Home Blog Pagina 141

Cosa serve per migliorare Milano? Le 5 priorità dei milanesi

0
Frida Isola - ph. @milanographies IG
Frida Isola - ph. @milanographies IG

Milano è una delle città più apprezzate d’Italia, ma, come ogni città, ha anche dei difetti. Abbiamo chiesto ai cittadini cosa servirebbe per migliorare la città, ecco le 5 risposte più frequenti. Foto cover: Frida Isola – ph. @milanographies IG

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Cosa serve per migliorare Milano? Le 5 priorità dei milanesi

# 1 Il tema più sentito: «Assolutamente più sicurezza»

Il Sole 24 ore – Classifica città per reati denunciati

Il tema su cui i milanesi insistono più di tutto è la sicurezza: sicurezza che, infatti, è spesso al centro del dibattito cittadino. Recentemente Milano è stata incoronata Capitale del Crimine dal report sulla sicurezza de Il Sole 24 Ore. Milano è al primo posto in Italia per numero di reati, con una media di quasi 7.000 denunce ogni 100.000 abitanti.

I cittadini chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nelle zone periferiche, ma anche negli snodi principali (come le stazioni Centrale e Garibaldi), in particolar modo per quanto riguarda le ore notturne. Maggiori telecamere di sorveglianza potrebbero essere una buona soluzione, ma c’è da domandarsi sull’efficacia del solo utilizzo della tecnologia senza un parallelo investimento nelle risorse umane.

Per il benessere di un cittadino, quindi per migliorare la città, oltre che l’effettivo tasso di crimini, bisogna considerare anche la sicurezza percepita. Spesso, la paura è maggiore alla possibilità effettiva di essere vittima di un crimine e questo, chiaramente, ha un impatto significativo sulla qualità della vita. Investire in progetti di riqualificazione urbana, in maggiore illuminazione e in iniziative comunitarie per la sicurezza potrebbe aiutare a creare ambienti più sicuri e a ridurre il senso di insicurezza diffuso tra i cittadini.

Continua la lettura con: Milano capitale del crimine

#2 La manutenzione delle strade: le buche sono un problema

Basta buche a Milano FB

Il secondo tema più sollevato dai milanesi, rispetto a come si potrebbe migliorare la città, sono la qualità e lo stato del manto stradale. Le molte buche nelle strade di Milano e, in generale, la pessima condizione del manto stradale di diversi tratti della rete rappresentano un problema serio che ha effetti sia sulla sicurezza che sulla mobilità.

Oltre a creare disagi quotidiani agli automobilisti e ai motociclisti, le strade dissestate possono provocare danni ai veicoli e aumentare il rischio di incidenti. Il problema, chiaramente, si intensifica durante i periodi di pioggia, quando le buche si riempiono d’acqua e diventano difficili da individuare, peggiorando la situazione.

Secondo i dati più recenti, l’amministrazione comunale ha triplicato gli interventi di manutenzione nel 2024, ma molti cittadini lamentano che queste soluzioni siano temporanee e poco efficaci. In effetti, l’asfalto di Milano, sottoposto a costante traffico pesante e condizioni atmosferiche mutevoli, tende a deteriorarsi velocemente.

Legato allo stato della strada, i milanesi pongono anche la questione del mal coordinamento dei lavori stradali. Infatti, spesso le riparazioni vengono eseguite in maniera frammentaria, causando ulteriori disagi ai cittadini e prolungando i tempi di risoluzione.

Continua la lettura con: Una PIOGGIA di BUCHE a Milano

#3 Maggiore cura per l’arredo urbano e il verde pubblico

Parco Citylife

Un altro dei punti cardine per migliorare la qualità della vita a Milano, secondo i cittadini, è la maggiore attenzione all’arredo urbano e agli spazi verdi. Sebbene Milano abbia alcune aree verdi simboliche, come il Parco Sempione e i Giardini Pubblici Indro Montanelli, la richiesta da parte della popolazione è quella di incrementare la presenza di verde in città, specialmente nelle aree periferiche o densamente abitate.

I cittadini lamentano la mancanza di spazi pubblici ben curati, piazze pedonali accoglienti e una maggiore diffusione di piante e alberi che potrebbero non solo abbellire la città ma anche contribuire al miglioramento della qualità dell’aria. Progetti iconici come il “Bosco Verticale” e la “Biblioteca degli Alberi” hanno dimostrato come natura e architettura possano integrarsi con successo, ma per molti queste iniziative sono ancora piuttosto isolate.

Il verde non è solo una questione estetica: piante e alberi svolgono un ruolo cruciale nel contrastare l’inquinamento atmosferico, abbassare le temperature estive e creare spazi in cui i cittadini possano socializzare e rilassarsi. Più aree verdi, come parchi e giardini urbani, contribuirebbero a migliorare l’ambiente cittadino e a offrire spazi di fuga dal ritmo frenetico della vita milanese.

Continua la lettura con: Il «modello CityLife» da estendere a Milano: persone nel verde, traffico sotto terra

#4 Il costo della vita: il prezzo della casa pesa su Milano

Credits gev_milano IG – Protesta contro caro affitti

Altro tema fondamentale che per i milanesi incide negativamente sulla percezione della città è il costo della vita, in particolare il problema degli affitti, che a Milano ha raggiunto livelli insostenibili per molti residenti. Milano, cuore pulsante dell’economia italiana, attira ogni anno migliaia di lavoratori, studenti e giovani professionisti. Questo afflusso costante ha portato a un aumento vertiginoso dei prezzi degli affitti, rendendo la ricerca di una casa a prezzi accessibili una sfida quasi impossibile.

Una regolamentazione degli affitti brevi, come quelli offerti tramite piattaforme tipo Airbnb, potrebbe incrementare l’offerta abitativa a lungo termine. Spesso, infatti, molti appartamenti destinati al mercato turistico sottraggono spazi ai residenti, aumentando ulteriormente la pressione sul mercato immobiliare.

Continua la lettura con: Affitti, Sala: «Piano da 10.000 case», ma il Comune rifiuta i soldi del Governo

#5 Il mare: un sogno impossibile, ma profondo

Credits: @gitefuoriportainliguria
Scalinata Monesteroli

Ultimo ma non ultimo, dato che è nominato spesso dai milanesi, il desiderio più improbabile, ma simbolicamente potente: l’idea del mare.

Sebbene Milano sia a un passo dalle spiagge della Liguria (come Sestri Levante e Santa Margherita Ligure) e, generalmente, ben collegata con le maggiori località balneari del Paese, molti sognano un vero e proprio angolo di mare all’interno della città. Per quanto irrealizzabile, è fuor di dubbio che il mare migliorerebbe, e non di poco, la bellezza di Milano.

Per altro, la frequenza di questo sogno irrealizzabile dal punto di vista geografico potrebbe sollevare un aspetto più profondo: la mancanza di luoghi di svago e relax facilmente accessibili all’interno della città. La riqualificazione delle “darsene” e dei navigli potrebbe rappresentare una soluzione interessante per ricreare un’atmosfera che richiami l’ambiente marittimo.

In più, progetti innovativi come le spiagge artificiali o la creazione di zone balneabili potrebbero essere presi in considerazione per soddisfare, almeno in parte, questo desiderio e aumentare il fascino di Milano. L’idea del mare è più che un semplice capriccio.

Continua la lettura con: La «rivoluzione sotterranea»: come rendere bella la metro di Milano

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Questi sono i 10 parchi «più popolari d’Europa»: sì, c’è anche Milano!

0
selenee51 -pixabay - Jardin des tuileries

Viviendumonde premia anche Milano. La classifica è stata realizzata computando le valutazioni e le recensioni degli utenti su Google. Questi sono i 10 parchi più popolari d’Europa. E Milano ne esce alla grande: chi ha detto che è una città grigia?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Questi sono i 10 parchi «più popolari d’Europa»: sì, c’è anche Milano!

#10 Varosliget Park (Budapest)

davidcolizzi IG – Varosliget Park

Non sorprende il decimo posto del Varosliget Park di Budapest. Punto di riferimento per il tempo libero e la cultura nel cuore della capitale magiara, è uno dei parchi più grandi della città con i suoi 100 ettari di estensione. Oltre a spazi verdi per il relax ospita al suo interno alcune attrazioni come il Castello Vajdahunyad e le Terme Széchenyi.

#9 Parco Sempione (Milano)

Ph. dimitrisvetsikas1969

Ecco qua il nostro Central Park! Forse più apprezzato dall’estero che dai turisti di casa nostra. In una Europa ricca di città che si fanno belle per quanto sono verdi, infila la zampata anche Milano con il Parco Sempione. Il più grande nel centro di Milano con circa 39 ettari di superficie, premiato per essere uno straordinario trait d’union tra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace, due attrazioni che tutto il mondo ci invidia. Ma ci sono anche prati curati, un laghetto con il Ponte delle Sirene e percorsi per l’attività all’area aperta. Al suo interno anche tre ristoranti, la Torre Branca, l’Acquario Civico e l’Arena.

Leggi anche: Curiosità e leggende del Parco Sempione, il Central Park di Milano

#8 Villa Borghese (Roma)

Credits xlizziexx-pixabay – Villa Borghese

La Capitale si vanta dei suoi magnifici parchi. Bisogna riconoscere che in questo è favolosa. Il più amato, e forse più celebre, è Villa Borghese. Esteso il doppio del Parco Sempione, è famoso per la Galleria Borghese e i suoi giardini. Offre un mix di arte, storia e natura, con fontane, statue e laghi, suggestivo quello con al centro il Tempio di Asclepio, da godere romanticamente mentre ci si muove sull’acqua seduti in piccole imbarcazioni a remi.

#7 Lazienki Park (Varsavia)

margo_mkw IG – Lazienki Park

Si torna a Est con il Lazienki Park di Varsavia, in Polonia, il più grande della città. Al suo interno c’è il giardino botanico, un teatro, alcuni palazzi tra cui la maestosa residenza reale di stile neoclassico del Palazzo Lazienki, costruito su un’isola artificiale nel lago. Camminando tra i suoi viali si può vedere anche la celebre statua di Fryderyk Chopin.

#6 Prater (Vienna)

sjuzi_sue – pixabay – Prater Vienna

Qui si entra nel mito. Vienna è Sacher e Prater. Prima riserva di caccia imperiale, è stato inaugurato come parco pubblico nel 1766, mentre è del 1897 la ruota panoramica gigante diventata uno dei simboli della città. Agli spazi verdi per attività all’aperto come jogging, ciclismo e picnic, si alternano 250 attrazioni diverse su una superficie di 600 ettari.

#5 Jardin des Tuileries (Parigi)

selenee51 -pixabay – Jardin des tuileries

Si prosegue tra le meraviglie verdi d’Europa, con il primo dei due parchi parigini in classifica: il Jardin des Tuileries. Il raffinato giardino nel cuore di Parigi, tra il Louvre e Place de la Concorde, il più antico giardino in stile francese presente in città e fatto costruire da Caterina de’ Medici. Nei 25 ettari di estensione si snodano ampi viali e si possono ammirare statue, come la copia del “Mercurio a cavallo di Pegaso”, il cui originale è stato spostato al Louvre, e fontane. Un luogo celebrato dai parigini per il passeggio ed il relax nel XIX e nel XX secolo.

