Come sarebbero le case di una città popolata dagli alieni? Al momento nel mondo abbiamo poche ipotesi e tra queste solo una fluttua nell’aria: Chemosphere.
La CASA-UFO che FLUTTUA nell’aria
Lo sceneggiato radiofonico “La Guerra dei mondi”, ispirato all’omonimo romanzo di George Wells, nel 1938 riuscì a spaventare l’America con una finta invasione aliena, a far crollare rapidamente le certezze occidentali. Qualche anno dopo, nel 1960, un architetto proiettato verso il futuro progettò una casa che di terrestre aveva ben poco: la casa a forma di UFO che fluttua nell’aria. Ma dove si trova questa particolare UFO house?
# Un monumento storico e un cimelio dal futuro
Credit: mcmdaily.com
La casa a forma di UFO nel 2004 è entrata a far parte dei monumenti storici-culturali di Los Angeles grazie al suo design ottagonale unico, ed è stata nominata dalla Biblioteca Britannica come “la casa più moderna costruita al mondo”. Eppure più che una casa moderna andrebbe definita un cimelio dal futuro, infatti al momento rappresenta un esempio unico di abitazione aliena fluttuante, e per raggiungerla bisogna intraprendere un vero e proprio viaggio visto che è raggiungibile solo con una funicolare.
# Si trova a Hollywood ma non è il set di un film fantascientifico
Credit: Pinterest
L’edificio pende sulla San Fernando Valley, vicino alla famosissima scritta “Hollywood”. Sembra proprio l’ambientazione di un film fantascientifico e il suo posizionamento renderebbe l’ipotesi piuttosto verosimile. Effettivamente la struttura dalle sembianze aliene è apparsa in numerosi film, sino ad essere immortalata in un episodio dei Simpson, ma il motivo della sua progettazione è ben distante dai set cinematografici. La ragione è piuttosto sentimentalista: un giovane ingegnere aerospazialeereditò dal suocero il lotto e nonostante non avesse i mezzi sufficienti, voleva a tutti i costi vivere lì. La sua forte determinazione gli fece ottenere una sovvenzione dalla Chem Seal Corporation che pagò i rivestimenti e le resine sperimentali, dando anche il nome alla struttura: Chemosphere.
# Una casa fluttuante? Si, ma con un barbatrucco
Credit: latimes.com
La casa a forma di UFO deve la sua forma atipica a dei motivi piuttosto pratici: era molto costoso, oltre che complesso, costruire una casa lungo le pendici da 45 gradi delle colline di Hollywood. Così l’architetto e il proprietario decisero quindi di elevare la casa, lasciandola fluttuare sul paesaggio circostante grazie ad una colonna di cemento larga 1,5 metri e alta circa 9. Ma come è possibile che una colonna così stretta e lunga possa sostenere un’intera casa? Ovviamente c’è un barbatrucco. Al di sotto della colonna, nascosto sotto il terreno, è stato posizionato un piedistallo di cemento con un diametro di oltre 6 metri che ha permesso all’edificio di resistere a terremoti e forti piogge.
Viviamo le nostre vite noncuranti di un’ipotetica invasione aliena ma dall’altra parte del globo c’è qualcuno che ha già trovato un’efficace strategia per sopravvivere: farli sentire a casa loro.
Compie un anno la rivoluzione europea dell’alta velocità con l’inaugurazione del Frecciarossa Milano Parigi. Questi gli orari e i prezzi per il periodo invernale.
Da MILANO a PARIGI in FRECCIAROSSA: colazione in Centrale, pranzo sotto la Torre Eiffel
# Da Milano a Parigi in Frecciarossa
Credits: trains_of_italy IG
“Un sogno sta per diventare realtà: porteremo il Frecciarossa 1000 a Parigi entro la fine dell’anno.” Questo l’annuncio a dicembre 2021 dell’amministratore delegato di Trenitalia Luigi Corradi, nell’ambito della presentazione del nuovo orario invernale. Da allora si può andare da Milano a Parigi direttamente a bordo del Frecciarossa. La durata del viaggio: sette ore.
# Due collegamenti al giorno andata e ritorno tra Milano Centrale e Parigi Gare de Lyon
Credits nianjenw IG – Gare de Lyon
Il servizio nella capitale francese è gestito da Trenitalia France, già Thello. La durata del viaggio è di poco inferiore alle sette ore. Si può partire da Milano alle 6.25 per arrivare a Parigi all’ora di pranzo, alle 13.22. Oppure partire nel pomeriggio, alle 15.53, per arrivare in serata, alle 22.39.
La tratta contraria prevede partenza da Parigi alle 7.25 e arrivo in Centrale alle 14.07. Oppure partenza alle 15.12 e arrivo a Milano alle 22.07. Il prezzo del biglietto varia da giorno a giorno, ma prenotando con attenzione si può arrivare a pagare perfino 29 euro.
Il Frecciarossa che arriva in Francia offre quattro livelli di servizio:
Executive Comfort Class, per un’esperienza di viaggio esclusiva
Business Comfort Class, il viaggio ideale, per affari o per piacere
Standard Comfort Class, per il comfort dell’alta velocità a un prezzo contenuto.
Sala Meeting, per lavorare in tranquillità.
I livelli di servizio Business e Standard hanno carrozze per tipologie diverse di viaggiatori: area Silenzio, per viaggiare in tranquillità e senza rumori, e area Allegro per chi desidera approfittare del viaggio per scambiare chiacchiere liberamente con colleghi, amici o familiari.
C’è un palazzo progettato e realizzato come se fosse una foresta. Ogni appartamento ha il suo giardino e il tutto è pensato per essere come un unico organismo. Dove si trova e come è stato realizzato: sarà questa la nuova frontiera anche per Milano?
Il PALAZZO in cui si vive come nella FORESTA TROPICALE
# City Oasis in Vietnam, il palazzo pensato per essere un unico organismo
Credits cityhouseapartment IG – City Oasis appartamento
Nel centro di Ho Chi Minh si trova City Oasis, un edificio ridisegnato e ricostruito al posto di una precedente costruzione, con 27 appartamenti di varie dimensioni dai 24 – 45 mq, pensato per essere come un unico organismo. Sono state mantenute le colonne e le travi strutturali, eliminate tutte quelle ridondanti e lasciato spazio alla luce diurna e alle piante favorendo la ventilazione degli spazi.
Credits cityhouseapartment ig – Percorso esterno
Le grandi facciate continue fanno svanire il confine tra interno e all’esterno, creando giardini diversi per ogni stanza. Dall’ingresso parte un breve percorso curvo che conduce all’interno, progettato come una piacevole passeggiata tra diversi tipi di piante, acqua e luce prima che le persone entrino nella hall e si spostino nelle proprie stanze.
# L’edificio rappresenta una foresta tropicale
Credits cityhouseapartment IG – City Oasis
L’edificio rappresenta una foresta tropicale dove ogni persona può vivere il proprio giardino in tranquillità senza essere disturbato da rumori o inquinamento della città. Il sistema di balconiè diverso per ogni piano con i vuoti che si creano progettati per far crescere alberi ad alto fusto, fornendo aria fresca e un’atmosfera rilassante agli inquilini. Nel giardino comune c’è anche una piccola piscina tortuosa, sulla quale affacciano gli appartamenti, dove le persone possono immergersi nell’acqua godendosi la tranquilla vegetazione circostante.
