Green is the new black: Milano sulle orme di NIMEGA, la città dei sogni

Tre iniziative per portare Milano a competere con le regine green del mondo

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Il mondo sta vivendo un continuo progresso in termini di urbanizzazione: l’aumento continuo della popolazione che vive in città dà vita ad un processo di crescita e sviluppo in termini socio-economici, ma tutto questo rischia di compromettere il nostro ecosistema.

La regina delle Green City

Si sviluppano progetti per recuperare e trasmettere sane abitudini che portino a vivere le città in modo libero senza danneggiare l’ambiente.

I parametri di valutazione per definire una Green City sono vari, i seguenti rappresentano i fondamentali: emissioni di biossido di carbonio, produzione di energia mediante fonti rinnovabili, smaltimento dei rifiuti, mobilità e coscienza ecologica degli abitanti.

L’anima verde della Scandinavia, Copenaghen, si è aggiudicata il titolo di Green City del 2019.

Ha raggiunto obiettivi ambiziosi e utopistici per altre nazioni, grazie ad un vero e proprio ecosistema. Grazie alla creazione di una società sostenibile e protagonista, prevedendo l’utilizzo di tecnologie capaci di produrre energia da fonti rinnovabili. Si stima che il 20% dell’energia necessaria al paese venga già prodotta mediante questo sistema, guidando il paese ad arrivare al 100% di autonomia entro il 2050.

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Nimega, la città dei sogni

La vera ambasciatrice del cambiamento però è Nimega, un’antica città dei Paesi Bassi nominata Green City del 2018.

Il fattore chiave è rappresentato non solo dalle politiche ambientali ma dal coinvolgimento dei suoi cittadini. Nel 2013, durante una campagna, vennero utilizzati i rifiuti organici come base per produrre compost e biogas: Si diede l’opportunità ai cittadini di seguire in prima persona il processo di trasformazione aumentando così la loro consapevolezza in termini di eco-ambiente.

Il Sindaco della città, Bruls, ha affermato che i comuni possono fare molto per rendere le proprie città più sane e sensibilizzare i cittadini, dunque vanno attribuiti loro gli strumenti necessari ad attuare questo processo.

Il futuro elettrico di Milano

Milano Città Stato rappresenta appieno il suggerimento del sindaco Bruls. La Città Stato, libera nella gestione delle proprie risorse, libera di scegliere ed attuare le soluzioni più innovative per un’economia sostenibile ed un ecosistema sano, è la risposta.

Milano porta in spalla una discutibile nomea a livello nazionale, ovvero città grigia, cappa di smog. Sicuramente la popolazione in continuo aumento porta la città a vivere dei momenti di affaticamento, traffico e altri disagi.

I cittadini e l’amministrazione hanno a cuore il tema e viaggiano su una dimensione eco-friendly da parecchi anni.

Milano infatti è la prima città a livello nazionale ad avere scelto di attuare il piano mobilità introducendo carsharing e bikesharing, riportando in vita lo spirito di spostarsi in modo veloce, ma senza inquinare e riducendo il traffico in città.

Il rapporto di Legambiente dichiara che il 58% degli spostamenti avviene attraverso i mezzi pubblici, segno di un sistema di trasporto che, nonostante le intemperie, funziona ed è convincente: ogni cittadino utilizza i mezzi pubblici per un totale di 478 viaggi all’anno.

La ATM, Azienda dei Trasporti Milanesi, dal prossimo anno acquisterà solo mezzi elettrici, il quale funzionamento sarà esclusivamente ad elettricità, diversamente da alcun mezzi odierni che funzionano anche a motore. I mezzi presentano già una formula ECO che consiste nel sistema di recupero energia in fase di frenata: ogni volta che il mezzo frena, produce energia che poi utilizza per funzionare.

Entro il 2030 la flotta dei mezzi ATM sarà composta di 200 bus elettrici e 270 bus ibridi riducendo la Co2 di quasi 75 mila tonnellate all’anno e diminuendo il consumo di gasolio di 30 milioni di litri.

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Il quartiere ecologico di Piazza d’Armi

Altra prova che dimostra l’impegno di Milano in tema ECO è il progetto di Piazza d’Armi.

Il progetto firmato Leopoldo Freyrie vede la riqualificazione del quartiere, mantenendone il 67% del cuore verde dando rilievo ai 27 ettari di parco. Verranno realizzati 4000 alloggi solo attorno al perimetro della zona.

Il Masterplan, terzo in Europa per dimensioni, porterà la zona a godere del titolo di più grande quartiere ecologico d’Italia.

Green is the new black

Parliamo di Moda. Giorgio Armani e Fendi hanno fatto sfilare pellicce ecologiche, capotti, realizzati con fibre prive di pesticidi e coloranti a basso impatto, privi di sostanze cancerogene ed evitando così danni per la pelle e la salute.

La eco-moda si fonda si basa su principi definiti: garantire delle condizioni di lavoro ai dipendenti combattendo lo sfruttamento, sulla produzione etica, seguendo un modello a basso impatto nella scelta dei materiali da utilizzare e nei ritmi di produzione, e garantendo infine tutti i diritti agli animali, mettendo al bando tutti i derivati dai loro maltrattamenti ed uccisioni.

La prossima edizione di Pitti Immagine, nata nel capoluogo toscano, ha passato il testimone a Milano ove si svolgeranno i quattro giorni di autunno/inverno 2019/2020.

Fondazione Prada ha riqualificato la zona sud-est che affianca l’ex scalo ferroviario di Porta Romana, sviluppando un polo espositivo. Ha finanziato con 10 milioni di euro lo sviluppo del progetto viabilità. Saranno acquistate mini-navette e bus elettrici che percorreranno il percorso del tram 24 collegando via Ripamonti alla stazione di Porta Romana ed alla stazione metro di Piazzale Lodi.

Insomma Milano si dimostra ancora una volta capace ed autonoma, in grado di rilanciare e proporre visioni, offrendo un modello esemplare per i cittadini e per l’intera nazione.

ALBI HOXA

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Albi Hoxa
Albi è il mio nome proprio. Ho un'attitudine cosmopolita, "Self-Made Man” è il motto che mi rappresenta. Mi piacciono la comunicazione e le pubbliche relazioni, ingredienti principali nelle mie attività. Mi piace lo scambio di talenti, la mia missione è estendere lo spazio alle menti creative. Fattore per cui Milano è la mia base operativa. Leggendo un vecchio libro ho trovato la definizione di felicità. Fu allora che scelsi la scrittura.