#4 Jardin du Luxembourg (Parigi)

pixabay – Jardin du Luxembourg

Si accomoda a un soffio dal podio l’altra meraviglia all’aperto di Parigi: Jardin du Luxembourg. Noto per i suoi viali alberati e il Palazzo del Lussemburgo, il parco del Quartiere Latino è un luogo tranquillo per rilassarsi tra le aiuole fiorite e le statue. Un’oasi verde nel centro città che offre anche spazi per bambini e spettacoli di marionette. 

#3 Hyde Park (Londra)

alaf_g IG – Hyde Park

Si passa la Manica con Hyde Park a Londra, tra i più grandi della capitale inglese con i suoi 142 ettari e un’area che racchiude oltre 4mila alberi, il grande lago Serpentine, un prato e giardini di fiori ornamentali. Conosciuto anche per gli Speaker’s Corner, dove si tengono dibattiti pubblici, offre spazi per passeggiate, pic-nic, sport e concerti all’aperto. 

#2 Parc Güell (Barcellona)

nikolaus_bader-pixabay – Barcellona, Guadì

A un passo dalla vittoria c’è il Parc Güell di Barcellona, il parco surreale di circa 18 ettari progettato da Antoni Gaudí, con strutture fantasiose, forme ondulate e magmatiche, mosaici colorati. Tra le opere il mosaico della famosa salamandra “El Drac” e il portico della Lavanderia, le cui colonne inclinate evocano alberi. Uno dei simboli più distintivi della città catalana, una combinazione perfetta di architettura e natura, con viste panoramiche sui tetti di Barcellona e un design unico.

#1 Parque del Retiro (Madrid)

matteocardinali95 IG – Parque del Retiro

Madrid supera Barcellona anche nei parchi. Il più popolare in Europa in base alle valutazioni e alle recensioni di Google si trova nella capitale. Parque del Retiro è il parco cittadino più importante, ricco di fontane, piazze, spettacoli di marionette, indovini. Celebre per il Palazzo di Cristallo e giardini lussureggianti con oltre 15.000 alberi, nei suoi 125 ettari ospita anche un lago artificiale per il canottaggio oltre a eventi culturali e mostre.

Spunto: viviendumonde IG

Continua la lettura con: In costruzione il parco urbano più grande del mondo

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La Lombardia è la regina d’Italia dei caffè: questi sono i 3 bar migliori di Milano (secondo il Gambero Rosso)

0
Pavè

La Lombardia è sempre al primo posto per numero di bar premiati dalla storica guida culinaria. A Milano ben cinque new entry che incalzano i tre locali migliori della città e le altre eccellenze. Ecco dove si beve il caffè più buono e dove la proposta gastronomica e il servizio sono al top.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

La Lombardia è regina dei caffè in Italia: questi sono i 3 bar migliori di Milano (secondo il Gambero Rosso)

# Lombardia regina anche dell’edizione 2025 del Gambero Rosso con 158 insegne

Premiazione Bar d’Italia 2025 Illy © Francesco Vignali Photography

La nuova Guida del Gambero Rosso “Bar d’Italia 2025”, realizzata insieme a illycaffè, conta oltre 1.100 insegne, in aumento rispetto alle 1.091 dell’anno precedente: la Lombardia è la regina d’Italia con 158 insegne totali. Di queste 12 eccellenze ottengono il punteggio massimo, affiancate da altre 146 insegne distribuite sul territorio, con 15 nuovi ingressi quest’anno, cinque solo a Milano. A seguire troviamo il Veneto con 113 ed Emilia-Romagna (89), al Sud spiccano Sicilia (83) e Puglia (82). Ma quali sono i bar migliori di Milano? 

# L’Ile Douce, una proposta raffinata che mixa influenze francesi e italiane

Credits: @piccolau
L’Ile Douce Milano

Partiamo dall‘Ile Douce, il locale di Angela e Fabrizio Barbato in zona Isola, piccolo ma di grande qualità. Con un’attenzione meticolosa ai dettagli, dagli arredi al servizio, offre una proposta raffinata che unisce influenze francesi e italiane. La colazione è un momento imperdibile, con una vasta scelta di prelibatezze come pane, viennoiserie, torte, cookies, focacce e pizze, oltre a piatti à la carte come porridge e croque madame. La caffetteria è eccellente, con caffè specialty e tè pregiati. Anche il pranzo è di alta qualità, con pasta fresca, vellutate e piatti di carne. Molto apprezzati i corsi di pasticceria e le cene francesi.

Indirizzo: Via Luigi Porro Lambertenghi, 15

# Loste cafè, design essenziale e cosmopolita e caffè da torrefazioni di nicchia

Credits lostecafemilano IG – Loste Cafè

Si conferma anche Loste cafè, che nel frattempo ha raddoppiato le sedi con un nuovo locale nel Certosa District. Si distingue per il design essenziale e cosmopolita, puntando su eccellenza nei prodotti e lavorazioni. L’esperienza dei titolari Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro, maturata al Noma, è evidente sia nei caffè specialty, scelti con cura da torrefazioni di nicchia, sia nei dolci firmati da Ferraro, originali e raffinati. Tra le creazioni più apprezzate spiccano il biscotto Kev e il bun al cardamomo. Il croissant “Cotto e ricotto”, cotto due volte con ripieno di crema di mandorle, è un vero colpo di fulmine. Anche le proposte salate e vegetariane a pranzo sono di grande qualità.

Indirizzi: via Francesco Gucciardini 3, via Varesina 204

# Pavé premiato anche con una stella per aver conseguito l’eccellenza per il 10° anno consecutivo

Pavè

Veniamo a Pavé, con quattro sedi a Milano, e che alle tre tazzine e tre chicche si aggiudica una stella per aver conseguito l’eccellenza per il 10° anno consecutivo. L’insegna ha rinnovato il concetto di bar, offrendo un servizio più rilassato e attento alla qualità. In via Casati, i lievitati e le sfoglie per la colazione, preparati con lievito madre e burro di Normandia, come il pain au chocolat e la brioche lime e caramello, sono tra i più venduti. Il panettone, disponibile tutto l’anno, e altri classici della tradizione come le frittelle di Carnevale sono eccellenti. Per chi preferisce il salato, spicca il bombolone con burrata e culaccia. La caffetteria è ottima, con bevande speciali come il delizioso Chai latte. Anche l’offerta del pranzo, con insalate, sandwich pastrami, focacce e zuppe, è di grande qualità e soddisfazione.

Indirizzi: Via Felice Casati 27, Via della Commenda 25, Via Cesare Battisti 21 e Via Cadore 30

# Cinque new entry a Milano sul totale dei 61 locali presenti

lp_imageandfashion IG – Faak

Dietro alle tre superstar di Milano, e agli altri 53 locali presenti nella guida con almeno una tazzina e un chicco, per l’edizione 2025 ci sono bene cinque new entry in città:

  • Ai Chiostri
  • Faak
  • Nudo – Artisan Coffee
  • Risplendente
  • Sisu.

Continua la lettura con: Questo è il «bar più bello del mondo»

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

A Milano la pizza più costosa del mondo?

0
pizza Plein - newsdalmondo IG

Milano ha accolto un nuovo luxury hotel dove si può mangiare una pizza dal costo record. Scopriamo come è fatta e perchè costa così tanto.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

A Milano la pizza più costosa del mondo?

# Il turismo del lusso

Credits Andrea Cherchi – Via Montenapoleone
È ormai da tempo che Milano non è più la metropoli del turismo mordi e fuggi, della città in cui di passa ma non si resta. Oggi è un polo attrattivo per turisti da tutto il mondo, il trend è in continua crescita come in crescita costante è stato ed è tuttora il turismo di lusso. Investitori stranieri che arrivano in città disposti a spendere cifre da capogiro e non solo per poche notti.

# Il nuovo luxury hotel a marchio Philip Plein

The Plein hotel, Milano

Forse è anche sulla scorta di cotanti precedenti che il settore della ospitalità di altissimo livello ha accolto un nuovo luxury hotel, chiamato The Plein hotel a marchio Philip Plein stilista già noto per il marchio che porta il suo nome. Aprirà in in via Manin all’interno di Palazzo Melzi, storica struttura già appartenuta alla stilista Krizia, in una zona che è ricca di strutture di lusso come casa Cipriani. Non si sa però ancora con certezza la data di apertura, al momento è stato inaugurato solamente il club durante e il ristorante italiano la fashion week.

# Un vero e proprio polo gastronomico con la pizza record da 1.500 euro

philippplein IG

Non si tratta però solo di un hotel 5 stelle lusso, ma di un vero e proprio polo gastronomico, con tanto di ristorante vegano, di cucina giapponese, italiano e, addirittura, una pizza al Dom Perignon Vintage 2013 alla modica cifra di 1500 euro.

pizza servita all’inaugurazione – newsdalmondo IG

Non proprio per tutti i portafogli insomma! E poi il Crystal beach, il beach club Sul Rooftop dell’hotel dove divertirsi dopo cena con cocktails per poi soggiornare nelle suites di super lusso, tutte con sauna privata e angolo gym, dove sentirsi coccolati dall’alba a notte fonda. Staremo a vedere…

Continua la lettura con: La pizza più buona d’Italia? Si mangia a Milano!

ALESSANDRA GURRIERI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Nel lusso, piccolo è bello: i due paesi italiani che superano Milano nel mercato delle case di pregio

0
Ph. GregoryButler

Tra le città Milano è la principale città italiana per il mercato degli immobili di lusso. Questo ormai lo sanno anche i sassi. Eppure le cose cambiano se si guarda più in piccolo. Considerando anche i paesi più piccoli, la città della Madonnina si classifica solo al terzo posto. Lo dice lo studio condotto da LuxuryEstate.com che ha misurato la qualità del mercato di abitazioni di lusso nella velocità media delle compravendite. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Nel lusso, piccolo è bello: i due paesi italiani che superano Milano nel mercato delle case di pregio

# Milano e le altre città, la classifica dei comuni

Ph. @milanographies IG

Il mercato immobiliare di Milano nella top gamma è il numero uno tra le città italiane. Ma non lo è se si considerano anche paesi più piccoli. L’indice di qualità principe è infatti la velocità nella compravendita di case di lusso. Courmayeur, meta turistica della Valle d’Aosta, detiene il primato con un tempo medio di 1,8 mesi. Segue Cernobbio, perla sul Lago di Como, dove le case di pregio vengono vendute in appena 1,9 mesi.

Milano si posiziona terza, seguita da Como, Roma, Bologna e Torino. A chiudere la top 10 si trovano Pietrasanta e Camaiore in Versilia e Arzachena in Sardegna, tutte con tempi di vendita che variano dai 3,9 ai 4,6 mesi.

Continua la lettura con: Le case fantasy della “strada installazione” di Milano: un’atmosfera da New Orleans nei giorni di festa (Fotogallery)

# Le due facce di Milano: gli immobili di pregio e il caro-affitto

Credits gev_milano IG – Protesta contro caro affitti

Se da un lato Milano si conferma come centro nevralgico del mercato del lusso, dall’altro il fenomeno del caro-affitto si fa sempre più forte. La crescita del mercato immobiliare di fascia alta contribuisce, in parte, a una polarizzazione del settore immobiliare, dove chi cerca soluzioni abitative a prezzi accessibili fatica a trovare un alloggio.

Il mercato del lusso prospera, mente i residenti con redditi medi e bassi, inclusi studenti e lavoratori, si trovano ad affrontare affitti insostenibili.

Il capoluogo lombardo guida le grandi città italiane, consolidando la sua posizione come motore economico della Lombardia, che a sua volta è al primo posto tra le regioni italiane per rapidità di vendita delle case di lusso.

