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Dopo Flixbus è arrivato FLIXTRAIN: i TRENI LOW COST presto anche in Italia?

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flixtrain.com - Convogli Filxtrain

Un servizio diventato una vera alternativa a quello offerto dalle ferrovie tedesche. Vedremo correre i treni economici anche sui binari della rete italiana?

Dopo Flixbus è arrivato FLIXTRAIN: i TRENI LOW COST presto anche in Italia?

# Prezzi low cost e comfort a bordo dei treni “green” di Flixtrain

Credits flixtrain.com – Carrozze Flixtrain

Flixtrain è il gemello su rotaie di Flixbus, con cui condivide i canali e le strutture di vendita, il marketing e la pianificazione della rete: collegare le città d’Europa a prezzi low-cost. Tutto questo senza dover rinunciare a tutti i comfort di un viaggio da prima classe. Partito nel 2018, è ormai diventata la principale alternativa economica al servizio offerto dalla compagnia ferroviaria tedesca Deutsche Bahn.

# Il posto è garantito e i prezzi partono da appena 4,99 euro

flixtrain.com – Convogli Filxtrain

I treni si caratterizzano per il loro colore verde, che rappresenta la sostenibilità dato che i convogli sono alimentati al 100% da energia rinnovabile, mentre a bordo è disponibile la connessione Wi-Fi gratuita, rese USB per collegare i dispositivi elettronici, spazio extra per le gambe e ampio spazio per i bagagli. I prezzi dei biglietti partono da 4,99 euro e il posto è garantito. Queste sono le tratte coperte al momento.

Leggi anche: AvLo: ecco il primo TRENO LOWCOST ad ALTA VELOCITÀ

# La rete attuale di Flixtrain in Germania si compone di 5 linee

Flixtrain Germania

Il servizio di Flixtrain ha proseguito nell’espansione nel corso degli anni e ora copre una buona parte della rete ferroviaria tedesca. Le linee attualmente in esercizio sono 5:

  • FLX10 Berlino <-> Stoccarda / Basilea, con 21 fermate intermedie in direzione di Stoccarda e 19 in direzione della città elvetica. Tra queste ci sono Halle, Francoforte e Fribrugo;
  • FLX15 Amburgo <-> Stoccarda, con 14 fermate intermedie tra cui Hannover e che ricalca il percorso della linea FLX10 dalla cittadina di Fulda in poi;
  • FLX20 Amburgo <-> Colonia, con 7 fermate intermedie tra cui Duisburg e Düsseldorf;
  • FLX30 Dresda/Lipsia <-> Berlino <-> Colonia <-> Aquisgrana, con due stazioni di partenze alternative, Dresda e Lipsia, e in totale 21 stazioni intermedie tra cui Hannover, Dortmund, Duisburg e Düsseldorf e 5 nell’area di Berlino. 
  • FLX35 Amburgo <-> Berlino <-> Lipsia, con tre fermate nell’area della capitale tedesca.

Con l’entrata in vigore dell’orario invernale sono previste alcune variazioni.

# In Svezia un’unica linea tra due città principali dello Stato scandinavo

Mappa Svezia Flixtrain

In Svezia c’è la linea FLX61 che mette in collegamento le due principali città svedesi, Stoccolma e Göteborg, con fermate a Södertälje, Hallsberg, Skövde, Falköping. Con l’orario invernale le fermate si riducono a tre in totale.

Continua la lettura con: Il TRENO degli SCIATORI: da ROMA alle PISTE di CORTINA (skipass compreso)

FABIO MARCOMIN

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La MAGIA del LAGO d’ORTA a poco più di un’ora da Milano 

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leonkaran IG - Lago d'Orta

Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Solo per veri ed inguaribili romantici.

Milano-Lago d’Orta

La MAGIA del LAGO d’ORTA a poco più di un’ora da Milano 

# Uno dei borghi più belli d’Italia

leonkaran IG – Lago d’Orta

Milano si sa, ha tra le mille peculiarità quella di consentire di raggiungere posti bellissimi in poco tempo, restando in regione o esplorando regioni diverse. Il Piemonte dista meno di un’ora da Milano e, il Lago d Orta è raggiungibile in poco più di un’ora. Borgo romantico, silenzioso e con botteghe di artigianato locale, qui il tempo sembra essersi fermato. Un borgo medievale, pittoresco e molto curato, inserito non a caso, tra i borghi più belli d’Italia. 

Vale la pena dunque passeggiare tra viuzze e stradine, fino ad arrivare in Piazza Motta e ammirare il lago in tutto il suo splendore: piccolo, blu e circondato da montagne. Ci si può fermare in qualche bar affacciato sul lago, oppure prendere il traghetto per avventurarsi alla volta dell’Isola di San Giulio: un isolotto piccolo, percorribile in una ventina di minuti passeggiando attraverso l’unica via, chiamata “Via del Silenzio”.

# Mangiare tra acqua e “stelle” Michelin

Villa Crespi

Qui si trova un Monastero di clausura il Mater Ecclesiae e vari localini in cui sostare brevemente o in cui mangiare, come al Ristorante San Giulio, dotato di una bellissima terrazza che si affaccia sul lago. Per gli amanti della cucina stellata non c’è che da provare il ristorante dello chef Cannavacciuolo, presso Villa Crespi, poco distante dal centro di Orta

# Il borgo dell’arte 

camelia51 IG – Legro

Gli amanti dell’arte infine non potranno perdersi una visita a Legro, poco distante da Orta. Un borgo i cui edifici sono dipinti con affreschi rappresentanti il cinema prodotto in questi luoghi, come addio alle armi o riso amaro tanto per fare degli illustri esempi. Un borgo che forse era destinato all’oblio, ma che invece è risorto grazie alla meraviglia di questi dipinti che rappresentano una vera e propria galleria d arte a cielo aperto.

# Il monte Patrimonio UNESCO

jensidemian IG – Sacro Monte Orta

In collina, poco fuori il centro di Orta, si trova invece il Sacro Monte di Orta: sito Patrimonio UNESCO di cui sono visitabili le 20 suggestive cappelle immerse nella natura. Una vera e propria oasi di pace e tranquillità. 

Continua la lettura con: Dal DUOMO al MARE a PIEDI o in BICICLETTA: il SENTIERO dei CELTI (con “passaporto”)

ALESSANDRA GURRIERI

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#32 – La VALLE SEGRETA a due ore da Milano dove si dorme nei FIENILI col tetto di PAGLIA

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Ph. @alex_cat_1978 IG

Immersa nella natura tra il lago di Garda e il lago d’Idro c’è una valle che pochi conoscono. Eppure ha molto da offrire. Foto cover: @alex_cat_1978 IG

La VALLE SEGRETA a due ore da Milano dove si dorme nei FIENILI col tetto di PAGLIA

# Il lago in cui è sommersa la vecchia dogana

Credits: @visitvalvestino
Val Vestino

La Val Vestino è un’affascinante zona montuosa ideale per trascorrere qualche giorno tra natura e relax, ma anche è un luogo dove poter fare moltissimi sport. Si trova in provincia di Brescia ed è divisa in due comuni, Valvestino e Magasa: in pochi la conoscono eppure nasconde panorami mozzafiato e una storia lunga migliaia di anni.

Credits: @visitvalvestino
Val Vestino

La valle è attraversata dal torrente Toscolano e vanta un bellissimo lago, il lago di Valvestino, alimentato appunto dal torrente che attraversa il paese. Il lago di Valvestino è una delle prime bellezze che si incontrano entrando nella valle. Arrivando infatti da Garda a Valvestino, si verrà incantati da insenature verdi e rocce incombenti che si specchiano nel lago artificiale creato dalla diga di Ponte Cola, realizzata da Enel nel 1962 e alta 124 metri. Ma il lago nasconde un segreto: quello che non tutti sanno infatti è che sotto le acque del lago c’è la vecchia dogana italiana. La Val Vestino apparteneva infatti all’Impero Austro-Ungarico e oggi, quando le acque si abbassano, si vedono ancora i resti del vecchio edificio sbucare dal nulla.

# Viste mozzafiato anche verso il cielo

Credits: @visitvalvestino
Osservatorio Cima Rest

Se si è in zona, tappa fissa dovrebbe essere il punto panoramico nel borgo di Moerna, uno dei borghi della Val Vestino famoso per le sue case circondate da prati falciati con cura. Nel borgo, sul Colle di San Rocco c’è un punto panoramico da cui si può ammirare l’intera Val Vestino: dai suoi paesini fino alle cime dei due monti più alti della valle, il monte Caplone e quello Tombea che sfiorano entrambi i 2000 m.

