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7 RISTORANTI milanesi con il DELIVERY più ORIGINALE

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Prima della pandemia mangiare al ristorante voleva dire principalmente andare a mangiare fuori. Oggi però il delivery non è più una scelta ma una necessità. Vediamo sette ristoranti milanesi che hanno reinventato il servizio con una grande fantasia.

7 RISTORANTI milanesi con il DELIVERY più ORIGINALE

#1 “Liberty” come Ikea: il libretto delle istruzioni nel sacchetto

credit: agrodolce.it

Lo chef Andrea Provenzani del ristorante Liberty, in Viale Monte Grappa, ha deciso di aggiungere alla sezione “delivery” del sito web, un libretto di istruzioni per la preparazione finale di ogni piatto. Hai ordinato delle tarte tatin di scalogni al vino rosso? Metti tutto in forno per 5 minuti e poi completa il tutto con le noci e il gorgonzola. Ovviamente tutto è incluso nel sacchetto, anche il cestino del pane. Il menù non è ampio ma vario: dalla zuppa di pesce al crumble alle noci.

#2 Ristorante “28 posti”: realizzazione del menù appositamente per il delivery

credit: agrodolce.it

Al ristorante 28 posti lo chef ha preferito modificare radicalmente il menù per non far perdere la qualità ai prodotti offerti. “Non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di portare i piatti del ristorante pari e identici a casa, anche perché si tratta di due esperienze totalmente diverse. Abbiamo cercato piuttosto di dare una chiave di lettura personale a quelle pietanze che ben si prestano per l’asporto”.

Per consegnare al meglio le pietanze, il menù prevede sughi pronti per condire la pasta cucinata a casa, focacce e panini con farciture di stagione, pollo alla brace e alcuni contorni che non vengono rovinati dal trasporto. E’ disponibile anche il menu per una cena completa, accompagnato da una bottiglia di vino e chiaramente scelto dallo chef.

#3 “Particolare”: consegna dei box ricetta con ingredienti anche precotti. Per gli appassionati del “fai da te”

credit: agrodolce.it

Se sei appassionato di fai da te, il ristorante Particolare di Via Tiraboschi offre diversi box ricetta per preparare a casa dei piatti gustosi in maniera semplice, spesso con ingredienti anche già precotti. E’ possibile ordinare svariate pietanze, ad esempio guancia di manzo cotta a bassa temperatura, i tagliolini con crema di zucca, guanciale e cacao amaro, e persino il risotto al parmigiano con crudo di gambero. Ma non solo. Sono disponibili per il delivery anche vini dalla cantina, gin e rum, pescato fresco e articoli di gastronomia.

#4 BA NA NE United Delivery: tre ristoranti insieme per proposte all day long

credit: agrodolce.it

Il progetto “BA NA NE United Delivery” unisce tre cucine differenti che si sono unite per creare un servizio di delivery unico e variegato: ImmoraleBites e Alain Locatell. I tre ristoranti hanno creato il servizio temporaneo per offrire proposte delivery all day long: dalla colazione con i dolcetti, il kit completo per il brunch, fino ovviamente al pranzo e alla cena. Il menù comprende primi come i tortelli di piccione e burro salato al tartufo nero, secondi ad esempio il baccalà mantecato, e persino la pizza da condire e completare nel forno di casa. 

#5 God Save The Food: novità per il delivery con solo alimenti salutari

credit: agrodolce.it

Il conosciutissimo “God Save The Food” ha scelto di puntare sulla cucina salutare. Il menù scelto per il delivery comprenderà sia i piatti che solitamente venivano serviti nelle diverse sedi del ristorante, ma anche delle new entries pensate appositamente per il servizio delivery da Stefania Sanfelice, esperta di cucina naturale. Quindi ai club sandwich con baked potato e ai wok di pollo, gamberi e verdure si aggiungeranno altre proposte con ingredienti vegetali e salutari, adatti a stimolare il sistema immunitario ma soprattutto gustosi. 

#6 Joia: delivery vegetariano e vegano con alta cucina in degustazione

credit: agrodolce.it

Il ristorante Joia offre una variegata scelta di piatti vegetariani e anche vegani, che con il servizio “Alta Cucina a Casa” che lo chef Pietro Leemann descrive come “una passeggiata del palato nelle narrazioni dei due menù degustazione”. Infatti il ristorante propone per il delivery proprio due menù degustazione, i cui piatti possono essere ordinati anche singolarmente. Oltre ai pranzi principali, è possibile anche ordinare un aperitivo: ben venticinque stuzzichini per due persone, da accompagnare con una bottiglia selezionata dal sommelier Antonio Di Mora.

#7 “[Bu:r]: comfort food ogni giorno nuovo, a prezzi accessibili

credit: agrodolce.it

Lo chef Eugenio Boer del ristorante Bu:r ha deciso di portare nelle case dei milanesi un po’ della sua cucina, però a prezzi accessibili. Vogliamo portare un po’ di ciò che siamo nelle case delle persone, condividendo con loro ciò che significa per noi comfort food, il tutto a prezzi accessibili. Ricette e gusti tradizionali che sanno di ciò che meglio conosciamo”. La tradizione è al centro del delivery di Bu:r che offre ogni giorno un menù differente: dai tortellini in brodo di cappone, baccalà e polenta fino allo stracotto di manzo.

Fonte: Agrodolce

Leggi anche: Il delivery della cultura: 5 LIBRERIE INDIPENDENTI di Milano che consegnano i libri a casa

ROSITA GIULIANO

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Quali sono i CARTONI ANIMATI preferiti dai MILANESI?

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La tecnologia ha fatto passi da gigante soprattutto nel campo dei cartoni animati, ma come dimenticare i cari vecchi anni ’80? Proprio in questo periodo la televisione diventò una tavolozza di colori sgargianti e iniziò a trasmettere svariati cartoni animati di tutti i tipi che noi millennial non possiamo che ricordare con gioia e malinconia.
Ma quali sono quelli che più amavamo da piccoli, sia a Milano che nel resto d’Italia?

PS: Preparate i fazzoletti, qui la nostalgia vi travolgerà… Come un’alabarda spaziale!

Quali sono i CARTONI ANIMATI preferiti dai MILANESI?

#1 Lupin, il ladro per antonomasia

Credits: nospoiler.it

Il caro, vecchio intramontabile birbante francese, nato dalla raffinata penna di Maurice Leblanc, è e resterà uno dei cartoni più amati dai ragazzi del Belpaese e non solo. Amatissimo dal Centro Sud, a Milano era discretamente apprezzato, soprattutto per la furbizia nel mettere a segno i suoi colpi, ma anche per la simpatica imbranataggine mentre tentava approcci erotici con la bella Margot.

#2 Goldrake, l’androide dall’animo milanese

Credits: justnerd.it

Sui robot potremmo aprire un capitolo veramente interminabile. Fra mille androidi, automi e navicelle spaziali, Goldrake resta però certamente il più amato dei cartoni animati “spaziali” in tutto il Nord Italia. Mentre da altre parti (riportano le cronache dell’epoca) erano più celebri Voltron, Daitarn e soprattutto Mazinga, Goldrake è stato certamente molto più meneghino di tanti colleghi e vero antesignano di un eclettismo alla milanese. Se per caso non ve lo ricordate, infatti, era quello del “Mille armi tu hai / Non arrenderti mai…”

#3 Holly e Benji, un classico intramontabile che ci teneva ore davanti alla tv

Qui dobbiamo allontanarci un po’ da Milano. Holly e Benji era seguitissimo ovunque, perché tutti i bambini italiani o quasi, almeno una volta nella vita, hanno rincorso un pallone in un prato. Amatissimo a Roma e praticamente una filosofia di vita a Napoli, il duo del pallone giapponese ha fatto sognare migliaia di giovani calciatori. Ma a Milano, forse per provare a distinguersi anche in questo, andavano fortissimo cartoni di altri sport. Ad esempio, come dimenticare Tutti in campo con Lotti (golf) o Mila e Shiro – Due cuori nella pallavolo?

#4 Gigi la trottola, il pragmatismo e la vivacità racchiusi in un piccolo furbacchione

Pioniere del trasformismo, primo latin lover animato e campione in tutti gli sport, Gigi era un adorabile furbacchione con la capacità di prendere forme e attitudini a seconda del contesto. Giovane, simpatico e all’occorrenza sfacciato. Praticamente un artefice del pragmatismo alla milanese. Facile capire come dalle parti di Roma preferissero i più “rotondi” Doraemon o Mago Pancione, spassosissimi rappresentanti di lentezza e pigrizia che a volte, anche se non sempre, la capitale d’Italia mostra rispetto a Milano.

#5 Carletto il principe dei mostri, il tuttofare dalla bizzarra compagnia

Solo un mix geniale della coppia di fumettisti Fujiko Fujio (autori anche di Doraemon) poteva concepire un manga spettacolare come Carletto, il bambino con berretto da baseball e orecchie a sventola più guastafeste che ci fosse. Proprio come un milanese tuttofare, si circondava di spassosi e curiosi personaggi dalle “competenze” più variegate.
Da Frankenstein al Conte Dracula, passando per Hiroshi e l’Uomo Lupo, nel portfolio di Carletto si poteva trovare qualunque aspetto dell’animo umano… Pardon, dell’animo di un gruppo di mostriciattoli.

E a voi, milanesi e non, signorine e maschietti, quali erano i cartoni animati che amavate di più? Raccontateci un po’ della vostra infanzia!

CARLO CHIODO

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Emergenza Covid: gli EFFETTI PEGGIORI sulla SALUTE MENTALE (studio francese)

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In primavera fino a 4,6 miliardi di persone hanno provato almeno un periodo di confinamento nelle loro case in tutto il mondo, quasi il 60% degli abitanti del pianeta. Molti paesi hanno adottato misure coercitive per imporre un rallentamento della vita sociale, con l’obiettivo di arginare la pandemia Covid-19. Questo oltre a conseguenze economiche e sociali ha portato a gravi conseguenza a livello psicologico. Su questa notizia ha aperto Le Monde la prima pagina dell’edizione del 27 novembre. 

Emergenza Covid: gli EFFETTI PEGGIORI sulla SALUTE MENTALE (studio francese)

Traduzione estratti articolo “Le Monde” – La santé mentale éprouvée par l’épidémie de Covid-19

# Le patologie sulla salute mentale più diffusi: aumento dell’ansia, della depressione, dei problemi di sonno o dello stress. Questo i risultati di uno sondaggio dell’agenzia sanitaria francese

Come scrive Le Monde, le conseguenze sanitarie ed economiche dell’epidemia sono evidenti, questa crisi ha però avuto anche ripercussioni psicologiche sulle popolazioni colpite. A questo si aggiungono i disturbi psicologici associati alla perdita di una persona cara, la paura di essere contagiati o di contagiare chi li circonda e la scarsità di relazioni sociali. Questi sono tutti fattori che favoriscono l’aumento dell’ansia, della depressione, dei problemi di sonno o dello stress.

Per misurare lo stato di salute mentale della popolazione francese in reazione all’epidemia di Covid-19, l’agenzia di sicurezza sanitaria (SpF) ha avviato molto presto un follow-up, chiamato Coviprev, rivolto principalmente ai disturbi ansia, dipendenza e problemi di sonno. In collaborazione con l’istituto di sondaggi BVA, sono state intervistate 2.000 persone in più ondate, prima su base settimanale, poi bimestrale e mensile.

# Il risultato del sondaggio: crescita del tasso di ansia fino a oltre il 30% nella prima settimana dall’inizio del lockdown

I risultati parlano chiaro: il primo sondaggio del 23-25 ​​marzo, una settimana dopo l’inizio del lockdown, indica un tasso di ansia del 26,7%, ovvero il doppio del tasso osservato nel 2017, al di fuori del contesto della crisi sanitaria. In alcune regioni più colpite, come Ile-de-France, Grand-Est o Bourgogne-Franche-Comté, questi tassi hanno addirittura raggiunto il 30% (rispettivamente 30%, 29,5% e 33%).

Anche la prevalenza degli stati depressivi ha raggiunto livelli elevati alla fine di marzo in alcune regioni (25% nel Grand Est, 27,7% nel Centro-Valle della Loira).

# I soggetti più a rischio di ansia emersi dall’indagine

I ricercatori di SpF specificano, in un bollettino epidemiologico pubblicato il 7 maggio, che era associato un rischio maggiore di ansia:

  • Donna, madre di bambini di età pari o inferiore a 16 anni e con una situazione finanziaria difficile.
  • Avere condizioni di vita difficile legate alla situazione epidemica: telelavoro durante il parto e avere una persona cara malata o avere avuto sintomi di Covid-19.
  • Avere scarsa conoscenza del funzionamento del Covid-19 e percepirlo come una malattia grave e sentirsi vulnerabili di fronte ad essa.

Al contrario, avere una buona conoscenza delle modalità di trasmissione della malattia, il rispetto del confinamento, la capacità di adottare misure di protezione e la fiducia nell’azione delle autorità pubbliche riduceva il rischio di ansia.

# L’aumento degli stati depressivi più evidente alla fine di ottobre, dopo il coprifuoco, +5%

La prevalenza degli stati depressivi, invece, è balzata di cinque punti alla fine di ottobre, dopo il coprifuoco. Nel suo bollettino epidemiologico del 29 ottobre, SPF specifica che questo aumento colpisce in particolare le donne in una situazione finanziaria degradata e che hanno già sperimentato disturbi psicologici.

