Home Blog Pagina 359

Estate a Milano: 7 cose da fare per ingannare la mente

0
https://mole24.it/2021/06/15/riaprono-i-cinema-allaperto-a-torino-ecco-le-aree-che-parteciperanno/

Diventare adulti è dura, questo lo sappiamo tutti. Responsabilità, scadenze, stress, bollette. A volte viene solo voglia di tornare bambini, quando (idealmente) si è protetti dal crudo e spietato mondo degli adulti. E quando da giugno ai primi di settembre si è in vacanza, mare o montagna che sia, solo con la responsabilità di divertirsi e bighellonare il più possibile. 

Raramente un adulto gode di tutto questo tempo per rilassarsi e staccare dalla routine ed è per questo che abbiamo selezionato 7 attività da fare per ingannare la mente del Milanese costretto a rimanere in città invece che essere a mollo sul bagnasciuga di qualche spiaggia

Estate a Milano: 7 cose da fare per ingannare la mente

# Prendere il sole al Sempione, vicino al laghetto

C’è una piccola zona nei pressi del laghetto al Parco Sempione, sotto l’ombra dei grandi alberi, perfetto per stendere un telo e godersi un pomeriggio a leggere o a chiacchierare con un amico. Nel centro di Milano, ma se non ci pensi non te ne accorgi neanche: lontani dal traffico, con metà della città via per vacanze, qualche turista che passeggia e il caldo alleviato dalla zona d’ombra. Ricordarsi però di portare uno spray anti zanzare. 

# Una nuotata all’Idroscalo

https://idroscalo.org/istituzione/

Per ingannare la mente del milanese lavoratore anche in pieno agosto, una nuotata all’idroscalo può essere l’ideale. Compreso nei comuni di Segrate e Peschiera Borromeo, è una buona alternativa alle piscine. Un bagno nell’acqua del Lambro, prendere il sole sulle sponde e se si è fortunati è possibile godere dei numerosi eventi e spettacoli organizzati ogni estate qui all’Idroscalo: queste solo alcune delle decine di attività possibili. 

# Aperitivo con piscina ai Bagni Misteriosi

https://natipervivereamilano.com/2020/07/17/i-bagni-misteriosi-una-delle-piu-belle-piscine-di-milano/

In via Carlo Botta si trovano i Bagni Misteriosi, una piscina in piena città dove è presente un bistrot che offre anche la possibilità di gustare un aperitivo a bordo piscina

# Ascoltare un concerto gratis alla BAM

Credits Andrea Cherchi – Concerto alla BAM

Nel quartiere Isola, vicino Gae Aulenti e l’arteria Melchiorre Gioia, si trova il parco pubblico Biblioteca degli Alberi, il terzo parco per estensione della città. Tra frasi poetiche disposte lungo i sentieri e le centinaia di alberi ed esemplari di flora, nell’estate 2022 si può ascoltare gratuitamente la musica proposta all’interno del palinsesto culturale di BAM: BOOM BAM! Sunset music in the park with Saturnino and Friends.

FRC_BAM_KAKAWA

Il 7 e il 14 luglio alle 20.00 gli ultimi appuntamenti che vedranno come protagonisti rispettivamente i Kakawa e i D4rky Quartet, e che si terranno nell’Area Meli del parco. 

Rettifica: come erroneamente scritto in precedenza per l’estate 2022 il servizio di LIDO BAM, con sdrai e ombrelloni, non è stato attivato.

# Godersi un film al cinema all’aperto

https://mole24.it/2021/06/15/riaprono-i-cinema-allaperto-a-torino-ecco-le-aree-che-parteciperanno/

Capita spesso che in città durante l’estate vengano allestiti dei cinema all’aperto, delle contemporanee imitazioni del cinema drive-in statunitense. La fresca brezza serale dopo una calda giornata estiva, che accarezza mentre si guarda un bel film in buona compagnia: cosa c’è di meglio?

# Sorseggiare un aperitivo al Deseo, Arco della Pace

IG @deseo.milano

All’Arco della Pace c’è un locale, il Deseo, che in estate orna lo spazio esterno con piante e palme che ti fanno sentire in qualche località dei tropici, anche se in realtà i tram milanesi precorrono i loro tragitti a pochi metri dal tuo cocktail. 

# Godersi il tramonto sulla Montagnetta

https://mole24.it/2021/06/15/riaprono-i-cinema-allaperto-a-torino-ecco-le-aree-che-parteciperanno/

La Montagnetta di San Siro è uno dei punti panoramici che la città di Milano offre ai milanesi e turisti. È il luogo perfetto per godersi un bel tramonto (o l’alba per i più festaioli) e una stupenda vista su Milano. Forse un po’ nostalgico, potrebbe essere l’attività perfetta per la fine dell’estate, per dire arrivederci alla stagione.  

Continua a leggere con: Estate in SARDEGNA: scegliere NORD o SUD?

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

APERITIVHIT: la classifica dei 10 posti top per un APERITIVO a Milano

0
Credits urpurossi IG - Nottingham Forest

Qual è il posto migliore per un aperitivo a Milano? Questa la domanda bomba sganciata sulla Fan Page di Milano città stato. Dai risultati espressi dai nostri lettori superintenditori abbiamo ricavato questa classifica.

APERITIVHIT: la classifica dei 10 posti top per un APERITIVO a Milano

#10 Al Picchio in zona Porta Venezia

Credits Andrea Cherchi – Caffè Picchio

La rivincita del bar di quartiere, che ha saputo mantenere il suo stile anche con il passare degli anni. Bar Picchio è frequentato da una clientela di affezionati, offre i suoi aperitivi a prezzo stracciato, e accoglie i milanesi in un’ambientazione vecchia Milano, con ancora il tavolo da biliardo e il telefono pubblico.

Al Picchio. Aperitivo al Picchio. Caffè al Picchio. Birretta al Picchio. Picchio state of mind

Indirizzo: Via Melzo 25 

#9 Millemisture all’Isola

Millemisture

Millemisture è un cocktail restaurant che profuma di selvatico. Un locale aperto a pranzo e, dall’aperitivo fino a tardi propone deliziosi cocktail e squisiti cibi con ottima musica in sottofondo.

Cocktail originali, fatti “strabene e veramente particolari”, con pochi eguali a Milano.

Indirizzo: Via Ugo Bassi 26 

#8 Camparino in Galleria

Ufficio stampa Camparino – Camparino in Galleria

Camparino è uno dei bar più famosi di Milano con affaccio diretto sia su Piazza Duomo che sulla Galleria Vittorio Emanuele II. Il bitter Campari è l’alcolico utilizzato per realizzare alcuni dei migliori cocktail al mondo e in questo locale viene proposto in tutte le sue varianti. Una location scenografica nel cuore della città, tra la preferite anche dai turisti.

Dal 1915 un’istituzione nel cuore di Milano, non si cena, ma hanno ottimi sottaceti accompagnati da un ottimo spritz o altro del genere.

Indirizzo: Piazza Duomo 21 

#7 Moscow mule a Lambrate

Il Moscow Mule compie 10 anni, ma si è fin da subito inserito con prepotenza nella scena dei locali milanesi, diventando in breve tempo una realtà consolidata. Un’oasi di relax dove bere cocktail di alto livello, uno su tutti il Moscow Mule.

Locale moderno, essenziale, con mattoni a vista. La loro specialità? I Moscow Mule.

Indirizzo: Via Teodosio 60 

#6 Jamaica in Brera

Il Bar Jamaica, a un passo dall’Accademia di Belle Arti, è il pirotecnico “caffè degli artisti” di Milano. Gestito sempre dalla stessa famiglia da tre generazioni, è stato il ritrovo tra gli altri di Piero Manzoni, Lucio Fontana, Ungaretti e Quasimodo. Un aperitivo in questo storico locale è un’esperienza da non farsi mancare.

“Locale leggendario di Brera, fondato nel 1911, dove si sono ritrovati i grandi artisti del novecento milanese.”

Indirizzo: Via Brera 32 

#5 BhangraBar all’Arco della Pace

BhangraBar

Il BhangraBar è un locale con vista Arco della Pace dagli arredi in stile indiano e dehors che propone un ricchissimo aperitivo. Aperto anche per il brunch domenicale è il luogo perfetto per chi vuole bere un drink e fare il pieno di cibo.

All’Arco della Pace, con una splendida vista e con 9/10 euro si cena.

Indirizzo: Corso Sempione 1 

#4 Princi in piazza XXV Aprile

Credits aroundyou___ IG – Princi piazza XV Aprile

Il Princi di piazza XXV Aprile è un locale spazioso, elegante, comodo e con una piacevole musica di sottofondo. L’aperitivo è accompagnato da focacce farcite o tranci di pizza, e altre prelibatezze salate, tutte preparate direttamente sul posto che nasce infatti come panificio. Un aperitivo coi fiocchi.

Da Princi in piazza XXV Aprile, “quello sì che è un vero aperitivo”.

Indirizzo: Piazza XXV Aprile 

#3 Mag Cafè sui Navigli

Mag Cafè è un locale anni ’30 sul Naviglio Grande, con un ambiente insolito per la zona. I barman preparano cocktail sorprendenti con materie prime di alta qualità, spezie incluse. Al suo interno si respira un’atmosfera bohémienne e anacronistica, interrotta dai tavoli all’aperto sul canale.

Locale bohemien sui Navigli.