E rimanendo in tema di viste che tolgono il fiato, se si va al borgo Cima Rest e se si alzano gli occhi al cielo si potranno ammirare le stelle dell’universo. Sì perché in questo borgo c’è l’Osservatorio Astronomico posto a 1200 metri di quota. E, visto che la valle è libera dall’inquinamento atmosferico e luminoso, l’osservatorio della Val Vestino è l’ideale per guardare la volta celeste.

# I fienili con tetto in paglia di Cima Rest

Credits: @visitvalvestino
Fienile Cima Rest

Ma quello che rende la Val Vestino caratteristica sono i suoi fienili, che si trovano nel borgo di Cima Rest. Un tempo abitazioni antichissime, oggi si può prenotare un soggiorno in uno dei tanti fienili del paese. Gli edifici sono stati infatti sistemati e resi case vacanze, con tanto di ampio soggiorno con cucina attrezzata, televisore, posti letto, servizi igienici e riscaldamento autonomo. Ma mentre all’interno rispettano tutti i canoni dell’ospitalità turistica, all’esterno i fienili mantengono ancora tutta la loro originalità. Le coperture risalgono al periodo longobardo e sono state realizzate in paglia di segale o frumento raccolta in mazzi e sapientemente legata. I fienili della Valvestino sono davvero unici, tanto che rappresentano l’unico caso ancora esistente di edifici con tetto in paglia in tutta la Lombardia.

 

Continua la lettura con: La gita più bella #33 – Le FILIPPINE ITALIANE a 1 ora e mezza da MILANO

BEATRICE BARAZZETTI

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A MILANO e a BOLZANO si VIVE MEGLIO

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Credits Andrea Cherchi - Milano vista skyline

Nella 25esima edizione del Rapporto sulla Qualità della Vita, realizzato da ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma, si assiste a un cambio al vertice: Bolzano prende il posto di Trento che scivola fuori dal podio. Al nord solo Piemonte e Liguria non hanno città in top ten. Disastro per il Sud. Vediamo la classifica e il confronto con il 2022.

A MILANO e a BOLZANO si VIVE MEGLIO

# Si conferma il dominio assoluto del centro-nord: le città del sud tutte oltre la 60esima posizione

Credits luanaf70 IG – Brunico, Trentino Alto Adige

Ancora un volta è il centro-nord a dominare la classifica annuale. A dirlo la 25esima edizione dell’Indagine sulla qualità della vita del 2023 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Lo studio si articola in nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza, in 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base.

Il divario è addirittura aumentato grazie alle Province e Città metropolitane del centro-nord che hanno guidato la ripresa economica italiana nell’ultimo periodo. La prima città del sud è sempre Teramo, che guadagna 3 posizioni, ma rimane sempre oltre la 60esima posizione, alla numero 61. Quest’anno la qualità della vita è risultata buona o accettabile in 63 su 107 province.

# Bolzano “scippa” il primo posto a Trento, Milano scavalca Bologna

Top Ten Italia Oggi

A prendersi lo scettro è Bolzano, che lo sottrae all’altra provincia autonoma di Trento scivolata giù dal podio, davanti a Milano che prende il secondo posto a Bologna salendo dal quinto del 2022. Dopo il capoluogo emiliano troviamo Trento, Firenze, Padova, Parma, Monza e Brianza, Aosta e Pordenone a completare la top ten. Eccetto Piemonte e Liguria tutte le regioni del nord hanno almeno una città tra le prime dieci.

# La provincia di Monza e Brianza guadagna 12 posizioni. Pavia sempre fuori dalla top 50. Crollo di Sondrio

Monza – Credits: Autodromo Nazionale Monza

La Lombardia è rappresentata da due province in top ten, Milano e Monza e Brianza, quest’ultima che sale di 12 posizioni rispetto alla classifica del 2022. Brescia ne guadagna 11, arriva alla 13esima, e anche Mantova che si piazza alla 20esima. Bergamo alla numero 23 ne perde due, Lecco alla 27esima con un avanzamento di 8 posizioni. Crollo di Sondrio, dalla 14esima alla 32esima piazza. Scendono, anche se di poco, Varese e Como rispettivamente alla posizione 34 e 35. Migliora Lodi dalla 43esima alla 36esima, mentre Pavia è sempre fuori dal top 50 pur guadagnando 4 posizioni. Si trova alla numero 55.

# Risalgono alla grande Torino e Roma. Napoli migliora ma rimane in fondo. Le peggiori sono tutte nel Mezzogiorno

pixabay -letitaly – Crotone

Rispetto alla classifica dell’anno precedente migliorano i principali capoluoghi di Regione. Torino sale di 23 posizioni alla numero 31, Roma alla numero 33 ne guadagna 20. Anche Napoli migliora ma appena di 5 posizioni, restando nella parte bassa della classifica.

Nelle ultime posizioni troviamo infatti tutte province del sud. Al numero 98 Palermo e al 99 Napoli. Poi Enna, Taranto e  Siracusa. Catania e Agrigento si trovano rispettivamente al numero 103 e 104, Messina e Caltanissetta, rispettivamente al 105 e 106, e infine Crotone in coda come nel 2022 al numero 107.

Fonte: Italia Oggi

Continua la lettura con: Classifica QUALITÀ della VITA 2022: dominio delle PROVINCE AUTONOME. MILANO stabile

FABIO MARCOMIN

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Javier MILEI, libertario, ultraliberista, anti-Woke, vince le ELEZIONI PRESIDENZIALI in ARGENTINA: queste le sue IDEE più FORTI

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Risultato a sorpresa. Il candidato libertario, ultraliberista, antiwoke, ha ottenuto la maggioranza dei voti al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Argentina. Comunque andrà, si tratta della novità più incredibile a livello politico negli ultimi anni. Ora ci si chiede se porterà avanti le sue idee rivoluzionarie, come quella di smantellare l’apparato statale, da lui definito “un furto legalizzato”. 

Javier MILEI, libertario, ultraliberista, anti-Woke, vince le ELEZIONI PRESIDENZIALI in ARGENTINA: queste le sue IDEE più FORTI

Javier Milei, economista libertario e ultraliberista di 53 anni, senza esperienza di governo, ha ottenuto quasi il 56% dei voti alle presidenziali in Argentina. Ha sconfitto Sergio Massa, il ministro dell’Economia di centrosinistra che ha lottato per risolvere la peggiore crisi economica del paese negli ultimi due decenni.

Una scelta drastica degli elettori argentini che chiedono un cambiamento radicale a un governo che ha fatto crollare il peso, ha portato l’inflazione alle stelle e più del 40% della popolazione nella povertà. Con Milei l’Argentina sceglie di fare un salto nell’ignoto. Anche perché si tratta di un uomo che ha fatto campagna elettorale con le idee più estreme nel mondo libertario e liberale a livello mondiale. Ma cosa ha promesso Milei?

# Le promesse di Milei

In sintesi, il nuovo Presidente d’Argentina intende mandare in frantumi l’intero sistema. Partendo da un semplice assunto: la libertà individuale è sacra e va spinta fino al massimo delle possibilità difendendola dal settore pubblico. 

Tra le sue ricette c’è quella di risolvere i perenni problemi economici dell’Argentina effettuando drastici tagli al bilancio, si è impegnato a dollarizzare l’economia, a chiudere la banca centrale e a limitare il numero dei ministeri da 18 a otto riducendo lo Stato al livello minimo indispensabile.

La novità di Milei rischia di creare contraccolpi non solo all’interno dell’Argentina ma anche nelle relazioni internazionali, soprattutto in un continente dominato da leader di sinistra. Milei ha dichiarato di non poter consentire che il suo Paese possa fare affari con le nazioni che come la Cina non garantiscono i principi di libertà fondamentali ai propri cittadini. Tra i suoi bersagli anche Papa Francesco definito un “malvagio” uomo di sinistra. Milei si è scagliato contro la propaganda di sistema definendo il cambiamento climatico una “menzogna socialista” e ha detto che avrebbe indetto un referendum per annullare la legge di tre anni che legalizza l’aborto.

Da un lato è osteggiato dal cosiddetto mainstream internazionale, dall’altro riscuote consenso tra alcuni battitori liberi come Elon Musk che con la vittoria di Milei ha predetto che “la prosperità è in vantaggio per l’Argentina”.

Continua la lettura con: La Fine dell’Europa: questo sarà il nostro futuro?

ANDREA ZOPPOLATO

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Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

AMAZON apre un NEGOZIO FISICO a Milano

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MilanoToday repertorio - Amazon Black Friday 2022

Un negozio dove scoprire le offerte sui prodotti più ricercati. Scopriamo come è fatto e quando ci si può andare.

