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Corso BUENOS AIRES sarà il BOULEVARD MILANESE? Le ultime news sul progetto

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Credits realestatehero - Corso Buenos Aires

La principale arteria dello shopping milanese si trova in fase di trasformazione negli ultimi anni. Un progetto di rinnovamento che comprende alcune opere già realizzate come le piste ciclabili e altre che verranno realizzate in futuro, con qualche preoccupazione dei commercianti. Scopriamo come sta cambiando Corso Buenos Aires e il punto sul progetto.

Corso BUENOS AIRES sarà il BOULEVARD MILANESE? Le ultime news sul progetto

# Il nuovo progetto: marciapiedi più grandi, alberi e meno posti auto

Credits Urbanfile – Test di maggio 2021 su Corso Buenos Aires

Dopo le piste ciclabili, Corso Buenos Aires si prepara ad allargare i marciapiedi, eliminare i posti auto e a piantare alberi. Questi sono i tre elementi principali che rivoluzioneranno la via dello shopping, con l’obiettivo di renderla più vivibile e green. A maggio del 2021 è già stata fatta una simulazione, sul tratto compreso tra via Scarlatti e Pergolesi, con vasi in cemento a bordo marciapiede a simulare la larghezza della strada per valutarne l’impatto sulla viabilità futura.

Il progetto di riqualificazione prevede un vero e proprio restyling della via dello shopping e si unisce al piano per cambiare il volto di Piazzale Loreto diventando uno dei punti chiave del nuovo Piano di governo del territorio per ridisegnare la città del 2030.

# Le preoccupazioni dei commercianti: gli alberi oscurerebbero le vetrine e senza posti auto si registrerebbe un calo della clientela

Credits Urbanfile – Rendering Corti di Baires con marciapiedi allargati e alberi

A qualcuno però non convince affatto questa riqualificazione. I commercianti sostengono che gli alberi oscurerebbero le vetrine e che marciapiedi più larghi creerebbero ulteriori disagi. Dopo la chiusura di 25 negozi a causa della pandemia, le paure dei negozianti sono quindi molteplici: che gli affitti possano aumentare con il restyling del corso, che senza posti auto i clienti diminuiscano e che le grandi catene prendano il posto delle piccole botteghe. 

Leggi anche: Le SCAGLIE d’ORO di Buenos Aires: il nuovo volto di un PALAZZO “FUSION” di Milano

# Le Corti di Baires: il primo banco di prova del nuovo “boulevard milanese” con le prime inaugurazioni

Credits Urbanfile – Negozio Corti di Baires

Il Comune sembra però andare avanti con il progetto, puntando molto sul cantiere delle Corti di Baires, l’operazione che ha trasformato la vecchia e fallita corte commerciale in sei negozi, 166 appartamenti di lusso e 4 suggestive corti interne con giardino e percorsi pedonali. Sarà proprio questo tratto di corso, su cui si sviluppa parte del nuovo complesso di edifici riqualificato, ad essere il primo vero banco di prova per capire quali saranno gli effetti della rivoluzione del “boulevard milanese”.

Credits natipervivereamilano – Negozio Corti di Baires

La prima fase del progetto delle Corti di Baires è in completamento, sono state inaugurate a metà dicembre 2021 due attività commerciali a cui seguiranno le altre nel corso del 2022 quando saranno pronti anche gli appartamenti. 

# L’avvio dei cantieri per il restyling del corso partiranno nel 2023

Credits realestatehero – Corso Buenos Aires

Partiranno proprio sui 120 metri di corso davanti alle Corti di Baires i lavori di ampliamento dei marciapiedi e di piantumazione degli alberi. A metà giugno 2022 infatti il Comune ha approvato lo schema di convenzione con le due società proprietarie delle Corti di Baires per riqualificare il tratto compreso tra via Petrella e via Pergolesi.

Nel dettaglio verranno rifatti i marciapiedi con pavimentazione in pietra e realizzati nuovi cordoli, installate 30 piante in vaso della cui cura se ne occuperanno i proprietari delle Corti. Verrà inoltre consolidato, probabilmente con un cordolo in cemento, il tratto di pista ciclabile che corre lungo il corso. Il secondo tassello della riqualificazione di Buenos Aires potrebbe essere i 90 metri di strada tra via Scarlatti e la stessa via Petrella. I cantieri dovrebbero aprirsi nel 2023, un anno in ritardo rispetto a quanto preventivato.

 

Continua la lettura con: PARCO ALFA ROMEO al Portello: CONCLUSO l’ultimo TASSELLO di un progetto durato oltre 10 anni

FABIO MARCOMIN

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FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di TURATI

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https://www.redfishdesign.it/portfolio/palazzo-borromeo-dadda/

Una delle fermate più “pettinate” di Milano, nel cuore del business e del quartiere dei super attici. Ma cosa si trova di interessante nei dintorni?

FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di TURATI

# NICO’S Blends of Quality

https://www.nicos-milano.com/

In via Turati 8 si trova questa caffetteria che ha una selezione di miscele di caffè d’altissima qualità e ricercata selezione. Locale perfetto anche per una pausa pranzo a base di sandwich e panini gourmet, un aperitivo o un “momento dolce”, a base di cannoli e pasticcini. Il locale è moderno e semplice

# Fondazione Corrente Onlus, un luogo di cultura a 360°

https://www.tripadvisor.com/

La Fondazione Corrente sorge in un bellissimo palazzo in via Carlo Porta 5, la cui facciata è decorata da maioliche policrome a opera di Ernesto Treccani, artista e uno dei fondatori di questa onlus. Ospita ogni anno numerose mostre e conferenze incentrate sul Novecento ma in grado di spaziare dalla “filosofia politica all’estetica, dalla storia dell’arte all’urbanistica, dalla psicoanalisi alla letteratura, dal teatro alla fotografia”, come si legge sul sito ufficiale. All’interno sono presenti anche un archivio storico e una biblioteca, che possiede 8.500 volumi.

# Palazzo Borromeo d’Adda, l’edificio settecentesco

https://www.redfishdesign.it/

Questo palazzo settecentesco si trova in via Manzoni 39 – 41 e ha visto una completa ristrutturazione nel 1820, quando l’architetto Girolamo Arganini ha donato una nuova faccia stile tardo-neoclassico alla struttura. Tra portali, giardini interni che sembrano usciti dalle fiabe, colonne in granito rosa e stemmi di famiglia, la bellezza di questo palazzo affascinò e catturò anche Stendhal, scrittore francese che inserì il Palazzo Borromeo nelle sue cronache. Oggi la funzione della struttura è principalmente quella di ospitare eventi.

# Archi di Porta Nuova, un pezzo della Milano medievale

Sempre in via Manzoni è possibile venire a contatto con un elemento storico tra i più affascinanti e datati della città meneghina. Gli archi di porta nuova sono una delle porte maggiori della cinta muraria medievale di Milano.

