Home Blog Pagina 475

L’assurdità dei MUNICIPI di Milano: con confini senza senso e identificati con un numero. Proviamo almeno a chiamarle per nome

4

Ogni municipio a Milano è uno spicchio che parte dal centro e arriva ai confini della città, per cui nella stessa zona fanno parte aree centrali e zone periferiche. Non si capisce dove ci si trovi e in base a quale principio siano state messe assieme parti della città così diverse tra di loro: la Bocconi con il Gratosoglio, Porta Venezia con Lambrate, Porta Nuova con Dergano, Citylife con Quarto Oggiaro.
Il secondo problema è il naming: a Milano i nomi delle zone non ci sono: sono dei numeri a identificarle.
Quello della scarsa identificazione delle zone di Milano non è un tema marginale, anzi. Dalla maggiore identità delle singole parti della città ne può derivare un miglioramento per l’immagine dell’intera città oltre che stimolare una concorrenza al rialzo sulla qualità della vita nei diversi quartieri. Ecco allora qualche proposta per rendere un po’ meno anonime le zone di Milano. In attesa che si traccino dei confini più sensati.

Diamo i nomi alle zone dei municipi

Zona 1


Il municipio zona 1 di Milano comprende tutto il Centro storico, partendo dal centro geografico di Milano di Piazza Duomo sino alla Cerchia dei Bastioni.
Principali luoghi di interesse: Duomo, Brera, Parco Sempione, Giardini di Porta Venezia, Castello Sforzesco, Quadrilatero della Moda, Ticinese.
Proposta di nome: Centro Storico

Zona 2


Il municipio zona 2 va da piazza della Repubblica fino a Crescenzago, Turro, Greco e Precotto.
Principali luoghi di interesse: Stazione Centrale, Villaggio dei Giornalisti, Naviglio Martesana.
Proposta di nome: Martesana

Zona 3


Il municipio zona 3 va da Porta Venezia a Lambrate, passando per Città Studi.
Principali luoghi di interesse: Politecnico, Ortica, Parco Lambro, Corso Buenos Aires, Lambrate.
Proposta di nome: Lambrate – Città Studi

Zona 4


Il municipio zona 4 va da Porta Vittoria al parco Forlanini, comprendendo anche porta Romana, Corvetto e Santa Giulia.
Principali luoghi di interesse: Parco Forlanini, Porta Romana, Porta Vittoria, piazza cinque giornate.
Proposta di nome: Distretto Orientale 

Zona 5


Il municipio zona 5 va da Porta Ticinese fino al parco Agricolo, passando per Chiesa Rossa e il Gratosoglio.
Luoghi di interesse: Abbazia di Chiaravalle, Parco Sud, Bocconi.
Proposta di nome: Parco Sud

Zona 6

Il municipio zona 6 va dalla Darsena, fino a Barona, Lorenteggio e Giambellino.
Luoghi di interesse: Darsena, Porta Genova, Naviglio Grande, Iulm, San Cristoforo, Solari
Proposta di nome: Naviglio Grande

Zona 7

Il municipio zona 7 va da Porta Magenta a Baggio e Figino passando per San Siro.
Luoghi di interesse: San Carlo, Stadio, Parco delle Cave, Trenno, Bosco in Città.
Proposta di nome: Il distretto verde 

Zona 8

Il municipio zona 8 va da Porta Volta a Quarto Oggiaro, passando per QT8 e il Gallaratese.
Luoghi di interesse: Montagnetta, CityLife, Portello, Chinatown, Lampugnano, Certosa.
Proposta di nome: Sempione

Zona 9

Il municipio zona 9 va da Porta Nuova a Niguarda e alla Bovisa.
Luoghi di interesse: Porta Nuova, Isola, Parco Nord, Bicocca, Niguarda
Proposta di nome: Distretto post industriale 

Continua la lettura con: I quartier più sorprendenti di Milano

ANDREA ZOPPOLATO

Riproduzione vietata a chi commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

 

La classifica delle scuole di Milano: liceo CLASSICO vs SCIENTIFICO

1
Liceo Carrell e Liceo Volta
Liceo Carrell e Liceo Volta

Le classifiche vengono fatte ormai per qualsiasi cosa, ma quella realizzata da Eduscopio colpisce l’orgoglio dei milanesi: in molti si riconosceranno in una di queste scuole in classifica, per averla frequentata o per esserne studente negli anni che portano alla maturità.
Ecco la prima “sfida” tra le scuole milanesi.

Iniziamo dai licei: liceo classico vs liceo scientifico

I licei classici hanno scandito la storia del pensiero delle generazioni passate e forgiano quelle delle generazioni future. Ecco i primi 10 classificati:

  1. Alexis Carrel
  2. Sacro Cuore / Giovanni Berchet
  3. Giosuè Carducci
  4. San Raffaele
  5. Alessandro Manzoni
  6. Cesare Beccaria
  7. Sant’Ambrogio
  8. Faes Monforte
  9. Primo Levi (San Donato Milanese)
  10. Giuseppe Parini

Ecco invece la classifica dei primi 10 licei scientifici:

  1. Alessandro Volta
  2. Leonardo da Vinci
  3. Sacro Cuore
  4. Vittorio Veneto
  5. Sant’Ambrogio
  6. Elio Vittorini
  7. Primo Levi
  8. Albert Einstein
  9. Luigi Cremona
  10. Piero Bottoni

Dove posizionereste il vostro liceo?

Leggi anche: Le scuole milanesi più frequentate dalle celebrità

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul#Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Divampa la questione: e se, politicamente, il modello Milano fosse solo FINZIONE?

1
Foto di Andrea Cherchi
Foto di Andrea Cherchi

Sta succedendo qualcosa di strano a Milano: sembra di essere in una bolla dove tutto è magnificato e dove chi governa appare immune da ogni critica. Eppure i risultati, almeno dal punto di vista politico, non sembrano corrispondere a questo storytelling da favola.  Questa in sintesi la riflessione sulla reale situazione della città da parte di Fabio Massa nel suo articolo “A Milano la politica è polverizzata. E il dibattito pubblico non c’è più” su Affari Italiani.  Una riflessione condivisa anche da altri: sta crescendo, in particolare in periferia o tra siti, blog e associazioni “non allineati”, un malessere nei nei confronti di un sistema di potere insofferente a ogni critica.

