Home Blog Pagina 137

CINA e RUSSIA: interscambio alle STELLE. Il mondo sta girando a EST?

0
Ph. serbuxarev

Scambi record nel 2022 tra Cina e Russia. Questo nell’anno delle sanzioni Occidentali contro il Paese governato da Vladimir Putin. Un dato che pone seri interrogativi. Pubblichiamo estratti tradotti dell’articolo della Reuters China’s 2022 trade with Russia hit record $190 bln – customs

CINA e RUSSIA: interscambio alle STELLE. Il mondo sta girando a EST?

Estratti di China’s 2022 trade with Russia hit record $190 bln – customs

“Il commercio della Cina con la Russia ha raggiunto la cifra record di 1,28 trilioni di yuan (190 miliardi di dollari) lo scorso anno, ha dichiarato il governo venerdì scorso, anche se le importazioni della Russia dall’Unione europea sono diminuite a causa delle sanzioni relative all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.” (…)

“Le spedizioni di merci cinesi in Russia sono cresciute per sei mesi consecutivi. La Russia ha più che raddoppiato le sue esportazioni di petrolio liquefatto verso la Cina nel 2022 (…). Le importazioni cinesi di gas naturale russo attraverso il gasdotto Power of Siberia dovrebbero aumentare di almeno il 50% nel 2022, secondo il principale produttore russo, Gazprom. Le importazioni cinesi di greggio dalla Russia sono aumentate del 10% su base annua nei primi 11 mesi a quasi 80 milioni di tonnellate.” (…)

Le esportazioni dalla Cina in Russia “a dicembre sono in aumento dell’8,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno”. Le importazioni dalla Russia in Cina “sono aumentate dell’8,3%”.

“Russia e Cina sono pronte a riprendere i viaggi reciproci (sospesi per il Covid ndr) il prima possibile e ad approfondire la loro cooperazione strategica, ha dichiarato questa settimana Zhang Hanhui, ambasciatore cinese in Russia.”

Fonte: Reuters. com

Ph. himuraseta

Continua con: Mortalità in eccesso 2020-22: il modello svedese il migliore del mondo

LA FENICE

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Il video del giorno: in MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

0

Jacknbc nel video di Moto.it ci porta a scoprire quali sono gli incroci, le vie e le corsie preferenziali dove è più probabile fare un incidente. Si parte dall’incrocio più pericoloso: piazza Napoli sulla Circonvallazione esterna, forse la più rischiosa, anche per colpa di chi invade la preferenziale. Anche la circonvallazione interna, dove si assiste a un incidente in diretta, con il suo asfalto viscido quando piove. Poi si passa a piazza Cinque Giornate con i suoi binari e il suo pavé. Quindi il terribile incrocio tra Corso Magenta e via Carducci con il suo dedalo di binari.  Binari, pavé, auto imbizzarrite: questi i brividi che si provano percorrendo Milano su due ruote. Il suo consiglio: “Anche se è verde rallentate quando attraversate un incrocio”. 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

LOCALI STORICI lasciati CHIUDERE negli ultimi tempi a Milano

0
Credits goof_shimura_soffet IG - Pizzeia Sibilla

Milano potrebbe fare di più per i suoi locali e negozi storici? Sicuramente sì. Anche perchè molti di loro costituiscono un’attrattiva come i monumenti che si trovano in città. Queste alcune delle insegne storiche che non hanno riaperto le saracinesche negli ultimi anni. 

LOCALI STORICI lasciati CHIUDERE negli ultimi tempi a Milano

#1 Bar Rattazzo

Bar Rattazzo

Generazioni di giovani milanesi hanno preso qui un drink o una birra da bere nei giardini circostanti. Una tradizione quasi come l’aperitivo. Ma su cui è calato il sipario. Dopo la morte di Pietro Rattazzo, storico volto e anima del Bar Rattazzo in attività nel quartiere Ticinese dal 1961, il locale aveva provato a rimanere in piedi. Le difficoltà aggravate dall’emergenza sanitaria hanno costretto gli eredi a chiuderlo nel 2020.

Leggi anche: Niente più birra e polpette al BAR RATTAZZO: le ordinanze anti-Covid segnano la fine dello storico locale milanese

#2 Gelateria Toldo

Credits sunnysideitalia IG – Gelateria Toldo

Una delle prime gelaterie di Milano: aperta nel 1952 dai fratelli Toldo, provenienti dalla Val di Zoldo, nel cuore di Brera in via Ponte Vetero. Ingrandita negli anni trasformandosi in una gelateria polifunzionale con servizio dalla colazione all’aperitivo serale, nel 2020 ha lasciato spazio a un negozio di abbigliamento.

#3 Mariposa 

Credits: tripadvisor – Interno Mariposa

Mariposa in Porta Romana è stato per anni il punto di riferimento per i milanesi, e non solo, che cercavano rarità discografiche. Qui si potevano trovare dischi, film, biglietti per concerti. Dal 2012, complice la crisi del settore, il locale si era trasformato in bar per fare colazioni, pranzi veloci e aperitivi con un rimando alla vecchia attività. Nel 2021 la chiusura a causa del Covid e l’arrivo al suo posto del famoso locale romano “Trapizzino – La vineria” che propone le classiche ricette dello street food della capitale.

Leggi anche: ADDIO anche alla leggendaria MARIPOSA di Porta Romana

#4 Crocetta Milano 1982

Credits tripadvisor – Crocetta 1982 piazza Diaz

Tra i bar storici della città che hanno cessato l’attività c’è Crocetta Milano 1982, con il punto vendita in via Baracchini all’angolo con piazza Diaz. Il 2022 è stato l’anno fatale, tra l’altro in una parte della piazza con altri locali chiusi da tempo, compreso il Grand Hotel Plaza. 

Leggi anche: Addio a Milano: gli ultimi LOCALI CHIUSI per SEMPRE

#5 Pont de Ferr

Credits Al Pont de Ferr FB – Interno locale

Sempre nel 2022 dopo trentacinque anni di attività ha chiuso i battenti un simbolo della cultura enogastronomica meneghina: il Pont de Ferr. La celebre clair che si affaccia sul Naviglio, e che nel 2011 aveva ottenuto il riconoscimento della stella Michelin, non riaprirà più per deliziare i palati dei milanesi.

Leggi anche: “Al Pont de Ferr”: CHIUDE un SIMBOLO della RISTORAZIONE MILANESE

#6 Plastic

Credits: foto-divertente.blogspot.com

Il 2022 è stato anche l’anno dello stop definitivo per Killer Milano la discoteca nata dalle ceneri del “mitico” Plastic che così consuma definitivamente la sua storia gloriosa. Il locale di Andrea Marconetti in viale Umbria ha abbassato per sempre le serrande.

#7 Pasticceria Supino

Credits everysinglestreetmilan IG – Pasticceria Supino

La Pasticceria Supino di via Cesare da Sesto in Porta Genova, famosa per la bontà dei suoi cannoncini ripieni di crema, ha cessato all’inizio del 2022. I titolari della prima pasticceria a entrare nella Guida Michelin, anche grazie a una mitica torta cioccolato e pere, dopo oltre 50 anni non sono riusciti a trovare nessuno in grado di proseguire l’attività.

#8 Blanco

Credits blancobarmilano IG – Blanco Milano

Blanco, lo storico locale all’angolo tra piazzale Lavater e via Morgagni in porta Venezia punto fermo per oltre un decennio della movida milanese e della comunità LGBT, ha chiuso alla fine del 2022

#9 Pizzeria Sibilla

Credits goof_shimura_soffet IG – Pizzeia Sibilla

A causa dei costi troppo alti di gestione ha abbassato le serrande a novembre del 2022 la pizzeria Sibilla, ristorante storico di via Mercato a Milano, in zona Brera. Il locale famoso nella zona per la sua pizza napoletana rigorosamente cotta nel forno ha posto la parola fine alla sua storia dopo 79 anni, aveva inaugurato nel 1943.

#10 Pasticceria Vecchia Milano

Credits postibelliamilano IG – Pasticceria Vecchia Milano

Il 1 gennaio 2023 dopo 51 anni di attività ha chiuso definitivamente la storica pasticceria Vecchia Milano in zona Acquabella-Argonne. Un vero paradiso dei dolci con pasticcini mignon, praline, biscottini da tè, lievitati, bellissime torte classiche e decorate e i panettoni, il locale è stato uno dei primi a proporli tutto l’anno.

Continua la lettura con: Non è Londra, né un paesino di provincia: caro sindaco, non tradire l’identità di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il weekend del CARNEVALE dei NON MILANESI: gli appuntamenti da non perdere dal 17 al 19 febbraio #ToDoMilano

0
Omaggio a Rudolf Nureyev - Credits: Trendiest Mag

Molta musica, molto teatro, laboratori (anche per bambini) e perfino un angolo di Francia alle porte di Milano. Ecco cosa ci aspetta nel fine settimana del Carnevale di chi non è di Milano.

