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L’incredibile CASCATA dentro una GROTTA a TRE ORE da Milano

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Credits nicola.ferrari.92 IG - Cascata Varone

Una maestosa cascata visibile solo addentrandosi dentro una montagna tra sentieri, ponticelli e una scala a tornanti. Ecco dove si trova e quale spettacolo naturale si può ammirare.

L’incredibile CASCATA dentro una GROTTA a TRE ORE da Milano

# La Cascata del Varone, una vera rarità geologica 

@nicola.ferrari.92 IG – Cascata Varone

La Cascata del Varone, all’interno dell’omonimo parco privato “Parco Grotta Cascata Varone”, è una vera rarità geologica. Si trova infatti dentro un grotta, un gola naturale scavata in oltre 20.000 anni, le cui acque provengono dal Lago di Tenno. In realtà si tratta di una forra con una conformazione insolita rispetto ad altre presenti nel resto del mondo. Si trova a poca distanza dal Lago di Garda, nella località le Foci in provincia di Trento.

# Un salto naturale di quasi 100 metri

Credtis natalya799 IG – Percorso per cascata Varone

Addentrandosi nella montagna si assisterà a uno spettacolo incredibile: la cascata compie un salto di quasi 100 metri. Si può vedere da due punti di osservazione. Attraverso la Grotta Inferiore dove la cascata è nella sua fase finale e il frastuono è maggiore, camminando a un metro sopra l’acqua attraverso sentieri, ponticelli, balaustre e una scala a tornanti. In alternativa si può scegliere la Grotta Superiore, a 40 metri più in alto, per ammirarla nel pieno della sua caduta. In questo caso si dovrà percorrere un tunnel di 15 metri.

# Come arrivarci e il prezzo del biglietto

Milano-Cascata Varone

Per godere di questa meraviglia della natura servono poco meno di 3 ore di auto da Milano. Si può prendere l’autostrada A4 o Brebemi fino a Brescia, uscire al casello della A4 di Brescia est e poi proseguire sulla Strada Statale Gardesana fino a Riva del Garda. Qui si procede su via Molini e infine su via Nuova per arrivare a destinazione. Il prezzo per visitare le grotte e le cascate è di 6 euro ed è consigliabile portare con sé un maglione e un k-way, quest’ultimo anche acquistabile a 2 euro presso la biglietteria, per proteggersi dalle basse temperature, dall’umidità e dai numerosi schizzi della cascata. 

Continua la lettura con: La VALLE con CASCATE e BORGHI ANTICHI a due ore da Milano (che pochi milanesi conoscono)

FABIO MARCOMIN

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LAMBRATE FS – IL SOTTOPASSAGGIO INFINITO 🚇🟢

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Lo sapevi che per andare dai treni alla metro nella stazione di Lambrate bisogna correre la maratona di New York? Sì perché se sei in ritardo e sei appena sceso dalla metro, non sperare di poter prendere il treno qualche minuto dopo. Il sottopassaggio è infatti particolarmente lungo ed è stato inaugurato nel 2010.
La stazione di Lambrate FS invece fu attivata il 27 settembre 1969, come parte della prima tratta della linea 2.

@giomelgari
Lambrate Fs

Altre curiosità sulla fermata di Lambrate:

  • La stazione è situata in piazzale Enrico Bottini 
  • Lambrate nel 1969 divenne la seconda stazione ferroviaria di Milano, dopo Cadorna, ad avere l’interconnessione con la metropolitana 
  • La stazione ferroviaria di Lambrate ha 12 binari che ne fanno la quarta più grande stazione milanese dopo Centrale, Garibaldi e Rogoredo

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

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A Milano c’è un LOCALE che ti prepara il CESTINO per fare PIC NIC al Parco Sempione

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Credits locale.milano - Pic Nic parco Sempione

Per chi non avesse mai provato l’esperienza di un pic nic a Milano è possibile farlo al Parco Sempione. Questo locale prepara tutto l’occorrente per una scampagnata in centro città degustando dell’ottimo cibo. Ecco dove si trova e come funziona.

A Milano c’è un LOCALE che ti prepara il CESTINO per fare PIC NIC al Parco Sempione

# Una scampagnata al Parco Sempione

@fuggodamilano IG – Locale Milano

A pochi metri dall’Arco della Pace, in via Domenico Cirillo 12, c’è un ristorante che prepara il cestino per fare pic nic al Parco Sempione: si chiama Locale. Il nome è stato scelto perché i piatti proposti sono realizzati esclusivamente con eccellenze artigianali prodotte nelle campagne attorno a Milano. Una cucina quasi a km zero.

# Si sceglie il giorno e l’orario e si passa a ritirare il cestino di vimini

locale.milano – Pic Nic parco Sempione

Per provare questa esperienza basta andare sul sito e scegliere il giorno e l’orario in cui fare il pic nic, dalle 19 alle 21 di sera. All’orario prefissato si passerà a ritirare un cestino di vimini per due persone, con tutto il necessario: la classica tovaglia a quadri rossa, tovaglioli, posate, bicchieri. A questo punto non rimane che fare qualche passo e dirigersi verso il Parco Sempione per degustare quanto preparato dal ristorante.

# Il prezzo varia dai 22 euro per l’aperitivo ai 55 euro per un pasto più completo

Credits locale.milano – Cestino Pic Nic parco Sempione

Le proposte di menu base sono 6: si parte dall’aperitivo al prezzo di 22 euro con stuzzichini, polpette di manzo, humus di ceci e lenticchie con verdure e focaccia e due birre artigianali, fino alla “pennica milanese” che costa 55 euro e comprende una terrina di verdura, una selezione di formaggi con mostarda e mandorle, carpaccio di manzo, una crostata con crema frangipane e composta di mirtilli, acqua e altro ancora. Sono disponibili anche le proposte per vegani, vegetariani e celiaci e anche cestini ad hoc selezionando le intolleranza e preferenze particolari. 

 

Spunto: Duelombardialristorante IG

Continua la lettura con: I più STILOSI APERITIVI all’APERTO di Milano

FABIO MARCOMIN

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🔴 “Metti ga denter i danè o i carta”: a Milano i DISTRIBUTORI che parlano in DIALETTO

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Credits: @Semplicemente Milano di Andrea Cherchi (FB) Caro benzina

Da martedì in oltre 74 distributori della zona, città e provincia di Milano, non si sentiranno più parlare le macchinette in italiano ma bensì in dialetto. Non ti chiederanno i soldi ma i “danè” e ti consiglieranno di “fa su la benzina”. Ecco l’iniziativa e di quali erogatori si tratta.

“Metti ga denter i danè o i carta”: a Milano i DISTRIBUTORI che parlano in DIALETTO

# Il dialetto per portare ironia anche nel momento del rifornimento

Credits autoappassionati – Distributore carburante

È Eni ad aver avviato quest’iniziativa che non sarà solo a Milano ma in tutta Italia. In oltre 1700 Eni live station e 100 province i distributori non parleranno solo italiano o le altre 4 lingue (inglese, francese, spagnolo e tedesco) che si possono selezionare, ma comunicheranno le istruzioni al cliente in dialetto locale. L’iniziativa è partita qualche giorno fa, precisamente martedì, ed è nata dall’idea di unire le evoluzioni tecnologiche alle tradizioni territoriali. E la lingua è una delle caratteristiche che contraddistinguono maggiormente i territori, soprattutto in Italia.

I dialetti creano “un senso di appartenenza, offrendo spesso espressioni capaci di esprimere leggerezza, ironia e immediatezza”, dice l’azienda, e per questo si è deciso di inserire anche il dialetto come lingua da selezionare sui distributori, per “portare un sorriso” anche nei momenti di rifornimenti presso le Eni Live Station.