“Milano non conta nulla in Italia, perchè qui la politica non esiste”

Quello che Massa e altri commentatori rilevano è che si parla tanto di Milano come modello di politica riformista, sbandierato spesso dal centro sinistra, eppure il nuovo governo che è espressione di quella stessa parte politica ha ignorato gli esponenti di punta di Milano, testimoniando dunque una irrilevanza politica della città sulla scena nazionale.

La decisione di ignorare i politici milanesi da parte dei vertici del PD nazionale dimostra ancora una volta che il modello Milano non è la politica bensì i suoi cittadini. Anzi, come afferma Massa, la politica a Milano è inesistente: a sinistra i politici sono impalpabili (PD senza idee) e a destra sono scomparsi (Forza Italia ormai defunto e la Lega che rimane sempre distante dai veri bisogni dei milanesi), rivelandosi tutti incapaci di proporre autonome visioni che escano dall’indottrinamento standardizzato imposto dai partiti che a Milano non riscuotono lo stesso entusiasmo di altre parti d’Italia.

La conseguenza è che se nessun politico milanese possiede un progetto visionario e di riforma radicale, che abbia già prodotto valore per i cittadini in una scala più ridotta come quella cittadina, è impossibile che possa essere anche solo preso in considerazione per impattare nel governo italiano.

Il terrore di uscire fuori dal coro

C’è poi un altro elemento che in realtà è fortemente collegato all’assenza di una reale identità politica: è quello di una paura diffusa di manifestare un’opinione non in linea con il potere della città.

In effetti i media economicamente più potenti tendono ad uniformarsi con quello che viene fatto dall’amministrazione milanese senza esprimere critiche, in particolare senza osare mettere in discussione il modello Milano, inteso come politica di gestione della città. Un celebre blogger romano ha notato come a Milano ci sia una grande quantità di siti che svolgono un’azione molto utile d’informazione ma che esista un timore, per lui inspiegabile, da parte di quasi tutti gli opinionisti e media di sollevare critiche o pensieri che possano essere non in linea con chi governa la città. Non è un mistero che siti e associazioni “non allineate”, ossia che non fanno da portavoce alla politica della giunta vengano ignorate e restino ai margini delle politiche partecipative attuate in città.  Questo malcontento lo si respira tanto più ci si allontana dal “fortino” del centro e dalla rete delle organizzazioni più vicine al sistema di potere cittadino.

Questa paura della critica e, in generale, questa diffidenza o addirittura intolleranza verso chi la pensa diversamente crediamo sia pericolosa per Milano. Perchè l’identità di Milano è proprio l’opposto: nasce e prospera sulla diversità, questa è la grande forza di Milano, sicuramente la città italiana che tra la sua identità dall’insieme di tutte le regioni d’Italia e di molte culture del mondo. E il risultato di questa insofferenza alle critiche è di alimentare uno storytelling certo intrigante ma che rischia di allontanarsi sempre di più dalla realtà della città e, come si è visto con la formazione del nuovo governo, venire usato più per propaganda che per dare vita ad effetti sulla politica nazionale. 

Il rischio, infine, in città, è quello di considerare come partecipazione solo l’assenso di chi si conforma con l’amministrazione, azzerando così una reale partecipazione cittadina, che faccia proposte o segnalazione di problemi con relative soluzioni utili per la crescita di Milano. Se la vera forza di Milano sono i suoi cittadini, ridurre la loro partecipazione reale sulle scelte per la città rischia di rivelarsi una scelta autodistruttiva.

Se scoppia la bolla, Milano rischia di venire trascinata in basso

La politica, come si dice spesso, è una cosa seria ed per questo che in pochi sanno farla: i più si limitano a seguire le idee storiche e non più attuali del partito, quelli un po’ più bravi riescono ad amministrare decentemente, quasi nessuno ha delle vere visioni che possano realmente incidere sul futuro di chi sarebbe pronto ad accoglierle.

A Milano le periferie votano a destra, ma la destra non c’è più, le zone centrali votano a sinistra, ma anche quella non c’è più: la crisi di cultura politica ha permeato la città che, per quanto incensata da molti, non è in grado di proporre un modello valido e andando di questo passo rischia di venire trascinata in basso dal resto del Paese invece che aiutarlo a riemergere.

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul#Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

 

Tiny Cars e il MODELLISMO 4.0: un piccolo negozio in un settore in crisi diventato un riferimento internazionale

0
Porsche 911-2 GT3 RS 4 SERIE + Porsche 911 s 2010
Porsche 911-2 GT3 RS 4 SERIE + Porsche 911 s 2010

In passato Milano era celebre per i suoi numerosi negozi di modellismo. Con l’arrivo di internet e l’esplosione dei giochi elettronici il mercato del modellismo è entrato in crisi schiacciato dal darwinismo economico, il mostro bifronte di consumismo e innovazione.

Il destino sembrava non consentire un futuro per il negozio Tiny Cars di via Cenisio 19. Invece Enrico Sardini ha avuto un’intuizione e ha deciso di scommettere su un settore da cui tutti stanno scappando. Ha acquistato il negozio di Emilio Re, ha saputo far buon viso a cattiva sorte e si è ingegnato un sistema che ha portato a invertire la rotta. Non solo il suo negozio è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di modellismo internazionali.

Già perchè i clienti di Tiny Cars sono in gran parte internazionali: da Argentina, Australia, India, Cina, Europa, Usa, tutto il mondo acquista i modellini di Tiny Cars. Il segreto di Enrico? Innanzitutto la passione.

Poi la capacità di veleggiare sui tempi intuendo i punti di forza che ogni periodo porta in serbo. Ha capito che con internet un negozio fisico può avere non un concorrente bensì un moltiplicatore, specie se ti affermi leader di una nicchia.