Continua la lettura con: Affitti, Sala: «Piano da 10.000 case», ma il Comune rifiuta i soldi del Governo

# La Lombardia è la regina delle vendite di lusso

Credits: ansa

La Lombardia detiene il primato assoluto nel mercato degli immobili di lusso, con un tempo medio di vendita di 3,3 mesi, ben al di sotto della media nazionale. Questo risultato eccezionale è dovuto principalmente alla forza trainante di Milano e del lago di Como. Nel capoluogo meneghino, le case di lusso escono dal mercato in soli 2,5 mesi, mentre a Como il tempo medio di vendita si attesta sui 2,7 mesi.

Questi dati, dimostrano come Milano e Como stiano attirando l’interesse non solo di acquirenti nazionali, ma anche internazionali. La presenza di contesti storici e naturalistici di grande pregio, unita all’elevato standard di vita, rende queste città mete ambite per investimenti di fascia alta.

Continua la lettura con: I 7 luoghi in Lombardia dove si trasferirebbero i milanesi

# Le altre 2 regioni sul podio: Lazio e Friuli Venezia Giulia

Credits: finedininglovers.it

Dietro la Lombardia si posiziona il Lazio, con una media di 3,8 mesi per la vendita di una casa di lusso. Anche qui, la forza del capoluogo, Roma, contribuisce notevolmente, con un tempo medio di vendita di 3,6 mesi. Al terzo posto si colloca il Friuli Venezia Giulia, dove la vendita di immobili di pregio richiede mediamente 4,2 mesi.

Altre regioni come Piemonte e Toscana seguono con 4,9 mesi medi ciascuna. Tuttavia, ci sono delle differenze significative all’interno delle singole città. Torino, ad esempio, riduce notevolmente la media piemontese con i suoi 3,8 mesi, mentre Firenze presenta un tempo di vendita più lungo, pari a 5 mesi.

# Un mercato in salute?

Credits: finedininglovers.it

Lo studio di LuxuryEstate.com evidenzia come il mercato immobiliare di lusso in Italia stia vivendo un momento di grande vivacità. In particolare, la pandemia ha portato a una riduzione significativa dei tempi di vendita in quasi tutte le regioni.

In Sardegna, ad esempio, si è passati da 13,3 mesi medi nel 2019 a 5,5 mesi oggi, con una riduzione del 59%. Anche la Toscana ha visto un calo simile, passando da quasi 12 mesi medi a 5 mesi. Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Piemonte e Liguria hanno registrato riduzioni superiori al 40%.

Nel contesto delle grandi città, Milano ha visto una riduzione del tempo di vendita del 29%, rispetto al periodo pre-pandemia, attestandosi come un mercato dinamico e di riferimento per gli investitori di lusso.

Milano si conferma la prima metropoli del lusso in Italia, capace di attrarre acquirenti e investitori grazie alla sua capacità di coniugare una forte economia con un’offerta immobiliare di alto livello. Sebbene Courmayeur e Cernobbio detengano il primato nazionale per velocità di vendita, Milano si distingue come la città dove il mercato immobiliare di lusso è più attivo e dinamico, segnando il futuro del settore in Italia.

Continua la lettura con:Questi sono i sette quartieri migliori dove cercare casa a Milano (secondo Esquire)

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La Pausini canta «sul pullman di Milano»: quale sarà la musica nella città del futuro?

0
Credits: ideogram.ai
Milano ha da sempre un rapporto speciale con la musica. L’ultima a dimostrarlo è Laura Pausini che ha presentato il suo nuovo singolo, Ciao, per le strade della città, a bordo di un pullman a due piani. Questo evento ci ha portato a riflettere su una domanda intrigante: che ruolo potrebbe avere la musica nella Milano del futuro?
 
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La Pausini canta «sul pullman di Milano»: quale sarà la musica nella città del futuro?

# Laura Pausini presenta “Ciao” su un pullman, in giro per Milano

Laura Pausini ha presentato il suo nuovo singolo, Ciao, a bordo di un iconico pullman a due piani, che ha attraversato le vie di Milano, permettendo ai fan e alla stampa di ascoltare in anteprima il suo ultimo brano. Questo evento, unico nel suo genere, ha reso Milano la cornice perfetta per un momento di connessione tra musica, tecnologia e città.

Questo ci porta a chiederci: quale potrebbe essere il futuro della musica a Milano? E quali idee innovative potrebbero rendere la musica una parte centrale della vita urbana?

#1 Spazi musicali immersivi e interattivi nelle stazioni della metro

Credits: ideogram.ai

Immagina di scendere nella metro di Milano e di ritrovarti immerso in un’esperienza sonora unica, diversa in ogni stazione. Ciascuna fermata potrebbe essere dedicata a un genere musicale o a un artista iconico: ad esempio, la fermata Wagner potrebbe omaggiare la musica classica, con opere del celebre compositore tedesco, mentre la stazione di Centrale potrebbe celebrare la musica elettronica, diffondendo i lavori di DJ internazionali. Queste stazioni non sarebbero più semplici luoghi di transito, ma veri e propri templi musicali.

Grazie alla realtà aumentata, i pendolari potrebbero vivere esperienze sensoriali complete. Utilizzando dispositivi mobili o occhiali AR, potrebbero interagire con contenuti virtuali, visualizzare concerti dal vivo o persino partecipare a mini lezioni di musica attraverso tutorial interattivi, se il tempo di attesa lo permette. Questo approccio arricchirebbe non solo il tempo di percorrenza, ma creerebbe una connessione più profonda con la cultura musicale milanese.

Inoltre, queste esperienze potrebbero diventare più interattive, ad esempio con la possibilità di creare playlist collaborative che risuonano nelle stazioni, oppure lasciare tracce audio personalizzate ascoltabili da altri viaggiatori. Milano potrebbe trasformare l’attesa della metro in un momento di scoperta musicale quotidiana.

Continua la lettura con: La «rivoluzione sotterranea»: come rendere bella la metro di Milano

#2 I quartieri sonori, «l’architettura che suona»

Credits: Ideogram.ai

Il concetto di quartieri sonori è una delle idee più audaci per il futuro della città. Qui, l’architettura e la musica si fonderebbero in un dialogo costante, grazie all’uso di tecnologie avanzate come sensori e intelligenza artificiale. In determinate zone, ogni spazio potrebbe emettere suoni in risposta ai movimenti delle persone o alle variazioni atmosferiche, creando una sinfonia urbana in continua evoluzione.

Per esempio, i sensori installati in un parco potrebbero catturare i movimenti dei visitatori, generando suoni che variano in base alla loro velocità e al numero di persone presenti. Anche i cambiamenti climatici o la direzione del vento potrebbero influenzare queste composizioni, rendendo ogni momento unico. Le facciate degli edifici potrebbero “suonare” in base alla luce del sole o alle vibrazioni prodotte dal traffico cittadino.

L’integrazione tra architettura, tecnologia e musica potrebbe creare una Milano dove ogni quartiere ha una sua colonna sonora, una città che diventa un gigantesco strumento musicale vivente. In questo modo, l’esperienza urbana verrebbe arricchita da una dimensione sonora e sensoriale completamente nuova.

#3 Trasporti pubblici «musicalmente assistiti»

Credits: Ideogram.AI

L’idea di Laura Pausini di usare un pullman per il lancio del suo singolo è già un esempio di come la musica possa integrarsi con i trasporti pubblici. Ma cosa succederebbe se estendessimo questo concetto a tutto il sistema di trasporto pubblico milanese?

Immagina autobus e tram che utilizzano algoritmi intelligenti per rilevare l’ambiente circostante e tradurlo in paesaggi sonori. Attraversando il centro storico, potresti ascoltare brani di musica classica o melodie ispirate alla tradizione milanese, mentre nelle aree più moderne e industriali la musica potrebbe diventare più elettronica o sperimentale. Ogni viaggio sarebbe accompagnato da una colonna sonora dinamica, che cambia in base all’ora del giorno, alla stagione o persino all’umore del viaggiatore.

Questo sistema di trasporto musicalmente assistito offrirebbe ai cittadini non solo un modo per spostarsi, ma anche un’esperienza culturale unica. I viaggi in tram o autobus non sarebbero più una semplice routine, ma diventerebbero un momento di esplorazione musicale, rendendo i trasporti pubblici un elemento centrale della vita culturale cittadina.

Continua la lettura con: Quando si pagava a bordo con le monetine: la storia dei biglietti del tram a Milano

#4 Il festival musicale permanente nella «Milano del metaverso»

Credits: Studio Previti

La tecnologia ha il potere di abbattere i confini fisici, e Milano potrebbe sfruttarla per diventare la prima città a ospitare un festival musicale permanente all’interno della realtà virtuale. Questo festival vivrebbe all’interno di un metaverso musicale, un mondo parallelo in cui gli utenti possono partecipare a concerti e performance senza doversi spostare fisicamente.

Le location più iconiche di Milano, come il Duomo o i Navigli, potrebbero trasformarsi in palcoscenici virtuali per artisti di fama internazionale. Il pubblico, proveniente da tutto il mondo, potrebbe assistere a questi concerti in tempo reale tramite visori VR o dispositivi mobili, vivendo un’esperienza immersiva senza precedenti.

Questo festival non si limiterebbe ai grandi nomi della musica, ma potrebbe offrire spazio anche ai talenti emergenti milanesi. La Milano virtuale diventerebbe una capitale globale della musica, capace di attrarre appassionati da ogni angolo del pianeta.

#5 La musica come «moneta», un sistema economico-culturale

Credits: blog.landr.com

In un futuro utopico, la musica potrebbe diventare una vera e propria valuta culturale. Milano potrebbe essere la prima città al mondo a sperimentare un sistema in cui i cittadini guadagnano crediti musicali partecipando a concerti, supportando artisti locali o semplicemente ascoltando brani prodotti in città.

Questi crediti potrebbero essere utilizzati per accedere a eventi esclusivi, ottenere sconti nei locali musicali o persino finanziare nuove opere d’arte. In questo modo, la musica diventerebbe parte integrante dell’economia cittadina, e la partecipazione attiva alla vita musicale verrebbe incentivata.

Le amministrazioni locali potrebbero promuovere questo sistema offrendo agevolazioni fiscali ai locali che accettano crediti musicali, creando così una economia circolare della cultura. La musica non sarebbe solo un bene di consumo, ma una risorsa preziosa capace di generare valore economico e sociale, rendendo Milano una città all’avanguardia anche nel settore culturale.

Laura Pausini ha dimostrato che l’innovazione musicale a Milano può partire anche da un semplice pullman, ma il potenziale della musica nella città del futuro va ben oltre. Queste cinque idee, seppur visionarie, offrono una prospettiva affascinante su come la musica potrebbe trasformarsi in un elemento centrale della vita urbana, rendendo Milano non solo capitale del design e della moda, ma anche della creatività musicale.

Continua la lettura con: Settevoci, il programma musicale realizzato a Milano padre di tutti i talent show

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

5 locali dove bere una buona birra a Milano

0
Ph. @birrificiolambrate IG

Milano ama le bionde. E le rosse. Milano ama la birra. Soprattutto qui. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

5 locali dove bere una buona birra a Milano

#1 The Gallery bar. La galleria di birre ricercate

thegallerybarmilano IG

In via Sthendal un bar divenuto in poco tempo famoso per la grande varietà di birre: artigianali, provenienti da birrifici storici, italiane o internazionali con in più le birre in spillatrice, aromatiche o speziate, senza alcol o senza glutine, ce n’è davvero per tutti i gusti. Non mancano i piatti della cucina italiana e serate musicali. 