# “Metti ga denter i danè o i carta” e “fa su la benzina”

Le registrazioni vocali in dialetto sono state realizzate da Eni in collaborazione con l’azienda Fortech, leader in Italia nella fornitura di servizi per gli impianti di distribuzione carburanti. L’iniziativa prima è stata sperimentata su 15 distributori e poi, visto il grande successo, ampliata in tutta Italia.

Così a Milano, come riporta milanotoday.it ora si sentirà il distributore dire “Fa su la benzina e va a pagà alla cassa“, “Metti ga denter i danè o i carta” oppure chiedere di “oigia il nùmer su la tastera e schiscià il butun verd per cunfermà” e prima di proseguire e fare benzina, attendere un “cicinin“.

Fonti: milanotoday.it

Continua la lettura con: Alle PORTE di Milano il BENZINAIO del FUTURO

BEATRICE BARAZZETTI

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L’HOTEL che costa solo 1 EURO (ma senza privacy)

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Credits: SiViaggia

Il giovane proprietario di un vecchio ryokan giapponese, alla ricerca di un nuovo modello di business, ha avuto l’idea per finire su tutti i siti di notizie e recensioni. Ma come nasce l’idea di rivoluzionare il cavallo di battaglia di un hotel, la privacy?

L’HOTEL che costa solo 1 EURO (ma senza privacy)

# Room 8

Tetsuya live in ufficio – Credits: lindependant.fr

Si chiama Tetsuya Inoue, ha 27 anni e conduce l’Asahi Ryokan, attività che ha rilevato dalla nonna. Tetsuya si è ispirato ad un viaggiatore britannico, che qualche tempo fa si è fermato nel vecchio ryokan di Fukoka, trasmettendo live il soggiorno per i propri follower.
Folgorato da questo episodio, il giovane ha avuto l’idea di allestire uno streaming tutto suo. «Il nostro è un hotel di tipo economico, abbiamo bisogno di un valore aggiunto, qualcosa di speciale di cui tutti parlino», ha dichiarato Tetsuya Inoue, ammettendo che si tratta della ricerca di un nuovo modello di business.

Lo streaming è stato allestito nella camera N. 8 dell’Asahi: i viaggiatori in transito possono scegliere quella stanza, pagare una minima fee di 100 ¥ a notte, l’equivalente di 1 Euro e visitare Fukoka in maniera estremamente economica.

# Dormire “live” su Youtube

Credits: Anna Lisa via Pixabay

Secondo Inoue «i giovani di oggi non si preoccupano molto della privacy. Alcuni di loro dicono che va bene essere online solo per un giorno». Ed ecco che le notti di perfetti sconosciuti, finiscono sul canale Youtube di “One Dollar Hotel”, per essere guardati da altri sconosciuti.
Ci sono delle regole da rispettare. Non è possibile trasmettere in streaming le notti d’amore, compiere atti illeciti o condividere documenti personali, ed anche la toilette è priva di telecamere. Lo streaming è solo video, per tenere intatta la privacy delle telefonate, garantita anche per le conversazioni di affari.
Ma se qualcuno è tanto curioso da osservare i viaggiatori di passaggio a Fukoka, può scoprire come questi preparano i bagagli, cosa si portano dietro, i colori del pigiama e in che posizione dormono.

# Ma i guadagni?

Credits: oversixty.com.au

La camera 8 di Tetsuya è in perdita, uno scotto da pagare per tutte le idee nuove. Lo scopo è però di arrivare a monetizzare tramite le visualizzazioni del canale Youtube, in modo da trasmettere anche annunci pubblicitari a pagamento.
Se la stanza non è occupata, o nessuno accetta di finire in streaming, dal One Dollar Hotel channel Tetsuya trasmette un suo streaming personale, di lui impegnato in ufficio.
Se c’è fervore tra gli spettatori che si collegano al canale per la diretta, ma la Room 8 è deserta, il ventisettenne sposta la telecamera dal suo ufficio e inquadra sé stesso mentre dorme, avvolto in una copertina bianca.
Emblematico il commento di Sabira M. «Perché sto guardando un uomo che dorme? È strano». Sembra un argomento da spaccare in due i commenti: voi che ne pensate?

Fonte: TML Planet, Instagram

Continua la lettura con: L’Hotel FUNGO, l’ALBERO GIGANTE e il LETTO VOLANTE: i RESORT più STRAVAGANTI del mondo

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

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La storia INFINITA: l’inaugurazione fantasma della M4. Fissata la nuova data: ce la farà a partire?

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Credits milano.corriere - Metro M4

L’inaugurazione della linea M4 mese dopo mese oscilla tra farsa e mistero. Se ne parla ormai dal 2005 ma ancora non è stata aperta una stazione. La cronistoria di tutte le inaugurazioni saltate insieme alla nuova data. Ce la farà ad aprire?

La storia INFINITA: l’inaugurazione fantasma della M4. Fissata la nuova data: ce la farà a partire?

# 2015: la prima apertura mancata entro Expo

Linee previste per Expo2015

Partiamo dal principio, la storia della linea M4 è pluridecennale. L’istruttoria del progetto era stata già completata dalla giunta Albertini nel 2005 e la linea inserita nel dossier di presentazione della candidatura di Milano ad Expo2015 insieme alla linea M5. Il riacquisto da parte della Giunta Moratti delle obbligazioni e del controllo di A2A ha rallentato il finanziamento del progetto e l‘assegnazione dell’appalto a inizio del 2011 ha sancito la definitiva impossibilità di aprire la linea entro il 2015.

Leggi anche: Perché è stata costruita l’M5 PRIMA dell’M4?

# Il primo rinvio: una mini-tratta entro il 2015 oppure posticipo al 2017? 

Credits: Urbanfile – M4 Linate – Forlanini Fs

La prima ipotesi alternativa spostava l’inaugurazione dell’intera linea di 15km e 21 fermate a cavallo tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018, ma non fu mai messa nero su bianco. Al contrario un verbale della giunta Pisapia stabiliva di mettere in esercizio la mini-tratta di 3 fermate Linate-Stazione Forlanini entro l’Esposizione Internazionale del 2015. Una data non rispettata a causa di un braccio di ferro tra le imprese di costruzione e il Comune di Milano in merito a una richiesta di risorse extra per la tratta.

# Lo slittamento dell’intera linea al 2022

Le nuove denominazioni delle stazioni delle linea blu

I lavori per le prime 3 fermate, Forlanini FS, Repetti e Linate Aeroporto, partirono ufficialmente il 19 luglio 2012, mentre a fine 2014 venne ripianificata l’apertura dell’intera linea al 2022, quindi 7 anni dopo rispetto a quanto inizialmente previsto.

# Il balletto delle inaugurazioni della mini-tratta: gennaio… aprile… luglio 2021

Stazione di Linate

A fine 2019 la successiva giunta del Comune di Milano ha ulteriormente prorogato la data ufficiale per l’entrata in servizio della quinta linea metropolitana. Dopo il primo cronoprogramma con apertura della mini-tratta a gennaio 2021, la stessa è stata fatta slittare ad Aprile 2021, a luglio 2022 fino a Dateo, a dicembre dello stesso anno fino a San Babila e nella prima metà del 2023 il resto della linea fino a San Cristoforo Fs. La causa di questo slittamento è stato lo stop ai lavori conseguente al ritrovamento di alcuni reperti archeologici in alcune stazioni e alla pandemia.

Leggi anche: Perché è stata costruita l’M5 PRIMA dell’M4?

# Lo stallo causato da mancati nulla osta 

Treno M4

Anche la data di Aprile 2021 è però passata senza alcuna inaugurazione sostanzialmente per due problemi: i mancati nulla osta da parte del Ministero dei Trasporti, perché ancora assente la figura preposta alla relativa autorizzazione finale e il basso numero di utenti provenienti dall’aeroporto di Linate che non avrebbero giustificato la messa in funzione della sola tratta di 3 fermate fino alla stazione di Forlanini F.S. 