In terzo luogo bisogna anche superare i confini settoriali dello spazio fisico: ogni venerdì organizza la TINYCENA al Ristorante/pizzeria PRIMO GUSTO (cuoco napoletano e moglie Inglese di Liverpool).

Infine il negozio è anche un riferimento per gli appassionati di auto d’epoche: vengono appassionati di vere automobili storiche e sportive e si presentano libri sulle case automobilistiche passate e presenti.

Per finire, in passato di organizzavano dei Tour alla Fiera di Norimberga del giocattolo e del modellismo: il sogno di Sardini è di riprendere in futuro pure questo tour specialistico.

Chevrolet Camarro ss 1980
Chevrolet Camarro ss 1980

Tiny Cars è una delle chicche di una città che si reinventa sempre e che a ogni crisi risponde con la passione e l’innovazione. Anche perchè siamo la città che ha saputo inventarsi un Gran Premio di Formula 1 fatto sul circuito esterno della Vecchia Fiera di Milano, anno domini 1947. Chi vinse il GP? Carlo Felice Trossi un Biellese trasferito a Milano alla guida dell’Alfa Romeo 158 DA cv1500.

DANIELE VASTA

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come#amburgo #madrid #berlino #ginevra #basilea #sanpietroburgo #bruxelles             #budapest #amsterdam #praga #londra #mosca #vienna #tokyo #seul#manila     #kualalumpur #washington #nuovadelhi #hongkong#cittadelmessico #buenosaires   #singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

 

Boz Trio Live Music Colibrì

0
Il Colibrì è un posticino preziosissimo per chi ama gli ambienti genuini, tranquilli, vivaci e alla mano. E’ un luogo in cui fare serate danzanti, aperitivi e bere un cocktail o due.

Ma il Colibrì è un luogo ancora più magico, perché qui si organizzano concerti live.

E’ la volta di Boz Trio, lo so: sembrano 3, ma sono 5 in realtà! Sono cinque musicisti pronti a farvi viaggiare lontano, verso la musica tradizionale dell’Europa dell’Est. E, come tutte le cose tradizionali che si rispettino, bivaccherete con i cosacchi della steppa russa, vi commuoverete con la poesia nomade del popolo ebraico e vi scatenerete con i folli ritmi balcanici!

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

🔴 BREAKING NEWS. Il Ministro BOCCIA apre a Milano città stato: “Essendo la nostra testa in Europa e nel mondo Milano merita un’attenzione particolare”

0

Boccia apre a Milano città stato! Mossa a sorpresa di Francesco Boccia, il ministro per gli affari regionali e le autonomie, emersa nei primi incontri con i governatori di Veneto e Lombardia.

Il ministro si è rivelato conciliante con le proposte rilanciate dai governatori ma ha colto di sorpresa, in particolare Fontana, esprimendo l’esigenza di affiancare a una più robusta autonomia regionale anche l’idea di dare poteri e risorse autonome alla città metropolitana di Milano. Qualche potere in più alla Lombardia ma anche autonomia di poteri e risorse per Milano, questa in sintesi la proposta di Boccia.

Qualche potere in più alla Lombardia ma anche AUTONOMIA DI poteri e risorse PER Milano, questa in sintesi la proposta di Boccia.

Come riporta l’Ansa, infatti, il ministro ha dichiarato al termine dell’incontro con il governatore della Lombardia Fontana che “Dentro lo schema della nuova cornice dell’Autonomia differenziata è inevitabile che alcune Città metropolitane, anche per le loro dimensioni e le loro vocazioni internazionali, non potranno non essere oggetto di un raccordo ancora più forte”. Boccia ha concluso sottolineando che “Milano, da questo punto di vista, essendo la nostra testa in Europa e nel mondo meriterà un’attenzione che non sfuggirà”.

Non è un mistero che Francesco Boccia sia molto legato Milano. Qui ha studiato negli anni universitari, ha vissuto i suoi primi anni di carriera e ha ribadito in diverse occasioni che il progetto di Milano città stato, ossia di dare a Milano un’autonomia simile alle migliori città del mondo, sia un progetto sensato non solo per la città ma per l’intero paese.

FRANCESCO BOCCIA ha ribadito in diverse occasioni che il progetto di Milano città stato, ossia di dare a Milano un’autonomia simile alle migliori città del mondo, sia un progetto sensato non solo per la città ma per l’intero paese

ANDREA ZOPPOLATO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul#Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

IL GIARDINO DELLE CULTURE: luogo iconico tra Expo e Milo

0

Il Giardino delle Culture di via Morosini è un giardino condiviso nato dopo l’Expo del 2015. E’ stato realizzato al posto di un’autorimessa abbandonata, demolita anni fa: invece di realizzare un progetto immobiliare l’area è stata ripulita per renderla fruibile dai cittadini e la parete che delimita il giardino è stata ricoperta da un’installazione iconica di Milo, spesso soggetto di fotografie.

Le panchine del padiglione tedesco di Expo

La rinascita di questo luogo è avvenuta grazie ad un mecenate che ha deciso di donare 160.000 euro per dare nuova vita a questa piccola area abbandonata nei pressi di Corso XXII Marzo.

Oltre a alberi e percorsi di giochi per bambini dipinti sul pavimento sono state posizionate alcune sedute tra cui le panchine presenti nel padiglione della Germania durante l’Expo2015.

Giardino delle Culture
Credit: milanews.it – Giardino delle Culture

Il Giardino delle Culture ha fatto parte del “District Franco Parenti” durante il fuori salone con un’installazione container “la stanza del silenzio”, ha ospitato rassegne jazz, realizzato corsi per aggiustare biciclette e altre attività di condivisione come il cinema all’aperto.

La nuova vita dopo lo stop

A seguito dei primi 3 anni di operatività, il rinnovo della concessione per la gestione dello spazio ha subito un brusco stop a causa di contrasti inconciliabili tra le  associazioni che lo gestivano, ponendo fine all’accordo nel 2018.