AMAZON apre un NEGOZIO FISICO a Milano

# Amazon Black friday fun house, il pop store di Milano

MilanoToday – Amazon Black Friday 2022

Dopo quello del 2022 in Brera, anche nel 2023 apre a Milano “Amazon Black friday fun house”, il pop-up store del colosso mondiale delle spedizioni. Negli ultimi anni sono state diverse le iniziative di questo tipo con i pop-store dedicati alla moda a New York e Londra o quello dedicato a Prime Video a Parigi. Quello milanese è pensato per accompagnare e aiutare i clienti alla scoperta delle offerte del Black Friday e ispirare idee regalo per l’imminente stagione natalizia. Le vetrine esterne ospitano una selezione di prodotti in offerta, divise per fasce di prezzo, con una dedicata ad Alexa che ha scelto questa occasione per festeggiare il suo quinto compleanno in Italia. 

# I prodotti ci sono ma non si possono comprare

Amazon Made in Italy

I prodotti scelti per il pop-up store sono i best-seller di uso quotidiano: detersivi, capsule per il caffè, testine per gli spazzolini e grandi e piccoli elettrodomestici. Ma nessuno di questi si può comprare all’interno di questo spazio “fisico” di Amazon. Ogni prodotto è infatti accompagnato da un Qr code da inquadrare dal cliente inquadra e che rimanda alla vetrina online: lo spazio “virtuale” dove si conclude l’acquisto. 

# Come è suddiviso lo store

Amazon fun house immagine

Lo store si caratterizza per un un’atmosfera funky e retrò tipica degli anni ’80 e ’90, con il gioco e l’intrattenimento al centro. Infatti è molto più di un negozio. Studiato per coinvolgere il visitatore, è suddiviso in queste aree tematiche:

  • l’area Charity dove si possono scoprire le numerose iniziative di Amazon a supporto della comunità tramite un QR Code. Tra questi tutti i prodotti delle organizzazioni no profit disponibili nella vetrina “Amazon for Charity” e “Un click per la Scuola”, l’iniziativa di a supporto delle scuole e della didattica;
  • lo spazio dedicato alla Fiat Nuova 500 full electric, dove compiere un viaggio virtuale all’interno del museo automobilistico Casa 500 con la tecnologia Oculus e configurare la propria Nuova 500 in diretta nel metaverso grazie un e-seller Fiat. Presente anche la Topolino, l’ultimo veicolo elettrico annunciato da Fiat;
  • l’area bar dove degustare i prodotti di Casa Sant’Orsola;
  • l’area Gaming ispirata ai giochi Arcade come Pac-Man, Space Invaders e Tetris, dove scoprire anche la Top 10 Toys 2023, disponibile su Amazon.it, con i 10 giochi più trendy della stagione natalizia con idee regalo originali per ogni fascia di età e di prezzo;
  • l’area Amazon Fresh dedicata al servizio di consegna della spesa in giornata di Amazon.it;
  • l’Area Beauty con il salone di bellezza firmato Fanola, dove provare nuovi look e acconciature attraverso le mani di esperti del settore;
  • l’area Made in Italy dedicata alla vetrina Made in Italy di Amazon.it dove, oltre a scoprire l’impegno di Amazon a supporto delle piccole e medie imprese italiane, si può ammirare l’arte della decorazione dei panettoni della Pasticceria Fraccaro 1932.

# Dove apre e con quali orari

Amazon fun house

Il pop-up store si trova in Via De Cristoforis 1, zona Porta Nuova, apre il 21 novembre e chiude il 26. L’ingresso è gratuito con i seguenti orari: il 21 e 22 novembre dalle 14:30 alle 21:00, il 23 novembre dalle 11:00 alle 18:00, il 24, 25 e 26 novembre dalle 11:00 alle 21:00.

Continua la lettura con: Apre in Europa il primo NEGOZIO AMAZON da cui si esce “SENZA PAGARE”

FABIO MARCOMIN

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“DIVERSO” dagli altri e ispirato alla TRADIZIONE AGRICOLA: il NUOVO PARCO URBANO in arrivo a MILANO

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Credits Urbanfile - Primo lotto parco SeiMilano

Procede a piccoli passi l’apertura di nuovo parco cittadino che, per le sue caratteristiche ispirate alla rete agricola della Pianura Padana, si differenzia dagli altri presenti a Milano. Il progetto nel dettaglio, cosa è stato fatto e la data prevista di inaugurazione. 

Reportage fotografico: Urbanfile.

“DIVERSO” dagli altri e ispirato alla TRADIZIONE AGRICOLA: il NUOVO PARCO URBANO in arrivo a MILANO

# Una nuova area verde di 160.000 mq ispirata alla rete agricola della Pianura Padana

Credits: Urbanfile – Masterplan SeiMilano

I lavori per realizzare questo nuovo parco nella periferia milanese sono in corso da circa un anno. L’area verde si inserisce all’interno del progetto di rigenerazione di Sei Milano, il nuovo quartiere di 330mila mq a sud ovest di Milano, fra via Calchi Taeggi e via Bisceglie nell’ex-area industriale bonificata, in costruzione da parte di Borio Mangiarotti e Värde Partners. Il parco occupa quasi la metà dell’area oggetto dell’intervento urbanistico, 160.000 mq.

Il disegno è stato affidato allo studio di architettura paesaggistica Desvigne che si è ispirato alla rete agricola della Pianura Padana, prevedendo la tipica trama geometrica e ricomponendo gli elementi identitari del paesaggio rurale con piante ad elevato assorbimento di Co2, filari alberati e un susseguirsi di orti e frutteti urbani, corsi d’acqua, rogge. 

HW Style ha curato invece la disposizione del parco, studiato per consentire al creazione di un microclima nell’area grazie al filtraggio dei venti in arrivo da sud-ovest. Un impianto di irrigazione intelligente, tramite un sistema di accumulo delle acque piovane, consentirà invece una drastica diminuzione del fabbisogno di risorse idriche.

Leggi anche: WEST PARK STORY: le ultime sul nuovo quartiere-parco di Milano

# Oltre 6.000 tra arbusti e alberi ad alto fusto

Seimilano residenze e parco

Un polmone verde composto da:

  • 116mila mq di tappeti erbosi;
  • 4.100 arbusti;  
  • 2.300 alberi ad alto fusto appartenenti a specie presenti in Lombardia come querce, tigli, noci, frassini, ciliegi, gelsi, magnolie.  scelti per la loro capacità di adattamento all’ambiente urbano e per la loro resistenza alle malattie tipiche del territorio.

Tra gli spazi dedicati alla mobilità e alla socialità troviamo:

  • piste ciclabili;
  • una zona di 15.000 mq destinata alla pratica sportiva;
  • 4.300 mq di spazi per i giochi dei più piccoli;
  • un asilo nido;
  • un scuola materna;
  • un Centro di Aggregazione Multifunzionale (CAM) con servizi sociali del Comune di Milano e funzioni collettive, previsto nella primavere del 2024;
  • un’area cani di 3.000 mq.

# Il punto sui cantieri

Un primo lotto è stato inaugurato alla fine di ottobre 2023, come illustrato dal reportage di Urbanfile, con all’interno 2.000 mq di aree giochi, accessibili anche a bambini con disabilità, e l’area cani di 3.000 mq. L’inaugurazione completa è programmata per la fine del 2024. Il nuovo parco pubblico è stato pensato come quello della BAM in Porta Nuova, senza recinzioni e quindi aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Parco SeiMilano

Nel 2026, come confermato dall’amministrazione comunale, sarà intitolato alla memoria dell’ingegner Claudio De Albertis, imprenditore illuminato che ha guidato la Borio Mangiarotti per oltre 30 anni e che negli ultimi anni della sua vita ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione Triennale.

 

Leggi anche: I 18 GRANDI PROGETTI di RIGENERAZIONE che TRASFORMERANNO MILANO e il suo hinterland

Continua la lettura con: Il PARCO più PICCOLO di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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#33 – Le FILIPPINE ITALIANE a 1 ora e mezza da MILANO

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Credits fausto.carrara IG - Bogn

Tra alte pareti scoscese, si trova questa piccola baia dalle acque color verde smeraldo. Ecco dove si trova questa meraviglia della natura.

Le FILIPPINE ITALIANE a 1 ora e mezza da MILANO

# i “bögn”, i lastroni verticali di roccia a picco sull’acqua 

Credits kia_bodei – Bogn

In un angolino del lago d’iseo, tra alte pareti scoscese, si trova questa piccola baia dalle acque color verde smeraldo. Lungo la strada litoranea, nel tratto tra Riva di Solto e Castro, degli imponenti lastroni verticali di roccia a picco sull’acqua, i cosiddetti “bögn”, creano insenature a dir poco suggestive. Sembra di ritrovarsi come d’incanto tra i paesaggi delle Filippine.