# Il tanto agognato “nulla osta” di luglio 2021 però… tutto fermo per pandemia e la valutazione sullo scarso numero di passeggeri per la prima tratta

credits: @milanotrasporti su IG

Il 17 luglio luglio 2021 è arrivato finalmente anche il tanto atteso “nulla osta” da parte del Ministero delle infrastrutture e per le mobilità sostenibili. Superati tutti i collaudi e anche le ultime autorizzazioni sono state rilasciate. La nuova metropolitana era quindi a tutti gli effetti pronta per il suo primo vero viaggio, ma la pandemia e i previsti pochi utenti rendevano sconveniente l’apertura.

# Nuova data di apertura: in autunno 2022 viaggeranno i primi treni su sei fermate. A inizio 2024 operativa tutta la linea 

Credits: wiikipedia.org

Il 2022 sembra poter essere l’anno buono almeno per aprire qualche stazione della linea blu. In autunno i primi viaggiatori potranno andare da Linate a Dateo, dove incrocerebbero il passante intercettando anche una porzione di abitato densamente abitata. Saranno quindi 6 le fermate operative mentre per il resto della linea l’attesa sarà ancora più lunga: i treni potranno percorrere le gallerie fino a San Babila nella primavera del 2023 e fino al capolinea ovest di San Cristoforo FS all’inizio del 2024. La speranza è che queste nuove date vengano rispettate e che l’inaugurazione della M4 non continui a essere una storia infinita.

Leggi anche: Non è ancora partita ma già si ALLUNGA: ALTRE FERMATE in arrivo per la M4?

Continua la lettura con: La NUOVA METRO FRENA: Bresso e Cusano si allontanano?

FABIO MARCOMIN

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Che FINE ha FATTO il “più grande centro commerciale d’Europa” alle porte di Milano?

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Esterno Westfield Segrate

Il mall commerciale Westfield Milano-Segrate non sembra essere nato sotto una buona stella. Dopo i primi rinvii, a cui è seguito lo stop a causa della pandemia, è arrivata la crisi energetica e la guerra in Ucraina a dare il colpo di grazia. Al momento il progetto è sospeso ma rimane ancora qualche speranza di vederlo realizzato. Vediamo come dovrebbe essere e tutta la sua travagliata vicenda.

Che FINE ha FATTO il “più grande centro commerciale d’Europa” alle porte di Milano?

# 1,4 miliardi di investimento per il centro commerciale più grande d’Europa

Westfield Milano

Approvato dal Consiglio comunale di Segrate ormai 13 anni fa, nel marzo 2009, Westfield Milano sarebbe dovuto diventare il mall commerciale più grande d’Europa. Un primato che non potrà avere perché è già stato battuto dal Westfield di Amburgo, con una superficie di 209 mila mq. Il progetto nel frattempo è stato ridimensionato passando da 185.000 mq di superficie a 155.000 mq nell’ultima versione presentata ed è cambiato il mix dell’offerta con un Villaggio del Lusso più organizzato e fruibile, dove le Gallerie Lafayette saranno l’attrazione principale nonché il primo punto vendita italiano, affiancato da marchi come Oviesse e Inditex e il supermercato Esselunga.

# I nuovi numeri del progetto

Area di sviluppo progetto Westfield

Il nuovo mall commerciale della Grande Milano dovrebbe avere 300 negozi, oltre al Villaggio del Lusso con 50 brand italiani e internazionali, il meglio della ristorazione e dell’intrattenimento con 80 ristoranti e un UCI Cinemas da 16 sale con un servizio di ristorazione di alto livello al proprio interno e 10.000 posti auto. 

# I numerosi rinvii, l’ultimo al 2022

Rendering Esterno Westfield Segrate

Il progetto di Westfield per Milano non sembra nato sotto una buona stella. Quando il progetto sembrava destinato finalmente a partire, dopo i primi rinvii al 2018 e 2019 e infine al 2022, la pandemia ha assestato un duro colpo. A inizio del 2020 la Unibail-Rodamco-Westfield, il gruppo societario titolare del progetto, ne aveva comunicato lo stop, mentre il Sindaco di Segrate aveva annunciato a ottobre 2021 l’imminente presentazione di un nuovo masterplan per rimettere in moto il progetto, con l’aggiunta della funzione direzionale oltre a quella ricettiva e commerciale, ma ancora una volta questo proclamo è stato disatteso

# Dalla “presunta” scomparsa del progetto alle parziali rassicurazioni del gruppo industriale

Entrata Westfield Milano

La crisi energetica e la guerra in Ucrania hanno peggiorato ulteriormente il contesto generale e le prospettive dell’investimento. Ad aprile di quest’anno il mall commerciale di Milano-Segrate sembrava essere infatti uscito dallo scacchiere degli progetti della Unibail-Rodamco-Westfield in base a un comunicato per gli investitori pubblicato sul sito ufficiale del Gruppo. La smentita nei giorni successivi aveva riacceso una piccola speranza: “Lo sviluppo di Westfield Milano, come precedentemente annunciato, è attualmente sospeso, ma continuiamo a lavorare con le autorità, i retailer e gli stakeholder locali su base continuativa mentre esploriamo il futuro del progetto. Condivideremo ulteriori aggiornamenti quando saranno disponibili”. Ad oggi sono state eseguite solo parziali bonifiche dell’area mentre prosegue la realizzazione delle opere infrastrutturali collaterali.

# Procedono le opere infrastrutturali attorno all’area dove nascerà il “Milan east gate hub”

Credits mm- Integrazione nodo East Hub

Mentre il progetto è ancora in dubbio, la Unibail-Rodamco-Westfield prosegue nella realizzazione delle opere infrastrutturali collaterali per connettere l’area, previste come scomputo degli oneri di urbanizzazione.

Credits westfieldmilan – Cassanese Bis

Tra queste c’è la Cassanese Bis, in fase di costruzione per un investimento pari a 150 milioni di euro, e l’ultimo stralcio della nuova tangenziale segratese destinato a collegare il tratto già costruito a Pioltello per sfociare sull’attuale Cassanese in località Cascina Gabbadera.

Prolungamento M4

Oltre a questo sono stati già approvati, e finanziati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i progetti riguardanti la realizzazione della nuova Stazione Alta Velocità di Segrate e il prolungamento della linea M4 da Linate per interscambiare con la stessa e far nascere il “Milan east gate hub”.

 

Leggi anche: Estensione Metro più Stazione Alta Velocità a SEGRATE: le ULTIME NOVITÀ sull’HUB del futuro di Milano

Continua la lettura con: Svelato il PROGETTO per la nuova BEIC: la BIBLIOTECA EUROPEA di Milano

FABIO MARCOMIN

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Le 6 MIGLIORI OSTERIE vicino al MARE in Italia

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Credits latteria_mammaiabica IG - Latteria mammaiabica

Nell’edizione 2022 “Osterie d’Italia” di Slow Food sono stati recensiti 1.713 locali, con 120 novità rispetto a quella precedente. Le new entry nel club delle eccellenze sono state 16, di cui 6 vicine al mare dove gustare ottimi piatti di pesce, ma anche di terra. Scopriamo quali sono.