# Galleria d’Arte Frediano Farsetti

https://www.beniculturalionline.it/

Questa galleria d’arte, in via della Spiga 52, apre nel 1999 ed è il luogo perfetto per gli amanti dell’arte del Novecento. Alle grandi opere dei grandi artisti del secolo scorso, vengono affiancate “proposte più sensibili alle ricerche della contemporaneità”, come si può leggere sul sito ufficiale, dove è possibile consultare il calendario delle mostre.

# Biancolatte

https://flawless.life/

Da Biancolatte, in via Turati 30, ci si sente a casa. Ed era proprio questo l’obiettivo della famiglia fondatrice di Biancolatte: creare un luogo familiare, accogliente e che fosse un punto di riferimento per i milanesi e non. Con l’aspetto di una vecchia latteria modernizzata, Biancolatte è una gelateria, pasticceria, caffetteria e ristorante, in cui si può passare da un’ottima colazione ad una elegante ma semplice cena.

# Palazzo Dugnani,

https://www.unitremilano.it/

Uno dei maggiori centri di pensiero della fine del 700, Palazzo Dugnani – via Manin 2 – è un sito storico milanese molto importante. Fino al 1977 è stato la sede della Civica Scuola Femminile Alessandro Manzoni, mentre oggi ospita il Museo del Cinema, i Laboratori delle Serre ed alcune mostre annuali. Lo stile architettonico del palazzo è il rococò, dominato da stupendi affreschi barocchi.

# Parco Sushi Cavour – C’è qualcosa che “stasera ti offro un sushi” non riesca a risolvere?

https://parcosushicavour.it/

In Piazza Cavour 7 si trova il primo sushi bar di Milano, nato nel 1998. Il Parco Sushi Cavour esplora e celebra la cucina giapponese, offrendo agli ospiti un’esperienza completa all’insegna della qualità degli ingredienti e alla cura dei dettagli, anche per quanto riguarda il design interno del locale.

# Cà Brutta, l’edificio ribattezzato dai milanesi

In via della Moscova angolo via Turati sorge la famosa Cà Brutta, l’edificio abitativo simbolo della Milano degli anni 20 e 30 dello scorso secolo. Uno dei primi edifici nello stile del modernismo, che avrebbe presto dominato il resto del secolo, è famoso per essere amato o odiato, senza una via di mezzo.

Leggi anche: CA’ BRUTTA: perché invece può apparire perfino bella

# Museo della Permanente

https://www.unitremilano.it/

Ha sede nel palazzo in stile neoclassico in via Turati 34. A cura della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, in questo edificio vengono esposte collezioni d’arte con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura e l’arte. Sul sito ufficiale è possibile consultare i calendari di eventi, mostre e collezioni.

Continua a leggere con: FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di CONCILIAZIONE

ALICE COLAPIETRA

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A MILANO il bar dove fare colazione con LATTE e CEREALI

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Credits: @cosaviporto Inzuppo

Chi l’ha detto che la colazione al bar si fa solo con cappuccio e brioches? A Milano infatti c’è un locale dove puoi fare una colazione alternativa con latte e cereali. Ecco dov’è.

A MILANO il bar dove fare colazione con LATTE e CEREALI

# Inzuppo: la colazione come a casa

@inzuppo
Inzuppo

Il classico cappuccio e brioches probabilmente è imbattibile, ma a Milano, in via Sforza, 31, c’è un bar aperto dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18 dove poter fare una colazione davvero particolare. Si chiama “Inzuppo” e offre ai suoi clienti la colazione che si può fare a casa: latte e cereali, ma con latti particolari e cereali difficili da trovare nei tradizionali supermercati (almeno non tutti).

La scelta infatti può ricadere su latte normale, intero o parzialmente scremato, ma anche su latti aromatizzati ad alcune polveri, come M&M’s, latte vegetale, di avena o di soia. Una volta scelto il latte, il cliente decide i cereali e topping da metterci dentro: dai più conosciuti a quelli meno famosi e mangiati solo in America come i “Reese’s Puffs”, i “Froot Loops” e i Kellogg’s al sapore di frutta e a forma di anellini.

# Offre anche l’opzione d’asporto

@cosaviporto
Inzuppo

Il bar fa comporre ai clienti la propria “zuppa di latte”. Il prezzo base è 4,50€ e poi se si vogliono aggiungere anche biscotti e topping c’è un sovraprezzo. L’idea di creare un bar che offrisse latte e cereali è venuta a Mattia, un ragazzo napoletano trasferitosi a Milano, che ha voluto proporre alla città frenetica che non si ferma mai una pausa colazione come se si fosse a casa. E così è nato Inzuppo.

Il locale non è molto grande e in quanto unico è spesso pieno, per questo Inzuppo fa anche d’asporto. Oppure si può andare a prendere la colazione e mangiarla sui Navigli (dato che si è in zona), il bar infatti prepara delle confezioni carine con latte e cereali per i suoi clienti che non si siedono nel locale.

Continua la lettura con: I 7 LUOGHI MIGLIORI dove fare COLAZIONE all’APERTO a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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🔴 La campagna elettorale si infiamma: SALA candidato premier per il centro sinistra?

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Credits beppesala IG - Beppe Sala alla presentazione del Salone del Mobile

Una bomba esplode nella campagna elettorale. Sala candidato premier per il PD. Questa l’indiscrezione del giorno se si verificassero alcune condizioni, come il rifiuto di Draghi e la vittoria elettorale del PD. Ma procediamo con ordine. 

La campagna elettorale si infiamma: SALA candidato premier per il centro sinistra?

Credits: www.milanoevents.it

E’ la Stampa a pubblicare il colpo del giorno nella campagna elettorale. Al centro destra che pare aver raggiunto l’accordo sul premier che sarà indicato dal partito della coalizione che prenderà più voti, il centro sinistra risponde con un nome ad effetto. 

Il fortino costruito attorno al nome di Mario Draghi pare incrinarsi giorno dopo giorno. Il motivo principale è la disaffezione del primo ministro uscente che sembra aver chiuso la porta al futuro nella politica italiana. Alla sua probabile rinuncia è iniziata la corsa delle autocandidature con Calenda in pole position che ha dichiarato che in mancanza di Draghi lui sarebbe pronto a fare il premier. Una ipotesi che non è un mistero lascia freddini candidati ed elettori di gran parte della coalizione. Allora, che fare, presentarsi in ordine sparso oppure trovare un candidato di bandiera alternativo a Giorgia Meloni?

Questa la rivelazione del giorno che è filtrata dai vertici del PD. Nel caso in cui il PD vincesse le elezioni e Draghi fosse indisponibile, la scelta per il primo ministro potrebbe ricadere sul sindaco di Milano. E Sala che dice? Oggi sul suo profilo campeggia l’addio a Brera: si trasferisce infatti a casa della compagna in Porta Venezia. Primo trasloco verso Palazzo Chigi? La campagna si infiamma. 

