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I VINCITORI del concorso per la RIAPERTURA dei NAVIGLI

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Reconnect - Credits: beebreeders

I Navigli di Milano sono un patrimonio internazionale. L’85% dei progetti selezionati dalla giuria per decretare il vincitore, proviene da fuori Italia. Scopriamo come potrebbero essere i Navigli visti dagli stranieri

I VINCITORI del concorso per la RIAPERTURA dei NAVIGLI

# La Milano del futuro

Galleria dei Navigli (preferito dai committenti) – Credits: beebreeders

A fine novembre 2021 l’Associazione Riaprire i Navigli, insieme allo Studio Primitivo di Milano e la piattaforma Bee Breeders, ha lanciato un bando internazionale per raccogliere progetti sulla riapertura dei canali milanesi.
Lo scopo era quello di immaginare la Milano del futuro, con un impianto urbanistico incentrato sulla riapertura dei Navigli. Riaprire i Navigli auspicava un contributo internazionale ed è stata accontentata.
110 progetti presentati, di cui 40 selezionati per la fase finale. 6 italiani e 34 stranieri.

Il primo premio va ad un progetto olandese, il secondo ad un gruppo colombiano ed il terzo di Singapore. Milano viene ribaltata: la piccola e trafficata metropoli cambia aspetto, abitudini e stile di vita, ritrovando un contatto con la natura in simbiosi con i Navigli.

Leggi anche: Le COSE più BELLE da FARE sui Navigli

# RE-CONNECT: riaprire i Navigli per Milano

Reconnect – Credits: beebreeders

Il progetto vincitore di Shuangyun ChenStefano Agliati e Raul Martinez Medina, esperti urbanisti nei Paesi Bassi, per la giuria ha il pregio di inglobare «le migliori pratiche di città d’acqua come Amsterdam e Venezia [che] riecheggiano in una solida atmosfera milanese».
L’acqua emerge protagonista e la rete stradale è “emarginata” in poche arterie primarie, per lasciare spazio a nuovi spazi pedonali e verdi.
Rinasce anche la Conca dell’Incoronata e ne verranno nuovi modi di vivere la città, con nuovi spazi sociali e più tranquilli.

# NAVIGLI WATER STORIES

Resurgence – Credits: beebreeders

Si ispira al Risorgimento la seconda proposta, di Beemarch dalla Colombia. Resurgence immagina un anello verde che accompagna i Navigli e si estende anche ad altri spazi, per offrire una serie di esperienze diverse. A San Lorenzo è previsto un parco giochi esplorativo urbano di alta qualità. La giuria riconosce che Resurgence ha individuato un’identità specifica per ogni blocco interessato, ma non ha un elemento comune che unifichi i vari spazi creati.

# REVAMPING THE ARTERY OF MILAN

Revamping – Credits: beebreeders

Revamping The Artery Of Milan, da Hortian Consultancy di Singapore, paragona la situazione attuale ad una “malattia” e progetta una città che abbraccia nuovi stili di vita più salutari. Con un tocco creativo collega la riapertura dei Navigli alla metropolitana, introducendo nuove abitudini in cui si intersecano acqua, metrò, strada, bici e pedoni.

Sembra il progetto più aperto ai cambiamenti del futuro, in grado di trasformare Milano man mano che verrà implementato nel tempo.

Leggi anche: THE SIGN: il nuovo polo sui NAVIGLI che rivoluziona lo SKYLINE di Milano

# Menzioni d’onore

The Flowing City – Credits: beebreeders

Nutritissima la pattuglia dei progetti che hanno ricevuto una menzione d’onore dalla giuria e dai promotori di Riaprire i Navigli e Studio Primitivo.
I sei premi speciali sono andati a due gruppi polacchi( progetto: Canale della Vita, autori Michal Galuszka e Agata Golesna – e il progetto: Water Belt Of Milan, autori Daria Bal, Klaudia Elsner, Marta Sanigórska) ad un gruppo italiano, menzionato come preferito dagli ideatori del bando (progetto: Galleria Dei Navigli, autori Matías Salas Ramírez, Miled Lahoud, Francisca Lopez Gonzales)  e a un gruppo cinese (progetto Ride With The Flow, autore Chun Wang), un indiano (progetto: Milan Navigli Canal Challenge, autori Vishal Shah, Prakruti Desai, Vishal Desai) ed uno degli Stati Uniti d’America (progetto: Bordo d’Acqua, autori Matteo Fraticelli, Motomi Morii, Martin Lee).

Leggi anche: NAVIGLI riaperti al 100%: il progetto per ripristinare il primo sistema di canali navigabili d’Europa

# Milano cambia tutto

Reconnect – Credits: beebreeders

Come sottolinea anche l’associazione Riaprire i Navigli, «il concorso che ha colto nel segno la questione principale del progetto di riapertura dei navigli a Milano, finora ancora troppo sottovalutata. Come abbiamo sempre sostenuto la riapertura dei Navigli necessariamente cambierà il paesaggio di tutta la città. La qualità dei progetti selezionati dimostra che con i Navigli riaperti  e con una progettualità generosa,  Milano sarà migliore, più bella, più intelligente nell’uso delle risorse idriche e navigabile». I presidente dell’associazione, Roberto Biscardini ha aggiunto che «Troveremo il modo migliore per donare questi progetti alla città ed alla Amministrazione Comunale aprendo un confronto e un dibattito sulle potenzialità veramente eccezionali  dei nostri Navigli».

Fonte: Architecture Competitions

Continua la lettura con: Milano, la città dei canali perduti;: la BBC celebra i Navigli

LAURA LIONTI

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La SPIAGGIA più GRANDE d’Italia

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Credits: @agenzia_casamare_bibione Bibione

Una spiaggia italiana da Guinness Italian Record: la spiaggia privata più grande della Penisola. Sapete qual è?

La SPIAGGIA più GRANDE d’Italia

# Nella spiaggia ogni persona può avere fino a 64 mq di spazio privato

@bibione_spiaggia
Spiaggia di Bibione

Bibione è conosciuta per le sue vacanze benessere e all’aria aperta. La cittadina veneta si promuove da sempre come la località balneare caratterizzata da una ricca natura e si riconosce come la città dei grandi spazi. È proprio in quest’ottica che nel 2020 Bibione Spiaggia, la società del Veneto che gestisce l’80% dell’arenile, ha deciso di focalizzarsi sull’immagine della cittadina e inaugurare la spiaggia più grande d’Italia. Con le rigide misure anti-Covid che c’erano nel primo periodo post-lockdown, nell’estate 2020 anche nelle spiagge bisognava mantenere una certa distanza tra gli ospiti e la società veneta che gestisce l’arenile di Bibione ha rispettato tutte le regole creando la spiaggia più grande della Penisola.

Nella spiaggia di Bibione così furono offerte 3 scelte di postazioni ai suoi turisti: ombrelloni fronte spiaggia con 16 metri quadri di spazio, ombrelloni ad un livello intermedio con 32 metri quadrati di spazio e infine le aree da 64 metri quadrati. Tutte queste postazioni con così tanto spazio a persona, sommate, hanno trasformato una spiaggia dove già nel 2017 bisognava percorrere fino a 200m per arrivare alla battigia, nella spiaggia più grande d’Italia.