#2 Birrificio Lambrate. Il locale storico di Milano 

Ph. @birrificiolambrate IG

Due le sedi per questa storica birreria, in via Adelchi e in via Golgi. Vasta la proposta delle birre, molte con nomi di ispirazione meneghina come la Ghisa, la Domm o la Sant Ambroeus. Non mancano ricche proposte gastronomiche alcune proprio a base di birra. 

#3 La Ribalta. La birreria di quartiere 

birrificiolaribalta_ IG

Due le sedi in zona Bovisa e in zona Barona per questa birreria artigianale che abbraccia da tempo l’idea della birreria di quartiere dove possono andare tutti. Tanti gli eventi musicali e le iniziative culturali. Variegata la proposta di birre anche artigianali di produzione propria. 

#4 Piccolo birrificio Brioschi. Il pub di quartiere a sud di Milano 

piccolo.birrificio.brioschi IG

Un locale piccolo ma frequentato da anni dagli amanti della buona birra, che si spingono fin qui per le atmosfere semplici e veraci, informali e senza orpelli, buona birra alla spina o in bottiglia e una proposta culinaria semplice e genuina. Non manca buona musica in prevalenza anni ’90.

#5 Il Malto e l’uva. Il buon bere in zona Conciliazione

ilmaltoeluva_milano IG

Questo locale celebra il buon bere a 360 gradi. Vini, whisky, grappa, ma soprattutto birra che qui eccelle per le numerose etichette di birra artigianale anche internazionale

Ottima la, selezione gastronomica e numerosi gli eventi a tema. 

Continua la lettura con: I locali simbolo di Milano

ALESSANDRA GURRIERI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il paese dell’hinterland di Milano meglio servito dai mezzi pubblici

0
gianni macheda IG

Metro, treni, bus e…tram. Vediamo quale è il comune meglio servito.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Il paese dell’hinterland di Milano meglio servito dai mezzi pubblici

# Una “piccola metropoli” conurbata con Milano

Credits: wikipedia.org – Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni è tra le 70 città più popolose d’Italia e primo nella cintura urbana milanese con i suoi oltre 80.000 abitanti. La parola Sesto indica la distanza in miglia dal centro di Milano, San Giovanni indica invece la dipendenza di Sesto dalla Basilica di San Giovanni a Monza. Sono presenti diversi poli di attrazione tra cui: il carroponte, dove si tengono concerti e eventi, il museo Campari, la Villa Falck e le infrastrutture industriali abbandonate dell’ex-area Falck che diventeranno nei prossimi anni sede della Città della Salute. Se si valutano diversi parametri è proprio Sesto il comune dell’hinterland meglio servito dai mezzi pubblici. Vediamo perché.

Leggi anche: Mollo tutto e vado a SESTO SAN GIOVANNI: le 10 attrazioni dell’ex Stalingrado d’Italia

# La metropolitana: quattro fermate all’interno o in prossimità dei confini comunali

Credits: @sestodailynews.net
sesto marelli

Ci sono due fermate della metropolitana a servire il comune: Sesto Rondò e Sesto Marelli della linea M1. Al momento questo porta Cinisello al pari di Assago e Cernusco sul Naviglio ma dietro Cologno Monzese e Gorgonzola che hanno tre fermate. Ma a queste si possono però aggiungere Sesto Primo Maggio Fs sempre della M1 che interscambia con la stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni e quella di Bignami, capolinea di M5, che pur rientrando nei confini comunali di Milano si trova a poche centinaia di metri da quelli di Sesto.

Leggi anche: Una NUOVA FERMATA della METRO sulla M2?

# Il treno: quattro linee del passante + i treni regionali

Credits Urbanfile – duepiedisbagliati – Passerella pedonale Sesto Fs

Alla stazione di Sesto San Giovanni FS, attualmente in fase di rigenerazione con il progetto di Renzo Piano della passerella “sospesa”, arrivano i treni regionali e le linee suburbane S7, S8, S9, S11.

Leggi: La NUOVA STAZIONE FUTURISTICA di Renzo Piano: le ULTIME NOVITÀ sulla PASSERELLA “SOSPESA” sopra la M1

# Autobus e tram

Credits ohmywheels IG – Bus 701

Sesto San Giovanni è servita anche da diverse linee di autobus extraurbane ATM e Autoguidovie, una linea urbana e vettori privati di bus per il raggiungimento degli aeroporti di Linate e Malpensa. Il tram 31 ufficialmente serve il comune di Cinisello Balsamo ma in realtà è al servizio anche dei cittadini di Sesto, dato che un tratto di viale Fulvio Testi dove corre il tracciato è condiviso tra i due comuni.

# Gli sviluppi futuri: Sesto Restellone e il collegamento metro con Monza

Credits: urbanfile.org – Prolungamento M1 Monza-Bettola

Nel futuro il trasporto pubblico del comune migliorerà ancora. Nell’ambito del prolungamento della linea M1 fino a Cinisello/Monza Bettola, dove è previsto il futuro interscambio con la M5, è programmata una terza fermata all’interno dei confini comunali, quella di Sesto Restellone. I cantieri al momento sono fermi in attesa di una nuova azienda appaltatrice. 

Continua la lettura: METRO MILANO: come saranno le STAZIONI del prossimo FUTURO

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

San Colombano, l’enclave di Milano: anche se è lontana 22 Km, ci appartiene

0
San Colombano (in rosso) e la città metropolitana di Milano (in giallo)
San Colombano (in rosso) e la città metropolitana di Milano (in giallo)

San Colombano al Lambro è per Milano quello che Campione d’Italia è per l’Italia: sono infatti entrambe due enclave, ossia parte di un territorio di cui geograficamente non fanno parte. Campione d’Italia è infatti città italiana anche se interamente circondata da territorio svizzero. Mentre San Colombano è completamente accerchiata dalle province di Pavia e Lodi. Quindi per raggiungerla bisogna uscire dai confini della città metropolitana da cui dista circa 22 chilometri a sud-est.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

San Colombano, l’enclave di Milano: anche se è lontana 22 Km, ci appartiene

# Gli abitanti hanno scelto Milano

Credits: voyager-magazine.it – Abbazia di San Colombano

San Colombano è dunque l’unica enclave (o exclave) della città metropolitana di Milano. Il motivo per cui è rimasto parte prima della provincia di Milano e dopo della città metropolitana è stata la volontà popolare.

Quando infatti nel 1992 è stata costituita la provincia di Lodi, in cui San Colombano sarebbe dovuta rientrare, è stato indetto un referendum tra i cittadini che hanno scelto di restare con Milano.
Una scelta che per un aspetto fondamentale è assai preziosa: a Colombano si produce l’unico vino DOC della città metropolitana di Milano.

# Il “vino di Milano”

Credits: @_gd86_
San Colombano al Lambro

Il San Colombano DOC viene prodotto nelle tipologie, fermo e frizzante, una piccola eccellenza di cui può così fregiarsi Milano con un prodotto di alta qualità a simboleggiare tradizione, storia e natura.

Nota curiosa: l’esempio di San Colombano potrebbe essere seguito da altri luoghi d’Italia, potenzialmente tutti. Il nostro ordinamento prevede infatti che si possa scegliere di fare parte di un’altra provincia o di un’altra regione anche per città o territori geograficamente distaccati. 

Continua la lettura con: Il vino di San Colombano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Queste sono le fontane più amate di Milano

0
Ph. @fontaneitaliane IG

Milano per millenni ha convissuto, amato, gestito l’acqua. I primi abitanti, poi i Romani e via via gli altri abitanti hanno sempre pasticciato con l’acqua, deviando torrenti, scavando canali navigabili e pozzi per le case. E poi piano piano si sono cominciati a chiudere i Navigli e non “vedere” più l’acqua, soprattutto dall’inizio del secolo scorso. La diamo per scontata o forse non più, stando all’interesse recente suscitato sulla riqualificazione dei Navigli.

Però le fontane ci piacciono, eccome. E non solo a noi residenti, ma anche ai turisti, sempre più numerosi, basta vedere le foto a migliaia sui social network.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Queste sono le fontane più amate di Milano

# La Fontana per antonomasia di Milano: l’unica progettata da Piermarini

Partiamo dalla più classica di tutte, la più antica, posizionata al centro di una piccola piazza, a due passi dal Duomo: la fontana di piazza Fontana, che ha dato il nome alla piazza stessa. È l’unica fontana progettata da Giuseppe Piermarini, grande architetto umbro, costruttore del Teatro di Scala e di moltissimi altri palazzi milanesi. Costruita nel Settecento, non solo per bellezza, ma anche per le necessità del mercato di ortofrutta allora presente, è stata testimone silenziosa e partecipe delle vicende cittadine.

le fontane

# La fontana di Giò Ponti

Un’altra fontana è unica: quella in Largo Donegani, progettata da un altro grandissimo architetto, Giò Ponti, che completa ed arricchisce il contesto urbano dei palazzi ex Montecatini.

Ph. @alicetwain IG

# La «Torta degli Sposi»

Naturalmente facciamo un passaggio veloce alla Torta degli Sposi, di fronte al Castello Sforzesco, protagonista di una leggenda metropolitana sulla sua sparizione dopo il disfacimento dovuto alla costruzione della linea 1 della metropolitana milanese. Era semplicemente in un magazzino del Comune finchè non si è deciso di rimetterla al suo posto.

Credits: cronacamilano.it – Torta degli sposi

# Il «Ciclo dell’Acqua» di Dominioni

E che dire della complicatissima fontana in piazza San Babila? Altro grandissimo architetto – Caccia Dominioni – ha immaginato il ciclo dell’acqua lombardo, dalle montagne alla pianura.

Credits: www.fontanedimilano.it – Fontana Piazza San Babila

# La fontana di Pertini

Nascosta a metà di via Manzoni e un po’ sacrificata come posizione la fontana dedicata ad un grande Presidente della Repubblica Italiana regalata alla città da Metropolitana Milanese negli anni ’90 del secolo scorso.

Credits: blogspot.com – Monumento a Sandro Pertini

# La peschiera barocca

I Giardini della Guastalla sono uno dei parchi più antichi di Milano. Il Collegio della Guastalla, cui fa riferimento il giardino, fu costruito per ordine della contessa Paola Ludovica Torelli della Guastalla come fondazione benefica e terminato nel 1555. Ed in mezzo la peschiera barocca, gradevole punto di frescura.

le fontane

# I Bagni Misteriosi di De Chirico

Spostiamoci verso la Triennale, nel cui giardino ci sono i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico una delle opere realizzate per la XV triennale di Milano nel 1973, caratterizzata da colori vivi e contrastanti.

le fontane

# Gae Aulenti

Una delle fontane più frequentate d’estate. Anche per i giochi d’acqua sulla piazza simbolo della rigenerazione di Porta Nuova. 

# Le Quattro Stagioni di City Life

Prendiamo la lilla ed andiamo a City Life: scendendo verso il parco pubblico, siamo accolti dai bellissimi giochi d’acqua della fontana delle Quattro Stagioni, costruita in soli due mesi nel 1927 su progetto di un grande e misconosciuto architetto del Comune di Milano, Renzo Gerla.

le fontane

# Il Pinocchio della Madonnina

Chi non conosce la favola di Pinocchio? Ebbene abbiamo una fontana dedicata proprio a lui, il burattino amato da tutti i bambini. Si trova in corso Indipendenza in mezzo ai giardini e frequentatissima da bambini e adulti.