Dopo il video su cosa pensano i napoletani dei milanesi, il ritorno. Esistono ancora dei pregiudizi? “Folcloristici, gesticolano molto, hanno poca voglia di lavorare, fanno della buona pizza”, “Questa cosa del terrone c’è un po’ ancora, non è così sdoganata al cento per cento. Si sente diverso, in qualche modo”. “Mi piace la mentalità del stiammo tutti ‘o cielo, condividiamo tutti la stessa natura umana”. “Sono creativi, fantasiosi, sanno cucinare bene, un po’ pigri”. “Solari”. Anche se il difficile è trovare i milanesi…
Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)
Binghatti partnered with Jacob & Co to design new Business Bay skyscraper
Stanno costruendo un nuovo grattacielo colossale: la nuova struttura vuole essere un simbolo assoluto di lusso e potere. Riuscirà a battere i record come promesso?
L’IPERTORRE: il GRATTACIELO GIOIELLO da vertigini
Credits: www.ultimenotizieflash.com
Il 15 novembre Binghatti Holding e Jacob & Co hanno presentato il progetto di un nuovo grattacielo che costituirà un unicum al mondo: stiamo parlando delBurj Binghatti a Dubai, il nuovo edificio che costituirà (letteralmente) un gioiello architettonico e ingegneristico senza pari nella storia.
# Un nuovo skyline
Binghatti partnered with Jacob & Co to design new Business Bay skyscraper
Il segno più caratteristico del nuovo edificio sarà la sua punta a forma di diamante che, dando forma a una corona, servirà a presentare il nuovo grattacielo come se fosse il ”re del mondo”. Si tratta di un progetto senza precedenti che a detta dei suoi finanziatori prende spunto da un ”un’idea che unisce gioielleria e architettura”.
L’edificio sorgerà proprio al centro del quartiere di Business Bay, situato al cuore della città di Dubai e distretto finanziario del paese, che raccoglie le più importanti personalità e aziende nell’ambito del business globale.
# Oltre ogni record
Credits: @enj0y_every_day deserto Arabia Saudita
I progettatori l’hanno già rinominata con l’appellativo di «Ipertorre», dato che dovrà essere il complesso residenziale più alto e lussuoso del mondo.
La sua altezza definitiva non è stata ancora svelata ma gli architetti sono sicuri di battere il record della Central Park Tower di New York, l’edificio residenziale che, con i suoi 472,4 metri di altezza, detiene attualmente il titolo di grattacielo più alto del mondo.
Va ricordato però che la struttura più alta in assoluto, che non ricopre funzioni residenziali, rimarrà il Burj Khalifa che, con ben 163 piani e 829,8 metri d’altezza, è alto circa il doppio delle strutture rivolte agli appartamenti privati.
Con la sua stazza imponente il nuovo edificio vuole quindi essere più di un semplice complesso residenziale: il progetto è quello di renderlo uno dei nuovi simboli dell’emirato, capace di dare alla città di Dubai una dimostrazione potere e ricchezza davanti agli occhi di tutto il pianeta.
Urbanfileci porta alla scoperta di 25 zone dove varrebbe la pena vivere a Milano. Vediamo questa selezione con le motivazioni per ogni scelta.
25 ZONE di MILANO in cui VIVERE secondo UrbanFile
#1 Porta Venezia, dove c’è tutto
Credits Andrea Cherchi – Casa Galimberti
Porta Venezia perché qui si trova di tutto, partendo da Corso Buenos Aires con lo shopping, i giardini, le stazioni della metro e il passante, le architetture Liberty. Ancora il quartiere del Lazzaretto con i suoi locali di vario genere compresi quelli LGBT e via Melzo con altri ristoranti e locali che animano le serate.
#3 Affori, la cittadina nobiliare ideale per famiglie
La Chiesa di Santa Giustina ad Affori
Ad Affori sembra di vivere in una bella cittadina curata, con tanto di villa nobiliare. Una “cittadina” incastrata tra due grandi parchi, Parco Nord e Parco di Villa Litta, il posto ideale per chi ha famiglia e vuole trovarsi nel verde e in 15 minuti di metro in piazza del Duomo.
#4 Porta Genova e zona Solari/Tortona, locali e shopping
Credits paolavignelli IG – Piazzale Stazione Porta Genova
In questa zona della città ci sono le vie dello shopping, Corso Genova e via Solari, la Darsena e il Parco Solari per gli svaghi all’aria aperta, via Savona e via Tortona con i locali. Le case sono un mix di moderno e d’epoca.
#5 Porta Vercellina, snob e chic
I grattacieli di Piazza Piemonte
Porta Vercellina è una delle zone di Milano più ricche di bei palazzi d’epoca, di negozi e servizi, a due passi dal centro, snob e chic. Si caratterizza per vie e piazze di ampio respiro come Corso Vercelli, San Pietro in Sala, Via Washington e piazza Piemonte, Piazza Po e via Dezza.
#6 Porta Magenta, dal sapor ottocentesco
Credits conpassigiapponesi IG – Corso Magenta
Porta Magenta è un quartiere dal sapore ottocentesco per via delle sue case borghesi ed eleganti, a due passi dal Cenacolo e dal Parco Sempione, e delle strade suggestive. Per citarne alcune: Via Vincenzo Monti, via Pagano, Via Alberto da Giussano e via Petrarca.
#7 Porta Monforte, ricchissima di stupende architetture di inizio Novecento
Credits: @tindarita14 Gatto Corso Monforte
Porta Monforte è ricchissima di stupende architetture di inizio Novecento, anche se con spazi verdi un po’ risicati. Conosciuta come zona Risorgimento e Indipendenza, le vie più belle dove passeggiare sono via Goldoni e via Sottocorno oltre a piazza Risorgimento.
#8 Porta Romana, fulcro delle prossime Olimpiadi
Credits soave_antonella IG – Porta Romana
Porta Romana è un’altra zone di Milano ricca di belle architetture d’epoca, locali e di fascino storico. A tre fermate di M3 dal centro storico e fulcro cittadino delle prossime Olimpiadi Invernali 2026 e degli sviluppi immobiliari collegati.
Credits: @nolomilano IG – zona ricreativa in Via Venini
NoLo si è riuscita a trasformare da quartiere dormitorio e popolare a zona cool e “fighetta” piena di locali e di belle case. Con la rigenerazione di piazzale Loreto diventerà un quartiere ancora più bello dove vivere.
Il distretto di Arzaga è probabilmente il più verde di Milano, soprattutto per i molti giardini condominiali presenti attorno a molte palazzine, assieme ai giardini pubblici e alle vie alberate come Viale San Gimignano, via Bartolomeo D’Alviano e via Primaticcio. Un’ottima zona per chi ha una famiglia con figli e ben collegata dai trasporti grazie alla linea rossa M1 con le fermate Bande Nere, Primaticcio e Inganni e nel 2024 con la M4 sotto via Lorenteggio.
#11 Baggio, il borgo di Milano
Credits Andrea Cherchi – Chiesa di Baggio
Baggio è ancora un paese, un borgo di Milano nonostante sia parte della città da oltre 100 anni. Tra le aree più interessanti ci sono quella da attorno a via Bagarotti, il quartiere Valsesia, via Rismondo e il vecchio nucleo storico. La vicinanza con il Parco delle Cave accentua la sua caratteristiche rurale e naturale.
Trenno è un altro quartiere verde, dove si respira ancora l’aria di paese, con cascine, parchi e campagna a due passi ovunque non troppo lontano dalla M1. Qui si trova uno dei più bei dipinti del ‘600 a Milano, l’Adorazione dei Magi di Johann Christoph Storer.