Continua la lettura con: 14 segnali che l’Economia americana sta per crollare

MILANO CITTA’ STATO

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Il primo ROBOT-POSTINO sulle strade di Milano

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Credits: @Cascina Merlata Spazio Vivo (FB) Yape

No non siamo in Giappone e neanche in un film futuristico: a Milano sta andando in giro un robot-postino che sarà utilizzato per le consegne dell’ultimo miglio. Ecco di cosa si tratta.

Il primo ROBOT-POSTINO sulle strade di Milano

# 1 metro di altezza per 50 chili: la descrizione del futuro postino di Milano

@Cascina Merlata Spazio Vivo (FB)
Yape

Pesa 50 chili ed è alto circa un metro, è Yape il nuovo robot postino che circola per le strade di Milano. Yape, acronimo che sta per “your autonomous pony express”, è un drone da terra a guida autonoma in grado di trasportare fino a 10 chili, sembra un cubo e viaggia fino a 6 chilometri all’ora. Il robottino diventerà il nuovo postino della città.

Yape infatti sarà il primo robot-postino italiano, ma in realtà per il primo anno circolerà solo in una zona ben precisa della città meneghina. Grazie a “Sperimentazione Italia”, l’azione di governo che permette alle startup, imprese, università e centri di ricerca di mettere in pratica i propri progetti innovativi, Yape ha il permesso di circolare nel territorio urbano di Cascina Merlata, il quartiere periferico a nord-ovest di Milano appena nato, dove farà un po’ di allenamento per un futuro da robot-postino.

# La sperimentazione

@Cascina Merlata Spazio Vivo (FB)
Yape

I test di prova per far circolare Yape dureranno circa un anno. Per i primi sei mesi il robottino circolerà per UpTown, il distretto residenziale high-tech realizzato da EuroMilano a Cascina Merlata, così da imparare le strade, capire cosa fare in caso di ostacoli e in generale imparare a circolare per le strade della città. Saranno 2 i robot che inizieranno la sperimentazione, ma si punta ad inserirne altri fino ad arrivare a 10 droni. Questi saranno costantemente monitorati da un team che analizzerà i comportamenti della macchina e che interverrà qualora il robot dovesse sbagliare. Finiti i primi 6 mesi, si passerà alle prove di consegna. Tramite un’applicazione il mittente potrà aprire lo sportello del robot (inquadrando un QR code) per metterci la merce da consegnare e poi inserire, sempre nell’applicazione, i dati del destinatario. Il robottino dovrà essere in grado di portare la merce a destinazione senza ostacoli.

Finita la sperimentazione, l’obiettivo della startup costruttrice di Yape, che ha lo stesso nome del robottino, è quello di far circolare il drone per le strade della città. Serviranno permessi e sarà necessario imporre delle regole alla macchina.

# E’ un robot sicuro

@Cascina Merlata Spazio Vivo (FB)
Yape

La sperimentazione è possibile grazie al Dipartimento per la trasformazione digitale, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Comune di Milano. L’azienda Yape, del gruppo e-Novia, ha realizzato il robottino in modo che sia sicuro: non va veloce, è dotato di sensori con un sistema di visione a 360°, ha una telecamera e un altoparlante e un laser scanner tridimensionale che vede fino a 150m.

Non ci resta che aspettare che Yape superi quest’anno di sperimentazione e poi magari lo vedremo consegnarci la posta.

Continua la lettura con: A Napoli i PRIMI TAXI guidati da ROBOT e AUTOBUS SENZA AUTISTA

BEATRICE BARAZZETTI

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In ITALIA c’è una SPIAGGIA che sembra fatta di RISO

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Credits robina_90 IG - Granelli Is Arutas

Una spiaggia composta da una miriade di granelli che hanno tutte le sembianze dei chicchi di riso, anche se non lo sono. Scopriamo come è fatta in realtà e dove si trova.

In ITALIA c’è una SPIAGGIA che sembra fatta di RISO

# Un distesa candida di granelli che sembrano riso

Credits robina_90 IG – Granelli Is Arutas

In Sardegna, in provincia di Oristano, c’è una spiaggia davvero incredibile che lascia chiunque la veda a bocca aperta: Is Arutas. La battigia è una distesa candida composta da una miriade di granelli che hanno tutte le sembianze dei chicchi di riso, ma che in realtà sono tutt’altro.

Credits jaco_cuccato IG – Is Arutas

Non è nemmeno sabbia bianca, si tratta invece di centinaia di metri di granelli di quarzo, che vanno da dimensioni microscopiche a dimensioni pari, appunto, a quelle dei chicchi di riso. Inoltre non sono nemmeno tutti bianchi, ma assumono le tonalità del rosa, del verde e persino dell’azzurro o turchese.

# L’origine del nome Is Aratus è legata ad alcun grotte erose con il tempo

Credits murru.rosanna IG – Is Arutas

Ma cosa significa il suo nome? Sembra che voglia dire “le grotte” e questo si collega al fatto che in questo luogo si trovavano alcune grotte erose con il tempo. La spiaggia non è però l’unica attrazione di Is Aratus. Le alte dune, uno stagno, gli speroni rocciosi e piccole macchie di erbe costiere fanno da cornice a un fondale che diventa profondo a pochi metri dalla riva con acque chiare e cristalline.

# Il percorso per questo piccolo paradiso

Credits stefano_zedda_escursioni IG – San Salvatore di Sinis

Anche il percorso per arrivare a questo piccolo paradiso è degno di nota. Si incontrano prima due suggestivi stagni e poi l’area preistorica di San Salvatore di Sinis con rovine e reperti archeologici. In prossimità della spiaggia si deve invece passare attraverso appositi sentieri e passerelle di legno.

 

Fonte: Si Viaggia

Continua la lettura con: La SPIAGGIA del paradiso che si MUOVE come un’ONDA

FABIO MARCOMIN

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PORTA VENEZIA – la Milano arcobaleno🌈🔴⁠

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Porta Venezia M1

Lo sapevi che dal giugno 2018 le pareti della stazione Porta Venezia sono state decorate con i colori dell’arcobaleno in sostegno del gay pride, grazie al finanziamento dello sponsor Netflix? L’intervento avrebbe dovuto essere temporaneo, ma nell’agosto 2018, per volontà del sindaco Sala, ATM ha annunciato che la fermata rimarrà definitivamente decorata con i colori dell’arcobaleno.

La stazione arcobaleno riflette la movida del quartiere in cui la metro rossa si ferma prima di dirigersi verso Palestro o verso Lima. Un quartiere che non accetta pregiudizi e non vuole definizioni, dove diversità e inclusione sono celebrate ogni sera nei locali. Ma è la fermata anche che ti porta ai palazzi liberty, ai negozi per uno sano shopping e al parco a rilassarti. Insomma, una stazione, un quartiere, tanti volti.⁠

Credits: @eustacestephen
IG

Altre curiosità sulla fermata di Porta Venezia:

  • La stazione di Porta Venezia fu costruita come parte della prima tratta (da Marelli a Lotto) della M1, entrata in servizio il 1º novembre 1964. Nelle prime versioni del progetto la denominazione della stazione era Oberdan
  • A partire dal 1997 è divenuta un nodo di interscambio con il passante ferroviario 
  • Porta Venezia in passato era stata denominata in altro modo: Porta Orientale fino al 1860, Porta Riconoscenza in epoca napoleonica, in milanese anche Porta Renza: è una delle sei porte principali di Milano

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

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Le 5 GELATERIE più BUONE e più ECONOMICHE di Milano

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Credits dolcevita.amarena IG - Gelato Giusto

Il blog Milano da Scrocco ha fatto un tour per la città alla ricerca delle gelaterie con il miglior rapporto qualità/prezzo. Scopriamo questa selezione.