Dopo qualche mese di abbandono, il Municipio 4 ha trovato un nuovo sponsor riunendo un altro gruppo di associazioni, alcune di loro storiche, per far rinascere nuovamente questo luogo di aggregazione.
La nuova gestione consentirà di ospitare servizi di sharing economy, svolgere una funzione di ‘conciergerie di strada’ attraverso la raccolta delle esigenze degli abitanti del quartiere, a cui si cercherà di dare una soluzione, ma sarà anche un collettore di segnalazioni di criticità da condividere con i servizi sociali.

Inoltre mostre, concerti, eventi culturali e formativi, cinema, moda, teatro tutto sotto la direzione artistica del designer Mario Prandina, che coordinerà anche l’arredo e l’allestimento artistico dello spazio.

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul#Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Drive me home

0

Al Cinema Beltrade vi attende un film di Simone Catania.

Un film sull’amicizia, che cambia, cresce e si evolve

Ma di che si tratta?

Amici per la pelle, Antonio e Agostino crescono insieme in un piccolo paesino siciliano incastrato tra le montagne, sognando una vita diversa, altrove. Oggi trentenni, entrambi vivono all’estero, ma non si vedono né si sentono da anni. Quando Antonio scopre che la sua casa natia, abbandonata da molto tempo, sta per essere venduta all’asta, decide di partire per incontrare Agostino, il suo amico d’infanzia, con l’intento di coinvolgerlo per non farsi portare via quella casa alla quale sono entrambi legati. Le loro vite, però, sono cambiate profondamente. Vecchi conflitti e nuove rivelazioni li accompagnano attraverso l’Europa in un viaggio sulle ruote di un tir, alla riscoperta dei ricordi, dei segreti, dei propri sogni.

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

Milano vista dalla VALTELLINA

0
Credits
Credits

Due anni fa mi sono trasferita a Milano da Talamona, paese di 5.000 abitanti a pochi chilometri da Morbegno. Nata e cresciuta in Valtellina avevo molti preconcetti sui milanesi che ho scoperto in parte essere veri.

I milanesi in Valtellina

Per i valtellinesi la targa MI vuol dire solo una cosa: CODA.

Un classico. Domenica, ore 18:30, SS38 bloccata dai Suv milanesi che rientrano dal weekend sulla neve. Vedendoli così incolonnati ci fanno pensare che non abbiano nessuna fretta di ritornare in città. Noi li capiamo bene: belli ghiotti di pizzoccheri e fieri delle loro discese a spazzaneve, come si può essere felici di rientrare nello smog cittadino?

Discese a spazzaneve? Vero, esagero, però tra di noi si scherza molto vedendo i milanesi atteggiarsi sule piste come dei fenomeni, quando ci basta un’occhiata per distinguerli dai nostri che anzi, l’unica vera paura che hanno quando si lanciano sulle nere e sui fuoripista è di scontrarsi con uno sciatore di pianura nelle sue maldestre traiettorie.

Comunque, malgrado le prese in giro, noi valtellinesi siamo comunque attratti da Milano.  La frequentiamo spesso per lavorare, per studiare o semplicemente per fare shopping. E per chi la frequenta solo mordi e fuggi, l’immagine peggiora pure: decidi di raggiungere la città in treno ma scopri che nel prezzo sono compresi anche i ritardi, allora vai in macchina, ma “che stress il traffico milanese!”, capisci quindi che l’opzione più conveniente è forse l’aereo.

Ecco, ci siamo, ma una volta arrivati rimpiangi la fresca aria valtellinese quando le porte della metropolitana si chiudono e ti ritrovi a sudare tra uomini in giacca e cravatta che ti guardano male perchè indossi il golf di lana cucito dalla nonna.

Questo accadeva a me, come a molti valtellinesi e non, che non vivono Milano ma la assaggiano. Trasferendomi per motivi di studio in città ho così scoperto che una delle caratteristiche di Milano è proprio quella di non lasciarsi assaggiare. La vera Milano la si scopre come degli esploratori andando al di là delle apparenze. Anche se prima di parlare di tutte le mie scoperte in un prossimo articolo, devo confessare che alcuni degli stereotipi sopra rimangono ancora nella mia mente anche dopo che vi ho conosciuti meglio:

Tendete molto a muovervi in massa, quasi con compiacimento del ritrovarvi tra di voi, date la sensazione di prendere spesso le cose in modo un po’ pesanti risultando un po’ frenati a godervi il bello della vita e, soprattutto, sugli sci non c’è gara.

ALESSIA TARABINI

 

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul#Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Micheal Buble per un pieno d’amore

0

Micheal Bublé è il Re del romanticismo! Ammettetelo: almeno una volta avete sperato che il ragazzo dei vostri sogni vi dedicasse una sua canzone.

Ed ammettetelo anche voi maschietti: avete dedicato una sua canzone a qualche pulzella!

Ecco, Michael Bublé arriva al Mediolanum Forum di Assago per una tappa del suo tour mondiale. Io non credo di potermi perdere questo show incredibilmente romantico!

Voi che ne pensate?

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

Abbattiamo il SAVOIARDO di Piazza del Duomo

2
vittorio emanuele impacchetato da Christo (1970)

Le città del mondo e i loro cittadini tendono ad identificarsi in un personaggio, in un simbolo (storico o mitologico) che meglio ne rappresenti la loro identità.
Alcune tra esse possono vantare numerose personalità illustri o figure tratte da vaste mitologie, altre possono vantarne meno, ma tutte celebrano qualcuno o qualcosa che sia stato per le sue gesta, le sue imprese, vere o romanzate, per i suoi scritti, per il suo significato, un simbolo che abbia lasciato un segno indelebile nella storia di cui essere orgogliosi.