# Una spiaggia da Bandiera Blu

@italianatheart__
Bibione

A Bibione quindi, per la terza estate consecutiva ci sarà la spiaggia più grande d’Italia. Come ha detto ormai due anni fa il presidente di Bibione Spiaggia, oltre a trovare la spiaggia più grande d’Italia, “Gli ospiti troveranno una spiaggia eccezionalmente bella, sicura e funzionale, immersa nei colori della natura”. Nella spiaggia ogni comfort viene garantito, addirittura è possibile ordinare da mangiare tramite app e quindi gustare merende, pranzi o aperitivi senza dover andare al bar. Ma nella spiaggia ci sono come sempre anche chioschi e i servizi essenziali (biglietterie, bagni e spogliatoi).

Protagonista della spiaggia oltre alla sabbia è poi la vegetazione che c’è subito prima della spiaggia più grande d’Italia, che è stata implementata e rende le giornata al mare “vacanze open air”. Inoltre, il mare e la spiaggia della cittadina ogni anno sono certificati dalla Foundation for Environmental Education con la Bandiera Blu. L’attenzione verso l’ambiente, le attrezzature moderne e funzionali, i servizi offerti e le misure prese, nonché l’acqua del mare pulita, rendono la spiaggia più grande d’Italia green e sostenibile.

Continua la lettura con: L’incredibile SPIAGGIA dei CRISTALLI a 2 ore da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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CENTRALE FS – UN “FANTASTICO” VIA VAI🟢🚶🏻‍♀️🏃🏻🤸🏽‍♀️🧎🏽‍♂️

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La stazione Centrale di Milano è un accumulo di gente che va e che viene. E la metro non è da meno. Gente che sale, che scende, che non ti lascia passare o che ti blocca con le valigie. Sai quante persone ogni giorno passano per la stazione Centrale? Oltre 300 mila. 

Altre curiosità sulla fermata Centrale:

  • Il doppio capolinea: la stazione della M2 fu attivata il 27 aprile 1970, come capolinea provvisorio della seconda tratta della linea. Dal 3 maggio 1990 al 12 maggio 1991 Centrale è stata anche il capolinea della M3, prima del prolungamento a Sondrio
  • La stazione della linea M2 sia quella della linea M3 sono sotterranee: sono poste una sotto l’altra ortogonalmente

Continua la lettura con: Missori, la fermata degli studenti e del cavallo stanco

MILANO CITTA’ STATO

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A MILANO arriva il CINEMA a SORPRESA

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Credits: @ilteatrobello Teatro BELLO

L’estate a Milano è calda ma mai noiosa. Proprio in questi giorni ci sarà un evento organizzato in collaborazione con il Comune, il cinema a sorpresa! Ecco di cosa si tratta.

A MILANO arriva il CINEMA a SORPRESA

# Il Cinema a Sorpresa: finché non si accende lo schermo non sai che film vedrai

@ilteatrobello
Teatro BELLO

Inserito negli eventi del palinsesto comunale di Milano Estate 2022 dal nome “Milano è viva”, da martedì 12 a venerdì 15 luglio, alle ore 21:30 saranno organizzate quattro serate all’insegna dei film. Gli spettacoli saranno proiettati nella Sala del Teatro Bello, zona Naviglio Grande, di fronte alla chiesa di San Cristoforo. Di bello in queste serate non ci sarà solo il nome del teatro, ma sarà il fatto che fino a quando lo schermo non si accenderà, gli spettatori non sapranno che film andranno a vedere.

L’unica cosa che si può sapere del cinema a sorpresa è che i film sono adatti a tutti: grandi e piccini, famiglie, gruppi di amici o persone che amano gustarsi i film da soli. L’ingresso è libero e gratuito ma è fortemente consigliata la prenotazione o via mail (alla mail del Teatro Bello) o chiamando al numero di telefono del Teatro Alfredo Chiesa, il teatro nato come sala parrocchiale inserita nella chiesa di San Cristoforo e trasformato in luogo di spettacolo. La sala del teatro infatti può contenere un massimo di 150 persone.

# Un’estate al cinema: all’aperto all’Incoronata e a Palazzo Reale

@spaziocinema
Arianteo – Chiostro dell’Incoronata

A Milano il cinema piace e ne sono la prova tutte le proiezioni organizzate durante l’estate. Sì perché oltre al cinema a sorpresa di questa settimana, per la città dalla fine di giugno e per tutto luglio il Cinema Anteo ha organizzato AriAnteo: il cinema all’aperto nel cortile di Palazzo Reale e nel Chiostro dell’Incoronata. E fino a settembre uno schermo itinerante gira per le piazze dei Municipi di Milano per il Cinema nella Città.

Continua la lettura con: Il CINEMA ITINERANTE per l’estate a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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🔴 Sempre più DIFFICILE COMPRARE CASA a Milano: PREZZI su del 10%. TREND o BOLLA che esploderà?

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Case popolari San Siro

Milano corre a velocità doppia rispetto al resto del Paese per quanto riguarda i prezzi delle case. Una situazione sostenibile nel lungo periodo o presto esploderà?

Sempre più DIFFICILE COMPRARE CASA a Milano: PREZZI su del 10%. TREND o BOLLA che esploderà?

# Prezzi in crescita del 9%, compravendite del 36%

Andrea Cherchi – Milano case

Secondo l’ultimo rapporto di Nomisma Milano corre a velocità doppia rispetto al resto del Paese per quanto riguarda i prezzi delle case. Da gennaio 2022 i prezzi sono saliti del 6%, rispetto al +2,9% della media delle grandi città, e osservando la crescita su base annuale si arriva al 9%. Anche le compravendite hanno registrato un boom: +36% in soli 12 mesi, il triplo della media nazionale. Un trend positivo di crescita nel lungo periodo o una bolla in procinto di esplodere?

# L’altro lato della medaglia: nel 2021 quasi il 50% di immobili invenduti 

Corriere-Immobiliare Sarpi – Grafico compravendita case a Milano

Accanto a questi dati positivi ci sono quelli negativi rilevati da Sarpi Immobiliare in una ricerca sull’evoluzione del mercato pubblicata nei primi mesi dell’anno: nel 2021 su oltre 45mila immobili messi in vendita quasi 20.000 non hanno trovato alcun compratore nei primi 9 mesi dell’anno. Di questi, circa 8.000 sarebbero sul mercato da oltre 12 mesi ma ancora invenduti.

# Le cause principali dello stock di abitazioni fermo sul mercato

Andrea Cherchi – Milano da Torre Rai

Il problema principale del capoluogo lombardo è che i proprietari di case intenzionati a vendere parametrano il prezzo con quello del nuovo in zona e chiedono quindi una cifra fuori mercato, trovando difficoltà a vendere. Inoltre se l’offerta nel capoluogo lombardo è ampia, la domanda di acquisto è rappresentata soprattutto da famiglie che intendono migliorare il proprio status abitativo e che, prima di acquistare, devono vendere.

L’intero mercato immobiliare meneghino rischia così di incepparsi, anche perché, complice il perdurare dello smartworking che in alcuni settori lavorativi rimarrà per molti anni, molte famiglie stanno scegliendo di spostarsi nell’hinterland della città.