Le 5 GELATERIE più BUONE e più ECONOMICHE di Milano

#1 Vulci, un cono con due gusti a 2,70€ in (zona Marche)

Credits vulci.gelateria IG – Gelateria Vulci

Alla gelateria artigianale Vulci, aperta dal 2012 e raggiungibile dalla fermata della M5 Marche, si può prendere un ottimo cono con due gusti a 2,70€. Si può richiedere anche coni glutenfree e ci sono alcuni gusti senza lattosio. Inoltre si ha diritto a un gelato omaggio completando la tessera punti proposta dal locale.

 

#2 Gelato Giusto, tre gusti a 3 euro (Porta Venezia) 

Credits dolcevita.amarena IG – Gelato Giusto

Spostandoci più a sud, in Porta Venezia, troviamo “Gelato Giusto”. La gelateria pasticceria di Vittoria Bartolazzo propone gelati al 100% vegani con gusti ricercati. Per un cono da 3 gusti si spende 3 euro, la versione gigante sale a 3,50 euro. 

 

#3 Aloha Gelateria, un cono da due gusti a 2,50 euro (Città Studi)

Credits gelateria Aloha fb – Gelateria Aloha

In zona Città Studi, in via Vallazze 102, c’è Aloha: la gelateria siciliana dall’animo “esotico”. Per gustarsi un cono da due gusti bastano 2,50 euro. Un’alternativa rinfrescante è la granita con prezzi che vanno dai 3 ai 4 euro. 

 

#4 Cortinovis Dolci e Gelati, solo 2 euro per due gusti (Porta Vittoria) 

Credits cortinovisdolciegelati IG – Gelateria Cortinovis

Spingendo ancora più a sud, ma rimanendo sempre nella zona est di Milano, ecco la gelateria Cortinovis Dolci e Gelati. Qui si trova il gelato al prezzo più basso, 2 euro per due gusti con la possibilità di richiedere la variante vegana. 

 

#5 Na’Ranita Graniteria, ottime granite siciliane e 2,50 per un cono a due gusti (Porta Genova) 

Credits naranita_graniteria IG – Nanarita graniteria

Nanarita graniteria, in una traversa del Naviglio Grande, è una gelateria-graniteria siciliana. Non mancano infatti le classiche granite e le brioche con il gelato. Per le prime il prezzo medio è di 3 euro, per un un cono a due gusti servono 2,50 euro

 

Fonte: Milano da Scrocco

Continua la lettura con: Il “PANINO più BUONO d’Europa”; si mangia a MILANO

FABIO MARCOMIN

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Il “MARE a DUE COLORI”: dove si ammira lo spettacolo in ITALIA

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Credits livia_dandrea IG - I due mari

Uno spettacolo unico in Italia e presente solo in altri pochi luoghi nel mondo. Scopriamo perché succede questo fenomeno naturale e dove si può vedere.

Il “MARE a DUE COLORI”: dove si ammira lo spettacolo in ITALIA

# Nel sud dell’Italia c’è un punto in cui il mare si divide in due colori diversi

Credits lu_piangi_leuca IG – Santa Margherita di Leuca

C’è un luogo in Italia dove l’acqua del mare si divide in due colori diversi. Un fenomeno davvero curioso a cui si può assistere solo alcuni giorni dell’anno. Siamo nella zona di Santa Maria di Leuca, nel sud della Puglia, vicini al promontorio di punta Melisio. Questo è il punto in cui Mar Ionio e Mare Adriatico si incontrano, anche se il luogo geografico esatto è il confine del Canale di Otranto. L’impressione è che i due mari, uno azzurro e uno blu, si mescolino tra di loro.

# Le cause di questo fenomeno naturale

Credits livia_dandrea IG – I due mari

Ma quali sono le cause di questo fenomeno naturale? Come succede in pochi altri luoghi nel mondo, Alaska, Nuova Zelanda e Grecia, quando fiumi, mari e oceani con diverso grado di salinità si incontrano si viene a formare un apparente confine fra le due masse d’acqua. In realtà quello che si vede non è altro che la zona di stratificazione dell’acqua.

Il risultato però non è solo una differente cromia che, nel caso italiano, crea uno scorcio incredibile da vedere almeno una volta nella vita. In base agli studi dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste l’unione dei due mari crea anche uno scambio di acque e specie marine che influenza l’intero Mediterraneo.

 

Continua la lettura con: La “FERROVIA DEI DUE MARI” si farà? Così il centro Italia potrebbe cambiare volto

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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L’HOTEL di LUSSO più ECONOMICO al mondo: 4 stelle al costo di un ostello

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Credits: @just_me_jeanmarie Terra Khaya

Non per forza però bisogna dormire in posti brutti per poter risparmiare, esistono infatti degli hotel di lusso che costano meno di un ostello. Ecco qual è il più economico tra questi.

L’HOTEL di LUSSO più ECONOMICO al mondo: 4 stelle al costo di un ostello

# Il Terra Khaya Eco Lodge: qui il prezzo parte da 5 euro a notte

@nicole_guetling
Terra Khaya

In Sud Africa c’è un hotel di lusso che costa meno di un ostello italiano. Si chiama Terra Khaya Eco Lodge e per soggiornarci basta pagare in media 10 euro a notte, ma per l’offerta che propongono si potrebbe dire che è quasi gratis. L’hotel infatti è composto da tante strutture in legno distribuite nella foresta, ogni stanza è arredata in modo creativo e moderno e il tutto è in stile africano.

Il design è innovativo ed ecologico, quasi tutte le strutture del Terra Khaya Eco Lodge sono state infatti costruite con le tecniche locali, utilizzando risorse naturali e materiali riciclati. La proposta delle camere è varia: l’hotel infatti offre sia alloggi in dormitorio che in mini-case con all’interno una camera doppia o tripla e i prezzi variano da poco più di 5 euro a notte a un massimo di 50.

@safari4u_official_
Terra Khaya

Terra Khaya Eco Lodge offre gli stessi servizi di un hotel a 4 stelle. Nelle camere c’è infatti la biancheria (sua lenzuola che asciugamani), saponi, shampoo e tutto il necessario e nel prezzo è inclusa la colazione. Ma gli ospiti possono anche scegliere di pranzare o cenare all’hotel pagando un piccolo sovrapprezzo.