Alessandro Magno, Salonicco
Alessandro Magno, Salonicco

Gli eroi delle città: Alessandro Magno, Leonida, Gengis Khan

Si erige un monumento rendendo il personaggio iconico, facendolo diventare parte del paesaggio urbano in maniera radicata e profonda tanto da legare a lui la propria immagine in maniera indissolubile.
Queste opere vengono posizionati in luoghi simbolici e i cittadini, solitamente, condividono questa scelta.
Potremmo elencare innumerevoli esempi nel mondo: dalla statua di Alessandro Magno a Salonicco a quella di Leonida a Sparta , da Gengis Khan in Mongolia alla statua di Churchill a Londra.
Monumenti che alla sola vista suscitano immensa emozione ed evocano grandi imprese, tradizioni storiche, gloria, coraggio o alti ideali. In breve qualcosa in cui i cittadini si identificano e di cui sono fieri.

Gengis Khan, Tsonjin Boldog, Mongolia
Gengis Khan, Tsonjin Boldog, Mongolia

Un intruso nel cuore di Milano

Milano invece, città plurimillenaria, a causa di un destino grottesco, nel cuore del suo centro si ritrova un cavallo sormontato da un re torinese.
Re di un territorio marginale, cuscinetto tra la Francia e l’Austria, che solo per la compassione e la pena provata dal Maresciallo Radetsky per quel giovane incapace regnante, non fu rasa al suolo dall’esercito austriaco
Vittorio Emanuele II era il rappresentante di una casata poco considerata a livello europeo, il cui stesso soprannome “Galantuomo” evoca la mancanza di virtù particolari: un personaggio che si nota a fatica nel nostro ricchissimo patrimonio storico o culturale, una figura goffa dai tratti grossolani e dai modi rozzi che, con aria tronfia e retorica, sguaina impunemente la spada di fronte al Duomo, deturpando la vista della piazza e mettendo in bella mostra il culo dell’inconsapevole cavallo.
Non si tratta solo di una figura storicamente mediocre, ma di un re che si macchiò di crimini atroci, come il massacro di Genova e quello di Messina, da lui ordinati e fatti eseguire con compiacimento.
Un cattivo esempio anche nella sfera privata: un re vizioso, dedito più al gioco d’azzardo, alla caccia sia della fauna che delle contadine, che alla diplomazia internazionale. Secondo diverse cronache era anche poco incline alla cura personale.

Un intruso indegno nel cuore di Milano

Una figura talmente scialba che una buona parte dei milanesi tuttora confonde la statua con Garibaldi, non parliamo poi dei turisti che notano il monumento più per i piccioni e i loro escrementi che per il suo valore storico ed estetico.

Per fare spazio a questo obbrobrio fu necessaria la distruzione del centro storico tardo quattrocentesco della città. Davvero i milanesi possono ci si possono riconoscere? Milano, onestamente, meriterebbe ben altro.

piazza del duomo pre savoia
piazza del duomo pre savoia

Giustissimo e necessario ricordare le centinaia di migliaia di soldati morti, le sofferenze i sacrifici dei milanesi e degli altri italiani, sacrificatisi per un puro ideale di patria, ma questa statua grondante retorica dove la scena viene occupata solo dalla figura del Savoia non ci piace.
Quanto imbarazzo ci pervade trovandoci al cospetto della monumentale statua di Alessandro Magno a Salonicco, pensando al re montanaro.
Progresso significa anche correggere falsi simboli di una storia da cui prendere le distanze per poter crescere. Hanno rimosso le statue di Lenin e Stalin, hanno rimosso le statue del criminale re Leopoldo del Belgio, è ora di avere anche noi il coraggio di rimuovere Vittorio Emanuele re Savoiardo dalla piazza simbolo di Milano. 

demolizione case per fare posto alla statua
demolizione case per fare posto alla statua

ANDREA URBANO

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul#Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

La FAIDA di Viale Campania tra genitori e proprietari di cani

0

Photo Credits: Urbanfile – Parco Oreste del Buono

Quello che succede nel giardino adiacente al Museo del fumetto non si è visto nemmeno nella lotta tra guelfi e ghibellini.

Stiamo parlando del giardino Oreste del Buono, fino al 2015 chiamato parco ex Motta, perchè in precedenza occupato dall’industria dolciaria “Motta” e realizzato come parte di un progetto urbanistico più esteso, comprendente anche alcuni edifici residenziali, e la trasformazione dell’ex palazzina direzionale nell’area espositiva WOW Spazio Fumetto.

Spazio Wow
Credits: Urbanfile – Spazio Wow

Caratteristica del parco è una grande scultura in forma di serpente, che rappresenta il biscione araldico, simbolo della città di Milano.

Credit: yelp.com – Serpente Araldico

La lotta tra due fazioni molto agguerrite

Nel parco, che prima era luogo di spaccio anche pesante, vede “scontri” non meno violenti tra padroni dei cani e genitori con figli al seguito. Oggetto della contesa è la mancanza di spazi separati, ed essendo uno dei pochi giardini della zona ci sono spesso problemi tra chi lascia i cani correre in libertà e i bambini che vogliono giocare in sicurezza.

Si sono organizzati due comitati contrapposti che litigano costantemente. Alcuni tentativi di porre soluzione a questo problema sono stati messi in atto: ad esempio è stata provata anche una sperimentazione con orari in cui i cani potevano essere lasciati liberi ma generando una rivolta nei genitori che portavano i bambini.

Un problema, in apparenza banale, che nessuno è ancora riuscito a districare.

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

FM un giro nell’arte contemporanea

0

Avreste mai pensato che FM Centro per l’Arte Contemporanea fosse all’interno degli spazi Frigoriferi Milanesi?

Ecco no, non diventerete tutti pinguini infreddoliti, potete stare tranquilli! Quel che succederà sarà molto semplice: rimarrete ammaliati dalle mostre di arte contemporanea esposte in questi spazi enormi!

Da anni FM Centro per l’Arte Contemporanea è un polo dedicato all’arte ed al collezionismo, che raccoglie mostre particolari, inedite e davvero magnifiche.

Dopotutto non ci si può che aspettare qualcosa di spettacolare da un centro così!

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

Green is the new black: Milano sulle orme di NIMEGA, la città dei sogni

0
green city life

Il mondo sta vivendo un continuo progresso in termini di urbanizzazione: l’aumento continuo della popolazione che vive in città dà vita ad un processo di crescita e sviluppo in termini socio-economici, ma tutto questo rischia di compromettere il nostro ecosistema.