Credits: zero.eu
Pinocchio della Madonnina

# Monumento al Centauro

La chicca finale: posizionata al quartiere sant’Ambrogio nella parte sud di Milano, con al centro il monumento al centauro del noto scultore polacco Igor Mitoraj, che aveva eletto l’Italia a suo paese d’adozione all’inizio degli anni ’80. Le sue sculture ‘postmoderne’, ispirate al periodo classico dell’antichità, arricchiscono le piazze di molte città d’Europa e d’Italia.

Ph. @fontaneitaliane IG

Continua la lettura con: I monumenti più curiosi di Milano

CRISTINA ARDUINI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Dove si trovano gli scoiattoli (americani) a Milano

0

Gli scoiattoli solitamente vivono in zone boschive in cui riescono a procacciarsi il cibo di cui necessitano e lontano dal disturbo portato dalle attività umane. Tuttavia, con un’azione dell’uomo, questo animale è stato introdotto anche in contesti urbani.

Questa usanza è iniziata negli Stati Uniti: già nella seconda metà dell’Ottocento con l’obiettivo di ricreare piccoli ambiti rurali che richiamassero la tipica quiete e serenità di cui, già al tempo, gli abitanti delle città sentivano la mancanza.

In Italia è stata introdotta dal primo dopoguerra, importando una specie americana, lo scoiattolo grigio, che, per le sue caratteristiche, si è diffuso facilmente, anche a scapito dello scoiattolo rosso già presente nei nostri territori.

Andiamo a vedere dove poterli osservare anche a Milano.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Dove si trovano gli scoiattoli (americani) a Milano

# Parco Sempione

Parco Sempione Milano Ovest
Parco Sempione Milano Ovest

Realizzato a fine Ottocento sull’area già occupata dalla Piazza d’armi, situata accanto al Castello Sforzesco. Fu progettato imitando lo stile dei giardini inglesi e deve il suo nome dal corso Sempione, il monumentale asse stradale che parte dall’Arco della Pace.

La flora del parco Sempione è molto ricca e varia, tanto che al suo interno sono stati creati due percorsi botanici con il riconoscimento di oltre cinquanta specie differenti, tra cui un Olmo monumentale, un grande Ippocastano, Platani, noci del Caucaso e faggi penduli, cedri, aceri e cipressi.
I vari interventi di riqualificazione e restauro susseguitisi negli anni ne hanno arricchito sempre più la flora, anche a scopi decorativi, probabilmente favorendo l’insediamento di varie specie animali, tra cui gli scoiattoli che si possono trovare soprattutto nella zona attorno alla Cascina Nascosta sul lato di via Mario Pagano. Una curiosità? Nel Parco si trovano anche dei pappagallini verdi: la sera si radunano su due aceri nel pressi del Bar Bianco. 

Leggi anche: Le COSE più BELLE di CORSO SEMPIONE, dove Milano ha il sapore Parigi

# Giardino Valentino Bompiani e Parco Vergani

Parco Bompiani
Credits: comune.milano.it

Tra Corso Sempione e la fermata Pagano della Metro 1 si trovano 2 parchi affiancati.
Fino alla metà degli anni Trenta l’area era occupata dalla cintura ferroviaria ovest dello scalo di Sempione, venendo successivamente bonificata con l’inaugurazione del parco che risale agli anni Sessanta.
I due parchi sono tra i più ricchi di varietà arboree della città e questo li rende un luogo speciale dove potersi rilassare osservandone l’evoluzione di colori con il passare delle stagioni
Sono anche spazi particolarmente amati dai bambini grazie alle numerose aree gioco e alla “fontana senza acqua”, un gioco di imprevedibili schizzi d’acqua nei cui pressi si possono trovare anche degli scoiattoli. 

Leggi anche: CADORNA si trasformerà in un PARCO SOPRAELEVATO: presentato il progetto Fili per la nuova mobilità in Lombardia

# Parco Solari

Parco Solari Don Giussani
Credits: instagram @crececconi

Da tutti conosciuto come Parco Solari è ufficialmente intitolato a Don Giussani dal 2006 e risale agli anni Trenta. Si tratta di un parchetto non distante dai Navigli, non recintato e sempre accessibile, attraversato da una pista ciclabile.
Per precisione è raggiungibile a piedi dalla fermata della metro Sant’Agostino, tra il Museo della Scienza e della Tecnica ed il Naviglio Grande. Questo lo rende un luogo ideale per rilassarsi durante una passeggiata o un giro in bicicletta durante le belle giornate primaverili magari allungando l’itinerario fino alla Darsena.

Leggi anche: Milano in BICICLETTA: gli ITINERARI sul NAVIGLIO preferiti dai milanesi

# Parco delle Cave

Parco delle Cave
Credits: instagram @moni.bigh

Il parco delle Cave è il terzo parco di Milano per dimensioni ed è collocato tra i quartieri di Baggio, Barocco, Quarto Cagnino e Quinto Romano. Il parco non è recintato e quindi sempre accessibile, ha al suo interno quattro bacini artificiali, boschi, corsi d’acqua, orti urbani, un’area agricola con marcite e la cascina Linterno.
Deve il suo nome alla cave di ghiaia e sabbia utilizzate fin dagli anni ’20 e che ora costituiscono i bei laghetti visibili all’interno del Parco.
Punto di forza sono le Associazioni attive nel parco fornendo servizi di vario genere come informazione, sicurezza, presidio costante delle aree, aggregazione attraverso lo sport, la cultura ed il sociale con una continua promozione della cultura del verde nel contesto urbano.
Online si possono trovare associazioni che propongono delle visite serali molto particolari per osservare le numerosissime lucciole che abitano il parco. Dove il bosco si fa più fitto, nella parte più orientale, si trovano numerosi scoiattoli. 

Leggi anche: La storia del PARCO DELLE CAVE

# Parco di Trenno

Parco di TrennoIl Parco Aldo Aniasi, conosciuto come il Parco di Trenno, è situato nella zona nord-ovest di Milano vicino a San Siro, ed è uno dei parchi più grandi di Milano. E’ caratterizzato dalla presenza di lunghi viali da percorrere a piedi o in bicicletta e di numerosi spazi dedicati allo sport, come pattinaggio, tennis, calcio, bocce, beach volley e rugby.
Vi si possono anche trovare un piccolo luna park per i più piccoli, una cascina dove rifocillarsi nel verde e il Cimitero di Guerra dedicato ai caduti anglo-americani. Queste caratteristiche lo rendono un luogo di aggregazione privilegiato per milanesi di tutte le età che vi trascorrono molte ore nei weekend di sole tra un picnic ed una corsa.

Leggi anche: I SENTIERI SPONTANEI di Milano

# Monte Stella

milano panoramica

 

 

Comunemente noto come la Montagnetta di San Siro si trova nel quartiere QT8. E’ una collinetta di natura artificiale alta circa 50 metri formata con l’accumulo di macerie derivanti dai bombardamenti che hanno colpito Milano durante la seconda guerra mondiale e dalle demolizioni di parte dei Bastioni dopo il 1945.
Particolarmente amata per la sua posizione rialza offre un punto di vista particolare sulla città sfruttato addirittura per alcuni anni per organizzare gare di sci di buon livello cui partecipò in giovane età anche il campione Alberto Tomba.

Leggi anche: Il PRIMO SENTIERO URBANO d’Europa: dal Duomo al Monte Stella

# San Donato

Nel comune di San Donato Milanese sono presenti numerosi parchi in cui poter incontrare animali, complice anche il non lontano Parco Agricolo Sud facilmente raggiungibile con una piacevole passeggiata in bicicletta.
Soprattutto i parchi con rivoli d’acqua e laghetti sono ideali per ospitare specie animali che hanno trovato habitat in cui poter vivere e prosperare.
Particolarmente interessante è l’oasi Levadina, a cura del WWF, che propone visite guidate per scolaresche e famiglie e la speciale “Lucciolata”, alcune serate per osservare un fenomeno bellissimo legato ai piccoli insetti luminosi.

Continua la lettura con: Il GRANDE PARCO degli ANIMALI a due passi da Milano

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

San Siro battuto anche da Como: per la prima volta un concerto prima della partita

0
Screenshot

Dopo aver perso la finale di Champions del 2027 per mancanza di garanzie da parte del Comune, altro smacco per il calcio milanese. Per la prima volta una partita di serie A sarà preceduta da un concerto. E la beffa per Milano è che si tratta di un noto artista milanese: sarà Guè, icona del rap italiano, a esibirsi nel pre-match di Como Verona allo stadio G. Sinigaglia, domenica 29 settembre, in occasione di “The Sound of the Lake”.

Un’operazione all’ “americana” per svecchiare il mondo del pallone italiano. Tra Milan e Inter chi vincerà il derby… o si rimarrà sullo zero a zero?

Continua la lettura con: San Siro: le nuove terme in arrivo

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

A Berlino c’è il «Museo della Metropolitana»: perché a Milano no? Cosa ci potrebbe essere

0
Credits: Ideogram.AI

In un angolo nascosto di Berlino, precisamente nella stazione Olympiastadion (linea U2), si trova uno dei musei più affascinanti e meno conosciuti della città: il Museo della Metropolitana. E se anche Milano, con la sua ricca storia metropolitana, avesse un museo simile? Cosa potrebbe raccontare delle sue linee, dei suoi progetti ambiziosi e della sua evoluzione urbana?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

A Berlino c’è il «Museo della Metropolitana»: perché a Milano no? Cosa ci potrebbe essere

# Un viaggio tra storia e tecnologia, il Museo della Metropolitana di Berlino

Il Museo della Metropolitana di Berlino

Fondato nel 1997, il Museo della Metropolitana di Berlino è una tappa obbligata per gli appassionati di trasporti e storia urbana. Situato all’interno dell’ex-cabina di comando della stazione, offre oltre 120 anni di storia berlinese.

Il museo racconta l’evoluzione del sistema di trasporto sotterraneo, attraverso una variegata collezione di oggetti storici, tra cui pannelli di controllo, mappe della rete metropolitana (risalenti al 1936), strumenti di segnalazione e uniformi originali degli operatori della metropolitana.

Una delle attrazioni principali della visita è un grande pannello di controllo elettromeccanico (lungo ben 14 metri) che è stato operativo fino al 1983 e con il quale furono gestiti 616 percorsi e 99 segnali.

L’atmosfera del museo è unica, persino il biglietto d’ingresso è legato alla storia della metropolitana, poiché viene emesso da una biglietteria originale di metà Novecento. Aperto ogni secondo sabato del mese, il museo, il cui ingresso costa solo 1 euro, offre anche la possibilità di fare un viaggio su treni storici, un’esperienza che arricchisce ulteriormente il percorso espositivo.

Continua la lettura con: Milano raddoppia: una rete di 220 km di metropolitana per il 2035. Sarà più estesa di quella di Berlino?

# E Milano? Il Museo della Metropolitana arriverà anche da noi?

La storia della metropolitana di Milano è affascinante tanto quanto quella di Berlino e, quindi, potrebbe meritare un luogo di tutto rispetto (ma soprattutto grande fascino) dove essere raccontata.

