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Il SUPER ATTICO su due livelli con FONTANA PANORAMICA su Milano

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Credits: edenmilano.com

Il “Grattacielo di Milano”, questo il nome dato originariamente alla Torre Breda, ospita a 110 metri di altezza al 29esimo piano l’Eden Skyhouse: l’appartamento panoramico, realizzato negli anni ’50, da dove si gode di una vista mozzafiato su Milano a 360 gradi. Il nome dice tutto e infatti sembra di essere davvero in paradiso, per l’altezza, la vista e la location. Scopriamo come è fatto.

Il SUPER ATTICO su due livelli con FONTANA PANORAMICA su Milano

# Un terrazzo esterno di 412 mq con giardino e vista mozzafiato

ph. edenmilano.com

L’elemento più scenografico dell’attico è il terrazzo esterno di 412 mq. Sul lato est, ricoperto da un giardino, si ha una vista panoramica che va da Porta Nuova alla Stazione Centrale, su quello ovest, caratterizzato da un patio circolare vetrato e una fontana di marmo, si possono ammirare dall’alto la Torre Velasca e il Duomo.

# La fontana in marmo di Candoglia, lo stesso utilizzato per il Duomo

Credits: edenmilano.com

Il gioiello della terrazza è la sopracitata fontana rinascimentale in marmo di Candoglia, quello usato anche per costruire il Duomo. Questo lussuoso appartamento, un tempo appartamento ad un unica famiglia, è la rappresentazione del “nascosto, ma in piena vista”. Un luogo, pensato e creato dall’uomo, “anonimo e segreto” riservato all’élite meneghina.

# Al 29esimo e 30esimo piano del grattacielo l’attico su due livelli

Credits: edenmilano.com

Si sale verso il cielo con l’ascensore per arrivare al primo dei due piani dell’attico. Poco alla volta il caos metropolitano diventa sempre più ovattato, fino a diventare pace e silenzio. La sensazione che si prova appena varcata la soglia della porta di ingresso è stupore e meraviglia per lo spettacolo interno, una bellissima scala circolare, sovrastata da un lampadario sospeso, il patio panoramico e le grandi finestre, ed esterno con la vista panoramica intervallata solo dai nuovi grattacieli. 

eden skyhouse- Interni

L’appartamento è a forma ellittica e si compone di 7 locali di varia metratura, una cucina professionale e un bagno al 29° piano, e altri 3 locali e altri 3 bagni al 30° piano.

# L’appartamento è diventato una location esclusiva per eventi di lusso

Credits: edenmilano.com

L’attico panoramico è diventata invece una location esclusiva per eventi di lusso, per privati dopo essere stato messo in vendita a circa 5 milioni di euro nel maggio del 2017. L’accesso degli ospiti è a numero chiuso, con lista nomi dei partecipanti, ed è consentito un massimo di 80 persone contemporaneamente per piano. 

# Cosa significa il logo Eden Skyhouse

Credits: fabledesign.it

Il logo pensato per Eden Skyhouse è una fusione tra una foglia di fico e una torre. Si ispira alla corrente artistica futurista: disegnato con linee semplici e dinamiche che  danno l’idea di verticalità, velocità, movimento, a simboleggiare il sole che sorge. La foglia di fico è stata scelta perché rappresenta la vita, la forza, la luce e l’asse che collega la terra al cielo.

Stilizzata al centro della foglia si può vedere la forma della torre del grattacielo che, sfruttando l’apertura quasi palmata della foglia, dà slancio e importanza al logo. Nell’estremità inferiore due piccole spine, proprio come nelle rose, fiore che vuole rievocare il paradiso per la sua bellezza e purezza. Il significato di questo gambo spinoso è protezione, come il fiore che rimane legato alla terra, l’emblema per rimarcare l’esclusività della Skyhouse.

Eden Skyhouse eredita anche la storia della Torre Breda, un vero e proprio simbolo di rinascita della città nel dopo guerra, progettata dallo Studio Soncini e Mattioni e realizzata negli anni ’50. 

Per chiudere un record che forse pochi milanesi conoscono della Torre Breda: è stato il primo palazzo a superare i 108,5 metri della Madonnina, fino a pochi anni prima una legge vietava di costruire un edificio più alto del simbolo della città.

Per informazioni: edenmilano.com

Continua a leggere con: Il “FARO DI MILANO”: il nuovo GRATTACIELO con GIARDINO PANORAMICO e BELVEDERE sopra Milano

Articolo di ANGELA CALABRESE aggiornato dalla redazione

copyright milanocittastato.it

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Le 5 STARTUP MILANESI che stanno RIVOLUZIONANDO il settore del FOOD

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kuiricloudkitchen IG

Milano è una città che ama il cibo ed offre una vasta gamma di proposte gastronomiche, che spaziano dalla cucina tradizionale italiana a quella internazionale. Negli ultimi anni, il capoluogo lombardo ha visto nascere e crescere numerose startup che hanno rivoluzionato il modo di mangiare. Scopriamo assieme le 5 più importanti.

Le 5 STARTUP MILANESI che stanno RIVOLUZIONANDO il settore del FOOD

# Kuiri: la rivoluzione del cloud kitchen

kuiricloudkitchen IG

Kuiri ha portato a Milano le cloud kitchen, vere e proprie cucine professionali che vengono utilizzate per preparare i pasti per i servizi di delivery. Kuiri fornisce alle aziende che vendono solamente in modalità delivery le cucine, le diverse postazioni e le attrezzature necessarie per preparare e consegnare i propri pasti. Le cucine possono essere collocate in diverse zone della città, permettendo alle aziende di delivery di offrire le pietanze ad un pubblico più vasto.

# Delivery Valley: la piattaforma che semplifica il delivery

deliveryvalley IG

Delivery Valley è una piattaforma di “Italia Kitchen Reloaded” ed, al contrario del caso precedente, è la stessa Delivery Valley a cucinare direttamente i piatti per conto dei diversi partner. Ogni brand ha un nome molto originale ed evocativo (Giga Burger, 20 cm, Lievito Mother F*****, Fritt Fighter, …). Da chi nasce l’idea di Delivery Valley? Da Alida Gotta e Maurizio Rosazza Prin, ex concorrenti di Masterchef e rinomati food influncer.

# Everli: la spesa a domicilio a portata di mano

everli IG

Everli offre un servizio di consegna della spesa a domicilio. Tramite la sua app, gli utenti possono scegliere tra un’ampia gamma di prodotti freschi e di qualità, acquistare la spesa online e riceverla a casa in poche ore, risparmiando tempo e fatica. A livello di sostenibilità, Everli collabora con piccoli produttori locali per garantire la freschezza e la genuinità dei prodotti ed utilizza veicoli elettrici per ridurre l’impatto ambientale delle sue consegne.

# Tannico: la più grande enoteca online

tannico IG

Tannico è il principale ecosistema digitale nel settore vinicolo italiano, offre servizi di delivery di vini al consumatore finale e si distingue nella distribuzione vinicola per ristoranti, bar, catering e retail. Per migliorare ulteriormente l’esperienza di acquisto, Tannico fornisce anche un servizio di Personal Sommelier accessibile tramite chat o telefono, rivolto a coloro che cercano consulenza personalizzata nella scelta di bottiglie su misura.

# Foorban: una soluzione innovativa per la pausa pranzo

foorban IG

Foorban ha rivoluzionato il concetto di pausa pranzo in ufficio, proponendo frigoriferi intelligenti, sbloccabili tramite smartphone, da cui prendere pasti sani e nutrienti. Il menù settimanale, curato da chef e nutrizionisti, offre una varietà di piatti tra tradizione italiana, opzioni vegane, piatti etnici e leggeri per ogni esigenza alimentare.

Continua la lettura con: COMFORT FOOD: i 5 CIBI per farsi “COCCOLARE” a Milano

CARLO VITTORIO MATRONE

copyright milanocittastato.it

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La STAZIONE FUTURISTICA di Renzo Piano: le novità in arrivo per la PASSERELLA “SOSPESA” sopra la M1

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Credits milanotoday - Rendering Stazione Sesto

Alcuni intoppi avevamo interrotto i lavori sulla parte vecchia della stazione rallentando anche quelli per futuristica passerella di design progettata dall’architetto ligure. Vediamo gli ultimi aggiornamenti dei lavori e quando potrebbe inaugurare.

La STAZIONE FUTURISTICA di Renzo Piano: le novità in arrivo per la PASSERELLA “SOSPESA” sopra la M1

# Attesa per la nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, attuale capolinea M1

Foto Credits: Urbanfile

Il progetto fa parte di una delle più grandi trasformazioni urbanistiche, definita “il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia, e uno tra i principali a livello europeo“, MilanoSesto. Stiamo parlando della rigenerazione delle ex aree industriali Falck nel Comune di Sesto San Giovanni. 

La nuova stazione in Via Gramsci prevede una una passerella di vetro sospesa con bar, negozi e servizi e una vista panoramica sul nuovo grande parco urbano di cui diventerà il principale punto d’accesso. Al termine dei lavori si prevede la riqualificazione di Piazza Primo Maggio e una nuova piazza lato Città della Salute. Entro la fine del 2024 dovrebbe aprire invece il parco urbano Unione di 13 ettari, mentre il lavori per la Città della Salute devono ancora iniziare. Stessa sorte per campus universitario dell’Università San Raffaele che quindi non vedrà la luce prima del 2026.

