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🔴 CARO ENERGIA? Lampioni spenti e uffici vuoti il venerdì le PRIME MOSSE di Milano

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Credits Andrea Cherchi - Piazza Missori

In attesa delle linee guida del Governo, a Milano si studiano diverse soluzioni per ridurre i consumi di energia e il costo delle bollette in previsione dell’inverno. Vediamo tutti gli interventi allo studio.

CARO ENERGIA? Lampioni spenti e uffici vuoti il venerdì le PRIME MOSSE di Milano

# Comune di Milano, Politecnico e A2A stanno studiando diverse soluzioni per contrastare il caro energia

Credits hoigole IG – Palazzo Marino

Il Comune di Milano con il supporto del Politecnico di Milano e A2A, in attesa delle decisioni del Governo, sta studiando diverse soluzioni per affrontare il caro energia e ridurre i consumi. Il Sindaco Beppe Sala, intervistato da Milano Today, ha dichiarato: “ci adegueremo alle linee guida che il Governo stabilirà e che saranno soprattutto temperature più basse d’inverno nei nostri uffici e magari anche una riduzione degli orari di accensione dei riscaldamenti, però noi vogliamo capire cosa fare di più”.

# Le ipotesi sul tavolo sono lo spegnimento dei lampioni e la chiusura degli uffici il venerdì

Credits Andrea Cherchi – Piazza Missori

Tra le ipotesi al vaglio c’è quella di spegnere alcuni lampioni della città durante la notte per ridurre i consumi energetici per le strade del capoluogo lombardo. Tra le possibili alternative si sta valutando l’ipotesi di abbassare l’intensità dei led del 10 o del 20%, e utilizzare un sistema a sensori che consenta l’accensione dei lampioni solamente al passaggio di una persona. 

Un’altra soluzione potrebbe essere la chiusura degli uffici comunali il venerdì. La spiegazione del Sindaco: “se si vuole risparmiare energia meglio chiudere il venerdì che il mercoledì, perché se chiudi al mercoledì ora che spegni e riaccendi è un problema. Ci stiamo lavorando”. Dall’assessore allo sport Martina Rava arriva invece la proposta di chiudere le piscine al mattino e forse anche altri impianti di Milanosport.

# Luci delle vetrine spente un’ora prima e porte dei negozi sempre chiuse

Credits natipervivereamilano – Negozio Corti di Baires

Tra le richieste che invece verranno rivolte alle attività commerciali, tramite un’ordinanza del Sindaco, ci potrebbe essere quella di spegnere le luci delle vetrine un’ora prima rispetto al solito, alle 23.00 invece che a mezzanotte, e di tenere le porte chiuse sia in inverno che in estate per non disperdere riscaldamento o aria condizionata, come stabilito ad esempio in Francia. Oltre a questo è in valutazione l’abbassamento della temperatura dei termosifoni a 19 gradi.

Continua la lettura con: Il FALÒ delle BOLLETTE: la protesta contro il CARO GAS arriva anche in Italia. E PREVISIONE SHOCK: resisteremo solo 45 giorni

FABIO MARCOMIN

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Quanto è LUNGA la METROPOLITANA di Milano?

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Credits Arbalete-wikipedia - Mappa metropolitana di Milano

Una delle domande che chi arriva da fuori si fa entrando nella metropolitana di Milano: ma quanto è lunga? Scopriamo la risposta, con il numero di linee e fermate, e il confronto con le altre reti italiane

Quanto è LUNGA la METROPOLITANA di Milano?

Credits Arbalete-wikipedia - Mappa metropolitana di Milano
Credits Arbalete-wikipedia – Mappa metropolitana di Milano

La rete metropolitana di Milano è la più lunga d’Italia. Misura 96,8 km e conta 113 fermate distribuite su 4 linee: M1, M2, M3, M5.

A seguire troviamo quella di Roma con 59,4 km, 3 linee e 73 stazioni, poi Napoli con 20,3 km, 2 linee e 23 stazioni, Torino con 15,1 km, 1 linea e 23 fermate, Brescia con 13,7 km, 1 linea e 17 fermate, Catania con 8,8 km, 1 linea e 10 fermate e infine Genova con 7 km, 1 linea e 8 fermate.

# Linee in cantiere e in progetto

Credits documento piano Città Metropolitana Milano - Estensioni metropolitana
Credits documento piano Città Metropolitana Milano – Estensioni metropolitane in cantiere, approvati e allo studio

Nel capoluogo lombardo è in costruzione una quinta linea metropolitana, la M4 o la blu, che verrà aperta parzialmente nel mese di Ottobre del 2022. Il resto della linea aprirà tra il 2023 e il 2024, per un totale di 15 km e 21 fermate.

In progetto e in cantiere ci sono numerosi prolungamenti: la linea M1 a nord con due nuove fermate e a ovest con 3 fermate per complessivi 5,4 km, la M5 sempre a nord con 12 nuove fermate lungo 13 km e la futura M4 a est con 2 fermate supplementari su un tracciato di 3,1 km.

Continua la lettura con: Curiosità e record delle 7 METROPOLITANE delle città ITALIANE

FABIO MARCOMIN

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Germania: PARCHI GIOCHI RISCHIOSI per rendere CORAGGIOSI i BAMBINI. Sarebbero utili anche da noi?

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Credits berlinerseilfabrik IG - Parco giochi bambini Germania

In Germania si stanno introducendo nei parchi giochi delle attrazioni per bambini caratterizzate da un certo grado di pericolosità. Scopriamo perché sono stati progettati in questo modo e quali benefici intendono apportare.

Germania: PARCHI GIOCHI RISCHIOSI per rendere CORAGGIOSI i BAMBINI. Sarebbero utili anche da noi?

# Uno studio tedesco ha evidenziato l’effetto positivo dei parchi giochi rischiosi 

Credits jessi_30.11._ IG – Abenteuerpielplatz

Secondo uno studio del Deutsche Zeitschrift für Sportmedizin, i bambini che hanno sviluppato capacità fisiche e motorie all’interno dei parchi giochi hanno un rischio minore di infortunarsi da grandi. Questo avviene soprattutto se le attrazioni hanno un certo grado di pericolosità. Si tratta di un rischio controllato dato che vige una rigida politica di controlli, che consente di rendere questi giochi stimolanti ma mai eccessivamente pericolosi.

# La torre di Triitopia nel Ludwig Lesser Park di Berlino

@berlinerseilfabrik IG – Parco giochi bambini Germania

La torre di Triitopia nel Ludwig Lesser Park di Berlino è uno dei giochi più rappresentativi di questa concezione educativa. I bambini si devono arrampicare su una rete di fili d’acciaio fino a un’altezza di 10 metri. A protezione c’è una rete di salvataggio che impedisce loro di cadere da un’altezza superiore ai 3 metri. I pericoli sono quindi derivanti da un ragionato gioco di equilibrio e non da un’usura delle strutture o da una scarsa manutenzione.

# I parchi giochi pensati per creare uno spirito di sopravvivenza o sporcarsi con il fango

@stadtratschmidt_le IG – Bauspielplatz

Oltre a questa attrazione ci sono altri parchi a tema progettati per portare i bambini a sviluppare una determinata abilità. Ci sono ad esempio i Bauspielplatz, pensati per  stimolare le capacità di costruzione dei bambini e uno spirito di sopravvivenza, i Naturspielplatz i cui i bambini si trovano in mezzo alla natura e possono sporcarsi con il fango e arrampicarsi sugli alberi oppure gli Abenteuerpielplatz, con i giochi più avventurosi e pericolosi

Potrebbero essere utili anche in Italia per rendere i bambini più coraggiosi e consapevoli della proprie capacità?

Fonte: Berlino Magazine

Continua la lettura con: Se MILANO avesse il MARE sarebbe così: i RENDERING del WEB

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“L’Europa è gestita da IDIOTI ASSOLUTI”

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Ph. DanielleTunstall - Pixabay

Il collasso dell’Europa. Sembra ormai più di un’ipotesi. Mentre gli USA preparano un piano su come proteggere il paese dall’implosione del vecchio Continente, gli analisti sottolineano l’assurdità delle politiche europee per gestire la crisi delle materie prime. Politiche che stanno aggravando la crisi anziché risolverla. E tutto lascia prevedere che in futuro stanno per fare ancora di peggio. Traduzione di estratti dell’articolo di Tyler Durden pubblicato su zerohedge.com il 5 settembre 2022.