# Una vacanza nel rispetto dell’ambiente

Credits: @nicole_guetling
Terra Khaya

Il Terra Khaya Eco Lodge è nato nel 2010 e si trova precisamente nella Chillington Farm a Hogsback, in Sud Africa. L’hotel nasce con un progetto ben preciso: far conoscere la propria terra nel rispetto di essa. Il Terra Khaya Eco Lodge propone infatti una vacanza “fuori dalla rete”, negli alloggi non ci sono né prese né TV, con l’obiettivo di far conoscere il territorio lentamente, con leggerezza.

@just_me_jeanmarie
Terra Khaya

L’unico “problema” delle camere dell’hotel di lusso ma super economico è il bagno. Le docce infatti sono lontane dalle stanze, ma anche qua l’hotel ti fa vivere un’esperienza di lusso, un esempio? Farsi un bagno all’esterno mentre si guarda l’immensità della natura.

Continua la lettura con: L’HOTEL che costa solo 1 EURO (ma senza privacy)

BEATRICE BARAZZETTI

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ROGOREDO FS – L’ULTIMA STAZIONE DI MILANO 🟡🏙️

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Lo sapevi che verso sud Rogoredo FS è l’ultima fermata ancora in territorio milanese? Sì perché l’ultima fermata è San Donato che però è già comune a sé, nonostante faccia parte della Città Metropolitana di Milano.

La stazione della metro gialla Rogoredo è stata inaugurata il 12 maggio 1991, circa un anno dopo l’inaugurazione della linea 3 che inizialmente faceva solo il tratto Centrale FS – Duomo (e che da dicembre 1990 fu prolungata da Duomo a Porta Romana).

Credits laeriiika IG – Stazione di Rogoredo

Altre curiosità sulla fermata Rogoredo FS:

  • E’ stata realizzata in via Rogoredo in modo da consentire ai passeggeri di accedere direttamente ai binari della stazione RFI di Milano Rogoredo con un sottopassaggio riservato ai passeggeri della metropolitana. E’ possibile accedere dal mezzanino anche al sottopassaggio di RFI, ma per ogni utente che passa questo varco viene registrato
  • La stazione Rogoredo è punto di diramazione delle linee per Bologna e per Genova ed è capolinea meridionale del passante ferroviario 
  • La stazione Rogoredo è tappa del treno a lunga percorrenza Nizza-Mosca 

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

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Il LAGO in LOMBARDIA che sembra il MARE

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Credits iaiarella IG - Lago di Mezzola

Non è famoso come i grandi laghi lombardi ma è capace di stupire con uno scenario favoloso. L’acqua dai colori pazzeschi e la natura verdissima che lo circondano proiettano chi ci capita in atmosfere marine. Ecco dove si trova. 

Il LAGO in LOMBARDIA che sembra il MARE

# Acqua dai colori pazzeschi e una natura verdissima

@double_d45 IG – Lago di Mezzola

Un bellissimo lago dai colori pazzeschi e circondato da natura verdissima, questo è il Lago di Mezzola. Si trova poco più nord del Lago di Como, dal quale è separato dall’ultimo corso del fiume Mera, ed è uno dei laghi balneabili della Lombardia. Si estende su una superficie di 6 kmq e arriva a una profondità massima di 69 metri. Circa il 20% delle acque del lago di Como proviene da questo lago.

Leggi: Cascate, laghetti, torrenti: 6 POSTI dove RINFRESCARSI in Lombardia

# Come arrivare al Lago di Mezzola

@stefanoch5 IG – Lago di Mezzola

Siamo nella Riserva Naturale del Pian di Spagna, verso la Val Chiavenna, in provincia di Sondrio. La località dove poter rilassarsi prendendo il sole o facendo il bagno è quella di Novate Mezzola, sulla riva settentrionale del lago.

@nicolini1966 IG – Spiaggia Lago di Mezzola

Qui si trova una spiaggia molto grande e un lido attrezzato con un bar, LIDO Beach. Da Milano dista circa un’ora e mezza di auto tramite la SS36 del Lago di Como e della Spluga con uscita diretta a Novate Mezzola. In alternativa si può arrivare in treno scendendo alla stazione del paese.

Milano-Novate Mezzola

Continua la lettura con: UNO dei 10 LUOGHI BALNEABILI più SELVAGGI d’Europa è in Italia (ma non dove pensi)

FABIO MARCOMIN

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14 segnali che l’ECONOMIA AMERICANA sta per CROLLARE

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ph. Gerd Altmann - pixabay

Michael Snyder, uno degli analisti più seguiti d’America ha raccolto 14 segnali che dimostrerebbero che l’economia americana sta per crollare molto duramente nella seconda metà del 2022. 

14 segnali che l’ECONOMIA AMERICANA sta per CROLLARE

#1 Un sondaggio appena pubblicato ha scoperto che il 35% di tutti i proprietari di piccole imprese negli Stati Uniti “non poteva pagare l’affitto per intero o in tempo a giugno”.
 
#2 Un sondaggio diverso ha rilevato che il 51% di tutti i proprietari di piccole imprese negli Stati Uniti ritiene che l’aumento dei prezzi potrebbe “costringerli a chiudere le proprie attività entro i prossimi sei mesi”.
 
#3 È stato riferito che il 45% di tutte le piccole imprese negli Stati Uniti ha già deciso di congelare l’assunzione di nuovi lavoratori.
 
#4 Le vendite di case precedentemente possedute sono diminuite del 5,4% durante il mese di giugno. Questo è ora il quinto mese consecutivo in cui abbiamo assistito a un calo.
 
#5 In tre quarti delle aree metropolitane tracciate da Redfin, almeno il 25% dei venditori di case ha ridotto il prezzo richiesto durante il mese di giugno.
 
#6 Blackstone ha preparato una cassa di guerra di 50 miliardi di dollari in modo da poter raccogliere immobili depressi in tutto il paese dopo che i prezzi delle case sono crollati nei mesi a venire.
 
#7 Il numero di americani che richiedono sussidi di disoccupazione è salito al livello più alto in otto mesi.
 
#8 Gli annunci di lavoro per lavori di sviluppo software sono diminuiti di oltre il 12% nelle ultime quattro settimane.
 
#9 L’indice dei principali indicatori economici del Conference Board è ora in calo per quattro mesi consecutivi.
 
#10 L’indice S&P Global Flash US PMI Composite Output Index è appena diventato negativo per la prima volta dall’ultima recessione.
 
#11 L’ultimo numero per l’indice manifatturiero della Fed di Filadelfia è arrivato a -12,3, ed era molto peggio di quello che la maggior parte degli esperti si aspettava. Qualsiasi lettura inferiore a zero indica una contrazione e, inutile dire che questa lettura era molto inferiore a zero.
 
#12 L’inflazione continua a imperversare senza controllo anche se l’attività economica negli Stati Uniti rallenta notevolmente. Se vi riesce crederci, il prezzo medio di un veicolo usato negli Stati Uniti è ora salito a un enorme $ 33,341.
 