# Consumo di ansiolitici in aumento: +330.000 pazienti in 2 mesi

Un altro modo per documentare l’evoluzione della salute mentale dei francesi è il consumo di farmaci mirati ai disturbi psicologici. Nel suo quarto rapporto dedicato all’uso di droghe di fronte all’epidemia di Covid-19, pubblicato il 9 ottobre, Epi-flagship (un think tank indipendente e senza scopo di lucro che ricerca l’impatto delle tendenze e delle politiche economiche sui lavoratori negli Stati Uniti) osserva che “due classi terapeutiche di farmaci per disturbi mentali, ansiolitici e ipnotici, hanno visto il consumo e il loro utilizzo costantemente aumentato durante e dopo il lockdown”.

Infatti, se confrontiamo il numero di persone che hanno avuto accesso ai farmaci ansiolitici su prescrizione nel 2020 al livello previsto, vediamo un chiaro consumo eccessivo durante il lockdown: più di 330.000 pazienti in più li hanno utilizzati in soli due mesi ( + 1,1 milioni in sei mesi), mentre il numero di nuovi pazienti è stabile rispetto al 2019 (-0,4%).

# Cresciuto fino al 20% l’uso farmaci per disturbi mentali ad Aprile, durante la prima ondata

Consumo di farmaci per disturbi mentali in aumento

Anche altri tipi di farmaci che prendono di mira i disturbi mentali raggiungono il picco nelle prime fasi delle restrizioni. Gli antidepressivi, ad esempio, hanno sperimentato la stessa progressione degli ansiolitici nella seconda metà di marzo. In misura minore, anche gli ipnotici (sonniferi), così come il trattamento per le dipendenze da alcol e oppioidi, sono aumentati fino alla fine di marzo. Il trend ha poi visto un calo durante il resto del lockdown, per difficoltà, o riluttanza, a fissare un appuntamento con un medico di base. 

# I precari e gli operatori sanitari sono i più esposti. Negli USA il 40% della popolazione ha mostrato almeno un disturbo psicologico

Il peggioramento dei disturbi psicologici è stato documentato in paesi diversi dalla Francia. Negli Stati Uniti, uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention condotto a fine giugno ha mostrato che oltre il 40% della popolazione americana ha riferito di avere almeno un disturbo mentale o comportamentale. La prevalenza di ansia o depressione (31%) o di stress grave (26%) è almeno tre o quattro volte superiore a quella del 2019. Gli autori hanno anche notato che la frequenza dell’idea di suicidarsi è aumentata (10,7%), soprattutto tra i 18-24 anni (25,5%), le minoranze etniche (18,6% tra gli ispanici, 15,1% tra Neri), e tra i lavoratori essenziali (21,7%), che sono le categorie di popolazione più colpite dalla pandemia.

Gli operatori sanitari sono anche soggetti a più disturbi mentali a causa della loro esposizione diretta alle conseguenze sulla salute dell’epidemia. La ricerca tra i caregiver canadesi mostra tassi estremamente elevati di ansia e depressione, il 55% soffre di ansia, il 42% mostra sintomi di depressione. Conseguenze che di fatto sono già state osservate in precedenti epidemie, in particolare quelle di SARS nel 2003 e di influenza aviaria H1N1 nel 2009. I caregiver a Toronto, in Canada, hanno mostrato tassi di burnout e burnout. Disturbo da stress post-traumatico significativamente più alto negli ospedali che trattavano pazienti con SARS rispetto agli ospedali che non lo facevano.

Traduzione estratti articolo “Le Monde” – La santé mentale éprouvée par l’épidémie de Covid-19

MILANO CITTA’ STATO

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Le 2 RUOTE che non esistono più: le 10 MARCHE SCOMPARSE che hanno fatto la storia di Milano

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Moto Bianchi

Milano ha visto nascere oltre 200 aziende che hanno prodotto veicoli motorizzati a 2 ruote anche se molte di esse sono scomparse prima dell’inizio della seconda guerra mondiale. Dai piccoli laboratori artigianali dove assemblavano pochi veicoli all’anno fino a realtà che si sono fatte conoscere in tutto il mondo.
Molte di esse hanno prodotto motocicli e moto che ancora oggi fanno la gioia dei molti collezionisti sparsi su tutto il globo. Ecco una lista con le 10 marche che hanno fatto la storia di Milano. 

Le 2 RUOTE che non esistono più: le 10 MARCHE SCOMPARSE che hanno fatto la storia di Milano

#1 Atala, nata nel 1908 come azienda di biciclette, espanse la sua attività nelle produzione di motocicli

Atala Rizzato

Fondata nel 1908 dall’ex dirigente della Bianchi Angelo Gatti la fabbrica produce inizialmente biciclette e in un secondo tempo si espande nella produzione di veicoli a motore. Caratterizzati da una linea aggressiva e dai colori aziendali rosso e bianco i 2 ruote della casa passano di mano alla fine degli anni 30 alla famiglia padovana dei Rizzato che proseguiranno la produzione con alterne fortune fino agli anni ’80.

 #2 Bianchi, la più antica fabbrica di biciclette al mondo, fino a metà degli anni ’60 vinse Gran Premi con le sue motociclette

Moto Bianchi

Nel 1885 l’imprenditore Edoardo Bianchi fonda l’omonima azienda che è oggi la più antica fabbrica di biciclette al mondo. Pur aprendo stabilimenti prima a Treviglio e poi anche a Desio la sede direttiva e organizzativa rimarrà per molti decenni a Milano. Azienda dinamica e innovativa produrrà biciclette, autoveicoli, autocarri e anche moltissime motociclette che permetteranno di motorizzare l’Italia. Tra le automobili la Bianchina di Fantozzi, per esempio, insieme alle più blasonate aziende quali Piaggio e Guzzi.

Alcune moto Bianchi si fregeranno di successi in Gran Premi fino a metà degli anni 60. Tazio Nuvolari corse alcune gare motociclistiche a bordo di una Freccia Celeste prodotta dallo stabilimento milanese. Passata di mano in mano a industriali e società di investimento la Bianchi oggi produce all’estero ma rimane nell’immaginario collettivo un marchio identificatore del Made in Italy.

#3 DEMM, famosa per le sue soluzioni tecnologiche all’avanguardia e per 24 record del mondo grazie al “Siluro”

DEMM

Daldi e Matteucci Milano è in realtà una riuscita collaborazione tra due poli, uno milanese e uno della provincia di Bologna che cesserà la produzione nel 1982. Divenuta famosa per le sue soluzioni tecnologiche decisamente all’avanguardia sforna veicoli che vanno dal ciclomotore alla moto vera e propria e riescono a penetrare in vari mercati tra cui quello americano.

Parteciperanno a vari campionati ed alcuni prototipi verranno concepiti per ottenere prestazioni di altissimo livello come i 24 record del mondo ottenuti all’autodromo di Monza nel 1956 grazie al cosiddetto Siluro. All’inizio degli anni 60 le Demm dettano legge nei campionati italiani di velocità e nelle allora seguitissime corse in montagna. Vittima, come molte, di una delle varie crisi la fabbrica milanese continuerà la commercializzazione per alcuni anni dopo la chiusura grazie ai molti ricambi rimasti nello stabilimento.

#4 Garelli, vittoriosa per 5 anni consecutivi nella classe 125 del motomondiale con Nieto, Gresini e Cadalora

Garelli

Adalberto Garelli nel 1912 crea e brevetta una 2 tempi a cilindro sdoppiato che testerà per oltre 2 anni con ardite imprese. Nel 1919 forte delle sue esperienze fonda a sesto San Giovanni la Garelli. Sebbene esiste tutt’oggi come fabbrica di ciclomotori la Garelli ha un passato glorioso fatto di moto che hanno vinto tutti i campionati mondiali classe 125 tra il 1982 e il 1987 con Nieto, Gresini e Cadalora, quest’ultimo poi ripetutosi anche in categorie superiori. Il riuscitissimo Vip 3, ciclomotore a 3 marce, è stato un must per gli allora ragazzi dal 1978 a metà degli anni 80.

#5 Gilera, la fabbrica di moto milanese più famosa nel mondo, ha vinto numerosi titoli mondiali

Gilera

Forse la fabbrica di moto milanese più famosa nel mondo e dal 1969 entrata a far parte del gruppo Piaggio venne fondata nel 1909 a Milano in Corso XXII Marzo. Vincitrice di numerosi titoli iridati, 6 nella sola classe regina delle 500 negli anni 50, detentrice per anni di record che ancora oggi indicano la propensione del marchio a costruire veicoli decisamente innovativi e di altissime prestazioni la Gilera cessa di esistere come marchio nel 2012 dopo aver sfornato 2 ruote che hanno segnato il passo in ogni segmento dei vari mercati. Ultima chicca fu uno scooter presentato nel 2007 e che era, allora, il più veloce al mondo con oltre 200 km di velocità massima.

#6 Guazzoni, fondata nel 1936 produsse modelli prevalentemente stradali fino al 1976

Guazzoni

Fondata nel 1936 e diventata operativa nella zona tra viale Sabotino e via Giulio Romano l’azienda di Aldo Guazzoni è inizialmente una officina che assembla componenti di altre realtà del settore motoristico. La determinazione di Aldo porta la sua azienda a diventare produttrice in toto creando modelli prevalentemente stradali con alcune soluzioni che rivoluzioneranno l’intero settore. Una sfortunata commessa di moto vendute all’Argentina in una situazione di cambiamento politico e per la quale non otterrà il pagamento di oltre 1000 veicoli, costringerà Guazzoni a rivedere i piani aziendali arrivando a produrre anche una serie di kart e motori fuoribordo per imbarcazioni.

Nel 1976, con l’acutizzarsi di una malattia del patron, l’azienda chiude i battenti. Due anni dopo Aldo Guazzoni muore non consentendo una eventuale riapertura della fabbrica che godeva ancora di grandi favori da parte dei molti affezionati al marchio.

#7 Lambretta, nata nel 1947 fu competitor naturale della Vespa

Lambretta

Anche se l’azienda produttrice è stata la Innocenti crediamo sia più corretto parlare di Lambretta. La Innocenti alla fine della seconda guerra mondiale decise di intervenire strutturalmente nella propria azienda inserendo anche la produzione di motoveicoli. La fortunata collaborazione tra l’ingegner Torre e Pallavicino, entrambi arrivati dal settore aeronautico più l’intuizione del pubblicitario Oppi che ne coniò il nome prendendo spunto dal fiume Lambro, che scorre di fianco agli ex stabilimenti di Lambrate, fece nascere la Lambretta nel 1947.

Prima di uscire di produzione, almeno in Italia, nel 1971, la Lambretta ha venduto milioni di esemplari ed è presente in musei, libri, film e canzoni. In India l’ultimo esemplare uscito dalla catene di montaggio che erano state cedute dalla Innocenti nel 1972 è stato assemblato nel 1997 mentre in altre parti del pianeta, grazie alla cessione della licenza, la Lambretta ha continuato ad essere prodotta fino agli anni 80. Competitor naturale della Vespa ha creato una rivalità che ancor oggi divide gli appassionati di tutto il mondo. Nel corso della sua lunga vita la Lambretta ha anche collezionato numerosissimi record battendo proprio la Vespa grazie ad una meccanica e una aerodinamica decisamente più performanti.

Leggi anche: la Lambretta, la moto dei record

#8 Motom, famosa per la “Motomic” acronimo di moto e atomica

Motom

Anche se non è stata tra le più blasonate industrie di veicoli a 2 ruote va citata per la storia relativa alla sua nascita. La famiglia De Angeli-Frua, forte nel campo tessile, decise di diversificare i propri investimenti e nel 1945 grazie ad una geniale intuizione fondò una casa motociclistica certi dell’espansione del settore. Assunto come progettista l’ingegner Falchetto, già collaboratore con marchio Lancia, la Motom sforna il Motomic, acronimo di moto e atomica, che da subito si impone come ciclomotore per le sue linee semplici e una serie di geniali soluzioni atte a renderlo essenziale in ogni dettaglio. Con oltre 500.000 veicoli prodotti il Motomic segna un’epoca nel mondo delle 2 ruote. Non riusciranno più a ripetersi con i modelli seguenti compresi alcuni evidentemente costruiti per contrastare l’egemonia del mercato da parte della Vespa e della Lambretta. Motom vede uscire l’ultimo veicolo dalle proprie linee dello stabilimento nel 1970.

#9 Moto Parilla, una sola erre per una frustrazione

Parilla

La storia incarna perfettamente la Milano del dopoguerra. La famiglia di Giovanni Parrilla arriva da Longobucco in Calabria a Mantova e a sedici anni Giovanni si sposta nel capoluogo lombardo. Uomo intraprendente e volenteroso si appassiona di meccanica e per fare esperienza compra una Norton, la smonta e la studia nei dettagli per poi rimontarla e rivenderla. Questo amore per le moto, specie quelli inglesi, caratterizzerà tutta la sua vita. Nel 1946 dopo aver lavorato come meccanico in un’officina di veicoli benzina e diesel fonda una sua società denominandola Moto Parilla con una sola erre perché irritato dai continui errori di trascrizione di chiunque debba prendere nota del suo cognome.

