La funicolare in galleria per unire Italia e Canton Ticino: manca solo il sì di Roma

Arriverà la "metropolitana delle Alpi"? Cosa prevede il progetto e a che punto siamo

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Funicolare tra le Alpi

Piccoli passi in avanti per un’opera di importante valenza turistica pensata per rilanciare due vallate splendide tra Italia e Svizzera. Cosa prevede il progetto e a che punto siamo.

La funicolare in galleria per unire Italia e Canton Ticino: manca solo il sì di Roma

# Un progetto per rilanciare il turismo di due suggestive vallate tra Italia e Svizzera “oscurate” dalle località più rinomate

Credits laratorgano IG – Val Formazza

Piccoli passi in avanti per un’opera che potrebbe rivoluzionare i collegamenti transfrontalieri e rilanciare l’economia dei territori interessati. La “metropolitana delle Alpi” è un progetto a valenza turistica e infatti è stata pensata per rilanciare due vallate splendide tra Italia e Svizzera, che oggi soffrono la concorrenza delle località montane più rinomate e preferite dai turisti, consentendo di creare un circuito turistico tra i grandi assi di comunicazione internazionali del Sempione-Lötschberg e del San Gottardo.

# Un investimento di 52 milioni di franchi 

Per realizzare la funicolare si prevede un investimento di 52 milioni di franchi, come calcolato dall’autorevole centro studi elvetico Bak Economics, con un valore aggiunto lordo di 26,5 milioni di franchi generato solo in fase di costruzione e un fatturato stimato per il primo anno di circa 4,3 milioni di franchi. Sul totale delle risorse necessarie 15 milioni di franchi dovrebbero essere a carico degli enti pubblici e 37 dai privati. I posti di lavoro creati, tra occupazione diretta e indotto, sarebbero 235 per la costruzione dell’opera e 97 posti all’anno per l’esercizio dell’infrastruttura e l’incremento della domanda turistica sul versante ticinese.

# Il tracciato della funicolare in galleria: 5,8 km e due fermate

tvsvizzera.it – Tracciato funicolare Italia-Svizzera

La funicolare prevede un tracciato, interamente in galleria per ridurre l’impatto ambientale con la talpa che partirebbe dal versante italiano, di 5,8 km e due fermate: il capolinea italiano nella località di Formazza, a 1.280 metri in Piemonte nell’omonima valle, e la località walser ticinese di Bosco Gurin, in Vallemaggia a 1.500 metri d’altezza. 

La durata del viaggio è stata calcolata in 8 minuti, mentre i convogli di questa funicolare sotterranea avrebbero una capienza di 50 posti e una frequenza tre corse all’ora. Molti dei passeggeri trasportati dormirebbero almeno una notte nelle strutture ricettive e rimarrebbero a mangiare nei rifugi e nei ristoranti dei due comuni contribuendo a sostenere l’economia delle due valli.

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# Attesa per il sì di Roma e la firma dell’intesa con Berna

A dare una spinta all’iniziativa è stato l’imprenditore ticinese Giovanni Frapolli, la cui società gestisce già gli impianti di risalita della stazione invernale valmaggese, che ha incontrato a Roma i ministeri coinvolti sul progetto. Queste le sue parole: “Sono stato a gennaio a Roma e tutte le persone che ho incontrato nei vari ministeri coinvolti sono aggiornate sulla questione. Devo dire che ho riscontrato un grande interesse per questa proposta”. Sui passi da compiere: “Svizzera e Italia devono ora firmare l’intesa che è sul tavolo”, da inserire nell’accordo che riguarda i trasporti transfrontalieri che esiste già, “non occorre quindi stipularne uno nuovo”.

Roma dovrà dare una delega a Berna per la concessione, che sarà rilasciata dall’Ufficio federali dei trasporti (UFT), da integrare a quella esistente di cui è titolare la società dell’imprenditore Frapolli. 

# I passi in avanti confermati dal Sindaco di Formazza

Funicolare tra le Alpi

Anche il Sindaco di Formazza, Bruna Papa, spiega di aver partecipato ad un paio di incontri nel gennaio 2024 con il viceministro dei trasporti Edoardo Rixi, utili per mettere le basi per il dialogo. Le trattative verranno portate avanti dal console diplomatico italiano, in accordo con il dirigente di settore competente, in vista dell’accordo tra Italia e Svizzera.

L’obiettivo è creare un percorso turistico e culturale a basso impatto ambientale che includa la ferrovia Locarno-Domodossola a nord del Verbano, la Valle Maggia e la futura funicolare verso la quale convogliare nella stagione estiva parte del flusso turistico del Lago Maggiore. I due territori, come spiega Bruna Papa, verrebbero uniti con offerte integrate riguardanti lo sci alpino di Bosco Gurin e le due piste di sci di fondo, i percorsi di trekking, le ciclopiste e le Terme di Premia nella Formazza.

# Quando le prime corse?

Il progetto della “metropolitana delle Alpi” è stato presentato per la prima volta nel 2022 con l’obiettivo di attivare il servizio entro la fine del 2027. I tempi saranno sicuramente da rivedere ma le possibilità di vedere realizzata l’opera sembrano essere più concrete di qualche mese fa.

Fonte: tvsvizzera.it

Continua la lettura con: La “metropolitana delle Alpi”: il progetto per unire Italia e Svizzera

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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