#13 La Fed di Atlanta prevede ora che la crescita economica degli Stati Uniti per il secondo trimestre sarà del -1,6%. Se alla fine venisse confermato che l’economia statunitense è già in contrazione per due trimestri consecutivi, ciò significherebbe che in questo momento siamo ufficialmente in recessione.
 
#14 Grazie in parte al rapido crollo dell’economia, il tasso di approvazione di Joe Biden è precipitato fino al 31%.
 
Michael Snyder
 
 

Continua la lettura con: Stiamo tutti a fischiettare

 
LA FENICE
 

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La METROPOLITANA di BRESCIA si allunga fino al LAGO di GARDA?

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Credits Logo Metro Brescia - Da Brescia al Lago di Garda

Dalla città al lago in metropolitana? La seconda città per popolazione in Lombardia studio un progetto ambizioso per arrivare fino al Lago di Garda direttamente a bordo della metro. Vediamo l’ipotesi sul tavolo e quali saranno i prossimi passi.

La METROPOLITANA di BRESCIA si allunga fino al LAGO di GARDA?

# La rete attuale della metropolitana di Brescia si compone di una linea di 13,7 km per 17 stazioni

Metro Brescia

La metropolitana di Brescia è stata inaugurata nel 2013 e si tratta di una metropolitana leggera basata sul sistema della lilla milanese. Ad oggi si compone di una sola linea lunga 13,7 km per 17 km, attraversa la città da sud a nord partendo da sud-est, ma si stanno ipotizzando delle future estensioni. Il presidente della provincia bresciana Guido Galperti vorrebbe portare i binari almeno fino a Roè Volciano e magari spingersi verso nord fino al Lago di Garda. 

Leggi anche: Curiosità e record delle 7 METROPOLITANE delle città ITALIANE

# Nei prossimi 12 mesi pronto lo studio di prefattibilità per 18 km di nuovi binari

@19ale70 IG – Banchina Metro Brescia

L’Università di Brescia è stata incaricata di realizzare uno studio di prefattibilità, entro i prossimi 12 mesi, per individuare il sistema di trasporto più appropriato alla zona per un’opera di 18 chilometri dal costo di circa 1 miliardo di euro. L’obiettivo del prolungamento della metropolitana è quello di ridurre il traffico sulla statale 45 bis, la terza arteria di spostamento verso la città con 2200/2300 veicoli l’ora che la percorrono durante il giorno.

Leggi anche: Le STAZIONI più BELLE di ogni metropolitana italiana

# Il cronoprogramma fino alla prossima estate

mentelocale – Stazione Fs Brescia

Per arrivare allo studio è stato previsto questo cronoprogramma: nei prossimi due mesi inizierà l’interlocuzione con i Comuni, entro novembre verrà deciso il sistema di trasporto migliore, entro marzo la scelta del tracciato, delle fermate e la loro collazione e infine ad aprile quindi verrà avviata l’analisi costi-benefici che di fatto porterà a conclusione dello studio di prefattibilità. I fondi dovrebbero essere reperiti dalla finanziaria in autunno e tramite il PNRR.

# Il sogno del capolinea sul Lago di Garda

 Logo Metro Brescia – Da Brescia al Lago di Garda

L’ambizione più grande del presidente della provincia di Brescia, ma soprattutto dell’Osservatorio informale sulla mobilità sostenibile nel sistema del Garda e della Comunità Montana della Vallesabbia, è quella di collegare Brescia al Lago di Garda.

La richiesta dei sindaci è che la metropolitana leggera sia inserita in un ampio progetto generale che soddisfi le diverse esigenze dei territori risolvendone le criticità, mettendo in rete le altre opere del territorio. Tra le soluzioni immaginate per raggiungere l’alto Garda o la Valsabbia verrebbero valutate, oltre alla metropolitana, mezzi di trasporto alternativi come metrotranvie o BRT (Bus rapid transit)

Il capolinea sarebbe a Salò e, in questo modo, si avrebbe un enorme impulso turistico per la città di Brescia che potrebbe diventare luogo da cui si giunge al lago direttamente in metro. 

Continua la lettura con: ATM fa il punto sulle novità di M4, M5 e M6

FABIO MARCOMIN

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L’AUTOSTRADA del futuro: pannelli solari e UNA CICLABILE NEL MEZZO, coperta dal sole

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Credits: koreabybike.com

L’autostrada solare per biciclette esiste veramente. È in Corea del Sud e corre per 20 km tra Daejon e Sejong. Si realizzerà qualcosa del genere anche in Italia?

L’AUTOSTRADA del futuro: pannelli solari e UNA CICLABILE NEL MEZZO, coperta dal sole

# Un’autostrada solare per biciclette

Ciclabile solare – Credits: Tele Ambiente

In Corea del Sud c’è una pista ciclabile che corre nel bel mezzo di un’autostrada a 3 corsie per ogni senso di marcia. Il percorso ciclabile è coperto da pannelli solari, che offrono riparo dal sole per i ciclisti e producono allo stesso tempo energia.

L’illuminazione dell’autostrada e le colonnine di ricarica delle auto sono completamente autoalimentate dai pannelli solari posti tra le sei corsie, rendendo la Daejon-Sejong autonoma dal punto di vista energetico.
Grazie alla confluenza di tutti questi fattori, la 20 km sudcoreana è la prima autostrada solare per biciclette.

Leggi anche: L’AUTOSTRADA del FUTURO: nel tratto milanese dell’A4 si testa la prima interconnessione bidirezionale

# La SolaRoad come ispirazione?

Credits: koreabybike.com

Probabilmente ispirato alla SolaRoad dei Paesi Bassi, l’autostrada coreana ha però ribaltato il concetto.
Mentre la SolaRoad è un percorso pavimentato dai pannelli solari e i ciclisti ci pedalano sopra, in Corea del Sud i pannelli costituiscono la copertura, dando riparo dal sole proprio ai ciclisti.

La ciclabile è completamente isolata dal traffico autostradale. Per entrare o uscire dal percorso, i ciclisti si servono di percorsi sotterranei che li tengono lontani dal traffico regolare. Ai lati della ciclabile corrono delle barriere di protezione che, sebbene tolgano completamente l’aspetto panoramico, aumentano la sicurezza.

Leggi anche: Nasce in Svezia la prima autostrada elettrica. Per camion che si trasformano in tram

Leggi anche: APERTO il primo tratto della LINEA VERDE, la NUOVA SUPERCICLABILE di Milano

# Le ciclabili si possono costruire ovunque?

Credits: Sabine via Pixabay

La notizia della ciclabile autostradale ha fatto il giro del mondo sul web. Il video che mostra il percorso ripreso da un drone ha fatto oltre 21 milioni di visualizzazioni. La notizia ha destato curiosità, ma ha scatenato anche diverse critiche.
Molti commentatori hanno fatto notare che «perdalare in mezzo all’autostrada non è necessariamente la soluzione ottimale. Ai lati della strada poteva essere una ubicazione migliore».
Analizzando il percorso di 20 km, c’è chi ipotizza un tempo di percorrenza di circa 60 minuti: «un’ora all’andata e una al ritorno, sono i modi ideali di iniziare e terminare una giorntata di lavoro», però «godendosi il rumore assordante e respirando inquinamento».