Leggi anche: MilanoSesto 3.0: le immagini della RIVOLUZIONE dell’area nord di Milano (Render Grafici)

# La passerella di vetro pensata per connettere due aree della città da sempre divise

Credits milanotoday – Rendering Stazione Sesto

La nuova infrastruttura ferroviaria è stata pensata per riconnettere due porzioni di Sesto divise da sempre dalla ferrovia. A questo si affianca però una forte valenza simbolica come si legge nella nota di MilanoSesto: “La nuova stazione ferroviaria, che nasce dal progetto dello studio Renzo Piano Building Workshop con Ottavio Di Blasi & Partners e SCE Project [..] consentirà di congiungere due zone della città da sempre separate dalla ferrovia. La struttura moderna in ferro e vetro, con copertura fotovoltaica in grado di alimentare completamente la stazione, ospiterà servizi e attività commerciali e sarà un punto panoramico di osservazione su tutto il progetto MilanoSesto.“.

L’investimento totale per la costruzione dell’opera è Di 15 milioni di euro.

Leggi anche: Il progetto di UNIONE ZERO si SVELA alla COMUNITÀ MILANESE

# Un ponte animato, interscambio tra la linea della metropolitana, le linee ferroviarie e gli autobus di superficie

I titolari del progetto spiegano che “l’impostazione progettuale di tipo urbanistico si basa sul concetto di spazio dinamico e attrezzato per ricucire la storica cesura tra le due parti della città divise dai binari, ovvero il nucleo centrale di Sesto San Giovanni e le aree ex Falck. Un ponte animato e vissuto che, oltre ad integrare la funzione di servizio e ristoro, funge da interscambio tra la sottostante linea della metropolitana, le linee ferroviarie e gli autobus di superficie“.

Credits Ottavio-Di-Blasi-and-Partners – Stazione Sesto San Giovanni

# Gli ultimi aggiornamenti dal cantiere di gennaio 2024

Il 2023 sembrava essere l’anno buono per l’inaugurazione. I cantieri, appaltati alla ditta Cimolai Spa dopo una gara pubblica indetta da Milanosesto Spa, sono partiti ad ottobre 2021 ma alcuni intoppi hanno rallentato la realizzazione dell’opera, in ritardo di almeno un anno. Una delle cause è stato il ritrovamento dell’amianto in un edificio facente parte della struttura esterna dell’attuale stazione che doveva essere demolito.

Ufficio Stampa Sesto – Edificio amianto stazione

I lavori per la passerella a scavalco dei binari sono invece proseguiti pur se in modo rallentato. Posizionata sui pilastri in calcestruzzo armato della nuova stazione a ponte di 89 metri di lunghezza per 18 di larghezza, la struttura è sovrastata da grande tetto vetrato lungo 110 metri e largo 28 metri. Queste l’ultimo fotoreportage di Urbanfile di gennaio 2024.

Sono state installate le scale mobili e la copertura di vetro, con pannelli solari, è quasi giunta al termine. Il tunnel di collegamento della Metro M1 con la nuova piazza della stazione-Unione è invece già stato completato da tempo.

# Attesi a breve i rendering della nuova Piazza 1° Maggio e ipotesi più concrete sulla data di inaugurazione della stazione

Nei prossimi giorni è attesa la conferma dell’avvio dei lavori per la demolizione del vecchio edificio della stazione, nel frattempo bonificato, a cui dovrebbero seguire la pubblicazione dei rendering della trasformazione di Piazza I Maggio, antistante la stazione, e della bicistazione da realizzare. Qualche informazione più certa dovrebbe arrivare anche sulla data di inaugurazione: la speranza è di aprire entro la fine dell’estate 2024.

Continua la lettura con: Una NUOVA STAZIONE in arrivo: si andrà al PARCO in TRENO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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ROMA ACCELERA per la “CITTÀ STATO”. MILANO ancora al PALO

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Roma Capitale

La capitale fa un passo deciso verso la riforma costituzionale che le darebbe autonomia e risorse. Non è forse giunta l’ora che anche Milano alzi la voce?

ROMA ACCELERA per la “CITTÀ STATO”. MILANO ancora al PALO

# L’Assemblea Capitolina vuole l’autonomia per Roma, il Parlamento fa un passo avanti in quella direzione

Roma Capitale

Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, l’Assemblea Capitolina si è riunita il 18 gennaio 2024 in seduta straordinaria per chiedere all’unanimità che vengano conferiti a Roma funzioni e fondi adeguati al suo status di capitale. Le parole del Sindaco Roberto Gualtieri sul testo approvato in Campidoglio: “Un testo equilibrato, approvato all’unanimità. L’auspicio è che questo tema non sia oggetto di divisione tra gli schieramenti ma unisca tutti”.

La “risposta” del Parlamento è in un ordine del giorno approvato in Senato, con primo firmatario Andrea De Priamo di Fratelli d’Italia, affinché vengano adottati “interventi normativi per il riconoscimento della centralità di Roma Capitale con il conferimento di poteri e risorse speciali”. Dopo che la questione era caduta nel dimenticatoio, a seguito della caduta del governo Draghi, vengono ripresi in mano i fili per far ripartire l’iter legislativo per approvare la riforma per Roma Capitale.

# L’obiettivo del governo è concludere il percorso entro la fine della legislatura

Tra i banchi dell’Assemblea capitolina c’erano anche parlamentari di maggioranza e opposizione. Tra questi il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di FdI che ha dichiarato le intenzioni “della maggioranza a concludere entro la legislatura il percorso”. Roberto Morassut del Pd spera “un salto di qualità” della riforma. Anche i capigruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, non presenti in Campidoglio, sono favorevoli a concludere il processo in tempi brevi: “Ogni iniziativa che rilanci il tema di Roma Capitale, con adeguati poteri anche a livello costituzionale, è vista favorevolmente da Forza Italia. Siamo particolarmente impegnati affinché, in questa legislatura, si intervenga anche a livello costituzionale

# Cosa vuole il Sindaco Gualtieri per la Capitale

Credits robertogualtieri IG – Roberto Gualtieri Sindaco di Roma

Il Sindaco Gualtieri chiede fondi e la riassegnazione di poteri e competenze per la Capitale. Per quanto riguarda il capitolo risorse esisterebbe un “un gap minimo
tra i 500 milioni e il miliardo annuo”, in base ai suoi calcoli sui trasferimenti dovuti alla
città. Sul percorso da intraprendere il primo cittadino romano predilige la riforma costituzionale ma è favorevole, nell’attesa di quella, che ci si muova tramite legge ordinaria per attribuire a Roma deleghe e poteri amministrativi su: cultura, lavori
pubblici, trasporti, servizi alla persona, porti e aeroporti solo per citarne alcuni. Il sogno sarebbe avere “un vero e proprio Testo Unico su Roma Capitale che raccolga il quadro normativo spesso diffuso e disseminato”.  

# Milano rimane ancora a guardare

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Milano cosa fa? Per ora rimane a guardare dato che né il Sindaco Beppe Sala né il Consiglio Comunale a Palazzo Marino sembrano interessati a richiedere più poteri e risorse per la città che produce il 10% del PIL italiano. Tutte le grandi città del mondo hanno lo status di città stato, tra queste: Vienna, Madrid, Londra, Praga, Amsterdam, Basilea, Mosca, San Pietroburgo, Berlino, ma anche Brema e Amburgo. Eppure basterebbe poco per fare il primo passo verso una “città regione”, quanto di più vicino esiste alle città stato.

# Lo prevede la Costituzione Italiana

Lo prevede l’art. 132 della Costituzione italiana: “La Costituzione Italiana, all’art.132, prevede che uno o più comuni di un territorio con una popolazione di almeno un milione di abitanti possa fare richiesta tramite referendum di essere trasformato in regione“. Ma a quanto pare proprio gli stessi politici non sono a conoscenza della possibilità, come emerso in un botta e risposta tra Sala e Fontana durante il convegno promosso da Assolombarda ‘Your Next Milano’ sul futuro di Milano nell’ottobre 2023.

Leggi anche: MILANO può diventare una REGIONE a sè, ma FONTANA e SALA NON lo SANNO

# I milanesi sono favorevoli a dare maggiore autonomia alla città

Sondaggio per il referendum

Nel sondaggio sull’autonomia di Milano fatto sulla nostra testata nel marzo 2019 il 93% dei milanesi è risultato favorevole per un referendum per decidere se assegnare più autonomia a Milano e il 61% ha scelto la forma di città-regione.  Alla luce di questi risultati avevamo infatti deciso di impegnarci per avviare l’iter referendario per portare Milano a diventare una città regione, prima dell’arrivo della pandemia. 

Nel 2021 in un sondaggio della Ipsos di Nando Pagnoncelli, commissionato da una lista che sostiene il sindaco Sala, il 63% dei milanesi ha risposto di sì alla domanda: “Sarebbe opportuno che alla città di Milano venissero attribuiti poteri o competenze speciali come se Milano fosse una regione o una provincia autonoma?”.