Indirizzo: Ripa di Porta Ticinese, 43 

#2 Nottingham Forest in Porta Venezia

Nottingham Forest
Il Nottingham Forest è riconosciuto come il locale dove si bevono i migliori drink di Milano. Dal 2007 al 2016 ha fatto parte della lista di “The World’s 50 Best Bars”. C’è davvero l’imbarazzo della scelta, si passa dai drink molecolari a quelli fusion fino ai caraibici, serviti in bicchieri assurdi: a forma di teschio, di vasca da bagno, di conchiglia.
 
Ambiente rustico, molto piccolo, difficile trovare posto, cocktail insuperabili.
 
Indirizzo: Viale Piave 1 

#1 Bar Basso 

Bar Basso

Diventato bar dopo la seconda guerra mondiale, il Bar Basso sale alla ribalta alla fine degli anni ’60 con l’avvento di due barman veneziani, Renato Hausamann e Mirko Stocchetto. Il suo successo lo si deve all’invenzione per errore del “Negroni sbagliato” con le bollicine al posto del gin. Oggi è uno dei bar più frequentati della città per l’aperitivo e il dopocena.

Dove l’aperitivo è stato inventato, il regno del Negroni Sbagliato.

Indirizzo: Via Plinio, 39 

Continua la lettura con: Le 10 TERRAZZE più SCENOGRAFICHE di Milano

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il progetto di UNIONE ZERO si SVELA alla COMUNITÀ MILANESE

0
Installazioni evento di presentazione Unione 0

Il futuro dell’area che un tempo era occupata dalle acciaierie Falck è stato svelato in un evento dedicato e rivolto alla comunità di Sesto San Giovanni e della Città Metropolitana di Milano. Vediamo come si è svolta la serata e come verrà trasformata tutta la zona al confine nord di Milano.

Il progetto di UNIONE ZERO si SVELA alla COMUNITÀ MILANESE

# Svelato il futuro dell’area un tempo occupata dalle acciaierie Falck

Vista stazioni e edifici MilanoSesto

Il 29 giugno nello spazio MIL, a Sesto San Giovanni, è stato organizzato un evento per svelare il futuro dell’area un tempo occupata dall’acciaierie Falck e in particolare del lotto Unione 0 che ha già visto la partenza dei cantieri all’interno di quello che è il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia e tra i principali a livello europeo: MilanoSesto.

Masterplan MilanoSesto

L’iniziativa è stata promossa da Hines, Cale Street, Prelios e Milanosesto per far conoscere alla comunità di Sesto San Giovanni, della Città Metropolitana di Milano e a tutti coloro che vogliono conoscere più da vicino come verrà trasformata la zona.

Leggi anche: MilanoSesto 3.0: le immagini della RIVOLUZIONE dell’area nord di Milano (Render Grafici)

# Mario Abbadessa country head di Hines Italy: “Un progetto nato per creare un luogo per la comunità

da sinistra Luigi Aiello – Luciano Carbone – Mario Abbadessa

Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy ha commentato: “Unione 0 e l’intero progetto MilanoSesto, in cui si inserisce, nascono dal desiderio di creare un luogo per la comunità, un progetto ampio e inclusivo che risponda anche ai bisogni di chi Sesto San Giovanni già la abita. […] Con il supporto e la fiducia di Cale Street, nostro investitore nello sviluppo di Unione 0, cerchiamo quindi di migliorare ogni giorno l’ascolto dei cittadini, delle scuole, delle associazioni locali, ma anche di commercianti e altri operatori presenti nelle aree dove ci troviamo, in quanto è proprio da questo confronto che capiamo realmente quali sono le necessità attuali e future delle generazioni che abitano e abiteranno l’area. [..]

# Interventi, installazioni e anteprime di Unione 0

Installazioni evento di presentazione Unione 0

Durante la serata gli ospiti sono stati coinvolti attraverso interventi e approfondimenti da parte dei referenti dei player in gioco nella riqualificazione dell’ex-area industriale di Sesto San Giovanni, diverse installazioni presenti e ideate interpretando il tema natura, tra cui un percorso di piante verdi che hanno guidato gli ospiti verso la sala centrale dello spazio industriale e in cui è stato possibile vedere in anteprima alcuni esempi di creatività delle cesate che andranno a delimitare l’area di cantiere e inserite in una parete allestita con orti verticali.

Evento presentazione Unione Zero

È stata predisposta anche una grande installazione di scritte formata da biglietti di carta realizzati con pasta di semi, che i partecipanti hanno potuto portare a casa e
piantare, custodendo la pianta che ne nascerà fino a quando potrà essere trasferita in Unione 0.

Leggi anche: Via ai LAVORI per la STAZIONE FERROVIARIA del futuro. Firmata RENZO PIANO

# Uno studentato, uffici, hotel, residenze e un parco di 45 ettari

sestosg.net – Unione zero

Il racconto di Unione 0 ha previsto anche una presentazione dal carattere informale che ha coinvolto alcuni dei numerosi professionisti che già da diversi mesi collaborano per la realizzazione del primo lotto di MilanoSesto. Una tavola rotonda ha messo insieme gli architetti impegnati a tradurre in disegni quanto hanno immaginato per il nuovo quartiere e a seguirne poi la realizzazione vera e propria con l’avvio dei lavori prevista entro la fine dell’anno.

Racconto Unione 0

Tra questi Park Associati, che curerà lo studentato con circa 700 posti letto, lo studio di architettura e interior design ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel coinvolto nella progettazione degli spazi direzionali e di un hotel, Barreca & La Varra che progetterà le residenze in edilizia convenzionata e Scandurra Studio Architettura che si occuperà delle residenze libere, oltre a LAND che a cui è stata affidata la realizzazione della prima porzione del parco, pari a 13 ettari su 45 ettari complessivi.

I professionisti degli studi si si sono alternati nella presentazione con le loro visioni del progetto, le connessioni pensate tra i vari edifici e tra questi e gli spazi esistenti, in cui il concetto di osmosi pubblico-privato giocherà un ruolo centrale, così come anche il processo di rinaturalizzazione dell’area sarà un elemento cardine di Unione 0 e del progetto nel suo complesso. I cantieri per la realizzazione il primo lotto privato (Unione 0), all’interno del più grande progetto MilanoSesto, dovrebbero terminare nel 2025.

Leggi anche: RIGENERAZIONE FARAONICA a Milano: il via a “UNIONE ZERO”

Immagini da: Comunicato Stampa Image Building

Continua la lettura con: Milano avrà un PALAZZO ARCOBALENO? Presentato il progetto

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

LA FERMATA DEL GIORNO: 10 cose da fare e vedere intorno alla stazione di PIOLA

0

Piola. Fermata di riferimento di Città Studi. Molto frequentata dagli studenti. Ma che cosa si trova di interessante attorno a alla fermata della M2?

LA FERMATA DEL GIORNO: 10 cose da fare e vedere intorno alla stazione di PIOLA

#1 Piazza Leonardo da Vinci

https://blog.urbanfile.org/2016/05/24/milano-citta-studi-piazza-leonardo-da-vinci-rigenerata/

La grande piazza su cui si affaccia uno degli più antichi edifici del Politecnico di Milano attrae sempre quando si passa nelle vicinanze: ampia, luminosa e ricca di verde. Una delle piazze più maestose di Milano, da grande città europea.

#2 Il Politecnico e la Statale 

Se ci si trova in Città Studi, è d’obbligo una visita agli edifici che danno il nome al quartiere. Oltre alla bellissima e imponente già nominata sede del Politecnico in Piazza Leonardo da Vinci, si trovano anche diversi dipartimenti della Statale tra via Balzaretti, via Celoria, via Colombo, via Golgi, via Mangiagalli, via Saldini e via Vanvitelli.

#3 Bosco Milano

https://www.facebook.com/boscomilanosrl/photos

Bosco Milano è una Bakery House in viale Romagna, al 37. La Chef, partecipante di Masterchef 3, propone insieme ai collaboratori una cucina genuina e fedele “ai sapori di una volta”. Luogo perfetto per un aperitivo a base di finger food accompagnato da cocktail ricercati e di qualità. Dal nome si intuisce l’atmosfera creata dall’arredamento e dal design interno: un luogo in cui si è immersi nel verde e negli elementi della Natura, che accompagnano l’esperienza culinaria.

#4 MTM Teatro Leonardo

www.tripadvisor.it

Il teatro, affidato alla storica compagnia teatrale “Quelli di Grock”, si trova in via Ampére 1. Presso questo teatro, oltre che poter godere di un ampio programma di spettacoli teatrali, è possibile anche frequentare dei corsi di recitazione, sia con l’Accademia Litta sia con la Scuola Grock. Numerosi gli eventi e progetti organizzati, consultabili sul sito ufficiale.

#5 Vietnamonamour, Ristorante e B&B

www.kayak.it

In via Pestalozza 7 si trova questo ristorante vietnamita che funge anche da B&B. L’edificio in cui sorge risale al 1890 e comprende un giardino interno e una veranda, dove poter pranzare o cenare. La cucina è tipica vietnamita e solamente una parte del menù, quella dei dessert, è una rivisitazione della tradizione vietnamita: gli ingredienti sono tipici di questo paese asiatico ma vengono usati e abbinati in maniera diversa e innovativa.

#6 Atelier Meno 1 / Eleonora Gugliotta Artist

Al piano -1 di questo edificio in viale Gran Sasso 40 si trova lo studio, dimora e galleria d’arte dell’artista Eleonora Gugliotta. Tra le opere più famose dell’artista, troviamo le curiose volumetrie da lei create in luoghi già esistenti: “attraverso l’uso di fili di lana colorati rielabora e reinventa luoghi in stato di abbandono la cui architettura conserva i segni di una presenza umana precedente”, come si può leggere sul sito ufficiale, da consultare anche se interessati a visitare qualche esposizione.