“L’Europa è gestita da IDIOTI ASSOLUTI”

# I governanti europei continuano a fare disastri: la proposta di tetto al prezzo dell’energia russa ha provocato un crollo sui mercati azionari e nuovi record nei prezzi dell’energia

pixabay.com

Proprio quando pensavamo che la narrativa non potesse diventare più idiota, l’Europa arriva a sorprendere quasi tutti.
L’UE ha minacciato i commercianti di materie prime, dicendo che avrebbe organizzato un “intervento di emergenza” per bloccare i prezzi dell’energia che stavano aumentando a un ritmo di circa il 20% al giorno (forse l’Europa ha trovato modo di stampare gas naturale ed elettricità oltre a monetizzare tutti i deficit iniettando migliaia di miliardi nel processo)…

… una mossa che in realtà ha funzionato solo fino a quando Putin ha ricordato all’Europa chi è il capo nella serata di venerdì, quando Gazprom ha improvvisamente deciso che avrebbe “fermato completamente” tutto il transito del Nord Stream 1. (…)

A questa notizia i mercati azionari sono precipitati e si prevede che i prezzi europei del gas e dell’elettricità possano tornare ai massimi storici quando i mercati riapriranno lunedì, oltre a costringere la Svezia a seguire Austria e Germania nel salvare le società energetiche mentre le autorità nordiche hanno avvertito di un rischio “Lehman”. (…)

Sebbene qualsiasi cosa faccia sia destinata a fallire, l’Europa si è affrettata a scongiurare una catastrofe energetica che minaccia di trasformarsi in una crisi economica, sociale e persino finanziaria.
I leader europei hanno lavorato per mesi per cercare di compensare l’impatto della stretta russa sul gas. Ma la decisione di Gazprom PJSC di tenere chiuso venerdì scorso il cruciale gasdotto Nord Stream ha portato un nuovo senso di panico.

# La Germania va in direzione opposta alla BCE: si va spediti verso una crisi sociale

In risposta all’impennata dei prezzi dell’energia e al razionamento della legna da ardere, durante il fine settimana, la Germania – il paese più colpito dal taglio del Nord Stream – ha presentato un pacchetto da 65 miliardi di dollari destinato ad aumentare la domanda e a proteggere i consumatori, con un prelievo sugli extra profitti. Questa iniziativa del governo tedesco annulla completamente gli sforzi della BCE per reprimere la domanda con l’aumento dei tassi di interesse e ponendo così fine al QE, in modo simile a ciò che l’amministratore di Biden sta facendo alla Fed negli Stati Uniti.

Allo stesso tempo, migliaia di cechi che hanno protestato nelle strade questo fine settimana sono serviti a ricordare i rischi sociali e politici.
“È chiaro che la prossima stagione di riscaldamento metterà alla prova la resilienza del mercato energetico dell’UE”, è quanto la presidenza ceca prevede di dire agli Stati membri, secondo la bozza di documento per la riunione di emergenza. “È fondamentale fare il punto sugli sviluppi del mercato e identificare possibili misure per affrontare i prezzi elevati dell’elettricità causati dai prezzi elevati del gas”.

# Cosa può fare l’Europa? Nulla. Ma fingerà fino alla fine di avere tutto sotto controllo

Allora cosa può fare l’Europa? Niente, ma fingerà di avere il controllo fino alla fine. Le opzioni suggerite dalla presidenza ceca – secondo Bloomberg – integrerebbero le misure proposte dalla Commissione europea in una nota politica vista da Bloomberg la scorsa settimana. Queste misure includerebbero una riduzione della domanda di energia e limiti di prezzo su energie rinnovabili, nucleare e carbone, che ovviamente sono tutti vicoli ciechi. La presidenza è pronta a proporre “soluzioni” simili nel settore dell’energia e a proporre i seguenti strumenti aggiuntivi per limitare l’impatto dei prezzi del gas sui prezzi dell’energia:

  • limitando temporaneamente il prezzo del gas utilizzato per la produzione di elettricità
  • fissare un tetto massimo di prezzo al gas importato dalla Russia
  • ci potrebbe anche essere un’opzione di separare temporaneamente la produzione di energia elettrica dal gas, con la fissazione del prezzo sul mercato dell’energia elettrica

# L’effetto boomerang delle politiche di un’Europa gestita da “idioti assoluti”

pixabay.com

Uhm, qualcuno dovrebbe dire all’Europa che dal momento che la Russia sta già esportando col contagocce il gas in Europa per distruggere l’economia continentale, fissare un tetto massimo di prezzo su qualsiasi molecola di gas rimasta non farà davvero nulla. Ma questo è ciò che accade quando l’Europa è gestita da idioti assoluti.

C’è di più: per aumentare la liquidità nel mercato dell’energia, dove praticamente nessuno fa più trading poiché semplicemente non c’è un bene fisico con cui coprire le posizioni finanziarie, l’Europa non potrà che stabilire:

  • un sostegno urgente di linea di credito a livello europeo per i partecipanti al mercato che devono far fronte a richieste di margini molto elevate
  • di limitare la marginalizzazione o l’adeguamento automatico del tetto del prezzo
  • di sospendere temporaneamente dai mercati europei i derivati ​​sull’energia.

Il risultato? Come aveva denunciato Pierre Andurand quando ha affermato che “il mercato del petrolio è completamente rotto”, così ogni altro mercato delle materie prime sta per essere “regolamentato” a morte. Ciò significa che i prezzi su carta potrebbero presto raggiungere lo 0 quando i prezzi fisici si muoveranno in modo asintotico (cioè tendendo a +∞).

# L’Europa punta su carbone e rinnovabili… esilarante!

La presidenza ceca proporrà anche una valutazione ancora più umiliante e ridicola di come l’UE potrebbe utilizzare il suo “mercato del carbone” per affrontare i prezzi elevati dell’elettricità e garantire un rapido accordo su una proposta di commissione all’inizio di quest’anno per vendere alcuni permessi ritirati dal mercato e tenuti in apposita riserva. Tali vendite – riporta Bloomberg – “aumenterebbero l’offerta di permessi di emissione, aiutando ad abbassare i loro prezzi”

Ma l’idiozia più esilarante è stata come al solito dispensata per ultima: eccolo da Bloomberg:

L’intervento previsto dovrebbe essere concepito in modo da evitare un aumento del consumo di gas o mettere a repentaglio gli sforzi per ridurre la domanda di gas. Dovrebbe essere semplice da implementare e DA coordinare NEL BLOCCO DEI PAESI UE ed essere coerente con gli obiettivi climatici del blocco, ha affermato la presidenza nella bozza di documento.

Sì, “semplice da implementare”, ed è qui che scoppiano le risate. Come mai? Perché, come ha affermato venerdì anche Goldman, nulla di ciò che l’Europa farà porterà a prezzi più bassi e semmai porterà a prezzi molto più alti, spiegando – ancora una volta – perché i piani “geniali” dell’Europa funzionano sempre in teoria ma nella pratica producono solo fallimenti.

# Goldman Sachs sul tetto del prezzo: “ribassista in teoria, rialzista nei fatti”. 

 
 
“Il rischio fondamentale di questa misura (il tetto sul prezzo), tuttavia, è la potenziale ritorsione russa, che trasformerebbe questo in un ulteriore shock rialzista per il mercato petrolifero. Coerentemente con le azioni intraprese nel mercato del gas naturale, la Russia potrebbe scegliere di vendicarsi, tagliando gli acquirenti del G-7 e interrompendo la produzione, aumentando così i prezzi globali e le proprie entrate anche assumendo maggiori costi logistici per i paesi non partecipanti.
 
Di conseguenza, l’annuncio di oggi non cambia la nostra previsione rialzista per i prezzi del petrolio. Supponendo ottimisticamente un’implementazione di successo di un limite di prezzo senza ritorsioni, ci aspetteremmo 0,0,6 mb/g di rialzo sul nostro percorso di produzione russa del 2023, per un valore di circa $ 15/bbl di ribasso rispetto alle nostre previsioni del Brent del 2023 di $ 125/bbl, che continuano a lasciare è ben al di sopra degli attuali forward al di sotto di $86/bbl.
Ancora più importante, la potenziale perdita delle esportazioni russe per rappresaglia crea un notevole rischio al rialzo per la nostra previsione rialzista.” (Goldman Sachs)

# I leader europei impoveriscono i loro popoli arricchendo chi dicono di voler combattere

E mentre i leader europei sempre più da cartone animato vivono in una terra che non c’è dove sacrificano le loro popolazioni al gelo in modo che possano continuare la loro politica ideologica pro-Ucraina, Goldman ci spiega perché la risposta di Putin porterà a un “rialzo significativo” dei prezzi del gas naturale.
 

Articolo originale: As Europe Implodes, It Plans “Radical Intervention” Including Price-Setting, Suspending Derivatives Markets And Europe-Wide Margin Call Bailouts di Tyler Durden per zerohedge.com

Continua la lettura con: Decisione della FED e incubo recessione

LA FENICE

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🔴 Il FALÒ delle BOLLETTE: la protesta contro il CARO GAS arriva anche in Italia. E PREVISIONE SHOCK: resisteremo solo 45 giorni

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Credits umbria24 - Falò bollette

Dopo UK, Olanda e Germania, la rivolta contro le bollette record arriva anche in Italia. Ma non solo. Arrivano anche previsioni a tinte fosche per l’inverno: bollette a 500 euro al mese ma che potrebbero perfino non bastare. Vediamo le ultime notizie e le allarmanti previsioni per i prossimi mesi.

