche vini esteri, in primis lo champagne francese, tra cui quelli più esotici di Spagna e Libano e persino un’etichetta proveniente dagli antipodi dell’Italia, la Nuova Zelanda. 

Indirizzo: Piazzale Aquileia, 12

Continua la lettura con: A TORINO il RISTORANTE più ALTO d’ITALIA, in cima a un GRATTACIELO. DOVE lo si potrebbe COSTRUIRE a MILANO?

FABIO MARCOMIN

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METROVIA, il grande sogno per i trasporti di Roma: 7 nuove linee METROPOLITANE, 1 CIRCLE LINE e 12 linee di METROTRAM

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Mappa metrovia

Con questo progetto la capitale potrebbe avere una rete di trasporti in linea con quelle  delle altre capitali europee. Tutte le caratteristiche, come e in quanto tempo potrebbe essere realizzato.

METROVIA, il grande sogno per i trasporti di Roma: 7 nuove linee METROPOLITANE, 1 CIRCLE LINE e 12 linee di METROTRAM

# Alla base del progetto “Metrovia” il riutilizzo delle infrastrutture ferroviarie

Credits: metrovia.it – Rete attuale

Roma è senza dubbio in difetto sull’offerta di trasporto pubblico veloce e ad alta capacità, date le sole due linee metropolitane più una terza completa al 70%, su un territorio di quasi 1.300 kmq, a cui si aggiungono solo 6 linee tranviarie.

La proposta fatta da Metrovia nel 2021, nell’ambito dello studio Arsena Architettura, è un piano per rivoluzionare la mobilità capitolina riutilizzando le infrastrutture ferroviarie che attraversano la città, un po’ come fatto per la linea C. Vediamo in che modo sarebbe possibile e quale rete si potrebbe creare.

# Una rete di trasporti a livello delle altre capitali: 469 km di estensione con 11 linee metropolitane, compresa una circle line, e 12 linee di metrotram

Credits: metrovia.it – Linee metropolitane

La prima azione fondamentale sarebbe quella di rendere indipendenti quattro tratte ferroviarie urbane in modo da non avere incroci con le altre direttrici e non incidere con i treni dell’Alta Velocità e a lunga percorrenza. Poi occorre adeguare un servizio metropolitano, come cadenza e rotabile, per connetterle in un grande sistema di mobilità su ferro. In questo modo si potrebbe avere una rete di 11 linee integrate tra di loro per un’estensione complessiva di 207 km:

  • le tre linee esistenti, con il completamento dei cantieri in corso e dei progetti futuri;
  • la linea D prevista già da tempo dal Pums;
  • 6 nuove linee di servizio metropolitano ricavate sul percorso urbano dei treni regionali;
  • una ferrovia urbana circolare.
Credits: metrovia.it – Metrotram

Per quanto riguarda i tram oggi ci sono 6 linee standard per una rete di 36km. Si potrebbero aggiungere 12 linee di metrotram per complessivi 185 km, portando Roma ad avere un totale di 469 km di binari tra metropolitane e metrotram, 50 nuove fermate 27 nodi di interscambio.

# Servono 10 anni per costruire le metropolitane di superficie e la maggior parte dei metrotram, 20 anni per rivoluzionare il trasporto della capitale

Credits: metrovia.it – La mappa completa

Quanto servirebbe per realizzare tutti questi progetti? I primi 10 anni sarebbe necessari per costruire le metropolitane di superficie, le linee M5, M7, M8 e M9, per le quali sono previsti adeguamenti dei binari e del tracciato, costruzione delle stazioni, progettazione e produzione dei treni. Nello stesso lasso di tempo si potrebbe costruire la maggior parte dei metrotram. Per arrivare a completare tutta la rete, in particolare portare a termine i prolungamenti delle 4 linee linee metropolitane sotterranee, ne servirebbero altri 10. In 20 anni si riuscirebbe quindi a rivoluzionare il sistema dei trasporti della capitale

Fonte: Metrovia

Continua la lettura con: La LINEA C di ROMA riprende la CORSA: le NUOVE FERMATE in arrivo

FABIO MARCOMIN

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Una CASA in PERIFERIA di Milano COSTA come ai PARIOLI

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Idealista - Prezzi vendita medi città italiane

Questi i dati emersi dagli ultimi report di idealista e che portano i quartieri della nostra città ad essere anche tra quelli meno ricercati per comprare casa in Italia. La fotografia dell’ultimo trimestre del 2023.