Il weekend del CARNEVALE dei NON MILANESI: gli appuntamenti da non perdere dal 17 al 19 febbraio #ToDoMilano

#Indice:

#Venerdì 17/2: serata di musica alternativa

Ricardo Villalobos – Credits: Techno Mood
  • Omaggio a John Williams: le colonne sonore di John Williams agli IBM Studios, a partire dalle 21.00, eseguite dai solisti di Milano Classica.
  • Voodoo Mars: amici appassionati del Rockabilly, ecco la vostra serata! La band misteriosamente rapita dagli alieni negli anni ’60 torna, insieme al marziano, alla Scighera. Atterraggio previsto alle 21.00.
  • Freddie & The Cannonballs: il blues anni ’50 e una puntatina al sound anni ’60, con la band svizzera capitanata da Federico Albertoni, che sbarca al Bonaventura Music Club di Buccinasco. Inizio alle 21.30.
  • Sotterranea Live: la musica underground è la protagonista della serata al Magnolia di Segrate. Sul palco si avvicendano Daykoda, Ze In The Clouds e Dave. Inizio alle 22.00.
  • Mary and the Quants: il weekend ospita una band milanese che mixa beat, pop, Motown e British Invasion anni ’80. È la serata Bandiera gialla dello Spirit de Milan, che inizia alle 22.30.
  • Single Party: il tributo ai single è la coccola che l’Alcatraz dedica a chi ha passato San Valentino da solo/a. Si inizia alle 23.00 e sul palco ci sono i Divina.
  • Mamacita party: la proposta del Fabrique per la prima lunga notte del weekend è la selezione di hip-hop e r’n’b. Inizio alle 23.30.
  • Ricardo Villalobos: l’asso della musica elettronica è in console ai Magazzini Generali, nella notte del venerdì milanese. Si comincia alle 23.30 e si finisce sabato mattina.

#Sabato 18/2: l’altro derby di Milano, Baglioni e il Carnevale dei “non milanesi”

Claudio Baglioni – Credits: Paolo Talanca
  • Evviva il Coding!: laboratori di programmazione informatica, per bambini e ragazzi, dai 7 ai 17 anni, divisi per fasce di età. Dalle 10.00 alle 12.30 un’introduzione divertente a quella che pare essere una materia del futuro. Presso il Centro Spazio Vita Niguarda di p.zza Ospedale Maggiore 3.
  • We Can Do It!: workshop di meccanica della bicicletta, tutto al femminile. Presso Cascina Nascosta, nel Parco Sempione, dalle 10.30 alle 12.30 o dalle 14.30 alle 16.30.
  • Mini Derby Monza Milan: 23^ giornata del campionato allo Stadio di Monza, dove i padroni di casa ospitano i rossoneri di Pioli. Fischio d’inizio alle 17.00.
  • Inter Udinese: alle 19.45 è invece il turno dei bauscia nerazzurri, che affronteranno l’Udinese sul prato di San Siro.
  • Le nove stagioni o dell’autunno perduto e ritrovato: le 4 stagioni della natura insieme alle stagioni della musica, proposte da Ensamble Giulio Rusconi al Teatro De Silva di Rho. Vivaldi, insieme a Piazzolla e all’autunno di Galante, sono gli ingredienti di questo spettacolare evento che inizia alle 21.00.
  • Senza rete: i comici del web si catapultano (senza rete di protezione) sul palco dello Zelig. Come sarà l’impatto col pubblico? Si scoprirà alle 21.00.
  • Faber is Back: tributo a Fabrizio De André che cade il giorno della nascita del compianto anarchico genovese. In programma al Bonaventura Music Club di Buccinasco alle 21.30.
  • Rina Sawayama: la modella e cantante giapponese, britannica di adozione, è la proposta del sabato sera al Fabrique. Lo spettacolo inizia alle 21.00.
  • Aqua: unica data italiana per i danesi di Barbie Girl. Scelgono Milano e si accomodano al Forum di Assago, per lo spettacolo in prima serata delle 21.00.
  • Claudio Baglioni: Solo 12 Note Bis arriva al Teatro degli Arcimboldi, per riunire il cantautore romano con i suoi fans milanesi. La prima delle 12 note è alle 21.00.
  • Magpie Swing Quartet: lo swing anni ‘30/’40, delicato e malizioso nell’interpretazione del Quintet, è il dopo cena dello Spirit de Milan. Inizio spettacolo alle 22.30.
  • Zarro Night speciale Carnival Party: è il carnevale dei giargianés e si può godere un’anteprima nella serata del Live Club a Trezzo s/Adda. Inizio alle 23.00 col peggio dell’outfit e delle cose tamarre.

#Domenica 19/2: mercatini, tango e la prima volta di un cantautore alla Scala

Omaggio a Rudolf Nureyev – Credits: Trendiest Mag
  • Acqua al Mulino: visita di 30 minuti alle macine in pietra del Mulino di Chiaravalle, attivate dalle 10.00 alle 13.00 dall’acqua proveniente da Nosedo. Tutta la meccanica visibile, tanti slot disponibili.
  • Von Fries, il banchiere di Beethoven: per la rassegna Palazzo Marino in Musica, concerto gratuito di Francesca Bonaita (violino) e Martina Consonni (pianoforte) che eseguono due sonate di Beethoven. Inizio previsto alle 11.00 di mattina nella Sala Alessi.
  • 60×60: originale mercatino di @flugmarket, che mette a disposizione uno spazio di 60 cm² per ogni espositore ed artigiano. Dalle 12.00 alle 19.00 all’Ostello Bello di via Medici 4.
  • Giocomerenda, un Museo da Record: visita per bambini dai 4 ai 12 anni alla ricerca dei record esposti al Museo del Tessile di Busto Arsizio. Prenotazione obbligatoria delle visite che hanno luogo dalle 15.30 alle 17.00.
  • Tangos: il Balletto di Milano esegue tanghi e milonghe alla ricerca di una moderna forma di espressione nel genere. In programma al Teatro Pime alle ore 17.00.
  • Degustazioni Letterarie: il Teatro Manzoni apre il suo foyer per la formula della lettura teatrale e la degustazione di vini. Questa settimana Il Richiamo della Foresta, letto da Davide Remondini, alle ore 20.00.
  • Paolo Conte: per la prima volta un cantautore si esibisce sul palco del Teatro Lirico più celebre al mondo. Accompagnato da un ensamble di musicisti e una scaletta studiati per l’occasione, Paolo Conte attende il pubblico alle ore 20.00.
  • Larry Goldings Trio: tre leggende della musica jazz festeggiano i 30 anni del lor trio al Blue Note. Dalle 20.30 lo spettacolo di Larry Goldings (organo), Peter Bernstein (chitarra) e Bill Stewart (batteria).
  • Omaggio a Rudolf Nureyev: etoile e primi ballerini provenienti dalle compagnie più prestigiose del mondo, renderanno omaggio al più grande di tutti. Il tributo va in scena al Teatro degli Arcimboldi, con inizio alle 20.30.
  • Ridete piano che sto dormendo: c’è spazio anche per il monologo femminile di Federica Ferrero, che dal palco dello Zelig Cabaret racconta pregi e difetti di questo mondo. Sipario alle 21.00.
  • Trivium + Heaven Shall Burn: brividi metal per il concerto che vede le due band alternarsi sul palco dell’Alcatraz. L’inizio della serata è fissato alle 21.00.

#Intero weekend: trovare un angolo di Francia o allattare capretti in Brianza, mentre in città domina il teatro di prosa

Mercatino regionale francese – Credits: Mete Weekend
  • Mercatino Regionale Francese: nuova edizione del trionfo enogastronomico d’oltralpe, che si tiene a Monza in piazza Trento e Trieste. Da venerdì a domenica, dalle 12.00 alle 20.00 è aperto il piccolo angolo di Francia brianzolo.
  • Allattamento capretti: attività per bambini dai 7 anni in su, organizzata da Cascina Bagaggera, in via Bagaggera 25 a La Valletta in Brianza. Sabato e domenica disponibili diversi slot. Info QUI.
  • Orgasmo e pregiudizio: amato dal pubblico di mezzo mondo da oltre 15 anni, arriva al Teatro San Babila da venerdì a domenica. Spettacoli serali alle 20.00, domenica pomeridiana alle 15.00.
  • Grasse Matinèe: due donne dialogano del senso della vita e della morte. Sono due ospiti del cimitero e ne parlano tra leggerezza e profonda pesantezza. In scena al Teatro AltaLuce, venerdì e sabato alle 20.30.
  • Col cavolo: monologo-delirio ortofrutticolo di e con Carlo Maria Rossi. Tutti, ma proprio tutti, i doppi sensi vegetali al Teatro Oscar, da venerdì e sabato alle 20.30, o domenica alle 16.00.
  • Psycho Killer: il vaso di pandora scoperchiato da un ghostwriter delle serie TV. In scena al Teatro Litta da venerdì a domenica. Spettacoli serali alle 20.30, domenica alle 16.30.
  • Fake: uno sguardo lucido sul mondo patinato degli attori di cinema e TV, sezionato con chirurgica precisione da Lorenzo Balducci nella nuova stand up comedy in scena all’Eco Teatro. Venerdì e sabato spettacoli alle 20.45, domenica alle 16.00.

E se invece vuoi lasciare Milano: LE LOCALITA’ DEL GIORNO PER UNA GITA FUORI MILANO

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le STRADE MILANESI rimaste UGUALI a come erano una VOLTA

1
Credits Milano Sparita - Via degli Imbriani

Nel corso dei decenni e dei secoli sono state molte le trasformazioni urbanistiche che hanno avuto luogo in città, ma alcune strade sono rimaste ancora come un tempo. Come queste dieci. 

Le STRADE MILANESI rimaste UGUALI a come erano una VOLTA

#1 Via Brera

Credits Milano sparita a da ricordare Fb – Via Brera

Nella foto si può vedere via Brera negli anni ’50. La differenza con oggi è che il transito dei veicoli a motore è vietato eccetto autorizzati.

#2 Via Borgonuovo

Credits Milano sparita e da ricordare Fb – Via Borgonuovo

In Brera un’altra via che non ha cambiato di molto l’aspetto è via Borgonuovo

#3 Via Broletto in Cordusio

Credits milano sparita e da ricordare FB – Via Broletto anni ’20 e oggi

Nei pressi di piazza Cordusio troviamo via Broletto che ha mantenuto ancora oggi i binari tranviari e il pavé, mentre alcuni edifici hanno cambiato aspetto.