Leggi anche: IL REFERENDUM

# I vantaggi e benefici per Milano con più risorse e poteri

La Lombardia che produce un PIL del 22% nazionalericeve 23 miliardi dallo Stato che a sua volta redistribuisce sul territorio in varie forme. Il Comune di Milano riceve come trasferimenti da Regione e Stato solo 450 milioni circa. Se Milano fosse già una regione, considerando che la Città Metropolitana ha oltre un terzo degli abitanti della Lombardia e soprattutto produce circa il 50% del PIL, avrebbe diritto a oltre 11 miliardi ogni anno. Una somma ottenuta dalla ripartizione del budget tra Lombardia e Regione Milano per mantenere invariato il residuo fiscale, che è calcolato in base al PIL.

Con queste risorse, in aggiunta alle competenze e alle funzioni assegnate che consentirebbero una gestione più snella senza troppi livelli burocratici, la nostra città potrebbe ad esempio: prolungare linee metropolitane in tutto l’hinterland e farle funzionare h24, riaprire i Navigli, rifare l’arredo urbano e mantenerne il decoro e realizzare parcheggi sotterranei per le biciclette e per le auto. Si potrebbe andare avanti all’infinito con le liste delle cose possibili con lo status di città regione. 

Non è giunta l’ora di darsi una mossa?

Leggi anche: Milano città regione? Avrebbe 11 MILIARDI di euro ogni anno (senza che lo stato ci rimetta un cent)

Continua la lettura con: A ROMA si può STUDIARE GRATIS nei MUSEI: da replicare anche a Milano?

FABIO MARCOMIN

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La FASHION WEEK prosegue sulle STRADE di MILANO: il FOTOREPORTAGE

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Foto Alessandro Kerze Man - MFW Milano 2024

Una kermesse intensa definita “un’evoluzione della tendenza genderless”. Le tracce di una Fashion Week permanente sulle strade di Milano. 

La FASHION WEEK prosegue sulle STRADE di MILANO: il FOTOREPORTAGE

In attesa del prossimo appuntamento, al quale non manca molto, tiriamo le somme di questa Milano Fashion Week uomo, che è stata protagonista della città dal 12 al 16 gennaio.

È stata una kermesse intensa, seppur più breve delle Fashion Week di febbraio e settembre, e che i più grandi magazine di moda hanno definito “un’evoluzione della tendenza genderless”, al passo con i cambiamenti sociali e di costume che stanno avvenendo negli ultimi anni in Italia e di cui, spesso, Milano è centro nevralgico. Altro tema particolarmente rappresentato da questa ultima edizione della è stato quello legato al Cosmopolitismo, l’atteggiamento di chi si riconosce cittadino del mondo, al di sopra di ogni motivo nazionalistico, che Milano interpreta alla perfezione.

Ancora una volta, dunque, il capoluogo lombardo dimostra essere l’unico in Italia capace di raffigurare perfettamente lo spirito della Fashion Week, che ora dà appuntamento al 21 febbraio per le sfilate dedicate alla moda femminile autunno/inverno 2024/2025.

Credits foto: Alessandro Kerze Man

Continua la lettura con: MARANZA, TAMARRO e SCIURA GLAM: cosa li distingue dai MILANESI alla MODA

SABRINA FALANGA

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PELLE d’OCA a Milano: dove provare le EMOZIONI più FORTI

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turraletizia IG - Stazione Centrale

Abbiamo chiesto ai milanesi cosa fa loro venire la pelle d’oca. Queste le risposte più apprezzate dai lettori della pagina Milano Città Stato su Facebook.

PELLE d’OCA a Milano: dove provare le EMOZIONI più FORTI

# Corso Venezia con i suoi bellissimi palazzi d’epoca – Giovanna Dadduzio

Foto redazione – Edifici Corso Venezia

# Piazza San Fedele, la sera tardi, silenziosa – Nadir Sagher

Piazza San Fedele
Piazza San Fedele

# La Madonnina d’oro che da lassù veglia sovrana – Antonio D’amelio

Quanto è GRANDE la MADONNINA del DUOMO di Milano?
Credits Andrea Cherchi – Madonnina sul Duomo di Milano

# Quando arrivo a Linate, da lì è tutto fantastico – Barbara Costa

blackvitoswe IG – Milano dall’aereo

# La Basilica di Sant’Ambrogio – Wanda Benati

Credits: @milano_south – Sant’Ambrogio

# L’arrivo in Stazione Centrale – Laura Savani

turraletizia IG – Stazione Centrale

# Ogni volta che esco dalla metropolitana il Duomo mi emoziona sempre – Elena Lombardi

cristina.krizia.tazzi IG – Scale metro con vista Duomo

# Lo Stadio Giuseppe Meazza – Daniele Giuseppe Tassone

Credits: Andrea Cherchi – Stadio San Siro

Continua la lettura con: Le NOVITÀ più AMBIZIOSE che i milanesi si aspettano per il FUTURO

MILANO CITTA’ STATO

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La PRIMA STRADA che RICARICA le AUTOMOBILI che la percorrono: dove si trova, come funziona

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electreon - Test strada a ricarica wireless

Le tecnologia utilizzata e come vengono ricaricati i veicoli.

La PRIMA STRADA che RICARICA le AUTOMOBILI che la percorrono: dove si trova, come funziona

# Installata la prima strada pubblica a ricarica wireless degli Stati Uniti

maps – Strada con ricarica wireless

Nel mese di novembre 2023 la città di Detroit, soprannominata la capitale dell’industria automobilistica statunitense, ha concluso la realizzazione della prima strada pubblica di ricarica wireless degli Stati Uniti d’America. Si tratta di un progetto pilota che si pone l’obiettivo di far progredire la tecnologia e l’infrastruttura dei veicoli elettrici, altri sono in corso in altre parti del mondo. Sviluppato da Electreon, azienda tecnologica israeliana, la strada è la 14th Street che corre tra le vie Marantette e Dalzelle, nello storico quartiere di Corktown, e costeggia il Newlab del Michigan Central Building, sede di oltre 60 startup tecnologiche e di mobilità. 

Di fronte alla stazione centrale sono stati invece installate due stazioni di ricarica induttiva statica, capaci di ricaricare i veicoli in sosta. 

# Come funziona la tecnologia

electreon – Test strada a ricarica wireless

Il sistema implementato da Electreon prevede delle bobine di rame installate sotto il manto stradale che sfruttano l’accoppiamento induttivo con i ricevitori installati sul lato inferiore dei veicoli elettrici per ricaricarli al loro passaggio. L’elettricità viene trasferita tramite un campo magnetico, che si crea solo al transito dell’auto bisognosa di essere ricaricata. I test sono partiti nel 2024 con un Ford E-Transit e servono a valutare l’efficienza e il funzionamento del veicolo anche nell’ottica di un utilizzo nel trasporto pubblico a lungo termine.

# I progetti futuri

electreon – Detroit

Il Dipartimento dei trasporti del Michigan ed Electreon hanno già concordato l’installazione di 1,6 km di combinato di carreggiata a ricarica induttiva nella stessa area. Nel 2024 è prevista invece la raccolta di offerte per la ricostruzione di parte della Michigan Avenue, a nord del quartiere, dove si prevede l’installazione di un’ulteriore ricarica induttiva. Tutti questi interventi sono inseriti all’interno di un piano quinquennale per estendere le strade a ricarica wireless in città.

# In Italia partiti i test nell’Arena del Futuro

Fiat 500 sul circuito “Arena del futuro”

Anche l’Italia sta facendo passi avanti in questo ambito. Nel circuito sperimentale “Arena del Futuro”, lungo un anello di un chilometro circa alimentato con una potenza elettrica di 1MW, viene testata la tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche o DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer) sviluppata sempre da Electreon. La pista in questo caso è posizionata in un’area privata, collegata all’autostrada A35 Milano-Brescia. 

 

Continua la lettura con: In Lombardia l’AUTOSTRADA del FUTURO: ricarica i veicoli mentre la PERCORRONO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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I SEMAFORI dell’AMORE: li portiamo a Milano?

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sazzlelong IG - Semaforo dell'amore

L’iniziativa avrebbe dovuto essere temporanea ma alla fine si è deciso di mantenere questi semafori. Ecco dove sono stati installati e dove si potrebbero mettere a Milano.

I SEMAFORI dell’AMORE: li portiamo a Milano?

# I semafori “inclusivi” nel centro di Vienna

L’iniziativa è stata messa in campo a Vienna in occasione dell’Eurovision Songcontest 2015 per sensibilizzare contro la discriminazione della comunità Lgbt. Nei semafori della capitale austriaca, in aggiunta ai soliti omini rossi e verdi, agli incroci pedonali sono state aggiunte delle coppie etero, gay e lesbiche che si tengono per mano con dei cuori a testimoniare celebrare l’amore in tutto il suo splendore. Da temporanea è diventata definitiva e se ne trovano in 47 incroci della città.

# Da installare a Porta Venezia?

Credits andreaslodewijkschmidt IG – Porta Venezia M1

Porta Venezia è ormai riconosciuto come il quartiere LGBT di Milano, dove si concentrano la maggior parte dei locali più inclusivi. Persino le pareti della fermata metropolitana della M1 sono di colore arcobaleno, a rappresentare la bandiera simbolo della comunità. Perché non partire da qui per installare i primi semafori dell’amore a Milano?