Le 6 MIGLIORI OSTERIE vicino al MARE in Italia secondo Slow Food

#1 Trattoria “Ligagin”: la tradizione del Levante ligure (Lumarzo – Genova)

Credits anapiresmilano IG – Trattoria Ligagin

Nell’entroterra ligure la trattoria Lugagin è una vera istituzione. Nasce nel 1959, oggi guidata da mamma Tina Olcese e le figlie Barbara e Marika Di Piaggio, e metta in tavola la tradizione ligure di Levante: dalla focaccia al formaggio ai fritti di terra e paste fresche come taglierini, picagge, ravioli. Dall’orto di famiglia arrivano i condimenti vengono, imperdibile il minestrone alla genovese con il pesto, dalle macellerie locali le carni. Tra i dolci la guida Slow food definisce i baci di dama “un vero triondo”.. E non dimenticatevi dei baci di dama fatti da Marika. Con l’auto si impiegano poco più di 20 minuti per arrivare in spiaggia.

 

#2 Agriturismo il “Castagneto”: cucina ligure con qualche divagazione romana (Castiglione Chiavarese – Genova)

Credits agriturismo_il_castagneto IG – Agriturismo il Castagneto

Restiamo sempre in Liguria, a Castiglione Chiavarese nel verde della Val Petronio. Nell’agriturismo il “Castagneto” i piatti sono preparati con i prodotti dell’orto o di aziende biologiche locali al mare e la cucina è quella tipica ligure con qualche divagazione romana in omaggio a una delle due proprietarie, Natalia Mazzoli. Tra le portate consigliate ci sono la torta di cipolle e prescinsêua, i pansoti sarveghi, i croxetti con salsa nocciole “misto Chiavari” e il non fritto di coniglio, da bere invece il loro vino bianco SanPé. Per far il bagno o prendere il sole sulla spiaggia di Moneglia bastano 25 minuti di auto.

 

#3 La trattoria marchigiana “Da Rita” con piatti popolari ma raffinati  (San Benedetto del Tronto – Ascoli Piceno)

Credits alessandram26 IG – Trattoria da Rita

Nelle Marche a San Benedetto del Tronto c’è Trattoria da Rita dove il principio guida del menu è quello della stagionalità: le verdure e i legumi sono di grande qualità e l’olio viene scelto tra produttori sostenibili. I vini marchigiani e abruzzesi arrivano da piccoli produttori. Si possono degustare piatti “popolari ma raffinati” elencati su una grande lavagna, da non perdere le polpette al sugo e il venerdì pesce con le alici fritte e a scottadito. Il locale si compone di una saletta colorata e di una veranda con due piccoli tavolini e si trova a 10 minuti a piedi dal Lungomare.

 

#4 “Latteria Mamma Iabica”: il ristorante “vintage-boutique” in Sicilia (Siracusa)

Credits latteria_mammaiabica IG – Latteria mammaiabica

Latteria Mamma Iabica è un ristorante “vintage-boutique” ed un bar caffetteria di Siracusa che richiama le classiche latterie siciliane degli anni ’50. Pochi anni fa era una vecchia officina prima di essere restaurata e diventare una moderna e originale osteria con due salette informali, una con cucina a vista, e il dehors all’ingresso. Il locale dello chef Gianni Cavallaro usa tutte materie prime del luogo: dalla farina per la pasta fatta a mano alla carne. Tra i piatti più apprezzati ci sono i lolli al ragù bianco di pesce. Il mare si raggiunge con 5 minuti di camminata.

 

#5 “Giardino di Venere” con cucina siciliana in una dimora cinquecentesca (Castelbuono – Palermo)

Credits ristorantegiardinodivenere IG – Ristorante Giardino di Venere

Il Giardino di Venere è un ristorante curato dallo chef Salvatore Baggesi dentro una dimora cinquecentesca nel centro Castelbuono, provincia di Palermo. La proposta culinaria è variegata, e con materie prime di eccellenza, dove spiccano minestre, le zuppe, i tortellacci di ricotta e asparagi tirati a mano e secondi come lo stracotto di manzo al Nero d’Avola e il coniglio in umido. Nella carta dei vini sono presenti soprattutto etichette siciliane. Per arrivare in spiaggia servono 20 minuti di auto.

 

#6 “La Rosa dei Venti” con cucina dell’entroterra sardo (Sennariolo – Oristano)

Credits rosadeiventisennariolo.wordpress.com – Interno locale Rosa dei Venti

La Rosa dei Venti è una locanda sulle colline del Montiferru a Sennariolo, in provincia di Oristano. Tra le specialità proposte ci sono: le paste ripiene, uno squisito porcetto allo spiedo, poi gli antipasti di verdure in cotture veloci, le conserve sotto aceto e infine degli ottimi dolci. Il locale si trova a 15 minuti di auto dal mare.

 

Fonte: Corriere

Continua la lettura con: Le 10 TERRAZZE più SCENOGRAFICHE di Milano

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MOLINO DORINO – l’ultimo mulino di Milano 🌾🔴⁠

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Lo sapevi che la stazione della M1 Molino Dorino prende il nome dall’ultimo mulino con macine e ingranaggi ancora integri a Milano? Il mulino era mosso dalle acque del fontanile Cagnola, che confluisce nel fiume Olona a Pero. Molino Dorino macinava i cereali delle corti lombarde della zona.⁠

Altre curiosità sulla fermata Molino Dorino:

  • La stazione venne attivata il 28 settembre 1986 come capolinea del prolungamento da San Leonardo. E’ rimasta capolinea fino al 14 settembre 2005 con l’estensione a Rho FieraMilano
  • Insieme alle stazioni Bonola e San Leonardo ha il mezzanino in superficie, anziché interrato
  • Il Molino Dorino si trova tra la stazione, la Motorizzazione Civile e il raccordo che collega la strada per il Sempione e la Tangenziale Ovest

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🔴 ATM fa il punto sulle novità di M4, M5 e M6

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Metro 4 Milano - Stazione M4

Il direttore di Atm Arrigo Giana fa il punto sull’apertura della linea M4, sul futuro prolungamento di M5 e sulla nuova linea M6. 

ATM fa il punto sulle novità di M4, M5 e M6

# Atm: in autunno primo tratto della M4, apertura completa nel 2024

Dateo-Linate M4

Per la linea metro M4 sono confermate le date di apertura. In autunno prenderà il via la prima tratta fino a Dateo che collega il centro con Linate, poi in primavera quella a San Babila. E nei primi mesi dell’anno successivo la linea sarà completa“. È stato chiaro e perentorio l’amministratore delegato di Atm Arrigo Giana sui prossimi step della linea blu della metropolitana. A margine di una visita notturna nella galleria della stazione metropolitana di Amendola M1, il numero uno della società del trasporto meneghino ha anche colto la palla al balzo per battere cassa nei confronti del governo romano, affermando che “il Comune di Milano avrebbe diritto a un incremento del fondo nazionale trasporti per il fatto di avere aperto l’M5, per aprire l’M4 e fare estensioni di rete. Il problema è che il criterio di distribuzione dei soldi del fondo è quello storico e ogni volta che si inseriscono dei criteri di premialità che dovrebbero favorire Milano, tutte le altre regioni bloccano“.

# La M6 non passerà per il centro, ma al momento è un sogno ancora lontano

Credits milano.corriere – M6 Milano

Se la M4 è in dirittura di arrivo la M6 è un sogno ancora lontano dall’essere realizzato. Per Giana il trattato di massima non sarà centripeto come quello delle altre linee tuttora in funzione all’ombra della madonnina. “La M6 presumibilmente avrà un tracciato tangenziale, collegherà con una sorta di circolarità la zona sud-est, sud e sud-ovest della città di Milano” anche se “il profilo finale non è ancora definito“. Quel che è già certo, ha dichiarato Giana, è che la circle line “non passerà nel centro città. Tutte le linee tendono a essere radiali o diametrali e passano per il centro di Milano. In questo momento, così com’è, il centro storico, non reggerebbe più un’altra linea diametrale“.