Poliedrico al punto di produrre una vasta gamma di moto che vanno dalla stradale a quella da cross e agli scooter per arrivare ai kart, Giovanni preferisce la qualità alla quantità rinunciando a molte vendite pur di seguire ogni lavorazione nei dettagli. Non mancheranno le soddisfazioni nel campo agonistico compreso un secondo posto nel 1964 a Daytona nel mondiale classe 250. Alcune scelte fatte all’inizio degli anni 60 non incontrano il successo sperato e alla fine del 1962 l’azienda viene ceduta tranne la produzione di kart.

#10 Paton, riconoscibile per la livrea verde

Paton

Unione delle lettere iniziali dei cognomi dei due soci fondatori, Pattoni e Tonti, la Paton è una azienda dall’impronta decisamente sportiva. Nata sulle ceneri del reparto corse della Mondial ha progettato e sviluppato diversi modelli. Molti piloti hanno iniziato a gareggiare grazie ad una Paton, riconoscibile per la livrea verde che ha sempre contraddistinto le moto milanesi. Senza arrivare mai a primeggiare la Paton partecipa comunque a numerosi motomondiali arrivando a conquistare qualche punto in più occasioni.

Il meglio arriva però dalle corse che vedono il Tourist Trophy come appuntamento clou. In questa gare grazie alla guida dell’esperto Stefano Bonetti la Paton ottiene diverse vittorie e quella credibilità che vacillava per le ultime annate del motomondiale senza ottenere piazzamenti. L’azienda nel 2016 diventa SC-Project spostando la sede da Milano a Cassinetta di Lugagnano.

# Nota di merito per la Empolini, che fece concorrenza all’Ape Piaggio

Empolini

Una citazione va fatta anche alla Empolini che per oltre 50 anni ha prodotto motocarri da lavoro. In concorrenza con l’Ape Piaggio ed il meno sofisticato Ercole della Guzzi ha permesso a moltissimi artigiani e piccole aziende di trasportare materiale anche guidati da non patentati…
Ancora oggi è possibile trovare qualche veicolo Empolini che gira per le strade italiane.

ROBERTO BINAGHI

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🛑 27 novembre. LOMBARDIA ARANCIONE da domenica. Migliora la situazione negli OSPEDALI

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La notizia del giorno è che da domenica la Lombardia diventa arancione. Questo il risultato della nuova ordinanza di Speranza che ha cambiato i colori a 5 regioni. Oltre alla Lombardia diventano arancioni anche Piemonte e Calabria. Liguria e Sicilia passano in zona gialla. “I negozi verranno riaperti, la scuola media verrà svolta in presenza e all’interno del Comune si potrà circolare liberamente senza dover portare l’autocertificazione con sé”, ha spiegato il governatore Fontana. Vediamo i dati del giorno. 

🛑 27 novembre. LOMBARDIA ARANCIONE da domenica. Migliora la situazione negli OSPEDALI

#1 Calano i morti in Lombardia (+181), crescono ancora in Italia (+827)

I morti in Lombardia riprendono a calare, tornando sotto i 200. Dai 207 di ieri oggi sono stati 181. Come riferimento: nel picco del 21 marzo i morti del giorno in Lombardia erano stati 546.
Prosegue la crescita invece in Italia: dai 722 di mercoledì e gli 822 di ieri, oggi sono stati 827, vicini al massimo della seconda ondata di 853.

#2 Italia sempre prima per decessi in Europa

Al momento in cui scriviamo l’Italia risulta seconda nel mondo, dietro gli Usa, e ancora prima in Europa per morti totali e per morti nelle ultime 24 ore. In Europa l’Italia è seguita da Polonia (+579), UK (+521), Russia (+496), Spagna (+294). Sopra i 100 anche la Germania (+144). In coda, tra i principali paesi, si conferma la Svezia con +16.
 
Nuovi CONTAGI in Europa per 100.000 abitanti/settimana: Italia quarta nelle ultime due settimane. Prima l’Austria, ultima la Germania
Austria: 515, Polonia: 415, Portogallo: 396, Italia: 349, Rep. Ceca: 341,
Svezia: 308, Romania: 300, Francia: 242, Regno Unito: 229, Paesi Bassi: 215
Belgio: 209, Spagna: 209, Germania: 154
 
Nuovi DECESSI per 100.000 abitanti/settimana: Italia terza nelle ultime due settimane. Prima Rep. Ceca. Ultima Svezia. 
Rep. Ceca: 10,2, Belgio: 10,05, Italia: 8,04, Polonia: 7,8, Francia: 6
Romania: 5,65, Austria: 5,6, Portogallo: 5,05, Regno Unito: 4,55
Spagna: 4,15, Paesi Bassi: 2,6, Germania: 1,8, Svezia: 1,35
 
(Fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento 25/11/2020)
 

#3 Calano ancora i ricoveri in Lombardia in terapia intensiva: meno 9. Diminuiscono di 354 i ricoveri non gravi in Italia

Per il quarto giorno negli ultimi cinque calano i ricoveri in terapia intensiva: dai -8 di ieri ai -9 di oggi, per un totale di 925 ricoverati. 

Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione è attorno al 60%. Calano di 127 i ricoverati non in terapia intensiva. 
Anche in Italia buone notizie sul fronte dei ricoveri: calano di 354 quelli non gravi (ieri -275) e di 64 quelli in terapia intensiva (ieri erano -2).  

#4 Scendono i contagi (e i tamponi)

Scende anche il numero di nuovi contagi in Lombardia: dai +9.221 di venerdì scorso, in settimana si sta oscillando attorno ai 5.000: oggi sono +5.389 dai +5.697 di ieri. La prima provincia resta Milano che torna sotto quota 2.000: dai 2.060 nuovi casi di ieri ai 1.788 di oggi, di cui 722 a Milano città.  Unica altra provincia sopra i +500 è Varese: +837. 
Scendono i contagi anche in Italia: dai +29.003 di ieri ai +28.352 di oggi.
Calano anche i tamponi in Italia: dai 232.711 di ieri ai 222.803 di oggi. Anche in Lombardia i tamponi calano: dai 44.231 di ieri ai 40.931 di oggi. 

#5 Sale il tasso di positività in Lombardia e in Italia  

Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia risale: dal 12,8% di ieri al 13,1% di oggi.
Risale anche in Italia: dal 12,5% di ieri al 12,7% di oggi.  

#6 Tasso di crescita dei contagi: +1,4% in Lombardia

Il tasso di nuovi contagi in Lombardia scende all’1,4% dall’1,5% di ieri. 
Il più alto è in Puglia (+3,5%), seguita da Friuli (+3,2%) e Calabria (+3,1%).  

Fonte dati: Protezione Civile

#7 Rt nazionale a 1,08, in Lombardia a 0,86

L’indice RT in Italia scende all’1,08. In Lombardia è allo 0,86.

Continua la lettura con: Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

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COVID. 4 PARAMETRI condannano l’ITALIA: NON è un MODELLO per GESTIRE l’EPIDEMIA

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Nella graduatoria dei Paesi con i peggiori risultati economici e sociali nell’affrontare l’epidemia, l’Italia si colloca insieme ai tre paesi che hanno ottenuti i peggiori risultati al mondo. Nonostante la pessima gestione della prima ondata, in questi mesi non si è messo a frutto il fatto di essere stati la prima nazione europea ad essere colpita.

Enorme spesa pubblica assistenziale a deficit, tanti bonus, 30 miliardi tra cassa integrazione e sostegni vari ma poco o nulla per i trasporti, per decongestionare i flussi di studenti soprattutto fuori dalle scuole stesse, pochissimo per la gestione sanitaria che ha visto scarsi miglioramenti, nessun piano di rilancio del Paese. Ecco perché il “Modello Italia”, fuori dalla retorica politica, non è da imitare.

COVID. 4 PARAMETRI condannano l’ITALIA: NON è un MODELLO per GESTIRE l’EPIDEMIA

Pubblichiamo estratto articolo di Alberto Brambilla per “Il Corriere Economia” – Decessi, debito, deficit e Pil: perché l’Italia ha sbagliato strategie per frenare la pandemia. Gli errori

# I 4 parametri certificano il fallimento del “Modello Italia”

Alberto Brambilla per “Il Corriere” ha analizzato la situazione di 29 Paesi prendendo a riferimento 4 parametri: il numero di decessi ogni 100 mila abitanti, la perdita di Pil causata dalle misure adottate dai vari governi, il deficit del bilancio 2020 che dipende dalle minori entrate fiscali e contributive e dalle maggiori spese sostenute dallo Stato con i vari scostamenti di bilancio e i provvedimenti legislativi, infine la previsione del rapporto debito pubblico-Pil a fine 2020.

A ognuno di questi quattro parametri è stato attribuito un peso che è poi stato ponderato, paese per paese, alla media del gruppo preso in esame. In sintesi se un Paese ha avuto un numero di decessi molto alto, forte contrazione del PIL perché non avendo buona organizzazione sanitaria ha scelto di adottare il lockdown e contemporaneamente anche un forte deficit di bilancio con il conseguente aumento di debito pubblico sul Pil, significa che quel Paese ha messo in campo strategie sbagliate. L’Italia purtroppo si classifica tra i peggiori, ecco i criteri analizzati singolarmente.

#1 Il nostro paese è settimo nella classifica globale dei decessi ogni 100.000 abitanti. E il peggiore tra i Paesi con elevata spesa per la protezione sociale

Facendo riferimento al primo indicatore, relativo al numero di decessi ogni 100 mila abitanti, in base ai dati dalla John Hopkins University al 18 novembre 2020 l’Italia è al settimo posto con 75,68 morti contro i 79,25 del Brasile, i 78 circa di Regno Unito e Messico, gli 80 dell’Argentina, gli 88 della Spagna e i quasi 128 del Belgio. Confrontando però la spesa per la spesa per welfare con Spagna e Belgio, il fatto che sia di gran lunga superiore e molto più alta degli altri paesi che ci precedono in classifica, ci pone come il peggiore tra i Paesi con elevata spesa per la protezione sociale.

#2 Per la variazione del Pil a fine 2020, con -10,65%, solo Argentina, Iraq e Spagna fanno peggio di noi nel mondo

Quanto al secondo indice, la previsione di variazione del Pil a fine 2020 in base alle stime del Fmi, ci classifichiamo al quart’ultimo posto a livello mondiale con un -10,65% preceduto dalla Spagna con un -12,83%, l’Iraq (-12,06%) e l’Argentina (-11,78%). 

#3 Al nono posto al mondo per deficit: -12,98%, in Europa solo Spagna ha un deficit peggiore 

Nella classifica del deficit di bilancio 2020 ricavato dalla elaborazione dei dati Fmi l’Italia si posiziona al nono posto con un -12,98%, si classifica al nono posto preceduta dal Canada (-19,92%), dagli Stati Uniti (-18,72%), Iraq, Brasile, Regno Unito, Giappone, Spagna e India (-13%). 

#4 Al secondo posto mondiale per il Rapporto debito su Pil: 161,8%

Il quarto parametro è rappresentato dal rapporto debito sul Pil nelle previsioni di fine 2020: in questa classifica siamo al secondo posto con il 161,8%, preceduti dal Giappone con l’inarrivabile 266,2% e seguiti dagli USA con il 131,2%. La Grecia è assente dalla classifica, sarebbe classificata in seconda posizione con il 214% mentre gli Usa sarebbero stati preceduti dal Portogallo con il 150%, ma la classifica finale per l’Italia sarebbe restata uguale.

Fonte articolo: Il Corriere

# Conclusioni: una situazione pessima e un modello da non imitare

La conclusione dello studio è evidente. Comunque la si voglia analizzare, sotto il profilo economico o sanitario, la situazione italiana è pessima. L’Italia non è un modello, come dice il Governo. E le conclusioni potrebbero essere perfino peggiori se si considera l’effetto sociale, con le restrizioni a cui i cittadini sono stati sottoposti: l’unico paese ad avere fatto due lockdown così lunghi e restrittivi, l’unico ad avere scuole chiuse da quasi un anno. E malgrado restrizioni così forti, i risultati sanitari risultano peggiori perfino di paesi, come Germania o Svezia, che hanno adottato poche o nessuna restrizione sulla libertà dei cittadini. 

Continua la lettura con: Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

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SALONE e FUORISALONE: si rimanda a Settembre 2021

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Credits: isaloniofficial IG

Nuovo rinvio per Il Salone del Mobile e quindi anche per il Fuorisalone. Cancellata anche l’edizione di marzo 2021. Si lavora sulle nuove date per questa tormentata 60° edizione dell’evento più importante al mondo nel settore del design. Quando dovrebbe tenersi e le principali novità.