Credits masi_traveltender IG – Bogn

# Il Bögn di Riva di Solto mostra il lato più selvaggio del lago

Credits fausto.carrara IG – Bogn

Il Bögn di Riva di Solto si presenta come un anfiteatro naturale ricco di vegetazione e acque cristalline che bagnano una piccola spiaggia di sassi. A detta di molti questo è il luogo più misterioso, selvaggio e spettacolare del Lago d’Iseo.

Credits andygram08 – Bogn

Scorci del Bögn sono visibili anche percorrendo la Sebina Occidentale in auto, ma se volete immergervi in questo luogo paradisiaco basta una breve passeggiata con partenza da Riva di Solto in direzione Castro.

 

Continua la lettura con: La gita più bella #34 – L’ANTICA LOCANDA immersa nella NATURA alle porte di Milano

FABIO MARCOMIN

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#33 – VIA GEROLAMO MORONE: da Manzoni a Madama Butterfly la strada al centro della storia di Milano

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Ph. @onenorthernman IG

In questo piccolo vicolo tra via Manzoni e Piazza della Scala sono nati i Promessi Sposi, Giacomo Puccini ha immaginato la Madama Butterfly, le signore della Milano bene hanno scelto le loro pellicce migliori e oggi Davide Casaleggio dirige a distanza le vicende nazionali del Movimento 5 Stelle con la Piattaforma Rousseau. Ma c’è anche molto altro in via Morone… Foto cover: @onenorthernman IG

VIA GEROLAMO MORONE: da Manzoni a Madama Butterfly la strada al centro della storia di Milano

 

#1 La Casa di Alessandro Manzoni

Credits: @milano IG

Acquistata da Don Lisander nel 1813 per 107.000 lire, oggi è un polo culturale tutto da scoprire, arricchito dai preziosi lavori di restauro curati da Intesa SanPaolo in occasione Expo. È al pian terreno di questa splendida dimora che Alessandro Manzoni ha scritto le pagine più famose della letteratura italiana, dalla peste all’amore di Renzo e Lucia, mentre al piano di sopra la moglie Enrichetta Blondel si occupava dei figli e della numerosa famiglia.

#2 L’Antica Barbieria Colla, il barbiere di Puccini

Qui amava venire a ritoccare i suoi bellissimi baffi Giacomo Puccini mentre i suoi ultimi capolavori andavano in scena alla Scala. Fondata nel 1904 da Dino Colla, oggi è guidata da Francesca Bompieri. Dino è rimasto famoso per la “sfumatura a candela” e per i primi shampoo fatti a mano con scaglie di sapone di Marsiglia, olio di mandorle amare, uovo, rum e sale. Il segreto del successo che si tramanda da oltre cent’anni è di portare avanti una tradizione di taglio a mano con forbici, lozioni, saponi da barba e pennelli manovrati da artigiani di alta qualità che sono figli d’arte e non hanno perso quel tocco magico che caratterizza i veri barbieri.

#3 La Pellicceria Lagori

La storia della famiglia Lagori comincia ai primi del Novecento con Giuseppina Bertoli, capostipite della produzione. È con il figlio Francesco che nasce la bottega che ancora oggi si trova in via Morone, sopravvissuta alla guerra mondiale e arricchitasi con il boom economico, durante il quale tutte le donne volevano avere una pelliccia. Francesco durante la Resistenza va in giro in bicicletta per le vie di Milano a rifornire i clienti a domicilio. Nel 1969 subentra la figlia Cinzia, ancora oggi in sella all’attività di famiglia insieme al figlio Simone. Per rispondere alle nuove esigenze della generazione 2.0, Lagori offre anche molti accessori divertenti e molto accessibili: dalle cuffie per smartphone in pelo di visone, a cappellini con il pon pon, a polsini di volpe o gilet in pelle colorata. La qualità del marchio sta soprattutto nella lavorazione, che è ancora tutta artigianale, in laboratorio.

#4 La Galleria Bolzani, dove è nato il Quarto Stato

credits: IG @1000quadri

C’è una componente da cercatore d’oro nel mestiere del gallerista, che si unisce all’istinto estetico e a una passione travolgente. Alberto Bolzani è figlio d’arte da generazioni, titolare della galleria che si trova qui dal 2011. Ma la storia della sua famiglia inizia molto prima, con il nonno Guido, che progetta macchine per lavorare la seta, dipinge e dà libero sfogo a tutto il suo talento artistico e tecnico. Ha raccolto e divulgato negli anni collezioni di Macchiaioli, Scapigliati, Labronici e altre correnti italiane, pur non tralasciando qualche sporadica ma significativa apertura internazionale e la prima personale assoluta di Pellizza da Volpedo.

#5 La Piattaforma Rousseau a casa di Casaleggio

Credits: ilpaesenuovo.it – Grillo e Casaleggio jr

Al numero 6 di via Morone abitava Gianroberto Casaleggio, e proprio qui ha inizio la parabola ascendente del Movimento 5 Stelle. Dalle prime riunioni carbonare ai trionfi della democrazia diretta, dalla presa di Roma alle votazioni sulla Piattaforma Rousseau. Negli ultimi dieci anni a ogni appuntamento elettorale la stretta via è presa d’assalto dalle telecamere di tutto il mondo, che cercano di carpire le prime reazioni a caldo del giovane Casaleggio, che ama attendere i risultati a casa sua.

# Gerolamo Morone: chi era costui?

Girolamo Morone ritratto da Leonardo da Vinci

Gran cancelliere del Ducato di Milano negli anni d’oro del Rinascimento, il valido senatore Morone è stato ambasciatore presso Papa Leone X, e ha accompagnato e sostenuto Leonardo da Vinci mentre dipingeva il Cenacolo. Il duca Francesco II Sforza lo ha fatto Conte di Lecco e poi la vita lo ha portato a Napoli al seguito delle milizie francesi, ma il suo amore è rimasto Milano fino all’ultimo dei suoi giorni.

Continua la lettura con: Luogo nascosto #34 – L’iconica CASA TRAPEZIO al bivio di PORTA VENEZIA

ALBERTO OLIVA

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PRIMA e DOPO: com’erano un tempo le GRANDI AREE RIQUALIFICATE di MILANO

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Credits wikipedia.org - Bosco di Gioia

Dopo anni di abbandono queste aree hanno cambiato il loro volto. Scopriamo quali sono.

PRIMA e DOPO: com’erano un tempo le GRANDI AREE RIQUALIFICATE di MILANO

#1 Symbiosis e Fondazione Prada hanno trasformato il sud della città

credit: areasymbiosis.com

A sud dello Scalo Romana il progetto Symbiosis, su un’area di 125.000 mq, ha riqualificato una zona in disuso da anni. Sulla base del masterplan firmato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel è stato realizzato l’headquarter di Fastweb con una nuova piazza, l’ICS International School, mentre sono in fase di costruzione gli ultimi edifici che ospiteranno tra gli altri la sede di LVMH. A ridosso dell’area nel 2015 era stata inaugurata la Fondazione Prada.

Via Adamello – Area Fondazione Prada nel 2008

Leggi anche: PORTA ROMANA 2026: the next big thing

#2 Il grattacielo di Regione Lombardia al posto del Bosco di Gioia

Credits: salesianilombardiaemilia.it – Palazzo Regione Lombardia

Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale, ha preso il posto di un vivaio detto Bosco di Gioia, sfrattato nel corso del 2001. Dopo lo sfratto le varietà arboree presenti continuarono a crescere spontaneamente e indisturbate, mentre l’area era diventata un ricettacolo di prostituzione e spaccio locale. Dopo il disboscamento e la pulizia nel 2005 il nuovo edificio istituzionale è stato inaugurato nel 2011.

Credits wikipedia.org – Bosco di Gioia

#3 La Darsena restituita alla città nel 2014

foto andrea cherchi
foto andrea cherchi

Nel 2014, giusto in tempo per l’imminente Expo, la Darsena è stata riqualificata dopo anni di incuria e abbandono e querelle legali tra il Comune di Milano e la società che avrebbe dovuto realizzare un parcheggio sotterraneo. Ora è sempre molto frequentata, c’è un nuovo mercato comunale e locali con affaccio sull’acqua e anche piazza 24 maggio è stata riqualificata e pedonalizzata. Utilizzata anche per eventi, avrebbe solo bisogno di una “ripulita” e di una cura maggiore.

Darsena prima dei lavori

Leggi anche: La proposta di UrbanFile per RISOLLEVARE la DARSENA dal degrado

#4 La “piramide” nuova sede di Fondazione Feltrinelli 

credit: Instagram @umb.o

L’edificio firmato da Herzog & de Meuron, soprannominata la “piramide”, è stato realizzato nell’area compresa tra Viale Pasubio e Viale Crispi, lungo il tracciato delle antiche Mura Spagnole, risalenti al Quindicesimo secolo. Dal 2016 è la nuova sede di Feltrinelli e di Microsoft, che occupa la porzione minoritaria dell’edificio. A completamento del progetto, sul lato posteriore, è stata realizzata una passeggiata verde, un mini boulevard caratterizzato da 30 alberi, percorsi pedonali e ciclabili.