#4 Via Manzoni

Credits stagniweb – Via Manzoni-piazz della Scala

A pochi passi dal Duomo ecco via Manzoni e piazza della Scala con il pavé, i tram e gli edifici identici a come si vedono ora. 

#5 Piazza San Sepolcro nel cuore antico della città

Milano Sparita – Piazza San Sepolcro

Piazza San Sepolcro, nel cuore più antico della città, e le vie laterali dell’Ambrosiana e del Cardinal Federico non sono sostanzialmente cambiate. L’unica modifica degna di nota è lo spostamento della statua di Federico Borromeo all’interno della cancellata che delimita la chiesa.

Leggi anche: La storia delle 5 VIE, il quartiere a forma di STELLA

#6 Vicolo dei Lavandai

Credits Milano sparita e da ricordare Fb – Vicolo Lavandai

Lungo il Naviglio Grande una piccola strada che è rimasta immutata nel corso del tempo è Vicolo dei Lavandai, dove le donne lavavano i panni.

#7 Incrocio tra viale Gorizia e via Vigevano

Credits Milano sparita a da ricordare Fb- Incrocio via Vigevano

Sul lato sinistra della Darsena l’incrocio tra via Vigevano e viale Gorizia non è molto diverso da come appare oggi. L’edificio al centro dell’immagine è quello che si può vedere ricoperto da un murales passandoci ai giorni nostri.

#8 Via Conte Rosso in Lambrate

Credits Milano sparita e da ricordare Fb – Luca Sassi – Via Conte Rosso

In zona Lambrate si può trovare via Conte Rosso, rimasta identica a come era un tempo e ben conservata.

#9 Via Pusiano in zona Cimiano

Credits Milano sparita a da ricordare Fb- Via Pusiano ieri e oggi

In zona Cimiano la via Pusiano è rimasta pressoché identica al passato, salvo gli edifici sulla destra, comprese le auto in divieto di sosta.

#10 Via degli Imbriani al Derganino

Credits Milano Sparita – Via degli Imbriani

Nella periferia nord della città, nel quartiere di Derganino, c’è via degli Imbriani che non è cambiata dagli inizi del ‘900.

Fonte: Milano Sparita e da ricordare (Pagina Facebook)

Continua la lettura con: Le VIE dei MESTIERI a Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

ITALIA, Campioni del Mondo dei FORMAGGI: la classifica definitiva

0

Pubblicata l’ultima classifica sui “formaggi più buoni del mondo” a cura di Taste Atlas. Si mette la parola fine sulla eterna sfida tra Italia e Francia? Giudicate voi.

ITALIA, Campioni del Mondo dei FORMAGGI: la classifica definitiva

# Otto dei primi dieci sono italiani

Risultato schiacciante. Otto dei dieci formaggi più buoni del mondo sono prodotti in Italia. Non solo: i primi quattro sono tricolori. E non è il tricolore francese. Anzi. Malgrado la convinzione tra i cugini transalpini, per trovare il primo formaggio di terra di Francia bisogna scendere fino al tredicesimo posto. Uno smacco colossale per Macron & C. 

# I formaggi più buoni del mondo

GORGONZOLA

Al primo posto il Parmigiano Reggiano. Di sicuro il formaggio più copiato e falsificato del pianeta. Al secondo posto ci si avvicina alle porte di Milano con il Gorgonzola Piccante. Seguono poi la Burrata pugliese e un altro prodotto a noi vicino: il Grana Padano originato a Chiaravalle. Dopo l’intrusione dell’Oaxaca messicano si torna a casa con il sesto posto di un altro prodotto unico al mondo: lo Stracchino. Completano la top 10 trionfale la Mozzarella di Bufala della Campania e il Pecorino nella versione sarda e in quella toscana. Altro formaggio lombardo nella top 10 è il Taleggio in diciassettesima posizione. Per trovare i formaggi francesi bisogna armarsi di pazienza e scorrere in basso la classifica.

Tra i francesi che si incazzano/E i giornali che svolazzano/C’è un po’ di vento, abbaia la campagna/E c’è una luna in fondo al blu. 

Continua la lettura con: Dove si mangia meglio nel mondo? Italians do it better

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il “FARO DI MILANO”: il nuovo GRATTACIELO di 144 metri con GIARDINO PANORAMICO e BELVEDERE sopra Milano

0
Credits: fanpage.it - Torre Faro A2A

Un nuovo grattacielo si prepara a spuntare nello skyline milanese: la Torre Faro. Sarà il primo della zona sud della città e nella classifica delle altezze si piazzerà al sesto posto, di poco dietro a Palazzo Lombardia. Assieme alla costruzione della torre verrà riqualificata anche tutta l’area circostante tra Piazza Trento, Viale Toscana e il piazzale antistante la Chiesa di Sant’Andrea in Via Crema.

Da anni ormai tutta l’area a sud dello scalo è in fermento e in trasformazione grazie alla realizzazione della Fondazione Prada, la sede Fastweb e tutto il progetto Symbiosis, con la nuova sede di LVMH, e ora con l’avvio del cantiere per Villaggio Olimpico delle Olimpiadi 2026. Oltre alla Torre Faro sono però altri i progetti in partenza nella città. 

Il “FARO DI MILANO”: il nuovo GRATTACIELO di 144 metri con GIARDINO PANORAMICO e BELVEDERE sopra Milano

# La Torre Faro sarà il primo grattacielo per il sud Milano: 144 metri di altezza per 28 piani 

Rendering Acpv – Torre Faro

Fra qualche anno anche il sud di Milano avrà il suo grattacielo: si chiamerà Torre Faro”, sarà alta 144 metri per 28 piani complessivi e disporrà di innovativi sistemi di efficienza energetica ed eco sostenibilità. Il progetto della nuova sede di A2a, multiutility di energia e rifiuti di Milano e Brescia, è stato presentato ufficialmente alla fine del 2020 alla Commissione urbanistica del Municipio 5. 

Si inserisce nel contesto di rigenerazione urbana prevista dal Pgt di Milano 2030, che contempla anche la riqualificazione dell’intera piazza Trento, della parrocchia Sant’Andrea e di tutta la zona fino alla nuova sede A2A. Gli ultimi dettagli sulla parte pubblica dell’investimento saranno definiti nei prossimi mesi.

Leggi anche: Il FARO di MILANO: il progetto della nuova torre

# Forma tubolare, giardini pensili e belvedere panoramico

La caratteristica più importante del grattacielo, progettato dallo studio di architettura Antonio Citterio – Patricia Viel, sarà la sua forma tubolare e un’originale spaccatura a circa 61 metri di altezza con dei giardini pensili.

Credits, ACPV – Sezione parziale della torre con il Museo dell’Energia riqualificato

Sono previsti due serie di piani di uffici incorniciati dalla spaziosa hall d’ingresso al piano terra, con un cortile verde che collegherà la nuova sede al Museo dell’Energia, un edificio esistente che sarà riqualificato. A questo si aggiungono due ambienti panoramici: lo sky garden, che sarà alto circa tre piani, e un belvedere che con molta probabilità sarà accessibile al pubblico ad un’altezza di 125 metri. 

# Il punto sui cantieri e la data di inaugurazione

Credits Urbanfile – Area cantiere Torre Faro

I cantieri preparatori sono iniziati alla fine del 2022, con la bonifica e le operazioni propedeutiche allo scavo delle fondamenta. La conclusione dei lavori è prevista nel 2025, anche se al momento sembrano un po’ a rilento, mentre l’inaugurazione per le Olimpiadi del 2026 con il graduale ingresso dei 1.500 dipendenti dislocati oggi nelle varie sedi. 

Ma le novità non sono finite. In arrivo anche due grattacieli in zona Parco Lambro.

# Entro il 2024 saranno pronti due nuovi grattacieli da 23 e 16 piani in zona Parco Lambro

Credits: milano.corriere.it – Park towers

Dopo il quarto grattacielo orizzontale denominato “CityWave” in costruzione a Citylife per fare da quinta alle altre tre torri, la prossima inaugurazione della Torre Unipol e di tutti i grattacieli che hanno trasformato il quartiere di Porta Nuova, anche a est della città sorgeranno due nuove torri.

Credits Urbanfile – Cantiere Park Towers

Si tratta del progetto Park Towers Milano affacciato sul Parco Lambro, nel quartiere Feltre, con due nuovi grattacieli di 23 piani e 16 piani e un terzo edificio in linea per un totale di 8mila mq. Le torri avranno 107 appartamenti di diversi tagli e metrature, 123 box e si svilupperanno su un area verde di circa 5.000 metri quadrati. Il progetto è stato oggetto anche di una raccolta di equity crowdfunding immobiliare tramite Concrete Investing, la piattaforma autorizzata da Consob per la raccolta di capitali destinati ad investimenti in progetti real estate: un successo con l’obiettivo massimo prefissato di 2,5 milioni di euro raggiunto in sole 24 ore. I cantieri stanno procedendo secondo il programma, nelle foto si vede la situazione a dicembre 2022, e la conclusione è prevista per l’autunno del 2024.

Continua la lettura con: Il TULIPANO: il “GRATTACIELO più BELLO del MONDO” verrà mai alla luce? (Rendering)

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Milano è BELLA di NOTTE: i LOCALI di riferimento a Milano per ogni SERATA della SETTIMANA

0
Ph. @voltclub.milano IG

Dove si balla? Esiste un’ampia offerta di locali e di discoteche. Abbiamo provato a stilare una selezione settimanale secondo le indiscrezioni di pierre e frequent dancer. Questo il risultato. 