Nel quartiere Fiera Bolla c’è forse la più bella strada cittadina di Milano, con il parterre centrale alberato e percorribile come fosse un giardino: via Domenichino. Nel distretto “newyorchese” di Tre Torri- Citylife troviamo grattacieli immersi in uno dei più grandi parchi cittadini, case eleganti, villette e belle strade come via Monte Rosa, Monte Bianco,via Rizzoli e via Correggio.
Il quartiere della Ghisolfa si caratterizza per i negozi di quartiere e qualche ristorante che troviamo anche in via Mac Mahon, via Caracciolo e Principe Eugenio e la via General Govone quale nervatura principale. La fermata Cenisio di M5 la mette in connessione al resto della città.
La Maggiolina è uno dei quartieri più tranquilli e dove le case sono in prevalenza villette, oltre a meravigliose dimore storiche come Villa Mirabello del 1400. Un distretto residenziale diverso da quelli che solitamente si trovano a Milano e non lontano dal fermento dell’Isola, da Porta Nuova e dalla Centrale.
#17 Porta Volta e Chinatown/Sarpi, la zona della socialità
Credits nicolettapavonegalli IG – Chinatown
La zona compresa tra Porta Volta e Chinatown è una delle più confusionarie ma al tempo stesso dove la socialità dà il suo meglio. Le case a ringhiera e nei negozi di via Paolo Sarpi sono un po’ un mondo a parte e in uno splendido contrasto con le vicine zone di Porta Garibaldi, piazza Gae Aulenti, Corso Sempione.
Montalbino è un quartiere discreto appena fuori dalla circonvallazione esterna, a poco più di 10 minuti di metro dal centro grazie alle fermate M5 Istria e M3 Maciacchini, con belle case, come quelle in via Airolo 36, via Sarzana 24, via Fiuggi 13 e via Trescorre Balneario 23. Tutte del Complesso residenziale INA e tutte abbastanza simili da rendere il quartiere ancora più particolare per via delle loro curiose architetture.
#19 Dergano, mix di spazi industriali e artigianali e case popolari d’epoca
piazza-Dergano
Dergano è un mix di spazi industriali e artigianali che ancora lo costellano e case popolari d’epoca. A questo si aggiunge un bel parco, il Nicolò Savarino, il vecchio centro storico riqualificato e l’atmosfera di paese lo rendono molto interessante. Tra le architetture interessanti troviamo la meravigliosa Boscaiola, l’ex Armenia Films e la torre “parassita” costruita sopra la villa di via Prampolini.
Il quartiere di Niguarda, oltre che per il suo imponente ospedale, è conosciuto per la meravigliosa Villa Clerici, una delle case di delizia presenti a Milano. Immerso nel Parco Nord, si caratterizza per una parte moderna e ben progettata dove vivere, come l’area di via della Pila e via Arganini, discrete case e tanto verde, e una parte storica costituita oltre che da Villa Clerici anche dalla piazza centrale di Belloveso e l’antica via Ornato.
#21 Turro, un quartiere dal fascino discreto
Credits: tripadvisor.com
Turro condivide il parco Trotter e il parco della Martesana, due bei parchi cittadini, rispettivamente con Nolo e Gorla. Eccetto viale Monza, è un quartiere che conserva un discreto fascino con il fulcro in via del Governo Provvisorio, cuore antico del piccolo comune e del quartiere, con le sue splendide magnolie.
#22 Precotto, una zona residenziale ideale per le famiglie
Poco più a nord troviamo Precotto, un quartiere davvero interessante soprattutto nelle vie laterali a viale Monza. Qui si respira una bella atmosfera di zona residenziale adatta anche a famiglie con figli.
#23 Crescenzago e Adriano, tra storico e moderno lungo la Martesana
Credits Dalla Bruna Fb – Crescenzago 1
Spostiamoci verso est a Crescenzago e Adriano. Qui si mescola un quartiere ricco di storia con una stupenda chiesa medievale, il borgo di via Berra, la Martesana e la sua “riviera” di ville, con il nuovo quartiere Adriano e la zona di via Trasimeno.
A Lambrate sembra a volte di non essere a Milano, ma di appartenere a un comunità, e soprattutto via Conte Rosso riporta alla mente tempi che non ci sono più. I progetti di rigenerazione al Rubattino stanno portando nuova linfa al quartiere, mentre la linea M2 mette in rapida connessione con il centro città. Suggestivi poi la zona di via Feltre e il Parco Lambro, uno dei più grandi di Milano.
Infine eccoci alla Senavra, il quartiere elegante di Porta Vittoria, piazza Grandi, via Compagnoni e Via Giuseppe Piolti de’ Bianchi. Qui si possono ammirare e scoprire abitazioni e palazzi dalle belle architetture moderne e d’epoca.
Credits belmond IG - Venice Simplon Orient Express Suite
Il treno più iconico del mondo torna in Italia. L’ “Orient Express – La Dolce Vita” promette un viaggio alla scoperta dell’Italia, da vivere in cabine e suite di pregio.
ORIENT EXPRESS – La Dolce Vita: le nuove tratte in arrivo per il treno più lussuoso del mondo
# L’ Orient Express
150 anni fa Georges Nagelmackers trasformava un sogno in realtà realizzando l’Orient Express, il primo treno di lusso d’Europa. Esattamente il 4 ottobre 1883, partì infatti da Parigi il primo viaggio dell’Orient Express, treno che collegava Parigi, Gare de l’Est, a Costantinopoli, quella che oggi è Istanbul.
Credits: @orientexpress(IG)
Nel corso dei decenni, quello che per primo ha preso il nome di Orient Express è un servizio ferroviario che ha mutato le sue tratte e la sua offerta. Grazie a nuove tecnologie, nuovi tratti ferroviari, nuovi trafori e gallerie, l’Orient Express è sempre stato un mezzo di trasporto per viaggiatori facoltosi: erano infatti soprattutto nobili, borghesi e uomini d’affari a servirsi del treno. Viaggiare in carrozze di lusso e assaporare i migliori piatti della cucina europea, era cosa per pochi.
# Gli Orient Express
Orient Express è un nome che è stato (ed è ancora oggi) utilizzato per indicare vari servizi ferroviari, oltre a quello originale. Il nome ricorre per il collegamento ferroviario inaugurato nel 1948 tra Stoccolma a Bucarest, la Balt-Orient-Express.
Credits: @orientexpress(IG)
Il Venise Simplon Orient Express è invece un servizio privato che dal 1982 collega, con carrozze ristrutturate degli anni ’20 e ’30, Londra e Parigi a Venezia, con frequenza settimanale e biglietti a partire da 1200 sterline a persona.
# L’ Orient Express – La Dolce Vita
Credits: @orientexpress(IG)
Gli architetti di Dimorestudio, lo studio internazionale di architettura e design fondato da Emiliano Salci e Britt Moran, hanno disegnato un viaggio nel lusso che rende omaggio a Gio Ponti, Nanda Vigo, Gae Aulenti e Osvaldo Borsani. Il nuovo OrientExpress La Dolce Vita gestito dal gruppo Accor, è un treno composto da 12 carrozze, divise in due classi di viaggio: Cabina Deluxe e Suite.
A partire dal 2023, saranno disponibili 6 treni che percorreranno altrettanti itinerari iconici. Attraverseranno ben 14 regioni italiane e 3 destinazioni internazionali, che collegheranno Roma a Parigi, Istanbul e Split. In Italia si viaggerà su un totale di 16000 km di binari, di cui 7000 non elettrificati. Roma, Venezia, Portofino, Matera, Toscana, Sicilia, tra le mete raggiungibili in Italia. Promettono entrambi meravigliosi panorami, esclusive esperienze culturali ed enogastronomiche. Il tutto creato su misura per una avventura senza precedenti.