#7 Giardino Teresa Pomodoro

 Antonella Bruzzese FB

Proprio sul Piazzale Gabrio Piola è stato inaugurato ne 2020 il Giardino Teresa Pomodoro, un luogo di calma e meditazione in mezzo al traffico milanese, ma solo sulle mappe. Ventun ciliegi intervallati da undici panchine, intorno ad un’area pedonale a forma di goccia, isolano dalla frenesia della città, regalando momenti di pace e tranquillità.

#8 MOBA Milano

IG @mobamilano

Il MOBA Milano è il paradiso per i gamer, gli amanti dei videogiochi e dei giochi da tavola. In via Pascoli 70 è possibile mangiarsi un buon hamburger, bersi un buon e ricercato cocktail e poi dedicarsi a qualche avventuroso gioco online o da tavolo.

#9 MAG Mastri Artigiani Del Gelato

www.tripadvisor.it

Qui il gelato e l’arte del crearlo viene celebrata ogni giorno, attraverso la cura e l’attenzione dedicata ad ogni cono o coppetta servito alla clientela. Si trova in Viale Gran Sasso 27.

#10 Spazio Tadini Casa Museo

In via Jommelli 24 è possibile visitare la Casa Museo dedicata allo scrittore, pittore e saggista Emilio Tadini. “Oggi è una casa museo privata gestita direttamente dai proprietari che condividono il loro spazio lavorativo e abitativo con il pubblico per continuare a rendere fruibile al pubblico il patrimonio culturale che custodiscono”, visitabile il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30-19.30 (Spazio Tadini | CASA MUSEO in memoria di EMILIO TADINI- arte, cultura, eventi – Milano)

Continua a leggere con: La FERMATA del GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di BICOCCA

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Milano non fa schifo ma… la CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA sì

0
Preferenziale

Grattacieli, Porta Nuova, Citylife, ora Mind e le opere per le Olimpiadi. Milano è in costante evoluzione, si progetta, si costruisce e si passa ad altro. Ma in questo processo c’è qualcosa che rimane sempre in alto mare. La preferenziale di Stuparich, l’eterna incompiuta.

Milano non fa schifo ma…la CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA sì

# La mai finita corsia preferenziale tra Piazza Stuparich e Piazzale Zavattari

Stiamo parlando di poche centinaia di metri, eppure i lavori di questa corsia preferenziale che tanto agevolerebbe il passaggio dei mezzi pubblici e di soccorso, non solo non sono stati completati: non sono proprio mai iniziati!

Sembra incredibile ma costruire grattacieli, progettare enormi quartieri residenziali, pensare a nuovi stadi sembra più semplice che alberare e asfaltare un breve tratto di strada.

Viale Giovanni Migliara

La storia di questa preferenziale mai costruita parte da lontano ed è contrassegnata da diversi eventi che ne hanno bloccato l’avvio del cantiere, da ricorsi fino a infiltrazioni mafiose

Credits: blog.urbanfile.org
Preferenziale

Grazie a dei fondi europei (e c’è da chiedersi se bisogna ricorrere ai fondi europei per opere di ordinaria amministrazione) i lavori sarebbero dovuti finalmente iniziare nel maggio 2021. Siamo a fine giugno 2022 e della preferenziale alberata nemmeno l’ombra dei futuri alberi.

Un pessimo biglietto da visita per Milano, un’arteria fondamentale di fronte al futuristico palazzetto ALLIANZ, vicinissima a San Siro, caratterizzata dall’abbandono, dove a causa delle tante buche e dei dislivelli la sosta non risulta nemmeno tanto agevole neppure per il parcheggio selvaggio

 

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

ANDREA URBANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La SPIAGGIA più CARA d’Italia: costa al giorno come un affitto mensile di un monolocale

0
Credits augustushotelresort IG - Tenda Augustus Hotel Resort

In uno degli angoli più esclusivi della Penisola si prende il sole in una spiaggia a cinque stelle. Scopriamo dove si trova, quali servizi offre e quanto costa. 

La SPIAGGIA più CARA d’Italia: costa al giorno come un affitto mensile di un monolocale

# Uno degli angoli più esclusivi della costa tirrenica

Ph. augustushotelresort IG – Spiaggia Augustus Hotel Resort

Per vivere un’esperienza a cinque stelle anche in spiaggia bisogna andare in Versilia, in uno degli angoli più esclusivi della costa tirrenica: l‘Augustus Hotel & Resort a Forte dei Marmi. 

Nella sua spiaggia privata sono presenti 74 tende che sono delle vere e proprie suite. Ognuna infatti dispone di lettino queen size, 2 lettini e sdraio, per il massimo comfort del cliente.

# 450 euro al giorno per rilassarsi, prendere il sole e fare il bagno nella piscina di acqua salata

Ph. augustushotelresort IG – Piscina con acqua salata Augustus Hotel Resort

Una spiaggia non per tutte le tasche. Per rilassarsi e prendere il sole in riva al mar Tirreno servono 450 euro. Lo stabilimento preferito dalla Ferragni e Fedez offre inoltre un accurato servizio di teli nuovi ogni giorno e l’assistenza continua del personale della spiaggia e del bar. A questo si aggiunge la possibilità di fare il bagno in una piscina con acqua salata riscaldata e idromassaggio, per un trattamento da VIP.

 

Fonte: Funweek

Continua la lettura con: Questa è “La SPIAGGIA più BELLA del Mediterraneo”

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il “BALCONE PIÚ BELLO d’Italia”

0
ph. alturis_winery IG

L’innovazione architettonica si è dimenticata di un elemento caratteristico dei nostri palazzi: il balcone. In tutte le opere anche più ardite il balcone resta sempre rappresentato in modo piuttosto tradizionale. Ma c’è chi ha osato rivoluzionando il concept: è nato così quello che è stato definito “il balcone più bello d’Italia”. Abbiamo rintracciato chi ha avuto l’idea. 

Il “BALCONE PIÚ BELLO d’Italia”

# La forma del vino

ph. enlace_arquitectura IG

Un calice di vino che racchiude le pagine della nostra storia“. Si presenta così l’agriturismo Alturis, con sede a Cividale del Friuli. Aperto nel 2009 da una famiglia di “Vignaioli in Terre di Confine”, che ha realizzato un monumento ad uno dei beni più preziosi che abbiamo in Italia: il vino.

Tutto qui richiama le antiche tradizioni che si compiono tra filari di viti e i tempi della vendemmia; tutto qui ha la forma del vino: dalle teche dell’enoteca ad una star assoluta di Instagram, il balcone a forma di calice di vino rosso.

Leggi anche: San Colombano, il “VINO di MILANO” sulla collina con vista della Madonnina

# Metti un calice di vino nella hall

ph. alturis_winery IG – Il ballatoio a Capodanno

L’agriturismo, che è anche winery e produttore di birra artigianale, è circondato dalla meravigliosa cornice friulana, un tuffo nella natura dove nascono, prosecchi e Ribolla così eccellenti, che sono da esportazione.
Quando si tratta di ristrutturare una parte del casolare di Cividale, Alturis si affida a Tania Radici che abbiamo contattato per sapere come è nata questa idea. 

Professione interior design, capace di esaltare gli interni, Tania ha avuto l’intuizione di “portare” un calice di vino rosso all’interno della struttura, ricavando un terrazzo tra due ali dell’edificio.
Il calice accompagna la struttura fino al secondo piano di Alturis. Al piano inferiore c’è l’enoteca, mentre a quello superiore troviamo la sala degustazione. È da qui che si accede ad un primo balconcino e poi al calice, ad un’altezza di 6,80 m, con vista spettacolare sui vigneti friulani.

Leggi anche: La BIRRA DELL’UNIVERSITÀ; e altri progetti avveniristici del Friuli, la BIONDALAND d’Italia

# Made in Friuli

ph. alturis_winery IG2

Tania Radici ci rivela che il calice è una “realizzazione ad elementi. La struttura principale è realizzata in ferro, che detta la sagoma del calice e diventa un grande ballatoio decorato con polipropilene rosso”, capace di interpretare la coppa di vino rosso.
Tutti i manufatti sono stati realizzati con artigiani della zona, perché “fin dall’inizio il progetto è stato pensato per rendere omaggio a Cividale e i suoi dintorni: Made in Friuli.”
La (meravigliosa) terra che ospita questo ballatoio, è patria di vini bianchi di eccellenza mondiale.
Ma allora perché un calice di vino rosso?

Leggi anche: I segreti della CITTÀ STELLA, la più MISTERIOSA d’Italia

# Basso profilo? No: spoiler alla sopresa finale

ph. alturis_winery IG

La scelta del calice di vino rosso non è né casuale né provocatoria. I Vignaioli delle Terre di Confine hanno travalicato uno di quei confini, innestando una vigna per la produzione di un Merlot rosso rubino dal “bouquet fruttato e note di lampone, mirtillo e prugne integrate a sentori di sottobosco e di spezie delicate” e – soprattutto – il vino che Alturis ritiene il miglior prodotto, “il nostro vino migliore: Epic Wine. Un pinot nero in purezza“.