Non tutti sanno che Milano sarebbe potuta essere la prima città al mondo a dotarsi della metro. La teorizzazione della metropolitana risale agli inizi del ‘900, quando l’ingegner Borioli Sarre propose una rete di ben otto linee sotterranee (più una circolare), anticipando di decenni il trend della mobilità urbana del futuro. Tra un progetto e l’altro si è arrivati invece al 1° novembre 1964 con l’inaugurazione della linea rossa, che collegava Lotto a Sesto Marelli

Anche solo poche informazioni sulla storia della metro di Milano bastano per far desiderare un Museo della Metropolitana di Milano. Il progetto potrebbe rivelarsi un’idea vincente sia dal punto di vista identitario, sia dal punto di vista turistico. Il museo potrebbe essere capace di celebrare tanto la storia quanto il futuro del trasporto urbano milanese. Ma come potrebbe essere strutturato?

Continua la lettura con: Dalle 9 linee pensate a inizio ‘900 alla M4: breve storia della metro di Milano

#1 Il luogo: la Centrale della Cultura Metropolitana

Credits: PaesiOnLIne

Un museo della metropolitana a Milano potrebbe trovare la sua collocazione ideale in uno degli spazi più simbolici della città: la Stazione Centrale. Questo monumentale edificio, progettato dall’architetto Ulisse Stacchini e inaugurato nel luglio del 1931, è la seconda stazione in Italia per flusso di passeggeri, con oltre 320.000 visitatori al giorno e più di cinquecento treni in transito quotidiano. La sua posizione strategica, a soli tre chilometri dal Duomo, lo rende un nodo cruciale per il trasporto pubblico milanese e un ottimo luogo per intercettare il pubblico di turisti.

#2 Costo e accessibilità: storia e cultura per tutti

Il costo d’ingresso dovrebbe essere simbolico, seguendo l’esempio del museo berlinese, le cui tariffe sono 2 € per gli adulti e 1 € per i bambini. Naturalmente, potrebbero essere previste agevolazioni per studenti e famiglie, oltre a giornate di ingresso gratuito in occasioni speciali, come la Settimana Europea della Mobilità.

#3 Il Museo della Metropolitana potrebbe vivere anche di notte?

maria_._pina IG – Banchina metro Milano

La metropolitana è un servizio attivo gran parte della giornata, e un museo che ne celebra la storia potrebbe fare lo stesso. Oltre agli orari tradizionali, il museo potrebbe rimanere aperto anche la sera, almeno fino a mezzanotte. Il luogo potrebbe diventare sede di eventi speciali, legati alla storia della città, come, per esempio, La notte della Metropolitana, una visita guidata notturna, da svolgersi quando le metropolitane non sono più in funzione, accompagnati da musiche e proiezioni multimediali. Questi eventi potrebbero attrarre un pubblico giovane e rendere l’esperienza del museo davvero unica nel suo genere.

#4 Esposizioni e interattività: un museo vivo

Credits: Ideogram.AI

Come dicevo, il museo non dovrebbe limitarsi a una semplice esposizione statica. Nell’era del digitale, la componente interattiva potrebbe svolgere un ruolo fondamentale.

Si potrebbero, per esempio, allestire dei simulatori che permettano ai visitatori di mettersi alla guida di un convoglio della linea 1 degli anni ’60, o interfacce digitali che mostrino in tempo reale il flusso di passeggeri nelle varie stazioni della rete contemporanea.

Inoltre, l’esposizione potrebbe essere arricchita da una sezione dedicata al futuro della mobilità, con progetti di metropolitane innovative e sostenibili, come le linee senza conducente o i nuovi sistemi di bigliettazione elettronica.

Continua la lettura con: La «rivoluzione sotterranea»: come rendere bella la metro di Milano

#5 Storia e futuro: un percorso educativo

Credits: Ideogram.AI

Il museo potrebbe anche ospitare una sezione dedicata all’educazione sul tema della mobilità sostenibile. Mostre temporanee su temi come l’impatto ambientale dei trasporti o le innovazioni tecnologiche in arrivo potrebbero stimolare il dibattito e sensibilizzare il pubblico sull’importanza di una rete metropolitana efficiente e rispettosa dell’ambiente.

Un Museo della Metropolitana a Milano sarebbe più di un semplice spazio espositivo: diventerebbe un centro culturale e di educazione per la città, un luogo dove riscoprire il passato e guardare al futuro del trasporto pubblico. Potrebbe raccontare storie di innovazione, lavoro e progresso, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e coinvolgente.

Se Berlino ci ha mostrato che la storia di una metropolitana può diventare patrimonio culturale, Milano potrebbe andare oltre, trasformando la sua metropolitana in un simbolo di innovazione e sostenibilità per il futuro.

Continua la lettura con: Una futuristica metropolitana a levitazione magnetica: l’idea giusta per la nuova Circle Line di Milano?

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

In partenza il primo treno ad alta velocità Parigi-Berlino: ecco quanto ci metterà

0
Ideogram AI - Treno Av db Ice da Parigi a Berlino

In attesa di vedere il primo Frecciarossa andare da Milano a Monaco di Baviera, e poi fino a Berlino, da Parigi parte il primo servizio di alta velocità verso la capitale tedesca. Quando è previsto il primo viaggio, la durata e i prezzi dei biglietti.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

In partenza il primo treno ad alta velocità Parigi-Berlino: ecco quanto ci metterà

# Parigi mette la freccia su Milano, in arrivo il collegamento dell’alta velocità con Berlino

eurotravelnews IG – Parigi-Berlino

Parigi anticipa Milano sul collegamento dell’alta velocità con Berlino, l’obiettivo è infatti viaggiare dalla Stazione Centrale alla capitale tedesca a bordo del Frecciarossa entro il 2026. Il primo viaggio diretto e diurno tra Parigi e Berlino, attualmente la direttrice è servita da un treno notturno, è programmato per il 16 dicembre 2024. Queste le parole di Alain Krakovitch, direttore di TGV Intercities, come riportato da Euronews: «La creazione di questo collegamento è un’ulteriore prova concreta dell’amicizia franco-tedesca e contribuisce a un obiettivo condiviso dai nostri due Paesi: promuovere la mobilità a basse emissioni di carbonio».

Leggi anche: Milano – Berlino col Frecciarossa? Da quando sarà possibile e quanto ci metteremo

# 8 ore di viaggio da Parigi Gare de l‘Est a Berlino Hbf

uvemuc21 IG – Gare de l’est

La durata del viaggio è di circa 8 ore. La partenza da Parigi Gare de l‘Est è prevista alle 9:55, l’arrivo a Berlino alle 18:03 dopo le soste a Strasburgo, Karlsruhe e Francoforte-Sud mentre il ritorno è da Berlino Hbf alle 11:54 con arrivo a Parigi alle 19:55. Il commento di Michael Peterson, membro del consiglio di amministrazione di DB per il trasporto passeggeri a lunga percorrenza, sul nuovo collegamento: “SNCF Voyageurs e DB stanno inviando un forte segnale per lo sviluppo dell’Europa su rotaia”.

 # Biglietti in vendita dal 16 ottobre a partire da 59,99 euro

aupullman IG – Ice
La vendita dei biglietti parte il 16 ottobre con prezzi da 59,99 euro per la seconda classe e da 69,99 per la prima, e si possono acquistare su SNCF Connect e sul sito web di Deutsche Bahn, su l’app DB Navigator, nei centri viaggi DB e nelle agenzie DB. I treni utilizzati saranno degli ICE 3, con 333 posti a sedere in seconda classe e 111 in prima, che possono raggiungere una velocità massima di 320 km/h.

Continua la lettura con: Riparte il «Treno del Foliage»: le date dell’unico treno in funzione solo un mese all’anno

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le 10 vie più costose dove comprare casa in Italia: solo una strada di Milano tra le prime

0
mark__sugar IG - La ragazza con il libro, Forte dei Marmi

Se si parla di vie delle shopping la regina indiscussa a Milano, in Italia e in Europa è via Montenapoleone. Nel mondo è seconda sola alla Fifth Avenue di New York per costo medio degli affitti di negozi. Ma se si parla di strade dove comprare casa quale è la via cara in assoluto in Italia e quante milanesi troviamo in classifica? Ecco i risultati di un’analisi di un noto portale di ricerca immobiliare. Con una curiosità: qual è, invece, la meno cara d’Italia?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Le 10 vie più costose dove comprare casa in Italia: solo una strada di Milano tra le prime

# Come è stato realizzato lo studio

mania_buyer IG – Via Montenapoleone

Milano è la città più cara d’Italia, soprattutto per quanto riguarda il settore immobiliare. Non è un caso infatti che via Montenapoleone sia la strada dello shopping più costosa, usando come parametro principale il costo degli affitti dei negozi, addirittura a livello europeo. Solo la Fifth Avenue di New York la supera. Ma se si parla di vie dove acquistare casa la nostra città deve cedere il passo. Idealista, un noto portale di ricerca immobiliare, ha realizzato uno studio prendendo il prezzo medio assoluto di tutti i tipi di case pubblicizzate nella stessa strada, che avesse un minimo di 20 annunci, per stabilire quelle più costose (quindi non significa che siano le case in vendita più costose in ciascun mercato ndr). Vediamo le prime dieci posizioni.

# Milano con una sola strada in top ten: il boom di Forte dei Marmi

Idealista – Top ten vie con costo medio case più alto d’Italia

Quali sono le vie più costose per comprare casa? Partiamo dalla coda della top ten dove troviamo via Flaminia Nuova a Roma, con le abitazioni che hanno un prezzo medio di 1.666.773 euro. A salire c’è via Piave a Forte dei Marmi in provincia di Lucca con prezzi di medi di 1.790.885 euro, poi Via XXV Aprile a Sirmione sul Lago di Garda con 1.946.160 euro.

Sopra i 2milioni di euro Piazza Duomo a Firenze, ancora Roma con Largo dell’Olgiata e finalmente troviamo in quinta posizione, la prima e unica strada milanese in classifica: Corso Magenta, con un costo medio delle case di 2.187.654 euro. Appena giù dal podio troviamo invece Fondamenta de l’Osmarin a Venezia con 2.336.538.

La top tre è dominata da Forte dei Marmi, con via Francesco Donati al terzo posto e via Luigi Raffaelli che con 6.027.273 è la via più cara d’Italia. In mezzo, al secondo posto, si piazza via Vittorio Veneto a Cernobbio dove servono in media 3.231.053 per comprare casa.

# Sopra il milione di euro altre tre regioni, in Molise la strada meno cara d’Italia

Maps – La via più economica d’Italia dove comprare casa, corso Mazzini a Campobasso

Osservando il resto delle regione italiani ci sono altre tre vie sopra il milione di euro: via Cornice dei Due Golfi a Bordighera in provincia di Imperia, Liguria, con un costo medio delle case di 1.284.500 euro, via Sempione a Meina in provincia di Novara, Piemonte, con 1.256.429, e via Alessandro Manzoni a Napoli, Campania, con 1.071.000 euro. La via meno cara d’Italia è in Molise, in corso Giuseppe Mazzini a Campobasso: appena 150.766 euro, di 40 volte inferiore rispetto alla prima della classe.

Fonte: Idealista

Continua la lettura con: Diamo i numeri (alle vie di Milano)

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Cosa resterà a Milano dei Giochi Olimpici? Le 7+1 scommesse per il futuro

0

Si avvicina sempre di più l’appuntamento con i cinque cerchi olimpici di Milano-Cortina: mancano meno di 500 giorni all’inaugurazione dell’evento allo Stadio Meazza. Cosa si sta costruendo e cosa rimarrà come lascito negli anni a venire? Succederà come per Expo, con un effetto booster per gli anni successivi?