Milano è BELLA di NOTTE: i LOCALI di riferimento a Milano per ogni SERATA della SETTIMANA

# Lunedì: A casa

Casa Jacopo Etro

# Martedì: Tocqueville 13

Toqueville – Ph. @camilla.mia IG

Decenni in cui spopola a Milano. Il botto negli anni Novanta quando per tutti era il “locale dove si ballava sui tavoli” e soprattutto dove si apriva la serata, per concludersi all’Hollywood o allo Shocking. Sempre in voga, particolarmente a inizio settimana, quando gli orari si accorciano. Nella via omonima, traversa di Corso Como. 

 

# Mercoledì “Classico”: Armani Privé

Armani Privé – Ph. Gabriele Candela

Mercoledì si può optare per un grande classico o per un locale più alternativo. Il Grande classico è l’Armani Privé nel cuore della città. Raffinato ed elegante. Dove se si ha fortuna si può anche incontrare il grande stilista che ha progettato tutti gli ambienti. In Via Gastone Pisoni 1

 

# Mercoledì “Avanguardia”: Play Club 

Ph. @playclub.milano IG

Uno dei locali del momento. Aperto fino alle 5.30. Talmente esclusivo che pure il sito è solo per pochi. Presenta una delle offerte notturne più intriganti di Milano. In Viale Monte Grappa 14, in Porta Nuova. 

 

# Giovedì: Volt

Ph. @voltclub.milano IG

La discoteca “più contemporanea” di Milano in zona Vetra: Via Molino delle Armi 16. E’ risorto dalle ceneri del glorioso Divina.

 

# Venerdì “Under”: The Club 

Ph. @theclubmilano IG

Altro locale di successo ormai dalla fine degli anni Novanta. In realtà con altri nomi si balla in questi spazi da molto tempo prima, quasi ogni milanese c’è passato. Da decenni il venerdì è la serata di punta in particolare per un pubblico di giovani e di universitari. Si trova dietro Largo La Foppa in Corso Garibaldi 97. 

 

# Venerdì “Over”: Old Fashion

Ph. @oldfashionmilano
IG

Andiamo all’Old? Una domanda che ha attraversato tutte le generazioni per un locale che è un vero e proprio monumento nazionale: compie quest’anno i 90 anni! I più agè ricordano i tempi in cui l’estivo poteva estendersi in tutto il giardino della Triennale potendo così attrarre migliaia di persone nelle calde notti milanesi, in particolare nelle mitiche Serate Internazionali del mercoledì. Il venerdì all’Old Fashion è forse la serata più trasversale di Milano, si trovano persone di ogni età e di ogni stile. Sotto il Palazzo della Triennale, in viale Camoens.

 

# Sabato: Gattopardo 

Ph. @gattopardomilano IG

Per una notte sacra e profana. Altro locale che ha fatto la storia di Milano, un ambiente unico, in una chiesa sconsacrata in via Piero della Francesca, traversa di corso Sempione. Si definisce “The most exclusive club in Milan” e, in effetti, i suoi buttafuori mettono ansia a chiunque. 

 

# Domenica: Just Me (Just Cavalli)

Ph. @justme.milano IG

Si chiama JustMe. Ma per tutti è e resterà sempre il Just Cavalli. Sotto la Torre Branca, nel Parco Sempione, di fronte all’Old Fashion, quando le serate si fanno calde diventa questo il centro del divertimento milanese. Anche questo locale nato nella seconda metà degli Novanta che non perde una stagione, lockdown permettendo. In Viale Luigi Camoens 2.

 

Continua la lettura con: 7 locali del passato che i milanesi sognano di riportare in vita

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 Mortalità in eccesso 2020-22: il MODELLO SVEDESE il migliore del mondo

0

Usciti i dati sulla mortalità in eccesso nel triennio 2020-22 segnato dall’emergenza Covid. Il Paese che risulta aver salvato più vite è quello che non ha attivato lockdown o restrizioni. Vediamo i dati ufficiali OECD.

Mortalità in eccesso 2020-22: il MODELLO SVEDESE il migliore del mondo

Chi ha lasciato più libertà ai cittadini ha salvato il maggior numero di vite. Questa la sintesi che emergerebbe dai dati ufficiali pubblicati dall’OECD sulla mortalità in eccesso nei principali paesi rispetto alla media negli stessi paesi dei cinque anni precedenti la pandemia. Calcolata in percentuale sul triennio 2020-22, la Svezia risulta il paese al mondo con la minor mortalità in eccesso: +6,7% sulla media degli anni precedenti. 

Sull’altro fronte i paesi peggiori risultano due nazioni che hanno cercato di combattere il Covid con lockdown e restrizioni molto pesanti: Cile e Stati Uniti. Il paese sudamericano registra +64,1% di mortalità, mentre gli USA sono a +54,1%, siamo a quasi 10 volte più del tasso svedese.

L’Italia si trova a metà classifica con un +27.9% di mortalità in eccesso, quasi 5 volte superiore al tasso di mortalità in eccesso della Svezia. Ma in cosa consisteva il “modello svedese”?

# Il modello svedese per contrastare il Covid: libertà assoluta ai cittadini

Neppure un giorno di lockdown per alcun tipo di attività. Pure le scuole sono rimaste sempre aperte, anche nei momenti dove il Covid sembrava colpire con più violenza. Non solo. Mai adottato l’obbligo di mascherine che, anzi, dopo i primi mesi sono state addirittura “sconsigliate” per evitare il rischio di sentirsi falsamente protetti. I comportamenti considerati utili sono stati sempre solamente consigliati, come la vaccinazione che non ha previsto alcuna forma di penalizzazione sociale contro i non vaccinati. Il Green Pass non è mai stato attivato e la Svezia è stato il primo paese ad abrogare tamponi e quarantena ai sintomatici. Il punto saldo della strategia svedese è stata la tutela della libertà individuale, focalizzandosi a curare i malati senza infondere terrore o limitare la vita tra le persone sane. 

Per questa linea intransigente a difesa della libera scelta del cittadino il paese scandinavo ha attirato molte critiche a livello mondiale, soprattutto da parte di chi ha adottato una politica opposta. I dati ufficiali però mostrano che la strategia svedese è stata quella vincente. Non solo dal punto di vista economico e psicologico ma anche sanitario.

Vediamo invece nello specifico i dati Istat sulla mortalità in eccesso in Italia, aggiornati a Novembre 22. 

# Mortalità in eccesso in Italia: +10% nel 2022 

A Novembre 22 in Italia si registra un aumento del 10% della mortalità rispetto ala media dei cinque anni precedenti la pandemia. In ognuno dei tre anni segnati dal Covid si sono avuti decessi sensibilmente superiori rispetto alla media, sfondando in tutti i tre casi quota 600mila vittime. 

Continua la lettura con: La via svedese nella lotta al virus: e se avessero ragione loro? (aprile 2020)

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

3+1 posti dove MANGIARE SANO e BUONO a Milano

0
Credits: @nabi_cadore41 NaBi - Natura Biologica

Non per forza mangiare fuori casa significa non mangiare sano: 3+1 posti a Milano buoni e sani dove poter fare anche pasti veloci.

5 posti dove MANGIARE SANO e BUONO a Milano

# Pescatorum in zona Solari e il Poke unico a Milano

Credits: @pescatorum
Pescatorum

In via Andrea Solari, 6 c’è il primo dei posti buoni e sani da segnarsi. Si chiama Pescatorum Solari e ha aperto nel novembre del 2021. È una pescheria giovane e improntata sulla sostenibilità, una pescheria 2.0., come la definisce Corriere Milano. Inizialmente focalizzata solamente sulla vendita, dall’anno scorso hanno aggiunto anche l’offerta ristorante. Il banco propone frutti di mare, pesce fresco, tartare e una selezione dedicata alla “macelleria del mare”, ma c’è anche un reparto market con la gastronomia. Pescatorum abbraccia una filosofia sostenibile, infatti il suo punto forte è la biodiversità.

Pescatorum è aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 23, con orario continuato. Il  lunedì apre dalle 12 alle 23. Propone pranzi e cene complete, con antipasti, primi e secondi, dove i clienti possono scegliere direttamente dal banco quello che vogliono mangiare, ma anche pranzi veloci con la loro poké. All’interno delle loro bowl si trovano ingredienti di qualità e la pescheria è l’unico locale a Milano che prepara poké a base di tonno ala lunga del mediterraneo e gambero rosso.

# Martas Nature Bar in zona Porta Venezia, il regno dei Bowl

Credits: @martas_naturebar
Martas Nature bar

Anche il secondo posto da tenere a mente ha aperto nel 2021, precisamente a dicembre, in via Lambro, 9. Si chiama Martas Nature Bar e nasce dall’idea di tre donne milanesi accomunata dalla passione per il cibo sano e dall’attenzione al benessere a 360°. Le parole chiave per capire il concept del locale sono: qualità, sostenibilità, salute, rispetto per il pianeta e Martina, sì perché tutte e tre le donne si chiamano in questo modo.

Martas Nature Bar propone bowl con abbinamenti diversi dal solito e di qualità. Piatti colorati e ricchi di ingredienti sani, combinati grazie all’aiuto di una nutrizionista. Ogni bowl contiene quattro ingredienti principali: cereali integrali, proteine, fibre e grassi buoni. I prezzi sono nella media e per ogni poké sono indicate categorie e carbon footprint, ovvero l’impatto ambientale per la preparazione. Tra gli ingredienti utilizzati citiamo come esempi uovo rosa pickled, melanzane, carote viola, cavolo cappuccio viola crudo, rapa rossa, falafel di cicerchia, broccoli, zucchine e molti altri.