Idea e struttura nascono proprio con l’intenzione di diventare il simbolo del Pinot Nero. Fino al lancio ufficiale, da buoni friulani, la scelta è quella di mantenere un profilo basso, per non rovinare la sorpresa.
Succede che Alturis e Tania Radici, rapiti dalla bellezza della realizzazione, creano un post su Instagram per presentare il nuovo protagonista e questo, in barba al low profile deciso, fa il giro del mondo, diventando virale conquistandosi la fama di “balcone più bello d’Italia”. 

Oggi il balcone a forma di calice di vino rosso è una delle star indiscusse di Intagram. Ai proprietari e creatori rimane quasi il “rammarico” di aver fatto quel post “così in fretta”, come ci ha confessato Tania Radici. Rammarico compensato dal grande successo dell’opera e dal nettare con cui brindare a questa stupenda realizzazione.

Continua la lettura con: I BORGHI del VINO in Italia assolutamente da visitare

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La “NORMANDIA d’ITALIA” che pochi conoscono

0
Credits lucky_wild_ IG - Punta Penna

Un paesaggio inaspettato fatto di promontori, baie e calette che rimanda alle atmosfera delle coste settentrionali della Francia che si affacciano sul Canale della Manica. Ecco dove si trova e perché ha questo soprannome.

La “NORMANDIA d’ITALIA” che pochi conoscono

# Uno dei tratti di costa più belli di tutto l’Abruzzo

morettiandrea IG – Riserva Naturale di Punta Aderci

Nel comune di Vasto, in uno dei tratti di costa più belli di tutto l’Abruzzo, c’è un paesaggio fatto di promontori, spiagge, baie e calette, trabocchi e un mare meraviglioso: la Riserva Naturale di Punta Aderci. Questo gioiello naturale è diventato riserva nel 1998 con l’obiettivo di valorizzare e preservare un territorio così variegato e straordinario. Accessibile gratuitamente tutto l’anno, questa area protetta è caratterizzata nell’entroterra da una zona pianeggiante che ospita vigneti, oliveti e appezzamenti a perdita d’occhio.

# La spiaggia di Punta Penna è stata definita la piccola Normandia d’Italia

mononoke04 IG – Punta Penna

Lo spettacolo più incredibile della Riserva Naturale di Punta Aderci è donato dalla spiaggia di Punta Penna: un anfiteatro naturale, libero e selvaggio, dove le dune si alternano a specie vegetali per poi lasciare spazio a una sabbia fine e dorata bagnata dal mare e una sporgenza rocciosa a picco sul mare ne definisce l’intero paesaggio.

Il promontorio che si allunga nell’acque azzurre dell’Adriatico riporta infatti subito alla mente gli scenari naturali delle coste settentrionali della Francia che affacciano sul Canale della Manica, da qui il nome di piccola Normandia d’Italia.

 

Fonte: Si Viaggia

Continua la lettura con: La PICCOLA PETRA è in TOSCANA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le “MALDIVE delle ALPI”: un MARE TROPICALE a 3000 metri d’altezza (a tre ore da Milano)

0
Credits ve.capelli IG - Bei Laghetti

Un panorama tropicale in vetta alle montagne? A poco più di tre ore da Milano è possibile assistere a uno spettacolo naturale che rievoca le mete più esotiche del mondo. Scopriamo dove si trova questo paradiso d’alta quota.

Le “MALDIVE delle ALPI”: un MARE TROPICALE a 3000 metri d’altezza (a tre ore da Milano)

# Le “Maldive” a 3.000 metri d’altezza

Credits cigiiii IG – Cartello Bei Laghetti

In provincia di Sondrio, nel comune di Bormio, si può fare il bagno in un mare tropicalea 3.000 metri d’altezza. Per essere precisi ci troviamo a una quota di circa 2.715 metri e non si tratta ovviamente di un mare bensì di acqua di lago: i Bei Laghetti sono tre laghi alpini nascosti fra le balze rocciose delle montagne con colori sbalorditivi che rievocano panorami simili a quelli delle Maldive.

Leggi anche: A 1 ORA da Milano c’è il LAGO dei TRAMONTI

# L’estate è la stagione perfetta

L’estate è la stagione perfetta per vedere brillare l’acqua di un colore azzurro brillante. Il sole che splende più in alto e il cielo terso sono la giusta combinazione per assistere a uno spettacolo naturale davvero unico.

# Come arrivare in questo paradiso d’alta quota

Credits _saragallagalli_ IG – Indicazione per Bei Laghetti

Partendo da Milano servono poco più di 3 ore di auto per arrivare in questo paradiso d’alta quota. Arrivati a Bormio si può scegliere di parcheggiare allo Chalet Rododendri e prendere il sentiero 542 che da Bormio 2000 arriva fino ai Bei Laghetti, un tragitto lungo e faticoso, o in alternativa prendere la funivia che arriva a Bormio 3000 e fare circa un’ora di cammino o in sella a una mountain bike lungo il sentiero 541 per scendere fino ai Bei Laghetti. 

Milano-Bei Laghetti

Continua la lettura con: Anche l’ITALIA ha due BARRIERE CORALLINE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Il CAMPER più PICCOLO del mondo: costa come una Panda

0
Credits: esquire.com Honda N-Van Compo

Un micro-camper che si è rivelato la soluzione ideale per le vacanze. Costa poco, consumi ridotti e nonostante le sue piccole dimensioni può ospitare fino a 4 persone. Ecco di cosa si tratta.

Il CAMPER più PICCOLO del mondo: costa come una Panda

# Un mini-camper di 3,4 metri che ospita 4 persone

ph. esquire.com
Honda N-Van Compo

Il mezzo dell’estate. E’ l’Honda N-Van Compo realizzato dall’azienda giapponese White House in collaborazione con Honda. È un mini camper, più piccolo di una Panda, e costa meno di una delle macchine più economiche vendute in Italia. Con i suoi 3,40 metri, la vettura è perfetta per fungere da camper e ospitare 4 persone.

Tutto è pensato nei minimi dettagli: all’interno sono stati progettati punti di appoggio per viaggi lunghi e sono stati creati scomparti per vestiti e bagagli. Inoltre, il micro-camper Honda consuma molto meno dei classici camper: il motore può essere o a 52 o 63 cavalli (a scelta dell’acquirente) e il mezzo è molto leggero, tanto da consumare fino a 10 volte in meno dei classici camper. L’ambiente ringrazia, ma anche le tasche del proprietario ne sono felici.

# Ha tutti i comfort (tranne uno)

Ph. quattromania.it
Honda-N-Van-Compo

Il camper ha tutti i comfort che si possano desiderare, ad eccezione di uno. Ricavare i 4 posti letto non sembra facile, eppure è stato tutto progettato ad hoc. Due materassini modulari e componibili possono essere posti su un ripiano al “primo piano” che è grande quasi quanto tutto il camper. Girando uno dei due sedili poi, si ricava un finto comodino come punto d’appoggio. Se si è parlato di “primo piano” vuol dire che c’è anche un secondo. È stato infatti ricavato un tetto a soffietto, dove è stato posto il secondo letto.

Il camper è dotato anche di sistema di riscaldamento, due lavelli e un forno a microonde. Ci sono poi scaffali portaoggetti, tavolino, zanzariere, frigorifero portatile e prese elettriche. Per l’arredamento del camper si possono scegliere più soluzioni: Cabin (la più basic), Style-One e Style-Two. Si può decidere infatti di aggiungere una tenda che faccia da veranda laterale e un pannello solare.

Unico comfort mancante? Il bagno.

# Il prezzo

Ma il punto forte dell’Honda N-Van Compo è il prezzo. In Giappone è venduto dai 2.240.700 ai 2.691.700 yen, ovvero da poco meno di 16.500 a circa 19790 euro, a seconda della dotazione che si sceglie.

Continua la lettura con: Arriva il CAMPER low-cost: ha il prezzo di una CITY-CAR

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

MOSCOVA – LA PASSEGGIATA IN CORSO GARIBALDI🟢🚶🏻‍♂️⁠ ⁠

0

Lo sapevi che nonostante ci sia la Stazione di Porta Garibaldi, Moscova è più comoda per fare una passeggiata in Corso Garibaldi?

Sì perché si trova letteralmente a due passi dal centro della via con l’uscita su Largo La Foppa che taglia in due la celebre strada nel cuore di Milano.

Ma soprattutto, sai che per realizzare la stazione della M2 di Moscova per la prima volta l’intero piano banchine venne scavato a foro cieco, anziché a cielo aperto? Questo perché c’era poco spazio in superficie.⁠

 

Altre curiosità sulla fermata di Moscova: 

  • La stazione di Moscova fu inaugurata il 3 marzo 1978, nel tratto di estensione della M2 da Garibaldi a Cadorna. La prima tratta della linea M2 fu aperta il 4 ottobre 1969 a Nord Est di Milano, tra Caiazzo e Cascina Gobba.  Pochi mesi dopo ci fu l’apertura fino alla Centrale e nel 1971 si arrivò a Garibaldi. Bisognerà attendere altri sette anni per il nuovo tratto in città. 
  • Per il nome bisogna “ringraziare” Napoleone: il nome della via era in origine Via Santa Teresa per la presenza dell’omonima chiesa, ma durante la dominazione francese dei primi dell’Ottocento Napoleone Bonaparte rinominò personalmente la via in Moscova, nome del fiume che attraversa Mosca, in memoria della battaglia del 1812 nella campagna di Russia in cui molti milanesi combatterono al fianco dei francesi.  