SALONE e FUORISALONE: si rimanda a Settembre 2021

# L’evento era stato prima spostato e poi annullato a causa del coronavirus, ora si è scelta una data a basso rischio

Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, spiega che inizialmente si è deciso di spostare la data dell’edizione 2020 e successivamente si è dovuto proprio annullare l’evento. Ora abbiamo una data per la prossima edizione, che si terrà dal 5 al 10 settembre 2021, il periodo a più basso rischio secondo gli esperti

Leggi anche: Breaking news: CANCELLATO il SALONE DEL MOBILE. Appuntamento al 2021

# Il Salone del Mobile porta 300 mila persone a Milano. Gli organizzatori sperano nel rilancio del settore nel 2021

Milano ha bisogno del Salone del Mobile per ripartire. Non è solo una prerogativa del settore del design ma di tutta la città, poiché l’evento porta circa 300 mila persone da tutto il mondo: espositori, esperti del settore, visitatori e giornalisti nazionali ed internazionali. Gli organizzatori sperano vivamente che la 60° edizione possa diventare un evento unico nel suo genere, visto che hanno pensato di affiancare ad essa il salone della casa Homi e quello della moda, allungando così il periodo di esposizioni e ampliando il possibile target di visitatori.

# Al vaglio ipotesi di un passaporto sanitario per i visitatori della fiera del design, in collaborazione con Sea e il Politecnico di Milano

In Italia le perdite del settore espositivo al primo lockdown sono arrivate a -70%, rispetto alla media mondiale di circa il 60%. Questo fa capire la necessità di dover ripartire ma con la sicurezza necessaria per non subire altri danni. A tal proposito Fiera Milano sta sperimentando l’idea di un passaporto sanitario per i visitatori in collaborazione con Sea e il Politecnico di Milano, un’idea a cui stanno pensando anche diverse compagnie aeree.

Estratto articolo da: Corriere Della Sera

Continua la lettura con: Fuorisalone: le 10 installazioni più suggestive di sempre 

ANDRA GATU

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La CASA più BELLA d’ITALIA è su un’ISOLA (ma ha un sapore lombardo)

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credit: fdfdesign.it

Disseminate per i luoghi più belli della nostra penisola ci sono abitazioni dalla bellezza, e anche dal prezzo, inimmaginabile. Andiamo alla scoperta di quella che è stata definita “la casa più bella d’Italia”.

La CASA più BELLA d’ITALIA è su un’ISOLA (ma ha un sapore lombardo)

# Una villa per la nobiltà bresciana con oltre 150 di storia sull’Isola di Capri

credit: fdfdesign.it

La “casa più bella d’Italia” unisce due parti del nostro Paese che spesso sembrano in conflitto, Nord e Sud. Tra la natura più selvaggia e incontaminata dell’isola di Capri sorge Villa Le Scale, la cui costruzione risale a più di 150 anni fa. Fu costruita dalla famiglia nobile bresciana Monti della Corte alla fine del 1800 ed è stata fatta restaurare nel 2002 perché in pessime condizioni. Il progetto di restaurazione sia dell’abitazione che del giardino sono stati affidati a Francesco Della Femina, un architetto locale che ha rivitalizzato l’intera proprietà trasformandola in una contemporanea villa lussuosa ma dal fascino storico. 

 

# 5 anni di restauro per un perfetto connubio tra passato e presente

credit: fdfdesign.it

L’obiettivo dell’architetto infatti era proprio quello di mantenere l’esclusività legata alla nobiltà creando però un ambiente fresco e moderno. Ha chiesto quindi al proprietario di fornirgli oggetti di antiquariato e opere d’arte già presenti nell’abitazione originaria per arredare gli interni. Ad esempio antiche boiserie, lavelli in marmo, sculture e vasi che sono stati restaurati oltre alla conservazione di alcuni pavimenti antichi.

Il secondo piano è stato riprogettato da zero tentando di richiamare lo stile del primo piano: il pavimento in graniglia (marmo e cemento) e arredamento differente per ogni stanza, per non parlare delle spettacolari volte in muratura che sono state realizzate in perfetto stile Capri ispirandosi alla volta a padiglione della zona pranzo che invece era già presente.

Villa Le Scale – Capri from umbertodaniello on Vimeo

Nella villa ci sono anche una palestra e le stanze sono state trasformate in suite, ben sette e ognuna ha il suo bagno privato. Il processo di restaurazione non è stato semplice e le stradine strette e ripide dell’isola non hanno aiutato: i materiali venivano trasportati spesso a mano e ci sono voluti per questo ben 5 anni di lavori. 

# All’esterno un oasi di relax: un imponente pergolato, una piscina panoramica e una vista mozzafiato

credit: fdfdesign.it

Il pezzo forte della casa probabilmente è proprio l’esterno, dal quale la villa prende il nome: entrando ci si imbatte subito in una suggestiva scalinata con un pergolato in stile caprese che porta all’ingresso panoramico della proprietà. Da qui è possibile godersi il mozzafiato paesaggio dell’isola e del mar mediterraneo. All’esterno vi è una magnifica piscina incastonata tra le rocce e circondata dalla vegetazione.

La piscina non c’era in origine ed è stata realizzata senza interrompere l’architettura naturale della villa, ad esempio sono stati abilmente trasformati i gradini preesistenti nell’accesso alla vasca. Per quanto riguarda la vegetazione Capri è famosa per le sue piante e i suoi fiori, per questo l’architetto ha pensato di invigorire e integrare gli alberi e le piante già presenti, senza modificare l’aspetto iniziale del giardino. Per aggiungere lussuosità ad una villa già straordinaria, è stato progettato anche un percorso Kneipp sull’acqua che, oltre ad essere curativo per piedi e gambe, rende l’esterno dell’abitazione una spa a cielo aperto.

La villa può essere presa in affitto anche se il costo per qualche giorno vale l’acquisto di un monolocale. 

Continua la lettura con: La VILLA più COSTOSA messa sul MERCATO a Milano (Gallery fotografica)

ROSITA GIULIANO

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Il TOVAGLIOLO è stato inventato a MILANO

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Un oggetto utilizzato ogni giorno in ogni parte del mondo è nato a Milano. Lo dobbiamo a uno dei più grandi geni che hanno vissuto in città. Un grande genio che ha ideato anche altri utensili e strumenti diventati oggi d’uso comune. Di chi si tratta lo avrete capito. Ma vediamo la storia di questa invenzione e di altre realizzate in cucina dall’uomo più creativo della storia. 

Il TOVAGLIOLO è stato inventato a MILANO

# Da “Gran Maestro di feste e banchetti” Leonardo inventò il tovagliolo a Milano nel 1491

leonardo da vinci milano
leonardo da vinci milano

Nel 1491 il grande Leonardo Da Vinci si trovava presso la Corte degli Sforza ed era stato nominato Gran Maestro di feste e banchetti, sì perché il grande genio non si occupava solo di macchine da guerra e studi anatomici, ma era un grande intrattenitore e amante dell’ordine e del pulito. Fu proprio questo amore a farlo inorridire davanti alle tavole dopo i banchetti, che rappresentavano scene di disordine e inciviltà, a portarlo ad architettare il primo tovagliolo per salvare le tovaglie dalle mani e dalle bocche dei commensali.

# Prima del tovagliolo ci si puliva la bocca con il pane o con la tovaglia

Le usanze prevedevano che i commensali, nobili o contadini che fossero, usassero un pezzo di pane per pulirsi la bocca e lo mangiassero a fine pasto, oppure che usassero il pezzo di tovaglia a loro portata. Decisamente diverso dall’etichetta di oggi.

# L’idea di Leonardo: una “mini tovaglia”

Credits: museobagattivalsecchi.it

Il progetto prevedeva una “mini tovaglia” da porre davanti ad ogni commensale (proprio come facciamo oggi), in modo da mantenere l’igiene personale e non impregnare di grasso la bellissime tovaglie che venivano stese sui tavoli dei banchetti. Leonardo si impegnò a scrivere come utilizzare e piegare i tovaglioli in modi anche fantasiosi, inventando addirittura un macchinario per asciugarli, ma i suoi sforzi furono vani.

L’idea non fu compresa inizialmente e il tovagliolo fu usato nei modi più disparati: per soffiarsi il naso, nascosto nelle tasche insieme al cibo o tirato ad altri commensali. Come per tutte le abitudini radicate, ci volle molto tempo prima che questo oggetto entrasse davvero a far parte delle tavole italiane.

# Leonardo era un genio anche in cucina: il coperchio della pentola, il girarrosto e la moderna forchetta tra le sua altre invenzioni

Da Vinci non si limitò a pensare all’igiene della tavola ma ha realizzato progetti per rendere più facile cucinare e mangiare. All’epoca l’unica posata usata durante i banchetti era il coltello, al massimo si usava un grande forchettone, con il risultato che spesso i commensali facevano fatica a mangiare le pietanze o si ferivano. Alcune fonti indicano Leonardo come l’inventore della forchetta a 3 rebbi, altre datano la comparsa di questa posata attorno al IV sec. d.C. nell’Impero Bizantino. Di certo il genio fiorentino di adoperò  per renderla d’uso diffuso. 

Invece tra alcune delle invenzioni che oggi sono parte della nostra quotidianità ci furono l’affetta uovo, il girarrosto, il coperchio della pentola e la macchina per fare gli spaghetti, così gelosamente custodita da Leonardo che, come ci racconta nel Codice Atlantico, preferì cedere a Francesco I di Valois la Gioconda piuttosto che quella incredibile idea. Insomma, Leonardo stupiva in ogni campo possibile con la sua mente illimitatamente geniale.

Fonte: Designforeverydaylife

Continua la lettura con: 10 cose che SORPRENDEREBBERO Leonardo Da Vinci se ritornasse a Milano oggi

ANDRA STEFANIA GATU

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Hai bisogno di un AIUTO PSICOLOGICO in questa emergenza? 10+1 servizi che fanno al caso tuo a Milano e in Lombardia

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credit: dplmediazione.it

Il quotidiano Le Monde ha aperto la prima pagina del 27 novembre con questa notizia: Covid: i danni più gravi sono per la salute mentale. L’iniziativa “Milano per Milano” intende rispondere ai bisogni dei cittadini che si sono creati a causa del Coronavirus, direttamente e indirettamente. I cittadini chiamano e Milano Città Stato risponde. Oggi ci occupiamo di assistenza psicologica: hai bisogno di parlare con qualcuno? Ecco i servizi che abbiamo trovato. 

Hai bisogno di un AIUTO PSICOLOGICO in questa emergenza? 10+1 servizi che fanno al caso tuo a Milano e in Lombardia

Quasi un italiano su due accusa il contraccolpo psicologico dovuto alla pandemia da Covid-19 e i più colpiti sembrano essere le donne e i giovani fino ai 34 anni.

Purtroppo però proprio la pandemia ha reso difficile anche ricevere il giusto supporto psicologico, determinando un calo dei servizi di salute mentale dovuto alla mancanza di personale e risorse, dirottati sull’emergenza coronavirus. A luglio sulla prestigiosa rivista medica The Lancet, è uscito un appello degli specialisti a sfruttare la pandemia come un’occasione per migliorare il sistema della salute mentale, potenziando alcuni strumenti sviluppati durante la prima fase della pandemia per dare aiuto psicologico. 

Viviamo infatti nell’era digitale e i servizi di assistenza e supporto a distanza possono oggi essere sfruttati per dare aiuto psicologico a un numero maggiore di persone. Cosa fare quindi se si hanno momenti di abbattimento e si ha bisogno di parlare con qualcuno? Ecco alcuni servizi utili che il Comune di Milano ed alcune associazioni milanesi hanno messo a disposizione per poter alleviare il peso del carico psicologico causato dalla situazione in corso. 

#1 ProntoPsy: assistenza psicologica gratuita al telefono

La Società Italiana Psicologi dall’emergenza offre supporto telefonico specialistico psicologico in emergenza rivolto a tutta la cittadinanza comprese tutte le categorie più esposte anche psicologicamente alla crisi in corso (personale medico e sanitario, volontari, farmacisti, etc.). 

Per accedere occorre inviare una mail all’indirizzo sipemsoslombardia@gmail.com indicando un recapito telefonico o scrivere un SMS o un messaggio WhatsApp al numero  +393791898986.

#2 Help Center Coronavirus per rispondere alle tue preoccupazioni

Il servizio di volontari Help Center Coronavirus, coordinato dallo psicologo Mauro Grimoldi direttore della casa dei diritti di Via De Amicis, è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00. I volontari del servizio rispondono al numero verde 800.768.049 e alla chat e mail presenti sul sito.

Il servizio serve a dare indicazioni e affrontare i dubbi e le preoccupazioni dei cittadini sul coronavirus e sulle sue conseguenze nella vita di ciascuno. Lo sportello è anche in grado di effettuare invii per sostegno psicologico online – anche grazie alla collaborazione con Jonas Onlus – e segnalazioni a Casa Comune per le esigenze di contatto con la rete comunale e di solidarietà già esistente.

#3 Contro il Coronavirus, Urgenza Psicologica si fa in 5

Urgenza Psicologica è un servizio gratuito di supporto psicologico professionale. Offre assistenza psicologica a chiunque ritenga di vivere un momento di difficoltà e senta l’urgenza di confrontarsi immediatamente con un esperto.

Per affrontare l’emergenza del Coronavirus, Urgenza Psicologica ha aperto 5 servizi su base territoriale:

  • Milano – 02 36 6559550 o 3457404800
  • Varese – 3371123818
  • Monza – 324 6884147 
  • Bergamo – 348 1812442
  • Tutta il resto d’Italia  – 02 36559550 

#4 A Milano un aiuto anche dai municipi

Il municipio 3 ha aperto uno sportello online gratuito per il supporto psicologico e di mediazione familiare che è aperto alle altre zone. 