La regina delle Green City

Si sviluppano progetti per recuperare e trasmettere sane abitudini che portino a vivere le città in modo libero senza danneggiare l’ambiente.

I parametri di valutazione per definire una Green City sono vari, i seguenti rappresentano i fondamentali: emissioni di biossido di carbonio, produzione di energia mediante fonti rinnovabili, smaltimento dei rifiuti, mobilità e coscienza ecologica degli abitanti.

L’anima verde della Scandinavia, Copenaghen, si è aggiudicata il titolo di Green City del 2019.

Ha raggiunto obiettivi ambiziosi e utopistici per altre nazioni, grazie ad un vero e proprio ecosistema. Grazie alla creazione di una società sostenibile e protagonista, prevedendo l’utilizzo di tecnologie capaci di produrre energia da fonti rinnovabili. Si stima che il 20% dell’energia necessaria al paese venga già prodotta mediante questo sistema, guidando il paese ad arrivare al 100% di autonomia entro il 2050.

Nimega, la città dei sogni

La vera ambasciatrice del cambiamento però è Nimega, un’antica città dei Paesi Bassi nominata Green City del 2018.

Il fattore chiave è rappresentato non solo dalle politiche ambientali ma dal coinvolgimento dei suoi cittadini. Nel 2013, durante una campagna, vennero utilizzati i rifiuti organici come base per produrre compost e biogas: Si diede l’opportunità ai cittadini di seguire in prima persona il processo di trasformazione aumentando così la loro consapevolezza in termini di eco-ambiente.

Il Sindaco della città, Bruls, ha affermato che i comuni possono fare molto per rendere le proprie città più sane e sensibilizzare i cittadini, dunque vanno attribuiti loro gli strumenti necessari ad attuare questo processo.

Il futuro elettrico di Milano

Milano Città Stato rappresenta appieno il suggerimento del sindaco Bruls. La Città Stato, libera nella gestione delle proprie risorse, libera di scegliere ed attuare le soluzioni più innovative per un’economia sostenibile ed un ecosistema sano, è la risposta.

Milano porta in spalla una discutibile nomea a livello nazionale, ovvero città grigia, cappa di smog. Sicuramente la popolazione in continuo aumento porta la città a vivere dei momenti di affaticamento, traffico e altri disagi.

I cittadini e l’amministrazione hanno a cuore il tema e viaggiano su una dimensione eco-friendly da parecchi anni.

Milano infatti è la prima città a livello nazionale ad avere scelto di attuare il piano mobilità introducendo carsharing e bikesharing, riportando in vita lo spirito di spostarsi in modo veloce, ma senza inquinare e riducendo il traffico in città.

Il rapporto di Legambiente dichiara che il 58% degli spostamenti avviene attraverso i mezzi pubblici, segno di un sistema di trasporto che, nonostante le intemperie, funziona ed è convincente: ogni cittadino utilizza i mezzi pubblici per un totale di 478 viaggi all’anno.

La ATM, Azienda dei Trasporti Milanesi, dal prossimo anno acquisterà solo mezzi elettrici, il quale funzionamento sarà esclusivamente ad elettricità, diversamente da alcun mezzi odierni che funzionano anche a motore. I mezzi presentano già una formula ECO che consiste nel sistema di recupero energia in fase di frenata: ogni volta che il mezzo frena, produce energia che poi utilizza per funzionare.

Entro il 2030 la flotta dei mezzi ATM sarà composta di 200 bus elettrici e 270 bus ibridi riducendo la Co2 di quasi 75 mila tonnellate all’anno e diminuendo il consumo di gasolio di 30 milioni di litri.

green city life

Il quartiere ecologico di Piazza d’Armi

Altra prova che dimostra l’impegno di Milano in tema ECO è il progetto di Piazza d’Armi.

Il progetto firmato Leopoldo Freyrie vede la riqualificazione del quartiere, mantenendone il 67% del cuore verde dando rilievo ai 27 ettari di parco. Verranno realizzati 4000 alloggi solo attorno al perimetro della zona.

Il Masterplan, terzo in Europa per dimensioni, porterà la zona a godere del titolo di più grande quartiere ecologico d’Italia.

Green is the new black

Parliamo di Moda. Giorgio Armani e Fendi hanno fatto sfilare pellicce ecologiche, capotti, realizzati con fibre prive di pesticidi e coloranti a basso impatto, privi di sostanze cancerogene ed evitando così danni per la pelle e la salute.

La eco-moda si fonda si basa su principi definiti: garantire delle condizioni di lavoro ai dipendenti combattendo lo sfruttamento, sulla produzione etica, seguendo un modello a basso impatto nella scelta dei materiali da utilizzare e nei ritmi di produzione, e garantendo infine tutti i diritti agli animali, mettendo al bando tutti i derivati dai loro maltrattamenti ed uccisioni.

La prossima edizione di Pitti Immagine, nata nel capoluogo toscano, ha passato il testimone a Milano ove si svolgeranno i quattro giorni di autunno/inverno 2019/2020.

Fondazione Prada ha riqualificato la zona sud-est che affianca l’ex scalo ferroviario di Porta Romana, sviluppando un polo espositivo. Ha finanziato con 10 milioni di euro lo sviluppo del progetto viabilità. Saranno acquistate mini-navette e bus elettrici che percorreranno il percorso del tram 24 collegando via Ripamonti alla stazione di Porta Romana ed alla stazione metro di Piazzale Lodi.

Insomma Milano si dimostra ancora una volta capace ed autonoma, in grado di rilanciare e proporre visioni, offrendo un modello esemplare per i cittadini e per l’intera nazione.

ALBI HOXA

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
* 10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
* Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
* Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
* Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
* “Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Il NOCETUM: da bosco di noci a borgo spirituale-naturalistico di Milano

0
Nocetum
Nocetum

Nocetum è un piccolo borgo presente già in epoca romana alle porte del Parco Agricolo Sud, che deve il suo nome alla presenza di boschi di noci tipici della zona nell’antichità. Al suo interno ha una cascina, una chiesa e altri due edifici dedicati ad attività sociali e alla vendita di prodotti agricoli locali.