Una CASA in PERIFERIA di Milano COSTA come ai PARIOLI

# I quartieri della capitale sono i più richiesti per comprare casa in Italia, tra le grandi città

idealista – Quartieri più richiesti

Roma è la più richiesta tra tutte le città considerate dall’Istata come città metropolitane per comprare casa. In base al recente report di idealista/data infatti, che ha analizzato la pressione della domanda sull’offerta riguardo gli immobili in vendita tramite l’implementazione di un indice di domanda relativa, la capitale si prende le prime quattro posizioni. L’indicatore si basa sul numero di contatti che sono stati ricevuti per ogni annuncio. I dati, riferiti all’ultimo trimestre del 2023, mettono in vetta alle richieste il quartiere Prati con un indice pari a 6,9 punti, poi il Centro con 6,3 punti, Garbatella-Ostiense con 5,2 e infine l’Appio Latino con 4,9.

# Milano fuori dalla top ten a causa dei prezzi troppo elevati

idealista – Milano nella classifica dei quartieri più richiesti

Uno dei motivi di questo “dominio” di Roma in questa specifica classifica risiede nel fatto che, nell’ultimo report dei prezzi delle case di idealista, si è piazzata solamente al sesto posto per i prezzi al mq. Davanti a lei Bologna, Firenze, Venezia, Bolzano e Milano, ancora una volta la città più cara d’Italia, fatto che la fa stare fuori dalla top ten per quanto riguarda i quartieri più ricercati per acquistare un immobile. Bisogna scendere infatti fino alla 32esima posizione per trovare i primi, appaiati con un indice di domanda relativa di 2,6 punti, Porta Vittoria e Forlanini.

# Nelle zone fuori dal centro di Milano si spende più che ai Parioli e a Prati

Idealista – Prezzi vendita medi città italiane

Impostando il parametro per prezzo medio di vendita decrescente si vede invece come la top ten sia occupata per la metà da quartieri della nostra città. Al primo posto il Centro Storico dove le abitazioni hanno una quotazione media di 1,44 milioni di euro, al secondo con un sensibile distacco quello romano con un prezzo medio di 818mila euro, poco più della metà, al terzo Garibaldi Porta Venezia con 782mila euro. La zona che comprende Fiera e De Angeli, quindi al confine con la circonvallazione e la fascia semiperiferica, con 738mila euro di prezzo di vendita media risulta più costosa del quartiere dell’alta borghesia romana, i Parioli con 733mila euro. 

Anche le altre zone di Milano in top sono al limite con la circonvallazione o addirittura fuori, al settimo e ottavo posto troviamo rispettivamente Porta Vittoria e Navigli-Bocconi con 636mila e 629mila euro di quotazione media. Entrambi si piazzano davanti a Prati, a due passi da Castel Sant’Angelo e dal Vaticano, il quartiere più ricercato della capitale dove si spende i media 606mila euro. Appena fuori dai primi dieci, praticamente alla stesso prezzo, 590 mila euro, anche una zona che comprende alcuni dei quartieri più periferici di Milano: San Siro-Trenno-Figino.

Fonte: idealista.it

Continua la lettura con: A Milano ci sono 330MILA ABITANTI di MENO di 50 anni fa ma MOLTE più CASE: perché i PREZZI sono alle STELLE?