Lo sportello può essere contattato al numero 351 5502 301 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 13:00 alle 14:30.

#5 Preferisci la MAIL? Ci pensa Casa Comune

Casa Comune ha attivato un servizio di risponditutto, con l’obiettivo di fornire informazioni su vari aspetti che riguardano la vita di tutti i giorni (aiutando ad esempio a divulgare la presenza dei servizi domiciliari a Milano e non solo) e anche per segnalare eventuali situazioni difficili. 

Per contattare l’associazione e richiedere informazioni basta mandare una mail a info@casacomune.eu

#6 Vuoi fare una VIDEO CHIAMATA? Il Centro Polisalute fa al caso tuo

Il Centro Polisalute per dare il proprio contributo in questo momento così delicato ha attivato un servizio di supporto psicologico gratuito via video con la Dott.ssa Serena Locati. Il servizio è attivo nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09:30 alle ore 12:30. Per informazioni e prenotare il video, basta compilare il form che si trova sul sito web sopra indicato.

#7 Ascolto e sostegno psicologico a portata di App con ItaliaTiAscolto

Con l’obiettivo di offrire un aiuto mirato a chiunque si trovi in una condizione di stress o di fragilità emotiva dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19, è nata l’app ItaliaTiAscolto. Si tratta di un progetto del BICApP, il centro di ricerca del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca , in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia e con l’azienda iMoobyte, finanziato da Fondazione di Comunità Milano Onlus e sostenuto dal Comune di Milano.

Accedendo all’applicazione, disponibile per i dispositivi Android e iOS, sarà possibile entrare in contatto con una serie di professionisti psicoterapeuti, disponibili ogni giorno e in varie fasce orarie, nelle diverse stanze tematiche, ognuna dedicata ad un bisogno psicologico specifico: sarà sufficiente consultare il calendario delle disponibilità e scegliere l’appuntamento più adatto alle proprie esigenze. Ogni sessione avrà la durata di un’ora e potrà accogliere fino a 16 partecipanti in contemporanea.

#8 Progetto Itaca, supporto e prevenzione per la Salute Mentale

Da più di 20 anni, il Progetto Itaca promuove programmi di informazione, prevenzione, e supporto per la Salute Mentale. La linea di ascolto di Progetto Itaca è attiva tutti i giorni dalle 09 alle 22 e i numeri da contattare sono 800.274.274 per chiamate da fisso e 02.29007166 per chiamate da cellulare. 

#9 E per i più giovani c’è Sorriso Telefono Giovani

Con la chiusura delle scuole e le forti limitazioni della vita sociale, molti giovani stanno perdendo alcuni dei più bei momenti della giovinezza, oltre che tutti quegli attimi di quotidianità come chiacchierare con gli amici e frequentare le lezioni.  Questo stravolgimento della vita quotidiana ha portato ad un aumento dei problemi psicologici anche tra i giovani. 

Sorriso Telefono Giovani Onlus offre confronto, sostegno ed indirizzo ad adolescenti e giovani, aiutandoli a comprendere la natura e la portata dei loro problemi e a trovare in se stessi le risorse e gli stimoli per affrontarli.

Possono essere contattati via telefono o via skype e hanno anche la possibilità di effettuare una chat skype o di intervenire sul forum. Tutte le informazioni e le modalità di contatto sono disponibili sul sito. 

#10 Asceipa offre il servizio di counseling online gratuito #IORESTOINASCOLTO

Asceipa, l’Alta Scuola di Counseling ed Educazione Interculturale per Adulti, offre il servizio di Sportello Counseling che dà la possibilità a chiunque abbia un problema o stia vivendo un momento difficile di confrontarsi con un counselor. Il counselor è un professionista, un esperto di comunicazione e di dinamiche relazionali che attraverso specifiche abilità di ascolto aiuta il cliente nella sua autoesplorazione, autodeterminazione, autoaffermazione. I tirocinanti del Corso ASCEIPA sono disponibili, data la situazione emergenziale, ad offrire sedute gratuite online (via video Whatsapp o Skype, telefono). Per accedere al servizio è semplicemente richiesto di mandare una mail a info@asceipa.com indicando:

  • modalità di contatto (es: numero di telefono)
  • fascia oraria e giorno in cui essere ricontattati

#11 Centro Famiglie+ supporta le persone con disabilità e le loro famiglie

Il progetto Centro Famiglie+ gestito dalla Fondazione Mantovani Castorina è stato mira a sostenere le famiglie che affrontano la sfida della disabilità in tutte le sue sfumature e che l’emergenza da Coronavirus ha ulteriormente complicato. I servizi erogati sono gratuiti grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e in sinergia con lo Sportello Psicologico dell’associazione iSemprevivi. Vengono forniti, sia in presenza che online, diversi aiuti:

  • il supporto psicologico individuale, di coppia o familiare
  • l’orientamento su adattamenti e modifiche ad ausili fondamentali per la qualità di vita
  • consulenze sui temi giuridici, fiscali e assicurativi
  • formazione sui diritti, opportunità e servizi socio-sanitari

Il Centro Famiglie+ è aperto nel rispetto delle normative vigenti anti-Covid ogni giovedì dalle 9 alle 18 presso S. Pietro in Sala in piazza Wagner 2, a Milano. Per prenotazioni e informazioni è possibile scrivere un’email a info@fmc-onlus.org o telefonare al numero 349-0737787.

Leggi anche: 5+1 opzioni per MUOVERSI a MILANO distanziati dagli altri

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🛑 26 novembre. RT della Lombardia sotto a 1. Contagi in calo a Milano. Preoccupa la risalita dei contagi in Italia. Troppi decessi

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Credit: @BollettiniCoronavirus

Prosegue il trend in miglioramento nei contagi in Lombardia: le medie mobili del tasso di positività, di crescita dei contagi e l’RT, finalmente sotto a 1, puntano in discesa. Per il terzo giorno negli ultimi quattro calano i ricoveri in terapia intensiva. Continua a essere molto alto il numero dei decessi: la Lombardia torna sopra i 200 e l’Italia sopra gli 800. 

🛑 26 novembre. RT della Lombardia sotto a 1. Contagi in calo a Milano. Preoccupa la risalita dei contagi in Italia. Troppi decessi

#1 Crescono i morti in Lombardia (207) e in Italia (+822)

Dopo il calo di ieri tornano a crescere i decessi in Lombardia e in Italia: in Lombardia tornano sopra i 200, raggiungendo i 207 dai 155 di ieri. Come riferimento: nel picco del 21 marzo i morti del giorno in Lombardia erano stati 546.
Aumentano i decessi anche in Italia: dai 722 di ieri agli 822 di oggi, vicini al massimo della seconda ondata di 853,

#2 Italia prima per decessi in Europa e terza nel mondo nelle ultime 24 ore

Al momento in cui scriviamo l’Italia risulta terza nel mondo, dietro gli Usa e il Messico, e ancora prima in Europa per morti totali e per morti nelle ultime 24 ore. In Europa l’Italia è seguita da Polonia (+580), Russia (+524), UK (+498). Risale anche la Germania (+240). In coda si confermano la Germania con +44 e la Svezia con +15.
 
Nuovi CONTAGI in Europa per 100.000 abitanti/settimana: Italia quarta nelle ultime due settimane. Prima l’Austria, ultima la Germania
Austria: 515, Polonia: 415, Portogallo: 396, Italia: 349, Rep. Ceca: 341,
Svezia: 308, Romania: 300, Francia: 242, Regno Unito: 229, Paesi Bassi: 215
Belgio: 209, Spagna: 209, Germania: 154
 
Nuovi DECESSI per 100.000 abitanti/settimana: Italia terza nelle ultime due settimane. Prima Rep. Ceca. Ultima Svezia. 
Rep. Ceca: 10,2, Belgio: 10,05, Italia: 8,04, Polonia: 7,8, Francia: 6
Romania: 5,65, Austria: 5,6, Portogallo: 5,05, Regno Unito: 4,55
Spagna: 4,15, Paesi Bassi: 2,6, Germania: 1,8, Svezia: 1,35
 
(Fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento 25/11/2020)
 

#3 Calano i ricoveri in Lombardia in terapia intensiva: meno 8. Diminuiscono di 275 i ricoveri non gravi in Italia

Per il terzo giorno negli ultimi quattro calano i ricoveri in terapia intensiva: dai +10 di ieri ai -8 di oggi, per un totale di 934 ricoverati. 

Per un riferimento: negli ospedali lombardi ci sono 1.530 posti letto attivati o attivabili in terapia intensiva. Il tasso di occupazione è da inizio settimana stabile attorno al 60%
Anche in Italia buone notizie sul fronte dei ricoveri: calano di 275 quelli non gravi e di 2 quelli in terapia intensiva (ieri erano +32).  

#4 Scendono i contagi a Milano, crescono in Italia 

Risale il numero di nuovi contagi in Lombardia: dai +9.221 di venerdì e gli 8.853 di sabato, in settimana si sta oscillando attorno ai 5.000: oggi sono +5.697. La prima provincia resta Milano con 2.060 nuovi casi, in calo dai 2.261 di ieri.
Crescono invece da inizio settimana i contagi in Italia: dai 25.853 di ieri ai 29.003 di oggi.
In crescita i tamponi in Italia: dai 230.007 di ieri ai 232.711 di oggi. Anche in Lombardia i tamponi crescono: dai 42.063 di ieri ai 44.231 di oggi. 

#5 Risale il tasso di positività in Lombardia e in Italia  

Il tasso di positività (nuovi positivi/tamponi) in Lombardia risale: dal 12,2% di ieri al 12,8% di oggi.
Risale anche in Italia: dall’11,2% di ieri al 12,5% di oggi.  

#6 Tasso di crescita dei contagi: +1,5% in Lombardia

Il tasso di nuovi contagi in Lombardia è all’1,5%. 
Il più alto è in Basilicata (+3,3%), seguita da Veneto, Sicilia e Friuli (+3,3%).  

Fonte dati: Protezione Civile

#7 A Milano è in Lombardia RT sotto all’1

L’assessore Gallera ha annunciato che l’RT è ora allo 0,86 in Lombardia e sotto l’1 anche a Milano. 
 
L’RT a metà ottobre aveva raggiunto il massimo a Milano: 2,35. Da quel momento la curva ha iniziato a scendere passando sotto il 2 intorno al 25 ottobre e arrivando questi giorni sotto a 1. 
Da notare che il lockdown è iniziato il 6 novembre. Ossia quando tutti gli indici e le medie mobili erano già in calo a Milano da almeno una settimana.

Continua la lettura con: Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

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In Lombardia la prima HYDROGEN VALLEY: in arrivo i TRENI a IDROGENO

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Treno all'idrogeno. Credits: radiolombardia.it

Nel 2023 verranno consegnati i primi treni che serviranno inizialmente la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo. L’investimento iniziale è di 160 milioni, prevista anche la costruzione di almeno due impianti di produzione e distribuzione di idrogeno entro il 2025.

In Lombardia la prima HYDROGEN VALLEY: in arrivo i TRENI a IDROGENO

# Il progetto H2iseO: nuovi treni alimentati a idrogeno e realizzazione di centrali per la produzione di idrogeno

Credits: radiolombardia.it

I punti principali del progetto, denominato H2iseO:

  • l’acquisto di nuovi treni alimentati a idrogeno: serviranno dal 2023 la linea non elettrificata – gestita da Ferrovienord (società al 100% di FNM) – Brescia-Iseo-Edolo, in sostituzione degli attuali a motore diesel
  • la realizzazione di centrali per la produzione di idrogeno: destinato inizialmente ai nuovi convogli ad energia pulita.

# Trenord comprerà i primi 6 elettrotreni a idrogeno. L’investimento complessivo, con l’opzione di altri 8 treni, supera i 160 milioni di euro

Credits: meteoweb,it

Il Consiglio di Amministrazione di FNM ha deliberato l’acquisto di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8. L’investimento è di oltre 160 milioni. I primi di questi convogli, prodotti da Alstom, saranno consegnati entro il 2023 e saranno affidati, tramite locazione, a Trenord. I vecchi convogli diesel che saranno inizialmente sostituiti sono entrati in servizio dai primi anni ’90.

I nuovi treni alimentati ad idrogeno che FNM ha deciso di acquistare sono sviluppati sulla base della piattaforma Alstom Coradia Stream e sono in larga misura identici ai treni Donizetti già in uso a Trenord, in modo da ridurre i tempi di consegna e conseguire possibili sinergie nella manutenzione.

# Entro il 2023 realizzato il primo impianto a idrogeno

Il commento del presidente di FNM Andrea Gibelli: “H2iseO è un progetto molto innovativo che mira alla creazione di un viaggio a zero impatto ambientale, attraverso la decarbonizzazione del trasporto e lo sviluppo di una filiera territoriale dell’idrogeno. È una iniziativa in grado di creare un alto valore aggiunto in termini ambientali, economici e sociali“.

Tra il 2021 e il 2023 sarà realizzato il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno sarà realizzato da parte di FNM a Iseo, nell’area del deposito di Trenord dove attualmente viene effettuato il rifornimento dei treni diesel, nonché l’attività manutentiva dei convogli. Il piano di fattibilità, in corso di ultimazione, prevede il ricorso iniziale alla tecnologia Steam Methane Reforming (SMR), da metano/biometano, con cattura e stoccaggio della CO2 prodotta, per la produzione di “idrogeno blu”.