Leggi anche: fiammettaphotos IG

Continua la lettura con: A portare via i RIFIUTI NON sono i CAMION: il METODO SVEDESE in due QUARTIERI di MILANO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Qualcosa si muove a SUD OVEST, la zona d’ombra dei trasporti di Milano

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Milano-Lomellina

Milano ha in progetto di estendere la sua rete di trasporti sempre più oltre i propri confini. A nord con la M1 e M5 verso Monza, a est con la M4 fino a Segrate e la M3 oltre San Donato, a ovest la M5 fino a Settimo Milanese, mentre a sud una delle ipotesi è la M6 con capolinea ad Opera. Senza contare la circle line e le metrotranvie: la Milano-Seregno, la Milano-Limbiate, quella dal futuro capolinea Peschiera M3 a Paullo e da Cologno Nord M2 fino a Vimercate. Sono coperte quasi tutte le direzioni eccetto un’area strategica, ricca di eccellenze, ma ancora oggi mal collegata a Milano. Questo il testo della lettera ricevuta da Aida La Rosa, Presidente Associazione Futuro sostenibile in Lomellina ODV, con le sue proposte per rilanciare i trasporti nel Sud Ovest di Milano

Qualcosa si muove a SUD OVEST, la zona d’ombra dei trasporti di Milano

Lettera di Aida La Rosa, Presidente Associazione Futuro sostenibile in Lomellina ODV

“Leggo in questi giorni del passante S9 e dei progetti futuri per collegare Milano al resto della Lombardia. Come sempre si nota un incremento del trasporto pubblico solo a Nord di Milano. Mi preme invece ricordare che a pochi km da Milano, a sud ovest, esiste una delle aree più belle della Lombardia completamente dimenticata.

# Un’area spettacolare, tra castelli, cascine e il Parco del Ticino

cristinanasi68 IG – Lomellina

Una vasta area popolata di innumerevoli castelli, cascine storiche, piazze incantevoli, attraversata dalla via Francigena e percorsa da migliaia di pellegrini. Come dimenticare il paesaggio del mare a scacchi delle risaie, il Parco del Ticino, le zone a protezione speciale, la ricchissima biodiversità, la vera e sempre più diffusa agricoltura biologica, le garzaie più belle d’Europa e una nidificazione importante di tante specie di uccelli. 

# Il sogno della metro leggera per Abbiategrasso, Vigevano e la Lomellina occidentale, ancora con binario unico

Ph. Mirko Bozzato – Pixabay

Nonostante ciò non si parla mai della necessità che città come Abbiategrasso, Vigevano e Mortara e l’intera Lomellina occidentale, con un numero considerevole di abitanti che si sposta verso Milano per lavoro e studio, siano degnamente collegate a Milano. 

Da sempre invece si è in balia di una ferrovia gestita da TRENORD con un pessimo servizio con la maggior parte del tragitto a binario unico. Eppure non ci vorrebbe molto a prevedere, una volta completata l’opera del ponte sul Ticino che ormai vedrà la luce nei prossimi mesi (è stato terminato alla fine del 2023 ma mancano la rampe di accesso sia da Vigevano che da Abbiategrasso Ndr), una metropolitana leggera fino a Mortara.

Chi ha responsabilità istituzionali la smetta di favorire sempre i collegamenti di Milano con le altre province. È ora di alzare lo sguardo anche da queste parti, la provincia di Pavia.”

Alda La Rosa
Presidente Associazione Futuro sostenibile in Lomellina ODV 
https://sites.google.com/site/futurosostenibileinlomellinait/home
futurosostenibilelom@tiscali.it

# Raddoppio della Milano-Mortara fino ad Abbiategrasso entro il 2026?

Di Arbalete – Opera propria, Background map form Openstreetmap (http://www.openstreetmap.org/)., CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30977549 – Linea Milano-Mortara

Questa la lettera del 2022. È cambiato qualcosa nel frattempo? Una notizia positiva c’è: il raddoppio dei binari da Milano fino ad Abbiategrasso è stato finanziato tramite i fondi del PNRR. Quella negativa è che Regione Lombardia è ora in cerca delle risorse aggiuntive, rispetto a quelle già stanziate per la sua parte, per sopperire all’incremento del costo delle materie prime dovuto a crisi energetica e inflazione. L’obiettivo è realizzare i lavori entro la prima parte del 2026, per non perdere i fondi europei, per poter poi in futuro raddoppiare il binario fino a Mortara. Sparirà la zona d’ombra dei trasporti della regione?

Continua la lettura con: “CONGELATA” la linea S12 come “METROPOLITANA LEGGERA” tra Milano e Lodi

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“FORTINO” AREA C: proposto TICKET anche per ELETTRICHE e IBRIDE. Il CENTRO sta diventando SOLO per i RESIDENTI?

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Ztl centro

Prima l’area C, poi la sosta solo temporanea per i non residenti e il divieto di ingresso nel “Quadrilatero allargato”, all’orizzonte il prossimo passo: ticket d’ingresso anche per ibride ed elettriche. Milano sta diventando sempre più una città con diritti differenziati a seconda di quanto distante si viva dal centro. Queste tutte le misure che di fatto trasformano il centro di Milano in un “fortino”. 

“FORTINO” AREA C: proposto TICKET anche per ELETTRICHE e IBRIDE. Il CENTRO sta diventando SOLO per i RESIDENTI?

# +50% ticket d’ingresso in centro

30 ottobre 2023: scatta l’aumento del 50% del ticket di Area C, da 5 a 7,5 euro, mentre il ticket per i veicoli di servizio aumenta da 3 a 4,50 euro. Resta inoltre immutato il divieto assoluto all’ingresso in centro dei veicoli più inquinanti, come i Diesel Euro 4. 

# Limite di due ore al parcheggio in centro per i non residenti

1 Novembre 2023: Due ore. Non di più. A Milano è la “rivoluzione dei parcheggi”. La novità principale è la possibilità per gli automobilisti che entrano in centro di lasciare l’auto in sosta sulle strisce blu per non più di due ore dalle 8 alle 19 di tutti i giorni della settimana. Di fatto si impedisce di entrare in auto in centro a chi ci studia, ci lavora o si trova a doverci trascorrere più tempo. 

# Il Quadrilatero allargato chiuso alle auto private dei non residenti

Foto di Jannis Lucas su Unsplash – Via Montenapoleone Milano

Dal primo semestre del 2024 il Comune di Milano chiude il centro alle auto private dei non residenti. L’area interdetta è il Quadrilatero della Moda allargato a Corso Matteotti, via Case Rotte fino a Via Manzoni. L’accesso è consentito solo ai residenti proprietari di box o garage e a chi parcheggia nelle autorimesse della zona, oltre a mezzi di servizio e di trasporto pubblico e privato, come taxi e Ncc, e fornitori autorizzati. La chiusura del “supercentro” potrebbe essere solo un primo passo: il Sindaco Sala non ha infatti escluso in prossimo futuro di allargare il perimetro dell’area.

Leggi anche: CENTRO CHIUSO a Milano dal 2024: questa l’AREA VIETATA alle AUTO. “Ma poi l’allargheremo”

# L’ultima proposta in Consiglio Comunale: ticket a 10 euro e fare pagare l’ingresso in centro anche a elettriche e auto ibride

Ztl

I consiglieri della maggioranza Rosario Pantaleo, Enrico Fedrighini e Carlo Monguzzi hanno presentato un ordine del giorno con delle proposte di ulteriore inasprimento delle regole d’accesso alla Cerchia dei Bastioni: le ipotesi spaziano dal “valutare un significativo incremento del ticket” al far pagare qualsiasi automobile, compresi “i 31 mila veicoli, ibridi ed elettrici, che oggi entrano liberamente”. Il rincaro prospettato potrebbe inoltre raggiungere i 10 euro. Non solo: si chiede anche di estendere l’arco temporale di attivazione delle telecamere oltre l’intervallo attuale 7.30-19.30.

Di fronte a queste richieste che aumentano la sproporzione nei diritti e nella libertà di movimento tra cittadini che vivono in centro e chi abita in periferia o, peggio, oltre i confini amministrativi, c’è chi inizia a chiedersi se tutto questo sia coerente con la Costituzione. 

Continua la lettura con: Vivere con pochi euro nel centro di Milano

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Qual è il PROBLEMA più IMPORTANTE da RISOLVERE a Milano nel 2024? VOTA il MILANO AWARDS

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Problema da risolvere

Qual è il problema principale da risolvere a Milano? Vota tra le 10 nominations (in fondo). 

Qual è il PROBLEMA più IMPORTANTE da RISOLVERE a Milano nel 2024? VOTA il MILANO AWARDS

Le 10 Nominations: in fondo puoi votare. 

#1 Arredo urbano

Credits Urbanfile – Degrado totem Duomo

#2 Caro affitti

Credits gev_milano IG – Protesta contro caro affitti

#3 Collegamenti con hinterland

Credits documento piano Città Metropolitana Milano – Estensioni metropolitana

#4 Hub aeroporto internazionale

Credits deliluna IG – Malpensa

#5 Inquinamento

Credits: @seva_energiarinnovabile
Smog a Milano

#6 Metro chiude troppo presto

Barcellona. Credits: @giuliaforoni IG

#7 Parcheggi

Credits ferrovie.it-FS – Foto parcheggio Stazione Centrale

#8 Periferie

Credits Andrea Cherchi – Periferia Milano

#9 Sicurezza

Vigilanza

#10 Taxi

radiotaxi_024040 IG

Problema da risolvere

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Continua la lettura con: Milano città stato awards

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“Sulla METRO di STOCCOLMA l’accesso è libero per chi non può PAGARE il BIGLIETTO”

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Metropolitana a Stoccolma. Credits: Annika Fundin. @ nikkfun IG

Oltre 18.000 like e 6.000 condivisioni in poche ore. Nei giorni in cui si testano i nuovi “tornelli anti salto” di Milano, sta facendo scalpore il post di Piero Marco Pizzi, attivista di Vigevano, sulla metropolitana di Stoccolma. Dove civiltà e solidarietà regnano sovrane. 