FABIO MARCOMIN

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MILANO-LUGANO con il TRENO in 30 minuti?

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Credits g_trains_ IG - Alptransit

Il viaggio tra Milano e Lugano potrebbe in futuro durare solo mezz’ora. Il progetto. 

MILANO-LUGANO con il TRENO in 30 minuti?

# Con la SwissRailvolution per andare in treno da Milano e Lugano basterebbero soli 30 minuti con la prosecuzione dell’AlpTransit verso sud 

Credits: varesenews.it

Esiste in Svizzera una associazione: SwissRailvolution. Ha come obiettivo la definizione di alcuni progetti ferroviari strategici. Il primo per importanza è quello relativo alla prosecuzione dell’AlpTransit verso Sud con la realizzazione della tratta veloce Lugano-Chiasso e il congiungimento alla rete italiana.

Sul fronte italiano dovrebbe essere realizzato il quadruplicamento delle linee della Brianza per rendere completa la velocizzazione della rete ferroviaria. Con le nuove infrastrutture i tempi di percorrenza previsti per un viaggio in treno da Milano a Lugano sarebbero di soli 30 minuti

# Cos’è l’Alptransit

Credits alptransit.ch – AlpTransit

L’Alptransit è la nuova ferrovia transalpina che ha consentito alla Svizzera di accorciare le distanze tra il nord e il sud del Paese e dell’Europa. Dal 2007 al 2020 sono state inaugurate tre nuove gallerie di base attraverso le Alpi: la galleria del Lötschberg, quella del San Gottardo che con i suoi 57 chilometri è il tunnel ferroviario più lungo del mondo e la galleria di base del Ceneri entrata in servizio lo scorso anno.

L’apertura dalla galleria del San Gottardo ha già consentito di ridurre i tempi di viaggio tra Milano-Zurigo, dalle 5 ore necessarie con il precedente tragitto alle sole 3 ore attuali.

Continua la lettura con: Sulla Milano-Zurigo c’è il TUNNEL PIÙ LUNGO e PROFONDO del mondo

FABIO MARCOMIN

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

SOGNO a NORDEST: il GRANDE PONTE tra Trento e Trieste

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Viadotto Danyang-Kunshan

Ci piace chi sogna, chi non ha paura di sfidare la razionalità e lo status quo. Ma a volte si esagera. Come il progetto di collegare Trento e Trieste. Il progetto più visionario e assurdo d’Italia? 

SOGNO a NORDEST: il GRANDE PONTE tra Trento e Trieste

# Trento e Trieste: 200 chilometri in linea d’aria per 4 ore di viaggio

Trento e Trieste distano circa 280 km, se si utilizza la rete stradale senza pedaggi, ma servono così più di 4 ore di guida per andare dall’una all’altra città. Se ci si serve dell’autostrada, i chilometri da percorrere diventano 360, con 3 ore e 40 di guida. Considerando che in linea d’aria le due città sono divise da poco più di 200 chilometri, molti si chiedono se nel terzo millennio non sia assurdo impiegarci così tanto. Allora: o si vola con l’elicottero, o lo si fa con la fantasia. Almeno per ora. 

# Il ponte tra Trento e Trieste: un progetto a lungo bocciato

Credits: Trieste ai Triestini (FB)

E’ così che sulla pagina Facebook di un noto gruppo giuliano, Trieste ai triestini, è comparsa una notizia sulla realizzazione di un ponte che collegherebbe Trento e Trieste. Secondo il post, la prima idea del ponte risalirebbe a 100 anni fa. Il suo progetto sarebbe stato più volte bocciato per l’imponenza dell’opera. Sarebbe tra l’altro sempre stato accantonato per dar precedenza allo studio del ponte sullo Stretto di Messina. Così almeno scrivono i triestini. 