Continua la lettura con: Lotto, la più profonda

MILANO CITTA’ STATO

Copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La nuova vita del PARCO della LAMBRETTA, una delle sorprese dell’ESTATE MILANESE

0
Credits mentelocale - Nuovo look Parco Lambretta

Una dell’aree più trascurate della città prosegue il suo percorso di rinascita con un palinsesto di iniziative e eventi dedicati bambini e adulti che dureranno tutta l’estate. Ecco come è stata trasformata e cosa si potrà fare.

La nuova vita del PARCO della LAMBRETTA, una delle sorprese dell’ESTATE MILANESE

# La seconda vita del Parco della Lambretta 

Credits mentelocale – Parco Lambretta

Il Parco della Lambretta è un’area di 110.000 mq che si estende da via Caduti di Marcinelle a via Caduti in Missione di Pace, nel Municipio 3 in zona Rubattino, in parte sotto la Tangenziale Est e dove in mezzo passa anche il fiume Lambro. Trascurato per anni, nell’ultimo periodo sta rinascendo grazie alla realizzazione di opere di street art su larga scala, alle sfilate di moda internazionali in collaborazione con il brand Sunnei e alle riprese di diversi spot televisivi

# Il nuovo look

Credits mentelocale – Nuovo look Parco Lambretta

Per l’estate 2022 si presenta con un nuovo look. Da qualche tempo infatti l’associazione culturale Utopia ha deciso di rilanciare lo street park che sorge nel luogo in cui tempo era collocata una porzione del complesso industriale Innocenti Maserati a Lambrate. L’area destinata alle attività proposte dall’associazione, grazie a un attento lavoro di design e falegnameria, è stata predisposta con panche e tavoli realizzati solo con materiale di recupero e due container riqualificati ad hoc

# Le iniziative per l’estate 2022

Credits mentelocale – Street Food Lambretta

Per far diventare il Parco della Lambretta uno dei luoghi da non perdere nell’estate milanese è stato creato un palinsesto di iniziative che comprende eventi e attività speciali. L’idea è quella di trasformarlo in un luogo permanente dove provare street food proveniente da tutto il mondo, con brunch, pranzi e aperitivi, dove ascoltare una selezione musicale adatta a tutti i gusti, dove far giocare bambini e ragazzi con attività a tema e dove ammirare con le incredibili opere di street art a cura di Pao Fra! Design.    Gli abitanti del quartiere Rubattino e i cittadini di tutta Milano potranno partecipare alle iniziative proposte ogni weekend d’estate dalle 10.00 alle 22.00.

 

Fonte: Mente Locale

Continua la lettura con: Il PARCO ACQUATICO più ALTO d’Europa è in LOMBARDIA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

7 forse non sapevi che sulle VEDOVELLE di Milano

0
ph. Fonderie Lamperti

«Te offri da bev al drago verd». Chi è di Milano, per nascita o per scelta, prima o poi riceve questo simpatico invito, come dire che non si hanno neanche i soldi per offrire acqua minerale. Chi le chiama “Vedovelle” e chi “Drago Verde”, le fontanelle milanesi nascondono numerose curiosità. Vediamone qualcuna

7 forse non sapevi che sulle VEDOVELLE di Milano

#1 Il primo design (forse) di Luca Beltrami

ph. wloskiwehikulczasu.com

Pare che la prima fontanella abbia fatto la sua apparizione a fine ‘800 e che fosse un disegno di Luca Beltrami, l’architetto artefice del restauro del Castello. Si deve a lui l’idea e il design che oggi è tanto amato a Milano. La prima vedovella era in bronzo, dorata e decorata con una deliziosa greca in mosaico.

Leggi anche: A Milano si chiamano vedovelle

#2 Il “debutto” alla Scala e perché si chiamano così

ph. Flickr – La Vedovella di Piazza della Scala

Anche se non ci sono certezze circa la paternità del Beltrami, la prima Vedovella ufficiale fa la sua apparizione in Piazza della Scala nel 1931. Da allora conservano la caratteristica forma della colonnina, alta circa 1 metro e mezzo, con la bacinella circolare in basso e l’erogatore a forma di drago, che richiama il biscione visconteo.
Le Vedovelle, che non hanno rubinetto per regolare l’uscita di acqua, devono il loro soprannome al flusso ininterrotto che ricorda il pianto delle vedove della Prima Guerra Mondiale.

#3 Non sono milanesi, ma varesotte

ph. milanodavedere

Le fontanelle sono fabbricate in ghisa, ricavate da un unico stampo. Le producono, fin dal 1931, le Fonderie Lamperti di Castellanza.
Sono gli eredi di oggi che portano avanti l’azienda di famiglia in cui è «importante portare avanti una tradizione, più che per un guadagno», come ammette Andrea Lamperti. «Siamo rimasti in pochi a fare lavorazioni così particolari».
La lavorazione grezza è appaltata all’estero, per motivi economici, poi assemblata a Castellanza e consegnata. Ci vogliono circa 90 giorni, dallo stampo alla consegna, per avere una Vedovella.

Leggi anche: Le Vedovelle di Milano. La storia e dove trovarle

#4 Chiunque ne può avere una, anche a casa

ph. initalia.virgilio.it

Il Drago Verde non è un prodotto a uso esclusivo della città di Milano. Chiunque, su ordinazione, ne può comprare una da mettere in giardino o come oggetto di arredo.
Il prezzo varia a seconda della dimensione: le originali che si trovano in città costano 2.099,99 Euro, ma si possono avere anche a prezzi differenti.
Dopo decenni di onorata carriera, lo stampo usato fino ad oggi sta per essere rinnovato, perché presenta ormai delle piccole imperfezioni. Per gli appassionati di date e ricorrenze, si potrà avere il Drago Verde annata 2022.

#5 Il pianto delle vedovelle non è spreco d’acqua e ha una funzione antibatterica

ph. ArtisticOperations da Pixabay

Un argomento spinoso ma che va affrontato, perché le recenti polemiche sullo spreco d’acqua dovuto alle fontanelle non hanno alcun fondamento.
Innanzitutto perché di fronte alla capacità totale dell’impianto idrico meneghino, pari a circa 7.500 litri al secondo, le Vedovelle hanno una portata di 10 litri per secondo.
Ma soprattutto perché l’acqua raccolta dalla bacinella, viene incanalata nuovamente verso i depuratori comunali, dopodiché instradata per l’irrigazione dei campi a Sud di Milano.
Il getto continuo, per altro, ha un’azione antibatterica: evita infatti di avere acqua stagnante, sia dove si beve sia nella bacinella di raccolta.

Leggi anche: La TORRE dell’ACQUA all’ex Falck si trasformerà in una FONTANA PANORAMICA

#6 Sono posizionate nelle “teste morte” della rete idrica

 

L’ubicazione delle Vedovelle è decisa dai Municipi, che ne suggeriscono l’installazione al Comune di Milano. Da inizio anno esiste sul sito del comune una mappa interattiva, che mostra la posizione di ogni Drago Verde.
Queste piccole colonnine in ghisa hanno ricoperto nel tempo le funzioni più disparate.
Innanzitutto sono posizionate nelle cosiddette “teste morte” della rete idrica, laddove potrebbero formarsi delle sacche d’aria dannose per il funzionamento della rete. Hanno il compito di sfiatare l’aria e togliere pressione che potrebbe danneggiare le tubazioni di uso civile.
Ovviamente danno sollievo e refrigerio nelle calde giornate estive. In tempi di dopoguerra, quando non tutti avevano accesso all’acqua corrente, le Vedovelle sono state usate per abluzioni e – soprattutto – per radersi.

#7 10 mila euro tutto compreso

ph. Fonderie Lamperti

Le fontanelle sono dunque un vitale snodo della rete idrica meneghina. Come tali sono sottoposte ad attenta manutenzione. Le centinaia di Vedovelle subiscono ogni anno circa 650 interventi di manutenzione, alcuni sul posto ed altri che richiedono la momentanea asportazione della colonnina, per manutenzione straordinaria. Gli interventi fuori sede vengono tutti compiuti alla sede MM di Via Meda 44.
Installare una nuova Vedovella arriva a costare, tra cantiere e scavi, anche 10.000 Euro. Ecco perché, a volte, il Comune realizza questi interventi grazie a oneri di urbanizzazione, scaricando sui proprietari delle nuove costruzioni i costi dei cantieri e del consumo di acqua.

La Vedovella sarà un punto fermo nei prossimi mesi di calura estiva. Turisti e milanesi si troveranno di fronte alle centinaia di fontanelle, per dissetarsi e rinfrescarsi.
E voi, quale “tipi da Vedovella” siete? Quelli che bevono sotto al Drago o quelli che tappano il foro inferiore, per fare zampillare in alto il getto dell’acqua?

Leggi anche: L’ACQUA del SINDACO: Milano mette l’acqua potabile nel CARTONE

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 Milano non è più Erasmus City: SCIVOLA al 48esimo POSTO nelle preferenze degli UNIVERSITARI INTERNAZIONALI

0
Credits nicola_gravante IG - Università Statale Milano

Nei primi anni del Duemila risultava stabilmente tra le 10 città preferite dove trascorrere l’Erasmus. Poi è iniziato il declino, anche a causa di quello che succedeva nel Paese. Un declino che l’ha portata ormai in grande distacco rispetto alle altre città europee. Vediamo il risultato di questa ricerca e le cause principali della perdita di appeal di Milano.