Entro il 2025 saranno inoltre realizzati: uno o due ulteriori impianti di produzione e distribuzione di idrogeno da elettrolisi, il cosiddetto idrogeno verde, lungo il tracciato della ferrovia, in partnership con operatori energetici.

# Entro il 2025 l’idrogeno anche per il Trasporto pubblico locale

Si prevede infine, sempre entro il 2025, di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FNMAutoservizi, con la possibilità di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci. A quel punto avremo la prima “Hydrogen Valley” italiana.

Fonte: “Milano Today” – Trenord lancia i treni a idrogeno: “Quello che sta avvenendo non ha precedenti nella storia”

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“POI VORREI”: i 5 più bei desideri per il “dopo”

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Molte cose, anche le più banali, oggi ci mancano. Instagram grazie al progetto @poivorrei si è riempito di desideri, ecco i 5 più belli secondo me. “Non apprezzi mai le cose che hai finché non le perdi” ha scritto Kurt Cobain e in questo periodo l’aforisma è divenuto più vero e attuale che mai.

Durante la quarantena è nato “Poi Vorrei”un progetto dalle tonalità calde dell’arancione, ideato da tre sorelle venete che su Instagram hanno deciso di non dare più per scontante neppure le azioni più banali e soprattutto hanno dato voce a tutte le persone che anche dalle proprie case volevano comunicare al mondo i propri desideri. Così in poco tempo la semplice pagina Instagram è divenuta una grande famiglia e un grande progetto. Ma quali sono i #Poivorrei più belli del web?

“POI VORREI”: i 5 più bei desideri per il “dopo” 

#1 POI VORREI indietro Marzo e Aprile

Instagram @Poivorrei

In questi mesi di stasi abbiamo smesso di fare esperienze e ci siamo limitati a fare il nostro dovere. Ma non sarebbe bello riavere indietro due mesi di vita in cui non abbiamo fatto assolutamente nulla? Probabilmente molti di voi avranno rovistato attentamente tra il catalogo di Netflix, altri saranno diventati bravissimi a fare la focaccia e qualcuno semplicemente avrà continuato a lavorare ma in completa solitudine. La vita forse è apparentemente andata avanti ma io, e non sono l’unica, ne rivorrei due mesi indietro. Come minimo.

#2 POI VORREI vedere il mare

Instagram @Poivorrei

Se ripenso a cosa mi manca di più della normalità, posso dire con certezza che è il contatto con la natura. Qualsiasi tipo di natura, che non sia solo il parco sotto casa in cui si porta a spasso il cane. Mi mancano le gite al lago, le camminate in montagna ma soprattutto vedere il mare. Sfortunatamente abitando a Milano non ho la certezza di fare una passeggiata lungo il naviglio e tutt’un tratto vederlo sfociare nel mare, però ho una fortuna immensa, che è poter apprezzare ogni singola onda e ogni singolo profumo quando finalmente dopo mesi di attesa il mare me lo ritrovo davanti.

#3 POI VORREI aperitivo stasera?

Instagram @Poivorrei

Eccolo qui, il protagonista indiscusso della movida milanese: l’aperitivo. L’aperitivo non è solo una bevanda, non è un semplice cocktail, l’aperitivo è un importantissimo momento di socialità e rappresenta a Milano un vero e proprio toccasana. Poi ognuno ha i suoi posti per fare aperitivo preferiti, che sono diventati nel tempo dei veri e propri puntelli. Era una delle cose più spontanee e semplici chiedersi “aperitivo stasera?” e adesso invece sembra un evento remoto e improbabile.

#4 POI VORREI dirtelo a voce, non in videochiamata

Instagram @Poivorrei

Finalmente a Maggio, dopo mesi di videochiamate e lunghi vocali, abbiamo potuto rivederci e parlare di persona. Da illusi pensavamo che non ce l’avrebbero tolto più, e invece. Una tra le cose più belle probabilmente è sapersi godere la comunicazione non verbale che viene quasi completamente annullata dalla tecnologia. Non vi è mai capitato di voler dire qualcosa a qualcuno ma chiamarlo e dirgli “te lo dico di persona, quando ci vediamo”? Ecco, a me manca dire le cose di persona e non penso di essere l’unica.

#5 POI VORREI prendere di nuovo il biglietto per _______ .

Instagram @Poivorrei

Viaggiare, probabilmente il più grande desiderio di moltissime persone. In Italia o all’estero che sia, l’importante è spostarsi dal proprio comune e poter passeggiare liberamente anche allontanandosi dalla propria abitazione. Certo, se poi la meta è una spettacolare città da visitare o una natura selvaggia in cui perdersi tanto meglio. Personalmente con l’arrivo del Coronavirus ho dovuto annullare e posticipare tanti viaggi e la fine di questa pandemia rappresenterà la ripresa in mano della mia valigia.

Con l’hashtag #poivorrei potete cercare i vostri preferiti tra quelli già pubblicati ma anche crearne di nuovi, implementando ancora di più l’infinita lista di desideri di cui si è riempito Instagram.

Leggi anche: 5 LUOGHI DA SOGNO dove trascorrere un altro LOCKDOWN

ROSITA GIULIANO

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Uno dei BORGHI più BELLI d’ITALIA affitta le CASE a un PREZZO SIMBOLICO

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Credits: lallylove IG

Vivere in un piccolo borgo, immersi nel cuore verde dell’Abruzzo e circondati dal silenzio e dalla bellezza dei paesaggi. Un sogno che si può avverare, soprattutto per chi ha sotto i 40 anni e ha scelto di cambiare vita. Il comune offre le case del centro storico a un prezzo irrisorio. Vediamo le condizioni richieste per averne una.

Uno dei BORGHI più BELLI d’ITALIA affitta le CASE a un prezzo simbolico

# Il bando del comune abruzzese: casa con affitto simbolico agli under 40. Obiettivo: cambio generazionale e crescita dell’attrattività turistica

Credits: ilcapoluogo.it

Santo Stefano di Sessanio, comune in provincia dell’Aquila, ha indetto un bando dedicato a tutti gli under 40 mettendo a loro disposizione una casa nel centro storico, con un affitto simbolico, in cambio di prendere la residenza e aprire un esercizio commerciale. Lo scopo è rianimare questo luogo oggi abitato soprattutto da over 65, permettendo così un cambio generazionale e rendendo questo posto ancora più attrattivo e vivo anche turisticamente.

# Santo Stefano di Sessanio, sorto nel medioevo, è uno dei borghi più belli d’Italia. Si trova a 1.250 metri nel Parco Nazionale del Gran Sasso

Credits: abruzzolive.it

Santo Stefano di Sessanio è uno dei borghi più belli d’Italia. D’origine medioevale, con i suoi 120 abitanti, è incastonato tra i monti e si trova ad oltre 1250 metri di altitudine, all’interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Uno scenario stupendo e dalle architetture davvero spettacolari. Le case e le strade, costruite in pietra calcarea bianca, si alternano lungo le scalinate e le stradine che rendono questo luogo magico.

 

# Un borgo sospeso nel tempo, colmo di attrazioni da visitare

Un borgo dove davvero il tempo sembra essersi fermato al millennio scorso. Entrando da  da Porta Medicea si può procedere verso le residenze di Casa del Capitano e Palazzo delle Logge. Tra le attrazioni si può notare la cappella di Santa Maria delle Grazie in Piazza Medicea, nel centro del paese mentre oppure la chiesa della Madonna del lago sulle rive di un piccolo lago nelle adiacenze. La Torre Medicea, crollata a causa del terremoto del 2009, era uno dei monumenti più interessanti della zona che dominava il borgo, grazie alla sua forma cilindrica. Oggi è in fase di ricostruzione e si spera di rivederla presto in tutto il suo splendore.

Estratto articolo da: SiViaggia

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5+1 opzioni per MUOVERSI a MILANO distanziati dagli altri

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Credits: bikenomist - MIMO Greenway metropolitana

L’iniziativa “Milano per Milano” intende rispondere ai bisogni dei cittadini che si sono creati a causa del Coronavirus, direttamente e indirettamente. I cittadini chiamano e Milano Città Stato risponde. Milano è la numero uno in Italia per i mezzi pubblici: tram, bus, metro costituiscono un’eccellenza. Però in questo periodo di crisi sanitaria, c’è chi preferisce evitare occasioni di affollamento o comunque di vicinanza con altri. Queste sono le soluzioni alternative ai mezzi pubblici che ti propone Milano Città Stato per muoverti in città.

5+1 opzioni per MUOVERSI a MILANO distanziati dagli altri

In questo periodo i mezzi pubblici sono tra i principali capri espiatori. Indicati tra i luoghi che maggiormente permettono la diffusione del virus, molti li usano ma nessuno vorrebbe prenderli. Se non hai più intenzione di usare i mezzi pubblici non preoccuparti, Milano Città Stato ha individuato per te delle ottime alternative per la mobilità cittadina.

#1 Andare in bicicletta: pedalare fa bene all’ambiente e alla salute

La città di Milano sta diventando sempre più sostenibile, creando nuove piste ciclabili, rinnovando quelle già esistenti e introducendo il doppio senso ciclabile. La bicicletta a Milano è un’ottima alternativa se non vuoi utilizzare i mezzi pubblici. Inoltre, pedalare non apporta solo benefici all’ambiente ma anche alla salute: migliora l’attività cardiaca, aiuta a dimagrire o a mantenersi in forma, genera nuove cellule nell’ippocampo migliorando la memoria e senza dubbio l’attività fisica aumenta la felicità e mette il buon umore. Se non possiedi una bicicletta privata non preoccuparti, il Comune di Milano ha creato un’area del sito dedicata al bike sharing in cui potrai trovare i migliori servizi di noleggio bici presenti nell’area comunale e tante altre informazioni utili.

Noi di Milano Città Stato consigliamo a tutti i ciclisti urbani di prevenire le sorprese metereologiche scaricando le app di allerta meteo, ad esempio: Drops o Meteo & Radar. Inoltre consigliamo di equipaggiarsi con accessori invernali come parafanghi, guanti (disponibili anche riscaldabili) e giubbotto impermeabile.

#2 Utilizzare il Car Sharing: classico o elettrico

Se l’idea di girare in bicicletta per la città ti spaventa o semplicemente sei abituato alla comodità dell’auto, puoi noleggiare una macchina: sia a benzina che elettrica. Milano è capofila dell’esperimento, iniziato già nel 2001. Da anni ormai il car sharing è utilizzato non solo a Milano ma in tutte le principali città italiane. Tra queste però, Milano è stata definita la “Capitale del Car Sharing” per il numero di operatori presenti e quindi non puoi non partecipare anche tu alla crescita di questo grande impero. Ecco i migliori operatori presenti sul territorio milanese:

#3 Noleggiare un monopattino, semplice ma di tendenza

Se non vuoi prendere la macchina perché poco ecologica o semplicemente non hai la patente e la biciletta non ti convince, puoi noleggiare un monopattino. Ci sono un totale di circa 6 mila mezzi a noleggio sul territorio comunale. Gli operatori autorizzati propongono tariffe simili e rappresentano per convenienza dei costi e facilità di uso un nuovo tipo di mobilità urbana. I servizi di micromobilità elettrica in sharing disponibili a Milano sono:

Si scarica l’app per Android e iOS, ci si iscrive e si inseriscono i dati della propria carta di credito, che è un passaggio obbligatorio per il noleggio del monopattino elettrico a Milano. A questo punto si avrà la mappa di copertura del servizio, oltre la quale non si potrà parcheggiare il monopattino elettrico in sharing e viene segnalata la posizione dei monopattini più vicini a te.

#4 Girare in Scooter per le vie della città

Tutte le alternative proposte in precedenza sono valide ma la bici non ti convince perché è pericolosa nel traffico, la macchina non ti convince perché si blocca nel traffico e l’idea di usare il monopattino neppure ti convince, allora che fare? Noleggia uno scooter. Veloce nel traffico ma più sicuro di una bici. Milano ospita il maggior numero di scooter in condivisione di tutta Italia. Alcuni dei servizi attivi sul territorio comunale sono:

#5 Prendere un taxi

Hai letto tutte le opzioni precedenti ma non ti convince nemmeno una? Hai quasi perso le speranze e stai per prendere i mezzi pubblici? Non sottovalutare l’idea di prendere un taxi. Inoltre, fino al 30 novembre puoi usufruire di corse gratuite/agevolate se fai parte di determinate categorie.

  • Il Comune di Milano ha messo a disposizione dei buoni sconto per agevolare gli
    spostamenti in taxi dei residenti appartenenti alle seguenti categorie:
    Over 70: sconto di 10€ a corsa
    Over 65: con particolari fragilità: corsa gratuita
    Persone con disabilità al 100%: sconto di 10€ a corsa
    Donne che si spostano nella fascia notturna 21-6: sconto di 10€ a corsa
    Medici e infermieri (degli ospedali cittadini, San Raffaele e Humanitas) che
    percorrono il tragitto casa-lavoro: sconto di 10€ a corsa

Per richiedere il voucher bisogna compilare un modulo entro il 30 novembre
2020 oppure chiamare lo 020202. Per ulteriori informazioni visita la pagina di Milano Aiuta.