Cosa resterà a Milano dei Giochi Olimpici? Le 7+1 scommesse per il futuro

# Un ulteriore boost per il turismo

Credits Maxim Klimashin-unsplah – Turisti Milano

Come Expo2015 ha rilanciato il brand Milano come meta turistica, si è passati dai 5 milioni di arrivi del 2005 in prevalenza business agli 8,5 milioni del 2023, le Olimpiadi Invernali del 2026 potrebbero dare un ulteriore boost alla città come meta internazionale. Il 2024 si prospetta già un altro anno record per il turismo, si viaggia in media a 750mila presenze al mese, con quello leisure che ha superato quello business cubando il 65% sul totale. 

# Il Villaggio Olimpico diventa uno studentato e nasce un nuovo quartiere con un “bosco sospeso”

Nuovi rendering Villaggio Olimpico

Il tassello più importante e tangibile nel lascito complessivo delle Olimpiadi Invernali del 2026 è la rigenerazione urbana dello Scalo Romana e la nascita di un nuovo quartiere. Fulcro di tutto è il Villaggio Olimpicodisegnato come tutto il masterplan dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill, che si sviluppa su sei stecche, parallele ai binari ferroviari, unite tra loro in gruppi di tre tramite delle strutture aeree e delle piccole torri. Al suo interno dormiranno 1.400 atleti olimpici e paralimpici.

Fabio Marcomin – Villaggio Olimpico

La costruzione è affidata a Coima Sgr, Covivio e Prada Holding, con i cantieri in anticipo di tre mesi e consegna prevista a luglio 2025. I sei edifici dopo l’evento, ad ottobre 2026, diventeranno una residenza universitaria per 1.700 studenti, la più grande d’Italia. All’interno di quelli lato parco e ferrovia nell’area dell’Olympic Village Plaza, la nuova piazza del quartiere con negozi e esercizi al piano strada, è prevista residenza libera e agevolata. 

scaloportaromana.com – Nuovo masterplan

Previsto inoltre un grande parco pubblico di circa 100 mila mq nel mezzo con un “Bosco sospeso’’ sopra la ferrovia, entro il 2028, e una nuova piazza su più livelli con alcuni palazzi per uffici, negozi e ristoranti in prossimità di piazzale Lodi entro il 2031.

# Torre Faro: la nuova sede con belvederi panoramici di A2A

Rendering Acpv – Torre Faro

Non direttamente collegato alle Olimpiadi, ma comunque in costruzione sul perimetro dell’ex Scalo Romana, è la Torre Faro”, futura sede di A2A, multiutility di energia e rifiuti di Milano e Brescia, oltre che primo vero grattacielo sul sud Milano. L’altezza prevista è di circa 144 metri per 28 piani complessivi e viene realizzata con innovativi sistemi di efficienza energetica ed eco sostenibilità. Progettato dallo studio di architettura Antonio Citterio – Patricia Viel è stato pensato per distinguersi tra gli edifici della città per la sua forma tubolare, con una pianta circolare, e un’originale spaccatura a circa 61 metri di altezza con dei giardini pensili: lo Sky Garden con un’altezza di 3 metri. Previsto anche un cortile verde che collegherà la nuova sede al Museo dell’Energia, accoglierà entro il 2026 i 1.500 dipendenti sparsi in altri edifici in città.

# Il “Milano Ice Park” nei padiglioni di Rho Fiera: riutilizzabile come spazio polifunzionali per eventi sportivi e concerti al coperto fino a 30.000 posti

notizieedintorni.it – Padiglioni 13 e 15

Svanita la possibilità di disputare le gare di speed skating sul ghiaccio a Baselga di Pinè e quelle di hockey femminile nella Milano Arena Hockey (ex Pala Sharp) la scelta è ricaduta per tenerle entrambe nei padiglioni di Rho Fiera Milano.  I lavori sono partiti il 22 maggio 2023 e dovrebbero terminare il il 31 luglio 2025, per un investimento complessivo di 25 milioni di euro. Sono in costruzione un “palazzetto” da 6.500 spettatori per lo speed skating unendo i padiglioni 13 e 15 e uno “stadio” da 5mila posti per l’hockey nei padiglioni 22 e 24.

Al termine nei giochi il “Milano Ice Park” sarà uno spazio da 35mila mq utilizzabile come “una sede polifunzionale per eventi del tutto nuovi”. Nello specifico concerti fino a 30mila posti al coperto, eventi e gare sportive di varia natura come tennis e padel, e congressi fino a 12.500 posti.

Saranno temporanei invece: il media center all’Allianz Mico, l’allestimento per le gare di short track e pattinaggio di figura al Forum di Assago e la Medas Plaza in piazza del Duomo.

# Il PalaItalia da arena per l’hockey a nuovo palazzetto per la città da 16.000 posti a sedere

pH. area-arch.it – PalaItalia

La singola opera più attesa è di sicuro il Pala Italia: l’arena ospiterà infatti le gare di hockey maschili ai giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Terminato l’evento, all’inizio del 2027, diventerà location per eventi sportivi come basket, oltre a spettacoli teatrali e musica dal vivo, andando a riempire il vuoto creato dalla demolizione del palazzetto di San Siro in seguito alla nevicata del 1985. 

Onirism – Pala Italia

A curare il progetto è lo studio di architettura Onirism Studio di David Chipperfield, su incarico ricevuto dalla società Eventim CTS vincitrice del bando. Preeisto un palazzetto che con 10.000 mq di superficie e 16.000 posti, sarà tra i grandi d’Italia. Un capolavoro architettonico di forma ellittica sospeso da terra e che si sviluppa in altezza e ampiezza grazie a 3 cerchi che di notte faranno parte dello spettacolo, con i LED che illuminandosi proietteranno effetti multimediali. 

# Il nuovo quartiere Santa Giulia Nord con il masterplan che richiama una foglia e la metrotranvia tra M3 e M4

MCA_Milano Santa Giulia_birds-eye view_Visual by MCA VIsual

La struttura fa parte di un progetto, quello della rigenerazione di Santa Giulia Nord ad opera di Lendlease, che si sviluppa su 1,1 milioni di mq. Previsto nel dettaglio: un grande parco urbano di 270.000 mq, tra i più grandi della città, un laghetto, l’area commerciale Soul a cielo aperto di 55.000 mq, un flagshipstore Esselunga, un waterfront di 400 metri lineari e 3.500 nuove abitazioni, con Spark Living in costruzione entro fine anno e consegna nel 2027. Tutto il progetto dovrebbe essere completato nel 2032.

Percorso Metrotranvia 13

Per giugno 2027 è prevista l’inaugurazione della nuova metrotranvia 13, con una fermata nei pressi dell’arena ma non utilizzabile dai tifosi dell’Olimpiadi in quanto in ritardo e quindi attiva solo dopo l’evento. Si tratta di tracciato di 4,7 km con 17 fermate che attraversa il quartiere di Santa Giullia e collega M4 Repetti alla stazione di Rogoredo M3 FS.

Leggi anche: La “Foglia” la Foresta Sospesa, il grattacielo in legno più alto d’Italia: le 5 cose più interessanti in arrivo nelle periferie di Milano

# San Siro location inaugurale prima della parziale demolizione con nuovo stadio di Milan e Inter?

Credits dpstadiomilano.it – Masterplan Nuovo stadio

Arriviamo all’ultima, ma non per importanza, location delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina: lo Stadio Meazza in San Siro. Il 6 febbraio 2026 al suo interno si terrà la cerimonia inaugurale, e diffusa nelle altre località italiane coinvolte, mentre il futuro rimane incerto e per questo l’Uefa ha deciso di revocare l’assegnazione della finale di Champions del 2027. Bocciata la ristrutturazione da parte di Inter e Milan si è riaperta nuovamente la possibilità di una sua demolizione, seppur parziale in particolare per il secondo anello a causa del vincolo, per trasformarlo in un luogo con negozi, spazi museali e sportivi. Accanto il nuovo stadio delle squadre e una riqualificazione delle aree rimanenti a verde e spazi pedonali. Nulla è però ancora deciso.

# Piena accessibilità sulle linee M1, M2 ed M3 in tempo per l’evento

Urbanfile – Rendering Ascensore M2 Sant’Agostino

In tempo per l’evento dovrebbe poi concludersi il corposo piano per garantire piena accessibilità a tutte le prime tre linee metropolitane: M1, M2 e M3. Previsto nel dettaglio l’installazione di 24 ascensori sulle linee M1 e M2 e la sostituzione/installazione di 48 ascensori e 52 scale mobili nella metropolitana gialla, con i lavori partiti nelle prime tre stazioni di San Donato, Brenta e Duomo. Per quanto riguarda le linee più vecchie sono in corso i lavori alle fermate di: Sant’Agostino, Lambrate, Cascina Gobba, San Leonardo, Uruguay, Turro e Sesto Rondò, mentre partiranno entro la fine dell’anno quelli nelle stazioni di Garibaldi, Lanza, Moscova, De Angeli e Inganni. In totale l’investimento è di oltre 82 milioni di euro.

Leggi anche: Come diventerà Milano quando gli attuali cantieri saranno terminati

Continua la lettura con: 5 progetti grandiosi in arrivo in Italia

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La cosa più spettacolare che c’è a Milano? Le 5+1 tappe di un percorso da pelle d’oca

0
tramonto navigli
tramonto navigli

Milano può rivelarsi uno spettacolo a sorpresa. Lo abbiamo chiesto direttamente ai milanesi: qual è la cosa più spettacolare di Milano? Queste le 5+1 risposte più spettacolari.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La cosa più spettacolare che c’è a Milano? Le 5+1 tappe di un percorso da pelle d’oca

#1 Il primo spettacolo: la Stazione Centrale

Credits Andrea Cherchi – Stazione Centrale

Il primo spettacolo che appare a chi arriva a Milano è la Stazione Centrale, progettata da progettata da Ulisse Stacchini come “Cattedrale del Movimento“ e inaugurata nel 1931, con uno stile definito popolarmente “Assiro Milanese”. Una definizione ironica scelta per sottolineare la monumentalità della struttura e lo sfarzo ornamentale, ricco di immagini di animali. Senza dubbio una delle stazioni ferroviarie più spettacolari del mondo.

Leggi anche: La CATTEDRALE del MOVIMENTO: la STAZIONE CENTRALE fu progettata in stile “ASSIRO MILANESE”

#2 La sorpresa dei fenicotteri rosa in pieno centro

Foto redazione – Fenicotteri Villa Invernizzi

I fenicotteri rosa nel giardino del meraviglioso cortile di Villa Invernizzi in Via Cappuccini 9. La villa è privata non visitabile, ma basta affacciarsi dalla cancellata in ferro battuto per ammirare una colonia di queste splendide creature voluti fatti arrivare dal Cile dal proprietario della villa e dell’omonima fabbrica di formaggi negli anni ’70. Un luogo fuori dal tempo a Milano, all’interno del Quadrilatero del Silenzio.

Leggi anche: 7 cose che forse non sapete dei FENICOTTERI di Villa Invernizzi, una delle meraviglie più sorprendenti di Milano

#3 La pelle d’oca sul tetto del Duomo 

credits: IG @visit_milano

Milano è uno spettacolo soprattutto se vista dall’alto. Tipo dalla cima di uno dei grattacieli dello Skyline, da una delle terrazze dei locali in cima ai palazzi, ma forse l’esperienza più toccante rimane salire sul tetto del Duomo. Soprattutto in una giornata di cielo terso. 