🔴 Il FALÒ delle BOLLETTE: la protesta contro il CARO GAS arriva anche in Italia. E PREVISIONE SHOCK: resisteremo in inverno solo 45 GIORNI

# In Umbria la protesta nelle piazze con il falò delle bollette

Credits corrieredellumbria – Falò delle bollette

Arriva anche in Italia la protesta contro il caro gas. I commercianti dell’Umbria sono scesi in piazza a Perugia, Terni, Assisi, Bastia Umbra, Castiglione del Lago, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Gualdo Tadino, Marsciano, Norcia, Spoleto, Umbertide. Il momento clou dell’iniziativa, che ha voluto rappresentare un livello di esasperazione e preoccupazione altissimo, è stato il simbolico falò delle bollette i cui costi sono mediamente triplicati rispetto agli stessi mesi del 2021.

Il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni ha commentato la situazione: “Con aumenti dei costi dell’energia del 300%/400% e una incidenza sui costi di gestione altissima lavorare è impossibile. Molte imprese hanno fiato per 1-2 mesi, poi, se non saranno posti freni agli aumenti, saranno costrette a soluzioni drastiche. A tanti converrà chiudere piuttosto che tenere aperto”. Le conseguenze dirette sarebberoperdita di posti di lavoro e contemporanea ulteriore inflazione a causa di aumenti inevitabili dei prezzi per chi vuole continuare a stare aperto”.

# “Il gas basterà al massimo per 45 giorni”

Credits PhotoMIX-Company-pixabay – Fornello spento

Da Assoutenti arriva una bocciato piena per il piano energetico del Ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani. Secondo l’associazione i depositi di gas coprono il 20% circa del fabbisogno annuale del nostro paese e sono stoccati appena 15 miliardi di metri cubi per famiglie e imprese, quando i consumi di gas nel periodo invernale si aggirano attorno i 400 milioni di metri cubi al giorno.

Il commento del presidente Furio Truzzi: “con gli stoccaggi e gli approvvigionamenti di gas attuali le aziende fornitrici non sono in grado di fornire il gas a tutti i propri clienti e riusciranno a coprire il fabbisogno energetico invernale per un periodo non superiore ai 45 giorni, dopo di che sarà il caos, con pesanti razionamenti, case gelate e stop alle attività per industrie e imprese

# Le previsioni di Goldman Sachs: bollette mensili fino a 500 euro a famiglia in Europa

Credits Kunnasberg-pixabay – Costi energia

In questo quadro per nulla rassicurante Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, stima che all’inizio del prossimo anno, la bolletta di una tipica famiglia europea toccherà i 500 Euro al mese, con una crescita di circa il 200% rispetto al 2021. L’aumento per l’Europa sarà di circa 2.000 miliardi nelle bollette, corrispondente al 15% del PIL.

Fonti: Corriere dell’Umbria, Agi, Mountain Trader

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Video del giorno: tutti uniti per UN MINISTERO A MILANO

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Divisi su tutto, per una volta avversari politici si ritrovano uniti. Sulla proposta di portare un ministero economico a Milano. Innovazione? Sviluppo Economico? L’importante è che la capitale economica conti di più anche nella politica italiana. Ecco i video con le riflessioni di Sala, Salvini, Fontana e Cottarelli. 

ALTRI VIDEO DEL GIORNO SU MILANO:

Lezioni di danza in Piazza Duomo

 

Lo spot della Milano da Bere

 

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

 

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MILANO CITTA’ STATO

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🔴 Agli STRANIERI piacciono le CASE di LUSSO di Milano: queste le NAZIONALITÀ di chi sta comprando

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Ph. Francesco Ungaro - Pexels

Report immobiliare della società di servizi Vincenzo Monti Prestige: il mercato delle case di lusso prospera, trainato da una corrente d’acquisto proveniente dall’estero. Da quali nazioni provengono i maggiori acquirenti e quali sono le zone più gettonate?

Agli STRANIERI piacciono le CASE di LUSSO di Milano: queste le NAZIONALITÀ di chi sta comprando

# Gli stranieri scelgono Milano per comprare case di lusso

Credits Michelle_Raponi-pixabay – Villa di lusso

La maggioranza degli acquirenti di immobili di lusso in Italia sono top manager con abitazioni nelle principali piazze finanziarie o paradisi fiscali europei, come Londra, Parigi, Montecarlo, e che sfruttano la possibilità di aderire a un regime agevolato che consente di pagare una cedolare secca di 100mila euro all’anno se scelgono come residenza il nostro Paese.

Questo è quanto si evince da un report immobiliare della società di servizi Vincenzo Monti Prestige, anticipato dal Corriere della Sera, e che mostra come gran parte dei 700 stranieri con un patrimonio di almeno 30 milioni di euro, che hanno aderito a questo regime di favore, abbiano scelto Milano per i loro acquisti. Nei primi 6 mesi del 2022 le vendite sono salite del 10%.

# I maggiori acquirenti da Stati Uniti, Regno Unito e Germania

Credits waggtime-pixabay – Bandiera americana

Sono soprattutto gli imprenditori ad acquistare case di lusso a Milano, con oltre il 50% che opta per un immobile già riqualificato. I maggiori acquirenti arrivano da Stati Uniti, Regno Unito e Germania che si spartiscono rispettivamente il 26, il 16 e il 13 per cento sul totale della domanda. A seguire i russi con l’8%, poi svizzeri, francesi, canadesi, belgi, israeliani e olandesi, tutti con percentuali comprese fra il 2 e il 6 per cento.

# Le zone più ricercate e i prezzi al mq

Credits: @cronoaficionado
via montenapoleone

I quartieri più ricercati sono il Quadrilatero della Moda, la zona di Brera, l’area di via Venti Settembre e corso Magenta, oltre a Porta Nuova e Citylife con quotazioni che si attestano a una media di 11.200 euro al mq.

I valori più alti si registrano nelle vie comprese nel quartiere dello shopping di lusso con punte di 17.600 euro. La scelta ricade principalmente su grandi attici, di almeno di 200-250 mq, con ampi terrazzi e spazi aperti. 

Fonte: Corriere Milano

Continua la lettura con: CASE a Milano sempre più CARE: atteso un +12% nei prossimi TRE ANNI

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Anche tu COLORI le FERMATE della METRO dove sei sceso?

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Credits londonist-matt brown - Stazioni della metropolitana di Londra colorate

La metropolitana è uno dei simboli di Milano, oltre a essere il mezzo di trasporto pubblico più utilizzato come nella maggioranza delle più grandi città del mondo. Allo stesso tempo per molti è una passione, fino a raggiungere i livelli del fanatismo, in senso buono. Sembra che si stia diffondendo una nuova moda partita da Londra: colorare le fermate visitate.

Anche tu COLORI le FERMATE della METRO dove sei sceso?

# Evidenziare ogni fermata visitata sulla mappa dei trasporti

@londonist-matt brown – Stazioni della metropolitana di Londra evidenziate

Come spesso accade per questo tipo di cose e di tema, il via lo ha dato Londra. Matt Brown, giornalista della capitale inglese, l’ha portato ad avere sempre con sé una mappa tascabile della Tube e un evidenziatore per colorare tutte le fermate che ha visitato durante gli spostamenti in sotterranea. Il suo simpatico hobby ha immediatamente riscosso grande successo diventando molto popolare tra i viaggiatori della Tube, soprattutto quelli che amano esplorare nuovi angoli della città e della metro. 

# Anche i milanesi hanno questa passione?

Mappa ATM 2021

E a Milano? Gli amanti delle infrastrutture e in particolare della metropolitana non mancano di certo, compreso chi scrive, e probabilmente la maggioranza dei milanesi avrà viaggiato almeno una volta su tutte le linee della città. Ma questo non basta per capire se se si è dei fan accaniti di questo mezzo di trasporto. Una conferma potrebbe arrivare rispondendo in modo affermativo a questa domanda: colori anche tu sulla mappa di ATM tutte le stazioni dove sei sceso o che hai visitato?

Continua la lettura con: I 7 SISTEMI di METROPOLITANA più INTERESSANTI del MONDO

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Il video del giorno: LEZIONI di DANZA con Roberto Bolle in PIAZZA DUOMO

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Domenica, 4 settembre 2022. 1.600 aspiranti ballerini prendono lezioni di danza in piazza Duomo. Il maestro d’eccezione è uno dei più grandi ballerini del mondo, Roberto Bolle.