“Sulla METRO di STOCCOLMA l’accesso è libero per chi non può PAGARE il BIGLIETTO”

La testimonianza di Piero Marco Pizzi, pubblicata sul suo profilo Facebook:

“Un turista italiano è entrato in una stazione della metro a Stoccolma, capitale della Svezia. Lì, notò che, tra i tornelli di accesso normali e comuni, ce n’era uno che dava il libero passaggio. Ha chiesto alla venditrice di biglietti perché questo tornello è libero di passare senza guardia giurata nelle vicinanze.

La signora gli ha spiegato che era destinato a persone che, per qualche motivo, non avevano soldi per pagare il biglietto. Incredibile (…) non ha potuto non fargli la domanda che, per lui, era ovvia:

– E se la persona avesse i soldi ma semplicemente non volesse pagare?

La bigliettaia con un sorriso di sorprendente purezza gli ha risposto:

– Ma perché dovrebbe farlo?

Incapace di rispondere, l’ingegnere ha pagato il biglietto ed è andato al tornello, seguito da una folla che aveva pagato i biglietti. Il lasciapassare è stato lasciato vuoto.
L’onestà è uno dei valori più liberatori che un popolo possa avere. Un’azienda che è riuscita a trasformare questo valore in qualcosa di naturale si trova senza dubbio in uno stato di maggiore sviluppo. Questa è educazione… Così e soprattutto! Coltivate questo valore e trasmettetelo ai vostri figli, nipoti, studenti, società. Il tuo mondo cambia quando cambi tu. Non premiamo pratiche fraudolente, misfatti, corruzione.. Facciamo dell’onestà e della buona fede un’abitudine.”

Da Piero Marco Pizzi

Continua la lettura con: 10 cose che i milanesi vorrebbero imitare da Stoccolma

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VOLANO i PREZZI delle CASE a Milano: questo il QUARTIERE BOOM da +8% in un anno

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Credits milanodeimilanesi-ig - Vigentino

Un quartiere da record. 

VOLANO i PREZZI delle CASE a Milano: questo il QUARTIERE BOOM che ha segnato quasi +8% nell’ultimo anno

# A Milano prezzi in salita del 1,7%, negli ultimi 5 anni la crescita ha superato il 40%

Credits Andrea Cherchi – Bosco verticale dall’alto

L’ultimo report del portale immobiliare Idealista fa il punto sull’andamento del mercato delle case italiano. Nel 2023 è proseguita la salita dei prezzi, con un +1,7% rispetto al 2022, e un valore medio di 1.843 euro al metro quadro. Identica crescita per Milano, che negli ultimi 5 anni ha segnato un +40%, con un +0,3% nell’ultimo trimestre e una quotazione media attorno ai 5.000 euro al mq. In Lombardia fanno meglio negli ultimi mesi Bergamo, Mantova, Cremona, Brescia, Monza e Varese. A livello di valori assoluti però nessuno batte la nostra città, nemmeno nel resto d’Italia.

# Il boom di Vigentino-Ripamonti (+7,7%) con quasi l’8% di crescita del costo delle case

Credits milanodeimilanesi-ig – Vigentino

L’aumento più consistente è stato registrato nell’area Vigentino-Ripamonti, con +7,7%, a seguire quella limitrofa di Navigli-Bocconi con +7,2%, poi Baggio con +6,9%. Appena sotto il 6% troviamo Corvetto-Rogoredo a +5,8% e Lorenteggio-Bande Nere al 5,5%. Sopra la media milanese l’area Fiera-De Angeli con un +2%. Sotto la media milanese invece Porta Vittoria, Cermenate-Missaglia e San Siro-Trenno-Figino.

# I quartieri più costosi: il centro storico sfonda il muro dei 10.000 euro al mq

pexels-gianluca- Milano dall’alto

Dando un sguardo ai quartieri più costosi della città si ha la conferma del Centro Storico in cima alla classifica con il prezzo medio di 10.110 euro al mq. Con valori sensibilmente sopra la media milanese ci sono anche Garibaldi-Porta Venezia con 7.099 euro al mq, Navigli-Bocconi con 6.848 euro, Fiera-De Angeli con 6.783 euro e Porta Vittoria con 6.408 euro. Città Studi-Lambrate è appena sotto con una quotazione media delle abitazioni di 4.712 euro.

Continua la lettura con: Sarà l’anno delle PERIFERIE? Le 7 ZONE di Milano su cui puntare per comprare CASA nel 2024

FABIO MARCOMIN

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La storia del VECCHIO NOME di PIAZZA PREALPI

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borghi di milano
Ghisolfa - antica cascina

Il motivo della scelta del nome e quando è tornato ad essere quello attuale. 

La storia del VECCHIO NOME di PIAZZA PREALPI

# Il quartiere popolare della Ghisolfa

borghi di milano
Ghisolfa – antica cascina

Ci troviamo nella zona nord-ovest, nel quartiere della Ghisolfa all’interno del Municipio 8. Il nome dell’area è associato oggi soprattutto al ponte terminato nel 1941 ma in realtà deriva dal toponimo preesistente Ghisulf che dava il nome a due cascine della zona: Ghisolfa e Ghisolfetta. Un quartiere prevalentemente di estrazione popolare con gli edifici ALER, costruiti nella zona circostante Piazza Prealpi, tristemente famosi negli anni ’90 per vicende criminali legate alla cosca ‘ndranghetista dei Di Giovine. 

# Quando Piazza Prealpi si chiamava Piazza Mario Asso

prlp_fiction IG

Il nome originale era Piazza Prealpi, in coerenza con gli altri toponimi “montani” della zona: Monte Generoso, Mottarone, Grigna. Nel periodo del ventennio fascista però molti nomi di luoghi furono modificati in onore delle vicende o dei personaggi ispirati a quel periodo. Per questa piazza fu scelto quello di Mario Asso. Sottotenente del Battaglione Ufficiali dell’esercito di “legionari” comandati da Gabriele D’Annunzio, rimase ucciso a Fiume durante un’offensiva militare del Regio Esercito Italiano per porre fine alla Reggenza italiana del Carnaro nel cosiddetto “Natale di Sangue” del 1920. Ritenuto un eroe di guerra, il governo fascista decise di intitolargli la piazza.

# Il nome sulle velette del primo tram delle serie 5000

vecchiamilanio.wordpress.com – Velette tram serie 5000

Piazza Mario Asso era indicata anche sulle velette del primo tram della serie 5000, utilizzato sulla linea 1 e in servizio tra la Stazione Centrale e la piazza nel quartiere della Ghisolfa. L’immagine in alto è stata scattata in occasione della Fiera Campionaria del 1938 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.

# Cosa rimane a memoria della vecchia denominazione

maps – Comando Polizia Stradale Piazza Prealpi

L’intitolazione a Mario Asso rimase fino alla caduta del fascismo. Di quel periodo esiste ancora l’edificio scelto costruito come sede del Gruppo Rionale Fascista “Mario Asso”, ubicato nella piazza all’angolo delle vie Jacopino da Tradate e Michelino da Besozzo. Oggi è sede del Comando Polizia Stradale.

Fonte: vecchiamilano.wordpress.com

Continua la lettura con: ACQUA ALTA a MILANO: quando è diventata come Venezia

FABIO MARCOMIN

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La CICLOVIA del SOLE: il PERCORSO del PROGETTO e i TRATTI già completati

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4starbologna - Ciclovia del Sole

Un progetto ideato oltre 30 anni fa e che si inserisce nella rete delle ciclovie europee. Come si sviluppa e a che punto siamo con i lavori.

La CICLOVIA del SOLE: il PERCORSO del PROGETTO e i TRATTI già completati

# Un percorso cicloturistico di 3.000 km che attraversa tutta l’Italia

gardapost.it – Ciclovie europee

Presentato da FIAB al “VeloCity” di Milano nel 1991, la Ciclovia del Sole o Ciclopista del Sole è un itinerario cicloturistico pensato per svilupparsi lungo circa 3.000 km dal Brennero alla Sicilia. Anche la Sardegna sarebbe compresa. Costituisce la parte del percorso EuroVelo 7, che collegherà Capo Nord in Norvegia con Malta per un totale di 7400 km complessivi, ed è il ramo n. 1 della rete nazionale BicItalia. 

# Da Prato alla Drava a Palermo

4starbologna – Ciclovia del Sole

La caratteristica principale di questo percorso è di correre per circa il 65% su strade più o meno trafficate, il rimanente è diviso tra piste ciclabili e greenway, pista o strada ciclabile lontana da strade a traffico motorizzato. Il tracciato parte da Prato alla Drava, località al confine dell’Alto Adige con il Tirolo Orientale, prosegue attraverso la valle dell’Adige, Verona, Mantova, Bologna, arriva in Toscana toccando Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, poi Orvieto, Roma, Latina, Napoli, Salerno, Villa San Giovanni, Messina, Palermo.