# Gli Artisti del Vegetariano in zona Brera

Credits: @artistidelvegetariano
Artisti del Vegetariano

In via Ponte Vetero, 15 c’è invece Artisti del Vegetariano, aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 20:30. Artisti del Vegetariano parte dalla filosofia zero sprechi della sua ideatrice Cristina, che ha iniziato il suo lavoro come venditrice di frutta e verdura al mercato di Padova e è poi approdata qui a Milano, oltre ad aver scritto libri, partecipato a programmi televisivi e creato la sua propria accademia. Da Artisti del Vegetariano non viene mai buttato nulla, anzi si utilizzano anche quelle parti delle verdure che quasi nessuno mangia, ad esempio? Le bucce delle patate e dello zenzero. I prodotti vengono tutti da aziende agricole venete o dal mercato ortofrutticolo lombardo o, comunque si cerca sempre di selezionare prodotti biologici a km0. Tra i piatti proposti troviamo: mozzarella in carrozza a base di foglia di riso o i fiori di zucca proteici con pangrattato di lenticchie farciti alla zucca e al profumo di rosmarino, ma anche un tiramisù alle mandorle. Ovviamente anche il packaging è plastic free.

Artisti del Vegetariano ha aperto nel dicembre del 2021, ma ha già fatto il bis, infatti lo si trova anche in Corso Magenta 2.

# NaBi tra Calvairate e i Giardini della Guastalla

Credits: @nabi_cadore41
NaBi – Natura Biologica

In via Cadore 41, aperto tutti i giorni ad eccezione del martedì, c’è il bistrot biologico NaBi- Natura Biologica. Sempre attento alla sostenibilità e al rispetto per piante e animali, NaBi è quel posto che, come dicono i proprietari, fa sì che sano e bio significhi anche buono e goloso. Il concept è quello del rispetto della biodiversità e del voler proteggere la salute di tutti. Il locale è aperto per colazione, pranzo e cena: la mattina (o per merenda) propone dolci adatti anche ai vegani e ai celiaci, come la torta di mele, la torta al cioccolato fondente e la torta di carote. A pranzo i classici piatti tradizionali vengono affiancati da quelli vegetariani e realizzati con solo ingredienti naturali, ad esempio vellutate, cous cous o cereali come la quinoa e carni tenere e verdure di stagione. NaBi offre anche la possibilità di fare aperitivo accompagnando un calice di vino o un drink a delle bruschette. E infine la cena è il paradiso dei vegani.

Fonti: instagram.com

Continua la lettura con: 10 RISTORANTI di Milano dove MANGIARE almeno UNA VOLTA nella VITA

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il video del giorno: “Vivo SOLO tra le MONTAGNE”

0

Dopo avere girato il mondo ha scelto di vivere in un piccolo borgo disabitato, immerso nella natura, tra le montagne. “Cinque anni fa ho detto basta.” Così i risparmi di una vita ha scelto di investirli in una piccola casa da risistemare e diventare l’unico abitante di questo borgo. “Bastano pochi soldi per essere felici. Io faccio il pane in casa, mi riscaldo con la legna che raccolgo e ho scelto di disfarmi anche dell’auto”. Video di Bernardo Cumbo

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

“Come DUE FERMATE della METRO”: dall’asse Milano-Bologna ci sarà il rilancio dell’Italia?

0
Milano Bologna

“Se fanno insieme le cose possono generare del benessere non solo per l’asse Milano-Bologna ma per tutto il Paese”. Dopo il triangolo industriale potrebbe essere questo il nuovo fulcro economico dell’Italia?

“Come DUE FERMATE della METRO”: dall’asse Milano-Bologna ci sarà il rilancio dell’Italia?

# “Milano è vicina a noi, dobbiamo lavorare assieme per progredire assieme”

Credits: @_gaiadascola IG

La professoressa Rosa Grimaldi, già delegata per il sindaco alla Promozione economica e attrattività internazionale, industrie culturali e creative, ha commentato sull’edizione di Bologna del Corriere della Sera i risultati dell’Istat sulle Città Metropolitane che vede il capoluogo dell’Emilia Romagna tra le migliori e dove in alcuni indicatori è davanti Milano. Ad esempio, fa meglio del capoluogo lombardo per numero di laureati d’Italia, per la maggiore propensione all’occupazione femminile e per la crescita demografica stimata fino al 2030.

Alla domanda sul rapporto con la capitale economica del Paese questa è la risposta: Non c’è competizione, c’è invece un tema di guardare a possibili alleanze che possano favorire la crescita di Milano e di Bologna. C’è un atteggiamento di apertura e collaborazione. Milano è vicina a noi, dobbiamo lavorare assieme per progredire assieme».

# Milano e Bologna come due stazioni della metropolitana

Linee alta velocità

Il punto di partenza per una collaborazione che accresca la forza di entrambe le città è l’alta velocità che le unisce in appena un’ora e che le rende vicine in termini di tempo, come se fossero due fermate della metro: “E’ come se fossimo due stazioni di metropolitana, distanti un’ora una dall’altra, lo stesso tempo che serve per attraversare Milano. Io credo che questa vicinanza rappresenti l’occasione per un asse di collaborazione importante tra due città importanti che hanno tra l’altro specializzazioni e vocazioni diverse. Per questo non vedo il tema della competizione quanto piuttosto quello della sinergia. Hanno entrambe università importanti e capacità di attrarre capitale umano importante. Sono dotate degli stessi strumenti e se fanno insieme le cose secondo me possono generare del benessere non solo per l’asse Milano-Bologna ma per tutto il Paese, perché l’orizzonte per tutte le azioni deve essere quello di migliorare il paese nel quale viviamo».

# Il raffronto tra i principali dati socio-economici delle due città

Credits: @francescobarbieri – Dito Cattelan

La sinergia tra Milano e Bologna potrebbe dare vita al nuovo fulcro economico del Paese? Osservando i freddi numeri possiamo vedere come Milano sia saldamente in testa tra le città per reddito pro capite dei suoi abitanti, l’unica in Italia a superare la soglia dei 30.000 euro, 31.778, mentre Bologna è in quarta posizione con 25.334. Il capoluogo lombardo supera il dato medio nazionale di circa 1.500 euro, quello dell’Emilia Romagna è inferiore di circa 5.000 euro. 

Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione è Bologna a registrare quello più basso tra le grandi città, 3,9%, Milano è al quarto posto con il 6,8% dopo Venezia e Verona.  seguito da Venezia (5,2%), Verona (5,4%) e Milano (6,8%): il dato nazionale è del 9,2%. Per il tasso occupazionale invece è testa a testa in riferimento al solo comune, 70,4% per Milano e 70,3% per Bologna

Continua la lettura con: Non è Londra, né un paesino di provincia: caro SINDACO, non TRADIRE l’IDENTITÀ di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il PALAZZO SVENTRATO di Milano si prepara a RINASCERE

1
Credits caroline_of_milan IG - Via Santa Marta Milano

Un luogo simbolo della devastazione che ha colpito la città durante la Seconda Guerra Mondiale, nel cuore della città, sta per essere sanato. Cosa prevede il progetto e cosa si sarebbe potuto realizzare in alternativa.

Il PALAZZO SVENTRATO di Milano si prepara a RINASCERE

# Il ricordo degli orrori dei bombardamenti all’incrocio delle 5 vie

Credits caroline_of_milan IG – Via Santa Marta Milano

Nel quartiere delle 5 vie, il più antico di Milano, c’è un palazzo sventrato dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale e una voragine al posto di un altro palazzo andato totalmente distrutto. Un luogo dall’aria desolata e a tratti inquietante, simbolo della devastazione che colpì la città.

Si trova all’incrocio delle 5 vie, nel punto in cui si incontrano formando una sorta di stella, al civico 1 di via Santa Marta. Le altre sono via Santa Maria Podone, Santa Maria Fulcorina, Bocchetto e via del Bollo. Il tempo qui sembra essersi fermato e chi passa in questa zona affretta il passo distogliendo lo sguardo, ma presto avrà un nuovo volto.

 

Leggi anche: La storia delle 5 vie, il quartiere a forma di stella

# Il progetto di rinascita a firma Arassociati

Progetto via Santa Marta – Ara Associati

Dopo anni di attese e speranze finalmente questo luogo tetro della città rinascerà. Al posto della voragine sorgerà un edificio che si svilupperà su un lotto di 247 mq, con 5 livelli fuori terra e al piano terra un locale commerciale di 118 mq. Sviluppato da FCMA con un progetto di Arassociati Studio di Architettura, il palazzo che andrà a riempire il vuoto causato dai bombardamenti del 1943 si caratterizzerà per un’alternanza tra intonaci e parti lapidee nelle tonalità chiare con serramenti in legno a tutt’altezza.

Sarà destinato ad ospitare appartamenti di medie e grandi dimensioni. L’estetica dell’edificio è stata definita per rispettare lotti e volumi preesistenti adeguandosi alle altezze originali.

Credits Urbanfile – Cantiere via Santa Marta

Nelle immagini si vede la situazione del cantiere a fine ottobre 2022, con la realizzazione delle pareti perimetrali e la messa in sicurezza della parete cieca del palazzo di via del Bollo 7.

# Poteva essere l’occasione per trasformare il luogo in un museo della memoria a cielo aperto?

GedachtnisKirche, Berlino

Dal 1944 sono state molte le proposte di ridare valore a questa zona, alcuni personaggi politici hanno discusso sull’idea di mettere in sicurezza gli edifici che portano i segni dei bombardamenti e trasformarli in solidi musei della memoria a cielo aperto. Ora che il progetto è ufficiale e che i cantieri sono in corso non sarà possibile realizzare qualcosa di alternativo, ma non sarebbe stato male che fosse stato messo in sicurezza per diventare un monumento come è accaduto per la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino.

Questa chiesa era stata parzialmente distrutta dalle bombe e doveva essere rasa al suolo per essere ricostruita da capo, tuttavia l’architetto che ne seguiva i lavori decise di tenere le rovine e valorizzarle costruendo 4 edifici attorno ad essere. Oggi la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche è sotto tutela monumentale e si trova al centro di Breitscheidplatz, una piazza che segna l’inizio di importanti strade, sotto gli occhi di tutti, per non dimenticare mai.