Ecco come è andata nelle immagini del video del corriere.it:

Continua la lettura con: Il video del giorno: Lo spot della Milano da Bere

Continua la lettura con: Il video del giorno: LA CODA per la FAME

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BARDINETO: il villaggio dei funghi a tre ore da Milano

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Tra i boschi di Bardineto, in Liguria, si trova il villaggio dei funghi. Grandi e piccoli, immersi nel bosco di castagni, faggi e betulle, si trovano monolocali e bilocali a forma di fungo. L’idea vuole rendere onore ai funghi, tipici dell’area, ma il risultato ricorda il villaggio dei piccoli esserini blu.⁠

BARDINETO: il villaggio dei funghi a tre ore da Milano

# Le casette dei puffi in Liguria

Le case dei puffi, che hanno accompagnato l’infanzia di molti, nascono dall’idea del fumettista belga Pierre Culliford, la cui fantasia ha portato in vita The Smurfs (i puffi). Le famose casette ricavate nei funghi, con il tetto rosso a pois e il corpo bianco, hanno accompagnato per decenni la vita degli esserini blu poco più alti di una mela. Casette simili, a forma di fungo, con il corpo bianco e il tetto marrone, si trovano in Liguria.

Credits: pinterest.com

Leggi anche Il trionfo del TOTAL BLACK: la casa delle tenebre superstar del web 

# Il villaggio dei funghi

Credits: pinterest.com

Tra i boschi di Bardineto si trova il villaggio dei funghi. Grandi e piccoli, immersi nel bosco di castagni, faggi e betulle, si trovano monolocali e bilocali a forma di fungo. L’idea vuole rendere onore ai funghi, tipici dell’area, ma il risultato ricorda il villaggio dei piccoli esserini belga. Le casette si possono visitare dall’esterno, poiché all’interno sono abitate, ma attraversare il villaggio riporta in un mondo magico fatto di omini blu e maghi che cercano di catturarli.

 

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

Bormio, Valle d’Intelvi, Como, Maranello, Tremosine, Madonna di Campiglio, Val Vigezzo, Punta Sasso, Portofino, Bellagio, Legnano, Sottomarina, Bobbio, Brolo, Preda Rossa, Lomello, Bergamo, Madruzzo, Gaggio, Pusiano, Gera Lario, Chamois, Lerici

 

SARAH IORI

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In PUGLIA la sperimentazione per i TRENI ULTRAVELOCI

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Credits qq469717806-pixabay - Treni a lievitazione magnetica

Finanziato il progetto per sperimentare e studiare l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia per velocizzare il trasporto ferroviario. Ecco cosa prevede nel dettaglio il protocollo d’intesa appena sottoscritto.

In PUGLIA la sperimentazione per i TRENI ULTRAVELOCI

# Firmato un protocollo d’intesa per sperimentare i treni a levitazione magnetica

Credits qq469717806-pixabay – Treni a levitazione magnetica

Firmato il protocollo d’intesa tra il ministero delle Infrastrutture, la Regione Puglia, Rete ferroviaria italiana (Rfi), Ferrovie dello Stato e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio-Porto di Taranto per la sperimentazione nel campo della mobilità ferroviaria di tecnologie d’avanguardia che consentiranno di velocizzare i sistemi di trasporto, anche con mezzi a levitazione magnetica, abbassare i tempi di percorrenza e ridurre l’impatto ambientale dei viaggi. L’area prescelta è quella attorno al porto di Taranto.

# Un finanziamento di 4 milioni di euro

Credits: motorbox.com

Il progetto, finanziato con 4 milioni di euro dai soggetti che hanno sottoscritto l’accordo, prevede la realizzazione di studi di fattibilità avanzati per l’uso nel trasporto ferroviario delle tecnologie a levitazione magnetica, lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica di prima fase, la realizzazione di prototipi e la sperimentazione sul campo. I sistemi potranno essere utilizzati sia in sovrapposizione alle infrastrutture esistenti, sia realizzando nuove infrastrutture che permetterebbero trasporti di merci e persone ad altissima velocità. Si prevede anche l’uso di fonti energetiche rinnovabili per il funzionamento dei sistemi. 

L’accordo segue quello già sottoscritto con la Regione Veneto e le Concessioni autostradali venete (Cav) per l’avvio della sperimentazione dell’Hyper Transfer su strada. 

Leggi anche: Hyperloop: in Veneto la prima sperimentazione sul TRENO che viaggia a 1000 Km/h

Continua la lettura con: Dove vai in DUE ORE di TRENO da Milano?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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🔴 SALVINI: Ministero dell’Innovazione a Milano. SALA rilancia: qui anche il MISE

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Il leader della Lega lancia la proposta di trasferire il Ministero dell’Innovazione da Roma a Milano. Il sindaco Sala accoglie positivamente l’idea ma solo a una condizione: che arrivi nella metropoli lombarda anche il Ministero dello Sviluppo Economico.

🔴 SALVINI: Ministero dell’Innovazione a Milano. SALA rilancia: qui anche il MISE

# Il leader della Lega: “Propongo che il ministero per l’intelligenza artificiale, dell’innovazione e della digitalizzazione sia a Milano, dove ci sono i brevetti

matteosalvini IG – Salvini al Forum Ambrosetti

In occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio, come riporta Ansa, il leader della Lega Matteo Salvini ha lanciato la proposta di trasferire da Roma a Milano il Ministero dell’Innovazione: “Propongo che il Ministero per l’intelligenza artificiale, dell’innovazione e della digitalizzazione sia a Milano, dove ci sono i brevetti” aggiungendo come “Il bello dell’autonomia è valorizzare i territori“.

# Il Presidente di Regione Lombardia approva: “ci sarebbe già il luogo naturale per ospitare una struttura del genere: Mind, Milano Innovation District

Credits: milanopost.info
Fontana

La proposta è apprezzata dal Presidente di Regione Lombardia che indica l’area del MIND come luogo ideale per la sua collocazione. Le parole di Attilio Fontana sul suo profilo Facebook: “Interessante, necessaria e, ovviamente, utile. Così giudico la proposta lanciata oggi dal Forum Ambrosetti di Cernobbio dal leader della Lega Matteo Salvini di portare in Lombardia, e più precisamente a Milano, la sede del Ministero dell’intelligenza artificiale, dell’innovazione e della digitalizzazione. Qui, fra l’altro  ci sarebbe già il luogo naturale per ospitare una struttura del genere: Mind, Milano Innovation District, uno spazio altamente qualificato che è proprio orientato in questa direzione”.

# Il Sindaco di Milano rilancia: “un Ministero dell’Innovazione a Milano purché in abbinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico

Credits mianews – Beppe Sala

Il Sindaco di Milano, Beppe Sala, accoglie positivamente l’idea lanciata da Matteo Salvini ma solo a condizione che traslochi in città anche il Ministero dello Sviluppo Economico: “Dobbiamo essere più autonomi relativamente alle fonti energetiche, ai semiconduttori, alla gestione trasparente dei dati, alle regole per la trasformazione ambientale. Questa è la vera sovranità su cui possiamo costruire il nostro futuro. Penso che abbia quindi senso immaginare un Ministero dell’Innovazione a Milano purché in abbinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico” scrive sul suo profilo facebook il primo cittadino milanese.

In chiusura del post si rende disponibile a parlarne con chi si dimostri interessato a perseguire questo obiettivo: “Sarei lieto di discuterne con chi fosse veramente determinato a perseguire tale via e non solo a non farne argomento di campagna elettorale. Ovviamente anche con l’Onorevole Salvini.”

Continua la lettura con: Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

FABIO MARCOMIN

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To-do MILANO: 7 APPUNTAMENTI da non perdere nella settimana 5-11 settembre 2022

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Bayern Monaco in posa con birra e abiti tipici

Milano riparte alla grande. Questa settimana cibo, sport e musica di livello internazionale. 

To-do MILANO: 7 APPUNTAMENTI da non perdere nella settimana 5-11 settembre 2022

#1 Torna la Gran Fondo dei Navigli (Sabato 10, Darsena)

Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, torna la grande classica: la Gran Fondo del Naviglio. Si tratta di una manifestazione storica che affonda le sue radici nel lontano 1895. Si svolgerà sabato 10 settembre. Sono previsti due percorsi: uno di 14 chilometri e uno di 2 chilometri. Il primo partirà alle 9 da Gaggiano, il secondo percorso partirà invece alle 11.30 a Milano presso la Canottieri San Cristoforo in Alzaia Naviglio Grande 122. L’arrivo in Darsena è previsto per le 13.30, a seguire la cerimonia di premiazione per i primi tre uomini e le prime tre donne, oltre a premi speciali per il più grande e il più piccolo di ogni categoria.