Sempre secondo quanto scrivono nel gruppo, il progetto apparterrebbe allo stesso team di tecnici già apprezzato nel capoluogo giuliano per la realizzazione del “ponte curto“, team di cui, per la verità, non si sa assolutamente nulla. Ma come sarebbe il progetto nello specifico?

# Il ponte del Nord Est a “effetto onda”

Credits: pinterest.it

Il progetto prevede un unico ponte lungo ben 215 chilometri con collegamento dal rione di Gardolo (TN) a quello di Roiano (TS). Il ponte avrebbe una struttura lineare disposta già su tre corsie per ogni senso di marcia (“per evitare così successivi inconvenienti” – spiegano nel gruppo- “lungaggini burocratiche ed inevitabili costi per la realizzazione della terza corsia”) adagiate su arcate in acciaio e cemento armato della lunghezza di 5 chilometri ciascuna. Arcate posate, a loro volta, su 43 piloni. Per mantenere il più possibile la rettitudine del percorso, il ponte avrebbe un andamento crescente e decrescente per superare le montagne che circondano Trento e l’inevitabile discesa verso il mare, creando così un “effetto onda“, come è stato denominato dagli stessi progettisti, per poi trovare una linearità sul tratto sopra il mare fino al Golfo di Trieste.

# Sarebbe il ponte più lungo del mondo

Viadotto Danyang-Kunshan

Secondo quanto comunica il post. il ponte dei record avrebbe un costo complessivo di 5 miliardi di Euro, e sarebbe finanziato in con i fondi PNRR. Sarebbe però sostenuto economicamente anche dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, dalla Provincia Autonoma di Trento e dall’Associazione dei Reduci Combattenti Partigiani. La gestione della struttura verrebbe affidata ad Autovie Venete, che starebbe già elaborando un piano tariffario particolareggiato, diretto ad agevolare i fruitori del ponte. Sarebbero fin da subito previsti sconti per i residenti di Trieste e Trento ma anche per le città gemellate di Verona e Busto Arsizio. Sarebbero invece auspicate secondo i promotori delle maggiorazioni di pedaggio ai residenti nelle province di Udine, Vicenza e Padova.

Evidente la provocazione, anche se in realtà sarebbe solo “di poco” superiore al ponte più lungo del mondo: il Viadotto Danyang – Kunshan, ufficialmente denominato Danyang Grand Bridge, in Cina, raggiunge i 164.8 chilometri di lunghezza. Verrà superato un giorno dal sogno del Nord Est?

Credits: Trieste ai triestini (FB), El Bigolo (FB)

Continua la lettura con: Anche Milano ha il suo “PONTE SULLO STRETTO”: diventerà mai realtà?

LUCIO BARDELLE

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Una PIOGGIA di BUCHE a Milano

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Milano sembra vivere sul filo delle emergenze. C’è uno smog da primi posti al mondo? Ci vuole la pioggia. Arriva la pioggia? Attenzione a circolare perché l’asfalto di Milano diventa una gruviera di buche. Problemi a Milano da decenni: possibile che siamo sempre allo stesso punto?

Una PIOGGIA di BUCHE a Milano

# Perché nelle città europee le buche non sono un problema?

Si parla spesso di sicurezza stradale. Quella che motiva scelte drastiche come il limite a 30 o perfino a 15 chilometri all’ora a Milano. Ma se la sicurezza è la priorità perché non si fa qualcosa per le buche, che costituiscono un pericolo enorme oltre che cronico per chi circola a Milano? Molti milanesi che viaggiano oltr’Alpe si rendono conto che in altre città non è automatica la correlazione tra brutto tempo e buche sulle strade. Anzi. Basta fare pochi chilometri: un giro per Lugano fa capire come il problema non sia causato dal maltempo. Perché a Lugano e in altre città d’Europa l’asfalto è in ottime condizioni a prescindere dal meteo?