Continua la lettura con: La MAXI TRASFORMAZIONE della “GOCCIA”, il più grande bosco spontaneo di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

“Castano Primo? Un PAESE in SVENDITA”

0
Ph. logosnews.it IG

Castano Primo. L’unico paese di Milano e dintorni dove le case costano in media sotto i 900 euro al metro quadrato. Ma è davvero il borgo low cost di Milano? Ci scrive per farci chiarezza Anna Gorini. 

Leggi anche: Il PAESE DELL’HINTERLAND dove le CASE costano MENO di 900 EURO al metro quadro

“Castano Primo? Un PAESE in SVENDITA”

Ph. _mybestitaly_

“Caro Direttore, scrivo in merito all’articolo di Fabio Marcomin su Castano Primo.”

# Il tracollo di Castano Primo

“Preciso che il comune si trova a 35 km da Milano e non a 43, e colgo l’occasione di questa svista -in realtà significativa – per una riflessione più importante sul degrado economico e sociale che questa zona al confine nord ovest della provincia di Milano ha visto negli ultimi vent’anni. Prima sede di attività produttive notevoli, industrie medie tecnologizzate, oltre che piccole imprese, Castano ha subito un incredibile tracollo.
Se si gira per il paese oggi si notano tante case chiuse, ville notevoli che hanno goduto di stagioni migliori, ormai in stato di abbandono. Non ci sono più i soldi per mantenerle e molti se ne sono andati, insieme alle fabbriche. E il centro storico, dove ancora ci sono aree che hanno conservato le strutture originarie con funzione agricola, è in ampia parte fatiscente.”

# Collegata benissimo a Milano

“Non è questa mia breve lettera la sede per un’analisi delle cause di tutto questo, che avrebbe necessità di dati per essere spiegato. Tuttavia parto da quell’errore nella segnalazione della distanza per dire che 35 km si percorrono in superstrada e autostrada in 20 minuti. Castano è collegata benissimo, anche per ferrovia: c’è un treno ogni mezz’ora per Milano e da Milano, su un percorso di circa 45 minuti che porta direttamente a Cadorna, con un biglietto che costa 4.20 euro, che dura due ore e che comprende l’uso dei mezzi in città! E l’aeroporto della Malpensa è raggiungibile in meno di 15 minuti.”

# Case in svendita in un paese bellissimo

“A Castano ci sono ottime scuole dell’obbligo, scuole superiori molto attive (liceo scientifico, istituti tecnici), c’è un centro sportivo con campo da calcio regolare, piscine. C’è un auditorium. Ci sono due case di riposo ben organizzate. Castano è un comune del Parco del Ticino: ci sono zone bellissime lungo il fiume e lungo il canale Villoresi c’è una piacevole e lunghissima pista ciclabile.
Eppure, le case si svendono. O nemmeno si vendono.
Da tanti anni non abito più a Castano Primo, ma ci ritorno spesso e non riesco a capacitarmi dell’abbandono in cui si trova. Un abbandono che è materiale, ma anche culturale.”

# Sarebbe ora che Milano si guardasse un po’ intorno e desse una mano

“Arriveranno mai amministratori illuminati capaci di promuovere un progetto di riurbanizzazione? Un progetto che valorizzasse la qualità e le strutture del territorio, puntando ad attrarre coloro che magari sono in cerca di una situazione ben attrezzata, tranquilla, meno inquinata, dove le case si comprano al giusto prezzo? Ci sarà mai qualcuno capace di pensare in termini di rilancio, sviluppo, attrazione di capitali (umani ed economici) e occasioni di impresa? Non credo che tutte le cause di questa involuzione stiano nel territorio. Mentre Milano diventava la grande Milano qui si chiudevano i capannoni e si perdevano posti di lavoro, e insieme la consapevolezza del luogo. Sono terre queste dove nessuno si lamenta, perché si crede che si debba lavorare e basta. E, se occorre, lavorare di più. Ma sarebbe ora che anche la grande Milano si guardasse anche un po’ intorno e desse una mano. Sarebbe ora che a questo territorio pensasse non solo la grande distribuzione…
 
Cordiali saluti, Anna Gorini”
 
Ph. cristiano_invernizzi_

Continua la lettura con: Il PAESE DELL’HINTERLAND dove le CASE costano MENO di 900 EURO al metro quadro

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Non è Londra, né un paesino di provincia: caro SINDACO, non TRADIRE l’IDENTITÀ di Milano

0
Credits fototommy, Pixabay

Al secondo mandato come sindaco, Beppe Sala sembra voler spogliare Milano dei suoi tratti distintivi. Guardare troppo fuori sta portando Milano fuori di sè?

Non è Londra, né un paesino di provincia: caro SINDACO, non TRADIRE l’IDENTITÀ di Milano

# La smania di copiare aspetti di città estere

Urbanismo tattico a NYC – Credits: Congress for tthe New Urbanism

Il secondo mandato di Beppe Sala come sindaco di Milano è appena iniziato, ma uno dei tratti distintivi pare essere sempre di più quello di voler importare a Milano pezzettini di città straniere, perdendo per strada al contempo luoghi e caratteristiche distintive della città.  Gli esempi sono numerosi. 

L’Urbanismo tattico che a New York ha dato colpi di pennello, a Milano è dilagato uniformando piazze di quartieri molto diversi tra loro al medesimo cliché. Che poi, senza adeguata manutenzione, spesso è passato da colore a degrado. 

Non è un mistero poi che le multinazionali straniere abbiano trovato nell’attuale amministrazione una corsia preferenziale per i loro investimenti. Atteggiamento contrario riscontrato invece nei confronti di piccole attività milanesi DOC, spesso esercizi storici quasi costretti a chiudere, privando Milano di locali assimilabili a monumenti: cosa che invece non accade ad esempio a Parigi dove vige una tutela quasi esasperata in difesa delle botteghe tipiche della città. 

Ma l’elemento più di impatto che scatena la passione dell’amministrazione attuale è sicuramente la mobilità sostenibile. In nome di un fine nobile, migliorare la vivibilità della città, si sono abbozzate ciclabili spesso a sproposito, scollegate e non curate, con il risultato di restringere le carreggiate e, spesso, di portare ciclisti e monopattini comunque a preferire il più sicuro manto stradale, se non il marciapiede. Spesso si è presa solo un lato della medaglia di città estere presentate come modello: ciclabili ma non tunnel e parcheggi per le auto, divieti alla circolazione ma senza potenziamento dei mezzi pubblici o agevolazioni negli abbonamenti, multe ma non incentivi o forme di cooperazione. 

Il risultato è che la sensazione è che su questa strada Milano stia perdendo i suoi tratti distintivi diventando la caricatura di queste città (stato), senza mai aprire un confronto schietto e sincero con i modelli amministrativi delle altre metropoli che potrebbero realmente rivoluzionare Milano, rendendola più bella, forte e competitiva. 

Leggi anche: Milano non fa schifo ma… i progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati all’incuria?

# Gli standard al ribasso

Abbassare gli standard – Credits: Twitter

Oltre a prendere solo pezzettini di altre città straniere rinunciando a dotare Milano del loro stesso potere, la politica di Sala sta commettendo un altro delitto immorale: portare Milano a una mediocrità peninsulare.

Troppo comodo fare i ganassa e ostentare le eccellenze create all’ombra della Madonnina, finché il termine di paragone è solo l’Italia. Inutile confrontare il prestigio del capoluogo lombardo con le città che ottengono risultati inferiori perché, a furia di gareggiare verso il basso, calano tutti gli standard.

Anche quelli di Milano.

Che, infatti, sta diventando un posto qualunque del panorama geografico italiano, solo con i grattacieli e lo skyline. Come un paesone americano, insomma. 
Ma quali sono le peculiarità che Milano sta perdendo?

Leggi anche: Tram, Metro, Passante: 7 PUNTI DEBOLI dei TRASPORTI PUBBLICI di Milano da correggere per raggiungere gli standard europei

# Dagli 88 quartieri alla città policentrica, dall’accoglienza all’Area B

Sorveglianza e divieti – Credits: ANSA

Non ci sono più Lambrate o Villapizzone, niente più Taliedo e l’Arzaga. Solo qualcosa e qualcuno a 15 minuti di distanza dalla “Milano policentrica”, che potrà anche sembrare uno slogan d’effetto ma che in realtà con Milano non ha parentela.

Milano Quartieri è un anonimo piano che Palazzo Marino porta avanti stancamente scollegato dalle realtà territoriali. Nella frenesia del politically correct i quartieri non vengono mai nominati, sono diventati tutti delle cellule di un tessuto un po’ più grande: gli anonimi Municipi numero… (pensa un numero tra 1 e 8 per ottenere il risultato).

Il capolavoro, poi, è l’Area B.
A parte la violenza dei cartelli con telecamera piazzati all’ingresso di Milano, la B è esattamente il simbolo del suo valore: una cosa da serie B.
Milan col coer in man che accoglie e non discrimina, mette dei poderosi buttafuori per fare selezione all’ingresso. Invece di aprirsi al suo grandioso territorio che rappresenta una delle unicità internazionali di Milano, quest’amministrazione ha deciso di chiuderla dentro suoi confini, come un fortino. 

# Modello Italia

Credits: Mirko Bozzato, Pixabay

Sala ha avuto modo di ribadire più volte quanto, a suo parere, il modello Milano non può in alcun modo essere “esportato” alle altre città, semmai si può replicare su scala nazionale.
Peccato poi che alle parole seguano dei fatti che rappresentano l’esatto contrario: Beppe Sala prende il modello qualunque e provinciale dell’Italia e lo applica (male) a Milano.