Le ciclabili tendono ad essere costruite proprio ovunque, perché ritenute poco invasive. In una città come Milano, dove i due km di ciclabile tra Loreto e Porta Venezia sono stati accolti da ogni tipo di polemica, riuscite ad immaginare cosa potrebbe scatenarsi, se Milano-Serravalle suggerisse di realizzare un percorso ciclabile come quello sudcoreano, in mezzo alle tangenziali milanesi?

Credits: Solar Business Hub

Fonte: Figen, Twitter

Continua la lettura con: Nasce in Lombardia l’AUTOSTRADA del FUTURO: ricarica i veicoli mentre la PERCORRONO

LAURA LIONTI

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LODI T.I.B.B. – la sigla incomprensibile⁠ 🤔🟡

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Lodi T.I.B.B.

Sai per cosa sta la sigla che rende quasi incomprensibile il nome di questa stazione della M3? Lodi T.I.B.B sta per Lodi Industria Tecnomasio Italiano Brown Boveri. Un’azienda di progettazione e costruzione di treni, tram, rotabili ferroviari, impianti di segnalamento e sicurezza che, nei primi del ‘900, occupava l’area tra l’attuale viale Umbria, via Sannio e Piazzale Lodi. 

Leggi anche: LODI TIBB: storia della sigla più incomprensibile della metro di Milano

Altre curiosità sulla fermata Lodi TIBB:

  • La stazione è stata inaugurata il 12 maggio 1991, circa un anno dopo l’apertura della linea 3 che all’inizio limitava il tragitto a Centrale FS – Duomo. Ha l’uscita in piazzale Lodi. 
  • Nei primi progetti la stazione avrebbe dovuto chiamarsi Porta Romana FS.Per evitare confusione con la porta delle mura spagnole, posta a una fermata di distanza, si decise di denominare la stazione in Tecnomasio, dal nome della storica industria Tecnomasio Italiano Brown Boveri (TIBB) che aveva sede nelle vicinanze. All’atto dell’apertura la stazione assunse invece l’attuale nome Lodi T.I.B.B
  • La scena “Il biglietto si paga” del film Nati stanchi del 2002 è ambientata nel mezzanino di questa stazione

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

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“Vicini di Cinema”, il cinema GRATIS all’aperto di Milano

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Credits: @cinevan.on.tour Vicini di Cinema

A Milano gli eventi cinematografici non mancano. Per tutta l’estate nelle piazze o negli spazi pubblici e privati meneghini sono state organizzate iniziative per promuovere i più celebri film degli ultimi tempi. Da qualche giorno è partito anche “Vicini di Cinema”, ecco di cosa si tratta.

“Vicini di Cinema”, il cinema GRATIS all’aperto di Milano

# 8 serate di film in compagnia

@cinevan.on.tour
Vicini di Cinema

Nel Municipio 9 le serate afose d’estate possono essere trasformate in piacevoli visioni di film in compagnia. Dal 25 luglio al 15 settembre 2022 saranno organizzati eventi cinematografici ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Grazie al supporto di Nuovo Armenia, il progetto cinematografico nato a Dergano, e all’impegno di Cinevan, associazione culturale che organizza laboratori didattici sul linguaggio visivo, cinematografico e fotografico, nonché organizzatore degli eventi in questione, nel Municipio 9 per 8 serate ci sarà il cinema all’aperto. L’iniziativa si chiama “Vicini di Cinema” e i film saranno proiettati negli spazi pubblici e nelle piazze. Questa la programmazione con data, luogo dove ci sarà l’evento e film trasmesso:

  • lunedì 25 luglio, piazza Schiavone (Bovisa): In viaggio verso un sogno
  • martedì 26 luglio, piazza Schiavone (Bovisa): Inside Out
  • lunedì 1 agosto, via Toce (Isola): Figli
  • martedì 2 agosto, via Toce (Isola): Un divano a Tunisi
  • mercoledì 7 settembre, piazza Gasparri (Comasina): Lunana: il villaggio alla fine del mondo
  • giovedì 8 settembre, piazza Gasparri (Comasina): Farewell: una bugia buona (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
  • mercoledì 14 settembre, collina dei ciliegi (Bicocca): Yesterday
  • giovedì 15 settembre, collina dei ciliegi (Bicocca): Il gioco del destino e della fantasia.

# Il cinema che fa conoscere il vicinato

cinevan.it
Locandina vicini di cinema

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far consolidare i legami col proprio vicinato. Gli organizzatori hanno infatti deciso di sfruttare il potere del cinema, apprezzato da tutti, per far conoscere i propri vicini e promuovere progetti di inclusione in una città dove, a volte, i rapporti sono talmente freddi che non si conoscere nemmeno chi ti abita vicino.

I film inizieranno alle 21:15 e Cinevan raccomanda, in un post sul proprio profilo Instagram, di portare un comodo cuscino dove potersi sedere.

# Continua anche il cinema itinerante di Anteo

“Vicini di Cinema” non sarà però l’unico cinema all’aperto in città. Per tutto il mese di agosto, fino a metà settembre, rimanendo in tema cinema, ci sarà anche l’iniziativa “Anteo nella città”. Anteo porta i più grandi film del momento nelle piazze dei Municipi meneghini e, considerando che le proiezioni sono iniziate a giugno, restano ancora gli eventi nei Municipi 3, 6, 7, 8, 9.

Fonti: mentolocale.it

Continua la lettura con: Il CINEMA ITINERANTE per l’estate a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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Gli INGLESI ad agosto preferiscono MILANO

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Credits: Daniele Gambero via Pexels

Lo rileva un’analisi dei big data forniti da Jetcost, un motore di ricerca specializzato nelle soluzioni per voli e hotel.

Gli INGLESI ad agosto preferiscono MILANO

# Le ricerche dei turisti britannici

Mohamed Hassan via Pixabay

“Milano, agosto 2022” potrebbe essere, a buona ragione, il tema registrato da Jetcost, un motore di ricerca specializzato che fornisce soluzioni per voli, hotel e pacchetti di soggiorno completi. Analizzando le ricerche effettuate oltre Manica, Milano è la meta più ricercata dai viaggiatori britannici. I turisti di Sua Maestà preferiscono Milano a Roma, Napoli e Venezia.

Nel resto d’Europa Milano è la seconda ricerca per gli spagnoli e olandesi, che preferiscono prima tentare su Roma o mete in Veneto (Venezia e Verona).
La città della Madonnina sta riconquistando l’interesse e le presenze del turismo, attestandosi ai livelli del 2019 e se le ricerche su Jetcost dovessero tramutarsi in arrivi, tra qualche settimana potrebbe esserci un boom di turisti Made in U.K.