Leggi anche: “La M6 sarà l’ULTIMA METROPOLITANA di Milano”

# Il prolungamento della M5 andrà a Monza passando da Cinisello e Sesto: la progettazione finale è in corso di verifica

Credits ascuoladiopencoesione.it – Tracciato M5

Sempre in tema di nuove metropolitane, l’ad di Atm ha ricapitolato il futuro percorso del prolungamento a nord della linea metropolitana M5. L’estensione della lilla è infatti prevista “dall’attuale capolinea di Bignami fino a Monza, passando per Cinisello, Sesto e svariate fermate dentro al perimetro di Monza. Questo è il primo progetto” per un ammontare di circa “1,2 miliardi già finanziati dal governo. La progettazione finale è poi in corso di verifica».

# Ad agosto chiusura serale di una settimana della linea M1 per lavori alla stazione Amendola

Ufficio Stampa Atm – Avviso interruzione servizio M1 Pagano-Lotto

Per le future metropolitane che si aprono una se ne chiude, ma solo per una settimana nel cuore di agosto. Da sabato 13 a domenica 21 compresa sarà infatti sospesa la circolazione dei treni della linea M1 tra Pagano e Lotto, per interventi strutturali preventivi nella stazione di Amendola. Al lavoro ci saranno 30 tra tecnici e operai che lavoreranno 24 ore su 24 per terminare in soli nove giorni gli interventi. Nello specifico i lavori riguarderanno il rafforzamento di due travi già esistenti e l’inserimento di altre due nuove, per rendere la struttura della galleria ancora più robusta. Nel periodo di sospensione della circolazione per i passeggeri sarà attivato un servizio sostitutivo con bus lungo la tratta interrotta della M1.

Continua la lettura con: La NUOVA METRO FRENA: Bresso e Cusano si allontanano?

LEONARDO MENEGHINO

copyright milanocittastato.it

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Le GEMELLE CARDINALI: a nord, sud, est e ovest i luoghi più curiosi in perfetto ALLINEAMENTO con MILANO

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Credits cafe_ailleurs IG - Ghadames

Milano si trova in prossimità del 45esimo parallelo, per la precisione a una latitudine di 45°27′51″ N e a una longitudine: 9°11′22″ E, quindi quasi equidistante da Polo Nord e dall’Equatore. Si ci muovesse dalla città lungo gli stessi meridiani e i paralleli dove si arriverebbe? Scopriamo i quattro luoghi più curiosi da raggiungere.

Le GEMELLE CARDINALI: nord sud est e ovest i luoghi più curiosi in perfetto ALLINEAMENTO con MILANO

# NORD: Holla, un piccolo villaggio che affaccia sul Mare di Norvegia

Credits nozkapin IG – Holla

All’incirca alla stessa longitudine di Milano, in direzione nord, c’è il piccolo villaggio di Holla nel comune di Heim nella contea di Trøndelag, in Norvegia. Si trova a 1 ora di auto Trondheim, lungo la sponda meridionale dell’Hemnfjorden e affaccia sul Mare di Norvegia.

Google earth – Holla

Coordinate: 63.3105°N 09.1325°E

# SUD: Ghadames, una città-oasi della Libia occidentale patrimonio Unesco

Credits cafe_ailleurs IG – Ghadames

Nei pressi del confine con l’Algeria e la Tunisia, circa 550 km a sudovest di Tripoliuna, troviamo Ghadames: la città-oasi della Libia occidentale. Alla stessa longitudine sud di Milano, il centro storico di questa città africano è cinto da mura ed è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

Google Earth – Gadames

Coordinate: 30°08′N 9°30′E

# EST: il Lago Chanka, il più esteso bacino dell’Asia nord-orientale suddiviso tra Russia e Cina

Credits zhena.ofitsera IG – Lago Chanka

Andando verso est, nell’area nord-orientale dell’Asia c’è il Lago Chanka. Il più esteso bacino di quella parte di continente, occupa una superficie di 4.400 kmq e ha una profondità massima di quasi 11 metri. Si suddivide tra Russia e Cina: il 75% è russo, il resto ricade sotto il controllo della Repubblica popolare cinese

Credits google earth – Lago Chanka

Coordinate: 45°00′N 132°25′E

#OVEST: Montréal, la seconda città più grande del mondo in cui si parla francese dopo Parigi

Credits Ichigo121212-pixabay – Montreal

Spingendoci verso ovest, a cavallo del 45esimo parallelo c’è Montreal, la città più grande della provincia del Quebec. Seconda città del Canada, è una destinazione molto popolare per l’apprendimento del francese ed è la seconda città più grande del mondo in cui si parla francese dopo Parigi. Nel 2006 Montreal ha ricevuto la nomina di Città del Design dall’UNESCO.

Google Earth – Montréal

Coordinate: 45°28′N 73°45′W

Continua la lettura con: Il CUORE di Milano: qual è l’esatto CENTRO GEOGRAFICO della città?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La PRIMA mitica BUTTAFUORI DONNA nella Milano anni ‘90

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Credits ilgiorno - Antonella Mazzoni

Chi non è mai stato rimbalzato almeno una volta da lei? Tra gli anni ’80 e ’90 è stata la prima buttafuori donna d’Italia, in alcuni tra i più famosi locali e discoteche di Milano. Vediamo la sua storia e alcuni aneddoti in una intervista pubblicata su “Il Giorno”.

La PRIMA mitica BUTTAFUORI DONNA nella Milano anni ‘90

# Antonella Mazzoni, la prima mitica buttafuori donna d’Italia

Credits ilgiorno – Antonella Mazzoni oggi

Antonella Mazzoni è stata la prima buttafuori donna d’Italia, tra gli anni ’80 e ’90, in alcuni tra i più famosi locali e discoteche di Milano. Oggi ha 58 anni, dal 2005 è fuori dal mondo della notte e dopo 16 anni come venditrice del mondo della moda oggi aiuta il marito nell’officina Harley.

Ha lavorato per un decennio come “door selector” e poi come responsabile sicurezza, per sedare le risse. L’inizio della carriera è avvenuto nel 1982 lavorando all’ingresso per Le Cinéma di via Ricciarelli, poi al Divina di via Molino delle Armi dove nel 1987 iniziò a occuparsi di sicurezza. Tra gli altri locali in cui ha lavorato anche l’Ipotesi di piazza XXIV Maggio, il Parco delle Rose di via Fabio Massimo, l’Aquatica di via Airaghi, il Café Solaire sulle rive dell’Idroscalo e l’Alcatraz di via Valtellina.

# La sfida con il mondo maschile

Credits ilgiorno – Antonella Mazzoni

Nella intervista a il Giorno racconta quando le fu proposto di occuparsi di sicurezza al Divina: “Io ero entusiasta ma non è stata poi una passeggiata. Il mondo dei miei colleghi era chiuso e maschilista. Ho dovuto conquistarmi la loro fiducia per essere considerata “uno“ di loro. Mi sono anche “attrezzata“ fisicamente, con la palestra e praticando street fighting e shoot boxe“.

# Gli scontri e le risse da sedare

Tra i numerosi episodi da ricordare Antonella ne menziona uno poco piacevole avvenuto quando faceva la selezione all’ingresso: “Per un no detto all’ingresso dell’Ipotesi due persone impasticcate mi hanno presa e spinta dalle scale. Per fortuna non mi sono fatta molto male ma ciò di cui sono più orgogliosa è essere riuscita ad affrontare questa ed altre situazioni senza avere paura“. Sono state molte anche le risse da sedare. “Tantissime. Placavo gli animi non solo con la forza ma anche col dialogo“.

# Gli incontri speciali con David Bowie e George Clooney

Credits zero.eu – Caffè Solaire

Non mancano però i ricordi belli e indelebili come gli incontri con David Bowie e George Clooney: “Non dimenticherò mai l’abbraccio di David Bowie nel camerino all’Alcatraz. E George Clooney che, arrivato al Café Solaire per lo spot della Martini, si esalta quando scopre che il boss della sicurezza è una donna“.