#2 Inaugura MITO – Settembre Musica a Milano

MITO – Orchestra sinfonica della RAI

MITO – Settembre Musica 2022 a Milano inaugura martedì 6 settembre e andrà in scena fino al 25 settembre. Orchestre e artisti, anche di fama internazionale, si esibiscono in grandi e piccole sale e teatri di Milano. Il tema di quest’anno è la luce. L’inaugurazione è “Luci Immaginarie” alla Scala con la Philharmonia Orchestra. Tra gli altri appuntamenti della settimana segnaliamo: Vivaldi Segreto al Dal Verme mercoledì 7Luci Fantastiche con l’orchestra della RAI al Conservatorio “G. Verdi” di Milano sabato 10Cliccare qui per programmi e biglietti

#3 Ultime partite dell’Eurobasket 2022 al Mediolanum Forum di Assago

Credits eurobasket2022 Tw – Eurobasket 2022

Si conclude il girone milanese dell’eurobasket cominciato venerdì 2 settembre al Mediolanum Forum di Assago. Questo il programma della settimana: 

  • Lunedì 5 settembre
    Ucraina-Italia
    Croazia-Estonia
    Gran Bretagna-Grecia
  • Martedì 6 settembre
    Italia-Croazia
    Estonia-Gran Bretagna
    Grecia-Ucraina
  • Giovedì 8 settembre
    Gran Bretagna-Italia
    Estonia-Grecia
    Croazia-Ucraina

#4 Torna la Champions a San Siro: Inter – Bayern

Bayern Monaco in posa con birra e abiti tipici

Riparte la Champions a Milano che quest’anno torna a ospitare nella massima competizione per club entrambe le squadre della città. Si parte con il botto: l’Inter scende in campo ritrovando l’avversaria della finale del triplete. Si tratta dei supercampioni del Bayern Monaco: vincitrice addirittura del sestiplete nel 2020, quando vinse tutto ciò che una squadra può vincere. In campo 9 coppe dei campioni (tre vinte dall’Inter, sei dal Bayern) e giocatori straordinari, come Thomas Müller, Manuel Neuer e Sadio Mané. Mercoledì 7 alle 21 a San Siro. 

#5 Milano Scultura alla Fabbrica del Vapore (9-11 settembre)

Alla Fabbrica del Vapore la fiera d’arte che con gli anni è diventata l’occasione per conoscere il mondo della scultura in senso esteso, dalla tradizione alle avanguardie. Per informazioni e partecipanti: cliccare qui

#6 GinDAY in zona Tortona (11-12 settembre)

Ph. stevepb – Pixabay

Torna a Milano per il suo decimo anniversario, theGINday: l’11 e il 12 settembre due giornate dedicate al mondo del Gin nella nuova location del SuperStudio Più, in via Tortona 27. Dal 2012 theGINday è il primo e più grande evento italiano dedicato al Gin, al genever e ai loro botanical. TheGINday è articolato in un evento espositivo di due giorni che coinvolge numerose aziende produttrici di Gin e ciò che ruota intorno al mondo del beverage. Selezionato tra i migliori eventi di gastronomia in Italia a Settembre. theGINday – Milano – Via Tortona 27 – 11 e 12 settembre, ingresso singolo €20, due giorni €25, drink €5 – www.theginday.it

#7 Sagra Nazionale del Gorgonzola (10-11 settembre)

GORGONZOLASettembre è tradizionalmente mese di sagre in Lombardia. Tra le più amate c’è quella del celebre formaggio a Gorgonzola, che nel Medioevo diede i natali all’omonimo formaggio. Da sabato 10 settembre a domenica 11 settembre due giorni al profumo di zola con stand gastronomici in strada e menù a tema nei ristoranti. Come da tradizione il centro storico si riempie di banchi e banchetti dove volontari vestiti di biancoverde preparano e servono delizie di ogni tipo. Ma il protagonista è solo lui: lo zola. 

Continua la lettura con: La Valle d’Intelvi: l’isola tra i laghi

ANDREA ZOPPOLATO

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Il MONDO ATTORNO al DUOMO: 9 cose MOLTO BELLE da fare nei dintorni della piazza più centrale di Milano

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Ph. Igor Saveliev - Pixabay

Attorno al Duomo c’è un mondo. Visitare la maestosa cattedrale gotica o passeggiare tra le vie dello shopping non sono le sole cose da fare nel cuore di Milano. Scopriamo quali sono le altre esperienze da provare se si è nei pressi della piazza più importante della città.

Il MONDO ATTORNO al DUOMO: 9 cose MOLTO BELLE da fare nei dintorni della piazza più centrale di Milano

#1 Camminare sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele II

Credits Andrea Cherchi – Highline Galleria

Una delle esperienze più incredibili da fare, soprattutto quando si fa sera, è camminare sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele II. Attraversando la Highline Galleria, una passerella pedonale lunga circa 250 metri che corre lungo il braccio principale dell’edificio, si può ammirare Milano da un’altra prospettiva: si vedrà dall’alto piazza del Duomo e in lontananza gli skyline di Porta Nuova e Citylife.

Leggi anche: RIAPRE il RISTORANTE sul tetto della galleria con “VISTA sui GATTI”

#2 Provare il telefono senza fili in piazza dei Mercanti

elenaflautomilano IG – Loggia dei Mercanti

Nella Loggia dei Mercanti si può provare la magia del telefono senza fili. Basta mettersi con la faccia rivolta a una delle colonne poste ai due estremi diagonali della loggia, dove sono presenti dei fori, e parlarci vicino. La persona al lato opposto, grazie all’eco favorito dalla conformazione della volta a crociera, sentirà un lieve sussurro delle parole che sono state pronunciate. Sembra che questo sistema venisse utilizzato già durante il medioevo dai venditori, del mercato presente sotto i portici dell’edificio, per scambiarsi informazioni.

Leggi anche: Il TELEFONO MEDIEVALE di Piazza dei Mercanti

#3 Visitare il Museo del Duomo

Credits lady_lartis IG – Tesoro del Duomo

All’interno di Palazzo Reale c’è una delle collezioni di opere più importanti della città: il Grande Museo del Duomo di Milano. Si estende su una superficie di 2.000 mq e nelle sue 26 sale sono collocati in ordine cronologico i pezzi della raccolta del Tesoro del Duomo e le opere d’arte provenienti dalla cattedrale e dai depositi della Veneranda Fabbrica, con oggetti in bronzo, argento e oro. C’è persino un modello architettonico in legno del Duomo di Milano in scala 1:20.

#4 Andare nel negozio Apple con la cascata d’acqua

Andrea Cherchi – Apple Store

Alla sua inaugurazione è stato definito come uno dei “negozi più belli al mondo”: stiamo parlando dell’Apple Store di piazza Liberty. La parte più scenografica è all’esterno dove un parallelepipedo di vetro, l’entrata principale, è affiancato da un fontana i cui zampilli si infrangono proprio sulle pareti vetrate. Non manca poi una cascata d’acqua a fare da quinta all’altro ingresso posto al piano interrato al quale si accede attraverso dei gradoni in pietra.

#5 Perdersi tra i piani della Rinascente

Andrea Cherchi – Interno Rinascente

Una meta imprescindibile per chi si trova in piazza del Duomo è la Rinascente, il luxury store per eccellenza di Milano. Negli otto piani dell’edificio si possono trovare tutti i brand internazionali più famosi del fashion, del beauty, della gioielleria, degli orologi e anche i prodotti enogastronomici più esclusivi. Per non farsi mancare nulla si può anche mangiare, all’ultimo piano, in uno dei ristoranti con vista sulle guglie del Duomo.

Leggi anche: Breve storia della Rinascente

#6 Mangiare nel tempio della gastronomia

 peck_milano IG – Peck via Spadari

In via Spadari 9 non si può fare a meno di pranzare o comprare una delle prelibatezze di Peck, il tempio del lusso gastronomico milanese. Aperto dal 1883 propone solo il meglio: insalata russa, patè, tartine alla gelatina e antipasti vari, oltre a salumi come la famosa la bresaola di loro produzione. Ancora si possono gustare formaggi, pasta fresca, carni, verdura e piatti pronti, proposti in estate anche in formula picnic. Nel piano interrato è presente inoltre una fornitissima e selezionata cantina di vini.

Leggi anche: Quali sono le GASTRONOMIE MIGLIORI di Milano? Ecco la GUIDA PERFETTA (con MAPPA) per chi non ha voglia di cucinare

#7 Stupirsi dell’illusione ottica della prospettiva del Bramante

@brittnygf IG

Una delle meraviglie nascoste di Milano, da vedere assolutamente se ci trova nei dintorni di piazza del Duomo, è la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro in via Torino. Costruita nel quattrocento, si presenta all’esterno con una facciata in stile neorinascimentale, una torre campanaria del IX secolo in stile romanico e una cupola con rosoni circolari.