Leggi anche: MILANO: 8.000 CASE INVENDUTE da più di un anno. I TRE MOTIVI principali della mancata vendita

# La situazione macroeconomica incerta

Skitterphoto – pixabay – Impresa fallita

Oltre allo stock di immobili invenduti, che a lungo andare potrebbe far scendere i prezzi delle abitazioni, c’è da registrare l’incertezza della situazione macroeconomica. La crisi energetica e la guerra in atto in Ucraina ha portato a un’accelerazione dell’inflazione, già oltre l’8% in Italia, all’aumento del costo delle materie prime e dei tassi. Secondo l’analisi di CBRE, uno degli operatori di consulenza immobiliare più importanti al mondo, con molta probabilità nel secondo semestre del 2022 l’attività del settore subirà qualche rallentamento che potrebbe avere effetti negativi sia sulle quotazioni che sulle compravendite. 

Fonti: Economymagazine, Bebeez

Continua la lettura con: I QUARTIERI più GETTONATI a Milano dove COMPRARE CASA (primo trimestre 2022)

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🔴 Un’isola a ISOLA

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Via Borsieri Ztl e pedonale

Il Comune di Milano ha approvato la realizzazione di una nuova area di limitazione al traffico veicolare che verrà pedonalizzata. Ecco dove verrà fatta e quando sarà attiva.

Un’ISOLA a Isola: approvata la ZTL e la PEDONALIZZAZIONE

# Al via la ZTL e area pedonale serale in via Borsieri

@ge_galdo IG – Isola

Venerdì 8 luglio 2022 il Comune di Milano ha approvato, in base alle indicazioni del Municipio 9, l’istituzione nel quartiere Isola di una nuova zona a traffico limitato e della pedonalizzazione di un’area lungo via Borsieri, compresa tra via Porro Lambertenghi e piazzale Segrino.

L’’attuale delibera differisce da quella proposta originale approvata nel 2021 in quanto esclude dalla Ztl il cavalcavia Bussa e la via Confalonieri oltre a via Borsieri, nel tratto tra il cavalcavia Bussa e via Confalonieri e via Sassetti e nel tratto tra via Confalonieri e via Restelli. In questo modo coloro che lasciano l’auto negli stalli sul cavalcavia possono accedere al quartiere senza entrare nell’area ZTL. 

# Attiva dalle 19.30 alle 6.00

Credits sonia_spadaccino IG – Via Borsieri

Rispetto a quanto previsto l’anno scorso la Ztl anticipa l’attivazione alle 19:30 e termina alle 6:00 del mattino, consentendo comunque l’accesso e la sosta ai residenti e ai veicoli autorizzati. Inoltre è prevista anche l’attivazione di convenzioni con i parcheggi posti nelle vicinanze degli ingressi della ZTL. La scelta di pedonalizzare parte di via Borsieri è stata fatta tenendo in considerazione le attuali caratteristiche dell’area che vede una diffusa presenza di locali, grande affluenza di persone e la ridotta sezione della carreggiata con ampi spazi alla pedonalità per consentire l’installazione di dehors. 

Il commento dell’Assessore alla mobilità Arianna Censi: “Il quartiere Isola è da sempre molto attrattivo nelle ore serali ed era necessario diminuire la pressione veicolare sull’area per venire incontro alle richieste dei residenti che chiedevano una migliore vivibilità e nel contempo non limitare gli spazi per gli esercenti.

Via Borsieri Ztl e pedonale

Fonte: Urbanfile

Continua la lettura con: Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni. L’attacco: siamo CITTADINI o BANCOMAT?

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MISSORI – La fermata della Statale e del Cavallo Stanco

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Sai che Missori, insieme a Crocetta, è la fermata della metro che serve l’Università Statale?

La stazione di Missori entrò in servizio il 16 dicembre 1990 insieme alla tratta da Duomo a Porta Romana, pochi mesi dopo l’apertura della prima tratta Centrale-Duomo. 

Credits: @emmagrazianii
Missori

Altre curiosità sulla fermata Missori:

  • Perché si chiama così è molto facile: sorge in piazza Giuseppe Missori e ha uscite in corso Italia, piazza Giuseppe Missori e piazza Velasca
  • Giuseppe Missori ha vissuto da protagonista alcune delle pagine più rilevanti del Risorgimento italiano: ha combattuto nelle cinque giornate di Milano, era uno dei mille al seguito di Garibaldi a cui salvò la vita a Milazzo. Dopo l’unità d’Italia entrò nel Consiglio Comunale di Milano
  • Nella piazza a lui intitolata c’è un monumento equestre che lo ritrae. E’ stato soprannominato il “Monumento del cavallo stanco”

statue

Continua la lettura con: La fermata del giorno: 10 cose interessanti nei pressi della stazione di Porta Genova

MILANO CITTA’ STATO

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Le DUNE SELVAGGE della PUGLIA incontaminata

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Credits digregorio_rocco_ IG - Riserva Naturale Biogenetica Stornara

Per chi vuole passare l’estate lontano delle mete più gettonate e caotiche della costa pugliese, c’è una località dove regna la natura selvaggia. Scopriamo questo angolo di paradiso.

Le DUNE SELVAGGE della PUGLIA incontaminata

# La “stornara”: 1.500 ettari di area protetta tra dune selvagge, laghi e corsi d’acqua

@digregorio_rocco_ IG – Riserva Naturale Biogenetica Stornara

Nel Salento c’è un angolo di paradiso lontano dalle località più caotiche e gettonate dai turisti, che si estende all’interno di una riserva biogenetica naturale di più di 1.500 ettari di area protetta lungo la fascia costiera del Mar Ionio tarantino: la Riserva naturale Stornara. Il nome di “stornara” deriva dai numerosi storni di uccelli migratori che hanno scelto questa zona d’Italia per venire a svernare.

Una distesa infinita di dune tra la fitta macchia mediterranea e il mare dalle acque calde e limpide che si sviluppa anche nell’entroterra, fino al confine con la Basilicata, e comprende zone umide, laghi e corsi d’acqua.

# La spiaggia di Castellaneta Marina

@ira.barra IG – Spiaggia di Castellaneta

Per prendere il sole, fare un bagno o fare splendide passeggiate a piedi nudi sulla sabbia c’è la spiaggia di Castellaneta Marina, ben 5 chilometri di spiaggia protetta e riservata che anche nell’estate 2022 ha ottenuto la Bandiera Blu. Il fondale basso per decine di metri consente di godere di acque cristalline dalle mille sfumature di blu, mentre il profumo dei pini d’Aleppo, del ginepro, del mirto e del rosmarino contribuisce a creare un’atmosfera di completo relax.

 

Fonte: SiViaggia

Continua la lettura con: La SPIAGGIA più BELLA d’Italia. La classifica 2022

FABIO MARCOMIN

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🔴 CALDO torrido a Milano: questa sarà la SETTIMANA di FUOCO

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Credits: @lorexplores caldo a Milano

Milano e la Lombardia continuano a registrare temperature altissime: questa settimana per il capoluogo e l’intera regione sarà la settimana più torrida. Queste le previsioni degli esperti.

CALDO torrido a Milano: questa sarà la SETTIMANA di FUOCO

# Le temperature previste: si arriverà fino a 40 gradi

@lorexplores
caldo a Milano

Passato il primo anticiclone africano, su Milano e la Lombardia arriva puntuale l’anticiclone delle Azzorre. Saranno giorni di fuoco quelli nel capoluogo meneghino: tra afa e temperature molto alte sarà difficile gestire il caldo. Ma vediamo quali sono le temperature previste.