E’ il ristorante più visto di Milano. Perché si mangiano specialità della cucina milanese su un tram in stile retrò che gira per le strade della città. Bisogna prenotare in grande anticipo. Si sale davanti al Castello.
Negli anni ottanta e novanta tutta la Milano che contava passava dal ristorante fondato da Beatrice Mungai, detta Bice. Locale storico della “Milano bene”. Aperto sette giorni su sette.
Indirizzo: Via Borgospesso 12 (zona Brera-Montenapoleone)
#3 Ceresio 7: la terrazza più “milanese style” di Milano
Credits elygoodvibes IG – Ceresio 7
Uno dei ristoranti dove forse si respira di più l’atmosfera dello stile milanese. Molto quotato anche per gli aperitivi, specie nelle serate più piacevoli, ai bordi di una delle due piscina.
Locale straniante, borderline, al limite dell’apologia al fascismo. Oscar, il titolare, si aggira tra i banconi per trovare qualche cliente con cui litigare. Ma è un tipo bonario e tutto risulta più folkloristico che revanscista. Cucina semplice e genuina.
Indirizzo: Via Lazzaro Palazzi 4 (zona Buenos Aires)
Ristorante pluristellato anche se con una cultura pop. E’ la creatura di Davide Oldani, uno degli chef più celebri ma di profilo più minimal. Il locale è sobrio e posizionato oltre la periferia ovest. Occorre prenotare molto tempo prima.
Indirizzo: Piazza della chiesa 14, 20010 San Pietro all’Olmo, Cornaredo
Una dieta sana come filosofia di vita è la filosofia di Pietro Leeman che offre cibo di “alta cucina vegetariana” in un ambiente molto raffinato.
Indirizzo: Via Panfilo Castaldi 18 (zona Buenos Aires)
#7 Latteria di San Marco: per tornare indietro nel tempo
Credits umbsem IG – Latteria San Marco
Locale che sfida tutte le leggi del commercio. Non accetta prenotazioni, non ha il sito internet ed è chiuso nel week end. Pochi posti a sedere ma se si riesce a entrare ci si ritrova immersi nell’atmosfera migliore che Milano sa dare. La titolare si prende cura dei clienti con il marito che dirige la cucina, sembra di tornare a un’epoca antica. Piatti straordinari che cambiano ogni giorno seguendo le stagioni.
Indirizzo: Via S. Marco 24 (zona Brera-Porta Nuova)
E’ la storia di una grande amore, nato addirittura nell’infanzia, da Aimo e Nadia che nel 1962 hanno aperto in una zona defilata un ristorante leggendario. La forza del locale sono le materie prime proposte in modo non tradizionale. Alla guida nella cucina del ristorante stellato ci sono oggi gli Chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani.
Indirizzo: Via Privata Raimondo Montecuccoli 6 (Lorenteggio).
#9 Luini: l’icona dello street food milanese
Credits denizozdag IG – Luini
Premiato anche con l’Ambrogino d’oro, è un’icona di Milano a due passi dal Duomo. Leggendari sono i suoi panzerotti come le sue code fuori dal negozio. E’ in cima a ogni classifica e punto fisso da provare per chi arriva a Milano. Ad agosto si concede il lusso di chiudere per oltre un mese.
Locale sul tetto della Triennale da cui ci si gode la più bella vista dello skyline di Porta Nuova che si eleva sopra il Parco Sempione. Nelle serate di bel tempo la vista è mozzafiato.
La nuova stazione Tibaldi-Bocconi è stata inaugurata il 5 dicembre. Vediamo come è stata realizzata.
Le IMMAGINI della NUOVA STAZIONE di TIBALDI-BOCCONI
# La prima stazione della futura circle-line
Credits Comune di Milano - Stazione Tibaldi
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Credits Comune di Milano - Parete verde Stazione Tibaldi
Credits Comune di Milano - Banchina stazione Tibaldi
Credits Comune di Milano - Camminamento Stazione Tibaldi
Credits Comune di Milano - Stazione Tibaldi
La nuova stazione Tibaldi-Bocconi ha inaugurato ufficialmente lunedì 5 dicembre e sarà una delle nuove fermate della circle line che sarà operativa nei prossimi anni, con un tracciato semi circolare che da San Cristoforo arriverà a Rho Fiera. Da qui passeranno i treni della linea del passante S9, tra le fermate di Milano Romolo e Milano Porta Romana e sarà la stazione di riferimento per gli studenti provenienti o diretti al Campus dell’Università Bocconi.
La nuova stazione, finanziata in parte dai fondi europei per il progetto “Clever Cities” e in parte da Rfi che ha investito 22 milioni di euro, è caratterizzata da pareti ed elementi di ingegneria naturalistica integrati nelle barriere antirumore, nelle strutture e negli argini della stazione, in grado di assorbire parzialmente le emissioni di anidride carbonica, di riutilizzare le acque piovane e migliorare il microclima e la resilienza urbana in un contesto fortemente antropizzato.
# Una “sala d’attesa a cielo aperto”
Milano Tibaldi
L’idea di partenza è stata la progettazione di una “sala d’attesa a cielo aperto” al servizio dei viaggiatori e, insieme, degli abitanti del quartiere. Un’area di circa 600 mq che unisca al tipico via vai di persone di una stazione ferroviaria anche la possibilità di trascorrere momenti di socialità e di aggregazione, un nuovo punto verde in città.
Tra gli elementi inseriti nel contesto della stazione, e frutto di un percorso partecipato con i cittadini, ci sono infatti: una rastrelliera per le biciclette, un tavolo con una scacchiera incisa, un altro per giocare a ping pong e una bacheca di quartiere.
# Marciapiedi lunghi 250 metri e pensiline che coprono i percorsi pedonali pubblici
Credits Comune di Milano – Camminamento Stazione Tibaldi
La stazione Tibaldi-Bocconi è stata costruita rialzata rispetto al piano strada, con due percorsi pedonali e una pista ciclabile che la collegano, e adeguata agli standard europei previsti per i servizi ferroviari metropolitani nel rispetto di tutte le norme per l’accessibilità. I marciapiedi sono lunghi 250 metri, alti 55 cm, per consentire più facilmente la salita e discesa dai treni, e raggiungibili attraverso scale, scale mobili e ascensori panoramici.
Le pensiline d’attesa hanno invece una lunghezza di circa 150 metri e coprono anche i percorsi pedonali pubblici, la pavimentazione dei marciapiedi è dotata di percorsi tattili per ipovedenti ed è presente un sistema di informazioni ai viaggiatori con monitor e annunci sonori lungo i marciapiedi.
# I primi treni da domenica 11 dicembre
Credits Urbanfile– Indicazioni Stazione Tibaldi-Bocconi
Dopo l’apertura ufficiale, i primi trenidella linea S9 fermeranno nella nuova stazione domenica 11 dicembre con l’entrata in vigore dell’orario invernale.
Cambiare prospettiva e tornare bambini. È questo quello che Chris Bangle ha pensato la prima volta che ha ideato una panchina gigante. Un nuovo modo di guardare, un cambio di sguardo e non di paesaggio. Le panchine giganti sono ormai diffuse in gran parte d’Italia, poste davanti a paesaggi spettacoli, fanno tornare bambini chi ci sale e si siede ad osservare. Contemplando il paesaggio immenso e seduto su una panchina dalle dimensioni sproporzionate ci si sente piccoli.