Un gruppo di suore laiche gestisce la cascina

Cascina di San Giacomo
Credit: valledeimonaci.org – Cascina di San Giacomo

La Cascina di Corte San Giacomo è gestita da un gruppo di suore e volontari laici che si occupano dell’accoglienza di famiglie bisognose e disagiate e della valorizzazione del territorio.  Qui è nata una City Farm che ha l’obiettivo di far scoprire il legame che unisce mondo rurale e urbano: sono presenti un’aia, un’arnia, un frutteto e un ortofrutteto.

Oltre a questo è presente un’area sperimentale e didattica dove le associazioni possono sviluppare i loro progetti e dove ad esempio è stata realizzata una serra-laboratorio con annessa centralina meteo.

La Chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo

Chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo
Credit: milanofotografo.it – Chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo

La Chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo è una piccola chiesa gestita dal Parroco di San Michele, costruita sulle fondamenta di una chiesa precedentemente realizzata in epoca romana come testimonia un’epigrafe funeraria del 536 murata in controfacciata.

Altra testimonianza sono i reperti archeologici quali le sepolture scoperte sotto al pavimento della chiesetta durante i lavori di restauro, almeno 76 persone, vissute durante un arco temporale  dall’alto medioevo al sedicesimo secolo. Per consentire al visitatore di osservarle è stata inserita una finestra nel pavimento.

Oltre ai resti umani sono stati recuperati vari gioielli e decorazioni tali da ipotizzare che la categoria sociale delle persone sepolte fosse medioalta.

FABIO MARCOMIN

Un ringraziamento speciale a Paolo Guido Bassi, Presidente del Municipio 4

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

Barbruto Live Music

0

Bisogna coltivare le sane abitudini. Tipo uscire di sabato, mangiare sempre carboidrati per tenersi su di morale, non rinunciare troppo spesso ai dolci e concedersi almeno una volta a settimana una birra con gli amici.

E visto che ci piace molto consigliarti posti nuovi, questa settimana ti portiamo a conoscere il Barbruto. Locale dalle parti di viale Bligny, il Barbruto lo riconosci subito per l’ottima selezione di birre e panini gourmet. E per quell’atmosfera rilassata che si respira appena entri.

Questa sera sale sul palco del Barbruto: Pino Cerrignone!

Let all the children boogie! Questo il tema della serata all’insegna dei grandi successi musicali!

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?
Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

La curiosa storia di BETH SHLOMO, la prima Sinagoga di Milano (ma nata in Calabria)

0
Interno sinagoga
Credit: bethshlomo.it - Interno Sinagoga

Il Beth Shlomo è il punto di incontro di una piccola comunità ebraica all’interno di un edificio dove è stata ricostruita la prima sinagoga di Milano.

La prima sinagoga di Milano è nata in Calabria

Dopo la proclamazione delle leggi razziali del 1940, il governo di allora radunò gli ebrei presenti sul territorio nazionale che non avessero avuto la nazionalità italiana per rinchiuderli a Ferramonti (Cosenza) in un campo di internamento appositamente costruito.

Credit: caffeorchidea.it – Campo Internamento Ferramonti (CS)

Nonostante la condizione di prigionieri, agli ebrei internati fu concesso un certo grado di libertà tale da cosentir loro di costruirsi una piccola sinagoga all’interno del campo stesso.

Nelle fasi conclusive del conflitto mondiale, in seguito alla chiusura del campo di concentramento, la sinagoga fu divisa in diverse parti e trasferita a Milano dall’Esercito Inglese, per essere ancora utilizzata come Sinagoga militare.
Inizialmente in Palazzo Odescalchi, in via Unione 5, sede assegnata temporaneamente alla Comunità Ebraica di Milano a seguito della distruzione della sede storica di via Guastalla a causa di una bomba incendiaria.

La sede attuale in Corso Lodi 8

La sinagoga ha avuto sedi diversi fino ad arrivare a quella attuale. Realizza numerose attività rivolte alla comunità, pannelli dedicati al contributo ebraico al patriottismo italiano ed ha al suo interno anche un centro studi.

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

La novità: i ROLL AUSTRALIANI rivisitati dalle gemelle di via Fara

0

Due gemelle manager, Paola e Sandra,  con la voglia di mettersi in gioco come imprenditrici dopo una meravigliosa esperienza di lavoro a Sidney, Australia, decidono di portare a Milano un cibo che dall’altra parte del mondo sta avendo un incredibile successo.

Hanno rielaborato le ricette insieme a due chef italiane esperte di cucina asiatica per renderle gustose e allo stesso uniche, una volta pronte hanno aperto il loro primo punto vendita su via Fara 6, una delle strade simbolo della nuova ristorazione in pieno distretto Porta Nuova. Nina Roll sono i roll australiani, intitolati a Nina, la mamma delle gemelle.

Abbiamo provato i Roll: recensione gusto-nutrizionistica

Ci sono 5 tipologie differenti di roll che prevedono pesce crudo o pesce cotto all’interno, associati a verdure oppure la versione di sole verdure per chi è vegano.
Ogni ricetta ha una salsina realizzata ad hoc dalle chef. I Roll vengono serviti interi avvolti nella carta per essere mangiati on the go, pertanto sono perfetti per chi desidera fare due passi durante la pausa pranzo mangiando qualcosa in piedi oppure possono essere consumati in ufficio senza sporcarsi le mani. A differenza del sushi, non si usano le bacchette.

L’obiettivo è offrire qualcosa di nuovo, di buono e di qualità. E di bello da vedere. Sì perché i Nina Roll sono davvero piccoli scrigni gastronomici in cui nulla è lasciato al caso.
Il pesce nella versione cotta, viene cotto a vapore a basse temperature, 65° per l’esattezza, questo fa sì che non vengano denaturati i preziosi acidi grassi omega 3 presenti, stesso dicasi per gli antiossidanti (l’astaxantina, il carotenoide tipico di gamberi, crostacei e salmone, che conferisce il tipico colore arancione e di cui la ricerca scientifica ha messo in luce le straordinarie proprietà antiaging sulla pelle e su altri organi e apparati).