  • Se non rientri nelle categorie agevolate dal Comune di Milano, puoi sempre preferire un semplice Taxi ai mezzi pubblici spesso affollati. I numeri di RadioTaxi sono: 02.8585, 02.6969, 02.4040. Se preferisci prenotare tramite app, ti consigliamo queste che dispongono di un centralino pronto a risolvere eventuali problematiche: AppTaxi, It Taxi, e InTaxi.

#6 Camminare

Milano è una città fantastica e a piedi si gira benissimo: i milanesi che passeggiano per riflettere sono molti più di quelli che si può immaginare. E’ un’ottima alternativa perché oltre ad essere ecologica, è rapida ed immediata: non si necessitano app, smartphones né tantomeno carte di credito. Inoltre, se si ha la passione per le immagini e la fotografia, si può pensare di entrare a far parte di community di fotografi sul web, come per esempio gli Igers, per creare una comunità nonostante il distanziamento sociale. Questi appassionati di fotografia condividono le proprie foto con il resto dei membri ma non solo e Milano è sempre vanitosissima, non vede l’ora di mostrare un emozionante scorcio a tutto il web.

Leggi anche: SOSTEGNO ALIMENTARE? 7 informazioni fondamentali per chi non può fare la spesa autonomamente

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I SUPER RICCHI: MUSK supera Gates. E in ITALIA?

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credit: businessinsider.com

Il 2020 è per molti l’anno della crisi. Per molti ma non per tutti. Ci sono anche quelli che hanno visto moltiplicare le loro fortune. Come i superricchi. Che fanno a gara. Elon Musk supera Bill Gates e si aggiudica il secondo posto sul podio. Ma chi sono gli italiani in classifica? 

I più RICCHI: MUSK supera Gates. E in ITALIA?

# Elon Musk supera Bill Gates: in pochi mesi passa dal 35imo al secondo posto

credit: businesstoday.in

Elon Musk, il fondatore di Tesla, è volato ai piani alti della classifica degli uomini più ricchi del mondo. A inizio 2020 si era posizionato solo al 35° posto ma grazie ai risultati record registrati in Borsa, il colosso delle auto elettriche è riuscito a superare persino Bill Gates che si trovava al secondo posto sul podio dopo Jeff Bezos. Il valore di mercato della Tesla infatti ha raggiunto i 498 miliardi di dollari.

# La classifica delle prime 10 posizioni mondiali: 8 sono statunitensi

credit: businessinsider.com

La classifica era stata dominata per anni dal fondatore di Microsoft, Bill Gates, che si è visto prima superare da Bezos, ceo di Amazon, nel 2017 e ora da Musk. Come riporta Bloomberg, il patrimonio netto di Musk è aumentato solo nel 2020 di 100,3 miliardi di dollari, arrivando fino a 127,9 miliardi. La sua gallina dalle uova d’oro è sicuramente la Tesla, che costituisce i tre quarti del suo patrimonio e alla quale deve la sua posizione attuale sul podio. La medaglia d’oro viene riconfermata a Bezos con un patrimonio netto di 182 miliardi di dollari eppure Bloomberg ricorda che Gates si trova al terzo posto ma “La ricchezza di Gates di 127 miliardi di dollari sarebbe più alta se non avesse donato così generosamente nel corso del tempo. Ha dato più di 27 miliardi alla sua fondazione dal 2006”. 

Al quarto posto troviamo il re del lusso francese patron di LVMH Arnault con 105 miliardi, al quinto il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg con 102 miliardi. Chiude la top ten il magnate dei servizi energetici indiani Mukesh Ambani con un patrimonio di 74 miliardi.

Fonte: Business Insider 

# In Italia il più ricco è Giovanni Ferrero, Ceo del marchio famoso per la Nutella, al 40mo posto mondiale. Al secondo posto Del Vecchio di Luxottica vicino alla 70ma posizione. Nel Top 500 solo altri 3 italiani

E se invece dovessimo chiederci quali sono le posizioni degli imprenditori italiani? Come primo compatriota in classifica troviamo Ferrero, al 40mo posto, con un patrimonio netto pari a 32,6 miliardi di dollari. Il cavallo di battaglia della Ferrero, la Nutella, è infatti la crema alle nocciole più venduta in tutto il mondo, se ne producono circa 400mila tonnellate.

A seguire dopo Ferrero nel Bloomberg Index troviamo Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente di Luxottica, che ricopre la 68ma posizione con 22,3 miliardi. Chiude il podio Paolo Rocca Ceo di Tenaris con 9,3 miliardi di dollari oltre la duecentesima posizione mondiale. Al quarto e quinto posto troviamo Silvio Berlusconi e Giorgio Armani, rispettivamente alla piazza numero 285 con 7,88 miliardi e al numero 369 con 6,36 miliardi. 

Fonte: Bloomberg

Leggi anche: 6 LEZIONI da imparare da alcuni degli IMPRENDITORI più VISIONARI della STORIA

ROSITA GIULIANO

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CASE a Milano: con la seconda ondata PREZZI IN DISCESA

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Credits: immobiliare.it

Anche Milano inizia ad accusare il colpo a livello di valori immobiliari. Lo scenario è cambiato rispetto al primo lockdown primaverile quando i prezzi erano stati congelati. Oggi il calo è tra i più marcati anche rispetto alla stessa regione. Le previsioni non sono delle migliori: i dati dell’analisi di mercato.

CASE a Milano: con la seconda ondata PREZZI IN DISCESA

# Isole e Italia del Nord le aree più colpite dal calo dei prezzi: fino a -4,5% in un mese

Credits: immobiliare.it

Nel mese di ottobre è stato registrato un calo generalizzato dei prezzi dell’1,7% e dello 0,4% rispetto al mese di aprile. I cali più accentuati vengono registrati nelle Isole con -4,5% su settembre e -5% su aprile e nell’Italia di nord-ovest rispettivamente con -2,8% e -3,5 per cento.

Le flessioni dei prezzi maggiori si registrino sulle abitazioni in Sardegna con -8,5% sia su settembre sia su aprile, in Valle D’Aosta con -4,6% e -9,2% e in Liguria al -3,6% e -4,6%, ma anche il Trentino Alto Adige con -4,6% e -4,8 per cento. Anche nelle regioni in cui i prezzi stavano ricominciando a salire si sono verificati dei cali più o meno importanti.

# A Milano la discesa più marcata: -2,2% in un mese. In tutta la Lombardia il calo si ferma a -0,8%. Rispetto ad Aprile però si era avuto un + 5%

Nonostante il mercato immobiliare milanese sia uno dei più importanti i dati parlano chiaro, Milano è in calo ma non come nel resto della penisola. I prezzi delle case milanesi sono scesi del 2,2% ad ottobre. Osservando invece la Regione Lombardia nel suo complesso si registra una discesa dei prezzi tra ottobre e settembre più contenuta a solo -0,8%, mentre il raffronto con aprile evidenzia addirittura un +5% nel valore degli immobili. 

# Durante il primo lockdown i prezzi erano stati congelati. Oggi invece si inizia a vendere al ribasso

Credits: teamclienti.it

L’amministratore delegato di Immobiliare.it Carlo Giordano, sostiene che mentre durante il primo lockdown si è verificato un congelamento dei prezzi degli immobili per avere il tempo di capire come si sarebbe evoluta la situazione, ora i venditori iniziano a considerare la vendita a prezzi ribassati. Se da una parte questa crisi ha reso più accessibili gli immobili nelle grandi città come Milano, dall’altra parte ha messo in crisi un settore che già era messo a dura prova prima della pandemia.

Fonte articolo: businessinsider.com

Continua la lettura con: SORPRESA: ci sono zone a MILANO in pieno BOOM IMMOBILIARE. Più 50% in tre anni

ANDRA STEFANIA GATU

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A MILANO arrivano gli ALBERI di NATALE DIGITALI

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Credits: mentelocale.it

Nel progetto, finanziato dalla Fondazione Bracco, sono previsti la realizzazione di 18 alberi in altrettanti punti della città sotto la direzione artistica di Marco Balich della Balich Worlwide Shows. L’obiettivo è riaccendere la città in occasione del Natale per simboleggiare una rinascita, coinvolgendo e rendendo protagonisti anche i quartieri periferici. Il 7 dicembre l’accensione degli alberi digitali del principale in Piazza Duomo.

A MILANO arrivano gli ALBERI di NATALE DIGITALI

# L’obiettivo del Comune è riaccendere la città per Natale 

Credits: mentelocale.it

L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale per il Natale 2020 è riaccendere la città i suoi assi commerciali e le vie principali anche nei quartieri decentrati, con l’aiuto delle imprese e dell’Associazioni no-profit. Le festività natalizie un momento di solidarietà tra le diverse anime della città e di reciproco sostegno tra quartieri e un’occasione di rinascita.

L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Reale alle aziende che vorranno aderire al progetto durante un incontro a cui sono intervenuti il Sindaco Giuseppe Sala, l’Assessora a Turismo, Sport e Qualità della vita Roberta Guaineri, Diana Bracco Presidente della Fondazione Bracco e Marco Balich, Direttore Creativo e Chairman Balich Worldwide Shows.

# L’albero per raccontare una città unita dai valori della solidarietà, dell’accoglienza, della sostenibilità e della bellezza

Milano ha scelto di adottare il simbolo dell’albero per unire e raccontare una città composita e inclusiva attraverso i valori della solidarietà e dell’accoglienza, della sostenibilità e della bellezza. I 18 alberi saranno installati in altrettanti quartieri con momenti di solidarietà incentrati sul dono, luci e colori nelle vie commerciali anche decentrate oltre alla musica e a spettacoli multimediali.

Le associazioni benefiche avranno l’opportunità di consegnare doni a tutte le famiglie bisognose e sarà l’occasione anche per mettere in rete e valorizzare le tante iniziative di responsabilità sociale che già esistono in ogni parte della città, riconducendole così a un unico concept sotto la direzione artistica di Marco Balich.

# Gli “Alberi d’Autore” come simbolo della rinascita della città per un Natale diffuso nei quartieri 

Credits: milano.repubblica.it

Gli Alberi d’Autore saranno il simbolo del Natale diffuso nella città. Diversi e unici, gli alberi potranno essere realizzati da quelle imprese che hanno un forte legame con la città e vogliono vederla rinascere. Ogni albero rappresenterà il cuore del suo quartiere.

Il grande albero di Piazza del Duomo sarà l’Albero del Dono, il cui sponsor quest’anno sarà Coca-cola, e racchiuderà in sé le energie e le differenze della città. Sarà sostenibile: di giorno vivrà verde e luminoso, come da tradizione e di sera si accenderà donando alla piazza uno show di luci e suoni. Le luci che illumineranno l’albero saranno visibili da diversi punti della città. In un momento così difficile anche per le arti, lo spettacolo e la vita sociale, Milano vuole dimostrare di essere una comunità unita e responsabile, che continua a costruire la rinascita e progettare il futuro. Il 7 dicembre l’accensione degli alberi e delle luci in tutta la città.

Fonte articolo: Adcgroup

# Si investe solo sul digitale, tralasciando la natura. Perchè non collegare l’iniziativa al piano Forestami?

Credits: reteclima.it

La necessità di più natura in città è testimoniata dal perdurante inquinamento che ci pone da decenni agli ultimi posti come qualità dell’aria e dal fatto che Milano non è di certo tra le metropoli con più verde per abitanti. Nel 2019 è stato inaugurato, grazie al lavoro di Stefano Boeri e del Politecnico di Milano e su iniziativa di Comune e Città Metropolitana di Milano, il piano di forestazione urbana “ForestaMi” con l’obiettivo di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030. Per raggiungerlo sarà fondamentale la collaborazione dei privati, visto l’alto costo dell’operazione.

Leggi anche: Clima e qualità della vita: MILANO tra le peggiori d’Italia. Prima IMPERIA. Ultima PAVIA

L’ultimo aggiornamento vede che nella stagione agronomica 2019-2020 nella Città Metropolitana sono stati messi a dimora 76.577 tra alberi, piante forestali e arbusti, nonostante lo stop imposto dal coronavirus. Delle 24.825 piantumazioni sospese a causa della pandemia, 19.778 saranno recuperate a partire da novembre 2020 con l’avvio della nuova stagione agronomica. Vista l’iniziativa promossa dal Comune per queste festività, denominata “Il Natale degli Alberi”, non potrebbe essere l’occasione per unire il progetto di Balich e quello di Boeri e chiamare a raccolta le imprese delle città per investire in nuove piantumazioni e accelerare e migliorare l’obbiettivo di 3 milioni di nuovi alberi previsto da Forestami, invece di realizzare unicamente alberi tecnologici che non apportano alcun beneficio all’ambiente e al futuro della città?

Continua la lettura con: Milano, la città degli ALBERI: progetti attuali e idee per un futuro immerso nel verde

MILANO CITTA’ STATO

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Hai bisogno di un AIUTO ECONOMICO per il tuo lavoro o la tua attività? Ecco 10+1 soluzioni disponibili

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credits: ediltecnico.it

L’iniziativa “Milano per Milano” intende rispondere ai bisogni dei cittadini che si sono creati a causa del Coronavirus, direttamente e indirettamente. I cittadini chiamano e Milano Città Stato risponde. La problematica più diffusa e trasversale, che ha colpito quasi ogni ceto sociale, è proprio la crisi economica. Oggi ci occupiamo di questo: Come essere supportati economicamente se hai un lavoro o un’attività in proprio?

Hai bisogno di un AIUTO ECONOMICO per il tuo lavoro o la tua attività? Ecco 10+1 soluzioni disponibili

La crisi generata dalla pandemia Covid-19 ha colpito molte imprese e lavoratori autonomi che si trovano spesso in condizioni di difficoltà. Abbiamo quindi deciso di raccogliere tutte le informazioni disponibili sul web e di concentrarle qui per aiutarli ad affrontare questo momento difficile.

#1 Se sei in difficoltà economiche a seguito dell’emergenza Covid, il Comune di Milano ha attivato il Fondo di Mutuo Soccorso: da 400 a 800 euro al mese

Il Covid ti ha tolto il lavoro? Sei un lavoratore autonomo in crisi a causa della pandemia?
Avevi un contratto a tempo determinato e a causa del Covid non sei stato riconfermato? Puoi chiedere l’aiuto dato dal Fondo di Mutuo Soccorso attuato dal Comune di Milano destinato ad aiutare nell’immediato coloro che sono messi in difficoltà dalla diffusione del Coronavirus e successivamente a sostenere la ripresa delle attività cittadine con interventi più strutturali che dovranno sostenere la ricostruzione socio-economica della città, con particolare attenzione ai piccoli esercizi e agli operatori economici. L’erogazione sarà effettuata a fondo perduto da 400 fino ad un massimo di 800 euro (a seconda dei componenti del nucleo familiare) e per un periodo di 3 mesi eventualmente rinnovabili. Chiunque può anche scegliere di fare una donazione, sempre sul sito sopraindicato.

  • CHI PUO’ BENEFICIARNE? Possono beneficiarne i residenti e coloro che hanno perso il posto di lavoro nel Comune di Milano dal primo marzo 2020 e con entrate a persona fino a 400 euro al mese.
  • COME PUOI USUFRUIRNE? Per accedere agli aiuti le domande dovranno essere presentate al Fondo San Giuseppe tramite i Centri di Ascolto parrocchiali e ai distretti del Fondo in cui è stato suddiviso il territorio della diocesi. Gli operatori dei Centri di Ascolto Caritas, in collaborazione con gli assistenti sociali comunali, valuteranno le richieste e le invieranno al Consiglio di Amministrazione della Caritas Ambrosiana, che considererà le candidature e approverà il sostegno.

#2 Ricevi indennizzi da 1.000-2.000 euro con “SI! LOMBARDIA”

“SI! LOMBARDIA” è un’iniziativa della Regione Lombardia finalizzata a
sostenere le microimprese e i lavoratori autonomi colpiti dalla crisi da
COVID-19. Sono stati stanziati 54,5 milioni di euro a fondo perduto con bonus una tantum da 1000 a 2000 euro. Le domande, da presentare online sono previste per le:

  • MICROIMPRESE dal 23 al 27 novembre (con pagamento previsto entro
    31 dicembre)
  • PARTITE IVA INDIVIDUALI dall’ 11 al 15 gennaio (con pagamento
    previsto entro il 24 gennaio)

#3 Previeni le crisi di liquidità con “CREDITO ORA”: da 10.000 a 30.000 euro di finanziamento

Sei una micro-piccola impresa di servizi di ristorazione? Sei una attività storica e di tradizione? Puoi beneficiare del contributo “CREDITO ORA” attivato dalla Regione Lombardia se stipuli un contratto di finanziamento con un istituto di credito e/o un Confidi iscritto nell’elenco di cui all’art. 112 bis del Testo Unico Bancario. Sono stati stanziati 22 milioni di euro.
Le caratteristiche del finanziamento sono:

  • Importo minimo 10.000 euro e massimo 30.000
  • Durata da 12 a 72 mesi, di cui massimo 24 mesi di preammortamento
  • Stipulato a decorrere dal 16 ottobre 2020

Ogni impresa può presentare un solo contratto di finanziamento e tale contratto non deve essere già stato oggetto di agevolazione in conto interessi,  mentre è cumulabile con aiuti concessi sullo stesso finanziamento a livello di garanzie.

Come procedere? L’assegnazione del contributo avverrà con procedura “a sportello” con prenotazione delle risorse secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione e comunque entro e non oltre il 31/03/2021.

#4 Chiedi un finanziamento grazie all’iniziativa Credito Adesso Evolution

Credito Adesso Evolution è l’iniziativa della Regione Lombardia a favore di imprese e liberi professionisti lombardi per far fronte all’emergenza economica da Covid-19. Sono stati stanziati 25 milioni di euro e sono previsti finanziamenti da 30 mila a 800 mila euro.

  • CHI PUO’ PARTECIPARE? Imprese anche artigiane con organico fino a 3 mila dipendenti operative da almeno 24 mesi con una media di ricavi tipici di almeno 120 mila euro. Si può trovare l’elenco dettagliato dei settori che possono fare richiesta sul sito dedicato.
  • COME PRESENTARE LA DOMANDA? La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente su Bandi on Line fino ad esaurimento risorse.
    Per informazioni sulle modalità di presentazione delle domande di
    partecipazione, scrivere a: infobando.creditoadessoevolution@finlombarda.it

#5 Rimetti in sesto la tua azienda con l’aiuto di ALDAI

Vuoi recuperare la funzionalità della tua impresa? L’ALDAI (Associazione Lombarda dirigenti aziende industriali) fornisce un aiuto nella ripresa delle attività per accompagnare gli operatori toccati dal Covid-19 nella scelta di misure idonee al recupero della funzionalità della loro impresa, per gestire i rischi e cogliere nuove opportunità.
Per accedere al servizio scrivere alla mail aldaipermilano@aldai.it o visitare il sito
web. 

#6 Sei un’impresa? Chiedi tutte le misure di sostegno attive ad APA CONFARTIGIANATO

Apa Confartigianato imprese di Milano e Monza Brianza ha attivato un servizio per offrire informazioni su tutte le misure di sostegno delle imprese durante l’emergenza. Promuove le attività a servizio dei cittadini e, attraverso il patronato Inapa, offre a imprese e famiglie supporto nella presentazione di domande all’INPS per le varie indennità. Pe rusufruire del servizio è necessario telefonare al numero verde 800401665 o inviare una mail a inapa.milano@apaconfartigianato.it

#7 Hai debiti e ti serve aiuto? C’è “Cancella il Debito”

L’associazione Cancella il Debito, che opera dal 2015 per far conoscere la
legge sul sovra-indebitamento e per tutelare i diritti dei cittadini che si trovano esposti rispetto a situazioni debitorie di diversa natura (consumatori, partite IVA, società di capitali non fallibili, agricoltori ecc..) offre l’iscrizione gratuita per l’annualità 2020.

#8 Sei un ristoratore? scopri tutte le agevolazioni a te dedicate con #Iostoconiristoratori

#Iostoconiristoratori è un sito che raccoglie, con un servizio totalmente gratuito, tutte le aziende e startup del settore HORECA che in questo momento offrono servizi digitali in forma gratuita o agevolata per i ristoranti. Sul sito sono presenti tutte le agevolazioni divise per tipologia di servizi.

#9 Con la CNA riconverti la tua impresa manifatturiera per la produzione di mascherine

La CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Milano) ha attivato un servizio di consulenza alle imprese manifatturiere che si riconvertono per la produzione di mascherine. Offre poi altri servizi: supporto in tema di provvedimenti restrittivi, rapporti con la Prefettura, Casse Integrazioni, Patronato Epasa-Itaco, bonus 600 euro, richiesta di Bandi/finanziamenti agevolati e misure ‘Cura Italia’. E’ possibile accedere ai servizi tramite il sito web o scrivendo a segreteria@cnamilano.it

#10 Commercianti e produttori locali in difficoltà con l’e-commerce, per voi c’è Negoziovicino

Negoziovicino è una piattaforma web che dà la possibilità a produttori e commercianti locali di dotarsi di un sistema di e-commerce per aiutarli ad entrare in relazione con i clienti e consegnare a domicilio ad essi nel rispetto delle norme. L’iscrizione alla piattaforma per i negozi e i produttori è gratuita.

#11 Vorresti informazioni su lavoro e formazione? Il Comune ti risponde

Il portale Economia Urbana e Lavoro è lo spazio web del Comune di Milano
dedicato ai progetti e iniziative dell’Amministrazione per il lavoro, lo
sviluppo e l’innovazione. Il Comune di Milano mette al servizio dei cittadini le proprie competenze nell’ambito delle politiche attive del lavoro attraverso i suoi quattro sportelli a cui è dedicato un’intera pagina web. Gli sportelli si occupano di dare informazioni per quanto riguarda lavoro e formazione e al momento sono contattabili telefonicamente oppure inviando una mail agli indirizzi che troverete sul sito web.

Leggi anche: Vorresti trovare un LAVORO TEMPORANEO? 5+1 idee per chi al momento è SENZA OCCUPAZIONE

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Il RISTORANTE più BELLO del MONDO: sulla superficie di un LAGO immerso tra EUCALIPTO e FIOR DI LOTO

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credits: elledecor.com

E’ stato nominato “il ristorante più bello del mondo”. Si trova in Cina e, in effetti, lo scenario è da sogno: si trova immerso in un bosco di eucalipto nel Sichuan. Perfettamente integrato nella natura a tal punto da sembrare fondersi con essa. Vediamo perché è ritenuto il più bello in assoluto.

Il RISTORANTE più BELLO del MONDO: sulla superficie di un LAGO immerso tra EUCALIPTO e FIOR DI LOTO

# Garden Hotpot Restaurant: il vincitore dei Restaurant & Bar Design Awards 2020

credits: elledecor.comIl nome prende ispirazione da una zuppa, piatto tipico del luogo, chiamata proprio hotpot. Il Garden Hotpot Restaurant si trova nella provincia del Sichuan, nella zona sud-occidentale della Cina, ed è completamente immerso nell’eucalipto ed avvolto dalla natura.

È strutturato come un nastro lungo la superficie del lago del polmone verde di Chengdu, costeggiato non solo da piante di eucalipto ma anche moltissimi fiori di loto. Grazie a questa sua totale immersione nell’ecosistema circostante, il ristorante cinese è riuscito ad aggiudicarsi il primo premio ai Restaurant & Bar Design Awards 2020. 

  

# Progettato dallo studio Muda-Architects, il ristorante non ha vetrate né pareti

credits: elledecor.com

Sicuramente la caratteristica principale del Garden Hotpot Restaurant è proprio la sua posizione, si trova infatti in una delle zone più rinomate di Chengdu ed è stato progettato appositamente per valorizzare ed esaltare la sua location. Progettato dal prestigioso studio d’architettura cinese Muda-Architects con l’obiettivo di far predominare il paesaggio, ideando un ristorante che avesse continuità con lo spazio circostante abbattendo ogni tipo di parete.

# Una piattaforma in legno sospesa lungo il lago

Dopo la mappatura degli alberi si è costruita una piattaforma in legno, posta a circumnavigare il lago, poi ricoperta con una lamiera di acciaio zincato sostenuta da colonne in acciaio. La struttura risulta quindi leggera e perfettamente integrata all’interno del lago che la ospita. La conformazione geo-morfologica del territorio in cui è stato costruito il ristorante sicuramente ha aiutato e ispirato i progettisti ma li ha anche messi alla prova, poiché è stato necessario prestare attenzione alla conservazione degli alberi di eucalipto e al terreno tortuoso, dal dislivello massimo di circa due metri.

credits: elledecor.com

# La struttura ha una circonferenza di 290 metri e un’altezza di 3 metri. La larghezza invece varia in base all’andamento dell’ambiente naturale 

Le caratteristiche architettoniche dell’edificio sono davvero particolari, e lo si evince molto bene dal racconto degli stessi architetti: “L’edificio ha una circonferenza di 290 metri, un’altezza di 3 metri, una larghezza che varia con l’andamento dell’ambiente naturale”. Le due lastre parallele che costituiscono la tettoia e il pavimento si fondono con i tronchi degli eucalipti, scomparendo nella natura circostante. Anche le ringhiere di legno che proteggono e separano la zona ristorazione con i tavoli dal lago, sono ideate per perdersi tra la natura senza ostacolare visivamente lo sguardo dei clienti che si godono il pasto in piena armonia con la natura.

# Il vero spettacolo lo inscena la natura: quando si alza la nebbia i clienti sembrano fluttuare in mezzo ai vapori del lago

Credits: archidiap.com

Il vero e proprio spettacolo è inscenato dalla natura stessa: infatti, quando si alza la nebbia, questa si fonde con i vapori del lago e la struttura architettonica scompare facendo sembrare i clienti davvero fluttuanti in mezzo al lago. Inoltre, il vapore che mantiene “sospeso” il ristorante sulle acque riprende anche simbolicamente il vapore delle pentole in cui ribolle la tipica zuppa/fonduta da cui prende il nome lo stesso ristorante: l’hotspot. Nella tradizione questa fonduta può essere cucinata con vari ingredienti: dalla carne al pesce, verdure e ovviamente i tipici noodles.

Fonte articolo: Non sprecare

Leggi anche: Questo è il RISTORANTE più PICCOLO d’ITALIA: la capienza massima è di 2 PERSONE!

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