Anche la Lombardia non manca all’appello con le panchine giganti. E allora ecco dove trovare sedute enormi nella nostra regione.
Le PANCHINE GIGANTI della Lombardia
# La panchina gigante di Fonteno e le altre in provincia di Bergamo
Dato che l’elenco non è corto, anzi sono più di 30 le panchine giganti in Lombardia, si è deciso di dividere le panchine lombarde per provincia. Così nella provincia di Bergamo si possono trovare a Rogno, località Spiazzi, Fonteno /Riva di Solto, località Dor, Breno, località Montepiano e Parre, località Monte Alino. Ma non solo. Nelle valli bergamasche si trovano anche le panchine di Schilpario, località Castegna, Grone, località Colli di San Fermo, e infine quella a San Pellegrino Terme, località Santa Croce.
# La panchina di Breno e quelle in provincia di Brescia
Credits: @_bresciafoto_ Panchina gigante Breno
Nella provincia di Brescia le panchine giganti sono circa 15 e quindi si ha veramente l’imbarazzo della scelta sul dove andare per rilassarsi un attimo su una seduta dalle dimensioni spropositate. Iniziando ad elencare le troviamo a Incudine, località Clusuraccia, Darfo Boario Terme, località Monticolo, Iseo / Pilzone, località San Fermo, Sale Marasino / Evelina, località Maspiano, Capo di Ponte, località Badolina, Edolo, località Mù, e Paspardo, località In Vall.
Credits: @samuelasala Panchina gigante Rovato
Si possono trovare di tutti i colori e dalle vedute più diverse, ci sono alcune panchine che offrono viste panoramiche della città o dei paesi al di sotto, oppure panchine che ti fanno immergere nella natura. Sempre in provincia di Brescia c’è la panchina di Breno, località Montepiano, di Lozio, località Dos del’Ora, di Rovato, parco di Villa Cantù, quella di San Felice del Benaco, località Cisano, di Borno, località Plagna Maruda, e infine quelle di Muscoline, agriturismo La Guarda, e Collebeato, località Campiani.
# Le panchine giganti della provincia di Como
Credits: @serenalosa Panchina gigante Bellagio
Anche Como conta alcune panchine gigante, decisamente molte meno di quelle di Brescia. Nella provincia ci sono la panchina gialla e rossa di Bellagio, località Civenna, e quella di Centro Valle Intelvi / San Fedele, località Bolla.
In provincia di Pavia le panchine dove cambiare prospettiva si trovano invece a Travacò Siccomario, località Boschi, Retorbido, via Torricelle, Codevilla, località Piana di Codevilla, Calvignano, località Pagliarolo, Montalto Pavese, località Belvedere, e Casteggio, località San Biagio.
Tutte province e zone non lontane da Milano, quindi se si vuole cambiare prospettiva e tornare un po’ bambini, una delle panchine giganti in Lombardia è sicuramente la soluzione perfetta, anche per una gita fuori porta.
Credits fabioterry73 IG - Porticciolo Mandello del Lario
Un piccolo gioiellino sulla sponda orientale del ramo lecchese del Lago di Como. Scopriamo le sue bellezze e alcune curiosità che pochi conoscono.
MANDELLO del LARIO, il BORGO COLORATO a un’ora da Milano
# Un piccolo gioiello sulle riva del Lago di Como
Credits fabioterry73 IG – Porticciolo Mandello del Lario
Mandello del Lario è un piccolo gioiellino sulla sponda orientale del ramo lecchese del Lago di Como. Un borgotranquillo e colorato, immerso in un’atmosfera d’altri tempi raggiungibile da Milano in poco più di un’ora di auto o 50 minuti di treno dalla Stazione Centrale. Si trova in posizione geografica privilegiata, perfetta per esplorare il territorio camminando e per godersi le fresche acque ed i panorami del lago.
# Il centro storico e le piccole frazioni montane
Credits fabioterry73 IG – Mandello del Lario
Il piccolo centro storico del borgo si snoda tra piccole viuzze, case colorate e portici dove affaccia un piccolo rimessaggio per barche. Tra le attrazioni da vedere, oltre ai suggestivi scorci e panorami, ci sono la Chiesa di San Lorenzo in stile barocco con un bel campanile in stile romanico e un organo di grande pregio del ‘700, e le piccole frazioni montane, tra torri medievali come quella del Barbarossa, vicoli e chiesette antiche. Per una gita fuori porta si può chiudere in bellezza cenando nei piccoli ristorantini e bar vista lago.
Per gli amanti della vela, Mandello del Lario ospita dal lontano 1965 un’importante sezione della Lega Navale Italiana che ogni estate propone corsi di vela per adulti, ragazzi e bambini.
# Il legame con le moto Guzzi
Credits arbettaaries IG – Museo Guzzi
Mandello del Lario è indissolubilmente legato alla brand motociclistico Moto Guzzi, le moto dell’aquila, che è stato fondato a Genova ma il cui stabilimento produttivo è sempre stato nel comune lecchese, per poi diventarne la sede principale. Nel paese è possibile visitare il Museo Moto Guzzi che raccoglie una ricchissima collezione di oltre 150 pezzi espositivi tra moto di serie, moto sportive, prototipi sperimentali e motori.
A Milano un villaggio di Natale con una pista ghiacciata da record e che rievoca le ambientazioni tipiche dei paesaggi nordici invernali oltre a offrire sport e divertimento per tutti. Vediamo tutte le attrazioni presenti, gli eventi a cui partecipare, il periodo in cui sarà a Milano e come poter vivere quest’esperienza gratis.
La Stazione di Ghiaccio: il più grande ANELLO GHIACCIATO mai realizzato a Milano
# Un percorso ghiacciato di 1.300 mq in un villaggio che rievoca le tipiche ambientazioni dei paesaggi nordici invernali
Senstation On Ice dall’alto
Piazza Duca d’Aosta, ai piedi della Stazione Centrale di Milano, si prepara a trasformarsi in uno dei luoghi di riferimento del Natale per tutti i milanesi e turisti grazie a Senstation on Ice 2022, un progetto voluto e realizzato in collaborazione tra la Regione Calabria, main partner dell’iniziativa, e Grandi Stazioni Retail che si pone l’obiettivo di sostenere la riqualificazione e valorizzazione di uno degli spazi più cruciali della città.
Un villaggio che rievoca le ambientazioni tipiche dei paesaggi nordici invernali e offre sport e divertimento a costo zero e dove l’attrazione principale è un enorme ice ring di 1.300 mq che ricoprirà tutta la piazza, il più grande percorso ghiacciato mai allestito a Milano. Un vero circuito per divertirsi pattinando liberamente o assistere a speciali spettacoli di pattinaggio che saranno organizzati.
La prenotazione per il noleggio dei pattini è disponibile su www.senstation.it, e per i primi 300 nostri lettori che prenoteranno dal 7 al 18 dicembre con il codice “milanocittastato” il noleggio dei pattini sarà completamente gratuito.
# 1.500 mq di scenografia di luci e attrazioni per il divertimento di tutti
Dome “Casa di Babbo Natale” Senstation on Ice
Ad accogliere una pista di pattinaggio mai vista in città per forma e dimensioni ci sarà una suggestiva scenografia di luci, tutte a led per un basso impatto energetico, il cui impatto sarà amplificato da un’illuminazione creativa della facciata della Stazione Centrale, che sarà così valorizzata per l’intero arco temporale dell’iniziativa. AADV Entertainment, realtà italiana consolidata nell’ideazione e produzione di format originali di live entertainment, si è occupata del concepimento e della realizzazione del progetto.