# I tratti realizzati o attivi come strade secondarie segnalate

Di Adert – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10262406

Il percorso è realizzato solo parzialmente e quasi esclusivamente nel tratto tra il confine con l’Austria e il territorio di Modena è strutturato con piste ciclabili e strade secondarie segnalate. La parte realizzata per intero è quella a nord, la ciclopista della valle dell’Adige, con una lunghezza di 400 km dal Brennero a Verona seguendo il corso del fiume e con una diramazione fino a Rosolina in provincia di Rovigo.

Ciclovia Sole Verona-Firenze

Da qui si snoda lungo 686 km fino a Firenze, comprendenti sia l’itinerario principale che le integrazioni anche intermodali. In Lombardia passa da Ponti sul Mincio, Monzambano, Marmirolo, Goito, Porto Mantovano, Mantova, Virgilio Bagnolo, San Vito, San Benedetto Po, Moglia. 

Ciclovia Mirandola-Bologna

Una delle porzioni realizzate come pista ciclabile lungo questo tratto è quella inaugurata nel 2021 tra Mirandola, nella frazione di Tramuschio, e Osteria Nuova nel Comune di Sala Bolognese, recuperando il sedime ferroviario del vecchio tracciato della Bologna-Verona. Estesa fina a Calderata di Reno successivamente. I ciclisti possono arrivare fino al centro di Bologna percorrendo un tratto provvisorio di ciclovia. 

# Gli interventi in corso e quelli programmati 

Tra gli interventi in corso troviamo quelli sul tratto appenninico, tra Sperticano e Riola, di circa 20 km. Tra quelli previsti ci sono 11 km nella città di Prato e altri 4 km nel suo hinterland tra Montale e Montemurlo. 

Continua la lettura con: La prima GREENWAY METROPOLITANA al mondo potrebbe essere a Milano

FABIO MARCOMIN

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Il “FARO DI MILANO”: il nuovo GRATTACIELO con GIARDINO PANORAMICO e BELVEDERE sopra Milano

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Rendering Acpv - Torre Faro

Il primo grattacielo della zona sud della città e il sesto nella classifica delle altezze, appena dietro a Palazzo Lombardia. Questi i primati attesi per la futura sede di A2A. Prevista anche la riqualificazione di tutta l’area circostante tra Piazza Trento, Viale Toscana e il piazzale antistante la Chiesa di Sant’Andrea in Via Crema, compreso il sagrato.

L’area a sud dello scalo è la più vivace negli ultimi anni in termini di trasformazione con il progetto Symbiosis, la Fondazione Prada, la sede Fastweb, quella di LVMH e i cantieri per le sedi di Snai e Moncler. Dentro lo scalo sono in fase avanzata i lavori per il Villaggio Olimpico delle Olimpiadi 2026. Oltre alla Torre Faro sono però altri i progetti in corso di realizzazione.

Il “FARO DI MILANO”: il nuovo GRATTACIELO con GIARDINO PANORAMICO e BELVEDERE sopra Milano

# Torre Faro: il primo grattacielo per il sud Milano, alto 144 metri per 28 piani 

Rendering Acpv – Torre Faro

Sono partiti finalmente a fine 2023 i lavori per il primo grattacielo del sud di Milano: Torre Faro”, futura sede di A2A, multiutility di energia e rifiuti di Milano e Brescia. L’altezza prevista è di circa 144 metri per 28 piani complessivi e viene realizzata con innovativi sistemi di efficienza energetica ed eco sostenibilità. 

# Una forma tubolare, uno sky garden e un belvedere panoramico a 125 metri d’altezza

Il grattacielo progettato dallo studio di architettura Antonio Citterio – Patricia Viel è stato pensato per distinguersi tra gli edifici della città per la sua forma tubolare, con una pianta circolare, e un’originale spaccatura a circa 61 metri di altezza con dei giardini pensili: lo Sky Garden con un’altezza di 3 metri.

Credits acpv – Torre Faro

Sulla sommità della torre invece, a circa 125 metri, un belvedere panoramico accessibile al pubblico.

Ad accogliere 1.500 dipendenti la spaziosa hall d’ingresso al piano terra, con una scenografica cascata d’acqua visibile anche all’esterno. Previsto anche un cortile verde che collegherà la nuova sede al Museo dell’Energia, all’interno di un edificio esistente da riqualificare. 

# La riqualificazione dell’area da Piazza Trento a Via Crema

acpvarchitects – Sagrato Chiesa di Sant’Andrea

Nell’ambito della costruzione della Torre Faro è contemplata anche la riqualificazione dell’intera Piazza Trento, la piazza antistante parrocchia Sant’Andrea, compreso il sagrato, e le vie Crema, Palladio e Adige. L’area dell’intervento è di 63.000 mq.

acpvarchitects – Nuova piazza tra Via Creama, Salmini e Verona

Nel dettaglio è previsto:

  • la trasformazione di Piazza Trento in un’area fruibile dai cittadini, un luogo di aggregazione, con completa revisione degli spazi pubblici e creazione di un’area verde accessibile, riqualificazione dei marciapiedi e del parterre centrale
  • un nuovo sagrato per la chiesa;
  • pedonalizzazione del tratto sud di via Crema con l’aggiunta di un’area giochi;
  • creazione di una nuova piazzetta pedonale tra le vie Crema, Salmini e Verona;
  • allargamento dei marciapiedi fino a 10 metri;
  • incremento alberature, con aggiunta di un filare di alberi in Via Adige.

Leggi anche: Il FARO di MILANO: il progetto della nuova torre

# Partiti i cantieri a fine 2023, obiettivo inaugurazione per le Olimpiadi 2026

Credits Urbanfile – Area cantiere Torre Faro

Alla fine del 2022 i cantieri preparatori con la bonifica e le operazioni propedeutiche allo scavo delle fondamenta, alla fine del 2023 l’avvio dei lavori veri e propri. L’ultimazione è programmata per la fine del 2025. L’obiettivo è inaugurarla in tempo per le Olimpiadi del 2026 per poi procedere con il graduale ingresso dei dipendenti.

Ci sono però altre novità ad est. In costruzione anche due grattacieli in zona Parco Lambro.

# Entro settembre 2024 attesi in zona Parco Lambro due nuovi grattacieli da 23 e 16 piani 

deverocostruzioni – Park Towers

Dopo la partenza dei cantieri per il quarto grattacielo orizzontale denominato “CityWave” in costruzione a Citylife per fare da quinta alle altre tre torri, la prossima inaugurazione della Torre Unipol e tutti i grattacieli che hanno trasformato il quartiere di Porta Nuova, anche a est della città sono in arrivo due nuove torri.

Credits Urbanfile – Park Towers

Stiamo parlando del progetto Park Towers Milano affacciato sul Parco Lambro, nel quartiere Feltre. Nel complesso residenziale ci sono due nuovi grattacieli di 23 piani e 16 piani, il primo già arrivato al tetto, e un terzo edificio in linea di 3 piani per un totale di 8mila mq. Un totale di 107 appartamenti di diversi tagli e metrature, 123 box e un’area verde di circa 5.000 mq.

Il progetto è finanziato anche tramite una raccolta di equity crowdfunding immobiliare tramite Concrete Investing e dovrebbe vedere la conclusione dei cantieri a settembre 2024. Un’inchiesta per abusi edilizi sui grattacieli milanesi, simile a quella in corso per la Torre Stresa di Piazza Carbonari già ultimata, potrebbe però rallentare i lavori.

Continua la lettura con: In partenza i CANTIERI per il GRATTACIELO IN LEGNO più ALTO del mondo

FABIO MARCOMIN

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I 7 VIAGGI più MITICI da fare nel MONDO almeno una volta nella vita

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Transiberiana

Vorfreude. Una parola tedesca che significa: “la gioia nell’attesa”. Si tratta di quella sensazione di felicità che nasce quando ci prepariamo per qualcosa di bello. In questo mese di gennaio, tra giorni “blu” e quelli della “merla”, ci possiamo rallegrare con un po’ di vorfreude: queste le sette proposte per vivere la gioia dell’attesa.

I 7 VIAGGI più MITICI da fare nel MONDO almeno una volta nella vita

#1 Israele, universi diversi concentrati in un territorio più piccolo della Lombardia

Credits: igrandiviaggi.it

In questo caso l’attesa può rischiare di essere interminabile. Non è il momento migliore per programmare un viaggio in Israele eppure prima o poi va inserito in agenda. Pochi paesi presentano scenari tanto variegati all’interno di confini così ridotti. In un territorio più piccolo della Lombardia si trovano luoghi incredibilmente diversi. La spiaggia infinita di Tel Aviv, una metropoli dall’atmosfera europea ma con sapori antichi come nella città vecchia di Giaffa. A poca distanza dalla capitale finanziaria, si entra in una dimensione mistica con Gerusalemme: in un chilometro quadrato della città antica si ritrovano i luoghi sacri delle tre grandi religioni monoteistiche. E a seconda di dove si esce dal centro antico ci si ritrova in Europa o in Medio Oriente, come a Gerusalemme Est. Poi c’è lo spazio desertico in cui si sprofonda per 400 metri sotto il livello del mare nella feritoia del Mar Morto dove si galleggia su un’acqua densa di sale. Se questo non bastasse ci sono da ammirare i Giardini Baha’i a Haifa, le rovine di Gerico o trascorrere una notte in mezzo al deserto del sud del Paese fino ad arrivare a bagnarsi nel Mar Rosso sulle spiagge di Eilat.