# La soluzione c’è: l’asfalto drenante

Asfalto drenante – Ph. @autostrade_per_litalia IG

Si parla di manutenzione. Sicuramente è una nota dolente specie quando riguarda i lavori pubblici o comunali. Ma in questo caso il problema non è mettere una pezza, il problema è alla radice. Ormai da decenni esiste l’asfalto drenante che evita la formazione delle buche. Questo perché consente alla pioggia di filtrare evitando che ogni goccia si metta a scavare nel cemento per scendere sul terreno dottostante. Viene usato anche da noi sulle autostrade dove una buca formata per la pioggia potrebbe causare stragi di automobilisti e motociclisti. Allora perchè non si usa a Milano? 

Continua la lettura con: Perché MILANO non costruisce PARCHEGGI SOTTERRANEI?

MILANO CITTA’ STATO

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Là DOVE c’era un PARCHEGGIO ora c’è una PIAZZETTA di LOCALI di SUCCESSO

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Credit mascheronirita IG - Piazza San Luigi riqualificata

Un tempo quartiere fuori dalla città, negli ultimi anni rivitalizzato grazie alla trasformazione del parcheggio in una elegante piazzetta e alla nascita di locali, pub e ristoranti.

Là DOVE c’era un PARCHEGGIO ora c’è una PIAZZETTA di LOCALI di SUCCESSO

# La rinascita della piazza dell’antico rione un tempo fuori dalla città

Fino agli inizi del ‘900 questo luogo era fuori dalla città, poco oltre lo scalo ferroviario, un piccolo rione il cui nome San Luigi era dato dalla chiesa inaugurata alla fine dell’800. Il monumentale edificio religioso che domina la piazza, caratterizzata da un colonnato in marmo poco prima dell’ingresso, è sempre stato al centro di questo nucleo abitativo che si è sviluppato nel corso del secolo scorso diventando con il tempo parte di Milano.

Per diversi decenni e fino a qualche anno fa lo spazio antistante era però diventato un brutto parcheggio disordinato. Nel 2021 la sua rinascita con la trasformazione in una elegante piazza pedonale con sanpietrini, pietra, panchine, aiuole e alberi. Il traffico veicolare e i parcheggi sono stati limitati alle due vie laterali, Via Tagliamento, Via Scrivia e la prosecuzione di Via Don Bosco. La riqualificazione ha portato con sé una rivitalizzazione di tutto il quartiere con la nascita di bar, pub e ristoranti, mantenendo intatta l’atmosfera di paese con le sue botteghe e una frequentazione che ha visto aggiungersi giovani e bambini.

Leggi anche: #47 – Le PIAZZE di Milano un tempo ORRENDE e oggi diventate BELLISSIME

# Sottobosco e Sottobanco

sottobosco_milano IG

A scommettere sulla zona ancora prima della riqualificazione, e dove erano presenti solo alcuni locali aperti da decenni, Giorgio Raffaghelli con il suo ristorante Sottobosco in Via Don Bosco. Un ristoro di quartiere, sono pochi i posti a sedere all’interno oltre qualcuno all’esterno durante la bella stagione, che propone un menu ricercato e compatto. Pochi mesi fa a pochi passi dal locale, in Via Tagliamento, ha raddoppiato con la bottega di quartiere Sottobanco per la vendita di alcuni loro prodotti e altri selezionati.

# Il Forno San Luigi di Officine del Dolce e gli storici ristoranti

Maps – Forno San Luigi di Officine del Dolce

Al posto di uno degli storici panifici della zona, il Forno San Luigi dove si poteva trovare il pane ferrarese, ha aperto un altro locale di Officine del Dolce oltre a quello adiacente con proposta gluten free all’angolo con Corso Lodi e un altro poco più in là in Via Massarani. Del vecchio esercizio, con vista sulla chiesa, ha mantenuto il nome e l’insegna. È pasticceria, panetteria, caffetteria e luogo deputato per aperitivi anche fino a tarda sera con molte sedute nella piazza.