L’inizio settimana sarà sopportabile: tra lunedì 11 e mercoledì 13, si prevede una minima di 23 gradi e una massima di 33, temperature simili a quelle della settimana precedente. La temperatura dovrebbe impennarsi però verso il fine settimana. 

Giovedì il caldo peggiorerà: secondo le previsioni di 3b meteo, si raggiungeranno i 35 gradi. Ma ancora non è finita, anzi: le temperature più alte saranno nel weekend, venerdì la massima sarà 37 gradi e sabato e domenica il picco è segnato a 40 gradi.

# La crisi climatica di quest’estate a confronto con l’anno del caldo record

campi campagne milanesi

Facendo un po’ di chiarezza sulla situazione caldo, sentendo le parole degli esperti, Andrea Garbinato, responsabile redazione de ilMeteo.it, dice: “La Terra sta diventando bollente come Venere e la siccità di questi giorni ne è una conferma: il 40% dei terreni agricoli al nord è in stato di severa difficoltà idrica. Va però ricordato che questa siccità nasce dall’anno senza inverno: il 2022 ha visto temperature molto calde, pochissima neve e valori di 3/4°C superiori anche al 2003″. Perché si fa rifermento al 2003? Perché è in quell’anno che si registrò il record di caldo in assoluto: i 38,3 gradi dell’11 agosto 2003.

L’intera penisola, ma in particolare la Pianura, stanno vivendo una crisi climatica e un’emergenza più grave di quella di 20 anni fa, nell’anno del record. Agricoltura e allevamento sono in difficoltà: a livello nazionale si calcola già una perdita di 2 miliardi di euro per mancanza di raccolti (per la carenza di acqua per irrigare). 

Continua la lettura con: CALDO (e freddo): le TEMPERATURE RECORD della storia di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di PORTA GENOVA

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Credits: blog.thefork.com

La fermata dove il quartiere Tortona si incontra con i Navigli. Simbolo di creatività anche per la celebre passerella. Che cosa si trova nei dintorni?

FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di PORTA GENOVA

# Vicolo Lavandai, un pezzo di Storia

Al numero 14 di Alzaia Naviglio Grande si trova il famoso Vicolo dei Lavandai, dove fino agli anni ’50 venivano lavati i panni nel lavatoio presente ancora oggi.

# MUDEC, il museo delle culture

flawless.life

Il museo in via Tortona 56 dedica spazio alla valorizzazione delle Culture del mondo. Raccoglie oltre 7000 pezzi di arte e artigianato che forniscono una presentazione molto completa della diversità ed eterogeneità culturale. Gli orari e i prezzi per visitare il Museo sono consultabili sul sito ufficiale.

# Il Naviglio e la Darsena

blog.thefork.com

La zona dei navigli, specialmente in orario aperitivo o post-cena ma non solo, merita attenzione da parte sia del turista sia del milanese, perché questa zona non stanca mai di stupire e regalare belle serate. Numerosi sono i locali che si affacciano sul naviglio o sulla Darsena, dove si può godere di una bellissima vista, soprattutto in una di queste serate estive.

# Langosteria Bistrot

italiaatavola.net

In via Privata Bobbio 2 si trova Langosteria Bistrot, un luogo di esperienza culinaria. Questo è uno dei locali firmato Langosteria: essendo un bistrot, l’aria è più conviviale e informale rispetto agli altri locali (a Paraggi, Liguria e Parigi). Nonostante ciò, rimane un luogo molto elegante e raffinato, sia per quanto riguarda la cucina, l’ambiente e l’aria che si respira. Al Langosteria Bistrot è possibile gustare un menù ricercato e di altissima qualità. Offre anche la possibilità di usufruire di una private dining room, una sala riservata per un massimo di 8 persone a cui si accede passando per le cucine.

# Armani/Silos

flawless.life

L’Armani Silos è lo spazio espositivo di Armani, in via Bergognone 40, in cui viene ripercorsa la Storia professionale dello stilista. I 40 anni di esperienza sono rappresentati da 600 abiti e 200 accessori, disposte sui 4 piani seguendo una divisione per temi.

# Bussarakham, il ristorante esotico

bussarakhambistrot

In via Valenza 13 si trova questo ristorante tipico thailandese, dove poter assaggiare piatti tipici del paese anche stando seduti sul pavimento. L’arredamento è tipico della cultura thailandese e l’aria che si respira è elegante, esotica e speciale.

# The Brisket, la smokehouse

brisketmilano

Il The Brisket è una smokehouse texana specializzata in carne e affumicatura. Si trova in Ripa di Porta Ticinese 65. Da il nome al ristorante la loro specialità per eccellenza, il Brisket: carne di manzo cucinata in un mix di spezie e cotta secondo la tecnica di cottura texana del Low&Slow. Vasta anche la selezione di Whiskey.

# Backdoor 43, il locale più piccolo al mondo

Si tratta del cocktail bar più piccolo del mondo e si trova in Ripa di Porta Ticinese 43. Quattro metri quadrati che ospitano quattro coperti, per tutti gli altri c’è il take away. Se si è tra i fortunati che riescono a prenotare e accaparrarsi i coperti, il bartender sarà a loro diposizione per un’intera ora, in cui creerà cocktail d’autore e non, tutti di altissima qualità.

# UGO Bar Cocktail e Bistrot

ugobar.it

In via Corsico 12 si trova l’UGO Cocktail Bar, un luogo conviviale in cui godersi un buon cocktail ma anche una buona cucina. Regna l’eterogeneità culturale: uno degli obbiettivi di questo posto è infatti quello di presentare al cliente un mix di di culture in bicchiere.

# Beautiful Gallery

beautifulgallery.it

Beautiful Gallery è uno spazio creato con l’idea di permettere alle persone di ritrovare fiducia e amore per se stessi, attraverso la fotografia amatoriale. Infatti, sfruttando le opere artistiche create appositamente, il progetto “Admission to be yourself” permette di sfruttare le installazioni per poter scattarsi foto con l’obiettivo di riconoscere il proprio valore e amarsi per come si è.

Continua a leggere con: LA FERMATA DEL GIORNO: 10 cose da fare e vedere intorno alla stazione di PIOLA

ALICE COLAPIETRA

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Il PONTE PEDONALE più RIVOLUZIONARIO del mondo: produrrà anche frutta e verdura

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Credits vincent callebaut - Green Line vista dalla Senna

L’obiettivo principale del progetto è realizzare un paesaggio commestibile con serre partecipative sul tetto panoramico: prevista la produzione di 90.000 kg di frutta e verdura fresca ogni anno. Si tratterebbe di una struttura autosufficiente grazie alle energie rinnovabili e combatterà l’inquinamento urbano. Scopriamo come dovrebbe essere se venisse costruito.

Il PONTE PEDONALE più RIVOLUZIONARIO del mondo: produrrà anche frutta e verdura

# L’avveniristica struttura “Green Line” ha partecipato al concorso internazionale Reinventing Cities – C40 nel 2018

vincent callebaut

L’avveniristico progetto “Green Line” è opera dello studio di architettura “Vincent Callebaut Architectures” nell’ambito della partecipazione al concorso internazionale di design Reinventing Cities – C40 organizzato da Ceetrus nel 2018. Una “passerella abitata” a Parigi che funzionerebbe con energia rinnovabili e migliorerebbe anche la connessione del villaggio di Bercy con quartiere Masséna tra il 12 ° e il 13 ° arrondissement di Parigi attraversando la Senna.

vincent callebaut

Tra le altre prerogative del ponte c’è il riciclo dei propri rifiuti, la lotta l’inquinamento atmosferico urbano e la produzione di frutta e verdura fresca.