Viale Pasubio nel 2012

Leggi anche: Il GIARDINO lungo la PASSEGGIATA PASTERNAK: un nuovo mini boulevard a Porta Garibaldi

#5 Porta Nuova e le Varesine al posto di aree incolte e “luna park”

Credits: Andrea Cherchi – Milano

Una delle riqualificazioni più grandi d’Europa, con investimento di oltre 2 miliardi è quello dell’area di Porta Nuova-Varesine che ha trasformato un’intera zona. Al posto di un immenso spiazzo incolto, dove per anni svettò la luminosa ruota del Luna park, spesso attorniata da tendoni e veicoli dei vari circhi di passaggio è nato il nuovo skyline del centro direzionale, dalla Torre Diamante alla Torre Solaria. Ha trovato posto la nuova piazza Gae Aulenti con il grattacielo più alto d’Italia, la Torre Unicredit di 231 metri, e il più grande parco pubblico aperto di Milano, la Biblioteca degli Alberi. 

luna park delle varesine
luna park delle varesine

Leggi anche: La metamorfosi delle “VARESINE”: dalla stazione ai grattacieli, passando per il luna park

Continua la lettura con: Piazzale Bacone a COLORI: completata la RIQUALIFICAZIONE

FABIO MARCOMIN

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Avanza il CANTIERE del PALAITALIA: un capolavoro di architettura per lo sport milanese

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davidchipperfield.com - Area Santa Giulia

Il lascito più importante delle Olimpiadi Invernali 2026, oltre che un edificio iconico, insieme alla rigenerazione dell’ex Scalo Romana. Scopriamo come sarà l’arena olimpica di Milano e il punto sui lavori.

Avanza il CANTIERE del PALAITALIA: un capolavoro di architettura per lo sport milanese

# Procedono i lavori per la costruzione dell’arena olimpica

davichipperfield.com – Area Santa Giulia

Dal 6 al 22 febbraio 2026 andranno in scena le Olimpiadi Invernali. Uno dei luoghi deputati per le competizione è il costruendo PalaItalia a Santa Giulia, nel quadrante nord del quartiere di futura realizzazione. L’arena sportiva ospiterà le gare di hockey maschile e Milano avrà di nuovo un Palazzetto dello Sport dopo la demolizione di quello a fianco dello Stadio Meazza.

Ph. @Onirism IG

Il progetto è stato affidato a Sir David Chipperfield e al suo Onirism Studio mentre il bando la gestione è stato vinto da Eventim CTS. Rispetto alle previsioni iniziale l’opera vede un aumento dei costi del 40%, da 180 a 250 milioni di euro, tutti interamente finanziati.

# Un capolavoro di architettura per lo sport milanese

Ph. @Onirism IG

La nuova arena, tra le più grandi in Italia una volta terminata, si preannuncia come un capolavoro dell’architettura grazie alla sua forma ellittica ispirata all’archetipo dell’anfiteatro. Sospesa da terra grazie a dei pilastri, si alza sotto forma di tre anelli di altezze diverse, quasi fluttuanti l’uno sull’altro e ricoperti di led. Previsti 16.000 posti, ampie hall all’interno che precedono l’accesso al parterre, una zona “premium”, con sky box e sale lounge, e servizi di ristorazione.    

pH. area-arch.it – PalaItalia

La posizione strategica crea una spaziosa piazza di oltre 10.000 mq, utilizzabile anche come sede per eventi all’aperto. Sul tetto pannelli fotovoltaici, sotto l’area un parcheggio multipiano per 2.750 veicoli.

Leggi anche: La “SIGNORA DEGLI ANELLI”: svelato il progetto della nuova ARENA di Milano

# Il cantiere partito a giugno 2023, consegna dell’opera prevista entro la fine del 2025

Giancarlo Mariani FB – Cantiere Arena di Santa Giulia

I lavori per l’arena di Santa Giulia sono partiti all’inizio del mese di giugno 2023. A sinistra nell’immagine si possono vedere i capannoni utilizzati per la bonifica dei terreni, che per decenni hanno ospitato le fabbriche della ex Montedison, mentre al centro l’area di cantiere vera e propria.  CTS Eventim ha assicurato la realizzazione dell’arena entro la fine del 2025, in tempo per l’ispezione del Comitato Olimpico.

 

Continua la lettura con: La RIQUALIFICAZIONE del PALASHARP si è INCAGLIATA: pure le SUORE ci hanno messo lo zampino

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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TONY DE VITA, il re delle sigle televisive

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De Vita

La carriera del maestro Tony De Vita è un intreccio di collaborazioni con personalità che hanno fatto la storia della musica e della canzone italiana. 

TONY DE VITA, il re delle sigle televisive

# La spalla ideale per i più grandi conduttori della televisione italiana

riviera24.it – Tony de Vita con la Carrà

Pianista, compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore. Era stato tra i collaboratori più fedeli di Mina, per lei arrangiò “Il cielo in una stanza”. Tra gli anni sessanta e ottanta, quando appariva in Tv, nelle trasmissioni in prima serata, al fianco di Mike Bongiorno, oppure di Pippo Baudo o Corrado, dava una sensazione di pace e di tranquillità. Bonario, mite, timido, ma al tempo stesso autoironico, capace di stare al gioco, con grande dimestichezza, nelle trovate comiche di Beppe Grillo o di altri conduttori che si affidavano a lui per avere una spalla su cui appoggiarsi per gli sketch divertenti. Sono passati quasi ventisei anni dalla sua morte, ma la sensazione di quanto manchi al mondo dello spettacolo una personalità come Tony De Vita è ancora molto forte.

# Le personalità incontrate nel corso della sua carriera

Nacque a Milano il 10 febbraio 1932: si diplomò al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, poi avviò una prolifica gavetta, accompagnando nei locali della città meneghina cantanti milanesi doc del calibro di Johnny Dorelli e Betty Curtis. Siamo alla fine degli anni Cinquanta e Mina sta imponendo la propria popolarità e troverà in De Vita un collaboratore prezioso, da affiancare al proprio staff. La carriera del maestro Tony De Vita è un intreccio di collaborazioni con personalità che hanno fatto la storia della musica e della canzone italiana. Parliamo per esempio di Alberto Testa, con cui il nostro maestro scrisse diverse sigle televisive. Gli anni Sessanta sono quelli che impongono sulla scena televisiva i quiz di Mike Bongiorno e De Vita è al fianco del popolare presentatore in “La fiera dei sogni”, poi passa alla trasmissione estiva in prima serata “Senza rete”, dove sostituisce un altro mito della musica italiana, Pino Calvi. L’avvento di Domenica In, condotta in prima battuta da Corrado, vede Tony tra i più preziosi collaboratori, dirigendo l’orchestra della trasmissione e scrivendo diverse musiche realizzate poi dai musicisti in studio.

# Le sigle di Fantastico e il passaggio a Fininvest

wikipedia.org – Fantastico

La fine degli anni settanta vede l’avvio di “Fantastico”, il programma di Rai 1 che cambierà le abitudini del sabato sera degli italiani, e Tony De Vita c’è anche lì, voluto dal regista Enzo Trapani. Scrive le musiche di “Disco Bambina” e de “L’aria del sabato sera”, sigle iniziali e finali di questa trasmissione, cantate da una giovanissima Heather Parisi e una già affermata Loretta Goggi. Quando Beppe Grillo faceva ridere (erano gli anni 1982-1983), a De Vita vennero date da condurre le trasmissioni “Te la do io l’America” e “Te lo do io il Brasile”, per quanto riguarda le musiche.

Il musicista milanese fu tra coloro che ad un certo punto della carriera decisero di lasciare la Rai per passare a Fininvest e lui, nell’impero del biscione, si occupò delle musiche di “Hello Goggi”. Torna alla Tv di Stato, per dedicarsi alle edizioni di Fantastico, che nel frattempo vedevano la conduzione di Raffella Carrà, Gigi Sabani e Renato Zero.

# Incise musiche di una ventina di trasmissioni Tv, cinque album e circa cinquecento brani

De Vita

La sua carriera fu caratterizzata dalla realizzazione di numerose sigle televisive, tra cui “Capito?!” cantata dai gatti di Vicolo Miracoli, la sigla della fiction “Quando si ama” e de “La storia di Anna”. Partecipò e si dedicò alle musiche di una ventina di trasmissioni Tv, l’ultima “Carramba che sorpresa”, del 1996. Incise cinque album, circa cinquecento brani e dimostrò di avere una bravura e una intuizione uniche, che gli diedero la possibilità di diventare un riferimento prezioso del panorama musicale del nostro Paese.