Da La dama di Picche e il direttore Gergiev, all’imbarazzante empasse in cui si è infilato con lo stadio-sì stadio-no, ai clamorosi comunicati sulla linea blu (salvo ritardi), Sala non ha mai parlato fuori dal coro, diventando forse l’uomo politico più allineato con il cosiddetto mainstream, che poi significa dire quello che suona figo. 

Parlare da milanese significa invece promuovere una città libera per i suoi cittadini e anche un po’ menefreghista nei confronti della politica romana. Non subalterna o prona davanti ai grandi poteri. 

Leggi anche: I SOPRANNOMI dei QUARTIERI di MILANO: da Quarto Raggio a Ponte LamBrooklyn

#La regola d’oro del bravo sindaco di Milano

Credits fototommy, Pixabay

Eppure c’è una regola d’oro da rispettare per essere un eccellente sindaco di Milano. Una sola.
Il sindaco di Milano non deve fare un cazzo: deve lasciar fare ai milanesi. Le idee arrivano dal tessuto della città. Come inquilino temporaneo di Palazzo Marino deve solo mettersi al servizio, con umiltà, della sua comunità.

Possibilmente senza ostacolare chi crea valore e ricchezza, senza assecondare troppo i «distruttori di finanze e nati stanchi» (cit.) o addirittura cancellare l’identità, la tradizione e la storia di Milano.

Continua la lettura con: Le storie curiose dei QUARTIERI di Milano che nessuno sa dove sono

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il video del giorno: riprogetto i BIGLIETTI della METRO (e le macchinette per l’acquisto)

0

“Tutto è nato quando dei turisti mi hanno fermato chiedendomi di aiutarli a comprare un biglietto della metro”. Come si può rendere più semplice il processo d’acquisto del biglietto della metro? E come si può ridisegnare il biglietto per renderlo più semplice? Video di Breccia

FotoGallery:

Video:

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le VIE dei MESTIERI a Milano

0
Credits marcelloantoninomarianegri IG - Via Spadari

Tra le tante vie di Milano ce ne sono diverse il cui nome deriva o è collegato a immagini o fatti connessi alla storia della città o che rimandano a tipici aneddoti meneghini. Troviamo ad esempio le vie dei Mestieri, in prevalenza circoscritte nel nucleo storico, che ricordano la vita economica della città. Nello specifico rimandano all’età comunale e del Ducato di Milano quando erano le corporazioni di arti e mestieri a dominare. Vediamo quali sono e quali altre vie richiamano altre attività presenti oggi e un tempo in città.

Le VIE dei MESTIERI a Milano

#1 Via Armorari

Credits jeeldamilano IG – Via Armorari

Iniziamo da via Armorari, sul retro di piazza Cordusio, oggi conosciuta soprattutto per il mercatino domenicale per i collezionisti di numismatica e filatelia. Letteralmente la via degli armaioli, qui un tempo erano presenti botteghe e officine che costruivano e vendevano armi.

#2 Via Spadari

Credits marcelloantoninomarianegri IG – Via Spadari

Subito spostandoci verso sud troviamo via Spadari, il cui nome prende a riferimento le botteghe che realizzavano e commerciavano le armi bianche. Tra queste c’erano spade e corazze per tutta la corte prima viscontea e poi sforzesca.

#3 Via Orefici

Credits Andrea Cherchi – Via Orefici

Pochi passi più avanti c’è una delle vie che collega piazza del Duomo con piazza Cordusio: via Orefici. Sia un tempo che oggi richiama la presenza di laboratori e negozi di oreficeria.

#4 Via Speronari

Credits serenafoodieinsider IG – Via Speronari

Via Speronari, una breve e stretta strada che unisce via Torino con via Mazzini, deve il suo nome alle piccole botteghe che costruivano e vendevano bardature e finimenti per cavalli, elmi e altri componenti simili durante il periodo del Rinascimento. 

#5 Via Cappellari

Credits alessandro.barra.988 IG – Via Cappellari

Via Cappellari si trova proprio nell’incrocio in cui sbuca via Speronari e il suo nome è legato alla presenza di artigiani produttori di cappelli e berretti. Un tempo infatti si chiamava via dei Berrettari. 

#6 Via Mercanti

Credits Andrea Cherchi – Via Mercanti

Via Mercanti è il risultato della trasformazione dell’originaria piazza Mercanti, che oggi è circoscritta oltre la loggia, in una via di circa 200 metri che unisce piazza del Duomo al Cordusio. Come dice il nome, questo era fino al XIX secolo il luogo di scambi e anche dove si teneva la Fiera degli Oh Bej! Oh Bej!, dalla tipica esclamazione dello stupore delle persone verso quello che veniva presentato sui banchi di vendita.

#7 Via Pattari

Credits katochin.travel IG – Via Pattari

Via Pattari, e l’omonima piazza collegata, ricorda invece uno dei mestieri più umili: lo straccivendolo e venditore di cianfrusaglie. Il termine pattari era infatti usato in modo dispregiativo, si usava per indicare “gli ultimi” a causa della loro situazione di povertà e dell’aspetto dismesso.

#8 Via Bergamini

Credits claremoletto IG – Via Bergamini

Arrivando da via Larga, all’altezza di piazza Fontana, c’è una via che sbuca direttamente di fronte all’Università Statale: via Bergamini. Non propriamente riconducibile alle vie dei mestieri, il nome infatti può non dire molto a una prima lettura, ricorda il luogo in cui un tempo provenivano i venditori di formaggi quasi tutti delle valli bergamasche.

#9 Piazza degli Affari

credits: pepperjess_ – Piazza Affari

Per non essendo riconducibile alle vie dei mestieri, piazza Affari identifica uno dei settori più importanti della vita economica della città. Qui è stata istituita il 16 gennaio 1808 la Borsa di Milano, la sede del mercato finanziario nazionale.

#10 Via Moneta

Credits rmontoli IG – Via Moneta

A pochi metri da Piazza Affari troviamo invece via Moneta che pare collegarsi alla presenza dell’antica zecca romana, e che insieme a via Zecca Vecchia era il luogo dove veniva coniata la moneta in epoca imperiale romana. 

Leggi anche: La storia delle 5 VIE, il quartiere a forma di STELLA

Fonte: Unconventionaltour.net

Continua la lettura con: Le VIE di MONOPOLI sono tratte da Milano: DOVE SONO in realtà

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

PANORAMI a STRAPIOMBO: i tratti più spettacolari dei TRENI REGIONALI da e per Milano

0
Credits annajerryberolo IG - Ponte di San Michele

Paesaggi mozzafiato, scorci suggestivi e architetture incredibili. Vediamo quali sono le tratte più spettacolari e quali meraviglie si possono ammirare.

PANORAMI a STRAPIOMBO: i tratti più spettacolari dei TRENI REGIONALI da e per Milano

#1 Sospesi sul vuoto sul Ponte di San Michele

Credits annajerryberolo IG – Ponte di San Michele

Salendo a bordo sui convogli della linea ferroviaria regionale che da Milano Porta Garibaldi arriva fino a Bergamo, si transita sopra il Ponte di San Michele, un capolavoro di architettura industriale in ferro con struttura ad arco sullo stile della Tour Eiffel. Realizzato tra il 1887 e il 1889 ad opera dell’ingegnere svizzero Röthlisberger, è lungo 266 metri e si trova a 85 metri d’altezza sopra la gola del fiume Adda. Unisce Paderno d’Adda e Calusco d’Adda.

Leggi anche: I 10 ponti più importanti d’Italia

Milano-Bergamo

#2 Da Milano a Verona con vista Mincio

Credits: @ban1978.af
Peschiera del Garda

Un’altra delle tratte spettacolari da percorrere in treno è quella della linea Milano-Brescia-Verona e nello specifico il punto in cui i treni passano sopra il Mincio all’altezza di Peschiera del Garda. Da qui infatti inizia il percorso del fiume che prosegue fino a Mantova prima di immettersi nel Po.

Milano-Verona

#3 Una veduta panoramica della Valle Olona partendo da Milano Cadorna

Credits simycap IG – Ponte di Malnate

Viaggiando sui treni della linea Milano Cadorna-Varese Nord-Laveno Mombello Lago si può godere di una veduta panoramica sulla Valle Olona transitando sul ponte di Malnate. Il viaggio prosegue affiancando il Parco Naturale Regionale Campo dei Fiori e il Lago di Varese per poi concludere con l’approdo sul Lago Maggiore.

Milano-Laveno

#4 Da Milano a Colico costeggiando il Lago di Como

Credits treni_valtellinesi IG – Treno in sosta alla stazione di Varenna-Esino

Per vedere dall’alto il lago di Como o comunque da un posizione privilegiata, costeggiando il ramo destro, si può salire sulla linea ferroviaria regionale Milano-Tirano e appoggiarsi al finestrino per vedere da vicino lo specchio lacustre farsi strada tra le montagne.

Milano-Tirano

#5 Oltre confine per attraversare il Lago di Lugano

Credits lau_cre5 IG – Lago di Lugano

La linea RegioExpress RE80 Locarno-Lugano-Chiasso-Milano Centrale, servizio realizzato interamente dalla società TILO in compartecipazione tra Ticino e Lombardia, consente di fiancheggiare per un breve tratto in Lago di Como e, passando il confine elvetico, di scendere di altitudine per costeggiare e attraversare sull’acqua il Lago di Lugano prima di arrivare a destinazione. 