Le parole dell’architetto Vincent Callebaut: “La Green Line avrà un ruolo sociale per i suoi utenti. Favorisce gli scambi perché è un luogo di relax, contemplazione e benessere. Vogliamo costituire un terreno fertile per un’urbanità socialmente sostenibile”.

# La struttura a doppio arco prende ispirazione da uno scheletro di pesce

vincent callebaut 

La struttura primaria è costituita da due doppi archi: un doppio arco che collega le banchine basse per una lunghezza di 155 metri e un doppio arco che collega le banchine alte per una lunghezza di 220 metri. La struttura secondaria è costituita da tre piani sospesi sulla struttura primaria. Gli spazi interni così generati sono liberi da tutti i punti portanti, pareti e condotti. Integrano i doppi ponti consentendo l’innervazione di reti fluide e l’integrazione di fioriere.

vincent callebaut

Concepita come antidoto all’inquinamento urbano, la Green Line a emissioni zero fa del design un suo punto di forza. La struttura a doppio arco prende ispirazione da uno scheletro di pesce e tutto il ponte è progettato per una costruzione graduale in modo da ridurre al minimo il disturbo ai residenti locali.

# Diversi tipi di giardini e orti per una superficie di 3.500 mq e quasi 90.000 kg di frutta e verdura prodotti ogni anno

vincent callebaut 

La Green Line presenta diverse tipologie di giardino, tuttavia, il suo obiettivo principale è un paesaggio commestibile con serre partecipative sul tetto panoramico. Il progetto propone un totale di 3.500 metri quadrati di orti e frutteti, con specie autoctone commestibili, per contribuire a sensibilizzare sull’eco-gastronomia e sul movimento Slow Food.

A regime si prevede una produzione in permacultura di 25 chili di frutta e verdura al mq, circa 87.500 chilogrammi ogni anno: cavolo riccio, bietola, asparagi, taccole, mirtilli e altri fiori commestibili. Questi verranno poi cucinati direttamente nei ristoranti realizzati sul ponte, offrendo viste panoramiche mozzafiato verso la Bibliothèque Nationale de France, il Tours Duo e il Tour progettato da SOM a Bercy -Charenton.

# Una passerella pedonale totalmente autosufficiente: pannelli solari, turbine eoliche e un impianto a biogas

vincent callebaut

Seguendo i principi dell’autosufficienza, la proposta della passerella prevede: 3.000 metri quadrati di pannelli solari ibridi sul tetto per alimentare le strutture e i ristoranti sul ponte, 56 turbine eoliche a levitazione magnetica assiale che alimentano gli impianti di illuminazione e un impianto biogas integrato nelle celle del ponte che converte le parti non commestibili delle piante e i rifiuti organici in calore ed energia elettrica.

# Lotta all’inquinamento dell’aria e dell’acqua

vincent callebaut – Rendering green Line

Uno degli obiettivi più importanti di questo ponte è aiutare la capitale francese nella lotta all’inquinamento, atmosferico e quello delle acque della Senna.

Per il primo il progetto vede la realizzazione di una foresta di oltre 20.000 piante, arbusti e alberi che ricoprono il ponte pedonale e il giardino sulla banchina. Questa rivegetazione intensiva è in grado di catturare fino a 125 tonnellate di CO2, NOx e particelle fini all’anno nell’atmosfera della capitale, trasformandole in ossigeno attraverso la fotosintesi.

Per il secondo, la filtrazione dell’acqua, il “giardino degli anfibi” sfrutta le radici delle piante lagunari. L’acqua piovana viene raccolta sia negli impianti sanitari che nei bacini di acquaponica, colonizzati dai pesci che vi vengono a nidificare e a deporre le uova, per irrigare i frutteti e gli orti con oligoelementi. Le acque grigie vengono raccolte e riciclate in brevi cicli in fertilizzante naturale.

Continua la lettura con: PONTE sullo STRETTO in 4 anni (a costo zero per lo Stato): il PROGETTO della SVOLTA?

FABIO MARCOMIN

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Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni. L’attacco: siamo CITTADINI o BANCOMAT?

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Foto redazione - Nuovi stalli strisce blu via Verbano

Negli ultimi 10 anni i parcheggi a pagamento sono cresciuti di oltre il 200%, dilagando anche nelle aree periferiche. L’attacco dell’opposizione in consiglio comunale.

Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni. L’attacco: siamo CITTADINI o BANCOMAT?

# L’attacco di Silvia Sardone, consigliere della Lega in consiglio comunale: “Oltre il 200% di strisce blu in più in 10 anni

Foto redazione – Nuove strisce blu Via Verbano estate 2022

Quasi in ogni quartiere, dal centro alla periferia, la sostituzione dei parcheggi gratuiti bianche con quelli a pagamento sta procedendo senza sosta da ormai 10 anni. Una crescita del 200% come fatto notare da Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega a Milano, che nei giorni scorsi ha ricevuto conferma dall’assessore alla Mobilità in seguito a un’interrogazione sul tema: “Dal 2011 (ultimo anno di amministrazione di centrodestra) al 2021, a Milano, i parcheggi a strisce blu sono passati da 35.213 a 106.206: un incremento di oltre il 200% targato sinistra che ha trasformato i milanesi in veri e propri bancomat“. Le giustificazioni addotte per questo cambio di rotta sono sempre le solite di stampo ambientalista ma per Silvia Sardone si tratta solo di “una crociata finto-ambientalista contro gli automobilisti“.

# Automobilisti usati come bancomat senza alcun beneficio per la collettività

Credits sicurauto – Zone a pagamento a Milano

L’esubero di parcheggi a strisce blu sta diventando un salasso per gli automobilisti che vengono considerati dal Comune alla stregua di un bancomat, utili solo per fare cassa ma senza avere nessun particolare beneficio. Rincara la dose l’esponente leghista: “finché ha amministrato il centrodestra non si faceva cassa sulla pelle dei cittadini, mentre la sinistra tassa senza scrupoli. In dieci anni hanno reso Milano un’enorme macchia blu senza tra l’altro migliorare la qualità dell’aria, come si evince dalle costanti rilevazioni delle autorità preposte“.    

# La cerchia extra-filoviaria registra l’incremento maggiore di parcheggi a pagamento

Foto redazione – Nuovi stalli strisce blu via Verbano estate 2022

Le periferie sono quelle che hanno registrato l’incremento maggiore di stalli a pagamento. Nella cerchia filoviaria si è andati da 21.625 a 31.284 parcheggi con le strisce blu, in quella extra-filoviaria da 5.408 a 68.077. Nella risposta all’interrogazione il Comune si giustifica parlando dei parcheggi a lunga sosta ma secondo la Sardone non è una scusa che regge: “La lotta alle auto è solo un pretesto, l’ennesimo, per spolpare i milanesi“.

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… la SPAZZATURA ACCUMULATA agli angoli delle strade sì

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L’ISOLA del DELFINO: l’isola più STRANA d’Italia

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Credits this.is.maria IG - Isola Gallo Lungo

Scopriamo dove si trova questa isola dalla forma insolita e quale leggenda nasconde.