Ci lasciò il 14 gennaio 1998, quando si trovava nella località marittima di Ospedaletti.

FABIO BUFFA 

Continua la lettura con altri milanesi d’autore:

LUCIA BOSÈ, la “tosa de Milàn”

JOHNNY DORELLI, una vita al massimo

EZIO BARBIERI, il Robin Hood di Isola

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GIUSEPPINA PIZZIGONI, la fondatrice della SCUOLA RINNOVATA

PIERO MAZZARELLA, personaggio simbolo di una Milano che non c’è più

LUCIANO BERETTA: “il POETA del CLAN CELENTANO”

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Elio FIORUCCI: the place to be nel cuore di MILANO

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Enrico BERUSCHI…e allooora???

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Fabio CONCATO: il lato romantico e “bestiale” della musica milanese

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Adolfo WILDT, l’artista “eccessivo e inquieto”, alieno di avanguardie e conformismo

Domenico BARBAJA: l’inventore della tipica BEVANDA milanese

Quando a Milano c’erano i BEATLES

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 ERMINIO SPALLA, il PUGILE ARTISTA adottato da Milano

EDOARDO FERRAVILLA: uno degli ATTORI del teatro DIALETTALE più importanti di sempre

MARIA MONTI, la prima “CANTAUTRICE” della storia

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Quando, a Milano, VISCONTI girava “ROCCO E I SUOI FRATELLI”

MARCELLO MARCHESI, un ciclone di ironia

NANNI SVAMPA, l’ironico artista della canzone milanese

ADRIANO CELENTANO, il “molleggiato” nato a due passi dalla CENTRALE

GINO BRAMIERI, il RE delle BARZELLETTE

CLAUDIO ABBADO, il GENIO eternamente insoddisfatto

Quelli di VIA OSOPPO: la STANGATA di Milano

GIORGIO GABER, l’inventore del TEATRO CANZONE

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GIANLUIGI BONELLI, il creatore di TEX WILLER, sempre in lotta contro il POTERE

LUISA AMMAN: un’OPERA d’ARTE di Milano

LUCIANO LUTRING: il bandito più popolare di Milano

BRUNO ARENA, il fico di Milano

Sandra MONDAINI: uno dei punti fermi della televisione italiana

TINO SCOTTI, il milanese del “Ghe pensi mi”

ORNELLA VANONI, Milano e Settembre

MARIANGELA MELATO, da “ranocchietta” a mito del cinema

MARTA ABBA: la musa di Pirandello

Quelle DIABOLIKE sorelle GIUSSANI

GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese

COCHI e RENATO: una coppia diventata il MARCHIO del CABARET

Giorgio AMBROSOLI: il RIVOLUZIONARIO in GIACCA e CRAVATTA che sfidò anche lo Stato

Peppin MEAZZA: il più grande MITO MILANESE del calcio mondiale

FRANCO CERRI: quel genio che partì suonando nei cortili

I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano

LILIANA SEGRE, la testimonianza milanese dell’Olocausto

MARIA CALLAS, la Scala e BIKI, quel legame che ha fatto la storia dell’arte

WALTER VALDI, cintura nera di dialetto milanese

LORENZO BANDINI, lo sfortunato campione adottato da Milano

ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”

BEPPE VIOLA: il geniale raccontatore del calcio

Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI

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#34 – L’ANTICA LOCANDA immersa nella NATURA alle porte di Milano

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Ph. @laforestina

Una locanda d’altri tempi avvolta da un bosco millenario. Dove andavano a caccia i Visconti e gli Sforza.

L’ANTICA LOCANDA immersa nella NATURA alle porte di Milano

# Una locanda d’altri tempi lucidata a nuovo

Credis ilpiedeverde.it – Cascina Forestina

All’interno del Parco Agricolo Sud Milano, nell’hinterland ovest a circa 20 km da Piazza del Duomo, c’è una locanda d’altri tempi: Cascina Forestina. Ci troviamo per l’esattezza a Cisliano e il complesso è formato da un gruppo di edifici a due piani raccolti attorno a una corte centrale dominata dalla stalla e dall’abitazione del fattore.

La cascina, edificata tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, negli anni ’90 è stata sottoposta a un restauro conservativo degli edifici lasciando intatte le caratteristiche originali. Per l’intervento sono stati selezionati materiali naturali e tipici dell’architettura rurale come tetti in coppi a canale, pavimenti in cotto e in listoni di rovere, soglie e davanzali in pietra e le travi principali delle coperture e le capriate lasciate a vista.

# Immersa nel millenario Bosco di Riazzolo

Credits mar.tinacorbetta IG – Bosco di Riazzolo

La cascina è circondata e immersa nel milennario Bosco di Riazzolo, considerato una preziosa reliquia dell’originaria foresta planiziale lombarda, fu terreno di caccia dei Visconti e degli Sforza. Si estende in totale per 65 ettari di cui 16 nei terreni della stessa cascina. Si tratta di un bosco umido, ricco di risorgive e acque palustri, fossi e ricco di fauna sparsa fra alberi e arbusti, dove poter fare passeggiate e escursioni nella natura. 

# A tavola la cucina tradizionale milanese

Credits laforestina IG

Dalla natura alla tavola. Cascina agricola e agriturismo, dispone di otto camere doppie dotate di bagno, dove si mangiare a pranzo e cena i piatti della cucina tradizionale milanese. Tutti i prodotti sono biologici e provengono da aziende e cooperative agricole del Parco Sud e del Parco del Ticino. Si possono anche visitare gli allevamenti all’aperto di razze autoctone lombarde come la Bovina Varzese e il Pollo Milanino.

Credits ilpiedeverde.it – Orto Cascina Forestina

C’è anche la possibilità di raccogliere nell’orto da parte degli stessi acquirenti, previa formazione per evitare di danneggiare le coltivazioni, grazie ai 16 ettari coltivati con ortaggi di stagione, foraggiere, cereali, erba medica e frutta di varietà antiche. 

 

Continua la lettura con: La gita più bella #35 – A 2 ore da Milano il BORGO ABBANDONATO che RINASCE grazie ad una PISTA CICLABILE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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#34 – L’iconica CASA TRAPEZIO al bivio di PORTA VENEZIA

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Credits: wikipedia.org

Di proprietà della stessa famiglia da almeno due secoli, a fine ‘800 ospitava un’osteria. Ecco la sua storia e il perché della sua forma particolare.

L’iconica CASA TRAPEZIO al bivio di PORTA VENEZIA

# L’edificio al bivio tra Corso Buenos Aires e via Spallanzani ha quasi 2 secoli di storia

Credits: Laura Sartori

Difficile per i milanesi non essersi mai imbattuti nell’edificio al bivio tra corso Buenos Aires e via Spallanzani, poco dopo i caselli daziari di Porta Venezia. Ha quasi due secoli di storia e da inizio del ‘900 ospita la farmacia Formaggia, ma il suo favoloso arredo di inizio anni ’20 è stato non c’è più da qualche anno.

Credits: Yari Davoglio – Bivio anni ’60

Negli anni ’60-70 la facciata era tappezzata di insegne di medicinali, molto prima che gli edifici di piazza del Duomo venissero ricoperti dalle pubblicità luminose negli anni della “Milano da bere”

# Da sempre di proprietà della famiglia Formaggia, dal ‘900 ha acquisito la sua particolare forma a trapezio

Credits: vecchiaroggia.wordpress.com – Casa di Carlo Formaggia

L’attuale edificio in Corso Buenos Aires già nel 1800 apparteneva alla famiglia Formaggia, con Carlo, speziale e farmacista dal 1847, primo proprietario. Al tempo ospitava un’osteria e probabilmente la farmacia operava altrove. Inizialmente il palazzo era composto solo di tre piani ed era più tozzo, in seguito fu sopraelevato di un piano e prolungato trasformandolo nella attuale forma a trapezio, le pareti originali invece erano sottili e realizzate in tavolette di argilla.

Continua la lettura con: Luogo nascosto #35 – Il “Tappabuchi”: la CASA più STRETTA di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

La “più RIPIDA d’ITALIA”: ATM prova a far RIPARTIRE la STORICA FUNIVIA sul lago di Como

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Dopo la riattivazione della funicolare liberty che porta fino al Sacro Monte di Varese, l’Azienda Trasporti Milanesi è ancora protagonista del rilancio di un impianto fondamentale per il territorio. Queste le ultima novità.