Lo stupore maggiore però si ha visitando l’interno, in particolare il fondo della chiesa: l’abside ricca di colonne e decorazioni dietro l’altare non è altro che un’illusione ottica. Il Bramante, colui che l’ha realizzata, è riuscito nell’intento di ricreare lo spazio dello stesso abside, previsto in origine di 9 metri di profondità, in meno di un metro.

Leggi anche: L’abside si vede ma non c’è: l’incredibile ILLUSIONE OTTICA della Chiesa di San Satiro

#8 Fare aperitivo al The Dome

IG @thedomemilano

In via Mazzini 2, con una vista spettacolare sul Duomo, si può fare aperitivo nella terrazza The Dome al settimo piano dell’ODSweet Hotel. Una delle new entry tra i locali della città, tra orchidee e un’atmosfera romantica è il luogo perfetto per un drink con uno sguardo diretto alla Madonnina.

Leggi anche: I 10 BAR del CUORE dei MILANESI

#9 Vedere un’opera al Teatro alla Scala

Credits Andrea Cherchi – Teatro alla Scala

La ciliegina sulla torta è il Teatro alla Scala, il più importante teatro d’opera al mondo. Ogni stagione tra balletti, opere e concerti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Assistere a uno spettacolo in questo luogo storico della cultura milanese è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.

Continua la lettura con: FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di TURATI

FABIO MARCOMIN

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Il SUCCESSO del BIGLIETTO MENSILE a 9 euro: boom dei mezzi pubblici, crollo di traffico e inquinamento. La strada giusta per Milano?

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Credits jakob5200-pixabay - Metro Berlino

A fine agosto è terminato l’esperimento del biglietto mensile low cost per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto tedeschi salvo i treni ad alta velocità o i Flixtrain. Vediamo come è andato.

Il SUCCESSO del BIGLIETTO MENSILE a 9 euro: boom dei mezzi pubblici, crollo di traffico e inquinamento. La strada giusta per Milano?

# 52 milioni di biglietti venduti in soli 3 mesi

Biglietto 9 euro Germania

L’iniziativa voluta dal governo tedesco del biglietto mensile a 9 euro per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto della Germania, eccetto treni ad alta velocità o i Flixtrain, è terminata il 31 agosto. In questo abbonamento sono stati compresi i mezzi di trasporto locali e regionali, in seconda classe. L’esperimento è durato tre mesi e ha contribuito a diminuire sensibilmente l’impatto ambientale degli spostamenti in Germania. Sono stati infatti venduti 52 milioni di biglietti.

# Fino al 7% in meno di inquinamento

Credits scholty1970-pixabay – Berlino

Tra gli effetti positivi del biglietto low cost c’è stata la riduzione dell’inquinamento, alcune ricerche dell’Università di Potsdam l’hanno stimata in circa 6-7%. Inoltre secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica tedesco un quinto dei tedeschi ha scelto il trasporto pubblico e nel periodo giugno-luglio 2022 si è registrata una crescita dei viaggi in treno del 42% rispetto al medesimo periodo precedente la pandemia.

# L’utilizzo maggiore nelle grandi aree urbane

Credits jakob5200-pixabay – Metro Berlino

Un’indagine dell’Università di Kassel ha rilevato come l’iniziativa sia stata recepita in modo diverso nelle differenti aree della Germania. In base ai risultati il ticket sarebbe stato utilizzato maggiormente nelle grandi aree urbane rispetto alle città di dimensione più piccola. 

# Molte luci e qualche ombra

All’interno di un quadro positivo, all’inizio di novembre sarà disponibile uno studio preciso e approfondito sull’impatto generale, è emersa qualche piccola ombra sull’esperimento. In particolare sembrerebbe che, pur essendosi registrata una diminuzione del traffico privato, secondo i sondaggi della VDV (Associazione delle aziende di trasporto tedesche) solo il 3% delle persone è passata al treno come alternativa alla macchina. A questo va aggiunto che un quarto dei viaggi che sono stati fatti non sarebbero stati in programma senza il ticket da 9 euro e che il poco preavviso ha causato il alcuni casi un sovraffollamento dei mezzi pubblici.

Da una prima analisi pare quindi che questa iniziativa abbia generato molti più effetti positivi che negativi, perché non replicarla anche a Milano?

Fonte: Berlino Magazine

Continua la lettura con: Congelato l’AUMENTO dei BIGLIETTI della METRO: il braccio di ferro tra Comune e Regione

FABIO MARCOMIN

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ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

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Alex Baroni

La prematura scomparsa a nemmeno 36 anni ha interrotto bruscamente la carriera di uno dei talenti più limpidi della musica italiana. Riavvolgiamo il nastro sulla vita e la carriera di Alex Baroni.

ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

# Quanto conquistò Dalla e Pavarotti

Alex Baroni

Siamo al Festival di Sanremo del 1997 e, nel “Dopo-Festival”, Lucio Dalla (in collegamento telefonico) e Luciano Pavarotti (in presenza) elogiano un cantante milanese che poco prima sul palco si era esibito nella sezione nuove proposte: “un mese fa l’ho visto a Domenica In e sono rimasto colpito dalla sua intensità, ce ne sono pochi al mondo che cantano come lui“, furono le parole di Lucio Dalla. Parole indirizzate a quel ragazzo, allora trentunenne, che in studio ascolta con evidente emozione. Quasi incredulità.

# Alex Baroni, laurea in chimica e passione per la musica

Quel ragazzo è Alex Baroni, all’anagrafe Alessandro Guido Baroni, nato a Milano il 22 dicembre 1966, da mamma Marina e papà Gianni: lei è matematica, lui fisico. Alex ha un fratello minore, Guido. Questo prodigio milanese, così elogiato da Lucio Dalla, è un laureato in chimica che, subito dopo aver finito gli studi, la chimica la va ad insegnare negli istituti tecnici, dove si mescola alla meccanica e all’elettrotecnica. Però la sua grande passione è la musica: prese lezioni da Luca Jurman, milanese pure lui, dopo aver scoperto di avere una spiccata vocazione canora, durante un periodo trascorso a letto dopo un incidente.

Intorno ai 20 anni Alex inizia ad esibirsi con un gruppo di amici, il loro genere spazia dal funk al blues. Un bel salto lo effettua a 25 anni, quando diventa corista di Eros Ramazzotti, Ivana Spagna e Rossana Casale. Nel 1997 ecco che c’è la grande occasione del Festival, nella categoria “giovani”. A dire il vero in questa kermesse aveva già partecipato l’anno prima, ma come “dipendente” e non come concorrente, in qualità di corista dell’orchestra Rai.

# Miglior voce del Festival e migliore interpretazione a Sanremo del 1997

Credits raiuno – Alex Baroni Sanremo 1997

Nel 1997, tra le nuove proposte vincono Paola & Chiara, ma si mettono in evidenza Niccolò Fabi, un certo Mikimix (diventato poi Caparezza) e Alex Baroni, che finirà per vincere il premio come “Migliore voce del Festival” e quello “Volare”, per la migliore interpretazione. La canzone è “Cambiare” e Luciano Pavarotti, al Dopo-Festival, commenta così l’esibizione di Alex: “ha cantato recitando il proprio brano con una forza incredibile, con fegato. Baroni ha tirato fuori tutto quello che ha dentro – disse il compianto tenore – ascoltandolo hai la sensazione di andare dietro a lui, di farti trascinare da lui“.

# Gli album di esordio e le collaborazioni con Zero, Tozzi e Giorgia

Credits ilmurettodialexbaroni IG – Alex Baroni

Nel ’98 a Sanremo è tra i Big, con “Sei tu o lei (quello che voglio)”. Partecipa poi a diverse iniziative discografiche, con una forte propensione a raccogliere consensi ed elogi, poi nel 1999 esce l’album “Ultimamente” (quello con, tra gli altri, “Pavimento liquido”, “Fuori di qua” e “Voci di notte”), e Alex Baroni dichiarò: “con questo lavoro voglio voglio vedere come me la cavo senza il traino del Festival, qui parlo anche di argomenti drammatici, come ne “E il cielo mi prese con sè”, scritto da Renato Zero“.

Oltre che con il Re dei Sorcini, Baroni collaborò con Umberto Tozzi, Elio e le Storie Tese, Massimo Di Cataldo e Giorgia, con la quale ebbe una relazione dal 1997 al 2001.

# La tragica scomparsa dopo un incidente in moto

Il 19 marzo 2002 Alex è sulla propria moto e, mentre si trova in Circonvallazione Clodia a Roma, finisce contro un’auto. L’impatto è terribile, le condizioni appaiono subito disperate, morirà il 13 aprile. Il ricordo di Alex rimane indelebile nel tempo, soprattutto la certezza che, se la vita lo avesse ancora accompagnato lungo gli anni, sarebbe diventato un riferimento internazionale inossidabile.