L’ISOLA del DELFINO: l’isola più STRANA d’Italia

# Sulle propaggini della Costiera Amalfitana si trova un’isola dalla forma insolita

this.is.maria IG – Isola Gallo Lungo

Ci troviamo nell’Arcipelago Li Galli, nel mezzo del Mar Tirreno sulle propaggini della Costiera Amalfitana tra Positano e Capri, ricompreso all’interno dell’area marina protetta di Punta Campanella. Delle tre isole che lo compongono, Gallo Lungo è la più grande, e ha una forma davvero insolita: osservandola dall’alto ricorda un delfino.

Credits chiaracaccavo IG – Isola Gallo Lungo dettaglio Torre Costiera

Sul lato convesso c’è la piccola cala “la Praja” con una spiaggia molto corta, che consente alle barche di ancorarsi, e con una piccola casetta sul fondo. Nella parte alta dell’isola si trova invece una torre costiera di guardia realizzata in pietra.

Leggi anche: Un tuffo nell’OCCHIO DELLA TERRA

# La leggenda delle sirene

Credits giulivec-pixabay – Gallo Lungo

Le curiosità di questo arcipelago non si fermano qui. Secondo una leggenda, Gallo Lungo e le altre due isole La rotonda e La Castelluccia erano abitate da sirene che ammaliavano con il loro canto i marinai in transito. Da qui deriva l’altro nome con cui è conosciuto il gruppo di isole: La Sireneuse

 

Continua la lettura con: L’ISOLA “SEGRETA” a nord di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il Canton Ticino apre al pagamento delle TASSE IN BITCOIN. Un’idea per Milano?

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Credits: financebrokerage.com

Dopo la decisione presa dal Gran Consiglio lo scorso Aprile, il cantone di Lugano si aggiunge a Zugo e Zermatt con un progetto pilota. 

Il Canton Ticino apre al pagamento delle TASSE IN BITCOIN. Un’idea per Milano?

# Un progetto pilota

anncapictures da Pixabay

È partito il 12 aprile del 2022, con la decisione del Gran Consiglio del Canton Ticino, un progetto pilota che consente ai ticinesi di pagare alcune imposte in Bitcoin.
Dal 7 luglio entra nel vivo pienamente operativo. È infatti possibile usufruire della piattaforma digitale, attivata dall’ufficio imposte alla fonte e del bollo della Divisione delle contribuzioni.
Allo stato attuale è un vero e proprio test, che raccoglie solo alcune delle imposte amministrative locali. Gli amministratori ticinesi non escludono, però, che in futuro possa essere esteso anche ad altri pagamenti.

Leggi anche: COME si VIAGGIA in TRENO in Svizzera: le COSE MIGLIORI che si dovrebbero importare in Italia

# La Svizzera accetta e incoraggia l’uso di Bitcoin

Credits: financebrokerage.com

Il Dipartimento delle finanze e dell’economia Ticinese, si allinea alle decisioni già operative a Zermatt e Zugo.
La Svizzera si rivela quindi una terra che accetta, disciplina e incoraggia l’uso di Bitcoin ed altre cryptovalute.
A Lugano il cambio di passo è stato annunciato nel marzo scorso, in concomitanza della convention denominata “Piano ₿”, coni Bitcoin che ha dominato il logo e monopolizzato gli speech.

Prima ancora, a febbraio, anche il Cantone di Zugo ha aperto alla possibilità di rifondere in Bitcoin i servizi comunali nel limite di 100mila franchi. Interessante che, grazie ad un accordo con Bitcoin Suisse AG, quest’ultima si assume il rischio derivante dalla volatilità delle criptovalute, facendo in modo che al cantone di Zugo arrivino esattamente le tasse fatturate in franchi svizzeri. La commissione per questo servizio è pari all’1%.

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# «Fondamentale stare al passo»

Credits: Gerd Altmann da Pixabay

In una nota stampa diffusa la mattina del 7 luglio, i funzionari cantonali dichiarano che «Questo progetto pilota permette di limitare notevolmente i rischi, garantendo comunque l’accettazione di pagamenti in Bitcoin da parte di determinati servizi dell’Amministrazione cantonale».
In precedenza i promotori politici dell’idea, hanno dichiarato quanto sia «fondamentale stare al passo» ed evitare di essere travolti o anche solo farsi cogliere impreparati dal progresso.

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# Gli altri nel mondo

Credits: Gerd Altmann da Pixabay

Altre nazioni nel mondo hanno intrapreso questa strada. Ron De Santis, governatore della Florida, ha spiegato di aver chiesto a varie agenzie statali di iniziare a lavorare su come consentire alle aziende dello stato di effettuare i pagamenti delle tasse in Bitcoin.
De Santis ha anche annunciato un disegno di legge, che si muove all’interno di un progetto che prevede lezioni di educazione finanziaria nelle scuole superiori della Florida.

Il sindaco di Gold Coast in Australia, Tom Rate, ha annunciato che i cittadini potranno pagare alcune imposte locali e tasse sulla proprietà in Bitcoin. Rate vede in Bitcoin un efficiente sistema per scavalcare l’intermediazione da parte delle banche.
Anche l’Argentina e lo stato di San Paolo in Brasile stanno predisponendo questa possibilità: il solco, come nel resto del mondo, è tracciato dalle imposte locali.

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# Le imposte locali di Milano

Alexas_Fotos da Pixabay

La preoccupazione degli amministratori svizzeri, di rimanere al passo con la tecnologia, piuttosto che l’intento di Gold Coast di scavalcare l’intermediazione bancaria, sono tutti motivi condivisibili anche per città come Milano?
Quasi sicuramente la città della Madonnina, non può permettersi di perdere un treno importante per il proprio futuro come quello della digitalizzazione.
Zugo ha insegnato la via maestra: sottoscrivere accordi con player che si fanno carico dell’attuale volatilità di Bitcoin col sistema fiat, quindi i rischi di Milano sarebbero minimi.
La riscossione delle imposte locali, in quanto tali, non scalfisce i rapporti con il governo centrale di Roma.

I cittadini in regola non dovrebbero mai più temere errori di accertamento sulle imposte, perché il pagamento sarebbe certificato dalla blockchain, il registro pubblico e immutabile su cui vengono registrate le transazioni di Bitcoin.
Sembra il più classico dei modelli win-win: perché non ci abbiamo ancora pensato?

Fonte: The Cryptonomist CH

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LAURA LIONTI

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DUOMO – LA STAZIONE PER ECCELLENZA⛲🟡⁠ ⁠

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Sai che con l’arrivo della M3 in Duomo si pensò di ridisegnare l’aspetto della piazza? La fermata Duomo della metro gialla è stata voluta per collegare il centro città con la Stazione Centrale. Tuttavia, quando si decise di far passare oltre alla metro rossa anche quella gialla, si pensò di fare un restyling alla piazza, costruendo un monumento con fontane sul lato ovest. Il progetto non venne mai realizzato.