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura con: DISCO NOSTALGIA: le 10 DISCOTECHE di ogni epoca più AMATE dai MILANESI

FABIO MARCOMIN

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METROLINK: verrà costruita la PRIMA METROPOLITANA d’IRLANDA

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Credits: radiodublino.com metrolink

È ormai da circa 20 anni che si pensa di realizzare una linea metropolitana nella capitale irlandese, ma non si è mai arrivati ad una decisione finale che avrebbe potuto portare alla sua effettiva costruzione. “Ora questo entusiasmante megaprogetto di trasporto inizia a diventare realtà” dice il ministro dei trasporti irlandese Ryan. Ecco di cosa si tratta.

METROLINK: verrà costruita la PRIMA METROPOLITANA d’IRLANDA

# MetroLink: il nuovo progetto per i trasporti irlandesi

Credits: radiodublino.com
metrolink

L’Irlanda è ormai rimasta una dei pochi Paesi europei a non avere un servizio di metropolitana, ma sta per rimediare. Nella sua città più grande infatti sarà costruito il servizio MetroLink, proposto per la prima volta negli anni 2000, ma che sembra poter diventare realtà solo ora. Con un investimento di 9,5 miliardi di euro, è stato da poco dato il via libera al progetto. Verrà realizzata una linea di 19,4 km composta, complessivamente tra Dublino nord e sud, da 16 stazioni.

Essendo una metro nuovissima, i mezzi saranno completamente elettrificati e si prevede anche, attraverso una linea metropolitana sostenibile, di raggiungere l’obiettivo UE di emissioni zero entro il 2050.

# La storia infinita della metro a Dublino

Credits: metrolink.ie
Metrolink

Con MetroLink, la metropolitana collegherà Sword a Charlemont, il centro di Dublino, in 25 minuti e l’aeroporto al centro città in circa 20 minuti. Si prevede che i treni partiranno ogni tre minuti durante i periodi di punta, ma non è ancora stata costruita che già si pensa a velocizzarla. Entro il 2060 si prevede infatti di aumentare la frequenza di una metro ogni 90 secondi, così da poter trasportare una media di 20mila passeggeri all’ora.

Come si è detto l’idea di costruire una metro a Dublino non è nuova. Nel 2000 si era infatti avanzato il progetto di realizzare una linea metropolitana con un investimento di 4,3 miliardi di sterline, ma già si prevedeva che non sarebbe diventata operativa prima del 2016.  Nel 2002 si pensò di realizzare il servizio entro il 2007, ma nel 2006 si prolungò la data al 2012. Con un continuo rimandare si è arrivati fino al progetto di Metrolink, proposto nel 2018, e che ha avuto il via libera da poco.

# Esiste già una metro leggera

Nonostante Dublino non abbia ancora una metropolitana, in città c’è però un servizio di trasporto pubblico chiamato Luas Cross City, una metro leggera costituita da due linee (la rossa e la verde). Vedremo se questi treni saranno finalmente affiancati da una vera metropolitana sotterranea…

Fonti: cities-today.com

Continua la lettura con: A Copenaghen la METRO è GESTITA dall’ATM di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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Pubblicata la prima GARA per lo SKYMETRO di Genova

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Credits genova24 - Skymetro Genova tracciato

Nei giorni scorsi si è registrato un primo passo importante per arrivare alla costruzione di quella che sarà una vera estensione della metropolitana del capoluogo ligure. Dopo le prime ipotesi di un servizio di metropolitana leggera è arrivata infatti la conferma che verranno usati gli stessi treni in uso nella metro genovese. Vediamo tutti i dettagli di un progetto unico in Italia e quando verrà inaugurato.

Pubblicata la prima GARA per lo SKYMETRO di Genova

# Al via il primo bando per realizzare la metropolitana sopraelevata di Genova

Credits genova24 – Skymetro viadotto

Nei giorni scorsi il Comune di Genova ha pubblicato il primo bando da 9,5 milioni di euro relativo al prolungamento della metropolitana verso nord-est, in Valbisagno da Brignole a Molassana, per assegnare il servizio di project management, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza. Il progetto della linea è finanziato dal ministero dei Trasporti con 398 milioni di euro e prevede l’estensione in sopraelevata dell’unica metropolitana del capoluogo ligure.

Verranno costruite delle pile collocate a distanza di 32 metri l’una dall’altra, in parte sulla strada e in parte sull’argine del Bisagno, con un ingombro massimo di 1,25 metri verso l’alveo e un impalcato largo 8 metri, 13 in corrispondenza delle stazioni.

Leggi anche: La METROPOLITANA più CORTA d’Italia si ALLUNGA

# La linea sarà a binario unico e funzionerà grazie ai pannelli fotovoltaici installati sopra la copertura del tracciato

Credits genova24 – Stazione Staglieno Skymetro

La linea sarà a binario unico, che si sdoppierà in corrispondenza delle stazioni. Sulla copertura della tracciato saranno installati circa 7.500 pannelli fotovoltaici a elevata efficienza, per una potenza pari a 3 megawatt, che con l’energia elettrica prodotta faranno viaggiare i convogli. I binari verranno percorsi dai treni già in servizio sulla metropolitana, lunghi 80 metri e con una capienza di 442 passeggeri e che garantiranno un totale di 8.840 posti offerti all’ora.

# Un tracciato di 6,7 km per 7 fermate

Credits genova24 – Skymetro Genova tracciato

Il prolungamento della metropolitana tra Brignole e Molassana è lungo 6,7 km per 7 fermate, previste al momento tutte sulla sponda sinistra del fiume Bisagno e con il collegamento con la sponda destra, la più densamente abitata tra Staglieno e Molassana, assicurato semplicemente da ponti e passerelle pedonali esistenti e futuri percorsi protetti dedicati.

Credits genova24 – Tornelli accesso Skymetro

Tutte le stazioni si troveranno a un’altezza di 6,15 dal suolo, avranno una banchina a isola alla quale accedere tramite scale tradizionali e ascensori. Il tracciato verrà percorso in 11 minuti, a una velocità commerciale media di 37 km/h, con una frequenza prevista di un passaggio ogni 6 minuti nelle fasce orarie di punta. Per favorire l’intermodalità verranno costruiti tre nuovi parcheggi di interscambio.

# Inaugurazione prevista nel 2027

Credits genova24 – Interno stazione Skymetro

In base al cronoprogramma, incluso nello studio di fattibilità tecnico-economica firmato dallo studio InArPro, i lavori per la realizzazione dell’estensione della linea metropolitana di Genova dovrebbero iniziare nel 2024 e concludersi nel 2027

Fonte: Genova24

Continua la lettura con: La METROMARE, la metropolitana della RIVIERA ROMAGNOLA: fermate attuali e nuovi prolungamenti

FABIO MARCOMIN

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SAN DONATO – IL CAPOLINEA SUD 🚇🟡⁠

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Lo sapevi che la stazione di San Donato, capolinea della metro gialla, pur chiamandosi così è ancora nel territorio comunale milanese? Sì perché in realtà la stazione si trova nel quartiere Rogoredo, al confine con San Donato Milanese ma non propriamente nel nuovo paese. La stazione della M3 è ad un centinaio di metri di distanza dall’inizio di San Donato.⁠

wikipedia

Altre curiosità sulla fermata di San Donato: 

  • Dal 1991 è il capolinea sud della M3
  • Per accedere ai binari dei treni diretti a Comasina è necessario andare più in profondità per poi risalire tornando ai 5 metri del piano di terra
  • fino ai primi anni ’50 a San Donato vivevano poco più di duemila persona. Ora sono oltre trentamila

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

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Partito l’ITER per il progetto di BOSCO VERTICALE nella PERIFERIA di Milano

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Credits ilgiorno - Bosco verticale di periferia

Quattro palazzi popolari nella periferia sud-ovest di Milano: potrebbero diventare un modello pilota in Italia, il primo esempio di “Bosco Verticale” in periferia. Il progetto di riqualificazione entra nel vivo. Vediamo gli ultimi aggiornamenti.