La scenografia, che copre un’area di 1.500 mq, sarà composta anche da installazioni e altre attrazioni per trascorrere momenti divertenti in famiglia o con gli amici. Tutte le installazioni sono a noleggio, per la maggior parte già esistenti, e non saranno dismesse e smaltite al termine dell’iniziativa, ma conservate e riutilizzate in successive occasioni. Vediamo tutte le installazioni e le attrazioni presenti nel villaggio di Natale.
# Il gigantesco Albero di Natale di 18 metri e 15.000 luci sarà l’elemento iconico di Senstation on Ice
Senstation on Ice vista Stazione Centrale
L’elemento iconico di Senstation on Ice 2022 sarà il gigantesco Albero di Natale di 18 metri e 15.000 luci, progettato in rispetto della tradizione natalizia, da cui si sviluppa l’intero villaggio e che farà bella mostra di sé davanti alla Stazione Centrale.
Tra le attrazioni per i più piccoli ci sarà una pista di dimensioni più contenute dove praticare lo Snow Tubing, accessibile gratuitamente a tutti, e che si percorrerà con appositi ciambelloni gonfiabili distribuiti gratuitamente presso la struttura di servizio posta di fianco alla pista stessa.
Una struttura geodetica di 9 mtdi diametro, il “dome”, accoglierà invece il pubblico a vivere in prima persona un viaggio virtuale in Calabria grazie a una serie di proposte multimediali progettate per comunicare le peculiarità del territorio calabrese. Il nome scelto per questa struttura è Calabria Straordinaria richiamando il main partner e al suo interno verranno organizzati seminari e contenuti a tema turismo sostenibile, sport e cultura, mentre un secondo “dome” più piccolo, caratterizzato da una scenografia ispirata alla Calabria, ospiterà invece la casa di Babbo Natale, dedicata ai più piccoli, per raccogliere le letterine e scattare una foto ricordo.
# Un villaggio di Natale realizzato con attenzione particolare all’ambiente e alla sostenibilità
Nella progettazione del villaggio di Natale Senstation on Ice è stata posta un’attenzione particolare anche ai temi della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Oltre alle luci a led e le installazioni riutilizzabili per altre occasioni, è stato infatti scelto uno speciale materiale sintetico brevettato dall’azienda italiana Neveplast, leader mondiale nel settore, per realizzare la pista di Snow Tubing. Si tratta di una tecnologia che consente di poter praticare discipline sportive invernali ovunque in qualsiasi periodo dell’anno in modo totalmente sostenibile.
Per il funzionamento della pista di pattinaggio sono stati invece utilizzati dei “chiller”, i motori atti a mantenere ghiacciato il percorso, di ultima generazione e quindi in grado di ottimizzare il risparmio energetico.
# Tutto il calendario degli eventi dall’inaugurazione fino al 7 gennaio 2023
Il villaggio di Senstation on Ice 2022 apre mercoledì 7 dicembre alle ore 14, mentre l’inaugurazione avrà luogo alle ore 17 all’interno del dome Calabria Straordinaria, alla presenza delle autorità. Seguirà poi l’accensione dell’albero delle Meraviglie, decorato con il fiore della soldanella, simbolo della Calabria e l’esibizione sull’Ice Rink delle scuole di pattinaggio artistico ASGA di Como e ICE LAB di Bergamo. Al termine è prevista una degustazione di prodotti tipici regionali.
Giovedì 8 dicembre alle ore 17 è in programma l’incontro “Le nuove rotte del turismo sportivo tra passione e imprese” in cui l’USSI premierà alcuni giornalisti che si sono distinti nel raccontare le grandi imprese sportive.
Il 17 dicembre sempre alle ore 17 l’incontro “Calabria Straordinaria: tra cinema, cultura e promozione del territorio”, mentre il 19 dicembre è la volta di “Calabria, un viaggio nell’esotico d’Europa”.
Il 7/8/9/10/17/18/19 e 20 dicembre nel pomeriggio e il 6 e 7 gennaio 2023 nel pomeriggio sono previste attività di degustazione gratuite dei prodotti tipici di Calabria a cura di Unione regionale cuochi Calabria, fino ad esaurimento posti, attraverso la consegna di una fiche speciale a forma di soldanella a tutti coloro che usufruiranno delle attrazioni di Senstation On Ice.
# Quando è aperto il villaggio di Natale
Senstation On Ice 2022 è aperto tutti i giorni dal 07/12/2022 al 08/01/2023, con i seguenti orari:
· Pista Snow Tubing e Babbo Natale: dalle 10:00 alle 19:00
· Ice Rink: dalle 10:00 alle 22:00
· 24 e 31 dicembrechiusura anticipata alle ore 18.
Per poter pattinare gratis dal 7 dicembre al 18 dicembre, si può usufruire del codice promo “milanocittastato“ previa prenotazione sul sito www.senstation.it. Il codice è valido fino a esaurimento scorte.
Credits stradapertutti IG - Manifestazione proteggimi Corso Buenos Aires
Fin dalla sua progettazione la pista ciclabile di Corso Venezia e Corso Buenos Aires è stata oggetto di critiche, soprattutto per la scarsa sicurezza offerta ai ciclisti. Gli ultimi dati sembrano confermare questa preoccupazione, il numero di incidenti ha infatti registrato un incremento esponenziale. Vediamo i numeri aggiornati di questo triste primato.
Corso Buenos Aires: la STRADA RECORD (di INCIDENTI)
# Transiti di biciclette quadruplicati sulla corsia di Porta Venezia, ma a quale prezzo?
Struttura pista ciclabile
La progettazione e la realizzazione della pista ciclabile su Corso Venezia e Corso BuenosAires è stata oggetto di numerose critiche da parte degli automobilisti e dagli esponenti dell’opposizione in Consiglio Comunale a Milano. Il motivo principale di discussione, oltre all’eliminazione di alcuni parcheggi o il loro spostamento in carreggiata, è la scarsa sicurezza offerta agli stessi ciclisti.
Credits: milanoevents.it – Incrocio Pista ciclabile Bastioni di Porta Venezia
L’ex Assessore alla Sicurezza in Regione Lombardia, De Corato, ha pertanto espresso preoccupazione in merito agli ultimi dati sugli incidenti avvenuti in una delle piste ciclabili principali del piano dell’amministrazione a guida Beppe Sala: “Fin dalla sua progettazione, la pista ciclabile di corso Buenos Aires è stata oggetto di critiche, che, a detta dell’Assessore comunale Granelli, sarebbero ingiustificate, perché la presenza di biciclette sulla corsia di Porta Venezia è quadruplicata. Certo, la ciclabile è frequentata, ma a che prezzo?”
# Nel 2021 si sono registrati 182 incidenti, un dato cinque volte maggiore rispetto al 2019
Credits milano.corriere – Ciclabile B. Aires
Sul tratto di Corso Venezia ci sono state alcune migliorie, come la realizzazione di cordoli in cemento al posto delle sole linee disegnate sull’asfalto, mentre su Corso Buenos Aires rimane per ora solo la segnaletica orizzontale con le relative problematiche di sicurezza. A questo si affiancano i numerosi incroci che attraverso entrambe le arterie, una la prosecuzione dell’altra, e complici di numerosi incidenti a causa della poca visibilità degli automobilisti.