Ho trovato interessante l’utilizzo di verdure che spesso non consideriamo affatto. Nel Roll salmone marinato che è avvolto con carta di riso, trovate il cavolo cappuccio bianco e rosso, che insieme al coriandolo rendono il roll un fantastico detox. Il cavolo cappuccio possiede delle interessanti proprietà antitumorali: è durante la masticazione che permettiamo ai composti fitochimici di diventare attivi. Il consumo regolare di cavolo crudo, e di altre crucifere, determina una presenza misurabile di isotiocianati in grado di rafforzare le difese immunitarie e di accrescere la funzione degli enzimi detossificanti.
E’ proprio il caso di dire che mangiare con consapevolezza può aiutarci a restare in forma e a proteggerci.

Desiderate una recensione sulle caratteristiche nutrizionali del vostro menù o dei vostri piatti oltre che sul gusto della vostra offerta gastronomica? Scriveteci su
info@milanocittastato.it

DEBORA CANTARUTTI
Nutrizionista, fondatrice di www.cibobuonochefabene.it ed esponente della CiboTerapia

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come#amburgo #madrid #berlino #ginevra #basilea #sanpietroburgo #bruxelles             #budapest #amsterdam #praga #londra #mosca #vienna #tokyo #seul#manila     #kualalumpur #washington #nuovadelhi #hongkong#cittadelmessico #buenosaires   #singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

L’ORTO URBANO in Piazza della Scala. La nostra proposta: lo trasformiamo in permanente?

0
Orto urbano in Piazza della Scala
Credit: Andrea Cherchi - Orto urbano in Piazza della Scala

In occasione della Women Milano Fashion Week, la città vede fiorire iniziative collaterali. Una di queste è la realizzazione di un orto urbano in Piazza della Scala, dove si alternano aiuole, verdure di stagione, piante aromatiche e una piccola vigna, sul modello di Leonardo da Vinci.

I Green Carpet Fashion Awards portano frutta e verdura alla Scala

Da tre anni Milano organizza i Green Carpet Fashion Awards 2019, l’evento che premia i traguardi raggiunti in materia di sostenibilità nell’ambito della moda e del lusso. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è stata organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con Eco-Age e nell’ottica di celebrare il rispetto che le case di moda nutrono per le tematiche di sviluppo sostenibile.

La scelta non poteva che ricadere su un orto in pieno centro cittadino, dove avere prodotti della terra a km 0 è più complicato e soprattutto non è un’abitudine cittadina. Il risultato, oltre a stimolare le persone a puntare sulla sostenibilità ambientale in tutte le loro azioni quotidiane, è un suggestivo giardino che esalta il contesto in cui è inserito.

Il progetto di restyling della piazza è sparito: manteniamo l’orto?

Il Comune di Milano aveva lanciato un concorso di idee per riqualificare Piazza della Scala, rendendola pedonale e ridefinendo le alberature. Dal 2015 tutti gli incontri previsti tra l’amministrazione comunale e l’architetto Pierpaolo Tonin dello studio Polin, vincitore del concorso, sono andati a vuoto pare per mancanza dei 2 milioni di euro necessari all’intervento e ad oggi non ci sono notizie in merito.

Progetto vincitore riqualificazione Piazza della Scala
Credit: milano.repubblica.it – Progetto vincitore riqualificazione Piazza della Scala

Questa potrebbe essere l’occasione per lasciare un segno distintivo nella piazza, senza alcun investimento pubblico, contribuendo alla svolta green dell’amministrazione e rendendo Piazza della Scala ancor più un luogo d’attrazione per milanesi e turisti. Tenendo conto che comunque il progetto di ripensamento della piazza non prevedeva alcuna introduzione di aree verdi, sarebbe un peccato perdere questo orto urbano nell’attesa della pedonalizzazione.

In fondo già era successo in passato che opere temporanee, come il dito di Cattelan, siano poi state trasformate in installazioni iconiche. Potrebbe essere questa l’occasione di fare lo stesso, consentendo al bello e alla natura non solo di entrare in città ma di rimanerci.

FABIO MARCOMIN

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come#amburgo #madrid #berlino #ginevra #basilea #sanpietroburgo #bruxelles             #budapest #amsterdam #praga #londra #mosca #vienna #tokyo #seul#manila     #kualalumpur #washington #nuovadelhi #hongkong#cittadelmessico #buenosaires   #singapore

Leggi anche:
10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

VUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A TRASFORMARE IN REALTA’ IL SOGNO DI MILANO CITTA’ STATO?
SERVE SCRIVERE PER IL SITO, ORGANIZZARE EVENTI, COINVOLGERE PERSONE, CONDIVIDERE GLI ARTICOLI, PROMUOVERE L’ISTANZA, AIUTARE O CONTRIBUIRE NEL FUNDING, TROVARE NUOVE FORME UTILI ALL’INIZIATIVA.
SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

End Of Summer Party

0
Ragoo vuole salutare l’estate con una festa degna delle migliori leggende.

E’ la tradizione estiva del Ragoo, un party delirante e scatenato! Si inizia alle 20.00 con l’apertura del giardino con il concerto live Blues, Country & Rock dei Two Blue.

Dalle 22.00 pronti a scatenarvi in pista con Dj set di Marco Rigamonti, dai ritmi Dance, HipHop, Rock 6 Funky Beats!

Mica è finita qui, perchè se ti viene fame, tranquilla: lo Street Food ti farà compagnia tutta notte!

 

SCOPRI L’EVENTO

Vuoi saperne di più?

Registrandoti su Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano, riceverai un promemoria dell’evento e potrai rimanere sempre aggiornato su questo e tutti gli eventi simili in città. Inoltre, prenotandoti dall’app e partecipando agli eventi, riceverai un vantaggio esclusivo.

SCOPRI L’APP

NOTIZIE PIU' LETTE