Partito l’ITER per il progetto di BOSCO VERTICALE nella PERIFERIA di Milano

# Rinascono i quattro palazzi popolari di via Russoli

Edifici di via Russoli

Quattro palazzi popolari dal civico 14 al 20 di via Franco Russoli, poco distanti dalla stazione di Romolo M2, alla periferia sud-ovest della città rinasceranno a nuova vita. Dopo che le facciate esterne erano state spogliate dall’amianto ormai dieci anni da, Aler non ha più messo mano agli edifici a causa delle difficoltà economiche. La riqualificazione, che potrebbe trasformare ogni palazzo in un sorta di “Bosco Verticale”, sarà infatti possibile grazie al superbonus 110% per la riqualificazione energetica degli edifici varato nel 2020 dal Governo con il Decreto Rilancio. Il progetto prevede il rivestimento delle facciate con scarti del riso e materiali esclusivamente naturali, pannelli solari sui tetti per l’acqua calda, piccoli alberi, orti e giardini condivisi.

# Gli interventi nei 191 appartamenti del complesso

Saranno sostituiti i serramenti e gli avvolgibili esistenti, tolte le cucine a gas, sostituite da piastre elettriche, i vecchi scaldabagni verranno sostituiti da un’unica centrale elettrica alimentata dal sole, che porterà una significativa riduzione dei costi di riscaldamento e acqua calda per gli inquilini.

# Un investimento di 14 milioni di euro con fine lavori prevista nel 2023

milanosud.com – Progetto Torri Russoli

L’investimento iniziale previsto di 12 milioni di euro sale a 14, possibile grazie al superbonus, pone anche dei vincoli in termine di tempi di realizzazione: i lavori dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2023. Il progetto è nato dal basso nel 2015, grazie alla collaborazione tra Monterisi, cofondatrice di “Rice House“ e Tina Monaco, inquilina di via Russoli e fondatrice, insieme ad altre, dell’associazione “Coltivare la Città“. Rimasto sulla carta fino per 5 anni per assenza di fondi, A2A in quanto fornitrice di energia ai palazzi di via Russoli si è offerta di farsi carico delle spese per lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare, esecutiva e definitiva dell’intervento.

milanosud – Bosco Verticale via russoli

Aler in occasione della presentazione del bando a febbraio 2022 ha garantito che i lavori inizieranno “tra giugno e agosto di quest’anno e che termineranno alla fine del 2023“. Lo stesso bando è stato poi pubblicato a metà giugno 2022 e si attende quindi di conoscere quali saranno le aziende incaricate per la trasformazione dei quattro edifici.

# Come saranno i nuovi edifici: pareti esterne rivestite in carta di riso, alberi, giardini e orti sui tetti, fotovoltaico per l’acqua calda sanitaria

internews – Rendering Palazzi via Russoli

Tiziana Monterisi, l’architetto che ha firmato il progetto di riqualificazione e cofondatrice di “Rice House“, azienda specializzata nel costruire con gli scarti del riso racconta il progetto: Tutto il cappotto delle quattro torri e dei piani bassi sarà realizzato con scarti di riso provenienti dal Parco Agricolo Sud, un materiale naturale capace di isolare dal caldo in estate e dal freddo in inverno garantendo agli inquilini un beneficio fisico ma anche economico perché si ridurranno i consumi. Contestualmente i tetti saranno isolati e ricoperti da giardini con spazi comuni per il relax” e per eventi culturali ed orti condivisi per le coltivazioni” arnie e piccoli alberi da frutta.Il verde serve inoltre per raffrescare durante l’estate, abbassare le temperature in quartiere e raccogliere e trattenere l’acqua piovana. Infine il fotovoltaico per l’acqua calda sanitaria.

 

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura con: Il “BOSCO da ABITARE”: la strada per il futuro di Milano?

FABIO MARCOMIN

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La CITTÀ dei MORTI nel cuore di Milano

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Credits: @gud_destinations Cimitero Monumentale di Milano

Per quanto macabri e tristi, i cimiteri sono da sempre luoghi misteriosi. ‘A livella, così Totò chiamava la morte perché gli uomini possono essere tutti diversi in vita, ma quando muoiono sono tutti allo stesso livello, tutti uguali e  senza distinzioni. Eppure, nonostante questo, le grandi città europee, da sempre, hanno costruito cimiteri che sono diventati pezzi di storia e mete di pellegrinaggio da parte dei turisti di tutto il mondo. Basti pensare a Père Lachaise a Parigi dove riposano centinaia di grandi nomi della cultura mondiale e che da anni è meta dei fan nostalgici di Jim Morrison. Milano non poteva essere da meno con il suo Cimitero Monumentale.

A Milano la CITTÀ dei MORTI 

# Una gestazione lunga e travagliata

Credits: @anatoliy_como
Cimitero Monumentale di Milano

Nei primi anni dell’ottocento, Milano aveva sei cimiteri e su pressione dell’amministrazione asburgica fu costretta a dismetterli e bandire un concorso per la costruzione di uno nuovo. Tra i numerosi progetti presentati, venne scelto quello dell’architetto Carlo Maciachini, ma che, nonostante tutto, incontrò diversi problemi alla posa della prima pietra. Problemi politici e logistici furono le cause principali del blocco dei lavori e bisogna aspettare il 1863 per l’inizio della costruzione e il due Novembre 1866 per l’inaugurazione.

# Il Monumentale: la città dei morti

Credits: @ilenia.montiglio
Monumentale

Lo spazio occupato dal Monumentale è di circa 250 mila metri quadri e per questa ragione ne fa a tutti gli effetti una vera e propria città, anche perché, passandoci accanto, non si ha l’impressione di trovarci di fronte ad un cimitero, ma ad una vera propria opera d’arte. Entrandoci, non si può rimanere indifferenti alla complessa rete di strade, gallerie, portici, vie principali, vie secondarie, piazzali e slarghi, proprio come una vera e propria città. L’unica cosa che tradisce la sua reale funzione sono l’ossario al centro, la presenza del forno crematorio e le diverse sepolture.

# Un museo a cielo aperto

Credits: @gud_destinations
Cimitero Monumentale di Milano

La sua struttura architettonica ripercorre le diverse epoche storiche vissute a Milano, lo stile liberty del primo Novecento, il periodo razionalista del fascismo e in seguito quella della resistenza convivono in un unico ambiente che ogni anno affascina migliaia di turisti che si avventurano per le sue strade dove si viene affascinati dal grande edificio del Famedio (Tempio della Fama) dove sono seppelliti i nomi illustri della nostra città. Un vero e proprio Pantheon meneghino che segue regole ben precise per ottenere la sepoltura. Meriti letterari, artistici o scientifici sono i criteri principali per aver accesso.

# I personaggi illustri

Credits:@bloodyhell.abby
Cimitero Monumentale di Milano

Tra i personaggi illustri troviamo: Arturo Toscanini, Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo e Luca Beltrami, Salvatore Quasimodo, Carlo Forlanini, Bruno Munari e Leo Valiani, Aldo Aniasi, Guido Crepax, Dario Fo e Franca Rame, Ambrogio Fogar, Giorgio Gaber, Paolo Grassi, Enzo Jannacci, Duilio Loi, Alda Merini e  Giovanni Raboni.