Milano-Locarno

Fonti: Milano.Corriere.it

Continua la lettura con: MILANO-ROMA in TRENO: come è cambiato dall’800 a oggi

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

L’INAUGURAZIONE non dipana le ombre: le sei QUESTIONI CONTROVERSE sulla nuova METRO 4

0
Ph. https://blog.urbanfile.org/

Con anni di ritardo rispetto a quanto previsto, era stata inserita nel dossier per la candidatura ad Expo2015, il 26 novembre 2022 ha inaugurato finalmente la linea metropolitana M4. Fa anche sorridere il fatto che una linea 4 venga aperta anni dopo la linea 5, un piccolo briciolo di follia in una città come Milano in genere poco incline a cose fuori dall’ordinario.
Diverse questioni però rimangono ancora in sospeso e potrebbero compromettere non poco la soddisfazione dei viaggiatori. Foto Cover: UrbanFile

L’INAUGURAZIONE non dipana le ombre: le sei QUESTIONI CONTROVERSE sulla nuova METRO 4

#1 Fermate mancanti: Saini e Tribunale

Credits milano.corriere – Metro M4

Sono almeno due le fermate mancanti nel tracciato della nuova metropolitane milanese e richieste a gran voce dai milanesi. La prima è quella che avrebbe permesso di collegare anche il centro sportivo Saini, tra Repetti e Linate Aeroporto, e che invece continuerà ad avere solo un bus che fa la spola da e verso piazzale Susa.

Rendering di via Verziere e Largo Augusto al termine dei lavori dopo la copertura del manufatto

L’altra è quella che avrebbe servito il Tribunale e l’importante snodo di tram in prossimità di Largo Augusto, dove la linea transita ma in loco è previsto solo il manufatto. La distanza tra la stazione di Sforza e San Babila è tale che si sarebbe potuto prevederne un’altra intermedia.

#2 L’estensione possibile oltre il capolinea di San Cristoforo e quello quasi certo verso Segrate

Credits milanotoday – Percorso breve M4 a Buccinasco

Anche se verrà inaugurata per intero solo nel 2024, sono già in corso alcuni studi e progetti per l’estensione della M4 o linea blu. Uno prevede di allungare la linea oltre il capolinea ovest di San Cristoforo, con comune di Milano e la Regione Lombardia che sarebbero indirizzati verso un percorso breve perché meno impattante a livello di costi di realizzazione e di esercizio, con una fermata a Buccinasco. Si attende lo studio di fattibilità.

Credits mm – Tracciato M4 Segrate

Un prolungamento già approvato e finanziato, rimane da elaborare il progetto definitivo, è invece quello che porta il tracciato fino a Segrate, con una fermata intermedia all’Idroscalo. 

Leggi anche: I 5 PROLUNGAMENTI PIÙ IMPORTANTI per la METROPOLITANA di Milano

#3 I collegamenti con le altre linee

Credits: Urbanfile

La questione più controversa della linea blu sono i collegamenti o, meglio, i non collegamenti con le altre linee della metro, come denunciato da tempo dal blog Urban File. Rispetto agli interscambi delle linee attuali, quelli della nuova linea non consentiranno ai passeggeri di passare direttamente dalla linea blu ad altre linee della metropolitane: si dovrà invece uscire e rientrare dai tornelli.

Questo succede si nello scambio con la M2 a Sant’Ambrogio, con i gli utenti obbligati ad uscire in strada, sia in quello con la M1 a San Babila dove pur rimanendo nel mezzanino dovranno uscire e rientrare dai tornelli. La ragione alla base di questa scelta pare essere la necessità conteggiare esattamente i flussi della linea e forse anche motivazioni economiche come nel caso della stazione di Sforza Policlinico.

Leggi anche: Urban File: la M4 ha problemi di connessione!

#4 L’interscambio fantasma

Credits: Urbanfile – Uscita per collegamento M3-M4

L’anomalia più impatta rilevata è però l’assenza di un interscambio con la linea 3. Nonostante le due linee si incrociano sottoterra, non è stata prevista una fermata di scambio. Ci sarà solo un percorso pedonale parzialmente nel sottosuolo, partendo dalla stazione di Missori M3, che sbucherà al centro di via Pantano. Tutto il resto del percorso sarà in superficie fino alla stazione di Sforza Policlinico.

M4-M3 l'interscambio mancante (fonte: urban file)
M4-M3 l’interscambio mancante (fonte: Urbanfile)

Un grande disagio per i passeggeri che si sposteranno con i bagagli per raggiungere l’aeroporto di Linate con la M4 o la Stazione Centrale o di Rogoredo con la M3. Sarebbe stato meglio realizzare una fermata comune tra Policlinico e Crocetta o, almeno, creare un intero collegamento pedonale sotterraneo tra le due fermate.

Leggi anche: Scoppia lo SCANDALO M4: 100 milioni di euro extra ma zero interscambi tra M3 e M4

#5 La “grande bruttezza” delle fermate

Credits: milanopost.info

La “grande bruttezza” è un un soprannome che circola già da tempo per definire la mancanza di estetica della M4, soprattutto per le sgraziate uscite delle varie fermate. In un mondo in cui le città fanno a gara per realizzare metro sempre più belle spiace che Milano resti così indietro. Non c’è nemmeno bisogno di andare oltre confine, basta spostarsi di pochi chilometri per vedere delle stazioni con maggiore qualità come quelle di Brescia oppure spingersi fino a Napoli per rimanere colpiti dalla meraviglia delle stazioni dell’arte.

Leggi anche: la grande bruttezza

#6 Gli artisti: “a gratis”

Credits Urbanfile – Idea di opera d’arte bambino nella M4

L’ultimo scandalo in ordine di tempo è Arte4. Forse per rispondere alle critiche sulla cattiva estetica, Metro4 Spa ha lanciato a fine 2020 un bando rivolto a street artist per decorare le stazioni della metro. Ma anche questo si è rivelato un boomerang: gli interventi artistici selezionati sarebbero a “totale carico dei proponenti”. Insomma i protagonisti di questa nuova galleria d’arte lavorerebbero gratis. Sarà davvero così? Dalla società ribattono: troveremo degli sponsor per pagare gli artisti. Per ora ancora nessuna novità. Vedremo che accadrà visto che da quando hanno aperte le prime 6 fermate non si è saputo più nulla del progetto.

Leggi anche: Arte4: artisti gratis?

La speranza è che le questioni ancora aperte, in carico al consorzio costruttore e al Comune di Milano, possano trovare prima o poi una soluzione positiva nell’interesse dei cittadini. 

Continua la lettura con: LINATE, con metro e restyling è diventato un AUTENTICO SFIZIO per i milanesi (FotoGallery)

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

10 cose da NON fare a Milano

1

Milano è la città dove si può far tutto.

Potete discutere con un hipster del suo ultimo progetto di finger food vegano a chilometro zero. Potete attraversare la città in pochi minuti con i mezzi pubblici o potete cercare parcheggio per giorni. Potete persino incontrare un amico se lo prenotate con qualche mese di anticipo.

Però, tra tutte queste cose che potete fare, ce ne sono alcune che dovete assolutamente evitare.

10 cose da non fare a Milano

#1 Bere il Negroni: esiste solo lo sbagliato 

Credits houseofnegroni IG – Fontana Negroni

Il Negroni sbagliato è quello giusto mentre il Negroni giusto è quello sbagliato. Se vi sembra un concetto di difficile comprensione significa che non avete mai votato a un referendum abrogativo.

Leggi anche: il locale di Milano che inventò il Negroni sbagliato

#2 Essere cialtroni e/o fannulloni: o fai e bene, o vieni escluso 

Con la disoccupazione giovanile al 40% è ovvio che non lavora più nessuno. Però a Milano non è come in altre zone d’Italia dove se puoi permetterti il lusso di non lavorare vieni guardato con invidia. A Milano il più figo è quello che lavora di più, quindi anche chi non lo fa finge di farlo. La conversazione tipica del milanese è questa:
– Quante te ne sei fatte ieri?
– Quasi 15!
Sappiate che non parlano di donne, ma di ore di lavoro.

#3 Percorrere le tangenziali di Milano nelle ore di punta

Traffico
Traffico

Chi ha detto che l’importante non è raggiungere la meta ma il viaggio non ha mai guidato in tangenziale a Milano nelle ore di punta.

#4 Insozzare un’auto in sharing 

Mediamente le macchine degli italiani sono un ricettacolo di ricordi batteriologici. Fazzoletti usati, cartacce, bottiglie vuote e qualsiasi cosa l’animo artistico del proprietario ritenga utile per dare carisma alla propria vettura. So che viene voglia di comportarsi allo stesso modo nelle auto del car sharing, ma non puoi. Perché non è giusto imporre agli altri il proprio gusto estetico. E c’è chi ha ricevuto sonore punizioni. 

#5 Il risvoltino

Prima o poi troveranno il colpevole di tutto questo dolore.

#6 Andare piano

Se vai piano in macchina ti suonano. Se vai piano a piedi ti spingono. Se vai piano alla cassa ti insultano. Sembra che a Milano ci sia posto solo per recordmen.

#7 Gettare oggetti in giro 

Non stai camminando in una discarica. O cerchi un cestino o te la porti a casa.
Il peggio del peggio è gettare nei Navigli. Occhio, rischi di esser bandito.

#8 Ubriacarsi in Darsena

Ubriacarsi è sempre un ottimo modo di socializzare. Ma almeno che non vogliate fare amicizia con una nutria è meglio farlo lontano dall’acqua. Suvvia, non siamo a Venezia.

#9 Abbuffarsi all’aperitivo

Nella vita ognuno può fingere di essere diverso da com’è. Se volete sciogliere ogni dubbio sulla vera identità di una persona, guardate come si comporta davanti ai vassoi dell’happy hour.

#10 Abitare a Monza 

Però il vantaggio di abitare a Monza è che puoi fare tutte le altre cose.

Continua la lettura con: TIBALDI-BOCCONI: inaugura la PRIMA STAZIONE della CIRCLE LINE

FRANCESCO BOZ

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 

NOTIZIE PIU' LETTE