A fianco lo storico ristorante pizzeria il Delfino, dall’altra parte della strada di fronte a Sottobosco l’altra storica attività del ristorante Baja Sardinia, specializzato nella cucina dell’isola.

# I pub e i cocktail bar

Credits canaglia.milano IG – Canaglia

Tra le nuove aperture su Via Scrivia troviamo Ustì, uno piccolo spazio informale dove prendere una birra o un drink al bancone e gustarsi un panino, di fronte la new entry Shottino, e infine Canaglia, un cocktail bar in stile vintage operativo dalle 18 all’1 di notte dove bere bevande, cocktail, amari, vini alla mescita e in bottiglia e birre alla spina accompagnati a tapas e taglieri.

Sempre nella via si può trovare c’è Karnelab, macelleria con carni di qualità, che dà continuità agli ambienti di una storica bottega locale.

Leggi anche: I NUOVI LOCALI più interessanti da provare a Milano

# Il ristorante Armonia dalla proposta raffinata

armoniarestaurantbar IG

In Via Tagliamento c’è spazio anche per un ristorante dalla proposta raffinata, Armonia, condotto dai due fratelli Angelica e Rosario Di Arienzo con esperienza negli stellati di Villa Crespi e dell’Alchimia. Tra i piatti originali il millefoglie di sarde a beccafico alveare di pasta ripiena di formaggio erborinato con burro al polline.

Spunto: gamberorosso.it

Continua la lettura con: MILANO CAPITALE del BRUNCH: i locali da provare almeno una volta nella vita

FABIO MARCOMIN

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La PASSERELLA di LEGNO sul LAGO a un’ora da Milano

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rosanna3037 IG - Passerelle Gavirate

A un’ora da Milano un piccolo borgo perfetto per una gita romantica fuori porta.

Milano-Gavirate

La PASSERELLA di LEGNO sul LAGO a un’ora da Milano

# Una cittadina a lungo dominata da popoli stranieri

weekend_dipendenti IG – Gavirate

Gavirate, a un’ora da Milano e a poco di più di 260 metri sopra il livello del mare sulle sponde del Lago di Varese, che un tempo prendeva il nome dall’abitato, è stato a lungo dominato da popoli stranieri. Nel corso dei secoli è finito sotto il controlli di galli, romani, longobardi, spagnoli e austriaci. Il territorio è formato da un gruppo di centri storici dalle origini antiche, ognuno dei quali conserva ancora la propria identità, tra questi i più famosi sono Voltorre, Oltrona al Lago e Groppello.

# Le attrazioni più importanti da visitare

klaudia_mod IG – Chiostro Voltorre

Nonostante le sue ridotte dimensioni, appena 13,3 kmq, sono diverse le attrazioni che valgono la penda di essere visitate. Tra queste troviamo le sopracitate frazioni di Groppello, Voltorre con il suo magnifico chiostro risalente al Medioevo, Oltrona con la sua chiesa dalla cui scalinata si può ammirare dall’alto il Lago di Varese

sasperly IG – Murale Romeo e Giulietta Gavirate

Ancora Villa de Ambrosis e Parco Morselli, il Museo della Pipa Paronelli con circa 30.000 esemplari in esposizione e infine a pochi passi dal centro il grande murale di Romeo e Giulietta

Leggi anche: 5 GITE a MILANO sentendosi FUORI MILANO

# Le viuzze del centro e le passerelle in legno sul lago

monics95 IG – Passerella Gavirate

Per concludere la gita fuori porta in modo romantico si può passeggiare tra le viuzze acciottolate del centro, tra gli storici edifici, e arrivare fino al lungolago. Qui è possibile trovare delle passerelle in legno dalle quali osservare incantati i riflessi e i colori dell’acqua all’ora dal tramonto. 

Continua la lettura con: Il “PIÙ BEL BORGO di Lombardia”: a un’ora da Milano

FABIO MARCOMIN

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