Milano non è più Erasmus City: SCIVOLA al 48esimo POSTO nelle preferenze degli UNIVERSITARI INTERNAZIONALI

# Altre due posizioni perse rispetto al 2021 e un distacco abissale dalle altre metropoli europee

Credits: @paolo.mongu IG

Nella Best student cities 2023, la classifica delle città più amate dagli studenti, Milano perde terreno scivolando in basso di altre due posizioni rispetto al 2021, finendo al 48esimo posto. Poco importa se rimane ancora la prima città d’Italia, la seconda è Roma con 5 posizioni perse e 26 lunghezze di distacco, perché la distanza con le altre metropoli europee è abissale. E cresce di anno in anno. 

In testa a questa graduatoria troviamo Londra, a seguire Monaco di Baviera a pari merito con Seul, poi Zurigo, Melbourne, Berlino, Tokyo, Parigi, Sidney ed Edimburgo. Il risultato di questa classifica è frutto di un sondaggio della Quacquarelli Symonds, analista globale della formazione universitaria e manageriali che ha coinvolto 98mila persone. Con le opinioni dei potenziali studenti è stato determinato l’indice di desiderabilità di una città, mentre con quello di alumni/ex studenti è stato creato l’indice voce/opinioni.

# La discesa nel parametro “Classifica universitaria” e nell’indicatore della desiderabilità

Credits: expedia.it – Università Cattolica

Milano, come Roma, è scesa nel parametro “Classifica universitaria” ma è salita per “Student mix”, mentre la capitale è migliorata nell’indicatore della desiderabilità e Milano ha registrato un peggioramento rispetto all’anno scorso. La metropoli lombarda ha ottenuto il risultato migliore, piazzandosi 21° posto a livello mondiale, nell’indicatore che ha misurato l’attività dei datori di lavoro in termini di recruitment di neo-laureati.

# La causa principale della perdita di appeal è l’elevato costo della vita 

nuovo apple store
Apple store piazza Liberty

La causa principale della perdita di appeal di Milano come città universitaria è l’elevato costo della vita, che comprende le tasse universitarie medie, le spese per un alloggio, l’indice Ipad e l’indice Big-mac che danno un misura del costo dei beni di consumo.

Fonte: Milano Today

Continua la lettura con: MILANO PERDE di VISTA l’EUROPA? Questi i PUNTI CRUCIALI per recuperare il distacco dalle migliori metropoli continentali

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 L’inversione a U di Roma: ridurre MONOPATTINI elettrici e E-BIKE

0
ph. FB pagina Sindaco Gualtieri

Il servizio di una TV americana mette in imbarazzo la giunta capitolina, denunciando a livello globale i problemi che affliggono la capitale. E il sindaco Gualtieri prende provvedimenti. Parliamo di cinghiali, topi o immondizia? Nemmeno per sogno.

L’inversione a U di Roma: ridurre MONOPATTINI elettrici e E-BIKE

# Ci voleva la CNN per far luce sui problemi REALI di Roma

ph. formiche.net

La città eterna, che è stata invasa, conquistata e saccheggiata innumerevoli volte dalla sua fondazione, avvenuta quasi 2.800 anni fa, ora viene invasa da più di 14mila monopattini, moderni carri che bloccano i marciapiedi, innervosiscono gli automobilisti e uccidono”.
Una denuncia che getta ombre sul Campidoglio. Per lavare quest’offesa Gualtieri si affida, nientemeno, che alla sua pagina Facebook, dalla quale annuncia misure severe contro la vera piaga di Roma: le due ruote.

Le lamentele dei cittadini romani non riescono a raggiungere nessuno dei 15 Municipi della capitale, ma arrivano oltre oceano dai paladini della CNN, che accetta l’onere e l’onore della rappresentanza.

Leggi anche: La PROPOSTA SHOCK di Tozzi: chiudiamo le strade di Roma alle auto

# Una “trappola mortale”

ph. roma.corriere.it

Il problema non sembrano essere i veicoli in movimento, bensì quelli fermi: abbandonati in modo selvaggio, possono creare notevoli problemi.
La CNN definisce la piaga dei monopattini una “trappola mortale”, che ha delle ripercussioni anche nell’ambito sanitario già messo a dura prova dalla recente Sars-Cov2.
Per incidenti che hanno coinvolto i monopattini sul territorio comunale, 4 persone hanno perso la vita … in 3 anni! Questa la dimensione della trappola mortale. I Pronto Soccorso romani sono poi costretti a trattare traumi gravi, dovuti ad altri incidenti per lo più legati a scooter, al ritmo di 1 ogni 3 giorni (e questo è il dramma dei sanitari).

Se la mobilità dolce è in grado di procurare questi danni con veicoli fermi, cosa potrebbe succedere mettendoli in movimento? Alla giunta capitolina hanno preso sul serio queste statistiche, deliberando una stretta che risolverà definitivamente il problema e prevede anche due “piccoli miracoli”.

Leggi anche: I CARAIBI di ROMA: un piccolo angolo di pace a un’ora dalla CAPITALE

# Taglio netto a monopattini e bici elettriche: unica capitale europea a muoversi in questo senso

ph. travelphotographer da pixabay – La sosta tollerata di Roma

Il primo miracolo di Gualtieri è la promessa di «Un passo in avanti importante per il decoro della città e per la sicurezza dei cittadini».
Gli attuali operatori di sharing passeranno da 7 a 3 e il numero totale dei monopattini scenderà da 14.500 a 9.000, con un tetto di massimo 3.000 nelle zone centrali. Gli operatori dovranno effettuare controlli ogni ora, per garantire il rispetto di queste norme imposte dalla giunta, pena «la sospensione o la revoca dell’autorizzazione».

Prima che diventino pericolose la stretta colpisce anche le biciclette elettriche, il numero di queste diminuirà dalle attuali 12.500 a 9.000.
Non solo: «I mezzi dovranno avere in dotazione la targa; la velocità massima sarà di 20km/h, 6 nelle aree pedonali; potranno noleggiarli solo i maggiorenni, con obbligo di iscrizione con la carta d’identità» proclama Gualtieri nell’editto social.
E qui arriviamo al secondo miracolo: la velocità.

Secondo le intenzioni del sindaco questi provvedimenti i mezzi pubblici di superficie potranno raggiungere la velocità di 20 km/h, un vero record a Roma, che non raggiunge questa andatura nemmeno sul raccordo di notte. Un sogno per ogni autista dell’ATAC.

Leggi anche: ROMA chiede aiuto a MILANO per la gestione dei MEZZI PUBBLICI: il numero 1 di ATM sarà in condivisione

# Se hai grandi problemi, rivolgi l’attenzione altrove

pg. ilgiornale.it – I sacchi ri Roma

Il post social del sindaco romano raccoglie i commenti di basiti cittadini, non molti per la verità. Tutti straniti però, che si interrogano su come «ridurre il numero dei mezzi dovrebbe risolvere il problema», di quanto disagio provocano le auto e i «suvvoni» abbandonati sulle strisce pedonali e sui marciapiedi.
Un osservatore esterno potrebbe, ingenuamente, pensare che l’assedio di Roma più grave dal 1848 sia quello di topi e cinghiali, o che il Sacco di Roma moderno sia quello dell’immondizia che prolifera dentro e fuori le decine di migliaia di cassonetti mai svuotati da AMA.

Gli “storici” della CNN e i “maestri della comunicazione” capitolina, però, puntano il dito su biciclette, monopattini e rivolgono l’attenzione altrove, oltre che fornire all’uomo PD l’ennesima scusa per infliggere ulteriori controlli a imprese e cittadini di Roma.

E lo fanno con un’immagine che andrebbe analizzata bene: una foto del Colosseo, con tanti monopattini “in posa” sui sanpietrini (nemmeno uno dei 7 operatori di sharing ne ha mai fatta una così efficace) e – come sottolinea G.L. «nella foto il taxi è in sosta irregolare, così come l’auto davanti di cui si vede la parte posteriore».
Un capolavoro
(non so voi, ma a me va di pensare alla bellezza di Roma)
ph. user32212 da pixabay

Fonte: Roberto Gualtieri/Cantiere Urbanfile FB

Continua la lettura con: 🔴 La RIVOLTA delle province del VENETO: «Draghi sostiene solo Roma»

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

LOTTO – LA FIERA IN CITTA’🔴🃏

0
Ph. redazione

Sai che alla stazione della M1 Lotto è stata data la denominazione Lotto Fiera 2 e poi Fieramilanocity per distinguerla dal polo fieristico extraurbano tra Rho e Pero? L’obiettivo è rimarcare il fatto che questo polo fieristico è in città, al contrario dell’altro.

 

Altre curiosità sulla fermata di Lotto: 

  • Venne inaugurata il primo novembre 1964 come capolinea occidentale della prima tratta della M1. Smise di essere capolinea nel 1975 sostituita da QT8
  • Nel 1997, la stazione ricevette la denominazione Lotto Fiera 
  • La stazione della linea 5 è stata inaugurata il 29 aprile 2015 e funge da interscambio in particolare per raggiungere lo stadio
  • La stazione della M5 è più profonda rispetto a quella della M1: si trova tra gli 8 e 10 metri al di sotto di essa, ad una profondità di circa 28 metri, diventando la fermata più profonda dell’intera rete metropolitana milanese fino all’apertura di Dateo sulla M4 (profonda 32 metri)

Continua la lettura con: Crocetta e il progetto mancato

MILANO CITTA’ STATO

Copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le 10 TERRAZZE più SCENOGRAFICHE di Milano

0
Credits theroofmilano IG - The Roof Milano

Negli ultimi anni a Milano hanno iniziato moltiplicarsi gli spazi all’aperto sui tetti o ai piani alti degli edifici per godersi un aperitivo o una cena con vista sulla città. Vediamo le terrazze più scenografiche da dove vedere Milano da una prospettiva insolita nella selezione di Agrodolce.