Credits leggofuorigrotta IG – Banchina fermata Duomo Napoli

Altre curiosità sulla fermata Duomo:

  • La stazione di Duomo fu costruita come parte della prima tratta, da Marelli a Lotto, della M1 entrata in servizio il primo novembre 1964.  Il 3 maggio 1990 è entrata in servizio la prima tratta della M3 da Centrale a Duomo. Rimase capolinea fino al dicembre dello stesso anno, con l’estensione a Porta Romana 
  • La stazione è costruita a binari sovrapposti per evitare il passaggio sotto gli edifici. Al livello inferiore si trova il binario in direzione San Donato, al livello superiore il binario in direzione Comasina 
  • Dai mezzanini si dipartono tre lunghi passaggi sotterranei con spazi commerciali: la Civica Galleria Sotterranea, che porta a via Torino, la Galleria dell’Artigianato, che conduce a Cordusio, e la Galleria del Sagrato, verso Vittorio Emanuele con un’uscita all’interno della Rinascente. 

MILANO CITTA’ STATO

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La METROMARE, la metropolitana della RIVIERA ROMAGNOLA: fermate attuali e nuovi prolungamenti

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Rete attuale e sviluppi futuri metromare

La “metropolitana di superficie” della riviera romagnola collega Rimini a Riccione, lungo 9,8 km e 17 fermate. Come funziona e i progetti di sviluppo futuri.

La METROMARE, la metropolitana della RIVIERA ROMAGNOLA: fermate attuali e nuovi prolungamenti

# Il tracciato attuale è di 17 fermate lungo 9,8 km interamente in sede protetta 

 photo_transport_emilia_romagna Alex2910 IG – Metromare Riccione station

Il Metromare detto anche “Trasporto Rapido Costiero” è il servizio di Bus Rapid Transit della riviera romagnola inaugurato “ufficiosamente” alla fine del 2019, che affianca la ferrovia Bologna-Ancona, anche se inizialmente esercitato da bus su gomma a basso impatto ambientale ibridi e a metano. I mezzi viaggiano in corsia riservata, come una metropolitana di superficie.

Ph: wikipedia

Il tracciato attuale è di 17 fermate, compresi i due capolinea di Riccione e Rimini dove avviene l’interscambio con le rispettive stazioni ferroviarie. Il tragitto di 9,8 km viene percorso in 23 minuti. La frequenza media è di 10 minuti, che scenderà a 7,5 minuti nelle ore di punta con l’impiego contemporaneo di 8 mezzi.

# Approvata e finanziata la tratta di 4,2 km fino a Rimini Fiera. Il progetto originario prevede il prolungamento a est fino a Cattolica, allo studio l’estensione a ovest fino a Santarcangelo di Romagna 

Ph: wikipedia – Stazione Kennedy

Il progetto di estensione del tracciato a ovest, dalla Stazione ferroviaria di Rimini alla fiera, è stato approvato e finanziato con 49 milioni di euro. Il tracciato aggiuntivo del Metromare sarà lungo 4,2 km e i passaggi avranno una frequenza di 7 minuti e mezzo.

Rete attuale e sviluppi futuri metromare

Allo studio l’ulteriore prolungamento ad ovest fino alla stazione di Santarcangelo di Romagna, mentre quello a est da Riccione in direzione di Cattolica è già previsto dal progetto originario.

# A luglio 2021 l’inaugurazione ufficiale con la sostituzione dei bus ibridi e a metano con i filobus

Ph. chiamacitta – Test Filobus

Da fine 2020 agli inizi del 2021 sono stati effettuati i collaudi da parte della commissione del Ministero delle Infrastrutture per testare il funzionamento dei primi tre filobus snodati da 18 metri Exquicity costruiti dall’azienda belga Van Hool, attrezzati anche per il trasporto bici.

Ph. aleromanorn IG – Filobus Metromare

Ora tutti i 9 filobus acquistati sono disponibili. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta a luglio 2021, in occasione dei 100 anni dall’entrata in funzione del primo tratto della costruenda tranvia Rimini-Riccione.

Continua la lettura: ABACUS: nuovo CONCEPT di TRAM che sfrutta i BINARI FERROVIARI

FABIO MARCOMIN

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PONTE sullo STRETTO in 4 anni (a costo zero per lo Stato): il PROGETTO della SVOLTA?

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Credits ladiscussione.net - Ponte sullo stretto

Non ci sarebbe bisogno del Recovery Fund o di fondi statali. Vediamo come potrebbe essere finanziato e tutti i numeri del progetto.

PONTE sullo STRETTO in 4 anni (a costo zero per lo Stato): il PROGETTO della SVOLTA?

# Webuild: “In 4 anni riusciamo a realizzare il Ponte sullo Stretto”

Credits: gazzettadelsud.it – Ponte sullo stretto

Nelle dichiarazioni dell’ultimo anno l’amministratore delegato Paolo Salini di WeBuild, ex Salini-Impregilo, continua a dichiarare la disponibilità di costruire il ponte senza fondi statali: Noi il Ponte siamo in grado di farlo e si può partire anche subito“, senza la necessità di inserire il Ponte sullo Stretto di Messina tra le opere da finanziarie con il Recovery Fund. Secondo il parere dei tecnici, come afferma Paolo Salini, se venisse utilizzato il “modello Genova” l’infrastruttura si potrebbe realizzare in 4, massimo 6 anni.

# L’accordo tra regioni e Salini per procedere in autonomia senza l’aiuto dello Stato

Credits ladiscussione.net – Ponte sullo stretto

Nel 2021 si sono susseguiti gli incontri tra gli assessori regionali alle Infrastrutture, Marco Falcone e Domenica Catalfamo, Salini e i manager di WeBuild per fare un quadro sulla revisione del progetto, già approvato nel 2005, e del nuovo piano finanziario. WeBuild sarebbe in grado di sostenere l’investimento di 4 miliardi previsti per la costruzione del ponte con la formula del project financing, mentre i rimanenti 2 miliardi, per le infrastrutture di terra, sarebbero dalle regioni Sicilia e Calabria con proprie risorse e tramite il mercato finanziario in caso non arrivassero fondi dall’Unione Europea e dallo Stato.

# Sarebbe il ponte con la campata unica più lunga del mondo. Tutti i numeri del progetto

Ponte sullo Stretto – Webuild

Il ponte avrebbe la campata unica più lunga del mondo, 3.330 metri, per una lunghezza totale di 3.660 metri. L’altezza prevista per le torri è di 399 metri, la larghezza dell’impalcato di 61 metri e l’altezza libera per il transito delle navi di 65 metri. I 4 cavi che uniscono le torri alle estremità del ponte saranno estesi complessivamente 5.230 metri con quasi 42.000 fili d’acciaio per ogni cavo. Sul Ponte sullo Stretto dovrebbero transitare a regime 60.000 treni e 6 milioni di veicoli ogni anno, su due binari ferroviari e 4 corsie stradali più due di emergenza.

# Le ricadute economiche: 118.000 occupati e 107 miliardi di indotto nei 30 anni di gestione

L’impatto economico per lo Stato, derivante dalla costruzione del ponte, sarebbe positivo con circa 8 miliardi di euro nuove entrate nella sola fase di costruzione, mentre nei 30 anni di gestione l’indotto erariale ammonterebbe a 107 miliardi di euro. A questo si aggiungerebbero oltre 118.000 nuovi occupati tra assunzioni dirette e indotto, con un incremento dello 0,5% del tasso di occupazione nazionale e un incremento dello 0,2% del Pil italiano.