I dati dell’Areu, Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, sembrano confermare le preoccupazioni e le critiche iniziali al progetto. Dal 2019 al 2021, si è registrato un incremento esponenziale di incidenti: da 36 a 182, una numero cinque volte maggiore. Prosegue De Corato nella sua critica: “Gli ultimi dati fornitici da Areu sono allarmanti: se nel 2019, quindi prima della realizzazione della corsia per i mezzi a due ruote, si sono verificati 36 incidenti, nel 2021 ne sono stati registrati addirittura 182, con un incremento esponenziale delle cadute in bicicletta e in monopattino e degli investimenti di ciclisti pari a cinque volte di più. É un quadro preoccupante che mette in luce come la sicurezza, nella progettazione del tracciato, sia passata in secondo piano”.
Credits moniaunaguidapermilano IG - Mercatini Duomo Milano
Mancano poche settimane al Natale e al lungo periodo di festività di fine anno. Il culmine sono il Cenone della Vigilia, il pranzo di Natale, Capodanno e la coda con l’Epifania.
L’attesa del Natale si riempie, finalmente, di chalet e delizie: tornano i mercatini di Natale in città e tutta la Lombardia. Scopriamo i più caratteristici e sugesstivi di Milano e di della Lombardia.
I MERCATINI di NATALE più belli del 2022 di Milano e della Lombardia
I mercatini di Milano
# La Fiera degli oh-bej oh-bej 300 bancarelle dal 7 Dicembre
Credits oshka_milano IG – Oh bej Oh Bej
Iniziamo da Milano perché il capoluogo lombardo e alcuni comuni della Città Metropolitana godranno di un periodo extra di vacanza e tempo libero, che sembrano fatti apposta per gironzolare tra i mercatini di Natale alla ricerca di regali. S. Ambrogio e il lungo ponte, che quest’anno inizia da mercoledì 4 a domenica 11 dicembre, sono il nastro di partenza ufficiale del Natale meneghino che, come da lunga tradizione, porta in città la Fiera degli oh-bej oh-bej, dove si trovano ben 290 bancarelle della tradizione milanese insieme ai prodotti più vari.
Da diversi anni si tiene fuori dalle mura del Castello Sforzesco nel tratto compreso tra viale Gadio, piazza Castello e via Minghetti. Si parte il 7 dicembre e termina la sera del 10, gli orari di apertura delle bancarelle sono dalle 8:30 alle 21:00.
Credits artigianoinfiera IG – Artigiano in Fiera 2022
L’Artigiano in Fierapresso la Fiera di Rho è un altro degli appuntamenti fissi di milanesi e non solo. Anche per l’edizione 2022, la 26esima della manifestazione, in piedi dal 3 all’11 dicembre e accessibile tutti i giorni dalle 10:00 alle 22:30, artigiani da tutto il mondo mettono in mostra le proprie creazioni e raccontano qualche storia, di quelle che accompagnano i regali e la loro apertura alla mezzanotte della vigilia. Per entrare gratis basta richiedere l’invito online sul sito ufficiale.
Credits moniaunaguidapermilano IG – Mercatini Duomo Milano
Fino al 6 gennaio si potranno visitare anche le baite ai piedi della cattedrale, per quello che forse è il mercatino natalizio più bello e rappresentativo dell’intera penisola.
Sono 78 gli spazi espositivi in legno aperti ininterrottamente dalle 8:30 alle 22:00, che vengono allestiti ogni anno tutto intorno alla Madonnina, trasformano Piazza Duomo in un villaggio della Lapponia. Musiche natalizie, dolci, calze da appendere al camino, regali e tanta tradizione lombarda, per un evento che si è sempre trasformato, raccogliendo la voglia di Milano di unire cultura, tradizione e novità.
# Il Villaggio delle Meraviglie in Porta Venezia fino all’8 gennaio 2023
Credits villaggiodellemeraviglie IG – Casette con dolci e regali
Il Villaggio delle Meraviglie, dal 19 novembre fino all’8 gennaio, si trova all’interno dei Giardini Indro Montanelli di Porta Venezia. Un vero e proprio villaggio di Babbo Natale per vivere appieno l’atmosfera natalizia. Il Villaggio delle Meraviglie è un villaggio di Natale storico, il primo assoluto in Italia. Un luogo incantato di oltre 1000 mq per vivere la magia del Natale e lasciarsi stupire dalle tante attività e attrazioni che ha da offrire. Tra le più attese c’è la doppia pista di pattinaggio su ghiaccio, parzialmente coperta, di 80 metri di lunghezza e 1000 mq di ampiezza. Questo la rende la più grande di tutto il Nord Italia.
In questa terra ricca di tradizioni, ognuna delle popolazioni presenti celebra il Natale con lo spirito perfetto e, se non ci credete, vediamo cosa hanno preparato gli amici fuori Milano.
# A Mantova il mercatino di Natale “a singhiozzo” fino al 26 dicembre
Mercatini di Natale Mantova
A Mantova c’è il più curioso “mercatino di Natale a singhiozzo”, perché non sarà permanente per tutto il periodo natalizio. Verrà allestito nei fine settimana e nei periodi di festa più importanti e sono attesi numerosi visitatori.
Il mercatino si tiene in piazza Virgiliana in tutti i weekend dal 19 novembre a Natale, con apertura extra nei giorni 7-8-9 e 26 dicembre.
# A Monza il “Christmas Village” con Babbo Natale e gli elfi
Credits claudia_citarella IG – Christmas Village Monza
A Monza c’è il “Christmas Village”, dal 27 novembre al 6 gennaio 2023, con una trentina di chalet posizionati tra piazza Carducci e piazza San Paolo. Le casette bianche sono state create appositamente per Monza dagli artigiani del Trentino Alto Adige e sono circondate da 16 abeti illuminati. Al centro del villaggio, intorno a un grande albero di Natale illuminato, ogni venerdì, sabato e domenica Babbo Natale e gli elfi, incontreranno tutti i bambini che potranno consegnare la loro letterina. Gli orari di apertura sono dalle 9.30 alle 19.30, eccetto a Natale e il 1° gennaio dalle 15 alle 19.
# A Crema la Fiera di Santa Lucia
Dal 3 all’8 dicembre torna a Crema è in scena la Fiera di Santa Lucia con circa 40 espositori che propongono il meglio dell’artigianato e dell’oggettistica. Una passeggiata in mezzo a bancarelle ricolme di oggettistica nell’area compresa fra il duomo, via Manzoni e via XX Settembre.
# A Bergamo il Villaggio di Natale fino al 27 dicembre
Bergamo celebra la voglia di Natale e di regali in Piazzale degli Alpini, con un Villaggio di Natale in cui trovano posto 26 casette di legno, artigiani e tanta musica proveniente dal villaggio stesso. C’è anche una pista di pattinaggio, che rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2023, mentre i mercatini rimarranno fino al 27 dicembre. Il villaggio è aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30 e il sabato dalle 9.30 alle 22.00.
# A Cernobbio i giochi di luce della “Città dei Balocchi”
L’ultima tappa è Cernobbio, sul Lago di Como, dove quest’anno si è trasferisce l’attesissima manifestazione natalizia Città dei Balocchi che di solito si tiene nel capoluogo di provincia. Dal 7 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, bancherelle, artigianato e soprattutto gli spettacoli con meravigliosi giochi di luce sapranno creare un magica atmosfera in questa località in riva al lago..