Continua la lettura con: MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”

FABIO BUFFA

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Fermata del giorno: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LANZA

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https://culturefor.com/2014/03/24/la-torre-a-spirale-di-arnaldo-pomodoro-milano/

La fermata di Brera, nel cuore di Milano.

Fermata del giorno: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LANZA

# Il Quartiere di Brera

https://www.paesionline.it/

Il quartiere di Brera è uno dei più pittoreschi, creativi e particolari quartieri di Milano. La sua via principale è, appunto, via Brera, raggiungibile dalla stazione di Lanza in pochissimi minuti. Storicamente quartiere a luci rosse della città, oggi è dominato dall’atmosfera bohémienne dei suoi negozi di antiquariato, delle boutique, delle numerose gallerie d’arte e dagli imponenti palazzi storici. Tra le varie attrazione che il quartiere propone, ci sono l’Orto Botanico, il Museo Astronomico di Brera e Osservatorio e infine la stupenda Biblioteca Nazionale Braidense.

# I Teatri, i luoghi di espressione artistica per eccellenza

Teatro Strehler

Intorno alla stazione della metropolitana di Lanza ci sono diversi teatri che offrono spettacoli, concerti e momenti conviviali memorabili. Partendo dal Piccolo Teatro Strehler, in Largo Greppi 1, particolarmente famoso per i suoi arredi rossi e gli spettacoli in prosa. Poco più in là, in via Rivoli 6, c’è il Piccolo Teatro Studio Merlato, dedicato specialmente a performance sperimentali e spettacoli di flamenco.

# La Casa Iberica, “Tutti i nostri piatti sono pensati e creati per essere condivisi a tavola”

https://squisitalia.com/l

Questo ristorante in via Mercato 3 offre una genuina e raffinata cucina spagnola. Ma è anche molto di più: come si legge sul loro sito ufficiale, si definiscono infatti un’azienda che di dedica alla “commercializzazione e alla degustazione di prodotti di maiale iberico alimentato a ghianda”, serviti con l’obiettivo di insegnare al cliente come consumarli al meglio.

# Atelier della Natura di Bonomelli, “in una tazza tutto il piacere della natura”

https://www.tripadvisor.it/

Gli amanti degli infusi e delle tisane, ma non solo, avranno facilmente intuito già dal nome “Bonomelli” quel che propone questo posto. In Corso Garibaldi 12 si trova l’Atelier di Bonomelli, che vende un’ampissima selezione di infusi e tisane, offrendo persino la possibilità di comporre la propria collection speciale di bustine. Presente all’interno anche un’aerea bar.

# L’Acquario civico

https://www.familywelcome.org/

In Viale Gadio 2, nel Parco Sempione, si trova il terzo acquario più antico d’Europa, l’Acquario Civico di Milano. Tra il percorso espositivo e le varie attività che il calendario propone, l’Acquario Civico è una delle maggiori attrazioni della zona, se non della stessa città.

# Hosteria della musica, ” il connubio perfetto tra cucina e musica”

FB @hosteriadellamusicabrera

Questo ristorante in Vicolo Fiori 2 accompagna al menù dei “dinner shows“, cioè programmi artistici e spettacoli musicali dal vivo dedicati alla musica di tutti i generi, dal jazz al pop al soul. La cucina è tradizionale italiana, caratterizzata da una ricercata selezione delle materie prime.

# Salsamenteria di Parma, uno scorcio della città emiliana nel centro di Milano

https://restaurantguru.it/Salsamenteria-di-Parma-Milan

In via Ponte Vetero 11 si possono scoprire i sapori di Parma, grazie a questa trattoria che promette “un viaggio enogastronomico e culturale nella terra dei prodotti più prestigiosi che non possono mancare nell’esperienza conviviale di ogni buongustaio”, come scrivono sul sito ufficiale.

# La Torre a Spirale di Arnaldo Pomodoro

https://culturefor.com/

Proprio alle porte del Teatro Strehler si trova questa scultura, opera di Arnaldo Pomodoro, le cui opere sono numerose nella città meneghina. Questa spirale in bronzo vuole rappresenta il divenire, la ricerca continua di elevarsi verso l’alto, il susseguirsi delle esperienze della vita di ognuno di noi.

# Bioesserì Milano Brera

https://www.bioesseri.it/bioesseri-milano-brera/

Bioesserì è un locale e ristorante molto moderno e dall’atmosfera intima, il cui tratto caratteristico è però la cucina biologica e sana. In questa sede di Brera, in via Fatebenefratelli 2, la cucina è anche pizzeria, ovviamente sempre coerente con la filosofia di Bioesserì.

# Cinc, Food and Drinks

IG @cincbrera

Questo locale si trova in via Formentini 5 ed è il luogo perfetto se si vogliono sperimentare nuovi cocktail, studiati ad arte dagli esperti mixologist. Tanti cocktail ma non solo: qui è anche possibile consumare una veloce ma di qualità pausa pranzo, merenda o organizzare un tea time. 

Continua a leggere con: FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di TURATI

ALICE COLAPIETRA

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🔴 Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

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Credits Urbanfile - Degrado a Milano

Milano è ritornata ai livelli di afflusso turistico del 2019, anno precedente l’arrivo della pandemia, in alcuni mesi si sono registrati persino numeri superiori rispetto a tre anni fa. I prossimi anni saranno importanti per ritrovarsi pronti all’evento più importante dopo Expo2015, le Olimpiadi Invernali del 2026, e presentarsi al mondo nel migliore dei modi possibili. I milanesi rientrati però hanno avuto anche una spiacevole sorpresa. Ad accoglierli anche degrado, sporcizia e sciatteria addirittura nelle zone centrali. Vediamo un reportage fotografico poco edificante del blog Urbanfile.

Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

# San Babila, degrado, disordine e sporcizia imbarazzante nello snodo dello shopping milanese

Partiamo da piazza San Babila, fulcro dello shopping milanese: da qui partono Corso Vittorio Emanuele II, Corso Venezia e il Quadrilatero della Moda. Interessata ormai da anni dai lavori per la realizzazione della stazione metropolitana della futura M4 e del parcheggio interrato, la piazza si trova ormai in uno stato di degrado, disordine e sporcizia imbarazzante. Nessuno spazio è risparmiato: dalla fontana spenta alle aiuole spelacchiate, comprese quelle riprogettate e rifatte da pochi mesi, fino ai marciapiedi e a tutta l’area pedonale invasi da motorini, monopattini e biciclette.

# Le fontane abbandonate di piazzale Dateo a Porta Monforte

Spostandoci in direzione est nel grande piazzale Dateo a Porta Monforte la situazione non migliora affatto. Qui ci sono due fontane, la principale nei giardini intitolati allo scrittore Alberto Vigevani e una più piccola all’ingresso del parcheggio sotterraneo laterale. Entrambe sono state costruite all’incirca tra la fine degli anni Novanta e i primi anni 2000 ma non sono mai entrate in funzione. Nel tempo sono diventate un luogo di degrado, abbandonato dalle amministrazioni comunali che si sono succedete, con tag e scritte ovunque e sporcizia in ogni anfratto.

# Il disordine e la sciatteria dell’arredo urbano di via Solferino in Brera

Arriviamo infine in uno dei quartieri più rinomati di Milano: Brera. Il problema in questo caso è il disordine e la sciatteria dell’arredo urbano. Camminando in via Solferino nel tratto compreso tra largo Treves e via della Moscova, dove fanno bella mostra i palazzi sede del Corriere della Sera, è impossibile non notare i classici “panettoni” in cemento che invece di essere un rimedio temporaneo al parcheggio selvaggio stazionano sui marciapiedi o a bordo strada da decenni e posizionati senza un senso logico. A questi si affiancano i bruttissimi archetti gialli ormai scrostati sull’altro lato della via. Immancabili poi le erbacce che infestano i bordi della strada.

Reportage fotografico: Urbanfile

Continua la lettura con: Il grave degrado dei GIARDINI MENDEL

FABIO MARCOMIN

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10 TESORI NASCOSTI che puoi trovare a Milano ALZANDO lo SGUARDO al CIELO

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Credits Andrea Cherchi - Orologio del palazzo dell'orologio

Camminando per la città, di norma con lo sguardo ad altezza uomo, capita di perderci dei piccoli tesori poco conosciuti o più nascosti. Scopriamone alcuni che valgono la pena di essere visti.

10 TESORI NASCOSTI che puoi trovare a Milano ALZANDO lo SGUARDO al CIELO

#1 L’orologio del Palazzo dell’Orologio

Credits Andrea Cherchi – Orologio del palazzo dell’orologio

Sul retro del Duomo c’è uno splendido edificio, sede della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, poco considerato dai milanesi: il Palazzo dell’Orologio. Costruito dall’architetto Pietro Pestagalli tra il 1841 e il 1853, sulla sua sommità spicca un imponente orologio affiancato da due statue: una rappresentante il Giorno, una donna che si copre gli occhi dal sole, e la Notte, rappresentata invece da una donna assopita.