La “più RIPIDA d’ITALIA”: ATM prova a far RIPARTIRE la STORICA FUNIVIA sul lago di Como

# Dopo quella che porta al Sacro Monte di Varese, Atm ci prova con quella di Pigra

aapigra.it – Stazione Pigra

Ad agosto 2023 è tornata in funzione la linea funicolare che collega la valle del Vellone con il borgo di Santa Maria del Monte di Varese, inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Unesco, fino alle pendici del Parco dei Fiori. La gestione è stata affidata ad ATM e AVT Varese. Ora l’Azienda Trasporti Milanesi vuole provare a far ripartire anche la suggestiva funivia di Pigra, chiusa da Ottobre 2022 dopo l’annuncio del ritiro da parte di Scf Monterosa “per carenza di personale e problemi di salute” del caposervizio Carlo Samonini. Questo è quello che è emerso il 16 novembre 2023 durante il primo tavolo di confronto nella sede della Comunità Montana Lario Intelvese a San Fedele.

Leggi anche: La FUNICOLARE LIBERTY riparte con ATM

# Le parole del Sindaco Giovanni Balabio: “Il servizio funivia è fondamentale per tutti i cittadini”

unviaggioinfiniteemozioni.it – Cabina Funivia di Pigra

La riattivazione del servizio è fondamentale per i collegamenti dei residenti e per l’economia turistica del paese e di tutta l’area: “La funivia permette a studenti, lavoratori di evitare l’uso della strada provinciale che porta dal Comune di Centro Valle, frazione di San Fedele Intelvi, a Pigra, stretta e tortuosa. Il servizio funivia è fondamentale per tutti i cittadini, in particolare per gli anziani che, in quattro minuti, possono raggiungere Argegno e i collegamenti più rapidi per l’Alto Lago e Como, ma anche usufruire dei servizi che il centro offre: negozi, farmacia, sportelli bancari. In tutto questo percorso la funivia e la Navigazione del lago di Como sono elementi fondamentali di collegamento”.

# La più ripida d’Italia con pendenze tra il 71% e il 95%

unviaggioinfiniteemozioni.it – Funivia di Pigra

Inaugurata nel 1971, la funivia portava dal lago di Como da Argegno a Pigra. Considerata la più ripida d’Italia viste le sue pendenze tra il 71% e il 95%, si compone di due cabine da 12 posti, e permetteva di raggiungere in soli 4 minuti il più bel terrazzo nelle prealpi Comasche superando un dislivello di 648 metri. Era prevista la riapertura entro l’estate del 2023 ma per mesi nessuno ne ha più parlato. Ora si è forse arrivati a un punto di svolta.

# Entro fine dicembre 2023 la conclusione dei lavori di manutenzione. Obbiettivo riapertura con la stagione turistica 2024

Franco Lucente, Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, intervenendo in videoconferenza alla tavola rotonda ha auspicato che la linea possa essere riattivata al più presto, visti anche gli oltre 800mila euro destinati dal 2020 ad oggi per la manutenzione straordinaria, assegnando quanto prima la gestione al nuovo operatore (ATM ndr). L’Assessore regionale comasco Alessandro Fermi (Università, ricerca ed Innovazione) ha comunicato che i lavori del terzo lotto dovrebbero concludersi entro il mese di dicembre 2023. L’obiettivo è di trovare l’intesa entro la primavera 2024 per poter ripartire con la nuova stagione turistica.

Fonti: ciaocomo.it, laprovincia, lombardianotizie.online

Continua la lettura con: Le SLIDING DOORS delle FUNICOLARI: SUPERSTAR in Svizzera, ABBANDONATE in Lombardia

FABIO MARCOMIN

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PERCHÈ sono andato VIA dall’ITALIA

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voglioviverecosi.com - Imprenditore italiano all'estero

Dopo 20 anni di impresa in Italia ha deciso di andare all’estero. Ecco l’esperienza raccontata da un imprenditore di origine siciliana a Maricla Pannocchia per la testata “Voglio Vivere Così Magazine”.

PERCHÈ sono andato VIA dall’ITALIA

Roberto Hopps, imprenditore di origine siciliana ma quasi tutta la vita passata a Modena, si racconta a Maricla Pannocchia della testata “Voglio Vivere Così Magazine” sulla sua decisione di chiudere la sua azienda dopo 20 anni per trasferirsi all’estero. Ecco alcuni estratti dell’intervista pubblicata il 27 dicembre 2022.

# “Ho fatto l’imprenditore per 20 anni”

voglioviverecosi.com – Imprenditore italiano all’estero

Ciao a tutti, io sono Roberto Hopps, nato in Sicilia ma fin da piccolo ho vissuto a Modena, che considero la mia città di adozione. Lì ho fatto tutte le scuole fino all’università, che però ho finito a Urbino. All’epoca la politica era una cosa che permeava tutta la vita, ma questa è un’altra storia… Sono laureato in economia e ho fatto l’imprenditore per circa 20 anni.

# “Un utile prima delle tasse di quasi 200.000 euro, dopo le tasse di 1.920 euro”

Nel 2013 la mia società aveva fatto un utile prima delle tasse di quasi 200.000 Euro e un utile dopo le tasse di 1.920 euro. É stato in quel momento che, insieme ai miei familiari, ho deciso di vendere e contestualmente abbiamo preso la decisione di lasciare l’Italia. Se neanche un’azienda sana e senza debiti era più capace di produrre reddito che speranze poteva dare l’Italia?

# “Ora porto gli turisti alla scoperta di Malta”

Sono ben 8 anni che vivo a Malta a Gozo, in un paesino che si chiama Ghansjielem. Dopo qualche anno passato in spiaggia a chiedermi che cosa avrei voluto fare da grande ho incontrato una persona che sarebbe diventata la mia più cara amica, cosa davvero insolita quando si diventa grandi. Con lei abbiamo deciso di tornare all’università e ci siamo inscritti a un corso specialistico triennale per diventare guide turistiche maltesi. È stata la mia fortuna perché, quando è arrivato il Covid, noi non ci siamo quasi accorti di niente perchè passavamo tutto il tempo a studiare. E da Marzo (2022 ndr) di quest’anno abbiamo ricevuto l’ambita abilitazione e adesso mi diverto a portare turisti in giro alla scoperta di questo bellissimo posto

# Il costo della vita è come a Milano centro

Credits: pixabay.com – Malta

Quando noi siamo arrivati il costo della vita era circa il 30/40% meno che in Italia. Ora la vita qua costa come a Milano centro. Gli affitti sono più alti che in Italia. Le case costano dai 2.000 ai 5.000 euro al metro quadro e anche fare la spesa è come farla in una grande città ma la tranquillità che questa vita può ancora dare è sempre elevata. Le tasse sono poche, la sanità è ottima, non esiste criminalità, la vita culturale è presente tutto l’anno e oggi, 14 Dicembre 2022, ci sono 22 gradi alle 14!!

Fonte: voglioviverecosì

Continua la lettura con: PERCHÈ VIVERE a MILANO: le principali ragioni per restare qui

FABIO MARCOMIN

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#35 – A 2 ore da Milano il BORGO ABBANDONATO che RINASCE grazie ad una PISTA CICLABILE

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Credits perticaalta IG - Livemmo

Un piccolo borgo a rischio spopolamento sta rinascendo grazie ad alcune iniziative volte alla sua promozione turistica e culturale.

Milano-Livemmo

A 2 ore da Milano il BORGO ABBANDONATO che RINASCE grazie ad una PISTA CICLABILE

# Il borgo di 200 anime a rischio spopolamento a 2 ore da Milano

Credits nomades_por_opcao IG – Livemmo

Ci troviamo nella Valle Sabbia, una delle cosiddette “valli resilienti” della Lombardia, a un paio di ore di auto Milano. Qui il turismo è poco sviluppato perché l’economia si basa fondamentalmente sulle acciaierie e le fabbriche e questo è uno dei fattori che da sempre ha fatto di Livemmo un borgo a rischio spopolamento. Ci sono infatti poco meno di 200 abitanti e per questo negli anni Trenta è stato fuso ai comuni di Bel Prato e Navono per formare il Comune sparso di Pertica Alta. Alcuni progetti stanno però portando alla rinascita questo piccolo paese. Come questo.

# La Greenway come strumento di promozione turistica

@perticaalta IG – Livemmo

Per evitare un’ulteriore perdita di abitanti e il successivo abbandono sono state diverse le iniziative volte a far conoscere il borgo di Livemmo e altre stanno per essere mettere in atto. La più significativa è stata l’inaugurazione della Greenway, una pista ciclabile che attira sempre più visitatori soprattutto nella bella stagione e che ha funzionato come strumento di promozione turistica. Negli anni è infatti cresciuto il numero di turisti che scelgono questa località come gita fuori porta.