La nuova frontiera della street art è il 3D. Ne è portavoce, o meglio porta-pennello, Braga last1, artista francese. Lo vedremo anche a Milano?
MURALES TRIDIMENSIONALI: la nuova frontiera della STREET ART
# Bragalast1
Credits: themindcircle.com
Braga, il cui vero nome è Tom Bragado Blanco, è un artista autodidatta che ha iniziato personalizzando l’abbigliamento. Successivamente gli sono state commissionate opere private, per hotel, ristoranti e aziende, fino ad arrivare agli eventi di street art più famosi del sud della Francia. I suoi disegni tridimensionali armonizzano con l’ambiente circostante, riportandoli come sfondo. La street art, proprio arte di strada, già dal nome si identifica come arte a contatto con l’ambiente, per questo motivo è essenziale la sua armonizzazione.
Il tridimensionale è molto diffuso, numerosi artisti preferiscono lavorare su pavimenti, dando l’impressione ai passanti cadere in un buco o poter scendere una scala. Altri disegni infatti riguardano figure in rilievo che cadono lungo le pareti dei palazzi oppure si arrampicano lungo le pareti, come ad esempio le opere di STROK, artista norvegese che opera a Berlino. Non solo figure umane o animali, ma anche paesaggi, che trasportano in una dimensione altra, attraverso una parete o un pavimento.
Italia e turismo vanno di pari passo. Il Belpaese viene sempre definito il più bel paese del mondo, almeno da noi italiani, che ci vantiamo, ma soprattutto che siamo orgogliosi, dei numerosi siti UNESCO che ci sono stati riconosciuti. Quando si parla di turismo, però, non si può più parlare solo di bellezze paesaggistiche, artistiche, o in generale di attrazioni, per attirare turisti bisogna essere accoglienti. Ma gli italiani, oggettivamente, sono accoglienti: con la loro calorosità, simpatia, nonché voglia di coinvolgere l’altro, in questo caso il turista, nella loro vita. E allora, la città più accogliente del mondo non poteva che essere italiana, ma qual è?
La CITTÀ più ACCOGLIENTE del mondo è in Italia
# Il Traveller Review Award 2022: Prima l’Italia davanti a Spagna e Francia
Credits: @palazzodellafontana hotel Matera
La classifica delle città più accoglienti del mondo è stata fatta da Booking.com, che ha analizzato 232 milioni di recensioni dei viaggiatori, 1.261.273 fornitori di alloggi, punti di noleggio auto e fornitori di taxi prepagati. Sono stati presi in considerazione 220 Paesi con i loro territori e alla fine si è stilata la classifica Traveller Review Award 2022.
L’Italia ha battuto tutti. 162.272 strutture italiane sono state premiate e lo Stato con il maggior numero di strutture che hanno vinto il premio. Subito dopo lo Stivale, è stato la Spagna con 93.130. Uno stacco considerevole. Tra gli altri Paesi in testa alla classifica troviamo Francia, Croazia, Germania, Russia, Regno Unito e Brasile.
# Matera è la città più accogliente del mondo
Credits: @tom.travel_blogger Matera
Ma qual è la città più accogliente del mondo? Famosa per i suoi sassi, per le abitazioni scavate nella roccia e per essere stata Capitale della Cultura 2019, Matera è stata definita la città più accogliente del mondo. I suoi alloggi hanno ottenuto un punteggio altissimo, pari a 9,9 , e le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche hanno contribuito a farle ottenere questo premio. Secondo i turisti, il personale, la pulizia e la posizione sono i principali fattori che rendono un alloggio accogliente. Matera quindi sa bene cosa vogliono i visitatori e riesce a soddisfarli quasi al 100%. La città italiana ha battuto Bled (Slovenia), Taitung (Taiwan), Nauplia/Nafplio (Grecia) e Toledo (Spagna).
Credits Andrea Urbano - Biciclette rider su treni Trenord
Se i controlli in metropolitana sono più serrati, anche per la tipologia di servizio e infrastruttura, i treni del passante che attraversano la città sono lasciati un po’ alla deriva. Ecco cosa succede.
Il groviglio di BICI sul PASSANTE
# Nessun controllo sui treni del passante
Credits Andrea Urbano – Biciclette rider su treni Trenord
La capitale mondiale della moda, del design, sinonimo di stile e classe nel mondo, si proietta nel futuro con slancio e dinamismo attraverso grandiosi progetti di recupero urbanistico. Troppo spesso però si perde nella cura dei dettagli, come la valorizzazione e il controllo di un servizio di importanza vitale per il trasporto cittadino, il passante ferroviario.
La colpa, o l’inerzia, nel non riuscire a presidiare il servizio ferroviario in modo adeguato è in questo caso di Trenord. Purtroppo la brutta immagine che ne consegue viene associata a Milano. In una serata qualsiasi a bordo di un vagone di una linea del passante si possono trovare innumerevoli biciclette, spesso di rider, accatastate ad ingombrare il passaggio, assenza di controllori e viaggiatori senza biglietto.
Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)
Un treno “veloce” ma che potrebbe essere quasi battuto in velocità da un ciclista ben allenato o da un monopattino elettrico senza limiti imposti dalla legge. Eppure è un treno che nel suo nome ha proprio “express”, veloce, rapido. Ma allora la domanda è, a quanti chilometri orari andrà il treno veloce più lento del mondo?
Glacier Express: il TRENO VELOCE più LENTO e PANORAMICO del mondo
# 300 km a 36 km/h
Credits: @glacierexpress.ch Glacier express
Oltre ad essere uno dei treni più panoramici di sempre, con tutti i bei paesaggi che attraversa, è anche il treno veloce più lento del mondo. Viaggiando per quasi 300km, precisamente 291, e partendo da St. Moritz, attraversando Coira, Andermatt, Briga e arrivando a Zermatt, il Glacier Express fa il suo percorso ad una velocità mai vista, sì ma al contrario. A livello di tempistiche, il Glacier Express è molto lento: viaggiare su questo treno è un po’ come fare Milano-Firenze in sette ore anziché due. Il treno infatti viaggia a 36 km/h per quasi tutto il percorso, attraversa 291 ponti, 91 tunnel ed i paesaggi mozzafiato delle Alpi svizzere.
Il treno è anche uno dei più lussuosi di sempre e serve i propri passeggeri con tutti i comfort possibili. La durata del viaggio richiede in automatico la presenza di un ristorante, ristorante che offre un menù ad hoc da una a quattro portate. Il prezzo del biglietto invece varia a seconda di che percorso e che classe si sceglie. In prima classe il biglietto intero costa circa 270 euro, mentre il viaggio completo in seconda classe costa 150 euro. Si può scegliere anche di non fare tutto il percorso del trenino rosso del Bernina e quindi i prezzi diminuiscono.
Il treno veloce più lento del mondo è anche molto attento ai suoi passeggeri. Vuole garantire loro tutta la tranquillità per godersi i paesaggi che si attraversano e, per farlo, ha deciso di non dare gli annunci attraverso gli altoparlanti ma piuttosto in cuffiette che fornisce lo staff ai passeggeri. Il Glacier Express, inoltre, alla sua velocità di ben 36 km/h, viaggia per quasi tutto l’anno, tranne nel periodo da metà ottobre a metà dicembre.
# Lento sì, ma dai paesaggi mozzafiato
Credits: @allison.you Glacier express
Il Glacier Express non è quindi uno di quei treni che ti porta velocemente a destinazione, ma questo perché vuole far ammirare i maglifici paesaggi che attraversa ai suoi passeggeri.