#2 Petra in Giordania, una delle nuove 7 meraviglie del mondo

Credits: viaggiogiovani.it

Non molto lontano da Israele si trova uno dei tesori nazionali della Giordania. Con 800 monumenti classificati di cui 500 tombe, Petra è patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e una delle nuove Sette Meraviglie del Mondo. Steven Spielberg in questa location ha girato alcune delle scene di “Indiana Jones e l’ultima Crociata”.

Leggi anche: I 5 MONUMENTI ITALIANI più FAMOSI del MONDO: uno è a Milano

#3 La Traversata Atlantica in barca

Credits: giornaledellavela.com

Un’altra esperienza da provare almeno una volta nella vita è la traversata atlantica. Era la grande sfida che ha attratto per secoli i grandi viaggiatori europei. Dopo la diffusione dei voli aerei è tornata a essere un’attrazione, specie se affrontata su una barca a vela. Un’esperienza di contemplazione ma anche di costante attenzione. Ci vogliono circa 20 giorni per arrivare dalla sponda europea a quella americana, con la possibilità di scegliere soste tattiche sulle isole dislocate lungo il tragitto, come le Azzorre. 

#4 La Transiberiana, il più lungo viaggio in treno del mondo

Inizio della Transiberiana a Mosca

Altra esperienza purtroppo penalizzata dalle vicende internazionale. Ma chi si vuole avventurare in terra russa, può percorrere quasi 10mila chilometri da Mosca all’estremo oriente di Vladivostok passando attraverso i territori sconfinati della Siberia. Presentata per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 è ancora oggi la ferrovia più lunga del mondo. Avviata soprattutto per esigenze di trasporto merci si è trasformata in un vero e proprio punto di attrazione per turisti di tutto il mondo. Il tempo medio di viaggio è di una settimana, che può essere esteso fermandosi a visitare i luoghi più iconici, come Niznij Novgorod, Perm, Ekaterinburgo, Novosibirsk, Irkutsk, il lago Bajkal e Vladivostok, capolinea della corsa. Il treno ha una cadenza giornaliera ed effettua 157 fermate e attraversa ben 7 fusi orari. 

#5 A Capo Nord in Norvegia per vedere l’aurora boreale

Credits: geoblog.altervista.com

Natura incontaminata, condizioni estreme e le luci dell’artico e dell’aurora boreale che danzano nel cielo. Capo Nord, il vasto altopiano che termina con una scogliera di 307 metri che si tuffa nel mare, è un’esperienza mozzafiato da fare almeno una volta nella vita. Situato sull’isola di Magerøya, per i meni temerari è facile da raggiungere grazie ad un tunnel sottomarino che collega l’isola di Magerøya alla terraferma.

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#6 Route 66, il mito del coast to coast americano. Il più classico dei viaggi in macchina da Chicago a Venice Beach

Credits: vivitravels.com

Il classico più classico dei viaggi in macchina negli Stati Uniti, da una costa all’altra del Paese, attraversando alcune città iconiche come St Louis famosa per il Gateway Arch, Santa Fe, Las Vegas e Los Angeles oltre a immense praterie e paesaggi mozzafiato. Da compiere rigorosamente con il gomito fuori dal finestrino e la giusta colonna sonora.

Credits: eaglerider.com

#7 In Sud Africa da Johannesburg a Cape Town: 2.500 km on the road dall’Oceano Indiano all’Oceano Atlantico

Credits: turkishairlines.com

Tra i sette viaggi da fare almeno una volta nella vita non può mancare l’Africa. La scelta ottimale non può che essere il Sud Africa da affrontare in una traversata che consente di spaziare dall’Oceano Atlantico a quello Indiano, scoprendo paesaggi pazzeschi e città straordinariamente ricche di storia e di cultura. Uno dei tragitti classici prevede la partenza dalla capitale economica del Paese Johannesburg verso la costa fino a Durban con la famosa spiaggia ideale per il surf Golden Mile o il Giardino Botanico con piante risalenti alla preistoria. Si prosegue poi verso la Riserva Naturale di Robberg, sito tutelato dall’Unesco con le sue spiagge e le grotte abitate già all’età della pietra.

Dopo la Laguna di Knysna si avanza sempre sulla Garden Route, così chiamata per le sue valli lussureggianti e per le sue foreste e ci si può fermare ad ammirare il panorama di Capo di Buona Speranza, prima del traguardo nella capitale legislativa Cape Town. In tutto sono circa 2.500 km in auto, che con tutte le soste vanno percorsi in un paio di settimane. 

Credits: enchantmenttours.com

Continua la lettura con: I 10 viaggi in TRENO da fare almeno una volta nella VITA

MILANO CITTA’ STATO

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Per vivere a MILANO uno STIPENDIO non BASTA

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Gerd Altmann da Pixabay

Sempre più difficile mantenersi a Milano con i livelli retributivi attuali, dal 1990 al 2020 sono calati di quasi del 3% in Italia, e il costante aumento del costo della vita. Una che negli ultimi tempi sembra essere peggiorata ulteriormente, con dei risvolti preoccupanti e drammatici. Milano è infatti al primo posto per aumento di persone in difficoltà economica. 

Per vivere a MILANO uno STIPENDIO non BASTA

# Atm non trova autisti e taglia le corse

Credits mezzi_di_milano IG – Bus Atm

A Milano la vita è cara, più che in qualsiasi altra città d’Italia. Una situazione che negli ultimi tempi sembra essere peggiorata ulteriormente, con dei risvolti preoccupanti e drammatici. Un esempio balzato al centro delle cronache è la difficoltà di ATM nel trovare autisti: ne mancano 300 a cui si aggiunge la ricerca di altri 300 dipendenti con profili amministrativi e gestionali. Gli stipendi non garantiscono una vita dignitosa e per questo c’è anche chi sceglie, una volta assunto, di trasferirsi altrove. L’Azienda Trasporti Milanesi si è vista costretta a ridurre la frequenza di linee bus e tram, tagliando ben 31 corse di superficie.

Leggi anche: Mancano 300 AUTISTI: le 31 LINEE di Milano che TAGLIANO le CORSE

# La replica di un tranviere: stipendi bassi e costo della vita insostenibile

Credits Andrea Cherchi – Tram a Milano

La lettera di un conducente per descrivere le motivazioni alla base della fatica di ATM nel trovare lavoratori:

«Gentile redazione, sono un autista Atm/net da quasi vent’anni, e nel corso di questo periodo ho visto cambiare tante cose in Atm in primis, e nel contratto nazionale che, già quando sono stato assunto io nel 2000, era abbastanza basso.

Ma adesso chi viene assunto in Atm o comunque col contratto autoferrotranvieri guadagna circa €1200 al mese, considerando il fatto che per poter fare questo lavoro bisogna spendere circa €5000 per fare le patenti, tutte le abilitazioni e tutte le varie visite necessarie per poter svolgere questa tipologia di lavoro. 
 
Quindi chi investe €5000 nelle patenti e poi ha un prospetto di lavoro dove ne guadagna 1200€ al mese e le spese sono tantissime, non va più a fare l’autista o il tramviere o il macchinista ma punta fare qualcos’altro dove ovviamente riesce a lavorare guadagnando il giusto per vivere decorosamente. 
 
Cordiali saluti 
Giorgianni BAGLIERI»
 
Un problema che perdura nonostante gli incentivi e gli aiuti proposti da ATM e che sembra valere per molti altri lavoratori come risulta da una ricerca sulle buste paga dei milanesi.. 

# In base a un studio della CGIL il milanese guadagna in media 123 euro lordi al giorno: dai 562 euro dei dirigenti ai 47 degli intermittenti

klimkin da Pixabay

In un’indagine del dipartimento politiche del lavoro della CGIL su 1.687.183 buste paga milanesi, tratte dal database di INPS su dati del 2020 escluso il comparto agricolo, è emerso che la paga media giornaliera dei milanesi è pari a 123 euro lordi al giorno. La cifra è il risultato della media tra gli stipendi più alti e quelli più bassi

Tra quelli più alti troviamo i dirigenti con 562 euro ei quadri con 232 euro. Tra quelli più bassi impiegati, operai e interinali rispettivamente con 109, 74 e 72 Euro. Fanalino di coda i lavoratori interinali intermittenti, 83.000 tra le buste paga prese in considerazione, che guadagnano 47 euro lordi al giorno.

Leggi anche: “NORD-SUD, bisogna fare come in Germania”: STIPENDI più alti dove si produce di più

# Stipendi ancora più bassi per le donne

Gerd Altmann da Pixabay

Il divario salariale si conferma anche tra uomini e donne a Milano, come nel resto d’Italia. Dai dati elaborati da CGIL risulta che un operaio guadagna 80 euro al giorno contro i 54 di un’operaia mentre tra gli impiegati il rapporto è 125 a 96 euro. Nelle fasce più alte i quadri uomini hanno una retribuzione media giornaliera di 232 euro, contro i 214 delle colleghe donne, rispettivamente 585 e 478 euro se si tratta di figure dirigenziali.