#2 Le campane del Palazzo dell’Orologio

Credits Andrea Cherchi – Campana Palazzo dell’Orologio

Sulla sommità dello stesso palazzo, dietro l’orologio, sono posizionate due campane sovrapposte sormontate da una copertura in metallo che ricorda un drappo. Si può vedere parzialmente mettendosi solamente in un punto ben preciso di Corso Vittorio Emanuele, all’inizio di via Santa Radegonda all’angolo con la Rinascente.

#3 La statua con lo stendardo visconteo sul campanile della chiesa di San Gottardo in Corte

Credits Andrea Cherchi – Statua campanile di San Gottardo

Alzando gli occhi al cielo sulla cima del campanile della chiesa di San Gottardo in Corte, a pochi passi dal Duomo, si può notare una statua in rame dorato che sostiene lo stendardo visconteo. Si tratta del San Michele Arcangelo alato in posizione maestosa, voluto da Orazio Visconti e posta sulla punta del campanile nel 1335.

Leggi anche: Il PRIMO OROLOGIO pubblico del MONDO si trova a MILANO

#4 Gli stemmi di Piazza Beccaria

Credits Andrea Cherchi – Stemmi piazza Beccaria

Sulla parete dell’edificio al civico 6 di piazza Beccaria c’è un rombo che contiene al suo interno gli stemmi di Milano e di altre città.

#5 I volti inquietanti di Largo Mattioli 3

Credits Andrea Cherchi – Maschere Largo Mattioli 3

Sulla facciata dell’ultimo piano di un edificio in Largo Mattioli 3, affiancato alla Casa degli Omenoni, spuntano delle raffigurazioni di volti di uomini e donne senza occhi e denti, simili a delle maschere e dall’aspetto inquietante.

#6 Sant’Ambrogio sulla Torre del Filarete

Credits Andrea Cherchi – Sant’Ambrogio Torre del Filarete

Difficile non notare la Torre del Filarete, posta all’ingresso del Castello Sforzesco. Quello che forse può sfuggire è la statua posta tra gli stemmi del Ducato di Milano, circa a metà della sua altezza, e che rappresenta Sant’Ambrogio. A realizzarla fu lo scultore Luigi Secchi che prese ispirazione dallo stile scultoreo della seconda metà del Quattrocento.

#7 Gli animali in Cordusio

Credits Andrea Cherchi – Animali sul palazzo del Credito Italiano Cordusio

Sui cornicioni e sulle anfore posizionate sulla parte sommitale del palazzo del Credito Italiano, stringendo gli occhi per focalizzare la vista su quel punto, si possono notare una serie di teste di animali, verosimilmente dei felini.

#8 I gargoyle del Castello di Cova

Credits Andrea Cherchi – Gargoyle Castello di Cova

Anche il Castello di Cova in stile revival medievale, in zona Sant’Ambrogio, ha i suoi gargoyle. Spuntano appena sotto la corona che fa da cappello alla torre, uno per ogni angolo.

#9 I cavalli alati sulla Stazione Centrale

Credits 21177668-pixabay – Cavallo alato Stazione Centrale

Sollevando la testa verso l’alto in direzione della parete frontale della Stazione Centrale, alle due estremità, si possono vedere due Cavalli Alati. Sono stati realizzati dall’artista Armando Violi nel 1932 e sono lunghi 8 metri dalla testa alla coda. Simboleggiano il progresso, guidato dalla volontà e dalla intelligenza.

#10 L’aquila che stringe la scrofa

Credits Andrea Cherchi – Loggia degli Osii

Basta alzare di poco lo sguardo, nella Loggia degli Osii in piazza dei Mercanti, per osservare un’aquila che stringe una scrofa affiancata da due “biscioni”. In base alla ricostruzione di alcuni autori rappresenterebbe la pubblica memoria di Milano feudo imperiale.

Continua la lettura con: I 7 ANGOLI NASCOSTI da visitare di MILANO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Le 10 più BELLE SPIAGGE d’ITALIA (National Geographic)

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Credits cesare.luf IG - Baia di Riaci

Il National Geographic ha stilato una classifica con le migliori spiagge della nostra penisola. Vediamo le prime dieci in graduatoria e perché sono state premiate.

Le 10 più BELLE SPIAGGE d’ITALIA (National Geographic)

#10  Maronti a Ischia, per gli amanti di terme e spa (Campania)

Credits salvotech84 IG – Spiaggia dei Maronti

Al decimo posto troviamo la Spiaggia dei Maronti, nell’isola di Ischia in Campania. La scelta di inserire questa spiaggia in classifica è dovuta alla presenza di terme e spa che ne fanno una delle mete più ricercate per gli amanti del benessere e del relax.

 

#9 Viareggio, per la tipica architettura balneare (Toscana)

Credits la.21.na IG – Viareggio

In nona posizione si piazza Viareggio con il suo litorale di oltre 4 chilometri di sabbia soffice e di fondale basso, con stabilimenti balneari dotati di tutti i comfort, e un ampio lungomare pedonale affollato di ristoranti, bar e negozi a pochi metri dalla spiaggia. La cittadina toscana è stata inserita in classifica per la sua tipica architettura balneare.

 

#8 Spiaggia delle Due sorelle a Sirolo, per gli avventurieri (Marche)

Credits rivegauche1976 IG – Spiaggia delle due sorelle Sirolo

La Spiaggia delle Due Sorelle a Sirolo, in provincia di Ancona, si prende l’ottavo posto. Una spiaggia ai piedi del Monte Conero con mare cristallino dai cui sbucano due bianchi faraglioni che le danno il nome. Secondo il National Geographic è perfetta per chi cerca l’avventura.

 

#7 La Spiaggia dei Conigli a Lampedusa, la migliore per isolarsi (Sicilia)

Credits: @perinicarol Isola dei Conigli

Si aggiudica il settimo piazzamento la Spiaggia dei Conigli sull’Isola di Lampedusa. Inserita in un’area protetta dove il gabbiano reale e moltissime tartarughe vivono serenamente, si caratterizza per sabbia bianca e un mare trasparente. Selezionata per essere la “spiaggia migliore per l’isolamento” in Italia.

 

#6 Santa Maria di Castellabate in Cilento, per vacanze dai ritmi di una volta (Campania)

Credits house_of_voza IG – Santa Maria di Castellabate

In sesta posizione c’è Santa Maria di Castellabate nel Cilento. Il National Geographic l’ha indicata come scelta ideale per chi cerca vacanze fuori dai ritmi della contemporaneità.

 

#5 Cala Rossa a Favignana, meta ideale per i fotografi (Sicilia)

Credits chef_gennaro_pernice_ IG – Cala Rossa Favignana

La Spiaggia di Cala Rossa, sull’isola di Favignana, nell’arcipelago delle Egadi nella Sicilia Occidentale, è una delle più belle tra quelle incastonate nella scogliere. Si aggiudica il quinto posto in quanto meta ideale per i fotografi.

 

Leggi anche: La SPIAGGIA NASCOSTA sul lago di GARDA a due ore da Milano

#4 Pescoluse, la più adatta per le famiglie (Puglia)

Pescoluse – capperi_bb_salento IG

La quarta piazza è di una pittoresca spiaggia del Salento con sabbia candida e acque turchesi poco profonde: la Spiaggia di Pescoluse. Per il National Geographic è la più adatta ad ospitare famiglie.

 

#3 Marina di Alberese, per la sua natura (Toscana)

Credits massimo.de.cillis IG – Marina di Alberese

Sul gradino più basso del podio troviamo la Marina di Alberese in Toscana, la spiaggia più conosciuta del Parco della Maremma. Questa spiaggia è stata premiata per la sua rigogliosa natura in cui è immersa.

 

#2 Baia di Riaci, per il suo mare turchese e cristallino e la natura incontaminata (Calabria)

Credits cesare.luf IG – Baia di Riaci

In seconda posizione c’è una delle più belle spiagge della Calabria per il suo mare turchese e cristallino e la natura incontaminata: Baia di Riaci. Perfetta per lo snorkeling, questa mezzaluna di sabbia è cinta su entrambi i lati da rocce ricche di fossili.

 

#1 Capo Peloro, per la sua vista unica (Sicilia)

Credits mars_wei_ IG – Capo Peloro

Il premio di spiaggia più bella d’Italia secondo la prestigiosa rivista naturalistica va a Capo Peloro, in Sicilia. Il litorale situato sull’estrema punta nordorientale della Sicilia, affacciato sullo Stretto di Messina, è stato scelto come il migliore della nostra penisola per la sua vista unica, luogo di incontro tra il mar Ionio e il mar Tirreno.

 

Continua la lettura con: Le SPIAGGE più STRANE del MONDO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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