# “Livemmo Borgo Cre-Attivo”, il progetto per la rigenerazione culturale del borgo

Credits raccontandocose IG – Forno di Livemmo

Inoltre, nell’ambito di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica previsto dal “bando sull’attrattività dei borghi” che prevede, all’interno del PNRR l’individuazione di piccole realtà a rischio abbandono per i territori italiani, Livemmo è stato selezionato da Regione Lombardia per ricevere un un maxifinanziamento da 20 milioni di euro attraverso il ministero della Cultura. 

Le risorse serviranno a mettere a terra il progetto “Livemmo Borgo Cre-Attivo” che comprende: la ristrutturazione degli spazi pubblici, di un immobile abbandonato che diventerà area per attività culturali e turistiche, la creazione di varie piste ciclopedonali e interventi sull’antico forno fusorio risalente al XVI secolo anticamente adibito alla prima lavorazione del ferro estratto nella vicina Val Trompia.

Continua la lettura con: La gita più bella #36 – Il PICCOLO BORGO ai confini della Lombardia considerato CAPOLAVORO URBANISTICO del ‘500

FABIO MARCOMIN

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Il CAMMINO delle 100 TORRI: il giro di tutte le SPIAGGE della SARDEGNA

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cammino100.torri.wordpress

L’idea alla base di questo cammino e cosa si incontra lungo il percorso.

Il CAMMINO delle 100 TORRI: il giro di tutte le SPIAGGE della SARDEGNA

# L’idea alla base di questo cammino

cammino100.torri.wordpress – Cammino

Sul sito dei promotori di questo affascinante e incredibile percorso si legge: “Il sogno di ogni sardo (…e non…) è poter fare il giro della Isola, la Sardegna. Noi lo stiamo realizzando. Dall’incontro tra alcuni amici e dal coinvolgimento di pellegrini di rientro da Santiago, si è passati dall’idea alla pratica. […] L’idea del cammino delle 100 torri (C100T) nasce per la valorizzazione di questo patrimonio nascosto, e per rendere più fruibile e conosciuti alcuni sentieri lungo la costa. La maggior parte del cammino si sviluppa lungo la costa incontrando le torri costiere della Sardegna. Le torri fan parte del paesaggio costiero della Sardegna da più di quattrocento anni. Son talmente importanti e di riferimento che alcune hanno dato i nomi ad alcune località, come ad esempio Torre delle Stelle in provincia di Cagliari oppure Torre Grande in provincia di Oristano. Le torri hanno avuto il compito di proteggere la Sardegna prima dagli attacchi dei Saraceni fino alla Seconda Guerra Mondiale, dove alcune son state addirittura modificate e trasformate in torri militari ed in bunker.

# Cosa si incontra lungo il percorso

cammino100.torri.wordpress

Il cammino segue sentieri o strade ma soprattutto si circumnaviga l’isola sulla costa ed in spiagge bellissime con panorami mozzafiato. Fare il periplo dell’isola, come spiegano sempre i promotori del percorso, “custodisce in sé una sfumatura d’esperienza, in questo viaggio intorno alla Sardegna si scopriranno i mari, i porti, i commerci e dei popoli“. Lungo il percorso oltre alle 100 torri si possono vedere fortini delle seconda guerra mondiale. Consigliato l’uso di scarponi e di scarpe per spiaggia, meglio ancora a piedi nudi.

# 45 giorni di viaggio a piedi

Cammino 100 Torri Sardegna

Il primo viaggio è durato 45 giorni, tenendo conto delle soste per mangiare e dormire in campeggi, in case di amici e in b&b. Lo stesso tragitto è percorribile anche in bicicletta. I punti di partenza consigliati, in quanto nodi cruciali di collegamento con la penisola, sono Portotorres (Sassari), Alghero, Olbia, Oristano, Arbatax.

Continua la lettura con: #38 – Il “piccolo CAMMINO di SANTIAGO italiano”: più breve ma molto più impegnativo dell’ORIGINALE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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#35 – Il “Tappabuchi”: la CASA più STRETTA di Milano

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Credits: blog.urbanfile.org

Viene soprannominata la “casa più stretta di Milano”. Riconoscibile ai passanti da una colorazione tendente al marrone, nasconde dietro il proprio portone gli appartamenti più stretti di Milano.

Il “Tappabuchi”: la CASA più STRETTA di Milano

# Cosa nasconde l’enorme portone? Il tappa buchi

Credits: blog.urbanfile.org

Da qualche decennio, tra il palazzo eclettico all’angolo tra Via Pontaccio e Corso Garibaldi e il più moderno edificio al numero 18 di Via Pontaccio, è stata costruita quella che viene comunemente chiamata “la casa più stretta di Milano”.

Ideata per riempire il vuoto tra i due palazzi a seguito di demolizioni post belliche e di ricostruzioni, l’edificio mette in mostra ai passanti solo il suo portone che nasconde tutto ciò che vi è al suo interno.

# 4 piani nascosti dietro una griglia metallica

L’edificio si trova in Via Pontaccio 20 a Brera, si sviluppa in altezza ed è davvero strettissimo. Si articola su 4 piani, mascherati da una griglia metallica,  incorniciato da un struttura in metallo ossidato moderno e discreto allo stesso tempo.

Continua la lettura con: Luogo nascosto #36 – La città della libertà di culto: le CHIESE ORTODOSSE a Milano

MARCO ABATE

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 

In Lombardia l’AUTOSTRADA del FUTURO: ricarica i veicoli mentre la PERCORRONO

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brebemi.it - Come funziona il sistema di ricarica wireless

Vantaggi e limiti attuali di questa tecnologia e a che punto siamo con la sperimentazione.

In Lombardia l’AUTOSTRADA del FUTURO: ricarica i veicoli mentre la PERCORRONO

# Nell’Arena del Futuro si sperimenta la ricarica a induzione

Circuito Arena del Futuro

Nel circuito sperimentale “Arena del Futuro”, lungo un anello di un chilometro circa alimentato con una potenza elettrica di 1MW, viene testata la tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche o DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer). La pista è posizionata in un’area privata collegata all’autostrada A35 Milano-Brescia.

Il progetto pilota italiano è al momento quello allo stadio più avanzato di sperimentazione, rispetto ad altri simili nel mondo e vede coinvolte, oltre al coordinamento di A35 Brebemi e Aleatica, numerose società e enti di riferimento nel settore, anche istituzionali. Tra queste ci sono: ABB, Electreon, IVECO, IVECO BUS, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, FIAMM Energy Technology, Università Roma Tre, Università di Parma, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno – Polizia Stradale.

# Come funziona la tecnologia

brebemi.it – Come funziona il sistema di ricarica wireless

La tecnologia consente di ricaricare i veicoli elettrici sia in movimento, transitando su corsie dedicate con un sistema di spire sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’energia necessaria ai mezzi, sia durante il parcheggio (Static Wireless Power Transfer). In entrambi i casi i veicoli sono dotati di un ricevitore necessario ad incamerare l’energia prodotta per alimentare il motore o ricaricare la batteria.

# Un sistema di mobilità che sfrutta connettività 5G e intelligenza artificiale

Ricarica wireless

Un sistema di mobilità pensato per essere a “zero emissioni” grazie all’utilizzo di elementi studiati per interagire tra loro: asfalto, centraline, cavi, veicoli elettrici. Tutto questo con l’aggiunta della connettività 5G e di soluzioni applicative basate sull’intelligenza artificiale che consentono di rendere più agevole lo scambio di informazioni, anche sul traffico, tra il veicolo e le piattaforme di gestione garantendo la sicurezza in caso di qualsiasi emergenza.

Fiat 500 sul circuito “Arena del futuro”

I veicoli testati sul circuito sono di tre tipologie: una Fiat 500, una Jeep Renegade e un autobus Iveco. 

# I vantaggi della tecnologia e i limiti attuali

A dicembre 2021 hanno avuto luogo i primi test, mentre la tecnologia è stata presentata a giugno 2022. In base alle prime analisi sono emersi i seguenti vantaggi della ricarica a induzione: una maggior efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli senza impattare sulla capacità di carico merci e persone e un aumento della vita media della batteria perché si eviterebbero i picchi di ricarica.

Ci sono però anche alcuni problemi o limiti che la rendono al momento non implementabile su larga scala e quindi commercializzabile, come ha spiegato Gianluca Bertazzoli, direttore di E-mob, nel podcast “Processo alle auto elettriche” su Corriere.it: 

  • Il costo elevato: “l’installazione costa un milione di euro al chilometro, e siccome un’auto assorbe poca elettricità, occorrerebbe infrastrutturare praticamente l’intera rete stradale.”
  • Un possibile danno per la salute dei cittadini: “L’altro problema è collegato all’assorbimento di onde elettromagnetiche da parte dei passanti, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate”.

Continua la lettura con: La RICARICA WIRELESS di AUTO ELETTRICHE: si potrà fare? I DUE PROBLEMI da risolvere

FABIO MARCOMIN

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