Leggi anche: Otto QUARTIERI di MILANO per vivere da turisti nella nostra città 

# Milano: amata dagli stranieri ma snobbata dagli italiani

Roberto Patti via Unsplash

Mancano all’appello i turisti russi e cinesi ed anche gli italiani non sembrano mostrare un interesse primario per il Duomo e i Navigli.
Per una vacanza breve i connazionali preferiscono orientare le ricerche su altre mete, piazzando Milano al 12esimo posto tra le destinazioni di interesse.
Gli italiani cercano i posti di mare, sia nella penisola che in Europa, ma preferiscono Milano a molte capitali europee, come Lisbona, che si attesta al 14 posto, o Parigi al 18.
Secondo Jetcost le mete a lungo raggio, come ad esempio New York, sono ancora abbastanza distanti: la Grande Mela è al 24 posto tra le ricerche degli italiani.

Leggi anche: I migliori rooftop di Milano. 5 modi di vedere Milano dall’alto

# Cosa trova un viaggiatore a Milano

Dimitris Vetsikas via Pixabay – Pinacoteca di Brera

Ad Agosto Milano può offrire scorci piuttosto interessanti, opposti alla proposta business che solitamente si accosta al capoluogo lombardo.
Non ci saranno fiere internazionali o eventi legati a moda e design, inoltre Milano si presenterà svuotata, perché alcuni milanesi saranno in vacanza altrove. Con il traffico e la vita caotica in pausa, Milano ha comunque un ventaglio di offerte culturali, gastronomiche e d’arte: i musei e i monumenti non vanno in vacanza, gli ottimi ristoranti milanesi e tutti i pacchetti di soggiorno stanno già scaldando i motori. Tutto è pronto ad accogliere il ritorno dei turisti provenienti da tutta Europa.

Leggi anche: 7 LOCALITÀ vicine a Milano dove trascorrere delle magnifiche VACANZE DI PROSSIMITÀ

# Gongolano il settore e gli amministratori

Daniele Gambero via Pexels

Lo aveva già sottolineato Martina Riva ad aprile: a Milano sono tornati i turisti, con presenze e numeri importanti che hanno pareggiato le performance del 2019.
In tutto il 2022 fino adesso, le prestazioni sono state quelle di prima della pandemia. Due milioni e mezzo di turisti solo nel secondo trimestre, da aprile a giugno, grazie a moda, Salone del Mobile e Fuorisalone, Design Week e Motor Show.
Numeri da capogiro: ad aprile sono stati registrati 587.717 visitatori, contro i 594.269 del 2019, a maggio 626.742 rispetto ai 648.489 di 3 anni fa e a giugno 628.759 contro i 638.600 dell’anno pre-Covid.

Dopo le ultime due tremende estati del 2020 e 2021, una vera boccata d’ossigeno per la locomotiva d’Italia, che aspetta un’occasione di riscatto e rinascita da troppo tempo ormai.
Beppe Sala lo ha definito un «miracolo», ma chi ci ha sempre creduto sa che – appena dai una chance a questa città – Milano ti ripaga con un +500% di turisti.
Welcome back friends.

Continua la lettura con: Quello che i TURISTI NON SANNO di Milano

LAURA LIONTI

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ZARA – la nuova MOVIDA MILANESE 🕺🏽🟣⁠

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Sai perché l’abbiamo chiamata così? La fermata è diretta su Viale Zara, l’importante strada radiale che ha origine in piazzale Lagosta e arriva in piazzale Istria. Usciti dalla stazione si trova una Milano un po’ periferica ma con locali, affascinanti architetture e un parco tranquillo. La vicinanza con la Bicocca è un po’ la sua fortuna quando si parla di divertimento⁠.

Altre curiosità sulla fermata di Zara:

  • Zara connette M3 e M5: è stata capolinea di entrambe le linee. La stazione sulla linea M3 è stata attivata il 16 dicembre 1995, come capolinea del prolungamento proveniente da Sondrio. E’ rimasta capolinea fino all’8 dicembre 2003, quando la M3 si è estesa fino a Maciachini.
  • Il 10 febbraio 2013 è stata aperta la stazione sulla M5. La fermata è rimasta capolinea fino al primo marzo 2014 quando fu aperto il tratto diretto a Garibaldi.  
  • La stazione possiede ingressi e uscite solo su viale Zara.  

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

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La STRATEGIA ATM per fermare il SALTO dei TORNELLI

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Credits arimatea.artist IG - Tornelli Atm

ATM si prepara a correre ai ripari per ridurre l’evasione sui biglietti da parte degli utenti della metropolitana che entrano saltando il tornello. Vediamo la strategia dell’Azienda dei Trasporti Milanesi per arginare il fenomeno.

La STRATEGIA ATM per fermare il SALTO dei TORNELLI

# In tre anni l’evasione sui biglietti è salita dall’1 al 4%

gorgo_n_zola_shitposting IG – Salto del tornello

Il “salto del tornello” sta diventando una “disciplina” sempre più diffusa nella metropolitana di Milano. In tre anni infatti l’evasione sui biglietti, di chi entra in stazione senza pagare, è salita dall’1 al 4%. C’è chi si spinge con le braccia per scavalcare la sbarra, chi passa sotto e chi si accoda negli ingressi dotati di barriera a schermo. Il risultato finale è sempre lo stesso e la conseguenza è un ammanco di entrate nelle casse comunali, considerando il costo di 2 euro per un singolo titolo di viaggio. Per far fronte a questo problema ATM sta mettendo in atto una doppia strategia.

# Aumento del numero di controllori da 130 a 150

Credits: foto di redazione
M5

La prima mossa decisa in via Foro Buonaparte 61, dove ha sede la municipalizzata del trasporto pubblico del capoluogo lombardo, è quella di aumentare il numero dei controllori sia all’entrata che all’uscita dei tornelli. Passeranno da 130 a 150. In caso di controllo a chi viene trovato senza biglietto verrà comminata una multa di 39 euro se pagata subito, che diventa di 54 euro dopo 5 giorni e di 70 dopo 60 giorni. 

# Entro l’estate 2023 inizierà l’installazione di nuovi tornelli con barriere alte 180 centimetri e dotati di allarme sonoro

Credits: milano.repubblica.it – Metro Milano

La seconda mossa sarà l’installazione di nuovi tornelli a barriera alti 180 centimetri dotati di un sensore per rilevare il passaggio di una seconda persona facendo scattare una sirena. Saranno gli stessi presenti sulla linea M5, che però non hanno l’allarme sonoro, e sulla futura M4. La gara d’appalto è già in corso e dovrebbe chiudersi in autunno. L’inizio dei lavori per la sostituzione degli accessi alle stazioni delle metropolitana è previsto tra la primavera e l’estate del 2023 in sette fermate tra cui Duomo, Cadorna, Rogoredo, Garibaldi e Centrale per poi passare a tutta la linea gialla. 

Fonte: Milano Corriere

Continua la lettura con: METROLINK: verrà costruita la PRIMA METROPOLITANA d’IRLANDA

FABIO MARCOMIN

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