Leggi anche: Inaugurata la doppia terrazza spettacolo

#4 Vertigini urbane sopra la Galleria Vittorio Emanuele II

Credits Andrea Cherchi – Tetto Galleria e Duomo

Restiamo in alto, nelle vicinanze. Dopo anni di ristrutturazione, a settembre 2024 è stata riaperta ai milanesi una delle esperienze più incredibili in città, soprattutto di sera: camminare sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele II e osservare Milano dall’alto. I tetti degli edifici, la piazza del Duomo dall’alto e in lontananza gli skyline di Porta Nuova e Citylife. La Highline Galleria è una passerella pedonale lunga circa 250 metri che corre lungo il braccio principale dell’edificio. Non solo: si può anche godere di uno scorcio di Milano da una posizione privilegiata cenando nella terrazza del ristorante “i 12 gatti” situato all’estremità del braccio verso Piazza della Scala.

Leggi anche: RIAPRE il RISTORANTE sul tetto della galleria con “VISTA sui GATTI”

#5 La meraviglia di San Maurizio al Monastero Maggiore, la “Cappella Sistina” di Milano

Credits Andrea Cherchi – San Maurizio al Monastero

Si prosegue con la chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore. Nonostante la sua anonima facciata di corso Magenta non sembri promettere grandi cose, questa chiesa di origine paleocristiana è decorata internamente con un vasto ciclo affreschi di scuola leonardesca così spettacolare da farle valere l’appellativo di “Cappella Sistina” di Milano. Una curiosità di questo edificio religioso è la sua suddivisione in due metà in quanto un tempo era il più vasto e antico cenobio femminile della città. Alle monache di clausura non era consentito il contatto con il pubblico e quindi stavano nella parte più interna. Un’altra curiosità? Nei dipinti c’è anche anche il Leocorno. 

Leggi anche: 7 TESORI di Milano che farebbero una GRANDE FIGURA in tutto il MONDO, ma molti milanesi non sanno apprezzare

#5+1 Alcuni tramonti sul Naviglio

tramonto navigli
tramonto navigli

Completiamo questo percorso tra gli spettacoli di Milano con un momento in cui si deve essere fortunati. Milano non avrà il mare o il lago, ma anche sui Navigli si può assistere a dei tramonti suggestivi e romantici. La luce che si riflette nell’acqua dei nostri canali e della Darsena, e fa splendere le case colorate che si affacciano sulle alzaie, è uno spettacolo che possono godersi solo i milanesi. Il modo migliore per completare una giornata spettacolare a Milano. 

Continua la lettura con: Il TOUR delle STATUE più BELLE e CURIOSE di MILANO

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La casetta verde «intrappolata» nel grattacielo della Regione

1
Credits: ilcinemadelcarbone.it

Dalla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli alla Casetta Verde di Milano: l’effetto matrioska dei palazzi d’Italia. Chi per motivi storici e chi per mancati accordi. Di cosa stiamo parlando?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La casetta verde «intrappolata» nel grattacielo della Regione

# Lo storico precedente: la Porziuncola, la “Chiesa nella Chiesa”

Credits: avvenire.it

La piccola chiesa di Porziuncola è situata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi. Conosciuta in tutto il mondo per essere stata la chiesa in cui San Francesco comprese la sua vocazione, accolse Santa Chiara e i primi frati francescani e dove ricevette il Perdono di Assisi. La particolarità di questa chiesa, tralasciando i motivi storici e religiosi, è il fatto che si trovi all’interno di un’altra chiesa, più precisamente di una Basilica che fu costruita successivamente. Infatti se la chiesa di Porziuncola risale al 1200, la Basilica di Santa Maria degli Angeli è stata costruita negli anni che vanno dal 1569 al 1679. 

Questo precedente storico celebre in tutto il mondo è il riferimento più alto per passare a questa bizzarra storia della Milano dei nostri giorni. 

# La Casetta Verde di via Bellani: anche Milano ha la sua Porziuncola

Credits: regione.lombardia.it

Non si tratta di una chiesa in una chiesa, bensì di una casa rimasta intrappolata in un grattacielo. Stiamo parlando della Casetta Verde di via Bellani, inglobata nel grattacielo della Regione Lombardia. Sono 14 i condomini residenti all’interno di questa costruzione che tutt’a un tratto si ritrovò stretta su tre lati dalle braccia dell’incombente Palazzo Lombardia. In realtà si fece di tutto per fare mandare via i condomini, lasciando spazio così al grattacielo: inizialmente venne proposta una valutazione di 1.000 euro al metro quadro, giudicata molto al di sotto dei valori di mercato, poi una permuta con appartamenti di pari superficie, in zone però considerate non congrue. Le famiglie rifiutarono ogni offerta, affezionati alla loro abitazione.

# Conflitti e risoluzioni tra cittadini e regione. La casa verde non molla

Credits: ilcinemadelcarbone.it

«Ormai siamo abituati a essere circondati da queste propaggini del grattacielo. Non vedo più il tramonto, la Grigna o il Resegone ma i vetri di fronte riflettono il sole, le nuvole, la nostra casa. C’è uno spiraglio su Porta Nuova. I danni al cortile ancora non ce li hanno sistemati. Solo adesso abbiamo trovato l’accordo» è ciò che afferma Milena Porcari, una dei condomini del palazzo verde. Dal periodo della costruzione del grattacielo alle conseguenze successive come il calcare nelle tubature o i danni al cortile. Sono numerosi i problemi causati dall’enorme costruzione attorno alla casetta verde, ad esempio le curve vetrate fanno convergere i raggi solari sulla palazzina come in uno specchio parabolico, ma ciononostante i residenti non mollano.

Continua la lettura con: Il MISTERO sulle VILLE TUDOR in zona Navigli: sono INGLESI o TEDESCHE? 

MARCO ABATE

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Ultima Cena: Gesù e Giuda sono la stessa persona

0
Ph. Ronsa06

L’Ultima Cena è considerata il dipinto più celebre del mondo anche per i misteri che la circondano. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Ultima Cena: Gesù e Giuda sono la stessa persona

leonardo
leonardo

# La descrizione dell’attimo in cui Gesù disse: “Qualcuno di voi mi tradirà!”

L’idea di Leonardo è stata di rappresentare il momento della reazione degli apostoli alla frase di Gesù: Qualcuno di voi mi tradirà! Tra tutti spicca Pietro che cerca di scoprire chi sia, tenendo stretto in pugno un coltello per fare giustizia. Esistono molte leggende sul più celebre affresco del mondo. Non tutti sanno invece quello che accadde nella ricerca di Leonardo dei modelli per impersonare i personaggi rappresentati. 

# Gesù e Giuda: i due volti di una stessa persona

Per rappresentare i personaggi Leonardo si avvalse di modelli reali. In un caso utilizzò lo stesso modello per i due personaggi agli antipodi: Gesù e Giuda. Il modello per Gesù fu trovato da Leonardo in persona in una piazza di Roma. Era un ragazzo di 19 anni che colpì il maestro per la purezza e il candore dei suoi lineamenti.

Giuda fu l’ultimo a essere ritratto. Leonardo scovò due anni dopo in una taverna un uomo dissoluto con il volto trasfigurato dai vizi. Quando Leonardo gli propose di fargli da modello per Giuda, l’uomo rispose: «Non mi riconosci? Sono lo stesso che avevi scelto per Gesù.» Dopo due anni di vita viziosa il suo volto era risultato deformato. 

Fonte: Milano insolita e segreta di Massimo Polidoro (Jonglez editore)

Continua la lettura con: Perché l’Ultima Cena è un capolavoro unico al mondo

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La scommessa M6: le zone dove investire in immobili sul possibile percorso della linea rosa

1
Credits milanodeimilanesi-ig - Vigentino

Inaugurato un tratto importante della M4, da Linate a San Babila, e in attesa dell’ormai imminente apertura definitiva, i milanesi sognano già la prossima linea metropolitana: la M6. Un tracciato definito non c’è ancora ma già si conoscono le probabili aree dove potrebbero ricadere le stazioni e per le quali può tornare utile conoscere l’evoluzione del mercato immobiliare. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La scommessa M6: le zone dove investire in immobili sul possibile percorso della linea rosa

# Il mercato immobiliare lungo il tracciato della futura linea metropolitana

Credits progettimmobilimilano IG – Gallaratese

La linea M4 apre l’intero tratto fino a San Cristoforo FS: i suoi effetti si sono visti oltre che sul cambiamento negli spostamenti nei milanesi anche nel mercato immobiliare. I valori delle zone interessate dalle nuove fermate sono infatti saliti ancora prima dell’inaugurazione della linea. Lo stesso trend con molta probabilità si registrerà in quelle aree di Milano ancora non servite dalla metropolitana, su tutte Certosa e Vigentino, e che potrebbero esserle con la futura M6. In queste due zone già nel 2022, come emerso da uno studio del portale di ricerca immobiliare wikicasa, è stato venduto più del 10% degli immobili di tutta la città e nel futuro è probabile un aumento ancora più sensibile delle transazioni.

Leggi anche: Le 5 FERMATE della METRO dove COSTA MENO prendere una casa in AFFITTO 

# Le previsioni per il tratto “certo” della M6: i quartieri del prossimo boom

Credits metromilano – Nuova M6

Nelle intenzioni del Comune di Milano il primo tratto “certo” pur senza una definitiva scelta delle fermate, per il quale sono state stanziate le risorse per uno studio di fattibilità, è quello ricadente nel Municipio 5 da Ponte Lambro a sud est passando per il Vigentino per proseguire verso sud ovest fino all’Ospedale San Paolo in zona Famagosta. Nonostante i suoi 126mila abitanti questo Municipio è il meno servito dalle metropolitane con appena 3 stazioni su due linee. A beneficiare in particolare della nuova metropolitana, secondo l’ultimo studio di wikicasa, sarebbero soprattutto:

  • i quartieri di Morivione, Vigentino con quotazioni attuali di 4.385 euro al mq e Quintosole con 3.368 euro al mq dove potrebbero ricadere le stazioni di Ortles e Fatima-Vigentino. La realizzazione del nuovo quartiere di Scalo Romana con annesso Villaggio Olimpico contribuirà ulteriormente a far crescere il costo al mq di tutta la zona
  • Stessa sorte toccherebbe a Ponte Lambro, storico quartiere fuori dalla Tangenziale Est oltre che uno dei principali esperimenti di edilizia popolare a Milano, che più volte si è provato a riqualificare senza successo. La M6 lo collegherebbe velocemente alla città portando con sè una significativa rivalutazione del valore delle case.

Leggi anche: Le ZONE di Milano MEGLIO SERVITE dai MEZZI

# A nord è attesa una crescita dei prezzi delle abitazioni in zona Certosa

Credits Urbanfile – M6 lato ovest

La linea M6 dovrebbe poi proseguire verso nord, chiudendo idealmente il percorso della Circle Line a ovest, per terminare in zona Certosa, Quarto Oggiario e MIND. Proprio per la zona Certosa, dove si registrano valori immobiliari di molto inferiori rispetto alla media cittadina attestandosi a 3.605 euro al mq, si attende un profondo rinnovo dello stock immobiliare e un drastico cambiamento urbanistico dell’area con conseguente crescita dei prezzi per il nuovo e l’usato. 

Leggi anche: “Il GOVERNO investirà sulla M6”: il PERCORSO della LINEA ROSA

Continua la lettura con: La grande SCOMMESSA: le 4 FERMATE della M4 più CONVENIENTI dove COMPRARE CASA

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 


TLAPSE | Your Project in Motion