Le 10 TERRAZZE più SCENOGRAFICHE di Milano

#1 Terrazza Triennale

milano panoramica
Terrazza della triennale

Tra le più suggestive e panoramiche terrazze di Milano c’è Terrazza Triennale, sopra lo splendido edificio degli anni ’30 che ospita l’omonima istituzione di arte e design. All’interno di una struttura in vetro c’è Osteria con vista, dove cenare con la vista mozzafiato del Parco Sempione, Arco della Pace e Castello Sforzesco.  

Indirizzo: viale Alemagna, 6

#2 The Roof 

Credits theroofmilano IG – The Roof Milano

Al decimo piano dell’Hotel Cavalieri, in piazza Missori, c’è The Roof. Una location perfetta per un aperitivo a base di cocktail e finger food oppure un pranzo o una cena a cura dello chef Paolo Scaccabarozzi con una proposta che coniuga i grandi piatti classici italiani e rivisitazioni creative. Da qui si possono vedere le cupole e i campanili della Chiesa di Sant’Alessandro, oltre alla storica piazza sottostante con i resti della Chiesa di San Giovanni in Conca, e in lontananza i grattacieli di Citylife.

Indirizzo: piazza Missori, 3

Leggi anche: I più STILOSI APERITIVI all’APERTO di Milano

#3 Terrazza Aperol 

Credits danibutten IG – Terrazza Aperol

La Terrazza Aperol è ormai diventata un simbolo di Milano, la location perfetta per un aperitivo nel cuore della città. Si trova infatti a lato dell’ingresso principale della Galleria Vittorio Emanuele II e offre una vista invidiabile sul Duomo, le sue guglie e tutta la piazza.

Indirizzo: piazza Duomo

#4 Ceresio 7

Credits elygoodvibes IG – Ceresio 7

Il locale del brand Dsquared, Ceresio 7, è probabilmente il più scenografico della città in uno dei rooftop tra i più amati dai milanesi. Realizzato al quarto piano dello storico palazzo Enel offre due terrazze con piscina e vista unica sulla zona monumentale e sui grattacieli di Porta Nuova

Indirizzo: via Ceresio, 7

#5 Clèr Rooftop Bar

Credits elleforlou IG – Cler Milano

Clèr Rooftop Bar, sul tetto di una ex concessionaria tra il Portello e CityLife, è un angolo nascosto e rilassante dove mangiare a Milano. In questo luogo riqualificato da un gruppo di giovani imprenditori si può fare aperitivo, oppure fermarsi per un pasto sia di giorno che la sera. Dalla terrazza si vede lo skyline di Cityife.

Indirizzo: via Bressanone, 8

#6 Suneleven Rooftop

Credits aivlis90 IG – SunEleven Rooftop

All’undicesimo piano dell’iH Hotel Milano Ambasciatori, in piazza Beccaria, si trova Suneleven Rooftop. Una terrazza dai colori e gli arredi in stile nordico dove gustare un’ampia scelta di tapas, ottime birre e cocktail. Le guglie del Duomo da una nuova angolazione è lo spettacolo per chi sceglie questa location.

Indirizzo: piazza Beccaria

#7 Sky Terrace

Credits alebarca IG – Sky Terrace

All’ottavo nonché ultimo piano dell’hotel Milano Scala, nel cuore di Brera, c’è Sky Terrace. Da qui si può godere della vista dell’orto dell’hotel e un panorama su tutta la città. Da provare la Green Mixology e un aperitivo green e glocal, a base di finger food bio e una selezione di vini biologici. 

Indirizzo: Via dell’Orso, 7

#8 Terrazza Gallia

Credits excelsiorhotelgallia IG – Terrazza Gallia

Il roof-top bar Terrazza Gallia, situato al settimo e ultimo piano dell’hotel Excelsior Gallia, è una tra le più lussuose e scenografiche terrazze di Milano. Dà il meglio di sè la sera quando la Stazione Centrale della città risplende in tutto il suo fascino.

Indirizzo: piazza Duca d’Aosta, 9

#9 Terrazza PanEVO

Credits westinmilan IG – Terrazza PanEvo

Terrazza PanEVO, al Westin Palace di Piazza della Repubblica, durante la stagione estiva si trasferisce in terrazza. Si può sia pranzare o cenare, tra i piatti proposti spiccano i più iconici della tradizione meneghina come il risotto milanese, che fare aperitivo godendosi una vista insolita di Milano.

Indirizzo: piazza della Repubblica, 20

#10 Radio Rooftop Bar

Credits: @radiorooftopmilan
Radio Rooftop Milano

Il Radio Rooftop Bar, al decimo piano del prestigioso Hotel 5 stelle Me Milàn Il Duca,  richiama i locali della Grande Mela, di tendenza e adatto a chi a gusti cosmopoliti. Seduti a un tavolo con una vista spettacolare su Piazza Della Repubblica e su Porta Nuova si potranno provare delle ottime tapas internazionali e cocktail ricercati.

Indirizzo: via Marco Polo, 18

Fonte: Agrodolce

Continua la lettura con: 6 SENTIERI SCENOGRAFICI da percorrere a PIEDI in Lombardia

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

MILANO PERDE di VISTA l’EUROPA? Questi i PUNTI CRUCIALI per recuperare il distacco dalle migliori metropoli continentali

0
Rifiuti

In un post su Instagram il Sindaco Beppe Sala sottolinea come Milano sia ritornata a correre dopo la pandemia e nonostante la crisi economica, “Nel secondo trimestre 2022 probabilmente registreremo più turisti dello stesso periodo del 2019“, con aumento del numero degli investimenti immobiliari e degli studenti universitari che scelgono gli atenei della città. Alcuni utenti però segnalano come i problemi di Milano siano ancora molti e che la distanza delle migliori metropoli europee siano ancora marcate. Vediamo in quali ambiti si dovrebbe intervenire secondo l’analisi del sito Mitomorrow.it. 

MILANO PERDE di VISTA l’EUROPA? Questi i PUNTI CRUCIALI per recuperare il distacco dalle migliori metropoli continentali

# Riorganizzare la gestione della mobilità per evitare scioperi contestuali di taxi e metropolitane 

uritaxi – Taxi Milano

Nei giorni scorsi muoversi a Milano è stato un inferno per cittadini, lavoratori e turisti a causa del prolungato sciopero dei taxi e di quello del trasporto pubblico. Come riporta MiTomorrow ecco il commento di utente: “Certo caro sindaco, magari però se ha tempo un’occhiata a tutte le fantastiche compagnie aeree che cancellano voli da è per Milano, io la butterei. Magari anche gli scioperi ATM e taxi nello stesso giorno mi eviterei. Oggi un disastro! La città europea non funziona così!“.

# Investire per migliorare la sicurezza

Credits: giornalelavoce.it

Un altro tema caldo è la sicurezza e l’aumento della delinquenza: “Dovete gestire la delinquenza che sta aumentando davvero tanto”. La percezione di una parte dei milanesi è che la città sia sempre meno sicura.

# Intervenire per arginare il fenomeno dei giovani fuori controllo

Credits affariitaliani.it – Cocaina in metro

I milanesi vedono una città dove molti giovani sono fuori controllo. In primis va registrata la crescita del fenomeno delle baby gang, soprattutto del Sud America, poi quello del consumo di droga anche in pieno giorno e in luoghi altamente frequentati come i mezzi pubblici. L’ultimo caso è quello di due ragazzi ripresi in metropolitana a sniffare cocaina sotto lo sguardo stupito delle persone a bordo del treno.

# Aumentare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, la pulizia e la cura del territorio

Rifiuti

Un altro utente lamenta come il costo della vita a Milano sia troppo elevato per i servizi offerti e per la cura del territorio, soprattutto le periferie, e la pulizia non è all’altezza di una città che si professa europea: “sentiamo la necessità di una città più a misura di cittadino, le periferie sono piuttosto abbandonate a loro stesse, il costo della vita è altissimo, la città è comunque sporca. Sicuramente è una bella Milano ma c’è ancora tantissima strada per renderla a misura di cittadino e non solo a misura di turista“.

# Potenziare il trasporto, soprattutto in fascia notturna, tra gli aeroporti e le stazioni cittadine

Treno per Orio al Serio sarà come il Malpensa Express
Credits: malpensa24.it – Treno per Orio al Serio sarà come il Malpensa Express

Il trasporto pubblico in orario notturno è sempre stato un handicap per Milano, ancora più marcato se ci si sposta nell’area metropolitana dove si concentrano di più i servizi ferroviari. La metropolitana chiude in media attorno all’1,30 di notte, per poi essere rimpiazzata da bus sostitutivi che ne percorrono il tragitto in superficie, mentre i servizi ferroviari terminano poco dopo la mezzanotte.

Questo il commento di utente che lamenta l’assenza di collegamenti tra aeroporti e stazioni oltre un certo orario: “Ancora oggi se un volo fa ritardo e un turista arriva oltre l’1 di notte a Malpensa non c’è modo di raggiungere la città certo di norma ci sono i taxi ma ahimè ieri per via di una agitazione che durava da qualche giorno non se ne trovavano ad esempio. Potenziare il trasporto pubblico tra gli aeroporti e le stazioni non dovrebbe richiedere chissà quali ulteriori investimenti. Come fanno città come Parigi o Madrid ad avere treni e metropolitana aperti anche di notte?».