Leggi anche:A Milano 11 ANNI di STIPENDIO per comprare CASA. Il doppio della media nazionale

# Le retribuzione degli italiani sono le uniche ad essersi abbassate in Europa in 30 anni

lylias rocca LN – Variazioni salari Europa 1990-2020

A completare un quadro poco edificante arrivano i dati OCSE che certificano come l’Italia sia l’unico paese in Europa in cui le retribuzioni dei lavoratori dipendenti sono calate nel trentennio 1990-2020. Uno sconsolante -2,9%. 

Mentre gli italiani continuano ad impoverirsi, i cittadini delle altre Nazioni europee hanno visto aumentare i loro stipendi con una crescita in doppia cifra, eccetto per la Spagna che ha registrato un +6,2%. Dal Portogallo con +13,70%, passando per l’Austria con +24,90%, sopra il 30 Grecia, Francia, Finlandia e Germania. Oltre il 60% ci sono Svezia e Slovenia, tra il 70 e i l 100% troviamo Ungheria, Irlanda, Polonia. Sopra il 100% Repubblica Ceca e Slovacchia. Il podio è occupato da tre Stati dell’est: Lettonia +200,50%, Estonia +237,20% e Lituania con +276,3%.

# In Italia il 12% della popolazione vive in una condizione di povertà, Milano prima per aumento di persone in difficoltà economica

Infografica corriere

A questi numeri si aggiungono quelli del quarto rapporto sulla povertà alimentare realizzato dalla Ong ActionAid utilizzando l’elaborazione di dati Istat. La fotografia dell’anno successivo allo scoppio della pandemia, il 2021, mostra come almeno 6 milioni di persone al di sopra dei 15 anni, corrispondenti al 12% della popolazione, vivano in condizione di povertà alimentare. Tra questi ci sono, oltre a disoccupati e persone inabili al lavoro, anche giovani adulti tra i 19 e i 35 anni e coloro che pagano un affitto. 

Osservando infine i dati forniti dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro sul numero di chi riceve aiuti Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti), emerge come la Città Metropolitana di Milano sia seconda dietro quella di Napoli per numero di beneficiari (215mila) e addirittura prima per l’aumento più consistente: una crescita di 115 mila unita e un’incidenza del 6,7% rispetto alla popolazione residente. 

 

Leggi anche: MILANO PRIMA in Italia per AUMENTO di PERSONE in DIFFICOLTÀ ECONOMICA

Continua la lettura con: I SINDACI del SUD in rivolta contro l’AUTONOMIA votata dai CITTADINI del NORD

Articolo di LAURA LIONTI aggiornato dalla redazione

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“CONGELATA” la linea S12 come “METROPOLITANA LEGGERA” tra Milano e Lodi

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trenord_discoverytrain IG - Trenord

In questo articolo di gennaio 2022 raccontavano dei disagi dei pendolari del sud milanese che si muovono da e verso Milano in treno. In particolare, la tratta Milano-Lodi spesso soggetta a interruzioni, ritardi e cancellazioni. Dai pendolari era arrivata una proposta per rendere più efficiente il servizio.

“CONGELATA” la linea S12 come una “METROPOLITANA LEGGERA” tra Milano e Lodi

# La Milano-Lodi una delle più frequentate dai pendolari, ma spesso soggetta a interruzioni

Linea S1

La linea ferroviaria Milano-Lodi S1 è una delle più trafficate e frequentate dai pendolari, ma spesso soggetta a interruzioni, ritardi e cancellazioni. In alcuni casi la causa è stato il guasto di un treno merci sulla linea, altre volte un pantografo incastrato o la rottura della linea di tensione sopraelevata. A questo si aggiunge il fatto che i convogli debbano fermarsi in mezzo alle campagne per lasciare passare treni alta velocità semivuoti negli orari in cui si concentrano i lavoratori, per un discorso di gerarchia ferroviaria. 

# La soluzione proposta dai viaggiatori: S12 come metropolitana di superficie e ripensare l’interconnessione “lenta/veloce”

Credits hpgruesen-pixabay – Trenord

Oltre alle legittime proteste, i pendolari si sono dimostrati proattivi nel suggerire alcune proposte da mettere in campo. La prima richiesta, che è anche quella più fattibile, è stata di riportare fino a Melegnano la linea S12 per aumentare il numero di corse e riqualificare la stazione di Lodi. In questo modo con corse ogni 12-15 minuti la linea diventerebbe una “metropolitana leggera” tra Milano e Lodi.

La seconda è invece di ripensare l’interconnessione “lenta/veloce” e fare in modo che il transito di linee regionali, suburbane, treni merci e dell’alta velocità sia il più funzionale possibile. Per fare questo la proposta è stata di anticipare questa interconnessione tra Lodi e Tavazzano, dove un treno merci si era fermato per guasto a gennaio 2022, splittando così la linea lenta ad uso esclusivo della S12 fino a tutta la tratta Lodi-Saronno.

# Reintrodotta la linea S12, ma solo fino a Bovisa e con otto corse al giorno

Credits I.sorry-wikipedia – S12 Milano

La proposta dei pendolari sembrava essere stata ascoltata da Regione Lombardia e il 28 agosto 2023 la linea S12 Melegnano-Cormano è infatti stata riattivata, anche se con attestazione a Milano Bovisa. Inizialmente con otto corse, quattro per direttrice, con la promessa di aggiungerne altre all’inizio del 2024 e arrivare quindi a un servizio di metropolitana di superficie. L’impegno non è stato però mantenuto e i nuovi orari non hanno registrato modifiche. 

Per Trenord l’aumento del numero di corse è possibile solo al rilascio infrastrutturale da parte di Ferrovienord del binario per Cormano-Cusano, al momento non ancora disponibile. Il passaggio dei treni ogni 15 minuti si ha per ora solo grazie alla combinazione della linea S1 Lodi-Milano negli orari di passaggio della linea S12, che dopo San Donato si immette nel passante ferroviario milanese. 

Continua la lettura con: Le nuove LINEE del PASSANTE per integrarlo meglio con la metropolitana

FABIO MARCOMIN

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Il GIARDINO SEGRETO di PORTA MAGENTA: il “magnifico” dono di Ludovico il Moro a Lorenzo de’ Medici

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Credits: @lorenz1984 Giardino via Terraggio

Se si osserva Milano da una prospettiva esterna, quasi estranea, e si gira per le sue vie solo per visitare i posti più conosciuti, si noterà sì una Milano degna di essere chiamata una delle città più belle d’Italia e d’Europa, ma non si capirà a pieno la città meneghina. Il bello di Milano è proprio quelli di imbattersi qua e là in posti, edifici, piazze di cui non avevi mai sentito parlare, ma allo stesso tempo affascinanti. Angoli nascosti al pubblico, che forse per questo sono ancora più interessanti.

Il GIARDINO SEGRETO di PORTA MAGENTA: il “magnifico” dono di Ludovico il Moro a Lorenzo de’ Medici

In via Terraggio 5, vicino a Porta Magenta, c’è un Giardino Segreto con una storia gloriosa dietro le spalle.

# Il dono di Ludovico il Moro a Lorenzo de’ Medici

Credits: @milanosecrets IG
Giardino via Terraggio 5

Il giardino di via Terraggio ha una storia gloriosa: intorno al 1400 fu donato da Ludovico il Moro a Lorenzo de Medici. Il duca di Milano, infatti, per regalare un soggiorno piacevole ad un personaggio così illustre come Lorenzo de Medici donò al governatore fiorentino il giardino e l’adiacente edificio, tuttora chiamato Casa Medici. Da qui il palazzo assunse diverse funzioni: monastero, cinema (il refettorio del monastero è l’attuale cinema Orchidea chiuso per restauro) e caserma.

Fino a quando, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il giardino e il palazzo divennero proprietà del comune, che nel frattempo stava progettando la “racchetta”, una strada che doveva tagliare il centro-città passando da Corso Europa, via Larga, Via Albricci e poi l’area delle Cinque vie.

# La riapertura del giardino

Credits: @megliounpostobello
giardino via terraggio 5

Mentre il progetto urbano della racchetta veniva lasciato in disparte, il giardino e il palazzo rimasero ancora di proprietà comunale e così il giardino chiuso per molti anni. Nel 2000 però gli abitanti del quartiere si batterono per aprirlo al pubblico, il giardino sarebbe stato infatti un ottimo posto per rilassarsi. La battaglia degli abitanti fu vinta e il giardino riaperto.

Ma, si è capito bene dov’è il giardino? Se la via e il numero civico non bastano, precisiamo che è dietro un portantino di un vecchio stabile.

# Al mattino e la sera è un’oasi di pace

Credits: @marcobrandonews IG
Giardino via terraggio 5

Negli anni il Giardino Segreto di via Terraggio 5 non è più così tanto segreto, tanto che nel pomeriggio è spesso pieno di bambini. La mattina e la sera è invece uno dei posti più tranquilli che si possono trovare, perfetto per rilassarsi e leggere un bel libro.

Come per ogni cosa però c’è un piccolo problema. Gli abitanti del palazzo adiacente non sono molto felici che il giardino sia pubblico, anche se il Comune ha già provveduto ad aggiungere un secondo portone di sicurezza che impedisce alla gente di accedere alle scale della casa. Bisognerà quindi cercare di creare un altro ingresso.

 

Fonti: urbanfile.org

Continua la lettura con: Il BAR più SEGRETO di MILANO

BEATRICE BARAZZETTI

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