# Un sito itinerante

Credits: @lucacaputa
Monumentale

Dal 2019 è stato messo in rete il sito ufficiale del Monumentale. Un portale utilissimo dove trovare informazioni (anche storiche poco conosciute), curiosità, orari delle visite e percorsi tematici. Quello che si evince nel navigarlo è la passione e l’affetto che hanno i milanesi per questo luogo storico che a dispetto della sua funzione ha  assunto un’importanza storica e architettonica che ha pochi eguali in Europa.

Continua la lettura con: Fermata del giorno: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di MONUMENTALE

MICHELE LAROTONDA

copyright milanocittastato.it

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La STRADA PANORAMICA “più BELLA d’Europa”: non è lontana dall’Italia

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IG @madeinmarseille_officiel

Una strada da percorrere lentamente per ammirare il panorama circostante. Scopriamo dove si trova e quali bellezze storiche e naturali si possono incontrare.

La STRADA PANORAMICA “più BELLA d’Europa”: non è lontana dall’Italia

# La Corniche Marsigliese, la strada panoramica più spettacolare d’Europa

IG @madeinmarseille_officiel

Stiamo parlando della bellissima Corniche Marsigliese, la passeggiata panoramica mozzafiato della città francese di Marsiglia, sulla costa meridionale. 

Il suo nome si riferisce alla tipologia di passeggiata che corre lungo la costa e che diventa una terrazza panoramica. Le sue origini risalgono al 1848 quando la città scelse di avviare il progetto per dare lavoro a più di 8.000 operai disoccupati che la realizzarono in 15 anni.

Leggi anche: 48 ore a MARSIGLIA: 10 COSE da fare per un fine settimana nella CITTÀ PIÙ COLORATA e COSMOPOLITA del sud della Francia

# La panchina chilometrica e la dedica al presidente Kennedy

https://siviaggia.it/posti-incredibili/la-corniche-strada-panoramica-piu-bella/366998/

Intitolata a John F. Kennedy dopo il suo assassinio nel 1963, questa strada panoramica si affaccia direttamente sul Mediterraneo per tutti i suoi 5 km di lunghezza. Si tratta quindi di una passeggiata non particolarmente lunga e faticosa, soprattutto grazie anche alla presenza della panchina lunga 3 km, ricoperta da colorati mosaici, che permette ai turisti di sedersi a riposare, godendo della vista magnifica sul mare e sull’arcipelago delle Frioul, situato a pochi chilometri dalla costa marsigliese.

Leggi anche: La PANCHINA più LUNGA del mondo è a Milano: oltre 200 metri. Ecco dove si trova

# Non solo una vista mozzafiato

IG @madeinmarseille_officiel

I colori del mare e le spiagge stupende fanno da sfondo a decine di altre meraviglie e attrazioni della zona. Cominciando dal piccolo porto pittoresco Vallons des Auffes, che ricorda un pochino i porti della nostra Liguria.

Non molto lontano da questo porticciolo, riservato esclusivamente ai ristoranti locali, troviamo la Porta d’Oriente, il monumento di guerra della città che si affaccia direttamente sul mare e incornicia una suggestiva statua di bronzo raffigurante una donna con le braccia protese verso il cielo. Solo un assaggio di quello che questa città costiera francese può offrire.

  

Fonte: Si Viaggia

Continua a leggere con: Inaugurato il più ALTO e LUNGO PONTE in VETRO del mondo. Ecco dove si trova

ALICE COLAPIETRA

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PONALE – IL VERO CENTRO DEL QUARTIERE BICOCCA 🛍️🟣⁠

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Ponale è la fermata dove arte, shopping, lavoratori e migliaia di studenti si incontrano. Una volta usciti dalla stazione della metro lilla, a pochi passi si hanno il Bicocca Village, con cinema, sala giochi, tanti stand dove mangiare e qualche negozio per fare shopping, ma anche l’Hangar Bicocca con le sue esposizioni d’arte contemporanea. E poi per andare negli edifici di economia, sociologia, informatica, psicologia della Bicocca, Ponale è la fermata prediletta.⁠ Insomma, è il vero centro del quartiere.

Altre curiosità sulla fermata di Ponale:

  • anche se prende il nome da una via traversa, la fermata presenta uscite solo in Viale Fulvio Testi
  • il Ponale è un torrente che termina nel lago di Garda, con una cascata di 30 metri detta cascata del Ponale
  •  dal torrente prende anche il nome di un vento (Ponal) che soffia sul lago di Garda e nella sua valle si trova una famosa e antica strada molto amata dagli appassionati di mountain bike: Strada del Ponale

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

FABIO MARCOMIN

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INAUGURATA a Londra la “PISCINA del CIELO”: si potrà nuotare tra le nuvole (immagini)

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Credits exorbitus IG - Embassy Garden

Il quartiere superlusso Nine Elms, a poca distanza da Westminster, attendeva da tempo la realizzazione della sua opera più ambiziosa. Da quando è stata inaugurata è diventata una delle attrazioni della capitale britannica anche se pochi potranno sperimentarla. Vediamo perché e quali sono le sue caratteristiche.

INAUGURATA a Londra la “PISCINA del CIELO”: si potrà nuotare tra le nuvole (immagini)

# Sospesa a 35 metri d’altezza tra due edifici nel centro della capitale britannica

Credits hevyeveline IG – Embassy Garden dall’alto

La nuova attrazione della capitale britannica. Si chiama “Sky Pool”, letteralmente “piscina del cielo”, ed è una vasca trasparente lunga 25 metri e alta 3 metri che collega due grattacieli di Londra a 35 metri d’altezza con una capienza di quasi 150.000 litri d’acqua. Il vetro è spesso 20 centimetri e chi nuota ha l’impressione di galleggiare a mezz’aria nel centro di Londra. Si tratta della prima piscina di questo genere ad essere stata realizzata nel mondo.

# Un’opera ingegneristica complessa

Credits ecoengineers.com – Mobilità piscina Sky pool

Un’opera ingegneristica tutt’altro che semplice nonostante si tratti solo di una piscina. Dovendo infatti considerare i movimenti spontanei e indipendenti dei due palazzi, a causa del vento e dell’assestamento, è stato previsto un ampio margine di mobilità tra le due porzioni della vasca, sia in altezza che ai lati.

# Vista sul Tamigi e Spa sulla terrazza

Credits hevyeveline IG – Embassy Garden

Inaugurata nell’estate del 2021, dalla piscina si può vivere l’esperienza di fluttuare nel cielo e godere di una vista incredibile della riva Sud del Tamigi nel più completo relax.

Credits costa_gm_ IG – Embassy garden terrazza

Oltre a questo si potrà rigenerarsi nella SPA su terrazza, prendere un drink nel bar estivo oppure in una orangerie in inverno.

Leggi anche: NUOTARE tra le NUVOLE: la PISCINA a sfioro più ALTA del MONDO

# Un progetto da 1 miliardo di sterline a poca distanza da Westminster

Credits hevyeveline IG – Embassy Garden dal basso

I due condomini collegati con la piscina si trovano nel quartiere di Nine Elms, a poca distanza da Westminster. La zona si caratterizza per il lusso sfrenato, sottolineato anche dalla presenza di una sede di Apple e dell’ambasciata americana, e il complesso Embassy Garden con la “Sky Pool” ne è un’ulteriore conferma.

La scelta di puntare a questo progetto avveniristico darà ancora più lustro al quartiere, fungendo anche da esempio per essere replicato altrove. Per costruirlo ci sono voluti più di 1 miliardo di sterline.

# La piscina è ad uso esclusivo dei residenti e dei loro ospiti 

Credits jerad_frankly IG – Embassy Garden

La piscina non è però per tutti. Sono infatti solo i residenti dei due palazzi a potervi accedere, per un appartamento bisogna sborsare dalle 700 alle 900 mila sterline, oppure i loro ospiti.

 

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FABIO MARCOMIN

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