Fonte: Mi Tomorrow

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… la BUCHE sull’ASFALTO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 Svelato il WEST GATE, la NUOVA CITTÀ di Milano

0
West Gate di Mind, rendering dal lato ovest

Nell’ex-area Expo, oggi distretto dell’innovazione MIND, sorgerà una nuova città con residenze, hotel e uffici che sarà realizzata senza l’impiego di combustibili fossili di carbonio e sarà alimentata al 100% da energia rinnovabile. Scopriamo il progetto e quando vedrà la luce.

Svelato il WEST GATE, la NUOVA CITTÀ di Milano

# Una nuova città da 300.000 mq

West Gate di Mind, rendering visione d’insieme

Martedì 28 giugno Lendlease, gruppo internazionale di real estate e investimento, sviluppo e rigenerazione urbana, ha presentato il progetto del “West Gate”, la parte occidentale di Mind, il distretto dell’innovazione che sorgerà dove una volta c’era l’Expo. L’area interessata si svilupperà su 300.000 mq e verrà realizzata senza l’impiego di combustibili fossili di carbonio e sarà alimentata al 100% da energia rinnovabile. Il cuore del progetto sarà il Common Ground che attraverserà tutta l’area trasversalmente per un’altezza di 10 metri e attorno al quale sorgeranno i nuovi edifici che ospiteranno anche sedi di nuove aziende oltre a nuove sperimentazioni sul vivere la città.

# Un ecosistema urbano

West Gate di Mind, rendering dal lato ovest

La nota di LendLease sullo sviluppo dell’area: “Tutti sono gli spazi funzionali sono connessi dal Common Ground come unico grande elemento di collegamento a livello pedonale, a favore di una mobilità dolce, un terreno comune unico, aperto alla socialità e alla collaborazione”. Ci saranno: “Hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione che trovano qui l’idea della città contemporanea: un ecosistema urbano“. Vediamo nel dettaglio cosa verrà costruito.

# L’edificio in legno più alto d’Italia e il “suo gemello”

Credits Urbanfile – Zenith

Tra gli edifici che verranno realizzati nell’area ci saranno due palazzi gemelli progettati da Piuarch e dallo studio inglese Waugh Thistleton Architects, Zenith e Horizon, per un totale di circa 50mila metri quadrati. Il primo con i suoi 13 piani fuori terra e 56 metri di altezza sarà l’edificio in legno più alto d’Italia e uno dei più alti in Europa. Nella nota di Lendlease viene spiegato come la scelta del legno quale materiale principale nella costruzione della struttura sia stata fatta in quanto, dal punto di vista dell’impatto ambientale in tutto il suo ciclo di vita, il legno è considerato il materiale carbon neutral per eccellenza. All’interno verranno ospitati uffici.

# Molo, il Mobility Hub con 1.500 posti auto pubblici e privati

Molo, Mobility Hub

Un altro edificio significativo è “Molo”, Il Mobility Hub, che si svilupperà su 3.000 mq e avrà una funzione mixed-use con laboratori, uffici ed un parcheggio multipiano con 1500 posti auto tra pubblici e privati. In tutta l’area di MIND infatti non potranno circolare autovetture, eccetto quelle di servizio e prevalentemente elettriche. L’acronimo sta per Mobility and Logistic hub e sarà una cerniera di connessione con le principali infrastrutture della mobilità lato Rho e un punto nevralgico per l’attrattività dovuta al mix funzionale al suo interno. Il progetto è stato disegnato da Architetto Andrea Nonni, Mad architects, Open Project srl e Progeca srl. 

# L’Innovation Hub, uno spazio dedicato ad attività educative, creative, culturali e di ricerca

Innovation Hub Mind

Il primo edificio che si vedrà arrivando in West Gate sarà l’Innovation Hub. Riunirà attività educative, creative, culturali e di ricerca ed è stato pensato come un “sistema aperto”, caratterizzato da una “architettura dialogica che, partendo dall’ascolto di chi la frequenterà, lavora sul tempo, prima ancora che sullo spazio, accettando i futuri cambiamenti e rispondendo ai mutevoli desideri dei suoi futuri abitanti”. Progettato dagli architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi di Obr, come riporta la nota di LendLease, sarà uno spazio pubblico, accessibile e aperto, sempre vivo e vissuto all’insegna della sperimentazione e dell’inclusione.

# Le residenze con 400 appartamenti

Credits Urbanfile – Westgate

Lo studio Peluffo & Partners architettura ha progettato le residenze, che metteranno a disposizione 400 appartamenti, rifacendosi ai maestri dell’astrattismo comasco e ai più importanti sviluppi residenziali milanesi degli anni Cinquanta. Ci saranno diverse aree e spazi comuni a disposizione degli utenti, luoghi d’incontro, aree verdi, un nuovo modo di vivere la casa che diventa sempre più luogo ibrido del fare.

# I lavori conclusi nel 2024, tutto il distretto MIND entro il 2032

Masterplan Mind suddiviso per aree funzionali

Secondo le stime di LendLease il completamento dei lavori di questa prima parte dello sviluppo, con i primi 5 lotti che riguardano residenze, hotel, i volumi a uso uffici Zenith e Horizon, Molo ‘mobility hub’ e l’innovation Hub, è previsto per la fine del 2024. L’intero distretto di MIND dovrebbe essere concluso invece entro il 2032.

Continua la lettura con: Il NIDO VERTICALE, la prossima SUPERSTAR dello Skyline di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Un tuffo nell’OCCHIO DELLA TERRA

0
ph. croatia.views IG

“Se guardi dentro l’abisso, l’abisso guarderà te”. Un aforisma di Nietszche che sembra perfetto per questa sorgente, perché se la guardi in profondità, nell’abisso, grazie alla sua conformazione particolare, anche questo specchio d’acqua “ricambierà lo sguardo”. Dove si trova e perché si chiama così?

Un tuffo nell’OCCHIO DELLA TERRA

# L’occhio della Terra

ph. benessere_degli_occhi IG

Quella che la natura regala in Dalmazia, più precisamente a Vrlika ai piedi del massiccio del Dinara, è uno degli spettacoli più incredibili del pianeta. Una sorgente che alimenta il fiume più lungo della Dalmazia, il Cetina, che percorre 105 km, prima di sfociare nell’Adriatico e che assume la forma di un occhio.

Vista dall’alto, infatti, la sorgente sembra un’iride dalle sfumature azzurre, turchesi e verde smeraldo, mentre la pupilla è formata da una misteriosa caverna, la cui vera profondità è ancora sconosciuta, così come non nessuno sa che cosa ci sia in fondo. 

Anche per questo è stata definita “l’occhio della Terra”. 

Leggi anche: A 1 ORA da Milano c’è il LAGO dei TRAMONTI

# Dal Santuario alle viscere della Terra

ph. adrenalife.fun IG

Tunnel e caverne si avvicendano proprio al centro dell’occhio. Gli appassionati di sport subacquei hanno esplorato l’interno solo fino a 115 m. di profondità, ma ancora oggi la reale misura e che cosa si nasconda sul fondo restano sconosciute. Tutto ciò non fa altro che alimentare la leggenda di questo specchio d’acqua, attirando visitatori da ogni parte.

La sorgente di Cetina è fuori dalle mappe turistiche di massa, eppure ogni settimana ospita curiosi visitatori.
Per arrivare all’Occhio della Terra si passa per un sentiero in terra battuta, che costeggia una chiesa ortodossa in località Milevo.
Il sentiero porta direttamente alla fonte e, più a valle, si ritrovano i resti di un’antica chiesa croata risalente al IX secolo.

Leggi anche: La Croazia ci piace perché ha ciò che l’Italia ha perduto

# Dolomiti e calcare

ph. croatia.views IG

Il laghetto è di origine carsica e sitrova ai piedi delle Apli Dinare, formazione che è una delle principali catene montuose calcaree d’Europa.Le rocce presentano più facilmente una composizione calcarea e dolomitica, rendendo il massiccio delle Alpi Dinare compatto e quasi inaccessibile per le vie di comunicazione.

Proprio l’acqua, con la sua paziente opera, ha scavato gallerie che sono poi state usate dall’uomo come vie di comunicazione, per strade e ferrovie.
A Milevo l’acqua sorgiva del Cetina non se n’è mai andata, ma ha scavato queste immense e ancora misteriose caverne che costituiscono la pupilla dell’Occhio della Terra.

Leggi anche: Il BORGO MEDIEVALE SOSPESO sulle rive di un FIUME

# A meno di un’ora da Spalato

Screen mappa – da GMaps

L’Occhio della Terra si trova a tre quarti d’ora della spiagge di Spalato e ci si arriva tramite l’autostrada D1.
Se non si è esperti paleosub, si può pagaiare in kajak e attraversare lo specchio d’acqua della sorgente, per sbirciare dentro l’ignoto. L’acqua è davvero gelida e sono pochi i coraggiosi che sfidano la temperatura per farsi un bagno.
Per chi non se la sente, ci sono a disposizione escursioni per visitare le altre due sorgenti del Cetina (non affascinanti come l’Occhio della Terra) o il massiccio delle Alpi Dinare.

Continua la lettura con: VIVERONE, il lago con il VILLAGGIO preistorico SUBACQUEO a un’ora da Milano

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion