Festeggiare DUE NUOVE FERMATE della METRO come la VITTORIA di un MONDIALE

Milano assomiglia a una di quelle città che riesce a vincere uno scudetto ogni trent'anni

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Credits Andrea Cherchi - Cerimonia di presentazione M4 San Babila

Perdere la tradizionale sobrietà per festeggiare in modo sfrenato l’apertura di due nuove fermate della metro? Questa la sensazione avuta seguendo media e social che hanno enfatizzato, forse oltre misura, l’inaugurazione della M4 in San Babila. 

Festeggiare DUE NUOVE FERMATE della METRO come la VITTORIA di un MONDIALE

Ezio Cairoli – Aereo M4 da sotto

Post entusiastici ovunque, un gonfiabile gigante a forma di aereo, dichiarazioni eccitate di amministratori e cronisti degni dell’istituto LUCE che ci illuminano sui folgoranti progressi della scienza della tecnica nonché della operosità meneghina la quale, malgrado varie avversità, come pandemie, guerre o ritrovamenti archeologici, ha portato a compimento un’opera grandiosa. Questo il tono. Sorvoliamo sull’imbarazzante ritardo di anni. Ma di cosa si sta parlando? Due fermate della metropolitana! 

Torniamo con i piedi per terra: le metropolitane le costruiscono in tutto il mondo, anche Pyongyang nella remota Corea del Nord ne è dotata e una moderna linea si snoda anche a Medellin dove probabilmente i narcotrafficanti locali avranno organizzato anche i fuochi d’artificio per l’inaugurazione. Cosa ci sarebbe così tanto da festeggiare quindi per due fermate della LINEA 4?

Ezio Cairoli – Aereo M4 da sotto

Sì, lo sappiamo. Non si tratta di due fermate qualunque. La celebrazione storica è perché ora si può raggiungere l’aeroporto in un tempo record dal centro città. Ma qui casca l’asino: di quale aeroporto stiamo parlando?

Si tratta forse di quell’aeroporto diventato ormai periferico, svuotato di ogni rilevanza, senza voli intercontinentali, un aeroporto tascabile, a ridosso delle case e attaccato alla città, che nella lista mondiale degli aeroporti per traffico passeggeri si posiziona a livello di staterelli lillipuziani?

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Sia ben chiaro, la costruzione di una nuova linea metropolitana è comunque una ottima cosa, ma la sensazione è che questi toni così enfatici nascondano pecche ben più gravi e che siano indice di un provincialismo pericoloso in cui sta cadendo Milano, come di chi si sta ormai abituando troppe volte a perdere, tra ritardi e lavori fatti tardi e male, che subisce sempre più sonore lezioni dalle città al di là delle Alpi e che assomiglia a una di quelle città che riesce a vincere uno scudetto ogni trent’anni. 

Ma ora bando alle critiche e pensiamo al futuro: che cosa si organizzerà per le prossime fermate? Carnevale di Rio o Love Parade? 

Claudio Velardi lo dice in modo più tranchant

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ANDREA URBANO

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Andrea Urbano
Nato a milano, ma milanese per scelta (per metà salentino). Sono appassionato a tutto quello che riguarda Milano: storia, cultura, dialetto e patrimonio artistico, progetti urbanistici, futuri socio econonomici, oltre a cinema, sport e viaggi. Lavoro nell'ufficio export di una multinazionale. Sono un grande tifoso del Milan. Alla ricerca di una modella. Quartiere: BOVISA

2 COMMENTI

  1. Anche a me pare esagerato. A parte la bosinata dell’aereo gonfiabile (chi l’ha voluto? chi l’ha pagato?) giornali e televisioni hanno fatto a gara nel presentare la nuova metro come una navetta tra la città e il suo aeroporto. Ma non è così.
    M4 al momento è solo una diramazione di M1 al servizio in primis dei quartieri Monforte, Acquabella e Forlanini. Però non è giusto a mio avviso parlare di due fermate aggiunte perché la tratta Dateo-Linate è stata solo un pre-esercizio attivo.
    M4 assumerà una sua fisionomia solo quando sarà completa, col flusso previsto di passeggeri per cui certi esperti parlano già di possibile sovraccarico.
    Ma il suo punto debole sarà l’aeroporto.
    Linate ha una pista di 2500 metri. Vi operano solo certi aeroplani e uno alla volta per un totale teorico di 120 coppie di voli al giorno.
    Non è uno scalo per il turismo organizzato (per quello ci sono Malpensa e Orio).
    E’ usato per voli personali soprattutto di uomini e donne d’affari che spesso si portano appresso valigette computer e telefoni che costano come gioielli e per questo non usano la metro come non usavano il bus 73.
    Inoltre una statistica poco diffusa vuole che per metà i passeggeri di Linate non siano di Milano. E se sono comaschi, lodigiani o pavesi di metro4 se ne infischiano.
    Il bus 73 arrivava e partiva da Linate ogni 10 minuti con mediamente 15 persone quasi mai passeggeri. Figuriamoci un treno ogni 3 minuti! Certo lì ci sono altre realtà come l’idroscalo, Novegro, Mondadori e IBM. Ma generano picchi e non flussi.
    Buona l’idea di allacciarsi con la ferrovia a Segrate. Purché si tratti dei treni veloci. Perché se siete su un suburbano di Treviglio che fate, cambiate con M4 per andare a Dateo? Ci arrivate restando sul treno!
    Linate comunque non è solo uno scalo civile per voli ad orario. E’ anche uno scalo privato che genera un intensissimo traffico anche di aerotaxi. Ha un discreto movimento merci ed è infine anche un aeroporto militare (aviazione leggera) con tanto di casermaggio AM.

  2. Si insomma, è stata un pò kitch questa inaugurazione; qualcosa di più sobrio ci stava. Però svilire così l’aeroporto mi sembra un pò severo. Linate secondo me è stato giustamente riadattato alla funzione di City airport a misura per il traffico dei businessman, e il fatto che (almeno qualche anno fa) certe compagnie straniere hanno snobbato Malpensa per tenersi stretti gli slot a Linate, la dice lunga sulla funzione che ha. Non dimentichiamoci che prima di Malpensa 2000 ha retto volumi di 20 milioni di passeggeri/anno, un cifra nemmeno tanto inferiore a quella di Malpensa qualche anno fa. E considerato che ha volutamente un livello di traffico ridotto, non se la cava male essendo all’ottavo posto nella classifica nazionale (comunque vicinissimo alle due-tre superiori), un contributo importante al volume totale del sistema milanese Malpensa- Linate-Orio, che da due anni ha nettamente superato quello romano (traffico 2023 a fine maggio 19,3 milioni raffrontati a 15,4), ed è destinato a salire comunque per la presenza di M4.

    Linate non è lontano da una linea S, e si dovrebbe pensare ad una linea dedicata interaeroportuale quando Orio sarà collegata con la ferrovia: una linea S Orio-Linate-Malpensa

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