🔴 Sapessi come è strano tornare da una VACANZA a MILANO: è CAOS per quarantena e tamponi

Non ci sono test negli aeroporti. Chiamate record al numero anti Covid ma nessuno sa cosa si deve fare. Governo e Regione in tilt. Finalmente viene chiarito quello che bisogna fare per chi rientra in Italia dall'estero

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credit: ravennanotizie.it

Non ci sono test negli aeroporti. Chiamate record al numero anti Covid ma nessuno sa cosa si deve fare. Governo e Regione in tilt. Finalmente viene chiarito quello che bisogna fare per chi rientra in Italia dall’estero

🔴 Sapessi come è strano tornare da una VACANZA a MILANO: è CAOS per quarantena e tamponi

L’ultimo DPCM aveva prescritto l’isolamento fiduciario con tampone all’arrivo negli aeroporti per chi rientra in Italia da quattro paesi giudicati a rischio: Malta, spagna, Grecia e Croazia. Per la sua applicazione il Governo ha poi passato la palla alle Regioni. Da qui il caos. In particolare in Lombardia. 

A Malpensa non si possono fare controlli

Primo problema: i controlli annunciati dal Governo per chi torna da Spagna, Croazia, Grecia, Malta non sono stati effettuati. «Non si possono fare perché a Malpensa c’è un posto di pronto soccorso e non un ospedale per la diagnostica. Una situazione estendibile a tutta Italia. Non ci sono aeroporti dove si possano fare accertamenti con tamponi, a meno di piccolissimi scali con 100 passeggeri al giorno, non certo i 6.000 previsti nel periodo di Ferragosto tra Malpensa e Linate» spiegano dall’Usmaf.

Caos nelle informazioni: per le ATS di Milano obbligo di isolamento in attesa di tampone

I passeggeri che rientrano sono frastornati. Anche perchè le ATS forniscono indicazioni contrastanti. La città metropolitana di Milano sarebbe per la necessità di isolamento in attesa del tampone, mentre Pavia o altre province non danno alcun orientamento. Al numero unico 116.117 anti Covid sono pervenute in poche ore più di 13mila chiamate. Nella serata di venerdì è arrivato il chiarimento della Regione dopo un confronto con il ministero della Salute. 

Gallera: «Non si applica nessun isolamento fiduciario per chi rientra da Spagna, Croazia, Grecia e Malta» 

 «Mi scuso personalmente per le difficoltà di comunicazione riscontrate ieri da molti cittadini». Ha aperto l’assessore al Welfare Giulio Gallera che così chiarisce: 

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«Non si applica nessun isolamento fiduciario per chi rientra da Spagna, Croazia, Grecia e Malta ma l’adozione rigorosa delle misure igienico sanitarie previste già dal Dpcm del 7 agosto 2020 con particolare riguardo all’uso continuativo delle mascherine e della limitazione allo stretto necessario degli spostamenti». Il presidente Attilio Fontana e Gallera hanno specificato le modalità applicative, concordate con il ministero, dell’ordinanza del 12 agosto. «L’introduzione di tali modalità deriva dal fatto che la situazione dei contagi in Lombardia è tuttora sotto controllo e in considerazione dell’imminente inizio delle attività lavorative per chi rientra dalle vacanze. Resta inteso che in presenza di sintomi è opportuno contattare con urgenza il proprio medico di base».

Cosa deve fare chi rientra da questi Paesi

#1 permane la necessità di segnalare l’ingresso in Italia per chi arriva da Croazia, Grecia, Spagna e Malta al dipartimento di prevenzione di Ats.

#2 Successivamente si deve presentare l’esito del tampone effettuato nelle 72 ore antecedenti il rientro in Italia, oppure effettuare un nuovo test entro 48 ore dall’arrivo a casa. 

L’invito è «ad agire nella massima serenità, essendo quella in corso un’azione importante di screening preventiva, e non uno stato di emergenza». Dall’altra parte, però, «va rilevato che in base all’ultimo report settimanale del ministero della Salute, nella settimana tra il 3 e il 9 agosto (dati aggiornati all’11) i nuovi casi positivi diagnosticati in Lombardia sono 539. Di questi, 273, ossia il 50,6 per cento, sono importati da Stato estero».

Resta però un ultimo dettaglio: come si fa ad effettuare un tampone entro 48 ore prescritti dalle autorità? Domanda purtroppo che per molti sta restando inevasa. 

Fonte: Il Giorno

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