Continua la lettura con: Inaugurato il PONTE più incredibile del mondo. Attraversa 4 NAZIONI

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3 ESPERIENZE da fare in LOMBARDIA con 5 EURO

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Credits manna2o IG - Orrido di Bellano

Per una gita fuoriporta all’insegna del risparmio, a poche ore da Milano sono diverse le esperienze che si possono provare. Scopriamo le più suggestive ad un prezzo massimo di 5 euro.

3 ESPERIENZE da fare in LOMBARDIA con 5 EURO

#1 Il Ponte nel Cielo, il ponte tibetano più alto d’Europa percorribile con 5 euro

Credits: @ponte_nel_cielo – Ponte nel cielo

A Tartano, in Val Tartano in provincia di Sondrio, c’è il ponte tibetano più alto d’Europa. Inaugurato nel settembre 2018 si trova a un’altezza di 140 metri, è lungo 234 e largo 1 metro. Si compone da 700 assi in legno di larice e collega Campo a Frasnino con un dislivello di circa 4 metri. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, si consiglia di prenotare online. A due ore da Milano. 

Milano-Ponte nel Cielo

Leggi anche: Il PONTE SOSPESO più ALTO d’Europa si trova a due ore da MILANO

#2 Orrido di Bellano, una spettacolare gola naturale attraversabile su passerelle a 5 euro

Credits manna2o IG – Orrido di Bellano

A Bellano sulla sponda lecchese del Lago di Como, c’è un suggestivo canyon sul torrente percorribile tramite passerelle ancorate alla parete: l’Orrido di Bellano.
Per raggiungere questa spettacolare gola naturale bisogna arrivare fino alla chiesa di Bellano dove, sulla scalinata alla sua destra, si trova l’ingresso del percorso. Il costo dell’esperienza è di 5 euro. A poco più di un’ora da Milano. 

Milano-Orrido di Bellano

Leggi anche: L’orrido di Nesso: il CANYON e le CASCATE a un’ora da Milano

#3 Le Cascate dell’Acquafraggia, citate anche da Leonardo da Vinci, visitabili a soli 3 euro nei weekend e gratis nei giorni feriali

Credits charliefiore IG – Cascate Acquafraggia

In Val Chiavenna, a Borgonuovo di Piuro, la natura regala uno spettacolo mozzafiato: le Cascate dell’Acquafraggia. Un salto gemello di 170 metri, che si staglia nella natura incontaminata. Citate da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico, queste meravigliose cascate di origine glaciale sono visibili attraverso alcuni percorsi panoramici e fanno parte di un’area protetta. Nei giorni feriali l’accesso è gratuito, nei fine settimana il prezzo del biglietto è di appena 3 euro. A due ore da Milano.

Milano-Cascate Acquafraggia

Leggi anche: Cascate, laghetti, torrenti: 6 POSTI dove RINFRESCARSI in Lombardia

Spunto: Sentichiviaggia

Continua la lettura con: 10 ESPERIENZE particolari da fare quest’ESTATE

FABIO MARCOMIN

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In Italia c’è “il FIUME più LIMPIDO e PULITO” d’Europa

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Credits: @alessandro.mattucci Fiume Tirino

Lo sapevi che in Italia c’è un fiume che ha l’acqua talmente pulita da essere stata definita “la più pulita dell’intero Continente”? Un primato che ogni anno corsi d’acqua dei Balcani, Grecia e Irlanda si contendono ogni volta con il fiume italiano, ma che spesso è il BelPaese ad aggiudicarsi. Ecco dove si trova.

In Italia c’è “il FIUME più LIMPIDO e PULITO” d’Europa

# L’acqua limpida e cristallina che aiuta la flora e la fauna del fiume

Ph: @alessandro.mattucci
Fiume Tirino

Siamo in centro Italia, precisamente nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in Abruzzo. Il fiume in questione si chiama Tirino e nasce dalla sorgente Capo d’Acqua, nel territorio di Capestrano in provincia dell’Aquila, attraversa tutta la Valle Tirino, scorre per circa 15 chilometri in direzione Sud e entra nella provincia di Pescara.

Potrebbe essere un corso d’acqua come tanti, invece il fiume abruzzese è considerato il più limpido e pulito d’Europa. Il corso del fiume è alimentato da una moltitudine di sorgenti e l’acqua del Tirino alterna un azzurro intenso al verde smeraldo, fino ad arrivare in alcuni tratti ad essere completamente trasparente. Ma l’acqua cristallina ha ottimi effetti anche sulla flora e la fauna del fiume. Sì perché il fatto di essere trasparente fa sì che i raggi del sole penetrino nel fiume per diversi metri e quindi anche nelle zone più profonde avviene la fotosintesi clorofilliana. In questo modo flora e fauna vivono anche nelle zone più basse del fiume.

# Una valle turistica e le sue attività

Ph: @sara.di.giacomo
Tirino

La valle del fiume e il Tirino stesso sono aree recentemente apprezzate dai turisti, qui infatti possono essere fatte varie attività. Tra le più amate c’è il giro in canoa sulle acque del fiume più pulito d’Italia, ma non solo. All’interno della valle sono organizzati anche giri in bicicletta, trekking sulle sponde del fiume o passeggiate a cavallo.

La domanda che sporge spontanea è: ma il fatto che si navighi nel fiume non potrebbe causare l’inquinamento delle sue acque? È il Comune di Capestrano a dare l’autorizzazione di navigare su alcuni tratti del fiume, essenziale è però che le barche non siano a motore e bisogna assolutamente evitare di passare nei tratti non navigabili.

Continua la lettura con: Il FIUME di LATTE a un’ora da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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GARIBALDI – LA FERMATA DI GAE AULENTI🟢🏙️

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Lo sapevi che quando scendi a Garibaldi entri nella “nuova Milano”? Probabilmente sì, perché l’intera zona circostante la stazione è l’area di Porta Nuova, la city di Milano. Piazza Gae Aulenti, l’Unicredit, Corso Como, Biblioteca degli Alberi sono il centro della Milano del futuro e dello skyline.

Ph. Luca Bravo-Unsplsh – Milano Gae Aulenti

Altre curiosità sulla fermata Garibaldi: 

  • Garibaldi è uno dei principali hub di Milano: mette insieme stazione dei treni e l’interscambio tra M2 e M5
  • E’ l’unica fermata a essere stata capolinea di due linee diverse. La stazione della linea 2 fu attivata il 12 luglio 1971: era il nuovo capolinea della tratta proveniente dalla Centrale. Garibaldi fu poi anche capolinea della M5 dall’inaugurazione del marzo del 2014 fino al 2015, quando la linea venne prolungata fino a San Siro Stadio
  • Garibaldi FS della M2 è stata l’unica stazione all’interno del Comune di Milano (al di fuori c’erano anche Gobba e Gorgonzola) a possedere quattro binari (attualmente ridotti a tre). I due centrali vengono utilizzati per la normale fermata dei treni, gli altri due, posizionati all’esterno delle banchine di attesa, sono praticamente inutilizzati: uno dei due è stato rimosso, mentre l’altro viene a volte utilizzato per il parcheggio di materiale rotabile ATM. I binari supplementari dovevano servire al progetto, mai realizzato, delle linee celeri della Brianza, un gruppo di linee di metrotranvie che avrebbero dovute essere portate sotterranee, con un interscambio diretto con la metropolitana 

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